IL GIORNALINO DI CASA SERENA
Ottobre 2014 Ideato dagli Ospiti e dalle Animatrici della Casa di Riposo
L’ autunno Nelle chiacchierate che si fanno quotidianamente con le nostre care ospiti non può mancare il tema dell’ autunno che rievoca il proverbio : ” L’autunno fa cadere le foglie e il vento le raccoglie.”
L’autunno che porta con se i suoi colori i suoi odori e i suoi ricordi, e le nonne ci raccontano la vita di Grado in un giorno di autunno quando erano delle giovani donne… Nel periodo autunnale gli uomini uscivano in barca per pescare e noi donne ci dedicavamo alla raccolta delle “peverasa”. Era un lavoro che ci riusciva bene, così ci ritrovavamo spesso in riva al mare a cantare e raccogliere questi molluschi. (Tognon Giovanna e Vettorello Norina)
La giornata era tiepida ed io ero vestita con gli abiti di sempre. Mi incamminavo verso la spiaggia per raccogliere le “peverase”. La marea era bassa ed i molluschi affioravano dalla sabbia immersa nell’acqua, li riponevo nella cesta attraverso i gesti famigliari, entravo a piedi scalzi nell’acqua, mi chinavo prendevo i molluschi e li riponevo nella cesta, la quantità di “peverase” che si raccoglieva dipendeva dalla marea. Quando ne avevo a sufficienza il pensiero correva subito alla cena che avrei preparato in serata.( Grigolon Onorina)
La sera dopo la bella giornata passata a raccogliere le “peverase”,facevamo spurgare i molluschi in un secchio pieno di acqua di mare. Durante la notte i molluschi rilasciavano la sabbia che contenevano, così l’indomani erano pronti per essere lavati e cucinati.(Vettorello Norina)
Le nonne consigliano
La ricetta de mese “ Boreto de peverase “con polenta Ingredienti: Vongole 2 kg; Aglio 2 spicchi; olio; Polenta bianca. Procedura: In una pentola si mette olio due spicchio d’aglio e le” peverase” precedentemente spurgate e lavate, si fanno cucinare per circa mezzora aggiungendo acqua calda quando serve , quando si aprono si aggiunge un pò di pepe e un e un cucchiaio di farina di fiore in modo tale che con la cottura dei molluschi si crei un sughetto,che è il condimento che viene versato nel piatto con una fetta di polenta bianca fumante.
Il giorno 2 ottobre “Casa Serena” ha voluto festeggiare i suoi ospiti in occasione della festa dei nonni. Assieme ad amici e parenti , gli ospiti hanno consumato con gusto il pranzo mentre Il “trio fantasy “ha intrattenuto la sala con canzoni moderne, gradesi e triestine. A termine del pranzo assieme al dolce sono state consegnate le cartelle della tombola per concludere in allegria la festa. Immancabile l’intervento di Corrado Monteneri che ha chiamato i numeri a gran voce. Dopo due cinquine e due tombole, con tanto di premi, il “trio fantasy” ha sfoderato il suo miglior repertorio per far ballare le ospiti più vivaci e le operatrici. La festa si è conclusa in serenità e allegria. Non tutti i nostri ospiti sono nonni, ma lo sono per le operatrici le animatrici e tutto il personale che ogni giorno li segue e li cura. Tutti insieme facciamo parte della grande famiglia di Casa Serena.
Pizzata di fine estate
Il giorno 19-ottbre alcune ospiti del primo piano hanno potuto gustare le ottime pietanze della pizzeria “La serenella” !! L’uscita è stata organizzata dalle animatrici che, grazie alla collaborazione di alcune operatrici volontarie, hanno condotto le nonne in visita a Grado. La comitiva è uscita dall’isola della Schiusa dirigendosi verso l’ area pedonale e giungendo alla zona vecchia della città. Nella Basilica di S. Eufemia le ospiti hanno dedicato una preghiera a tutti i residenti di”Casa Serena” ed alle persone impiegate in struttura. La visita è proseguita verso il centro storico ed il municipio, davanti al quale le ospiti hanno potuto ammirare il mare pacato e le barche all’orizzonte. La passeggiata lungo la diga per far ritorno alla Schiusa e poter pranzare in orario è trascorsa in allegria e serenità e in pizzeria il gruppo ha potuto finalmente riposarsi e condividere il pasto. Durante la visita non sono mancate brevi soste per salutare parenti e amici, fotografie, racconti di gioventù e risate. Un ringraziamento particolare va alle operatrici per l’aiuto e la compagnia ed ai proprietari della pizzeria per i loro piatti squisiti…da leccarsi i baffi !!
Tanti auguri Lidia
Il giorno 27 settembre abbiamo festeggiato il compleanno Lidia dal Lago con una grande festa organizzata assieme ai parenti. La nostra volontaria Maria Stiata ha intrattenuto gli ospiti con il suo immenso e goliardico repertorio canoro. La cantante ha reso la festeggiata protagonista dell’evento con una serie di rime e canzoncine a lei dedicate ed intonando assieme alle ospiti “tanti auguri a te” per svariate volte. Il divertimento non è sicuramente mancato e neanche la deliziosa torta che è stata consumata per l’occasione. Un ringraziamento alle operatrici che hanno aiutato e partecipato, ai parenti e a Maria Stiata per l’intervento. Ancora tanti auguri Lidia!!
Festa dei compleanni di settembre Con i volontari della Croce Rossa italiana
Il giorno 30 settembre gli ospiti di casa serena hanno festeggiato Salvina Gandolfo, Rina Maria Negrin, Lidia dal Lago, Annamaria Ferlucchini , che hanno compiuto gli anni nel mese di settembre. Le volontarie della croce rossa hanno deliziato le festeggiate e gli ospiti con canzoni gradesi e triestine. La chitarra ha suonato per circa un’ora e mezza mentre veniva distribuita la merenda e consegnati i regali. Tutto si è svolto in un clima di serenità e gioia. Ringraziamo le volontarie della croce rossa e le operatrici che hanno partecipato e collaborato.
Tanti Auguri di buon compleanno ai festeggiati del mese: Buttignon Nerina 13- ottobre; Dainese Giovanna 15- ottobre; Gimona Santa 30-ottobre; Marchesan Francesco 26- ottobre; Maricchio Maria 17- ottobre; Milio Alba 25-ottobre; Tognon Giovanna 02 ottobre; Troian Gelmino 20-ottobre; Veneziano Lia 01-ottobre.
L’aquilone C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico: io vivo altrove, e sento che sono intorno nate le viole.
Son nate nella selva del convento dei cappuccini, tra le morte foglie che al ceppo delle querce agita il vento.
Un’aria d’altro luogo e d’altro mese e d’altra vita: un’aria celestina che regga molte bianche ali sospese…
sì, gli aquiloni!é questa una mattina che non c’è scuola. Siamo usciti a schiera tra le siepi di rovo e l’albaspina
Le siepi erano brulle, irte; ma c’era d’autunno ancora qualche mazzo rosso di bacche, e qualche fior di primavera
bianco; e sui rami nudi il pettirosso saltava, e la lucertola il capino mostrava tra foglie aspre del fosso.
Or siam fermi: abbiam in faccia Urbino Ventoso: ognuno manda da una balza
La sua cometa per il ciel turchino. Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza, risale, prende il vento; ecco pian piano tra un lungo dei fanciulli s’innalza.
S’innalza; e ruba il filo dalla mano, come un fiore che fugga sullo stelo esile, e vada a fiorir lontano.
S’innalza; e i piedi trepidi e l’anelo petto del bimbo e l’avida pupilla e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.
Più su, più su: già come un punto brilla lassù lassù… ma ecco una vetrata di sbieco, ecco uno strillo alto…- chi strilla?
Sono le voci della camerata Mia: le conosco tutte all’improvviso Una dolce, una acuta, una velata…
A uno a uno tutti vi ravviso, o miei compagni! E te, sì che abbandoni su l’omero il pallor muto del viso.
Si: dissi sopra te l’orazion, e piansi: eppur, felice te che al vento non vedesti cader che gli aquiloni!
Tu eri tutto bianco, io mi rammento. Solo avevi del rosso nei ginocchi, per quel nostro pregar sul pavimento.
Oh! Te felice che chiudesti gli occhi Persuaso, stringendoti sul cuore Il più caro sei tuoi cari balocchi!
Oh! dolcemente so ben io, si muore La sua stringendo fanciullezza al petto, come i candidi suoi petali un fiore
ancora in boccia! O morto giovinetto, anch’io presto verrò sotto le zolle là dove dormi placido e soletto…
meglio venirci ansante, roseo, molle di sudor,come dopo una gioconda corsa di gara per salire un colle!
Meglio venirci con la testa bionda, che poi che fredda che giacque sul guanciale, ti pettinò cò bei capelli a onda tua madre…adagio per non farti male. G.pascoli (Recitata da Marina Deminelli ricordando l’infanzia.)