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ANNO 137- N˚ 189 ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Domenica 12 Luglio 2015 • S. Fortunato
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IL GIORNALE DEL MATTINO
La polemica Arriva il sequel di “Il buio oltre la siepe” ma è razzista
L’anticipazione La vita segreta di AstroSamantha seguita due anni per un docu-film
L’amichevole Roma, primo ko: 2-1 con il Gyirmot (B ungherese) Pallotta contestato
Marconi a pag. 19
Satta a pag. 23
Angeloni a Caputi nello Sport
Pessima prova
Così l’Europa perde il senso del bene comune Romano Prodi
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omenica scorsa eravamo tutti ansiosi per l’attesa dei risultati del referendum greco. Oggi le notizie sulla Grecia non le attendiamo da Atene ma da Bruxelles. Nella capitale belga si stanno infatti riunendo per la decisione finale sia i massimi rappresentanti dei 19 Paesi appartenenti alla zona euro sia i responsabili dei 28 membri dell’Unione Europea. Nonostante le divergenze che si sono manifestate nella riunione dei ministri dell’Economia penso che l’accordo alla fine sia obbligato, anche se da parte germanica continuano perplessità e sfiducia fino al limite dell’incomprensione. Le riunioni di oggi dovrebbero comunque sancire una decisione finale sul "piccolo" problema greco, che doveva essere affrontato e risolto già da molti anni ma che, in conseguenza dei complicati giochi della politica dei Paesi europei, si è ingrandito nel tempo fino a condizionare pericolosamente la vita futura di tutta l’Unione. Domenica scorsa avevo espresso il parere che, anche se la Grecia avesse votato no, la sua espulsione dall’euro sarebbe stata assai improbabile per motivi interni ed esterni all’Unione Europea. Anche se il no è arrivato, e pure con una dimensione superiore ad ogni aspettativa, si è infatti proseguito nel cercare l’intesa, resa (solo apparentemente) meno difficile dall’uscita di scena del discusso ministro dell’Economia Varoufakis. Stanno inoltre spingendo verso l’accordo le pressioni americane rese manifeste da Obama. Continua a pag. 20
Grecia, Berlino alza il muro Niente accordo nell’Eurogruppo, Germania e Paesi del Nord non si fidano e chiedono più riforme Schaeuble: Atene fuori dall’euro per 5 anni. Stop della Ue: impraticabile. Oggi la riunione dei leader
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BRUXELLES Ministri delle Finanze della zona euro ancora spaccati, niente accordo nell’Eurogruppo a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum sulla Grexit. Germania e Paesi del Nord non si fidano e chiedono più riforme, nonostante l’adozione da parte del parlamento di Atene di una proposta da 12 miliardi per convincere i partner a lanciare i negoziati su un terzo programma di aiuti da 74 miliardi. Schaeuble: Atene fuori dall’euro per 5 anni. Stop della Ue: impraticabile. Oggi la riunione dei leader. Di Lellis, Pompetti e Ventura da pag. 2 a pag. 7
Il retroscena
Grexit
Il reportage
Renzi: la Merkel non umilii Tsipras l’intesa si deve fare
Dracme e aiuti, il piano segreto di Bruxelles
E il ministro della Difesa greco disse: «Adesso ho paura della guerra civile»
Alberto Gentili
David Carretta
«L’
È
avevo detto che le posizioni di alcuni Paesi si erano irrigidite dopo il referendum e che la partita sarebbe stata molto difficile». Stop di Renzi ai diktat. A pag. 5
Teodoro Andreadis Synghellakis
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lexis Tsipras ha avuto mandato dal parlamento di Atene di trattare con i creditori per l’accordo finale. Un sofferto via libera. A pag. 7
un documento di più di 200 pagine, preparato in gran segreto nelle stanze dei palazzi europei, per far fronte al peggio: l’uscita della Grecia dall'euro. A pag. 4
Attentato al Cairo. Un morto e 9 feriti, il premier chiama Al Sisi. Gentiloni: non ci faremo intimidire
Bomba sul consolato italiano Choc in Egitto, l’Isis rivendica Il Califfato: «Siamo stati noi». Ma i maggiori sospetti sono sui Fratelli musulmani. Gli 007: avvertimento al governo
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Carlo Jean
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n’autobomba, verosimilmente comandata a distanza, è scoppiata ieri mattina alle 6,30 nei pressi del Consolato italiano al Cairo. Nessuna perdita fra gli italiani. A quell’ora il Consolato era ancora chiuso. Un morto e nove feriti egiziani, fra cui due poliziotti. La sede diplomatica e le case vicine hanno subito notevoli danni. Di certo la carica era potente, le prime valutazioni parlano di almeno 250 kg di tritolo. Continua a pag. 20 Calculli, Mangani e Meringolo alle pag. 10 e 11
Agenti della polizia egiziana davanti al Consolato italiano al Cairo (Foto AP)
Vent’anni dal massacro
Sassi sul premier serbo Vucic via da Srebrenica Morabito a pag. 12
Intercettazioni, riforma pronta Orlando: «A luglio il primo sì» Valentina Errante
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l primo passaggio è previsto per il 29 luglio, quando il ddl di riforma del processo penale approderà alla Camera. È dentro l’enorme contenitore che si trova anche la modifica della legge sulle intercettazioni, questione chiave, finita di nuovo al centro delle polemiche e sulla quale ora pure Renzi potrebbe avere un interesse specifico. Ma proprio per sgombrare il campo da illazioni, con i suoi il premier è stato perentorio: «Non è all’ordine del giorno alcuna stretta, tengo di più alla produzione industriale che alle intercettazioni». A pag. 9
EVENTI SPECIALI PER I GEMELLI Buona domenica, Gemelli! Parafrasando Al Pacino potremmo dire che “ogni benedetta domenica” voi avete una Luna in stato di grazia. Eccola, appena arrivata nel segno, avrà tre contatti speciali per carriera-soldi, e soprattutto per l’amore; molto positiva anche sotto il profilo medico. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 35
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Primo Piano
Domenica 12 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it
Grecia, scontro all’Eurogruppo Berlino evoca l’uscita dall’euro Ipotesi di sospensione per 5 anni. Bruxelles: impraticabile Richiesta ad Atene di approvare le riforme già in settimana
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IL SUMMIT BRUXELLES A poche ore dalla scadenza dell'ultimatum sulla Grexit, i ministri delle Finanze della zona euro ieri non hanno trovato un accordo che permetta alla Grecia di restare dentro l'unione monetaria. «Non abbiamo concluso» ed «è ancora molto difficile», ha avvertito il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al termine di una riunione caotica, dove diversi ministri hanno espresso riserve sul proposta da 12 miliardi del governo di Alexis Tsipras per avviare negoziati su un terzo programma di aiuti da 74 miliardi. «Ci sono ancora molte critiche sui contenuti della proposta (greca), sia sulle riforme sia sulle misure di bilancio», ha detto Dijsselbloem. Ad ostacolare un accordo è anche la mancanza di fiducia in Tsipras: la giravolta del primo ministro sul referendum, con il quale i greci hanno bocciato l'offerta messa sul tavolo dai creditori a fine giugno, non ha convinto i partner. «C'è un problema maggiore di fiducia» nella capacità del governo Tsipras di «realizzare ciò che promette nei prossimi giorni, mesi e anni», ha spiegato Dijsselbloem. L'Eurogruppo aveva iniziato a
redigere una dichiarazione con una lista di dure riforme che Atene avrebbe dovuto accettare e adottare all'inizio della settimana. Ma diversi paesi hanno bloccato il compromesso. Inoltre, il ministro delle Finanze finlandese, Alexander Stubb, non aveva il mandato del suo governo per dare il via libera a nuovi aiuti. L'Eurogruppo si riunirà nuovamente questa mattina. Se Tsipras non accetterà le condizioni e non darà garanzie sulla realizzazione delle riforme, il Vertice straordinario dei capi di Stato e di governo oggi potrebbe avviare le procedure per la Grexit.
I NODI
I paesi rigoristi hanno guidato la carica contro il governo di Tsipras. «Non possiamo assolutamente credere alle promesse» greche, ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble, accusando Tsipras di aver «distrutto la speranza». In un documento, Schaeuble ha evocato un' uscita per 5 anni della Grecia per permettere la ristrutturazione del debito (ipotesi definita non praticabile dalla Ue). In alternativa, secondo il ministro tedesco, Atene dovrebbe trasferire 50 miliardi di attivi da privatizzare in cambio degli aiuti. Diversi ministri hanno
spiegato che il pacchetto greco avrebbe permesso di prolungare il vecchio programma di 5 mesi. «Ma non è sufficiente per un terzo programma», come ha detto lo slovacco Peter Kazimir. L'irlandese Micheal Noonan ha criticato l'assenza di riforme strutturali. Gli europei si sono divisi anche sulla ristrutturazione del debito. Il Fmi ha ipotizzato di prolungare le scadenze medie del debito a 60 anni. Ma per «i trattati Ue non è possibile», ha risposto Schaeuble. In mattinata Fmi, Bce e Commissione avevano definito la proposta greca come "base" per negoziare il nuovo prestito, ma «a certe condizioni». Gli obiettivi di bilancio indicati dal governo Tsipras - un avanzo primario del 1% nel 2015, del 2% nel 2016 e del 3% nel 2017 non sono stati giudicati realistici, dopo il crollo dell'economia provocato dalla rottura dei negoziati e dalla conseguente chiusura delle banche. La recessione sarebbe dell'ordine del 2-4%. Quest'anno si registrerebbe un disavanzo primario dello 0-1%. Solo nel 2017 si arriverebbe a un avanzo del 2%. La Commissione ha calcolato che servirebbero almeno 74 miliardi di aiuti per tre anni, di cui 25 miliardi per ricapitalizzare delle banche. Il Fmi ha invece indicato la cifra di 78 miliardi. Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, vuole «offrire alla Grecia il sostegno di cui ha bisogno». Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha chiesto di «spirito costruttivo», anche se «il cammino non è facilissimo». Ma il fronte dei Paesi pronti a soccorrere Atene si è scontrato al muro dei ministri del Nord. David Carretta
Il ministro dell’Economia, Padoan a Bruxelles con Moscovici e Sapin (foto EPA)
Composizione dell’Eurogruppo Membro
Le scadenze
Membro non votante
Presidente del gruppo di lavoro europeo Thomas Wieser
Austria Michael Spindelegger Belgio Koen Geens
Commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi
Cipro Harris Georgiades Presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem
Estonia Jürgen Ligi
Spagna Luis de Guindos
Finlandia Antti Rinne
Slovenia Uroš Cufer
Francia Michel Sapin
Slovacchia Peter Kazimír
Germania Wolfgang Schäuble
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Il ministro olandese Jeroen Dijsselbloem (foto AP)
RIUNIONE SOSPESA, RIPRENDERÀ STAMATTINA PESA L’ASSENZA DI FIDUCIA TRA GLI INTERLOCUTORI
Portogallo Maria Luís Albuquerque
Grecia Euclid Tsakalotos Irlanda Michael Noonan Italia Pier Carlo Padoan
Paesi Bassi Eric Wiebes Lettonia Andris Vilks
Lituania Evaldas Gustas
Lussemburgo Pierre Gramegna
Malta Edward Scicluna
Salvataggio in bilico, banche a rischio crac Il tempo è quasi scaduto. Se nel corso del fine settimana la zona euro riuscirà a trovare in qualche modo l’accordo sul nuovo piano di aiuti alla Grecia, allora questa settimana le banche potrebbero riaprire. Altrimenti, quella che era iniziata come una chiusura precauzionale e provvisoria legata alla necessità di assicurare i controlli sui capitali potrebbe trasformarsi nell’inizio del collasso. Il primo problema riguarda proprio il rifornimento dei bancomat. Senza la ripresa di una normale attività bancaria, e di adeguati rifornimenti di contanti, in poche ore potrebbero non essere più disponibili banconote. Ma c’è un rischio ancora più grande, quello del fallimento degli stessi istituti di credito, che stanno accumulando ingenti perdite (stimate in circa 100 milioni di euro al giorno).
Il peso dei nazionalismi, ora è la Finlandia a bloccare l’intesa IL RETROSCENA BRUXELLES Mai come nella sua storia, l'Europa si è trovata ostaggio di opposti nazionalismi nella lunga trattativa all'Eurogruppo per cercare di trovare un accordo necessario a scongiurare la Grexit. Dopo cinque mesi di stallo causato dalla volontà di Alexis Tsipras di riprendersi l'assoluta sovranità economica della Grecia, a bloccare l'avvio del negoziato su un nuovo prestito da 74 miliardi, molto più della Germania, sono stati gli euroscettici della Finlandia. Con un mandato molto rigido ricevuto dal suo parlamento e di fronte al rischio di una crisi di governo a Helsinki, il ministro delle Finanze, Alexander Stubb, non ha potuto fare concessioni. Dopo aver aggiornato la sua riunione a questa mattina, un espe-
diente legale potrebbe tenere viva la trattativa e lasciare la decisione definitiva ai capi di Stato e di governo in un Eurosummit straordinario oggi. Ma la zona euro sembra vicina a un punto di rottura politico, a causa delle forze populiste di destra e sinistra che, arrivate al governo, minano le fondamenta della casa comune. Oltre alla Finlandia, anche Slovacchia, Malta e Estonia e Baltici hanno obiettato all'avvio dei negoziati su un nuovo prestito. La posizione della Germania è stata meno dura, nonostante un documento in cui evocava la possibilità di escludere la Grecia dall'euro per 5 anni. Nel testo - presentato ai tecnici dell'Euro Working Group ieri mattina, ma non all'Eurogruppo - Berlino proponeva, in caso di mancato accordo, di offrire a Atene «rapidi negoziati su un time out dalla
zona euro» di 5 anni «con possibile ristrutturazione del debito nel Club di Parigi». L'uscita dall'euro sarebbe l'unico modo per tagliare il debito senza violare i trattati. Ma nel testo, Berlino indicava anche la soluzione preferita: «migliorare sensibilmente e rapidamente» la proposta greca. L'Eurogruppo ha iniziato a redigere una dichiarazione per esigere dal governo Tsipras riforme più dure. Ma la posizione finlandese ha impedito un compromesso.
Stubb ha tenuto una riunione in teleconferenza con una commissione del parlamento finlandese per decidere la posizione negoziale sulla Grecia. Risultato: "no" a un terzo programma di assistenza finanziaria. Il partito euroscettico dei Veri Finlandesi, guidato dal ministro degli Esteri, Timo Soini, avrebbe minacciato di far cadere il governo di coalizione guidato dal premier liberale Juha Sipilä. I giuristi dell'Eurogruppo sono co-
SOLUZIONE GIURIDICA
IL GOVERNO DI HELSINKI PARALIZZATO DAL VETO DEL PARTITO DEI “VERI FINLANDESI” CHE MINACCIA UNA CRISI POLITICA
Già nei giorni scorsi Stubb - un conservatore, ma convinto pro-europeo - aveva lasciato intendere di avere le mani legate dal suo parlamento. Solitamente loquace davanti alla stampa, era entrato all' Eurogruppo senza rilasciare dichiarazioni. Pochi minuti dopo,
Il ministro finlandese Stubb
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munque alla ricerca di una via d'uscita. Le regole del Fondo salva-Stati ESM permettono di superare unanimità e veti. In caso di minaccia alla stabilità finanziaria della zona euro, l'avvio del negoziato su un prestito può essere concesso con un voto a maggioranza del 85% del capitale detenuto dagli Stati membri dell'euro. Se Commissione e Bce diranno che esiste un pericolo per la zona euro nel suo insieme, con meno del 2% di capitale la Finlandia da sola non può bloccare la trattativa. Ma la fiducia è ai minimi tra i partner della zona euro. In cambio degli aiuti, il documento di Schaeuble esige dalla Grecia 50 miliardi di attivi da trasferire in un fondo in Lussemburgo affinché siano privatizzati e usati per ripagare il debito. D. Car.
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Primo Piano
Domenica 12 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it
Il Nord guida il fronte del no Oggi decidono i leader dei 28 Olanda, Austria, Slovacchia, Irlanda: `Al vertice dei capi di Stato e di governo in molti non si fidano più di Tsipras la Germania conta in teoria su 17 Paesi `
parametri e regole potrebbero dover uscire in prospettiva, almeno provvisoriamente, dall’euro. Paesi più grandi della Grecia.
IL RETROSCENA ROMA Ritorno al futuro o tuffo nel passato. Oggi i 28 leader dell’Unione europea si ritroveranno attorno a un tavolo, a Bruxelles, e dovranno prendere una decisione, ultima e definitiva, che va ben oltre i destini della Grecia, cioè di un Paese che rappresenta appena il 2 per cento del Pil europeo. Dopo la riunione dei ministri delle Finanze dell’Eurogruppo, ieri, incapaci o privi della volontà di arrivare a un accordo, tocca alla politica pura, ai leader, la scelta decisiva. In gioco ci sono un’idea di politica economica e sociale oscillante tra l’austerità e lo sviluppo, e il concetto stesso di irreversibilità dell’adesione all’euro. Se oggi i 28 diranno “no” alle proposte di Atene, la Grecia scivolerà in una deriva che la costringerà a stampare moneta e ad abbandonare quasi automaticamente la moneta unica. E dopo la Grecia, altri Paesi non in grado di rispettare
BLOCCO VARIEGATO
La Cancelliera tedesca Angela Merkel (foto EPA)
Per questo l’Italia di Matteo Renzi ribadisce continuamente di avere i numeri a posto, di non essere a rischio. Per questo la Francia di Hollande fa la parte del capo-stormo delle colombe, ieri in un bilaterale coi greci e con le dichiarazioni più morbide della giornata, quelle del ministro delle Finanze, Michel Sapin («Atene ha mostrato determinazione»), e del commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici: «Il governo greco ha fatto una mossa importante, la Commissione lavora fin dall’inizio per l’integrità dell’area euro». Ma la Germania ha tutt’altra visione. E non rappresenta solo se stessa, ma un variegato blocco di Paesi del Nord ed Est Europa, con significative alleanze con Stati come la Spagna beneficiaria di un programma (riuscito) di salvataggio delle sue banche. La Germania può contare sul sostegno di almeno 17 membri su 28 della Ue che decideranno di dichiarare o no la Grecia inaffidabile e portatrice di proposte tardive e irricevibili. Berlino ha voluto che il verdetto fosse corale, allargato dall’Eurozona a tutta l’Unione. Perché là è più forte. Olandesi, slovacchi, austriaci, irlandesi hanno rimarcato ieri la difficoltà di raggiungere un compromesso: Tsipras e Varoufakis avrebbero minato la fiducia, deluso le aspettative, disatteso le promesse. La conseguenza è che le parole non bastano più. Ci vogliono garanzie visibili, sostanziose: asset da mettere in un trust da 50 miliardi. La defezione di 17 parlamentari dalla mag-
L’APPROVAZIONE DEL PIANO DI RIFORME GRAZIE AI VOTI DELL’OPPOSIZIONE OFFRE MENO GARANZIE SUL RISPETTO DEGLI IMPEGNI
gioranza di governo in Grecia pesa quanto la parola mancata di un ministro. Atene dovrà sottoporsi a un monitoraggio costante (lo dicono pure i socialdemocratici tedeschi per bocca del loro capogruppo, Thomas Oppermann). O forse c’è chi cerca solo un alibi, nel ministero guidato dal falco ministro Schaeuble, che secondo indiscrezioni del quotidiano tedesco Faz avrebbe ipotizzato una Grexit di 5 anni. L’uscita della Grecia dall’euro per un tempo limitato. Altri sottolineano che le riforme e i tagli necessari fino a qualche mese fa non bastano più, adesso che la Grecia è passata, nei mesi di governo Tsipras, da un surplus primario e previsioni di crescita, di nuovo a deficit e a recessione. «Le nuove proposte greche sono un viaggio indietro nel tempo», dice il ministro della Finanze slovacco, Peter Kazimir. «Il nuovo pacchetto inviato a Bruxelles da Atene sarebbe sufficiente per completare il secondo programma di salvataggio, ma temo che non sia sufficiente per un terzo programma». Che avrebbe un valore stimato in 74 miliardi (con le banche greche a caccia di 25 miliardi di ricapitalizzazione per evitare la bancarotta).
TORNATA DECISIVA
Oggi, nella tornata decisiva dei capi di Stato e di governo, si vedrà fino a che punto Berlino, sotto la leadership di Angela Merkel, intenda tirare la corda. O addirittura spezzarla. La cancelliera di ferro deve vedersela da un lato con quella parte di cristiano-democratici che si riconoscono nelle posizioni rigoriste del ministro Schaeuble, dall’altra con una opinione pubblica e un Parlamento che non hanno alcuna intenzione di rischiare altri soldi dei contribuenti tedeschi per la crisi greca, soprattutto dopo aver toccato con mano la concreta possibilità, nel referendum indetto da Tsipras e il “No” dei greci ai creditori, di non rivederli mai più. Marco Ventura © RIPRODUZIONE RISERVATA
E Schaeuble sempre più falco spinge Merkel sulla linea dura IL PERSONAGGIO ROMA La scelta delle parole dice tutto. «Trattative straordinariamente difficili», «fiducia distrutta in un modo incredibile», «i conti della Grecia fanno paura, vedo enormi buchi di finanziamento», «vedo ostacoli molto alti»: lasciavano ben pochi dubbi queste frasi, piazzate come dinamite sulla strada di un accordo dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble prima di entrare all’Eurogruppo con in tasca la proposta di un’uscita dei greci dall’euro per almeno cinque anni. Proposta che, secondo fonti greche, non sarebbe stata nominata attorno al tavolo, ma che i media online tedeschi avevano diffuso proprio durante la riunione. Si tratta di posizioni concordate con la cancelliera, hanno detto a fine giornata fonti del governo tedesco. Con la sua durezza, Schaeuble è stato il protagonista della trattativa di ieri. Ma che succede a Berlino? Si può parlare di vera spaccatura tra
il Finanzminister e la cancelliera Merkel, severa con Atene, soprattutto dopo la mossa di Tsipras di andare al referendum, ma finora non al punto di forzarne l’uscita dall’euro? Non è frequente, in Germania, che un ministro cerchi un profilo contestando la linea del cancelliere, soprattutto se appartiene al suo stesso partito. E anche rispetto alle altre forze politiche della coalizione, il capo del governo gode di una autorità solida. Angela Merkel, poi, è senza alternativa: né alla sua destra, né alla sua sinistra si vedono rivali. Tuttavia la cancelliera è in difficoltà sul caso greco, la prova più difficile per la sua leader-
SFOGGIO DI FORTI DICHIARAZIONI PRIMA DI ENTRARE IN TRATTATIVA «VEDO ENORMI BUCHI DI FINANZIAMENTO»
ship, e nelle ultime ore sembra essersi spostata sulle posizioni del ministro. Tanto da portarlo con sé, anticipa la “Frankfurter Allgemeine”, al summit dei leader di oggi.
LUCIDO CONSERVATORE
Wolgang Schaeuble ha 72 anni. È il politico di maggiore esperienza ancora attivo in Germania: nel ’90 è stato tra i negoziatori della riunificazione tedesca, quando Angela Merkel era ancora un’oscura portavoce della Cdu proveniente da Est. Dieci anni dopo, è stata proprio lei a spingerlo alle dimissioni da presidente dei cristiano-democratici. Salvo poi, in tempi più recenti, recuperarlo come ministro nei suoi governi. Schaeuble è un conservatore lucido e coerente, che ha sacrificato tutto alla politica: nel ’90, le pistolettate di uno squilibrato che voleva colpire un simbolo lo resero invalido. Non può non essergli chiaro che questa è la sua ultima stagione. Da chiudere possibilmente con un grande risultato: il salvataggio dell’Euro, lo strumento più
Il ministro tedesco Schaeuble (foto EPA importante creato da Helmut Kohl, con il quale a suo tempo ha diviso il potere prima di rompere i rapporti con lui. Per questa operazione salvezza, Schaeuble come un chirurgo implacabile è pronto a usare il bisturi, consapevole che la maggioranza dei tedeschi sta con lui. Per i sondaggi, è più popolare della Merkel.
ORIENTAMENTO
La cancelliera, come tutti i capi dei
governi tedeschi ha tre bussole. La prima è l’interesse dell’azienda Germania, grande esportatrice. La seconda è l’umore popolare, riassunto dalla stampa a tiratura di massa. Insomma, non si governa la Repubblica Federale contro la Volkswagen e contro la “Bild”, tabloid che vende milioni di copie, feroce critico della Grecia. Va aggiunto che tra i media in Germania su questa crisi vi è la quasi totale unanimità: dalla stampa popolare alla
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conservatrice “Frankfurter Allgemeine”, dalla “Sueddeutsche Zeitung”, di centrosinistra, al settimanale liberal-progressista “Der Spiegel”, Atene conta soltanto antipatizzanti. La terza bussola della Cancelleria è la costruzione europea. Il faro che ha orientato la politica tedesca dopo le macerie del ’45, attraverso la guerra fredda, la riunificazione, la conquista di un ruolo di grande potenza. «Se fallisce l’euro, fallisce l’Europa», ha detto giorni fa Angela Merkel. Quindi, la priorità è salvare la moneta unica. La relativa calma dei mercati dopo il referendum greco ha ridimensionato il timore del contagio ad altri Paesi. Proprio questo rafforza le tentazioni di chi pensa di risolvere con il bisturi il nodo di Atene. Ma se Schaeuble dovesse imporre la sua linea a una cancelliera ancora non del tutto convinta, a tramontare sarebbe proprio quel disegno, tracciato dai padri fondatori della Repubblica Federale e fatto progredire potentemente da Kohl, in base al quale il bene della Germania coincide con il bene di una Europa sempre più integrata e solidale. Alessandro Di Lellis © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Primo Piano
IL RETROSCENA ROMA Il primo passaggio è previsto per il 29 luglio, quando il ddl di riforma del processo penale approderà alla Camera. E’ dentro l’enorme contenitore che si trova anche la modifica della legge sulle intercettazione, questione chiave, finita di nuovo al centro delle polemiche e sulla quale, adesso, pure il Matteo Renzi potrebbe avere un interesse specifico. Ma proprio per sgombrare il campo da ogni illazione, con i suoi il premier è stato perentorio: «Non è all’ordine del giorno alcuna stretta, tengo di più alla produzione industriale che alle intercettazioni». E se da varie parti si sperava in uno stralcio per stringere sui tempi, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha già detto che il pacchetto non si è «impantanato» e procederà a passo spedito ma tutto insieme: «Entro luglio arriverà il primo sì», appunto. E l’opportunità politica rende remota l’ipotesi che il governo possa cambiare idea. Dopo l’approvazione del testo si penserà all’articolato per esercitare la delega su una materia scottante. Anche se le urgenze sembrano maggiori. Già all’indomani dell’inchiesta di Firenze, che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro Maurizio Lupi, Ncd chiedeva di fare in fretta, ora, dopo la pubblicazione delle conversazioni del fascicolo napoletano su Cpl Concordia, che imbarazzano il premier, il partito di Alfano torna a spingere, così come i verdiniani, ancora una volta contrapposti a Forza Italia, che
FI INVOCA UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA I VERDINIANI ANCORA UNA VOLTA SI SMARCANO: NOI RESTIAMO GARANTISTI
Domenica 12 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it
Intercettazioni, riforma pronta Orlando: primo sì entro luglio Palazzo Chigi: nessuna accelerazione. Ma `Il Guardasigilli assicura il voto della Camera dopo il caso Letta, Ncd chiede uno stralcio in due settimane. Bufera sulle pubblicazioni
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chiede una commissione d’inchiesta sui fatti del 2011. La legge dovrebbe tutelare chi non è indagato, vietando la pubblicazione delle conversazioni ininfluenti per le indagini. Sulle modalità, però, l’accordo continua ad essere difficile. Il cuore del problema riguarda anche i possibili paletti all’uso delle intercettazioni da parte dei pm. E intanto proprio sulla vicenda napoletana il pg della Cassazione, Pasquale Ciccollo ha avviato un’struttoria per stabilire se si profilino responsabilità dei magistrati per il deposito di quelle conversazioni.
LA POLEMICA
Da Ncd ai verdiniani. Le pressioni per accelerare sulla riforma della legge arrivano da ogni parte. Resta defilato il Pd, protagonista del nuovo scandalo, mentre Forza Italia chiede una commissione sui fatti del 2011 e attacca l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. Così Luca D’Alessandro e Massimo Parisi, vicini all’ex coordinatore azzurro, commentano: «Auspichiamo che sul tema delle intercettazioni Forza Italia non assuma la medesima discutibile posizione presa in occasione della vicenda degli ”impresentabili”. Allora, arrivammo al paradosso di difendere il giacobinismo di Rosy Bindi, pur di colpire un candidato presidente di Regione avversario, dimenticando che nello stesso elenco, redatto dalla presidente dell'Antimafia, erano presenti numerosi esponenti di
Le intercettazioni in Italia LA SPESA
181
milioni ogni anno
266,1
284,4
21.427
Napoli 15.467
Milano
+22,6 tra il 2006 e il 2010
I DISTRETTI CON PIÙ INTERCETTAZIONI
in milioni di euro
306,1
2010 2008
/
+6,8 2008 2009
%
11.396
Roma
2010
R. Calabria
9.358
Palermo
8.979
Telefoniche
90%
Forza Italia. Non vorremmo che oggi, a fronte di intercettazioni non penalmente rilevanti e diffuse in modo del tutto illecito, Forza Italia arrivasse a comportarsi con la stessa incoerenza. Sarebbe un grave errore condannare la pubblicazione dei brogliacci quando questi riguardano Silvio Berlusconi e osannarla se ad essere intercettato è Matteo Renzi, arrivando perfino a reclamare commissioni d'inchiesta». Cosa prevederà la nuova legge non è ancora chiaro. Lo scontro riguarda anche l’uso delle intercettazioni nelle indagini, il sottosegretario Costa però assicura che non saranno in alcun modo limitate. Il nuovo testo dovrebbe tutelare innanzitutto le persone non indagate e garantire la riservatezza. Ma sulla distruzione, l’impego e le modalità si è lontani da un accordo. Sulla questione, in commissione, sono stati interpellati anche procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati, e quello di Roma, Giuseppe Pignatone. Valentina Errante
Fonte: Eurispes
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Renzi-Adinolfi, si indaga sugli omissis tolti e ricomparsi L’INCHIESTA NAPOLI Chi ha tolto l’omissis da una ventina di pagine? È la domanda che si stanno ponendo in almeno tre Procure italiane che hanno ricevuto in questi mesi il materiale investigativo raccolto dai carabinieri del Noe: quello che riguardava - solo in via incidentale - anche Renzi e i suoi più stretti collaboratori. Inchiesta aperta dalla Procura di Napoli, che punta a verificare i passaggi di mano delle carte. Inchiesta esplorativa - chiarisce il procuratore Giovanni Colangelo - con l’obiettivo di verificare come è stata possibile la pubblicazione sui giornali di fatti che
Letta e Renzi nel 2014 (foto MISTRULLI)
non hanno pertinenza penale. Parliamo - come è ormai noto delle intercettazioni in cui l’allora sindaco e segretario Pd Matteo Renzi dava dell’incapace all’ex premier Enrico Letta, conversando con il generale Adinolfi. Un caso che rende necessarie verifiche interne, che mantiene alta l’attenzione non solo a Napoli, ma anche a Modena e a Roma, dove in questi mesi sono state trasferite le pagine delle intercettazioni (indirette) del capo del governo. Parliamo dell’inchiesta sulla Concordia, il colosso delle coop finito al centro di due indagini. Due mesi fa, il Tribunale del Riesame impone il trasferimento degli atti a Modena. Viene interessata an-
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che una terza Procura, quella romana, in relazione al caso della conversazione intercettata tra gli altri di Dario Nardella e il generale Adinolfi: è la conversazione in cui si parla del potere assunto a Roma da Giulio Napolitano, figlio dell’ex presidente. Facile immaginare una certa sorpresa da parte della Procura di Roma, dopo aver letto la pubblicazione delle conversazioni. Facile immaginare l’avvio di una sorta di istruttoria interna (nelle rispettive Procure) per stabilire come certe notizie siano arrivate sui giornali. Ma soprattutto: chi ha tolto l’omissis dalle pagine riguardanti Renzi e Napolitano? Leandro Del Gaudio
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Pesaro
ANCONA Macerata Fermo Ascoli P.
METEO
Domenica 12 Luglio 2015
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
L’intervista Magnini & Fede «In vacanza mare, solo mare tutta la vita»
La rassegna Zoe, la musica alternativa fiorisce agli Orti Giulii
Il festival
Cataldo a pag. 43
A pag. 46
Marsigli a pag. 46
Dalla poetica dello strip all’estetica delle serie tv Sempre tante sorprese a Popsophia che chiude oggi tra gli ospiti il critico Ghezzi e lo psichiatra Crepet
Pochi vigili, primo nodo estivo
Maxi variante al piano regolatore Sel frena `Servono sette agenti in più ma il blocco delle assunzioni impedisce di rinforzare il servizio `Il comandante Galdenzi: «Abbiamo chiesto alla polizia provinciale un aiuto per 3-4 mesi» URBANISTICA Vigili stagionali, il blocco delle assunzioni crea problemi anche al comandante Gianni Galdenzi, che ora per rafforzare i servizi nei mesi caldi, chiede sette agenti alla Provincia. Il Governo apre una finestra per modificare il provvedimento, ma potrebbe essere troppo tardi. Centinaia di Comuni italiani nelle ultime settimane si sono trovati in forte difficoltà. Soprattutto quelli turistici, che hanno visto aumentare la popolazione per l’estate con i flussi dei vacanzieri, senza però riuscire a fornire un implemento dei servizi. Aumento del traffico, necessità di controlli sulle spiagge e altri
servizi legati alla sicurezza che andrebbero rafforzati. Ma senza la possibilità di rimpinguare la schiera degli agenti di polizia municipale e di organizzare nuovi turni, l’incremento dei servizi è rimasto solo sulla carta. Il problema si fa sentire anche a Pesaro. «Mi servirebbero almeno sette vigili urbani - dice il comandante li avremmo già inseriti, se il blocco non ce lo avesse impedito. Per questo, abbiamo fatto richiesta alla Provincia per verificare se c’è la possibilità di trasferire sette agenti della polizia provinciale al nostro comando per 3-4 mesi». Delbianco a pag. 39
Baia Flaminia
Prg light in consiglio «in piena estate, senza concertazione e con poco preavviso». Dal quartiere centro-mare arriva la richiesta di stralciare la maxi-variante. Sarà all’ordine del giorno, a quanto pare come primo punto, del consiglio comunale di domani pomeriggio. Il pacchetto di norme per semplificare il Piano regolatore, tra cambi di destinazione d’uso, riduzione delle distanze minime tra edifici e parecchie altre modifiche urbanistiche. Un piano di quasi 90 pagine che hanno ricevuto anche i Consigli di Quartiere. Ma il faldone con le norme tecniche è arrivato appena una settimana fa, come denuncia il consigliere di quartiere di Sel Andrea Zucchi, che definisce l’atteggiamento della giunta «antidemocratico. Al sindaco Ricci non è balenata in testa l’idea che una questione del genere dovesse essere affrontata con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse, che in questo caso in primis dovrebbero essere i cittadini, e poi le associazioni, di categoria e
Droga. Operazione della Mobile
Subito revocato il divieto di balneazione Paura passata per Baia Flaminia. Appena 24 ore dopo l’ordinanza che vietava la balneazione in un tratto di 150 metri di spiaggia a sud di viale Varsavia, zona spiaggia libera, ieri il provvedimento è stato revocato. A pag. 40
«Afa in ospedale, l’incarico di indagare sa di beffa» `Consigliere di Mombaroccio critico con la scelta del direttore generale
IL CASO
Madonnina in lacrime chiesta un’indagine La storia della madonnina di Auditore che piange sangue potrebbe avere un seguito di indagini per scoprire i responsabili. Benelli a pag. 41
Il meteo
Da mercoledì caldo africano Da mercoledì una nuova gobba africana riporterà condizioni di caldo imperioso su tutta la penisola, compresa la nostra regione. Quella di ieri, è stata una giornata gradevolissima. Oggi e domani non avremo variazioni meteoclimatiche sostanziali, con cielo sereno o velato su coste e pianure e modesta quanto innocua attività cumuliforme sui rilievi. Venti deboli variabili, di brezza lungo le coste con mare quasi calmo. Le temperature in lieve generale aumento, comprese tra 25 e 34˚C, le minime tra 10 e 20˚C.
«Dopo il danno ai ricoverati e all’immagine del nostro sfortunato ospedale, ci meritiamo anche la beffa di un direttore amministrativo che dovrebbe indagare prima di tutto su se stesso?». Il rilievo è sollevato dal consigliere di minoranza “Un Comune da condividere” di Mombaroccio Emanuele Petrucci. «Leggo - spiega - che il direttore generale di Marche Nord ha “incaricato il direttore amministrativo di condurre una indagine per valutare le responsabilità ad ogni livello” sullo scempio avvenuto al San Salvatore con l’emergenza caldo. Fermo restando che, in una azienda ospedaliera, tutte le competenze e responsabili-
tà gestionali sono poste dalla Legge in capo al direttore generale, è altrettanto vero che le funzioni amministrative, cioè appalti e tecniche, cioè direzione lavori, faranno capo, rispettivamente, ai dirigenti amministrativi e ai dirigenti tecnici che agiscono o dovrebbero agire con il coordinamento ed il controllo del direttore amministrativo». Con questa deduzione logica e in ultima analisi il consigliere sottolinea l’inopportunità dell’incarico. Una scelta operata ai vertici dell’azienda ospedale che suona come una beffa, dato che «il direttore generale dice di aver incaricato il direttore amministrativo di fare una indagine su un apparato che fa capo proprio al direttore amministrativo?»
IL DOCUMENTO DOMANI IN CONSIGLIO ZUCCHI PROTESTA PER LO SCARSO PREAVVISO
Ultras spacciava ai coetanei Un “vecchio” ultras disoccupato è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di spaccio di droga. A pag.40
Esce da casa, anziano trovato annegato nel Foglia IL DRAMMA L’allarme era stato dato ieri nella tarda mattinata dal figlio e dai parenti. Ma di Sergio Filippini, 85 anni, non c’era traccia. Era sparito da ieri mattina dopo essere uscito da casa apparentemente senza assilli. Il pensionato era solito tornare ben prima del pranzo e quando non si è presentato l’assenza ha iniziato a insospettire i familiari che hanno avvisato le forze dell’ordine. Da quella chiamata sono iniziate le ricerche concentrate sul tragitto che l’anziano era solito percorrere. Poi, poche ore dopo, nel primo pomeriggio alcuni passanti
hanno notato un corpo galleggiante nelle acque del Foglia, all’altezza del ponte della ferrovia. Hanno subito allertato i vigili del fuoco che con uomini e mezzi idonei hanno tirato fuori dall’acqua il corpo. Aveva con sé i documenti e subito si è risaliti all’identità dell’uomo ormai privo di vita. Si trattava
L’ALLARME DATO DAL FIGLIO IL CORPO RINVENUTO NEL POMERIGGIO SOTTO IL PONTE DELLA FERROVIA
Un lenzuolo copre il corpo del pensionato
proprio di Sergio Filippini, residente in via Superchi a Pesaro, nel quartiere della Celletta. Ma è ancora mistero su come il pensionato possa essere finito in acqua. Era ancora una persona lucida nonostante l’età. Dunque sarà l’autopsia a stabile se l’anziano possa essere caduto in acqua per un malore o per altri motivi. Anche la polizia indaga sul fatto per cercare di capire come possa essere finito in acqua e annegare. Non si esclude nessuna pista, dal suicidio al malore. Ma solo dopo l’ispezione cadaverica si potrà stabilire l’esatta causa della morte. I funerali saranno fissati dopo che gli esami saranno terminati.
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non, e magari pure i partiti, della maggioranza e non. Ma sappiamo bene ormai che nella visione del Pd e di Ricci non esiste nessun altro al di fuori di loro stessi, alla faccia dello sbandierato Forum del sindaco, idea evaporata il giorno successivo alla sua elezione. Ci risulta che addirittura questa variante non sia passata neanche nella specifica commissione consiliare». Il coordinatore di Sel ammette di «non aver potuto leggere, se non parzialmente, data appunto la complessità e due soli giorni di tempo, il Prg light, ma confermiamo il grande allarme che dall'inizio abbiamo manifestato su questa operazione, che tratta temi come la riduzione delle distanze minime tra edifici, della fascia di rispetto boschiva, della possibilità di abbattere palazzi in mattoni, in centro, ricostruendoli con altri materiali, della conversione di superfici accessorie in utili e di cambi di destinazione d'uso. Insomma, qualcosa che risulta parecchio impattante». Da qui la richiesta che «questa maxi-variante venga stralciata dall'ordine del giorno del prossimo consiglio, convocando un incontro pubblico sul tema».
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Marche
Domenica 12 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it
Sanzio, rischio crack Belluzzi: «La Regione sblocchi i contributi» Caso Morriale, il presidente di Aerdorica: «Saremo parte civile Pronti ad aprire le buste per il partner privato, ma prima i soldi» L’INCHIESTA FALCONARA Aerdorica pronta ad avviare un'azione di responsabilità contro il suo ex direttore Marco Morriale accusato di aver sottratto alla società di gestione dell'aeroporto di Falconara ingenti risorse. Dopo il sequestro da 1,8 milioni nei confronti del manager e di due imprenditori romani, il presidente di Aerdorica Giovanni Belluzzi ha dato mandato ai suoi legali di studiare le carte per costituirsi parte offesa. «Sinora siamo rimasti alla finestra - spiega Belluzzi - perché gli elementi di indagine non erano sufficienti ad esercitare un’azione nei confronti dell'ex direttore, ma a questo punto non possiamo che costituirci parte lesa e cercare di recuperare il denaro». Secondo la Procura, Morriale avrebbe contribuito a prosciugare i conti già in rosso di Aerdorica, appropriandosi di 1,8 milioni in 4 anni. I debiti complessivi di Aerdorica, legati a una difficile e pesante situazione pregressa, ammontano a 37 milioni. Per ripianare il buco lo scorso settembre è stato varato un piano industriale che si gioca su più fronti. Due in particolare: l’ingresso di un nuovo azionista e un aumento di capitale. Impegno, quest'ultimo, assunto dal precedente governo regionale che aveva assicurato lo stanziamento di 10 milioni in 5 anni e di 3 milioni di contributi l'anno. Finanziamenti sinora rimasti sulla carta. «Per quanto riguarda gli investitori privati - aggiunge Belluzzi - abbiamo già ricevuto due offerte economiche dai russi di Novaport e da un consorzio di operatori italiani aeroportuali e non. L’apertura delle buste era prevista il 31 maggio, ma
abbiamo preferito rinviare per attendere la nuova giunta e le direttive del governatore».
LA GARA
Sulla questione gara Ceriscioli non si è fatto attendere. Venerdì il presidente della Regione ha incontrato i consiglieri d’amministrazione di Aerdorica Costanzi e Talarico per fare il punto. Sul fronte degli impegni finanziari sta invece prendendo tempo. Vuole studiare le carte, esaminare attentamente i conti prima di prendere una decisione. «A giorni - prosegue Belluzzi - apriremo le buste, ma per il successo dell’operazione è necessario che la Regione stanzi almeno una parte dei contributi che il precedente governo si era impegnato a erogare entro il 31 luglio». Cosa succede il 31 luglio? «Entro quella data - spiega il presidente di Aerdorica - i potenziali investitori chiederanno conto delle entrate e in assenza di un flusso di denaro potrebbero tirarsi indietro, mentre sarebbe mia intenzione chiudere la trattativa entro settembre». Ma il partner privato è indispensabile per risollevare le sorti dell'aeroporto e dar seguito al piano industriale di sviluppo dello scalo? «Si può andare avanti anche senza - aggiunge Belluzzi - purchè la Regione onori l'impegno economico assunto con delibera di giunta. Nel
«I POTENZIALI INVESTITORI POTREBBERO RINUNCIARE SENZA FLUSSI DI DANARO» DEBITI PER 37 MILIONI
Il salvataggio
Banca Marche, Ceriscioli da Visco Il presidente della Regione Luca Ceriscioli sarà a Roma il 23 luglio per incontrare Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia. Lo ha annunciato lo stesso Ceriscioli durante un incontro a Palazzo Raffaello con le organizzazioni sindacali del gruppo Banca Marche. Nel corso dell'incontro è emersa la necessità di una soluzione positiva per il tema della
ripatrimonializzazione dell'istituto marchigiano. «Siamo consapevoli - ha detto Ceriscioli - del valore che il gruppo bancario ha avuto in questi anni per la crescita del territorio, avendo sempre sostenuto le imprese e le famiglie marchigiane. La strada da percorrere è quella di rilanciare la banca tutelando clienti, piccoli azionisti e lavoratori».
2014 siamo riusciti a far respingere due istanze di fallimento esibendo al giudice fallimentare il piano industriale. Ma se dovessero mancare le basi per dare attuazione al progetto di ristrutturazione finanziaria e potenziamento del Sanzio una nuova istanza verrebbe accolta e comunque io mi vedrei costretto a portare i libri contabili in Tribunale». A questo punto cosa succederebbe? «I giudici - osserva Belluzzi - chiederebbero alla Regione, in quanto socio che gestisce l'attività di direzione e coordinamento, di tirare fuori i 37 milioni». Letizia Larici © RIPRODUZIONE RISERVATAc
Il terminal partenze del Sanzio
Discariche, outlet incompiuto, monitor fuori uso L’ex aeroporto-gioiello minacciato dal degrado IL REPORTAGE FALCONARA Rifiuti nel sentiero che portano al parcheggio, monitor non funzionanti, piccole discariche e lavori iniziati e mai finiti. Benvenuti all'aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara. Ma quanto ha inciso la gestione Morriale per le sorti dello scalo dorico? Il manager ha diretto l'aeroporto dal 2007 al 2013. Per la Procura, solamente due anni dopo il suo arrivo, avrebbe iniziato con la complicità di due imprenditori romani, a costituire un’organizzazione finalizzata alla sottrazione di risorse legate ad Aerdorica, la società che gestisce il Sanzio, finanziata per la maggior parte da fondi pubblici. A due anni dalla sospensione dell’incarico, nei confronti dell’ex dg rimane in piedi un processo che lo vede indagato per peculato e truffa e un’inchiesta dal respiro più ampio dove l'ipotesi di reato è addirittura associazione a delinquere. L’aeroporto invece si dibatte tra debiti e un lampante stato di abbandono. Quando si arriva allo scalo, la sensazione è quella di essere giunti in un luogo desolato. Il sottopasso che da via della Stazione porta al terminal delle partenze è completamente imbrattato, buio, sporco e con ferri a vista. Alquanto strano dato che il tunnel parallelo, quello collegato alla stazione di Castel-
ferretti, presenta invece pareti linde e perfettamente verniciate.
IL TERMINAL
Entrando all'interno dei terminal, non si può non notare che la maggior parte dei monitor, che dovrebbero indicare il report degli arrivi e delle partenze, non funzionano. Cioè, sono spenti. Questione di risparmio? Forse, dato che altri schermi, da quelli che forniscono informazioni utili per il volo a quelli per incellofanare i bagagli, risultano off. All'esterno dei due terminal, le cose non sembrano migliorare affatto. Anzi, peggiorano man mano che ci si avvicina al parcheggio coperto. Non solo ci sono bidoni da cui fuoriescono rifiuti che danno vita a piccole discariche, ma il sentiero che porta al parking è completamente sprovvisto di tettoia. Un bel guaio per chi arriva o parte nei giorni di pioggia. E per chi è costretto a trascinarsi i bagagli in piena estate. Ai lati della stradina cresce rigogliosa l'erba e tra i cespugli si possono notare fazzoletti,
L’INFRASTRUTTURA IN ATTESA DI RILANCIO ALLE PRESE CON EVIDENTI PROBLEMI DI MANUTENZIONE
lattine e rifiuti di ogni genere. Le luci mancano. Curioso, se si pensa che Morriale ha speso per l'impianto d'illuminazione quasi 400 mila euro, pagando (secondo l’ipotesi della Procura) una fattura gonfiata di oltre il 50% rispetto alla somma effettivamente stabilita. Dietro il sentiero, lavori mai portati a termine. Si tratta di cantieri che avrebbero dovuto dar vita ad un albergo e ad un outlet di calzature e
abbigliamento della grandezza di 4 mila metri quadri. Progetti partiti nell'inverno 2012 e voluti fortemente per rinnovare l'immagine dell'aeroporto. Dei due edifici, però, c'è solo lo scheletro. Il parcheggio coperto è un luogo spettrale. Gli androni, fatiscenti. Muffa e cartacce sembrano essere ormai gli “abitanti” dei vari ingressi del park. Federica Serfilippi © RIPRODUZIONE RISERVATA
La struttura che avrebbe dovuto ospitare l’outlet
Monitor fuori uso
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Macchinari in panne
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Pesaro Urbino
Domenica 12 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it
«Madonna in lacrime, voglio chiarezza» `Il sindaco Zito: «Aspettiamo i risultati ufficiali delle analisi `«Il paese è in fermento, non ammetto scherzi di questo genere se confermano il sangue di animale, scopriremo i responsabili» che speculano sulla religione, chiederò di aprire una indagine»
AUDITORE Non finirà con la conferma del laboratorio analisi. La storia della madonnina di Auditore che piange sangue potrebbe avere un seguito di indagini per scoprire i responsabili. Secondo fonti investigative che hanno parlato coi medici del laboratorio di Ancona, il sangue che solca il volto risulta essere animale. Solo a metà settimana si avrà comunque la conferma definitiva. E mentre in paese continuano i pellegrinaggi, la questione potrebbe spostarsi dal campo mistico al campo giudiziario. Al momento non sono stati ravvisati profili penali rilevanti da parte delle forze dell’ordine, ma dopo le analisi gli investigatori faranno una valutazione complessiva e si confronteranno con la procura per stabilire se sia necessario andare a fondo e trovare il o i responsabili di questa bravata o scherzo di pessimo gusto. Nel frattempo la situazione viene comunque monitorata affinchè il fenomeno non porti tanti pellegrini e quindi si crei un profilo di turbativa dell’ordine pubblico a cari-
PRIMI PELLEGRINAGGI NONOSTANTE LE ANTICIPAZIONI SULLA REALE NATURA DEL PIANTO, LA VOGLIA DI CREDERE È TANTA
co di chi ha commesso la bravata. Si guarda anche e soprattutto al fatto che non si crei un indotto o a qualcuno che speculi su questo fatto. Cosa che per ora non è stata riscontrata. In paese, soprattutto la sera, si concentrano decine di persone che arrivano anche da fuori regione. Tanto da indurre il sindaco Giuseppe Zito a emettere un’ordinanza per chiudere al traffico la parte di via Roma che ospita l’edicola votiva dove si trova la Madonnina di Lourdes.
Generosità
Espianto di organi all’ospedale di Urbino
IL PARROCO
Ma proprio il sindaco è il primo in attesa. «Aspettiamo le analisi, non abbiamo nessuna notizia ufficiale sul fatto che sia sangue animale. Tanto che continua ad arrivare gente a pregare. C’è chi dice il rosario, ma ci sono anche decine di curiosi. La questione è soggettiva e ognuno interpreta le lacrime secondo la propria coscienza. Quello che dovevamo fare come Comune in termini di sicurezza e ordine pubblico è stato fatto, speriamo che i risultati arrivino quanto prima». Si parla di giovedì o venerdì prossimo, un tempo che lascia col fiato sospeso il paese di Auditore. E se fosse realmente sangue animale Zito promette: «Qualora fosse una burla, scatterebbero altre procedure. Non lascerei passare una cosa del genere perché su questo campo non si ammettono scherzi. Sono cose inaccettabili per cui cercherei una sponda per chiedere accertamenti e un inizio di indagini agli organi predisposti a farlo. Dovremo scoprire i responsabili perché abbiamo un paese in fermento, un’ordinanza in corso e rischi per la sicurezza». Anche il parroco, don Tarcisio Giungi era il primo dei dubbiosi tanto da dirsi «scettico» e aveva piuttosto invitato i tanti fedeli accorsi «a messa la domenica per manifestare la fede». Anche la diocesi si è detta «estremamente cauta». E ieri, nonostante le prime voci sull’origine del sangue, la gente era pronta a smentire questa tesi. La voglia di continuare a credere è tanta. Tutto è iniziato con la morte di Ada Fabbrucci di 89 anni, custode per decenni della piccola statua. Il giorno dopo i funerali sulla statuetta sono sgorgate lacrime di sangue. Luigi Benelli © RIPRODUZIONE RISERVATA
La statuetta della Madonna piangente, A sinistra in basso il sindaco Giuseppe Zito
Scassinava e ripuliva le auto in sosta nella aree di servizio, arrestato giovane SERIAL LADRO Gli specialisti dei furti in auto. Nell’area di servizio Foglia Ovest un automobilista vede un giovane rubare un computer da un’auto. Avvisa il proprietario che allerta la Polizia Stradale di Fano. Scatta l’inseguimento fino all’area di servizio Esino Ovest, dove viene segnalata la Lancia Ypsilon del sospettato e la pattuglia blocca l’uomo. E così è iniziata la perquisizione. Alcune guarnizioni delle portiere erano leggermente fuori asse. Una volta tolte si sono spalancate due intercapedini ricavate nella carrozzeria. Dentro c’erano diversi computer, tablet e una macchina fotografica. Nel portabagagli due valigie contenenti trapani demolitori, nuovi, di elevato valore com-
Universiadi, Vescovi porta sul podio l’Ateneo URBINO La Carlo Bo torna sul gradino più alto del podio delle Universiadi grazie ad Andrea Vescovi dopo 32 anni dall'ultima conquista in questa manifestazione sportiva mondiale. Il ventenne di Città di Castello, iscritto al secondo anno di Scienze motorie, ha infatti ottenuto l'oro individuale e anche quello a squadre nel tiro al volo double tramp. Nessun iscritto alla Carlo Bo aveva mai ottenuto un oro in questa specialità. «Per noi è un risultato di grande prestigio- sottolinea il rettore dell'ateneo di Urbino, Vilberto Stocchi- lo celebreremo in modo adeguato». Questo evento corrisponde in tutto e per tutto ai giochi olimpici con l'eccezione di essere esclusivamente riservato agli sportivi che sono iscritti alle università di ogni angolo del mondo. Per questo il risultato ottenuto in Corea del Sud è eccelso per la Carlo Bo considerando anche che l'ultima medaglia d'oro alle Universiadi l'aveva ottenuta Claudio Patregnani (otto volte campione italiano) nel 1983 nel mezzo fondo. Prima ancora era
stata Sara Simeoni (poi campionessa olimpionica) a portare Urbino sul gradino più alto del podio grazie all'oro del '77 nel salto in alto (nel '73 ottenne il bronzo). Nella bacheca ducale delle Universiadi c'è anche un argento ottenuto nel 1981 da Carlo Mattioli nei 20 chilometri di marcia (quinto nell'84 alle olimpiadi di Los Angeles). Insomma Vescovi è in ottima compagnia visto che il suo risultato si va ad inserire tra quelli di una cerchia di campionissimi. «E' un grande risultato per lui e per la nostra università- sottolinea il rettore- che certifica la qualità dell'ateneo. A Scienze motorie abbiamo sempre avuto iscritti campioni olimpionici. Gli abbiamo affiancato tutor in modo da andare incontro alle esigenze di preparazione
STUDENTE VENTENNE DI SCIENZE MOTORIE CONQUISTA LA MEDAGLIA D’ORO NEL TIRO AL VOLO IN COREA DEL SUD
merciale. Gli oggetti, ben 18 dispositivi elettronici tra computer e tablet, erano stati asportati all’interno delle auto parcheggiate in varie aree di servizio autostradali nelle giornate di mercoledì e giovedì. Tutto il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro. Il conducente, napoletano di 24anni, è stato arrestato per furto aggravato e ricettazione. A Pesaro, a Sottomonte, i carabinieri sono intervenuti
ALTRI FURTI A PESARO AI DANNI DEI MEZZI PARCHEGGIATI A SOTTOMONTE A FANO LA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO
dopo la denuncia di due bagnanti per il furto di portafogli nelle loro auto. Pochi i contanti ma diversi i danni alle due auto, con vetri rotti. Infine a Fano torna l'incubo dei truffatori seriali che cercano di raggirare gli automobilisti simulando incidenti . Un caso del genere si è verificato venerdì mattina in strada della Selva, a Fano, dove un' automobilista di Gimarra è rimasto vittima di una tentata truffa. Ai carabinieri ha raccontato di aver avvertito un colpo secco contro la carrozzeria e poco dopo di essere stato raggiunto da un'auto che chiedeva di fermarsi. Sceso in strada, è stato avvicinato da una persona con accento napoletano che avanzava pretese di risarcimento per uno specchietto rotto. A quel punto il fanese ha chiamato i carabinieri e il truffatore si è dileguato.
Multiespianto all'opedale di Urbino. E’ successo nella giornata di venerdì quando è stato eseguito un prelievo di organi che ha dato una nuova speranza di vita a persone in attesa di una donazione. Il multiespianto è stato reso possibile grazie alla generosità dei familiari di una signora ottantenne che era stata ricoverata nel reparto rianimazione dell'ospedale Urbino mercoledì scorso per un'emorragia cerebrale. Le condizioni della donna erano apparse subito gravissime e nella giornata di venerdì un collegio medico, nominato dalla direzione medica e costituito da un neurologo, un medico legale e un rianimatore, dopo aver effettuato tutti gli accertamenti di legge, ha stabilito la morte encefalica della paziente. A quel punto i familiari della donna hanno acconsentito alla donazione degli organi, compiendo un gesto di grande generosità che potrà aiutare altri malati in sofferenza ora in lista d’attesa per un trapianto. L'espianto è stato eseguito dall'equipe del Centro trapianti di Ancona. Sono stati prelevati i reni e il fegato che sono stati inviati con due equipaggi della Croce Rossa presso il Centro trapianti del policlinico di Padova per essere trapiantati immediatamente. Il personale sanitario, che ha operato per la buona riuscita dell'espianto, tiene a ringraziare particolarmente la famiglia e la grande sensibilità dimostrata, anche a nome dei pazienti che riceveranno gli organi.
Ponte dei Conciatori interessato il governo URBANIA Andrea Vescovi sia atletica che universitaria. Mi ricordo che Magnini venne da me con i genitori quando ancora ero preside: lui non si spiegava perché a Torino non potessero spostare il suo esame che aveva poco prima di un'importante gara». Il risultato di Vescovi arriva nel momento in cui la Carlo Bo ha allacciato i rapporti con la Benelli armi per creare una collaborazione tra l'ateneo e l'azienda: «Siamo interessati entrambi al tiro al volo: noi per quanto riguarda la parte sportiva e di corretto svolgimento della pratica sportiva mentre loro per la creazione di un adeguato poligono di tiro». In Corea del sud oltre ad Andrea Vescovi c'era anche Alessandro Maltoni che, come il collega, è iscritto al secondo anno di Scienze Motorie. Ha gareggiato nella 20 chilometri di marcia ma è stato squalificato dopo nove chilometri quando si trovava in ventiquattresima posizione. Andrea Perini © RIPRODUZIONE RISERVATA
Doppia interrogazione parlamentare per il ponte dei Conciatori di Urbania. La senatrice Camilla Fabbri (Pd) e la deputata Lara Ricciatti (Sel) chiedono un intervento al presidente del Consiglio, Matteo Renzi e al ministro alle infrastrutture, Graziano Delrio. A poco meno di un mese dalla chiusura dell' arteria che collega l'alta val Metauro al territorio, i parlamentari accolgono le richieste di aiuto lanciate, attraverso una lettera, dal sindaco di Urbania, Marco Ciccolini e dal presidente della provincia Daniele Tagliolini. «Abbiamo chiesto al Governo un interessamentospiega la senatrice Fabbri- Le poche risorse delle amministrazioni locali e il vincolo del patto di stabilità non rendono possibile l'intervento tempestivo necessario. Le esigenze dei cittadini e le attività economiche, però, non possono più attendere». Sulla stessa lunghezza d'onda la deputata Ricciatti che chiede di «intensificare gli sforzi per ottenere un celere intervento del ministero delle Infrastrutture. In un'area- continua la
nota di Ricciatti- che subisce ancora i contraccolpi della crisi è necessario intervenire con urgenza per rimuovere ogni possibile ostacolo alla ripresa». Le due interrogazioni sono arrivate dopo che l'amministrazione comunale e quella provinciale, muovendosi all'unisono, hanno spedito una lettera a tutti i parlamentari in cui raccontavano i numeri della deviazione: 12.000 veicoli al giorno che transitano in pieno centro storico a Urbania, disagi per oltre 8.000 imprese che si servono di questa arteria per gli scambi commerciali e per 15 comuni messi in comunicazione dalla provinciale Metaurense. «La scorsa settimana - racconta il presidente della Provincia, Daniele Taglioni- abbiamo stanziato
INTERROGAZIONI DELLA SENATRICE FEBBRI E DELLA DEPUTATA RICCIATTI AL PRESIDENTE RENZI E A DELRIO
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Il Ponte dei Conciatori 250.000 euro. Le interrogazioni vanno bene ma è importante che arrivino altre risorse rispetto a quelle che abbiamo messo a disposizione per riaprire la strada nel più breve tempo possibile». Probabilmente la prossima settimana Comune e Provincia terranno un' assemblea pubblica per spiegare costi e tempi dei lavori visto che la deviazione all'interno del centro abitato durantino sta causando problemi: «Per il momento- dichiara il sindaco di Urbania, Marco Ciccolini- le modifiche sono sostenibili ma abbiamo una strada ad alta percorrenza all'interno della città e quindi la situazione deve essere risolta nel più breve tempo possibile. Ora stiamo aumentando la sicurezza per i pedoni (con paletti e allargamento marciapiedi, ndr) ma non possiamo essere lasciati soli. Tutti, compresa la Regione, si devono adoperare per risolvere questa situazione». A. P. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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BACCHIOCCHI: «MOLTI CI SPINGONO A PROSEGUIRE L’ESPERIENZA TRA CUI COLLEGHI E POLITICI»
Fano
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Progetto Fano Docente compie atti osceni davanti a bimbi «Pd succube `A dare l’allarme
un gruppo di ragazzini LA DENUNCIA
Il centro affollato durante un’iniziativa estiva nel tondo Filippo Bacchiocchi
“Apriamo il Centro” dice basta. Anzi no `Il Comitato vorrebbe sciogliersi ma sui social un sondaggio è contrario
IL CASO Il comitato Apriamo il centro ha detto stop, fra stanchezza e qualche recente tensione, ma in realtà l'ultima parola non è stata ancora scritta. Un sondaggio sulle reti sociali, contrario alla fine dell'esperienza associativa, ha infatti riaperto uno spazio di riflessione. Le decisioni definitive saranno prese martedì prossimo, durante una riunione serale all'aperto in piazza 20 Settembre, su tavoli e sedie degli arredi esterni. "Molti ci stanno incoraggiando a continuare - ha detto Filippo Bacchiocchi, di Apriamo il centro - Lo fanno soprattutto gli operatori commerciali, a loro si aggiungono anche forze politiche di maggioranza e di opposizione". A pochi anni dalla nascita del comitato, nel 2012, il gruppo che finora ha tirato la carretta ha cominciato ad avvertire un po' di stanchezza. Il principale motivo sono le recenti polemiche con Confcommercio, Amministrazione comunale e tra colleghi (negli ultimi
due casi per il trasloco degli spettacoli estivi al Sant'Arcangelo). Dopo alcune settimane piuttosto tese, la decisione dello stop alle attività promozionali è stata presa alcuni giorni fa, subito dopo la Notte dei saldi, e in tutta evidenza non è stata scalfita dalla buona riuscita della manifestazione, che avrebbe dovuto riportare una ventata di ottimismo e di entusiasmo. La chiusura del comitato, però, non è ancora ufficiale e potrebbe anche restare nel mondo delle intenzioni, perché nel frattempo è iniziato il sondaggio su Facebook per tastare il polso degli operatori. Un polso che batte ancora forte a favore del comitato e che chiede di proseguirne l'esperienza. In attesa della riunione decisiva, Progetto Fano ha ripreso i fili del discorso con Barbara Marcolini, che è anche componente di Apriamo il centro: "L'Amministrazione dimentica il confronto con la
DALLA GIUNTA ARRIVANO SEGNALI D’INCORAGGIAMENTO LA DECISIONE SARÀ PRESA MARTEDÌ IN ASSEMBLEA
nostra categoria, finora ha tralasciato di interpellarci sulle scelte al contrario della precedente Amministrazione comunale, che invece ci consultava. Credo nella sussidiarietà, quindi nella collaborazione fra pubblico e privato, che acquista valore nei momenti di difficoltà, quando è indispensabile fare squadra e remare tutti nella stessa direzione". Il capogruppo consiliare Alberto Santorelli ha aggiunto che la vicenda degli eventi estivi, spostati dalla corte Malatestiana al Sant'Arcangelo, "è sintomatico di un modo di fare". Al comitato sono arrivati, però, segnali concilianti anche da parte della giunta fanese. "Non entro nel merito delle decisioni - ha affermato il sindaco Massimo Seri - che le associazioni prendono in totale autonomia. Aggiungo, però, che il mio criterio di lavoro consiste nel confronto e lo confermo. Se c'è stato qualche passaggio a vuoto, ci sarà modo e tempo di recuperare". Ha concluso l'assessore Carla Cecchetelli: "Il lavoro del comitato è importante, è bene che continui. Ci stiamo già preparando alle iniziative natalizie e ben presto sarà convocato un incontro con gli operatori e le associazioni di categoria". Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA
Un docente in vacanza a Fano è stato denunciato dagli agenti del commissariato per atti osceni. L’insegnante, originario di Pavia dove è residente, è stato sorpreso a masturbarsi nel giardino della casa che aveva preso in affitto per le ferie, mentre veniva osservato da alcuni bimbi. E’ successo a Fano in via Storti mercoledì pomeriggio. Il docente, 55 anni, era a Fano per trascorrere le ferie estive con la moglie. Avevano affittato un appartamento con giardino in una palazzina del centro storico. L’allarme scatta nel primo pomeriggio, quando verso le ore 15 una donna, mentre si trovava nel suo appartamento al piano superiore, veniva allertata dai richiami dei suoi nipotini di anni 12 e 8 anni e di un amichetto, anche lui di 8 anni, che dal terrazzo che si affaccia sul giardino dell’appartamento al piano terra, avevano visto un uomo nudo intento a toccarsi nelle parti intime.
Immediata la chiamata alla polizia che ha inviato sul posto degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fano, impegnato in servizi straordinari di controllo del territorio. Tra l’altro anche il giorno prima l’uomo era stato visto nudo in giardino, ma nessuno aveva notato comportamenti sopra le righe. Il giorno successivo è andato oltre. Nonostante potesse essere visto e soprattutto nonostante la presenza dei bambini sul terrazzo, l’uomo ha iniziato a toccarsi. Gli operatori di Polizia hanno identificato l’uomo. Lo hanno denunciato in stato di libertà all’autorità Giudiziaria per il reato di atti osceni luogo pubblico.
E’ intervenuta la polizia
Ubriaca litiga con il datore e aggredisce i poliziotti L’ARRESTO Si presenta al lavoro ubriaca e portando con sè la figlioletta di 4 anni, poi inizia a litigare con il suo datore fino ad aggredire i poliziotti intervenuti per sedare gli animi. E’ successo pochi giorni fa a Fano. A finire in manette, con l’accusa di resistenza, oltraggio, minacce e lesioni a pubblico ufficiale, una 42enne polacca addetta alle pulizie in un centro commerciale di Fano. Giovedì la donna si è presentata al lavoro ubriaca e con la bimba al seguito, iniziando a litigare con il titolare che l’aveva ripresa per il suo comportamento. Una discussione ani-
mata tanto da richiedere l’intervento del 113 con una pattuglia del commissariato. Al tentativo dei poliziotti di calmarla, la donna, in evidente stato di alterazione piscofisica, ha risposto non solo con ripetuti insulti e minacce, ma anche con calci e pugni. Un atteggiamento particolarmente violento e aggressivo. Un agente ha rimediato lividi, contusioni al viso e ad una gamba. Un comportamento violento che è proseguito anche quando la 42enne è stata portata in commissariato per gli accertamenti. La donna è stata arrestata. Il provvedimento è stato convalidato, la polacca è poi stata rilasciata ed è in attesa di processo.
di Ancona e di Pesaro» L’OPPOSIZIONE
Una "cappa di potere" grava su Fano ed è stata instaurata dal Pd locale, che a sua volta "è succube delle decisioni prese dal partito di Pesaro e di Ancona". La lista Progetto Fano si sta riorganizzando per "sovvertire lo stato di fatto", cercando di preparare una nuova classe dirigente che assista il lavoro del gruppo consiliare composto da Aramis Garbartini e Alberto Santorelli. "Attueremo un'opposizione ferma ma propositiva, il contributo di analisi e di idee sarà elaborato da una nuova struttura operativa che approfondirà i tempi più rilevanti per la città come sport, turismo, commercio o politiche giovanili solo per fare qualche esempio", ha specificato Garbatini, aggiungendo che il gruppo è aperto a nuove adesioni. "Il nostro appello - ha aggiunto Santorelli - è rivolto a tutti coloro che non si rassegnano al declino evidente della nostra città dopo un anno di centrosinistra. Fano è rimasta ferma tre mesi, perché il Pd era troppo impegnato a eleggere in Regione Renato Claudio Minardi. Adesso è di nuovo ferma, perché il Pd è troppo impegnato a decidere chi debba sostituirlo come presidente consiliare. Più che un partito, il Pd fanese è una corrente. E l'Amministrazione comunale è succube di logiche che privilegiano le scelte attuate a Pesaro e Ancona rispetto alle reali esigenze dei fanesi". Durante l'incontro ulteriori interventi da parte di Massimo Baldarelli ("Bisogna disarcionare la vecchia politica, pianificando e progettando") e Barbara Marcolini, che si è concentrata sul tema del commercio e del centro storico. A Mario Alberto Rinaldi politiche giovanili e turismo ("La Notte Rosa è stata un flop"), lo sport a Francesca Biagi, che ha posto il problema della piscina. "Vogliamo dare voce ai cittadini e a tutte le categorie sociali - ha concluso Garbatini - per dare, insieme, un nuovo volto e nuove idee a Fano. La meritocrazia è il punto di partenza per un nuovo progetto che mette al centro le persone capaci, desiderose di raccontare e vivere la città in maniera piena".
Strada delle barche, tempi stretti Pienone in piazza per S.Paterniano IL PROGETTO La politica fanese prova a stringere i tempi della strada per le barche. L'obiettivo è fare in modo che i lavori siano assegnati entro la fine dell'anno e di conseguenza sia confermato il finanziamento di quasi 800.000 euro dai fondi europei Fas. Il progetto preliminare dell'opera è stato presentato ieri a due diverse commissioni consiliari, la seconda e la quinta, riunitesi in seduta congiunta: disco verde sia dalla maggioranza sia dall'opposizione. Questo esito fa ben sperare per il rispetto dei tempi e per velocizzarli è stato convocato un consiglio comunale per la giornata di dopodomani. "Prima che i fondi Fas siano erogati - ha commentato Cristian Fanesi, capogruppo consiliare del Pd - sarà necessario un
accordo fra Stato e Regione, quindi un'intesa successiva fra la stessa Regione e il Comune di Fano, com'è stato fatto per i tre milioni destinati alle nuove scogliere di Sassonia. Gli 800.000 euro per la strada delle barche sono estranei ai vincoli posti dal patto di stabilità e serviranno anche per consolidare via Ruggeri, negli anni danneggiata dall'erosione marina. Considerando questa opera, più le nuove scogliere, più un altro milione di euro per portare al largo le foci degli scolmatori, la
IL PIANO PRELIMINARE DELL’OPERA PRESENTATO IN COMUNE
zona delle Brecce sta per essere riqualificata in modo davvero significativo". La soprintendenza aveva contestato il progetto sulla strada delle barche e l'Amministrazione fanese aveva risposto ricorrendo al Tar, ritenendo ingiusta la bocciatura. Lo sblocco risale alla fine del maggio scorso, quando la nuova soprintendente Anna Imponente e la segretario generale nelle Marche, Giorgia Muratori, accettarono di effettuare un sopralluogo all'ex poligono delle Brecce, il maggiore ostacolo posto sulla strada delle barche a causa di un vincolo molto stringente. Il confronto con i tecnici del Comune ha permesso di mettere a fuoco alcuni correttivi, che sono valsi il via libera al progetto (da discutere e votare dopodomani in consiglio comunale) e il superamento del contenzioso al Tar.
LA FESTA Una bella serata senza afa e l'indomani il sabato per riposare, se si fosse rimasti in giro un po' più tardi del solito: c'erano tutte le condizioni per una tombolata coi fiocchi, l'altro ieri in una piazza 20 Settembre piena come nei momenti migliori. Coperto quasi ogni spazio calpestabile fra le comitive ai tavoli all'aperto e le tante persone intente a seguire l'estrazione dei numeri. La tradizionale tombola di San Paterniano, che come sempre ha concluso la festa dedicata al patrono della città, ha premiato quattro fortunati: due si sono spartiti la quaterna da 250 euro, altri due si sono portate a casa, l'uno, la cinquina da 500 euro e il secondo la tombola da 1.250 euro. Vendute circa 2.500 cartel-
le a 2.50 euro ognuna. Tolti i 50 centesimi a biglietto per i volontari che li hanno distribuiti, il resto dell'incasso è stato riservato ai frati di San Paterniano e alle iniziative solidali attuate dalla Diocesi. "Ringraziamo per l'aiuto Comune e banca Carifano", ha detto Mauro Longhini di Acli Sant'Orso, che ha organizzato la tombolata impegnando una ventina di volontari tra vendita di cartelle e montaggio del tabellone storico. Per quanto riguarda invece l'aspetto religioso, il ve-
LA TRADIZIONALE TOMBOLA HA PREMIATO QUATTRO FORTUNATI
-TRX IL:11/07/15
scovo Armando Trasarti si è concentrato sulla "Chiesa tra la gente". Ha detto infatti: "La comunità deve diventare un luogo dove si coltivano rapporti belli, di fraternità, di prossimità, perché i vicini diventano prossimi; con tutti i suoi peccati e con tutti i suoi limiti, rimane un ideale di fraternità in divenire destinato a mostrare che possono esistere legami gratuiti e sinceri e non solo rapporti di convenienza e di interesse; deve farsi carico della storia di ciascuno, della vita quotidiana, di lasciarsi plasmare dalla Parola, dall'Eucaristia e dalla carità. La comunità - soprattutto nella dimensione parrocchiale - custodisce la possibilità di vivere la fede dentro le condizioni della vita quotidiana; deve dire sempre la priorità della scelta di Dio che è l'attenzione ai piccoli, ai poveri".
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PESARO PRIMO PIANO
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BATTAGLIE TRA ENTI
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IMPUGNATA LA DELIBERA REGIONALE: «ORA ASPETTIAMO COSA DICE IL TRIBUNALE»
Adriabus intima alla Provincia: «Pagateci mezzo milione di euro» Decreto ingiuntivo per riavere l’Iva degli ultimi 6 mesi del 2014 LE NUBI all’orizzonte per la Provincia sono sempre più cupe. L’ultima arrivata l’ha mandata Adriabus, la società che gestisce il trasporto pubblico extra-urbano. Circa un mesetto fa, ha inviato agli uffici di viale Gramsci un decreto ingiuntivo, con cui intima la Provincia a pagare quanto prima la quota di Iva sul servizio reso da Adriabus negli ultimi 6 mesi dello scorso anno. Un conto di 550mila euro. «Quella quota, a quanto ci risulta, dovrebbe esserci versata dalla Provincia – spiega Massimo Benedetti, direttore generale –. Noi abbiamo inviato il decreto perché sono soldi che dobbiamo avere, la Provincia valuterà quali provvedimenti prendere». Marco Domenicucci, direttore generale in viale Gramsci, annuncia di aver già impugnato l’atto: «La storia è lunga, iniziata oltre un anno fa – commenta –. Il sunto è che quei soldi dovrebbe passarceli la Regione, che però ha approvato una delibera in cui dice che non ce li darà perché li prendiamo già dallo Stato. Questa cosa non è vera e lo abbiamo dimostrato. D’altronde, è
ormai pubblico che lo Stato non ci passa più niente. Quindi, abbiamo impugnato la delibera regionale e ora aspettiamo il pronunciamento del tribunale. Il decreto ingiuntivo di Adriabus è collegato a quella delibera: non possiamo permetterci di versare quei soldi direttamente. E abbiamo impugnato anche questo atto per lo stesso motivo». Quindi, al momento la Provincia non salderà il conto,
REPLICA DI DOMENICUCCI «Quei soldi deve girarceli la Regione, che però ha già detto che non ce li darà» ma sul suo tavolo si è aggiunta una nuova, corposa, richiesta di pagamento. MARGINI di manovra senza l’intervento della Regione non ce ne sono, come detto da Domenicucci. La Provincia è già alla canna del gas, e negli ultimi mesi lo ha ribadito fino allo sfinimento, seppur aggiungendo che i conti sono
Domenicucci e i mezzi Adriabus
a posto e i bilanci in pareggio. Il presidente Daniele Tagliolini ha preparato una lettera al prefetto (e altrettanto hanno fatto i presidenti di altre Province con i rispettivi prefetti) con cui lo mette ufficialmente al corrente che la Provincia non è più in grado di garantire i servizi essenziali, compresi la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e il riscaldamento nelle scuole superiori. Con il rischio, quindi, che gli studenti debbano il prossimo anno seguire le lezioni al freddo. Intanto, i tecnici continuano il “taglia e cuci’’ per chiudere il bilancio preventivo. Altre Province si sono già dichiarate impossibilitate a farlo, ma Tagliolini afferma: «Nonostante le difficoltà noi stiamo un po’ meglio e lo stiamo per concludere». Un bilancio che, almeno per ora, non terrà conto della sentenza della Corte dei Conti che ha dichiarato elusiva la cartolarizzazione con la società Valore Immobiliare. Patrizia Bartolucci
IL CONTRAPPASSO L’ENTE CHE PROTEGGE L’AMBIENTE E’ NEI GUAI
L’allaccio fognario non è idoneo Il Comune vuole multare l’Arpam L’ARPAM, intesa come sede degli uffici in via Barsanti a Muraglia, scarica male le sue acque nere. Il Comune gli ha già ordinato da mesi di provvedere quanto prima ad allacciarsi con nuovi tubi alla rete fognaria comunale eppure nulla si muove. L’Arpam, l’ente regionale per la protezione dell’ambiente (acqua, terra, aria) dovrebbe essere in prima linea invece in questo caso si trova in secondo o forse in terza linea. Nei giorni scorsi, l’Arpam ha ricevuto un ’ordinanza con la quale l’amministrazione comunale torna a sollecitare di «eseguire i lavori in conformità al progetto approvato entro 120 giorni, e si richiede alla polizia municipale e a Marche multiservizi la visita tecnica per il rilascio di conformità dei lavori prima della chiusura degli scavi». Nell’ordinanza si legge che il regolamento comunale per adeguare gli scarichi alla rete fognaria risale al 1997 e da allora tutti i residenti di Pesaro avrebbero dovuto adeguarsi. Non l’hanno fatto invece in tanti, compreso appunto l’Arpam. Si legge nell’ordinanza reca-
pitata all’ente e pubblicata sul sito online del Comune: «...Non adeguarsi equivale ad effettuare uno scarico di acque reflue domestiche non autorizzato e che questa violazione è punita con la sanzione amministrativa da 6mila a 60mila euro che potrà essere inflitta dalla polizia municipale incaricata di far applicare l’ordinanza. E’ curioso che per lo stesso civico
SOLLECITO E SANZIONE L’edificio di via Barsanti rischia fino a 60mila euro di verbale. Altri interessati (via Barsanti 8-10-12 e 14) dove ci sono i laboratori Arpam, un’altra ordinanza dello stesso contenuto sia stata notificata alla Provincia in qualità di proprietaria dell’immobile. Come se o l’uno o altro ente si sbrighino a provvedere per evitare sgradevoli multe che andrebbero ad aggravare i già magri bilanci. DAL LUNGO ELENCO pub-
blicato sull’albo pretorio, si nota come siano ancora tantissimi i cittadini che si sono disinteressati del sollecito per eseguire i lavori di allaccio alla condotta fognaria. Pensano forse che non sia un avviso ultimativo e sperano che il passar del tempo faccia svanire la pretesa dei lavori. Se lo pensasse anche l’Arpam, sarebbe una specie di insurrezione. ro.da.
ANALISI IN CORSO Un’addetta dell’Arpam mentre svolge analisi all’interno del suo laboratorio
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CON L’AFRICA NEL CUORE ALL’ANFITEATRO RASTATT SI CHIUDE stasera la manifestazione “Con l’Africa nel cuore”. L’appuntamento è per le 21 all’Anfiteatro Rastatt ed è dedicato alla danza: ci saranno “Pizzica Spettacolo” a cura dell’associazione Musica dell’Anima; “Breakdance”di DanceAcademy Fano; Anissa Gouizi Emilio Marinelli; “Il Re Leone” Coro Neverland. La direzione musicale è di Stefania Paterniani. Alle 22 l’estrazione dei numeri vincenti della Lotteria Solidale. Tutti i fondi andranno a favore di 10.000 bambini in grave difficoltà in Kenya, Tanzania e Zambia.
e-mail:
[email protected]
SI è aperto un acceso dibattito (anche su Facebook) dopo l’aggressione, termine che non piace agli animalisti più intransigenti, delle bambina di due anni da parte di un cane in quella che dovrebbe diventare la spiaggia dei cani (l’area demaniale è stata affidata a un privato che paga il canone, pur non avendo ancora dato inizio ai lavori a causa di un ricorso al Tar ). Attualmente quindi è solo uno spazio in cui gli amici a quattro zampe sono “tollerati” da tutti, amministrazione comunale in primis, che ha messo una sorta di recinzione solo dopo alcuni articoli del Carlino... ma che di fatto non offre servizi speci-
SAN PATERNIANO
Nella tombola del patrono vince la Fortuna
COSE mai viste l’altra sera alla tradizionale Tombola di San Paterniano. Un record da inserire negli annali storici della festa patronale. Un fanese ed un turista di Imola hanno, infatti, fatto la quaterna con appena 6 numeri estratti. Una fortuna sfacciata rovinata solo dal fatto che poi... si sono dovuti dividere i 250 euro in palio. I 500 euro della cinquina sono andati invece ad un palermitano mentre la Tombola faticava ad arrivare. Ci sono voluti infatti ben 45 minuti di gioco e quasi 70 numeri estratti perché la fanese Ornella Ghiandoni urlasse «Tombolaaaaaaaaaaa» aggiudicandosi gli ambiti 1250 euro tra l’invidia (buona) generale della gente.
A PROPOSITO DI CANI, BAGNANTI E SPIAGGE
E se il luogo migliore fosse a Sassonia? fici (né indicazione con cartelli) che caratterizzino quella zona come area per cani. Anche Sergio Schiaroli, già segretario provinciale di Federconsumatori, interviene nel dibattito: «La spiaggia dei cani sta dando luogo ad un dibattito a volte anche troppo acceso tra le parti – scrive –. Come proprietario e amante dei cani mi sento di fare alcune valutazioni. E’ innegabile che la po-
sizione dell’attuale spiaggia è inidonea per entrambi i contendenti: 1) non accesso diretto alla stessa e necessità per i proprietari con i cani di attraversare arenili non dedicati, oltre alla difficoltà di parcheggio; 2) interruzione della passeggiata per i bagnanti che non hanno confidenza con gli animali. Da questi motivi derivano spesso tensioni. Sentito anche il parere di altri amici
di Fido come il gruppo “amici del campo” (zona campo d’aviazione,) una soluzione migliore potrebbe essere trovata in Sassonia ad esempio nei pressi dell’area go-kart con una serie di vantaggi, quali : accessibilità diretta con possibilità di parcheggio, non disturbo per i bagnanti, disponibilità di arenile con acqua subito alta (sassi) o insenatura con acqua bassa. Una opportuna recinzione consentirebbe altresì di lasciare i cani liberi senza infastidire la spiaggia limitrofa. Anche dal punto di vista igienico per persone e animali mi pare migliore. Mi domando se fattibile e se già presa in considerazione». ti.pe.
LA STORIA VITTIMA DI UN INCIDENTE GRAVISSIMO NOVE MESI FA
Per non dimenticare Marco Gli amici hanno organizzato una festa per sostenere le cure di TIZIANA PETRELLI
PIU’ che un miracolo. E’ una storia di coraggio e determinazione, di fede speranza ed amore. Anche se sono ormai passati 9 mesi da quell’incidente che ha cambiato la sua vita tenendolo lontano da Fano e dai suoi compagni, gli amici di Marco non si sono dimenticati di lui e hanno organizzato per martedì sera al Fishhouse una festa in suo onore. Vuole essere un sostegno morale per Marco e la sua famiglia ma anche un modo per raccogliere fondi con cui sostenere le onerose spese del lungo percorso di riabilitazione dopo il coma che la madre, separata con due figli, si trova ad affrontare da sola. «Nei sei mesi e mezzo in cui è stato a Torre Pedrera lo gestivo meglio, facevo su e giù tutti i giorni» racconta mamma Cinzia, in viaggio in treno per Porto Potenza Picena dove il figlio Marco Borgese è in cura nella struttura riabilitativa “Santo Stefano”. «A Rimini era ricoverato, mentre qui fa day hospital e per uno nelle sue condizioni è massacrante fare ogni giorno 4 ore di treno –
Marco, 21 anni, vittima di un incidente il 15 ottobre scorso: ora segue una terapia nel centro di riabilitazione “Santo Stefano” di Potenza Picena
spiega Cinzia –. Per questo ho deciso di prendere una casa in affitto là. Ed è per questo che, sebbene la festa fosse stata pensata già da prima, gli amici hanno deciso di aggiungere una finalità benefica all’evento. Per questa loro sensibilità li ringrazio». MARCO è un “miracolato”. Lo sa lui e lo sa la madre. Quello che né lui né la madre riescono a capire è come mai a 9 mesi dal suo incidente, nello stesso punto in cui pochi mesi prima
si era schiantata anche la mamma di due bambini piccoli (finita in coma pure lei), chi di dovere non abbia fatto mettere almeno un guard rail per attutire i colpi contro quell’enorme pianta “ferma” nel mezzo di quella doppia curva pericolosa. «Nel nostro Paese si ragiona sempre dopo le tragedie – dice sconsolata la madre –. Mi spiace che in questo caso non sia servito, alle amministrazioni che si rimpallano le competenze, neppure quello che stiamo passando io, mio figlio e mia figlia di 13 anni».
Un inferno iniziato il 15 ottobre 2014 quando il 21enne esce di casa alle 21. «Il destino ha voluto che quella sera di pioggia la sua corsa finisse contro un olmo situato dopo una curva pericolosa tra Bellocchi e Sant’Orso... Marco arriva in ospedale con uno stato di coma quasi irreversibile tanto che il parere dei medici lascia davvero poche speranze visto che la risonanza magnetica rivela un gravissimo danno al tronco del cervello. Dopo 70 giorni lunghissimi Marco si sveglia dal coma, il giorno di Natale. Un miracolo. Comincia il percorso della neuro riabilitazione e lui, forte e positivo, supera le difficoltà lasciando stupefatti anche i dottori. Riprende a camminare con l’aiuto della fisioterapia. Dopo 6 mesi il danno cerebrale si è quasi del tutto riassorbito. Marco però non riesce ancora a parlare perché dopo 4 mesi con una cannula in gola i muscoli muco facciali si sono completamente atrofizzati... ma i medici sono fiduciosi e mi hanno detto che con tanta fisioterapia e logopedia recupererà».
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IL CASO L’UOMO ERA APPENA ARRIVATO PER LE VACANZE: I VICINI CHIAMANO LA POLIZIA
Gira nudo nel giardino condominiale, denunciato un insegnante SI ERA MESSO nudo nel suo giardino, in via Storti a Fano. Pensava forse di essere nel giusto senza essere visto, ma si sbagliava. Il suo spazio verde era sotto una palazzina i cui balconi permettevano di osservare tutto quello che si muoveva sotto. Figuriamoci un uomo nudo. E proprio tre bambini, alla vista del nu-
dista, sono corsi dalla nonna urlando che sotto c’era un uomo nudo. La signora ha dato un’occhiata ed ha capito che era una questione per la polizia. Così ha chiamato immediatamente il 113. Una pattuglia è intervenuta ed ha visto che l’uomo era davvero come l’avevano descritto i vicini di casa intento a toccarsi
le parti intime. Per questo è stato identificato e la sorpresa è stata notevole: si trattava di un insegnante di Pavia di 55 anni in vacanza a Fano con la sua signora. NON E’ CHIARO quale sia la sua disciplina di insegnamento ma sicuramente dovrà approfondire meglio i metodi di
convivenza in un condominio visto che si era denudato sotto gli occhi di tanti inquilini. La polizia ha denunciato l’insegnante in vacanza a Fano per atti osceni in luogo pubblico tenuto conto che è stato accusato di essersi masturbato ricordandogli che alla prossima chiamata dei vicini per fatti analoghi, scatterà l’arresto.
Pedini: «Se 100mila euro per il jazz vi sembran tanti...» Il direttore del festival replica alle critiche di “Progetto” AGLI organizzatori di Fano Jazz non sono piaciute le critiche mosse dalla lista Progetto Fano all’amministrazione comunale sull’aumento di 30mila euro dei contributi al festival, a discapito di altre iniziative culturali... in un momento di crisi. «In questi ventitré anni di ininterrotta attività il festival si è meritato sul campo l’apprezzamento ed il sostegno di tutte le amministrazioni che si sono succedute, nonché di tutta la cittadinanza fanese – ricorda il patron della manifestazione, Adriano Pedini –. E’ bene ricordare che il contributo assegnato nel 2004 (anno della prima convenzione con Fano Jazz) era di 100.000 euro, negli anni poi per esigenze di bilancio la somma è stata decurtata fino ad arrivare nel 2014 a 70.000 euro. Mai ci siamo permessi di polemizzare sulle scelte fatte, anzi il nostro compito è stato sempre quello di mettere a frutto il contributo concesso impegnandoci a trovare risorse per raddop-
piare il bilancio complessivo del Festival, al fine di mantenere alta la proposta culturale ed il profilo di un festival di portata internazionale. Il contributo assegnato per quest’anno è stato quindi un ripristino, concesso sulla scorta
FINANZIAMENTO COMUNALE «E’ la stessa cifra del 2004, poi è stata abbassata. Ora è stata solo ripristinata» di valutazioni oggettive che riguardano per esempio il fatto che le massime istituzioni, Regione e ministero dei Beni culturali, hanno riconosciuto al Festival per il 2014 un contributo complessivo pari a 32.000 euro: un risultato eccellente, se si pensa quanto sia difficile, in particolare in questo momento congiunturale, ottenere risorse Re-
ERA AGLI ARRESTI ROGO PER RITORSIONE
Morto il piromane Dadone, appiccò un incendio a Senigallia E’ MORTO Francesco Dadone, il 59enne fanese che era stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, prima di essere messo ai domiciliari. Su Dadone gravavano pesanti indizi per l’attentato incendiario al condominio di via del Molinello 76, avvenuto alle prime ore del 27 novembre 2012. Dadone era gravemente malato e proprio per il suo stato in attesa del processo era stata stabilita dai giudici l’incompatibilità con il carcere. Erano state le telecamere ad inchiodare Dadone a poche ore di distanza dal rogo, e soprattutto il fatto che quando gli agenti del Commissariato si erano presentati da lui, aveva entrambe le braccia fasciate per ustioni, così come il viso era annerito. L’incendio del condominio era stato un vero e proprio blitz. Una ritorsione nei confronti della titolare della ‘Euromarmi ‘90’, Nives Bigelli. Tanto che nell’atrio condominiale il piromane aveva anche lasciato scritte ingiuriose contro Nives Bigelli ed il contitolare dell’azienda, Pietro Fattorini, nonché in volantini inseriti nelle cassette postali del condominio. L’obiettivo era l’appartamento situato al terzo piano dove vivono i titolari dell’ ‘Euromarmi 90’. L’incendio avrebbe potuto provocare una strage tra le ventisette persone che in quel momento si trovavano nei quindici appartamenti del condominio. Secondo l’accusa, Dadone avrebbe raggiunto il terzo piano dell’edificio, dove si trova l’appartamento della coppia – che non era in casa – con l’intenzione di sfondare la porta ed appiccare il fuoco all’interno. Non essendo riuscito nel suo intento, il piromane aveva appiccato le fiamme ad alcuni zerbini accatastati davanti alla porta dell’appartamento preso di mira. Mentre le fiamme ed un fumo denso si erano subito propagate nel piano, Dadone sarebbe sceso precipitosamente. Poco prima avrebbe incendiato il garage sottostante il condominio, sempre di proprietà di Fattorini e Bigelli. Diversi appartamenti furono dichiarati inagibili e le famiglie che vi risiedevano per alcuni mesi dovettero trovare una sistemazione alternativa in attesa dei lavori di ripristino del condominio.
gionali e Ministeriali». Ogni evento culturale di pregio ha ricadute economiche in città. «Fano Jazz By The Sea rappresenta un momento fondamentale per la formazione e la crescita culturale della collettività, con significative ricadute economiche nel versante del turismo culturale, rappresentando un’opportunità di lavoro per una miriade di operatori dei vari settori produttivi. Un festival, quello di quest’anno, che per gli standard Europei, secondo l’Agenzia Acorn, ha un valore che può stimarsi tra i 350 e 400 mila euro. Per un festival come il Jamboree ci risulta che il Comune di Senigallia stanzia circa 280.000 euro, per Musicultura il Comune di Macerata stanzia 270.000 euro, senza peraltro avere le proprietà dei marchi. Perché mai la terza città delle Marche non può stanziare 100.000 euro per un festival internazionale con 23 anni di onorata anzianità, per giunta unica manifestazione di proprietà dell’Amministrazione?».
DIRETTORE ARTISTICO Adriano Pedini è il fondatore di Fano jazz by the Sea, un festival conosciuto in tutto Europa e giunto quest’anno alla sua 23ª edizione
POLITICA UN’INIZIATIVA A CURA DI GARBATINI E SANTORELLI
Un “Progetto” per il centro destra IL CENTRO destra riparte da Progetto Fano. Presentata ieri la squadra – (persone già collaudate e volti nuovi) – messa in piedi dai consiglieri comunali Aramis Garbatini e Alberto Santorelli: una ventina di persone rappresentative del tessuto sociale fanese che si organizzeranno in commissioni di lavoro e che opereranno di pari passo con quelle consiliari. «L’obiettivo – spiega il capogruppo Garbatini – è quello di creare una nuova classe dirigente e fornire idee e progetti per la città, in questo momento in progressivo degrado». «Un gruppo di lavoro – incalza Santorelli – che non si rassegna al declino di Fano. Dopo un anno di governo del centro sinistra il risultato è una maggioranza ostaggio del Pd, partito che si occupa di incarichi e di spartizioni, ieri immobile per l’elezione di Minardi in consiglio regionale, oggi ancora immobile perché non si riesce a sostituire Minardi alla guida del Consiglio comunale». Un attacco frontale al Pd, quello di Santorelli, che
accusa di «disonestà intellettuale, capace di dare risposte solo a chi ha portato acqua alla candidatura di Minardi, quindi ad una sola corrente del Pd e che sta creando una vera e propria cappa sulla città». «Vogliamo disarcionare – aggiunge l’ex grillino, Massimiliano Baldarelli – un vecchio modo di fare politica. Noi vogliamo interpretare un’idea nuova di città contro la gestione «impiegatizia» dell’attuale amministrazione».
DA MATTINA A SERA
Fiera dell’antiquariato e mercato delle pulci DECINE di bancarelle animeranno il centro storico da mattina a sera per la mensile a fiera mercato dell’antiquariato. Accanto agli stand degli antiquari di professione oggi sarà la volta degli hobbysti e degli espositori improvvisati che daranno vita a un variopinto mercatino delle pulci.
A PUNTARE il dito contro l’immobilismo della giunta Seri ci pensa Barbara Marcolini, imprenditrice e commerciante che mette in evidenza: «Mentre a Senigallia e a Pesaro c’è un fermento di iniziative, a Fano è tutto fermo. Credo fermamente nella collaborazione tra pubblico e privato, ma questa Amministrazione non sembra abbia voglia di confrontarsi con i commercianti». Il più giovane del gruppo, Mario Alberto Rinaldi mette in evidenza le «lacune del governo di centro sinistra sulle politiche giovanili e il turismo». Proprio su quest’ultimo punto fa notare: «Non si comprende perché il programma degli eventi sia stato inspiegabilmente presentato così in ritardo, solo una settimana fa, quando in passato era presentato a maggio». Francesca Biagi della Consulta dello sport ha sottolineato «il bisogno di cambiamento del settore sportivo e il contributo che le associazioni stanno dando alla preparazione del nuovo bando per la gestione della Dini Salvalai». Anna Marchetti
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PERGOLA ROBERTO E MELANIE HANNO CORONATO LA LORO STORIA D’AMORE
Dall’Australia con amore per sposarsi accanto ai bronzi SONO stati qualche giorno a Pergola l’estate scorsa, rimanendo affascinati a tal punto dai Bronzi e dalle altre bellezze della cittadina, da decidere che proprio a Pergola avrebbero celebrato il loro matrimonio. E così è stato: venerdì Lauren Melanie e Roberto Petruzzi, due australiani di 33 e 31 anni, hanno pronunciato il fatidico ‘sì’ davanti al sindaco Francesco Baldelli. Il rito
si è svolto all’interno della chiesa di San Rocco dopodiché i due novelli sposini hanno voluto scattare una foto anche davanti alle preziose statue di oro e bronzo, conosciute in tutto il mondo. Roberto Petruzzi, il cui nome tradisce origini italiane, è nato in Svizzera, ma uno dei suoi nonni era di Monterolo di Pergola. Una terra del tutto nuova, invece, per la bella e solare Lauren (nata
nel Regno Unito). «Pergola ci ha affascinati per l’accoglienza, la dolcezza del suo territorio, per i suoi scorci medievali e i suoi paesaggi coinvolgenti» dicono i due ragazzi. E lo sposo aggiunge: «Da bambino ho scorrazzato durante le vacanze per le vie di Pergola che mi è rimasta nel cuore e anche Lauren se ne è innamorata. Poi abbiamo conosciuto la disponibilità e la simpatia di Francesco, il sindaco».
MAROTTA SULLA VICENDA DELL’OUTLET INTERVIENE IL SINDACO CAVALLO
REGIONE
Per Talè commissione «Abbiamo sempre agito alla luce del sole e nel rispetto delle regole» sanità e servizi
«Basta accuse, è tutto trasparente» «NON ammetto accuse infondate all’amministrazione comunale. Sull’outlet tutto si è svolto alla luce del sole e nel rispetto delle regole». E’ sempre più una polveriera la questione del villaggio grandi firme che dovrebbe sorgere a Marotta e sul quale la società ‘Expandia’ di Verona e la ‘McArturglen Italia’, sono pronte ad investire 80milioni di euro. Il sindaco Pietro Cavallo (foto), in netto contrasto col direttore generale di Confcommercio Pesaro-Urbino, Varotti (che ha sempre criticato il progetto e la giunta mondolfese che lo sostiene) vuole precisare due aspetti. «Il primo – tuona – è che il Comune si è mosso in piena conformità con quanto sancito dalla Provincia sin dal 2004. Allora l’Ente di via Gamsci, dando il via libera al nostro Prg, stabilì che il Comune per quanto riguarda l’area di fronte al casello A-14 (dove si vorrebbe realizzare l’outlet, ndr)
doveva sostituire la previsione artigianale e industriale con quella commerciale e turistica; ed è ciò che abbiamo sancito con la variante al Piano regolatore approvata in via definitiva a settembre 2014». «IL SECONDO aspetto – aggiunge – è che è stato fatto tutto in maniera molto trasparente e che ogni passaggio si è svolto in consiglio comunale; nessunissimo accordo in stanze segrete. Anche la società ‘Expandia’ è venuta ad esporre il suo progetto in consiglio e il consiglio, che è l’organo che rappresenta la comunità locale e a cui spetta programmare lo sviluppo del territorio, e non certo a Confcommercio, si è espresso in maniera netta a favore dell’outlet con un voto quasi unanime (finì 15 a 2, con tutta la maggioranza e 4 consiglieri di minoranza su 6 che diedero l’assenso, ndr)».
Cavallo, poi, volge lo sguardo alla decisione che il consiglio provinciale dovrà prendere sull’atto ricognitorio (modifica) al Piano Territoriale di Coordinamento, che se sarà positiva darà il via libera definitivo a villaggio grandi firme: «Il consiglio provinciale, composto dai sindaci, non può non prendere atto della scelta chiara del consiglio comunale mondolfese, l’unico, ripeto, rappresentativo di tutti i cittadini e al quale spetta per mandato di questi ultimi la programmazione del territorio». «Detto questo – conclude –, da oggi in poi non parlerò più di outlet, invitò però Varotti a venire a Mondolfo, a confrontarsi con gli amministratori e i cittadini; e anche con i molti piccoli commercianti che hanno dovuto chiudere i negozi, senza ottenere grande solidarietà dalla loro associazione di categoria». Sandro Franceschetti
LAVORERA’ in due delle quattro commissioni consiliari delle Marche il neo consigliere regionale Federico Talè. Entrambe fortissimamente volute dal diretto interessato. Si tratta della seconda commissione permanente, relativa allo sviluppo economico, alla formazione professionale e lavoro, agli affari europei e internazionali e al settore primario; e della quarta: dedicata alla sanità e alle politiche sociali. «Nell’ambito della seconda commissione – evidenzia Talè – avrò modo di occuparmi di tutte le attività produttive: dall’industria, all’artigianato, passando per il commercio, il turismo, l’agricoltura, la zootecnia, la pesca... Settori di grande importanza per la crescita dell’intera regione e della nostra provincia». E sulla quarta commissione, quella della sanità e delle politiche sociali, di cui è l’unico componente della provincia, aggiunge: «Un’organizzazione e una programmazione efficienti dei servizi sanitari e sociali sono il primo obiettivo che deve porsi un amministratore».
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DOMENICA 12 LUGLIO 2015
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ALLA DATA E’ DI SCENA LA PASTA SFOGLIA GREZZA IL Bistrot più piccolo del mondo continuerà anche per oggi ad offrire le sue specialità alla Data: profondo conoscitore della gastronomia del territorio Raffaele de Feo propone «Buono come il pane», un menù degustazione per apprendere i sapori di Urbino e dintorni. De Feo si è inventato l’esperienza di successo, interattiva, «Speak & Eat», in cui alla buona cucina si abbina la conoscenza della lingua italiana, in collaborazione con Lingua Ideale dell’Università di Urbino. Gli addetti produrranno al momento la pasta sfoglia grezza antica (senza uovo).
URBINO CAPOLUOGO DALL’INCONTRO PROSPETTIVE PER ERSU E FORMAZIONE
«Fano-Grosseto? La vedo molto dura» Il presidente della Regione gela le aspettative dell’entroterra – URBINO –
–FERMIGNANO –
LA FANO-GROSSETO rimarrà a lungo un sogno. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli lo ha detto a mezza voce l’altra sera a Urbino, annunciando che incontrerà comunque nei prossimi giorni il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. L’occasione per parlare della strada dei due Mari è stato l’incontro del presidente della giunta regionale con l’associazione Urbino Capoluogo, gruppo culturale fondato dall’ex senatore Giorgio Londei. Si è parlato di viabilità, scuole, alta formazione, Ersu, sanità. Su alcuni di questi settori Luca Ceriscioli ha già annunciato che occorre iniziare un percorso nuovo, lungo, «con il quale ricostruire la fiducia dei cittadini», per
SANITA’ MALATA Per la sua nuova giunta «sarà prioritario abbattere le liste di attesa» esempio nella sanità così minata nell’opinione pubblica dalle liste d’attesa interminabili, che vuole risolvere «governando la domanda e con la ridefinizione del Cup». In apertura, Giorgio Londei ha dato l’annuncio dell’aumento dei fondi a favore dell’alta formazione, «che a Urbino sono 3, Isia, Accademia di Belle Arti e Scuola del Libro». «E’ stato votato il ddl sulla scuola – ha detto l’ex sindaco – e la grande novità è che i fondi per il funzionamento amministrativo e didattico per le istituzioni dell’alta formazione è aumentato di 7 milioni all’anno, dal 2015 al 2022». E ha aggiunto: «Il finanziamento scatta dal 1° gennaio 2016 e io sono contento di aver seguito per 2 mesi a Roma la vicenda». Sulla formazione il presidente Luca Ceriscioli ha
Il neo presidente della Regione Luca Ceriscioli con accanto il senatore Giorgio Londei
assicurato che «questo è un territorio rivolto all’alta formazione, con Università, Ersu, scuole superiori. E qualche anello mancante per esempio nella formazione tecnica superiore: è un’opportunità che possiamo far crescere a vantaggio delle imprese e per completare l’offerta formativa. Con l’Università le occasioni di collaborazione sono tante: oggi l’Ateneo sviluppa in maniera forte la Terza Missione, quella rivolta alla comunità, all’impresa, alle istituzioni. E’ una crescita che ci interessa e va sviluppata. La parte artistica completa il quadro. A Urbino tutto questo c’è e la città è interlocutore naturale per la politica in questo settore». Sull’Ersu un passaggio interessante: «Abbiamo nominato il direttore dell’Ersu nella figura di Angelo Brincivalli, persona di grande qua-
lità, il quale avrà probabilmente un ruolo crescente all’interno dell’Ersu, proprio col desiderio di portare le buone pratiche urbinati a servizio di tutta la Regione», affermazione che potrebbe far supporre un ruolo ulteriore a Urbino nel caso l’Ersu andasse al commissariamento, o nell’Ersu regionale. Sui trasporti, la partita da vincere si «gioca su una scacchiera ben più grande delle Marche», regione ultima nei finanziamenti statali, ma che ha grandi necessità. «E’ molto importante – ha detto il presidente Ceriscioli – l’incontro con il Ministro Delrio, che permetterà di fare il punto su tante questioni, fra cui anche la viabilità di questo territorio e di tutta la regione. E’ un appuntamento che cade nel momento più opportuno. So che Delrio vuole fare dei cambiamenti e ar-
riverà con le sue idee concrete. So che vuole mettere in discussione la Quadrilatero, che è una realtà, figuriamoci le situazioni non strutturate. La Fano-Grosseto, come strada a pagamento che fa lo stesso tracciato, la vedo in difficoltà – la riflessione di Ceriscioli -. Per questo diventa importante il discorso della Pedemontana, rimasta nel cassetto, i cui piccoli tratti realizzati hanno creato forti evoluzioni nel tessuto economico. Rimane il punto dell’incompiuta e la galleria della Guinza una sistemazione deve trovarla. In questo discorso, si può pensare al potenziamento della ferrovia». Ad ascoltare, gli esponenti dell’associazione Valmetauro che si battono per il ripristino della Fano-Urbino, che hanno chiesto un incontro. Lara Ottaviani
CARPEGNA APPUNTAMENTO OGGI CON LA STORIA E COL PRINCIPE GUIDO
«Celenza carissima...»: le lettere dal fronte –CARPEGNA–
QUESTO pomeriggio alle ore 18, nella sala del Trono di Palazzo dei principi di Carpegna verrà presentato il volume «Celenza carissima. I soldati della guerra 1915-1918 nelle lettere al principe di Carpegna». Interverranno gli autori Tommaso di Carpegna Falconieri e Giorgio Lombardi. Il testo è una raccolta di lettere e carto-
IL GESTO
Fabio Vitaletti dona un biciclo in ferro come simbolo della rinascita
line inedite che i soldati di Carpegna e dintorni hanno scritto al principe Guido di Carpegna Falconieri (1840-1919) durante la prima guerra mondiale. Questa pubblicazione, a cui ha collaborato anche il Comune di Carpegna, è l’ennesima dimostrazione di quanto forte sia stato (ed è ancora) il legame tra la casata nobiliare e la comunità. Lettere che i soldati inviavano al nobile di Carpegna per
avere magari qualche piccolo beneficio (una licenza, un trasferimento, un avanzamento di carriera oppure l’auspicio di un rapido ritorno a casa) alle quali il principe non tralasciava di rispondere affrettandosi di verificare quali erano le condizioni per agire e ottenere dei piccoli o grandi risultati. Anche per questo, la sua figura è sempre amata dai suoi concittadini
Appuntamento oggi con la storia al palazzo dei principi di Carpegna
LA CITTADINA laniera ora ha il monumento al Biciclo ottocentesco: nell’area verde di Santa Maria Maddalena, è stata posta la scultura donata alla comunità e al territorio dell’ex segretario ed ex presidente della Pro Loco, Fabio Vitaletti (nella foto). Si tratta di un velocipede alto 3 metri, opera dell’urbaniese Feliciano Pierini, che ha riciclato pezzi di ferro in disuso di carri agricoli e della tradizione contadina traducendo i desideri di Fabio Vitaletti. «Voglio lasciare un segnale particolare alla collettività – ha dichiarato Vitaletti –, un simbolo alla laboriosa e fantasiosa creatività di noi fermignanesi. Volevamo, negli anni ‘70, fare uscire dall’isolamento la città con idee davvero originali. Una
di queste fu l’appuntamento con il Biciclo ottocentesco al quale dedico, ora, questo riconoscimento ai posteri. Da tempo pensavo alla donazione alla mia città e al suo territorio di qualcosa che restasse per sempre, a futuro ricordo. Ci sono riuscito grazie all’impegno ed al sincero legame con tutte le persone che mi vogliono bene, al contributo delle istituzioni, a Feliciano, il miglior artigiano del ferro. Questo monumento è la sintesi dei miei sentimenti. Spero vivamente che questa opera architettonica, ora, assembli le emozioni di tutti i miei concittadini con le mie».
PESARO SPORT
DOMENICA 12 LUGLIO 2015 il Resto del Carlino
ALMA FANO
ALESSANDRINI LI VUOLE TUTTI Il tecnico su Nodari e Ginestra: «Fanno parte delle fondamenta di questa squadra» Fano
Marco Alessandrini ritrova tutti i suoi pupilli. O quasi
Le avversarie più temibili «Campobasso e Matelica su tutte, poi la Fermana e ci metto la solita outsider» fatto gioire i tifosi nell’ultimo campionato. Nel frattempo il tecnico senigalliese ha mantenuto costanti i contatti con il diesse Canestrari con il quale ha lavorato dal Perù dove si è intrattenuto per stare vicino alla figlia. Allora, allacciatevi le cinture, sta per partire l’Alessandrini-bis. Mister, un’altra stagione sta per decollare, tutto secondo programma? «Si è lavorato intensamente, a stretto contatto telefonico con il diesse che si ritroverà una bolletta salata. A parte la battuta, aveva-
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ANCHE DALL’ESTERO, SEMPRE AL TELEFONO CON CANESTRARI: «LA SOCIETA’ AVRA’ UNA BOLLETTA SALATA. MA E’ STATO FATTO UN OTTIMO LAVORO»
DI RITORNO DAL PERU’
UN MESE dopo torna a parlare l’allenatore dell’Alma. Marco Alessandrini, dopo la semifinale playoff persa un mese fa contro il Monopoli al Mancini, partita che ha interrotto una striscia record di imbattibilità (27 gare) è pronto per una nuova avventura. Di acqua sotto i ponti ne è passata in questi 30 giorni: dalla festa per il secondo posto, alla definizione del nuovo Fano 2015-16 che a grandi linee, sarà quello che ha
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mo intenzione di mantenere le fondamenta perché si sono dimostrate solide. La società confermando un gran numero di giocatori ha fatto tanti sacrifici che vanno riconosciuti, mi auguro che anche nei prossimi giorni si possa continuare su questa strada». Si riferisce ai casi rimasti in sospeso vedi Ginestra e Nodari? «Sono giocatori importanti che fanno parte di queste fondamenta che spero rimangano salde. La parola spetta comunque alla società che deve fare le scelte. Altro capitolo riguarda quei giocatori che
invece hanno, per loro scelta, deciso di approdare in altre realtà per avere più spazio (Fatica, Sartori, Carsetti ndr)». Buon lavoro anche in entrata con gli arrivi di Chiacchiarelli, Buongiorno e dei due under classe 97 Bartolini e Camilloni. «Chiacchiarelli e Buongiorno erano nei nostri taccuini perché validi e adatti alla nostra filosofia calcistica. Anche sui ’97 siamo sulla strada buona, anche se il capitolo under è ancora da ottimizzare». Solo la difesa, dunque, è da definire, mentre gli altri reparti
sembrano ben delineati. «In linea di massima sì, anche se mancano alcuni dettagli per completare l’organico, soprattutto a metà campo». Parliamo del campionato, che stagione ci attende? «Molto difficile per vari motivi. Innanzitutto saremo considerati come la squadra da battere perché tutti partono dal fatto che siamo stati l’anti Maceratese. Oltre a dover confermare le aspettative, non sarà facile mantenere alta l’asticella soprattutto in termini di motivazioni. Saranno necessari applicazione, concentrazione e tanta fame: le stesse caratteristiche che ci hanno contraddistinto nella passata stagione, perché ripetersi è sempre molto ma molto difficile». Le avversarie più temibili? «Campobasso e Matelica su tutte per il mercato che stanno conducendo. Poi c’è la Fermana e mi fermo qui, anche perché poi spunterà la solita outsider». In queste ore stanno uscendo voci incontrollate su una presunta volontà di abolire la «tangente» a fondo perduto di 500 mila euro per accedere ai ripescaggi in Lega Pro... «Se escono queste notizie può darsi che un fondo di verità ci sia. Io su questo non mi esprimo, è la società che deve valutare e decidere». Roberto Farabini
Maceratese, altri 2 arrivi. Degano alla Fermana ALTRI due acquisti per la Maceratese, e stavolta si tratta di attaccanti: dal Savoia arriva Di Piazza, classe ’88; dal Chieti Orlando, classe ’96. Ad Ancona si potrebbe chiudere per il rinnovo con Giacomo Tulli. Il triennale da firmare è pronto e quindi serve solo che il fantasista fermano impugni la penna. La prossima settimana sarà anche quella che porterà D’Orazio al Teramo. La società abruzzese ha l’accordo col giocatore e soprattutto ha trovato quello con l’Ancona. Altro obiettivo Frascatore, esterno della Roma. In stand by i possibili ritorni di Daniele Paponi, non convocato per il ritiro dal Bologna e Luca Parodi, col Torino pronto a rispedire in biancorosso il suo centrocampista. Mentre potrebbe clamorosamente riaprirsi la trattativa con Leo Di Ceglie. Daniele Degano, attaccante ex Civitanovese, è ufficialmente un giocatore della Fermana. Di una Fermana che sta crescendo di qualità e sta facendo sognare i propri tifosi. Per gli uomini di mercato canarini (Conti e Paolini) si tratta del quarto acquisto di un certo spessore messo a disposizione di mister Jaconi.
Stop al degrado Il sindaco: «Mi auguro si riparta dal settore giovanile». La società fa portare via tutte le attrezzature
Allo «Spadoni»
Via le chiavi: il Comune toglie la gestione dello stadio alla Cagliese
Un camp riservato ai giovani portieri
–. Ma la gestione dello stadio è un’altra cosa. Qui se non s’interviene cade tutto in pezzi: la struttura è in condizioni igieniche precarie, lo stabile è messo male, l’illuminazione peggio».
Cagli
UN CAMPO che va in malora è un indizio pesante. Erba bruciata e strutture in degrado. Il Comunale è lo specchio della Cagliese: tre retrocessioni negli ultimi anni, con punteggi risibili. In breve tempo dai fasti della Serie D alla Prima categoria. Giocatori in fuga, pochi personaggi rimasti a tirare avanti la baracca. Il vuoto intorno. Il Comune ora ha detto basta. Dal 30 giugno s’è ripreso le chiavi dello stadio, in largo anticipo sulla scadenza della convenzione con la società. La società, per risposta, ha fatto portar via dal campo sportivo le attrezzature di sua proprietà: gruppo elettrogeno, pompa per innaffiare, tagliaerba, lavatrice. E il manto erboso, già messo male di suo, ha preso a deperire. Sindaco Alessandri, che succede?
«C’era una convenzione che scadeva il 30 novembre – risponde il primo cittadino –. Noi, viste le cat-
Sindaco, di chi è la Cagliese?
«Il presidente è Loris Pazzaglia, ne risponde lui». E adesso?
Il Comunale di Cagli com’è oggi; nel tondo il sindaco Alberto Alessandri
tive condizioni dello stadio, abmo chiesto di farla biadecadere al 30 giugno. Cercheremo di salvare il manto erboso e di rimettere in sesto le strutture». A chi andrà in gestione lo stadio?
«Aspettiamo che si faccia avanti
qualcuno, la mia speranza è che vada al settore giovanile». Che da tempo, da quando le cose hanno preso a volgere al peggio, vive di gestione propria: altrà società, Catria e Nerone, altri dirigenti. E la prima squadra?
«Avrà comunque un suo spazio per giocare – aggiunge Alessandri
Alessandri «La struttura è in condizioni precarie. Questa squadra deve tornare ad essere di tutti» «L’amministrazione riprende la gestione dell’impianto e valuta gli interventi da fare. La mia opinione è che la Cagliese debba tornare una cosa di tutti. Per questo desidero che la società giovanile si renda protagonista della rinascita». Anche ripartendo dalla Terza categoria?
«Assolutamente sì». ma.ci.
Pesaro
L’AIAP (Associazione italiana allenatori portieri) organizza in collaborazione con il Vismara, dal 13 al 18 luglio, allo stadio Spadoni di Montecchio, un Camp della durata di sei giorni, riservato ai portieri dei settori giovanili, delle annate fra il 1997 ed il 2007. Il Camp sarà diretto da Giancarlo Nicolini, responsabile della sezione di Pesaro, nonché attuale allenatore dei portieri del settore giovanile del Vismara, coadiuvato da Alessandro Andreoni. Le iscrizioni sono ancora aperte; chi fosse interessato può contattare i seguenti numeri: 328-6262282 o 339-4832352. «L’Aiap, oltre alla formazione degli allenatori – afferma Nicolini – si propone di formare i giovani portieri nelle diverse scuole portieri nate su tutto il territorio nazionale, nonché nei camp estivi, durante i quali verrà applicata una moderna metodologia di allenamento e formazione».
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dell’Isis al Cairo, il console italiano è lo jesino Luca Fava: “Il mio ufficio non esiste più”
“Sono salvo ma poteva essere una strage”
LE ULTIME NOMINE
Jesi
Una autobomba nel centro del Cairo, obiettivo il Consolato italiano. Una fortissima esplosione alle 6,30 del mattino, ad uffici chiusi, che ha causato un morto e dieci feriti, oltre a devastare la sede diplomatica su El Galaa Street. Un attentato terroristico dalla matrice e dagli scopi tutti da accertare.Console italiano proprio negli uffici colpiti
Una seduta del consiglio regionale
μ Comi sulle commissioni
dall'autobomba uno jesino, Luca Fava, 42 anni, che al momento dell'attentato era nella sua abitazione ed è dunque rimasto illeso. "Gli uffici all'interno del consolato sono distrutti, letteralmente sventrati dall'esplosione provocata da 250 chili di tritolo il racconto del console riferito da quanti, nella concitata giornata di ieri, sono riusciti a contattarlo - il mio ufficio praticamente non esiste più.
L'onda d'urto, oltre ai danni all'esterno visibili dalle immagini in tv, ha devastato anche l'interno. Se l'attentato fosse avvenuto ad uffici aperti ci sarebbero state numerose vittime". Al Cairo, Luca Fava è responsabile dell'ufficio consolare dallo scorso settembre, dopo aver ricoperto l'incarico di responsabile dell'ufficio politico dell' ambasciata. Romagnoli Apagina 3
Il console Luca Fava
Macerie dopo l’attentato
Turisti sempre più mordi e fuggi
Macerata Alberghi pieni solamente nel weekend, l’afa ha favorito l’affluenza resta fuori Le sfide “Bene così” di Bergoglio LA STAGIONE
L’OPINIONE
Pesaro
Ancona
Consiglio, si chiude il cerchio. Eletti i presidenti di commissioni, le caselle si completano. Ma Macerata resta a bocca asciutta. A conti fatti, le presidenze delle commissioni sono affidate ai pesaresi, Biancani e Traversini mentre Minardi è vice presidente del Consiglio, c'è poi Francesco Giacinti, rappresentante del Fermano e Fabrizio Vopini, ex assessore di Senigallia. "Come per tutto il resto, abbiamo applicato il criterio oggettivo e cioè quello delle preferenze - dice il segretario regionale del Pd Comi -, è la stessa scelta fatta per gli assessori che sono i più votati. I presidenti delle commissioni, dunque, sono i consiglieri che hanno preso più voti". Buroni Apagina2
μ Valzer delle poltrone
Per l’Asur settimana decisiva A pagina 2
Il format della città vivace con un ricco programma di svago e culturale sta funzionando bene. Ma il turismo è sempre più mordi e fuggi. Francesconi In cronaca di Pesaro
“I
In manette per droga storico ultras Un soggiorno al mare offre anche l’occasione per tenersi in forma
Rubano cassaforte e la aprono a martellate Colpo a Fossombrone, lo scrigno forzato rinvenuto a Gabicce Mare. Bottino da 50 mila euro Fossombrone
Di pomeriggio da una villa nel centro residenziale di Fossombrone i ladri hanno letteralmente trascinato e caricato su un furgone una cassaforte pesante, non ancorata al muro. Al suo interno monili e simili per un valore che ammonterebbe a 50mila euro. La cassaforte, sventrata a colpi di martello, è stata poi ritrovata nelle vicinanze di Gabicce Mare. Giungi In cronaca di Urbino
μ Tutta la carica di Labriola
“Voglio lottare per la nuova Vis”
ESTATE μ Feste
Pesaro
“Sono rimasto alla Vis perché voglio contribuire a riportare in alto la squadra”: ecco la sfida di Claudio Labriola. Lucarini Nell’Inserto
Il difensore vissino Claudio Labriola
μ Cadavere di anziano avvistato da un familiare
Si allontana da casa e muore nel fiume LA TRAGEDIA Pesaro
Non si avevano notizie di lui dalla mattina di ieri e quando lo hanno ritrovato era troppo tardi. Il suo corpo privo di vita stava galleggiando nel fiume Foglia. E' stato avvistato così il cadavere di Sergio Filippini, pesarese di 85 anni residente nel quartiere Cinque Torri. E’ stato proprio un familiare a fa-
l futuro dell’umanità non è solo nelle mani dei grandi leader, delle grandi potenze e delle élite. E' soprattutto nelle mani dei popoli; nella loro capacità di organizzarsi ed anche nelle loro mani che irrigano, con umiltà e convinzione, questo processo di... Continua a pagina 7
μ Blitz della polizia
In cronaca di Pesaro
DANIELE SALVI
re la macabra scoperta intorno alle 16. All'altezza di via Solferino nei pressi del ponte sulla ferrovia, il corpo, con i vestiti addosso, è stato visto galleggiare nelle acque del fiume. E’ stato subito chiaro che non ci fosse più nulla da fare. Restano da chiarire la causa e l'esatta dinamica dell'episodio. L’ipotesi più probabile è quella di un malore anche se non se ne escludono altre. In cronaca di Pesaro
Medievali
Offagna pronta a tuffarsi nel passato Offagna
Inizieranno venerdì prossimo e dureranno una settimana le Feste Medievali di Offagna, Paese di Convivio. Quattrini In Cultura e Spettacoli Figurante della passata edizione
μ Paolo Brunelli: “Vanno forte le granite”
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Il re del gelato marchigiano svela le ultime tendenze Tornifoglia In Cultura e Spettacoli
2 Domenica 12 Luglio 2015
MARCHE
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“Commissioni, vale la regola del voto” Macerata a bocca asciutta, Comi: “Abbiamo applicato il criterio oggettivo”. Giancarli altro grande escluso
TEMPO DI NOMINE FEDERICA BURONI Ancona
Consiglio, si chiude il cerchio. Eletti i presidenti di commissioni, le caselle si completano. Ma Macerata resta a bocca asciutta: dalla guida degli organismi consiliari, infatti, resta fuori la città dello Sferisterio e qualcuno lo ha fatto notare ai vertici del Pd, complice anche la partita della locale segreteria. A conti fatti, le presidenze delle commissioni sono affidate ai pesaresi, Biancani e Traversini mentre Minardi è vice presidente del Consiglio, c'è poi Francesco Giacinti, rappresentante del Fermano e Fabrizio Vopini, ex assessore di Senigallia. Insomma, tutti dentro, o quasi, fuori restano i maceratesi: nulla tocca a Micucci. In realtà, tagliato fuori dalle commissioni è anche un altro esponente di spicco del Pd, ma dell'Anconetano, En-
Entro fine mese si chiuderà anche la questione legata alla segreteria di Ancona Badiali sempre in pole
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zo Giancarli. Tuttavia, è soprattutto il caso di Macerata a far discutere tanto che oggi, a rasserenare gli animi, scende in campo direttamente il segretario regionale del Pd, Francesco Comi. "Come per tutto il resto, abbiamo applicato il criterio oggettivo e cioè quello delle preferenze - dice Comi -, è la stessa scelta fatta per gli assessori che sono i più votati: Ascoli, Fermo, Macerata e Ancona. Pesaro ha fatto un passo indietro perché ha già il presidente della Regione e, proprio per questo, i pesaresi hanno avuto più posizioni in Consiglio. I presidenti delle commissioni, dunque, sono i consiglieri che hanno preso più voti". Ergo: "Nessuna valutazione di merito ma, molto semplicemente, abbiamo applicato un criterio oggettivo e condiviso da tutti: il presidente, il segretario del partito, il capogruppo e i segretari provinciali nonché gli stessi consiglieri". Quanto ai consiglieri che non hanno avuto la presidenza delle commissioni, spiega ancora Comi,"hanno potuto scegliere le commissioni dove andare" ed ecco allora che Giancarli, Talè e Micucci si sono ritrovati in quella della sanità. "Insomma, non c'è nessuna polemica - insiste Comi -, si è utilizzato lo strumento del consenso e anche a Macerata nessuno ha fatto notare nulla". Proprio a Macerata, il 25 luglio, è convocata l'assemblea per discutere del nuovo segreta-
μ Settimana
decisiva, conferme per Carelli
Occhi puntati sull’Asur Capocasa resta in ballo SANITA’ Ancona
Il segretario regionale del Pd Francesco Comi con Fabio Badiali
rio e domani, alle 14.30, si riunirà il tavolo unitario presieduto dallo stesso Comi, dal presidente provinciale del partito, Franceco Vitali e da Paola Castricini, dirigente regionale Pd: si tratta di un tavolo con la rappresentanza di tutti i territori e delle anime del partito. Tra le ipotesi in discussione per la segreteria, Mario Antinori, vicesindado di Belforte, il presidente del partito, Vitali, Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati e Messi, sindaco di Appignano. L'intento è di trovare una candidatura unitaria seguendo quel percorso volto appunto all'unità su cui Comi
sta provando a ricostruire il partito. Non a caso, domani, il segretario e il presidente Stracci hanno deciso anche di convocare il gruppo che sostiene il segretario per capire come e quando fare l'assemblea regionale. Già, perché, nel mezzo delle partite in corso, c'è anche la ricomposizione della segreteria regionale che Comi vorrebbe fare entro luglio. Ed entro fine mese si chiuderà anche la questione legata alla segreteria di Ancona: l'ipotesi privilegiata è che il capoluogo sia ancora guidato da Fabio Badiali. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sanità, occhi puntati sull' Asur. La settimana che si apre sarà decisiva per capire chi guiderà l'azienda unica regionale. In ballo, Giulietta Capocasa, direttore ad interim incaricata dal presidente Ceriscioli, dopo l'uscita di scena di Gianni Genga passato alla direzione Inrca, ma sopattutto Alessandro Marini, direttore sanitario Asur, in pole position. La Capocasa, infatti, ha assunto la reggenza dell'Area vasta 5, Ascoli Piceno, dove c'era Massimo Del Moro, ora commissariata, e verrebbe data per favorita proprio all' Area vasta 5. Novità in arrivo anche per il direttore del Servizio salute Piero Ciccarelli per il quale si starebbe studiando il modo di farlo restare a Palazzo. Nell'ottica del cambiamento, Ceriscioli starebbe anche pensando di portare nelle Marche manager di fuori regione: in particolare, guarderebbe all' Emilia Romagna anche se le
risorse a disposizione sono scarse. All'Area Vasta 2, che riguarda la provincia di Ancona, dovrebbe essere confermato Alberto Carelli visto che proprio Ciccarelli lo vorrebbe alla guida del capoluogo. Per quanto riguarda l'Area vasta 1, che interessa la provincia di Pesaro e Urbino, dovrebbe restare Maria Capalbo, almeno sino a quando non si libererà l'altra casella del puzzle e cioè la direzione dell'azienda ospedaliera Marche Nord dove l'attuale manager Aldo Ricci dovrebbe andare a breve in pensione. Ma la Capalbo potrebbe anche essere spostata altrove, magari all'Area Vasta 4, quella di Fermo. Fuori dai giochi dovrebbe essere, a questo punto, oltre a Giovanni Stroppa, attuale direttore Area vasta 2, anche Pierluigi Gigliucci, direttore dell'Area Vasta 3, quella della provincia di Macerata. Dopo le Aree vaste, toccherà alle aziende ospedaliere: a Torrette c'è Paolo Galassi, manager legato a Spacca e tra i prossimi a fare le valigie. fe.bu. © RIPRODUZIONERISERVATA
Domenica 12 Luglio 2015
FANO
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Docente in vacanza, atti osceni davanti ai bambini LA DENUNCIA Fano
Turista 55enne nudo in giardino. Atti osceni davanti a minori. Lo spiacevole episodio è accaduto martedì in una via del centro cittadino, ma è stato reso noto solamente ieri dalla polizia. Il caso è nato dalla segnalazione di una famiglia residente nella stessa palazzina in cui si trova il turi-
sta. Si tratta di un insegnante della provincia di Pavia a Fano insieme alla moglie per trascorrere un soggiorno di vacanza. La coppia ha preso in affitto un appartamento in via Storti, ubicato al piano terra di una palazzina. Secondo quanto si è appreso, dopo una mattinata trascorsa al mare, l'uomo si trovava in giardino. Era al sole sulla sedia sdraio quando è stato visto da alcuni
bambini e da una coppia di anziani, che occupano l’abitazione al piano superiore, abbassarsi gli slip e portare le mani sulle parti intime. Gesti inequivocabili, compiuti in tutta naturalezza, mentre la moglie era all'interno dell'appartamento. Sono stati i bambini a vedere per primi quello spettacolo per niente edificante. Erano quasi le 15 quando l’attenzione della nonna è stata richiamata dai
suoi nipotini di 8 e 12 anni e da un amichetto di 8 anni perché accorresse sul terrazzo, che si affaccia sul giardino al piano inferiore. E così anche lei ha visto quell'uomo che era completamente nudo e si toccava le parti intime. Nel giro di pochi minuti la donna ha allertato il 113. E’ intervenuta la pattuglia della squadra volante: i poliziotti dopo aver identificato il 55enne lo
hanno invitato a rivestirsi e condotto al commissariato, dove è stato denunciato in stato di libertà per atti osceni in luogo pubblico. Il reato è disciplinato dall’arti-
L’episodio è accaduto nel giardino dell’appartamento preso in affitto. Il fatto visto da un terrazzo
colo 527 del codice penale ed è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni. La pena è aumentata da un terzo alla metà se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori. Ma se il fatto avviene per colpa, senza una volontà specifica, la pena si riduce a una sanzione amministrativa pecuniaria da 51 a 309 euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Camperisti in aumento ma mancano le aree Il club fanese segnala l’incremento del movimento turistico e chiede un’adeguata pianificazione Crescia matta, c’è anche una sfilata di moda
TRA NATURA E FOLCLORE
LA MANIFESTAZIONE Fano
Il litorale affollato nella giornata di ieri e il parcheggio per camper di viale Ruggeri. Il turismo plan air è in crescita e potrebbe essere ulteriormente valorizzato
Piace da matti la crescia matta di Tre Ponti. Una ghiottoneria semplice, fatta con pochi prodotti e frutto di un amalgama che solo le cuoche della cooperativa riescono a realizzare, diventando un alimento che valorizza tutti gli altri, sia i piatti a base di pesce che quelli a base di carne. Dopo due giorni di eccezionale affollamento nella sede della cooperativa, dove si svolge la festa giunta quest'anno alla trentunesima edizione, oggi si attende il clou delle iniziative in programma con un’intensa attività degli stand gastronomici:
arrivi, pari al 28% del totale regionale annuo, e 50.355 presenze, numeri superati solo dalla Provincia di Ancona, con 19.951 arrivi e 47.800 presenze. Tali numeri sono confortanti e hanno ricadute positive su tanti settori, che con il turismo lavorano e totalizzano introiti, come in più occasioni dimostrato dallo stesso Camping Club fanese che ha raccolto gli scontrini rappresentanti le spese dei visitatori. La vacanza all'aria aperta però, per definizione, è molto soggetta alle condizioni meteo-
rologiche e quindi è difficilmente pianificabile con elevato anticipo. Le piogge frequenti dell' estate scorsa hanno in parte limitato gli arrivi, mentre in questa stagione la partenza è stata buona. Purtroppo però non sempre i camperisti sono visti di buon occhio da chi vive nei pressi delle aree di sosta, dal momento che certi spazi si trovano ad essere occupati per parecchi giorni, in alcuni casi anche con arredi di fortuna, non dando un'immagine di ordine e pulizia. Il problema a Fano è
SILVIA FALCIONI Fano
L'estate è ormai entrata nel vivo e non sono solo le temperature elevate a confermarlo. Tanti sono i fanesi e i turisti che in questo fine settimana hanno pensato di regalarsi un weekend di riposo e divertimento al mare. Le spiagge già ieri sono state affollate di bagnanti, che dalla mattina fino a sera tardi hanno potuto intrattenersi piacevolmente tra un bagno, una partita sui campetti di sabbia o a carte, un aperitivo al nei chioschi bar di cui ormai quasi tutte le concessioni balneari sono dotate, ascoltando musica e osservando il calar del sole. Ormai da qualche settimana sono arrivati diversi turisti, sia italiani che stranieri, che hanno scelto le soluzioni di alloggio più variegate: per qualche giorno in albergo o nei bed and breakfast, per un periodo più lungo affittando degli appartamenti in residence o per una vacanza itinerante spostandosi in camper. Quello del campeggio è infatti un settore turistico che ben si presta a
prendere sempre più piede e lo dimostra il forte afflusso di mezzi che ogni anno raggiunge la costa Adriatica, chi per fermarsi in una determinata città e chi invece per muoversi in località diverse. A testimoniare la forza di sviluppo di questo settore sono anche i rappresentanti del
Spiagge prese d’assalto dai bagnanti particolarmente nel weekend. Giochi e animazione sul litorale
Camping Club Fano che hanno racconto i dati sul turismo plain air a livello locale. Le Marche, e la provincia di Pesaro e Urbino in testa, sono infatti una meta tra le più apprezzate dai viaggiatori in camper. Secondo i dati dell'Osservatorio Regionale del Turismo della Regione Marche, lo scorso anno le presenze hanno superato le 182 mila con circa 57 mila arrivi complessivi registrati, di cui l'88% camperisti italiani e il restante 12% di camperisti esteri. La Provincia di Pesaro ha registrato 16.008
Sì all’unanimità di due commissioni consiliari al progetto
Ecco la strada delle barche Permetterà il rilancio di Sassonia Fano
Percorso spianato per la strada delle barche che martedì prossimo sarà portata all'approvazione del Consiglio Comunale. Ieri la quinta e la seconda commissioni consiliari (rispettivamente Lavori Pubblici e Urbanistica) in riunione congiunta hanno approvato all’unanimità il progetto. Grazie ad un finanziamento regionale quindi Fano potrà realizzare un percorso per le barche che debbono essere trasportate dai luoghi di produzione al porto, più agevole dal punto di vista tecnico e meno dispendioso da quello economico. "Il progetto in variante al Piano regolatore - ha illustrato Cristian Fanesi che presiede la commissione urbanistica - prevede la realizzazione di una pista che si distacca dal cavalcaferrovia del quartiere Le Brec-
Il rendering della strada della barche che attraversa l’ex pista dei go kart
ce, tramite un terrapieno che discende nell'area del Bersaglio, attraversa quest'ultimo, procede nell'ex area dei go kart e si innesta a viale Ruggeri. Il vincolo posto dalla Soprintendenza all' area del Bersaglio è stato superato grazie ad un ricorso al Tar
vinto dal Comune di Fano che ha indotto l'ente anconetano a modificare il parere negativo al progetto. Quest'ultimo tra l'altro è stato modificato rispetto alla formulazione originaria, prevedendo un impatto più dolce nell'area di vincolo. Questo
comunque comporterà la necessità di ricorrere ad alcuni espropri di terreni privati". Importante, tra le opere previste dal progetto, anche il rifacimento di viale Ruggeri che una volta protetto dalle scogliere che rientrano nel primo lotto dei lavori per la tutela della costa finanziati con 3 milioni di euro, non subirà più le disastrose aggressioni del mare. L'asfalto del viale verrà fresato e rifatto completamente; in un lato verrà realizzata anche un camminamento protetto per le biciclette. La pista comunque è riservata esclusivamente al transito delle barche. Un cancello posto all'ingresso del terrapieno inerbato che si distacca dalla curva del cavalcaferrovia, impedirà il transito di qualsiasi altro veicolo che non faccia parte dei trasporti eccezionali degli yacht fino ad una lunghezza di 40 metri. "Il progetto - ha aggiunto Fanesi - annuncia la riqualificazione totale della zona di Sassonia Sud, dove le nuove scogliere, il prolungamento degli scolmatori e la ristrutturazione di viale Ruggeri favoriranno un futuro turistico". © RIPRODUZIONERISERVATA
alle 20 poi si svolgerà una sfilata di moda, organizzata da Montanari Comunicazioni con la partecipazione delle sue bellissime modelle; dalle 21 l'orchestra di Mario Riccardi offrirà a tutti il piacere di ballare; alle 22.30 seguirà l'estrazione della lotteria proposta dalla Pro Loco di Fano. Le iniziative a Tre Ponti, poi proseguiranno domani all'arena BCC, alle 21, con la rappresentazione della commedia dialettale "Pudeva gi' anca peg?" del Gaf di Bellocchi e il 17 luglio con il concorso Barzellette a crepapelle. Con questo e le sue rassegne, Tre Ponti oltre a un polo sportivo particolarmente affollato si accredita sempre di più come luogo di spettacoli.
molto sentito, soprattutto perché non esistono aree di sosta degne di tale nome, che siano attrezzate e dotate di tutti i servizi necessari. La richiesta dei soci del Club fanese è quindi quella di riorganizzare e regolamentare meglio la sosta dei camper in città, realizzando nuove aree comunali dedicate. Il passo successivo sarebbe quello di emettere un bando pubblico per la gestione, che preveda una permanenza non superiore alle 72 ore. © RIPRODUZIONERISERVATA
Arrestata dopo l’allarme del titolare
Ubriaca al lavoro litiga e aggredisce i poliziotti Fano
L'afa dei giorni scorsi ha senz’altro contribuito a cambi repentini di umore e facili nervosismi, il tutto acuito se poi c'è di mezzo anche l'alcol. Una signora polacca di 42 anni, residente nella zona centrale, è stata protagonista di una lite a suon di urla e spintoni al Conad Flaminio. La donna è un’addetta alle pulizie dello stesso supermercato. L'accaduto la sera dello scorso 9 luglio, i poliziotti del Commissariato di Fano sono stati chiamati per sedare una lite fra la donna e il suo titolare. La polacca aveva abusato di alcol ed era in evidente stato di alterazione. Probabilmente il titolare non tollerava più un simile comportamento sul luogo di lavoro e aveva deciso di prendere dei provvedimenti, di qui era scoppiata un'accesa di-
scussione. La donna non aveva esitato a mostrarsi aggressiva. All'arrivo della volante gli agenti avevano verificato non solo che la polacca si era recata ubriaca al lavoro, ma con sé aveva anche portato la propria figlioletta di 4 anni. Sulle prime gli agenti hanno cercato di sedare la lite e invitare la donna a mantenere la calma, ma per tutta risposta la 42enne in preda ancora ai fumi dell'alcol, rispondeva insultandoli, minacciandoli e anche con calci e pugni. La polacca non accennava a calmarsi ed è stata condotta in Commissariato e arrestata per lesioni a pubblico ufficiale, oltraggio e minaccia. Uno degli agenti aveva nel diverbio anche riportato lividi e contusioni al volto. Dopo la convalida dell' arresto la 42enne è stata rimessa in libertà. © RIPRODUZIONERISERVATA
Domenica 12 Luglio 2015
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FANO •VALCESANO
Online www.corriereadriatico.it
“Città ferma, succube del Pd”
All’anfiteatro Rastatt L’Africa Chiama
Progetto Fano rilancia la propria iniziativa con un gruppo di attivisti Il sindaco Dellonti incontra i cittadini
PARTECIPAZIONE POLITICA
IL TOUR San Lorenzo in Campo
MASSIMO FOGHETTI Fano
Progetto Fano chiama a raccolta i suoi giovani e li coinvolge in un'azione politica di contrasto alla giunta Seri e al tempo stessa di proposta per dare voce ai cittadini e a tutte le categorie sociali. Si è formata così una squadra che lavorerà insieme ai consiglieri comunali Alberto Santorelli e Aramis Garbatini per comporre mozioni, ordini del giorno, interrogazioni sui principali problemi della città, approfondendo ciascuno una tematica particolare. "Il gruppo - ha dichiarato Garbatini - opererà in modo costruttivo, principalmente attraverso le commissioni di pari passo ai lavori del Consiglio comunale per dare un supporto alle proposte ed alle delibere, per farsi carico dalle esigenze delle attività produttive, economiche, sociali, turistiche e portare loro le soluzioni più appropriate”. Nel frattempo tutti hanno condiviso un giudizio negativo sull'operato della maggioranza di centrosinistra. "Una maggioranza - ha dichiarato Santorelli - succube del Partito democratico che si è attribuito un potere egemone. Tutti sono ostaggio del Pd che allo stesso tempo soffre al suo interno di una crisi di immobilismo: prima tutti erano costretti a tacere perché Renato Claudio
Alcuni degli attivisti del gruppo di Progetto Fano con Garbatini e Santorelli
Minardi doveva essere eletto consigliere regionale, poi tutti continuano a restare ammutoliti perché non si riesce a trovare un sostituto al ruolo di presidente del Consiglio comunale". Tuttavia il Pd che dovrebbe svolgere un compito di partito guida ha evidenziato Massimo Baldarelli ex Fano 5 Stelle - difetta di programmazione. I provvedimenti che dovrebbero rivoluzionare la viabilità fanese, ad esempio, sono frammentari e scollegati tra loro. Si è intervenuti nel quartiere delle Zavarise, poi si è preso in esame il traffico di Cen-
tinarola, quindi quello del Poderino senza il sussidio di un progetto globale, pur sapendo che qualsiasi provvedimento si assuma sul traffico di una via produce conseguenze su tutte quelle limitrofe. Barbara Marcolini, commerciante, si è lamentata per le scarse consultazioni con le categorie. "Le decisioni - ha evidenziato - vengono calate dall'alto, senza la minima compartecipazione dei cittadini, così come è accaduto per la chiusura della corte malatestiana come luogo teatrale. Un provvedimento questo che è calato sulla
"Quattro appuntamenti, nelle diverse zone del paese, perché è giusto che siano gli amministratori ad andare dai cittadini e non il contrario". Così il sindaco Davide Dellonti presenta gli incontri pubblici promossi dall'amministrazione.Il primo domani alle 21 a Miralbello (bar Da Giuliano). "Parleremo con i laurentini delle scelte fatte in questo primo anno, dei progetti, del nostro operato. Ascolteremo critiche e proposte per crescere insieme. Fin dal primo giorno del mandato, convinti dell'importanza della massima trasparenza e di una puntuale informazione ci siamo attivati per far conoscere il nostro operato. Un taglio netto col passato". Il 20 luglio incontro a Montalfoglio, il 4 settembre a San Vito e il 9 a San Lorenzo.
testa di tutti i commercianti del centro storico fino ad indurre il locale comitato a cessare per protesta la propria attività”. Mario Alberto Rinaldi ha evidenziato il ritardo della programmazione degli eventi estivi confluito nel "flop della Notte Rosa", un fallimento dovuto alla scelta di molti giovani fanesi di preferire le manifestazioni di Rimini e Senigallia di ben altro spessore qualitativo. Francesca Biagi infine ha insistito sulla redazione del nuovo bando sulla gestione della piscina Dini Salvalai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I volontari dell’ong L’Africa Chiama insieme ai bambini africani assistiti
Danza e musica con la lotteria solidale LA FESTA Fano
Ultimo giorno per la rassegna "Con l'Africa nel cuore", la festa organizzata dall'associazione L'Africa Chiama con il patrocinio del Comune. L'evento è partito mercoledì con una cena di pesce alla spiaggia dei Talenti, poi si è concentrato nella giornata di ieri quando è stato messo in scena all'anfiteatro Rastatt di Sassonia lo spettacolo "Storie di migranti: musiche e parole dal Sud del mondo", realizzato da giovani rifugiati insieme alla cooperativa Labirinto e a seguire l’intervento musicale di Valeria Visconti, partecipante a due edizioni del Festival di Sanremo. A Sassonia anche oggi saranno allestiti mercatini di artigianato africano e la mostra fotografica "La mia Africa" con gli scatti dei volontari dell'associazione. Dalle
21 di questa sera i ballerini di pizzica dell'associazione Musica dell'Anima e la break dance degli allievi della scuola di danza DanceAcademy. Il coro della compagnia Neverland diretto da Stefania Paterniani porterà un'anticipazione del "Musical Il Re Leone", infine la serata si concluderà con l'intervento musicale di Anissa Gouizi, Emilio Marinelli e John Michael Mawushie. L'evento si propone di richiamare l'attenzione di fanesi e turisti sulle numerose attività umanitarie che l'associazione fanese ha avviato da 14 anni in Kenya, Tanzania e Zambia a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione. Tutto il ricavato della manifestazione, compreso quello della lotteria solidale la cui estrazione sarà oggi alle 22, sarà devoluto gli oltre 10.000 bambini di cui si prende cura ogni giorno l'Africa Chiama. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La città dei Bronzi incanta due trentenni Il vescovo con la banda musicale davanti alla basilica di San Paterniano, la piazza centrale gremita, sotto il sindaco Seri con il presentatore Cecchini e gli organizzatori insieme ai vincitori della tombola
A una fanese il primo premio del gioco di beneficenza dedicato al patrono. Alcune sorprese
Piazza affollata per la tombola
Melanie Lauren Brooks e Roberto Petruzzi con sindaco, parenti e amici
Arrivano dall’Australia per sposarsi a Pergola
LA TRADIZIONE Fano
Non era mai accaduto che dopo appena l'estrazione di 7 numeri scaturissero ben due quaterne! Ma le sorprese che riesce a fornire la tombola di San Paterniano non finiscono mai. Venerdì sera i primi cenni di esultanza che ha agitato le migliaia di cittadini che affollavano piazza Venti Settembre sono scaturiti anzitempo. Addirittura sembrava che le quaterne realizzate contemporaneamente fossero 4, ma dal controllo eseguito dal notaio che assicurava la regolarità della tombola è risultato che in 2 casi i numeri vincenti erano stati segnati sparsi nella cartella e non sulla stessa fila. Il premio di 250 euro quindi è stato diviso in parti uguali tra Andrea Arcangeli di Imola e Alfio Peruzzini di Fano. Nemmeno la cinquina si è fatta attendere tanto: dopo appena
LA CERIMONIA Pergola
l'estrazione di 15 numeri ha annunciato la vincita un altro turista: Antonino La Rosa di Palermo che si è intascato la somma di 500 euro. Secondo le previsioni invece si è rivelata l'aggiudicazione della tombola che generalmente avviene nell'ambito della estrazione della sesta decina di numeri. La cifra più sostanziosa di 1.250 euro è stata aggiudicata con il numero di 19 per lei fortu-
nato a Ornella Ghiandoni di Fano, una giovane casalinga in attesa di diventare nonna per l'arrivo del primo nipotino. Aveva acquistato solo due cartelle. La tradizionale tombola di San Paterniano quindi si è conclusa intorno alla mezzanotte, con la consolazione per chi non ha vinto nulla di aver contribuito alle opere di beneficenza del vescovo e a quelle dei frati Cappuc-
cini che gestiscono la basilica del santo patrono. In precedenza tutta la giornata è stata animata dalle iniziative che hanno festeggiato il quinto compleanno della mediateca Montanari che sempre più si evidenzia come la seconda piazza della città, conclusasi con il taglio della torta e un brindisi cui hanno partecipato tutti i presenti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Risiedono in Australia ma hanno deciso di sposarsi a Pergola. Roberto Petruzzi, svizzero, e Melanie Lauren Brooks del Regno Unito, trentenni, hanno voluto celebrare il loro matrimonio nella artistica e suggestiva chiesa di San Rocco, riaperta al pubblico dalla giunta Baldelli negli anni scorsi. La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Francesco Baldelli, che gli sposi hanno conosciuto in un loro soggiorno a Pergola l'anno scorso, quando gli chiesero di poter celebrare il matrimonio nella città dei Bronzi. Colpiti da accoglienza, bellezza e vitalità.
"Da bambino - sottolinea Roberto - ho scorrazzato durante le vacanze per le vie di Pergola che mi è rimasta nel cuore e anche Lauren se ne è innamorata. Poi abbiamo conosciuto la disponibilità e simpatia del sindaco e coronare il nostro sogno di volare dall'Australia, con amici e parenti, sino a Pergola è divenuto realtà". Gli sposi hanno accolto l'invito del sindaco di diventare ambasciatori di Pergola in Australia per far conoscere anche oltre oceano la città. "Fa davvero piacere - evidenzia Baldelli - che due ragazzi stranieri scelgano Pergola per il loro matrimonio. La nostra città sta diventando sempre più internazionale". ©RIPRODUZIONE RISERVATA