METODO NAZIONALE STANDARD
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE
SALMONELLA
BSOP ID 24 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07 Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 1 di 13 Riferimento no: BSOP ID 24i2 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency www.evaluations-standards.org.uk Email:
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STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD I Metodi Nazionali Standard, che includono le procedure operative standard (POS) algoritmi e linee guida, promuovono l’adozione di elevati livelli di qualità, contribuendo ad assicurare la possibilità di confronto delle informazioni diagnostiche ottenute in laboratori diversi. Ciò consente la standardizzazione della sorveglianza sostenuta dalla ricerca, sviluppo e verifica, promovendo nello stesso tempo la salute pubblica e la fiducia del paziente nelle proprie strutture sanitarie. I metodi sono ben referenziati e rappresentano un buono standard minimo per la microbiologia clinica e per la salute pubblica. Comunque, utilizzando i Metodi Nazionali Standard, i laboratori dovranno tenere in considerazione le esigenze locali e potranno intraprendere ricerche addizionali. I metodi forniscono inoltre un punto di riferimento per un loro sviluppo successivo. I Metodi Nazionali Standard sono stati sviluppati, revisionati ed aggiornati con una procedura aperta di consenso ove le opinioni di tutti i partecipanti sono state tenute in adeguata considerazione ed i documenti elaborati riflettono il consenso della maggior parte degli stessi. I rappresentanti di alcune organizzazioni professionali, incluse quelle il cui logo appare sulla prima pagina, sono membri dei gruppi di lavoro che sviluppano i Metodi Nazionali Standard. L’inclusione del logo di una organizzazione nella prima pagina implica sostegno agli obiettivi ed al processo di preparazione dei metodi standard. I componenti di queste organizzazioni scientifiche hanno partecipato allo sviluppo dei Metodi Nazionali Standard ma le loro opinioni personali non rispecchiano necessariamente quelle dell’organizzazione di cui sono membri. L’elenco attuale delle organizzazioni professionali partecipanti può essere ottenuto tramite e-mail all’indirizzo
[email protected]. Le prestazioni dei metodi standard sono condizionate dalla qualità di reagenti, strumentazione, procedure commerciali o prove messe a punto in loco. I laboratori dovrebbero assicurare che queste siano state validate e dimostrate idonee allo scopo prefissato. Devono essere adottate procedure di controllo di qualità interno ed esterno. Nonostante siano state osservate le più scrupolose attenzioni nella preparazione di questa pubblicazione, la Health Protection Agency o qualsiasi organizzazione di sostegno non può essere ritenuta responsabile dell’accuratezza o dell’utilizzo o di qualsiasi conseguenza derivante dall’uso o da modifiche delle informazioni contenute in questo documento. Queste procedure sono intese solamente come una risorsa generale per i professionisti che esercitano in questo settore, operanti nel Regno Unito, pertanto si dovrà ricorrere ad altri consulenti quando ritenuto necessario. Se si apportano modifiche a questa pubblicazione, si deve porre in evidenza dove sono state apportate modifiche al documento originale. La Health Protection Agency (HPA) dovrà essere informata in ogni circostanza. La HPA è una organizzazione indipendente che ha lo scopo di proteggere la salute della popolazione. Ad essa confluiscono esperienze professionali già appartenenti ad organizzazioni ufficiali. Maggiori informazioni riferibili alla HPA possono essere ottenute al sito www.hpa.org.uk La HPA è un’organizzazione che mira ad essere completamente in accordo con le direttive Caldicott. Ciò significa prendere ogni possibile precauzione per prevenire la diffusione non autorizzata di informazioni sui pazienti e di garantire che le informazioni relative agli stessi siano mantenute in condizioni di sicurezza1. Maggiori dettagli possono essere ottenuti dal sito web www.evaluations-standards.org.uk. Contributi allo sviluppo dei documenti possono essere forniti contattando l’indirizzo
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Riferimento suggerito per questo documento: Health Protection Agency (2007). Identification of Salmonella species. National Standard Method BSOP ID 24 Emissione 2. http://www.hpa-standardmethods.org.uk/pdf_sops.asp. IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07 Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 2 di 13 Riferimento BSOP ID 24i2 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency www.evaluations-standards.org.uk Email:
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INDICE STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD .....................................................................................
2
INDICE .....................................................................................................................................................
3
PROCEDURA DI MODIFICA ................................................................................................... ............
4
SCOPO DEL DOCUMENTO ...................................................................................................................
5
INTRODUZIONE ...................................................................................................................................
5
INFORMAZIONE TECNICA ....................................................................................................................
5
1
CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA ....................................................................................
6
2
MICRORGANISMI BERSAGLIO .................................................................................................
6
3
IDENTIFICAZIONE .......................................................................................................................
6
3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6
ASPETTO MICROSCOPICO ……………………………………………………………..……..……… TERRENI DI ISOLAMENTO PRIMARIO ….……………………………………………………….……… ASPETTO COLONIA ..……………………………..…………………………………………….……… PROCEDURE DI PROVA ....………………………………...……………………...……......…...…… IDENTIFICAZIONE SUCCESSIVA ………………………….…………...………………….…………... CONSERVAZIONE ED INVIO ...………..……………......………………………….……..…...……...
6 6 7 7 7 7
4
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA - DIAGRAMMA DI FLUSSO ............................
8
5
REFERTAZIONE .................................................................................................................,........
9
IDENTIFICAZIONE PRELIMINARE ………..…………..…………………………………….………….. CONFERMA IDENTIFICAZIONE …………………………………….………….…………..………….. MEDICO MICROBIOLOGO ……………………………………………………………………………… CCDC ……………………………………………………………………………………..…………. CENTRO PER INFEZIONI …………………………………………………………………..…………. GRUPPO CONTROLLO INFEZIONI ……………………………………………………….….………….
9 9 9 9 9 9
5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 6
RIFERIMENTI ............................................................................................................................... 10 6.1 LABORATORIO DI RIFERIMENTO ……...………………………………………………..……………… 10
7
RINGRAZIAMENTI E CONTATTI .................................................................................................... 11 .
BIBLIOGRAFIA ...................................................................................................................................... 12
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PROCEDURA DI MODIFICA Documento di riferimento controllato Titolo del documento controllato
BSOP D 24 Identificazione delle specie Salmonella
Ciascun Metodo Nazionale Standard possiede una registrazione separata con le modifiche. Le modifiche di questa revisione sono riportate in questa pagina. Le precedenti modifiche sono disponibili presso la
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Emissione no. Scartata
Inserita Emissione no.
Pagina
Sessione(i) interessate
Modifica
2/ 09.11.07
1.1
2
1
Prima pagina
Aggiunto il logo dell’Irlanda del Nord
8
Diagramma di flusso
Titolo cambiato e diagramma di flusso in formato Visio. Diagramma di flusso aggiornato
10
6 Riferimenti
Inserito collegamento ai manuali d’uso del laboratorio di riferimento
12
Bibliografia
Bibliografia revisionata ed aggiornata
Tutte
Tutte
Inseriti collegamenti PDF per i documenti dei MNS
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07 Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 4 di 13 Riferimento BSOP ID 24i2 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency www.evaluations-standards.org.uk Email:
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IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA SCOPO DEL DOCUMENTO Questo Metodo Nazionale Standard (MNS) descrive l’identificazione delle specie Salmonella. La maggior parte delle Salmonellae è isolata dalle feci, ma i microrganismi possono essere isolati anche da altri campioni quali sangue, midollo ed urine.
INTRODUZIONE Tassonomia I sierotipi di Salmonella ed Arizona appartengono alla famiglia delle Enterobacteriaceae ed attualmente sono considerate componenti di due specie, Salmonella Bongori (in precedenza sottospecie V) e Salmonella Enterica2,3 (comprendente sei sottospecie: I = enterica, II = salamae, IIIa = arizonae, IIIb = diarizonae, IV = houtenae, e VI = indica). La maggior parte delle salmonelle isolate (>99.5%) dall’uomo appartiene ai sierotipi di Salmonella enterica. La classificazione adottata in questo MNS segue l’indicazione della Judicial Commission of the International Committee on Systematics of Prokaryotes4. E’ comunque probabile che i laboratori continueranno nel prossimo futuro a refertare i sierotipi come specie5.
Caratteristiche Le specie Salmonella sono costituite da bastoncini Gram-negativi. Su agar sangue, le colonie presentano un diametro di 2-3. Di solito non fermentano il lattosio. Le specie Salmonella sono mobili (con poche eccezioni) anaerobie facoltative, producono acido da glucosio, solitamente con produzione di gas, e sono ossidasi negative6. La maggior parte produce idrogeno solforato, tranne Salmonella Paratyphi A e Salmonella Typhi, che è una debole produttrice. Sono identificate utilizzando prove sierologiche e biochimiche. Le specie Salmonella sono classificate ed identificate in sierotipi secondo lo schema di Kauffmann-White7, che raggruppa altre 2000 sierotipi. La suddivisione primaria è rappresentata dai sierogruppi “O” (quelli con antigene somatico comune), che sono poi suddivisi in funzione delle caratteristiche degli antigeni “H” (flagellari)7. I ceppi di Salmonella Typhi possono produrre antigene Vi, formando uno strato di acido polisaccarico all’esterno della parete cellulare. Quando completamente sviluppato, questo conferisce al battere la capacità di agglutinare con l’antisiero Vi e lo rende non agglutinabile con l’antisiero “O”. Antigeni simili al Vi sono pure presenti in alcuni ceppi di Salmonella Paratyphi C e Salmonella Dublin. Sono note infezioni acquisite in laboratorio, comprese quelle da Salmonella Typhi8.
Principi di identificazione Gli isolati delle colture sono identificati tramite aspetto delle colonie, sierologia (agglutinazione con antisieri specifici) e prove biochimiche. Se è richiesta la conferma dell’identificazione gli isolati devono essere inviati al Laboratorio di Riferimento.
INFORMAZIONE TECNICA N/D
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07 Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 5 di 13 Riferimento BSOP ID 24i2 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency www.evaluations-standards.org.uk Email:
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CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA9-18
1
La maggior parte delle specie Salmonella appartiene al Gruppo di Rischio 2 con eccezioni importanti per che comprendono S. Typhi e S. Paratyphi A, B & C. Tutte le manipolazioni con S. Typhi e S. Paratyphi A, B & C devono essere eseguite in condizioni di livello di Contenimento 3. S. Typhi e S. Paratyphi A, B & C causano malattie gravi e talvolta mortali. Sono state segnalate infezioni acquisite in Laboratorio. E’ disponibile la vaccinazione per S. Typhi. Fare riferimento alle linee guida sulla sicurezza nella manipolazione dei microrganismi del Gruppo di Rischio 2 documentati in questo MNS. Eseguire le procedure di laboratorio che generano aerosol infettivi in cabina di sicurezza microbiologica. Le linee guida precedentemente esplicitate devono essere supplementate con la COSHH locale e con la valutazione del rischio. E’ essenziale il rispetto delle regolamentazioni di spedizione postale e di trasporto.
MICRORGANISMI BERSAGLIO19
2
Sierotipi di Salmonella di più frequente isolamento nel Regno Unito Salmonella Enteritidis (1,9,12:g, m:-) Salmonella Typhimurium (1,4,5:i: 1,2) Salmonella Virchow (6,7:r: 1,2) Salmonella Hadar (6,8:z10: e, n, x) Salmonella Heidelberg (1,4,5,12:r: 1,2) Salmonella Newport (6,8:e, h: 1,2) Salmonella Infantis ((6,7:r: 1,5) Salmonella Agona (4,12:f, g, s:-) Sierotipi di Salmonella che causano febbre enterica Salmonella Paratyphi A (1,2,12:a: 1,2) Salmonella Paratyphi B (1,4,5,12:b: 1,2) Salmonella Paratyphi C (6,7,Vi: c: 1,5) Salmonella Typhi (9,12,Vi: d:-)
3
IDENTIFICAZIONE
3.1
ASPETTO MICROSCOPICO Colorazione Gram (consultare BSOPTP 39 - Staining Procedures) Bastoncini Gram-negativi
3.2
TERRENI SI ISOLAMENTO PRIMARIO Agar sangue incubato in aria a 35-37°C per 18-24 ore Agar CLED incubato in aria a 35-37°C per 18-24 ore Agar XLD incubato in aria a 35-37°C per 18-24 ore DCA incubato in aria a 35-37°C per 18-24 ore
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07 Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 6 di 13 Riferimento BSOP ID 24i2 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency www.evaluations-standards.org.uk Email:
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3.3
ASPETTO COLONIA Le colonie su agar sangue sono umide con diametro di 2-3 mm. Su agar CLED le specie Salmonella non fermentano il lattosio (alcuni sierotipi quali S. Arizonaee e Salmonella Indiana possono fermentare il lattosio). Su agar XLD le specie Salmonella formano colonie rosse di solito con centro nero (alcuni sierotipi quali Salmonella Paratyphi A e Salmonella Typhi possono non presentare centro nero). Su DCA le colonie sono prive di colore di solito con centro nero (alcuni serotipi come Salmoella Paratyphi A e Salmonella Typhi possono non presentare centro nero).
3.4
PROCEDURE DI PROVA
3.4.1
AGGLUTINAZIONE Agglutinazione con antisiero polivalente O e H (consultare BSOPTP 3 - Agglutination Test ) Le specie Salmonella dovrebbero agglutinare con antisiero Polivalente O. Alcuni sierotipi, quale Salmonella Typhi, possono produrre l’antigene Vi che può prevenire l’agglutinazione con l’antisiero polivalente O. Nell’antisiero Polivalente O non sono inclusi gli anticorpi per tutti i sierotipi. Gli antigeni H possono non svilupparsi su alcuni agar solidi. Se opportuno, eseguire sottocolture su agar-semisolido. Sono sufficienti, per uso di routine, i seguenti antisieri a capacità limitata: x Polivalente O x Singolo componente O (2, 4, 6, 7,8 ,9 ,3, 10) x Polivalente H x Sieri rapidi H (RSD 1, 2, 3) x Polivalente H fase 2 (1-7) x Singolo componente H (a, b, c, d, E, G, i, r)
3.4.2 PROVE BIOCHIMICHE Ureasi (consultare BSOPTP 36 - Urease Test) Le specie Salmonella non producono ureasi Ossidasi (consultare BSOPTP 26 - Oxidase Test) Le specie Salmonella sono ossidasi-negative Confezioni commerciali per identificazione Confezioni di laboratorio per identificazione
3.5
IDENTIFICAZIONE SUCCESSIVA N/D
3.6
CONSERVAZIONE ED INVIO Se richiesto, purificare un isolato su un becco di clarino di agar nutriente per l’invio al Laboratorio di Riferimento.
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07 Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 7 di 13 Riferimento BSOP ID 24i2 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency www.evaluations-standards.org.uk Email:
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4
IDENTIFICAZIONE DI SALMONELLA - DIAGRAMMA DI FLUSSO Campioni clinici Terreni di isolamento primario
Agar sangue
Agar CLED
Agar XLD
DCA
Colonie umide Diametro 2-3 mm
Non lattosio fermentanti
Colonie rosse di solito con centro nero
Colonie incolori di solito con centro nero
Prova ossidasi Positiva
Negativa
Agglutinazione con antisiero polivalente O e Vi
Scartare Positiva
Negativa
Ureasi
(37°C per 4 ore in aerobiosi)
Verifica purezza su CLED (37°C per 4 ore in aerobiosi)
Ureasi negativa
Ureasi positiva
Prove biochimiche Verifica purezza su CLED
Scartare
(37°C per 18 ore in aerobiosi)
Verifica purezza coltura Interpretazione prove biochimiche *Per le prove di agglutinazione seguire le istruzioni del produttore. Nell'antisiero polivalente O non sono inclusi anticorpi per tutti gli antigeni O
Possibile specie Salmonella
Non specie Salmonella
Prove di agglutinazione da piastra CLED*
Una o tutte positive
Fattore unico O (2, 4,6.7, 8, 9, 3.10)
Sieri rapidi H (RSD 1, 2, 3) Fase polivalente 2 (1-7)
Tutte negative
Fattore unico H (a, b, c, d, E, G, i, r)
Considerare le informazioni cliniche Se richiesto, ripetere le prove di agglutinazione da sotto-colture recenti da agar non-selettivo. Se opportuno, conservare l'isolato puro su becco di clarino di agar nutriente per l'invio al Laboratorio di Riferimento per conferma tipizzazione fagica e sierologica
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5
REFERTAZIONE
5.1
IDENTIFICAZIONE PRELIMINARE Se riscontrate le appropriate caratteristiche della crescita, aspetto delle colonie e sono confermati i risultati della ureasi e di quelli sierologici.
5.2
CONFERMA IDENTIFICAZIONE Dopo i risultati ottenuti per l’identificazione con confezione commerciale o di laboratorio e/o referto del Laboratorio di Riferimento.
5.3
MEDICO MICROBIOLOGO In accordo con il protocollo locale, informare il medico microbiologo di tutte le colture positive da sedi normalmente sterili e di tutti gli isolati presunti o confermati di Salmonella Typhi e Salmonella Paratyphi. In accordo al protocollo locale informare il medico microbiologo di un presunto o confermato isolamento di Salmonella se il modulo di richiesta contiene importanti informazioni quali: x
Piressia/febbre di origine ignota (PUO, FUO - pyrexia/fever of unknown origin)
x
Setticemia
x
Enterocolite, in modo particolare se ulcerativa con possibile perforazione intestinale
x
Condizioni precedenti, associate a disfunzioni neurologiche sub-acute / stati confusionali o esantemi (“macchie rosa”)
x
Viaggi all’estero
x
Infezioni urinarie secondarie a schistosomiasi
x
Anamnesi di abuso di droghe, alcolismo, immunodeficienza o altre malattie concomitanti, quali tumori o soggetti in trattamento anti-neoplastico inducente neutropenia e/o mucosite
x
Lavoro in laboratorio
x
Intossicazione alimentare, specialmente se coinvolge prodotti alimentari insoliti o importati
x
Manipolazione alimentare
x
Ricerche in condizioni epidemiche o per condizione di portatore
Seguire i protocolli locali per la refertazione al clinico
5.4
CCDC Fare riferimento al Memorandum locale di Informazione.
5.5
CENTRO PER INFEZIONI20 Fare riferimento alle linee guida attuali del CDSC ed alle indicazioni del COSURV.
5.6
GRUPPO CONTROLLO INFEZIONI Informare il gruppo di controllo delle infezioni degli isolati presunti e confermati delle specie Salmonella.
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6
SEGNALAZIONI
6.1
LABORATORIO DI RIFERIMENTO Per informazioni sugli accertamenti disponibili, tempi di risposta, procedure di trasporto ed altre, riguardanti il laboratorio di riferimento, rivolgersi a: http://www.hpa.org.uk/cfi/lep/default.htm Laboratory of Enteric Pathogens Specialist and Reference Microbiology Division Health Protection Agency 61 Colindale Avenue London NW9 5EQ Contattare il centralino del SRMD: Tel. +44 (0) 20 8200 4400
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7
RINGRAZIAMENTI E CONTATTI Questo Metodo Nazionale Standard è stato sviluppato, revisionato e controllato dallo Standard Methods Working Group for Bacteriology (http://www.hpastandardmethods.org.uk/wg bacteriology.asp). Si ringraziano per la collaborazione i numerosi operatori dei laboratori di batteriologia e le organizzazioni specialistiche che hanno fornito informazioni e commenti durante lo sviluppo di questo documento, ed il Redattore Medico per la revisione finale. I Metodi Nazionali Standard sono emessi dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory, Centre for Infections, Health Protection Agency London. Per altre informazioni prendere contatti con: Standards Unit Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Health Protection Agency Colindale London NW9 5EQ E-mail:
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IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07 Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 11 di 13 Riferimento BSOP ID 24i2 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency www.evaluations-standards.org.uk Email:
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BIBLIOGRAFIA 1. Department of Health NHS Executive: The Caldicott Committee. Report on the review of patientidentifiable information. London. December 1997. 2. Le Minor L, Popoff MY. Designation of Salmonella enterica sp. nov., nom. rev., as the type and only species of the genus Salmonella. Int J Syst Bacteriol 1987;37:465-8. 3. Old DC. Nomenclature of Salmonella. Journal of Medical Microbiology 1992;37:361-3. 4. Judicial Commission of the International Committee on Systematics of Prokaryotes. Opinion: The type species of the genus Salmonella Lignieres 1900 is Salmonella enterica (ex Kauffmann and Edwards 1952) Le Minor and Popoff 1987, with type strain LT2T, and conservation of the epithet enterica in Salmonella enterica over all earlier epithets that may be applied to this species. Opinion 80 . Int J Syst Evol Microbiol 2005;55:519-20. 5. Reeves MW, Evins GM, Heiba AA, Plikaytis BD, Farmer JJ, III. Clonal nature of Salmonella typhi and its genetic relatedness to other salmonellae as shown by multilocus enzyme electrophoresis, and proposal of Salmonella bongori comb. nov. Journal of Clinical Microbiology 1989;27:313-20. 6. Le Minor L. Genus III Salmonella . In: Krieg NR, Holt JG, editors. Bergey's Manual of Systematic Bacteriology.Vol 1. Baltimore: Williams and Wilkins; 1984. p. 427-58. 7. The Salmonella Subcommittee of the Nomenclature Committee of the International Society for Microbiology. The genus Salmonella lignieres, 1900. J Hyg 1934;34:333-50. 8. Blaser MJ, Lofgren JP. Fatal salmonellosis originating in a clinical microbiology laboratory. J Clin Microbiol 1981;13:855-8. 9. Advisory Committee on Dangerous Pathogens. 2004 Approved List of Biological Agents. http://www.hse.gov.uk/pubns/misc208.pdf. p. 1-17. 10. Public Health Laboratory Service Standing Advisory Committee on Laboratory Safety. Safety Precautions: Notes for Guidance. 4th ed. London: Public Health Laboratory Service (PHLS); 1993. 11. Control of Substances Hazardous to Health Regulations 2002. General COSHH. Approved Code of Practice and Guidance, L5. Suffolk: HSE Books; 2002. 12. Health and Safety Executive. 5 steps to risk assessment: a step by step guide to a safer and healthier workplace, IND (G) 163 (REVL). Suffolk: HSE Books; 2002. 13. Health Services Advisory Committee. Safety in Health Service laboratories. Safe working and the prevention of infection in clinical laboratories and similar facilities. 2nd ed. Suffolk: HSE Books; 2003. 14. NHS Estates. Health Building Note 15. Facilities for pathology services. 2nd ed. London: The Stationary Office; 2005. 15. BS EN 12469: 2000. Biotechnology - performance criteria for microbiological safety cabinets. London: British Standards Institution (BSI); 2000. 16. BS 5726: 1992. Microbiological safety cabinets. Part 2. Recommendations for information to be exchanged between purchaser, vendor and installer and recommendations for installation. London: British Standards Institution (BSI); 1992. 17. BS 5726: 1992. Microbiological safety cabinets. Part 4. Recommendations for selection, use and maintenance. London: British Standards Institution (BSI); 1992.
IDENTIFICAZIONE DI SPECIE SALMONELLA Revisione no: 2 Data di revisione 09.11.07 Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 12 di 13 Riferimento no: BSOP ID 24i2 Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency www.evaluations-standards.org.uk Email:
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18. Advisory Committee on Dangerous Pathogens. The management, design and operation of microbiological containment laboratories. Suffolk: HSE Books; 2001. 19. Bopp CA, Brenner FW, Wells JG, Strockbine NA. Escherichia, Shigella, and Salmonella. In: Murray PR, Baron EJ, Pfaller MA, Tenover FC, Yolken RH, editors. Manual of Clinical Microbiology. 7th ed. Washington D.C: American Society for Microbiology; 1999. p. 459-74. 20. Health Protection Agency. Laboratory Reporting to the Health Protection Agency. Guide for diagnostic laboratories. February 2007.
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