San Giacomo di Compostella 2013
Il Cammino Portoghese Valença do Minho - Santiago de Compostela 16 – 26 agosto 2013 Il Cammino Portoghese è sicuramente meno frequentato e meno famoso del Cammino Francese, quello che per convenzione si fa iniziare a Saint Jean Pied de Port e che nell’accezione popolare rappresenta “Il Cammino di Santiago”. Non per questo però il Cammino Portoghese di Santiago è meno ricco di storia e di tradizione. Il tracciato che seguiremo, se pur solamente nella sua ultima parte, ripercorre quello portato a compimento nel 1325 della “Regina Santa” Isabella I di Portogallo – uno dei più famosi pellegrinaggi medievali – e sul quale, quasi due secoli più tardi, passò Giovanni Battista Gonfalonieri, un sacerdote italiano che ci lasciò una delle più dettagliate guide di viaggio del Cammino Portoghese. Il Cammino attraversa dei luoghi interessanti sia da punto di vista culturale, Lisbona, Coimbra, Oporto, Valença do Minho, Tui, Pontevedra sono città che non hanno bisogno di presentazioni, sia da quello paesaggistico un esempio su tutti le rias insenature scavate dall’azione del mare alla foce dei fiumi e tipiche di questa zona del nord della Spagna. A mio parere una cosa però caratterizza in una maniera un po’ speciale questo Cammino: la sua “autenticità”. A differenza del Cammino Francese quello Portoghese, in special modo nella sua prima parte, offre l’opportunità di vivere il Cammino al di fuori della mercificazione che ne è stata fatta in altre zone. Il Pellegrino è ancora qualche cosa di speciale, che va accolto, ospitato. Non si trovano gli albergue super accessoriati con docce, lavatrici, asciugatrici, WiFi, ecc. Bisogna molte volte cercare ospitalità dai Bombeiros Vuluntarios (Vigili del Fuoco Volontari) che sono ben lieti di poter offrire al Pellegrino un materassino su cui passare la notte in cambio del racconto del suo viaggio e di un donativo. Personalmente percorsi il Cammino Portoghese partendo da Coimbra nel 2010, Anno Santo Compostellano, non incontrai molti pellegrini, almeno
fino a Tui, tre inglesi ed una famiglia tedesca con due bimbe piccole e molto spesso la solitudine furono la mia compagnia durante i primi 10 giorni. La cosa che più mi colpì furono le vie di Santiago piene di folla, i rumori che mi parvero più che mai assordanti, è ancora attuale il ricordo della sensazione di disagio che provai in quella Santiago letteralmente invasa da migliaia di pellegrini accorsi per le celebrazioni dell’Anno Santo. Il contrasto con le strade deserte e silenziose che avevo percorso fino a qualche giorno prima fu troppo forte, fuggii letteralmente da Santiago dopo appena un giorno. Quella volta decisi di rientrare in nave, il dondolio delle onde e i tempi di viaggio più lenti mi riconciliarono con quel Cammino. Questa esperienza ha ed avrà sempre nel mio cuore un posto speciale, resterà un ricordo indimenticabile, anche per un altro motivo: nel 2009 durante il Cammino che percorsi con un amico e sua moglie andando da Leon a Santiago ci ripromettemmo per l’anno successivo di fare insieme il Cammino Portoghese, questo nostro progetto purtroppo non si poté realizzare, perché nel febbraio del 2010 il mio amico scomparve prematuramente a causa di una grave malattia. Io andai ugualmente a Santiago ma non fu la stessa cosa e mai più potrò recuperare quei momenti. Ora ogni volta che parlo e penso al Cammino Portoghese i miei ricordi corrono inevitabilmente a quella primavera del 2009. Spero che tutti voi riusciate a vivere compiutamente questo Cammino e a farlo diventare una parte del vostro vissuto da ricordare e da raccontare.. Volpedo, 7 luglio 2013
Guido
Programma Giovedì 15/08/2013 e Venerdì 16/08/2013 Trasferimento ad Oporto con viaggio individuale ritrovo ad Oporto dove ognuno potrà effettuare una visita della città. Pernottamento c/o l’Hotel Tuela Porto – Rua Arquiteto Marques Da Silva, 200 – Massarelos Porto, Tel +351226194153. Porto è una città, tra le più importanti del Portogallo ricca di monumenti e famosa per il vino omonimo. Porto è una città abbastanza inclassificabile bella e decadente antica e cosmopolita, una città di contrasti dove la povertà delle case che si affacciano sulle rive del Douro convivono con la ricchezza di Avenida dos Aliados e Praça da Libertade con le facciate dei palazzi in stile barocco. Per le vie di Porto non si passeggia, si scala vista la pendenza che presenta la riva settentrionale del fiume sulla quale è costruita. Il luogo più suggestivo e anche meta obbligata per i turisti è Piazza della Ribera sulle rive del Douro recentemente restaurata. La piazza è dominata dall’alto dal ponte D.Luiz I, costruito nel 1886, vale sicuramente la pena di salire fino al ponte per godere della vista della città, il ponte è anche la via di accesso dei pellegrini a Porto. La cattedrale urbana del Sé, la stazione di Sao Bento con la sua hall decorata con azulejos, la Torres dos Clèrigos sono alcuni dei monumenti più importanti di questa bella città.
Sabato 17/08/2013 dopo aver dedicato ancora qualche ora alla visita della città in tarda mattinata si procederà al trasferimento in treno nella cittadina di Valença do Minho località da dove avrà inizio il pellegrinaggio. Una volta giunti a Valença dopo la visita del centro storico, si percorrerà a piedi il breve tratto che divide Valença da Tui, passando la frontiera segnata dal Rio Minho. L’attraversamento del ponte di ferro che segna il confine tra i due stati è un momento particolarmente emozionante.
Valença do Minho, città di partenza del pellegrinaggio, è situata a 118,00 chilometri circa da Santiago lungo il Cammino Portoghese, è la cittadina cinta da mura più interessante del nord del Portogallo. Tui è una cittadina con tutti i servizi essenziali per il pellegrino. Il monumento più importante della città è senza dubbio l’imponente Cattedrale. Altri punti architettonici di interesse sono la Cappella di San Telmo, patrono dei naviganti, che secondo la tradizione morì nelle vicinanze di Tui mentre si stava recando in pellegrinaggio a Santiago e la chiesa di San Francesco. Le due città si trovano sui lati opposti del fiume risulta evidente il ruolo strategico che hanno rivestito in passato per il controllo della frontiera tra i due stati.
Pernottamento c/o l’Albergue “Villa San Clemente” (privado) – Canónigo
Valiño, 23 - Tel: +34678 747 700 www.villasanclemente.es
Domenica 18/08/2013 1^ tappa da Tui a Redondela km. 30,90 – h. 8:00 dislivello mt. 270 circa
La prima tappa è caratterizzata dall’essere lunga e noiosa, svolgendosi in gran parte su asfalto, particolarmente tedioso il passaggio della zona industriale di O Porrino. In considerazione del fatto che si tratta del primo giorno e del rischio che comporterebbe percorrere troppi chilometri eviteremo il primo tratto, che come anticipato non presenta particolarità apprezzabili, effettuando il trasferimento da Tui a O Porrino in autobus o in taxi. Usciti da O Porrino bisogna prestare attenzione agli attraversamenti della CN che risultano piuttosto pericolosi. Si attraversa il paesino di Mos dove è presente un piccolo bar con annesso negozio. Di qui si sale fino a raggiungere una piccola chiesa dedicata a Santiago ci vorrà ancora un’ora e mezza prima di raggiungere Redondela cittadina dove ci fermeremo per il pernottamento. Redondela è conosciuta anche come la città dei viadotti a causa dei ponti ferroviari di ferro che la sovrastano il primo, di colore rosso è il viadotto Pedro Floriani inaugurato nel 1876 e ora in disuso mentre il secondo, di colore più scuro è il viadotto Pontevedra del 1884 che è ancora percorso dai treni della linea Coruna-SantiagoPontevedra-Vigo.
Pernottamento c/o l’Albergue “El Camino” (privado) C/ Telmo Bernárdez, 11 Tel: +34650 963 676
www.albergueredondela.com
Lunedì 19/08/2013 2^ tappa da Redondela a Pontevedra km. 18,20 h. 5:00 dislivello mt. 300 c.ca Quella di oggi è una tappa facile e corta che propone dei paesaggi incantevoli sulle Rias. Dopo aver attraversato Arcade, piccolo paese senza grandi attrattive il Cammino giunge a Ponte Sampaio, uno dei più famosi ponti del Cammino Portoghese, Il ponte fu inaugurato nel 1795 e nel 1809 fu scenario di una famosa battaglia tra il popolo “Gallego” armato e le truppe napoleoniche guidate dal generale Ney. Nonostante le forze preponderanti l’esercito francese, che voleva riconquistare la cittadina di Vigo, non riuscì a passare il ponte fermato dai gesti eroici del reggimento popolare e fu costretto alla ritirata. ll finale di tappa è a Pontevedra, la capitale del Cammino Portoghese in Galizia, questa è una raffinata cittadina ricca di storia e di monumenti. L’Alamenda con il monumento agli eroi di Ponte Sampaio, la Praza da Ferrerìa, la Praza da Teucro sono alcune delle attrattive della città. Una menzione particolare merita la Chiesa della Peregrina con la sua pianta a forma di conchiglia. la Vergine Peregrina è la patrona del Cammino Portoghese. La Madonna viene rappresentata come Madonna vestita come un pellegrino.
Pernottamento c/o Hotel Galicia Palace Avenida de Vigo, 3 Tel: +34986864411
Martedì 20/08/2012 3^ tappa da Pontevedra a Caldas de Reis km. 25,90 h. 6:00 dislivello mt. 100 c.ca Il Ponte do Burgo, un ponte storico sopra il Rio Lèrez, conduce i pellegrini fuori della città. Dopo un tratto su asfalto dopo Alba inizia uno dei tratti più belli della giornata che attraverso sentieri immersi nei boschi di querce caratteristici della Galizia. Usciti dal bosco si passano alcune “aldeas” alternando tratti in asfalto a sentieri di terra fino ad arrivare a Caldas de Reis. Questo paese era famoso già in epoca romana per le sue acque termali e fino al medioevo fu un centro amministrativo e religioso molto importante. Una assidua frequentatrice della stazione termale era la regina di Castilla dona Urraca.
Pernottamento c/o Albergue “O’ Cruceiro” (privado) Juan Fuentes, 44 Tel: +34 986 540 165
www.ocruceiroalbergue.com Mercoledì 21/08/2012 4^ tappa da Caldas de Reis a Padròn km. 18,40 h.5:00 dislivello mt. 150 c.ca
La giornata inizia con una salitella che attraverso boschi e prati porta fino a Carracedo. Una discesa, sempre in mezzo ai boschi conduce a San Miguel de Valga e quindi a Pontecesures dove si attraversa il Rio Ulla. Subito dopo il ponte si svolta lungo la riva del Rio Sar, lo stesso che passa per Compostela, per arrivare in una delle citta più emblematiche della mitologia Jacobea, Padròn. Secondo la leggenda i due discepoli che con un lungo e pericoloso viaggio attraverso il Mar Mediterraneo portarono le spoglie dell’Apostolo Santiago dalla Palestina, dove fu martirizzato per mano di Erode Agrippa, alla Spagna; con la loro barca attraccarono proprio qui dopo aver risalito il Rio Sar. Nella chiesa Santiago, sotto l’altare maggiore, è conservata la grossa pietra “El pedròn” dove si dice fu ancorata la barca degli apostoli. Altra tipicità del paese i famosi peperoni di Padròn che “unos pican y otros no”. Per chi avesse ancora in serbo un po’ di energie vale la pena affrontare la salita della scalinata che porta a Santiaguino del Monte, dove si trova una piccola chiesetta ed una statua del santo. La tradizione vuole che qui Santiago abbia pronunciato uno dei suoi primi sermoni in terra gallega. Altra meta piacevole per il pellegrino in cerca di riposo e frescura è il giardino botanico con i suoi vialetti alberati. Meritevole di una visita la Casa Museo di Rosalia de Castro, la figlia più famosa di questo paese, geniale poetessa gallega morta di cancro all’età di soli 48 anni.
Pernottamento
c/o:
Hotel Rosalìa Maruxa Villanueva S/N +34981812490 Hotel Chef Rivera – Enlace Parque, 7 +34981810413
Tel
Tel
Giovedì 22/08/2012 5^ tappa da Padròn a Santiago de Compostela km. 23,60 h.7:00 dislivello mt. 350 c.ca E infine Santiago!! Gli ultimi chilometri prima di raggiungere Santiago hanno sempre un sapore particolare e tutti sono portati a fare un bilancio dei giorni trascorsi lungo il Cammino è anche il momento dei saluti degli amici conosciuti e che hanno condiviso con noi la strada, la pioggia, la polvere, il sole, insomma tutti i momenti belli e brutti che il Cammino ha regalato. La giornata inizia attraversando Iria Flavia con la sua Collegiata. Nella piccola cittadina ha sede la Fondazione Camillo Josè Cela, Premio Nobel per la letteratura nel 1989. Si seguono strade asfaltate con un traffico abbastanza intenso. Si passa dinnanzi al Santuario della Esclavitude, grande edificio in stile barocco che, con le sue due torri gemelle alte oltre 30 metri, ricorda, in versione più modesta, il profilo della
Cattedrale di Santiago. Si attraversa Rùa do Francos, un’autentica “aldea gallega” dove si incontra il “cruceiro do Francos”, uno dei più antichi di Galizia, e una tipica Carballeira (piccolo bosco di quercie) dove in passato la comunità si riuniva in occasione delle feste. Nei pressi di Rùa do Francos la leggenda situa il castello di un altro personaggio della mitologia Jacopea: la “Regina Lupa”.
Lupa era una regina celtico-pagana che viveva in questa terra quando i discepoli di Santiago sbarcarono con le spoglie del santo in Padròn. I discepoli, nel corso del loro viaggio verso il monte Libradon, dovettero chiedere a Lupa il permesso per attraversare le sue terre. Questa, che però era contraria alla diffusione del cristianesimo tra le sue genti, decise di prendersi gioco dei due discepoli dicendo loro che avrebbero potuto passare a patto che il corpo del santo fosse stato trasportato su di un carro trainato da due tori selvaggi – inutile dire che l’impresa si presentava impossibile – però non appena il corpo di Santiago fu posto sul carro, i due animali divennero docili come due agnelli e si posero tranquillamente in marcia. Alla vista di quanto accaduto la Regina Lupa si convertì alla fede cattolica e lasciò che i discepoli proseguissero il loro cammino. Da qui in circa un’ora si raggiunge il Milladoiro un quartiere extraurbano di Santiago che si attraversa per arrivare al Monte Agro dos Monteiros, il Monte do Gozo del Cammino Portoghese. Da qui , aguzzando la vista, si può distinguere la sagoma scura della Cattedrale. A questo punto non resta che affrontare la lunga discesa che porterà a Santiago ed alla Piazza dell’Obradoiro. Lo Conseguimos!!!
Pernottamento c/o: Hotel Pico Sacro Calle San Fancisco (nelle vicinanze della Cattedrale di Santiago)
SANTIAGO DE COMPOSTELA: Santiago offre innumerevoli proposte per pernottare in
ogni fascia di prezzo. Non è raro quando si arriva in città essere avvicinati da uno dei numerosissimi affittacamere che propongono sistemazioni a prezzi convenienti. Per chi volesse partecipare alla messa del Pellegrino questa viene celebrata ogni giorno alle 12:00, è sempre meglio raggiungere la Cattedrale con un certo anticipo se si vuole trovare
posto a sedere.
Venerdì 23/08/2012 giornata a disposizione Sabato 24/08/2012 giornata a disposizione Domenica 25/08/2012 COSTI: il costo dei pernottamenti negli “Albergue” privati e di 10/12 euro. Gli Albergue sono strutture molto spartane, anche se negli ultimi anni il numero dei servizi offerti è aumentato in maniera notevole, dove si dorme in camerate generalmente da 10 o più posti in letti a castello con uso doccia e bagno comuni. Possibilità in alcuni di utilizzare la lavatrice e l’asciugatrice molto utili in caso di pioggia. Naturalmente i prezzi degli Hotel sono superiori a fronte di un’offerta di servizi di qualità superiore. In Santiago i prezzi sono leggermente più elevati (15-25 euro) ma in città si può trovare un ampia offerta di camere in affitto (anche se non sempre le condizioni igieniche sono ottimali ed è sempre meglio
chiedere di visionale i locali prima di accettare) e, per i più esigenti, di Hotel di tutte le categorie. per quanto riguarda i pasti lungo il percorso numerosi ristoranti/bar offrono il menù del pellegrino/menù del dia ad un prezzo che può variare dagli 8 ai 12 euro In alcuni Albergue è consentito l’uso della cucina anche se risulta talvolta un po’ problematico conciliare le esigenze dei vari pellegrini. Per la colazione gli orari spagnoli non sempre coincidono con quelli dei pellegrini e numerosi bar non aprono prima delle 9 è possibile comperare la sera il necessario per la colazione ed in alcuni albergue sono presenti distributori automatici di bevande calde e altri generi di conforto. giornate libere in Santiago oltre alla visita della città vecchia c’è la possibilità di visitare il museo diocesano e il tetto della Cattedrale (per chi volesse effettuare questa visita è consigliabile prenotare già il giorno dell’arrivo). E’ anche possibile raggiungere Capo Finisterre , la fine del mondo, anche se va detto che il tragitto in autobus è piuttosto lungo e stancante a causa delle strade tortuose e delle numerose fermate previste ed anche il costo del biglietto è abbastanza elevato. La Credenziale E’ il documento ufficiale e imprescindibile per effettuare il pellegrinaggio. Si tratta di un foglio contenente i dati anagrafici del pellegrino, e che va obbligatoriamente timbrato alla fine di ogni tappa. Per poter ottenere la “Compostela” è necessario negli ultimi 100 kilometri acquisire almeno 2 timbri al giorno. I timbri (in spagnolo sello) Oltre che nei rifugi si possono attenere presso le chiese e luoghi di culto e in numerosi bar ed esercizi pubblici. Sarà cura dell’organizzazione procurare la credenziale per tutti i partecipanti. Perché gli ultmi 100 kilometri?? I pellegrini che percorrono almeno gli ultimi 100 kilometri a
piedi, 200 km in bicicletta ha il diritto di ottenere la “Compostela” ovvero l’atto ufficiale del Capitolo della Cattedrale attestante l’avvenuta effettuazione del pellegrinaggio per motivi religiosi o spirituali. La Compostela viene rilasciata dalla Oficina del Peregrino in Rua do Vilar. Equipaggiamento Premesso che il peso dello zaino non dovrebbe superare il 10% della propria massa corporea particolare attenzione va messa nella scelta dell’equipaggiamento da portare riducendo all’essenziale le cose da mettere nello zaino. (vedi allegato) Guide In commercio si trovano numerose guide. Sono quasi tutte abbastanza ben fatte e ricche di buoni consigli anche se il loro utilizzo, almeno per quanto riguarda il percorso, per gli ultimi cento km è pressoché superfluo. Il Cammino è tutto molto ben segnalato ed il flusso dei pellegrini funziona meglio di ogni segnavia in caso di necessità gli abitanti della zona sono sempre disponibilissimi a dare informazioni.
Simboli e Curiosità LA CONCHIGLIA: il simbolo che contraddistingue i pellegrini sulla via di Santiago è sicuramente la conchiglia, “vieira” o “concha” in spagnolo. Secondo numerose fonti il suo utilizzo è riconducibile all’usanza che avevano i pellegrini nell’antichità, una volta giunti a Santiago di proseguire fino all’oceano, per vedere la fine del mondo allora conosciuto, e sulle spiagge raccogliere una conchiglia da riportare a casa quale testimonianza del compiuto pellegrinaggio. Il viaggio di ritorno si svolgeva naturalmente a piedi.
IL BORDONE: il bastone oggi come allora costituisce uno dei segni che caratterizzano il pellegrino di legno più o meno pregiato serviva per difendersi dagli attacchi degli animali selvatici e dei briganti oltre che a sostenersi ed aiutarsi nel cammino. Oggi i più utilizzano bastoncini telescopici in materiali tecnologici ma la loro funzione rimane sostanzialmente la stessa. LA ZUCCA: una volta debitamente essiccata e svuotata veniva utilizzata come borraccia. Oggi meglio avvalersi delle meno rustiche ma più funzionali bottiglie di plastica. PELLEGRINI, ROMEI, PALMIERI: coloro che si recavano in pellegrinaggio a Santiago venivano indicati con l’appellativo di “pellegrini” a differenza di quelli che camminavano alla volta di Roma e della dimora ultima dell’apostolo Pietro che erano chiamati “Romei”. I pellegrini di Terra Santa erano conosciuti come “palmieri”. IL BOTAFUMEIRO: il “Botafumeiro” è un grosso incensiere, alto 1,10 metri e pesante 50 chilogrammi, che viene utilizzato per la benedizione finale durante la messa del pellegrino. Viene fatto oscillare con un sistema di carrucole e funi, per fare questo è necessaria l’opera di ben 8 uomini, i “tiraboleiros”, Si tratta di una cerimonia veramente emozionante. L’origine della cerimonia è però molto meno suggestiva all’origine del suo utilizzo vi fu infatti la necessità di coprire gli odori dei pellegrini che si accalcavano nella Cattedrale. LA FRECCIA: nel 1984 il parroco del Cebreiro Don Elias Valina, un autentico appassionato del Cammino, ha iniziato a segnalare alcuni tratti del “Cammino Francese” con delle frecce tracciate con della vernice gialla avanzata da lavori effettuati per il ripristino della segnaletica stradale. Da allora la freccia gialla è divenuto il segnale convenzionale dei Cammini di Santiago. ANNO SANTO: per privilegio concesso nel 1179 da Papa Alessandro III con la bolla “Regis Aeterna” gli anni in cui il 25 luglio, giorno di San Giacomo, viene proclamato l’Anno Santo Compostellano. L’ulti Anno Santo è stato nel 2010 mentre i prossimi saranno nel 2021, 2027 e 2032 “CAMMINI” e non “CAMMINO”: è impreciso, a mio parere, riferirsi al pellegrinaggio a Santiago con il termine Cammino di Santiago. Quando lo facciamo generalmente ci riferiamo al “Cammino Francese” ovvero quello che ha inizio a Roncisvalle, reso famoso tra l’altro dal libro di Paolo Coelho. Roncisvalle con il suo Hospitale però si affermò solo in un secondo tempo perché prima i pellegrini preferivano transitare per il passo del Somport, più a sud, “Cammino Aragonese” che a Puente de la Reina si unisce al Cammino Francese. La prima peregrinazione della quale si ha notizia ha inizio da Oviedo e fu compiuta dal Re Alfonso il Casto e dalla sua corte “Cammino Primitivo”. Da Donostia/San Sebastian, nei Paesi Baschi, prende le mosse il “Cammino del Norte” o “Cammino della Costa” che segue appunto la costa nord della Spagna fu il cammino più seguito durante l’occupazione Islamica perché le zone più a sud erano meno sicure con rischio di subire attacchi ed essere depredati ed uccisi. Dal Monastero di Montserrat in Catalunya parte il “Cammino di San Jaume” che si fonde col Francese a Logrono, capoluogo della Rioja. A Siviglia iniziano igli oltre 900 chilometri della “Ruta de la Plata”, da Valencia il “Cammino del Levante” e da Alicante il “Cammino del Sureste”. Lisbona, in Portogallo, e il punto di partenza per chi vuole percorrere il “Cammino Portoghese”. I pellegrini che provenivano dalla Gran Bretagna generalmente preferivano sbarcare a La Coruna e percorrere da lì i circa 80 chilometri che mancavano per raggiungere Santiago chiamato per questo “Camino Inglès”. Vi sono molti altri cammini o varianti di quelli elencati qui sopra la cui descrizione potrete trovare sul bel sito di Flavio Vandoni (vedi sezione link). Di altro avviso l’amica Ana I. Barreda coordinatrice degli Hospitaleros Voluntarios che afferma che esiste solamente un Cammino di Santiago, quello Francese, mentre tutti gli altri sono cammini che vanno a Santiago.
ULTREYA e SUSEYA: si dice, che queste parole fossero usate dai pellegrini che si incontravano nel Cammino sia come saluto che per farsi coraggio nel pellegrinaggio. Al saluto Ultreya l’altro pellegrino rispondeva Suseya. Questo modo di salutarsi e incitarsi non trova però riscontro in nessun documento ufficiale. Nel quinto libro del Codex Calixtinus, oltre alla prima guida del Cammino Francese di Santiago, vengono riportate la partitura musicale ed il testo di un antico canto, che i pellegrini, si dice, intonassero nella cattedrale di Santiago nel medioevo che conteneva questi due termini. Ultreya (ultra+eia), “Sempre più avanti”, e Suseya (sus+eia) “Sempre più in alto”, non sono parole latine pure, sono il risultato dell’uso popolare di questa lingua e, ancora oggi lungo le strade che portano a Santiago, si possono udire pellegrini che si scambiano queste “parole magiche”. PEREGRINOS, BICIGRINOS, TURIGRINOS: lungo il Cammino non è raro sentire queste parole ad indicare i pellegrini che passano lungo le strade. Mentre il termine Peregrinos si riferisce ai pellegrini più “ortodossi”, la parola “bicigrinos” individua quei pellegrini che percorrono il Cammino in bicicletta. Infine i pellegrini che vivono il loro Cammino come una vacanza tenendo i comportamenti tipici dei turisti vengono ironicamente definiti “turigrinos”.
Link Tutti quelli che abitualmente utilizzano internet potranno trovare un numero veramente imponente di siti, blog, ecc dedicati al Cammino mi permetto di consigliare questi due siti dove è possibile reperire una quantità di informazioni utili: www.pellegrinando.it bel sito di Flavio Vandoni fonte inesauribile di notizie e curiosità sui Cammini di Santiago ed atri cammini in Spagna e in Italia. www.mundicamino.es sito spagnolo, molto interessanti le guide dei Cammini con cartina e profilo altimetrico.
Come gestirsi durante la settimana: in considerazione del fatto che i pernottamenti sono tutti prenotati eviterei partenze troppo mattutine ed attenderei almeno il sorgere del sole in modo di poter godere del paesaggio, a meno che il clima non imponga scelte diverse. Camminare in gruppo o da soli? Io ho sempre camminato da solo ma per questo cammino sono al vostro servizio quindi lascio che sia il gruppo a decidere. In caso di emergenza il mio numero di telefono movil è 0039 3482324896 oppure 0039 3808806122 ricordate di digitare sempre il prefisso internazionale per l’Italia che è 0039. Vi chiedo, per favore di limitare le telefonate quando saremo in Spagna perché è a carico del ricevente il costo della telefonata per la tratta straniera. Per quanto riguarda le cose da portare vi rimando alla fotocopia consegnata durante il primo incontro eliminando eventualmente qualche cosa. Ricordate il mio consiglio portate l’essenziale!!! E vi accorgerete comunque di aver portato più cose di quelle che realmente vi serviranno. Un’ ultima nota o suggerimento, alla mattina prima di partire e durante i pasti, a meno che non ci siano motivi di particolare importanza, spegnete il cellulare, vi aiuterà a concentrarvi di più su quello che state facendo e vi lascerà la mente più libera, abbiamo già tutto il resto dell’anno per “godere” di questa schiavitù..
Cosa metter nello zaino: Indispensabili 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22.
3 magliette 3 paia di calze 3 paia di slip pantaloni di ricambio ciabatte in gomma per la doccia sacco lenzuolo/sacco a pelo leggero giacca impermeabile pile/felpa cappello tesa larga set per toilette asciugamano grande (sono preferibili quelli in microfibra) piccola pila mantella per la pioggia/ombrello crema solare e crema doposole medicinali specifici (per i generici ci sono un sacco di farmacie) set ago e filo tuta leggera che può servire anche come pigiama penna telefono cellulare qualche foglio per scrivere bastoni da walking (per chi li usa abitualmente) fotocamera
Lusso 1. 2. 3. 4. 5. 6.
Coltellino multiuso Scarpe di ricambio Lettore MP3 manuale della lingua Spagnola guida del Cammino. kinetic tape Ogni altra cosa non presente nella lista INDISPENSABILI
Leggete attentamente il capitolo riguardante il peso dello zaino uno zaino troppo pesante potrebbe rovinare il vostro pellegrinaggio in maniera definitiva. C’è sempre la possibilità di spedire strada facendo le cose in eccesso a Santiago o a casa oppure di far trasportare lo zaino da un taxi, anche se in questo tratto di cammino questo tipo di servizio è meno presente (il servizio costa generalmente 3,00 euro a tratta), ma, come si dice, prevenire è meglio che curare
INDIRIZZI ALBERGUE E HOSTAL l’Hotel Tuela Porto – Rua Arquiteto Marques Da Silva, 200 – Massarelos Porto, Tel +351226194153. Albergue privato “Villa San Clemente” (privado) – Canónigo Valiño, 23 – Tui Tel: +34678 747 700 Albergue privato “El Camino” C/ Telmo Bernárdez, 11 – Redondela Tel: +34650 963 676 Hotel Galicia Palace Avenida de Vigo, 3 – Pontevedra Tel: +34986864411 Albergue privato “O’ Cruceiro” Juan Fuentes, 44 – Caldas de Reis Tel: +34 986 540 165 Hotel Rosalìa Maruxa Villanueva S/N – Padròn Tel +34981812490 Hotel Chef Rivera – Enlace Parque, 7 - Padròn Tel +34981810413 Hotel Pico Sacro Calle San Fancisco – Santiago de Compostela
Nome e Cognome
Telefono
1
Guido Albasini
00393482324896
2
Ornella Conficoni
3
Carla Riboldi
4
Stefano De Agostini
5
Ebe Bonadeo
6
Anna Ghislieri
7
Gino Venti
8
Carme Rapetti
9
Paola Scarabello
10
PierLuigi Semino
11
Mirella Baselica
Buen Camino!