Anna Catalano Scordo
Filastrocche e vitamine PER GIOCARE CON LA GRAMMATICA
Presentazione di
Vincenzo Borgia
Edizioni Didattiche Gulliver
• Presentazione • Facilitare, rendere gioioso l’apprendimento della lingua italiana, consolidarlo, è compito degli insegnanti delle prime classi della Scuola Primaria. Le modalità? Eccovi una serie di esempi intelligenti, felici e certamente utili, offerti dall’insegnante Anna Catalano che, provvista di ottima cultura professionale e insieme di fervida creatività, ha inventato per i suoi bimbetti delle prime classi, una quantità di filastrocche e di conte per “giocare con la grammatica”. Con questi mezzi, essa attinge certamente risultati didattici notevoli, senza penose applicazioni allo studio da parte dei suoi alunni. La rima e l’iterazione usate nei versi aiutano molto, infatti, i piccoli “studiosi”; l’apprendimento e la sicura memorizzazione rendono giocosi compiti, altrimenti non sempre graditi e facili. Chi ricorda gli insegnamenti grammaticali del passato sa come flessioni di verbi, uso di preposizioni, accentazioni, consonanti doppie, distinzioni di suoni palatali e gutturali, e tant’altro ancora, risultavano imprese faticose, sgradevoli spesso, e altrettanto spesso, destinati a risultati mediocri, quando, addirittura, non sufficienti. Il gioco linguistico, il nonsense, la filastrocca, se bene usati, possono produrre risultati didascalici assai importanti ai fini della conquista della padronanza linguistica, obiettivo fondamentale dell’azione didattica della scuola. Nei decenni passati Gianni Rodari, in questo ambito, ha fatto scuola a moltissimi insegnanti italiani e di altri Paesi del mondo, con sicuro beneficio e gradimento di legioni di allievi. Insegnanti colti e creativi, come Anna Catalano, hanno applicato i canoni appresi (“La Grammatica della Fantasia”) e, per loro mezzo, hanno prodotto “in proprio” altre interessanti tecniche linguistiche, tenendo in grande onore il concetto che il gioco è il modo migliore e più naturale di apprendere nelle prime età, e che la componente ludica dura anche nell’età adulta e nella vecchiaia. In tempi a noi vicini, studi sull’educazione hanno messo in luce la funzione, ai fini dell’apprendimento, del gioco nella vita dell’uomo e degli animali. © Edizioni Didattiche Gulliver
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Ma già nei tempi antichi il concetto era noto. Per tutti basti ricordare che il più grande teorico dell’educazione della civiltà romana, Marco Fabio Quintiliano, consigliava di fare in modo che per il bambino, lo studio -e di conseguenza l’apprendimento- sia un gioco. Su questa strada attendiamo nuove ricerche e nuovi risultati dalla nostra autrice, la quale, al talento didattico costantemente dimostrato, aggiunge la diligenza, la cura assidua nello svolgimento della nobile professione di educatrice, guidata dall’amore e dal rispetto dei più autentici bisogni dei fanciulli che Le vengono affidati.
Vincenzo Borgia Dirigente Tecnico del MIUR
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C’erano in cielo migliaia di stelle (C’erano)
C’erano in cielo migliaia di stelle, c’erano in tavola tante frittelle, c’erano i gigli e le rose in giardino, c’erano un cane, una gatta e un topino. C’erano i libri dentro un cassetto, c’erano pure un maglione e un berretto, c’erano tanti papaveri rossi, c’erano sette ranocchi nei fossi. C’erano i bimbi a giocare sul prato, c’erano i dolci di cioccolato, c’erano un tempo, c’erano allora, se guardi bene, ci sono anche ora.
Per es ercitarti vai a pag .
???
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Se ho
(HO - provo una sensazione)
Se ho freddo mi copro, se ho caldo mi scopro, se ho fame un tantino io mangio un panino. Se ho sonno un pochetto, io dormo nel letto, se ho sete arretrata, io bevo aranciata. Se poi ho mal di pancia, non vado mai in Francia ma quando ho dolore, io chiamo il dottore.
Per es ercitarti vai a pag .
???
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C’erano in cielo migliaia di stelle (C’erano)
Che cosa si nasconde? Se colori in nero gli spazi con le frasi sbagliate e in azzurro quelli con le frasi esatte, lo saprai.
la dico o All’e c’eran li non giorna
ccio e u t s t a ’ Nellrano tan Non ho no c’e enne a visto r p ’e ma n li isti se c’eran C oi no o v nonni h Cerano Sulla tre rose A casa sp cerano gli nel vaso c’e iaggia rano ta zii ombrel nti A e l l o loni zoo cer du ano C’ o o t le tigri no era ran l tet Non e n n o C i su c ’era c’e o att n g ra n uvo o no in c le ? ielo ma i o n c a C’er ai non orm o più son
o ran c’e ifosi dio i t sta a d lo iai Al igl a m em cin no Al c’era osti i p t vuo
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Se ho
(HO - provo una sensazione)
Messaggio Segreto Che cosa hanno Marco e Alessio? A numero uguale corrisponde lettera uguale. 12 - 13 - 12 8 - 13 11 - 1 - 12 - 7 - 9 - 1 - 18 - 13 5 8 - 13 18 - 1 - 12 - 18 - 1 6 - 1 - 11 - 5. 5 9 - 13 12 - 13 - 12 8 - 13 14 - 16 - 5 - 17 - 13 10 - 1 11 - 1 - 7 - 10 - 9 - 1 5 8 - 13 6 - 16 - 5 - 4 - 4 - 13.
1=A 2=B 3=C
4=D 5=E 6=F
7=G 8=H 9=I
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10=L 11=M 12=N
13=O 14=P 15=Q
16=R 17=S 18=T
19=U 20=V 21=Z 189