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ANNO XVII 8-14 settembre 2012
Sistemi economici e sociali della Puglia
e 1,00 - Settimanale di informazione economica - www.gazeco.it - Spedizione in abb. postale 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari
IL PROF MONTI A BARI
Presidente ci dica qualcosa di meridionale
L'Ilva a Taranto in un mondo green
Sarzana due righe
n DIONISIO CICCARESE
n WALDEMARO MORGESE
R
iecco la Fiera. A ravvivarne la scolorita immagine quest'anno è la crisi dell'Europa. Paradossalmente è la crisi che porta a Bari il presidente del Consiglio Monti dopo (ricordiamolo) le assenze del predecessore Berlusconi. E mentre si è persino provato a fare polemica sui tempi della presenza del professore, da meridionali dobbiamo riconoscere di essere in debito con questo Governo per almeno un aspetto: averci liberato dalla fastidiosa e quotidiana presenza dei vari Bossi, Maroni, Salvini, Borghezio e tutti gli altri colonnelli delle "verdi truppe" che inscenavano il tiraemolla con le divisioni berlusconiane condendolo con sortite contro il Sud. Ecco da Monti ci aspettiamo che ci dica qualcosa di... meridionale. Che mostri la consapevolezza che l'arretratezza di questa parte del Paese è figlia dell'abbandono, dell'assenza di infrastrutture vitali, di risorse promesse e mai arrivate, di risorse assegnate e dirottate. Ma questa è cronaca che è diventata triste storia dal presidente Monti possiamo e dobbiamo aspettarci una visione che guardi al futuro. E l'Italia nel suo futuro non può che avere il riscatto del Sud, la capacità di allineare questa parte del Paese a standard europei. E' questa la parte in cui sono più ampi i margini di sviluppo, è qui che si deve accendere il motore in grado di segnare la crescita. E' esattamente il contrario di quel che si fa da sempre costringendo la nostra impresa a impegni ciclopici. In assenza di una politica nazionale per il rilancio del Sud si favorisce il ruolo di una classe politica locale e di un apparato burocratico specializzato in interdizione (con tutte le distorsioni che ciò comporta). Il Sud ha bisogno di ciò che non ha più da molto tempo: un governo autenticamente nazionale. Capace di far comprendere al Nord che la sua ricchezza è il Sud.
IL CASO
AL VIA LA 76ESIMA EDIZIONE DELLA CAMPIONARIA
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Fiera del Levante tecnologia e moda MERCATI
L'auto affonda ancora: ad agosto calo del 20%
POMODORO
Annata nera per l'oro rosso: produttori allo stremo
I DATI NIELSEN
YouTube ecco come è cambiata la musica
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Schirone a pagg. 8 e 9
Levantaci alle pagg. 4 e 5
Traversa alle pagg. 12 e 13
n’azienda da Terzo Mondo nel Sud d’Italia: questo è forse divenuta l’Italsider-Ilva di Taranto e la retorica produttivistica dei vari “coinvolti” non commuove granché ad essere sinceri, salvo tutto quanto connesso al diritto al lavoro (comunque non necessariamente da esperire nelle industrie pesanti). Tanto più che l’Ilva potrebbe diventare un bis dell’auto: soldi, molti, della collettività italianaeuropea dati a strutture private, con i risultati che ora sappiamo. Di certo, in ogni caso, la vicenda dell’ILVA di Taranto ha molteplici ‘chiavi’ di lettura, così come l’hanno avuta altri centri siderurgici in Italia. A Bagnòli l’Italsider, trascorsa la parentesi delle Partecipazioni Statali, nel 1992 chiude smobilitando migliaia di dipendenti. Dopo che gli impianti sono smontati e trasferiti in Cina e i capannoni distrutti con la dinamite, la società civile e religiosa, la politica, le istituzioni pubbliche si sono poste il problema di come riqualificare l’area per ridarle vita: un problema immane, credo però che così Bagnòli sia oggi molto più avanti di Taranto, dove invece la società civile e religiosa, la politica, le istituzioni pubbliche sono perlopiù schierate in una posizione di retroguardia, cioè soltanto difensiva (lenita con il refrain di comodo - perché tardivo e comunque irreale nel contesto dato - “coniughiamo lavoro e ambiente”). Dispiace scrivere parole così crude, anzi ci fa male in quanto mai come in questo caso le parole incidono sulla carne viva di migliaia di lavoratori che vedono lo spettro della disoccupazione. Ma non si può abdicare alla ragione e al buon senso. Infatti il problema di Taranto è, oggi, un grande problema di riconversione economica radicale, non più di compatibilizzazione fra acciaio e città, vale a dire di applicazione di pannicelli caldi. Né l’idea pratica (ma proterva) di radere al suolo le case confinanti con lo stabilimento può risolvere la questione. segue a pag. 11
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L'EVENTO
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La Campionaria sarà aperta fino al 16 settembre Si alza il sipario sulla 76esima edizione della Fiera del Levante che parte all'insegna della modernità. Il nuovo corso regala spazio all'innovazione tecnologica: tramite cellulari e computer è possibile interagire con il "mondo Fiera" e conoscere meglio le produzioni degli espositori. La campionaria chiuderà i battenti il prossimo 16 settembre.
BARI n LE NOVITÀ DELLA 76ESIMA EDIZIONE
Contro la crisi la Fiera "scopre" la tecnologia n GIORGIO PUZZOVIO
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arà un'edizione più tecnologica. La 76esima Fiera del Levante apre le porte alla modernità per rispolverare l'antico prestigio, appannato negli ultimi tempi da polemiche e crisi economica. L'impronta high-tech della campionaria barese parte dal sito web dedicato all'evento che si svolgerà dall'8 al 16 settembre: i servizi interattivi dedicati agli espositori permettono un viaggio virtuale in 3D all'interno del quartiere fieristico, l'allestimento di vetrine interattive e la realizzazione di siti dedicati all'e-commerce. Tramite le pagine web, inoltre, potranno essere reperite documentazioni tecniche e commerciali. La Fiera del Levante troverà spazio anche su cellulari e tablet grazie all'app dedicata al-
l'evento: lo strumento informatico, scaricabile sul sito www.fieradellevante.it, permetterà ai visitatori di muoversi con maggiore dimestichezza fra gli stand. L'app (disponibile per sistemi Apple e Android) offrirà, oltre alle mappe interattive, anche l'aggiornamento continuo delle offerte commerciali presentate dagli espositori. La fiera tecnologica sbarca anche sui social network: tutti gli appuntamenti della 76esima edizione troveranno spazio su Facebook e Twitter. I possessori di smartphone potranno saggiare le potenzialità della fiera campionaria grazie alle novità introdotte nei saloni dell'Arredamento e dell'Edilizia Abitativa. Tramite l'utilizzo del cellulare con i software realizzati per l'occasione, sarà possibile accedere alle documentazioni promozionali preparate dalle aziende ospitate negli
stand. Per risollevare le sorti della Fiera del Levante si tenta anche un frivolo maquillage: la bellezza, l'estetica e la cura del corpo sono, infatti, il filo conduttore del Bari Beauty Show, ospitato nei padiglioni 90, 91 e 94. Il salone intitolato "Fiera delle Vanità" si estende su 2.500 mq, dedicati ai nuovi ritrovati della moderna cosmesi, ai prodotti professionali per acconciatori ed alle attrezzature per istituti di bellezza. Troveranno spazio anche le nuove tendenze della dietologia e del make up. Il ricco calendario di appuntamenti del Bari Beauty Show propone dimostrazioni pratiche di massaggi e trucco, decorazioni di unghie e body painting. Le speranze della new economy passano anche per un colpo di cipria.
IL SALONE 1 / MOSTRE, PASSERELLE E LECTIO MAGISTRALIS CON L'ARCHITETTO DE LUCCHI
Spazio alla moda ed al design Lo stile italiano sale in cattedra. La Fiera del Levante celebrerà la tecnica e l'arte di Michele De Lucchi, architetto di fama internazionale. Nel padiglione 170 è allestita una mostra-progetto ideata dal designer romagnolo. De Lucchi terrà, lunedì 10 settembre nella sala Tridente, una lectio magistralis intitolata "I miei orribili e meravigliosi clienti". L'occasione permetterà di ripercorrere la carriera dell'architetto sin dai primi passi compiuti nell'innovativo gruppo Memphis, fino alla direzione dell'ufficio design di Olivetti ed alla creazione della lampada Tolomeo. La campionaria strizza l'occhio anche alla
moda. Il padiglione 9 è dedicato al made in Puglia con la presentazione dell'eccellenze offerte dal settore tessile e manifatturiero locale. Il salone dedicato all'evento offre sfilate di moda accompagnate dalla musica dei dj Black Vibration, ma anche postazioni dedicate alle radio e blogger del settore. Lo spazio dedicato alla moda può sfoggiare anche un prezioso diamante rappresentato dalla mostra "Donne in scena": l'esposizione presenta alcuni capi realizzati dalla Maison Gattinoni per dive del cinema come Anna Magnani, Audrey Hepburn, Anita Eckberg, Lucia Bosè, Kim Novak e Ingrid Bergman. g.p.
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Biglietti a "prezzo politico" fissato a 3 euro. I vertici della Fiera del Levante dichiarano guerra alla tradizionale diffusione dei ticket omaggio: l'ingresso al quartiere fieristico presenta un costo dimezzato rispetto alla precedente edizione. La maggior parte dei 50.000 mq d'esposizione è dedicata all'arredamento, spazio anche per la moda e l'enogastronomia
L'EVENTO
Il prezzo diventa popolare ma è guerra agli "omaggi"
I NUMERI n L'ASPETTATIVA DELL'ENTE È DI 300MILA INGRESSI
In tempi di difficoltà ecco ticket low-cost
Per contrastrare il calo di visitatori
Il periodo non è semplice ma il gusto... è lo stesso
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Il padiglione 18 presenta le prelibatezze del Mezzogiorno d'Italia. Negli stand è possibile degustare vini e specialità gastronomiche locali. Nei 2.700 mq di superficie espositiva è presente un ampio spazio dedicato alla Puglia: 53 box, dotati di allaccio idrico ed elettrico, propongono il meglio della cucina regionale. (g.p.)
a vera novità è il costo del biglietto d'ingresso, più che dimezzato rispetto all'edizione precedente. L'accesso ai 50.000 metri quadrati del quartiere fieristico costerà 3 euro, sono previsti ulteriori sconti per acquisti di biglietti in stock. La riduzione del prezzo è una delle soluzioni d'emergenza già sperimentate l'anno scorso per contrastare la drastica diminuzione dei visitatori: durante il corso della precedente edizione si applicarono variazioni sul costo del ticket che sembrava essere una delle cause principali della crisi della fiera campionaria. Il costo di 7 euro per biglietto è stato rivisto al ribasso in questa 76esima edizione.
Biglietti da 7 a 3 euro, più altri sconti per chi arriva in bici Confermate le agevolazioni per i virtuosi dell'Ambiente: chi giungerà in Fiera con la bici, potrà accedere gratuitamente agli stand. I vertici dell'Ente Fiera annunciano poi lo stop ai biglietti omaggio: l'acquisto di pacchetti di ticket sarà favorito da un costo agevolato (1,50 euro a biglietto) per gli espositori e gli enti interessati. Gli accorgimenti economici dovrebbero garantire, secondo gli addetti ai lavori, un numero di visitatori stimato attorno alle
IL SALONE 2 / CASE E ARREDI CON UN OCCHIO AL DESIGN E UNO ALL'AMBIENTE
L'edilizia punta tutto sulla sostenibilità Nuovo padiglione e tecnologia d'avanguardia per il salone dell'Arredamento. La superficie espositiva di 15.000 mq raccoglie le ultime produzioni di mobili per interni, arredi classici e contemporanei. Gli stand ospitano anche le nuove tendenze dell'illuminotecnica e del design. Nei padiglioni 138, 139 e 149 tro-
vano spazio antiquariato, poltrone e divani. L'ecosostenibilità è il filo conduttore dell'area 47 ovest e dei padiglioni 19 e 20: lo spazio che compone il salone dell'Edilizia Abitativa offre soluzioni funzionali per il rispetto dell'Ambiente. L'esposizione rilancia le energie rinnovabili e la loro applicazione all'interno della
casa. L'uso della tecnologia Meshagree permette agli espositori di inserire le offerte promozionali nella rete telematica gestita dalla Fiera del Levante. I files sono così a disposizione dei visitatori tramite smartphone e tablet. Il servizio sarà disponibile fino ad agosto 2013. g.p.
300.000 unità. Le premesse, però, non autorizzano all'ottimismo: le prenotazioni degli stand sono state in forte calo. Secondo il direttore generale della Fiera del Levante, Leo Volpicella, la crisi è reale, ma i numeri della 76esima edizione non sono catastrofici: "Il calo è solo del 30% precisa Volpicella - ed è dovuto alla crisi economica". Si punta molto sull'arredamento: l'80% degli stand, infatti, ospita mobilieri. Cambiano anche gli orari d'ingresso: da lunedì a venerdì la Fiera del Levante sarà visitabile dalle 10.30 alle 21. Il fine settimana garantirà orari più comodi dalle 9.30 alle 21.30. g.p.
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AGRICOLTURA
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GLi effetti dell’estate torrida colpiranno vite, ortaggi e olive La grande ondata di caldo che ha caratterizzato l’estate in tutte le regioni meridionali potrebbe avere una coda anche a settembre. La pioggia che si è abbattuta a inizio del mese ha lasciato una cappa di umidità deleteria anche per le coltivazioni. In Capitanata si teme una riduzione significativa delle rese produttive anche per vite, ortaggi e olive nella misura stimata del 20-30%.
CRISI n POCO PRODOTTO E TESIONI CON L’INDUSTRIA
C’era una volta il pomodoro: annata nera per l’oro rosso n MASSIMO LEVANTACI
E’
stato un tracollo storico, quello del pomodoro, quest’anno in Capitanata. Parliamo di un’economia che da sola movimenta qualcosa come 300 milioni di euro tra produzione diretta e indotto (logistica e trasporti), messa in ginocchio dalle bizze del tempo e probabilmente da una sempre più difficile convivenza fra produttori agricoli e industriali. Un rapporto ormai logoro, lo dimostra il mancato accordo (per il secondo anno consecutivo) sul prezzo da corrispondere al raccolto. Ma a dif-
ferenza di tutte le altre precedenti annate, in cui il mercato seguiva la sua logica della domanda-offerta, questa volta gli agricoltori non possono prendersela con i picchi di produzione perchè il sistema è scoppiato ed a rimetterci sono soltanto loro. La notevole carenza di prodotto - quantificata in non meno del 50% rispetto a un anno fa (14 milioni di quintali) - avrebbe dovuto far lievitare i prezzi e invece l’industria non ha scucito un solo centesimo in più, prendere o lasciare. E siccome il pomodoro è merce facilmente deperibile, i produttori non hanno potuto far
altro che accettare. “Ma così si continua a produrre sottocosto”, la stanca rimostranza delle imprese agricole ormai del tutto soggiogate alla logica del mercato industriale. Mercato che, occorre dirlo, non se la passa ormai più tanto bene: il pomodoro nel mondo non è più da tempo prerogativa italiana, i cinesi lo fanno benissimo al punto da aver conquistato la leadership del concentrato. Ci rimane il pelato, simbolo del vero made in Italy, ma passare dalla teoria alla pratica in queste condizioni non è facile. Chissà che l’afa di fine maggio e il caldo torrido dei mesi seguenti, oltre a sterminare gran
parte delle piantine, non facciano il miracolo di far rinsavire agricoltori e industriali per salvare un segmento dell’economia agricola tra i più redditizi. In Capitanata si produce circa un terzo del pomodoro italiano, ma i produttori denunciano ogni anno perdite di esercizio sempre più forti. Anche se poi l’anno seguente ci riprovano, come se la lezione non l’avessero ancora capita. Le organizzazioni agricole professionali denunciano il “sesto anno consecutivo di conti in rosso”: forse esagerano, ma qual è quella azienda che fa sempre lo stesso prodotto se sa che non funziona?
SFRUT TAMENTO / FENOMENO SENZA CONFINI, DIFFUSO DALLA CAPITANATA AL BRINDISINO
Gli “invisibili” in mano ai caporali
n Daniele Calamita parla con un nordafricano
Sul pomodoro è la solita caccia all’uomo in Puglia. All’uomo e alla donna, se è vero che secondo quanto denuncia la Flai Cgil -il fenomeno dello sfruttamento di manodopera al femminile è molto più radicato soprattutto nel Brindisino. In Capitanata invece si calcola che quest’anno abbiano lavorato nei campi circa 20mila braccianti extracomunitari e neocomunitari irregolari, arruolati dai caporali e pagati per una giornata di lavoro (12 ore) circa 20 euro. L’esercito degli “invisibili” - come l’ha definito la Cgil che ha lanciato una campagna nazionale - cresce a dismisura, il sindacato ha puntato i riflettori sulla provincia di Foggia, territorio “inadeguatamente governato” ha denun-
ciato Mara De Felici segretaria provinciale Cgil. La campagna, che durerà due anni, ha portato i sindacalisti anche sugli alberi di frutta di Bolzano e Padova perchè lo sfruttamento del lavoro non ha più connotazione geografica. Quanto alle donne braccianti, il segretario della Flai, Daniele Calamita, ha denunciato il caso delle donne addette ai processi di trasformazione in decine di aziende ortofrutticole del Foggiano: “Lavorano per 25 euro al giorno obbligate a turni anche di 12 ore”. Il segretario regionale Giuseppe De Leonardis accusa invece le forze di polizia: “Possibile che non riescano a fermare un solo pullman carico di donne che vengono portate sui campi nel Brindisino?”.
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AGRICOLTURA
L’infinita guerra sui prezzi fra produttori e industriali I prezzi che pagano le industrie per un chilo di pomodoro variano dai 6-7 centesimi per il tondo, a 8-9 centesimi per la specie più lunga quella che viene utilizzata per i pelati. Quotazioni “al di sotto della media” per i produttori, le stesse praticate anche al Nord. Secondo i produttori i prezzi dovrebbero lievitare a 10 centesimi per il tondo e 11-12 per il lungo.
LE ORGANIZZAZIONI n PROVOCAZIONE DI ONOFRIO GIULIANO
“Blocchiamo tutto per una stagione”
La proposta di Confagricoltura
Turni di irrigazione: novità del Consorzio di bonifica
Quest’anno il Consorzio di bonifica della Capitanata ha introdotto per la prima volta i turni d’irrigazione. L’acqua è stata razionata solo ai primi di settembre: nella diga di Occhito, il più grande invaso dauno, ci sono ancora 57 mln di metri cubi ma soltanto 17 mln di mc. possono essere riservati all’irrigazione (il resto tutto per il potabile).
n nofrio Giuliano, presidelte di Confagricoltura Foggia e il “tavolo” sul pomodoro alla Camera di commercio
Fermiamo per un anno il pomodoro, propone il presidente di Confagricoltura Foggia, Onofrio Giuliano. “Produciamo da sei anni sottocosto, le aziende agricole accumulano soltanto debiti e perdipiù con l’industria non c’è più uno straccio d’intesa su produzioni e prezzi: che senso ha continuare?”. La proposta trova per il momento tiepide le altre organizzazioni agricole. Coldiretti chiede ufficialmente il riconoscimento dello stato di calamità naturale (richiesta condivisa dalla stessa Confagricoltura, come da Cia e Copagri) il presidente Pietro Salcuni sottolinea come i danni da mancata coltivazione abbiano ormai superato “il 50% delle superfici investite”. Ma il
sasso nello stagno lanciato da Giuliano è senza precedenti: “Sul pomodoro - spiega il presidente di Confagricoltura Foggia - domandiamoci se non sia arrivato il momento di porre un freno, di darci una pausa di riflessione di un anno che potrebbe tornare utile anche alle industrie di trasformazione per alleggerire i loro depositi di merce invenduta. Sarebbe forse un rimedio traumatico ancorchè necessario per salvare la produzione in Capitanata da una speculazione senza freni che tiene bassi i prezzi oltre l’inverosimile, nonostante le rese si siano dimezzate ben oltre le richieste delle stesse industrie che però hanno fatto finta di non accorgersene. Ma continuare a pro-
ANTICA PIAGA / CONTINUANO I FURTI DI ACQUA: I RESPONSABILI RESTANO IGNOTI
I 50mila furbetti dell’allaccio abusivo L’ultimo enorme prelievo abusivo è stato scoperto qualche giorno fa a San Ferdinando di Puglia: l’allaccio abusivo sottraeva dalla rete pubblica acqua che avrebbe potuto servire un abitato di 10mila persone. E qualche giorno prima un altro allaccio abusivo era stato scoperto a Vieste, un altro buco
capace di approvvigionare almeno mille persone in una giornata. Si trovano i buchi, ma scoprire i ladri è più difficile. Sono in tutto 50mila le posizioni anomale scoperte finora dall’Acquedotto, non tutte in Capitanata anche se il fenomeno dei furti d’acqua in questa
provincia è comunque molto radicato tra gli agricoltori come testimoniano i continui ritrovamenti di allacci abusivi. Nessuna zona è immune come testimonia anche il buco nella rete scoperto nel maggio scorso a Zapponeta, oltre 20 litri al secondo sottratti alla comunità dall’alba al tramonto.
durre sottocosto non conviene più a nessuno se non si parte da un accordo interprofessionale che per il pomodoro lungo non può scendere al di sotto degli 11-12 centesimi di euro al chilo”. Confagricoltura sollecita “scelte radicali” anche per combattere l’emergenza idrica in provincia di Foggia, seconda pianura per estensione più grande d’Italia. “Le dighe non bastano più dobbiamo pensare a soluzioni più immediate e forse anche meno costose per combattere la sete, come un più deciso impulso sull’affinamento delle acque reflue. Possiamo già dire che la prossima stagione agricola si aprirà all’insegna della siccità”. (m.lev.)
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Bari - Fiera del Levante Padiglione 152 dall’8 al 16 Settembre 2012 Partecipa a workshop e seminari tematici, consulta importanti esperti nell’orientamento al lavoro, vieni a conoscere le esigenze delle realtà produttive del nostro territorio e i vantaggi dei percorsi formativi. Scopri le opportunità occupazionali e consulta i bandi per lo start up d’impresa. Resta aggiornato sulle iniziative che Regione Puglia ha studiato per il tuo futuro. Gli strumenti ci sono, è il momento di usarli.
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AGRICOLTURA
Cala il mercato dei vini sfusi il mercato preferisce la qualità Occhio alla qualità, è in calo l’export dei vini sfusi. Qualità, bottiglia e marketing non sono più una possibilità ma una scelta obbligata per i produttori pugliesi. Nella prima parte del 2012, secondo i dati Fedagri, gli sfusi hanno registrato il – 23% in volume, mentre quelli imbottigliati hanno conquistato il + 3% in volume e il + 6% in valore. Sul mercato internazionale spira finalmente il vento del buon vino.
VINO n UN MESE CRUCIALE PER I ROSSI TRA PESSIMISMI E QUALCHE SPERANZA
E' l'ora della vendemmia
I produttori confidano in un settembre con pioggia n Le previsioni parlano del record negativo
n La Puglia sempre in prima linea: è terza per
assoluto (-7,7 ettolitri rispetto al 2011)
quantità dopo il Veneto e la Sicilia.
DIFETTA L'ORIENTAMENTO AL MERCATO
Ottimo prodotto poco marketing
n ANTONELLA MILLARTE
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ono 128.000 i posti di lavoro che potrebbero essere riempiti anche oggi se, davvero, ci fossero quelle nuove professionalità di cui le aziende italiane hanno bisogno. La cifra è senz’altro sottostimata poiché molti imprenditori hanno pure rinunciato a cercare: non vogliono un laureato in lingue straniere ma, giusto per fare un esempio, un responsabile commerciale che sappia le lingue straniere. La Puglia non fa eccezione, anzi con la prosperità della sua agricoltura e il boom di iscrizioni alla facoltà di Agraria ha proprio bisogno di completare la filiera: dal campo, dove oramai siamo maestri di eccellenza, fino alla scaffale, dove invece stentiamo a far arrivare i nostri prodotti. Una risposta a questa sete di sapere mirato, che porti ad occupazione reale, arriva da Locorotondo dove ha sede la Fondazione ITS Area Nuove Tecnologie per il Made in Italy/ Sistema Alimentare/ Settore produzioni Agroalimentari. Scadrà il 12 settembre il termine per iscriversi al percorso biennale di formazione ad hoc di “tecnico superiore per il marketing territoriale dei beni enogastronomici”. La proposta, spiega il presidente della Fondazione ITS che il prof. Vito Nicola Savino che guida la facoltà di Agraria all’università di Bari, è rivolta alla formazione di profes-
sionisti che aiutino i produttori pugliesi a dare valore aggiunto ai loro prodotti. In Italia le Fondazioni sono 59, di cui 9 per l’Agroalimentare, la necessità di andare incontro alle esigenze flessibili del mondo del lavoro è fortissima”, spiega il presidente Savino. Vogliamo fare un altro esempio? L’olio di oliva, croce e delizia della Puglia che il mese prossimo – come sempre – al via della raccolta vedrà un crollo dei prezzi all’ingrosso, con relative proteste. Diciamolo, con franchezza, che senza marketing non riusciremo ad entrare nelle richieste dei consumatori convinti – come ci dicono gli studi di settore – che sia la Toscana la maggiore produttrice di olio (in realtà solo il 3% rispetto al 40% della Puglia) e pure di uva da tavola (di fatto zero rispetto al 70% della Puglia). Miracoli del marketing enogastronomico? Direi proprio di sì. Ora la possibilità di andare avanti c’è anche in Puglia, e la partecipazione è gratuita poiché la Fondazione ITS di Locorotondo ha quasi mezzo milione di euro da utilizzare per la formazione. Il corso si terrà ad Altamura, Cerignola e Copertino, con 2000 ore complessive di cui ben 800 di stage. Il modulo per le iscrizioni è su www.itsagroalimentarepuglia.it. E, chissà, che i frutti di questa vendemmia non possano essere venduti meglio di quanto si è fatto finora.
\Siccità significa vendemmia amara. E, per ora, si incrociano le dita perché dopo il via ad agosto per le uve bianche c’è da vedere cosa succederà nel mese cruciale di settembre. La produzione nazionale di vino si avvia verso il record negativo assoluto di 39,4 milioni di ettolitri (-7,7 rispetto al 2011). La stima è elaborata sulla base dei dati delle 400 cantine di Fedagri-Confcooperative, che rappresentano oltre il 50% della produzione vitivinicola italiana. Più prudente e di attesa, invece, la presa di posizioni di Assoenologi. “Malgrado i sette anti-
RIDUZIONI
Toscana brutto colpo
cicloni che hanno infiammato l’Italia da Nord a Sud e una carenza di piogge estive che ha battuto ogni record, non tutto è perduto. Se nel mese di settembre si avranno temperature adeguate, giuste precipitazioni e forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, non è escluso che si possa ottenere un millesimo di alto livello in molte regioni italiane. Ad oggi - sottolinea il direttore nazionale Giuseppe Martelli - è stato raccolto meno del 15% dell’uva. Il pieno avverrà nella seconda decade di settembre”. “Siamo quindi di fronte ad un’annata che deve ancora giocare
Le riduzioni più significative riguardano la Toscana (-20%) e la Puglia (-20%), dove le diminuzioni del raccolto riguardano in particolare le zone viticole del Salento, ed il Veneto, che resta la prima regione produttiva italiana ma con circa il -12%. (A.Mil.)
buona parte delle sue potenzialità. Per questo - precisa il direttore – non è opportuno fare previsioni, visto che il prossimo mese sarà determinante, in particolar modo per i vini rossi”. Ma le cifre si rincorrono, comunque, e per la Puglia sono cifre di grosso rilievo economico: insieme a Veneto e Sicilia siamo i maggiori produttori italiani di vino. Come ogni anno, chiuso il ciclo della vendemmia, si aprirà la stagione delle trattative: le nostre bottiglie riusciranno a spuntare un prezzo dignitoso? A.Mil.
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MERCATI
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Perdite anche per lo Stato in termini di Iva: 2,3 miliardi La filiera dell’auto sta generando allo Stato - secondo Jacques Bousquet, numero uno dell’Unrae - perdite di gettito IVA a fine anno per circa 2,3 miliardi di euro (rispetto ad un trend normale di mercato) e un concreto pericolo occupazionale per almeno 10mila addetti diretti. Secondo Bousquet è impensabile che tra i 150 tavoli della crisi che impegnano il Governo, non ce ne sia uno che si occupi seriamente della filiera dell’auto, tornata indietro di cinquant’anni ad agosto. (a.s.)
CRISI n CONTRAZIONE DEL 20,23% SULLO STESSO MESE DEL 2011
Auto: agosto mese nero nono calo consecutivo
n ALESSANDRO SCHIRONE
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el mese di agosto si verifica il nono calo consecutivo a due cifre per il mercato automobilistico italiano. Sono state infatti immatricolate 56.447 autovetture con una contrazione del 20,23% sullo stesso mese del 2011. Questo risultato negativo ha portato il consuntivo dei primi otto mesi 2012 a quota 981.030 con un calo del 19,86% sul livello già molto depresso dello scorso anno e ha indotto il Centro Studi Promotor GL events, uno fra i maggiori conoscitori del settore, a ritoccare a ribasso la sua previsione per le immatricolazioni nell’intero 2012 che ora si colloca a quota 1.370.000 unità. Si tratta di un livello inferiore del 42% alle immatricolazioni medie annue del periodo precedente la crisi globale dell’economia iniziata nel 2008 e, per l’automobile, ormai supe-
rata, dato che il mercato è in forte ripresa in tutto il mondo tranne che nell’area Euro. La prima delle nove contrazioni a due cifre consecutive di cui si è detto si è verificata nel dicembre 2011 in coincidenza con l’approvazione della manovra “Salva Italia”. La causa principale della grave situazione del mercato è, infatti, l’effetto dei provvedimenti varati per far fronte agli attacchi dei mercati finanziari al debito pubblico italiano. Le misure doverosamente adottate dal Governo, facendo leva sulla fiscalità, hanno avuto un impatto immediato positivo sulle prospettive del debito pubblico, ma fortemente negativo sull’economia reale e, quindi, anche sulla domanda di autovetture. Per cercare di contenere le ripercussioni sfavorevoli sull’economia, secondo il Centro Studi presieduto da Gian Primo Quagliano sarebbe stato necessario adottare contestualmente alla manovra “Salva
Italia” misure congiunturali, cioè di effetto immediato, anche per sostenere la domanda e di conseguenza l’attività produttiva. Ciò sarebbe stato possibile ricorrendo anche in questo caso allo strumento fiscale per alleggerire il prelievo sui salari reperendo le risorse necessarie con ulteriori incrementi di tassazione sui soggetti con maggiore capacità contributiva. Per la ripresa dell’economia - secondo quando evidenziato dal centro bolognese esperto del mercato dell’auto - il Governo si è invece affidato a una politica di riforme strutturali ancora in gran parte inattuate e, in ogni caso, per loro natura destinate a essere inefficaci nel breve-medio termine. Vi è, quindi, una forte sfasatura temporale tra l’efficacia delle misure di risanamento finanziario e quella dei provvedimenti per sostenere l’economia. Nel primo caso si è adottato, infatti, un approccio congiunturale, nel secondo un approccio strutturale.
SPESE / IL 15% IN PIÙ RISPETTO ALLO SCORSO ANNO IN RIFERIMENTO AD UNA MEDIA CILIDRATA
Mantenere un'automobile nel 2012 costa 4.600 euro Il costo complessivo per il mantenimento di un’automobile di media cilindrata, nel 2012 è di 4.628 euro, ben il 15% in più rispetto allo scorso anno, pari ad una maggiorazione di 588 euro. È quanto emerge dallo studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, secondo cui se a tale cifra si aggiungono le spese per il bollo, il costo di acquisto (re-distribuito su 10 anni) ed il costo dei mancati interessi sul capitale utilizzato per l’acquisto dell’auto (calcolato sempre per 10 anni) emerge che – si legge – nel 2012 il costo annuo di un’automobile ammonta complessivamente a 7.073 euro. L’associazione dei consumatori sottolinea che ad incidere su tale andamento sono soprattutto i prezzi dei carburanti e delle polizze assicurative Rc. (a.s.)
COLDIRETTI-SWG
Un italiano su tre "rimanda" Con la crisi dell’economia, quasi un italiano su tre ha ridotto, rinunciato o rimandato, l’acquisto dell’auto per risparmiare a favore della spesa per la tavola e per i figli che risultano le due voci di acquisto meno sacrificabili dalle famiglie. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti-Swg in occasione della diffusione dei dati sulle immatricolazioni delle auto, dalla quale si evidenzia che solo il 16% degli italiani è arrivato perfino a ridurre o a rimandare gli acquisti alimentari, ed appena il 9% quelli per i propri figli. Le rinunce principali, oltre appunto all’acquisto dell’auto, hanno riguardato – secondo quanto evidenziato dalla Coldiretti – le vacanze per il 50% degli italiani, il tempo libero per il 47%, gli acquisti tecnologici per il 34%, e le attività culturali per il 33%. La crisi ha cambiato dunque le priorità degli italiani, che hanno tagliato soprattutto il superfluo in favore dei beni essenziali per la famiglia come l’alimentazione, la salute e la scuola. (a.s.)
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MERCATI
E' ancora la Fiat Panda l'auto italiana più venduta Fiat Panda risulta ancora una volta l’auto italiana più venduta, seguita dalla Punto. E tra le top ten ci sono anche 500, Ypsilon e Giulietta. Il crollo di agosto ha coinvolto anche tutti i marchi esteri, con solo poche eccezioni tra cui spicca il +77,6% di Kia e il +63,5% di Land Rover. Tutti con cali a due cifre i principali importatori. Il primo si conferma Volkswagen (-11%), seguito da Ford (-35,4%) e Opel (-19,5%). Molto accentuato i cali di Citroen (-43,3%) e Renault (-37,5%). (a.s.)
OSSERVATORIO FINDOMESTIC n PROPENSIONE AL NUOVO
Deboli i segnali di ripresa ma le statistiche... L a ripresa del mercato dell’auto, come quella dell’economia reale, appare oggi più che mai legata al superamento della sfasatura tra l’efficacia delle misure di risanamento finanziario e quella dei provvedimenti per sostenere l’economia con l’adozione di misure congiunturali e, quindi, di effetto immediato anche per il sostegno della domanda. Dal mercato dell’auto non giungono tuttavia soltanto dati statistici negativi, ma anche qualche indicazione in controtendenza. L’Osservatorio Findomestic segnala che la propensione all’acquisto di autovetture nuove, dopo aver toccato il minimo storico in aprile, da maggio è in ripresa, sia pure modesta, mentre anche il clima di fiducia degli operatori del
settore automobilistico determinato dal Centro Studio Promotor GL events da luglio è in moderato recu-
pero dopo il minimo storico toccato in giugno. Questi deboli segnali, che
non trovano ancora riscontro nei dati statistici, possono essere interpretati come indicazioni, da un lato, di un persistente interesse per l’automobile degli italiani e, dall’altro, di una manifestazione da parte degli operatori della volontà di mantenere il loro impegno per sostenere il mercato italiano dell’auto nonostante tutto. La maggior parte degli operatori sa di poter contare su novità di grande interesse messe a punto dalle case automobilistiche per cogliere le opportunità insite nelle prospettive di sviluppo del mercato mondiale dell’auto. L’offerta di vetture è infatti oggi quanto mai accattivante e presto, in Italia, potrebbe verificarsi una buona ripresa delle immatricolazioni. (a.s.)
CL ASSIFICA / TRA LE PIÙ RICHIESTE ANCHE VOLKSWAGEN GOLF E AUDI A4
Bmw Serie 3: primo posto tra i desideri
AutoScout24: l'indice sale dello 0,46% L’indice AutoScout24 dei prezzi delle auto usate di agosto sale dello 0,46% rispetto a luglio, attestandosi a quota 12.994 euro e pertanto, dopo dieci mesi di continuo calo, lo scorso mese segna il primo momento di stabilizzazione nell’intero anno. L’indice - si legge in una nota - è in controtendenza rispetto ai dati relativi al mercato dei veicoli nuovi comunicati dall’associazione Federauto, che segnala un 20% rispetto ad agosto 2011. (a.s.)
Secondo quanto riportato ancora da AutoScout24, una tra le principali aziende specializzate nel settore dell’auto sul web, nella classifica delle dieci auto più richieste in assoluto salgono rispettivamente sul podio Bmw Serie 3 al primo posto, poi Volkswagen Golf e Audi A4. Seguono dalla quarta posizione Bmw Serie 5, Audi A3, Mercedes-Benz Classe C, Mercedes-Benz Classe E, Audi A6, Bmw Serie 1 e Porsche 911. (a.s.)
I MOTIVI
Caro-benzina tra i freni del mercato Facendo un passo indietro, nel mese di luglio sono state immatricolate intanto 108.826 autovetture con un calo del 21,4% sullo stesso mese del 2011, mentre il consuntivo gennaio-luglio chiude con 923.739 immatricolazioni e con un calo del 19,9%. Con il dato di luglio peggiora ulteriormente il quadro che ha caratterizzato il mercato dell’auto nel 2012. È calata la previsione per l’intero anno. Sulla situazione del mercato dell’auto pesano una serie di fattori di freno specifici, ma soprattutto influisce ovviamente la solita difficilissima situazione economica. I fattori di freno specifici più penalizzanti sono il caro-carburanti, il livello insostenibile dei premi di assicurazione RC auto, le difficoltà di accesso al credito e una tassazione sulla proprietà e sull’uso dell’auto estremamente elevata ed ulteriormente inasprita anche recentemente con la riduzione della deducibilità dei costi per le auto aziendali introdotta con la “riforma del lavoro”. Tra gli elementi che hanno fatto ritornare il livello delle vendite al 1979, cioè a 33 anni fa, secondo gli ultimi dati disponibili, la disoccupazione (il cui tasso è salito al 10,8% con un incremento di ben 0,3 punti percentuali nel mese di giugno rispetto al precedente). A maggio, invece, la produzione industriale ha accusato una diminuzione tendenziale del 6,9% e le vendite del commercio al dettaglio a prezzi correnti sono scese del 2%. (a.s.)
8 settembre 2012
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SERENA - CUORE GRUPPO ASSISTENZA
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L'Ilva a Taranto in un mondo green
segue dalla prima
Per anni nessuno ha voluto vedere, sentire, osare immaginare, a parte la Magistratura che operò “controcorrente” fin dal 1982 con un “pretore d’assalto”. Le istituzioni pubbliche (Ministeri, Regione, Provincia, Comune…) tra l’alternativa di scontrarsi con il potente patron privato e quella di con-vivere in cambio di qualche riduzione di veleno hanno scelto la seconda. Non parliamo neppure di Confindustria o dei Sindacati. La società civile (anzi, segmenti di essa) si era svegliata da un po’ (meno male!), la politica ha sguazzato (in alcuni casi indecorosamente). La Chiesa ha sostanzialmente taciuto. Questo il quadro desolante cresciuto attorno all’acciaio di Taranto. Anche i mass-media stanno fallendo: in TV anchorman abbronzatissimi discettano di ILVA mentre, a Taranto, operai pallidi e disperati dichiarano di voler lavorare pur a prezzo della vita (e sui silenzi della stampa e su altro – comportamento di politici e funzionari pubblici - sarebbe in corso perfino un supplemento di indagine penale). In sostanza non si è voluto prendere atto che il disegno industrialista delle PP.SS., rievocato dal senatore a vita Emilio Colombo (Colombo, fra i «padri» del siderurgico. «Allora si pensava all’industrializzazione», intervista a cura di Mimmo Sammartano, su «La Gazzetta del Mezzogiorno» del 2 agosto 2012, p. 4), non aveva più senso da tempo, oltretutto lo scacchiere geo-politico ed economico mondiale era in profonda mutazione anche in fatto di produzione di acciaio. Non si è compreso che occorreva sviluppare per l’economia taran-
tina qualcosa di diverso, indipendentemente dal silenzio colpevole sul miglioramento della qualità degli impianti (almeno fino a che fossero in funzione), cui tuttavia non si è mai posta sul serio mano come giustamente ha fatto notare Gaetano Veneto in un icastico intervento (cfr. Veneto: serve un’Authority per controllare gli impianti, intervista a cura di Fulvio Colucci, su «La Gazzetta del Mezzogiorno» dell’1 agosto 2012, p. 9). Il mondo dell’Italsider inquadrato nelle PP.SS. era tramontato da un pezzo, prima ancora della privatizzazione a favore di Riva, anche in fatto di rapporto relazionale e culturale tra fabbrica e città, pur solido in precedenza. A riprova di ciò cito un episodio ‘autobiografico’. Quando alla fine del 1968 io, giovane studioso, proposi ad Agostino Cajati e Francesco Gabrieli di pubblicare un numero speciale della rivista «La Rassegna Pugliese» sul teatro, pur nell’impostazione decisamente “sessantottina” del fascicolo ritenni doveroso ospitare un articolo sulle pregevoli attività culturali dell’Italsider, tanto era già radicato – pur a pochi anni dall’inaugurazione - il rapporto fra l’azienda e Taranto (si veda Antonio Santi La Porta, Il Circolo Italsider di Taranto, su «La Rassegna Pugliese» n. 9-10 del 1968, pp. 513-517). Così radicato che pur nello sconquasso successivo l’Italsider-Ilva sembra tuttora suscitare un’attrazione fatale: così forse si può interpretare il bisogno di Cecilia Mangini, la madre dei documentaristi italiani, di essere a Taranto in questo frangente drammatico con la giovane cineasta Mariangela Barbanente (cfr. Comizi d’amore all’Ilva, in-
tervista a cura di Fulvio Colucci, su «La Gazzetta del Mezzogiorno» del 4 agosto 2012, p. 31), nonché l’accorato lamento dello scrittore Donato Carrisi (cfr. Per l’Ilva sono i politici a doversi vergognare. Carrisi: «Taranto, macerie e dolore», intervista a cura di Maria Grazia Rongo, su «La Gazzetta del Mezzogiorno» del 28 luglio 2012, p. 24). Cosa fare ora? Il buon senso ci suggerisce che la via d’uscita per il riposizionamento della piattaforma produttiva nel Sud non può ignorare, anzitutto, ciò che viene definito “il paradigma green”, richiamato fra l’altro nelle conclusioni del rapporto Energie rinnovabili e territorio di SvimezSRM (Giannini Editore, 2011); altrimenti non si supera l’handicap rappresentato dallo scarico irragionevole di ingenti debiti pubblici sulle generazioni future per causa di investimenti che non migliorano strutturalmente la qualità del vivere. Del resto se è vero, come ha notato l’economista-ambientalista Paul Collier già nel rapporto 2009 promosso dall’UNIDO sullo sviluppo industriale mondiale, che le industrie inquinanti, finché restano tali, si stanno concentrando – purtroppo – nei Paesi in via di sviluppo, mentre il mondo ad alto reddito tende a concentrarsi sui servizi che sono a bassa emissione di carbonio, è anche vero che i centri urbani (Taranto lo è?) sono ormai sempre più spesso e ovunque (non solo nei Paesi ricchi) interessati da politiche sostenibili ed ecocompatibili: si pensi alle città verdi in corso di realizzazione in India fra Delhi e Mumbai o a Tianjin Eco-City a 150 chilometri da Pechino, a Masdar, a Songdo (come ci informa Elena Comelli in
WorkinProgress
Oltre l’80% del Pil è già urbano, su «Nòva-Il Sole 24 Ore» del 24 giugno 2012, p. 53). Dunque mantenere ILVA attaccata a Taranto corrisponde all’ostinazione un po’ cieca o rinunciataria di chi non vuole guardare avanti. Si istituisca con sollecitudine una Task Force che, per Taranto, prefiguri l’economia del futuro; in dialogo e intesa con il territorio, all’interno di un quadro programmatorio regionale che guardi al Sud e al Mediterraneo. So che i corifèi dell’industria pesante non gradiscono, anzi dissentono vivamente: ma, di grazia, mica il loro modello di sviluppo è granché servito alla nostra gente. Anzi, per dimostrare che si vuole cogliere il disastro di Taranto per cambiare sul serio e alla radice, si ponga a capo della auspicabile Task Force Gunter Pauli, l’imprenditore ed economista belga sostenitore della Blue Economy: vale a dire cambiamo Taranto sulla base del concetto secondo cui «la natura ci dimostra la vera economia, e l’autentica sostenibilità, in ogni momento» e dell’assunto secondo cui «se dovessimo sviluppare le nostre economie sulla scorta della natura, potremmo usare energia e risorse efficacemente e senza rifiuti, creando centinaia di milioni di posti di lavoro» (G. Pauli, Blue Economy. Nuovo rapporto al Club di Roma, Edizioni Ambiente 2010, p. 59). Taranto, cioè, potrebbe pescare a piene mani e inverare l’ormai famoso rapporto di Gro Harlem Brundtland noto con il titolo Our common future (1987), basato sulla idea di “decoupling” (crescita del PIL cui si accompagna decrescita della pressione ambientale). Waldemaro Morgese a cura di Marcella Loporchio
MERCATI / DAI WEDDING PLANNERS ALLE SARTE: CON UN PO' DI SPIRITO D'IMPRESA E IL WEB IL GIOCO È FATTO
Se dici matrimonio, dici business
L'
estate sta finendo e un anno se ne va....moltivetto di un po' di anni fa che segnava, alle prime piogge, la fine delle vacanze. Per tutti sempre troppo brevi e caratterizzate da mille buoni propositi al rientro:dieta, corsi di lingue, cambiamenti nel lavoro. E poi, invece l'ansia da rientro, i ritmi serrati e le scadenze in atto prendono il sopravvento rimandando tutto al domani, magari a Natale, per poi farci tornare grigi e tristi con il primo freddo. Ed allora approfittiamone ancora del sole e del benessere che ci sta regalando per crearci le nuove, o le prime, possibilità di cambiamento nel lavoro. Nel nostro territorio i matrimoni sono ancora un business e pullulano i wedding planners ma, per non entrare in concorrenza in un mercato così pieno, cosa serve, cosa e' fondamentale per la sposa? Sicuramente l'abito e allora, se si e' in grado di cucire dei vestiti, perché non sfruttare la rete per vendere abiti a costi ragionevoli? Si possono sfruttare vari canali:aprire un sito internet che sia da vetrina per i modelli e per l'attivita. Il costo e' di circa 40 euro l'anno per il dominio e di 500euro per la piattaforma per la vendita (si puo' vedere su compry.it) tramite un negozio on line. Si puo' anche andare su blooming.com dove aprire il negozio virtuale e pubblicizzarlo su facebook e twitter. Se invece si e' in grado di creare accessori e gioielli, ormai indispensabili per migliorare ogni look e rinnovarlo, allora il sito etsy.com e' per voi, qui potrete inserire le vostre creazioni e tramite il
vs. sito e i network ampliare la clientela. Se non sapete da dove partire allora potete "sbirciare" su chi ha gia' realizzato questa attività, per esempio www.yournewdreams.com e iniziare a contattare i rivenditori come stiltexgroup.it e nardinitessuti.it per capire i costi, i tempi di consegna, oltre che su stylemepretty.com dove attingere infiniti suggerimenti, dettagli e decorazioni per offrire un servizio unico ed introvabile. Inoltre, se volete poi offrire altri servizi per risparmiare ed aiutare chi sta mettendo su casa, che così troveranno in voi un punto di riferimento per tutti i consigli e soluzioni, potete visitare i siti di riciclo (io ricreo.it per citarne uno) o auto produrre degli oggetti realizzati dai designer semplicemente acquistando materiali di bricolage riducendo i costi ma non la bellezza dell'oggetto ( potete visitare https:recessiondesign.org).Se avete un profilo su facebook, andando in informazioni di contatto del vostro profilo, potete creare, attraverso time line, dei biglietti da visita, interamente gratuiti anche nella spedizione, che riproducono il vostro profilo e vi permetteranno di farvi pubblicita' presso nuovi clienti, ve ne arriveranno ben 50 di facebook cards. Nel rispetto poi della diversita' e dell'inserimento di tutti nel mondo del lavoro vi segnalo un progetto promosso dalla parks diversity, un'associazone che si occupa di diversity management, il "Pari Merito" che nasce da un bando promosso da Unar e finanziato dall'Unione Europea. "Parks
- Liberi e Uguali" è un’associazione senza scopo di lucro, che opera sotto il patrocinio dal Ministro per le Pari Opportunità. Obiettivo del progetto è realizzare e sviluppare il diversity management nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia facilitando l'inserimento lavorativo delle persone appartenenti a categorie tradizionalmente discriminate per disabilità, età, origine etnica, orientamento sessuale, identità di genere o convinzioni personali. Il prossimo incontro sara' il 18 Settembre presso lo store IKEA di Bari dalle 10.30 alle 17.00. Durante la giornata i candidati avranno la possibilità di informarsi, orientarsi e incontrare i responsabili delle risorse umane delle aziende partecipanti.In particolare, saranno previsti seminari utili ai candidati per affrontare un colloquio di lavoro e la stesura del curriculum vitae. Per partecipare è necessario essere in possesso di laurea o di diploma di scuola superiore e appartenere alle categorie a cui è rivolto il progetto. Le aziende socie iscrivendosi a Parks riconoscono quindi all'esterno e al proprio interno il valore che i dipendenti GLBT (Gay, Lesbiche, Bisessuali e Trans) portano al business e si impegnano a garantire loro uguaglianza di opportunità e di diritti, rispetto e dignità nei luoghi di lavoro. E che, magari, si inizi a segnare un nuovo inizio di "cultura imprenditoriale e di lavoro".
8 settembre 2012
CONSUMI
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Le innovazioni tecnologiche favoriscono i consumatori La musica digitale sta portando ai massimi storici le possibilità di scelta a disposizione del consumatore, estendendo i suoi modelli di business e raggiungendo il pubblico in ogni angolo del pianeta. Nel maggiore mercato del mondo, gli Stati Uniti, i canali di vendita digitali hanno superato i formati “tradizionali”, diventando la principale fonte di ricavi per l’industria. (f.t.)
NIELSEN n È LO STRUMENTO PREFERITO DAI GIOVANI
Col "juke-box" YouTube è cambiata la... musica n FABIO TRAVERSA
I
l più grande giradischi del mondo, la fonte primaria per ascoltare musica, un canale moderno, sociale e immensamente ricco: sono queste le definizioni che si possono attribuire a YouTube. Secondo un recente studio di Nielsen, è proprio il sito di condivisione di video lo strumento preferito attraverso cui il pubblico giovane recupera brani musicali: il 64% per cento degli intervistati lo preferisce alla radio, ad iTunes e ai cd. Solo il 56% degli intervistati dichiara di usare la radio come fonte primaria, il 53% dice di usare la musica acquistata da iTunes sui propri
lettori multimediali e il 50% di ricorrere ancora ai "vecchi" cd. Secondo, invece, i risultati del terzo trimestre fiscale di Warner Music circa il 35,2% del fatturato dell’azienda proviene dalla musica digitale, in crescita rispetto al 29,5% dell’anno precedente: di questa porzione circa il 25% proviene ormai dai servizi di streaming musicale, che equivale al 8% dell’intero fatturato musicale di Warner Music. Servizi come Spotify, Pandora ed Rdio iniziano ad occupare, quindi, una fetta importante nelle preferenze musicale degli utenti, sebbene vada specificato che i numeri diffusi da Warner Music includono
anche i ricavi provenienti da YouTube, che può anch’esso essere considerato un servizio in streaming a tutti gli effetti. E’ difficile capire quanto YouTube pesi nel complesso di quel 25%, tenendo conto che il sito di video conta in maniera non indifferente per alcuni segmenti del mercato. In ogni caso il dato identifica la portata del fenomeno della musica in streaming che sembra non aver comunque scalfito il più tradizionale modello download di iTunes, che continua anch’esso a crescere. Di sicuro YouTube ha conquistato la sua leadership con una strategia molto ben costruita, investendo molto nella legalità del suo servizio,
nel pagamento delle royalties ad artisti e case discografiche e, soprattutto, nella costruzione di un contenuto imbattibile, un "jukebox" planetario dove c'è praticamente di tutto. L'azienda, controllata da Google, ha anche cercato di chiudere accordi con le case discografiche, addirittura integrando in qualche modo il servizio di Vevo, costruito dalla Universal per fronteggiare lo strapotere di YouTube. Ma il merito del successo è di aver dato spazio attraverso il contenuto generato dagli utenti ad ogni artista del mondo che voleva rendere disponibile la propria musica assieme a quella delle più grandi star del pianeta.
RIVOLUZIONE MOBILE / PIÙ DI UN RAGAZZO SU DUE HA SUL TELEFONO UN MUSIC PLAYER
Le note viaggiano sugli smartphone Musica ormai fa rima con smartphone, visto che, secondo i dati di Nielsen, più di un ragazzo su due ha sul suo telefonino un music player installato da cui ascoltare le canzoni preferite, a conferma di come ormai il valore del supporto fisico sia del tutto ridimensionato. Il 63% degli intervistati dichiara, infatti, di preferire gli album in forma digitale, anche se il 55% riconosce un certo fascino al cd. E musica fa rima anche con velocità, se è vero che un ragazzo su tre acquista tracce digitali nella prima settimana dall’uscita. E per quel che riguarda la musica live? Se è vero che è la fascia d’età che va dai 18 ai 24
quella che più spesso va ai concerti (il 7% uno alla settimana o più, il 30% uno al mese), è altrettanto vero che quella che più spende per magliette e poster, o spillette varie, è quella dei teenager. Poco più di uno su due, il 54%, finito il concerto compra infatti la maglietta della band che ha appena suonato. In questa fase di grande frammentazione sembra evidente come piuttosto che tentare di affermarsi nelle classifiche e attraverso i canali tradizionali sia importante farsi conoscere attraverso i social network per una band che voglia emergere. Si può, dunque, parlare a tutti gli effetti di musica social. (f.t.)
8 settembre 2012
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Oggi i canali di vendita digitali assorbono all’incirca il 32% del fatturato discografico mondiale, rispetto al 29% del 2010. Alcuni mercati, tra cui gli Stati Uniti (52%), la Corea del Sud (53%) e la Cina (71%), ricavano dalle piattaforme digitali oltre la metà dei loro introiti. Nel 2011 sono stati acquistati complessivamente 3,6 miliardi di download (considerando insieme singoli e album). (f.t.)
CONSUMI
Nel 2011 acquistati nel mondo 3,6 miliardi di download
NUOVA SFIDA n PUBBLICITÀ "NASCOSTA" NELLE CANZONI
La guerra delle radio al product placement
Le emittenti cercano contromisure
Cd musicali: in 30 anni 200 miliardi di vendite
L
Trenta anni fa il primo cd musicale a scopo commerciale, toccò agli Abba, con l'album "The Visitors", aprire un'era. Ad oggi sono stati venduti nel mondo oltre 200 miliardi di quel supporto dal diametro di 120 millimetri capace di contenere fino a 99 minuti di musica e fino a 870 megabyte di dati. Dimensioni e capacità sono lo standard deciso dalla Sony. (f.t.)
a regolamentazione del product placement nei video musicali e nei testi delle canzoni verrà portata all'attenzione dell'Agcom nelle prossime settimane. Alcuni gruppi radiofonici sono, infatti, perplessi di fronte al dilagare di uno strumento di "pubblicità occulta" sempre più adottato dalle case discografiche. Gli esempi non mancano. La Sony Music entertainment Italy spa, negli scorsi mesi, ha firmato con la società Pugliapromozione, della Regione Puglia, un contratto di product placement per la realizzazione del video musicale di Biagio Antonacci "Non vivo più senza te", che parla delle bellezze del Salento, è girato interamente
nei pressi di Gallipoli, nelle location Torre di Lido Pizzo e Lido di Punta Suina, e propone un'atmosfera festaiola, con annessa pizzica e i tipici tamburelli. La finalità era chiara da subito: "Favorire la promozione del brand Puglia in Italia e all'estero". Alla fine del video si vede il logo di Pugliapromozione a tutto schermo. Emma Marrone, che nel 2012 ha vinto il Festival di Sanremo (e fa parte anch'essa della scuderia Sony), è testimonial negli spot della nuova Hyundai i10 Sound Edition, in cui un'auto bianca si muove per la città, facendo ballare tutti quelli che capitano sulla sua strada. Colonna sonora del commercial è il singolo "Cercavo amore".
GIRO D'AFFARI / NEI PRIMI 6 MESI DELL'ANNO IL SETTORE È CRESCIUTO DEL 43%
Il digitale pesa per il 33% sul mercato Secondo i dati raccolti da Deloitte per Fimi, nei primi sei mesi del 2012, la musica digitale, tra download e streaming, è cresciuta del 43% e rappresenta oggi il 33% dell’intero mercato discografico italiano. Il download ha raggiunto il 61% del fatturato digitale, raggiungendo così i 10,9 milioni di
euro in sei mesi. I singoli digital download sono cresciuti del 48%, gli album del 31%. In forte aumento anche i ricavi dal video streaming, prevalentemente YouTube, che ha raddoppiato il valore rispetto al 2011. Complessivamente il mercato italiano, nonostante la crescita del digitale arrivato
a 17,8 milioni di euro, é rimasto ancora di segno negativo, con il segmento cd calato di un 23%. Il mercato offline ha raggiunto poco più di 35,7 milioni di euro. Il mercato complessivo (offline + online) è stato di 53,6 milioni di euro. f.t.
I Club Dogo e Giuliano Palma hanno, invece, confezionato la hit dell'estate "Pes" (Universal Music), dedicata al videogame Pro Evolution Soccer della giapponese Konami e distribuito in Italia da Halifax. Il ritornello "sto lontano dallo stress, fumo un po' e dopo gioco a Pes" martella più di uno spot in radio e in TV e "agevola" l'uscita autunnale della nuova versione del Pes, che andrà a sfidare il concorrente Fifa 2013. Non sono poche le critiche piovute dalle emittenti che dichiarano di non ricevere nessun beneficio economico da queste forme di pubblicità più o meno occulte. f.t.
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ANNI DI GARANZIA
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Azioni
a cura di Innovia Advisors
CONTRATTO DI PROGRAMMA / INIZIATIVA PER FAVORIRE IL PROGETTO DI DESTAGIONALIZZAZIONE DEI FLUSSI
Regione: cinquanta milioni per il turismo La Regione Puglia ha assegnato 50 Milioni di euro al Contratto di Programma Turismo per favorire il processo di destagionalizzazione dei flussi turistici. A partire dal 10 settembre 2012 si possono presente le istanze di accesso al Contratto di Programma Turismo promosso e presentato da una singola Grande Impresa (GI) o da un Consorzio – costituito o costituendo - composto da GI e da altre Piccole e Medie Imprese (Avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 119 del 16-08-2012). L’avviso promuove investimenti finalizzati al miglioramento dell'offerta turistica territoriale nelle seguenti tipologie: A) realizzazione di nuove strutture turistico alberghiere, anche attraverso il recupero funzionale di immobili da destinare ad attività turistico - alberghiere, nonché l'ampliamento, l'ammodernamento e la ristrutturazione di strutture turistico alberghiere esistenti al fine dell'innalzamento degli standard di qualità e/o della classificazione (limitatamente ai codici ATECO 2007 "55.10", "55.20.1", "55.20.51" con esclusivo riferimento ai residence); B) realizzazione di strutture connesse (almeno pari al 40% del costo dell’intero Contratto di Programma Turismo) quali:
realizzazione campi da golf da almeno 18 buche; miglioramento, ampliamento e realizzazione di nuovi porti/approdi turistici e aeroclub; miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive idonee ad ospitare eventi agonistici nazionali e internazionali; miglioramento, ampliamento e realizzazione di centri congressuali o auditorium dalla capienza minima di 2.000 posti; recupero di aree urbane degradate e/o inquinate e di aree produttive da riqualificare, da destinare alla realizzazione di strutture ricettive, congressuali, sportive, culturali e/o ricreative; primo impianto e/o riqualificazione di un’unica area a verde della superficie di almeno 200 ettari; primo impianto e/o riqualificazione di una rete di aree a verde, collegate mediante corridoi verdi, della superficie complessiva di almeno 200 ettari. Ciascuna delle aree deve avere una superficie non inferiore a 25 ettari; realizzazione di parchi tematici intesa come struttura concepita intorno ad un tema base ispirato alla storia, al cinema, all’ambiente, alla società; recupero di immobili di pregio attraverso: realizzazione di strutture turistico
– alberghiere (compresi servizi annessi, nel rispetto della normativa vigente) aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 7 camere attraverso il consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico; consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile in strutture alberghiere (compresi servizi annessi, nel rispetto della normativa vigente) aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 7 camere; realizzazione, miglioramento e ampliamento di immobili adibiti stabilmente e con carattere di continuità a teatro privato in cui si presentano al pubblico spettacoli lirici, drammatici, coreografici e di rivista. C) Acquisizione di servizi, programmi ammissibili solo per le PMI consorziate/consorziande, riconducibili ai seguenti ambiti di intervento: ambiente (es. adozione ex novo di sistemi di gestione ambientale, servizi di consulenza per l’acquisizione di marchi di qualità ecologica); responsabilità sociale ed etica (es. adozione ex novo di sistemi di gestione etica e sociale SA8000);
miglioramento competitivo del sistema turistico (es. partecipazione a fiere di settore, marchi turistici, ecc.). Le istanze di accesso devono riguardare Contratti di Programma Turismo di importo complessivo delle spese ammissibili compreso tra 10,0 Milioni e 50,0 Milioni (nel caso di Consorzio - costituito o costituendo - composto da GI e altre PMI, la GI deve presentare spese ammissibili per almeno il 50% dell’importo complessivo del progetto e ciascuna delle altre PMI deve presentare costi ammissibili non inferiori ad 500.000,00). Sono ammissibili oltre alle spese per l’acquisizione di servizi (solo per le PMI) anche le spese riconducibili all’acquisto in Attivi materiali e immateriali (per le GI e le PMI) quali: acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali; opere murarie e assimilate; infrastrutture specifiche aziendali, ivi compresi impianti per il risparmio energetico ed idrico; acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie e arredi (incluse anche le spese relative a corredi, stoviglie e posateria purché iscritte nel libro dei cespiti ammortizzabili), nuovi di fabbrica; acquisto di programmi informatici
commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, ivi compresi gli applicativi per la statistica e il collegamento con i sistemi regionali di tele/informazione e tele/prenotazione e la gestione e la sicurezza delle transazioni economiche su reti telematiche; trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto e licenze, connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; spese di studio e progettazione ingegneristica e di direzione lavori nei limiti del 5% dell’investimento, ammissibili solo per le PMI . Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto impianti, secondo le seguenti intensità di aiuto: 30% Grandi Imprese (per spese in Attivi materiali ed immateriali); 35% Medie Imprese (per spese in Attivi materiali ed immateriali e acquisizione di Servizi); 45% Piccole Imprese (per spese in Attivi materiali ed immateriali e acquisizione di Servizi) Le agevolazioni non sono cumulabili con altre agevolazioni di qualsiasi natura previste da altre norme (inquadrabili come aiuti di Stato ai sensi degli Articoli 87 e 88 del Trattato di Roma) disposta da leggi nazionali, regionali o comunitarie.
8 settembre 2012
16 di Vito RAIMONDO
diciamolatutta Figuraccia di Libero su Fini: intervenga l’Ordine giornalisti
Quando il giornalismo entra nell'agone politico, quasi sempre colleziona pessime figure. E' il caso di “Libero”, diretto dall'”Antipatico” Maurizio Belpietro che ha pubblicato uno scoop sul Presidente della Camera, Gianfranco Fini, accusato di far spendere soldi pubblici (80 milioni.) per la sua abbondante scorta, alloggiata per tutta l'estate in un hotel di Orbetello, causa vacanze. “Libero” ha inteso ripetere lo show down di Montecarlo, ma gli è andata buca. La scorta di Fini è gestita dal Viminale, non da lui o dalla Camera. E' scattata la (giusta) querela. Tanto l'editore del giornale, Angelucci (cliniche e affini) è molto ricco! Può permettersi sostanziosi risarcimenti. Chi se ne frega: via allo scoop. E, poi, un piccolo piacere a Berlusconi non guasta… Però è molto grave che giornalisti professionisti del calibro di quelli di “Libero” non abbiano svolto indagini sulle procedure amministrative che presiedono alla gestione delle scorte alle cariche istituzionali, prima di avviare l'inchiesta. Questa è la prima regola che viene insegnata nelle scuole di giornalismo. Ma tant'è! Bisognava colpire Fini così da evitare che la sua parte politica (il Fli) scenda in campo nella prossima campagna elettorale. Largo: arriva lui: il Cavaliere. Via le mezze figure che possono dargli fastidio. Fossimo nei panni del Presidente d’Ordine dei giornalisti un procedimento disciplinare verso i colleghi di “Libero” lo metterei in agenda. (Nella foto in alto il direttore di Libero, Maurizio Belpietro)
SPENDING REVIEW n I CONTI AI TEMPI DELLA CRISI
Gli sprechi milanesi i... sacrifici baresi
Cosa da bambini. Bambini anche un po' stupidi. Lega Nord e parte del Pdl (sotto l'alta guida del capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri) vogliono presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Ministro della Giustizia, Paola Severino. Ai due schieramenti politici non va proprio giù la bozza di riassetto delle sedi giudiziarie e dei Tribunali che penalizzerebbe il Nord e favorirebbe il Sud. Al solito: come siamo fortunati da queste parti… Ma questi bamboccioni, messi
Lega Nord e Pdl chiedono dimissioni della Severino Ma si dimettano loro! di peso sulle poltrone del Parlamento non si sa come e perché con il Porcellum leghista di infausta memoria, ricordano di aver votato, solo pochi giorni fa, il disegno di legge sulla “spending review” che prevede tagli a dritta e a manca, compresa la
Fra Lombardo e Formigoni gara di sprechi
farraginosa macchina giudiziaria? Ma si dimettano loro questi ectoplasma di una politica che non c'è più. Da tempo! (Nella foto il capogruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri)
Il dramma dell’Ilva e i sospetti di “combine”: Vendola, fai presto! Dramma di Taranto (Ilva). Ci voleva pure il sospetto del malaffare tra dirigenti regionali e i manager dell'azienda! Vengono fuori intercettazioni sospette e frequentazioni improprie in cui sembrano coinvolti, da parte Ilva, oltre ai Riva (padre e figlio), l'addetto alle pubbliche relazioni Girolamo Archinà e il direttore di stabilimento Luigi Capogrosso (già arrestato). Per parte regionale sono implicati i dirigenti Antonello Antonelli e Pierfrancesco Palmisano e, tanto per non farsi mancare nulla, addirittura il direttore dell'Arpa, Giorgio
Assennato. Insomma, il solito pasticcio all'italiana. Non vorrei essere nei panni del presidente Vendola, ma come ha fatto in altre occasioni (caso Tedesco, su tutti) tolga di mezzo questa gente. Subito. E la
Magistratura si sbrighi a dipanare le matasse avvolte negli anni ai danni di una città, di una popolazione. Faccia presto Vendola, per favore! (Nella foto il presidente della Regione, Nichi Vendola)
Il tesoretto dell’Oncologico e la sciatteria dei “manager” All'Oncologico di Bari, il neo presidente, prof. Antonio Quaranta, ha scoperto (!) un “tesoretto” di 9 milioni di euro. Provengono da residui fondi per la ricerca sui tumori, incassati e non utilizzati (dal 2000: 12 anni!); 5 per mille; bandi per giovani ricercatori; avanzi di una serie di progetti scientifici finanziati da soggetti pubblici e privati. Quante scelleratezze ha scovato il buon Quaranta. Che bravo. Ma piacerebbe, non solo a me, che il professore pubblicasse l'elenco
n Roberto Formigoni
Il Commissario straordinario alla spesa pubblica, Enrico Bondi (quello che risanò la Parmalat e la Cirio) sta preparando qualcosa che va al di là della spending review: il “redde rationem”! Bondi ha, oltre ad una infinità di porcate, ha scoperto che la Sicilia ha il 51,8% degli eccessi di spesa tra le Regioni a statuto speciale. E non è una grande sorpresa, considerata la gestione dalle mani bucate del presidente Raffaele Lombardo che, finalmente, ha tolto il disturbo, propiziando così nuove elezioni regionali entro l'anno. Una vera, inattesa, sorpresa è, invece, quella secondo cui il primato degli sprechi spetta alla grande e osannata Lombardia, quella del “celeste” Roberto Formigoni che, da sola, assorbe il 26,6% di tutti gli sprechi nazionali. Ma il leaderissimo di Comunione e Liberazione, a differenza, di Lombardo non ci pensa a schiodare il suo deretano dalla poltrona del nuovo costosissimo Pirellone, mezzo inquisito dalla Magistratura milanese.
Consiglieri comunali no ai biglietti stadio sacrificio... biblico
degli amministratori dell'Oncologico che lo hanno preceduto. Magari con foto! Vogliamo proprio guardarli in faccia questi “manager” che non hanno saputo svolgere il compito
più ovvio per un amministratore: investire sino all'ultimo centesimo sulla ricerca oncologica. (Nella foto la sede dell’Oncologico di Bari, nell’ex ospedale Cotugno)
“Non vi offendo, perchè non vi ho insultato, ma vi ho descritto”
“Non prenderemo le tessere omaggio del Bari Calcio”.Così ha tuonato l'assessore comunale allo Sport, Sannicandro. I consiglieri hanno concordato. Scusi Sannicandro, ma dire no a quello che certamente sarà uno spettacolo avvilente, dopo la vicenda del calcioscommesse, non sembra, poi, una grande rinuncia. O no?
Indro Montanelli
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News da Territorio e Imprese PUGLIA
The Hub Bari: il Salone Startup e delle Imprese Creative Dall'8 al 16 settembre durante la ”Fiera del Levante”, The Hub Bari ospiterà il “Salone delle Startup e delle Imprese Creative”. L'evento è stato organizzato in collaborazione con la Fiera del Levante, Bollenti Spiriti e QIRIS e offre una finestra su una nuova generazione di imprenditori, artigiani, creativi, innovatori nel campo digitale, della moda, della tecnologia, dell'arte, del design, della cultura, dell'innovazione sociale. Per due ore al giorno, lo spazio workshop permetterà di presentare le iniziative di associazioni o imprese che vogliano raccontarsi ai visitatori.
Ricercatori di atenei esteri: Progetto “Messaggeri” E’ stato presentato questa settimana a Roma il progetto "Messaggeri", bandi per la selezione di ricercatori provenienti dai centri leader della ricerca e dello studio universitario all'estero. Rivolta agli atenei del Mezzogiorno, l'iniziativa ha l'obiettivo d'importare e condividere competenze, conoscenze e tecniche differenti e innovative nelle Università del Sud, dando allo stesso tempo la possibilità agli studenti di usufruire di stage in altri Paesi. Il Progetto è articolato in tre linee di attività: la prima prevede che uno o due "Messaggeri" svolgano un programma di lezioni in ognuna delle università interessate; la seconda consiste nella partecipazione di alcuni student, selezionati a stage nelle Università o nei centri di ricerca di provenienza dei docenti; al loro ritorno (terza fase) gli studenti dovranno svolgere una serie di attività per trasferire ai colleghi le conoscenze acquisite. Le tre fasi saranno precedute dalla selezione di circa 15-20 dipartimenti universitari, in cui realizzare il progetto, e dei ricercatori italiani e stranieri che svolgono la loro attività all'estero. Al progetto sono stati assegnati in totale più di 5 milioni di euro, ripartiti in tre anni.
BASILICATA
Scuola di Scienze Agrarie nuova offerta per l’università E’ stata presentata questa settimana la nuova offerta universitaria lucana: la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali e School of Agricultural, Forestry, Food and Environmental Sciences. Gli studenti potranno scegliere tre corsi nella formula triennale più magistrale: Scienze Agrarie, Scienze Forestali e Scienze Alimentari. Inoltre sono stati attivati due corsi magistrali volti all’internazionalizzazione delle competenze in food sciences (con sede a Potenza), per la tecnologia della trasformazione degli alimenti o in viticoltura e ambiente (con sede a Matera), per approfondire e innovare le tecniche di coltura di uno dei prodotti tipici.
Festival del Cinema di Venezia incontro sul cinema lucano
Successo per Granoro al "Progetto Media" Per i lavoratori svantaggiati concessione credito di imposta E’ stato approvato l’Avviso pubblico “Credito di imposta per l’occupazione dei lavoratori svantaggiati nelle Regioni del Mezzogiorno“, per la presentazione di istanze per attività cofinanziate dal FSE, dallo Stato e dalla Regione Puglia, nell’ambito del POR PUGLIA per il Fondo Sociale Europeo 2007/2013. In questo modo la Regione intende agevolare l’occupazione stabile attraverso la concessione di un credito d’ imposta per l’assunzione dei lavoratori svantaggiati. Beneficiari dell'intervento sono tutti i soggetti che, tra il 14 maggio 2011 e il 1 giugno 2012, in qualità di datori di lavoro, hanno incrementato il numero di lavoratori a tempo indeterminato. Possono presentare domanda le imprese private iscritte agli Albi e Registri nelle imprese; gli iscritti all'Albo professionale, all'Ordine o al Collegio professionale di competenza e le organizzazioni private con finalità solidaristiche che svolgono attività economica; le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), le organizzazioni non governative (ONG), quelle di volontariato, le cooperative sociali senza scopo di lucro, le fondazioni e le associazioni di promozione sociale.
Telegiornali LIS: nuovi contributi Pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione il Regolamento regionale che disciplina la concessione dei contributi per le emittenti televisive che utilizzano la lingua italiana dei segni (LIS) per rendere accessibili i servizi di informazione alle persone sorde. La concessione dei contributi è conseguente alla predisposizione di apposito avviso pubblico da parte dell’Assessorato al Welfare. Sono beneficiarie tutte le emittenti televisive locali che assicurino una copertura televisiva alle proprie trasmissioni almeno provinciale e che abbiano sede legale in Puglia.
Nel prestigioso contesto della 69esima edizione del Festival del cinema di Venezia, la Basilicata ha presentato l'istituzione della Film Commission alla stampa di settore e agli operatori del mondo del cinema, nella sede di Casa Palomar al Lido di Venezia, in un incontro dal titolo "Basilicata, terra di cinema. Sapori e visioni". In particolare nella serata evento è stato illustrato il Festival itinerante per filmmaker "Cinemadamare" di Franco Rina, i laboratori creativi e le diverse iniziative previste per Matera capitale della cultura 2019 e nel resto della regione.
Progetto Amiga: Enea su patate Gm Tra le aziende impegnate nella sensibilizzazione della salute e nella prevenzione, il Pastificio Granoro ha lavorato sollevando un tema, quello della prevenzione delle patologie cardiovascolari, di stretta attualità soprattutto tra i giovani, attraverso il Progetto Media, un’iniziativa ideata dall’Associazione onlus “Salute e Sicurezza”, con la fattiva collaborazione del Pastificio e dei reparti di pediatria e cardiologia del presidio ospedaliero di Corato, rivolta ai giovani delle scuole medie del Comune di Corato. Obiettivo del progetto: conoscere e prevenire i pericoli cui gli adolescenti sono sottoposti, come l’obesità, il fumo, il consumo di droghe, l’abuso di alcool. I risultati hanno fatto emergere importanti verità su quello che è il livello di conoscenza della popolazione giovane rispetto ad uno stile di vita sano, oltre che lo stato di salute generale dei giovani. Conferma dell’importante contributo dell’azienda pugliese è giunta anche dall’ex medico della Nazionale di Calcio Zeppilli, che si è pronunciato proprio circa l’importanza della “prevenzione” delle patologie cardiovascolari.
L’Epa, Agenzia ambientale irlandese, ha concesso a Teagasc, l’Autorità Agricola e di Sviluppo Alimentare di Dublino, la licenza per testare su campo una coltivazione di patate Ogm con lo scopo di determinare gli impatti ambientali che questa tecnologia potrebbe avere sulla biodiversità del suolo e dell’artropodofauna legata alla pianta nel sito irlandese. La sperimentazione fa parte di un ampio progetto europeo denominato Amiga, il cui obiettivo principale è quello di valutare e monitorare gli impatti delle piante geneticamente modificate in Agroecosistemi in diverse aree Europee. Lo studio europeo è coordinato dal centro di ricerca Enea, con sede a Trisaia e guidato da Salvatore Arpaia, primo ricercatore presso il Centro Ricerche Enea della Trisaia, professore di entomologia e zoologia alla facoltà di Agraria dell’Università di Basilicata e membro del panel Ogm all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa). Il progetto conta 22 partner europei e 1 argentino e vede l’Agenzia di ricerca italiana Enea alla guida del gruppo, per coordinare le attività di ricerca totali e studiare in proprio alcune specie di insetti tipici degli agroecosistemi del Mediterraneo.
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ITINERARI
Festival dei Borghi più belli d’Italia il Gargano fa la parte del leone Festa di monti e di paesi a settembre in occasione della VII edizione del “Festival dei Borghi più belli d'Italia”. Il 6 e il 7 settembre sono stati dedicati a Pietramontecorvino e Bovino. Oggi e domani Alberona, Roseto Valfortore saranno, invece, i paesi dei Monti Dauni, in provincia di Foggia, al centro di manifestazioni folkloristiche e gastronomiche che richiamano tanti visitatori attirati dai richiami dei due borghi così come lo è stato per Pietra e Bovino.
Alberona, Fiera tra i monti
n VITTORIO STAGNANI
L
a festa ad Alberona è caratterizzata da una fiera, da musica di complessi bandistici, mostre d'arte, degustazioni offerte dagli espositori, cene tipiche nei punti ristoro. Alberona (732 metri d'altitudine, 1.250 abitanti) nel Sub Appennino Dauno, oltre ad essere “Bandiera Arancione” del Touring Club, è anche nel club de “I Borghi più belli d'Italia” su decisione del Comitato Scientifico dell'Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Alberona ha, infatti, dimostrato
d'avere tutti i requisiti necessari per fregiarsi pure di questo ambito marchio di qualità turisticoarchitettonico. L'effetto “Bandiera Arancione” e l'essere uno dei borghi più belli d'Italia hanno fatto del paese una meta in tutte le stagioni. L'estate appena trascorsa ha visto un forte incremento di turisti e altri hanno già prenotato per settembre. I versi che Giacomo Strizzi dedicò nel 1958 al suo paese sono emblematici: "A pié di Montàuro, su d'una ripa verde,/ Alberona pare una sposa biancovestita/ lì, a solatio, tra una raggiera d'ulivi
e querce,/ e un'armonia d'acque e uccelli/ guarda il mare, striscia di pietra turchina, l'Isole Tremiti/ e il Tavoliere d'oro cangiante della Puglia piana". Una leggenda racconta d'alcuni calabresi che, arrivati nei territori dove poi fu fondata Alberona, avrebbero trovato riparo nel cavo di un enorme albero. Di qui il nome del paese che tra il 1300 e il 1312 fu dominio dei Cavalieri Templari e da questa data sino al 1794 dei Cavalieri di Malta. Mirabili le chiese Madre o Priorale fatta costruire dal Cavalieri Templari, di S.Giuseppe (XVI
sec.), di San Rocco (XVIII sec.) con un organo policromo a mantice del XVII secolo. E ancora Palazzo Cassitto con il cortile fiancheggiato da un giardino pensile, Palazzo e Torre del Gran Priore, anche questo costruito nel Medio Evo, l'Antiquarium Comunale. Buona la cucina i cui piatti più tipici sono a base di pasta fatta in casa con verdure, legumi o con sugo di carne di cinghiale. Si gustano nei tre ristoranti di Alberona alcuni dei quali dispongono anche di camere. Info e prenotazioni: tel. 0881.592022-592151.
RAIUNO
Domenica diretta su Mattina in famiglia
ESCURSIONI / TANTI PERCORSI NEI BOSCHI E LUNGO IL FORTORE CON GUIDE ESPERTE
A Roseto Valfortore siamo a cavallo
A Roseto Valfortore annullo postale, apertura degli stand gastronomici, esibizione di artisti di strada, pranzi con prodotti tipici, presentazione delle delegazioni straniere, visita guidata del paese, animazione ed eventi a cura delle associazioni e gruppi teatrali del contado. In particolare si tratta di rappresentazioni teatrali in vernacolo, anche itineranti, premiazione dei migliori prodotti tipici, cerimonia del “Passaggio della bandiera” alla presenza dei sindaci di Castel de Monte (AQ) e Santo Stefano di Sessano in Sannio che ospiteranno l'VIII edizione del Festival 2013. Roseto Valfortore, 658 metri s.l.m.,1423 abitanti. Il suo terri-
torio è benedetto da 800 ettari di boschi in uno dei quali, quello più vicino al paese, si trova un laghetto. A Roseto tanti i percorsi (anche a cavallo) per escursioni naturalistiche nei boschi e lungo il Fortore con guide esperte del territorio (tel. 0881 594019) per visite ai mulini e al Museo della Civiltà Contadina, all'Osservatorio di Ecologia Ap-
penninica, anche Centro di Esperienza Ambientale e al Centro Visita degli ambienti naturali del Pre Appennino Dauno. Per dormire Albergo “Miravalle”, tel. 0881 594415 B&B Fiscarelli Anna, tel. 0881594107. I locali dove assaporare la cucina tipica rosetana magari insaporita con tartufo nero: Bar Ristorante Pizzeria del
Corso tel.0881 594269, “Miravalle” tel.0881 594415 Pub-trattoria “Rose and Crown” tel. 0881594492. Da assaggiare Il piatto del borgo “cecatédde ch'i tanne checuzze” premiato al concorso “A Tavola con i Dauni”: cavatelli con farina di grano duro, germogli teneri della pianta di zucchine, un sughetto di pomodori freschi e un po' di “peperenòle”, peperoncini piccanti. La comunità di rositani in America è così folta che nel 1912 fondò Roseto in Pennsylvania, riconosciuta come comune degli Stati Uniti. Anche in quel lembo di Daunia il 26 maggio si festeggiano S. Filippo Neri, patrono del paese.
Domenica collegamento con Rai 1 “Mattina in famiglia”. E' uno dei momenti più importanti dell'intero festival, la cui ricaduta sarà certamente importante per i Monti Dauni e per l'intera Puglia. Il collegamento con la trasmissione ”Mattina in famiglia farà conoscere un territorio splendido per un turismo di tipicità e tradizioni ancora ben mantenute espresse da Pietramontecorvino, Bovino, Alberona e Roseto Valfortore.
SANITÀ
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A Cordoba scatta il divieto: o si fuma o si guida Cordoba, città argentina, docet: o guidi o fumi. Sarà vietato fumare guidando l'auto. Solo accendere una sigaretta distrae il guidatore per 3 secondi, cioè per 60-70 metri di percorso ed allunga di 90 m. la frenata. Inoltre cenere che cade, mano tolta dal volante, cicca da eliminare e fumo diffuso in abitacolo che dà 15% meno visibilità. Rischio incidenti costati, nel 2011, all'ospedale d'emergenza della città, 10 milioni euro. Risparmi da divieto.
FENOMENI n DISINFESTAZIONE PIÙ DIFFICILE: IL PARASSITA OGGI È MOLTO PIÙ RESISTENTE
La cimice è tornata a... letto
Scomparsa dai tempi del DDT rieccola in ospedali e case n NICOLA SIMONETTI
È
tornata Cimex lectularius, la cimice dei letti. Era scomparsa dopo l'epoca del DDT. Si ripresenta in ospedali, hotel, case, centri commerciali, di lusso o popolari. La disinfestazione, quando il parassita si è insediato, è impegnativa poiché la cimice ha sviluppato resistenza anche ai più moderni e potenti insetticidi. Individuate, nei laboratori dell'università del Kentucky (prof. Haynes), famiglie di cimici contro cui necessitano dosi di deltametrina (piretroide comunemente usato) 10mila volte più alte con costi moltiplicati. Notevole l'impegno economico per liberare un appartamento medio dall'infestazione: almeno 2.000 euro, a rischio di non definitività. Un complesso di edilizia popolare dell'Ohio ha dovuto fumigare tutto l'edificio al costo di oltre mezzo milione di dollari. A Londra, per le Olimpiadi, si è istituita la “Bed bug foundation” per istruire gli operatori a sensibilizzare la popolazione stanziale od ospite alla possibile
CONSUMI / UN USO SMODATO PUÒ PRODURRE ANCHE ALLERGIE E ASMA
Quel profumo che ci fa tanto tanto male Profumarsi troppo è grave peccato sociale. Il 38% delle persone che incontri potrebbe riceverne danno (Anne Steinemann, Washington University): allergia, asma, disturbi respiratori. I profumi, uno dei fattori di “sensibilità chimica multipla” con orticarie, reazioni aller-
giche, nausea, cefalea, asma, dolori muscolari e articolari. “Usa Today” elenca uffici, locali, edifici “perfume free” nei quali i soggetti a rischio possono liberamente entrare senza rischiare di “scontrarsi” con un profumo liberato in ambiente.
STIMOL ANTI / DAGLI ALIMENTI AI FARMACI CRESCE A DISMISURA LA SPESA
Cara libido, ma quanto mi costi... Libido in crisi ed è subito ricorso a suoi stimolanti. Per questo disturbo e dell'apparato urogenitale vi è gran presenza di preparati che non sono farmaci. Dei 172 milioni del giro d'affari di questo segmento in farmacia, solo il 22% spetta a specialità medicinali (farmaci automedicazione e senza prescrizione). Il più spetta ad integratori (69%) derivati erboristici (8,9%), omeopatici (0,1%). Gli afrodisiaci (stimolatori della libido), in 3 anni, hanno duplicato il giro d'affari (da 86 ml iniziali) E passano da 4,8 a 6,6 milioni di confezioni con prezzi medi su livelli medio alti (13-25 a confezione). Ben più risparmiosi e validi, comunque, della polvere di corno di rinoceronte (a parte l'illegalità e l'offesa al patrimonio faunistico e l'inefficacia) che, in India, al black marker, costa oltre 4.000 dollari al chilo, o dell' abusato “elisir del piacere”
(avena ed ortica) che, all'epoca del suo esordio (1989),costava 99.000 lire per confezione di 30 bustine. Prezzi proibitivi, invece, già nel 2000, per la ”fiala dell'eterna giovinezza” (usata da Chaplin, Dietrich, ecc), estratto di fegato di agnello, dal costo di 30 milioni di lire. Il ricorso agli afrodisiaci si fa anche a tavola: vino rosso, polenta, peperoncino, sedano, aglio, noci, polpa di cavalluccio marino, formiche culone saltate in padella, parmigiana, lamponi, nero di seppia, ed altro secondo fantasia. Che resta tale così come restano quasi immutati calo del desiderio, difficoltà erettiva, curiosità dell'eros, voglia di “strano”. Per Bill Buford (“Calore”, Fandango ed.) “premessa di ogni pasto romantico è che stimolando, soddisfacendo un appetito, se ne stimola l'altro”. Specie se l'uno e l'altro costano tanto.
presenza delle cimici ed ai loro effetti sulle persone. Il parassita provoca fastidio fisico legato alla puntura ed sue conseguenze ma può anche generare insonnia, depressione lamentate dal 31% degli abitanti di case infestate. Ma vi è anche il rischio rappresentato da batteri (stafilococco aureo, ecc) resistenti agli antibiotici ospitati dalle cimici e responsabili di infezioni cutanee o di altri apparati. Sono stati sviluppati moderni sistemi per individuare la presenza di cimici in un determinato luogo, dai cani addestrati, agli apparecchi da piazzare ai piedi del letto, alle trappole, alle esche. Ma, per la lotta ed eliminazione definitiva, siamo ancora poco attrezzati. L'utilizzazione di sistemi professionali di riscaldamento dell'ambiente a 50 gradi Celsius per 4-5 ore sembra funzionare bene. L'abbinamento con fumigazioni migliora i risultati. Possibili danni, però, a suppellettili ed apparecchiature presenti. Milioni di dollari impegnati, in tutto il mondo, per ricerche sulla lotta biologica alla cimice. Una vera mobilitazione.
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SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO
www.lav.it
Oltre 50 mila cani si preparano a essere abbandonati. Abbandonare qualsiasi animale è un reato (articolo 727 del codice penale).
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Sabato 15 settembre.Si conclude in questa data il periodo di sospensione di 46 giorni, iniziato il 1° agosto, dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie, amministrative e tributarie, ai sensi della L. 7 ottobre 1969, n, 742. Dal giorno successivo riprendono a decorrere i termini per presentare ricorsi, istanze, costituzioni in
giudizio, memorie. - Annotazione, sul registro IVA delle fatture, del documento riepilogativo relativo alle fatture di ammontare unitario inferiore a 300 emesse nel mese di agosto. - Emissione e registrazione delle fatture differite relative ai beni consegnati o spediti nel corso del mese di agosto e risultanti da Ddt o altro documento equivalente.
Le fatture differite devono recare la specificazione della data e del numero dei documenti cui si riferiscono. - Termine per la registrazione anche cumulativa sul libro dei corrispettivi, da parte dei soggetti esercenti il commercio al minuto, delle operazioni effettuate nel mese di agosto e risultanti dagli scontrini fiscali o dalle ricevute fiscali.
FISCALMENTE
LE SCADENZE FISCALI
LA PRECISAZIONE n A PROPOSITO DELLE LETTERE INVIATE DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE SULLA CONGRUITÀ
Le spese e i redditi dichiarati: le comunicazioni non sono atti n EMILIA CIMINIELLO E CHIARA DAMMACCO
A
seguito di una Interrogazione parlamentare (n. 507251 — Fugatti (ATP) della Commissione VI Finanze della Camera) circa il «Contenuto delle lettere inviate dall’Agenzia delle entrate ai contribuenti relativamente alla congruità delle spese sostenute rispetto al reddito dichiarato» (c.d. spesometro), il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze ha precisato che la finalità della comunicazione è quella di offrire al contribuente la possibilità di valutare la compatibilità dei redditi dichiarati nel 2011 (anno d’imposta 2010) con le spese attualmente note all’Agenzia delle Entrate, indicate nel prospetto allegato ad ogni comunicazione, ed apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati. Le comunicazioni in argomento non costituiscono “atti” dai quali trae origine la complessa attività di accertamento tributario, ma hanno mera natura di “comunicazione” ossia di rendere noti alcuni dati con l’ulteriore finalità di far avvicinare il contribuente al nuovo strumento di selezione
dei soggetti per la determinazione sintetica del reddito (che l’Agenzia delle Entrate sta mettendo a punto e che è stato sperimentato recentemente con l’ausilio delle associazioni di categoria) nonché di riscontrare la corretta imputazione delle spese. Pertanto, in questa fase, il contribuente può, o dichiarare la componente reddituale parzialmente dichiarata o totalmente omessa, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso oppure, qualora non lo ritenesse opportuno, può non dare alcuna “giustificazione” all’Agenzia delle Entrate per le incongruenze riscontrate. L’eventuale documentazione giustificativa delle apparenti discrasie tra le spese sostenute ed il reddito dichiarato, dovrà essere prodotta solo se il contribuente in futuro dovesse essere selezionato sulla base di ulteriori analisi del rischio per l’attivazione del procedimento di accertamento. A tale riguardo, si fa presente che, il nuovo istituto dell’accertamento sintetico prevede un “contraddittorio necessario” propedeutico all’emanazione dell’atto accer-
tativo e che, pertanto, in tale preventiva sede, il contribuente avrà modo di produrre tutta la documentazione giustificativa, dalla quale potrà desumersi che il relativo finanziamento delle spese è avvenuto, ad esempio, con redditi diversi da quelli posseduti nell’anno 2010 o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile. Le comunicazioni oggetto dell’interrogazione non riguardano un eventuale procedimento accertativo. Sono state, infatti, spedite a mezzo di posta prioritaria e non con raccomandata A/R come si richiede per la validità della corrispondenza che attiene agli atti endoprocedimentali. Si fa inoltre presente che, l’Agenzia delle Entrate, avvalendosi sia dei Centri di Assistenza Multimediale (numero verde) istituiti presso gli sportelli degli Uffici Territoriali, sia dell’Ufficio Persone Fisiche, della Direzione Centrale Accertamento, ha istituito un servizio che dà informazioni e chiarimenti ai contribuenti in merito all’istituto in questione.
FiscoinAula Il Fisco ha l’obbligo di esplicitare il “fondato pericolo per la riscossione” in base al quale venga preteso il pagamento, per intero, del debito d’imposta in luogo dell’ordinaria riscossione, provvisoria e frazionata, prevista in conseguenza dell’emissione di un Atto di Accertamento. A tale principio non sfugge la cartella esattoriale che, se emessa in difetto di adeguata motivazione sul punto, deve considerarsi radicalmente nulla. L’interessante principio è stato recentemente espresso dalla Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia (Pres. Simone Rel. Missaglia). Il fatto. Ad un contribuente lombardo venivano notificate alcune cartelle esattoriali emesse sulla base di una iscrizione a “ruolo straordinario”, in applicazione degli art. 11 e 15 bis D.P.R. n. 602/73, per "presentazione della dichiarazione su modello non conforme o con dati incompleti". Il contribuente impugnava le
a cura di Giuseppe Ciminiello
Cartella esattoriale e pericolo di riscossione singole cartelle dinanzi la Commissione Tributaria Provinciale competente. Tutti i ricorsi proposti trovavano accoglimento quanto alla censura relativa al vizio di motivazione dell'atto. Secondo il pensiero dei primi Giudici, infatti, l'iscrizione a “ruolo straordinario” presupponeva l'esistenza di un fondato pericolo per la riscossione e, dunque, la necessità che venissero esplicitate nell'atto le ragioni che avevano portato l'Ufficio a tale conclusione. Né, concludevano i Giudici, l’atto di riscossione può essere integrato ex post dall'Agenzia con la propria costituzione in giudizio. Di diverso avviso il Fisco. Quest’ultimo nel proporre appello ha ritenuto sussistere la massima discrezionalità nella valutazione
dell'esistenza o meno di eventuali pericoli per la riscossione dei crediti erariali, non essendo richiesta –a proprio dire- l’esplicitazione delle concrete circostanze in virtù delle quali si concretizza il pericolo in parola. A tanto l’Ufficio Finanziario aggiungeva come la motivazione delle cartelle fosse stata, in ogni caso, esplicitata nell'atto prodromico all'iscrizione a ruolo straordinario, ossia nell'avviso d'accertamento richiamato in cartella. La decisione della Commissione Tributaria Regionale. Il Collegio lombardo ha condiviso l’orientamento già espresso dai primi giudici. È stato sottolineato, infatti, come spetti certamente all'Amministrazione Finanziaria la valutazione della sussistenza di un "fondato pericolo per
la riscossione" di cui alle norme in parola, ma la stessa deve, sia pur sinteticamente, esplicitare le ragioni della scelta, considerate le conseguenze che la stessa comporta nei rapporti con il contribuente. Ovverossia l'esigibilità dell'intero importo risultante dall'avviso di accertamento, anche se non defïnitivo. Il provvedimento d'iscrizione a ruolo, hanno continuato i giudici, è infatti successivo all'accertamento e non può trovare in esso la sua -implicita- motivazione, come preteso invece dall’Ufficio Finanziario. Secondo cui il "fondato" pericolo per la riscossione sarebbe già ravvisabile nell'asserita gravità delle violazioni risultanti dall'accertamento. L'art. 7 dello Statuto del Contribuente (L. n. 212/00) impone di
"indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione" e pertanto di esplicitare in questo caso - sia pure sinteticamente ma nell'atto portato a conoscenza del contribuente la propria valutazione in ordine al pericolo per la riscossione, valutazione sulla cui fondatezza il contribuente ha certo diritto di chiedere il controllo giudiziale, in base ai principi costituzionali del diritto di difesa. Lo stesso tenore letterale dell'art. 11 c. 3 D.P.R. n. 602 del 1973, col richiamo alla fondatezza del pericolo, esclude, per altro, l'assolutezza del potere discrezionale dell'Amministrazione in ordine alla anticipazione della riscossione in caso di pericolo per la stessa. L'omissione della motivazione, ha conclusivamente sentenziato il Collegio, “costituisce quindi vizio di legittimità delle cartelle impugnate, quale che sia il fondamento della relativa pretesa tributaria”.
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8 settembre 2012
8 settembre 2012
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COLLEGAMENTI AEREI -
Partenze da BARI Compagnia
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ORARI IN VIGORE DAL 24/03/2012 AL 27/10/2012
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Blu-Express
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Airberlin
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FRANCOFORTE HAHN Ryanair
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Volotea
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GENOVA
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MILANO LINATE
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Blu-Express
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da 19/09/12 a 25/10/12
PARIGI BEAUVAIS
Part.
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Frequenza
Note
14:10
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da 27/03/12 a 30/10/12
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Ryanair
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19:45
MeGV
da 29/03/12 a 26/10/12
Ryanair
19:40
20:40
D
da 25/03/12 a 21/10/12
Ryanair
20:35
21:35
LMaS
da 26/03/12 a 27/10/12
Alitalia
06:45
07:50
LMaMeGVSD
da 16/08/12 a 27/10/12
CATANIA
DUSSELDORF
DUSSELDORF WEEZE FRANCOFORTE HAHN
Alitalia
07:10
08:15
LMaMeGVS
da 01/09/12 a 27/10/12
Alitalia
07:45
08:50
D
da 03/06/12 a 30/09/12
Alitalia
08:35
09:40
LMaMeGVS
da 16/08/12 a 29/09/12
Alitalia
11:15
12:20
LMaMeGVSD
da 01/07/12 a 30/09/12
Alitalia
11:20
12:25
LMaMeGVSD
da 01/10/12 a 27/10/12
Alitalia
12:20
13:25
LMaMeGVD
da 13/09/12 a 30/09/12
Alitalia
15:10
16:20
LMaMeGVSD
da 18/08/12 a 27/10/12
Alitalia
18:00
19:05
LMaMeGVD
da 26/08/12 a 26/10/12
KARLSRUHE - BADEN
Alitalia
19:25
20:30
LMaMeGVSD
da 05/08/12 a 27/10/12
Ryanair Ryanair
08:00 12:35
09:50 14:25
Me D
da 28/03/12 a 24/10/12 da 01/04/12 a 21/10/12
Ryanair
16:40
19:50
MaS
da 27/03/12 a 27/10/12
Germanwings
08:35
10:25
D
da 15/07/12 a 21/10/12
Ryanair Ryanair
21:40 23:00
22:35 23:55
V G
da 30/03/12 a 28/09/12 da 05/07/12 a 27/09/12
Easyjet Easyjet Easyjet BritishAirways BritishAirways BritishAirways
06:20 15:20 15:30 16:55 17:00 18:00
10:10 19:10 19:20 19:40 19:45 20:45
Ma S G Me S L
da 31/07/12 a 23/10/12 da 16/06/12 a 27/10/12 da 02/08/12 a 25/10/12 da 01/08/12 a 24/10/12 da 04/08/12 a 27/10/12 da 06/08/12 a 22/10/12
Ryanair
16:40
20:25
LMaGS
da 03/09/12 a 27/10/12
Luxair Luxair
07:25 10:05
09:50 12:10
D G
da 08/07/12 a 16/09/12 da 12/07/12 a 13/09/12
MeD
da 28/03/12 a 24/10/12
L S
da 26/03/12 a 22/10/12 da 31/03/12 a 27/10/12
Germanwings
12:15
14:05
Me
da 06/06/12 a 24/10/12
Germanwings
12:45
14:35
L
da 28/05/12 a 22/10/12
Germanwings
12:55
14:45
V
da 01/06/12 a 26/10/12
Carpatair
09:50
12:20
LV
da 01/10/12 a 26/10/12
Carpatair
11:15
13:45
LMaGVS
da 16/07/12 a 15/09/12
Carpatair
11:15
13:45
MaS
da 18/09/12 a 29/09/12
Belleair
09:50
10:40
LMa
da 18/06/12 a 24/10/12
Belleair
17:30
18:20
MeGVSD
da 18/07/12 a 27/10/12
Alitalia
14:55
16:35
LMaMeGVSD
da 10/07/12 a 27/10/12
Ryanair
20:00
21:40
LMeVD
da 08/08/12 a 24/10/12
Ryanair
20:05
21:45
MaGS
da 09/08/12 a 27/10/12
Ryanair
16:25
17:45
G
da 29/03/12 a 25/10/12
Ryanair
16:35
17:55
MaD
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10:00
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S
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Ryanair
14:40
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L
da 26/03/12 a 22/10/12
Ryanair
19:55
22:30
Me
da 04/04/12 a 24/10/12
Volotea
08:40
10:00
L
da 10/09/12 a 22/10/12
Alitalia
08:50
10:05
LMaMeGVSD
da 01/06/12 a 30/09/12
Alitalia
17:00
18:15
LMaMeGVSD
da 16/08/12 a 27/10/12
Volotea
18:50
20:10
D
da 07/10/12 a 21/10/12
Volotea
19:15
20:35
GV
da 04/10/12 a 26/10/12
Volotea
20:50
22:10
V
da 14/09/12 a 28/09/12
Volotea
21:35
22:55
Me
da 12/09/12 a 26/09/12
Volotea
22:30
23:50
D
da 16/09/12 a 30/09/12
Ryanair
06:30
07:50
LGS
da 26/03/12 a 27/10/12
Ryanair
12:35
13:55
Ma
da 27/03/12 a 23/10/12
Ryanair
15:00
16:20
V
da 30/03/12 a 26/10/12
Ryanair
17:20
18:40
Me
da 28/03/12 a 24/10/12
Ryanair
20:00
21:20
D
da 01/04/12 a 21/10/12
06:30
08:00
LMa
da 01/10/12 a 23/10/12
Alitalia Alitalia MeridianaFly Alitalia Alitalia MeridianaFly
06:45 06:45 09:05 09:10 09:20 10:00
08:15 08:15 10:35 10:40 10:50 11:30
MeGV LMaMeGV S LMaMeGV SD D
da 03/10/12 a 26/10/12 da 20/08/12 a 26/10/12 da 08/09/12 a 15/09/12 da 07/09/12 a 26/10/12 da 19/08/12 a 27/10/12 da 09/09/12 a 30/09/12
Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia
11:00 12:40 12:45 12:50 15:30 15:30 15:30 17:20
12:30 14:10 14:15 14:20 17:00 17:00 17:00 18:50
S SD LMaMeGV LMaMeGV LMaMeGVSD LMaMeGVD LMaMeGVD LMaMeGVSD
da 06/10/12 a 27/10/12 da 18/08/12 a 27/10/12 da 01/10/12 a 26/10/12 da 03/09/12 a 28/09/12 da 16/08/12 a 14/09/12 da 16/09/12 a 30/09/12 da 01/10/12 a 26/10/12 da 09/06/12 a 27/10/12
MeridianaFly
20:20
22:00
LMaMeGVD
da 03/09/12 a 17/09/12
Alitalia
20:30
22:00
LMaMeGVD
da 02/09/12 a 26/10/12
Ryanair
06:30
07:50
VD
da 25/03/12 a 26/10/12
air italy
11:50
13:10
L
da 03/09/12 a 24/09/12
Alitalia Alitalia Alitalia Easyjet Alitalia Easyjet
09:00 09:35 09:35 09:45 13:45 15:50
10:35 11:10 11:10 11:20 15:20 17:25
LMaMaGVSD LMaMaGVSD LMaMaGVS LMaMeGVSD S S
da 10/09/12 a 16/09/12 da 17/09/12 a 06/10/12 da 08/10/12 a 27/10/12 da 03/09/12 a 27/10/12 da 14/07/12 a 08/09/12 da 08/09/12 a 27/10/12
Ryanair
20:30
21:50
L
da 26/03/11 a 22/10/12
Ryanair
20:50
22:10
Me
da 28/03/12 a 24/10/12
air italy
22:00
23:20
V
da 14/09/12 a 14/09/12
air italy
22:25
23:45
V
da 07/09/12 a 07/09/12
Helvetic
08:45
10:35
LMaMeGVSD
da 25/03/12 a 27/10/12
ZURIGO
da 01/09/12 a 27/10/12 da 25/03/12 a 26/10/12 da 27/03/12 a 27/10/12 da 28/03/12 a 24/10/12 da 11/08/12 a 27/10/12 da 27/03/12 a 26/10/12 da 26/03/12 a 22/10/12 da 06/09/12 a 25/10/12 da 04/09/12 a 22/10/12 da 02/09/12 a 21/10/12
13:40
W!ZZ
VERONA
S LMeVD MaGS Me S MaGV L G Ma D
09:15
LMaMeGVSD
VENEZIA-TREVISO
08:05 09:40 10:00 13:35 13:45 13:50 14:35 16:30 17:20 17:40
11:55
09:45
VENEZIA
06:35 08:10 08:30 12:05 12:15 12:20 13:05 15:00 15:50 16:10
Airberlin
08:20
VALENCIA
Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair
Lufthansa
Ryanair
TRIESTE
da 25/07/12 a 09/09/12
PARIGI BEAUVAIS
da 25/03/12 a 25/10/12
TORINO
LMaMeGVD
da 31/05/12 a 27/10/12
da 08/06/12 a 26/10/12
TIRANA
21:10
da 21/06/12 a 06/09/12
GD
TIMISOARA
19:40
MILANO - BERGAMO
G
LMeV
STOCCARDA
Alitalia
MaS
12:50
SIVIGLIA
da 09/09/12 a 21/10/12
20:45
12:30
ROMA FIUMICINO
da 10/09/12 a 26/10/12
D
20:45
10:10
ROMA CIAMPINO
LMaMeGVD
20:45
19:10
10:00
RIGA
20:25
19:10
19:10
Ryanair
PRAGA
18:55
Easyjet
W!ZZ
Ryanair
PISA
Compagnia
Alitalia
W!ZZ
Alitalia
MILANO MALPENSA
Arrivi a BARI
Easyjet
GENOVA
KOS
LONDRA GATWICK
LONDRA STANSTED LUSSEMBURGO MAASTRICHT Ryanair
MADRID Ryanair Ryanair
MALTA
17:10 10:35 17:10
19:30 13:25 20:00
Ryanair Ryanair
19:35 20:40
20:55 22:00
G MaS
da 29/03/12 a 25/10/12 da 27/03/12 a 27/10/12
Alitalia MeridianaFly Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia MeridianaFly Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia
06:55 07:45 10:30 13:05 13:05 13:05 13:20 13:20 14:55 15:00 17:40 18:15 18:20 19:15 21:45
08:20 09:15 11:55 14:30 14:30 14:30 14:45 14:45 16:20 16:25 19:10 19:40 19:45 20:40 23:10
LMaMeGV D LMaMeGVSD LMaMeGVSD SD D MeGV LMaMeGV SD LMaMeGVSD LMaMeGVD D LMaMeGVD S LMaMeGVD
da 20/08/12 a 26/10/12 da 09/09/12 a 30/09/12 da 16/08/12 a 27/10/12 da 16/08/12 a 02/10/12 da 08/09/12 a 09/09/12 da 16/09/12 a 21/10/12 da 03/10/12 a 26/10/12 da 03/09/12 a 28/09/12 da 19/08/12 a 30/09/12 da 01/10/12 a 27/10/12 da 03/09/12 a 26/10/12 da 19/08/12 a 21/10/12 da 16/08/12 a 26/10/12 da 14/04/12 a 27/10/12 da 17/08/12 a 26/10/12
Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Easyjet Alitalia Easyjet Alitalia Alitalia Easyjet
07:00 07:30 07:30 07:30 07:35 11:40 13:40 16:10 17:20 18:45
08:30 09:00 09:00 09:00 09:10 13:10 15:15 17:40 18:50 20:20
LMaMeGVSD LMaMeGVS LMeGVS LMaMeGV LMaMeGVSD S S S S LMaMeGV
da 10/09/12 a 15/09/12 da 17/09/12 a 22/09/12 da 24/09/12 a 29/09/12 da 01/10/12 a 27/10/12 da 03/09/12 a 27/10/12 da 14/07/12 a 08/09/12 da 08/09/12 a 27/10/12 da 06/10/12 a 27/10/12 da 15/09/12 a 29/09/12 da 10/09/12 a 26/10/12
MILANO LINATE
MILANO MALPENSA
PISA PRAGA RIGA
ROMA CIAMPINO
da 27/03/12 a 27/10/12
Ryanair
07:05
08:15
G
da 29/03/12 a 25/10/12
Ryanair
11:50
13:00
D
da 25/03/12 a 21/10/12
Ryanair
17:10
18:20
MeGV
da 29/03/12 a 26/10/12
Ryanair
18:05
19:15
D
da 25/03/12 a 21/10/12
Ryanair
19:00
20:10
LMaS
da 26/03/12 a 27/10/12
ROMA FIUMICINO Alitalia
08:45
09:55
LMaMeGVD
da 03/09/12 a 23/09/12
Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia
08:45 09:15 09:20 10:00 13:15 16:10 17:25 20:15 20:15
09:55 10:25 10:30 11:05 14:20 17:15 18:30 21:20 21:20
S S LMaMeGVD LMaMeGVD LMaMeGVSD LMaMeGVD LMaMeGVSD LMaMeGVD S
da 13/10/12 a 27/10/12 da 01/09/12 a 29/09/12 da 03/10/12 a 25/10/12 da 22/08/12 a 30/09/12 da 16/08/12 a 27/10/12 da 28/08/12 a 22/10/12 da 05/08/12 a 27/10/12 da 15/08/12 a 26/10/12 da 25/08/12 a 29/09/12
Alitalia
20:55
22:00
LMaMeGVD
da 16/08/12 a 28/09/12
Alitalia
21:30
22:35
LMaMeGVSD
da 15/08/12 a 27/10/12
Ryanair
20:20
23:15
MaS
da 27/03/12 a 27/10/12
Germanwings
06:15
08:00
D
da 15/07/12 a 21/10/12
Germanwings
09:55
11:40
Me
da 06/06/12 a 24/10/12
SIVIGLIA
STOCCARDA Germanwings
10:25
12:10
L
da 28/05/12 a 22/10/12
Germanwings
10:35
12:20
V
da 01/06/12 a 26/10/12
Carpatair
09:50
10:20
LMaGVS
da 16/07/12 a 15/09/12
Carpatair
09:50
10:20
MaS
da 18/09/12 a 29/09/12
Carpatair
18:15
18:45
MeD
da 30/09/12 a 24/10/12
Belleair
08:30
09:20
LMa
da 18/06/12 a 24/10/12
Belleair
16:10
17:00
MeGVSD
da 18/07/12 a 25/10/12
Alitalia
12:40
14:10
LMeGVSD
da 05/09/12 a 03/10/12
Alitalia
12:40
14:10
LMeVSD
da 05/10/12 a 27/10/12
Ryanair
22:05
23:40
LMeVD
da 11/07/12 a 26/10/12
Ryanair
22:10
23:45
MaGS
da 10/07/12 a 25/10/12
Ryanair
22:10
23:45
S
da 27/10/12 a 27/10/12
TIMISOARA
TIRANA TORINO
TRIESTE Ryanair
18:10
19:25
G
da 29/03/12 a 25/10/12
Ryanair
18:20
19:35
MaD
da 27/03/12 a 23/10/12
Ryanair
13:05
15:25
S
da 31/03/12 a 27/10/12
Ryanair
17:10
19:30
Me
da 04/04/12 a 24/10/12 da 26/03/12 a 22/10/12
VALENCIA Ryanair
17:45
20:05
L
Alitalia
06:50
08:05
LMaMeGVSD
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Volotea
07:00
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L
da 10/09/12 a 22/10/12
Alitalia
15:00
16:15
LMaMeGVSD
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Volotea
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D
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Volotea
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GV
da 04/10/12 a 26/10/12
Volotea
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20:35
V
da 14/09/12 a 28/09/12
VENEZIA
Volotea
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Me
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Volotea
20:50
22:05
D
da 16/09/12 a 30/09/12
Ryanair
08:15
VENEZIA - TREVISO
09:35
LGS
Ryanair
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Ma
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Ryanair
16:45
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V
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Ryanair
19:05
20:25
Me
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D
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Ryanair
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Air Italy
09:40
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da 03/09/12 a 24/09/12
Air Italy
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da 14/09/12 a 14/09/12
Ryanair
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da 26/03/12 a 22/10/12
Ryanair
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Me
da 28/03/12 a 24/10/12
Helvetic
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LMaMeGVSD
da 25/03/12 a 27/10/12
VERONA
ZURIGO
da 26/03/12 a 27/10/12
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8 settembre 2012
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