IL COLONIALISMO ITALIANO IN AFRICA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
INDICE 1. COLONIZZAZIONE E COLONIALISMO 2. LE FASI NELLA STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA 3. L'ETÀ DELL'IMPERIALISMO (1880-1914) 4. L'AFRICA PRIMA DELLA SPARTIZIONE OTTOCENTESCA 5. LA "CORSA ALLE COLONIE" IN AFRICA 6. LA COLINIZZAZIONE DELL'ASIA (CENNI) 7. LA COLONIZZAZIONE ITALIANA DELL'AFRICA 7.1. A FINE OTTOCENTO 7.2. LA GUERRA DI LIBIA (1911-1912) 7.3. IL COLONIALISMO FASCISTA
COLONIZZAZIONE E COLONIALISMO – COLONIZZAZIONE = PROCESSO DI ESPANSIONE E CONQUISTA DI COLONIE – COLONIALISMO= ORGANIZZAZIONE DI SISTEMI DI DOMINIO 1. COLONIALISMO D'INSEDIAMENTO (ES. AUSTRALIA, AMERICA DEL NORD)
2. COLONIALISMO DI SFRUTTAMENTO (ES. INDIA)
FASI DEL COLONIALISMO PRIMA FASE. '500- '700: DOPO LA SCOPERTA DELL'AMERICA (1492) TERRE COLONIZZATE: – AMERICA (CON INSEDIAMENTO) – AFRICA E ASIA (BASI COMMERCIALI), SPTT AD OPERA DI COMPAGNIE COMMERCIALI PAESI COLONIZZATORI: SPAGNA, PORTOGALLO POI ANCHE INGHILTERRA, FRANCIA E OLANDA. SCALI COMMERCIALI, BASI MILITARI E POI VERE COLONIE INIZIALMENTE SINGOLI AVVVENTURIRIERI, O COMPAGNIE COMMERCIALI, POI INTERVENTO DELLO STATO CON SUA ORGANIZZAZIONE MILITARE E AMMINISTRATIVA L'INDIPENDENZA: IN AMERICA: – 1783: COSTITUZIONE DEGLI USA – '800: DAL 1811 (PARAGUAY ) AL 1898 (CUBA)
SECONDA FASE: '800 - '900 CON LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE PER CAUSE - ECONOMICHE 1)RICERCA DI MATERIE PRIME 2)RICERCA DI MERCATI – POLITICHE: RIVALITÀ TRA GRANDI POTENZE E NAZIONALISMO – CULTURALI E IDEOLOGICHE: "MISSIONE CIVILIZZATRICE", SOSTENUTA - DA PRESUNTA SUPERIORITA' DELLA RAZZA BIANCA (DARWINISMO SOCIALE) - DA ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE - ANCHE DAI CETI POPOLARI (FENOMENO DI MASSA) CONSEGUENZE: - DIFFUSIONE DI IDEOLOGIE RAZZISTE, - SPARTIZIONE DELL'AFRICA DA PARTE DELLE POTENZE EUROPEE IN EUROPA – RIPRENDE L'ANTISEMITISMO (POGROM IN EUROPA CENTRALE E RUSSIA) – SI DIFFONDE IL PANGERMANESIMO (IDEALE DELLA "GRANDE GERMANIA")
1870-1814: ETA' DELL'IMPERIALISMO IMPERIALISMO= TENDENZA DI UNO STATO A PRATICARE UNA POLITICA DI POTENZA PER IMPORRE I PROPRI INTERESSI ECONOMICI E IL PROPRIO PRESTIGIO NEI PAESI PIU' DEBOLI UN NUOVO COLONIALISMO: PER LA PRIMA VOLTA SI MIRA – SIA ALLO SFRUTTAMENTO ECONOMICO – SIA AL CONTROLLO TERRITORIALE DEI PAESI COLONIZZATI. NAPOLEONE III CHIAMA QUESTO COLONIALISMO "POLITICA IMPERIALE" METE: AFRICA E ASIA: NON PIÙ SOLO ZONE COSTIERE MA ANCHE TERRITORI INTERNI POTENZE EUROPEE PROTAGONISTE: INGHILTERRA, FRANCIA, BELGIO, PAESI BASSI, GERMANIA E ITALIA
SCOPI: 1) CREARE COLONIE DI SFRUTTAMENTO CON CONTROLLO RISORSE E NUOVI MERCATI PER LE INDUSTRIE 2) TROVARE TERRE D'IMMIGRAZIONE PER CONNAZIONALI 3) DIFFUSIONE DELLA CIVILTA' EUROPEA (CULTURA, RELIGIONE E TECNOLOGIA) COME CIVILTA' SUPERIORE
L'AFRICA PRIMA DELLA CONQUISTA DAL PUNTO DI VISTA – POLITICO: - ESISTEVANO REGNI E IMPERI CON CONFINI VAGHI E INDETERMINATI; - IMPORTANTI ERANO LE TRIBU' – ECONOMICO: - ECONOMIA AGRICOLA (CON AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA E ITINERANTE); - COMMERCIO SPTT LOCALE BASATO SUL BARATTO; - COMMERCIO INTERNAZIONALE DI ORO E DI NERI ERANO CONOSCIUTE DAGLI EUROPEI SOLO LE COSTE. LA PENETRAZIONE ALL'INTERNO DEL CONTINENTE COMINCIO' SOLO NELL'800 CON ESPLORAZIONI E MISSIONARI, POI CON I CONQUISTATORI.
LA "CORSA ALLE COLONIE" IN AFRICA L'AFRICA ERA VISTA COME RES NULLIUS INIZIO: 1830: CONQUISTA FRANCESE DELL'ALGERIA LE POTENZE EUROPEE – ENTRANO IN RIVALITÀ PER LA CONQUISTA – RISCHIANO E ANCHE ARRIVANO A DEGLI SCONTRI – FORMANO: A) LA TRIPLICE ALLEANZA (1882): AUSTRIA, GERMANIA E ITALIA B) LA TRIPLICE INTESA (1907): GRAN BRETAGNA, FRANCIA, RUSSIA
CON LA CONFERENZA DI BERLINO (1884-1885) GLI EUROPEI – SI SPARTISCONO L'AFRICA A TAVOLINO (CONFINI ARBITRARI)
NEL 1914 RIMANEVANO INDIPENDENTI SOLO: – LIBERIA (FONDATA NEL 1847 DA BENEFATTORI AMERICANI E POPOLATA DI EX SCHIAVI NERI RIPORTATI IN AFRICA DAL NUOVO MONDO)
– ETIOPIA
LA COLONIZZAZIONE AVVIENE CON – LA FORZA (OCCUPAZIONE MILITARE) – LA DIPLOMAZIA (TRATTATI CON CAPI AFRICANI ED ELITES INDIGENE CHE SPERANO NELL'ASCESA SOCIALE)
– INVIO DI CITTADINI BIANCHI DELLA MADREPATRIA - S'IMPADRONISCONO DELLE TERRE - GUIDANO INDUSTRIE - ASSUMONO POSIZIONI CHIAVE NELL'AMMINISTRAZIONE E NELL'ESERCITO
– SOPPRESSIONE DEI TENTATIVI DI RESISTENZA: - DISTRUZIONE DI VILLAGGI - CATTURA DI OSTAGGI - ESECUZIONI DI MASSA - DEPORTAZIONI
LETTURE DI APPROFONDIMENTO: – "IL FARDELLO DELL'UOMO BIANCO" DELLO SCRITTORE INGLESE RUDYARD KIPLING (18951936), AUTORE DI RACCONTI E ROMANZI AMBIENTATI IN INDIA. PROPONE IL TIPICO MODO DI PENSARE DELL'ETA' DELL'IMPERIALISMO, CON UNA VISIONE ANCHE RAZZISTA. – "LE VERE CAUSE DEL COLONIALISMO" DI RONDO CAMERON, STORICO DELL'ECONOMIA. DIMOSTRA CHE LE MOTIVAZIONE ECONOMICHE ADDOTTE DAL COLONIALISMO DI TARDO OTTOCENTO ERANO IN REALTA' INCOSISTENTI.
CONSEGUENZE PER L'AFRICA A BREVE E LUNGO TERMINE – SOCIALI: LE SOCIETA' TRIBALI SONO SCONVOLTE: - I COLONIZZATORI SOTTRAGGONO AGLI INDIGENI LE LORO TERRE PER COLTIVARLE DIRETTAMENTE, O PER CONCEDERLE AGLI STESSI ABORIGENI IN CAMBIO DI UN AFFITTO - I CAPI TRADIZIONALI DIVENTANO "STRUMENTI" DEI COLONIZZATORI PER L'AMMINISTRAZIONE - SORGE UNA BORGHESIA DI INDIGENI (PROFESSIONISTI, MERCANTI, AMMINISTRATORI, TECNICI), SPESSO EDUCATI IN EUROPA E DISPOSTI AD ACCETTARE LA CULTURA DEI VINCITORI
– ECONOMICHE: DIPENDENZA ECONOMICA DEI PAESI COLONIZZATI CON: 1) SOTTRAZIONE DI MATERIE PRIME A BASSO COSTO; 2) ATTIVITA' LOCALI SOPPRESSE; 3) IMPORTAZIONE DI PRODOTTI FINITI COSTOSI 4) INTRODUZIONE DI NUOVE TECNICHE DI COLTIVAZIONE 5) DIFFUSIONE DI PIANTAGIONI (MONOCOLTURE) DI PRODOTTI DA ESPORTARE SUI TERRITORI FERTILI 6) DIPENDENZA DAGLI STATI ACQUIRENTI
– DEMOGRAFICHE: AUMENTO DELLA POPOLAZIONE INDIGENA, ANCHE PER L'APERTURA DI OSPEDALI
– CULTURALI: DISTRUZIONE DELLA CULTURA E DELLO STILE DI VITA DEI POPOLI INDIGENI DA PARTE DEI BIANCHI CHE IMPONGONO I LORO
– POLITICHE: LA SOGGEZIONE POLITICA IMPEDIRÀ AI NERI DI SVILUPPARE UNA COSCIENZA POLITICA E NAZIONALE ANCHE DOPO L'INDIPENDENZA POLITICA, LA DECOLONIZZAZIONE, AVRÀ SEGUITO LA DIPENDENZA DEGLI STATI AFRICANI DALL'EUROPA CON IL NEOCOLONIALISMO
LA POLITICA COLONIALE ITALIANA IN AFRICA 3 FASI: 1. ANNI 80 E 90 DELL'800 2. GUERRA DI LIBIA (1911-1912) 3. COLONIALISMO FASCISTA (GUERRA DI ETIOPIA, 1935-1936) PREMESSE: – ANCHE L'ITALIA VUOLE PARTECIPARE ALLA CONQUISTA DELL'AFRICA INSIEME ALLE ALTRE POTENZE EUROPEE, CON LE STESSE MOTIVAZIONI – 1881: LA FRANCIA OCCUPA LA TUNISIA (SI DETERIORANO I RAPPORTI PERCHÉ ANCHE L'ITALIA ERA INTERESSATA) – 1882: ALLEANZA DELL'ITALIA CON AUSTRIA E GERMANIA (TRIPLICE ALLEANZA). – GLI INTERESSI DELLA SINISTRA STORICA SI RIVOLGONO AL "CORNO D'AFRICA": SOMALIA, ERITREA ED ETIOPIA
LA PRIMA FASE DEL COLONIALISMO ITALIANO (1882-1896) GIUGNO 1882: ACQUISTO DELLA BAIA DI ASSAB DALLA SOCIETA' DI NAVIGAZIONE RUBATTINO DA PARTE DEL GOVERNO ITALIANO (LA COMPAGNIA COMMERCIALE PRIVATA AVEVA ACQUISTATO DAL 1869 UN TRATTO DELLA COSTA DELL'ERITREA, LUNGO IL MAR ROSSO)
FEBBRAIO 1885: INVIO DEI PRIMI CONTINGENTI DELL'ESERCITO 1887: SCONFITTA A DOGALI (IN ERITREA) DELL'ESERCITO ITALIANO. FALLISCE IL PRIMO TENTATIVO DI CONQUISTA DELL'ABISSINIA (REGIONE CENTRO-SETTENTRIONALE DELL'ETIOPIA) REAZIONI IN ITALIA: – CONTRO: SI ACCUSA IL GOVERNO DI FACILONERIA, DI STRAGE DI SOLDATI ITALIANI E PER AVER ATTACCATO L'ETIOPIA, L'UNICO STATO CRISTIANO IN AFRICA (CRISTIANESIMO COPTO) – A FAVORE: SI ACCENDE IL NAZIONALISMO, LA VOLONTÀ DI VENDICARE L'ONORE DELLA BANDIERA
RIPRESA DELLA VOLONTÀ ESPANSIONISTICA: SPEDIZIONI IN SOMALIA ED ERITREA : LA SOMALIA DIVENTA DAPPRIMA PROTETTORATO ITALIANO, POI, DAL 1905, COLONIA ITALIANA CON IL TRATTATO DI UCCIALLI (1889) L'IMPERATORE DI ETIOPIA ACCETTA IL PROTETTORATO DELL'ITALIA IN ERITREA, UNA SUA REGIONE SULLA COSTA DEL MAR ROSSO. PERÒ, QUANDO GLI ITALIANI CERCANO DI PENETRARE ALL'INTERNO DELL'ETOPIA, L'IMPERATORE MENELIK TEME L'OCCUPAZIONE DELL'ETIOPIA E PONE FINE AL TRATTATO. LE SPEDIZIONI ITALIANE TERMINANO CON UMILIANTI SCONFITTE NEL 18951896. L'EPISODIO PIU' DRAMMATICO E' QUELLO DI ADUA: 1 MARZO 1896: SCONFITTA DEGLI ITALIANI AD ADUA: - PERDITA DI OLTRE 5.000 UOMINI FRA MORTI, FERITI E PRIGIONIERI. – DIMOSTRA L'INCAPACITA' E LA DISORGANIZZAZIONE DELL'ESERCITO – COSTITUISCE UN DURO COLOPO ALLE PRETESE COLONIALISTICHE ITALIANE. – POCHI GIORNI DOPO LA SCONFITTA, CRISPI E' COSTRETTO A RASSEGANRE LE DIMISSIONI.
LA SECONDA FASE DEL COLONIALISMO ITALIANO. ETA' GIOLITTIANA: LA CONQUISTA DELLA LIBIA (1911-1912) GIOLITTI RIPRENDE LA POLITICA COLONIALE PER: – DIMOSTRARE IL PRESTIGIO INTERNAZIONALE DELL'ITALIA – DARE TERRE AI BRACCIANTI DEL SUD E A TUTTI GLI EMIGRANTI
CAMBIA L'OBIETTIVO: NON PIU' L'ABISSINIA MA LA LIBIA. LA SCELTA E LA SITUAZIONE SONO FAVOREVOLI PERCHÉ:
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LA LIBIA È L'ULTIMO POSSEDIMENTO DEL DECADENTE IMPERO TURCO IN AFRICA E UNA DELLE POCHISSIME TERRE ARICANE RIMASTE LIBERE.
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GIOLITTI HA IL VIA LIBERA ALL'AZIONE DA FRANCIA E INGHILTERRA, A CUI RICONOSCE I DIRITTI IN MAROCCO ED EGITTO
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GODE DEL FAVORE A) DI GRUPPI INDUSTRIALI E FINANZIARI CHE SONO Già A TRIPOLI CON COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE, SOCIETÀ COMMERCIALI E ALCUNE BANCHE B) DEI CATTOLICI CHE IMMAGINANO UNA CROCIATA CONTRO L'ISLAM – INTELLETTUALI NAZIONALISTI (AD ES. D'ANNUNZIO E I FUTURISTI), ASSERTORI DELLA VIOLENZA E DELLA GUERRA COME "SOLA IGIENE DEL MONDO", MA ANCHE INTELLETTUALI MENO SPINTI POLITICAMENTE, COME GIOVANNI PASCOLI (DISCORSO DEL 1911: "LA GRANDE PROLETARIA SI È MOSSA") – SINDACALISTI RIVOLUZIONARI, CHE CERCANO UNO SBOCCO PER I NOSTRI EMIGRANTI LETTURA DI APPROFONDIMENTO: "LA GRANDE PROLETARIA SI È MOSSA" DI G. PASCOLI
GUERRA DI LIBIA (1911-1912) SETTEMBRE 1911: GIOLITTI DICHIARA GUERRA ALL'IMPERO TURCO – VENGONO INVIATI 100.000 UOMINI. – VIENE CONQUISTATA LA FASCIA COSTIERA. – LA PENETRAZIONE VERSO LE ZONE INTERNE È RESA DIFFICILE DALLE TRIBÙ LIBICHE, SOSTENUTE DAL GOVERNO OTTOMANO. – PER COSTRINGERE IL SULTANO DI ISTAMBUL ALLA RESA, LE OPERAZIONI MILITARI SONO TRASFERITE NEL MAR EGEO: VIENE OCCUPATA RODI CON ALTRE UNDICI ISOLE (DODECANESO). COSÌ SI CONTROLLANO LE VIE DI RIFORNIMENTO DELLA TURCHIA ALLA LIBIA.
OTTOBRE 1912: LA TURCHIA È COSTRETTA A FIRMARE LA PACE A LOSANNA. L'ITALIA OTTIENE LA LIBIA E IL DODECANESO, CHE PROMETTE DI RESTITUIRE DOPO LA FINE DI OGNI FORMA DI RESITENZA IN LIBIA. POICHÉ LA GUERRIGLIA SI PROTRAE A LUNGO, L'ITALIA MANTIENE IL POSSESSO DELLE ISOLE DELL'EGEO FINO AL 1943, ANNO IN CUI PERDERÀ ANCHE LA LIBIA.
LA LIBIA RIMANE COLONIA ITALIANA FINO AL 1943, QUANDO E' OCCUPATA DA INGLESI E FRANCESI CHE LA LASCIANO NEL 1951. DAL 1969 E' UNA REPUBBLICA, CON IL REGIME AUTORITARIO DEL GENERALE GHEDDAFI
I CRITICI DI GIOLITTI - DEFINISCONO LA LIBIA UNO "SCATOLONE DI SABBIA", - IN CUI SI PRODUCONO DATTERI, SALE E POCO ALTRO - E DOVE IL GOVERNO ITALIANO INVESTE TANTO PER L'AGRICOLTURA, LA COSTRUZIONE DI STRADE E DELLA RETE FERROVIARIA LE CONTINUE CRITICHE MOTIVATE DALL'IMPRESA DI LIBIA INDUCONO GIOLITTI A DARE LE DIMISSIONI. LO STORICO DEL BOCA HA TROVATO NEGLI ARCHIVI MILITARI LE PROVE DEGLI STERMINI DI MASSA COMPIUTI CONTRO CIVILI: - I MILITARI ITALIANI PIOMBAVANO SUI VILLAGGI, - APPICCAVANO IL FUOCO ALLE CAPANNE E AI CAMPI DI ORZO, - UCCIDEVANO IL BESTIAME, - FUCILAVANO E IMPICCAVANO PERSONE INERMI. IL TOTALE DELLE VITTIME NON E' CERTO, MA SEMBRA CHE SI AGGIRI SULLE 100.000
LA TERZA FASE DEL COLONIALISMO ITALIANO IN ETA' FASCISTA: LA GUERRA DI ETIOPIA E LA PROCLAMAZIONE DELL'IMPERO MUSSOLINI RIPRENDE LA POLITICA NAZIONALISTA E COLONIALISTA.
OBIETTIVO IN AFRICA È L'ETIOPIA GUERRA DI ETIOPIA (1935-1936) OTTOBRE 1935: INIZIA L'INVASIONE. VENGONO USATI MOLTI UOMINI, GAS ASFISSIANTI E BOMBARDAMENTI. 5 MAGGIO 1936: VIENE CONQUISTATA ADDIS ABEBA 9 MAGGIO 1936. MUSSOLINI PROCLAMA "IL RITORNO DELL'IMPERO". VITTORIO EMANUELE III DIVENTA "RE D'ITALIA E IMPERATORE D'ETIOPIA".
LA CONQUISTA DELL'ETIOPIA COME PROPAGANDA: – DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO, SI TRATTA DI UN PAESE POVERO DI RISORSE NATURALI E POCO ADATTO ALL'AGRICOLTURA. – È UN SUCCESSO POLITICO: LE POTENZE EUROPEE SONO COSTRETTE A RICONOSCERE NELL'ITALIA UNA GRANDE POTENZA – IN ITALIA, GLI ANNI DELLA GUERRA DI ETIOPIA SONO QUELLI DI MAGGIORE CONSENSO NEI CONFRONTI DEL REGIME FASCISTA
L'ETIOPIA HA RAGGIUNTO L'INDIPENDENZA DALL'ITALIA NEL 1941, DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE; L'ERITREA SI È RESA INDIPENDENTE DALL'ETIOPIA NEL 1991
LA DECOLONIZZAZIONE DELL'AFRICA
LETTURE
RUDYARD KIPLING – Il fardello dell'uomo bianco
R. CAMERON (STORICO) – "Le vere cause del colonialismo"
GIOVANNI PASCOLI – "La grande proletaria si è mossa"
ADA NEGRI (1870-1945) – La madre La poesia esprime il dolore di una madre che ha perso il figlio durante la Guerra di Libia
CANZONI FASCISTE Adua - Passa la vittoria Svavillante in un bagliore Nel cielo d'oro. Mille artigli adunchi Si protendono ad ghermire... Non può sfuggire. Ecco: gli italiani già Hanno preso la città... ... belli, nel maschio viso, in un sorriso vogliono cantare. Adua è liberata: E' ritornata a noi; Adua è conquistata risorgono gli eroi. Va' vittoria va' ... tutto il mondo sa: Adua è vendicata gridiamo ALALA'! Rullano i tamburi; Cessa il fuoco del cannone; Quanta emozione! S'alza tra le lacrime Di gioia e di passione Una visione: Sono i martiri che un dì Questa terra ricoprì Ombre color di sangue Nel sol che langue Cantano così: Adua è liberata: E' ritornata a noi; Adua è conquistata risorgono gli eroi. Va' vittoria va' ... tutto il mondo sa: Adua è vendicata gridiamo ALALA'!
Ti saluto, vado in Abissinia Si formano le schiere e i battaglion e van marciando verso la stazion, hannno lasciato il loro paesello cantando al vento un gaio ritornello. Il treno parte: ad ogni finestrin ripete allegramente il soldatin. Io ti saluto: vado in Abissinia cara Virginia, ma tornerò. Appena giunto nell'accampamento del Reggimento ti scriverò. Ti manderò dall'Africa un bel fior che nasce sotto il ciel dell'Equator. Io ti saluto: vado in Abissinia cara Virginia, ma tornerò. Col giovane soldato tutto ardor c'è chi sul petto ha i segni del valor, ma vanno insieme pieni di gaiezza cantando gl'inni della giovinezza. E il vecchio fante che non può partir rimpiange in cuore di non poter dir: Io ti saluto: vado in Abissinia cara Virginia, ma tornerò. Appena giunto nell'accampamento del Reggimento ti scriverò. Ti manderò dall'Africa un bel fior che nasce sotto il ciel dell'Equator. Io ti saluto: vado in Abissinia cara Virginia, ma tornerò. Dall'Alpi al mare fino all'Equator innalzeremo ovunque il tricolor... Io ti saluto vado in Abissinia, cara Virginia, ma tornerò.
Faccetta Nera Se tu dall'altipiano guardi il mare, Moretta che sei schiava fra gli schiavi, Vedrai come in un sogno tante navi E un tricolore sventolar per te. Faccetta nera, Bell'abissina Aspetta e spera Che già l'ora si avvicina! quando saremo Insieme a te, noi ti daremo Un'altra legge è un altro Re. La legge nostra è schiavitù d'amore, il nostro motto è LIBERTÀ e DOVERE, vendicheremo noi CAMICIE NERE, Gli eroi caduti liberando te! Faccetta nera, Bell'abissina Aspetta e spera Che già l'ora si avvicina! quando saremo Insieme a te, noi ti daremo Un'altra legge è un altro Re. Faccetta nera, piccola abissina, ti porteremo a Roma, liberata. Dal sole nostro tu sarai baciata, Sarai in Camicia Nera pure tu. Faccetta nera, Sarai Romana La tua bandiera sarà sol quella italiana! Noi marceremo Insieme a te E sfileremo avanti al DUCE E avanti al Re!
