FuoRi CaSa Notiziario della Casa del Bambino -
Via Domitiana 561 81030 Castelvoturno (CE) Tel 0823853283
Anno1 - Num.4 / Autunno 2011
In questo numero
Auguri alla “Criatura”
1 Festa del Volontario
Dopo la meritata pausa estiva, il 5 Settembre la Casa del Bambino ha riaperto le porte, anche se in realtà non sono mai state completamente chiuse, poiché anche ad Agosto l’Associazione Black and White è stata impegnata in varie attività ( tra cui la festa dell’orto sociale). Per la Casa del Bambino, Settembre è un mese di fervore , fatto di lunghi momenti di riflessione, di confronto, di programmazione, ma fatto anche di momenti di gioia nel rivedere amici, colleghi e soprattutto i bambini!
Testimonianza del volontario di Enzo Abate pag. 3
In particolare, quest’ anno, il settimo della CdB, è la prima volta che abbiamo deciso di festeggiare il compleanno della “ Criatura”. Proprio così, la Casa del Bambino il 18/10/2011 ha compiuto 8 anni e per la prima volta abbiamo deciso di festeggiarlo insieme agli amici che, chi dal primo giorno, chi strada facendo, ci hanno accompagnato durante questi anni. E, in occasione dell’ anniversario, si è svolta la prima edizione della “Festa del Volontario”, un momento di festa per ringraziare tutte le persone che in ogni modo e forma contribuiscono al sostegno della nostra struttura. La festa si è svolta nel miglior modo, molto sentita e partecipata da tutti i presenti, con l’apertura del presidente dell’associazione, Padre Claudio Gasbarro, che ha salutato e ringraziato i presenti, staff, amici e volontari.
La ludoteca pag.4
Ha seguito Margherita Prisco responsabile area bambini 2-5anni, con la presentazione delle attività della ludoteca. Poi ha preso la parola Filippo Mondini, coordinatore del doposcuola, che ha illustrato le attività. A seguire Padre Antonio Bonato vice presidente nonché economo dell’ associazione che ha presentato la situazione economica della Casa del Bambino.
Il doposcuola pag. 6
Siamo ancora noi… Carissimi amici, Siamo sempre noi che ci facciamo vivi. Siamo gli abitanti della Casa del Bambino, che, con la comunità dei Missionari Comboniani, tutti gli operatori e volontari del Centro, vogliono assicurarvi che abbiamo trascorso un anno scolastico (2010-2011) veramente magnifico. Durante l’anno che si è concluso abbiamo vissuto nell’amicizia, abbiamo imparato a convivere tra di noi provenienti da tanti paesi vicini e lontani. Abbiamo potuto fare delle belle esperienze: giochi, imparare a leggere e scrivere e vi assicuriamo che poi qui si mangia bene anche perché l’appetito non ci manca!
Un
anno si è concluso ed un altro anno scolastico è iniziato. Infatti da settembre abbiamo ripreso le attività in full swing. I bambini sono cambiati: alcuni sono cresciuti e sono passati alla scuola elementare ma se ne sono aggiunti altri alle nostre file: siamo in tanti.
E’ bello il mondo colorato come il nostro! A proposito, vi ricordate quella canzone che diceva: “Ragazzo che sorridi, non avverrà mai più che resti senza sole la nostra gioventù. Il mondo di domani, confini non avrà ed una mano bianca la nera stringerà”. Non ci credete? Venite alla Casa del Bambino e vedete: vi aspettiamo.
In
questo numero del notiziario abbiamo cercato di presentare le varie iniziative che sono in corso per l’anno scolastico 20112012 ed anche un po di numeri… Vi saluto cordialmente, P. Claudio Gasbarro Uniti per vincere pag. 7
Infine Robert Visco ha ringraziato i presenti e conferito delle targhe simboliche, come giusto riconoscimento a tanti anni di fiducia, sostegno e amicizia, a:Vincenzo Abate coordinatore del gruppo di volontari di Varcaturo, al Dott. Mario Di Cesare primario reparto maternità dell’ospedale S. Paolo di Napoli, all’ associazione Lions Club International Napoli Monte Nuovo e all’ associazione Allied Spouses Club Napoli. Non sono mancati momenti di commozione nel sentire i discorsi dei tanti volontari, persone che ci seguono da molti anni che hanno creduto e continuano a credere nella nostra missione. Dottori, insegnanti, qualche pensionato, ragazzi e persone comuni che dedicano parte del loro tempo per la CdB, soprattutto perché
sentono questa struttura come la loro, in effetti in parte appartiene anche ai nostri volontari, che senza il loro prezioso contributo avremmo avuto molte difficoltà nel portare avanti la nostra creatura. La festa è stato un momento speciale, come speciale è il rapporto che ci lega ai nostri volontari, un percorso di crescita e di fiducia maturato negli anni e sempre più consolidato dalla forte amicizia che ci stringe. Il tutto si è concluso con un Buffet di cucina etnica e tanta musica. Non finiremo mai di ringraziare i nostri sostenitori amici volontari. Grazie a tutti Voi!
Attenzion… ecco a vuje chill premiat….
Robert
Dott. Mario di Cesare
Signor Enzo Abate e sposa
Ass. Lions Club International Napoli Monte Nuovo
Ass. Allied Spouses Club Napoli
La paroLa ad enzo… testimonianza Enzo Abate, è uno dei volontari fin dalla prima ora della Casa del bambino. Con condivide la sua passione e la sua solidarietà che non ha confini.
L
a casa del Bambino, per noi di Mucca Blù è sempre stata la casa dei bambini arcobaleno,non solo per i colori svariati dei loro volti, ma anche perchè essi rappresentano una possibilità di speranza e di pace, come l'arcobaleno, in un mondo in cui il grigio invece, purtroppo, prevale. Si possono certo ringraziare le tante persone che ci hanno portato a questo incontro, ma l'unico veramente presente e che dimentichiamo spesso nella nostra umanità è il Signore. La casa del Bambino è una Sua meraviglia: meraviglia per la sopravvivenza nonostante le istituzioni, meraviglia perchè spesso manca di tutto anche le piccole cose, eppure c'è sempre in fondo
qualcosa in più di quanto serve, meraviglia perchè invece di spe gnersi, alimenta sempre nuove iniziative, d'altra parte è lo stesso per tutte le opere affidate a Dio. Noi tutti che collaboriamo abbiamo scoperto i bambini e le loro storie, siamo entrati nella loro vita, abbiamo ritrovato il valore del rispetto della dignità del bambino, anzi di tutti i bambini, anche di quelli che non frequentano e che vivono a Scampia o in tutti gli altri ghetti di questa nostra civiltà che con l'offerta e/o l'elemosina acquieta quella parte di coscienza "votata" alla solidarietà. E in quest'ottica parlare della Casa del Bambino come progetti è molto riduttiva, l'asilo, il doposcuola sono solo la cima di un iceberg, fanno parte di un intendimento molto più grande: essere punto di riferimento dell'emarginazione e del degrado di un territorio, anzi di tanti territori, in cui si può con l'aiuto di tutti crescere nella dignità e nel rispetto del bambino e della persona in genere. Questo ruolo, almeno per Castelvolturno, è stato riconosciuto dalle stesse autorità che spesso si rivolgono, addirittura all'inverso, all'associazione per chiedere aiuto e per dialogare con chi non riescono, loro le istituzioni, a dialogare: mi trovai un giorno ad assistere alla richiesta di aiuto dei carabinieri a padre Antonio per un nero fermato con l'auto senza documenti in regola, poi alla fine l'auto fu portata nell'asilo in custodia giudiziaria. I soldi servono e sono necessari, ma è indispensabile mettersi in gioco, giocarsi la faccia credendo negli altri (in Lui e nel prossimo). Grazie della vostra pazienza.
Calendario 2012 Casa del Bambino
Esserci per cambiare Per sostenere le ATTIVITA’ della Casa del Bambino Richiedi una copia del calendario 2012 Contributo richiesto 5,00 + spese di spedizioni
La F dell’ esta Autu nno
A settembre un nuovo anno è iniziato per la CdB, per la precisione l’ottavo, e come ogni compleanno che si rispetti, i festeggiamenti sono stati d’obbligo. La festa alla Casa del Bambino è stata l’occasione per rivedere i “vecchi amici” e conoscerne “nuovi”, constatare che ogni anno che passa la famiglia della “criatura” cresce e questo diventa motivo di grossa gratificazione e motivazione per tutti noi. La gratificazione e la motivazione che ne ricaviamo anno dopo anno, ci inducono ad approfondire la riflessione sul nostro lavoro con i Bambini, cercando di coinvolgere il più possibile amici, educatori, genitori. Il cambiamento fondamentale che è avvenuto, rispetto ai primi anni, è che si è passati dalla volontà di offrire un servizio alle madri lavoratrici, in particolari migranti, alla voglia di essere presenti su un territorio, cercando di dare risposte. A livello didattico la domanda a cui si cerca di rispondere è: E’ possibile attuare una didattica volta a valorizzare il potenziale creativo del Bambino, attraverso esperienze sensoriali e la creazione di un ambiente opportunamente organizzato, che promuova la conquista dell’autonomia e delle competenze?
Non è facile dare una risposta e nel cercare di farlo, nascono nuove domande. Facendo un’analisi, abbiamo ipotizzato che i motivi potrebbero essere i seguenti: 1) la mancanza di personale stabile, poiché il progetto di servizio civile in corso termina il 23/12, dopo di che resteremo in attesa che cominci un nuovo progetto per il 2012. 2) gli ambienti interni non ancora completamente organizzati, per mancanza di fondi utili all’acquisto di nuovi materiali, più efficaci e pertinenti all’azione educativa che vogliamo mettere in atto. 3) la difficoltà da parte dei genitori di accettare la nostra scelta di orientare la didattica dal metodo del passare nozioni da educatore ad educando in modo dogmatico, ad una che aiuti il Bambino a “fare da solo”, a scegliere da solo, ad essere Individuo autonomo. Laddove la richiesta prevalente delle famiglie è quella che il bambino già in tenera età sappia scrivere in italiano, mentre non ha ancora raggiunto sufficienti livelli di autonomia nel vissuto quotidiano. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, da quest’anno, in via sperimentale, abbiamo previsto due mattinate a settimana aperte ai genitori. In pratica, le mamme o papà interessati, in gruppi di max 5 persone al giorno, possono partecipare attivamente ai percorsi educativi proposti ai bambini, con il duplice scopo di promuovere la conoscenza e la consapevolezza del progetto “Casa del Bambino” e, allo stesso tempo, rafforzare il rapporto genitore-figlio-comunità educativa.
L’occasione per mettere in pratica quest’azione è stata offerta dalla Festa dell’Autunno, svoltasi lo scorso 28 Ottobre e che ha visto la partecipazione di molte mamme ai laboratori previsti durante la giornata. La festa è culminata nella preparazione di un piatto tipico autunnale,il risotto con la zucca, cucinato dalle stesse mamme, guidate dalla sapienza culinaria di Robert. Bambini, genitori ed educatori, tutti ne hanno tratto grande gioia e soddisfazione.
Diamo i numeri … Nella ludoteca sono impegnati 4 educatori, 2 mediatori culturali, 2 assistenti alla cucina, 1 volontaria che sta con i bambini 1 giorno a settimana. Inoltre è stato riattivo il servizio medico-assistenziale con la presenza di un pediatra presente in struttura 2 volte al mese. I bambini iscritti fino a Natale sono 45, di questi, 30 frequentano la ludoteca dagli anni passati, mentre 15 sono nuovi ingressi. Questi ultimi, a causa della riduzione degli operatori del servizio civile da quattro a due, da Gennaio 2012, purtroppo, non potranno più frequentare il centro. Il nostro sforzo è orientato affinché ciò non avvenga, cercando risorse economiche che finanzino l’assunzione di almeno un altro educatore oppure trovando la collaborazione di volontari che ci supportino durante la giornata nelle attività con i bambini. A tale fine, chiunque volesse sostenerci in qualsiasi modo, affinché tutti i bambini iscritti possano frequentare fino a luglio, può mettersi in contatto con l’equipe della Casa del Bambino e insieme discuterne.
Le piazze, le Strade,
Anche quest’anno abbiamo ripreso le attività del Doposcuola con tante domande nella testa e nel cuore, tanta voglia di condividere, divertirci e scoprire cose nuove o guardare le vecchie con occhi nuovi. In questi anni abbiamo capito diverse cose e incontrato compagni di viaggio che ci hanno aiutato a vedere quanto bello e profondo e quindi impegnativo, fosse la sfida educativa. Abbiamo prima di tutto capito che ci vuole un metodo e che l’improvvisazione non basta ed è anzi rischiosa e dannosa per i bambini. A noi sembra ch il Metodo Naturale ispirato a C. Freinet sia quello più vicino alla nostra idea di uomo e di educazione. Ci è poi sembrato fondamentale uscire dalla logica del salvatore, “l’adulto buono” che si pone in una posizione di potere rispetto al bambino e al mondo del bambino. Il salvatore pensa di essere indispensabile, capace di risolvere ogni tipo di problema e, soprattutto, ha continuamente bisogno di una vittima da salvare. Non è facile prendere coscienza di quanto questo modo di ragionare e pensare è dentro di noi e condiziona le nostre azioni. Riconoscerselo, condividere e confrontarsi è sicuramente un buon primo passo. Uscire dalla logica vittima, carnefice e salvatore vuole dire costruire un luogo di incontro basato sulla lealtà, sulla fiducia e responsabilità. Vuole dire non vedere nei bambini una categoria di persone svantaggiate ma dei compagni di viaggio con cui rendere Castel Volturno un luogo più vivibile. Ed è proprio per questo motivo che quest’anno abbiamo deciso che il nostro filo conduttore sarà “Le piazze, le Strade, la Strada”, mettendo al centro del nostro intervento lo spazio urbano, le piazze, le strade del luogo in cui ci troviamo a vivere. Non crediamo di volere recuperare i bambini dalle strade ma vogliamo invece recuperare le strade con i bambini. Proprio perché tentiamo quotidianamente di liberarci dalla logica del salvatore, crediamo che solo con i bambini e il loro mondo possiamo far diventare
la Strada
Castel Volturno un luogo più umano e a misura di bambino, cioè con luoghi e spazi dove i bambini possono ritrovarsi, trasformare, creare, immaginare e giocare. Non vogliamo però progettare interventi, casomai bellissimi, ma vogliamo invece che l’architetto principale sia il bambino, partendo dal suo modo di concepire e vedere il territorio. Durante le prime attività di costruzione della nostra mappa di Castel Volturno sono venuti fuori spunti interessanti. Abbiamo giocato a ricordarci i luoghi più importanti di Castel Volturno e ci siamo accorti che nessuno ricorda una piazza, un parco, un luogo insomma dove giocare e stare bene. Allora il nostro tentativo è quello di partire alla ricerca di questi luoghi e se non ne troveremo li dovremo creare o almeno renderli di nuovo fruibili a tutti. Ai bambini quindi l’entusiasmante compito di scoprire le piazze! Ma per costruire pizze bisogna camminare per strade, incontrare cioè l’Altro, riconoscerne il volto e fermarsi con curiosità davanti alle storie che queste persone ci portano. Castel Volturno è anche un contenitore di umanità e di esperienze, crocevia di culture e di tradizioni. Il Doposcuola è allora anche occasione di confronto e scoperta dell’umanità di Castel Volturno. Solo dopo avere percorso le strade si può arrivare alla progettazione e alla scoperta delle piazze. Ma la novità più importante del doposcuola di quest’anno è che due volte alla settimana un gruppo di venti adolescenti si ritrova alla Casa del Bambino. È un impegno bello ma anche gravoso e denso di responsabilità. È un inizio, un piccolo germoglio sbocProssime attività: ciato dalle attività dell’anno passato. “aLLa scoperta deLLa pineta” Con loro voglia“aL ritmo deL vento” aLL’oasi dei mo camminare Variconi (laboratorio di costrula strada. Nessuno sa la zione di aquiloni) destinazione; non Laboratorio di riciclo creativo ci sono punti di per adolescenti e genitori arrivo prestabiliti. Il primo passo è quello di scoprire che si sta camminando. Basta alzare gli occhi e guardare….
Il Doposcuola è una cosa giusta Dallo scorso mese di Ottobre è iniziato il progetto “il Doposcuola è una cosa giusta”, finanziato dalla Fondazione “Aiutare i Bambini” di Milano per potenziare e sostenere l’attività del doposcuola organizzato dalla casa del Bambino. Il progetto prevede un potenziamento del numero di ragazzi e ragazze che frequentano il doposcuola; un potenziamento delle attività e orario attraverso il sostegno economico di 2 operatori che coordinano e affiancano i volontari.
Con il sostegno della Fondazione Aiutare i Bambini quest’anno 35 bambini/e, immigrati e autoctoni, delle scuole elementari e medie frequentano la Casa del bambino dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 17.30. Due volte alla settimana un gruppo di 15 adolescenti si ritrovano per varie attività ricreative ed educative. Una bella sfida per noi in un territorio che offre pochissime opportunità educative e di aggregazione. Una sfida che abbiamo accettato perché crediamo che ogni piccola goccia servirà a riempire il secchio!
Al grido di “ Hungry and angry”: Affamati e arrabbiati, circa 1500 persone alle ore 10 di sabato 15 ottobre, dal piazzale di fronte alla stazione ferroviaria di Caserta, hanno dato vita al la Manifestazione Antirazzista, organizzata dal movimento rifugiati e immigrati di Caserta. Il 15 ottobre il Movimento ha deciso di scendere in piazza, come ogni anno, ma questa volta rispondendo ed unendosi all'appello degli Indignados. Fino ad oggi gli immigrati e rifugiati sono stati oggetto dell’indignazione: - Quella del Governo, ad esempio, che dopo le aggressioni di Rosarno con la voce di Maroni ci ha detto che la caccia al nero è colpa della “troppa tolleranza”. - Quella della stampa, che dopo la strage di Castel Volturno ha venduto la sua fantasiosa verità che parlava di guerre tra clan, di lotta per l’egemonia del terri-
torio, di conflitto per il controllo dello spaccio. - Quella del senso comune che ha applaudito ai respingimenti in Libia, che ci pensa come il carro da trainare, inutili pietre che appesantiscono l’economia italiana, come criminali che rischiano la morte nel deserto e sul mare per venire ad approfittare del buonismo italiano, come sanguisughe dei servizi e dell’assistenza. Ma adesso, anche senza permesso, tra gli indignati ci sono anche gli immigrati. Ciò che fa indignare gli immigrati e le associazioni che sostengono la loro lotta, sono le condizioni di lavoro e di esistenza che peggiorano. Oggi,perfino il lavoro nero, sfruttato, sottopagato, prolungato, genera concorrenza. Sono le gravi inadempienze della Questura di Caserta, il respingimento delle domande di protezione internazionale da parte della Commissione di Caserta, il confino di sempre più immigrati nel limbo
Dopo 5 anni le capanne stanno invecchiando … i tetti hanno iniziato a far passare l’acqua ed è urgentissimo intervenire. Come sapete, la maggior parte delle nostre attività pomeridiane sono svolte nelle capanne, e con l’inverno alle porte, abbiamo provveduto ad iniziare i lavori del rifacimento della guaina dei tetti e relativa pittura protettiva. Fin ad ora possiamo dire che avremo un aiuto finanziario dal Gruppo Lions di Monte Nuovo Napoli, che ha anche finanziato l’impianto di purificazione dell’acqua che utilizziamo all’interno della ludoteca, e da altri amici. A tutti diciamo grazie e ci affidiamo alla solidarietà di tutti gli amici.
Lavori in Corso
INDIGNATI E DETERMINATI A CONQUISTARE DIRITTI
dell’irregolarità, l’indifferenza di tutti gli Enti Locali e del Governo di fronte una situazione che a Castel Volturno diventa sempre più difficile. Sono queste le
cose che fanno indignare! Dopo una lunga giornata di lotta sono state fatte promesse, da parte della Questura e Prefettura, per rispondere alle richieste sostenute dalla manifestazione: rilascio di permessi di soggiorno per motivi umanitari e accelerazione nell’iter burocratico del rilascio di permessi di soggiorno e titoli di viaggio. Gli immigrati e rifugiati veglieranno su queste promesse e saranno pronti a scendere in piazza di nuovo qualora tali promesse rimarranno solo parole che volano via al primo soffio di vento.
Tutti coloro che volessero sostenere le nostre attività possono visitare il sito www.neroebianco.org e cercare l’icona del pacchetto solidarietà: troverete tutte le indicazioni per sostenerci. Casa del Bambino Missionari Comboniani Via Matilde Serao, 8 81030 - Castelvolturno (CE) tel 0823 851390 - 853283