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Anno XL
1364 numero
14 Maggio 2012
Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. - Prezzo per copia euro 0,50
I prezzi dei viaggi sotto accusa
l campanello d’allarme lo ha suonato Astoi dichiarandosi preoccupato per la politica dei prezzi attuata da Valtur, spezzando in questo modo il consueto atteggiamento di distacco dell’associazione rispetto alle politiche commerciali delle aziende. Parlare di dumping, però, non è facile, perché bisognerebbe conoscere i parametri di riferimento e il costo d’acquisto dei servizi. Inoltre, in un mercato che ha perso tra il 30 e il 40% di quote negli ultimi 4 anni non usare l’arma del pricing è impos-
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sibile per chiunque operi nel settore. Gli operatori da noi interpellati confermano l’applicazione di formule commerciali aggressive, spesso a complemento di campagne di advanced booking, che quest’anno sono state in molti casi prorogate. Inoltre, si segnala che sono gli stessi fornitori di servizi ad aggiornare i prezzi. Da qui la costante ricontrattazione. Nei giorni scor-si il Gruppo Kuoni ha annunciato negoziazioni addizionali che saranno indirizzate verso proposte specifiche e target particolari. A PAG. 3
E’ corsa al low cost I business low cost nei cieli contagia le compagnie tradizionali, inclini a cavalcare l’onda di questo successo. Una strategia che in molti casi è stata decisa per risollevare le sorti delle attività di corto e medio raggio in affanno. Ultime indiscrezioni sono quelle relative ai due big europei, Air France e Lufthansa. Il gruppo Air France-Klm stareb-
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be pensando di dotare Air France di una compagnia a basso costo. E in Germania, intorno a Lufthansa, i rumors in questo senso si sprecano. Fonti di stampa tedesche riportano notizie circa la volontà del vettore di lanciare una filiale low cost di nome Direct4You, ma si parla anche della possibile unione, sotto un solo tetto, di Germanwings ed A PAG. 4 Eurowings.
In questo numero Lufthansa dà slancio al long haul
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Nh Italia focalizza sul target Mice
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Egyptair spinge sull’internazionale
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Kuoni-Best Tours: fiducia nel futuro
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Per la Spagna un trend rallentato
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Focus
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GuidaViaggi
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Pricing
Dumping, espressione scomoda I t.o. concordano sulla necessità di operazioni tattiche per incentivare le partenze e riconoscono il rischio nel superare la soglia di Laura Dominici
Siamo fortemente preoccupati dalla politica dei prezzi attuata da Valtur, distorsiva nei confronti del mercato in quanto improntata ad una flessione molto consistente rispetto alle tariffe pubblicizzate nel relativo catalogo”. Così si esprimeva qualche settimana fa il presidente di Astoi Confindustria Viaggi, Roberto Corbella, facendosi portavoce di un disagio diffuso tra i tour operator per questa politica di prezzi al ribasso. Una mossa che stupiva per almeno due motivi: spezzava il consueto atteggiamento di distacco dell’associazione rispetto alle politiche commerciali delle aziende e trascurava il fatto che parte dei suoi stessi associati avevano negli anni contribuito allo svilimento dei prezzi. Secondo Gino Andreetta, direttore generale Club Med Italia, però, il vero problema è un altro: “Bisogna capire cosa si intende per dumping - dichiara a Gv -. Ad oggi si può avere soltanto la visione del proprio prezzo, ma non si può sapere quale è quello di acquisto delle altre aziende. Allora mettere sul mercato le nette a -30 o -40% vuol dire fare dumping?”, si chiede e per tutta risposta aggiunge: “Noi riteniamo che l’agente di viaggi sia il tramite per dare fiducia al mercato e da parte nostra c’è l’impegno di mantenere coerenza nella politica di advanced booking e nella qualità offerta, primo aspetto che si rischia di perdere quando si scende nella mischia dei prezzi”. In
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un mercato che in 4 anni ha perso tra il 30 e il 40% del suo mercato, come racconta Andreetta, e in cui l’offerta è ben superiore alla domanda, diventa difficile non agire sulla leva tariffaria. Campagne per tutti “Tutti - ammette Angelo Cartelli, direttore commerciale e marketing Eden Viaggi - abbiamo la necessità di fare campagne di prodotto per un certo perio-
do, certo non è una prassi attuabile 12 mesi l’anno. Noi anzitutto abbiamo cercato di attuare una politica di Super Price aggressiva che non ci facesse finire nella morsa del last minute. E’ vero anche che talvolta il Super Price 1 non è stato sufficiente e abbiamo dovuto ritoccare il prezzo, ma ci si concentra solo su campagne tattiche con un inizio e una fine ben definiti. Piuttosto preferiamo sospendere la catena charter”. Una ri-
Il salva-margine della Francia Acquistare meglio per proporre un prezzo (più) giusto. E’ la strategia dichiarata in avvio di stagione dai tour operator francesi, dopo un 2011 segnato in alcuni casi da un dumping troppo marcato. La scorsa estate, su certe mete, Grecia in primis, un’offerta eccessiva ha provocato una guerra dei prezzi in cui, a rimetterci, è stata la marginalità. Pur di vendere quanto acquistato, denuncia alla stampa d’Oltralpe il direttore generale di Héliades, Jean Brajon, “alcuni non hanno esitato a praticare prezzi folli. Proporre una settimana ad agosto a 500 euro è un suicidio”. L’operatore ha scelto quest’anno di diminuire l’offerta “per evitare di svendere. Il prezzo dovrebbe di conseguenza risalire.
Il giro d’affari sarà in calo, ma la redditività sarà migliore”, spera il manager, augurandosi che altri t.o. facciano lo stesso. Sulla stessa scia Transat France, il cui obiettivo, dichiarato dal presidente Patrice Caradec, è la redditività. Thomas Cook ha seguito la “regola d’oro”, impegnarsi in termini di posti aerei meno rispetto alle vendite prefissate, sapendo che questo fa sì che si debba aumentare la capacità aerea via via che si presenta la domanda. Una flessibilità, questa, necessaria ma costosa. Prendere tutti i seggiolini in blocco è più vantaggioso economicamente. Ecco allora che quest’anno si prevede, per il tour operating francese, un maggior ricorso a charter condivisi. E.C.
duzione voli che è stata attuata dal t.o. nella coda di stagione invernale per le catene di lungo raggio. Commentando il trend estivo, Cartelli dichiara che “giugno, luglio e agosto sono in ritardo. Funzionano bene Mar Rosso e Tunisia, mentre la Grecia è in flessione”. In termini di volato charter l’estate di Eden si presenta con numeri in linea con lo scorso anno, “ma non abbiamo ancora previsto i voli speciali aggiuntivi di agosto. Vedremo più avanti”.
Meno persone in viaggio Il manager di Eden è certo di una cosa: “Quest’anno viaggeranno meno persone e la partita dell’estate si farà interessante. Per crescere bisognerà erodere quote ai competitor. Si rende necessaria una maggiore trasparenza e, per il bene di tutti, sarebbe il caso di sedersi attorno a un tavolo e discutere”. Per Alberto Corti, direttore Federviaggio, parlare di dumping implica avere a disposizione parametri e valori di riferimento, “ma in questa fase è impossibile, perché gli stessi forni-
tori di servizi si trovano a dover rifare i prezzi e il mercato charter è in calo almeno del 15%”. A scendere è il fatturato e la qualità dei ricavi prodotti.
Negoziazioni addizionali Il Gruppo Kuoni è al lavoro sul pricing. Lo ha annunciato nei giorni scorsi l’azienda presentando la nuova sede milanese. “Sono in vista negoziazioni addizionali - ha anticipato il coo Kuoni Italia, Stefano Cerrato che saranno però indirizzate verso alcune destinazioni e proposte specifiche, rivolte ad alcuni target quali viaggi di nozze e single”. "E' una ricontrattazione continua", ha rimarcato Mario Vercesi, ceo Best Tours, rispondendo ad una domanda sul livello dei prezzi del prodotto mar Rosso. Il manager, però, ha sottolineato con forza che “sotto un certo livello non si può andare, pena il non poter garantire la qualità che il cliente si aspetta dal gruppo. Tanto che in molti casi si è deciso di creare in sede di contrattazione dei paletti in modo che non sia il fornitore stes-
so a creare concorrenza sulla concorrenza”. In casa Kuoni il monitoraggio delle tariffe è ormai diventato una costante, con un controllo di quanto fanno i competitor e con un lavoro condotto da un team centrale di pricing, iniziativa a livello di gruppo, importata anche in Italia. Parte dall’analisi dell’inverno, Sergio Testi, direttore divisione Easy del Gruppo Alpitour, da pochi giorni sotto la guida del nuovo a.d. e presidente Gabriele Burgio, per spiegare che “l’advanced booking ha faticato, ma per effetto anche di un early booking più corto”. La campagna di prenotazione anticipata dedicata all’estate con scadenza a fine marzo, invece, “ha prodotto il 25% di fatturato dell’estate sul prodotto charter, rispetto ad un 23-24% dell’esercizio precedente”. E’ però cambiato il mix di prodotto: “Mar Rosso e Tunisia riscontrano un ottimo andamento, grazie ad un buon rapporto qualità-prezzo. In ritardo rispetto allo scorso anno sono Spagna e Grecia”. Il target delle famiglie, secondo Testi, sta rispondendo, ma “il ritardo lo incontreremo in chi vive una situazione di instabilità”. Il gruppo intanto ha impostato una campagna di promozione sulla Grecia, “senza però ricorrere a una politica di dumping” e cerca di accelerare anche grazie alle attività dei network e con il sostegno dei “grandi clienti”. “Alle stesse condizioni accordate al resto del mercato”, promette il manager. Commentando il buon riscontro di vendite di BravoNet-Hp dopo l’ingresso nella propria orbita in seguito all’operazione condivisa con Costa Crociere, spiega: “E’ inevitabile che i network di proprietà cambino le proprie strategie, ma non abbiamo adottato modalità diverse da quelle tradizionali”. Sul lungo raggio il gruppo ha sostenuto il prodotto con l’iniziativa “no fuel” valida fino a fine marzo e che eliminava gli adeguamenti carburante. Per il peso del last minute nel mese di maggio Testi dichiara infine “un 15-20% di incidenza. Vedremo poi cosa succederà nei prossimi mesi...”.
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Primo piano
Quando la major si fa low cost Strategia per risollevare il medio e corto raggio
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di Emanuela Comelli
asso costo, cifre in crescita. Il business low cost nei cieli del mondo macina numeri, e sempre più anche le compagnie cosiddette tradizionali sono inclini a cavalcare l’onda di questo successo. Una strategia, questa, che in molti casi è stata decisa per risollevare le sorti delle attività di corto e medio raggio in affanno.
B
Rumors sui big europei Ultime indiscrezioni, in ordine di tempo, sono quelle relative ai due big europei, Air France e Lufthansa. Il gruppo Air France-Klm starebbe pensando di dotare
cost di Iberia. Durante la stagione estiva la compagnia servirà 17 mete, in Spagna ma non solo: tra le mete estere figura anche Napoli. La flotta del vettore è costituita da quattro A320, ma entro fine anno dovrebbe arrivare a 14 A320 con uno staff di 500 dipendenti. Obiettivo del nuovo vettore, ha spiegato in conferenza stampa il ceo Iberia, Rafael Sanchez-Lozano, è consentire ai voli di corto e medio raggio, oggi non profittevoli, di diventarlo. Il nuovo vettore è stato accolto dai piloti Iberia a suon di scioperi. Dopo aver annunciato l’intenzione di incrociare le braccia tutti i venerdì e lu-
Corporation, nasce Jetstar Japan. La compagnia dovrebbe iniziare ad operare voli domestici da luglio, in anticipo su quanto precedentemente annunciato. Quattro le basi in Giappone: l'hub iniziale sarà l'aeroporto di Narita a Tokyo, che verrà seguito dalle basi a Osaka, Sapporo e Fukuoka. Per il lancio della vendita dei biglietti, il vettore ha annunciato che metterà a disposizione 10mila posti al prezzo speciale di 1 yen (un centesimo di euro). Con una flotta inizialmente di tre aerei, il vettore dovrebbe arrivare a contarne 24 nell’arco di tre anni. La compagnia affronterà la
vettori tradizionali quali la stessa Ana e Japan Airlines. Il primo volo operato è stato dall'aeroporto di Kansai, vicino ad Osaka, a Sapporo. Obiettivo è arrivare a trasportare sei milioni di passeggeri l'anno entro cinque anni. In agosto, poi, dovrebbe partire AirAsia Japan, jv tra Ana ed AirAsia. Protagonista in Giappone, Qantas è attiva anche in Cina e, con China Eastern Airlines, sta lavorando al lancio di una low cost basata ad Hong Kong, Jetstar Hong Kong. La compagnia dovrebbe debuttare l'anno prossimo e contare, fino al 2015, su una flotta di 18 Airbus 320. L'investimento
Un aereo Peach Aviation
Air France di una compagnia low cost. Questo secondo quanto ha dichiarato il pdg Jean-Cyril Spinetta al giornale tedesco Die Welt. E sempre per restare in Germania, intorno a Lufthansa i rumors in questo senso si sprecano, specie sui media di casa. Fonti di stampa tedesche riportano notizie circa la volontà del vettore di lanciare una nuova filiale low cost, di nome Direct4You. Ma circolano anche voci secondo cui la new entry altro non sarebbe se non l'unione, sotto uno stesso tetto, di Germanwings ed Eurowings. Dai diretti interessati non pare siano arrivati commenti. Già operativa è invece Iberia Express, che vola nei cieli di Spagna dal 25 marzo. Palma de Maiorca, Alicante, Malaga e Siviglia sono le prime destinazioni raggiunte da Madrid dalla low
nedì da fine marzo al 20 luglio, solo a fine aprile, dopo diversi giorni di agitazione, molto aerei a terra e milioni di euro persi, la promessa del Governo spagnolo di una mediazione ha messo fine all’agitazione.
Fermento giapponese Anche nell’Eldorado asiatico nomi di primo piano dell’aviazione tradizionale sono scesi n campo ed hanno lanciato, o stanno per lanciare, filiali a basso costo. Terra fertile, in questo senso, il Giappone. Non per niente la Narita International Airport Corporation ha reso noto che entro il 2015 l'aeroporto di Tokyo disporrà proprio di un terminal low cost. Nel 2011, da una joint venture siglata tra il Gruppo Qantas, Japan Airlines, Mitsubishi Corporation e Century Tokyo Leasing
concorrenza di Peach Aviation, in volo da inizio marzo. Anche qui tariffe interessanti: la filiale di All Nippon Airways intende offrire biglietti per meno di un terzo del prezzo proposto dai
complessivo delle due compagnie aeree nell'operazione ammonterebbe a 198 milioni di dollari. Cambiamo Paese, ma restiamo nell’area, con Scoot, filiale low cost di Singapore
arla con me di Laura Dominici
C’è una ragione in più, quest’anno, per spingere l’advanced booking. I t.o. devono cercare di immagazzinare più prenotazioni possibili. La politica commerciale di questi ultimi mesi è la testimonianza di questo tentativo. Le ragioni? Finora si è parlato di una fase di incertezza, ma tanti addetti ai lavori sono concordi nel riconoscere che la vera crisi si deve ancora manifestare. E questo succederà da giugno in poi, quando Imu, aumento dei costi e il peso accresciuto delle addizionali regionali peseranno davvero in busta paga. A questo punto si passerà da una fase di insicurezza psicologica ad un vero e proprio ostacolo pratico: la carenza di denaro, che dovrà essere impiegato per spese e tasse aggiuntive più che per concedersi pause di svago e relax. Una riflessione che gli operatori hanno elaborato anzitempo e per questo diventa difficile per loro trattenersi da una politica commerciale aggressiva, che anche se mette a rischio il margine aziendale può garantire un nocciolo duro di vendite. Non è casuale, infatti, che diversi player abbiano deciso di prorogare le promozioni e che agli incentivi per il cliente finale si sommino i benefit per il canale distributivo e ogni tipo di sforzo per fidelizzare il trade. Si è addirittura pensato di allestire le vetrine delle adv e invitare il cliente finale in agenzia pur di stimolare il passaggio di clientela. Impegno apprezzabile, ma che, sfortunatamente, si scontra con un livello di domanda sempre più drammaticamente ridotto rispetto all’offerta disponibile sul mercato.
Airlines, che progetta di servire almeno cinque città entro l'anno. La compagnia dovrebbe iniziare ad operare tra giugno e luglio. Tra le mete la Cina e il Giappone, ma anche Sydney e la Gold Coast australiana. In India, come parte di una operazione di rebranding strategico, a partire dalla fine di marzo, Jet Airways ha deciso di consolidare i suoi prodotti low cost JetLite e Jet Airways Konnect con un unico marchio: JetKonnect. Questo il nuovo brand dedicato ai voli low cost, con una flotta mista di velivoli Boeing e Atr. "Il gruppo Jet Airways è sempre stato attivo nel rispondere alle esigenze dei
Le mosse di Alitalia E in Italia? Qui la notizia è recente, e ben nota agli addetti del settore. Il Gruppo Alitalia ha firmato a metà aprile il contratto per l’acquisizione di attività di Wind Jet relative al trasporto passeggeri di linea. Con questa operazione, si legge in una nota, “il Gruppo Alitalia mira ad acquisire il know how specialistico sviluppato da Wind Jet nel settore dei voli a basso costo, completando ed arricchendo il proprio portafoglio di prodotti e competenze. Ciò consentirà di diversificare ulteriormente l’offerta del Gruppo Alitalia – in linea con quanto già avviato con il progetto Air One - qe, in particolare, di proporre al mercato una nuova e più ampia offerta, italiana e di qualità, di voli low cost”. Solo dieci giorni dopo l’annuncio è arrivata la notizia dell’apertura della procedura di mobilità da parte della stessa Wind Jet. Si attende di capire il futuro di compagnia e lavoratori.
propri passeggeri, dimostrando un approccio flessibile nell'elaborazione di innovativi prodotti e servizi – ha dichiarato, a commento dell’operazione, Sudheer Raghavan, chief commercial officer -. La decisione di adottare un nuovo e unico marchio per i voli low cost è stata presa per offrire ai nostri ospiti un solo prodotto di qualità superiore e dal servizio completo, mantenendo la sinergia con il marchio madre Jet Airways".
Il Golfo dice no All’appello manca l’area del Golfo, dove primeggiano, e crescono in maniera importante, vettori del calibro di Etihad Airways, Emirates e Qatar Airways. Negli anni c’è stato qualche annuncio circa la volontà di creare una low cost, addirittura a fine 2010 Qatar Airways si diceva pronta, se necessario al business, a creare un vettore di questo tipo in meno di tre mesi. Eppure nulla è stato fatto sino ad ora. Forse è ancora valido ciò che ha dichiarato nel lontano 2004 proprio il ceo Qatar Airways, Akbar Al Baker, che diceva di non temere le low cost, ritenendo che le stesse non avrebbero avuto successo nella regione per tre motivi: scarsa popolazione e quindi pochi potenziali clienti, regolamentazione dei cieli ed aeroporti cari.
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Primo piano
Lufthansa rilancia con il B747-800 Più efficienza salva costi con la nuova ammiraglia di Mariangela Traficante
Vogliamo essere il motore dell’industria aerea europea, il numero uno tra le compagnie, grazie all’innovazione ed alla tecnologia. Ma per farlo abbiamo bisogno delle risorse necessarie”. Rivendica il ruolo di leader Lufthansa, attraverso le parole del suo presidente Christoph Franz, ma impossibile perdere di vista l’orizzonte finanziario. L’occasione è la presentazione, a Francoforte, del primo Boeing 747-800 Intercontinental, di cui la compagnia tedesca è cliente di lancio: nessun riferimento diretto al rosso del trimestre (le perdite operative sono raddoppiate a 381 milioni di euro rispetto ai 169 milioni dello stesso periodo del 2011) né al pesante taglio di
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organico di cui si è letto nei giorni scorsi. La giornata è dedicata a celebrare il nuovo jumbo da 317,5 mln di dollari (prezzo di listino) ma traspare dalle parole di Franz l’appello ai circa 200 invitati a vendere ai propri clienti, a tenere alti i load factor. Il B747-800, nuova ammiraglia lungo raggio, rappresenta sia la spinta al
business, che lo strumento per risolvere l’impasse dei costi, quanto meno gli operativi. Lufthansa compie infatti un passo avanti verso l’obiettivo di una three-litrefleet, vale a dire un parco macchine che consumi non più di 3 litri di carburante ogni 100 passeggero/km. “Questo modello è più efficiente del 15%, in termini di
consumo del carburante, rispetto a velivoli simili. Genera il 15% in meno di emissioni”, una buona notizia per l’ambiente ma anche per la compagnia, come le colleghe alle prese con l’Emissions Trading Scheme dell’Ue, e l’impronta acustica è del 30% inferiore a quella di altri jumbo (questione spinosa, quella del ru-
Il roll-in del jumbo
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Boeing: “Agli altri nel 2013/2014” Altre compagnie hanno annunciato il loro interesse per il B747-800. “Lo hanno ordinato Korean Air, Air China, Transaero, ed altri che non possiamo ancora divulgare”, ha spiegato Elizabeth Lund, vice president e general manager 747, Boeing Commercial Airplanes. “La gran parte li riceverà tra fine 2013 e inizio 2014. Lufthansa sarà dunque l’unica ad averlo per i prossimi 2 anni”. La crisi sembra non aver inciso sui piani di sviluppo. “Nessuno ha cancellato gli ordini. Anzi, rinnovare la flotta lasciando a terra i modelli più vecchi investendo in questi rappresenta un modo, per i vettori, per rispondere alla crisi. Sono infatti molto più efficienti e aiutano a contenere i costi carburante”.
more, proprio a Francoforte, dove le proteste dei residenti hanno portato al bando dei voli notturni). “Crediamo a questo futuro”, aggiunge Franz, tanto che la compagnia conferma anche i successivi 19 ordini del B747-800. "Ne abbiamo ordinati 20 – spiega Carsten Spohr, membro dell’Executive Board -, verranno consegnati al ritmo di 5 all'anno. Dopo il debutto su Washington verranno impiegati su Chicago, Los Angeles, Delhi e Bangalore". Il primo volo passeggeri ufficiale è previsto per il 1° giugno, da Francoforte. Non si tratta solo dell'evoluzione del predecessore, il B747-
400, rispetto al quale peraltro misura quasi 6 metri in più di lunghezza: "Circa il 70% di quello che vedete è completamente di nuova concezione - ha spiegato Spohr, che solo in maniera molto diplomatica ha sfiorato le notizie dei tagli -. Nelle scorse settimane avete letto che intendiamo risparmiare e io vi dico sì, è vero. Ma lo faremo con aerei come questo". Volerà configurato in 3 classi: la first, che con i suoi 8 posti occupa la parte superiore del muso, l’economy, 262, e la business class, che qui svela la nuova versione (e verrà installata anche negli A330 nei prossimi 3 anni) che offrirà 92 posti.
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Fiavet, prove di cambiamento La nuova giunta alle prese con i problemi d’agenzia
Una politica turistica oltreconfine
di Annarosa Toso
are pressing su governo e istituzioni per risolvere annosi problemi, aggravati da altre regole da rispettare per gli adv, quali tracciabilità, spesometro, redditometro, cui si aggiunge il desiderio di internazionalizzare l'associazione. E’ il bisogno emerso nel corso del 50° Congresso Fiavet in Croazia. Per questo motivo la Fiavet sosterrà la candidatura di Boris Zgomba, presidente Uhpa, associazione delle adv croate, alla presidenza dell'Ectaa e ha invitato a far parte della Fiavet, come membri associati, la Croazia e la Tunisia, Paese che ospiterà ad ottobre un’altra riunione dell’associazione. L'assemblea congressuale Fiavet, definita proficua per il presidente, si è svolta a porte chiuse, ma da alcune
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espressioni tese sarebbe lecito pensare che anche la nuova giunta si trovi ad affrontare problemi di peso e che la litigiosità, malgrado i buoni propositi, sia un nemico duro da abbattere. Il presidente Fortunato Giovannoni ha commentato l'andamento dell'assemblea con le seguenti parole: “Sono soddisfatto, credevo andasse peggio”. In effetti non è stato votato all'unanimità il bilancio preventivo e non è stata affrontata la questione dell'assenza in giunta di un esponente della regione Lazio, la più importante in Italia per numero di associati. Problema che prima o poi dovrà essere risolto.
Le tematiche Se Caterina Cittadino, capo dipartimento Sviluppo e competitività del turi-
smo, ha dichiarato che la crisi dà poche speranze per una crescita nel comparto, il segretario generale dell'Ectaa, Michel de Blust, dopo aver fatto fuoco sulla Iata e sulle dispotiche regole che periodicamente impone alle agenzie, ha dato una boccata di speranza a tutto il settore, illustrando alcuni studi che confermano che dal turismo avverrà la principale crescita economica dei prossimi anni.
Paesi in crescita “In Germania lo scorso anno – ha ricordato Michel de Blust – è stata registrata una crescita del 5% per la vendita di vacanze organizzate. Altri Paesi europei registrano un punto percentuale di incremento. Si può credere che quella svolta positiva, auspicata da tutti,
non sia così lontana”. In Croazia, poi, è stato presentato l'accordo di partnership tra Amadeus e Fiavet Servizi, mirato a creare sinergie nell'ambito dell'offerta e della distribuzione dei servizi per il comparto agenziale.
Accorpamento Da segnalare la presa di posizione del presidente Giovannoni sull'ipotesi dell'accorpamento del dipartimento del Turismo nel ministero degli Affari regionali. “E’ come mettere due malati gravi nella stessa stanza. Ci sarebbero poche speranze di salvezza – ha commentato -. Non è questo il sistema per risolvere il problema del turismo in Italia, tagliando là dove sarebbe necessario investire”. Prossimo appuntamento a ottobre, in Tunisia, a Sousse.
A
colloquio con il presidente Fiavet, Fortunato Giovannoni, che commenta l’andamento di mercato e l’impatto delle mosse di governo.
Gv: Si è parlato di tracciabilità, di spesometro. Quale la reale situazione? “Su questo serio problema abbiamo chiesto un incontro con il ministro del Turismo per proporre dei cambiamenti”. Gv: Quale è la posizione della Fiavet sui corsi Iata? “Non riteniamo che siano necessari e abbiamo espresso un’opinione negativa. La Fiavet ha pronta una piattaforma con Amadeus che garantisce il dettagliante su più fronti”. Gv: Conferma che le adv sono in sofferenza per carenza di cash flow e che ricevono tante richieste di preventivi che però non si concretizzano? “E' vero, ma in questo periodo matura la maggior richiesta di preventivi, che secondo noi dovrebbero essere fatti pagare. Lasciamo agli agenti la libertà di muoversi come credono, non potendo noi istituzionalizzare questa regola”. Gv: In questo congresso è emerso che la Fiavet vuole un'immagine più internazionale. “Siamo intenzionati a far entrare in Fiavet tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Saremo portatori di una politica turistica del Mediterraneo”. A.To.
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L’intervista
Nh: “Nel mirino Mice e commerciale”
Gv: Ma quali sono i focus su cui dovrete concentrarvi in Italia? “L’area commerciale è prioritaria. Stiamo parlando di un rinforzo strutturale interno e poi punteremo sul segmento Mice. Previsto anche un consolidamento del posizionamento corporate e il rafforzamento dei legami con i partner distributivi. Attualmente il 50% delle vendite è in forma diretta e il restante 50% intermediato”.
Le strategie del direttore Eduardo Bosh in Italia elle scorse settimane Nh Hoteles ha concluso il processo di rifinanziamento – da tre a cinque anni - con 33 banche per 800 milioni di euro di debito, di cui 75 milioni per l’Italia. L’accordo per l’Italia sarà siglato a luglio, quando il processo di ristrutturazione nel nostro mercato sarà portato a compimento. Intesa Sanpaolo, presente con il 5,65% di quote nella casamadre spagnola, detiene nella controllata Nh Italia il 44,5% di azioni. Il 2011 del gruppo si è chiuso con 1.428 milioni di euro di ricavi (+7% sul 2010), un Ebitda in aumento del 37% e un utile netto di 6,2 milioni di euro. “Le maggiori riduzioni nei costi sono avvenute in Spagna e Italia”, si legge nel
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comunicato finanziario di fine febbraio, che anticipa per il 2012: “Ci aspettiamo un decremento delle entrate nel primo trimestre dell’esercizio, con buone performance in Europa centrale e nelle Americhe e una ripresa nel secondo trimestre dell’anno”. Con Eduardo Bosh, direttore commerciale Nh Italia, facciamo il punto sui progetti italiani, che mirano ad uno sviluppo nel Mice e al potenziamento dell’area commerciale. Gv: E’ un grosso progetto di rifinanziamento quello appena concluso. “Sì, ma non ci sono mai state grandi preoccupazioni. Nonostante la crisi siamo un gruppo solido e il valore degli asset, pari a 2,2 miliardi di euro, supera quello del
debito. L’accordo conferma che il gruppo è solido ed appetibile”. Gv: E’ dunque possibile ipotizzare una prossima variazione nell’assetto azionario, dopo il dietrofront cinese? “Nh è un gruppo quotato e sicuramente appetibile. Potremmo assistere a delle evoluzioni”. Gv: Si è concluso il rinnovamento del brand Jolly? “Il riallineamento si è concluso dopo un percorso di investimenti per 100 milioni, tra ristrutturazioni e aperture, durato dal 2007 al 2011. Ora disponiamo di 53 strutture in tutto”. Gv: Su quali aspetti si basa il core business? “Si concentra sul business
travel, ma lo scorso anno il leisure è stato beneficiato dalla crisi del Nord Africa. In Italia abbiamo un buon bilanciamento tra i segmenti”. Gv: Che tipo di azioni prevedete per migliorare occupazione e Revpar? “C’è stata una revisione del processo produttivo commerciale. Siamo più veloci e adattabili alle particolarità dell’Italia, che è divisa in 5 parti, con una politica centralizzata che si coniuga ad una visione regionale. Il sistema di revenue management, poi, permette di migliorare la lettura delle nostre performance e le compara a quelle della concorrenza. Disponiamo di diversi strumenti per questo tipo di monitoraggio, con un benchmark su base giornaliera”.
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Eduardo Bosh
Gv: Quali le linee chiave dello sviluppo? “Seguiamo una doppia linea. Parliamo di uno sviluppo organico con una pipeline di 6 strutture da aprire entro il 2014, 4 già firmate (2 a Milano, 1 a Parma, 1 a Torino) e due in stand by a Bari e Roma tra affitti, proprietà e contratti di management. La seconda area di intervento riguarda lo sviluppo strutturale che segue le potenzialità dei vari mercati”.
Gv: Che ruolo riveste la tecnologia nei piani di Nh? “E’ un tema che riguarda tutte le attività alberghiere, dal processo di acquisti all’erogazione del servizio, fino alla sostenibilità ambientale con i mini impianti di nuova generazione e alla domotica per capire i consumi della clientela ed eliminare gli sprechi”. Gv: Cosa ne pensa della nuova sfida in Alpitour di Gabriele Burgio, suo ex presidente? “E’ una bella sfida, ma Burgio ha dimostrato di essere un professionista e ha portato il nostro gruppo a grandi livelli, passando da 50 hotel nel ‘96 a 400”. L.D.
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Mercati esteri
L’Egitto vuole stabilità Trend in rialzo, anche grazie al turismo arabo, in attesa del ritorno dei circuiti sul Nilo di Laura Dominici
industria turistica egiziana trattiene il fiato in vista delle prossime elezioni, che dovrebbero condurre il Paese dall’attuale fase di transizione ad una nuova era di stabilità. Questo è l’auspicio degli addetti ai lavori, che non possono accontentarsi del ritorno di fiamma del Mar Rosso senza sperare nella ripresa dell’Egitto classico. Quel bene prezioso che si traduce, tra l’altro, in 280 imbarcazioni normalmente operative lungo il Nilo e che ora vedono l’operatività – al massimo - di una cinquantina di esse, con un tasso di riempimento deI 30% circa. “Troppo poco”, asserisce Tarek El Gendy, managing director di Belle Epoque Group (holding che comprende la proprietà di una villa d’epoca trasformata in hotel, la motonave Eugenie e la Kasr Ibrim, oltre alla flotta Dahabiya). Il programma di viaggio Io vado… al Cairo promosso da Hotelplan Italia nei giorni scorsi ha permesso di verificare la lunghezza del cammino da percorrere per il pieno ritorno di fiducia nella destinazione. Il sito di Giza e il museo Egizio semideserti sono da un lato
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un’occasione di visita impagabile per i turisti che la colgono, ma allo stesso tempo costituiscono un motivo di insoddisfazione per chi su quei siti fonda il proprio sostentamento. Nel momento in cui si scrive, fra l’altro, la città mostra evidenti segni di inquietudine sociale.
Giorni decisivi “I prossimi giorni saranno decisivi per il nostro Paese”, ci ha confidato un altro esperto del settore locale, Amr Badr, managing director Egypt & Middle East di Abercrombie & Kent, di ritorno da un viaggio negli States. E, a sorpresa, ha lanciato un’ipotesi fragorosamente importante quanto delicata: “Ci sono buone possibilità che le elezioni vengano posticipate. La Corte potrebbe sciogliere il Parlamento e a questo punto per il nuovo governo si dovrebbe aspettare qualche mese”. Un’opzione che, se mai dovesse realizzarsi, vorrebbe dire un’altra stagione di incertezza per l’industria del posto. Le guide e gli assistenti in loco smorzano però i toni: “Tutte le fazioni politiche mettono il focus sull’importanza dell’industria turistica, che sarà
preservata da chiunque salga al potere”, sostengono. Tanto è vero che scommettono sulla riconferma dell’attuale ministro del Turismo, Mounir Fakry AbdelNour, cristiano-copto, perché “sarebbe un modo per testimoniare la propria tolleranza, anche nel caso in cui a salire al potere fosse la frangia islamica più integrale”.
Il recupero La cosa certa è che il turismo in Egitto ha recuperato nel primo trimestre 2012, soprattutto grazie al traffico arabo. L’Ufficio del Turismo egiziano fissa nel 32% il tasso di aumento dei turisti rispetto al primo trimestre 2011, con un totale di 2.500.301 visitatori tra gennaio e marzo, e il vettore di bandiera si focalizza su un piano di internazionalizzazione (vedi articolo a pag. 11). Non si può dimenticare, però, che rispetto al primo trimestre 2010 c’è ancora da recuperare un 28% circa di traffico. E soprattutto, che a farla da padrone, al momento, è il traffico arabo e infraregionale. Il numero dei turisti arabi che ha visitato l’Egitto tra gennaio e marzo 2012 è stato pari a 483.834
unità rispetto alle 296.980 dell’anno prima (+62,9%). Le notti trascorse nel Paese nordafricano dai turisti arabi sono passate da 4 a 7,4 milioni (+84,4%). “E’ un’altra tipologia di traffico – hanno ribadito le guide -. Loro stanno quasi tutto il giorno in hotel ed escono la sera, non sono interessati alla visita dei siti culturali e non spendono soldi per souvenir ed acquisti vari come gli europei”. L’atteggiamento generale è comunque improntato ad una buona dose di ottimismo: “Il turismo in Egitto dovrebbe ritornare già questa estate ai livelli record raggiunti nel 2010, dopo il brusco calo subito dopo la rivoluzione che ha rovesciato il presidente Mubarak”. Sono le parole del ministro del Turismo Abdel-Nour: “Il numero delle prenotazioni di voli da parte delle agenzie turistiche supera quello dell'estate del 2010 e questo significa senza dubbio che il numero di turisti quest'anno potrebbe raggiungere i livelli record registrati allora, ovvero circa 13 milioni di persone”. Il tasso delle prenotazioni negli hotel si avvicina all'80% sul Mar Rosso o a Sharm el Sheikh e circa al
Il deserto bianco a 500 km dal Cairo
45% al Cairo, secondo il ministro. Intanto in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo al dicastero delle Antichità, Abdel-Nour ha annunciato il ritorno delle crociere nell’offerta turistica. “Dopo 15 anni di assenza puntiamo al ritorno della crociera di 10 notti lungo il Nilo”. Un percorso di 1.000 km per il quale si stanno selezionando le navi da adibire all’itinerario. Molte di queste imbarcazioni sono di proprietà privata e sarebbero in grado di garantire un prodotto flessibile, con la possibilità di prevedere tappe intermedie. Nel frattempo il ministero delle Antichità e quello degli Interni stanno effettuando delle ispezioni.
La guerra dei prezzi La guerra dei prezzi, infine, non sembra essere una prerogativa degli alberghi euro-
pei. In Egitto è sceso in campo il chairman del Foreign Tourism Committee of the Egyptian Tourism Federation (Eft), Adel Zaki, incolpando i vertici degli hotel di subordinare le politiche di pricing alle decisioni di sales manager senza esperienza, che fanno leva sull’abbassamento dei prezzi per catturare più clienti. E se da un lato si auspicano dei corsi di formazione per migliorare le abilità di vendita, dall’altro è stato annunciato uno stretto monitoraggio delle prassi commerciali da parte del ministero prima di bloccare l’escalation della “guerra dei prezzi”. In riferimento alle tariffe delle camere nelle strutture del Mar Rosso, Mohamed Idris, executive assistant manager del Radisson Blu Heliopolis, ha messo sotto accusa quelle strutture che si svendono per 18 o 20 dollari al giorno.
Turisanda e la crociera lunga E’ un momento di incertezza e si naviga a vista, in attesa del cambio politico”. E’ l’ammissione di Patrizia Modonesi, contract manager Egitto di Hotelplan Italia, che aggiunge: “Lo scorso anno non abbiamo interrotto la programmazione, ad eccezione del mese di febbraio per il warning della Farnesina”. L’operatore resta fiducioso sul traffico di individuali da maggio in poi e in Mar Rosso segnala già un buon recupero, grazie ad un aggiornamento dei prezzi, ad offerte speciali e ad una efficace campagna sul consumer lanciata dall’Ente del Turismo in Italia. Tranne l’alta stagione, la tendenza è quella del ricorso al last minute. “In Egitto classico in-
“
vece – precisa la manager – siamo ancora ad un -70% rispetto ai periodi d’oro e l’ultimo forecast stima un traffico di passeggeri tra le 600 e le 700 unità per l’estate, contro le 2.500 dei periodi precedenti la crisi”. Ora il t.o. sta valutando la proposta di una crociera lunga sul Nilo, della durata di 10 notti, con partenza dal Cairo e arrivo ad Assuan. “Usciremo con un folder dedicato alla partenza del 19 agosto – annuncia Modonesi -. Questo è un prodotto fermo da 15 anni (vedi articolo principale nella pagina, ndr), ma che offre la possibilità di visitare siti di grande interesse. Attualmente le autorità locali stanno procedendo alla verifica dei sistemi di sicurezza”. Con 4 cor-
(novembre-ottobre) e in esso si dà spazio a crociere e nuovi prodotti, come una zona poco conosciuta e di alto livello sotto Hurghada: Sahl Hasheesh. Tra i punti di forza, due TClub, una nave per crociere con sole sei cabine e Villa Belle Epoque, un palazzo di inizio 900 trasformato in hotel (34 camere), nel quale la proprietà ha investito 6 milioni di euro, compreso il futuro ampliamento con un aparthotel che sarà composto da sei unità abitative. Sun Boat III
rispondenti principali in loco – due sul Nilo, uno nelle oasi e uno in Mar Rosso – l’operatore punta ad una costante diversificazione. “Con il brand Turisanda
stiamo valutando la possibilità di istituire un charter per le crociere”, annuncia Modonesi. Il catalogo à la carte di Hotelplan ha validità annuale
I piani di marketing E’ un budget interamente rivolto al trade quello che Hotelplan Italia dedica al marketing. A spiegarlo è Alessandro Biasi, diretto-
re marketing del gruppo, che indica in 4,5 milioni di euro l’investimento stanziato per l’anno in corso, cataloghi inclusi. “L’accento – spiega Biasi – è stato posto in particolare sul sistema Wrs, il web reservation system attivo da marzo. E’ intuitivo, permette di vedere la disponibilità charter del gruppo in tempo reale e ora è presente nel sistema anche il prodotto New York”. Il gruppo è impegnato in una serie di presentazioni in giro per l’Italia per illustrare la nuova filosofia Turisanda e le implementazioni in campo tecnologico. Per l’autunno Hotelplan Italia si sta già muovendo: “Abbiamo in mente diverse iniziative interessanti”, avverte il manager. L.D.
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A colloquio con
DBeach Resort allarga la clientela Con la “garanzia di gestione e proprietà italiana” renotazione sotto data. Anche in casa Dimensione Turismo viene confermata quella che è una tendenza osservata, in questa fase, da molti operatori. E questo “nonostante il nostro impegno da anni per promuovere, al contrario, agevolazioni per prenotazioni anticipate”, ci fa sapere il t.o. veneto. Purtroppo “permane sempre più consolidata la tendenza alla prenotazione dell'ultim'ora, alla ricerca dell'offerta più spinta, che purtroppo continuerà ad esserci su determinati prodotti dove gli operatori hanno impegni e rischi, e dove l'offerta sul mercato è a volte spropositata rispetto alla richiesta. L'equilibrio logico del mercato turistico è precario e compromesso da
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questi meccanismi”. In questo contesto la strategia di pricing resta incentrata sulla politica del prenota prima, “che porta ad una riduzione del prezzo pubblicato in catalogo ed altre agevolazioni”. Tra queste il blocco del prezzo, con la garanzia che non ci sarà adeguamento costo carburante, “una voce che, ultimamente, sta diventando sempre più importante nella quotazione finale del viaggio”.
Il prodotto L’operatore, nato con il Brasile e fortemente impegnato in Sud America e in Estremo Oriente, ha lanciato nel 2010 Cipro Nord (se desiderate ottenere maggiori specifiche su Cipro Nord vi invitiamo a consultare il documento A1) Turismo nella
zona occupata di Cipro sul sito www.turismocipro.it), riproponendolo con forza lo scorso anno, insieme alla Turchia. Qui la proposta è Cesme, sulla costa egea, abbinabile a numerosi tour che coinvolgono Istanbul e la Cappadocia. Questi prodotti “sono oramai un fiore all'occhiello della programmazione”, evidenziano da Treviso. Serviti con voli speciali da Verona, “dopo la prima fase di difficoltà conoscitiva delle località, ci danno un feedback impeccabile”. Alle due mete è dedicato un unico catalogo. Nel 2011 Dimensione Turismo ha lanciato anche la brochure Platinum, dedicata ai viaggi a 5 stelle. Sarà riproposta? “Il prodotto Platinum - ci rispondono - sarà per noi una costante con
programmi per viaggi di nicchia di alto livello su prodotti e destinazioni consolidate”. Per la stagione invernale 2012, poi, è in corso “la grande novità”: Roatan e l’Honduras, “tra mare e civiltà maya”.
Al lavoro in vista dell’autunno Tornando al punto di partenza, il Brasile, la priorità del t.o. è quella di “continuare a far conoscere la struttura DBeach Resort di Natal, che nel panorama dell'offerta di strutture in Brasile ha in più la garanzia di una proprietà ed una seria gestione italiana”. L’operatore tiene a sottolineare il rapporto qualità/prezzo “assolutamente degno di nota”, tanto più “in un momento in cui il mercato del Brasile non ha
Il DBeach Resort (in alto) e la vista dalla piscina
più i prezzi stracciati di qualche anno fa, per la crescita e il rafforzamento dell' economia brasiliana”. Recentemente la struttura è stata protagonista di un eductour il cui intento è stato promuovere questi aspetti “da enfatizzare nel mare di offerte presenti sul mercato”. Il resort, oltre che per clientela italiana, ha ora una nuo-
va fisionomia più internazionale, rivolta anche a mercati locali brasiliani ed europei, tra cui in primis olandesi, portoghesi e spagnoli. In vista dell’autunno il tour operator sta lavorando in termini di operazioni con voli speciali in esclusiva o in pool, “ma sono consolidate le nostre programmazioni con voli di linea”. E.C.
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Egyptair spinge l’internazionale Qualità del servizio, connection studiate ad hoc e offerte tariffarie i punti di una strategia che Essam Azab anticipa a Gv irettore generale di Egyptair Italia dallo scorso aprile, Essam Azab ha ricoperto dal 2003 al 2007 nel nostro Paese il ruolo di district manager nella sede di Milano. Proveniente dal Cairo – il suo ultimo incarico in Egyptair è stato di manager revenue – ha tra i suoi programmi la segmentazione del traffico, mirata soprattutto al mercato business di proseguimento verso le mete in Oriente.
la crisi dell'Egitto, ma abbiamo saputo mantenere quote di mercato incrementando il settore business e quello di prosecuzione dal Cairo verso le mete orientali. Abbiamo in programma dei roadshow che spieghino all'intermediazione che l'aeroporto del Cairo è un valido scalo di transito e che i nostri collegamenti non riguardano solo le tratte da Roma e Milano per la capitale cairota, ma vantiamo un network internazionale importante”.
Gv: Quali le mosse individuate per il mercato italiano? “Il profilo del mercato è molto cambiato. Dai voli charter il cliente si è spostato verso le low cost, puntando sempre più al risparmio. Egyptair ha patito
Gv: Ci sono novità da segnalare sul ripristino dei voli verso il Mar Rosso? “Stiamo valutando, ma non sarà una decisione a breve termine. La crisi italiana non sta aiutando, ma sappiamo che molti imprenditori italiani hanno la volontà di in-
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vestire ancora sul nostro territorio”. Gv: Quale load factor ha conseguito Egyptair lo scorso anno? “Malgrado la crisi politica, Egyptair ha registrato nel 2011 un load factor del 74%. E' un risultato importante in un anno di crisi. La segmentazione del traffico ha prodotto un risultato accettabile. Inoltre dal 15 aprile scorso abbiamo riaperto il volo su Tokyo con due voli settimanali. Ci siamo concentrati sul lungo raggio con varie formule incentivanti come i cinque tipi di tariffa business per chi prenota prima e sulla “Baggage Policy”, che prevede un maggior numero di chili sia per il traffico dall'Europa che per il lungo raggio, a secon-
Essam Azab
da delle classi. Questa politica è risultata vincente”. Gv: Che tipo di accordi vengono regolati con l'intermediazione? “Le agenzie di viaggi hanno una commissione dell'1%. Al raggiungimento degli obiettivi, la percentuale aumenta. Abbiamo accordi
con diversi tour operator che vendono l'Egitto, ai quali concediamo tariffe speciali. Presto usciremo con una campagna pubblicitaria su tutte le iniziative”. Gv: Egyptair ha investito molto nella flotta. Quale l'età media? “Abbiamo una flotta giova-
ne e di nuova generazione. L'età media è di 6,2 anni. Aggiungo che la nostra compagnia ha migliorato il servizio di bordo ed è stata premiata come la migliore business in Africa. La qualità del servizio, le connection studiate ad hoc, le offerte tariffarie fanno parte di una strategia che riteniamo sarà vincente. Inoltre dal 1° aprile scorso da Malpensa e Fiumicino abbiamo creato un fast track per facilitare le operazioni di sicurezza ai nostri passeggeri”. Gv: Avete in programma iniziative verso il consumer? “Per festeggiare i 70 anni della nostra compagnia offriremo biglietti da acquistare e usare tra maggio e giugno”. A.To.
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La Il tris di Frigerio: bt, web e innovazione rivoluzione Viola
Per l’estate in ritardo gli individuali, Mice a +7% usiness travel, Internet, formule innovative per accattivarsi il cliente. Si possono sintetizzare così i tre fili conduttori del 2012 di Frigerio Viaggi Network, che attacca la crisi puntando su quei settori che mostrano invece indicatori positivi, come il Mice, per il quale quest’anno si attende una crescita tra il 7 e l’8%. Il fatturato cresce (nell’esercizio passato ha raggiunto quota 90 mln di euro per l’intero gruppo, con numeri particolarmente rilevanti per la biglietteria, 25 mln, 14 mln quella attraverso i consolidatori, e per l’intermediato t.o, 27 mln). “Ma avvertiamo un certo ritardo nelle prenotazioni individuali, e cambia l’approccio dei clienti – spiegano Simone e Paola Frigerio, rispettivamente direttore commerciale e responsabile programmazione dell’azienda di Giussano -. Aumenta il numero di pratiche ma scende il valore di ognuna, segno che il cliente sempre di più differenzia le partenze nel corso dell’anno”. Il cliente finale si raggiunge con il sito, “e il nostro obiettivo quest’anno sarà quello di essere sempre nella prima pagina dei motori di ricerca, stiamo lavorando sulle keyword”, aggiunge Simone Frigerio. E poi c’è il social shopping: “Prosegue l’accordo con Groupalia, che si è regolarizzata cedendo il mandato del travel (all’a-
B
Un momento della presentazione
genzia Liu Travel, ndr). Il problema in Italia è che questi siti spesso non hanno la licenza d’agenzia. L’accordo prosegue, anche se dopo il periodo che ha fatto da incubatore Liu Travel sta procedendo ora anche sulle proprie gambe. Ha l’ambizione di diventare anche t.o, e lavoriamo per aprire filiali all’estero per sviluppare anche l’incoming”. In casa la parola d’ordine della sferzata di novità è Wow: un’esclamazione che rende bene l’idea di quale effetto voglia suscitare Frigerio Viaggi Network nei suoi partner: le aziende, ed ecco dunque i nuovi format da convention, perché no, anche mutuati dai programmi di successo del piccolo schermo. Come il “Chi vuol
essere straordinario” con cui i due manager, insieme al responsabile franchising Mauro Ferraresi, hanno incontrato la stampa in occasione dell’opening della nuova sede milanese del gruppo. Ma Wow è anche il nuovo concept del catalogo, “diventato un ibrido tra la classica brochure e i magazine patinati – spiega Paola Frigerio -. Serviva un refresh e lo abbiamo fatto affiancando alle 100 pagine di catalogo in senso stretto altre 70 con informazioni, curiosità, interviste ai nostri fornitori, che spessissimo per i nostri clienti rimangono dietro le quinte”. Cambia anche, e si adegua ai tempi, il pricing: “Impossibile oggi attenersi al prezzo contrat-
tato con i fornitori a dicembre come si faceva una volta. Su carta pubblichiamo i prezzi proposti dai t.o, con le due newsletter settimanali mandiamo fuori le offerte scontate”. Per loro, anche la nuova forma di fidelizzazione del Red Carpet: una card con “vantaggi immediati e di cui il cliente può percepire facilmente il valore - spiega Mauro Ferraresi -, ma anche un servizio “a domicilio”: per i possessori di red carpet un nostro agente incontrerà i clienti a casa loro per programmare in tranquillità. Penso a viaggi importanti come la luna di miele o più famiglie insieme. Stiamo in effetti pensando a lanciare la formula dell’inhouse agent, ma anche in virtù delle mosse del Governo che intensifica i controlli sulle Aip e sulle partite Iva (per il rischio che mascherino lavoratori dipendenti) abbiamo rallentato. Il nostro agente a domicilio prevede comunque la sigla del contratto di viaggio in adv”. Ma è soprattutto sul bt che Frigerio ha deciso di investire molto. “Stiamo per lanciare il nuovo Ctmp, Corporate Travel Management Portal – annuncia Simone Frigerio -. Da diversi anni ci muoviamo verso l’automazione dei processi all’interno delle aziende. Per la seconda parte dell’anno è prevista poi l’implementazione di un sistema di reporting integrato”. M.T.
iola t.o. è presente da due anni sul mercato. L’amministratore unico è Giulio Scognamiglio, nome noto del settore, che ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura: “Mi sono messo in gioco completamente – riconosce il manager -. Ho pensato che il mio passato non contasse, se non a livello di esperienza. Visti i tempi che sono cambiati, così come sono cambiati i sistemi della distribuzione del prodotto, sono partito da zero. Ci sono state delle rivoluzioni economiche e nella comunicazione che hanno messo in crisi anche chi fa questo mestiere da 25 anni”. Da qui la necessità di stare al passo. Ha una programmazione quasi monoprodotto, visto che propone il Mare Italia, che rappresenta circa il 90% del suo traffico. La filosofia di fondo è offrire un numero limitato di strutture, “23, altamente profilate – ci tiene a sottolineare -, di cui controlliamo l’erogazione di servizi. A volte siamo coinvolti in partecipazioni di quote, ma vogliamo fare i t.o. ed abbiamo delle sinergie importanti”. Dal momento della prenotazione fino al termine del viaggio vengono controllati tutti i segmenti, questo perché il manager ha una precisa convinzione: “Al centro del nostro lavoro non c’è la vendita del posto letto, ma occuparsi del cliente”. A fronte del know how che ha alle spalle, qual è la strategia che intende portare avanti? “Non potendo fare grandi numeri oggi mi ritengo un artigiano. Non ho voluto fare una programmazione ampia, ma dedicarmi alla cura del particolare. In Sardegna stiamo facendo molti viaggi di nozze, dove vendiamo anche servizi accessori”. E’ un po’ questa la parola chiave legata alla convinzione che tornare a fare le cose “con attenzione sia un modo, per noi operatori, per uscire dall’impasse”. Buoni principi, certo, ma che forse sono più difficili da applicare al contesto del Mare Italia, tra strutture generaliste e la necessità di fare massa. Scognamiglio non si scompone ed osserva che pensare di organizzare un’azienda solo abbassando i prezzi, “non porta da nessuna parte. Più riusciamo a spostare l’attenzione sui servizi e sui bisogni specifici più riusciamo a vincere, perché ci sarà sempre qualcuno che avrà un prezzo più basso di noi”. Essere più attenti ai bisogni, quindi, la partita si gioca su questo terreno. La domanda che il t.o. rivolge alle adv con cui lavora è incentrata sul cliente, per capire chi sia e che esigenze abbia. Un approccio che, secondo il manager, permette di “portare a casa i numeri e creare economie di scala, ma che non può esistere senza un’attenzione artigianale ai bisogni della clientela”. Ecco quindi che la rivoluzione da fare, secondo Scognamiglio, è profilare il prodotto e il cliente. Quando lo si è fatto e si è anche comunicato ciò che si ha, allora vuol dire avere “la capacità di intercettare clientela”. S.V.
V
Logis, occhi puntati sull’Italia cchi puntati sull’Italia per il responsabile sviluppo Logis, Paul Noël. Il marchio rappresenta la prima associazione di alberghi indipendenti in Europa e raggruppa oltre 2.650 strutture per un totale di 51mila camere. “Non siamo un portale di ridistribuzione ma un brand che vuole essere di riferimento sia per gli albergatori che per i clienti”, afferma il manager. Tutte le strutture targate Logis han-
O
no delle caratteristiche in comune: sono piccoli alberghi indipendenti (in media ci sono 18 camere) a gestione familiare, dotati di ristorante e principalmente situati al di fuori delle grandi città. “Per ragioni di cross selling – spiega il manager – vogliamo svilupparci anche negli altri mercati europei. La Francia è quello di riferimento, visto che abbiamo quasi 2.500 strutture, e riteniamo che l’Italia possa prestarsi molto bene allo
sviluppo del marchio”. Logis riunisce 27 strutture nel nostro Paese per un totale di 578 camere principalmente in Liguria e Piemonte, non a caso regioni confinanti con la Francia: “Per il nostro business andremo a stabilirci in zone dove sono presenti turisti francesi e inglesi che rappresentano i nostri mercati di riferimento, quindi Toscana, Veneto e anche Lazio”. L’obiettivo è raggiungere i 40 alberghi entro la fine del 2012.
Segmento bt Nonostante le strutture si prestino bene per la clientela leisure, anche il settore business ha una certa importanza nel giro d’affari, visto che vale il 20%. Per sviluppare maggiormente questo segmento, all’interno del catalogo Logis sono state classificate le strutture adatte per gli eventi: “Abbiamo voluto caratterizzare gli alberghi che possono ospitare meeting con la dicitura ‘seminari nel verde’. Dobbia-
mo sempre ricordare che, trattandosi di piccole strutture, i congressi organizzati difficilmente possono superare le 40 persone”. Per questo segmento sono previsti ulteriori ambiti di sviluppo soprattutto in campo tecnologico con l’implementazione della piattaforma web (“nell’ultimo anno il portale ha registrato un +16% di visite”, afferma il manager), l’introduzione delle applicazioni per smartphone e la nascita di un programma di
fidelizzazione pronto per inizio del 2013 e valido per tutte le strutture del brand. Questi obiettivi vengono affiancati da un fatturato in aumento: “A fine 2011 era di 65 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 2010. Però – conclude Noël – il dato tiene conto solo delle prenotazioni fatte via web: purtroppo non siamo ancora in grado di calcolare in quanti soggiornano nelle strutture Logis senza passare da internet”. G.F.
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Kuoni-Bt verso il pareggio operativo Inverno inferiore alle attese, ora la ripresa “cuori pulsanti”, i booking, restano separati, ma di fatto l’unificazione delle attività di Kuoni Italia e Best Tours, a poco più di un anno dall’acquisizione di quest’ultimo, è una realtà ben evidente se si visita la nuova sede milanese del gruppo, in cui sono confluiti tre uffici, quelli di Kuoni a Milano e Genova, e quelli milanesi di Best Tours. Caratterizzati da molta luce e trasparenze, hanno un design in linea con quello degli store e degli uffici aperti recentemente in Francia e Scandinavia, come ci spiega Stefano Cerrato, coo Kuoni Italia, mentre illustra i diversi spazi in un tour in cui ci ha accompagnati anche Mario Vercesi, ceo Best Tours. Un momento conviviale,
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che è stato occasione per fare il punto sull’andamento dell’anno alla presenza anche di Thomas Goosmann, ceo Kuoni Italia. Il manager, se da un lato ha evidenziato le difficoltà del mercato e le nuove sfide che esso presenta, dall’altro non ha mancato di sottolineare il trend positivo del mercato italiano. In particolare Goosmann ha rimarcato la crescita di Best Tours: se anche c'è ancora strada da fare, "l'andamento è quello giusto, e ci fa essere fiduciosi nel futuro". Certo, fare previsioni ad oggi non è facile, per l'Italia ancor meno che per altri mercati, osserva Cerrato, sollecitato a sbilanciarsi sugli obiettivi che il gruppo si è prefissato per il 2012. "Il budget è stato fatto ad otto-
bre, abbiamo appena fatto una nuova previsione, che per le sedi estere è più valida di quanto non sia per noi. Posso comunque dire che per l'anno nel suo complesso ci aspettiamo un fatturato consolidato in crescita del 5%, grazie ad una performance di Kuoni in linea e ad una di Best Tours in recupero". Il gruppo, che nel 2011 ha visto un fatturato consolidato di circa 90 milioni di euro, marcia verso il pareggio operativo, "che passa attraverso una sinergia di costi, i cui benefici saranno più evidenti quest'anno di quanto non lo siano stati nel 2011". Per Kuoni Italia Cerrato rileva sin d'ora un fatturato che definisce "più sano" e per Best Tours un aumento sul 2011, anno che Mario
Vercesi non esita a definire “orribile”.
Arriva Gate24 L’inverno “non è stato buono – aggiunge il coo di Kuoni Italia -, con risultati inferiori alle attese. Abbiamo assistito ad una ripresa in febbraio, in particolare per mete come Usa, Asia e Australia”. Best Tours, dal canto suo, rileva un miglioramento sul fronte mar Rosso. “I Caraibi sono andati abbastanza bene – aggiunge Vercesi -, mentre in negativo è da segnalare l’Oceano Indiano. Abbiamo un prodotto in linea con le attese del mercato italiano, ma non è bastato, come non è bastata una costante rivisitazione dei prezzi in termini di listino, offerte speciali e last minute”. Il manager tiene a ri-
marcare che Best Tours sta proseguendo sulla strada della diversificazione del prodotto e che, cosa cui tiene molto, “ha riacquistato credibilità”. Infine una novità tecnologica: il lancio di Gate24, il nuovo sistema di teleprenotazione di Best Tours. "Da anni pubblichiamo solo online i listini prezzi, ma questo non era più sufficiente. Abbiamo voluto rispondere ad una esigenza della rete agenziale, ed essere così al passo coi tempi", ha dichiarato Vercesi. Il motore di ricerca, accessibile dalla home page di besttours.it, con pochi click consente di ottenere preventivi per molti dei pacchetti pro-
grammati dal t.o, e verificare la disponibilità dei singoli servizi che compongono il pacchetto stesso. I preventivi vengono calcolati automaticamente sulle quote da catalogo o quote nozze - incluse eventuali quote ab e/o offerte speciali - garantendo così sempre il minor prezzo disponibile alla data richiesta del preventivo, e fornendo una quotazione anche per i servizi non immediatamente confermabili online. In occasione del lancio di Gate24, per tutte le nuove prenotazioni nei mesi di maggio e giugno effettuate interamente online non verrà applicato alcun costo individuale di gestione pratica. E.C.
Provati per voi
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India
Un itinerario toccante nel “Triangolo d’oro” Con Viaggi dell’Elefante per scoprire i punti d’attrazione di Alessandra Tesan
Milano Malpensa ci imbarchiamo alle 22.20 sul volo Jet Airways con destinazione New Delhi. Siamo in 23 e gli agenti di viaggi tutti “India specialist”, ai primi posti cioè nella graduatoria del corso di formazione che l’Ente del Turismo Indiano ha organizzato sul web a ottobre 2011. Il volo che ci porta in India dura 8 ore. Fa già molto caldo quando atterriamo, ma il programma è intenso e subito zaino in spalla!
A
Delhi Con una popolazione di 12 milioni di abitanti, la capitale Delhi ci conquista subito con i suoi ritmi caotici e vibranti. I primi punti di interesse che visitiamo sono il mausoleo di Humayun, una tomba di arenaria rossa che la vedova Haji Began fece costruire per il marito nel 1573, ed il parco archeologico del Qutb Minar, simbolo della potenza dell’Islam, fatto costruire dal primo sultano di Delhi nel 1206. Il traffico in città è disarmante, ma in qualche modo fantastico perché i trasferimenti sono un’ottima occasione per cogliere le atmosfere frenetiche. Ci credete se vi diciamo che per arrivare ad Agra, a soli 250 km di distanza, ci abbiamo impiegato 6 ore e mezza? Il tragitto però è splendido, sembra di essere quasi in un videogame in cui vince chi schiva più ostacoli! Carretti di ogni genere, mucche bianche e nere, commercianti, biciclette, asini, camion dipinti,
motorini con tre passeggeri (più bimbo a bordo). E la regola è una sola, passa chi suona il clacson più forte! La strada che collega Delhi ad Agra è la più trafficata di tutto il paese e costeggia villaggi e campagne in cui la vita dell’India scorre senza tregua, donne che lavano i panni, che curano i raccolti, bimbi che giocano, uomini che mercanteggiano e bevono thè.
Delhi - Agra Ad Agra vivono circa 1 milione e 200mila abitanti e si comincia ad assaporare proprio qui l’anima vera del-
l’India. E’ conosciuta perché vi si trova il Taj Mahal, ma tutta la città è molto particolare, brulica di colori, voci, odori intensi ed avvolgenti. Ci dicono che per avere il massimo dell’effetto bisogna percorrere il cortile d’ingresso del Taj guardando a terra, e alzare gli occhi soltanto quando si è di fronte. Il Taj Mahal non è solo bello nei racconti e nelle guide, quando si alza la testa
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Emanuela Comelli
kajal, ci chiedono qualche rupia e il cuore si stringe, ma l’India è anche questo, un’esperienza dell’anima oltre che un viaggio.
Il Taj Mahal
re, all’interno di un parco, un mausoleo. Dopo la cena rientro in hotel a piedi e sono 3 km di emozioni! E’ tardi, Agra dorme e dormono i suoi abitanti, molti sono su lettini all’aria aperta a fare da custodi, molti altri impegnati nel sistemare cavalli e mucche sacre. Alcune bambine ci seguono, sono scalze, con vesti colorate, tanti braccialetti e gli occhi truccati dal
Agra - Jaipur Entriamo nel Rajasthan per raggiungere Jaipur. Visitiamo Fatehpur Sikri, città fantasma abbandonata nel 1580 e a pranzo ci fermiamo in località a Barathpur, al The Bang, un albergo ristorante immerso in quella che una volta era una grande piantagione. Sembra un’elegante fattoria. Passato il confine, il colore dei sari delle donne inizia a cambiare, predominano il giallo e l’arancione, sotto al sole quasi luccicano. Letteralmente Luogo dei Principi, il Rajasthan è un territorio arido e sconfinato, ma tra i più belli da visitare in India. Ci vivono circa 55 milioni di abitanti, 2 milioni nella sola Jaipur. Quando arriviamo a Jaipur, detta anche “la città rosa”, l’impatto è fortissimo e ricomincia il nostro slalom tra carretti, animali e strade a groviera. Sulla carreggiata in centro città ci sono addirittura 5 elefanti. Incredible India! Per il Forte di Amber la salita è ripida e si accede solo a dorso di elefante. Amber fu la capitale dal 1037 al 1727, quando Sawai Jai Singh II fondò Jaipur, e il forte un sito perfetto per difendersi. Nella discesa a piedi ci fermiamo al vicino tempio di Vishnu, dove è l’ora della preghiera e il bramino offre acqua benefica per lo spirito, mentre fuori le scimmie
tel. 02 20204336 email:
[email protected]
Angelo Scorza Paolo Stefanato
Paola Santini
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Ritratto di donna indiana
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il Taj Mahal è splendido. Fu fatto costruire dal 5° imperatore della dinastia Mogol, Shah Jahan, in ricordo della moglie. Ventimila operai impiegarono più di 23 anni per terminare il mausoleo, perché in punto di morte la principessa aveva espresso il desiderio che fosse ricordato per sempre quell’amore così grande. Per questa ragione il Taj Mahal è noto al mondo anche come “il monumento all’amore eterno”. A 2 km dal Taj si trova il Forte di Agra, un altro gioiello della storia indiana e a 9 km Sikandra, dove sempre Akbar fece costrui-
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giocano. Visitiamo il Palazzo di Città e l’osservatorio astronomico, poi una tappa al bazar centrale è d’obbligo, anche se non è semplicissimo mercanteggiare perché si è presi letteralmente d’assalto dai venditori. Scattiamo qualche foto anche al Palazzo dei Venti, progettato per le signore dell’harem di Siwai Pratap Singh e composto da 953 finestrelle e balconcini. Jaipur pulsa di vita quando il sole cala, i rumori sono assordanti, le vie fumano di chioschetti, i barbieri agli angoli delle strade sono indaffarati, i tuk tuk suonano all’impazzata, passano cavalli bardati a festa che corrono dagli sposi, passano mucche, maiali, elefanti dipinti, risciò, insomma, quasi si ha la sensazione di essere in un film senza essere stati avvertiti! A cena siamo al Samode Palace, un’ora di tragitto, antica dimora convertita in albergo di 40 stanze, che mixa elementi della tradizione contadina ad affreschi e mosaici. E’ un ottima location, ci spiegano, anche per organizzare incentive o per rispondere alle esigenze di quei clienti che cercano dimore di charme nelle campagne dell’India.
Jaipur - Delhi Prima di rientrare a Delhi chiediamo alla guida di ac-
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compagnarci in un ashram. Gli ashram sono delle case di meditazione in cui vivono i guru, guide spirituali che predicano pace e semplicità. Attraversiamo un piccolo villaggio di campagna quando ci accorgiamo che in una delle case c’è una festa ed entriamo. Immaginate un piccolo cortile di arenaria, decine di persone sedute a terra sotto le tende, gli uomini da una parte, le donne e i bambini dall’altra. Ora, immaginate ogni donna vestita con un sari di un colore diverso dall’altro. Non uno identico! Ai colori dell’India siamo abituati, ma questa è un’immagine che fa quasi male agli occhi per l’impatto visivo e la forza. Stanno festeggiando il matrimonio di due giovani sposi. Su un piccolo falò cuoce il chapati. Quando arriviamo all’ashram ci dicono che purtroppo il guru non c’è, è in Italia per una missione. Ironia della sorte! Salutiamo Jaipur a pranzo, quando i bazar sono in pieno fermento e gli elefanti mandano in tilt gli incroci. Partiamo per Delhi, il nostro viaggio è terminato, un itinerario così forte e profondo che quasi non abbiamo sentito il tempo che passava. Non può restare fuori dalla valigia di un grande viaggiatore, perché l’India non è solo bella, è forte. Iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) nr. 1588. CCIAA 1264804 Tutto il materiale inviato non verrà restituito e resterà di proprietà dell’Editore. Lettere ed articoli firmati impegnano solo la responsabilità degli autori. Le proposte pubblicitarie implicano la sola responsabilità degli inserzionisti.
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Spagna, isole e Portogallo
La ripresa del Nordafrica penalizza il trend Quest’anno si prospettano scenari differenti per la meta di Stefania Vicini
Come vanno le vendite?(valori percentuali)
Fonte: Guida Viaggi
anno scorso la Spagna aveva un buon risultato, complice anche il momento delicato vissuto dal Nord Africa. Quest’anno la situazione si presenta un po’ diversa, al punto che la leggera flessione delle vendite della Spagna, testimoniata da alcuni operatori, è imputabile proprio alla ripresa dell’area nordafricana. Un quadro che trova conferma anche nei dati emersi dall’Osservatorio Guida Viaggi, che ha monitorato la situazione, interpellando un panel di adv. Alla domanda su come stiano andando le vendite il 35% ha risposto che il trend è uguale allo scorso anno. Un solo punto percentuale lo distanzia da chi sostiene che le vendite sono in calo, 34%, percen-
L’
tuale in notevole rialzo rispetto al 2011, quando aveva dato questa risposta solo il 10% del panel. A pensare che la situazione sia migliore è il 31% degli
interpellati, contro il 50% del 2011.
I quattro filoni Dal mondo dei t.o. si possono individuare quattro filoni
in fatto di trend della domanda: lento, in calo, in linea, in crescita. Nel primo si inserisce Dreamland, che parla appunto di un trend lento: “Abbiamo sofferto questa stagione primaverile direi in linea con le stime italiane per quanto riguarda le vendite individuali - osserva Marco Pascucci, pm Spagna e Portogallo -. C’è una crescita sui gruppi e ci sono segnali interessanti per le prenotazioni estive e autunnali”. Il Portogallo? “Va più a rilento, ma è una tendenza abbastanza normale, come trend registriamo un incremento di gruppi e una diminuzione degli individuali”. I commenti rilasciati da Marevero fanno sì che sia collocabile a cavallo tra più filoni. Il t.o. parla di una stagione alle porte “fortemente caratterizzata dal fenomeno del sottodata”, constata Silio Filoseta, pm Spagna, e Marevero sta registrando “una leggera flessione delle vendite per le Baleari rispetto alla stagione passata, dovuta alla situazione dell’anno scorso, di Nord Africa e Mar Rosso, che aveva dirottato molte vendite su questa destinazione”. Il t.o. registra, però, una sostanziale tenuta, in generale, e “una buona crescita per le Canarie e, in particolare, per Fuerteventura (nell’ordine del 70% per le Canarie) anche se i nostri numeri, a livello di passeggeri, sono ancora piuttosto ristretti”. La meta più gettonata? Minorca, “seguita da Maiorca, con un elevato interesse da parte delle famiglie”. Il boom di richieste per la Spagna registrato lo scorso anno, in sostituzione di Tunisia e Mar
Rosso, va a pesare su quest'anno. E’ quanto osserva anche Welltour, per il quale la destinazione è “in leggero calo in quanto non usufruisce più di questo spostamento delle prenotazioni - rileva l’a.d. e direttore generale Remo Bodrato -. Riceve le preferenze reali che vanno paragonate con l'estate 2010. Rispetto a due anni fa i nostri numeri sono simili”. Per il t.o. le isole più gettonate sono le Baleari e in ordine di preferenza, Formentera, Minorca, Maiorca e Ibiza. In linea la testimonianza della divisione Easy del Gruppo Alpitour, che parla di “flessione delle vendite rispetto al 2011, anno in cui le destinazioni di Egitto e Tunisia erano praticamente ferme”. A registrare un buon trend di vendite Minorca e Formentera. Nel terzo filone troviamo Condor, che rileva un andamento delle prenotazioni per l'estate “in linea con la passata stagione”, commenta Federico Scibilia, responsabile marketing del t.o. Il manager osserva anche che l'advanced booking sta funzionando. “Sia il Prezzo minimo garantito, sia, soprattutto, la nuova formula Prezzo non adeguabile, stanno riscuotendo notevole interes-
se”. Entrambe le soluzioni sono contingentate e soggette a disponibilità. “Sulla Spagna la domanda è stazionaria, con un andamento invariato rispetto allo scorso anno”, si fa presente da King Holidays. In fatto di trend, al momento, “la destinazione è trainata dalle mete balneari sulla Costa del Sol e sulla Costa Brava. Quanto alle isole, le Baleari sono in assoluto le più richieste, con Maiorca e Ibiza”. Infine il filone della crescita, che Ezio Limonta, direttore generale Travelplan Italia, definisce “netta rispetto allo scorso anno: le nostre origini di operatore spagnolo sono trainanti - riconosce il manager - e sono il motivo per cui molte adv ci considerano un punto di riferimento”. Al risultato concorrono alcune novità. Il t.o. ha ampliato la programmazione in fatto di destinazioni, tra cui la costa di Valencia “ancora poco conosciuta dal mercato italiano, abbiamo predisposto collegamenti diretti da 12 aeroporti e proponiamo numerose offerte speciali, alcune per la prima volta, come la formula Bambino gratis, valida anche in agosto e senza restrizioni nella maggior parte delle strutture”.
Osservatorio Guida Viaggi I criteri di elaborazione delle inchieste Soggetto realizzatore della ricerca: Guida Viaggi tramite Call Center esterno Tipo e oggetto della ricerca: ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale Metodologia: interviste telefoniche con questionario strutturato Universo di riferimento:popolazione di adv (7.500 adv) Campione: rappresentativo delle adv per zona geografica Estensione territoriale: nazionale Periodo di rilevazione e consistenza del campione: 1^ apr ‘09, 323 casi; 2^ apr ‘10, 319 casi; 3^ apr ‘11, 320 casi; 4^ apr ‘12, 286 casi. Errore statistico: ± 3% Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal fatturato su una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti agli adv si riferiscono alla propensione alla vendita e non all'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in questione. L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio italiano, per singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al fine di dare al lettore la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elaborazione dei dati si basa su semplici medie aritmetiche. I dati pubblicati rappresentano solo un estratto della ricerca. Per ulteriori informazioni consulta www.guidaviaggi.it nella sezione Ricerche di mercato
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Spagna, isole e Portogallo
La Spagna valorizza il brand Il piano integrale del turismo si articola in tre assi: marchio, pubblico-privato e armonizzazione delle leggi regionali i chiama Pnit, è il piano integrale del turismo che la segreteria di Stato del Turismo sta ultimando. Gli assi principali sono tre: la valorizzazione del marchio Spagna; la collaborazione pubblicoprivata, su due fronti (la codecisione e il co-finanziamento) e l’armonizzazione della legislazione regionale (Comunidades Autonomas), visto che ogni regione ha una sua normativa turistica. Il passo ora sarà quello di armonizzarle, in modo tale che non vi sia molta diversità. Per esempio, una delle misure vaglierà la classificazione delle strutture alberghiere e rurali in coordinamento con le regioni spagnole. Il piano, nel suo complesso, sarà il documento che guiderà il lancio di un settore chiave in Spagna e “l’obiettivo - spiega Ignacio Angulo Ranz, direttore degli uffici spagnoli del Turismo di Milano e di Roma - è creare le condizioni necessarie per ottenere una crescita rapida e sostenibile della produttività turistica con la finalità di far diventare la Spagna una destinazione altamente competitiva”. Su quali segmenti dell’offerta turistica volete investire? “Senza trascurare i nostri prodotti tradizionali come il turismo balneare, culturale, city break, cerchiamo di sviluppare la promozione di altri prodotti turistici che rispondano a segmenti molto specifici di consumatori, come il turismo sportivo, gastronomico, shopping, lusso, Lgtb, Mice - spiega il direttore -. L’obbiettivo è potenziare l’arrivo di turisti che contribuiscano ad aumentare il volume di spesa, rafforzando il marchio e l’immagine Spagna come destinazione di qualità, esclusiva e diversa”.
cane, ma dobbiamo tenere in considerazione che il turismo internazionale che viaggia in Spagna cerca un turismo di qualità, in cui la varietà di alternative permetta di trovare quello che si cerca e anche di più”. E l’italiano sta premiando proprio le Canarie, appunto perché ha scoperto qualità, varietà, buon clima, resort. Le Baleari che segnali danno? “Dovremmo aspettare i prossimi mesi, ma comunque si sa che per gli italiani che cercano il mare estero e non troppo lontano sono sempre un must con Formentera in testa”.
S
Buoni i dati dei primi tre mesi Parlando di trend, il direttore si sofferma sui risultati raggiunti nei primi tre mesi dell'anno, che giudica “buoni”. Questo perché da “gennaio a marzo 9,2 milioni di turisti hanno visitato la Spagna, con un aumento del 2,6% rispetto il 2011”. Per quanto riguarda l’Italia, sempre nei primi tre mesi
Gran Canaria, foto Patronato del turismo
dell’anno, i turisti che si sono recati nel Paese sono stati 637.241, con un aumento del 2,1%. Il direttore sottolinea “la performance di marzo, mese in cui sono partiti alla volta della Penisola iberica 249.569 italiani, un 10,3% in più che nello stesso mese del 2011”. In termini di posizionamento il nostro Paese è il quarto mercato per la Spagna, “con un 6,9% del totale dei turisti. I primi tre mercati - rimarca il direttore - sono Regno Unito (20,3% del totale dei turisti), Germania (16,2%) e Francia (14,2%)”.
Obiettivi in linea con il 2011 Come sì è già sottolineato, il 2011 è stato un buon anno per il turismo dall’Italia. In termini di dati si parla di un incremento del 7,9%, ma quali sono gli obiettivi per il 2012? “Per quest’anno - afferma il direttore -, tenendo conto della situazione economica mondiale, italiana e spagnola, ci siamo prefissati l’obiettivo di mantenere stabile il numero di turisti italiani che visiteranno la Spagna, e cioè di arrivare più o meno ai 3,7 milioni dell’anno scorso”. Ranz fa presente però che si deve aspettare di vedere l’andamento del turismo nei mesi estivi “per poter accennare previsioni di crescita. Bisogna però tener conto che già alcuni sondaggi, come quello di Trademark Italia, parlano di un dimezzamento del numero di italiani che andranno in vacanza all'estero”, avverte il
direttore, ma anche se così fosse, “pensiamo che la Spagna rimarrà una destinazione importante perché, oltre ad essere molto amata dagli italiani, è vicina, offre varietà, qualità, buona gastronomia ed infrastrutture a prezzi concorrenziali, e questo non è poco in un anno difficile come questo”. Dal canto suo il turista italiano dimostra di ricercare esperienze sempre più nuove in Spagna, che siano alternative o complementari al turismo balneare. I dati dell’ente del Turismo degli ultimi anni dimostrano che c’è stato un aumento del numero di italiani che trascorrono le vacanze in Spagna, scegliendo attività culturali o gastronomiche, assistendo ad eventi sportivi, usufruendo delle terme o della thalassoterapia. Un turismo che potremmo definire maturo.
Canarie tra le preferite Uno sguardo dettagliato alle isole mette in luce che, nei primi mesi dell'anno, le Canarie sono state tra le destinazioni spagnole preferite dagli italiani, “precedute soltanto dalla Catalogna e da Madrid - afferma il direttore -. Le Canarie hanno avuto una grande crescita l’anno scorso, con un aumento del totale di arrivi da tutto il mondo del 18,3% rispetto al 2010”. Tra le motivazioni alla base della performance, il direttore riconosce che l’arcipelago “ha beneficiato, almeno
in parte, dell’instabilità di certe destinazioni nordafri-
Mosse su trade e consumer Fervono le iniziative rivolte al trade, tra cui spiccano le azioni formative, per gli
agenti di viaggi, le fiere di settore, i workshop in Italia e in Spagna, ma anche viaggi educational e, soprattutto, le presentazioni di destinazioni in collaborazione con diversi tour operator, che rientrano tra le priorità dell’ente del Turismo. E il consumer? “Durante l’anno sono previste diverse campagne locali come La Spagna a Bologna, La Spagna a Milano e La Spagna a Roma. Saremo presenti anche in molti eventi culturali che riguardano anche la Spagna, come il Festival del Cinema di Roma, Cagliari e Pompei e il Festival Tocatì di Verona”. Inoltre, quest’anno per la prima volta, “parteciperemo anche al World Ducati Week 2012 che si celebrerà a Misano”.
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Spagna, isole e Portogallo
L’offerta supera la domanda Osservatorio Guida Viaggi: il responso delle adv offerta sulle isole spagnole è maggiore della domanda. E’ quanto sostiene il 55% del panel di adv interpellate dall’Osservatorio Guida Viaggi. Un responso che mostra un certo distacco rispetto a chi sostiene, invece, che sia in linea, come afferma il 39%. Solo il 6% rileva che sia minore della domanda. Il parere del fronte agenziale è chiaro, l’offerta supera la domanda.
L’
Portafogli rafforzati I t.o. dal canto loro continuano ad investire in termini di rafforzamenti del portfolio di strutture o di nuove isole in programmazione. Quest’ultimo è il caso di Condor, che quest'anno lancia Minorca, con sistemazioni in hotel ed apart-hotel, affiancata dalla consolidata
Com’è l’offerta delle isole spagnole?
(valori percentuali)
Fonte: Guida Viaggi
Palma di Maiorca. “Il nostro prodotto di punta è l'hotel Delfin Playa a Palmanova spiega Federico Scibilia -, un resort 4 stelle adatto sia alle famiglie sia ai giovani, che abbiamo voluto come
nostro club. E’ in vendita con marchio Ch (Condor house) con caratteristiche ricercate esclusivamente per noi, assistente residente, transfer diretto e teli mare personalizzati”.
La mossa di Welltour è stata quella di ampliare il catalogo monografico dedicato alla meta iberica. Le strutture di punta del t.o. sono i Welltour Club e le novità in questo senso sono l’Ola Cecilia sulla spiaggia di Cala Marsal a Maiorca e il Sol Parc a Minorca. “A Formentera proponiamo numerosi hostal ed appartamenti, tra cui la nostra esclusiva Wellstyle Santi, sulla Playa de Migjorn. Novità è il Wellstyle Lago Dorado, vicino al porto de La Savina e al capoluogo Es Pujols”, fa presente Bodrato. Intanto le Canarie entrano anche nella programmazione estiva, con Fuerteventura, Tenerife e Gran Canaria, novità del-
l’inverno, che hanno raggiunto buoni risultati. Nuovi villaggi e club nell’estate di Eden, che ha investito in modo particolare sull’area del Mediterraneo, tra cui anche Ibiza. Il t.o. ha investito sul fronte degli Eden Village, con il Galeon ad Ibiza e il Siesta Playa a Minorca, ma anche sul fronte degli Eden Gold International Club, con focus su Formentera con l’Insotel Club Maryland, il Punta Prima, l’Sbh Club Paraiso Playa ed infine il Club Hotel Tahiti. Marevero non ha in serbo alcuna novità particolare per l’estate. L’idea è quella di consolidare la presenza su Minorca, grazie al Marevero Club Lord Nelson, e a Maiorca, con il Marevero Iberostar Cala Barca. “Con questi due prodotti e con altri come il Sol Milanos Pinguinos a Minorca o il Marevero Club Express Cala Ratjada a Maiorca, ci rivolgiamo alle famiglie, che rimane il nostro target di riferimento su queste destinazioni”, afferma Silio Filoseta. E’ stata, però, rafforzata la programmazione dedicata alla clientela più giovane e/o con esigenze di budget più contenute su Ibiza, “con l’introduzione di molte strutture all’interno del catalogo Express, dedicato proprio a questo target clientela”. Ampliamento dell'offerta di prodotti personalizzati a prezzi più convenienti. E’ stata questa la mossa del Gruppo Alpitour, che ha in serbo diverse novità sulla destinazione spagnola. Per Alpitour si segnala il San Luis a Minorca, hotel in esclusiva per il mercato italiano, con trattamento tutto incluso in cui è stata offerta una formula che prevede
l'auto gratis per una settimana per soggiorni dal 13/5 al 30/6 e dal 2 al 22/9. L’H10 Lanzarote Princess è la nuova esclusiva su Lanzarote in cui viene proposto l'i-ppo club per il 2012; e poi c’è l’Oasis Papagayo, sport & family resort, proposto in esclusiva top per sportivi e loro accompagnatori. Francorosso a Formentera ha due nuove proposte: Bungalow Es Pins e Hotel Los Rosales, quest'ultima in località Es Pujols, mentre a Minorca c’è il nuovo SeaClub Diamond Insotel Club Punta Prima, “con riduzioni di prezzo importanti rispetto alla passata stagione”. E poi si segnalano il nuovo Volando Club a Ibiza, il Cala Tarida e il Volando Club a Minorca, il Topacio ad Arenal d'en Castell. Complice la riorganizzazione dei cataloghi, King Holidays ha migliorato l’offerta, rendendola più completa, specialmente per quanto concerne la Spagna, con nuove proposte di hotel per i soggiorni mare, per migliorare il rapporto qualitàprezzo e mantenere una programmazione eterogenea, “in grado di assecondare le esigenze di una domanda trasversale, anche in relazione ai prezzi”, spiega Giancarlo Brunamonti. L’operatore ha ampliato l’offerta sulle Baleari “con nuove strutture, selezionate tra quelle in grado di offrire il miglior rapporto qualità prezzo con particolare riferimento all’accoglienza della clientela italiana - aggiunge il manager -. A questo proposito, da quest’anno abbiamo inserito per la prima volta in programmazione Formentera, disponibile anche in formula roulette”. S.V.
Portogallo in tour Seppur non esista una formula standard prediletta nei confronti del Portogallo, i t.o. sono per lo più concordi nel riconoscere che i tour e il fly & drive piacciono, ma anche “i weekend di 3 giorni e 2 notti e i soggiorni combinati tra il Portogallo e Porto Santo, Madeira e Azzorre”, commenta I Viaggi di Atlantide. Intanto il t.o. mantiene gli impegni all’Atlantis Club a Porto Santo, il Vila Baleira Thalassa, proposto per la prima volta anche in trattamento Hard All Inclusive. Piacciono i soggiorni alle Azzorre, i viaggi di gruppo e gli itinerari con auto a noleggio. A funzionare bene anche i circuiti individuali, con particolare riferimento ai self drive. La mossa di
Dreamland, invece, è stata quella di investire sugli itinerari “lontani dai circuiti classici, con percorsi inediti e fly & drive dedicati a storia, arte e gastronomia, con attenzione ai tesori del Nord tra le regioni di Minho e Douro”. Proprio sui circuiti ha investito Egocentro, con partenze di gruppo garantite con tour in esclusiva per i clienti Atitur, guida italiana, l’inserimento nel programma di Gumaraes, capitale Europea della Cultura 2012, e nuovi itinerari fly & drive con alberghi, pousadas e solares, case signorili, casali e eleganti cascine rustiche di proprietà privata. Per King Holidays le novità principali riguardano le Azzorre, il suo ca-
vallo di battaglia, alle quali ha dedicato un catalogo monografico. Tra le new entry, il circuito individuale Il Regno dei Cetacei, tour di 8 giorni. Ci sono anche un paio di circuiti avventura con percorsi di trekking, sono state poi riviste le quote del Tour Clipper, tour di gruppo in esclusiva per i clienti King Holidays. E poi l’accordo con Tap Portugal per le nuove partenze da Torino e un miglioramento dell’offerta alberghiera su Sao Miguel. Interpellati su un possibile limite della destinazione, tra i t.o. c’è chi si è soffermato sul prodotto balneare, che per sua natura tende ad essere di nicchia e poco adatto al quello italiano, a causa della temperatura. S.V.
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Spagna, isole e Portogallo
Le strategie continentali dei t.o. Si rafforzano i tour di gruppo e i circuiti li investimenti degli operatori non si concentrano solo sulle isole spagnole, ma si spostano anche sul fronte continentale. Per Travelplan la risposta a livello di destinazioni sono Valencia e la costa di Valencia, in quanto “si tratta di località relativamente nuove per il mercato italiano - commenta Ezio Limonta -, ma facili da raggiungere grazie ai nostri voli di linea diretti giornalieri da Milano e Roma”. Altra novità è la sezione dedicata a Barcellona, che comprende Sitges, la Costa del Maresme e la Costa Brava. La mossa del t.o. è stata anche quella di arricchire il prodotto offerto sulla Costa del Sol e sulle isole, per poter offrire “strutture differenziate per target: hotel per famiglie con i bambini gratis, per giovani, per over 50 e anche resort no child, ideali ad esempio per i viaggi di nozze”. Quest’anno si gioca anche la carta di alcune proposte tematiche per i city break a Madrid, si tratta di pacchetti volo+soggior-
G
to Viaggi su Misura - da sempre una meta gettonata dai giovani, ma anche le famiglie possono godere delle spiagge e del paesaggio naturalistico che caratterizza questo tratto di costa”. Per tutto il mese di agosto il t.o. parte con un volo diretto Neos da Malpensa, oltre che da Bergamo, Brescia e Verona. Dreamland ha aumentato l’offerta di partenze garantite per i tour in Spagna e Portogallo, “tutte con prezzi inferiori allo scorso anno fanno sapere dal t.o -, senza modificare il livello dei servizi e le strutture utilizzate”. C’è chi punta su Andalusia e Costa del Sol come Francorosso e Spagnamania la cui novità è l'Andalusia mare in Costa de Almeria. Il t.o. propone in esclusiva questo prodotto con hotel 4 stelle all inclusive o mezza pensione, con 2 voli charter da Roma e Milano ogni venerdi dal 13 luglio al 7 settembre per la località di Roquetas de Mar. Diversificazione dell’offerta sui soggiorni balneari, approfondimenti culturali e ri-
Santiago de Compostela, foto Turismo de Compostela
no, abbinati a cene tipiche, visite guidate e altre attività a scelta, come gli spettacoli di flamenco o la visita allo stadio Bernabeu. Non ultimi i tour, a partire da quello in Andalusia, con un ampio calendario di partenze e con guide in italiano. I Viaggi di Atlantide come l’anno precedente punta molto su Lloret de Mar. “La Costa Brava - commenta Simone Valvassori, responsabile del repar-
cercatezza delle proposte nel caso dei tour di gruppo e dei circuiti, con un occhio di riguardo al rapporto qualità/prezzo. Le scelte di King Holidays si sono orientate in questo modo. Per quanto riguarda gli itinerari, ci sono nuovi tour di gruppo, come il programma Mistica Catalonia, o il classico di sempre, il Gran Tour dell’Andalusia. La sezione dei circuiti individuali in self
drive vede il nuovo itinerario Il Cammino di Santiago di 8 giorni. Il t.o. ha integrato i circuiti in Spagna e Portogallo all’interno di un unico catalogo, il che ha consentito di migliorare l'offerta di circuiti a cavallo tra i due Paesi, come il Gran Tour Spagna e Portogallo, il
combinato Madrid/Lisbona e la Tentazione Andalusa, che abbina Lisbona con la regione dell'Alentejo, per sconfinare poi in Andalusia e rientrare in Portogallo dall'Algarve. Non mancano le proposte particolari, come la possibilità di visitare la Spagna in treno. S.V.
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Iberia Express al via Discordi i pareri degli addetti ai lavori: opportunità o speculazione low cost o sciopero di Iberia è finito. Si tira un sospiro di sollievo, visto che il principale sindacato dei piloti della compagnia, Sepla, aveva indetto un'agitazione prolungata fino al 20 luglio. Il sindacato ha annunciato lo stop dopo che il Governo spagnolo ha promesso una mediazione per risolvere la questione che oppone piloti e azienda. Per fortuna i continui scioperi non sembrano aver influito negativamente sulla stagione dei t.o. di casa nostra. “Per il momento no. Mi preoccupo più dell'alta stagione - afferma Claudio Delmonte pm Spagna e Portogallo divisione Easy del Gruppo Alpitour - in cui magari si concentreranno le proteste e, con il crescere dei volumi di vendita, cresceranno i disagi”. An-
L
che la programmazione estiva di Marevero non è stata influenzata. Intanto è partita Iberia Express, la low cost di Iag. Palma de Maiorca, Alicante, Malaga e Siviglia le prime destinazioni raggiunte da Madrid. Le attese dei t.o. italiani? Ci sono, ma non troppo. “Iberia Express non è nient'altro che un operatore low cost in più rispetto ai tanti già esistenti - commenta Delmonte -. Sulla destinazione siamo già molto male abituati alla massificata presenza di questi vettori e di mille rotte a basso costo dall'Italia”. Critica anche la posizione di Giancarlo Brunamonti, direttore generale di King Holidays, che osserva: “Dal nostro punto di vista la Spagna avrebbe necessità di una compagnia ‘di bandiera’ che faccia della destinazione il suo punto
Fuerteventura, foto Patronato del turismo
di forza e che abbia la capacità di combattere le logiche speculative dei low cost, contribuendo allo sviluppo della destinazione sul lungo periodo”. Visto che la logica distributiva del low cost, “tende a basarsi sullo sfruttamento immediato delle destinazioni, creando una richiesta legata esclusiva-
mente al prezzo”. Travelplan Italia si augura, invece, che vengano sviluppate nuove rotte, “per poter accedere ad una programmazione completa di voli low cost” e Welltour è favorevole a facilitare l'accesso alle strutture che controlla perché “permette di offrire maggiore flessibilità”. S.V.
inbreve GUIMARAES CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2012 La città di Guimarães, nel Nord del Portogallo, sarà Capitale Europea della Cultura 2012. La nomina rende quest’anno molto intenso tra eventi di musica, cinema, fotografia, architettura, letteratura e teatro. Nel corso del 2012 la città avrà il compito di promuovere la diversità culturale europea, mostrando le opere portoghesi e accogliendo quelle di altre nazioni. Il centro storico di Guimarães è patrimonio mondiale dell'umanità per l'Unesco. TREND POSITIVO PER GRIMALDI LINES Il trend di prenotazioni per i collegamenti di Grimaldi Lines con destinazione Spagna, è positivo. “Ci riteniamo soddisfatti – commenta Francesca Marino, passenger department manager -, il trend è ancora più significativo in considerazione delle difficoltà del periodo”. In fatto di rotte dal 2011, alla consolidata linea di punta che collega Civitavecchia a Barcellona (da aprile ad ottobre attraverso Porto Torres) è stato affiancato il collegamento Italia-Spagna-Marocco. “Ad oggi sono 4 i collegamenti offerti per la Spagna: Civitavecchia-Barcellona, Porto Torres-Barcellona, Livorno-Barcellona, Tangeri-Barcellona”. Il prodotto di punta è la linea Civitavecchia-Barcellona, servita dalle ammiraglia Cruise Roma e Cruise Barcelona. Su questa linea, in ogni stagione dell'anno, la compagnia offre un ricco calendari di eventi on board. IL FADO PATRIMONIO DELL’UNESCO Il Fado entra a far parte del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco. Genere musicale popolare è espressione in musica della saudade, quel sentimento di nostalgia e malinconia della cultura portoghese. La parola Fado viene dal latino Fatum, o "destino". Il fadista canta la sofferenza, la nostalgia dei tempi passati, di un amore perduto, la tragedia, il destino, critica la società, ma può anche raccontare una storia divertente, con ironia.
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Spagna, isole e Portogallo
La stagione va incentivata
Le isole sono in azione
Impegno dei t.o. per sopperire ai ritardi nelle prenotazioni arliamo di pricing spagnolo. Ci dobbiamo attendere stabilità o rincari? “I prezzi alberghieri sono rimasti simili al 2011 - afferma Remo Bodrato di Welltour -. Per quanto ci riguarda segmentiamo le nostre proposte per tipologia di cliente, concentrandole in Well for Two dedicata alle coppie, soprattutto a Formentera, e offerte dedicate alle famiglie a Minorca, Maiorca e Ibiza”.
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Mosse di early Le sinergie portano risultati e vantaggi ed a volte permettono anche di poter proporre dei prezzi che sono diminuiti rispetto allo scorso anno. E’ il caso di Travelplan Italia, “approfittando delle sinergie di gruppo (Globalia), abbiamo acquistato meglio e rivisto i nostri
Granada
processi produttivi - spiega Ezio Limonta -, a beneficio
del pricing per l’utente finale”. Il t.o. ha inserito un early booking (Venta Anticipada) con sconto del 10% sul pacchetto e altre offerte tipo 1 e 2 bambini gratis, sconti per gli over 50, facilitazioni per gli sposi e i gruppi di amici. Ci sono anche delle opportunità per le adv: “In questo momento abbiamo campagne che premiano le vendite con overcommission e un meccanismo di incentivazione che permette di usufruire anche di vacanze gratis per i banconisti”. In casa Alpitour a livello di politica commerciale è stato potenziato l'early booking su molte strutture spagnole “e proposta la garanzia no fuel (valida però su tutte le destinazioni charter) che scadeva il 31 marzo scorso, ed era cumulabile”, spiega Claudio Delmonte, della di-
visone Easy. A livello di pricing specifico viene evidenziata la riduzione di prezzi “della nostra esclusiva Park Club Europe a Tenerife, dei nostri iClub con i-ppo club. Riduzioni che arrivano fino al -8%/-10% rispetto al 2011”. In previsione di una stagione che tarda a farsi sentire, oltre alla possibilità di usufruire delle già collaudate opportunità dell’advanced booking, la mossa di Marevero è stata “introdurre la politica del ‘low cost’ dichiara Silio Filoseta -, dedicando un catalogo ribattezzato Express, con prezzi convenienti e strutture selezionate per una clientela attenta al prezzo”. L’operatore ripropone anche la formula del prezzo finito, con un catalogo per le famiglie, “onde agevolare la scelta delle vacanze a seconda del budget
e isole spagnole sono in movimento tra inaugurazioni e club di prodotto. Le Baleari promuovono alcune novità e sfoderano un ricco calendario di eventi. A Minorca, lo scorso dicembre c’è stata l’inaugurazione, a Cala’n Blanes, dello sport bike fitness center, centro sportivo dedicato al mondo della Btt e del fitness. In realtà si tratta di un luogo pioniere in Europa, in quanto si propone anche come centro sociale, con zona commerciale, sala riunioni, parco biciclette, solarium. Anche Formentera gioca la carta dello sport, proponendo alcune manifestazioni nell’isola che possano farla conoscere meglio, come la IV edizione della Formentera to Run 2012, prova di atletica a tappe, tra fine maggio ed inizi giugno. Ibiza strizza l’occhio al turismo di lusso e lo fa con un nuovo club di prodotto, l’Ibiza Luxury Destination, che propone l’offerta di alto livello dell’isola ed il turismo Mice, grazie al nuovo Ibiza convention bureau. Il progetto mira a definire altri club per settori specifici, gastronomia, crociere, immersioni subacquee. Maiorca ha visto invece l’apertura, a Puerto de Soller, del Jumeirah Port Soller Hotel & Spa 5 stelle. L’hotel dispone di 120 camere e suite. Per quanto riguarda le Canarie, Gran Canaria presenta la nuova carta turistica. Si tratta di una smart card funzionante sia per il trasporto pubblico sia per le attività legate al tempo libero, comprende una serie di itinerari per scoprire l’isola. Tenerife, invece, focalizza su alcune iniziative per stare a contatto della natura. S.V.
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Spagna, isole e Portogallo
La stagione va incentivata
Le isole sono in azione
Impegno dei t.o. per sopperire ai ritardi nelle prenotazioni arliamo di pricing spagnolo. Ci dobbiamo attendere stabilità o rincari? “I prezzi alberghieri sono rimasti simili al 2011 - afferma Remo Bodrato di Welltour -. Per quanto ci riguarda segmentiamo le nostre proposte per tipologia di cliente, concentrandole in Well for Two dedicata alle coppie, soprattutto a Formentera, e offerte dedicate alle famiglie a Minorca, Maiorca e Ibiza”.
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Mosse di early Le sinergie portano risultati e vantaggi ed a volte permettono anche di poter proporre dei prezzi che sono diminuiti rispetto allo scorso anno. E’ il caso di Travelplan Italia, “approfittando delle sinergie di gruppo (Globalia), abbiamo acquistato meglio e rivisto i nostri
Granada
processi produttivi - spiega Ezio Limonta -, a beneficio
del pricing per l’utente finale”. Il t.o. ha inserito un early booking (Venta Anticipada) con sconto del 10% sul pacchetto e altre offerte tipo 1 e 2 bambini gratis, sconti per gli over 50, facilitazioni per gli sposi e i gruppi di amici. Ci sono anche delle opportunità per le adv: “In questo momento abbiamo campagne che premiano le vendite con overcommission e un meccanismo di incentivazione che permette di usufruire anche di vacanze gratis per i banconisti”. In casa Alpitour a livello di politica commerciale è stato potenziato l'early booking su molte strutture spagnole “e proposta la garanzia no fuel (valida però su tutte le destinazioni charter) che scadeva il 31 marzo scorso, ed era cumulabile”, spiega Claudio Delmonte, della di-
visone Easy. A livello di pricing specifico viene evidenziata la riduzione di prezzi “della nostra esclusiva Park Club Europe a Tenerife, dei nostri iClub con i-ppo club. Riduzioni che arrivano fino al -8%/-10% rispetto al 2011”. In previsione di una stagione che tarda a farsi sentire, oltre alla possibilità di usufruire delle già collaudate opportunità dell’advanced booking, la mossa di Marevero è stata “introdurre la politica del ‘low cost’ dichiara Silio Filoseta -, dedicando un catalogo ribattezzato Express, con prezzi convenienti e strutture selezionate per una clientela attenta al prezzo”. L’operatore ripropone anche la formula del prezzo finito, con un catalogo per le famiglie, “onde agevolare la scelta delle vacanze a seconda del budget
e isole spagnole sono in movimento tra inaugurazioni e club di prodotto. Le Baleari promuovono alcune novità e sfoderano un ricco calendario di eventi. A Minorca, lo scorso dicembre c’è stata l’inaugurazione, a Cala’n Blanes, dello sport bike fitness center, centro sportivo dedicato al mondo della Btt e del fitness. In realtà si tratta di un luogo pioniere in Europa, in quanto si propone anche come centro sociale, con zona commerciale, sala riunioni, parco biciclette, solarium. Anche Formentera gioca la carta dello sport, proponendo alcune manifestazioni nell’isola che possano farla conoscere meglio, come la IV edizione della Formentera to Run 2012, prova di atletica a tappe, tra fine maggio ed inizi giugno. Ibiza strizza l’occhio al turismo di lusso e lo fa con un nuovo club di prodotto, l’Ibiza Luxury Destination, che propone l’offerta di alto livello dell’isola ed il turismo Mice, grazie al nuovo Ibiza convention bureau. Il progetto mira a definire altri club per settori specifici, gastronomia, crociere, immersioni subacquee. Maiorca ha visto invece l’apertura, a Puerto de Soller, del Jumeirah Port Soller Hotel & Spa 5 stelle. L’hotel dispone di 120 camere e suite. Per quanto riguarda le Canarie, Gran Canaria presenta la nuova carta turistica. Si tratta di una smart card funzionante sia per il trasporto pubblico sia per le attività legate al tempo libero, comprende una serie di itinerari per scoprire l’isola. Tenerife, invece, focalizza su alcune iniziative per stare a contatto della natura. S.V.
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Spagna, isole e Portogallo
Il Portogallo vira sui club di prodotto Focus su city break, turismo attivo e religioso untare su prodotti specifici. E’ questa la strategia dell’ente del Turismo del Portogallo dichiarata dalla direttrice, Alexandra Rebelo. City break in particolare, ma facendo in modo che il turista possa allungare la propria permanenza nel Paese, “magari svolgendo un’attività, per esempio abbinando a Lisbona il golf. Un’idea che potrebbe funzionare per il mercato Italia – sostiene Rebelo -. Abbiamo anche un’offerta di alberghi dotati di Spa e centri benessere, così come la possibilità di praticare la vinoterapia e il turismo attivo”. Sono solo alcune delle diverse possibilità o combinazioni con le quali il turista si può confrontare in linea con una politica che mira ad un’offerta multiprodotto, per una valo-
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rizzazione dei city break, ma con un collegamento con la gastronomia ed i vini, i circuiti culturali, lo sport, i percorsi. Senza dimenticare natura, parchi naturali o turismo nautico. Il Paese investe sul turismo attivo con nuovi percorsi nelle Azzorre, Madeira, Alentejo e nelle città. Tra le occasioni ci sono anche il surf, lo scuba diving, i percorsi in bici o pedestri. La direttrice menziona l’iniziativa realizzata dal t.o. portoghese, Outitude, che ha lanciato un sito web che prevede “più di 600 attività che si possono praticare e prenotare direttamente dal sito. La regione del Centro ha lanciato un’offerta per chi, invece, vuole praticare il turismo legato alla bicicletta”. Una proposta supportata dalla presenza di nuovi bike hotel. Si ragiona
Alexandra Rebelo
per club di prodotto, muovendosi verso un’offerta specifica che possa conquistare determinati target, in risposta anche ad una domanda già esistente, “molti italiani chiedono gli itinera-
ri in bici”, afferma la direttrice.
Sviluppo Mice Tra i segmenti da sviluppare c’è il Mice, “negli ultimi anni c’è stato un grande
sviluppo sul fronte alberghiero e di strutture adatte all’organizzazione di grandi eventi e l’offerta è buona”. Ad alimentare questo tipo di domanda ci sono già Paesi quali Spagna, Francia, Paesi scandinavi, ma si vuole investire anche sul nostro mercato. A fronte anche di una situazione in termini di prezzi che adesso risulta vantaggiosa, “gli albergatori stanno venendo incontro sulle tariffe per quanto riguarda la contrattazione”. Su quali aspetti dell’offerta investono i t.o? “Puntano su city break, tour, turismo religioso o natura, segmenti che si vendono molto bene”, commenta la direttrice. Tra le intenzioni dell’ente c’è l’idea di sviluppare un progetto di fam trip per agevolare la conoscenza dei nuovi prodotti. In particolare per quanto riguarda il turismo religioso, il governo “vuole far scoprire altre località oltre a Fatima, quale ad esempio Braga, nel Nord del Portogallo, dove è presente il santuario del Bom Jesus”. Si vuole anche sviluppare il Cammino di Santiago verso il Portogallo, “la Regione del Centro sta riorganizzando la segnaletica da Porto fino a Santiago”. C’è poi
l’offerta legata alle piccole chiese ed alle storie dei santi, i luoghi di fede nel Nord del Portogallo, come nella regione Minho, o a Lisbona dove c’è la Chiesa di S. Antonio di Lisbona, in Italia noto come Sant’Antonio da Padova. Eh sì, perché il santo nacque a Lisbona e morì a Padova.
Golf a segno più Il Portogallo ha più di 80 campi da golf. Tra i nuovi progetti dedicati vi è il sito visitportugalgolf.com, una piattaforma in cui si possono trovare proposte in tutto il Paese, alberghi, ristoranti, bar, attività. L’Algarve domina la classifica in fatto di green, avendone 40, seguono la regione di Lisbona, 25, la regione Nord con 11, Madeira 4, la regione Centro e le Azzorre, 3. I dati 2011 attestano il trend positivo del segmento, solo in Algarve c’è stato un milione di presenze, +4,9% sul 2010. La presenza di golfisti ha contribuito a colmare il gap in termini di occupazione alberghiera nei periodi meno propizi e a trarne beneficio è stato anche il turismo residenziale, che ha visto molti sportivi acquistare una casa in Algarve. S.V.
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Spagna, isole e Portogallo
Movimenti in atto nei cieli Ma i t.o. chiedono incrementi per le Azzorre I primi mesi di quest’anno sono stati complicati riconosce Alexandra Rebelo, direttore Ufficio Turistico del Portogallo in Italia -. Nel 2011 tutte le regioni del Paese sono risultate in crescita, solo Lisbona ha avuto una piccola variazione in negativo dal mercato italiano a dicembre, -0,4%, fino a novembre la città registrava una variazione positiva”. Sulla base delle statistiche alberghiere, il 2011, tra le crescite più significative, vede quella di Porto e Nord
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con un +16,7%, Madeira +12%, Centro +10,8% e Azzorre +10,1%. Lo scorso anno ha visto il nostro mercato registrare dei dati positivi. E’ quanto confermano i principali indicatori statistici, con un +5,6% di soggiorni e un +6,2% di pernottamenti. Gli obiettivi per l’anno in corso, a fronte della crisi che sta interessando il settore, sono nell’ottica del mantenimento dei valori, afferma la direttrice, a fronte anche di un “budget più ristretto”. Il 2011 ha portato segnali positivi anche dal
Un buon responso dagli operatori I tour operator che programmano il Portogallo registrano segnali positivi. Egocentro parla di domanda costante, in linea con il 2011, “che era stato ottimo, con incremento a doppia cifra”, commenta Luisa Cavalli. Conferme arrivano anche da I Viaggi di Atlantide, che mette a segno dati positivi. “Il reparto interno, che si dedica ai viaggi su misura - afferma Simone Valvassori, responsabile reparto viaggi su misura - è sempre più coinvolto dalle numerose richieste delle agenzie per pacchetti personalizzati. Molto apprezzate Madeira, Por-
Bom Jesus, Braga
to Santo e le Azzorre”. King Holidays parla di “ottimi risultati, specie per il segmento gruppi”. Alla domanda se si possa considerare una meta matura tra i desiderata del mercato italiano, i riscontri ottenuti sono contrastanti. A partire dal no secco della divisione Easy del Gruppo Alpitour: “Nonostante sia una destinazione completa ha scarsa offerta di voli dall'Italia”, si motiva. Se poi per matura, si intende una destinazione “non soggetta a moda passeggera direi proprio di sì - afferma Cavalli -. Il Portogallo e Lisbona generano interesse. E’ un Paese che offre un ottimo livello di servizi con un buon rapporto qualità/prezzo, ampia possibilità di scelta e numerosi eventi che generano curiosità”. S.V.
trasporto aereo. Nel periodo tra gennaio e novembre, il Paese ha registrato un +11% nei passeggeri italiani sbarcati in Portogallo, che è il risultato della crescita dei passeggeri trasportati con voli low cost, (+69,7% per Porto e +2,7% per Lisbona) e di quelli con voli tradizionali (+14,9% per Porto e +7,1% per Lisbona).
Fermento in volo C’è fermento sul fronte dei collegamenti aerei e grosse aspettative a partire dalla novità di Tap Portugal, a seguito del Torino-Lisbona operativo dal 3 giugno, con quattro collegamenti a settimana. “Il volo - come sottolinea Araci Coimbra, neo general manager del vettore per Italia e Grecia - offrirà la possibilità di accedere alla rete di collegamenti di Tap, in particolare da e verso il Brasile e l’Africa, che stanno vivendo uno stadio di forte sviluppo economico e che quindi offrono grandi opportunità non solo per il business, ma anche dal punto di vista turistico”. Il Portogallo è nello schedule di Volotea, la compagnia spagnola che ha debuttato il 5 aprile da Venezia, e Oporto è tra le destinazioni servite. Tra le novità menzionate da Rebelo, c’è quella di Ryanair che ha lanciato tre rotte da Orio, una di queste è alla volta di Faro (Algarve). Il vettore ha anche incrementato le frequenze sui collegamenti per Porto. Infine le mosse di easyJet, da Venezia i nuovi collegamenti prevedono anche Lisbona. E’ interessante osservare che i tour operator impegnati sulla destinazione abbiano rilevato che “un terreno su cui investire è quello dei collegamenti aerei per le Azzorre - afferma Luisa Cavalli, direttore commerciale Egocentro -, la richiesta è notevole, ma i collegamenti sono molto limitati e spesso diventa difficile poter dare conferma. Unico vettore interessato a queste rotte è Tap, ma pare non rientri nelle loro scelte ampliare questi collegamenti”. Concorda su questo aspetto I Viaggi di Atlantide, confermando una certa “difficoltà per quanto riguarda i voli”. S.V.
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