Il fund rasing alcuni casi in Europa e negli Stati Uniti Quella del fund raising universitario è una cultura che si è sviluppata in particolar modo nei paesi anglosassoni tanto che, per esempio, negli Stati Uniti il Council for aid to education ogni hanno pubblica un report sulle donazioni alle università. In Europa, a eccezione della Gran Bretagna, il fund raising, inserito tra gli obiettivi della dichiarazione di Glasgow (aprile 2005), è un fenomeno che coinvolge solo alcune università, generalmente le più prestigiose a livello nazionale. A dimostrazione dell’importanza crescente del fund raising come forma di finanziamento degli atenei europei l’Eua, European university association, lo scorso febbraio ha organizzato a Istanbul un convegno intitolato Fund raising for universities: exploring options (http://www.eua.be/eua/en/istanbul_workshop.jspx).
Germania In Germania manca una cultura di fund raising: nel 1998 la donazione media annua a organizzazioni no profit di un tedesco era di 110 euro, negli Stati Uniti di 1.075 dollari. Per i cittadini privati una donazione pari al 10% del loro reddito è esente dalle tasse. Negli Stati Uniti l’esenzione è fino al 40%. Da una ricerca condotta su un campione di 100 università tedesche, presentata nel dicembre 2005, risulta che: Numero addetti al fund raising per università
50 università non hanno addetti 10 hanno un addetto part-time 16 hanno un addetto 10 hanno da 2 a 8 addetti Fondi racconti nel 2003 (in euro) Il 40% ha raccolto tra 100.000-1.000.000 Il 29% ha raccolto tra 0-100.000 Il 12% ha raccolto tra 2.000.000-5.000.000 Il 11% ha raccolto tra 1.000.000-2.000.000 Il 5% ha raccolto tra 5.000.000-10.000.000 Il 3% ha raccolto più di 10.000.000 Peso del fund raising sul totale delle entrate Tra 0 e 1% per il 44% degli atenei (2003) Tra 1 e 5% per il 44% degli atenei Tra il 5 e il 10% per il 7,5% degli atenei Più del 10% per il 4,5% degli atenei
Gran Bretagna Il fund raising ha una lunga tradizione in questo paese. Basta pensare che la prima cattedra sponsorizzata venne istituita in Inghilterra nel 1502 quando Margaret of Richmond, madre di Enrico VII, dà vita alla Lady Margaret professorship of divinity all’Università di Oxford. Oggi il 50% delle università britanniche hanno almeno una persona, anche se solo part-time, addetta al fund raising. Cambridge ha un ufficio di 50 persone. Tra le novità più recenti si segnalano: - Il lancio lo scorso settembre da parte dell’università di Cambridge di una campagna di fundraising, in occasione del suo 800° anniversario. L’obiettivo è raccogliere 1 miliardo di sterline entro il 2012. Attualmente il 10% degli alumni di Cambridge donano fondi, nelle principali università Usa è più vicino al 30%. - A marzo 2006 l’università di Oxford istituisce un fondo, l’Oxford investment management, per gestire 100 milioni di sterline di donazioni. - Sempre a marzo per stimolare il fund raising negli atenei il governo britannico ha annunciato l’istituzione di un fondo di 7,5 milioni di sterline per 27 università, da erogare nell’arco dei prossimi 3 anni. Ciascuna università riceverà una somma pari a quella che avranno raccolto grazie al proprio fund raising. Il governo propose tale approccio per la prima volta in un libro bianco sul finanziamento delle università nel 2003.
Stati Uniti Le donazioni al sistema universitario Usa (2005) in miliardi di dollari
Altre organizzazioni 1,73 (7%)
Organizzazioni religiose 0,37 (1%)
Corporations 4,4 (17%)
Individuali 5 (20%)
Fondazioni 7 (27%)
Alumni 7,1 (28%)
Individuali
Fondazioni
Alumni
Corporations
Altre organizzazioni
Organizzazioni religiose
La top ten delle università per fondi ricevuti (2005) Università Stanford university University of Wisconsin – Madison Harvard university University of Pennsylvania Cornell university Columbia university University of Southern California Johns Hopkins university Indiana university University of California, San Francisco
Milioni di dollari 603.59 595,22 589,86 394,25 353,93 341,14 331,75 323,10 301,06 292,93
Università di Brema (Germania) Fondata nel 1971, l’università ha 22.000 studenti. Il suo bilancio 2004 è stato di 245 milioni di euro, di cui 73,8 provenienti da fondi esterni. L’università si colloca quinta in Germania per la raccolta di fondi esterni. Attualmente a Brema su 323 docenti, 37 sono finanziati da fondi esterni così come 700 su 1.163 scienziati. Sempre grazie a fondi esterni, dal 1989 sono stati istituiti 12 cattedre sponsorizzate e un centro di ricerca nazionale. Le donazioni per borse di studio, premi, congressi scientifici, ecc. attualmente ammontano a circa 650.000 euro all’anno. Con l’obiettivo di entrare nella top 15 delle università tedesche, l’ateneo ha deciso di intraprendere un’attività di fund raising il cui progetto è attualmente in fase di definizione. Le principali caratteristiche del progetto sono: - il fund raising deve essere una funzione centralizzata con a capo il rettore - coinvolgere, informare e istruire tutta la comunità universitaria sulla cultura del fund raising - gli alumni saranno il principale gruppo target, sia come donatori diretti sia come ambasciatori del fund raising - una fondazione sarà istituita solo in una fase successiva - sostegno e formazione da parte della Fund raising school della Indiana university con cui Brema ha accordi di collaborazione
Insead (Francia) La prima campagna di fund raising viene lanciata nel 1995 con un piano per i 5 anni successivi. L’obiettivo dichiarato era di raccogliere 100 milioni di euro. Il risultato va oltre le aspettative. Vengono infatti raccolti 120 milioni di euro di cui il 70% tra il mondo delle imprese e il restante 30 tra gli alumni. Lo scorso anno l’Insead ha lanciato una nuova campagna, sempre quinquennale. Il nuovo obiettivo è raccogliere 2000 milioni di euro di cui 16 milioni dagli alumni. Secondo il piano, 100 milioni di euro saranno destinati al recruitment di ricercatori e per l’avvio di nuovi programmi di ricera, 60 milioni per lo sviluppo e la modernizzazione del campus, 40 milioni per reclutare i migliori accademici internazionali e per borse di studio per attrarre i migliori studenti. Il piano prevede le seguenti modalità di contribuzione: - donazioni annuali attraverso il Corporate affiliation programme - donazioni una tantum che contribuiscono anche a incrementare un fondo di dotazione che genera il 4% di interessi all’anno. Per le imprese la possibilità di sponsorizzare una cattedra, un progetto di ricerca o parte del campus. - donazioni tramite l’Insead alumni fund. Nel dicembre 2005 Rudol Maag, un alumno Mba, è diventato il maggiore sostenitore dell’Insead con una donazione di 5 milioni di euro per la nascita di un centro di ricerca sull’imprenditorialità.
Università Cattolica di Lovanio (Belgio) Nel 1997 l’ateneo lancia una campagna di fund raising per la costruzione di una nuova aula magna (costo: 20 milioni di euro). Una task force, supportata da esperti americani, suggerisce, però, all’ateneo di impostare la campagna su obiettivi più ampi quali il sostegno di tutte le attività di base, ricerca e didattica, dell’ateneo. Nel 1999 l’ateneo istituisce la Fondation Louvain per gestire le attività di fund raising e riorganizza le attività di relazioni con gli alumni. In tre anni l’ateneo, grazie all’attività di fund raising, raccoglie 25 milioni di euro di cui il 61% da imprese, il 36% da privati e il 4% da fondazioni. Tra i progetti realizzati nella prima fase 1999-2003: - un’aula magna polifunzionale - 20 cattedre sponsorizzate tra cui la Chaire Ing-Bbl in e-management e la Chaire Fortis in finanza - progetti e fondi di ricerca, come il fondo GlaxoSmithKline per la ricerca biologica - un centro di ricerca sulle piccole e medie imprese - sviluppo di una piattaforma per l’e-learning - rinnovamento delle infrastrutture, come l’aula informatica Sun Microsystems e il laboratorio Intel Per il triennio 2004-2007 la fondazione ha deciso di concentrarsi su due aree: - creazione di cattedre sponsorizzate: per tre anni una cattedra richiede un finanziamento di 300.000 euro e si può contribuire da membro aderente (versando l’intera somma) o da membro fondatore (75.000 euro in tre anni) - raccolta di fondi da destinare alla realizzazione di nuovo Museo del dialogo
Università di Stanford (Stati Uniti) Per l’anno accademico 2005-06 Stanford ha un budget complessivo di 2,9 miliardi di dollari. Il suo fondo di dotazione è di 12,2 miliardi di dollari. Ogni anno una parte di esso è utilizzato per le spese operative dell’ateneo mentre il resto viene renvestito. Nel 1991 è stata istituita la Stanford management company per gestire gli asset finanziari e immobiliari dell’ateneo. Nell’anno 2004-05 Stanford ha raccolto 600 milioni di dollari da 72.000 donatori. A fine 2005 l’ateneo ha chiuso con successo la Campaign for undergraduate education raccogliendo 1 miliardo di dollari. Circa il 40% degli alumni dei programmi undergraduate fanno donazioni all’università. Stanford ha predisposto un articolato programma di contribuzione che prevede, tra l’altro: - lo Stanford fund. Il fondo raccoglie donazioni annuali ed è ideato per fornire risorse per l’area undergraduate per borse di studio, programmi didattici e vita studentesca. Nell’anno 2003-04 il Fund ha erogato 1.000 borse di studio (utilizzando il 61% dei fondi raccolti) - i Major gifts. Si tratta di grandi donazioni una tantum che vengono utilizzate per: - borse di studio (una donazione di 1 milione di dollari sostiene 2-6 studenti ogni anno) - borse di studio sportive (una borsa completa è di 750.000 mila dollari) - cattedre sponsorizzate (4 milioni di dollari) borse di studio per ricercatori (800.000 dollari)