2009 dicembre december
GLOBAL GAMING EXPO
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L’industria sfida la crisi ma i casinò puntano di più sui servizi A differenza della Iaapa, la Global Gaming Expo trova a Las Vegas il suo luogo ideale. La più grande fiera internazionale dedicata ai casinò nella capitale mondiale del gioco d’azzardo. Meglio di così! Anche qui, un infinito cast di prim’attori, comparse e figuranti speciali: un quadro d’assieme che ci offre la fotografia perfetta della realtà, tecnologica e di mercato, del gambling. A noi interessa solamente sul piano informativo, anche se poi è dai casinò che partono molte delle idee applicate al soft gaming. Con uno slogan, si può affermare che le macchine per le case da gioco di oggi saranno le Awp di domani. Un piccolo salto nel “futuro possibile”, dunque, che ci permette ancora una volta di constatare la ricchezza e l’autorevolezza di un comparto che, universalmente, sembra
essere immune (ma non lo è, come vedremo) da qualsiasi intemperie (economica, finanziaria, politica e sociale).
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Il casinò non è soltanto “l’università del gioco”, l’ambiente riservato ai giocatori provetti/incalliti, ma un pianeta nel quale l’azzardo vive nelle forme più svariate: puoi trovare macchine da 1 centesimo al colpo ed altre in cui ci si gioca 2 o tre stipendi per botta (è vero, in alcuni casi il bet arriva a 5.000 dollari!) Difficile non rimanerne incantati; difficile resistere al richiamo di luci-suoni-colori-design così estasianti; difficile resistere all’ebbrezza di azzeccare il giro di ruota che ti può cambiare la vita. Ma non è come nei film. Come tutti gli altri, anche questo è un settore che ha delle regole – scritte e non scritte – e un bon ton da rispettare.
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Nel caos organizzato della G2E c’è da perdere la testa. Sicuramente più tranquillo l’ambiente dedicato al remote gambling (gioco telematico) e ai servizi tecnologici, per non parlare di quello assolutamente soft denominato Entertainment Arena, unificato al comparto Food&Beverage. Tante aree a comporre un quadro d’assieme che ingloba il settore dalla A alla Z, più e meglio di quanto possa fare una qualsiasi altra fiera.
I casinò americani: fatti e cifre Una fiera, la G2E, che potrebbe vivere anche per il solo mercato americano, se pensiamo che i casinò operativi nei 12 Stati nei quali il gioco d’azzardo è consentito sono ben 460, i quali occupano 357K persone, incassano 35,5 miliardi di dollari e ne versano 5,6 in tasse. Vi sono poi altri 44 casinò, quelli collocati negli ippodromi: i loro incassi sono pari a 6,2 miliardi, di cui 2,6 vanno all’erario, mentre le persone occupate sono circa 29K. Le lotterie rimangono la più popolare attività di gioco: infatti, vi si dedica quasi la metà degli americani (46%). Ma il 25% della popolazione ha fatto almeno una visita ai casinò; l’11% ha disputato almeno una partita a poker; il 6% ha frequentato gli ippodromi. Come dicevamo in precedenza, gli effetti della crisi economica hanno colpito l’industria in maniera assolutamente non drammatica: tra 2007 e 2008 la perdita è stata conte-
Overview
✤ Tornando ai casinò, il 62% dei visitatori preferisce le slot machine, il 21% il black jack, il 7% il poker, il 3% i dadi e un altro 3% la roulette. Sempre nel 2008, il 77% delle persone che sono andate al casinò hanno anche pranzato o cenato sul posto; il 51% ha assistito a uno spettacolo; il 48% ha visitato un bar o un club, il 40% ha fatto shopping, il 34% ha utilizzato servizi quali piscina, fitness, sauna ecc.
tenimento pari all’assistere a concerti o a partite di football o di baseball. Non solo, per la larga maggioranza degli americani (83%) i casinò danno dei benefici alla comunità, perché creano posti di lavoro, erogano tasse, favoriscono lo sviluppo e il turismo.
Quattro colossi a confronto: idee e novità tecnologiche ARISTOCRAT - Ha presentato il suo nuovo motore 5-reel RFX, che è stato adottato su Run for the Roses, il primo apparecchio da gioco ufficialmente autorizzato da Kentucky Derby, la più anti-
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nuta al 4,7%, tenendo però presente che questa quota è relativa a tutte le attività commerciali dei casinò, quindi contempla anche la perdita subita dai ristoranti, dai teatri, ecc. Tutti in positivo, gli indici della produzione: sono aumentate sia le entrate (+6,7%), sia i posti di lavoro (+5%) che i salari dei dipendenti (+5,3%).
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Interessanti le statistiche sul gioco responsabile: ben l’89% dei giocatori si autoregolamenta fissando il proprio budget di gioco, e questo budget per il 73% dei casi non supera i 300 dollari al giorno, meglio ancora, per il 45% dei giocatori non supera i 100$. Solo l’1% non è in grado di quantificare quanto gioca giornalmente. È probabile che questo coscienzioso atteggiamento abbia un’influenza su come gli americani percepiscono il casinò entertainment. Una ricerca condotta da VP Communications ha rilevato che per l’81% dei cittadini il casinò gaming è accettabile per sé e per gli altri, mentre il 60% la considera una forma di intrat-
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ca e prestigiosa corsa dei cavalli americana. Da segnalare inoltre le videoslot a 5 rulli dotate del sistema Triple Standalone Progressive, che permette di vincere uno dei tre jackpot progressivi (1K, 10K, 100K crediti), oltre a contemplare le varie funzioni bonus in ogni singolo gioco. Caratteristica esclusiva del sistema Reel Power è quella di permettere al giocatore di puntare sulle ruote anziché sulle linee. Su un formato 3x5, ci sono quindi 243 vie di vincita. Con Xtra Reel Power, dal formato 4x5, le vie di vincita salgono a 1.024. I giochi della linea Power Pay sono dotati della funzione ante-bet, che dà l’accesso a features addizionali come free games, multiplier, re-spins e bonus aggiuntivi, gestiti dal generatore Bonus Bank. Tra le più famose licenze detenute da Aristocrat: I Soprano, Zorro e Jaws.
BALLY – Ispirandosi al motto “Your Partner, Your Bally”, la casa che ha sede proprio a Las Vegas ha un catalogo di 214 titoli ed oltre 300 giochi di tutele tipologie, VLT comprese. Non a caso, in fiera si è riservata uno spazio grande come non mai. Spettacolare la serie di Digital Tower che abbiamo visto anche all’Enada, ma non meno attraenti sono gli apparecchi dotati del sistema Cinevision, che è quanto di meglio ci sia in circolazione, con schermo 16/9 che crea una profonda interazione col giocatore, interazione favorita altresì dal sistema audio dinamyc sorround. Innumerevoli le features introdotte nella libreria V32 in vigore dal 2010: mystery bonus, ante bets, non-max bet progressives; meccanismo game-in-game, ecc. La più moderna tecnologia video al servizio del classico: così è sintetizzabile il sistema Reel Image, che presenta a video serie di 3/4/5 rulli con curvature, ombre e dinamiche identiche ai rulli meccanici. Innovazioni persino nei pulsanti (Oled) che sono programmabili per emettere luci di colore diverso in accordo con le varie fasi del gioco.
Dal punto di vista tecnologico, degno di nota è poi lo U-Spin introdotto sulla Cash Spin: dove il giocatore aziona sullo schermo touch la ruota della fortuna come se avesse a che fare con una ruota reale! Concetto innovativo quello su cui è basato il cabinet DualVision, sostanzialmente una postazione singola a doppi comandi, di straordinario impatto se composto a isola con 4 elementi, dove lo schermo 32” è praticamente diviso in due per lo sviluppo di azioni di gioco separate.
IGT –- Per il colosso che si divide fra Las Vegas e la vicina Reno, la G2E è stata il momento di lanciare la multiplayer su licenza The Sex and the City, il primo, fra i prodotti Megajackpot, a incorporare il MultiPlay. Prima di andare avanti, conviene spendere due parole sul sistema Megajackpot: molto semplicemente, sposa la filosofia di dare divertimento, frequenti vincite, bonus e grandi jackpot. Quanto al MultiPlay, è altrettanto facile spiegarlo: in una certa fase, sul monitor compaiono 4 schermate del gioco a rulli di base, che danno luogo ad altrettante giocate in contemporanea. Sex&City
incorpora inoltre i sedili MegaFx Surround, che riproducono alle spalle dell’utente effetti sonori di altissima qualità, creando un’atmosfera del tutto nuova. Tale applicativo si ritrova in tutti gli altri multiplayer della IGT, a cominciare dalla sontuosa Ruota della Fortuna che riproduce in tutto e per tutto il gioco televisivo, reso da uno straordinario monitor superiore da 103”. La peculiarità della Wheel è lo stile Group Play: in alcune circostanze i giocatori collaborano per raggiungere i target previsti e i relativi riconoscimenti; in altri invece si confrontano l’uno contro l’altro. Senza nulla togliere agli altri, però, è “Alice nel paese delle meraviglie” a strappare applausi soprattutto grazie al suo fantastico storyboard. Il giocatore accumula bonus nel gioco-base sino ad attivare 5 bonus speciali; mentre uno di essi è in funzione, se ne può avviare un altro, elevando l’azione al massimo dell’adrenalina. E non finisce qui: quando arriva il Gatto del Cheshire vengono assegnati 6 bonus misteriosi, ma l’apoteosi si ha con l’arrivo di Alice, che cadendo nella tana del coniglio attiva i bonus più premianti.
Overview
Positiva la fiera, preoccupante il futuro Con molta onestà, la American Gaming Association ha ammesso la propria sorpresa nell’osservare i dati sugli espositori e sulle persone che hanno preso parte ai vari seminari. Ampiamente previsto, invece, il calo di qualche punto nel numero dei visitatori. Ma, considerando che nel 3° quarto di quest’anno l’industria ha perso un altro 5% circa, le prospettive per il 2010 non sembrano essere le più rosee. Come dichiara l’esponente di una importante catena di casinò, “sostituire le macchine è diventato costoso come non mai: prima di spendere 10.000 dollari per ciascuna unità, bisogna considerare altri elementi per ottenere la felicità del cliente. Con i capitali che abbiamo a disposizione, forse è meglio puntare sul upgrade delle stanze d’albergo, dei ristoranti e dei servizi in genere”. Affermazioni che certo non incontrano i favori dei produttori i quali, dal loro canto, hanno cercato di dimostrare in fiera che i nuovi apparecchi possono garantire incassi più considerevoli. Comunque sia, sono soprattutto le condizioni economiche generali a fare da ostacolo. In un recen-
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WMS – Parlavamo del cosiddetto “effetto videogioco” della IGT, ma la WMS si è spinta addirittura oltre. Per la prima volta su una macchina a vincita è stato applicato il sistema di login per la registrazione e il richiamo dei progressi ottenuti dal giocatore, così da po-
ter partecipare ad una vera e propria competizione con gli altri giocatori – che si sviluppa in una serie di minigiochi nei quali è richiesta anche una certa destrezza – i cui risultati sono resi sul monitor superiore. Per rendersene conto di persona – e ne vale la pena – bisognerebbe cimentarsi su Star Trek: Enterprise Incident o su Reel’m In (multiplayer a 4 con doppio monitor 52” al top), ispirato alla pesca. La WMS poi, non è stata da meno rispetto alla IGT nel predisporre sedili high tech, con il Bose 3Space audio system. Altrettanto si può dire quanto alla grafica, anch’essa
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Quest for the lost City è l’esempio migliore per spiegare cosa sia il Discovery Play. In pratica, si ha un avanzamento attraverso differenti livelli, un po’ come avviene nei videogiochi; ed ogni livello ha un’ambientazione del tutto esclusiva, che stimola l’utente ad andare avanti per scoprire nuovi quadri. Di certo, a tutto ciò dà un grande contributo la splendida grafica tridimensionale introdotta recentemente da IGT e dai magnifici effetti speciali che è in grado di rendere.
ricca di animazioni 3D, garantita dalla potentissima board CPU-NXT2. Alla G2E la casa di Chicago ha fatto parlare di sé anche per il Wage-Net, il massimo dei programmi gestionali per casinò che collega in network tutte le macchine installate. Non solo effettua i normali controlli di diagnostica e di contabilità, proponendo anche un costante raffronto fra investimenti e incassi, pure in chiave revisionale; la sua capacità di analisi è tale da catturare con precisione le attitudini del giocatore, indispensabili per rendere gli apparecchi sempre più performanti.
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te sondaggio compiuto dalla stessa AGA, è emerso che il 44% degli operatori ritiene che la crisi farà sentire i suoi effetti almeno per altri 4 anni; il 23% è convinto che ne basteranno due. Ma su un aspetto c’è la convergenza della larga maggioranza degli addetti ai lavori: che il crack finanziario americano ha alterato per sempre i precedenti equilibri del mercato (76%). Quali soluzioni per uscire dall’impasse?
Secondo il presidente AGA Frank Fahrenkopf una soluzione potrebbe essere quella di legalizzare il gambling online che, come è noto, è stato stroncato dal Governo qualche anno fa. Prova ne siano gli investimenti fatti da un gruppo potente quale è la Harras, sbarcata in Europa con il poker online sfruttando la licenza World Series. In effetti, l’Associazione è sempre stata contraria al gioco remoto, ma
Fahrenkopf ha notato recentemente un cambio di visuale, al punto che l’AGA è oggi sostanzialmente neutrale. D’altra parte, è opinione diffusa che senza il supporto dell’organismo, l’iniziativa legislativa del parlamentare Barney Frank, volta per l’appunto alla reintroduzione del gioco via internet, avrà scarse possibilità di successo. Marco Cerigioni