MESSAGGEROORATINESE ORATINESE MESSAGGERO Gennaio - Febbraio n. 224 - Anno 2015 Gennaio - Febbraio n. 224 - Anno 2015
Tra lessate e fuoco: la Festa di Sant’Antonio Abate ad Oratino La di questo numero la dedichiamoAbate al protagonista di una delle tradizioni più amate Trafotocopertina lessate e fuoco: la Festa di Sant’Antonio ad Oratino e seguite dagli oratinesi: il Fuoco acceso in onore di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, nell’omoLa fotocopertina di questo numero la dedichiamo al protagonista di una delle tradizioni più amate nimo borgo. e seguite dagli oratinesi: il Fuoco acceso in onore di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, nell’omoAnche quest’anno, l’Associazione Tradizione Oratino ha voluto continuare questa bella e partecinimo borgo. pata tradizione (tra l’altro comune a tanti paesi molisani ed anche alla città di Campobasso), con Anche quest’anno, Tradizione Oratino ha voluto continuare questa bella e partecil’imponente fuoco e l’Associazione la sagra delle lessate. pata tradizione (tra l’altro comune tantiMadonna paesi molisani ed anche alla città di Campobasso), Dopo la messa, celebrata nella Chiesaadella di Loreto, la breve processione e la benedi- con l’imponente fuoco e la sagra delle lessate. zione degli animali, caratteristica di questa festa, i cittadini presenti hanno potuto gustare la pieDopotipica, la messa, Chiesaarrosto della Madonna di Loreto, ladi breve tanza fattacelebrata di cereali,nella la salsiccia ed un ottimo bicchiere vino.processione e la benedizioneladegli animali, di questal’augurio festa, i cittadini presenti hanno potuto gustare Vista buona riuscitacaratteristica della manifestazione, è di portare avanti ancora a lungo questala pietanza tipica, fatta di cereali, la salsiccia arrosto ed un ottimo bicchiere di vino. nostra tradizione che, insieme a La Faglia, rappresenta uno dei momenti aggregativi e socializzanti Vista comunità la buona oratinese. riuscita della manifestazione, l’augurio è di portare avanti ancora a lungo questa della Una festa dal sapore genuino e semplice, legata ad un mondo antico e fortemente intrisaedi signinostra tradizione che, insieme a La Faglia, rappresenta uno dei momenti aggregativi socializzanti ficati di valori.oratinese. La dedizione di tanti cittadini oratinese a Sant’Antonio Abate, originario deldella ecomunità l’Egitto, dove tragenuino il III ed eil semplice, IV secolo,legata fondatore delmondo monachesimo e primo degli Una festa dal visse sapore ad un antico ecristiano fortemente intrisa di signiabati, ed tanti il fattocittadini che anche il nostro apaese coltivi questo cultooriginario dimostra delficati èe sicuramente di valori. Lastraordinaria dedizione di oratinese Sant’Antonio Abate, come sia dove stata apprezzata antenati figura di questo Santo che dedicò la suaevita alla degli l’Egitto, visse tra ildai III nostri ed il IV secolo,lafondatore del monachesimo cristiano primo preghiera ed a curare i bisognosi. abati, è sicuramente straordinaria ed il fatto che anche il nostro paese coltivi questo culto dimostra Complimenti a tuttidai coloro cheantenati , anche la con sacrificio, portano avanti festa, come sia statadunque apprezzata nostri figura di questo Santo che questa dedicòbella la sua vita alla mantenendo viva una tradizione tanto cara al popolo oratinese. preghiera ed a curare i bisognosi.
Complimenti dunque a tutti coloro che , anche con sacrificio, portano avanti questa bella festa, mantenendo viva una tradizione tanto cara al popolo oratinese.
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Foto e ricordi La potenza delle immagini. A volte ti catturano, riportandoti a tempi lontani. Una foto è un’istante rubato alla storia, un ricordo reso eterno. Può accompagnarti nel futuro, regalandoti momenti di tenerezza, di passione o semplicemente di nostalgia. Non è necessario che racconti o parli dei tuoi cari, degli amici o delle tue passioni: una foto emoziona anche se appartiene alla sfera di altri, ai sentimenti di altri, alle gioie o ai dolori degli altri. Ci sono immagini che ti attraggono, istantanee che ti avvolgono con una forza straordinaria, lasciandoti fermo ad osservarle. Per minuti. Forse ore. Ne saranno passate migliaia sotto i nostri occhi. Tante ci hanno lasciato indifferenti, altre le abbiamo osservate con superficialità, molte le vediamo con lo sguardo attento della familiarità, ma alcune ti restano impresse e ti rapiscono, portandoti a ricordare o anche solo a fantasti-
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care, quando la memoria è allentata dal tempo. La foto in basso è una di queste. Non me ne voglia Rany, ma l’ho presa dal suo profilo facebook. L’aveva pubblicata qualche giorno fa, insieme ad altre che pure mi hanno colpito. In questo caso ad appassionarmi non è tanto l’immagine, ma ciò che rappresenta. Il ricordo di un’attività che per anni ad Oratino (ma credo sia stato così anche in altri paesi e villaggi d’Italia) ha rappresentato un luogo importante per un’intera comunità: il Sali e Tabacchi o, per dirla alla paesana, il Tabacchino. Il posto dove trovavi tutto. La foto lo dimostra. Scaffali pieni, una bella bilancia, i vasi pieni di dolciumi e la storica titolare, Sinella, intenta nel suo lavoro quotidiano. Uno spaccato di vita del secolo scorso, che questa bella foto ci ha riproposto in tutta la sua straordinaria efficacia narrativa e che rimanda a storie e vicende, che ormai sono solo ricordi e memorie del passato.
Messaggero Oratinese - Web site: messaggerooratinese.com Pubblishing Editor: Michele Iannandrea - 23 Merritt Parkway - Port Colborne Ontario - L3K 3X9 Canada Tel. 1-905-835-8123 - e.mail:
[email protected] Collaboratori in Oratino: Luca Fatica - e.mail:
[email protected] - Maddalena Chiocchio - Dante Gentile Lorusso Collaboratori in Cleveland: Domenico Pinto
Gennaio - Febbraio n. 224 A titolo informativo va detto che da allora l’attività è sempre rimasta lì e nel corso degli anni sono cambiati i proprietari, che hanno apportato migliorie e modifiche strutturali ed oggi la rivendita è davvero consona alla richiesta dei cittadini e dei turisti, offrendo tutto ciò che un’attività del genere deve avere.
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si ringraziano le numerose persone che con le loro idee e la loro collaborazione hanno consentito la realizzazione del presepe e di tutte le altre manifestazioni che il comitato Madonna di Loreto, composto esclusivamente da donne, riesce ad organizzare con successo durante l’arco dell’anno. Un grazie particolare va a Claudia e Domenico Silvaroli (Ottawa – Canada) che hanno dato le canne con cui è stata realizzata la “pagliara” dove è stata collocata la Natività.
Ringraziamenti E’ da qualche tempo ormai che anche presso la Chiesa “Santa Maria di Loreto” si allestisce un presepe. Ogni anno si cerca di ingrandirlo e migliorarlo attraverso l’inserimento di elementi le- Per ricordare gati al mondo contadino e alla vita degli Antonietta Ciancibello fa pubblicare questa foto oratinesi del passato. Attraverso queste pagine in ricordo del marito Michele Tizzani (il signore con il bastone) durante una processione in onore della Madonna del Rosario di cui aveva curato la festa per tanti anni.
La storia della comunità oratinese di Ottawa Per caso mi è capitata tra le mani la storia della comunità oratinese di Ottawa scritta da Giuseppe Iafelice, marito di Eufrosina Mastrangelo, residenti in Canada. La storia abbraccia un arco di tempo di oltre 60 anni che va dai primi anni cinquanta ad oggi. Mi piace riportare alcune frasi che Giuseppe ha scritto a conclusione della sua storia: “Devo anche rendere omaggio alle nostre care consorti le quali ci hanno assistito ed erano sempre presenti durante questo lungo percorso……Vorrei ricordare ai giovani di mai dimenticare di quanto è stato fatto per loro, e che siamo fieri di essere oratinesi…..e che la comunità oratinese sia sempre unita,” Aggiunge:
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“Penso che sarebbe una bella cosa se si potesse fare qualcosa per celebrare questi 60 anni vissuti così, tutti insieme.” Salutiamo e ringraziamo Giuseppe per la sua storia e ci auguriamo che qualcosa venga fatto, magari un album fotografico che immortali i momenti più significativi della comunità. Saluti Attraverso questa foto voglio inviare all’amico Amedeo Iuliani e a Sylvia (Calgary – Canada) tanti auguri di buon anno. Speriamo di rivederci presto ad Oratino, per poter trascorrere di nuovo un po’ di tempo insieme. Un caro saluto Dario Fatica
In occasione delle nozze della nostra nipote Amanda, sono venuti Nettina e Fabrizio Mastrangelo. La loro presenza ha certamente accresciuto la gioia di una memorabile giornata. La loro permanenza è stata purtroppo breve, ma tutti siamo stati lieti averli con noi e per averci dato la gioia di riunirci. Alla prossima visita! Abbracci a tutti, Ameriga Mastrangelo Iafelice
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Sabato 31 gennaio, al Ristorante La Roccia di Oratino, è stata organizzata la tradizionale “Cena de La Faglia”, un appuntamento per riunire tutti i cittadini nel nome di questa nostra bellissima manifestazione natalizia. Quest'anno all'evento hanno partecipato oltre 130 persone e finalmente si è tornati a respirare un clima di serenità e di concordia. La Faglia, dopo alcuni anni di pausa, si è riappropriata del suo ruolo aggregativo. La bella partecipazione popolare, sia il 24 dicembre, che alla cena del 31 gennaio, dimostra come si stia lavorando nella giusta direzione. Questo grazie ai tanti giovani che si adoperano per realizzare l'enorme fascio di canne e grazie all'impegno messo in campo dall'Associazione Tradizione Oratino. Ma soprattutto grazie alla sensibilità ritrovata da tutta la comunità oratinese. L'ottima cucina del ristorante ha fatto il resto e così la serata è trascorsa in allegria, con musica e divertimento. A rendere il clima ancora più coinvolgente ha contribuito la nevicata che durante le ore serali ha imbiancato le strade del paese. L'appuntamento con la nostra bellissima tradizione è ora fissato al prossimo Natale e l'augurio è che si continui il percorso iniziato e si lavori nell'ottica della salvaguardia e valorizzazione di questo evento così importante.
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Ancora sulla Festa di Sant’Antonio Abate
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Le foto a sinistra raccontano alcuni momenti legati alla festa: La preparazione del Fuoco, la statua lignea del Santo, Ulderico D’Anolfo (sostenitore della Festa da 74 anni) ed il parroco Don Giuseppe Graziano
C’era una volta il bar “Al Nido”, uno dei locali storici di Oratino. Se le mura di quell’attività, oggi private, potessero parlare, racconterebbero centinaia di aneddoti. Ma soprattutto parlerebbero delle straordinarie e originalissime massime di Michelangelo Pietrobello, il marito della gestrice Rita Iuliani. Frasi che avevano un retroterra culturale altissimo e che forse all’epoca i ragazzi che frequentavano la struttura non comprendevano nella loro pienezza. Il Nido era un punto di ritrovo importante. Oggi vogliamo ricordarlo con questa foto che mostra il bar negli anni Sessanta. Posto di telefono pubblico, passatempo per bontemponi, luogo di memorie della nostra infanzia (ricordo di andarci spesso ad ascoltare il Jukebox sorseggiando una gassosa fresca), il Nido era davvero un’istituzione. L’immagine che proponiamo (anch’essa “rubata” a Rany) è un omaggio sincero ad un’attività che ha offerto ai tanti giovani oratinesi momenti di svago e spensieratezza.
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Nascite - Compleanni
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Nascita Il 19 dicembre 2014 è nata Alessia Guida, primogenita di Eleonora e Gianluca Guida (Iannotti) . Alessia è stata come un raggio di sole venuto ad illuminare e a portare gioia in una famiglia duramente provata da gravi lutti. Auguriamo ad Alessia e ai suoi genitori tanta felicità.
Nascita Il primo gennaio, quattro minuti dopo la mezzanotte, a Roma nell’Ospedale Villa San Pietro, è nata Aurora Coraci, figlia di Domenico e di Giulia Lo Gatto (di Carlo e Benedetta Iuliani). Alla bimba, che dunque è stata la prima nata in Italia nel 2015, ai genitori ed ai parenti gli auguri sinceri dei lettori del Messaggero Oratinese.
Compleanno Signor Iannandrea, eccomi con poche parole per dirvi che lo scorso 9 novembre 2014 ho compiuto l'età di novanta anni. Mai a pensarci di arrivare a tale età, però grazie a Dio con tanti dolori nella vita ancora mi do tanto coraggio e la speranza chi sa di arrivare a cent'anni, però
solo il Signore lo sa. Cosi` spero metterai queste poche parole e la fotografia di tutta la mia famiglia nel giornaletto, ok! Vi ringrazio e auguro a tutti voi e a tutti gli oratinesi sparsi nel mondo Buon Anno Nuovo, grazie di nuovo Concetta Iafelice Barile
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Commiati
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Messaggero Oratinese, qualunque sia stato un problema “Mast Peppe” era pronto a provvederci a risorverli, io avevo un problema che era la sua calligrafia, delle volte non arrivavo a capire certe parole in dialetto, dentro lui stesso aveva quell'amore di far sicuro di mantenere i lettori ben informati, ci inviava notizie vere e scherzose, forse queste ultime parole dipingono la sua vita, “vero e scherzoso”. Abbiamo perso una persona gentile e piena di Morte Ad una bella eta` di 98 anni si e` spento a Ora- rispetto per il popolo d'Oratino; che la sua tino il Signore Petti Tommaso Giuseppe, amato anima continua ad essere uno specchio per noi dalla sua consorte Giavanna Mastrangelo, fami- rimanenti. glie Petti-Mastrangelo, Peppino era un buon Sentite condoglianze alle famiglie Petti e Maamico di tutti, la credo che era nato di essere strangelo per la perdita del vostro caro Tombuon voluto da loro che l'hanno conosciuto du- maso Giuseppe Petti Michele V. Iannandrea rante la sua esistenza, nella la sua giovane eta` era un bravissimo scalpellino, si era dedicato ad essere un devoto cristiano, con questo ammi- Presso l’ospedale civile di Campobasso, è decerava ad essere accogliente con tutti, il suo modo duto, all’età di 75 anni, Antonio Lo Sapio di oridi dire venivano a finire con qualche scherzo, gine campana. Tony si era trasferito a Milano che rallegrava a chi lui parlava. Di sicuro era per ragioni di lavoro e lì aveva incontrato Milvia bravo ed aveva la bonta` di trasmetterla alla sua Di Tullio con la quale aveva formato una famigente di Oratino. Negl'anni 80 era per noi un glia e dalla quale aveva avuto due figli. onore come rappresentante a Oratino per il Dopo la pensione Tony e Milvia erano tornati ad Oratino dove pensavano di trascorrere la vecchiaia insieme, per lunghi anni ancora. Ma dopo breve tempo Tony si è ammalato e il 26 dicembre scorso è passato a miglior vita.
Il mese di gennaio è stato fatale per alcuni nostri compaesani in corsa verso il traguardo dei cento anni. Nel giro di pochi giorni sono venuti a mancare Tommaso Giuseppe Petti di anni 98; Dovilia Fatica di anni 95; Mario Fatica di anni 91 e Emilio Iafelice di anni 97. Sentite condoglianze alle rispettive famiglie.
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Morte Dopo breve malattia, all'eta di 85 anni, è deceduta in Willoughby (Ohio), Florence Fatica, vedova di Loretino Iafelice. Una messa in suffragio è stata celebrata in Oratino il 31 gennaio 2015 con la partecipazione dei parenti e degli amici. Ai figli residenti a Willoughby giungano le condoglianze di tutti i lettori del Messaggero Oratinese.
Mitezza e bontà Qualche giorno fa, Mario Fatica se n’è andato. Dopo aver vissuto gli ultimi anni della sua vita con una dignità davvero esemplare, ha finalmente raggiunto l’adorata moglie per la quale nutriva un sentimento d’amore davvero straordinario. Siccome crediamo che zio Mario sia stato uno degli uomini più miti e buoni che abbia mai vissuto su questa terra, in suo ricordo abbiamo pensato di pubblicare uno scritto che gli dedicò Francesca Ortenzio in occasione di San Valentino dello scorso anno. Un messaggio che coglie in pieno le virtù di quest’uomo, tratteggiando un ritratto sicuramente rispondente alla sua personalità. Ogni giorno, più o meno alla stessa ora... ormai è un appuntamento fisso, pranza e parte... piano piano e poi per la salita si ferma un paio di volte... perchè l'età si fa sentire... e io passo e lo saluto 'Ciao Zio Marioo!!' e lui 'Buongiorno Signorina!!! Buongiorno, Buongiorno!' e poi mette le mani in tasca e mi riempie di caramelle... 'Ti fai una passeggiata signorina???' e io 'Si, approfitto della bella giornata, e tu?' 'Io vado...' Si, lui va, tutti i giorni con il s ole e il vento, la pioggia o il freddo... va a trovare sua moglie, che purtroppo non c'è più... e le porta i fiori o un regalo... sempre... e poi le parla, ma credo che nessuno abbia mai provato ad ascoltare e violare quell'attimo di intimità e disturbarlo... è lui che ogni volta mi fa commuovere e che mi fa credere che l'Amore esiste ed è un sentimento forte e bello, che va oltre la morte... e allora a lui e a quelli come lui che dell'Amore, dell'Amicizia, del Rispetto, della Lealtà, della Fedeltà hanno fatto una scelta di vita, bella ma difficile ... a lui e a quelli che sanno che San Valentino è ogni giorno e non è solo una stupida ricorrenza consumistica... a lui e a quelli come lui faccio tantissimi auguri. (Francesca Ortenzio)
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Eligio Fatica: artista oratinensis nel ricordo di Dante Gentile Lorusso (studioso e ricercatore) Il 9 novembre 2014 a Campobasso è morto Eligio Fatica, uno che dal cuore e dalle mani ha espresso sempre tanta creatività. Era nato a Oratino il primo dicembre del 1925, figlio di Donato Fatica e Lucia Muccino, in una casa ubicata a Corso Umberto. Già da piccolo aveva dato segni di una spiccata sensibilità verso le arti figurative, praticando il disegno e la pittura, espressioni e linguaggi che in seguito ha potuto coltivare meglio negli anni della formazione scolastica avvenuta nell’Istituto Magistrale di Campobasso, che lo portarono a diventare docente delle scuole elementari, attività che ha svolto con passione per oltre un quarantennio per cui ha ricevuto la medaglia d’oro. Maestro, così ricordo di averlo sempre chiamato, forse per la sua professione di didatta, ma soprattutto perché era un’artista, un vero scultore. Nel suo studio, posto al piano terra della sua dimora di campagna in Contrada Lenze, ho avuto modo più volte di incontrarlo e di vedere una quantità incredibile di sculture lignee ma anche di pietra. Opere di diverse dimensioni affollavano lo spazio in cui quotidianamente si recava per lavorare. Figura taciturna e poco propensa a mettersi in mostra, era particolarmente disponibile al dialogo per parlare delle sue opere, della sua scultura, della sua ricerca di “artenatura”. Le sue opere, infatti, nascevano ispirandosi e seguendo le linee impresse nel legno e nella pietra, liberando, così, le forme antropomorfe e zoomorfe intraviste nelle singole materie. Spero tanto che alcune sue opere potranno essere esposte ed ammirate in quel Museo che sogno da anni, un contenitore capace di raccontare la creatività espressa nel corso dei secoli dagli oratinesi.