HELLEBORUS
NIGER
DALLA
MATERIA
MEDICA
PURA
2
3
Cantani
A.
Manuale
di
Materia
Medica
e
Terapeu/ca
• • • • •
come
specifico
contro
le
psicopa/e
(mania,
demenza,
malinconia,
etc.),
contro
le
neuropa/e
di
conducibilità
(ipocondriaci,
isterismo,
corea),
non
che
contro
l’epilessia;
contro
le
emorroidi,
il
cui
flusso
può
favorire
davvero,
e
contro
le
quali
poteva
giovare
come
eccoproRco;
contro
le
elmin/
intes/nali,
contro
i
quali
riesce
alquanto
uRle,
ma
non
più
di
altri
anRelminRci
meno
pericolosi
per
l’uomo;
nell’amenorrea
e
dismenorrea,
come
emmenagogo,
quasi
l’uscita
di
un
po’
di
sangue
dalla
vagina
e
dall’utero
potesse
supplire
alla
maturazione
degli
ovuli
e
quindi
significare
tanto
quanto
la
vera
mestruazione…
nelle
idropisie
specialmente
con
torpore
renale
come
diure/co,
benché
la
sua
azione
diureRca
sia
molto
dubbia.
4
Con
meno
probabilità
di
vantaggio:
• nelle
intermi3en/
quartane
osRnate,
dove
però
la
cessazione
della
febbre
non
vuol
dire
curata
ancora
la
infezione
da
malaria;
• nelle
dermopa/e
croniche,
contro
le
quali
non
giova
nulla
affaXo;
• nella
tumefazione
delle
ghiandole
mesenteriche,
le
quali
quando
sono
ammalate,
certamente
non
ubbidiscono
all’elleboro,
anzi
piuXosto
per
l’irritazione
intesRnale
si
ingrossano
maggiormente;
• nelle
mala9e
di
fegato
con
i3erizia,
per
favorire
l’escrezione
della
bile;
5 • contro
la
paralisi
della
vescica,
etc.
Husemann
U.
Avvelenamen/
da
sostanze
vegetali,
in:
Penzoldt
F
due
glucosidi
velenosi,
dei
quali
l’elleborina
insolubile
nell’acqua
in
dosi
tossiche
paralizza
il
cervello
e
uccide
per
paralisi
del
centro
respiratorio,
mentre
l’elleboreina
solubile
nell’acqua
provoca,
allo
stesso
modo
che
fa
la
digitale,
l’arresto
del
cuore;
oltre
a
ciò
entrambe
posseggono
forte
virtù
irritante
sull’intesRno.
Gli
avvelenamenR
per
le
radici…sono
caraXerizzaR
da
una
quanRtà
di
sintomi
d’azione
locale
e
a
distanza,
solo
di
rado
la
forma
morbosa
si
limita
agli
accessi
intensi
di
vomito
con
forR
coliche,
crampi
alle
sure
e
collasso.
Per
lo
più
insieme
alla
diarrea
(nelle
prime
ore
dell’avvelenamento)
sopravvengono
angoscia,
sussurro
nelle
orecchie,
pesantezza
di
testa,
capogiri,
midriasi,
deliri,
6 contraXure
delle
estremità,
rallentamento
dell’aZvità
cardiaca,
abbassamento
della
frequenza
respiratoria
e
della
temperatura.
Le
piccole
dosi
di
elleboro
possono
anche
per
virtù
cumulaRva
dar
luogo
a
gravi
effeZ
drasRci.
Tossicologia
• La
pianta,
anche
chiamata
Rosa
di
Natale,
risulta
tossica
per
l’uomo
e
gli
animali.
RispeXo
alle
altre
ranuncolaceae,
l’helleborus
niger
ha
un’azione
meno
rilevante
sul
cuore.
• Le
sostanze
tossiche,
contenute
nella
pianta,
includono,
oltre
ai
glicosidi
cardiaci
elleborina,
ellebrina
e
elleboreina,
le
saponine
e
la
protoanemonina.
L’avvelenamento
da
elleboro
nero
è
raro.
• I
glicosidi
presenR
sono
responsabili
di
sintomi
cardiaci,
quali
bradicardia,
allungamento
dell’intervallo
P‐R
e
disturbi
di
conduzione
(meno
evidenR
di
altre
ranuncolaceae).
7
CosRtuenR
• La
presenza
di
ranuncolina
o
protoanemonina,
nelle
foglie
di
elleboro
nero,
è
responsabile
di
dermaRte,
irritazione
degli
occhi
(in
caso
di
accidentale
applicazione)
e
disturbi
gastro‐intesRnali,
per
ingesRone
(salivazione,
pizzicore
della
bocca
e
della
gola,
dolore
addominale,
con
vomito
e
diarrea).
Alcuni
autori
riportano
anche
un
polso
irregolare
e
debole,
astenia,
respirazione
difficile,
baZR
irregolari
e
disturbi
del
sistema
nervoso,
quali
delirio,
convulsioni
e
anche
morte,
dovuta
a
collasso
respiratorio.
• Gli
alcaloidi
contenuR
nella
pianta,
molR
dei
quali
a
struXura
steroidea,
sono
responsabili
di
un
significaRvo
effeXo
ipotensivo
dose‐dipendente,
come
è
stato
dimostrato
su
raZ
spontaneamente
ipertesi.
8
Hahnemann,
1796
• MolesR
mal
di
testa
e
febbre
(di
qui
il
suo
uso
in
alcune
psicopaRe
e
nel
mal
testa
cronico);
• La
caraXerisRca
è
di
provocare
sensazioni
soffocanR,
costringenR
nel
naso,
può
dare
indicazioni
sulla
sua
prescrizione
in
caso
simili
(che
io
ho
trovato
anche
in
un
Rpo
di
psicopaRa).
• Viene
spesso
scambiato
con
altre
radici,
ciò
che
ci
ha
lasciato
solo
pochi
ma
veri
daR
9
Hahnemann,
1825
L’elleboro
deve
essere
uRle
in
alcune
affezioni
idropiche
e
nelle
alterazioni
mentali.
A
forR
dosi,
esso
agisce
per
molte
seZmane.
La
camphora
sembra,
il
più
frequentemente,
efficace
nel
controllare
le
sue
azioni
primarie
troppo
energiche,
ma
gli
sfortunaR
effeZ
secondari
sono
più
facilmente
rimossi
dalla
corteccia
di
china
10
Torpore
• 2.
Intorpidimento
della
testa
(immediatamente)
• 4.
Piegando
in
basso
la
testa,
e
poi
rialzandola,
verRgini
che
passavano
immediatamente
sollevandola
(dopo
10,5
ore)
• 5.
Cefalea
intorpidente,
come
da
intossicazione,
per
tuXo
il
pomeriggio
(dopo
7
ore)
• 6.
Intorpidimento
di
tuXa
la
testa,
durante
la
coriza
fluente
(dopo
5,5
ore)
• 7.
Impossibilità
a
pensare
(dopo
10
ore)
11
Testa
• 8.
Pesantezza
e
calore
interno
nella
testa,
con
dita
delle
mani
fredde
e
senso
di
brivido
per
tuXo
il
corpo,
che
diminuisce
quando
le
mani
sono
coperte
e
vengono
riscaldate
(dopo
1
ora)
• 9.
Pesantezza
molto
dolente
nella
testa,
con
tensione
e
pressione,
come
da
dentro
in
fuori,
nelle
tempie,
ma
sopraXuXo
alla
fronte;
nello
stesso
tempo,
ad
ogni
baZto,
uno
sRramento
pressivo,
come
se
il
sangue
fosse
spinto
con
forza,
aXraverso
la
testa
(tuXo
il
giorno,
specialmente
12 con
la
febbre),
migliorato
all’aperto
Pensiero
• 11.
Debolezza
di
memoria:
solo
con
grande
sforzo
riusciva
a
ricordare,
dopo
qualche
tempo,
cosa
cercasse
di
dire
e
cosa
gli
era
stato
chiesto
(dopo
½
ora)
• 13.
Confusione,
che
rende
la
testa
intorpidita;
un
dolore
sordo,
ogni
pomeriggio,
dalle
4
alle
8
• 14.
Intorpidimento
della
testa,
come
se
ci
fosse
una
nuvola,
sopraXuXo
alla
fronte
(dopo
3/4
ora)
• 18.
Stordimento
nella
testa,
come
una
senso
di
contusione,
durante
una
coriza
fluente
(dopo
5
13 ore)
Cefalea
• 22.
Dolore
nella
testa,
come
se
tuXo
il
cervello
fosse
premuto
dentro,
a
ogni
passo,
all'aperto
(dopo
1
ora)
• 26.
Violenta
dolenzia
alla
testa,
con
grande
p e s a n t e z z a ,
s p e c i a l m e n t e
a l l ' o c c i p i t e ,
svegliandosi
(dopo
41
ore)
• 29.
Dopo
una
forzata
aXenzione,
dolore
nella
tempia
dx,
aggravato
camminando
(dopo
8
ore)
• 31.
Pressione
nel
cervello,
proprio
come
se
fosse
compresso
da
entrambi
i
laR
verso
il
centro
14e
in
alto
(dopo
9
ore)
Fronte
• 32.
Dolenzia
alla
fronte,
come
se
fosse
intorpidita
(dopo
11
ore)
• 35.
Dolenzia
Rrante
nella
metà
dx
del
cervello,
da
dietro
fino
alla
fronte,
come
se
la
massa
del
cervello
fosse
ammucchiata
in
quel
punto
(immediatamente)
• 36.
Dolore
Rrante
nella
parte
superiore
della
testa,
al
maZno,
nel
leXo
(dopo
24
ore)
• 39.
Pulsazione
nella
tempia
sx,
che
ogni
volta
termina
con
una
fiXa
(dopo
3/4
ora)
• 41.
FiXe
dolenR,
che
aXraversano
la
fronte
(dopo
14
ore)
15
Importante
• 42.
Al
maZno,
diverse
fiXe
acute
esternamente
sulla
dx,
verso
il
lato
sx
della
fronte
(dopo
3
e
4
ore)
• 43.
Cefalea,
come
da
contusione,
nell'occipite,
specialmente
piegandosi
(dopo
48
ore)
• 44.
Dolore
contusivo,
esternamente,
sul
vertex
e
sull’occipite,
sopra9u9o
durante
il
brivido
febbrile;
ad
ogni
movimento,
specialmente
piegandosi
e
salendo
le
scale,
il
dolore
cambia
in
una
violenta
contrazione
nei
tegumen@
della
testa,
che
è
migliorata
dalla
pressione
esterna
(dopo
48
ore)
• 45.
Sensazione
come
se
la
cute
dell'occipite
fosse
Rrata
giù
saldamente
(dopo
41
ore)
• 47.
Pulsazioni
alla
fronte
e
alle
tempie,
con
calore
al
volto
(dopo
6
ore)
16
Occhi
• 50.
Una
tensione
pungente
sull'arco
palpebrale
sx,
alla
pressione,
come
se
dovesse
uscire
fuori
un
foruncolo
(dopo
46
ore)
• 54.
Dolenzia
nell'angolo
interno
dx
dell'occhio,
aggravato
dalla
chiusura
degli
occhi
(dopo
9
ore)
• 52.
Dolore
Rrante,
qua
e
là,
nell'arco
palpebrale,
con
contrazione
spasmodica
del
muscolo
sopraccigliare
(dopo
10
ore)
• 55.
Prurito
agli
angoli
degli
occhi
(dopo
3/4
ora)
• 57.
TrafiXura
negli
occhi,
come
se
dovessero
piangere
(immediatamente)
17
Occhi
• 58.
Sensazione
negli
occhi
come
se
fossero
chiusi
da
qualcosa
di
pesante
che
preme
da
fuori;
deve
fare
uno
sforzo
per
tenerli
aperR
del
tuXo
(all'aperto)
(dopo
7,
8
ore)
• 59.
Al
maZno,
dopo
il
risveglio,
chiudendo
gli
occhi,
violenta
trafiXura
sul
globo
oculare
e
le
palpebre,
come
per
una
punta
aguzza
(dopo
9
ore)
• 62.
Al
maZno,
gli
angoli
interni
degli
occhi
sono
pieni
di
secrezione
secca
(dopo
9
ore)
• 65.
La
luce
del
giorno
gli
dà
fasRdio;
non
gli
piace
guardare
gli
oggeZ
circostanR,
e
si
sdraia
con
gli
occhi
chiusi
(con
la
febbre
• 67.
Pupille
dilatate
(la
1°
ora)
18
Orecchio
• 68.
Dolore
Rrante,
dalla
tempia
all'orecchio
(immediatamente)
• 71.
Vicino
l'orecchio,
dietro
il
ramo
ascendente
della
mascella
inferiore,
una
successione
di
punture
d'aghi
(dopo
30
ore)
19
Bocca
• 82.
Serrando
i
denR
tra
loro,
una
lacerazione
in
entrambi
gli
opposR
terzi
molari,
verso
le
loro
radici
(immediatamente)
• 84.
Lingua
bianca,
molto
secca,
al
maZno,
alzandosi
dal
leXo
(dopo
24
ore)
• 89.
Fas@diosa
secchezza
sul
palato
e
dolore
tagliente
e
raschiante
sul
palato,
muovendo
le
par@
della
bocca
che
intervengono
nella
deglu@zione
(durante
molR
giorni)
• 91.
Secchezza
e
debole
sapore,
con
grande
sete,
per
2
ore
• 95.
Costante
flusso
di
saliva
nella
bocca,
che
deve
sputare
fuori
(dopo
1
ora
e
¾)
20
Gusto
• 99.
Disgusto
per
le
verdure
e
le
cose
acide,
con
buon
appeRto
per
il
pane
e
la
carne
(per
più
di
una
seZmana)
• 101.
Disgusto
per
la
carne
grassa
(per
più
di
una
seZmana),
sebbene
il
pane
e
la
carne
magra
abbiano
un
buon
sapore
• 103.
Frequente
eruXazione
secca,
insapore
(la
prima
ora),
poi
eruXazione
completamente
soppressa
• 104.
EruXazione
vuota,
senza
alcun
sapore
(dopo
½
ora)
• 106.
Singhiozzo
(dopo
2
ore)
21
Stomaco
• 108.
Sensazione
di
nausea
nello
stomaco;
si
sente
spesso
affamato,
ma
il
cibo
gli
risulta
ripugnante,
sebbene
non
abbia
un
sapore
anormale
nella
bocca
o
del
cibo
(dopo
24
ore)
• 114.
Vomito
di
materiale
nero‐verdastro,
con
dolore
intesRnale;
sintomi
che
ricorrevano
per
3
ore,
dopo
che
erano
cessaR,
e
duravano
un'ora,
seguiR
da
apparente
pausa
per
due
ore,
poi
violento
grido,
seguito
da
morte
(dopo
38
ore);
gli
arR
erano
rilassaR
e
flaccidi,
il
sangue
nelle
vene
fluido,
sul
lato
sx
dell'esofago
e
dello
stomaco,
come
anche
nei
piccoli
intesRni,
una
moderata
infiammazione;
il
cervello
era
molle
e
flaccido
(Morgagni)
22 • 123.
PinzeXamento
nello
stomaco
(dopo
2,5
ore)
Addome
• 125.
Pesantezza
nell'addome
(dopo
2
ore)
• 126.
PinzeXamento,
che
comincia
nella
regione
epaRca
e
si
aXorciglia
sempre
più
profondamente,
verso
il
basso
e
in
avanR
(dopo
2,5
ore)
• 128.
Un
paio
di
fiXe
nell'addome
e
un
dolore
lacerante
di
traverso
(dopo
½
ora)
• 130.
PinzeXamento
nell'addome
(salendo
le
scale)
(dopo
32
ore)
• 131.
Pressione
acuta
aXraverso
l'addome,
soXo
l'ombelico,
da
fuori
in
dentro,
sopraXuXo
stando
seduto
(dopo
24
ore)
23
Meteorismo
• 134.
Eccessivo
gorgoglio
e
rumore
nell'addome
(immediatamente)
• 135.
Gorgoglio
indolente
udibile,
soXo
la
regione
ombelicale
(dopo
1
ora)
• 136.
Movimento
nell'addome,
come
se
si
alzassero
bolle
d'aria
e
bruciassero,
seguito
da
eliminazione
di
aria
feRda
(dopo
8
ore)
• 138.
Distensione
fugace
nell'addome,
la
sera
(dopo
5
giorni)
• 139.
La
maZna,
dopo
l'usuale
sorso
di
laXe,
eliminazione
di
aria
feRda
(dopo
½
ora)
24
Evacuazioni
• 144.
Ogni
giorno,
per
tre
o
quaXro
volte,
anzichè
feci,
vengono
eliminate
materie
gelaRnose
bianche,
come
uova
di
rana,
con
molta
pressione
• 146.
Feci
ritenute
il
primo
giorno;
il
giorno
seguente,
al
maZno,
una
evacuazione
ordinaria,
e
una
diarroica
nel
pomeriggio
• 147.
Feci
dure,
scarse,
durante
e
immediatamente
dopo
le
quali
violento
e
tagliente
sRramento
nel
reXo,
dal
basso
verso
l'alto,
proprio
come
se
fosse
contraXo
fortemente
e
come
se
un
corpo
con
apice
tagliente
vi
si
25 conficcasse
(dopo
12
ore)
Uro‐genitale
• 151.
Forte
e
dura
pressione
nel
mezzo
dell'osso
pubico
(dopo
1/4
ora)
• 154.
Copiosa
eliminazione
di
urina,
senza
alcuna
urgenza
parRcolare
(dopo
24,
26
ore)
• 155.
Frequente
urgenza
alla
minzione,
con
scarsa
emissione
di
urina
(dopo
3/4,
2,5,
3,
5,5
ore)
• 157.
Molte
e
forR
punture
pruriginose
sulla
punta
del
glande
(dopo
½
ora)
• 159.
Produzione
del
flusso
mestruale
(dopo
8
26 ore)
Respiratorio
• 161.
StarnuR
al
maZno,
a
digiuno
(dopo
26
ore)
• 162.
Irritazione
solleRcante,
spasmodica,
nel
naso,
come
se
fosse
sul
punto
di
starnuRre
(cosa
che,
comunque,
non
avvenne),
con
sbadiglio
(dopo
1
ora)
• 165.
Improvvisa
e
conRnua
tosse
corta
(fumando
tabacco,
come
d'abitudine,
stando
seduto)
(dopo
15
ore)
• 167.
Dispnea;
deve
respirare
lentamente
e
talvolta
profondamente
(dopo
1/4
ora)
27
Mano
• 186.
Dolore
Rrante,
dal
polso
al
dito
indice
della
mano
dx
(dopo
10
ore)
• 187.
La
sera,
camminando
all'aperto,
forR
trafiXure,
come
aghi,
nell'arRcolazione
del
polso
sx
(dopo
13
ore)
• 188.
AXraverso
i
tendini
flessori
della
mano
sx,
trafiXure,
come
aghi,
camminando
all'aperto
(dopo
12
ore
e
3/4)
• 190.
Lacerazione
sul
dorso
di
tuXe
le
dita
della
mano
sx
(la
maZna,
nel
leXo)
(dopo
18
ore)
• 198.
Un
punto
infiammato
alle
unghie
dell'indice
sx
e
del
pollice
dx,
con
dolore
come
un'ulcera
alla
pressione
(dopo
20
ore);
il
giorno
seguente
fuoriuscì
un
umore
biancastro,
dopo
di
che
guarì
28
Anca
• 2 0 2 .
I m p r o v v i s a
r i g i d i t à
p a r a l i z z a n t e
nell'arRcolazione
dell'anca
sx,
camminando
all'aperto
(dopo
23
ore)
• 203.
Singole
trafi9ure
nell'anca
sx,
come
da
un
ago
• 204.
Diverse
trafi9ure
violente,
piu9osto
lente,
nell'anca
sx,
come
per
mol@
spilli
• 205.
Ripetuta
dolenzia
bruciante
nell'anca
sx
(dopo
2
ore)
29
Arto
inferiore
• 208.
Debolezza
notevole
delle
cosce
e
delle
gambe
(dopo
1,5
ore)
• 211.
Dolore
scavante
nella
rotula
dx
(dopo
½
ora)
• 212.
FiXe,
oXuse
e
fasRdiose,
che
ricorrono
molte
volte,
aXraverso
l'arRcolazione
del
ginocchio
sx,
all'aperto,
camminando
e
stando
in
piedi
(dopo
26
ore)
• 213.
Rigidità
dei
tendini
nel
poplite,
specialmente
quelli
esterni,
camminando
all'aperto
(dopo
25
ore)
• 214.
Sulla
gamba
dx,
vicino
la
caviglia
esterna,
fiXe
direXe
verso
l'alto
(dopo
3
ore)
30
Piede
• 216.
Dolore
da
distorsione
nella
arRcolazione
della
caviglia
sx;
ha
paura
che
il
piede
non
riesca
a
girare
(dopo
30
ore)
• 218.
Sensazione
dolente
sull'osso
calcaneare
dx,
con
ogni
posizione
(dopo
11
ore)
• 219.
Lieve
pressione
dolente
nella
pianta
del
piede
dx,
stando
seduto
(dopo
5
ore)
• 220.
Lacerazione
nella
prominenza
del
piede
31 sx
(dopo
1/4
ora)
In
generale
• 224.
FiXe
acute
laceranR
in
diverse
parR
del
corpo,
all’improvviso,
come
sulle
braccia
e
avambracci,
torace,
dorso,
etc.
(dopo
8
ore)
• 227.
Sforzi
e
sRramenR
degli
arR
(dopo
1
ora)
• 228.
Improvviso
rilassamento
di
tuZ
i
muscoli;
freddo
per
il
corpo
e
sudore
freddo
alla
fronte:
improvvisamente
cade
a
terra
e
balbeXa,
pur
mantenendo
la
coscienza,
il
polso
è
molto
32 lento
e
le
pupille
sono
del
tuXo
contraXe
(dopo
1
ora)
Sonno
• 229.
Debolezza
e
sonnolenza,
con
sbadigli,
nel
pomeriggio
(dopo
2
ore)
• 239.
Dorme,
con
gli
occhi
semi
aperR
e
le
pupille
direXe
verso
l'alto
(immediatamente)
• 244.
Di
no9e,
sogni
che
non
sono
ricorda@,
incessan@,
confusi,
spesso
ansiosi
33
Polso
• 246.
Polso
lento
(dopo
1
e
16
ore)
• 249.
Polso
forte
(dopo
1/4
ora)
34
Freddo
• 256.
Sete,
dopo
un
rigor
di
cinque
giorni
senza
sete
• 257.
Brividi
ogni
volta
che
si
corica
la
sera,
e
sudorazione
ogni
maZna
(dopo
10
giorni)
• 258.
Rigor
generalizzato,
con
pelle
d’oca,
sensibilità
dolorosa
sulla
testa,
esternamente,
al
ta9o
e
con
il
movimento,
lacerazione
@rante
negli
ar@,
e
frequen@
fi9e
nelle
ar@colazioni,
sopra9u9o
del
gomito
e
delle
spalle,
senza
sete
per
alcuni
giorni,
dal
maLno
in
poi
(dopo
25
ore)
• 260.
Freddo
delle
mani,
mentre
il
volto
e
il
resto
del
35 corpo
sono
caldi
(dopo
1/4
ora)
Febbre
• 261.
Febbre:
con
eccessivo
calore
interno
della
testa,
freddo
delle
mani
e
dei
piedi,
poi
lieve
sudorazione
di
tuXo
il
corpo,
per
un’ora
(dopo
4
ore)
• 264.
La
sera
(verso
le
5
o
le
6)
e
specialmente
dopo
essersi
coricato,
calore
bruciante
per
tu9o
il
corpo,
specialmente
alla
testa,
con
brividi
e
tremi@
interni,
senza
sete;
quando
provava
a
bere,
aveva
repulsione,
e
poteva
bere
solo
poco
per
volta
• 265.
FrequenR
aXacchi
alternanR
di
calore
secco
generalizzato,
poi
brividi
e
freddo,
dopo
i
quali
seguiva
una
lieve
colica
intesRnale
• 267.
Calore
esterno
del
volto,
le
guance
ardono
nella
stanza
36 (dopo
6
ore)
Sudorazione
• 268.
Debole
sudorazione
dei
piedi,
verso
il
maZno
(la
1°
noXe)
• 269.
Calore
e
sudorazione
(dopo
36
ore)
• 270.
Sudorazione
generalizzata
verso
il
maLno,
per
molte
noL,
con
calore
del
corpo
normale
(dopo
48
ore)
37
Ansia
• 274.
Estrema
ansietà
• 278.
Irrequieto
e
ansioso,
come
se
anRcipasse
una
fortuna
avversa
(dopo
5
giorni)
38
al
sintoma
16
(intorpidimento
e
pesantezza
nella
testa)
Da
varie
osservazioni,
considero
tale
intorpidimento,
come
l'oXundimento
della
sensibilità
interna
(sensorium
commune),
nel
quale,
sebbene
la
vista
sia
buona,
si
vede
solo
in
modo
imperfeXo,
e
non
si
osserva
ciò
che
si
vede;
sebbene
l'apparato
udiRvo
sia
buono,
non
si
comprende
o
sente
niente
disRntamente;
sebbene
gli
organi
gustaRvi
siano
regolari,
non
si
ha
sapore
per
niente;
si
è
sempre
o
spesso
senza
pensieri,
si
ricorda
poco
o
niente
di
ciò
che
è
recentemente
avvenuto,
non
si
ha
piacere
per
niente,
si
ha
sonno
ma
lieve,
e
non
si
dorme
profondamente
o
in
39modo
ristoratore,
ci
si
occupa
del
lavoro,
ma
senza
meXere
aXenzione
o
energia
in
esso
‐
tuZ
effeZ
primari
dell'elleboro
al
sintoma
232
(improvviso
gonfiore
edematoso
della
pelle):
questo
sintoma,
associato
ai
sintomi
154,
155,
156
(copiosa
eliminazione
di
urina
acquosa),
sembra
promeXere
molto
per
alcune
malaZe
idropiche.
Queste
saranno
certamente,
rapidamente
e
permanentemente
curate
dall'elleboro,
se
i
loro
altri
sintomi
corrispondono
omeopaRcamente,
ovvero
nella
somiglianza,
con
quelli
che
questa
erba
potente
può
eccitare,
in
maniera
peculiare,
sul
40 soggeXo
sano
Riepilogo
sintomi
avvelenamento
• nelle
dosi
piccole
vomito
(114),
diarrea
(144,
146)
e
dolori
colici
all’ipogastrio
(128,
125,
126,
131,
130);
• in
dosi
più
grandi
produce
bruciore
nelle
fauci
(89),
salivazione
(95),
dolore
forte
nello
stomaco
(123)
e
intesRno
(147),
iperemesi
(104,
108)
e
diarrea
profusa
(144,
146);
il
polso
si
rende
piccolo
e
lento
(246),
la
respirazione
pure
si
rallenta
(167),
come
sembra
per
paralisi
de’
muscoli
respiratorii;
la
temperatura
si
abbassa
(264,
257,
8)
e
sudore
freddo
copre
la
pelle
(258,
265).
I
reni
diventano
sede
di
un’irritazione
infiammatoria
(155,
154).
L’utero
pure
si
rende
iperemico
e
talvolta
vi
ha
metrorragia
(159).
Oltreciò
si
osservano,
nei
casi
di
avvelenamento,
cefalea
(44,
35,
8,
22,
42,
5,
29,
31,
32,
41,
36,
26,
43,
9),
verRgine
(4),
lipoRmia
(228),
rigidità
dei
muscoli
41 della
nuca
(176),
dilatazione
delle
pupille
(67),
delirii
(278)
e
convulsioni
(227)