Anno 13 n° 24 - Periodico semestrale - Poste Italiane s.p.a. - Sped. abbon. postale 70% - DR Trento - Taxe Percue
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A N. 24 - Dicembre 2009
NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO
RIONE
Il saluto del
Sindaco
Cari concittadini,
preservare questa situazione, difendere l’identità
siamo giunti a fine anno e colgo l’occasione
urbanistica di Aldeno e difendere e promuovere
del tradizionale saluto su l’Arione per fare il pun-
la sua identità sociale e culturale. Per riuscirci,
to a grandi linee dell’attività dell’Amministrazio-
però, non dobbiamo chiuderci, non dobbiamo aver
ne. Non voglio parlarvi delle opere portate a com-
paura del nuovo, anzi dobbiamo prepararci e im-
pimento o di quelle messe in cantiere, ma piutto-
parare a governarlo. Le comunità chiuse muoio-
sto fare una breve riflessione sulle prospettive e
no, ripiegano su loro stesse, non conoscono al-
sulle finalità dell’amministrazione mia, della giun-
cun tipo di sviluppo. L’incontro con l’altro invece
ta e della maggioranza.
è sempre vivificante, stimolante, ci obbliga a porci
Aldeno è un bel posto in cui vivere, un paese
come soggetti attivi del cambiamento, a proget-
tranquillo che non conosce i disagi sociali di certi
tare tenendo conto della realtà, anche di quella
quartieri della periferia cittadina, un posto dove
del mondo circostante che si interseca e interagi-
ci sono i servizi e dove i servizi funzionano. Un
sce con la nostra continuamente. Certo, ci sono
posto che ha una sua identità, nel quale le asso-
dei pericoli, ma è preferibile conoscerli, affron-
ciazioni, la parrocchia, la biblioteca creano con-
tarli, piuttosto che subire gli eventi esterni pen-
tinuamente occasioni di incontro fra la gente, fra
sando soltanto a mettere in atto meccanismi di
chi in paese c’è da sempre e chi è arrivato da
difesa. La paura non è una buona consigliera, così
poco. Il paese ha anche una sua identità “pae-
come non lo è la spregiudicatezza. Dobbiamo agire
saggistica”, immerso com’è nel grande polmone
quanto più possibile in modo equilibrato, senza
verde rappresentato dalle colture di fondo valle
fughe in avanti, ma anche senza arretramenti pe-
che segnano uno stacco netto con le zone limitro-
ricolosi. Per questo, più avanti in queste pagine,
fe a Nord, Mattarello e Romagnano, nelle quali il
vi ho voluto parlare della riqualificazione del-
fondovalle sta subendo una continua, striscian-
l’area ex SOA, perché rappresenta indubbiamen-
te, aggressione edilizia.
te un momento strategico per il futuro del nostro
Credo sia nostro dovere ed è nostro proposito
paese.
Aldeno, nei prossimi 10, 15 anni cambierà. Ma
tanti servizi e non pochi indirizzi strategici.
è già cambiato, credo positivamente, anche nei
Su questi temi siamo pronti a confrontarci con
10 anni precedenti. La nostra scommessa è quel-
tutti serenamente, con la popolazione, con il con-
la di governare questo cambiamento, di far sì che
siglio comunale, con le opposizioni, anche perché
avvenga in modo armonico e controllato e so-
siamo certi che un dibattito costruttivo non po-
prattutto che rappresenti per tutti un’occasione
trà che giovare al bene del paese e contribuirà ad
e un’opportunità di crescita e di benessere. Con-
evitare derive polemiche che portano soltanto ad
tinueremo a muoverci anche sull’altro versante,
un clima di sospetto e divisione.
su quello della difesa e valorizzazione del nostro
Concludo formulando a tutte le famiglie e a
territorio, rafforzando i legami e individuando
tutti i cittadini di Aldeno i migliori auguri di un
azioni comuni con le comunità vicine del fondo-
sereno Natale e di un felice anno nuovo.
valle e soprattutto con Cimone e Garniga Terme, che già condividono con noi alcuni impor-
Emiliano Beozzo
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Andare
oltre la paura di Andrea Schir Riflessioni a margine dell’itinerario promosso dalla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine per ragionare sui mutamenti economico-sociali in corso e sul ruolo che anche le Banche di Credito Cooperativo devono svolgere a vantaggio della comunità.
“Oltre la paura: riflessio-
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ni sul mondo che verrà” è il titolo del percorso di incontri con soci e clienti, promosso nel periodo autunnale dalla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. Questo itinerario ha tentato, con l’aiuto di relatori di prestigio, di proporre riflessioni utili ad interpretare i mutamenti di carattere economico, sociale, etico e finanziario in atto: una situazione che, da un lato, presenta per tutti fondati motivi di preoccupazione, ma, dall’altro, offre opportunità preziose ed inedite.
Nostri compagni di strada sono stati Chiara Saraceno, grande esperta di politiche familiari, attualmente Professore di ricerca al Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino, Laura Boella, docente di storia della filosofia morale all’Università Statale di Milano, impegnata nella ricostruzione del pensiero femminile del’900, il “Gruppo Artegiovane” di Tione, che nel giorno in cui si è celebrato il cinquantesimo anniversario della “Dichiarazione universale dei diritti del bambino”,
Elsa Fornero, con il presidente Luigi Baldo (a sx), Lorenzo Mosna, Pio Zanella e Pompeo Viganò.
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ha proposto uno spettacolo dedicato ad una lettura semplice e realistica dei principi, dei valori e delle relazioni che stanno alla base dell’esperienza cooperativa trentina. La conclusione del percorso, infine, è stata affidata alla Professoressa Elsa Fornero, Professore Ordinario di Economia presso l’Università di Torino, coordinatrice scientifica del CeRP (Centre for Research on Pensions and Welfare Policies, Collegio Carlo Alberto) e Vice Presidente della Compagnia di San Paolo. In qualità anche di membro del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale, costituito presso il Ministero del Welfare e di editorialista del quotidiano economico e finanziario “Il Sole 24ore” ci ha aiutato, in un incontro tenutosi ad Aldeno, ad affrontare un tema importante per “sfruttare” in maniera virtuosa il periodo di crisi finanziaria ed economica che stiamo vivendo: “Gli italiani e l’analfabetismo economico e finanziario: quanto ci costa?”. Secondo la Professoressa, confortata da una recente ricerca di Bankitalia, oggi almeno
metà delle famiglie italiane - che sono chiamate ad essere sempre più responsabili del proprio futuro economico - non hanno le competenze minime per fare scelte consapevoli. In Italia, a differenza che negli Usa, dove non c’è una tradizione del risparmio e dunque il governo si sta impegnando in una sorta di rialfabetizzazione finanziaria dei cittadini, il risparmio resiste. Risparmiano, soprattutto, le fasce d’età più anziane, che teoricamente dovrebbero decumulare, mentre al contrario - forse perché hanno paura del futuro e hanno qualche conoscenza in più - cercano, appunto, di conservare i propri soldi. Gli italiani hanno, poi, bassa fiducia negli intermediari finanziari: si sono fidati delle Poste che si sono progressivamente trasformate in banca, si fidano dei patronati - che non fanno consu-
lenza finanziaria, ma sono un primo sportello importante - mentre vengono meno i punti di riferimento in banca, soprattutto in quelle grandi, perché uno dei modi più efficaci per ridurre i costi è quello
Il direttore della Cassa Rurale Pio Zanella e, seduti, Luigi Baldo, Elsa Fornero e Andrea Schir.
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La professoressa Fornero.
di tagliare personale e incrementare la mobilità, rinunciando così alla costruzione di relazioni di lungo periodo. Sembrano fidarsi poco, invece, di chi mira evidentemente a fare business prendendo in mano i loro risparmi. Insomma, lo spazio per una Cassa Rurale che decida di essere realmente una banca della comunità, investendo nella costruzione di relazioni durevoli ed in rapporti di prossimità stabili, sembra essere divenuto, in questo periodo di crisi, ancora più ampio. Questo spazio obbliga, tuttavia, a ripensare l’identità dell’esperienza cooperativa, mettendo al centro della riflessione strategica proprio i temi che sono stati affrontati in questo percorso di incontri autunnali: la famiglia, la comunità, lo sviluppo di quel capitale umano e sociale di cui ogni Cassa Rurale dispone.
Tempo di raccolta di Renzo Beozzo Il mercato è difficile, ma l’impegno degli agricoltori e delle cooperative di Aldeno non si ferma. La qualità del prodotto sarà il primo fattore della ripresa.
La realtà agricola di Aldeno
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si articola prevalentemente sulla produzione di mele e uva. Il raccolto è commercializzato dalle due Società S.F.T. (Società Frutticoltori Trento) e Cantina Aldeno anche a mezzo delle loro collegate. Il raccolto delle mele è iniziato per le qualità estive (golden gala) verso la metà di agosto, e si è concluso con le qualità più tardive (pink lady) alla metà di novembre. Il raccolto 2009 è stato buono sia per qualità che per quantità, si sono superati i 300.000 quintali; purtroppo il mercato è un po’ frenato: sia dalla crisi, che dalla concorrenza di altri Paesi.
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Nonostante queste note negative, a differenza di altri settori produttivi, il mercato cerca di difendersi con interventi ben mirati. La Società S.F.T. in questi ultimi anni ha avviato con la collaborazione dei soci (molto attenti quando si tratta di poter aumentare l’utile), il rinnovo di molti impianti, e la messa a dimora di nuove qualità, onde aumentare qualità e produzioni, prerogative richieste dal mercato globale. Altra nota positiva è la realizzazione del nuovo magazzino, sito a Nord del paese. Questa costruzione, in parte già attivata, è moderna e all’avanguardia sia come metodo di conservazione del pro-
dotto sia come lavorazione della frutta nella nuova costruenda sala di “confezionamento”. Il Presidente Mauro Coser è quindi fiducioso, per gli anni a venire, di poter affrontare il mercato con maggiore sicurezza, e in futuro con maggiori utili. Anche nella viticoltura, comparto questo che fa più fatica a difendersi, la crisi si fa sentire,. Troppe sono le voci negative: sovrapproduzione, calo del consumo, zone di fondovalle poco vocate per l’uva, quindi scarsa qualità. Negli ultimi anni la collaborazione con una grande azienda commerciale non sembra avere dato quella sicurezza e tranquillità sperata. Il momento è difficile, tutti ne siamo consapevoli. La Cantina si sta muovendo al meglio per ricercare qualità e immagine (mentre scriviamo sta rinnovando il punto vendita, per renderlo più ampio ed accogliente). In questo momento la crisi c’è e ci sarà ancora, non sta a noi indicarne l’uscita, ma il comparto agricolo deve dimostrare coraggio e intraprendenza, escludendo se occorre, l’intromissione del pubblico.
Cantina
Sociale
di Alessandro Bertagnolli* La 7° rassegna aldenese accresce consensi e successo. La degustazione a Trento, nel palazzo del Comune, è un riconoscimento importante che proietta l’iniziativa verso traguardi più alti.
Giovedì 10 dicembre alle ore
Il taglio del nastro: da sx il direttore Walter Webber, il presidente Alessandro Bertagnolli ed il sindaco Emiliano Beozzo.
Unanimi il Presidente della Cantina Aldeno Alessandro Bertagnoli ed il neo insediato direttore Walter Webber nell’esprimere soddisfazione per la folta partecipazione della compagine sociale ad un evento che segna l’inizio di una nuova sfida. Il nuovo punto vendita accompagnerà i visitatori in un percorso multimediale di immagini e luci alla scoperta dei vini e della loro storia. Il Trentodoc, il Merlot, la linea Enopere (linea di alta gamma) e la
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17 è avvenuta l’apertura del rinnovato punto vendita aziendale della Cantina Aldeno, presso la sede di via Roma 76. Il sindaco di Aldeno Emiliano Beozzo ha tagliato il nastro tricolore dando il via ai festeggiamenti per il nuovo volto del negozio, che è stato completamente rifatto in un mese ininterrotto di lavoro. I soci e le autorità hanno brindato all’evento con il Trentodoc Aldeno Brut ed a seguire lo chef Rinaldo Dal Sasso ha deliziato i presenti abbinando i suoi piatti ai vini della Cantina.
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linea La Corte (linea storica) hanno uno spazio dedicato e c’è per il cliente la possibilità di acquistare, oltre al vino, anche il bicchiere che meglio si addice alla tipologia scelta. Anche Mondo Merlot ha trovato una sua collocazione: sono infatti esposti i vini vincitori dell’edizione 2009, per sottolineare l’imprescindibile legame tra la manifestazione e la Cantina Aldeno. Sono inoltre in vendita alcuni prodotti tipici del Trentino, come le patate e le confetture biologiche della Val di Gresta, il miele, le mele della Vallagarina, la farina di Storo, l’olio extra vergine di oliva dell’Agraria di Riva e i suoi “derivati” – patè di olive, panettone all’olio EVO, filetti di alici sott’olio ed olive - ed altri che nei prossimi mesi arricchiranno la
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scelta. E’ stata data importanza alla degustazione riservando uno spazio informale per assaporare i vini ed un’ampia sala che può contenere gruppi di persone interessati a conoscere i prodotti della Cantina, guidati da un tecnico enologo. Il negozio è aperto il lunedì dalle 15 alle 19, e dal martedì al sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. *Presidente della Cantina Sociale Aldeno
MondoMerlot al top
di Nereo Pederzolli Edizione da record per la rassegna aldenese, con la lezione di gusto di Claudio Melis. Ungheria Paese ospite.
è stata precisa, il legame reso più solido che mai. L’edizione del decennale ha sancito come la comunità aldenese sia davvero radicata nella cultura di questo vino/vitigno. Per tre giorni il paese è stato letteralmente preso d’assalto da migliaia di appassionati – oltre 5 mila le persone che hanno sostato – calice in mano – nel parterre del teatro comunale, trasformato in una suggestiva enoteca, con oltre 150 Merlot diversi, tutti in degustazione. Dai blasonati ‘leaders’ ai vini dell’ Ungheria, il Paese ospite. Con una miriade di appuntamenti, discussioni, confronti e apprezzati momenti conviviali. Proprio il cibo, la miglior cucina, la ricerca costante di un legame con la cultura del
Merlot sono stati i momenti più coinvolgenti. Memorabile la lezione di gusto di Claudio Melis, blasonato chef (tra i migliori delle Alpi) che per quasi tre ore ha spiegato – mostrandole sul grande schermo video – ogni fase della preparazione di un meditato menù, tra dissertazioni gastronomiche, nozioni culinarie. Altrettanto valide le sfizioserie di Luigi Sforzellini e dello staff di Mazzoni Ricevimenti; migliaia di pasti serviti con alta professionalità e giusta tempistica. Quella che ha consentito di rendere ancora più piacevole la sosta ad Aldeno. Dove sono state spiegate tutte le sfumature possibili del Merlot. Da quello prodotto in Francia, ma anche tutta una serie di ‘top’ ita-
Lo chef Luigi Sforzellini al lavoro.
liani, fino alla simpatica comparazione tra Villa Gresti e San Leonardo, vini di rango, vanto della Tenuta dei Marchesi Guerrieri Gonzaga. Sempre al completo i vari ‘laboratori del gusto’, momenti di educazione sensoriale mirati a comprendere oltre che i sapori del vino anche i tanti saperi legati alla vite. Tutta la comunità aldenese ha dato una mano. Schiere di volontari hanno curato ogni minimo dettaglio, consentendo la perfetta riuscita di Mondo Merlot. E già si pensa al prossimo anno. Con l’ulteriore rafforzamento tra cibo e vino, con una serie di accorgimenti già al vaglio del comitato promotore. Che renderanno ancora più go-
La degustazione con lo chef Claudio Melis.
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Aldeno, Merlot. La conferma
MondoMerlot:
vini, cultura, ambiente di Damiano Dallago* Dieci anni per la manifestazione divenuta nel coso del tempo uno degli eventi nazionali più autorevoli svolti in Trentino. 120 vini in mostra, per una cornice di pubblico che non dà segni di crisi.
Importante traguardo raggiun-
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to quest’anno dalla manifestazione aldenese: dieci anni di un percorso qualitativo ed impegnativo che ha portato la Mostra dei Merlot d’Italia, ora MondoMerlot, ad essere riconosciuta ufficialmente dai protagonisti del comparto vinicolo italiano come una degli eventi nazionali più autorevoli che si svolgono sul territorio trentino. La qualità delle aziende partecipanti con oltre 120 vini in mostra più una decina dell’Ungheria, nazione ospite, la varietà e lo spessore degli appuntamenti dedicati al vitigno (convegno tecnico, degustazioni e abbinamenti) e all’eno-
gastronomia hanno premiato anche quest’anno l’evento di Aldeno con un grande successo di critica e pubblico. In questo contesto va ricordato che MondoMerlot si è rilevata una fra le pochissime manifestazioni che nel 2009 non hanno subìto flessioni di numeri per quanto riguarda la presenza alla mostra e al concorso delle aziende vinicole fra le quali, ricordiamo, si possono annoverare prestigiosi marchi nazionali. La decima edizione, dal 23 al 25 ottobre u.s., ha offerto un programma molto ricco ed articolato. Dopo l’inaugurazione ufficiale di
Da sinistra: il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, Pino Khail “Premio Daniele Baldo 2009”, Tiziana Gasperi, Vittorio Frescobaldi, Adua Villa e il sindaco di Aldeno Emiliano Beozzo.
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giovedì sera, con l’intervento dell’assessore provinciale Tiziano Mellarini, c’è stato il via, venerdì pomeriggio a Palazzo Geremia a Trento, con la premiazione e la degustazione dei vini vincitori del 7° concorso nazionale Merlot d’Italia alla presenza del funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Simonetta Grilli, del Sindaco di Trento Alessandro Andreatta e del Sindaco di Aldeno Emiliano Beozzo. Conduttori di questo momento sono stati Alessandro Torcoli, caporedattore della rivista Civiltà del bere e Adua Villa, nota sommelier televisiva della Prova del cuoco (Rai 1). Al termine, un momento di particolare intensità e commozione con il conferimento del Premio “Daniele Baldo” al dott. Pino Khail da parte di Tiziana Gasperi. Molto interessante la giornata di sabato con il convegno tecnico al mattino (presso la sede della Cantina Aldeno) coordinato dal prof. Bertamini e nel pomeriggio le degustazioni curate da Trentino Spa, che sono continuate anche il giorno successivo con due eventi spettacolari: la degustazione ver-
executive chef quali Luigi Sforzellini e Giorgio Nardelli e per la chiusura della domenica sera con un momento conviviale ben riuscito dedicato alla cittadinanza. MondoMerlot, quindi, è l’ideale contenitore di qualità per promuovere Aldeno e il Trentino a livello nazionale con un messaggio preciso: quello della cultura del vino. Vino quale simbolo positivo del rapporto fra uomo e ambiente, perché il vino da sempre rappresenta il lavoro dell’uomo e quindi una parte economica importante e vitale nella storia della società. Il vino rappresenta pure un testimonial eccezionale per l’immagine vincente dell’Italia nel mondo (la qualità e competitività del settore è un dato oramai assodato) ed è veramente triste assistere talvolta a campagne di informazione sommaria in cui il vino viene identificato con il male assoluto da combattere ad ogni costo attraverso vere e proprie crociate antialcol che peraltro non distinguono mai il vino dai superalcolici (una recente ricerca dell’Istituto Pie-
Lo chef stellato Claudio Melis (al centro) sulla ribalta di MondoMerlot.
Ivano Antonini, campione italiano Sommelier 2008.
poli per Fipe-Confcommercio ha stabilito che in realtà la causa di incidenti stradali gravi da ascrivere all’abuso di alcol e all’utilizzo di droghe insieme è pari al 3,8% del totale; un dato che certamente non vuole giustificare chi guida con un tasso alcolico elevato, ma che dimostra anche che la stragrande maggioranza degli incidenti avviene per altre cause quali distrazioni, velocità ecc). Sono quindi i comportamenti umani che vanno analizzati, criticati e sanzionati severamente quando arrivano all’eccesso. MondoMerlot vuole quindi essere, oltre ad una grande rassegna nazionale di vini importanti, anche una proposta culturale per un laboratorio di enogastronomia dove si può anche imparare ad abbinare cibo e vino. In conclusione una grande occasione per mangiare e bere bene, in modo consapevole, per gustare, apprezzare e conoscere di più questo mondo. *Coordinatore tecnico MondoMerlot
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ticale di sei annate di un grande Merlot di Pomerol (Chateau La Fleur de Gay) condotta da Ivano Antonini (miglior sommelier italiano 2008) in tandem con Mariano Francesconi e il talk show enogastronomico In cucina con il Merlot, curato dallo chef stellato Claudio Melis con la collaborazione del giornalista Rai Nereo Pederzolli e del sommelier Marco Larentis. La domenica infine altro appuntamento prestigioso con la degustazione dei vini della Tenuta Guerrieri Gonzaga. Oltre a questo, spazio al self tasting presso il teatro comunale, dove si potevano assaggiare anche i Top Merlot, dieci fra i più importanti e qualificati vini prodotti da aziende nazionali, alcuni dei quali di fama mondiale (Masseto, Lamaione, Patrimo, L’Apparita per citarne alcuni), e l’esposizione dei prodotti tipici e degli antichi mestieri in piazza della chiesa. Grande apprezzamento quest’anno per la ristorazione curata in modo particolare grazie alla preparazione dei menù da parte di due
Cent’anni di
erbe ed amari Festa grande a Giugno per
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l’Antica Erboristeria dottor Cappelletti, che ha compiuto i cent’anni di vita. Festa di popolo, festa di paese, nel tendone allestito in zona
Luigi, Maddalena e Tiziana Cappelletti.
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artigianale, nel piazzale dell’azienda che i titolari, Tiziana, Luigi e Maddalena Cappelletti, sentono oggi pienamente aldenese. Era il 1909 quando l’erboristafarmacista Giuseppe Cappelletti,
che fin da ragazzo raccoglieva con passione le piante officinali delle nostre montagne, fondava con i fratelli una società “per la vendita di coloniali all’ingrosso e al minuto” in via Oss Mazzurana, a Trento. Negli anni ’20 il trasferimento nella storica sede di Piazza Fiera e, dal 2001, nella zona artigianale di Aldeno. Al brindisi hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Emiliano Beozzo, l’assessore al bilancio Graziano Plotegher e l’assessore alle foretse e viabilità, Oscar Beozzo. L’Antica Erboristeria con i suoi 7 dipendenti, tre dei quali di Aldeno e Garniga Terme, oggi è pienamente integrata nel tessuto economico e produttivo del paese.
Come un uomo sulla terra
di Tiziana Bresciani* Grazie all’impegno dell’associazione “Una Scuola per la Vita onlus”, il Comune di Aldeno ha ospitato una settimana dedicata all’accoglienza, alla denuncia e alla narrazione di chi vuole camminare a testa alta, come un uomo sulla terra. La situazione della Somalia, esempio e paradigma delle devastazioni nel Sud del Mondo.
il Comune di Aldeno ha ospitato un’intensa settimana di appuntamenti di sensibilizzazione sulle tematiche della cooperazione allo sviluppo, della migrazione e dei diritti del fanciullo, che guardavano in particolare la Somalia, organizzati dall’associazione “Una Scuola per la Vita onlus”. E la comunità di Aldeno ha accolto le iniziative d’incontro proposte dimostrando un affetto al di sopra delle aspettative. Abbiamo incontrato storie, come quella della vita di Madre Teresa, attraverso l’emozionante rappresentazione dell’omonimo musical (Madre Teresa il musical, per la regia di Stefano Borile) da parte della Parrocchia di San Rocco di Trento, che ha raccontato il senso profondo dei principi di carità e accoglienza. Abbiamo incontrato vissuti, come quelli dei migranti del Corno d’Africa, attraverso la toccante e sofferta proiezione del film documentario “Come un uomo sulla terra”, con il racconto delle esperienze dei rifugiati che, dopo il deserto e il mare, hanno smesso
di nascondersi e sono usciti allo scoperto, per camminare a testa alta, come un uomo sulla terra, accusando la polizia libica delle violenze e torture subite nei campi di detenzione finanziati dall’Italia. Abbiamo incontrato immagini, come quelle della mostra fotografica “Somalia: bersaglio innocente” di Alessandro Vincenzi, gentilmente concessa dall’O.N.G. Medici Senza Frontiere, che testimoniano la drammatica situazione della Somalia e fanno rivivere le storie quotidiane di donne, bambini e uomini alla ricerca di una vita fi-
nalmente normale. Abbiamo incontrato culture, come quella somala, attraverso momenti informativi con la cittadinanza e con le classi delle scuole elementare e media di Aldeno, dove è stato raccontato il difficile cammino della Somalia. Abbiamo incontrato sapori, come quelli della cucina somala, attraverso una cena in cui è stata raccontata una Somalia che non è solo guerra e morte, ma anche gastronomia vivace e gustosa. Il filo conduttore di tutti questi incontri è stata dunque la Soma-
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Lo scorso mese di novembre,
Bambini e bambine in una scuola in Somalia.
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Una scena dal musical “Madre Teresa”.
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lia, il Paese dove l’associazione “Una Scuola per la Vita” opera dal 1996 con progetti di istruzione di base e di formazione professionale, grazie alla indispensabile collaborazione del partner locale, l’Organizzazione di volontariato Madina Warsame, senza la quale sarebbe stata improbabile la realizzazione dei nostri progetti, a causa dell’impossibilità per gli operatori internazionali di lavorare in Somalia, Paese devastato da lunghi, troppi anni di guerra civile (iniziata nel 1991), dove si sta verificando la catastrofe umanitaria più grave e ignorata degli ultimi anni. L’instabilità politica in diciotto anni ha demolito anche il sistema scolastico: in Somalia non esistono né istituzioni, né scuole pubbliche. Formalmente la scuola dell’obbligo dura fino ai 14 anni; di fatto la povertà e l’insicurezza sociale impediscono la messa in atto concreta di quest’obbligo. Questo rende oggi la Somalia uno dei paesi con i peggiori indicatori sociali al mondo. In una recente ricerca
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condotta dall’UNICEF sull’istruzione primaria è risultato che solo il 25% delle bambine e il 37% dei bambini è regolarmente iscritto a una scuola. Un’intera generazione è stata privata del diritto all’istruzione, strappando di fatto l’intero Paese della concreta possibilità di sviluppo. Il 20 novembre 1959 venne approvata la Dichiarazione dei diritti del fanciullo. Nel 1989, sempre il 20 novembre, i leader del mondo, sotto l’egida delle Nazioni Unite, adottarono la Convenzione sui diritti del fanciullo, un trattato che riconosce, tra le altre cose, il diritto dei bambini alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla salute e all’istruzione, alla protezione contro la violenza o lo sfruttamento. Non ci stupisce affatto che tra i 193 stati che hanno sottoscritto la Convezione (un numero superiore rispetto a quello degli Stati membri dell’ONU) manchi la Somalia.
La nostra associazione, per mezzo del prezioso e instancabile lavoro dei volontari, si adopera quindi affinché sia realizzato il fondamentale diritto all’istruzione e all’educazione, attraverso iniziative concrete di cooperazione allo sviluppo per la crescita sociale ed economica della Somalia e impegnandosi in attività di sensibilizzazione e diffusione finalizzate a far conoscere la drammatica, tragica situazione del popolo somalo. Dimostriamo sinceri apprezzamento e gratitudine al Comune di Aldeno per aver offerto alla propria comunità la possibilità di incontrare la nostra esperienza in Somalia. E ringraziamo di cuore l’intera comunità aldenese per la positiva accoglienza e per aver condiviso con noi la convinzione che solo l’attuazione del diritto all’istruzione consentirà lo sviluppo e l’autodeterminazione del popolo somalo. Invitiamo a rimanere in contatto con la nostra associazione attraverso il sito internet www.unascuolaperlavita.org per seguire lo svolgimento dei nostri progetti di scolarizzazione e di intervento umanitario, per partecipare alle nostre future iniziative, per approfondire la conoscenza della nostra organizzazione, ma soprattutto per seguire la situazione politico-sociale del Paese somalo, perché l’incontro con la Somalia continui. *Presidente dell’Associazione Una Scuola per la Vita - onlus
Una scelta diversa di Danilo Micheletti e Giovanni Mosna Intervista a Veronica Dallapiazza, che dopo la morte del padre Orlando ha deciso di portare avanti con la madre ed il fratello Moreno l’attività lattiero-casearia di famiglia, a Garniga Terme.
si economica come quello in cui stiamo vivendo, fa sicuramente piacere prender nota di episodi positivi che si manifestano nel nostro territorio. Soprattutto se tali episodi riguardano i giovani che sono strutturalmente fra le categorie più esposte alla crisi. Ma in questo caso c’è qualcosa di più: non si tratta soltanto di giovani che hanno trovato una risposta positiva al loro bisogno di lavoro e realizzazione professionale e personale. La buona notizia consiste nel fatto che l’attività scelta è di quelle che rivestono un valore particolare in sé e perché sono in contro tendenza. Veronica e Moreno non hanno dovuto abbandonare il paese per trovare un’occupazione in città, hanno scelto di rimanere, di investire impegno e risorse in un’attività, quella lattiero-casearia, fortemente legata al territorio e alla tradizione e che quindi riveste anche un’importante funzione sociale. La salvaguardia del territorio e la valorizzazione dei suoi prodotti è infatti un tema che riguarda tutti, cittadini e consumatori. Veronica e Moreno Dallapiaz-
za di Garniga Terme hanno deciso di dedicarsi al proseguimento dell’attività di famiglia dopo la scomparsa del padre Orlando, un’attività impegnativa che richiede presenza costante nel luogo di lavoro e un impegno che occupa l’intera giornata, domenica e feste incluse. Siamo andati a trovarli e abbiamo parlato con Veronica. Quale è stato il tuo percorso scolastico? Ho frequentato le scuole elementari fra Garniga e Cimone, le scuole medie ad Aldeno. Per
quanto riguarda le superiori, ho iniziato la scuola alberghiera e successivamente l’IPC ed ho conseguito la maturità ad indirizzo turistico. La motivazione per la quale hai fatto la scelta di occuparti di animali, di latte e di formaggio e della commercializzazione dei tuoi prodotti, ha radici nella tua infanzia? Ho cominciato aiutando i miei genitori quando gestivano malga Albi, successivamente ho lavorato con contratti stagionali negli alberghi di Garniga. Mi ha sempre appassionato la rela-
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In un momento di pesante cri-
Veronica Dallapiazza.
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Formaggi in maturazione.
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zione con le persone anche se solo di passaggio. Garniga Terme è un paese di mezza montagna di circa quattrocento abitanti, che significato ha per te appartenere a questa Comunità? Ho sempre trovato spazio e delle grandi soddisfazioni nelle cose che ho fatto in questo paese; inoltre la famiglia mi ha sempre coinvolto nelle scelte che la riguardavano. Fin dall’inizio, raggiunta la capacità di essere utile, cercavo di dare il mio contributo ed in questo mi sono sempre sentita gratificata. Fra gli amici che frequenti a Garniga o gli amici che hai conosciuto nei vari momenti della tua vita hai delle preferenze? Non sono legata esclusivamente ai ragazzi locali. Le mie conoscenze spaziano dai tempi della scuola a quelle incontrate nelle situazioni più disparate.
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Credo che in ogni caso che non ci sia nessuna differenza. Ti senti un po’ unica, per la scelta che hai fatto, o pensi che anche altri sarebbero aperti a simili esperienze? Mi sento un po’ unica anche se non vivo nessuna frustrazione. Ho l’impressione comunque, anche parlando con altri ragaz-
Veronica al lavoro nel suo caseificio.
zi, che tante opinioni stiano cambiando: la sensazione “di autonomia”, l’idea di un lavoro senza scadenza oraria, una vita all’aria aperta, l’originalità del mio lavoro e forse anche l’impressione di libertà che questa professione può dare, suscitano parecchio interesse. Purtroppo però non c’è ancora la convinzione, nella stragrande maggioranza, che svolgendo un’attività di questo tipo si possa vivere una vita decorosa. In questa scelta, ti sei sentita quasi obbligata, per vari motivi, oppure hai deciso in libertà e, in ogni caso, non senti il tuo futuro ipotecato? La scelta che ho fatto non l’ho mai vissuta in maniera coercitiva. I miei genitori mi hanno sempre lasciato il più ampio spazio di libertà. Potevo decidere di continuare a specializzarmi nel campo turistico o intra-
prendere qualsiasi altra esperienza. La famiglia non mi ha mai forzata in questa decisione. In questo momento hai un sogno, magari nascosto, che potrebbe mettere a rischio questa scelta? No, ora questa esperienza e questo lavoro mi stanno dando tante soddisfazioni. L’avere conseguito il diploma di maturità è servito anche per questo lavoro? Lo studio e la conoscenza credo servano sempre. Il mio diploma in particolare mi permette di rapportarmi con competenza maggiore nella relazione con il cliente. La solitudine di certi momenti può diventare pesante? No, non esiste solitudine nel mio lavoro. Passo tantissimo tempo in mezzo alla gente, in negozio, al mercato, ma anche nei campi. Parlando con i tuoi coetanei delle fatiche, delle levatac-
ce e di tutto ciò che di complicato esiste in questo lavoro, ti senti capita? Con i miei coetanei ho un bel rapporto, ho molti amici, però penso che non tutti condividano la mia scelta e credo che la mia vita, essendo così particolare perché sono giovane, possa essere per loro un po’ difficile da comprendere. Credo che queste scelte si facciano per convinzione, cercando giorno per giorno sempre maggiori soddisfazioni. Quanto pesa il fattore eco-
Grazie, Veronica, e auguri di cuore.
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Una composizione con i prodotti dei Dallapiazza.
nomico nel tuo lavoro? Quando al mattino inizio a travasare il latte non penso quale sarà il guadagno, mi concentro per compiere tutte le procedure affinché la cagliata risulti al meglio, ma il risultato non è sempre garantito. A fine giornata, magari tornando dal mercato, è naturale fare un piccolo bilancio. Una domanda diversa. Secondo te, a Garniga ci sarebbe spazio per altre iniziative aziendali oltre alle stalle che già ci sono? Penso che la coltivazione, ad esempio di vari tipi di ortaggi di montagna, potrebbe trovare spazio. Naturalmente tutto dipende da quanto si ha voglia di sperimentare. Anche l’agriturismo potrebbe essere una delle ipotesi, se però l’offerta è completata con altre attrattive. Credo che qui ci sia tanto da inventare.
Le ricotte di Veronica.
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ACLI e fontane di Mauro Cont Luoghi di aggregazione e di incontro, nel cuore del paese. Ieri come oggi, alla fontana o al bar ACLI.
L’imminente ristrutturazione del fabbricato Acli del nostro paese dà spunto per ricordare com’era quell’area prima della sua edificazione. Fino all’anno 1952 quel terreno, delimitato da via della Chiesa e via Giacometti, confluenti su via Roma, era di proprietà di Oreste Comper ed era coltivato ad orto e vigna, cinto da un alto muro, con una porticina per l’accesso. All’angolo delle due strade sopra nominate era situata una fontana. Da questa le nostre nonne e
mamme attingevano l’acqua per usi domestici tramite secchi, portati poi a casa in spalla con la “zerla”. Infatti pochissime abitazioni di allora erano dotate di impianto idrico. In questo luogo di incontro, come del resto presso altre fontane del paese, ci si trovava per chiacchierare, si commentavano i fatti del giorno, si passavano le notizie, si incontravano i fidanzati con la scusa di prendere l’acqua. Più o meno le stesse cose accaCaffè Centrale, ex bar ACLI.
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dono al giorno d’oggi al bar Acli. “Dove ne vedente?…Ala fontana”.
1953: si scavano le fondamenta della casa ACLI di Aldeno.
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La costruzione dell’edificio Acli ebbe inizio nell’anno 1953 (completata nello stesso anno) ad opera dell’impresa Zeni Eugenio, su progetto del geometra Ettore Lisimberti di Mattarello, commissionata dalle Acli. Negli anni successivi si è assistito allo scambio fra Comune e Curia dell’edificio della canonica con quello delle Acli. La struttura, nel suo insieme, consta di tre piani, soffitta e cantina.
La fontana, prima del ‘52.
In un quadro di Giuseppe Comper, il luogo dov’è sorta la casa ACLI.
nari per la preparazione dei gelati. Gli altri due piani dell’edificio, oggetto della prossima ristrutturazione, erano adibiti ad usi differenti: il primo a sala polivalente per assemblee, riunioni di partito e fungeva fra l’altro anche da sala consigliare, poiché nel municipio vi erano solo gli uffici e l’asilo infantile; il secondo era ad
uso abitativo e veniva dato in affitto a persone che lavoravano in paese, quali maestri o professori. Ora si attende il completamento della ristrutturazione di questo luogo che ha degnamente svolto e che svolgerà la funzione di aggregazione sociale. “Dove ne trovante? … Ale Acli”.
Così era l’incrocio fra via Giacometti e via Roma.
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Al piano rialzato, fronte piazza, sono stati ricavati la sala bar, una stanza dove poter giocare a carte in tranquillità ed il servizio igienico. Con accesso dal retro dell’edificio, lato ovest, sono stati posizionati due locali docce ad uso della popolazione. Queste funzionavano solo il sabato e la loro regolamentazione è stata data in gestione a Lilia Nicolodi, la quale gestiva anche un piccolo negozio di dolciumi e gelati in una casa adiacente (dove c’è l’attuale farmacia). Tale servizio veniva svolto a titolo puramente gratuito. Nell’anno 1995 il piano rialzato è stato completamente ristrutturato e dato in affitto dal Comune a gestione privata. Sotto il locale bar è stata ricavata la cantina, con accesso sia dallo stesso che dal retro e che fungeva da deposito del vino e di bevande varie. Oggi è il locale dove sono situati i macchi-
Un viaggio che
non si ferma mai di Paolo Bisesti*
Le attività di Progetto Giovani: gli incontri formativi per genitori ed educatori, gli eventi culturali per guardare al Sud del mondo, il progetto di aiuto compiti e il classico torneo di calcetto di Natale.
C’eravamo lasciati la scorsa
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estate, proprio su queste pagine, immaginando la continuazione di quel lungo viaggio che in questi anni ha caratterizzato l’avventura di Progetto Giovani. Ci ritroviamo ora, a qualche mese di distanza e con il Natale ormai alle porte, per riscoprire che quel viaggio in fondo non si è mai fermato. Le vacanze hanno rappresentato per la nostra attività un approdo sicuro dove sostare un po’, un momento per riflettere, scegliere a quale rotta affidare il prosieguo del percorso. Queste scelte non sono certamente frutto del caso. Rimangono sicuramente intatte nella loro essenzialità, come strumenti di un buon nostromo, le
Il torneo di Natale 2008.
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finalità che hanno animato da sempre il progetto, quell’intenzione di favorire, nei nostri giovani, una sempre più ampia consapevolezza delle proprie possibilità, che emergono non solo attraverso i rapporti con se stessi e con i propri pari, ma anche e soprattutto con gli adulti, con i mondi dell’istruzione, del lavoro, dell’arte e della cultura. Alla base di tutto ci pare ovvio sta la profonda convinzione che i giovani, siano essi bambini, ragazzi, giovani o giovani adulti, restano innanzi tutto, nei limiti della loro età, una risorsa per questa nostra comunità. Viene naturale pensare quindi che questa convinzione c’imponga inevitabilmente di valorizzare il giovane, portandolo a crescere, mettendo-
si in gioco. In questi anni ci siamo mossi attraverso i paletti di un’animazione caratterizzata dalla flessibilità, dal dinamismo e dalla sensibilità al mutare degli eventi e delle condizioni. Volendo sintetizzare potremmo affermare che proprio nei vari momenti d’aggregazione formativa e ricreativa, che ci hanno fino ad ora impegnato, si riflette quella che è la “nostra mission”: costruire “con” e “per” i giovani un’occasione di maturazione personale e collettiva, stabilendo relazioni significative ed occasioni per sperimentare e scoprirsi protagonisti. Come abbiamo già detto il concetto di protagonismo non si limita però solamente al campo delle semplici iniziative, volute da giovani e rivolte ai giovani, che li coinvolgono attivamente fin dalla sua creazione, e li impegnano in tutte le fasi della realizzazione. Questo, infatti, soddisfa in parte i nostri obiettivi. Rendere protagonista il giovane significa anche permettere di costruire attorno a lui quelle possibilità per meglio comprendere e capire, costruire, metaforicamente parlando, dei ponti che uniscono e mettono in comu-
I campioni in carica.
guerra civile, ha voluto essere, attraverso forme diverse, un’importante occasione di confronto e dialogo, di sensibilizzazione e crescita culturale per l’intera comunità di Aldeno. La ripresa della scuola ha significato il ritorno del progetto di aiuto compiti rivolto alle Scuole Medie. Proprio nell’impegno di questi ragazzi ritroviamo l’esempio di una partecipazione attiva, di una volontà di essere protagonisti di un progetto voluto da giovani, gestito da giovani e rivolto a giovani. Giunti al quarto anno di attività è evidente come il successo di tale iniziativa vada ricercato nella fortunata formula che unisce ad un contesto di educazione tra pari (peer education) una sensibilità, che getta le basi in una cultura della solidarietà e del volontariato che, a dispetto di quanto si possa credere, non è poi così difficile da trovare nei nostri giovani. Arrivati alla conclusione vorrei regalare un po’ di spazio ad uno di quei progetti che più rappresentano l’attività di Progetto Giovani, una
attività che può e deve essere anche momento di svago, socializzazione e perché no, competizione. Una attività, dicevamo prima, che può diventare anche un ottimo esempio di collaborazione, di sincronia di intenti e interventi. La collaborazione con il Circolo Giovanile, che forse trova qui il suo esempio più evidente, permette a Progetto Giovani di essere ancor più un interlocutore pronto ad ascoltare, e relazionarsi con le diverse anime della galassia giovanile di Aldeno, nel tentativo di promuoverne quelle potenzialità intrinseche. Mi piace pensare che infondo, il torneo di Natale di calcetto in palestra, giunto quest’anno alla settima edizione, rispecchia quel desiderio di promuove l’impegno e la capacità, di dar vita ad un’iniziativa che nasce evidentemente da una più grande volontà. La volontà di costruire un occasione che sia proprio “dà”, “con” e “per “ i giovani. *Coordinatore Progetto Giovani
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nicazione realtà che spesso viaggiano parallele sui binari della vita. Partendo dall’esperienza degli anni passati, l’agenda di Progetto giovani ha previsto per il periodo autunnale e invernale diverse attività. Proprio nell’ottica di quanto detto fino ad ora, va letta l’idea di riproporre, un ulteriore sviluppo di quelle iniziative formative nate, ormai diversi anni fa, sotto il nome de “La sfida più bella”. Partendo da una precisa richiesta degli stessi insegnanti, e scorgendo la possibilità di completare il lungo percorso fin qui intrapreso, Progetto giovani si è prefisso di organizzare un preciso intervento formativo rivolto ad educatori e genitori con figli piccoli. L’ottima risposta in termini di partecipazione ci ha convinto di essere riusciti a creare, proprio come scrivevamo prima, un’ulteriore occasione di conoscenza e comprensione, rivolta in primo luogo ad adulti, ma nella quale i giovani, in questo caso i più giovani, i bambini, sono stati ugualmente protagonisti, in quanto primi beneficiari di un confronto volto ad avvicinare le parti, pur nel rispetto della diversità di ruoli e prerogative. Il mese di novembre è stato caratterizzato da “Aldeno incontra la Somalia”, un’intera settimana di iniziative, spettacoli teatrali, mostre, incontri con le scuole. Il progetto, nato dalla collaborazione con l’Associazione “Una Scuola per la vita”, che opera con progetti di scolarizzazione in Somalia, Paese devastato da lunghi anni di
Tornano i barbari? di Daniele Morandini* È complicato vivere in una società che pretende di essere sviluppata e che invece si caratterizza sempre più per la violenza, verbale e fisica, e per l’intolleranza.
All’inizio il mondo era tutto un
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immenso giardino fiorito: Dio, creando l’uomo gli disse: “Ogni volta che compirai una cattiva azione, io farò cadere sulla terra un granellino di sabbia”. Ma gli uomini non gli fecero caso. Che cosa avrebbero significato uno, cento, mille granellini di sabbia in un immenso giardino fiorito? Passarono gli anni e i peccati degli uomini aumentarono: torrenti di sabbia inondarono il mondo. Nacquero così i deserti, che di giorno in giorno divennero sempre più grandi. Ancor oggi Dio ammonisce gli uomini dicendo: “Non riducete il mondo fiorito in un immenso deserto; piantate i fiori del vostro impegno ogni
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giorno, senza mai stancarvi”. Alcuni segnali preoccupanti mi fanno pensare che, se non si cambia direzione, a piccoli passi ci si sta dirigendo verso la barbarie. C’è un fondo di vero quando i nostri nonni ci ripetono che una volta si stava meglio e si era tutti più contenti e meno stressati. La violenza, l’aggressione soprattutto verbale non è forse un habitat al quale assistiamo attoniti, in un’impotenza a fare qualcosa che ci rende tristi e amareggia i nostri giorni? Se ci si prende il disturbo di accendere la televisione per assistere a un qualsiasi talk-show si ha la sensazione che le persone facciano di tutto per non ascoltar-
si e per gridarsi in faccia tutta la rabbia che hanno in corpo, il tono di voce alto copre ogni opinione e passa sovente al disprezzo e all’insulto che negano l’altro nella sua soggettività e dignità. Alcuni fatti di cronaca confermano che si diffondono comportamenti indegni dell’uomo che non cercano la qualità della convivenza ma la oltraggiano: penso a un diffuso razzismo e all’intransigenza nei confronti del “diverso” o dello straniero, penso alle risse, al dileggio delle regole comuni, all’aggressione fisica e verbale, a comportamenti incivili offerti da chi incrocia un senzatetto e lo schernisce, alla vista di una persona di colore partono insulti e sputi, gli immigrati sono oggetto di minacce e di intimidazioni a tornarsene a casa loro. La stampa, anche quella locale, ormai è diventata palestra di combattimento, quotidianamente non si arresta neppure davanti al mistero e alla dignità della persona, con accuse che vogliono solo distruggere il bersaglio di turno che hanno preso di mira per vendere una copia in più del giornale. Questi sono anni in cui molti italiani si sentono autorizzati dagli esempi
gli altri. Ritrovare la propria dignità di cittadini significa sentirsi attori di una storia collettiva, capaci di immaginare se stessi insieme agli altri, rifiutando che sia la forza e il
non ascolto a prevalere. Buon lavoro a tutti, ai nostri governanti e gruppi politici locali che stanno costruendo il presente e il futuro di Aldeno, con la speranza che sappiano dialogare civilmente, parlare e ascoltare con rispetto e stima reciproca, costruire insieme senza troppi pregiudizi e interessi. Alle associazioni, alla scuola, ai vari gruppi presenti in paese un invito a costruire civiltà, ognuno nel proprio ambito, a riscoprire valori comuni e principi etici condivisi. Alla nostra amata parrocchia e a tutti coloro che hanno a cuore la fede in Cristo un suggerimento: per i cristiani lo stile è il messaggio! Il Dio mite, umile e misericordioso ha bisogno di cristiani che gli assomiglino. Basta allargare il deserto allora e buon 2010 a tutti! *Parroco di Aldeno
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che vengono da persone che occupano posti di rilievo, anche istituzionali, a far uso non solo di espressioni violente, volgari, offensive dell’altro, ma di un profondo disprezzo di qualsiasi regolamentazione. Potrei continuare a lungo, ma ogni attento lettore può sicuramente andare avanti con l’immaginazione ed esperienza che gli è propria. Che fare di fronte a questo imbarbarimento diffuso che purtroppo sta mettendo radici anche nei nostri paesi? Lasceremo crescere il deserto anche ad Aldeno? Credo sia importante per tutti, cristiani e non, percorrere una strada che lentamente porti dall’individuo al soggetto politico, dall’egolatria diffusa (l’io al centro del mondo) al bene comune, innescando una logica non solo di diritti ma anche di doveri verso gli altri e con
Per una scuola di eccellenza
Inaugurato l’edificio delle Scuole Medie di Aldeno. L’Aula Magna è stata intitolata al dirigente Baldessari e l’Aula di Informatica al professor Casella.
C’erano proprio tutti, saba-
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to 28 novembre, per l’inaugurazione della rinnovata Scuola Media di Aldeno: i Sindaci dei tre Comuni di Aldeno, Cimone e Garniga, gli Assessori alla cultura di Aldeno e Cimone, l’Assessore provinciale all’istruzione Marta Dalmaso, il Presidente della Cassa Rurale di Aldeno Luigi Baldo, i docenti, il personale scolastico, le decine di genitori, il parroco don Daniele Morandini, la dirigente scolastica Maurizia Manto, ma soprattutto gli alunni delle sei classi, che hanno allietato l’evento con l’Inno alla Gioia, l’Inno di Mameli, l’Inno del Trentino e non poteva mancare - l’Inno di Aldeno…
L’assessore provinciale all’istruzione Marta Dalmaso inaugura la nuova scuola. In fascia tricolore i tre sindaci: Andrea Friz di Garniga Terme, Emiliano Beozzo di Aldeno e Gino Lorandi di Cimone. Con loro anche il parroco don Daniele Morandini.
Ha fatto gli onori di casa il Sindaco di Aldeno, Emiliano Beozzo, che ha voluto ricordare tre
L’assessore all’Istruzione Alida Cramerotti e la dirigente scolastica Maurizia Manto, con le targhe dedicate a Silvio Baldessari e ad Alberto Casella.
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protagonisti dell’opera di ristrutturazione della scuola che oggi non ci sono più: il Sindaco Daniele Baldo, la cui amministrazione iniziò l’iter burocratico, il dirigente scolastico Silvio Baldessari ed il prof. Alberto Casella, referente proprio per le Scuole Medie di Aldeno. Il Sindaco ha voluto sottolineare le caratteristiche tecniche del rinnovato edificio, a norma dal punto di vista della sicurezza ed all’avanguardia sotto l’aspetto energetico. Pannelli solari di ultima generazione assicurano il pre-
graziato la Provincia, che ha sostenuto il 90% dei costi, ma anche le amministrazioni comunali di Cimone e Garniga, che hanno contribuito con il Comune di Aldeno alla parte restante della spesa. “Vogliamo ottenere risultati e performance di eccellenza per l’educazione dei nostri figli” - ha concluso il Sindaco - “e solo raggiungendo questo obiettivo potremmo dire di aver speso bene il denaro pubblico e di aver realizzato qualcosa di veramente importante”. L’Assessore Marta Dalmaso ha sottolineato la centralità che l’alunno deve avere nella vita della scuola, principio sul quale è imperniata anche la riforma che in
questi mesi l’Assessorato sta elaborando. Dopo il saluto del Presidente del Consiglio di Istituto ha preso la parola la dirigente scolastica, Maurizia Manto, che, nel ringraziare le Amministrazioni per l’opera realizzata, ha evidenziato l’importanza della scuola nella crescita di ogni bambino e di ogni ragazzo. Dopo la benedizione del parroco don Daniele Morandini, il tradizionale taglio del nastro ha preceduto il momento solenne e commovente dell’intitolazione dell’Aula Magna al dirigente Silvio Baldessari e dell’Aula di Informatica al prof. Alberto Casella, ricordato anche dall’AVIS di Ravina. (M.C.)
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riscaldamento dell’acqua, mentre pannelli fotovoltaici garantiscono un risparmio energetico ed una consistente riduzione dei fattori inquinanti. Ha annunciato altri interventi esterni che l’Amministrazione conta di realizzare nel 2010: la sistemazione del piazzale di entrata con lo spostamento del cancello proprio di fronte alla porta di accesso alla scuola oltre ad un marciapiede esterno, in maniera tale da rendere maggiormente sicuro l’eccesso ed il deflusso dei ragazzi, ed un secondo intervento nel piazzale ad est, per facilitare l’accesso pedonale alla scuola elementare tramite via della Croce. Nella persona dell’Assessore Marta Dalmaso, il Sindaco ha rin-
Il coro della scuola media all’inaugurazione. Lo dirige il prof. Stefano Rattini.
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Perchè credo nella scuola
di Maurizio Cadonna* Un atto di fede nella scuola di oggi, luogo di confronto e strumento di crescita per i ragazzi e per le famiglie.
L’inaugurazione della nuova
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Scuola Media di Aldeno offre l’occasione per fermarsi a riflettere sul senso della scuola oggi, in tempi nei quali ogni certezza sembra durare un tempo limitato, per essere poi travolta nuovamente dal rapido mutare di una società che cambia. È vivo in tutti noi il ricordo della nostra scuola, dei compagni di classe, dei maestri e professori, più o meno severi, della cartella che non pesava come quelle di oggi, del “preside”, autorità spesso temuta per il suo potere disciplinare... La
scuola è stato il luogo dove abbiamo imparato ad ascoltare, a convivere con persone diverse da noi, ad accogliere con soddisfazione i successi ed a reagire davanti alle sconfitte, a prenderci le prime responsabilità, ad appassionarci alla lettura, al disegno o alla musica, a scegliere, a diventare davvero protagonisti del nostro futuro. È stato il luogo dove altri adulti, diversi dai nostri genitori, si sono “presi cura” di noi e ci hanno aperto piano piano la prospettiva sulla società e sul mondo.
Gli scolari di oggi, incuriositi dagli strumenti didattici di ieri.
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Ha ancora un senso tutto questo? Ha ancora un ruolo la scuola? Personalmente credo nella scuola, oggi più che mai, nel significato che ad essa attribuivano gli antichi Greci: luogo di educazione al rispetto di se stessi, degli altri e delle leggi dello Stato, terreno del primo incontro con la storia del proprio popolo, con le sue basi culturali, con la lingua e la scrittura, con il pensiero, con la partecipazione attiva alla vita civile. Credo nella scuola come strumento del quale la famiglia si possa fidare, perché presidiato da persone che conoscono le complesse dinamiche della crescita dei bambini e dei giovani, l’affacciarsi alla vita, con tutte le incoerenze, i dubbi, le speranze, le richieste; è bello per le famiglie sapere che i propri figli sono accompagnati da adulti attenti e competenti, che li aiutino a divenire, un domani, dei buoni cittadini. Credo in una scuola nella quale ogni componente abbia il suo spazio; credo in una scuola che le alunne e gli alunni possano sentire, almeno un poco, anche come
Attività fisica nella nuova palestra.
mila, come punto di riferimento, come baluardo, assieme alla famiglia, dell’educazione dei giovani, credo in una scuola che educhi al rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi dello Stato, una scuola di frontiera, dove parole come rispetto, soli-
darietà, dialogo, confronto, crescita, partecipazione e democrazia abbiano ancora un significato ed un valore. *Presidente del Consiglio dell’Istituto comprensivo Aldeno-Mattarello.
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loro territorio, una scuola dove le famiglie abbiano un tempo ed un luogo per esprimersi, dove i docenti siano compresi nelle loro scelte e nelle loro impostazioni, dove la società civile possa con delicatezza essere presente per accogliere i nuovi protagonisti della società del domani. “Il punto centrale e ultimo – scriveva l’autore greco Plutarco nel suo “Discorso sull’educazione dei figli” – è costituito da un’educazione seria e da un’istruzione corretta, ed il concorso di questi due fattori è necessario per acquisire la virtù e la felicità” perché “una formazione corretta è fonte e radice di perfezione morale” e “l’educazione è l’unico nostro bene immortale e divino”. Credo quindi nella scuola, con convinzione, in questi anni Due-
Il fascino dei quaderni dei nonni.
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Spazio nuovo per
mente, cuore, anima di Antonella Zaccaria* L’importanza di aggiornarsi e di conoscere nuovi modelli educativi: dal sistema svedese alle proposte formative provinciali.
In questi anni di rinnovamento
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culturale e di forti cambiamenti sociali, emerge maggiormente dentro ognuno di noi l’esigenza di non fermarsi, di tenersi aggiornato e formato nel proprio ambito lavorativo e nella propria dimensione umana. Nasce la necessità di conoscere nuove teorie, culture diverse anche lontane da noi e metodi di comunicazione innovativi: internet, facebook, messenger, sono solo alcuni esempi di un forte movimento rivolto alla realtà presente che non è più stabile e certa ma in continuo cambiamento. Tutte le proposte di approfondimento o di approccio a nuove
ideologie, sono esperienze positive alle quali dovremmo avvicinarci non con diffidenza ma con curiosità e capacità critica. In questo ultimo periodo ho avuto l’opportunità, concessa dal mio datore di lavoro, l’ente gestore dell’asilo nido “Primo Volo”, di recarmi in Svezia per conoscere un sistema scolastico diverso dal nostro ma sicuramente interessante. All’alba di lunedì 23 novembre, sono partita da Rovereto, insieme ad altre 13 donne: 8 coordinatrici di asili nido associati alla cooperativa Bellesini, la nostra coordinatrice pedagogica dott.ssa Daria
Metodi didattici scandinavi: si dorme all’addiaccio.
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Santoni accompagnata da due collaboratrici ed una presidente di Scuola dell’infanzia e di asili nido con la rispettiva segretaria. Da Milano in volo verso Copenaghen e poi, attraverso il bellissimo ponte sull’Ore-sund, siamo arrivate a Trelleborg, ventosa cittadina nel sud della Svezia, che si affaccia sul mare del Nord. Abbiamo ricevuto una calorosa accoglienza dall’amministrazione comunale e dalla dirigente scolastica che, avvalendosi di due educatori, uno di origine italiana ed una di madre lingua tedesca, ci hanno accompagnato a visitare alcune strutture educative molto interessanti. Abbiamo potuto così allargare le nostre vedute e ristrutturare il nostro pensiero, avvicinandoci al loro mondo scolastico e al loro rapporto intimo con la natura: i bambini infatti restano tantissimo tempo all’aperto, con ogni condizione atmosferica, muniti di tute da neve e doposci, ma felici di poter giocare anche con il freddo in riva al mare. Ed è stata una vera sorpresa scoprire che all’asilo, nel pome-
bambino”. Anche per noi educatori ogni tipo di proposta formativa diventa un importante mezzo per non fermarsi, tenendo ben presente che il nostro “essere” si afferma con il “saper essere” e si completa con il “saper divenire” inteso come capacità di cercare, anche in percorsi a volte difficilmente comprensibili o di nuova concezione, quello che può farci crescere nella nostra professionalità. Il personale educativo dell’asilo nido di Aldeno e Cimone, ogni anno è tenuto a partecipare, dopo l’orario a contatto diretto con i bambini o al sabato mattina, al progetto formativo della Provincia Autonoma di Trento, che quest’anno è stato organizzato in forma sperimentale per un ristretto numero di asili nido provenienti dall’intera provincia, per poter calibrare i bisogni effettivi di questa realtà educativa. Sono stati così chiamati personaggi di elevato spessore per poterci offrire spunti di riflessione e argomenti di confronto. L’obiettivo comune è il benessere del bambino all’interno del nido e, come dice la dott.ssa Nice Terzi (psicologa e pedagogista che ci seguirà nel percorso formativo) “ognuno spende se stesso” nel proprio essere come educatore, ma ognuno “si colloca in un sistema ampio che porta ad una dimensione matura del proprio lavoro” (saper divenire). “La qualità del nostro gesto, la specificità del nostro sguardo nel
Il lungo ponte sull’Ore-Sund.
quotidiano” diventa uno degli scopi del nostro essere educatori all’interno di un gruppo di lavoro che, attraverso il confronto e la mediazione, opera per un bene comune. Le proposte per i genitori, i momenti di lavoro o le serate a tema organizzate dalle diverse istituzioni educative offrono occasioni di dialogo tra gli adulti protagonisti dell’educazione per poter condividere un percorso comune mirato alla crescita armonica del bambino. È difficile uscire alla sera, costa fatica, ma l’impegno personale viene certamente ricompensato dall’energia positiva che si trova in un gruppo di lavoro o in una persona esperta che può trasmettere, insieme a nuove nozioni, inaspettate emozioni. Emozioni che creano nuovo spazio nella nostra mente, nel nostro cuore e nella nostra anima. *Coordinatrice interna dell’asilo nido “Primo Volo”
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riggio, i bambini dormono in sacchi termici posti su pedane di legno in fredde verande (fino a -5°). Questo metodo per gli svedesi è molto salutare. “E non abbiamo visto nasi che colano!” Molte immagini sono rimaste impresse nella mia mente: il portfolio di ogni bambino a disposizione dei genitori e degli stessi bambini, il contatto quotidiano con natura ed ambiente esterno, l’approccio alla matematica fin dalla tenera età, la cura dei materiali esposti negli atelier, la riproduzione di ambienti naturali, il clima caldo e disteso degli educatori… Siamo tornate dalla Svezia con la ferma convinzione che ogni proposta mirata ad allargare le nostre vedute o a potenziare il nostro vissuto personale, sia da prendere in seria considerazione. Ecco ad esempio le serate informative per genitori ed educatori offerte dall’amministrazione comunale di Aldeno durante gli scorsi mesi di ottobre, novembre e dicembre. Con spirito critico e senso di realtà bisogna ammettere che non tutte le proposte hanno avuto un riscontro positivo, ma senza alcun dubbio, e dopo aver sentito il parere di alcuni genitori, l’incontro avuto con il Dott. Giuseppe Nicolodi, psicologo e psicomotricista, ha potuto apportare al bagaglio personale di ogni partecipante informazioni importanti, cercando anche di definire “quale sguardo deve avere l’adulto verso il
La vecia scola Una poesia dedicata all’edificio che ha ospitato per lunghi anni la scuola materna di Aldeno.
Entrà canti e stele se vede Nadal arivar e ades mi son tuta pronta a slusegar.
po’ le maestre co le so telare en po’ pu corte, le s’è date da far e le ha empiturà anca le porte.
I popi no i stà fermi, i gà voia de ‘n bel bal e alora zo el Nadal, che ariva el Carneval.
E i mateloti? De quei n’è passà tanti che me par de sentir ancor le so risade e i pianti.
Canti, coriandoi e stele filanti i a sempre fat divertir tuti quanti.
Picoi o grandi, bei o bruti chi ghè posto proprio per tuti!
Primavera e Pasqua le se svizina e alor se vede coi poiati la galina,
En tuti sti ani, anca ‘l nome ho cambià: prima asilo, po’ “scuola dell’infanzia” i m’ha ciamà.
entrà l’erba dei prai i fiori coi tanti color a cardarli te se empienis el cor.
L’angolo della poesia
Quanti ricordi tra ‘sti veci muri: prima le suore coi so’ vestii ciari o scuri,
Zerto però, devo dir che sula sbalanza i mateloti i ha avù sempre tanta importanza.
Ma ‘ntant cari miei, el temp l’è passà e ades me par propri che mi no son pù assà.
O sì, sì!! En settembre l’è en gran rafanas risade, pianti e tirar su col nas.
E alora i va via tuti, i me lassa chì sola, el setembre che ven i va en la nova scola.
Le gà en bel da far le maestre ma i pianti i passa fòr anca le finestre.
Cossa saralo de mi pora vecia scola? De na roba son sicura e questo el me consola:
Po’ pian pian, tra ‘n girotondo e l’altro ai popi la ghe passa e i pensa a altro.
en la testa de tanti popi resterò e per sempre en bel ricordo mi sarò.
E alora eco che i scominzia a adobar: muri, sofiti e finestre i è proprio da vardar.
I tempi i cambia, ma de questo no podo dubitar: i mateloti i gavrà sempre tanta voia de zugar!
L’è autun: gh’è pomi, ua e foie ‘ncoloridi da tacar, animai che va a dormir e rondole pronte a sgolar.
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Scritta dalle insegnanti della scuola materna
Cantieri e società: il caso di via Roma
di Massimiliano Cont E’ ancora chiusa, dall’estate 2007, la strada principale che entra ad Aldeno. Il prolungarsi del cantiere all’ex Cantina Sociale impatta, con evidenti disagi, contro la vita quotidiana del paese.
l’I.T.E.A. in via Roma, in fase di costruzione e completamento, può essere considerato una delle opere più significative e fortemente volute dall’Amministrazione Comunale. Assumerà, senza ulteriori approfondimenti in merito, un ruolo centrale e fondamentale per l’intera comunità: sarà il primo biglietto da visita per chi arriva in paese e sarà il nuovo punto di ri-
ferimento per associazioni e manifestazioni. Troveranno infatti il giusto spazio la Banda Sociale, il Circolo Alpini, il Centro Servizi per Anziani ed una sala di rappresentanza comunale, un luogo di incontro per eventi più o meno importanti. Altro discorso riguarda invece la parte del complesso destinata a Coresidenza: le aspettative per questa nuova tipologia abitativa
sono certamente ambiziose ma, essendo la prima sperimentazione a prendere realmente forma sul territorio, altrettanto forti e naturali risultano i dubbi e le critiche che l’accompagnano. Gli stessi dubbi e critiche che, come succede per ogni novità, solo a posteriori potranno essere realmente confermati o smentiti. In qualsiasi caso, comunque, resta il fatto che opere significati-
Attualità
I l nuovo complesso del-
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ve richiedono cantieri altrettanto significativi. E per i non addetti ai lavori, il più delle volte, questo aspetto è secondario rispetto all’opera in sé, rispetto a quanto ognuno di noi, chi più o chi meno, costruisce nel proprio immaginario provando a completare i pezzi mancanti dell’opera, via via sempre meno, alla stregua dei migliori castelli delle storie di quando si era bambini. Il cantiere in sé solitamente passa quasi inosservato, o quantomeno in secondo piano, fatte salve le immancabili considerazioni di rito, nell’attesa e nell’emozione di vedere l’opera completata, di vedere il frutto di tanto lavoro fatto, davanti e dietro le quinte. Tutto questo però non succede, purtroppo, se l’opera in costruzione occupa il ruolo centrale e fondamentale sopra indicato e quindi l’avanzamento del cantiere risulta strettamente collegato alla vita ed alla routine quotidiana del-
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la comunità in cui è contestualizzato. Questo è esattamente il caso del cantiere di via Roma. Ma prima di analizzarne i risvolti umani e sociali, alla luce delle osservazioni e delle opinioni raccolte, conviene fare un breve riassunto dei lavori e, soprattutto, di come il contesto sociale ed urbano circostante abbia con loro interagito, modificandosi. Tecnicamente i lavori sono stati consegnati il 27 luglio 2007 e, nella fase iniziale, “I lavori per la realizzazione della nuova struttura della Coresidenza stanno progredendo velocemente nel rispetto dei tempi contrattuali”, scriveva l’allora Assessore ai Lavori Pubblici, ad un anno circa di distanza nel numero 21 dell’Arione di Agosto 2008, con tanto di foto in cui le principali opere strutturali delineavano chiaramente le forme ad oggi visibili, a meno degli elementi marginali che comunque risultavano già chiaramente
distinguibili. Parallelamente ai lavori, fu ordinata la parziale chiusura di via Martignoni, ad oggi in corso, e la parziale chiusura di via Roma, quest’ultima a partire dal 20 agosto 2007. Un atto più che giusto, oltre che dovuto per la sicurezza, visto che le lavorazioni iniziali, tra demolizione dell’esistente e opere di sostegno della strada, erano certamente invasive e potevano interessare non poco gli utenti della strada. Da allora, soprattutto per Via Roma, il transito ha però visto l’inizio del declino, culminato nella totale chiusura della strada, a partire dal 13 dicembre 2007, da via Salvo d’Acquisto fino al civico 56 con il marciapiede lato est lasciato come unico passaggio disponibile. Attualmente la strada risulta ancora chiusa al traffico e, nonostante le giuste valutazioni a livello di gestione e sicurezza di cantiere, i disagi di una così prolungata chiusura si fanno ormai sentire. Disagi per i residenti e per le attività presenti a ridosso del cantiere, già costretti alla reciproca convivenza in spazi ristretti, con parcheggi improvvisati data la mancanza di spazi ad hoc, che ora viene appesantita dalle attività di cantiere per le lavorazioni in corso. Disagi per i residenti e per le attività non proprio vicine al cantiere, sia per la ormai ordinaria ”gimkana” di uscita dal paese, tra l’altro temporaneamente allunga-
rattere totale come per Via Roma, comporta implicazioni che, oltre a modificare il contesto propriamente urbanistico, vanno ad instaurarsi e relazionarsi nel tessuto sociale ed economico dell’intera comunità, in una sorta di convivenza forzata con abitudini e quotidianità. Certo è, comunque, che la presenza di cantieri porta dei vantaggi economici alle attività presenti sul territorio e che vengono coinvolte, quali ristoranti, bar, ecc.. Certo è, inoltre, che il canone
di occupazione rappresenta un’entrata finanziaria per il Comune e che, seppur magra consolazione, dovrebbe compensare i disagi per gli spazi pubblici concessi come area di cantiere. Altrettanto vero è, però, che due anni di chiusura di una via pubblica non passano di certo in fretta ed inosservati, a maggior ragione se la via in questione è una delle principali ed i tempi di riapertura potrebbero subire ulteriori dilatazioni.
Attualità
ta per la chiusura dell’accesso di Via del Perer, sia per gli effetti ad essa collegati, tanto a livello umano quanto a livello commerciale, indotti dalla modifica dei percorsi urbani consolidati nel tempo. Anche gli unici passaggi concessi risultano in parte condizionati e sacrificati, tanto per dimensioni quanto per stato della pavimentazione, sia della sede stradale, come nel caso di via Martignoni, che del marciapiede, come nel caso di via Roma in cui è presente l’unico vero passaggio a livello pedonale. Se da un lato sono condivisibili le difficoltà e l’onerosità della parziale sistemazione dei passaggi, data la presenza del cantiere, dall’altro lato tale sistemazione è ritenuta decisamente necessaria. Le problematiche evidenziate sono molte e, oltre a colpire particolarmente determinate categorie di utenti, si manifestano in maniera ancora più marcata quando le condizioni di passaggio non risultano agevoli: basti pensare al periodo invernale, con ghiaccio e neve, al transito promiscuo e simultaneo di vari utenti e, caso peggiore ma non per questo da escludere, quando si verificano entrambe le condizioni. Opere impegnative richiedono cantieri altrettanto impegnativi, soprattutto a livello di interazione con l’ambito urbano circostante. La prolungata chiusura di strade pubbliche previa la concessione di occupazione temporanea, soprattutto se la chiusura è di ca-
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Terremotati e
soccorritori: emozioni a confronto
di Lucio Bernardi
A distanza di sei mesi dall’evento tellurico che ha investito l’Abruzzo si è avuto modo di conoscere, da ottiche diverse, le importanti esperienze vissute assieme da terremotati e soccorritori.
Il 25 settembre scorso, pres-
Attualità
so l’aula magna della scuola elementare, è stata organizzata una serata dove la popolazione ha avuto modo di incontrare alcuni dei nostri concittadini che sono intervenuti a prestare aiuto alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo e che hanno, in detta occasione, portato la propria testimonianza. La sensibilità del pubblico intervenuto è stata però sollecitata dalle riflessioni fatte da Loris Innocenti, vigile del fuoco, che ha voluto mettere in evidenza alcuni degli aspetti più toccanti che sono sorti fra terremotato e soccorritore. La prima forte empatia sottolineata da Loris si è manifestata
quando accompagnava le persone per tentare il recupero di parte dei propri beni dalle case danneggiate. I proprietari delle abitazioni, richiesto l’intervento dei vigili, dovevano aspettare anche un paio di giorni prima di veder esaudito il proprio desiderio, dettato anche solo dalla stretta necessità di recuperare vestiti e scarpe. Una volta giunto il proprio turno, si tentava, accompagnati dai vigili, di accedere alla propria abitazione ma spesso l’accesso, a causa dei detriti che invadevano le strade, diventava difficoltoso e possibile solo seguendo percorsi più ampi per aggirare le vie bloccate. Arrivati sul posto, il recupero dei beni
Il recupero delle poche cose rimaste nelle case devastate.
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I nostri pompieri in Abruzzo.
veniva eseguito dal vigile e qui nasceva una profonda relazione che legava a doppio filo “bisognosi” e soccorritori. Il proprietario, che dentro la propria casa custodisce la storia di un vita, era costretto a stilare un ordine di priorità; le cose da recuperare erano molte, fare una cernita risultava difficile e particolarmente drammatico in quanto quello che rimaneva in casa aveva lo stesso valore affettivo di quanto si recuperava. Ecco che per decidere su cosa prelevare ci si confrontava con l’accompagnatore il quale a sua volta era costretto ad interpretare esigenze e speranze di persone che non aveva mai conosciuto prima. Chi era
nel momento di bisogno chiedeva, oltre ad un aiuto materiale, anche un sostegno umano che potesse mettere un po’ d’ordine nelle menti rese confuse e insicure dall’evento tellurico. Il soccorritore si impegnava a selezionare e recuperare dalle abitazioni quanto più utile e caro rimaneva a queste persone. Altra profonda intesa è stata vissuta quando, in occasione del ripristino di attività agricole e commerciali, si cercavano artigiani locali che mettessero a disposizione la propria esperienza e professionalità. La ricerca di fabbri, falegnami, idraulici, muratori, elettricisti ed altri era divenuta indispensabile e, una volta individuati, i vigili affiancavano queste figure per ripristinare officine ed attrezzature che permettessero di trovare in loco quelle potenzialità che aiutavano a concretizzare l’opera di recupero e consolidamento. In questo caso chi era in difficoltà veniva stimolato a reagire al trauma subito attraverso la ripresa della propria atti-
vità con lo scopo di dare anche inizio alla ripresa della filiera produttiva. Chi aiutava si metteva al fianco di queste figure e con il lavoro e la consulenza contribuiva a ridare degli obbiettivi a chi altrimenti sarebbe rimasto relegato all’interno delle tendopoli. Ultima riflessione viene fatta sulle relazioni sorte con chi a causa del sisma è rimasto solo. Al soc-
Attualità
L’emergenza nelle tende.
corritore veniva indirettamente chiesto di “tamponare” la falla emotiva apertasi per la perdita degli affetti più cari come sono quelli familiari. Pertanto anche nei pochi momenti di riposo si veniva cercati per passare un po’ di tempo assieme. La ricerca di questo dialogo, che ha portato ad una conoscenza più profonda ed intima, ha aiutato, chi colpito, a trovare una dimensione meno pressante che ha permesso di alleviare sensibilmente lutto e tragedia. Per il soccorritore la nascita di queste profonde relazioni umane ha alimentato il desiderio di tornare ad operare nelle zone sinistrate per parecchie volte. Le emozioni vissute cosi intensamente dagli interpreti di questa vicenda lasceranno un segno indelebile nell’animo di entrambi e tali relazioni non si sono interrotte con la fine degli interventi di aiuto.
La devastazione.
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Alberto,
meritata pensione di Riccardo Comper Dopo 41 anni di lavoro, è arrivato il momento del riposo per Alberto Maistri, il guardaboschi.
Il nostro guardaboschi, Al-
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berto Maistri, dopo ventinove anni di onorato servizio e quarantuno totali di lavoro è arrivato alla meritata pensione. Dipendente dal Consorzio Vigilanza boschiva, svolgeva la sua attività nei comuni di Aldeno, Cimone e Garniga Terme. Un lavoro che a volte non aveva orario ma ricco di soddisfazioni ed emozio-
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ni, come l’incontro con l’orsa e i suoi due piccoli fra Garniga Vecchia e Garniga Nuova o l’osservazione di tanti animali selvatici, dell’aquila reale fra il Monte Stivo e il Cornet. Ha sempre tenuto ottimi rapporti con la popolazione nell’ambito del suo dovere. Ha festeggiato il suo pensionamento in un convivio con amici, colleghi e autorità. Ha voluto
ringraziare la sua famiglia, in particolare la moglie Claudia e i figli Mattia ed Eleonora, che gli hanno dato un grosso sostegno nel suo difficile compito. A chi gli succederà, dopo il concorso che riassegnerà il posto, Alberto Maistri lascia l’eredità di un bellissimo ambiente alpino, che la sorbeglianza e l’applicazione delle regole ha ben conservato.
La farmacista di Lorenzo Lucianer Margherita Bolego Barbacovi, la farmacista di Aldeno. Matriarca e imprenditrice, madre ed insegnante. Una figura la cui energia è ancora nella memoria del paese dove ha interpretato, tra due generazioni, un ruolo di primo piano.
pelli, raccolti sulla nuca in un sobrio chignon. La targhetta appuntata sul petto dice «dottoressa Margherita Barbacovi, farmacista». La pelle ambrata, asciutta, solo poche rughe in più, a distanza di trentotto anni, dall’ultima volta che la ho incontrata. Ed il parlare appena più scandito. La riconosco senza esitare, dietro il bancone di legno chiaro, quando arrivo in via Benacense, a Rovereto: il tempo è stato benigno con lei ed il suo invecchiare si percepisce dai toni di chi le si rivolge, più che dalla sua figura. Daniela e Beatrice, le sue figlie, la fiancheggiano in mezzo alle medicine, con affettuosa premura, appena dissimulata, per non ferire l’amor proprio di un’orgogliosa anziana, ancor capace di dare. Si capisce che, in questa farmacia di Rovereto, a poca distanza dall’ospedale, è ancora lei al timone. Riconosco il suo sguardo, vivace e mordente. Solo, adesso, a tratti più compiaciuto, come quello di chi ha raggiunto i propri traguardi, a dispetto degli inciampi e che può permettersi, con grande
cortesia, di non mandarle a dire a nessuno. Margherita mi accompagna di sotto, in un piccolo locale contornato da scaffali e mi fa sedere tra profumi di erbe, vicino a pestelli, bilance e strani meccanismi d’acciaio che, mi dice, servono a riempire i tubetti delle pomate. Quell’angustia non è una sgarberia, anzi: sono nel luogo più caro, nel suo laboratorio, dove esprime la sua arte più nobile, l’abilità antica del farmacista, dove le misture, i com-
posti, gli olii, le polveri, le sostanze, perfino i veleni diventano cura, medicina, nelle mani che dominano una chimica filtrata dalla vita. Questa di Rovereto è la sua quarta farmacia, dopo quella di Arco, di Prun, in Valpolicella e quella di Aldeno. Anche qui, come è avvenuto in altre, deve solo scendere le scale per passare da casa al lavoro ed ancor oggi, ad 87 anni, la sua giornata si divide tra casa e lavoro. Margherita è trentina di Arco,
Margherita Bolego Barbacovi nel suo laboratorio galenico a Rovereto.
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Protagonisti
Càmice candido, come i ca-
Margherita, al centro, studentessa liceale. Era il 1939, alla vigilia della guerra.
Protagonisti
contrariamente ai tanti che, ad Aldeno, la pensavano veneta. E non si chiama Barbacovi, che è il cognome da sposata, ma Bolego. E’ nata il 31 Dicembre del ’22. Sua madre, Amalia Zanoni, era la figlia del medico condotto di Arco, un intellettuale che fu nella Consulta di Vienna con Degasperi e Battisti. Suo padre era invece il veterinario di Arco, Fabio Bolego, noneso di Sarnonico, morto giovane, in un incidente. Era stato chiamato d’urgenza ad una stalla e si era schiantato con la sua moto contro un albero. Margherita aveva allora 15 anni ed un progetto per la sua vita. Sognava di diventare medico. Aveva fatto le elementari a Dro e Ceniga, le medie a Riva del Garda, stava cominciando il liceo classico ancora a Riva. “Chi da gallina nasce è ben che razzoli”, diceva sua madre, alludendo alle tradizioni familiari che riconducevano in un modo o nell’altro, come abbiamo visto, alle
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scienze mediche. E pure lei ne era convinta. Ma il lascito del padre morto era solo una pensioncina da fame per la madre, con la quale lei e suo fratello, Giuseppe Antonio, dovevano fare i conti. Sei anni di medicina, più la specializzazione, erano troppi e Margherita ripiegò su farmacia: quattro anni di studio e la prospettiva più vicina di un lavoro, con il quale sollevare il gravame della famiglia. Del resto, suo fratello aveva abbandonato i progetti di studio dopo il liceo ed era andato a lavorare a Milano. Quattro anni, allora, a Bologna, tre dei quali in collegio. Studi severi, in anni di guerra, badando a non perdere nemmeno un esame di quelli che i bombardamenti consentivano. D’inverno andava a studiare all’Archiginnasio, vicino a San Petronio, perché lì era più caldo, finché le bombe non lo rasero al suolo, nella primavera del ‘44. Si dovette rimandare tutto alla fine della guerra e quello tra il ’45 ed il ’46 fu il periodo più intenso: riuscì a dare gli esami che nei tre anni precedenti, a causa del disastro, non aveva potuto sostenere ed a preparare la tesi. Dormiva tre ore per notte, il resto del tempo era sui libri. Si laureò a 24 anni, il 29 Luglio del 1946, di lunedì, ricorda Margherita con invidiabile lucidità. Rivive questa laurea come fosse stata ieri: una tesi sui cerebrosìdi, una delle più importanti sostanze che formano il cervello, con il docente di fisiologia, certo professor Pupilli, un luminare descritto dai più
come “il terrore di Bologna”, ma dal quale la studentessa Bolego seppe ottenere considerazione e stima tali da diventare persino amicizia, dopo la laurea. In virtù di questo, il professor Pupilli le aveva proposto di lavorare nell’università, con la prospettiva, peraltro non ravvicinata, di una carriera accademica. Ma l’attesa non era nelle corde di Margherita, che puntava – per indole, ma soprattutto per necessità – a traguardi più concreti. I mesi successivi trascorsero nella ricerca di un primo impiego. La neo dottoressa Bolego era disposta a migrare anche in Alto Adige, pur di trovare una farmacia che la facesse cominciare. Tuttavia, il battesimo professionale fu proprio nella farmacia di Arco, all’antivigilia del Natale 1946: la storica Farmacia Bettinazzi, di cui era titolare, allora, il dottor Menotti. Un anno e mezzo vicino a casa ed alla madre, prima della lunga trasferta veneta, a Prun, frazioncina di Negrar, nel Veronese. Qui si era liberata la farmacia del paese, per la quale Margherita Bolego pagò un lauto compenso al precedente gestore, salvo scoprire più tardi, suo malgrado, che nulla era dovuto a costui, dal momento che la farmacia era del comune. Primi inceppi di un cammino appena cominciato, ma non gli unici. Era freddo, nella primavera del ’48 in Valpolicella e la farmacia si trovava in una vecchia casa, geli-
da, con muri di sassi, senza riscaldamento, le travi a vista. “Eppure, dice Margherita, sono stati i più begli anni della mia vita”. Energie fresche, di giovane entusiasta e determinata, decisa a buttarsi a capofitto in una professione che stava imparando ad amare. Erano anche gli anni dell’innamoramento: all’università aveva conosciuto Claudio Barbacovi,
Margherita Bolego e Claudio Barbacovi, freschi sposi a Taio nel 1950.
uno studente di Taio, in val di Non, che sarebbe diventato di lì a poco ingegnere chimico, al quale si era legata profondamente. Era un giovane dolce e premuroso, attento e sollecito quanto bastava a conquistare l’affetto e la fiducia di Margherita, insieme alla quale esplorava ed arricchiva, giorno per giorno, un progetto di famiglia. Dopo la laurea, Claudio era stato chiamato alla FRO di Verona, una fabbrica di ossigeno. Ma un ritorno di fiamma ed un’esplosione, durante il collaudo di un dispositivo, gli provocarono ustioni e ferite. Uno shock che il giovane ingegnere non riuscì ad assorbire, tanto che abbandonò l’idea di esercitare la professione per la quale si era preparato e decise di affiancare Margherita nella sua, mettendo a fattor comune le tante competenze che lo studio della chimica gli aveva dato. Margherita Bolego e Claudio Barbacovi si sposarono il 12 Giugno del 1950, di lunedì. Una scel-
Margherita, con i piccoli Daniela e Giorgio, sulla soglia della farmacia di Prun.
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Prun, il centro del piccolo paese in Valpolicella.
ta quantomeno bizzarra, per parenti ed amici, ma molto romantica, in ricordo del giorno in cui si erano entrambi laureati. Proprio in omaggio a quei lunedì, anche il battesimo della primogenita, Daniela, nata un anno dopo all’ospedale di Negrar, avvenne di lunedì. A Verona vennero alla luce invece Giorgio, nel 1959 e Beatrice, un anno dopo. Dopo la nascita di Beatrice, la famiglia della farmacista Barbacovi rimase a Prun ancora un paio d’anni, finché venne il tempo del concorso per le farmacie, anche in Trentino Alto Adige. Margherita vinse quelli per Canazei, Pozza di Fassa e per Aldeno. Scelse Aldeno, un po’ per la dimensione del paese, ma soprattutto per tenere unita la famiglia, per i figli, che avrebbero potuto frequentare le scuole senza viaggiare e senza andare in collegio. Stava per nascere ad Aldeno la scuola media unificata, che avrebbe aperto i bat-
La casa di Ottorino Gottardi in via Florida, che ospitava la prima farmacia di Aldeno.
Protagonisti
tenti nel 1963, con il preside Mario Bauer. In Fiemme e Fassa non c’era ancora la possibilità di studi superiori ed i ragazzi avrebbero dovuto andare in collegio, a Cavalese o a Trento. “Ero stata per tre anni in collegio a Bologna – dice Margherita – e non avrei mai voluto che i miei figli soffrissero lontananza e solitudine, così come le avevo sofferte io”. In casa di Ottorino Gottardi, in via Florida, ad Aldeno, c’era un piccola farmacia della quale era titolare un professore universitario, che di fatto non vi aveva mai messo piede e che la aveva affidata alla dottoressa Lelia Casarola Rusconi. Per regolarizzare quella situazione, il comune aveva bandito il concorso, con l’idea di aprire una nuova farmacia, nel centro del paese. L’amministrazione aveva individuato la sede adatta nella casa-officina di Giuseppe Malfer, artigiano e maestro di banda, a fianco della chiesa, dove c’era uno sportello della Cassa Rurale e
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dove si arrabattava anche una singolare figura d’artigiano, Primo Piffer, detto Mosca, che, a seconda delle richieste, alternava il mestiere di sarto, confezionando abiti su misura, aiutato dalla sorella, Giustina, a quella di barbiere, aggiustando pelo e capelli dei compaesani. L’edificio si era reso libero, poiché i Malfer avevano spostato la loro attività di meccanici e saldatori in un nuovo capannone, alla periferia Nord del paese ed anche il sarto-barbiere si era ritirato.
La famiglia Barbacovi si accomodò dunque in quelle vecchie stanze, che aveva pagato 8 milioni, il 30 Settembre 1962. Spese un altro milione e mezzo per abbattere qualche parete, riattare i locali, sistemare i pavimenti. Sul retro si ricavò il laboratorio e la farmacia fu pronta. L’abitazione era al primo piano, che si raggiungeva con una rampa di scale esterne. Ricorda il suo primo inverno aldenese, Margherita, anche per quelle scale, sempre piene di neve, sempre da sgombrare, con l’aiuto dell’Amelia, una donna del paese che l’aiutava nelle cose di casa. Margherita Barbacovi era ad Aldeno da sola con i tre figli, all’inizio. Il marito era rimasto a Prun perché, per alcuni mesi, non si trovò chi subentrasse in quella farmacia. Anche allora, come oggi, il farmacista era un punto di riferimento per i guai più comuni e non si voleva lasciare senza quel presidio il piccolo paese. Ma, alla fine, qualcuno si fece avanti e, in quel-
La vecchia casa Malfer, con l’insegna della farmacia.
gnesia Bisurata San Pellegrino e la tintura stomatica per il mal di pancia, la Vegetallumina per botte e distorsioni, il Coricidin per il raffreddore, il Pinosòt Folletto per la tosse. La vendita di bende e cerotti ricorda Margherita Barbacovi – si impennava durante la vendemmia, a causa delle sforbiciate sulle dita, delle mani e dei piedi finiti sotto i zèveri, i tini, delle cadute in campagna o per le scivolose scale delle cantine dove si trasportava a spalle il mosto, dentro pesantissime bigonce, le conzàl, su e giù per lunghe scale a pioli. I contadini venivano con la ricetta della Cassa Malati a rifornirsi di disinfettanti e di garze. Il medico del paese era Cesare Gottardi, un orso burbero e umano, ed era l’unico che riuscisse a mettere in soggezione la volitiva farmacista. Ma la collaborazione – dice Margherita - era pie-
na, anche grazie all’intermediazione della sorella del medico, Maria, che fungeva da segretaria dell’ambulatorio e che aveva un carattere assai più empatico. Fu così che, dopo un paio d’anni, la famiglia Barbacovi finì per traslocare, armi, bagagli e farmacia, proprio nella casa di Cesare Gottardi, in Via Florida, una bella villa contornata da un piccolo parco. Era venuto il momento di abbattere casa Malfer e di costruire al suo posto una nuova farmacia. La vecchia casa fu demolita nel 1965 e tutto fu trasferito al piano terra di casa Gottardi. Quando si aprì il cantiere, Daniela, la figlia maggiore, aveva cominciato da poco il liceo scientifico, al Galilei di Trento. Gli altri due ragazzi andavano a scuola ancora ad Aldeno e la vulcanica Margherita, alla quale evidentemente non erano bastevole gravame la farmacia e la famiglia, aveva preso ad
Da sinistra: Daniela, Giorgio e Beatrice, futuri farmacisti.
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l’autunno inoltrato, Margherita chiuse definitivamente i battenti a Prun. Non senza malinconia: ancor oggi, quando talvolta vi fa ritorno, richiamata dalla nostalgia degli inizi, vi ritrova le conoscenze e la confidenza di allora, “Come li avessi lasciati ieri”, dice. Il trasloco dei farmaci avvenne in una domenica pomeriggio: scatole e contenitori portati dal Veneto si accumularono nei locali, nell’ordine lacunoso della fretta. Così, nei primi giorni, non sempre le ricette potevano essere soddisfatte e Margherita lavorava anche di notte per sistemare cassetti e scaffali. “Ma la gente – dice – a quei tempi aveva pazienza, capiva la situazione e tornava il giorno dopo”. Ci vollero quindici giorni, ma poi tutto prese a funzionare. Claudio la raggiunse a metà Maggio del ’63, la famiglia Barbacovi fu riunita ed i progetti ripresero a marciare. Il più importante era quello di una nuova casa, che avrebbe dovuto prendere il posto del vecchio edificio Malfer. Le cose andavano bene, i ragazzi studiavano, Claudio si era adattato a curare gli affari della farmacia, i conti, le ordinazioni, le fatture e, qualche volta, anche a sostituire Margherita al banco. Pur nelle ristrettezze, il lavoro era, a quei tempi, più semplice. La gente chiedeva cose semplici: le Kalmine Brioschi, che erano una polverina per il mal di testa, trattenuta fra due gusci di ostia, l’olio di ricino per l’indigestione, la Ma-
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insegnare matematica ed osservazioni scientifiche alle medie del paese. Aveva aperto un nuovo capitolo della sua vita, che, attraverso il rapporto con gli studenti e le loro famiglie, la radicava ancor più al paese. “Sono stati belli gli anni della scuola” – racconta Margherita. “Io avevo bisogno di un altro orizzonte, più ampio della farmacia. Me lo sono conquistato: mi alzavo alle quattro di mattina per correggere i compiti o per preparare i temi, le lezioni. Facevo piano, per non disturbare gli altri. Poi, a una cert’ora, preparavo il caffè per tutti. Portavo un goccio di caffè anche ai ragazzi, non gli faceva male. E comunque era l’unico modo per
coccolare un po’ i miei figli, prima che le nostre giornate prendessero strade diverse. Scuola e doposcuola: caparbia come sono, non mi arrendevo finché non portavo alla sufficienza anche quelli a cui altri insegnanti non davano speranze. Ancor oggi arrivano i saluti dai miei ragazzi di allora, mi scrivono a Natale. Alcuni mi vengono a trovare, ricordano con me le avventure di quel periodo intenso, da pionieri”. Tuttavia, più che la professoressa, il paese voleva la sua farmacista. Il ruolo di Margherita Barbacovi era quello indelebilmente impresso nella sua figura minuta, in camice bianco, dietro la vetrata sulla piazza. E questo è ri-
Balconi fioriti sulla farmacia, nell’autunno del ‘71.
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La farmacia di Aldeno, scorcio d’inverno.
masta, la Siòra Barbacovi, per il paese. La donna che aiutava, consigliava, provvedeva con pazienza a preparare medicine speciali per chi aveva allergie a certi farmaci, a qualche cura chimica. Era capace di sminuzzare il Maalox con mortaio e pestello, farne una polvere e renderlo innocuo, riempiendo, una ad una, delle piccole capsule, se qualcuno aveva un’intolleranza al medicinale così come usciva dalla fabbrica. L’iniziale reciproco studio, fra la farmacista furesta ed il paese, aveva lasciato il posto ad una più serena confidenza ed alle prime amicizie, ricambiate con una discrezione assoluta. “Ad Aldeno – ricorda Margherita – ho avuto il mio primo contatto con la morte che, in precedenza, avevo sempre evitato. Una mattina la Rosina, che mi aiutava nelle faccende, aveva portato a casa dall’ospedale il marito. Era malato di tumore, era alla fine. Volle me, accanto, quel giorno, nessun altro, nemmeno il medi-
co. Quell’uomo fu la prima persona che vidi morire”. I lavori durarono un anno. L’edificio fu pronto nel 1966 ed una domenica si fece il trasloco, questa volta definitivo, da via Florida a piazza Battisti. Aiutarono i pompieri: l’Umberto Rosso, il comandante Fabbianelli, il Perini, altri di cui non ricorda il nome. Ricorda però che, in cambio di quel lavoro fatto, come si rimarcava, “per il bene del paese”, non accettarono altro che il pranzo: un pranzo di festa, tutti insieme, nella nuova casa. Passarono dieci anni intensi, anche se un po’ meno avventurosi e frenetici. I figli agli studi, la farmacia, l’insegnamento. Daniela, come abbiamo detto, si diplomò al Galilei, gli altri al Leonardo da Vinci, sempre liceo scientifico. Il diploma, l’università, la prima lau-
rea di Daniela, nel Novembre del ’75, in chimica e tecnologia farmaceutica, con 110 e lode, quindi la seconda, in farmacia. Poi quella di Giorgio, nel 1983, anche lui in farmacia, come fu, un anno più tar-
Giorgio Barbacovi con le sue collaboratrici Gabriella e Rosana.
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Protagonisti
La farmacista Barbacovi con le figlie Beatrice e Daniela in via Benacense a Rovereto.
di, la laurea di Beatrice. Una bella soddisfazione, se non altro per aver dato ai ragazzi una prospettiva concreta. Era l’idea di Claudio: “La farmacia vi darà da vivere” ripeteva, con il disincanto dell’ingegnere. E Margherita, che magari aveva sognato con i suoi figlioli un cammino diverso, non replicava. “Era lui – dice – il pater familias”. Le due lauree di Daniela segnarono di fatto il distacco da Aldeno. La farmacia di piazza Battisti fu ceduta al dottor Carmelo Guarda, mentre Giorgio si faceva le ossa lavorando nella M.E.V., un’azienda informatica che elaborava dati per conto delle aziende sanitarie. Per la famiglia Barbacovi si apriva un nuovo capitolo a Rovereto dove, nel 1976, si inaugurò la nuova attività nella farmacia di Santa Maria, dalle parti del Castello. Ma proprio a Rovereto, nel-
Protagonisti
l’inverno tra il ’79 e l’80, Claudio Barbacovi ebbe un infarto. Era giovane, 60 anni. “Ma fumava troppo. Aveva cercato di smettere più d’una volta, senza mai riuscirci” – dice Margherita severa, come ancora risentita per quella sconfitta. Claudio Barbacovi morì quattro anni dopo, nel Novembre del 1984. Due anni più tardi, le farmaciste Barbacovi si trasferirono poco lontano, vicino alla chiesa dello stesso rione di Santa Maria e vi rimasero per altri 7 anni, fino a quando, nel 1993, approdarono qui, in via Benacense. Da allora, una brillante croce verde, quasi in cima alla salita, arrivando dalla statale, scandisce, intermittente, le loro giornate di lavoro. Nel frattempo, Giorgio è diventato il farmacista di Aldeno. Lo è formalmente dal 1° Settem-
bre del 1988: cessata l’attività con la M.E.V., rilevò in quell’anno la licenza dal predecessore. Nella pratica, aprì la farmacia con il suo nome il 12 Settembre e ricucì in questo modo quella breve discontinuità dinastica nella gestione aldenese del servizio. ******* Beatrice e Giorgio sono sposati, hanno dato a Margherita dei nipoti: Beatrice una femmina, Valentina, ed un maschio, Stefano. Giorgio ha adottato due bambini brasiliani, Luan e Ruan, “I mei cioccolatini”, li chiama nonna Margherita. Li vede quando può, perché la sua giornata è piena ed il suo ruolo nell’azienda, di cui è ancora titolare e direttrice, è sempre importante. “Non sono in pensione!” tiene a sottolineare. “Sto pagando ancora i miei contributi, in pie-
Giorgio Barbacovi e la farmacia di famiglia.
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na attività”. Nostalgia dei tempi da pionieri? le chiedo.”Con le fatiche di allora no. Anche se non mi mancavano certo le energie - dice Margherita – quegli anni erano proprio duri. Ma c’era una volta un rapporto più schietto e semplice con le persone. Adesso la gente viene già con un’idea. Ha letto tutto in internet, si è documentata sulle enciclopedie mediche. E’ molto più difficile, per un farmacista che non voglia fare soltanto il bottegaio. E’ una questione di scrupolo e di coscienza. Come leggere con attenzione le ricette, per correggerne gli errori, magari salvando la vita a qualcuno. A me è capitato. Ora però la farmacopea galenica sta tornando in auge. E’ questa la mia rivincita. Il laboratorio è tornato il mio regno, come allora. E’ una cultura antica che arricchisce la tecnologia di oggi. Per questo i miei figli mi cercano e, certo, non faccio arredamento in farmacia”. Com’è – chiedo a Daniela – gestire ancora tutta questa energia? “La domanda da fare è un’altra” – mi risponde: “Cosa sarebbe questo posto, se lei non ci fosse?” Valentina, la figlia di Beatrice, sta affrontando il corso di laurea in ingegneria chimica a Bologna, come nonno Claudio. Ed un altro cerchio, a suo modo, si chiude.
Con la musica
nel sangue
di Mattia Maistri Intervista a Matteo Franceschini, giovane compositore aldenese ora trasferitosi in Francia e fresco vincitore del premio “Un personaggio per il futuro” organizzato dalla rivista UCT.
è un piacere tutto speciale, perché nel rivedersi emergono dalla memoria ricordi di un passato comune vissuto ad Aldeno. Trentenne, compositore, milanista, vincitore di recente del premio “Un personaggio per il futuro”, ex mediano delle giovanili dell’Aldeno, figlio d’arte, sono tanti gli elementi che ci permettono di ricostruire il profilo di Matteo. Anche se, senza dubbio, c’è una parola che troneggia sulle altre e che ci consente di avere la cifra della sua personalità: musica. E proprio dalla musica è partita la nostra chiacchierata. Qual è stato il tuo approccio alla musica? Diciamo che in famiglia l’ho respirata fin da bambino. La si suonava, la si ascoltava, se ne discuteva. E non soltanto grazie a mio padre Armando, ma anche a mia sorella maggiore Maddalena che da bambino osservavo mentre studiava violino. Anzi, proprio per imitazione ho avuto il mio primo approccio con uno strumento musicale, il violino appunto.
Con grandi risultati, immagino. Per niente. Era troppo frustrante per me camminare avanti e indietro per il corridoio di casa con il violino sulla spalla per aggiustare la postura, ancora prima di suonare una sola nota. Per non parlare di quel suono acido, terribile, che si produce inevitabilmente quando si è alle prime armi. No, il violino a 7 anni non faceva per me. Preferivo senza dubbio giocare a calcio. Eppure non hai tardato
molto ad entrare attivamente nel mondo della musica. Infatti. Le medie non le ho fatte ad Aldeno ma a Trento dove ero stato obbligato ad iscrivermi per poter studiare clarinetto al conservatorio. Da lì il successivo passaggio al liceo musicale è stato inevitabile. Tuttavia non hai perso il contatto con Aldeno. Se non ricordo male ti sei pure esibito con la tua band pop-rock in teatro. Esatto! Con Stefano Pisetta e
Cultura
Incontrare Matteo, dopo anni,
Matteo Franceschini sfoglia L’Arione.
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in clausura. Pensa che vicino alla scrivania c’era una branda dove riposarsi, e per andare in bagno, che era all’esterno, bisognava chiamare il bidello che veniva ad aprirti. Disumano, appunto.
Matteo, di spalle, sovrintende ad un’esecuzione dell’Ensemble Multilaterale.
Patrick Trentini avevo fondato i Pastema e nel dicembre del 1996 abbiamo avuto l’onore di suonare proprio qui in paese. Di quella serata ho ricordi stupendi: un sacco di gente e soprattutto la possibilità di suonare in prevalenza pezzi che avevamo composto noi, e non semplici cover. La vena compositiva non ti mancava già allora. La nostra era una scrittura musicale molto istintiva, ancora priva di una precisa tecnica. Anche se fin dai 14 anni al conservatorio avevo cominciato a studiare composizione.
Cultura
A proposito, ho un ricordo di allora: tu che mi descrivi quel terribile corso di composizione. Era durissimo. Durava dieci anni e al quarto, al settimo e al decimo anno prevedeva un esame che definirei disumano. Il pri-
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mo esame consisteva in due prove da dodici ore e una da dieci. Il secondo due prove da diciotto ore e una da dieci. E l’ultimo, allucinante, due prove da trentasei ore. Dodici, diciotto, trentasei ore? Ma era un esame o una pena carceraria? L’una e l’altra. Ti chiudevano in una stanza con il compito di comporre entro il tempo stabilito un progetto assegnato. Era come vivere
Con il trio di Parma.
Tanta fatica per arrivare dove? Eh, per arrivare a realizzare un sogno. Ho concluso il Conservatorio a Milano, poi ho seguito un corso di perfezionamento triennale all’Accademia di Santa Cecilia a Roma, anche se all’inizio del terzo anno mi sono trasferito a Parigi dove sono riuscito ad entrare all’Ircam (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique), superando una selezione molto impegnativa. Pensa che eravamo in 450 e ce l’abbiamo fatta solo in dieci. Puoi aiutare noi profani a capire cos’è l’Ircam? Si tratta di un centro di fama mondiale per la ricerca e la produzione della musica, in particola-
re quella elettronica. In poche parole lì si fa altissima ricerca e sperimentazione musicale e compositiva.
Esperienze di vita. Ma Parigi da un punto di vista professionale ti ha aperto molte strade, vero? Senza dubbio. Fin dal secondo anno lì ho stretto contatti con molte persone e gli stimoli non sono mancati. Per esempio, ora stiamo lavorando ad un progetto d’opera dal titolo “My way to hell”. Abbiamo rivisitato il mito di Orfeo e Euridice, cercando di mescolare armonicamente musica classica, musica rock ed elettronica. Oltre ai due cantanti, sul palco siamo in tre musicisti a suonare percussioni, chitarra, basso e tastiere, ed in più io mi occupo del
Di spalle, in primo piano, a sinistra, nello studio di registrazione.
lavoro di trasformazione dei suoni. Sperimentazioni stimolanti, a quanto pare. La musica contemporanea è alla ricerca costante di nuove sonorità e mescolanze. Non c’è il rischio che diventi musica d’elite, poco compresa dal pubblico? Chi ascolta la musica contemporanea ha un interesse specifico e non cerca le sonorità “commerciali”. Tuttavia mi è ancora capitato di esibirmi davanti a sale concerto anche con 1500 persone. A proposito di pubblico, la musica classica in questi ultimi anni ha goduto di un particolare successo grazie ai lavori di Giovanni Allevi e Ludovico Einaudi. Che ne pensi di questo boom? Confesso che la loro musica non mi piace. Tuttavia non critico chi la apprezza. Certamente è una
musica “facile”, nel senso che si riprendono sonorità già conosciute, senza aggiungere nulla di nuovo. Non è possibile paragonare come ho sentito fare - Allevi o Einaudi a Mozart o Bach, perché i veri classici innovavano, mentre loro (i contemporanei) non fanno né ricerca, né sperimentazione. Non sarà mica la solita critica di chi ha la puzza sotto il naso? Figurati! Io mi sento una persona che vive nella massa, altro che puzza sotto il naso. Amo molto i concerti rock, ad esempio. Recentemente sono stato ad un’esibizione dei Tool che fanno art-metal e ne sono rimasto folgorato. Insomma, non ho preclusioni all’ascolto di qualsiasi genere di musica. L’importante è che non si spacci per nuovo quello che non lo è. Hai detto di essere una persona che vive nella massa. E non c’è niente di meglio che il calcio per sentirsi “massa”.
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Cosa ti ha dato poter studiare, lavorare e vivere a Parigi? Bisogna subito dire che a Parigi l’euforia da turista passa subito. Non pesa il fatto di essere straniero, ma comunque la vita in una metropoli con una cultura diversa implica delle difficoltà. Soltanto trovare un alloggio diventa impegnativo. Ora sono in affitto in un appartamento in un bel quartiere, ma la ricerca non è stata facile. In questo senso ho avuto esperienze allucinanti: un tipo voleva affittarmi un appartamento letteralmente invaso dagli scarafaggi e un altro me ne ha proposto uno già “abitato” da un anziano mezzo morto che non usciva dal letto.
Milanista, vero? Milanista al cento per cento, come tutta la mia famiglia! Di Milano rimpiango la possibilità di andare allo stadio, in curva naturalmente. Ricordo ancora le lacrime di gioia dopo il 3-2 in Champion’s league nei quarti di finale contro l’Ajax nel 2003. Il gol promozione lo segnò Tomasson al novantesimo minuto. Una sensazione fantastica. Me la ricordo bene quella partita. Tifavo per l’Ajax… Ma lasciamo perdere. C’è un altro tipo di calcio, però, che hai amato: mediano dell’Aldeno allievi e juniores (e tra l’altro mio carissimo compagno di squadra). Quegli anni sono stati favolosi. In particolare gli ultimi due, con in panchina il mitico Ruggero Fraccalossi. Due stagioni da infarto. Non riuscirò più a togliermi dalla mente la partita decisiva contro l’Orione persa 1-0 su rigore concesso per un dubbio fallo di mano. E un ricordo positivo, invece, ce l’hai? Certo! Una volta a Civezzano stavamo perdendo 1-0 dopo il primo tempo. Nello spogliatoio Ruggero ci ha fatto un cazziatone e nel
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secondo tempo ne abbiamo fatti sette: 7-1, ti rendi conto? Un legame fortissimo, quindi, con la squadra di Aldeno? Sì, a tal punto che ancora oggi ho un sogno ricorrente: mi vedo negli spogliatoi del campo delle Albere mentre Ruggero distribuisce le maglie da titolare. Peccato che il sogno s’interrompa sempre mentre stiamo per entrare in campo. A proposito di sogni. Speri mai di tornare a vivere qui? Ora a Parigi sto bene perché lì ho la possibilità di stringere dei rapporti professionali fondamentali. Tuttavia non escludo in futuro di tornare a casa, quando magari la rete di relazioni sarà così solida da permettermi di lavorare anche stando fuori dalle grandi città. Credo sia inevitabile che quando si parla di lavoro emerga la figura di tuo padre. Quanto ha pesato essere figlio di Armando Franceschini, uno dei più importanti compositori trentini? Il peso è stato minimo, perché mio papà non mi ha mai imposto nulla, lasciandomi piena libertà. Anche quando al Conservatorio è stato mio professore mi ha sempre trattato come uno studente al pari degli altri. Ovviamente c’era chi malignava, ma era inevitabile. Due compositori in famiglia. Non c’è mai stato uno scontro artistico tra voi?
Sempre. Soprattutto dopo che mi sono trasferito a Milano e la mia scrittura è cambiata notevolmente. Ma più che scontri sono sempre stati dei confronti intellettuali davvero stimolanti. Una vera e propria fortuna poterli avere in casa. E ora, che farai? Si torna a Parigi dalla mia fidanzata e ci si butta nuovamente nel lavoro. La strada da fare è ancora lunga. Già, la strada. Chissà che un giorno, neanche troppo lontano, Matteo non decida di ripercorrerla a ritroso, per ritornare a vivere sotto le Tre Cime, in riva all’Arione. Così sarà più facile riportare alla memoria, tra noi, i primi concerti di adolescenti o la goliardia degli spogliatoi di calcio. Come se ieri non fosse troppo ieri e il domani non rimanesse recluso in un sogno ricorrente delle notti parigine.
Matteo, sugli spartiti.
Cultura
Che rapporto hai con questo sport? Il calcio rappresenta una parte importantissima della mia vita. Sia quello visto con gli occhi del tifoso che quello giocato.
Omaggio
a Fausto Coppi di Giovanni Mosna
E’ in libreria, fresco di stampa, il volume di Silvio Franceschini, dedicato al Campionissimo.
sala Aurora di Palazzo Trentini, sede del Consiglio Provinciale, il nostro concittadino Silvio Franceschini, già Sindaco di Aldeno e direttore della Cassa Rurale, ha presentato il suo bel libro su Fausto Coppi “Faustissimo, le 10 imprese di Fausto Coppi”. Dopo un breve saluto di Andrea Schir, capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio provinciale, si sono alternati gli interventi dei numerosi appassionati presenti in sala: dall’ex presidente della Federciclismo Corrado Pontalti ad Aldo Moser che con Fausto ha gareggiato. Piero Guerzoni, l’editore del libro, ha messo in evidenza la scommessa
di Silvio Franceschini: “Raccontare Fausto Coppi senza cadere nello scontato è un’autentica impresa e a Silvio questa impresa è riuscita.” Il libro si legge con molto piacere e la scelta di raccontare il Campionissimo attraverso le 10 imprese più significative appare azzeccata. Silvio narra con grande passione, a volte con commozione autentica, sicuramente con grande competenza. Trovo molto bello l’intersecarsi della cronaca sportiva con i momenti autobiografici (il libro è dedicato a papà Italo), con i ricordi delle gite in macchina, delle arrampicate sui passi dolomitici per veder passa-
Silvio Franceschini con l’assessore Marta Dalmaso e alla sua destra, Aldo Moser e l’editore Piero Guerzoni.
Silvio Franceschini ed il suo libro.
re l’Airone. Hanno un sapore allo stesso tempo intimo ed epico, riportano ad emozioni che oggi lo sport forse non sa più dare. Anche perché allora i “media” erano due: la radio e il giornale; ed erano molto più veri, lasciavano spazio alla fantasia dell’ascoltatore e del lettore, anzi chiedevano la sua partecipazione attiva. La voce dei cronisti radiofonici, i pezzi di Gianni Brera o di Emilio De Martino attesi con trepidazione, gli aneddoti raccontati da gregari e meccanici, le interviste, le polemiche: un mondo che il libro riesce a ricreare e a riproporre con gusto e misura. Nell’invitare sportivi e appassionati ad acquistare il libro e a leggerlo, sento il dovere di ringraziare Silvio per il dono che ci ha fatto.
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Il 3 dicembre, a Trento, nella
La mucca e il treno di Giovanni Mosna In ricordo di Orlando Dallapiazza, l’ultimo malgaro di Garniga.
“Parente, ciao!”
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Un po’ per ridere e un po’ sul serio il nostro saluto era questo, perché effettivamente alla lontana qualche grado di parentela c’era. La mia bisnonna paterna Carlotta era sorella della sua bisnonna paterna, anche lei una
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Enderle di Garniga Vecchia. C’era un po’ di complicità in questo saluto, era un modo di strizzarsi l’occhio, di ricordarci con un motto i nostri genitori che si salutavano sempre così. Uber Dallapiazza, il papà di Orlando, scendeva spesso ad Aldeno e sulla via
del ritorno si fermava da noi, perché allora negli anni cinquanta tutti passavano per Via Spagnolli, dov’è casa mia, per raggiungere la salita del Grez e la strada provinciale che porta a Cimone e a Garniga. Prima con la “cóbia” e poi con il trattore, si fermava “a tirar el fià”. Per modo di dire naturalmente, perché in realtà era una scusa per farsi una discesa in cantina con il mio nonno Tita a bersi un buon bicchiere di vino. In quegli anni gli abitanti di Aldeno, di Cimone e di Garniga si conoscevano e si frequentavano molto più di adesso, sia per gli scambi commerciali frequenti, che per i rapporti di parentela dovuti alla lenta emigrazione dalla montagna verso Aldeno e la valle, che dall’Ottocento in poi è stata continua. Insomma si conoscevano tutti, vivendo in una sorta di comunità allargata. Orlando aveva un po’ di nostalgia di quest’atmosfera comunitaria che aveva frequentato da bambino con suo padre e faceva sfoggio con me, ridendo, delle sue conoscenze riguardanti gli abitanti di Aldeno; conosceva le parentele, le vie, le case: “quel lì l’e cosìm de quel
La vecchia malga Albi, tanto cara ad Orlando Dallapiazza. La “modernizzazione” la ha cancellata.
gestione di Malga Albi. Malga Albi è stata il sogno della sua vita, suo e della sua famiglia, al quale si è tenuto aggrappato finché è stato possibile, finché non gliel’hanno tolta. È stato un duro colpo veder svanire i progetti di una vita, le aspettative coltivate per lungo tempo con fatica e sacrifici. Mai, comunque, l’ho sentito pronunciare parole di rancore nei confronti di chicchessia: “L’è lo stess, nen avanti, basta star sani e gavér voia de laorar…” E infatti aveva ricominciato daccapo, affinando ulteriormente la sua arte casearia, allargando l’attività, contando sull’aiuto instancabile della moglie e coinvolgendo, trasmettendo entusiasmo ai figli. Vicino alla stalla, al Zirez, aveva da poco costruito il caseificio nuovo, con nuovi locali “a norma” e un po’ di tecnologia, “ma l’formai se pol farlo sol col lat, sinò no l’è formai, l’è n’altra roba, magari bona anca quela, ma no l’è formai”. Negli ultimi mesi lo raggiungevo lì con Leonardo che si divertiva ad accompagnarlo nel pollaio a raccogliere le uova e lo tempe-
stava di domande, come fanno i bambini. “Orlando, quando nasce il vitellino?” “Quando è passà el temp” “Cosa vuol dire?” “Il vitellino ci mette più di nove mesi a nascere, quando sono passati, nasce” “Domani?” “Domani, o passandoman o dopo ancora…” “Domenica?” “No se pòl dir, la mucca non è mica un treno, Leonardo, le vache no l’è treni”. Niente in natura è come un treno (s’intende, se i treni funzionassero), la natura si sottrae non alla razionalità, ma al controllo ragionieristico che noi cerchiamo di imporle. Neanche l’erba dei prati è come un treno, neanche gli alberi, neanche gli uomini. “Gnanca l’formai l’è ‘n treno, anca se ti te fai tut giust, col stess lat del dì prima, col stess cai, co la stessa temperatura, te te aspeti che ‘l vegna preciss, e ‘nveze no ’l vegn. Anca se te fai tut giust, no l’è dit che suceda quel che te vòi ti.”
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altro che l’abitava alle Fabbriche e l’ha sposà una dal Gatter, che po’ sarìa ‘na cosìna de quela che disévem prima, che l’è morta nel sessantasei dopo le vendéme, che ‘l pioveva come ‘n mat, che dopo è vegnù l’alluviom…”. Potevamo passare mezzo pomeriggio a inseguire questa ragnatela, questo reticolo di fili che congiungono le persone e che costituiscono una specie di mappa antropologica della comunità. Chiacchieravamo mentre lui lavorava e io lo seguivo nei suoi spostamenti, dalla stalla al vòlt, dal caseificio alla cantina. Talvolta mio figlio Leonardo, troppo piccolo per accompagnarci in questi rituali verbali, ci guardava perplesso e interrompeva momentaneamente il filo dei nostri discorsi con una domanda sulle mucche, il suo grande amore. Ci avrebbe guardati perplesso chiunque e ogni tanto anche noi ci sentivamo un po’ improbabili, quasi personaggi di quelle commedie dialettali vecchio stile nelle quali sia io che lui avevamo recitato. Ma non era una recita, era piuttosto un rituale, questo sì, un modo di mettere delle cose in comune, di disegnare un terreno di conoscenze condivise, rimandi, nomi, storie, suoni, insomma una parentela vera. Orlando comunque conosceva davvero una grande quantità di persone, sia per la sua partecipazione attiva al volontariato, al gruppo Alpini, ai Vigili del Fuoco Volontari, alla Filodrammatica sia soprattutto per gli anni della sua
Ma ti, de chi set? di Samuele Cont e Massimiliano Cont Alla ricerca dei soprannomi aldenesi, tra storia e leggenda.
Anche su questo numero l’intento è quello di continuare nella ricerca dell’origine dei soprannomi di Aldeno. La loro storia è inevitabilmente intrecciata con quella dei nostri avi, così che la ricerca e il loro racconto diventa anche l’occasione per scavare nelle vecchie storie del paese e nel nostro passato.
La storia
Maistri “Bezèchi” Il soprannome “Bezèchi”, collegato ad un ceppo di famiglia con cognome Maistri, fa parte di una genealogia in cui si incontrano altri ceppi con altret-
Le origini dei Bezèchi.
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I Borgognoni.
tanti soprannomi, quali “Chechi”, “Ferèri”, “Bioti” e “Tomboli”, dei quali si cercheranno in futuro le relative informazioni sull’origine, se disponibili. La genealogia prende origine nel lontano 1780, quando Alessio Maistri e Anna Zaffoni, sua moglie, si trasferiscono in quel di Aldeno dalla vicina comunità di Pomarolo. Ma è solo più tardi, circa nella prima metà del 1800, che prendono forma i vari ceppi sopra indicati. In particolare, con “Bezèchi” si identifica il ramo il cui capostipite, nato nel 1820 e proni-
pote di Alessio, è Alessandro Maistri con la moglie Maddalena Micheletti, al tempo ostetrica e nativa del paese di Bezzecca, in val di Ledro. Come naturale aspettarsi, dunque, il soprannome risulta collegato al nome del paese nativo della moglie di Alessandro: la Maddalena Micheletti da Bezzecca, i cui figli e discendenti divennero, per distinguerli dagli omonimi e previa la tradizionale storpiatura, “i Maistri Bezèchi”. “Borgognoni” “Borgognoni” è un cognome
guito della Rivoluzione di fine Settecento. “Luigioni” Il soprannome “Luigioni” si ricollega ad un ramo della famiglia Piffer, originario di Cimone ma disceso ad Aldeno fra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Come afferma lo stesso don Valerio Bottura nella sua poesia, “I soranomi vèci de Naldem”, questo appellativo “el vegn storpiando a panza i altri nomi”. Infatti esso trae origine nella seconda metà dell’Ottocento in riferimento a Luigi Piffer (nato ad Aldeno nel 1793, figlio di Baldassarre Piffer e Maria Larentis), evidentemente come storpiatura del suo nome. L’appellativo “Luigiom” si rifà alla sua fisicità e alla sua imponenza, per l’appunto Luigi – om.
I Luigioni, 1897: Faustino Piffer, sua moglie Teresa Masera, Giulio e la moglie Maria Curti (dietro in piedi).
Giuseppe Baldo, “Bepi Podeta”.
Egli era, infatti, un uomo molto alto e grande, all’incirca due metri. La particella om va intesa sia nel significato di accrescitivo in senso stretto, sia in riferimento all’espressione dialettale “vara che om!”. “Podéti” L’appellativo “Podéti” riguarda un ceppo di famiglia con cognome Baldo ed in questo caso deriva dalla professione, o per meglio dire da una caratteristica del lavoro di un loro avo risalente alla fine dell’Ottocento. Il soprannome infatti venne coniato in riferimento a Francesco Baldo, il quale era solito, anche al ritorno dal lavoro nei campi, avere allacciato su un fianco un “podaròl”, ovvero una piccola roncola che veniva usata per potare.
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La storia
di famiglia ma, impropriamente, viene utilizzato anche per identificare gli stretti parenti e i membri di tale famiglia che, per altri motivi, portano un cognome diverso, in particolare Delaiti: dare una spiegazione al soprannome, in questo caso, equivale a dare una spiegazione all’origine del cognome in sé. Come molti altri, anche questo risulterebbe strettamente collegato alla zona di provenienza dei capostipiti che, stando a quanto viene tramandato, risulterebbero originari della Borgogna, in Francia. Da quella zona, nella prima metà del 1800 (1816 è la data indicata sulla casa di famiglia di Aldeno), risulterebbero infatti essersi trasferiti i primi membri che, probabilmente, erano spinti dalla particolare situazione storico politico - sociale francese a se-
Il futuro è dei giovani di Mirko Beozzo Nell’anno del ritorno in Promozione, la società giallorossa dimostra di aver piena fiducia nei suoi giovani atleti cresciuti nel vivaio. Le storie di Michele Bottura, Federico Marchi e Riccardo Cont sono anche frutto della scelta di dirigenti vecchi e nuovi che hanno puntato sui giovani.
Aldeno e il calcio. Amore e
Lo sport
passione che legano il nostro paese a questo sport da oltre 20 anni. In questo lasso di tempo, parecchie persone si sono avvicendate nella società, sia dal punto di vista dirigenziale, sia dal punto di vista prettamente tecnico-ludico. Ed i mutamenti che la Società ha subito nei vari anni della sua esistenza si sono riflessi nel modo di vivere lo sport, ed in particolare il calcio, ad Aldeno. In questi ultimi 5-6 anni la società si è arricchita di giovani, at-
traverso un cambio generazionale che si è rispecchiato nei programmi a breve e lungo termine della Società stessa. All’obiettivo principale di far crescere il giovane calciatore, non solo sotto il profilo puramente tecnico ma anche e soprattutto sociale, si affianca un nuovo ambizioso obiettivo: saper garantire anno dopo anno un rafforzamento tecnico alla Prima squadra grazie ai ragazzi del vivaio. Per troppi anni infatti i giovani di Aldeno erano costretti a fermarsi prima di avere avuto le loro giu-
Stagione 2009/2010: i calciatori della S.S. Aldeno, dai piccoli ai grandi.
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ste chances tra i “grandi”. La nobile intenzione di portare in pianta stabile un giovane all’anno in Prima squadra può dirsi al momento centrata: l’anno scorso in Prima Categoria c’è stata la consacrazione di Michele Bottura ed il lancio di Federico Marchi; quest’anno, in occasione del rientro nel campionato di Promozione, il passaggio tra i titolari è toccato a Riccardo Cont, nel delicato ruolo di centrocampista centrale. Tre ragazzi non ancora ventenni che potranno far fare molta strada all’Aldeno e che aprono le porte a futuri innesti di ragazzi cresciuti nel vivaio. La nostra è una Società con una mentalità aperta, con giovanissimi atleti pronti a sfondare nella squadra maggiore del proprio paese e un vivaio di piccoli e piccolissimi in continua evoluzione. Il futuro è dei giovani e la Società Sportiva Aldeno intende continuare ad inseguire il suo ambizioso progetto, certa dell’appoggio di una comunità che ha sempre dimostrato l’amore che prova verso il calcio e tutto ciò che lo circonda.
Chi dice che è solo ginnastica?
di Sheila Mosna Dall’involucro – il corpo – alla mente ed all’anima. Un percorso per trovare l’Essere e sfuggire al Nulla.
ta non vorrei parlare di risultati agonistici, ma di risultati di altro tipo, che non hanno nulla a che vedere con la competizione, anzi! Vorrei raccontare di un corso, organizzato dall’A.S.D. Ginnastica Aldeno, che si chiama “Mens sana in corpore sano: percorso dal corpo alla mente e viceversa”… Nasce da vari seminari, corsi e percorsi di auto consapevolezza, che ho fatto finora nella mia vita (oltre alla laurea in sociologia e a quelli strettamente legati alla ginnastica e alla danza, parlo di teatro, danza e musico terapia, “Educatori in Training” e self empowerment, biodanza, bioenergetica, respirazione consapevole, kinesiologia, Core Sciamanism dell’antropologo statunitense Michael Harner, lavaggio energetico secondo la tecnica del dott. Nader Butto, etc.etc. per finire con il Reiki e il Theta Healing di Vianna Stibal) e da una forte ispirazione che mi ha spinta a mettermi in gioco, ad osare e sperimentare qualcosa di più. Era il 2 novembre 2008 e stavo pensando al corso che desideravo proporre e l’ispirazione è sta-
ta fulminea, le parole sono arrivate velocissime ed ho iniziato a scrivere “come sotto dettatura”, come quando si scrive una poesia… e vorrei condividere l’inizio con voi: “La ricerca spirituale attraverso il movimento, la preghiera danzante… L’ANIMA CHE DANZA, IL CORPO CHE VIBRA, LA MENTE CHE VOLA, IL CUORE CHE BATTE NEL RITMO UNIVERSALE… E si svela quel sublime contatto che è l’essenza dell’Essere… L’essenza più pura e speciale che rende ogni essere umano uni-
co ed inconfondibile, ma parte integrante di un più grande, immenso progetto divino che è, e sempre sarà, il fondamento di ogni esistenza e di ogni Vita che sulla Terra e nell’Universo pulsa di un’Unica, Suprema VIBRAZIONE – ENERGIA, TUTTO e NULLA, POSITIVO e NEGATIVO, MASCHIO e FEMMINA, Tutto nella dualità si comprende e si completa, Si rivela di fronte all’immensità del cielo e delle stelle, nell’infinità del nostro essere che, libero può volare senza limiti e senza schiavi-
Lo sport
Cari compaesani, questa vol-
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Lo sport
tù…” (Mi fermo qui… Chi fosse interessato a come continua può contattarmi!) Insomma… in questo percorso non ci occupiamo più solo di fitness, del “corpo fisico” come involucro esterno, nella sua estetica ed esteriorità, di avere la tartaruga più o meno diritta (a proposito, ricordatevi che il modo migliore di fare addominali è ridere!!!) o l’adduttore più o meno cadente, ma del Corpo in senso globale e del suo “ascolto” nella sua profondità. E di qui la presa di coscienza graduale che il corpo fisico è la manifestazione fisica e materiale di qualcosa che non si può vedere con gli occhi, ma si può sentire con il Cuore e non è staccato ed indipendente dalla mente, dall’anima e dallo spirito… Siamo fatti di energia che ha densità diversa, la parte più densa è quella del corpo fisico, quella più sottile ed imper-
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cettibile è quella dello Spirito, ma siamo tutt’uno! Basta studiare un po’ di fisica quantistica per comprendere che non può che essere così… Ed è qui la congiunzione e la risoluzione della diatriba tra Fede e Scienza! Cos’è Dio, se non il principio primo, l’alfa e l’omega, l’Energia primaria ed universale che tutto governa ed avviluppa, l’Unica Legge Suprema che non ha nulla a che vedere con le leggi degli uomini, l’Amore puro, assoluto ed incondizionato che, per dirla con Dante, “move ‘l sol e le altre stelle?” Riconoscersi figli di quest’Energia e di conseguenza fratelli, perché Figli della stessa Madre e dello stesso Padre è una cosa meravigliosa… perché “Dio è Padre e Madre”, (come ha detto il papa che meno è durato nel suo pontificato!), perché racchiude in sé il principio del Femminile e del Maschile, che all’origine sono uniti
nell’Uno, in tutto ciò che Realmente È. Come scrive Albert Einstein: “Un essere umano è parte di un tutto chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualche cosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una specie di prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione attraverso l’allargamento del nostro circolo di conoscenza e di comprensione, sino a includervi tutte le creature viventi e l’intera natura, nella sua bellezza.” In questo corso si respira (che, vi assicuro, non è una cosa comune!!!!) si gioca, si balla, si ride, si scherza, si parla, e alla fine, si viaggia (senza l’uso di sostanze psicotrope!)… e le ultime volte abbiamo pure mangiato biscottini fatti in casa e bevuto thé… insomma SI SPERIMENTA LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, DI MOVIMENTO, DI PARTECIPAZIONE, DI ESSERE, singolarmente e nel gruppo!!! Sembra banale parlare di libertà (“Libertà è partecipazione” cantava Giorgio Gaber!) in un contesto socio-economico e politico che ha violentato questo termine, stravolgendone il significato essenziale… ma io ne voglio parlare perché credo sia giunta l’ora che la gente si svegli!!! Come qualche domenica fa in Chiesa… La sveglia ha suonato e, permettetemi,
si profondono davanti ai nostri occhi, ma che troppo spesso non vediamo perché siamo accecati da tutto quello che è illusione di separazione tra noi e Tutto ciò che Realmente È. Come testimonia Rudolf Steiner (con il quale consiglio vivamente a tutti quelli che ce la fanno, di iniziare a socializzare, perché con la sua straordinaria scienza antroposofica ha precorso i tempi!) questa è l’epoca dell’Anima Cosciente e sempre più persone si stanno risvegliando dal lungo le-
Sheila Mosna con Maria Giovanna Elmi. Un incontro nel teatro de L’Aquila.
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Lo sport
non è stato un caso! Ringrazio di cuore le “mie meravigliose ragazze” (l’età va dai 20 agli over 60…come ho sempre detto senza limiti di età! E tanto per cambiare sono tutte donne, che alla faccia del sesso debole, sono sempre le più coraggiose quando si tratta di guardarsi veramente dentro!) perché con la loro partecipazione, mi hanno permesso di “realizzare” e quindi rendere reale e concreta la mia ispirazione. Di volta in volta le vedo trasformarsi, cambiare, crescere, evolversi… le sento più rilassate, più consapevoli della loro energia e del loro potere di cambiare loro stesse e quindi il loro mondo interno ed esterno, ognuna in modo diverso, secondo i propri tempi e modi, perché alla base di tutto sta sempre il “libero arbitrio”! È proprio come si stessero “risvegliando”, più o meno consapevolmente, perché stanno scoprendo dentro di loro la luce e la meraviglia della scintilla divina che è ciò che ci fa sentire veramente “Vivi” e pronti ad accogliere tutti i doni che
targo dei secoli. È l’epoca in cui le più grandi Verità dei Vangeli gnostici saranno divulgate, perché potranno finalmente essere comprese dagli uomini e dalle donne. L’esempio più straordinario di questo è quello di Fabrizio De Andrè, che le ha portate in musica, scrivendo canzoni immortali, che continuano e continueranno a portare quel messaggio alle generazioni che verranno. Perché alla fine, qual è il Vero messaggio del Cristo? La lieta novella? È L’AMORE! E mi riferisco a quello con la A maiuscola, non quello dei lucchetti di Federico Moccia! E qui potrei andare avanti all’infinito…quindi… mi fermo! E vi dico FELICE 2010 CARI COMPAESANI, con ognuno di voi in qualche modo sento un legame perché mi sento parte di questa splendida comunità!
La montagna: una
guida per i giovani
di Ugo Cont, Simone Coser e Gianluca Rossi
Proposte in controtendenza: sono quelle della SAT di Aldeno per i giovani, rispetto ad una società che tende ad evitare il confronto con quelle sane difficoltà, capaci di rafforzare il carattere e l’autostima.
Tra le molteplici attività della
Lo sport
Sezione Sat Aldeno, come escursioni, mantenimento sentieri, proposte sportive e attività sociali varie, risalta maggiormente l’attività proposta ai giovani. Essa si distingue non solo per la sua importanza, ma anche perché è argomento molto sentito da noi che ce ne occupiamo. La responsabilità di dare risposte e fonti di riferimento parlando di giovani implica sempre, e tutti i genitori lo sanno, una sana riflessione: cosa vuol dire essere giovani? Premesso che non è una colpa, è fuori di dubbio che la so-
cietà di oggi risponda con garanzie di fronte a qualsiasi paura e proponga ogni comodità anche dove non esiste disagio. Questo toglie al giovane la possibilità di mettersi alla prova, di misurarsi, innescando un particolare processo di sviluppo personale, che emerge già al contatto con i primi giochi proposti ai bambini che lasciano poco spazio all’espressione della fantasia. Non è nel sapere ma nel rendersi conto, nel prendere coscienza di cosa vuol dire essere giovane oggi, che ci si accorge che
Placche di Lomasone: il gruppo dei giovani che hanno partecipato al corso.
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Sulla ferrata Tridentina, a Passo Gardena.
i giovani hanno soprattutto bisogno di risposte, delle quali qualche anno fa avevamo bisogno anche noi. Nel nostro piccolo operare ci siamo accorti di possedere un vantaggio. La montagna infatti propone un rapporto diretto: naturale, forte, intimo, senza inutili maschere di facciata consumistica. Notiamo inoltre che il giovane in montagna impara ad ascoltare e percepire il proprio corpo, valutando e dosando limiti e fatiche. Questa sana fatica diventa per lui un valore da rispettare, rafforza la sua autostima e la sicurezza del
Nei boschi di Passo Gardena.
Ci sentiamo di ringraziare genitori e accompagnatori che sono sempre presenti con la volontà di far divertire i giovani satini. Sottolineiamo anche il nostro gradimento di operatori, poiché è stato bello vedere sul volto dei ragazzi
un appagamento e un sorriso sincero. Siamo motivati a rinnovare, attraverso questo articolo, l’invito a quanti volessero partecipare, senza assurdi timori. Per info Rossi Gianluca 348 3350414 Coser Simone 347 3506499
Lo sport
proprio carattere. Tutto questo permette di migliorare il rapporto con gli altri, poiché i ragazzi si aiutano reciprocamente in gruppo. Il giovane impara così naturalmente a rapportarsi correttamente e ad attivarsi nella società. Con soddisfazione rendiamo noto che durante l’attività di questo ultimo anno il gruppo giovanile è andato crescendo oltre che nel numero soprattutto nell’affiatamento. Nel corso dell’anno 2009 si è svolto il consueto e interessante corso roccia con uscite accompagnate da Guide Alpine che hanno insegnato ai giovani allievi come affrontare la montagna, le arrampicate, i suoi pericoli e i suoi ostacoli; questo corso sarà riproposto anche per l’anno 2010, assieme ad altre gite che verranno comunicate per tempo.
In arrampicata sulle placche di Lamasone (Giudicarie).
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Il cantiere
dei giovani di Alessandro Cimadom
Sono trascorsi 15 anni da quando un nutrito gruppo di giovani di Aldeno decise di entrare nel tessuto sociale del paese, lasciando nel corso del tempo una significativa impronta.
Era il 1994 quando ad Al-
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deno nasceva una nuova associazione. Un’associazione che andava a colmare un grande vuoto nel ricco panorama associazionistico della comunità. Creato da giovani per i giovani e completamente autonomo nella gestione, nacque dalla volontà di un forte gruppo. Grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale di dar sostegno a questa realtà, l’Associazione poté beneficiare di uno spazio proprio. La sede originariamente situata nel com-
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plesso delle scuole elementari (attuale sede dell’ANA Aldeno), è stata fin da subito un punto di ritrovo per i soci e luogo dove le prime attività presero vita. Dai primi semplici tornei di carte si è arrivati alla realizzazione di manifestazioni che coinvolgevano tutta la comunità. La voglia di migliorarsi e di creare qualcosa di sempre più grande hanno caratterizzato i giovani che si sono susseguiti nel consiglio direttivo, proponendo novità e migliorando le proposte esistenti in un continuo crescendo.
Negli anni il Circolo Giovanile ha cambiato sede per ben due volte, passando prima in via Roma e poi ritornando presso le ex-scuole elementari, dove attualmente risiede e attende guardando al futuro con il sogno di avere prima o poi una sistemazione definitiva. Il grande senso di adattamento alle situazioni e l’umiltà delle persone che hanno portato avanti questo progetto hanno sempre creato le condizioni per dialogare con le istituzioni e con le altre realtà associative. Si sono creati quindi solidi rapporti con il Comune di Aldeno e con la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, sempre disponibili a sostenere il nostro gruppo. Il mondo del volontariato non vivrebbe senza le persone e sono molte quelle che hanno partecipato attivamente in questi 15 anni. Centinaia di soci che con il proprio contributo hanno arricchito e resa unica questa esperienza comune. La convergenza di centinaia di idee grazie alle quali i progetti sono diventati realtà. La condivisione di esperien-
poche ore. Basta avere un’idea quasi chiara e un pizzico di volontà, e ci si stupisce di come in realtà siano tante le persone che sono disposte ad aiutare. Live at Albere Park, il concerto di quest’anno, è frutto della collaborazione fra il Circolo Giovanile Culturale e Ricreativo di Aldeno con il Piano di Zona A.R.Ci.Ma.Ga. (Comuni di Aldeno, Cimone, Garniga, Trento) e la Provincia Autonoma di Trento. Indispensabili sono poi stati i ruoli ricoperti dalla Pro Loco di Aldeno, in special modo del presidente Gianluca Oliana sempre disponibile e attento nei consigli, e di tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno concorso alla realizzazione: il comitato Sagra di San Modesto, gli sponsor, l’intero staff comunale e la referente del tavolo A.R.Ci.Ma.Ga Chiara Cont. Questo grande concerto è
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ze è uno strumento insostituibile per la crescita personale dei singoli individui e per questo vivere all’interno di un gruppo come il Circolo Giovanile permette l’acquisizione di importanti insegnamenti per capire meglio la propria comunità e la società in generale. Il 2009 è un anno importante. È stato l’anno in cui si è potuto riproporre un concerto al Parco delle Albere: Albere Rock o Live at Albere Park, poco conta. L’importante è lo spirito della festa, quello che muove gli organizzatori e che attira i partecipanti. Quello spirito che rende speciale una sera in compagnia di amici, accompagnati da una colonna sonora dall’anima un po’ dura, senza trasgredire ma semplicemente lasciando libero sfogo alle proprie emozioni ballando e ridendo. Mesi e mesi di duro lavoro che si concretizzano in
stata la proposta più impegnativa portata avanti dall’attuale direttivo, ad essa si sono affiancate numerose altre iniziative: tornei, il corso di Scherma Storia Viva e quello di fotografia (entrambi in collaborazione con il Piano di Zona), Rock This Football e numerose feste a tema presso la sede. Abbiamo riservato spazio anche per attività di beneficenza come la raccolta fondi a novembre per il Telefono Azzurro nella giornata di “Accendi l’Azzurro”. Il Circolo Giovanile è un cantiere sempre aperto dove le persone si alternano e dove l’unica cosa che rimane è l’idea del creare un qualcosa per tutti. Una grande fucina dove i giovani hanno lo spazio per dar vita alle proprie idee. Un grazie quindi a tutti i giovani che hanno portato il loro contributo in quest’anno di fatiche e soddisfazioni, senza di loro niente di tutto questo sarebbe stato fatto.
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Emozioni in musica di Gloria Bernardi Suono e melodia, ma non solo. Anche gli incontri, le persone ed i luoghi regalano ai musicisti della Banda Sociale emozioni e ragioni per continuare a stare insieme.
Emozioni. La gioia ad esem-
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pio, che fa saltare a braccia aperte e fa sentire quello strano formicolio nello stomaco, che imprime sui volti sorrisi stupendi; la paura, che paralizza e innesca la ricerca frenetica di una via d’uscita; l’ira che fa infuriare ed imprecare, il turbamento ed il dolore che creano smarrimento e stringono alla gola fino a far mancare il fiato, la commozione che fa salire le lacrime agli occhi e fa riflettere, l’amore che a volte fa sanguinare il cuore ed altre invece regala momenti indimenticabili ed unici che si stampano
nell’animo per rimanerci una vita intera. Quello che nasce fra i concertisti e la Banda si potrebbe definire proprio come un innamoramento. Ci sono momenti idilliaci, duranti i quali ogni cosa è al posto giusto e si crede fermamente in quello che si vuole creare ed altri invece nei quali non si riconosce un orizzonte ben delineato e ci si sente in un posto che non ti rappresenta. Poi ci sono momenti nei quali si ha bisogno di stare lontani per un po’ e ricercare in quella distanza nuovi stimoli e nuove moti-
La Banda con il Coro parrocchiale in occasione della messa di S. Cecilia.
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vazioni per un altro meraviglioso incontro. Ogni musicista ha una storia a sé ed il rapporto che crea con la Banda è diverso, a seconda delle esperienze che la vita impone di affrontare, a seconda delle motivazioni e della personalità di ognuno; ma la passione per la musica e l’attaccamento al gruppo sono senza dubbio sentimenti comuni a tutti e sono proprio questi a tenere legati per molti anni i suonatori alla Banda. Insomma, la Banda regala emozioni. Una delle più belle vissute nel corso di questo 2009 dai musicisti della Banda Sociale di Aldeno e dal Maestro Paolo Cimadom, è stata senza dubbio il Concerto nella Piazza del Duomo di S. Gimignano, in provincia di Siena, la sera del 18 luglio, in occasione del gemellaggio con la locale Filarmonica “G. Puccini”. In una stupenda serata d’estate, la Banda ha suonato per una Piazza colma di persone e colorata dalle luci arancioni che illuminano i centri storici. Il rapporto con San Gimignano, che poi ha portato ad un gemellaggio, si è avviato nel giugno del 2008, quando la Banda di Aldeno ha
Teatro & Spettacolo di Aldeno, l’atto unico di Marco Pola, “Villaggio de Carta”, spettacolo durante il quale sono state lette delle poesie in dialetto trentino con l’accompagnamento della Banda. Lo spettacolo ha toccato un tema difficile, come quello della morte. Ciò che il pubblico ha visto ed ascoltato è stato davvero toccante: la combinazione fra le voci degli attori, la musica e le immagini di Alessandro Cimadom, proiettate sul grande schermo, hanno profondamente colpito la sensibilità di ognuno. E’ stata un’esperienza nuova e costruttiva per la Banda, dalla quale potrebbero nascere altre interessanti collaborazioni. L’ultimo appuntamento d’autunno è stato la sfilata per le vie di Trento, il 5 dicembre, in occasione dei festeggiamenti della patrona Santa Barbara da parte dei Vigili del Fuoco del capoluogo. La Banda ha sfilato per le vie del centro, stracolmo di turisti in visita ai mercatini di Piazza Fiera e vestito a festa per le imminenti Feste Na-
talizie. La sera del 5 dicembre la Banda si è trasferita a Cavedine, per l’inaugurazione della nuova sede dalla Banda Sociale del paese in Valle dei Laghi. Nella palestra si sono susseguiti i concerti della Banda ospitante e della Banda ospite, dopodiché sono stati eseguiti 4 brani con gli organici delle due Bande insieme. E’ stata una bella emozione, sia per il Maestro Paolo Cimadom, sia per tutti i musicisti. Con il mese di settembre sono ricominciati i Corsi di Teoria e Solfeggio e i Corsi di Strumento organizzati dalla Banda Sociale di Aldeno in collaborazione con la Scuola Musicale Il Diapason, e le esercitazioni della Bandina, diretta dal Maestro Iari Dallago. Ai piccoli musicisti ed ai loro insegnanti l’augurio di un buon lavoro ed a tutti i lettori de L’Arione, l’augurio di un Buon Natale e di un felice anno nuovo da parte del presidente Walter Rossi, del maestro Paolo Cimadom e di tutti i musicisti.
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ospitato gli amici toscani nel corso della tradizionale Serata Concerto. La permanenza nella cittadina senese, arroccata sulla collina e caratterizzata dalle maestose torri che dominano tutta la valle circostante, ha catapultato la Banda in un’affascinante atmosfera medioevale, conferendo alla trasferta un sapore antico e magico. Un altro memorabile appuntamento dell’estate, è stato la sfilata a Caderzone del 2 agosto, in occasione della Festa d’Estate organizzata dalla Banda Comunale del centro rendenese, dove la Banda di Aldeno ha sfilato insieme a carri allegorici con personaggi in costume ed altri gruppi folkloristici, col curioso contorno di mucche e pecore. Un altro momento veramente emozionante è stata la Messa di Santa Cecilia celebrata nella Chiesa di San Modesto di Aldeno il 22 novembre. Il maestro Paolo Cimadom, per i festeggiamenti della patrona della musica, ha scelto la “Missa Katharina” per Banda e Coro, composta dall’autore olandese Jacon de Haan e strutturata in modo da accompagnare con la musica ed il canto ogni momento della celebrazione. Il Coro Parrocchiale ed il Coretto Giovani, insieme alla splendida voce del mezzosoprano Monica Zeni, hanno dato vita ad un esibizione intensa e ricca di sentimento. Domenica 29 novembre si è tenuto presso il Teatro Comunale di Aldeno, in collaborazione con la Filodrammatica dell’Associazione
Ciak... si apre
il sipario
di Lara Coser Dal 1996 l’Associazione Teatro e Spettacolo ha dato avvio alle proiezioni cinematografiche, senza però perdere di vista le rassegne teatrali. Quest’anno in cartellone, tra tutti gli spettacoli, spicca “Marzabotto” dello scrittore Carlo Lucarelli.
“L’anno millenovecentoot-
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tantasette il giorno ventitre del mese di dicembre...”. Così inizia l’Atto Costitutivo dell’Associazione Teatro e Spettacolo di Aldeno. Fu in quell’anno che un gruppo di aldenesi: Daniele Baldo, Albino Nicolodi, Gino Bridi, Paolo Malfer, Marianna Gottardi e Walter Rossi si presentarono dinanzi all’Avv. Vincenzo Ferrara per costituire l’Associazione. Spinti da forte determinazione ed entusiasmo crearono le basi per
Alberto Maistri, ne “Villaggio de carta”.
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riuscire a “promuovere ed incrementare la cultura e lo spettacolo nell’ambito territoriale” (art. 4 dell’Atto Costitutivo). Da poche settimane ha ripreso avvio l’attività di programmazione teatrale e cinematografica, curata appunto dall’Associazione Teatro e Spettacolo, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Aldeno ed ospitata presso il nostro cinema teatro Comunale. Il progetto “Il piacere del cinema”, inaugurato nel 1996 dal
Coordinamento Teatrale Trentino, compie tredici anni. È nello stesso anno che ad Aldeno si fa rivivere il piacere di assistere a proiezioni cinematografiche sul grande schermo. All’inizio la proposta aveva il sapore della sfida: riportare il cinema in sala pubblica in una realtà nella quale non era presente da molti anni. Il pubblico ha poi risposto in modo positivo. È proprio grazie alla collaborazione con il Coordinamento che è possibile garantire un’offerta in linea con quella della città. I film che proponiamo anche in questa edizione sono di recente uscita, sia il venerdì sera (“Baarìa” di Giuseppe Tornatore, “I love radio rock” di Richard Curtis, “Il grande sogno” di Michele Placido, “Lo spazio bianco” di Francesca Comencini, “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino) che la domenica tardo-pomeriggio per bambini (i bellissimi “L’era glaciale 3", “Gforce: superspie in missione”, “UP”). Il successo in termini di pubblico per questa programmazione è significativo, così come è apprezzato molto anche lo spa-
zio riservato ai più piccoli. Contemporaneamente alla programmazione cinematografica, è ripresa la messa in scena degli eventi teatrali. La stagione si caratterizza per un ventaglio di proposte che, pur molto diverse nel genere e nella provenienza, rappresentano un unicum che si prefigge innanzitutto l’obiettivo di far trascorrere, a chi lo vorrà, sei serate di svago e distensione nell’immutata magia che, a dispetto della modernità e della velocità del nostro tempo, la tradizione teatrale ancor oggi offre. L’apertura del calendario quest’anno è stata affidata ad un evento che rappresenta senza dubbio una novità: per la prima volta due associazioni - Filodrammatica e Banda Sociale - hanno unito i loro talenti e le loro sensibilità artistiche per realizzare e proporre al pubblico uno spettacolo teatrale che si è configurato come uno degli aspetti di maggiore originalità della stagione. L’omaggio al teatro amatoriale, un genere che in questi ultimi anni
teo Belli, programmato in occasione della festa della Liberazione con l’intento di mantenere vivo nella memoria collettiva il ricordo di una delle pagine più dolorose della nostra storia. Accanto alle proposte rivolte al pubblico adulto, non mancheranno quelle dedicate al pubblico dei più giovani, con gli spettacoli proposti in orario scolastico e “A teatro con mamma e papà”, appuntamenti pensati quali occasioni d’incontro tra nuove generazioni e mondo del teatro. Con l’occasione permettetemi di ringraziare tutti i componenti dell’Associazione Teatro e Spettacolo che, attraverso un impegno ed un lavoro mai venuti a meno, hanno garantito un supporto indispensabile per l’organizzazione e, soprattutto, la realizzazione della stagione. A nome di noi tutti porgo alla popolazione i più sentiti auguri di Buon Natale e Anno Nuovo. *Presidente dell’Associazione Teatro e Spettacolo
La Filodrammatica e la Banda Sociale di Aldeno, una ribalta condivisa.
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Giuseppe Pullara nel monologo finale del “Villaggio de carta”.
le stagioni di prosa proposte hanno sempre più valorizzato, prosegue con lo spettacolo portato in scena dalla Filodrammatica di Laives, compagnia molto nota ed apprezzata dal nostro pubblico. Altro appuntamento da non perdere è senz’altro quello del comico trentino Lucio Gardin che, nonostante la grande notorietà ed il successo di cui gode, calca per la prima volta il nostro palcoscenico. Il divertimento sarà infine sicuramente garantito anche dai successivi appuntamenti in cartellone, sia per “Gesù, Giuseppe e Maria” spettacolo che da recensione è definito il più esilarante degli ultimi dieci anni, sia per “Noi, le ragazze degli anni ‘60" altra espressione del teatro contemporaneo che non mancherà di appassionare lo spettatore per contenuti ed interpretazione. La conclusione della stagione è affidata allo spettacolo “Marzabotto” di Carlo Lucarelli, con Mat-
La gioia della
donazione consapevole
di Alberto Baldo
L’AVIS comunale di Aldeno, Cimone, Garniga Terme: un’associazione che vuole essere occasione di incontro con altre persone che condividono un impegno, un ideale o anche solo una piccola parte del loro tempo.
“C’è più gioia nel dare che
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nel ricevere” dice Gesù ma, con un po’ di presunzione, potremmo aggiungere che la felicità aumenta ancora se si è coscienti di ciò che si fa. Per quale motivo dovrei donare il mio sangue? È una domanda che si sente porre spesso e la risposta è semplice: il sangue umano è un prodotto naturale, non riproducibile artificialmente e indispensabile alla vita. Donare il sangue è un atto volontario e gratuito, è un dovere civico, è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri, esalta il valore della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia e rappresen-
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ta uno dei pochi momenti di vera medicina preventiva. È un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone. Proprio il fatto che il sangue sia raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogno. Pensa di essere tu al loro posto. Quando, in Trentino, si dona il proprio sangue ad un’altra persona si compie un’azione che ha una duplice finalità: l’aiuto degli ammalati (ricordandoci che un giorno potremmo essere noi al loro posto) e la ricerca di un bene comune che è il raggiungere l’autosufficienza di
sangue a livello regionale e nazionale. Molti donatori ritengono che donare sia semplicemente fare “una cosa”, un’azione meritoria e naturale. Sono gratificati interiormente da questo o al massimo concepiscono un riconoscimento pubblico in occasione di traguardi importanti. Per il nostro gruppo AVIS di Aldeno, Cimone e Garniga Terme invece è importante anche un passo in più, non ci accontentiamo di “organizzare” un gruppo, ma vorremmo “sentirci” gruppo che lavora per obiettivi comuni di solidarietà, efficienza e responsabilità. Ci piacerebbe che la donazione fosse concepita anche come un’occasione di incontro con altre persone che condividono un impegno, un ideale o anche solo una piccola parte del loro tempo. Per noi è importante essere squadra perché ci permette di capire che il gesto del donare sangue è anche un ricevere, il dono di squadra rende la nostra vita migliore e contribuisce a migliorare la nostra società. AVIS: associazione dunque e non solo organizzazione. Aiutaci anche tu a costruire un gruppo numeroso, affiatato e di qualità.
Ultimo atto
di generosità di Camillo Stedile
Su sollecitazione di alcuni amici del Volontariato Sociale, operante nei nostri tre paesi di Aldeno, Cimone e Garniga, viene proposta la riattivazione della Sezione AIDO intercomunale, al fine di coordinare nei tre paesi la eventuale donazione di organi umani. La pratica dei trapianti di organi umani da mettere a disposizione di necessità ospedaliere e di pronto intervento, è ormai accettata nelle Comunità e nell’opinione pubblica in generale. Infatti, gli interventi che vengono spesso effettuati nei casi di infortuni gravi ed anche nei casi di malattie gravi, ci dimostrano l’efficacia dei trapianti di cui c’è molto bisogno nei nostri ospedali: gli organi ancora vitali del corpo umano sono molto pre-
ziosi, soprattutto quando il trapianto è determinante nel salvataggio di una persona malata o infortunata. La pratica del trapianto di organi, o parte di essi, è stata pure disciplinata dalle normative di legge, che vanno osservate da tutti, nel rispetto della dignità delle persone. È nell’applicazione di queste norme che le Associazioni AIDO, con adesioni volontarie, operano attraverso le loro organizzazioni territoriali, promuovendo informazioni e notizie sull’argomento e sull’importanza di tale sigla umanitaria, la quale può concorrere al bene della salute pubblica, così come a salvare anche vite umane. È altrettanto noto a tutti, che anche l’AVIS dei donatori di sangue opera molto bene nel nostro Comprensorio ed è con tale riferimento che si ritiene opportuno ripristinare pure l’avviamento della Sezione AIDO di Aldeno, Cimone e Garniga, in azione collaterale con l’AVIS locale, così come ci propone e ci raccomanda il Comitato Direttivo dell’Asso-
ciazione provinciale AIDO, che svolge attività di coordinamento tra le varie sezioni della nostra provincia, operanti nei maggiori centri territoriali. Ciò premesso, rendiamo noto che prossimamente sarà organizzato un incontro informale sull’argomento, con la presenza di esperti medici dell’Associazione, per la raccolta di iscrizioni volontarie al nostro Gruppo. Quanti fossero già in possesso del tesserino testamentario di donazione “post mortem” sono pregati di esibirlo al momento dell’iscrizione. Siamo fiduciosi di poter raccogliere iscrizioni di solidarietà favorevoli a questa iniziativa.
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La donazione degli organi per salvare una vita o ridare la salute. Con questo obiettivo si procede alla rifondazione del gruppo AIDO di Aldeno, Cimone e Garniga Terme.
Ciao, Orlando! di Bruno Baldo* Il ricordo di un amico, alleato nella battaglia contro la dipendenza dall’alcool.
Conoscevo già la sua famiglia,
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ed in particolare il papà. Vedevo Orlando quando ancora frequentava le scuole medie ad Aldeno: era già alto di statura e sempre sorridente. Lo incontravo poco più che adolescente alla guida del suo trattore, che è stato il mezzo di lavoro per tutta la sua vita, sempre con quel sorriso bonario che ispirava tanta fiducia. Ci siamo incontrati e abbiamo collaborato con i Vigili del Fuoco Volontari, quando lui era il più giovane comandante del Trentino, inserito attivamente nella comunità di Garniga. Lo vedevo ai tanti convegni dei Vigili del Fuoco Volontari e degli Alpini in congedo, sempre entusiasta di partecipare. Trascorso qualche anno, il destino volle che ci incontrassimo di nuovo nel disagio e nella sofferenza, causa l’abuso di alcool, e qui ho conosciuto l’uomo e l’amico che ha voluto, con tenacia, rialzarsi. Amava la vita, aveva il culto della famiglia e del lavoro ed era orgoglioso della moglie Manuela, dei figli Moreno, Veronica, Chiara, del fratello e delle sorelle, della mamma che aveva lasciato gli studi per la famiglia, del papà che aveva tra-
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scorso tanti anni di guerra con la divisa dei carabinieri, del nonno mutilato di guerra e del bisnonno con i veterani, della sua azienda agricola che ha visto nascere e progredire assieme a Manuela, trovando continuità nella famiglia. Trovava il tempo per dedicarsi alla filodrammatica di cui era regista per far trascorrere ai paesani ed agli amici qualche ora di svago. Caro Orlando, quanti amici ci hai fatto conoscere in questi 13
Orlando Dallapiazza.
anni al club, e quanti ne hai aiutato con la tua testimonianza. Per noi sei un punto di riferimento e sempre lo sarai. Avevi un sogno, visitare l’Australia, ma questo ti è stato negato, ma da lassù ti sarà concesso di ammirarla. Ciao Orlando e grazie di averti conosciuto. Il tuo amico Bruno. *Presidente Club Altinum (Alcolisti in trattamento)
di Donatella Lorandi e Ivone Bisesti
Piccoli grandi aiuti L’Associazione AVULSS di Aldeno: un anno all’insegna del conforto e dell’aiuto alle persone anziane e malate, ai disabili ed a chi vive presso la RSA di Nomi.
l’associazione AVULSS di Aldeno è svolta nell’ambito socio-assistenziale. Nel corso del 2009 i volontari hanno cercato di portare nella nostra comunità conforto a persone anziane e malate, organizzato momenti ricreativi per le persone con handicap e le loro famiglie e hanno visitato mensilmente gli ospiti della Casa di Riposo di Nomi. Gli aderenti all’associazione AVULSS hanno dato un aiuto concreto e pratico a persone in difficoltà del nostro paese. È bello poter dire che per realizzare l’attività di servizio non è richiesto chissà quale sforzo,
Un momento conviviale.
anzi, noi volontari abbiamo potuto constatare che la persona o la famiglia in difficoltà si sente confortata dalla presenza di qualcuno che l’accompagna attraverso le complessità della vita quotidiana. Il servizio del volontario si rende pratico attraverso dei piccoli aiuti come, ad esempio, compilare un modulo per risolvere una pratica, accompagnare una persona anziana a fare la spesa, trasportare un malato ad una visita medica, lasciare un recapito telefonico alle persone senza rete parentale. Essere volontari significa impegnarsi per gli altri, donare del pro-
Silvano Zandonai, alla chitarra.
prio tempo, collaborare con chi ha bisogno di aiuto in cambio di un arricchimento interiore che si trasforma in serenità e gioia di vivere. Il volontariato è assunzione di responsabilità ad essere parte attiva della società per formare una comunità più coesa e solidale. Le referenti dell’associazione sono disponibili per informazioni e segnalazioni: Lorandi Donatella presidente Baldo Vittoria vice presidente Bisesti Ivone - Gottardi Maria Mosna Giuliana - Mosna Maria Carla.
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L’attività di volontariato del-
Sempre al servizio
della comunità
di Oreste Zanotti L’Associazione Nazionale dei Carabinieri – Nucleo Intersezionale Volontariato – conta su 15 membri che mantengono intatto lo spirito di servizio con il quale hanno operato nel lavoro.
Sulla base dell’esperienza ma-
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turata nella realizzazione del nucleo cinofilo A.N.C. di protezione civile regionale con sede ad Egna, dove per diversi anni sono stato vicepresidente, mi è venuta l’idea che anche ad Aldeno si sarebbe potuto creare un qualche cosa in cui la nostra associazione avrebbe svolto una propria attività di volontariato attraverso un gruppo costituito da propri soci. Sentito il parere del nostro Presidente e del Consiglio di sezione e visto l’entusiasmo con cui è stata percepita la proposta ci siamo subito mossi per redigere l’atto costitutivo ed approvare lo statuto, successivamente approvato
anche dalla Presidenza Nazionale, denominato “Nucleo di Fatto” Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Aldeno. L’organizzazione indipendente e apolitica ha autonomia patrimoniale e amministrativa e si ispira ai principi contenuti nello statuto organico dell’ A.N.C.; quale segno distintivo si fregia del logo e delle denominazioni della Associazione Nazionale Carabinieri. È una libera espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo per il conseguimento delle finalità di carattere sociale e civile nel rispetto delle leggi e degli strumenti della programmazione regionale locale. Essa è formata da quindici perso-
Il “Nucleo di fatto” dei Carabinieri aldenesi.
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In servizio d’ordine: Carlo Cappello, Matteo Lenzi, Tommaso Saccomanno.
ne con tanto spirito di unione associativa che senza tanta fatica è stata recuperata e rilanciata: la nostra parola d’ordine è coordinamento e uniformità. I nomi di questi soci volontari sono: Saccomanno Tommaso (presidente), Moratelli Ermanno (vicepresidente), Zanotti Oreste (coordinatore nucleo), a seguire: Beozzo Renzo, Cappello Carlo, Dallago Mauro, Ioriatti Marco, Lenzi Matteo, Lucianer Enrico, Maistri Claudio, Mazzurana Paolo, Micheli Zanotti Manuel, Moratelli Claudio, Previsdomini Fabrizio e Rossi Mirco. Pur essendo difficile fare volontariato in una società precaria, il
bini che si recano a scuola a piedi . Concludendo vorrei cogliere l’occasione per ringraziare, l’Amministrazione Comunale di Aldeno, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, l’A.P.T. di Trento, il Consorzio B.I.M. dell’Adige e la Società Trentina Isolanti s.r.l., che con il loro finanziamento ci hanno permesso l’acquisto del materiale e delle utili divise estive ed invernali atte a svolgere degnamente la nostra attività.
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carabiniere, sebbene in congedo, possiede immutato spirito di altruismo e questo vale sia per chi ha trascorso sia un’intera vita nell’Arma, sia per chi vi ha passato alcuni anni come sottotenente di complemento o come carabiniere ausiliario. L’onere per i soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri è di accettare le sfide della società, di promuovere un volontariato dove le persone possano dare un impegno a propria misura senza un meccanismo rigido di gerarchia con un’attenzione soprattutto alla persona e dove vi sia spazio anche per chi intende impegnarsi per breve tempo, privilegiando le relazioni interpersonali. Abbiamo cercato di conciliare il ruolo di collaborazione con le istituzioni pubbliche e associazioni private, attraverso rapporti di convenzioni e acquisizioni di finanziamenti, senza venir meno alle irrinunciabili funzioni di proposta, di denuncia critica e costruttiva e di controllo nei confronti della pubblica amministrazione. I servizi assegnati sono stati portati a termine con successo sia sul territorio comunale sia fuori. Ne
voglio elencare solo alcuni: Mostra trofei di caccia (presidio strutture), Festa del patrono (viabilità e vigilanza), Giro del Trentino (viabilità), Gran fondo “Charly Gaul” (viabilità), Gara orienteering Civezzano (posteggi), Parco Albere (presidio applicazione ordinanza comunale) ecc.. Dal cinque di ottobre stiamo collaborando al progetto “A piedi per l’Abruzzo”, per garantire nei punti più critici della nostra viabilità comunale sicurezza per i bam-
Mirco Rossi e Mauro Dallago.
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Un bilancio austero di Graziano Plotegher* Entrate e spese ridotte, ma i progetti vanno avanti: dal nuovo ostello alla pavimentazione con porfido del centro storico, dal finanziamento per la palestra all’illuminazione della zona degli impianti sportivi.
Per la quasi totalità dei Co-
Amministrazione e politica
muni del Trentino, il 2010 sarà l’anno delle elezioni comunali e pertanto un anno, come si dice, di transizione. Per la nostra amministrazione comunale è il primo anno completo della nuova legislatura, dopo le elezioni del marzo scorso, che hanno visto la riconferma della precedente maggioranza e della Giunta già in carica nel 2008. Ma, dal punto di vista finanziario, per quanto riguarda i trasferimenti di risorse da parte della Provincia, pure per noi è come se fosse l’ultimo della passata legislatura. È un bilancio pertanto di disponibilità ridotte, sulle quali gravano le sforbiciature pesanti della finanza provinciale intervenute negli ultimi anni ed ancor più nella finanziaria 2010. Per la parte ordinaria del bilancio del nostro comune si tratta di circa 110.000 euro in meno, a cui si aggiungono altre minori entrate per circa 60.000 euro, rispetto al 2009. Tenendo conto di quanto sopra, la giunta ha cercato di impostare la propria linea operativa in continuità con i programmi della legislatura precedente, in particolare per la parte relativa agli inve-
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stimenti, non tralasciando comunque una previsione programmatica per i prossimi anni. Per capire questa linea di continuità è utile rivedere quanto effettuato nel 2009 e che la giunta ha analiticamente esposto al Consiglio Comunale il 30 novembre scorso nella “Relazione sullo stato di attuazione dei programmi per il periodo 2009 – 2011”. Sinteticamente, nell’ambito degli investimenti: opere del piano anticongiunturale finanziate all’80% dalla Provincia per • 458.000 (passerella pedonale sul torrente Arione, copertura campo da bocce, isolazione gradinate e locali degli impianti sportivi, parziale finanziamento impianto di illuminazione e lavori di restyling del Municipio), appalto e completamento di queste ultime due opere citate, ristrutturazione edilizia ed impiantistica della Scuola Media, proseguimento dei lavori di costruzione della Scuola materna ed Asilo nido. Con i fondi della parte ordinaria sono proseguite le attività ormai consolidate di amministrazione generale, di promozione sociale, culturale (biblioteca, teatro,
Università della terza età e del tempo disponibile, piano giovani di zona, contributi alle associazioni, rinnovo del sito internet del Comune, ecc.) e di manutenzione ordinaria del patrimonio comunale. La parte ordinaria del Bilancio ha una struttura abbastanza vincolata, poiché entrate e spese (es. costo del personale, utenze, interessi dei mutui, spese generali amministrative e di manutenzione, ecc. ) sono in gran parte obbligate, indipendentemente dalle politiche dell’Amministrazione, per cui il bilancio 2010 riflette quello del 2009. Per le minori entrate, esposte sopra, si è dovuto purtroppo operare con rigore sulla parte della spesa, con una riduzione generalizzata del 10% delle previsioni. Per la parte straordinaria vengono ripresentate le opere programmate ed impostate negli anni precedenti che per vari motivi non sono giunte a conclusione nel precedente esercizio, ma per le quali si sono maturati i presupposti per la loro realizzazione. Parliamo della ristrutturazione dell’immobile ex-Acli nel quale verrà realizzata una struttura ricettiva (ostello) del
costo di circa 1.940.000 •, finanziato dalla Provincia per l’85%, della messa in sicurezza della parete rocciosa a nord dell’abitato, della costruzione della nuova palestra del costo di circa 5.300.000 •, parzialmente finanziata e per la quale siamo in attesa del contributo definitivo dalla Provincia. Sono inserite fra le opere pubbliche la pavimentazione in porfido di alcune ulteriori vie del centro storico, finanziate dalla P.A.T. al 70% ed il secondo lotto dell’illu-
minazione nella zona degli impianti sportivi. Al momento della stesura del presente articolo, il bilancio di previsione 2010 non è ancora stato approvato in Consiglio Comunale, per cui gli importi complessivi dell’Entrata e dell’Uscita, nonché l’eventuale analisi delle voci più significative, non possono essere esposti nella loro completezza. Si ricorda che il bilancio è un atto pubblico, a disposizione presso gli uffici comunali di tutti gli abi-
tanti di Aldeno. Sarebbe anche cosa auspicabile e segno di attenzione verso l’Amministrazione del Comune, una maggior partecipazione dei censiti alle sedute del Consiglio comunale in cui si parla di bilancio, perché è questo uno dei principali momenti in cui si esprime nella sua interezza la politica che il Sindaco e la giunta intendono perseguire nella legislatura. *Assessore al Bilancio
Grazie ad un accordo siglato tra l’amministrazione comunale di Aldeno e la società Trento Funivie spa, che gestisce gli impianti di risalita sul Monte Bondone, i residenti nel comune di Aldeno potranno acquistare lo skipass stagionale 2009/2010, valido sugli impianti del Monte Bondone, ai seguenti prezzi: - Bambini nati dopo l’01.01.1999 Euro 80,00 anziché Euro 165,00 - Ragazzi nati dopo l’01.01.1996 Euro 145,00 anziché Euro 300,00 Per fruire dello sconto è sufficiente munirsi di un certificato di residenza, in carta semplice, del bambino o ragazzo e consegnarlo alle biglietterie di Trento Funivie spa. (Casse Vason, Vaneze e Cassa Mezavia c/o Rocce Rosse). La promozione termina il 31/01/2010. La nota informativa completa su: www.comune.aldeno.tn.it
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SCIARE SUL MONTE BONDONE CON LO SCONTO
Riqualificazione
dell’area S.O.A.
di Emiliano Beozzo* Tra alcuni anni cominceranno a sorgere i primi edifici nell’area S.O.A., distribuiti in quattro quartieri e progettati per un inserimento progressivo e graduale di nuovi e vecchi aldenesi.
Il 30 novembre 2009 è stata
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approvata con i voti della maggioranza la convenzione tra Comune di Aldeno e la Società Frutticoltori Trento per la riqualificazione dell’area SOA. Riqualificazione concordata proprio con la S.F.T. che in seguito all’incendio del dicembre 1999 ha deciso di spostare il nuovo magazzino in posizione periferica al paese e baricentrica rispetto alla zona di produzione delle mele. CRONISTORIA L’Amministrazione Comunale nel 2004 approvava il nuovo piano regolatore generale inserendo il recupero di quest’area e trasformandola in zona di completamento residenziale. Un’area che potrà ospitare circa 400-450 persone, ma la cui integrazione avverrà in modo graduale: proprio il Sindaco Daniele Baldo dichiarava all’epoca che sarebbero stati necessari circa 15-20 anni per completare tale comparto. TEMPI Ricordiamo che a distanza di 5 anni il magazzino è ancora lì; se valutiamo che prima di costruire
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sarà necessario non solo demolire il magazzino stesso, ma anche riportare il terreno al livello originario, se pensiamo che prima di costruire il primo immobile dovran-
no essere realizzate tutte le opere di urbanizzazione primaria, ovvero strade complete di marciapiedi ed illuminazione, sottoservizi, parco attrezzato, parcheggi pubblici,
Lo stato attuale dell’area S.O.A.
Il rendering con le nuove case: si recupera il corretto aspetto urbanistico del paese.
per un totale di circa 1,8 milioni di euro, credo sia ipotizzabile vedere l’inizio del primo edificio fra tre o quattro anni. L’area, come si può notare delle foto, sarà divisa in 4 comparti che potranno essere edificati in sequenza, il che significa che, completato l’80% del primo comparto, si potrà procedere con il secondo e quindi con il terzo e infine con l’ultimo.
PERICOLOSITA’ Quanto nacque la SOA nel 1961 fu edificata in zona periferi-
L’ingombrante e non più giustificata presenza dei capannoni.
La stessa inquadratura, con l’inserimento del nuovo quartiere. Evidente il miglioramento del paesaggio urbano.
ca al centro abitato e fu solo con gli anni che il paese si espanse fino a circondare il magazzino e quindi renderlo pericoloso; se ora guardiamo il paese dell’alto, credo che tutti ne converranno, il magazzino SOA appare molto invadente e le considerazioni all’indomani dell’incendio del dicembre 1999, misero in evidenza le grandi pericolosità degli impianti di refrigerazione e dello stoccaggio di circa 50.000 cassoni, oltre a rivelare l’esistenza di circa 20.000 mq di Ethernit sui
tetti della struttura. Per questo motivo credo che sulla bilancia dei pro e dei contro di tale riqualificazione dobbiamo collocare tutti gli elementi sopra descritti: - la sottrazione di una fonte di pericolo per il paese, - la definizione di una viabilità pensata per l’intero paese e non solo funzionale alle nuove case, - la realizzazione di aree a verde pubblico così come di 136 parcheggi ad uso pubblico in superficie.
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NUOVA VIABILITA’ Nel pensare alla riqualificazione di tale area siamo partiti dalla pianificazione di una nuova e più sicura viabilità che risolva la percorribilità di via Florida, eliminando definitivamente la pericolosità dell’attuale via del Perèr. Via Florida proseguirà quindi diritta verso nord fino ad uscire in via Roma attraverso via Vegri (dietro la Cantina), mentre la nuova via del Perèr incrocerà via Florida circa nel mezzo dell’area SOA e proseguirà fino ad collegarsi con via S. d’Acquisto per uscire in via Roma. Il tutto con adeguati marciapiedi per rendere sicuro il passaggio pedonale su tutte queste strade. L’area sarà divisa in 4 comparti che si integreranno con il paese fino a formare dei quartieri omogenei all’urbanizzazione attuale: non sarà un’area chiusa, ma al contrario l’essere attraversata da strade con marciapiedi e con 2200 mq di verde pubblico attrezzato, renderà più semplice l’integrazione dei nuovi arrivi.
Spariranno i muraglioni di contenimento del terrapieno.
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Pensiamo poi che le nuove case saranno costruite con gradualità e quindi l’inserimento dei nuovi arrivi potrà avvenire senza traumi. A questo proposito, vi do un dato molto chiaro su quello che è accaduto in una zona molto simile per spazi e cubature, ovvero nella lottizzazione Chiesure iniziata negli anni ‘90 e portata a termine nel 2006: ad oggi vi abitano 363 persone un terzo delle quali di Aldeno, cioè Aldenesi che avevano bisogno di un nuovo appartamento. Ricordiamoci che sono spesso i nostri figli che necessitano di spazio per le loro nuove famiglie. Vi do un altro dato relativo al triennio 2007-2009 riguardante l’emigrazione da Aldeno di giovani di età inferiore a 40 anni: 227 sono state le partenza da Aldeno per questa fascia di età e il motivo principale è stata la necessità di metter su famiglia e cercarsi un appartamento altrove. INVESTIRE SUL RESTO DEL PAESE Tale riqualificazione consentirà
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al comune di Aldeno di disporre di nuove entrate che saranno reinvestite a favore del resto del paese, per il completamento della pavimentazione in porfido, per creare nuovi parcheggi nel centro storico ed ancora per la sicurezza della viabilità dell’intero paese realizzando, dove possibile, nuovi marciapiedi. Fra qualche mese vedrete la nuova illuminazione su circa metà paese che avrà un costo vicino ai
530 mila euro: ebbene una parte dei fondi per realizzare quest’opera derivano da entrate relative all’area SOA. Credo di poter affermare con tranquillità che l’Amministrazione si è mossa con avvedutezza ed equilibrio, cercando di trasformare questa opportunità in una trasformazione positiva per il paese di Aldeno. *Sindaco di Aldeno
Con il nuovo quartiere, l’incendio del 1999 sarà solo un ricordo nelle fotografie.
Non abbandonare chi è più fragile
di Alida Cramerotti*
La nostra è indubbiamente una società che sta vivendo un significativo passaggio culturale. A causa delle complesse trasformazioni economiche e sociali che in modo straordinariamente veloce hanno caratterizzato questi ultimi decenni, abbiamo lasciato i vecchi ancoraggi e non riusciamo ancora a comprendere compiutamente e, forse, nemmeno a intuire gli imprevedibili esiti delle mutazioni e dei cambiamenti in corso. Indubbiamente lo scenario che abbiamo davanti condiziona pesantemente la realtà in cui ci si trova ad operare; uno scenario su cui è necessario fermarsi a riflettere puntualmente, analizzando le ricadute che queste trasformazioni hanno sulla nostra vita di tutti i giorni e sugli impegni che vanno assunti per evitare derive dannose per i singoli e per la società stessa. Da questo punto di vista noi siamo convinti oggi, come convinti sono sempre state le donne e gli uomini che si sono succedute nell’amministrazione della nostra comunità in questi ultimi quindici anni, che l’avvenire sia saldamente nelle nostre mani, ma solo se saremo
coscienti delle mutazioni in atto e artefici della nostra storia futura. Ciò cosa significa e, soprattutto, come si traduce nella pratica quotidiana? È sicuramente un compito difficile che necessita di conoscenza, di aggiornamento e, non di meno, di una sensibilità che lasci ampio e giusto spazio alla componente “sociale” dell’agire amministrativo. È assolutamente indispensabile percepire, ancora prima che considerare a bisogno manifesto, gli interventi di welfare state come strumenti essenziali per garantire la qualità della vita della persona, sia essa singolo individuo o elemento integrato in una collet-
tività. “Fare” politica sociale significa tipicamente occuparsi delle fasce più deboli della comunità ma, se ci pensiamo bene, significa occuparsi della stessa persona in momenti e tempi diversi della sua vita: quando è giovane, quando “mette su” famiglia, quando è anziano. “Fare” politica sociale in favore della popolazione anziana significa desiderare prima di tutto un paese che sia solidale e rispettoso degli anziani che ci hanno dato i luoghi in cui viviamo e che rappresentano le nostre radici; favorendo il più possibile il mantenimento dell’anziano all’interno del proprio
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È stato approvato il “Regolamento per l’integrazione della retta di inserimento in casa di riposo di persone anziane inabili”, per garantire da parte del Comune un equo sostegno ai nostri anziani non autosufficienti.
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nucleo familiare e sostenendo l’integrazione e la specializzazione di forme di assistenza a domicilio. “Fare” politica sociale in favore degli anziani significa promuovere, di fronte alla forte e crescente presenza della popolazione anziana e all’incidenza delle disabilità collegate all’età, la realizzazione e lo sviluppo di politiche di prevenzione e cura mirate, come è stato negli ultimi anni, al perseguimento di alcuni fondamentali obiettivi assistenziali: - favorire il più a lungo possibile una idonea permanenza della persona anziana fragile o non autosufficiente presso il proprio domicilio, fornendo i mezzi integrativi alle perdite funzionali e intervenendo a sostegno delle famiglie; - potenziare il sistema domiciliare nel suo complesso, con particolare attenzione all’assistenza domiciliare integrata e ai centri diurni; - promuovere azioni rivolte ad ottimizzare tutte le risorse territoriali, con particolare attenzione all’inserimento nella rete dei
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servizi del Terzo Settore; - uscire dalla genericità degli interventi garantendo risposte più appropriate e flessibili rispetto alle esigenze dell’anziano e della famiglia; - qualificare i servizi residenziali e integrarli con il territorio. Anche l’approvazione del “Regolamento per l’integrazione della retta di inserimento in casa di riposo di persone anziane inabili” va in questa direzione. Alla luce delle sempre maggiori richieste di sostegno economico da parte del nostro Comune ad integrazione della retta di anziani inabili ricoverati o da ricoverarsi in strutture protette, è sorta infatti la necessità di codificare una normativa che ponesse in condizione la Giunta comunale e gli uffici competenti di operare in modo equanime, trasparente e tempestivo, consentendo l’erogazione di tali somme secondo criteri che, in un’ottica di equità, garantiscono l’ottimizzazione delle risorse e una sempre maggiore efficacia degli interventi.
E ciò si evidenzia come indispensabile se consideriamo alcuni fattori condizionanti quali: l’aumento del numero degli assistiti; l’aumento del costo delle rette che non ha una diretta corrispondenza all’adeguamento delle pensioni; il diverso livello di partecipazione al costo della retta da parte dei familiari. Alcuni aspetti particolarmente significativi meritano di essere evidenziati: - il rilievo dato al coinvolgimento dei familiari in un’ottica di solidarietà familiare in adempimento della normativa vigente con particolare riferimento alla legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali; - la valutazione delle condizioni economiche del richiedente, integrata con la valutazione di tutte le ulteriori entrate a qualsiasi titolo percepite; - la valutazione dell’eventuale capacità contributiva dei familiari coobbligati agli alimenti. Attraverso questo Regolamento, ovvero con il sostegno nel pagamento della retta di inserimento da parte del Comune di Aldeno, si assicura ai nostri anziani non autosufficienti un’adeguata risposta a improrogabili esigenze assistenziali e di cura nel momento in cui queste possono essere garantite esclusivamente all’interno di una struttura residenziale protetta. *Assessore alle Politiche Sociali
Passerella e
di Oscar Beozzo*
rotatoria: luci e ombre
Passeggiando nella parte sud del nostro paese possiamo incontrare la nuova passerella, situata sopra il torrente Arione, che permette un collegamento tra le Chiesure ed i principali spazi dedicati ai servizi e alle attività di svago, dall’intero polo scolastico fino ad arrivare a quello sportivo ed al parco delle Albere. Tale struttura, realizzata appositamente in modo da non stridere con l’ambiente naturale creato dal nostro torrente, è costituita da una
La nuova passerella sull’Arione.
base metallica e da una superficie in doghe di legno, che limitano l’impatto dell’intero volume. La lunghezza è di 20 metri, mentre la larghezza copre un’area calpestabile di 2 metri. I costi sostenuti dall’Amministrazione per la realizzazione della struttura sono complessivamente di Euro 152.950,91, di cui Euro 102.910,69 per i lavori a base d’appalto ed Euro 50.040,22 per somme a disposizione. L’opera è stata finanziata attraverso il Fon-
do straordinario per gli interventi anticongiunturali della PAT per l’anno 2009. La gara per l’affidamento dei lavori, in economia mediante cottimo fiduciario, è stata aggiudicata al Consorzio Lavoro Energia e realizzata attraverso l’impresa consorziata Green Scavi, la quale ha offerto un ribasso pari al 14,80% determinando il prezzo di aggiudicazione in Euro 88.863,91 pari a 80.863,91 Euro per i lavori a base d’asta ed Euro 8.000,00 per la sicurezza. Quest’opera rappresenta un importante passo per la realizzazione di un più vasto progetto, da sempre a cuore dell’Amministrazione comunale, che consenta ai nostri bambini e ragazzi di raggiungere il polo scolastico e sportivo in modo autonomo e senza correre rischi. La passerella, infatti, da un lato permette di recarsi a scuola camminando su un tracciato interamente pedonale e dall’altro riduce il numero di automobili di passaggio nelle ore di apertura e di chiusura degli istituti, aumentando complessivamente la sicurezza dell’intera area.
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Sono terminati i lavori della passerella sul torrente Arione che collegherà le Chiesure alla zona scolastica e sportiva. Aperta anche la nuova rotatoria di via del Perèr, nonostante i rilievi critici mossi dall’Amministrazione Comunale alla Provincia. In via Roma, invece, la viabilità sarà ristabilita a Febbraio 2010.
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Rotatoria SP90 Sempre a proposito di sicurezza, voglio evidenziare che è stata aperta da poco la nuova rotatoria sulla strada provinciale all’altezza di via del Perer. Rispetto alla situazione precedente, la rotatoria indubbiamente rende più sicura l’immissione sulla strada provinciale, ma in corso d’opera è stata rilevata e più volte segnalata agli Uffici Viabilità della P.A.T. la potenziale pericolosità dell’incrocio tra Via del Perer, Viale Europa e Via del Porto, oltre a quella del restringimento della strada di gronda all’altezza della nuova rotonda. L’entrata in paese si sarebbe potuta realizzare probabilmente in un modo migliore e la P.A.T., prendendone atto, ci ha assicurato che provvederà all’allargamento della strada interpoderale entro la prossima primavera.
La seconda rotatoria.
Per quanto riguarda invece l’entrata di via del Perer è prevista un’adeguata segnaletica con luci a led sulla linea di mezzaria.
Nel caso tali misure non siano sufficienti cercheremo di trovare delle alternative. Ciò che dispiace è che le eventuali soluzioni saranno a carico del Comune di Aldeno, nonostante si tratti di un’opera nuova realizzata dalla Provincia. Corresidenza Questi giorni ci siamo incontrati ancora una volta con il responsabile della COSBAU (ditta che ha appaltato il lavoro di Via Roma), il quale ci ha confermato che, come da precedenti accordi, la viabilità verrà ripristinata entro il mese di Febbraio, mentre sarà necessario attendere ancora qualche mese per la fine dei lavori.
Via Roma chiusa dal cantiere ITEA.
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* Assessore ai Lavori Pubblici
Tariffa igiene
di Alessandro Bridi*
ambientale: IVA e metodo puntuale
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febbraio del 1997, dopo l’emanazione del cosiddetto “Decreto Ronchi” in attuazione di una Direttiva Comunitaria in materia di rifiuti, la TARSU (tassa sui rifiuti solidi urbani) è stata sostituita dalla TIA (tariffa di igiene ambientale) determinata sulla base del costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il decreto e tante altre normative in materia sono state emanate, emendate e quindi continuamente modificate sia dal Governo, sia dalla Giunta Provinciale. Omettendo per semplicità la maggior parte dei riferimenti normativi, sono a ribadire, come avrete certamente letto sui giornali, che dopo la sentenza 238/2009 della Corte Costituzionale, la quale afferma che la TIA presenta tutte le caratteristiche proprie di un prelievo di natura tributaria e non patrimoniale, è stata messa in discussione l’impostazione giuridica in merito alla riscossione della stessa finora intrapresa da tutte le amministrazioni comunali. La conseguenza più rilevante di tale sentenza è la possibile
non applicabilità dell’I.V.A. alla tariffa di igiene ambientale. Tale inapplicabilità, in coerenza con la nostra dottrina giuridica, potrebbe prevedere un rimborso delle somme versate e non dovute dai contribuenti. L’uso del condizionale è d’obbligo in quanto l’I.V.A. riscossa dal 2007 ad oggi è stata incassata direttamente dall’erario e si è in attesa di indicazioni sulle azioni da intraprendere da parte dell’Amministrazione Finanziaria dello Stato. In tale contesto di assoluta incertezza sarebbe stato auspicabile attendere gli orientamenti del Ministero delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate prima di procedere alla riscossione della tariffa ma, al fine di evitare un insostenibile scompenso finanziario per gli enti e i consorzi gestori del servizio, la Provincia ha ritenuto opportuno proporre ai gestori del servizio di mantenere una linea uniforme nella riscossione della tariffa nella nostra provincia, emettendo la tariffa relativa all’anno 2009 e applicando ancora l’I.V.A. al 10%.
Non appena sarà fatta chiarezza dagli Organi competenti, l’Amministrazione provvederà ad informare i cittadini sulle eventuali novità e sull’eventuale possibilità di richiedere la restituzione dell’I.V.A. versata, mettendo a disposizione dei contribuenti tutte le informazioni utili per l’eventuale rimborso. Per quanto riguarda l’ormai prossima applicazione della tariffa puntuale (fondata sull’effettiva produzione di rifiuto secco), in data 23 ottobre 2009 la Giunta Provinciale ha fissato il 1° gennaio 2011 come termine per l’adozione da parte dei Comuni della TIA secondo il modello “puntuale”. Per quanto riguarda il nostro Comune, l’Amministrazione è già da tempo impegnata con A.S.I.A. che nel corso del 2009 ha effettuato una puntuale statistica sul numero di svuotamenti effettuati dalle singole utenze, per anticipare l’applicazione di tale metodo non appena il quadro generale e le indicazioni provinciali lo permetteranno. *Assessore all’ambiente
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Dopo la sentenza 238/2009 della Corte Costituzionale c’è chi vorrebbe richiedere il rimborso dell’I.V.A. versata sulla Tariffa di Igiene Ambientale. Ma la questione è ancora aperta.
Aldeno in un clik di Paolo Chiarenza* In internet, al servizio del cittadino: ha fatto la sua comparsa sulla rete il nuovo sito del Comune di Aldeno, al servizio del cittadino.
Impiegando la competenza del-
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la ditta do.it di Trento e l’opera del personale comunale anche il Comune di Aldeno ha ringiovanito la propria veste nel mondo di internet. Infatti, digitando la sigla www.comune.aldeno.tn.it è possibile, a chiunque abbia anche solo la minima dimestichezza con il computer, reperire in modo intuitivo e veloce le informazioni di cui ha bisogno, scaricare un modulo o un regolamento comunale, sapere quali iniziative culturali, sociali amministrative sono in programma e, in un futuro prossimo, verificare le pubblicazioni di delibere e regolamenti. Perprecisasceltadegliamministratori, in accordo con il personale, al sito web è stata data una impostazione intuitiva e “minimalista”, seppure in espansione (siamo forse solo ad un 30%, dell’implementazione), senza fronzoli né appesantimenti scenografici, affinché fosse di rapido ed efficace utilizzo per chi, utente, cliente o professionista, desidererà tuffarsi nel mare delleinformazionicomunaliconunclick da casa o dall’ufficio, slegato dagli orariabitualidegliufficipubbliciedalla necessità… di trovare parcheggio! *Segretario Comunale
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Aldeno Insieme
Centralità della
persona e qualità della vita Questo primo scorcio di amministrazione è stato caratterizzato dalla continuità, che ha senz’altro agevolato la assunzione in pieno dei processi di attuazione dei programmi già in corso o previsti per il 2009. Possiamo affermare che sono stati raggiunti in maniera soddisfacente gli obiettivi prefissati. La Giunta Comunale sostenuta da un valido e motivato gruppo di Consiglieri e dalle strutture tecniche ed amministrative del Comune, a cui va un sincero ringraziamento, ha potuto portare avanti con attenzione e sollecitudine il programma. Di seguito vorrei elencare alcuni interventi usciti dal nostro gruppo, dove tutti hanno pari dignità e contribuiscono attivamente alla realizzazione degli obiettivi. Qualche mese fa abbiamo presentato una mozione per sollecitare la Giunta comunale sulla salvaguardia e sistemazione del nostro ufficio postale. A fronte della razionalizzazione messa in atto da Poste italiane, riteniamo fondamentale salvaguardare questo servizio, cercando di migliorare gli angusti spazi dell’attuale ufficio postale. In maniera puntuale il sin-
daco ha incontrato i vertici di Poste Italiane i quali hanno assicurato un intervento a tal proposito. Successivamente abbiamo presentato delle proposte relativamente all’utilizzo di un software libero per gli uffici comunali e per le scuole, inoltre abbiamo proposto di mettere in funzione una rete wireless per collegamenti rapidi e gratuiti sul nostro territorio comunale. Anche in questo caso la cosa è stata sostenuta dall’intero Consiglio comunale e recepita dalla Giunta. La nostra attenzione si è poi concentrata sul tema delle energie alternative, coerentemente al nostro programma elettorale; dopo un confronto con esperti nel settore abbiamo presentato una mozione che prevede la costituzione
di un gruppo di lavoro allo scopo di studiare la possibilità di utilizzare fonti di energia alternativa sul nostro ambito comunale. Recentemente abbiamo presentato una mozione per tutelarci da eventuali ampliamenti della strada della Gottarda; questo intervento, a nostro giudizio, costituirebbe una minaccia alla zona agricola in quanto il territorio costituisce un bene limitato e non riproducibile che richiede una rigorosa salvaguardia per evitare la perdita della identità e delle peculiarità, caratteristiche che trasformano un territorio generico in un “luogo” riconoscibile, vissuto e ricordato. Non vi è dubbio che la viabilità rappresenti uno degli aspetti rilevanti di un territorio, e, se non controllata con senso di responsabilità, ne produce la trasformazione o peggio il degrado. A questo scopo riteniamo che il nostro sforzo debba essere rivolto a trovare soluzioni alternative, ad esempio la limitazione della velocità, perché sia palese il ruolo di questa strada subordinata dedicata prevalentemente a un traffico agricolo. Il risultato presenterebbe solo aspetti positivi: indubbiamente
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Amministrazione e politica
La sintesi delle iniziative politiche del gruppo Aldeno Insieme, gruppo di maggioranza in Comune.
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farebbe risparmiare risorse, eliminerebbe gran parte della commistione fra traffico normale e traffico agricolo, porrebbe le basi per trasformare la plaga fino a Volano in un grande parco agricolo di notevole valenza sia ambientale che paesaggistica, ed infine, quale effetto più importante, risolverebbe in maniera protetta e sicura l’accesso al nuovo magazzino frutta S.F.T. per i mezzi agricoli. Recentemente ci siamo impegnati, con l’accordo di tutto il consiglio comunale, ad aderire a due importanti iniziative. 1. Promozione di iniziative sui diritti dei fanciulli in occasione del 50° anniversario della dichiarazione dei diritti dei bambini. Sono previsti momenti di informazione
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sulle problematiche legate al rispetto dei bambini e al sostegno di progetti di cooperazione e sviluppo nei Paesi impoveriti. 2. Accoglimento della proposta della Comunità di Sant’Eligio denominata “Città per la vita-Città contro la pena di morte” attraverso una serie di iniziative contro la pena di morte quali l’adesione al progetto di annoverare Aldeno tra le “città per la vita”. Un piccolo, ma significativo, segno contro una barbarie ancora ampiamente diffusa. Come gruppo di Aldeno Insieme continueremo a sostenere le iniziative e le proposte degli altri gruppi presenti nel Consiglio Comunale al fine di migliorare il confronto e valorizzare i diversi punti di vista. Ad esempio in una recen-
te seduta del Consiglio abbiamo votato a favore della mozione presentata dalla Lega Nord di Aldeno, rispetto al mantenimento del crocifisso nelle aule scolastiche, puntualizzando però che il Crocefisso non può e non deve mai diventare causa di divisione e simbolo di intolleranza. Siamo consapevoli di aver davanti ancora un lungo cammino. Perciò continueremo ad impegnarci con serietà, mettendo a disposizione competenze, tempo ed energie in particolare sui temi che riguardano la centralità della persona e la qualità della vita. Si coglie l’occasione per augurare a tutti Buon Natale e un felice 2010 pieno di serenità, gioia e salute.
Aldeno per il Futuro
Aldeno + 1000 Al fine di una corretta informazione politica desideriamo utilizzare lo spazio riservatoci scegliendo alcuni episodi che, oltre ad essere particolarmente cari per impegno e contenuti, chiariscono ruoli e posizioni in sede di Consiglio Comunale. Piano Attuativo ai fini Generali 1 (P.A.G. 1) – area ex S.O.A. Consiglio Comunale del 31 Agosto 2009, 13° punto in Ordine del Giorno. Dopo la presentazione del Piano Attuativo da parte del tecnico incaricato dall’Amministrazione e dopo le opportuna richieste di chiarimenti, il capogruppo di Aldeno per il Futuro espone quanto segue. “Vorrei innanzitutto rendere consapevoli tutti i consiglieri dell’importanza strategica che l’eventuale approvazione del piano attuativo PAG1 riveste per il futuro del Paese. E’ quindi nostra preoccupazione approfondire tutti gli aspetti e sviluppi che tale decisione implica. Oggi siamo chiamati a discu-
tere del Piano attuativo Pag1 a cui seguiranno Pag2 e Pag 3, che comporteranno nei prossimi anni un aumento complessivo di popolazione di circa 800/1000 abitanti. Non è tanto l’aspetto tecnicoamministrativo che ci preoccupa, anche se non si dovrebbe perdere l’occasione per scrivere dei vincoli relativi alla produzione e risparmio energetico, al riutilizzo delle acque bianche, l’utilizzo di materiali tali da precostituire una realtà di riferimento per altre iniziative edili, oltre che ad una ipotesi di piano generale della viabilità. Siamo invece interessati ed attenti all’aspetto sociale e all’integrazione che tale piano comporta. Un’azione responsabile di programmazione pubblica non può esimersi dal valutare le implicazioni
che un impatto così forte di popolazione avrebbe sulle relazioni sociali già esistenti. Significative sono le esperienze e le vicissitudini di comunità a noi vicine (Mattarello, Gardolo) che hanno visto trasformare il proprio territorio in quartieri dormitorio con le annesse problematiche sociali. Noi siamo per un Paese che tragga ispirazione dalle proprie radici e valori, ma che sappia anche evolversi gradatamente e armonicamente di fronte alle nuove realtà. Siamo per un completo ed incondizionato sostegno a tutte quelle iniziative di incentivazione della vita relazionale, di senso di appartenenza ad una comunità in cui valga la pena fare vivere la propria famiglia, di approvazione e condivisione di un percorso in cui il Noi abbia pari dignità e valenza dell’Io, in cui l’associazionismo nei veri aspetti culturali, di solidarietà, sportivi e di tempo libero sia il naturale ambito del proprio impegno sociale. Senza questi approfondimenti e le necessarie iniziative è molto facile prevedere il sorgere di conflittualità, di valori basati
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La popolazione di Aldeno crescerà di mille abitanti nei prossimi anni, spinta dalla disponibilità di nuove abitazioni. Un forte invito all’attenzione per scegliere un percorso di sviluppo e di integrazione compatibile con una crescita armonica della comnunità .
esclusivamente sull’interesse personale, di disagio giovanile, senile e familiare. E’ per questi motivi che chiediamo all’amministrazione cosa intenda fare in questa direzione, quali sono le modalità previste al fine di diluire nel tempo la costruzione delle strutture in modo da permettere una graduale integrazione. Infine chiediamo di soprassedere all’approvazione di questo punto all’ordine del giorno in modo di avere un quadro completo oggetto di ampia e approfondita discussione in un Consiglio comunale successivo”.
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L’istanza presentata è stata infatti categoricamente respinta, non solo evitando di entrarne nel merito e di motivarne il rigetto, ma addirittura sminuendone i contenuti asserendo la non necessità e la completa inutilità di un tanto doveroso, quanto mai fatto, studio di
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impatto e integrazione sociale per una così massiccia e radicale trasformazione urbanistica. L’intero Consiglio Comunale, di fatto, è stato espropriato della propria funzione di controllo e approfondimento per un argomento di fondamentale importanza. Mozione “Urbanistica e viabilità comunale di valle” – Aldeno Insieme Consiglio Comunale del 30 Novembre 2009, 12° punto in Ordine del Giorno. La mozione, approvata dalla maggioranza, mira alla discussione, presso gli organi competenti, dell’idea di rendere quasi preferenziale, per il solo traffico agricolo, la S.P. 21 Gotarda tra Mattarello e Aldeno, apponendovi un significativo limite di velocità e, quindi, incanalando il traffico pesante e normale sulla S.P.90 verso Romagnano. La proposta fatta, indicativa
dell’approccio di programmazione/pianificazione, non poteva essere assolutamente condivisa, pur essendo invece pienamente condiviso il problema di fondo. A fronte del prevedibile aumento di traffico, sia pesante che normale (magazzino S.F.T., nuove opere in esame, presenza di cantieri edili ed aumento demografico per le nuove edificazioni P.A.G.), la programmazione mira alla riduzione, in forma preferenziale, delle poche vie di comunicazione disponibili e non, come da noi suggerito in Consiglio, ad un loro potenziamento o, al limite, ad un miglioramento con messa in sicurezza. L’anno è agli sgoccioli e imminenti le festività: auguriamo a tutti un sereno Natale e che il nuovo anno possa rappresentare una linea di partenza per un futuro migliore.
Lega Nord
Parlare la lingua
del popolo
di Mirko Bisesti*
Ora più che mai si vede la differenza con coloro che fanno politica nei salotti, nelle fondazioni di illuminati a carattere massonico (che ricordano molto la piramide nera con la cuspide d’oro) e noi della Lega. La Lega la politica la fa in mezzo alla gente. Portiamo avanti quelle che sono le esigenze del popolo. Non lasciamo che la nostra linea sia dettata da pochi (che si considerano, essendosi autoproclamati tali, superiori agli altri). Il nostro essere sul territorio è l’andare incontro alla gente per essere assieme alla gente. Capire i veri bisogni della cittadinanza e cercare di risolverli è la missione (mentre immagino che uno di qualche fondazione di illuminati scriverebbe “mission “ per essere più chic), di ogni politico delle Lega. Dal consigliere comunale del piccolo paese, al deputato, al ministro. L’esempio deriva da quest’ultimi, quegli uomini (perché sono tali prima di essere politici), che il fine settimana quando tornano da Roma o Bruxelles, si tolgono la cravatta e stanno con la Gente. Non è demagogia perché non è
facile farlo e i politici della Lega sono gli unici a farlo. Ora che si avvicina il Natale, possiamo avere un motivo in più per festeggiare. Il crocefisso rimarrà al suo posto. Come auspicato dal Ministro Calderoli, la gente del Nord ha sommerso di firme (raccolte nei gazebo organizzati dai militanti) la scandalosa ed ingiusta sentenza delle Corte europea che vorrebbe vietarci l’esposizione del Crocifisso. Anche ad Aldeno un sabato mattina nel gazebo, organizzato dalla neo nata Sezione della Lega, sono state raccolte in sole tre ore, ben cento firme. Al gazebo è poi susseguita una Mozione in Comune, richiamante i valori fondanti della nostra società derivanti dalla cultu-
ra cristiano/cattolica, per il mantenimento dei crocefissi. Ed il consiglio comunale, nonostante qualche remora iniziale di carattere politico ha poi accettato all’unanimità la Mozione presentata dalla Lega per il mantenimento dei crocifissi. (Ringrazio i militanti e i sostenitori per aver fatto il gazebo e aver reso possibile il dar voce direttamente ai cittadini su un tema così importante! Ovviamente ringrazio anche gli altri sostenitori che hanno fatto altri gazebo, per esempio sul tema dell’Inceneritore, o altro). Ora questo fatto, cioè il coinvolgere direttamente i cittadini, è un’altra caratteristica della Lega. Il giorno seguente la bocciatura, tramite referendum per la costruzione dei minareti delle Moschee in Svizzera, in tutta Europa si è levato un grido di sconcerto. Gli illuminati della Fondazione di Fini scrivevano che forse è meglio non far trattare certi temi alla Popolazione, ma portarli avanti nei salotti della vera politica. Come Lega invece porteremo sempre avanti la volontà di chiamare la popolazione ad esprimersi soprattutto su temi come la costruzione di una moschea.
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Amministrazione e politica
No alla politica dei salotti buoni, ma impegno per essere vicini alla gente, concretamente, ogni giorno.
A livello Provinciale, si verranno a creare quell’obbrobrio che saranno le Comunità di Valle. Un modo pensato per creare un altro baraccone pubblico da mantenere, togliendo come probabilmente avverrà soldi, competenze, potere ai Comuni e non alla “Mamma Provincia”. Il Trentino con tutti i suoi Comuni e con una Provincia così radicata ha bisogno di un altro ente intermedio?
Amministrazione e politica
In Comune - Preoccupazione immediata per possibili nuovi insediamenti dell’I.T.E.A. nei nuovi Pag. (ex SOA e zone adiacenti) e altrove in paese. - Sempre contrari alla coresidenza e all’ostello.
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In Consiglio Comunale Mozioni presentate in Consiglio Comunale: - proposta per parco pubblico per i nostri Amici a quattro zampe / Bocciata - proposta per consigli comunali più brevi visti i consigli fiume (inutili se si vuole portare il nostro contributo) / Trovato un accordo - proposta per fondi per ragazzi frequentanti le superiori fuori provincia / Bocciata - proposta adeguamento dei giochi nei parchi pubblici alle esigenze dei bambini disabili / Trovato accordo - proposta per far sì che i giovani non paghino un’eventuale multa se sorpresi a bere alcool ma che la multa venga commutata in un lavoro per la comunità / ritirata, (perché dubbi giuridici espressi dalla maggioranza), ma sarà ripresentata perché appurato che giuridicamente corretta (adottata già da alcune città, dopo il decreto Maroni, che conferisce più poteri ai Sindaci). - proposta per far sì che sui cartelli stradali di confine del Comune fosse riportato anche il nome in dia-
letto del Paese / Bocciata - proposta per il mantenimento dei crocefissi / Accolta Interrogazioni - Perché il Comune di Aldeno non fa sì che i suoi cittadini possano smettere di pagare la tassa sul’I.V.A dei rifiuti, dichiarata, dalla Corte, incostituzionale?
Tesseramento Sezione Lega Nord Aldeno. Si ricorda inoltre che sta nascendo la Sezione di Aldeno. Se vuoi partecipare, fare la tessera del partito, essere messo a conoscenza di tutte le iniziative, informazioni e attività sul territorio (ricevere gadget) basta contattare il numero 333-6213339 (cons. Mirko Bisesti) o il Presidente della Sezione ( Riccardo Comper 347 0027824). Si coglie l’occasioe per augurare i più sentiti Auguri di Natale e di un felice Anno Nuovo. *Consigliere comunale Lega Nord
Le scelte
dell’Amministrazione Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni più rilevanti.
AREA ISTITUZIONALE n. 42 del 31.08.2009 Esame ed approvazione del Regolamento comunale per la tutela dell’inquinamento acustico. n. 43 del 31.08.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: “Proposta al consiglio comunale di vagliare l’ipotesi di trovare un’area da destinare ai cani”. n. 44 del 31.08.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: possibilità di istituire un fondo per ragazzi che frequentano le scuole secondarie superiori fuori provincia. n. 45 del 31.08.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: adeguamento dei giochi nel parco pubblico alle esigenze dei bambini disabili. n. 46 del 31.08.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: Risparmio Energetico. n. 47 del 31.08.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: Adozione software libero nelle scuole.
n. 48 del 31.08.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: Introduzione del software libero nella pubblica amministrazione. n. 49 del 31.08.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: “Accesso wireless (senza fili) ad internet”. n. 50 del 31.08.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: realizzazione di un Centro diurno e aperto per ragazzi. n. 52 del 31.08.2009 Approvazione convenzione fra il Comune di Aldeno e il Comune di Garniga Terme per lo svolgimento del servizio di Asilo Nido. n. 54 del 05.10.2009 Esame mozione presentata dal gruppo consigliare “Aldeno per il Futuro” nr. 4 del 2.09.2009 ad oggetto: “Attivazione servizio navetta di collegamento con la rete urbana di Trento”, acquisita al protocollo municipale n. 9151 dd. 3.09.09. n. 55 del 05.10.2009 Esame mozione presentata dal gruppo consigliare “Aldeno per il Futuro” nr. 5 del 27.09.2009 ad oggetto: “Istituzione commissione per i referendum comunali”, acquisita al protocollo municipale n. 10018 dd. 28.09.09.
n. 56 del 05.10.2009 Esame mozione presentata dal gruppo consigliare “Aldeno per il Futuro” nr. 6 del 27.09.2009 ad oggetto: “Apertura al pubblico degli uffici comunali in orario pomeridiano”, acquisita al protocollo municipale n. 10019 dd. 28.09.09. n. 58 del 05.10.2009 Costituzione Commissione comunale di studio delle problematiche e dei reali bisogni di realizzazione di un Centro Diurno per ragazzi preadolescenti e adolescenti. n. 59 del 05.10.2009 Nomina rappresentanti consiliari in seno alla Commissione comunale di studio delle problematiche e dei reali bisogni di realizzazione di un Centro Diurno per ragazzi preadolescenti e adolescenti. n. 60 del 05.10.2009 Costituzione Commissione comunale di studio per l’attuazione del risparmio energetico sul territorio comunale. n. 61 del 05.10.2009 Nomina rappresentanti consiliari in seno alla Commissione comunale di studio per l’attuazione del risparmio energetico sul territorio comunale. n. 62 del 05.10.2009 Modifica al Regolamento comunale in materia di Polizia Mortuaria e Ordinamento dei servizi funerari e cimiteriali.
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Delibere del Consiglio Comunale
n. 66 del 30.11.2009 Presa d’atto della relazione della Giunta Comunale al Consiglio Comunale in ordine alle risultanze complessive di bilancio nonché allo stato di attuazione dei programmi. n. 67 del 30.11.2009 Variazione n. 4 al bilancio di previsione 2009 e II^ modifica al programma generale delle opere pubbliche 2009 - 2011. n. 69 del 30.11.2009 Approvazione Regolamento comunale per l’integrazione della retta di inserimento in casa di riposo di persone anziane inabili. n. 71 del 30.11.2009 Adesione alla iniziativa del Consorzio dei comuni trentini denominata “Ordine del giorno sui Diritti del Fanciullo in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione dei Diritti dei Bambini”, acquisita al protocollo municipale al nr. 10461 del 12.10.2009.
Amministrazione e politica
n. 72 del 30.11.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto: urbanistica e viabilità comunale di valle. n. 73 del 30.11.2009 Adesione in forma di mozione alla iniziativa della Comunità di Sant’Egidio denominata “Città per la Vita – città contro la pena di morte”, acquisita al protocollo municipale al nr. 11042 del 29.10.2009. n. 74 del 30.11.2009 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto “coinvolgere i Rappresentanti locali dell’Amministrazione scolastica per assicurare la presenza dei crocifissi in ogni aula scolastica e al loro ripristino ove siano stati rimossi”. Delibere della Giunta Comunale
n. 114 del 24.08.2009 Proroga locazione alla Società Cont Luca e Stefano S.n.c. locali p.ed. 484, edificio ex Acli, per esercizio commerciale: approvazione
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schema contrattuale. n. 115 del 31.08.2009 Asilo Nido comunale. Proroga del contratto di affido del servizio all’ente gestore “Associazione Scuola Equiparata dell’Infanzia “E. Mosna”. Delibera a contrattare. n. 116 del 31.08.2009 Asilo Nido – Sezione staccata presso il Comune di Cimone. Proroga affidamento incarico di gestione all’Associazione Scuola equiparata d’Infanzia “E. Mosna”. Estensione clausola di gara. Delibera a contrattare. n. 119 del 07.09.2009 Operazione raccolta punti denominata “Il mio impegno per l’Abruzzo”. Introduzione modifica regolamento/disciplinare. n. 133 del 12.10.2009 Organizzazione manifestazione “10ª Edizione Mondo Merlot”. Approvazione del progetto organizzativo. Atto di indirizzo. n. 142 del 05.12.2009 Approvazione proposta definitiva del bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010 – 2012. Provvedimenti conseguenti. n. 146 del 14.12.2009 Convenzione per sconto su skipass con Trento Funivie s.p.a. per bambini e ragazzi residenti in Aldeno. n. 147 del 14.12.2009 “10^ edizione Mostra Merlot d’Italia – MondoMerlot: integrazione impegno di spesa. Determinazioni del Segretario Comunale n. 156 del 07.08.2009 Progettazione grafica e pubblicazione del notiziario comunale. Impegno di spesa per il corrente anno. n. 170 del 14.09.2009 Asilo Nido Comunale - Impegno di spesa anno 2009 e successivi (01.09.2009-31.08.2011).
n. 171 del 14.09.2009 Asilo Nido comunale- Sezione staccata di Cimone. Impegno di spesa anno 2009 e successivi (01.09.2009-31.08.2011). n. 178 del 22.09.2009 Acquisto orologi a muro per uffici comunali. n. 179 del 22.09.2009 Fondo per la produttività ed il miglioramento dei servizi per l’anno 2008: quantificazione e suddivisione del fondo. n. 180 del 22.09.2009 Fondo per la produttività ed il miglioramento dei servizi per l’anno 2008: ripartizione e liquidazione della quota A del fondo. n. 188 del 08.10.2009 Rimborso quota spese cremazione defunto. n. 200 del 14.10.2009 Dipendente sig.ra Pernat Barbara. Dimissioni volontarie dal servizio - Presa d’atto. n. 201 del 15.10.2009 MondoMerlot 2009 – 7^ Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 10^ Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia: impegni di spesa per affidamento di servizi di varia natura. n. 202 del 15.10.2009 MondoMerlot – 10^ Mostra Nazionale Merlot d’Italia. Iniziative: TOP Merlot e nazione ospite. Impegno di spesa. n. 203 del 16.10.2009 MondoMerlot 2009 – 10^ Edizione Mostra dei Merlot d’Italia: affidamento incarico servizio organizzativo Agenzia L’Orizzonte. n. 221 del 25.11.2009 Impegno di spesa per inaugurazione nuova Scuola Media di Aldeno. Determinazioni del Caposervizio Contabilità e Bilancio n. 8 del 22.10.2009 Svincolo fidejussione bancaria
della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto S.p.a. ora Unicredit Banca S.p.a. prestata a favore del Comune di Aldeno.
n. 9 del 23.10.2009 Liquidazione rimborsi permessi ad Amministratori di cui all’art. 80 della Legge 18 agosto 2000 n. 267.
n. 10 del 30.11.2009 Asilo Nido: approvazione graduatoria per inserimenti nel mese di gennaio 2010.
OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA, CANTIERE COMUNALE
n. 63 del 05.10.2009 Procedura istruttoria –Progetto nr.1/2009: “Ferrovia Verona–Brennero - Progetto preliminare nuovo lotto 3 circonvallazione di Trento e Rovereto e studio di fattibilità delle tratte di completamento in Trentino”. Espressione parere. n. 70 del 30.11.2009 Approvazione II adozione del Piano Attuativo ai Fini generali P.A.G. 1 area ex S.O.A.. Delibere della Giunta Comunale n. 107 del 27.07.2009 Lavori per l’applicazione dell’isolamento termico a cappotto da realizzare in fase di ristrutturazione dell’edificio sede dell’Amministrazione Comunale di Aldeno: incarico al Per. Ind. Lucio Gasperi per la progettazione e stesura della Domanda di Contributo presso l’Agenzia per l’Energia (euro 4.461,03=). n. 108 del 27.07.2009 Lavori per la sostituzione della centrale termica con impianto di calore a condensazione nell’edificio sede dell’Amministrazione Comunale di Aldeno: incarico al Per. Ind. Lucio Gasperi per la progettazione e stesura della Domanda di Contributo presso l’Agenzia per l’Energia (euro 3.130,99=). n. 110 del 03.08.2009 Approvazione dello schema di disciplinare relativo alla concessio-
ne per l’attraversamento del torrente Arione con una passerella a collegamento fra il polo scolastico situato in Via XXV Aprile e la Piazza Depero, ad Aldeno, in C.C. Aldeno. n. 112 del 24.08.2009 Incarico al dott. Vieri Ravenna per il progetto di miglioramento ambientale in località Val Stornada (euro 1.224,00=). n. 113 del 24.08.2009 Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico per la nuova sede della scuola materna e asilo nido del Comune di Aldeno. n. 118 del 07.09.2009 Adesione alla Convenzione Consorzio dei Comuni Trentini – S.E.T. Distribuzione S.p.A. per gestire e regolamentare il meccanismo di cauzione richiesto a tutti gli operatori, pubblici e privati, che intervengono su suoli di proprietà pubblica. n. 123 del 28.09.2009 Approvazione in linea tecnica del progetto di miglioramento ambientale in località Val Stornada. n. 124 del 05.10.2009 Processo di registrazione in riferimento al regolamento 761/01 (EMAS). Incarico al dott. Francesco Baldoni dell’audit di verifica del sistema di Gestione ambientale e convalida della dichiarazione ambientale. n. 130 del 05.10.2009 Acquisto da parte del Comune della p.f. 3550 in C.C. Aldeno di proprietà dei sigg. Baffetti Giuliano,
Lorenzo, Maria Rosa e Raffaela. Atto di indirizzo. n. 136 del 09.11.2009 Lavori di re-styling del Municipio di Aldeno. Approvazione variante progettuale. Determinazioni del Segretario Comunale n. 159 del 17.08.2009 Incarico alla Ditta CE.MA di Celia Cesare e Malfer Mirco S.n.c. di Aldeno dell’appalto per la fornitura e sostituzione delle lampade e componenti guasti dell’impianto di illuminazione e dell’impianto luci di emergenza del Teatro Comunale di Aldeno. n. 162 del 28.08.2009 Consorzio di Miglioramento Fondiario. Convenzione per gestione strade interpoderali. n. 164 del 07.09.2009 Incarico alla Dolomiti Energia S.p.a. di Rovereto, dell’appalto relativo alla gestione e manutenzione ordinaria della centrale idroelettrica di Aldeno per il periodo 01.09.2009 - 31.08.2012. n. 165 del 07.09.2009 Incarico alla Dolomiti Energia S.p.a. dell’appalto per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria dell’acquedotto potabile del Comune di Aldeno. n. 174 del 17.09.2009 Lavori di completamento dell’impianto di illuminazione pubblica di Aldeno I lotto. Applicazione di servitù pubblica.
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Amministrazione e politica
Delibere del Consiglio Comunale
n. 183 del 23.09.2009 Affido del servizio di pulizia presso la locale palestra della Scuola Media di Aldeno alla ditta “Gentilini Renata” di Zambana (TN). n. 184 del 02.10.2009 Pulizia interna ed esterna delle vetrate della locale palestra della Scuola Media di Aldeno all’Impresa Pulizie “R. Gentilini D.I.” di Zambana (TN). n. 185 del 02.10.2009 Acquisto della p.f. 3550 in C.C. di Aldeno sita in via del Perer, di proprietà dei sigg. Baffetti Giuliano, Lorenzo, Maria Rosa e Raffaela. Approvazione atti.
Amministrazione e politica
n. 187 del 07.10.2009 Affidamento alla Ditta GIEMME di Menestrina Daniele di Aldeno del servizio concernente l’esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici degli edifici comunali per la stagione 2009-2010. n. 190 del 09.10.2009 Noleggio tensostrutture e pannelli per stands dalla Ditta TENDLINE S.r.l. di Trento per la manifestazione “MONDOMERLOT 2009”. n. 198 del 13.10.2009 Affidamento incarico per l’elaborazione della planimetria, della relazione tecnica e per l’esecuzione del controllo tecnico relativo alle strutture da installare sul piazzale delle ex Scuole Elementari e nel Teatro comunale per la manifestazione “MONDOMERLOT 2009” all’ing. Ennio Zandonai. n. 199 del 14.10.2009 Incarico alla Ditta CE.MA Impianti di Celia Cesare e Malfer Mirco S.n.c. di Aldeno dell’appalto per la posa in opera delle linee elettriche di alimentazione delle strutture installate per la manifestazione “MONDOMERLOT 2009”. n. 206 del 26.10.2009 Incarico alla Ditta Coccato & Mezzetti S.r.l. di Galliate (NO) per
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la fornitura di materiale per il Cimitero di Aldeno.
e s.m.: Fornitura e posa pavimenti e rivestimenti.
n. 207 del 27.10.2009 Opere di allargamento di via della Croce (tratto via G. Pascoli - Circonvallazione): approvazione della spesa complessivamente sostenuta.
n. 60/2009 del 06.10.2009 Lavori di Re-styling del Municipio di Aldeno: concessione proroga per ultimazione lavori.
n. 208 del 27.10.2009 Incarico alla Ditta LAVANDERIA EVEREST di Slomp Emanuele di Gardolo dell’appalto per il lavaggio delle tende e dei fondali del Teatro Comunale di Aldeno. n. 213 del 03.11.2009 Progetto Azione 10-2009. Determinazione impegno di spesa. n. 214 del 04.11.2009 Acquisto della p.f. 3550 in C.C. di Aldeno sita in via del Perer, di proprietà dei sigg. Baffetti Giuliano, Lorenzo, Maria Rosa e Raffaela. Determinazione a contrarre. n. 222 del 04.12.2009 Incarico alla Ditta G.EN.I.U.S S.r.l. di Mattarello (TN) dell’appalto per la sostituzione della centralina di sequenza delle caldaie della Scuola Elementare di Aldeno Determinazioni del Responsabile del Servizio Territorio e Lavori Pubblici n. 54/2009 del 23.07.2009 Lavori per il ripristino del tappeto erboso al prato della scuola elementare e lungo il perimetro del nuovo gioco ai giardini comunali. n. 55/2009 del 24.07.2009 Lavori per l’esecuzione delle opere interne nei lavori di restyling del Municipio a seguito della realizzazione di un archivio nel sottotetto. n. 58/2009 del 31.07.2009 Lavori di costruzione della nuova sede della scuola materna e dell’asilo nido di Aldeno: Autorizzazione al subappalto ai sensi dell’art. 118 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163
n. 67/2009 del 30.10.2009 Lavori per la realizzazione di una passerella sul Torrente Arione ad Aldeno: concessione proroga per ultimazione lavori. n. 68/2009 del 02.11.2009 Lavori per l’allargamento di via Stretta. Tratto relativo alla proprietà dei sigg. Perini. n. 74/2009 del 16.11.2009 Lavori per la sostituzione di una canaletta stradale in loc. Chiesure e nuovo scarico al dispersore. Verifica del funzionamento del troppo pieno presente sul collettore delle acque bianche. n. 79/2009 del 25.11.2009 Lavori per l’installazione di un sistema anticaduta (linea vita) per lo svolgimento degli interventi di manutenzione ordinaria alla copertura delle scuole medie. n. 80/2009 del 25.11.2009 Lavori per la sostituzione del vecchio impianto telefonico ed integrazione impianto fotovoltaico. n. 81/2009 del 25.11.2009 Lavori per la realizzazione dell’isolamento termico a cappotto da applicare in fase di ristrutturazione all’edificio sede dell’Amministrazione Comunale di Aldeno. Perizia di variante. n. 83/2009 del 25.11.2009 Lavori di manutenzione straordinaria ai serramenti della scuola elementare di Aldeno. n. 84/2009 del 26.11.2009 Lavori di costruzione della nuova sede della Scuola Materna e dell’Asilo Nido di Aldeno: autorizzazione al subappalto ai sensi dell’art. 118 del D. Lgs. 12 aprile 2006 n.
163 e s.m.: realizzazione opere da pittore. n. 87/2009 del 01.12.2009 Acquisto tende per interni scuola media di Aldeno.
n. 88/2009 del 01.12.2009 Lavori di manutenzione straordinaria agli impianti di riscaldamento degli immobili di proprietà dell’Amministrazione.
n. 89/2009 del 01.12.2009 Piccoli lavori di ripristino e finitura strade all’interno del paese di Aldeno. Interventi in via Vegri, via Chiesure, via Verdi, ponte sul rio Rimone e via della Croce.
vOLONTARIATO, CULTURA, SPORT Delibere della Giunta Comunale
1991 art. 23) valevole per il periodo 01 ottobre - 31 dicembre 2009.
Progetto n.4 “E-20 Factory”: impegni di spesa vari.
n. 106 del 27.07.2009 Università della Terza Età e del Tempo Disponibile. Convenzione con l’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento per le attività fornite negli Anni Accademici 2009/2010 – 2010/2011 – 2011/ 2012. Approvazione del programma 2009/2010.
n. 138 del 16.11.2009 Erogazione contributo per gestione amministrativa ed organizzativa della Stagione di prosa 2009/ 2010 a favore dell’Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino di Trento.
n. 210 del 30.10.2009 Conferimento incarico di collaborazione e consulenza a favore del Comune di Aldeno per il progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed agli adolescenti: ottobre - dicembre 2009.
n. 126 del 05.10.2009 Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello e l’Associazione Ginnastica Aldeno per l’utilizzo della palestra della Scuola Media. n. 127 del 05.10.2009 Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello e la S.A.T. – Sezione di Aldeno per l’utilizzo della palestra della Scuola Media. n. 134 del 26.10.2009 Approvazione in linea economica secondo stralcio progetto di prevenzione e promozione rivolto ai minori e agli adolescenti (progetti sociali ex legge 285/1997 e L.P. 14/
Determinazioni del Segretario Comunale n. 154 del 07.08.2009 Progetto A.R.C.i.Ma.Ga. 2009 Progetto n. 4: “E-20 Factory” - Impegno di spesa per incarico stampa locandine e volantini. n. 155 del 07.08.2009 Progetto A.R.C.i.Ma.Ga. 2009 Progetto n. 4: “E-20 Factory” - Impegno di spesa per noleggio impianto audio e luci, strutture e backline a noleggio. n. 161 del 27.08.2009 Manifestazione “Gusto Trentino” in programma nella giornata di venerdì 28 agosto 2009 ad Aldeno. n. 169 del 11.09.2009 Progetto AR.Ci.Ma.Ga 2009 –
n. 212 del 02.11.2009 Progetto “Critici in erba”. n. 215 del 05.11.2009 Progetto Giovani: organizzazione percorso formativo alla genitorialità, denominato “I nostri figli. Impariamo a conoscerli”. n. 216 del 05.11.2009 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga 2009: Progetto n. 11 “Fotografiamoci scorcio di vita giovanile”. n. 219 del 16.11.2009 Progetto Giovani: organizzazione progetto denominato “Aldeno incontra la Somalia”. n. 220 del 25.11.2009 Acquisto volume “Faustissimo” di Silvio Franceschini. n. 224 del 09.12.2009 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2009 - Progetto n. 1: “Sportello A.R.Ci.Ma.Ga. - Sportello della gioventù 2009”.
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Amministrazione e politica
n. 125 del 05.10.2009 Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello e la Società Sportiva Aldeno per l’utilizzo della palestra della Scuola Media.
n. 140 del 30.11.2009 Concessione contributo straordinario al Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco di Aldeno.
La lente
d’ingrandimento Questo spazio approfondisce alcune delle delibere e delle determinazioni più importanti degli organi comunali. I titoli dei provvedimenti sono riportati, assieme ad un breve estratto, nello spazio dedicato all’interno del Notiziario. Non si vuole entrare nel merito delle motivazioni o dei risultati, essendo sotto gli occhi di tutti e trattati in maniera più dettagliata in altri spazi, bensì dare le informazioni che di solito, per una questione di spazio o perché non ritenute rilevanti, non trovano altra pubblicità se non quella obbligatoria presso la sede comunale.
“COMMISSIONE DI STUDIO PER UN CENTRO DIURNO PER RAGAZZI” Costituzione Commissione comunale di studio delle problematiche e dei reali bisogni di realizzazione di un Centro Diurno per ragazzi preadolescenti e adolescenti e relativa nomina dei componenti della commissione.
La lente d’ingrandimento
CONSIGLIO COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°58 del 5 Ottobre 2009 OGGETTO Costituzione Commissione comunale di studio delle problematiche e dei reali bisogni di realizzazione di un Centro Diurno per ragazzi preadolescenti e adolescenti. A seguito della mozione, con modifiche e proposta dal gruppo consiliare di minoranza Aldeno per il Futuro, è stata definita la composizione della commissione di studio per valutare le problematiche ed i reali bisogni della realizzazione di un centro diurno per ragazzi sul territorio comunale. In particolare, al punto 1 della mozione di Aldeno per il Futuro di data 31 Agosto 2009, si impegnavano il sindaco e la Giunta affinchè costituissero entro il mese di Ottobre 2009 la Commissione di studio per il Centro Diurno con i seguenti obiettivi: - sostegno scolastico; - supporto alle famiglie per la propria organizzazione e per la funzione educativa; - socializzazione ed integrazione dei ragazzi nel territorio; - coordinamento del volontariato per le attività riferite alla fascia d’età giovanile; - formazione alla partecipazione attiva e alla convivenza. Il Consiglio Comunale ha deliberato la costituzione della Commissione con voti 15 favorevoli, all’unanimità. La composizione della commissione, definita in sede di conferenza di capigruppo con l’Assessore alle politiche sociali e giovanili, è formata da 14 elementi: - l’Assessore alle politiche sociali e giovanili di Aldeno, o delegato, che presiede e coordina; - n. 3 consiglieri di maggioranza; - n. 2 consiglieri di minoranza; - l’Assessore alle politiche sociali e giovanili dei comuni di Cimone e di Garniga Terme; - un operatore del “Progetto Giovani” di Aldeno, - un insegnante della scuola primaria; - un insegnante della scuola secondaria di I° grado; - il Presidente del Consiglio di Istituto o suo delegato rappresentante dei genitori; - un rappresentante dei servizi sociali area “minori”; - il parroco del comune di Aldeno o referente “Sabato compiti elementari”.
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In particolare detta commissione, che sarà a tempo e cioè per la durata dei lavori fino alla loro conclusione, avrà principalmente funzioni di studio, di valutazione delle problematiche e dei reali bisogni dei ragazzi e quindi della necessità o meno di realizzare il Centro Diurno in oggetto Potrà svolgere audizione di privati, di rappresentanti di associazioni o enti presenti sul territorio e no, ecc.. Eventuali esperti esterni potranno essere chiamati, quando ne fosse rappresentata la necessità, a partecipare senza diritto di voto alle sedute di tale commissione.
CONSIGLIO COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°59 del 5 Ottobre 2009 OGGETTO Nomina rappresentanti consiliari in seno alla Commissione comunale di studio delle problematiche e dei reali bisogni di realizzazione di un Centro Diurno per ragazzi preadolescenti e adolescenti. A seguito della delibera precedente, n° 58 del Consiglio Comunale di costituzione della Commissione, sono stati nominati i componenti della Commissione a livello consiliare.
I componenti della Commissione saranno quindi: - Cramerotti Alida (assessore alle politiche sociali e giovanili); - Cont Samuele (rappresentante Consiglio comunale); - Gris Simonetta (rappresentante Consiglio comunale); - Bandera Mauro (rappresentante Consiglio comunale); - Buccella Nadia (rappresentante Consiglio comunale); - Perticucci Massimo (rappresentante del Consiglio comunale); - (insegnante scuola primaria) – in fase di nomina; - (insegnante scuola secondaria) – in fase di nomina; - (Presidente del Consiglio d’Istituto) – in fase di nomina; - Rossi Mariano (assessore alle politiche sociali di Cimone); - Romeo Serena (assessore alle politiche sociali di Garniga Terme); - Degasperi Marco (assistente sociale area minori Comprensorio C5); - Morandini don Daniele (parroco di Aldeno); - Bisesti Paolo (operatore di Progetto Giovani).
“COMMISSIONE DI STUDIO PER L’ATTUAZIONE DEL RIPARMIO ENERGETICO” Costituzione Commissione comunale di studio per l’attuazione del risparmio energetico sul territorio comunale e relativa nomina dei componenti della commissione. CONSIGLIO COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°60 del 5 Ottobre 2009 OGGETTO Costituzione Commissione comunale di studio delle problematiche e dei reali bisogni di realizzazione di un Centro Diurno per ragazzi preadolescenti e adolescenti. A seguito della mozione, proposta dal gruppo consiliare di maggioranza Aldeno insieme, è stata definita la composizione della commissione di studio per l’attuazione del risparmio energetico sul territorio comunale. In particolare, al punto 5 della mozione di Aldeno Insieme di data 31 Agosto 2009, si dava mandato alla Giunta: - di verificare la disponibilità delle altre forze politiche presenti in Consiglio a costituire una Commissione consultiva comunale che affianchi la Giunta e l’Assessorato competente.
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I componenti a livello di Consiglio Comunale, a seguito di votazione dei 15 consiglieri e con voto limitato, saranno: - Cont Samuele voti n. 3 (maggioranza) – Aldeno Insieme; - Gris Simonetta voti n. 3 (maggioranza) – Aldeno Insieme; - Bandera Mauro voti n. 4 (maggioranza) – Aldeno Insieme; - Buccella Nadia voti n. 3 (minoranza) – Aldeno per il Futuro; - Perticucci Massimo voti n. 2 (minoranza) Aldeno per il Futuro.
Il Consiglio Comunale ha deliberato la costituzione della Commissione con voti 15 favorevoli, all’unanimità. La composizione della commissione, definita in sede di conferenza di capigruppo con l’Assessore alle politiche sociali e giovanili, è formata da 6 elementi: - Assessore all’Ambiente e Fonti energetiche, o delegato, che presiede e coordina; - n. 3 consiglieri di maggioranza; - n. 2 consiglieri di minoranza. In particolare detta commissione, che sarà di stampo politico ed a tempo per la durata dei lavori fino alla loro conclusione, avrà principalmente, come detto, funzioni di studio, di valutazione delle problematiche inerenti i punti sopra riportati relativi più in generale al risparmio energetico. Potrà svolgere audizione di soggetti pubblici e/o privati, di rappresentanti di associazioni o enti presenti sul territorio e no, ecc. Eventuali esperti esterni potranno essere chiamati, quando ne fosse rappresentata la necessità, a partecipare senza diritto di voto alle sedute di tale commissione.
CONSIGLIO COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°61 del 5 Ottobre 2009 OGGETTO Nomina rappresentanti consiliari in seno alla Commissione comunale di studio per l’attuazione del risparmio energetico sul territorio comunale.
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A seguito della delibera precedente, n° 60 di costituzione della Commissione, sono stati nominati i componenti della Commissione. I componenti, a seguito di votazione dei 15 consiglieri e con voto limitato, saranno: - Cont Samuele voti n. 4 (maggioranza) – Aldeno Insieme; - Fioretti Nicola voti n. 3 (maggioranza) – Aldeno Insieme; - Zandonai Eliana voti n. 3 (maggioranza) – Aldeno Insieme; - Cont Massimiliano voti n. 3 (minoranza) – Aldeno per il Futuro; - Bisesti Mirko voti n. 2 (minoranza) – Lega Nord Trentino. I componenti della Commissione saranno quindi: - Bridi Alessandro (assessore all’ambiente e fonti energetiche); - Cont Samuele (rappresentante Consiglio comunale); - Fioretti Nicola (rappresentante Consiglio comunale); - Zandonai Eliana (rappresentante Consiglio comunale); - Cont Massimiliano (rappresentante Consiglio comunale); - Bisesti Mirko (rappresentante Consiglio comunale).
“COSTO DELLA MOSTRA DEI MERLOT– ANNO 2008” Ricognizione, da parte del Segretario Comunale, della spesa sostenuta per la 9° Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia, relativa all’anno 2008 e svoltasi nei giorni del 17-18-19 Ottobre.
SEGRETARIO COMUNALE – estratto da determina n°37/2009 del 9 Marzo 2009 OGGETTO 9° Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia, svoltasi il 17-18-19 Ottobre 2008: ricognizione della spesa complessivamente sostenuta. Determina del Segretario relativa, sostanzialmente, a: - approvazione del rendiconto finale della 9° Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia e della concomitante 6° Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”, il cui intento è quello di valorizzare le produzioni vitivinicole del vitigno Merlot, la cui presenza in Trentino e nel Nord è ormai diffusa; - approvazione della relazione contenente la descrizione dell’attività svolta, in conformità al programma organizzativo, predisposta dall’Amministrazione Comunale. - dare atto della copertura finanziaria della spesa sostenuta, come da appositi stanziamenti riportati nel bilancio di previsione 2008.
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La lente d’ingrandimento
La 9° Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia, come da rendiconto finale allegato in base ai provvedimenti si spesa assunti dalla Giunta e dal Segretario Comunale, presenta una spesa complessivamente sostenuta pari a Euro 138.651,36 a fronte di un totale di entrate pari a Euro 120.797,79, di cui Euro 116.446,79 per contributi ed Euro 4.351,00 per incassi da ingressi e degustazioni. Il disavanzo a carico dell’Amministrazione Comunale è pari a Euro 17.853,57.
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PROMEMORIA
Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comune.aldeno.tn.it Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 Orario ricevimento Sindaco Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori
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POLIZIA MUNICIPALE Vigili urbani Aldeno: tel. 0461.843188 - Centralino Polizia Municipale Trento: tel. 0461.889111 FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956 DOTT. MARCO GIOVANNINI tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Giovedì 8.00 - 10.30 Martedì 16.00 - 18.30 Venerdì 8.00 - 10.30 19.00 - 20.00 Sabato su appuntamento Cimone Mercoledì 11.00 - 11.30 Garniga Mercoledì 9.30 - 10.30 DOTT. MAURO LUNELLI tel. 0461.230976 - cell. 328.6912852 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Martedì - Mercoledì 9.00 - 12.30 Venerdì 15.00 - 19.00 Sabato 9.00 - 12.30 Cimone Mercoledì 15.00 - 16.30 Garniga Martedì 15.00 - 16.00 DOTT. MAURO PIFFER tel. 0461.842865 Orario di ricevimento: Aldeno Cimone Garniga
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ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313 Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Lunedì 10.00 - 12.00 Assistente Sociale MONICA SARTORI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00 Assistente sociale ELISA DAMAGGIO - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00. per gli altri giorni, su appuntamento, Lavis: tel. 0461.241988/246957 - Trento: tel. 0461.412279 ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali) Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 9.00 - 12.30
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Economia
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NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO Anno 13 - N. 24 - Dicembre 2009
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997 del Tribunale di Trento
Presidente: Alida Cramerotti (Assessore alla Cultura)
Andare oltre la paura di Andrea Schir Tempo di raccolta di Renzo Beozzo Cantina Sociale di Alessandro Bertagnolli MondoMerlot al top di Nereo Pederzolli MondoMerlot: vini, cultura, ambiente di Damiano Dallago Cent’anni di erbe ed amari
Società
Come un uomo sulla terra di Tiziana Bresciani Una scelta diversa di Danilo Micheletti e Giovanni Mosna ACLI e fontane di Mauro Cont Un viaggio che non si ferma mai di Paolo Bisesti Tornano i barbari? di Daniele Morandini
La scuola
Per una scuola di eccellenza Perchè credo nella scuola di Maurizio Cadonna Spazio nuovo per mente, cuore, anima di Antonella Zaccaria
Direttore responsabile: Lorenzo Lucianer
L’angolo della poesia
Comitato di Redazione: Renzo Beozzo Lucio Bernardi Maurizio Cadonna Riccardo Comper Cristina Cont Massimiliano Cont Samuele Cont Mattia Maistri (Vicedirettore) Danilo Micheletti Giovanni Mosna
Attualità
Direzione - Redazione Amministrazione: presso Comune di Aldeno Piazza Cesare Battisti, 5 www.comune.aldeno.tn.it
Acquerelli
Lettere e comunicazioni a: L’ARIONE presso Biblioteca comunale Via Giacometti, 8 38060 Aldeno Tel. 0461/842816
[email protected]
Lo sport
Grafica e impaginazione: L’ORIZZONTE Agenzia di pubblicità 38060 Aldeno Via Verdi, 15/1 Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943 www.lorizzonte.it
[email protected] Stampa: GRAFICHE DALPIAZ srl 38040 Ravina (TN) z.i. Via Stella, 11/b www.grafichedalpiaz.com Tel. 0461/913545 Fax 0461/913186 Foto: Remo Mosna
La vecia scola
Cantieri e società: il caso di via Roma di Massimiliano Cont Terremotati e soccorritori: emozioni a confronto di L. Bernardi Alberto, meritata pensione di Riccardo Comper
Protagonisti
La farmacista di Lorenzo Lucianer
Cultura
Con la musica nel sangue di Mattia Maistri Omaggio a Fausto Coppi di Giovanni Mosna La mucca e il treno di Giovanni Mosna
La storia
Ma ti, de chi set? di Samuele Cont e Massimiliano Cont
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54 Il futuro è dei giovani di Mirko Beozzo 55 Chi dice che è solo ginnastica di Sheila Mosna La montagna: una guida per i giovani di U. Cont, S. Coser e G. Rossi 58
Associazioni
Il cantiere dei giovani di Alessandro Cimadom Emozioni in musica di Gloria Bernardi Ciak... si apre il sipario di Lara Coser La gioia della donazione consapevole di Alberto Baldo Ultimo atto di generosità di Camillo Stedile Ciao, Orlando! di Bruno Baldo Piccoli grandi aiuti di Donatella Lorandi e Ivone Bisesti Sempre al servizio della comunità di Oreste Zanotti
Amministrazione e politica
Un bilancio austero di Graziano Plotegher Riqualificazione dell’area S.O.A. di Emiliano Beozzo Non abbandonare chi è più fragile di Alida Cramerotti Passerella e rotatoria: luci e ombre di Oscar Beozzo Tariffa igiene ambientale: IVA e metodo puntuale di A. Bridi Aldeno in un clik di Paolo Chiarenza Aldeno Insieme Aldeno per il Futuro Lega Nord Le scelte dell’Amministrazione
La lente d’ingrandimento
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Indice
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Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo
Aldeno da non scordare
Ciclismo, passione aldenese. 1961, la cronocoppie organizzata dalla sportiva: un corridore con un non-corridore. Ecco Ernesto Bisesti, tamburellista, a sinistra, con il fratello Luigino, dilettante della Benacense Riva.
1961 - Alla partenza un già celebre Aldo Moser, in coppia con un cuoco, tale Chiesa.