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Sommario 4
L’evoluzione della Specie
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Luca Montezemolo: «La BCC San Marzano, azienda eccellente»
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2006: la BCC saluta i 50 Anni con un bilancio record
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Basilea 2, avanti tutta Tassi: perché aumentano? Interfidi e BCC S. Marzano intesa a filo doppio
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Ragazziiiiiiii, svegliatevi!
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TFR: i lavoratori chiamati alla grande scelta
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Che fine farà la tanto attesa e cara Pensione?
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Consigli per gli acquisti
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Conto Sì: e vissero felici e contenti
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Bccsanmarzano.it ha fatto boom: 45mila visitatori nel 2006
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Le BCC vicine agli immigrati
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Vista: è l’Anno della Prevenzione per Soci e Clienti
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La differenza è stare dalla parte dei più deboli
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Formazione: come affrontare le nuove sfide
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Nico Pillinini, il mondo disegnato con gli occhi di un bambino
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Vacanze da sogno con soli 50 euro grazie a Iperclub e BCC S. Marzano
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Sportello Aperto: spazio ai Lettori
Il Bilancio Sociale all’Università. Nel segno del pallone
Fiscalità competitiva per tutti i lavoratori Falsi in calo, ma occhio ai 20 euro Trading o risparmio gestito? Il 2007 va così
Sistema bancario. Com’è cambiato. Come cambierà
Clienti felici. Con gli sconti ancor di più
L’evoluzione della Specie ROCCO VIOLA
Registrazione Tribunale di Taranto numero 247/2004 a cura dell’Ufficio Comunicazione & Marketing Direttore Editoriale: Emanuele Di Palma Direttore Responsabile: Rocco Viola hanno collaborato a questo numero: Stefano Antonacci, Gianni Carbotti, Caterina Cinquepalmi, Andrea Milesio, Enzo Nicolino, Ignazio Punzi, Maurizio Quaranta, Giuseppe Antonino Romeo, Mauro Roussier-Fusco. Foto: Luigi Perrone Direzione e Redazione Via Vittorio Emanuele, 190 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) Tel. 099 9577420
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Sì, il giornale che avete in questo momento fra le mani è Sportello Aperto. A distanza di quattro anni, dal primo numero di sole quattro facciate, il periodico della nostra Banca assume un altro contorno. Grazie soprattutto all’evoluzione e all’attenzione avuta nell’arco di tutto questo tempo, che l’ha portato ad aumentare la foliazione prima e ad assumere una nuova veste grafica poi, con il primo numero del 2007. E’ un passo importante, effettuato grazie all’attenzione riservata al giornale dai nostri Lettori-Clienti-Osservatori del mondo dell’economia. Grazie alla lungimiranza tecnica e intellettuale del Presidente, del Consiglio d’Amministrazione e del Direttore Generale, che hanno sostenuto l’iniziativa contribuendo in maniera determinante al suo sviluppo. Ma anche grazie alla volontà di quanti, in maniera gratuita e con passione, prestano la loro opera d’ingegno al servizio di un contenitore che ha lo spirito di informare, far comprendere, spiegare tutto ciò che ruota attorno alla nostra Banca, ma anche le questioni che vedono coinvolti i cittadini. A cominciare dall’argomento principe di questi ultimi mesi: il rinnovo del sistema previdenziale e il trasferimento del trattamento di fine rapporto (TFR) all’Inps. Argomento spinoso, tecnico e consumato fra gli scenari nazionali e la bagarre politica, fatta da schermaglie e giochi di ruolo, e la richiesta pressante dell’UE all’Italia di una immediata riforma previdenziale. Su questo la Banca ha dapprima promosso un seminario con Azimut e poi, lo fa in questo numero, offre un focus d’approfondimento per dare il proprio modesto contributo alla questione. Il Cinquantenario è ormai in archivio, ma tante sono le attività programmate per cementare maggiormente il ruolo di banca sociale, supportata dai numeri, che sono la cartina di tornasole della fiducia che la BCC San Marzano di San Giuseppe riceve dal suo territorio. Numeri e dati importanti che proiettano la nostra Banca in un contesto di primo piano nell’ambito regionale senza far perdere di vista l’orientamento e lo spirito dei padri fondatori. A loro, ai nostri Clienti e ai nostri dipendenti dedichiamo il Confindustria Awards for Excellence assegnato alla nostra banca.
PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE
IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA HA CONFERITO ALLA NOSTRA BANCA L’ATTESTATO D’ECCELLENZA NELL’AMBITO DEL “CONFINDUSTRIA AWARDS FOR EXCELLENCE”
Luca Montezemolo: «La BCC San Marzano, azienda eccellente» «Il sistema del credito ha un ruolo importante nel quadro dell’economia italiana. Le banche locali un compito di rilievo nel sostegno e nella crescita delle rispettive aree». Con queste parole, il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, lo scorso 29 gennaio a Roma, nella Sala Giunta di Confindustria, ha conferito l’Attestato d’Eccellenza alla BCC San Marzano. Lo ha fatto all’interno di una cerimonia nella quale erano presenti i rappresentanti di circa duecento imprese italiane. A ritirarlo, in nome e rappresentanza dell’intero Istituto, il Direttore Commerciale Giancarlo Airò (nella foto). Il Confindustria Awards For Excellence, ovvero le aziende italiane che lavorano per l’eccellenza è il premio conferito su scala nazionale alle imprese che nei diversi ambiti lavorano per raggiungere l’eccellenza. Obiettivo che diventa strumento
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nell’impegno quotidiano. Dunque, una filosofia pratica capace di dare alle aziende un elevato standing qualitativo. E, nella motivazione con la quale Confindustria ha riconosciuto l’Attestato d’Eccellenza alla nostra Banca, sono contenuti tutti i criteri strategici che animano la mission dell’Istituto.: “La BCC San Marzano dal 1956 al servizio della comunità locale vede protagonisti, donne e uomini del nostro territorio, a sostegno dell’economia di un’area agricola e artigianale con una buona presenza di PMI. Negli ultimi anni è cresciuta grazie alle strategie intraprese dal CdA: valorizzare le risorse territoriali, favorirre l’inserimento lavorativo dei giovani, sostenere l’economia, le famiglie, i giovani, l’artigianato, l’agricoltura, il turismo, la cultura. La BCC Si impegna nel sociale con interventi sul territorio tesi al prevalere dell’eccellenza dell’area ionica così ricca di potenzialità”. Soddisfatto il commento del Presidente Francesco Cavallo: «Le nostre radici di banca locale ci consentono di rimanere ben ancorati al territorio rispondendo in maniera pratica alle domande che giungono dalla nostra comunità. Allo stesso tempo, il nostro agire globale, ha reso una banca di provincia, all’avanguardia nella tecnologia e negli strumenti finanziari, tutti a disposizione dell’area d’azione». Emanuele Di Palma: «Il riconoscimento non può che essere un’ulteriore spinta verso la continua ricerca dell’eccellenza. Obiettivo che come struttura stiamo perseguendo nell’azione quotidiana. Il risultato è nei numeri del bilancio, che continua a far segnare il trend di crescita, ma anche nell’aumento della clientela sempre più numerosa. E questo è un grande attestato di fiducia da parte del territorio che ricambiamo con il nostro lavoro quotidiano».
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RACCOLTA, IMPIEGHI E UTILE VOLANO E CONFERMANO LA BANCA NEL SUO RUOLO LEADER DEL TERRITORIO
2006: la BCC saluta i 50 Anni con un bilancio record BCC S. MARZANO 2006 Raccolta diretta 205.4 milioni di euro (+18,1% su 2005) Impieghi 120.3 milioni di euro (+20,3% su 2005) Utile oltre 2 milioni di euro
Ottima performance della Banca di Credito Cooperativo San Marzano di San Giuseppe, che ha chiuso il 2006 consolidando la propria posizione di crescita e il ruolo di sostegno reale al territorio. La raccolta diretta si attesta a 205.4 milioni di euro (+18.1% rispetto all’anno precedente). All’interno dell’aggregato complessivo spicca l’apertura di nuovi conti correnti per un totale di 20 milioni. Trend positivo anche per la raccolta indiretta, il cui indice sale del 23.1% sul 2005. Gli impieghi alla clientela, si posizionano a 120.3 milioni (+20.3%). Dal segmento, emerge un incremento dei mutui per 13.7 milioni (+20.84%) e un aumento degli utilizzi in conto corrente di 7.88 milioni (+34,39%). L’utile netto è superiore ai 2 milioni di euro, con un incremento di oltre il 30% rispetto al 2005. Il patrimonio, a conferma della solidità della Banca, supera i 18 milioni di euro. «Abbiamo chiuso l’anno del Cinquantenario dalla fondazione – afferma il Presidente Francesco Cavallo – con un nuovo, importante e brillante risultato. Un risultato figlio della presenza capillare e della profonda conoscenza del territorio d’appartenenza. Partiamo da qui per continuare a dare fiducia alla nostra area, per creare punti di sviluppo capaci di allentare tensioni e che siano fonti di positività. Il 2006 ha confermato che la nostra Banca è solida e forte perché scommette sulle persone. Una scommessa ricambiata dai tanti risparmiatori, imprenditori, famiglie che hanno scelto
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il nostro Sistema, quello del Credito Cooperativo, quale punto di distinzione. Banca moderna, tecnologicamente all’avanguardia, pronta a fornire tutte le risposte anche ad importanti operazioni commerciali e finanziarie, ma ben salda ai valori e alle radici della sua terra. In questo contesto abbiamo continuato a solcare la nostra strada di crescita e su tale percorso lavoreremo anche nel presente che è già futuro». «Sono dati rilevanti sia in termini assoluti che percentuali – spiega il Direttore Generale Emanuele Di Palma –. Nel 2006 la raccolta ha superato i 200 milioni di euro, parallelamente è aumentato anche il capitolo impieghi. Ne consegue che la Banca ha svolto pienamente il proprio ruolo d’intermediazione fra le due voci, esaltando fortemente la propria funzione di soggetto che opera al servizio dell’economia del territorio e non in un’ottica speculativa tesa al beneficio di pochi. Ci prepariamo ad affrontare il 2007 con rinnovato impegno a cogliere tutte le opportunità che la nostra area offrirà nel medio termine, pensiamo ad esempio al polo aeronautico non solo come punto d’occupazione diretta, ma con tutto l’indotto collegato. Continueremo a seguire i processi evolutivi dell’agricoltura e del turismo perché trovino collocazioni e nuovi mercati. E lo faremo, con lo spirito di sempre: proseguendo nello sforzo di coinvolgere attorno a progetti concreti enti e istituzioni territoriali».
PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE
LA NOSTRA BANCA È PRONTA AL VARO DELLA NUOVA INIZIATIVA. ECCO COSA CAMBIA IN SOSTANZA
Basilea 2, avanti tutta STEFANO ANTONACCI (*)
Dal 1° gennaio 2007 è in vigore la nuova normativa concernente i requisiti di patrimonializzazione delle Banche, stabiliti nel 2004, dal Comitato di Basilea per la Supervisione Bancaria. Già da qualche tempo, quindi, si dibatte sul coinvolgimento dei vari settori dell’economia in funzione delle modifiche che tale normativa introdurrà nel mercato del credito con particolare riferimento ai nuovi criteri di valutazione, appunto, del merito creditizio. Tuttavia, è stata concessa alle banche una ragionevole gradualità nell’applicazione dell’Accordo a causa della sua complessità attuativa, anche sotto il profilo organizzativo. Infatti, il nuovo Accordo (Basilea 2), oltre ad introdurre nuovi ed originali criteri di determinazione del “patrimonio di vigilanza”, traccia il “modus operandi” che le banche dovranno seguire per valutare e determinare il merito creditizio della clientela, pur riservando una certa autonomia organizzativa nel trattamento delle informazioni al fine di determinare il “rating” ed il “pricing”, oltre che il “processo d’affidamento” ed il “controllo del credito”. Anche se può apparire comprensibile il diffondersi di una certa preoccupazione tra gli operatori sulle conseguenze che, una pedissequa applicazione di tali norme, potrebbe produrre, ci sembra altrettanto doveroso poter assicurare che l’aspetto qualitativo nella valutazione del credito non sarà affatto trascurato, anzi. Appare, infatti, scontato come il complessivo e notevole patrimonio informativo accumulato, da una Banca come la nostra, sul territorio, non può essere disperso, ma, al contrario, costituirà l’elemento guida fondamentale che continuerà a caratterizzare l’allocazione del credito nel territorio di riferimento. Infatti, è noto, come, da sempre, il radicamento ed il legame con il territorio si esaltino nel rapporto privilegiato con le PMI. Per la nostra Banca, infatti, la quota di finanziamenti destinati alle piccole e medie imprese ed al c.d. “retail”, supera di diverse lunghezze quella destinata al resto del sistema. Pertanto, nel valutare il “merito creditizio”, le caratteristiche individuali ed il complesso delle informazioni (qualitative e quantitative) sul sistema economicofinanziario della clientela, hanno sempre assunto e assumeranno sempre più un ruolo fondamentale per la determinazione e successiva quantificazione del “rating”. FEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
E’ evidente, perciò, che i nuovi processi valutativi incideranno ma non stravolgeranno le modalità relazionali con cui la Banca si rapporta alla clientela tradizionale e potenziale. Si tratta, invece, per la Banca, di affinare i propri sistemi del merito creditizio e delle strutture organizzative (in ambito commerciale), per rispondere in modo efficace e proattivo alle necessità della propria clientela ed, in particolare delle PMI. Comunque, è opinione comune, nel settore del credito, che l’impatto di tale normativa seppure non comporterà, sostanziali mutamenti sia nella struttura che nei volumi dei finanziamenti alle imprese, si potrà registrare un diverso approccio in termini d’informazioni richieste con un probabile moderato aumento delle garanzie nelle situazioni giudicate più rischiose. D’altro canto, l’impresa-cliente dovrà affinare la capacità d’analisi, soprattutto prospettica, della propria attività e mettersi nella condizione di comunicarla all’esterno in modo più efficace attraverso documentazione e bilanci più accurati e più aderenti alla realtà d’impresa. Per quanto concerne la nostra Banca, gran parte delle problematiche organizzative e d’adeguamento alle innovazioni introdotte da Basilea 2, sono state risolte o sono in via di soluzione. Peraltro, l’opportunità di adottare il previsto metodo semplificato cosidetto “standard”, non comporterà eccessivi investimenti e/o ripensamenti ad un sistema di governo dei rischi già collaudato e ben presidiato, che risulta, fin d’ora, ben proporzionato alle complessità ed alle dimensioni dell’attività svolta e quindi preparato all’appuntamento. (*) Capo Servizio Crediti
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VIAGGIO SULL’ALTALENA GUIDATA DALLE BANCHE CENTRALI. E A MARZO NELL’EUROZONA SI VOLA AL 3,75%
Tassi: perché aumentano?
Il Presidente della BCE Jean-Claude Trichet
Le decisioni delle Banche Centrali (BCE in Europa, Fed in USA e Boj in Giappone) in materia di tassi d’interesse costituiscono ormai un frequente argomento di discussione non solo per gli esperti finanziari, ma anche per le famiglie, le quali per decidere un investimento in azioni, obbligazioni, titoli di Stato, o per valutare la possibilità e la modalità di ricorso al credito, si informano sull’andamento dei tassi nel futuro. Proprio attraverso la politica monetaria, infatti, le Banche Centrali fissano l’andamento dei tassi d’interesse, che ha ripercussioni su quelli interbancari e cioè sul costo del denaro per le banche. In base alle variazioni, gli Istituti di credito modificano i tassi di interesse che propongono ai clienti, sia per quanto concerne la raccolta (operazioni di debito) che per quanto riguarda gli impieghi (operazioni di credito a favore delle famiglie). In altre parole: ogni volta che una Banca Centrale interviene sui tassi d’interesse, aumentando o diminuendo il costo del denaro, si hanno ripercussioni dirette per chi ha un rapporto (di prestito o di deposito) con la banca. Per cui un aumento dei tassi comporterà inevitabilmente che chi ha un mutuo o un prestito pagherà rate più salate, ma allo stesso tempo renderà più conveniente l’investimento in titoli di Stato (come i Bot), poiché diminuisce il prezzo d’acquisto e sale il rendimento. E’ l’opposto, invece, nel caso in cui la Banca Centrale decide di abbassare i tassi a breve termine: i consumatori avranno una maggiore facilità (in termini di convenienza) di accesso al credito e le imprese potran-
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MAURIZIO QUARANTA
no investire a minor costo beneficiando della maggiore propensione ai consumi da parte delle famiglie. In questo caso, si assiste a un rialzo dell’inflazione visto che la riduzione dei tassi e un conseguente aumento della domanda (sotto forma di consumi e investimenti) può generare un aumento dei prezzi. Una conseguenza, questa, che colpisce anche le famiglie, erodendone il potere d’acquisto. Ed è qui che il ruolo delle Banche Centrali diventa fondamentale per equilibrare e sostenere l’economia attraverso l’adeguamento dei tassi a breve termine e la lotta all’inflazione. L’articolo 1 dell’atto costitutivo della BCE individua nella stabilità dei prezzi l’obiettivo principale della propria azione di politica monetaria. Un’inflazione volatile, infatti, aumenta il senso di incertezza ed esercita un ampio effetto negativo sugli investimenti e quindi sul prodotto di un Paese, così come su tutte le componenti della domanda aggregata. Attualmente il tasso di riferimento nell’Eurozona si attesta al 3,50% (in Inghilterra e in USA al 5,25), ma proprio in questi giorni il presidente della BCE JeanClaude Trichet ha confermato la possibilità da parte dell’Istituto di Francoforte di un nuovo rialzo, previsto dagli analisti, nella prossima riunione fissata per l’8 marzo (giorno in cui si presume un innalzamento del tasso di riferimento al 3,75%). La necessità di un eventuale nuovo rialzo, spiegano gli analisti della BCE, è collegata alle attuali tendenze inflazionistiche diffuse nei Paesi europei visto che «sebbene l’inflazione dell’area euro dovrebbe oscillare intorno al 2% nell’anno in corso e nel prossimo, c’è il concreto timore che una dinamica incontrollata del prezzo del petrolio possa andare ad incidere fortemente sui prezzi». In un’ottica di aumento dei tassi, dunque, ci si interroga sul motivo per il quale gli italiani continuino a indebitarsi. Possiamo senza dubbio dire che sono essenzialmente tre i fattori che ne hanno caratterizzato le scelte economiche negli ultimi anni: il carovita (che erode il potere d’acquisto delle famiglie); i tassi di interesse ai minimi storici; la corsa sfrenata al mattone. Se prima, dunque, il ricorso al credito era considerato come “un’ultima spiaggia”, ora può essere visto piuttosto come un nuovo stile di vita e una conseguenza della maggiore maturità e cultura finanziaria delle famiglie.
PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE
SIGLATO UN ACCORDO A SOSTEGNO DELLE AZIENDE. COSÌ RIPARTE LA SCOMMESSA PER IL TERRITORIO
Interfidi e BCC S. Marzano intesa a filo doppio L’anticipo fatture al 100% iva compresa; mutui ipotecari e chirografari a condizioni pari al 50% in meno di quelle attualmente sui mercati; sostegno nella fase di ricapitalizzazione e in quella di start-up. Sono solo alcune delle coordinate messe a fuoco nella doppia convenzione siglata fra BCC San Marzano Interfidi. Paletti posti per impattare la pesante crisi che stringe l’area tarantina e cercare di posizionare una boa di riferimento per le aziende che chiedono spazi d’azione. Dunque, un’intesa a sostegno del Territorio. Si pone così l’accordo siglato dal Presidente Francesco Marangi (Interfidi, Consorzio di Garanzia Collettiva Fidi della Camera di Commercio di Taranto) e dal Presidente Francesco Cavallo (BCC San Marzano). Presenti alla sottoscrizione, il Direttore Generale della BCC San Marzano, Emanuele Di Palma e il Vice Direttore Generale e responsabile Ufficio Fidi, Giuseppe Lenti. Per Interfidi, presente, il Consigliere Luciano Santoro. Per il Presidente della BCC Francesco Cavallo: «L’intesa sottoscritta è un ulteriore impegno con il territorio e con chi, sia pure in un ambiente talvolta non agevole, si impegna per cercare di creare condizioni di sviluppo. Un impegno che la BCC San Marzano ha assunto fin dalla sua nascita, 50 anni fa, e che è sempre stato confermato nel tempo dallo spirito mutualistico dell’istituto. Da parte nostra continueremo ad interpretare la mission che ci ha sempre contraddistinto come banca che fa della mutualità e della solidarietà la propria carta d’identità. E, oggi più che in altri tempi comprendiamo quanto sia complicato fare impresa. Diciamo solo che diamo il nostro piccolo contributo affinché le aziende possano tornare in pista». «La convenzione con Interfidi - commenta il Direttore Generale, Emanuele Di Palma - giunge in un momento in cui Taranto e la sua provincia è chiamata ad osare. Bisogna essere protagonisti del rilancio della nostra area ognuno giocando il proprio ruolo. Noi come banca locale e il mondo dell’imprenditoria come tale. La provincia ionica ha bisogno di certezze che solo progetti FEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
Da sinistra: il Presidente di Interfidi Francesco Marangi, il Presidente della BCC Francesco Cavallo e il Direttore Generale Emanuele Di Palma
reali possono dare. Ha bisogno di mettere in campo tutte le forze sane per scrollarsi quell’aria pesante calata come una cappa in seguito alle ultime vicende. Su questo siamo chiamati ad investire tutti. E, l’accordo con Interfidi non sarà una convenzione “giusto per”, ma un punto di riferimento per le imprese che oggi lavorano sul territorio, ma anche per quelle che chiedono di nascere. Del resto, siamo abituati nel nostro quotidiano a dare una mano concreta e non ci tireremo indietro proprio ora. Ecco perché abbiamo voluto sottoscrivere un accordo in cui la Banca sicuramente sarà fuori dalle logiche di mercato, ma non è fuori dalla logica della territorialità». «Abbiamo fatto una scommessa comune – spiega Francesco Marangi – che è quella di imboccare una strada che possa contribuire a portare al rilancio delle imprese nonostante il periodo di crisi. Puntiamo su una banca locale perché da essa possono emergere aiuti concreti anche per la propria indole storica. Questa, comunque, è una tappa di partenza verso altre collaborazioni. E penso soprattutto all’agricoltura, altro settore da sostenere». Grazie all’intesa è stato strutturato un pacchetto particolarmente conveniente che prevede un conto corrente ordinario con zero spese d’apertura e chiusura; una tenuta pari a 10,00 euro trimestrali e una ricca offerta di servizi gratuiti, a cominciare dall’attivazione della Home Banking. Particolarmente interessante il capitolo mutui. Infatti, per quanto riguarda quelli chirografari assistiti dalla Garanzia Interfidi al 50% il tasso sarà Euribor a 3 mesi +1,00%; mentre per quelli ipotecari assistiti dalla garanzia Interfidi al 30% il tasso è Euribor a 3 mesi + 0,90%. Anche sul fronte fatture, l’accordo prevede un paletto molto importante: visto che saranno garantiti anticipi su fatture assistite dalla garanzia Interfidi al 30% con tasso Euribor a 3 mesi +0,90%, con anticipazioni che saranno effettuate al 100% Iva compresa.
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PRESENTATO IL BILANCIO SOCIALE ALL’UNIVERSITÀ DI TARANTO, FACOLTÀ DI ECONOMIA: LARVATA PRESENZA DI GIOVANI
Ragazziiiiiiii,
svegliatevi!
E allora! Svegliatevi ragazzi, aprite gli occhi, aprite la mente e il cuore, non lasciate che la vita vi passi sopra senza esserne attori, ridotti solo a semplici spettatori. Questa è l’esortazione che mi sento di fare a tutti i ragazzi che si apprestano ad affacciarsi al mondo del lavoro, lasciando quell’ambiente sicuro e rassicurante rappresentato dalle Università. In particolare vorrei fare riferimento al convegno organizzato a dicembre scorso dalla nostra Banca presso l’Università di Taranto sul tema: “Bilancio Sociale, l’Economia condivisa”. Abbiamo coinvolto personaggi di spessore. Che cosa una Banca può fare per il territorio cui appartiene, come può essere stimolo allo sviluppo economico e culturale della collettività, soprattutto in una realtà difficile come quella del Mezzogiorno? Tutto questo è argomento del Bilancio Sociale, quale strumento istituzionale di rendicontazione dell’attività di un’impresa verso l’esterno, e tutto questo è stato esposto nel nostro Bilancio Sociale 2005, in maniera eccellente ha elogiato il Preside Ernesto Longobardi dall’alto della propria competenza. In sala tra il pubblico la presenza di molti dei nostri stakeholder, l’Associazione Industriali, la Camera di
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MAURO ROUSSIER-FUSCO
Commercio, rappresentanti di onlus a finalità benefica, Clienti e Fornitori in genere, tutti accomunati dall’interesse di sapere cosa la Banca abbia fatto non solo verso ognuno di loro, ma anche verso tutti gli altri. E di conoscere, allo stesso tempo, come le Istituzioni, rappresentate dagli oratori, giudichino l’operato della “loro banca”. Abbiamo avuto conferme circa la congruità dell’attività della Banca in merito alle modalità e ai processi di redazione del documento da parete della KPMG, abbiamo incassato gli elogi del Preside della Facoltà di Economia, Prof. Ernesto Longobardi e dell’Assessore provinciale ai Beni Culturali, Giuseppe Vinci. Nel contempo, abbiamo scoperto un personaggio, l’allenatore Aldo Papagni, che, tra le pieghe del suo lavoro, nasconde, forse solo alle persone che meno lo conoscono, una profonda umanità, piena di grandi contenuti, frutto dell’esperienza nel condurre sui campi di calcio un gruppo di uomini al conseguimento di traguardi pro-
grammati. E voi ragazzi dove eravate? Soltanto una sparuta rappresentanza di studenti era presente in platea, peraltro quasi nascosta nelle ultime file della sala. Mi sono tornate alla mente le parole pronunciate da Salvatore Grillo, direttore dell’ISU all’Università Bocconi di Milano, quando sono andato a trovarlo ad ottobre scorso. Grillo è un’Istituzione nell’ambito dell’Università, se non altro perché è sempre stato presente ad ogni avvenimento fornendo risposte ad ogni problema. Qui, opera con incarichi di vertice, fin dal 1970. Una vita. Molto tristemente mi disse che era sconvolto nel vedere gli eredi di noi “vecchi” studenti degli Anni Ottanta e ancor più dei precedenti, senza un minimo di coscienza sociale e collettiva, che pensano solo a se stessi, completamente disinteressati da tutto ciò che sta attorno all’università. Li chiama, con il suo solito linguaggio schietto, quasi provocatorio, i “cadaveri”: «i cadaveri che si aggirano per le università di oggi», che si fanno passare tutto sopra la testa e per i quali contestare, far valere un proprio diritto rappresenta un inutile fastidio. Questo è ciò che dice Salvatore Grillo. E’ proprio così, e ce ne siamo accorti anche noi.
PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE
APPREZZATISSIMO INTERVENTO DEL TECNICO DEL TARANTO. ALDO PAPAGNI: LA BANCA COME UNA SQUADRA DI CALCIO
Il Bilancio Sociale all’Università. Nel segno del pallone di fila, e lo faccio in maniera mnemonica, il mio progetto è destinato alla sconfitta. Se io invece, anche di fronte a una battuta d’arresto, so di averci messo il cuore, l’orgoglio, il coraggio, allora potrò andare avanti a testa alta verso migliori risultati. Mi sembra che lo spirito che anima questa banca sia quello di una squadra di calcio. Ed è, a mio modo di vedere, lo spirito giusto. Io, paradossalmente, traggo maggiori insegnamenti dalle persone in difficoltà, capaci di trasmettere quel coraggio, quella coerenza che talvolta oggi manca nel mondo reale. Dalle situazioni di disagio, dunque, può nascere il futuro, sul quale siamo tutti invitati a scommettere. Con equilibrio. Solo così si raggiungeranno i migliori risultati». «Il Bilancio Sociale, per un’azienda di piccole dimensioni come la nostra – ha spiegato il Direttore Generale Emanuele Di Palma -, rappresenta un notevole impegno, sia nel dare a questo importante consuntivo una forma che nel realizzare le attività che in esso sono contenute. Attività rivolte verso gli Stakeholder rappresentati, a seconda dei casi, dai clienti, dai soci, dai fornitori, dalla comunità locale, e mirate a sviluppare il substrato socioeconomico-culturale del territorio. La cui realizzazione non può prescindere da un concreto impegno delle istituzioni». Per l’assessore ai Beni Culturali della Provincia di Taranto, Giuseppe Vinci: «Le Istituzioni si stanno muovendo e si avverte forte la necessità di dare risalto alle iniziative intraprese in un contesto di sostenibilità sociale. In questo quadro è apprezzabile la politica della banca che ha avviato da quattro anni una strada che conduce ad un “marketing pulito” che, per essere apprezzato, non ha bisogno di null’altro che realizzare la mission che la contraddistingue». Un momento della presentazione «L’Università di Bari – ha illustrato il del Bilancio Sociale all’Università preside Ernesto Longobardi nelle condi Taranto clusioni - è una delle poche università italiane a redigere il Bilancio Sociale, è stata lieta di poter intervenire al seminario ed ha potuto apprezzare in questo modo il lavoro svolto dalla banca in termini di chiarezza espositiva e di facilità di lettura che sono alcuni degli elementi preminenti di questa attività. Auspico, un sempre maggiore connubio fra Università e banca».
Parlare dell’attività di una banca, come se fosse una squadra di calcio, utilizzando schemi e strategie. Mutuare il “possesso” e “non possesso”, per identificare le varie fasi che portano all’equilibrio. Perché, in definitiva, di questo si tratta: «di equilibrio». Parole di Aldo Papagni, una vita nel pallone e uomo-sociale. Lui, l’allenatore tarantino barelliere volontario dell’Unitalsi e impegnato nel reinserimento sociale de giovani, parla così e trova gli applausi convinti della platea. Lo fa nel quadro di presentazione del bilancio sociale della BCC San Marzano di San Giuseppe, che con coraggio esce dagli schemi e porta il suo quarto bilancio sociale nel mondo universitario. Per parlare di bilancio sociale, attorno al tavolo il preside della stessa costola universitaria, il Prof. Ernesto Longobardi; l’Assessore ai Beni Culturali della Provincia, Giuseppe Vinci; il manager di KPMG (società che ha certificato il bilancio sociale), Pierpaolo Pagliarini; e il direttore generale della BCC San Marzano, Emanuele Di Palma. I lavori, coordinati dal collega Salvatore Catapano, sono stati aperti dall’intervento di saluto del Presidente della BCC San Marzano, Francesco Cavallo e dal Presidente di Confindustria Luigi Sportelli. «Ho sfogliato il bilancio sociale – ha detto il mister – e la cosa che più mi ha colpito è stata un’espressione su tutte: banca a responsabilità sociale. E’ un impegno importante. Un forte senso di responsabilità verso il territorio. Dunque, banca che non pensa solo all’arricchimento personale, quindi fase di “possesso”, per utilizzare un linguaggio che uso tutti i giorni, ma anche di “non possesso”, quando dal prossimo ci giungono richieste. In quel caso non abbiamo niente in mano, ma dobbiamo saper gestire. E siamo chiamati a farlo con l’anima. Guardate, se io vinco tre-quattro partite
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DECOLLA LA PREVIDENZA INTEGRATIVA CON L’OPERAZIONE VARATA DAL GOVERNO. PRIMO PUNTO, SALVARE IL CARROZZONE INPS
TFR: i lavoratori chiamati alla grande scelta Garantirsi un futuro più tranquillo dal punto di vista finanziario è l’obiettivo che oltre undici milioni di lavoratori italiani appartenenti al settore privato dovranno perseguire dal 1 gennaio 2007 in avanti. Segno collettivo di ricchezza ? No, più semplicemente di grande lungimiranza. E’ sufficiente prendere carta e penna e fare un semplice calcolo. Valutate la media del vostro stipendio netto negli ultimi cinque anni di lavoro e a questa cifra sottraete tra il 50%-55%. Il risultato che vi si mostrerà sarà la vostra pensione. Stupefatti: più che un’alternativa integrare la pensione sarà quindi un obbligo. Senza quindi il sostegno di una pensione integrativa, per la gran parte dei giovani lavoratori di oggi si prospetta una vecchiaia irta di difficoltà. Il nuovo Governo ha definitivamente varato, con un anticipo di diciotto mesi, l’avvio della riforma sulla previdenza integrativa e sulla destinazione Trattamento di Fine Rapporto (TFR) di nuova maturazione. La riforma è in vigore dal 1 gennaio 2007. Entro il 30 giugno 2007 i dipendenti del settore privato dovranno scegliere se mantenere il Tfr nella propria azienda o se destinarlo ad uno strumento della previdenza complementare. Il dipendente avrà la possibilità di esprimere la propria preferenza nella destinazione del Tfr: le soluzioni sono:l fondo pensione categoriale, fondo pensione aperto o mantenerlo in azienda. Se l’azienda ha un massimo di
ANDREA MILESIO (*)
49 dipendenti il Tfr resta nella stessa azienda, per le imprese più grandi sarà destinato all’ interno di un fondo gestito dall’ Inps. Se il dipendente nei sei mesi previsti non comunicherà nulla scatterà il meccanismo del silenzio assenso che porterà il suo ex Tfr all’interno del fondo di previdenza complementare o in mancanza presso un fondo dell’ Inps. I lavoratori dipendenti privati assunti prima del 29 aprile 1993 e nuovi iscritti ad un fondo di previdenza complementare potranno destinare solo una parte del Tfr di nuova maturazione. L’iscritto alla previdenza complementare potrà scegliere di percepire il montante maturato sottoforma di capitale (max.50%) o di rendita. In ogni momento, l’iscritto potrà avere fino al 75% del capitale maturato fino a quel momento per spese sanitarie legate a cause di assoluta gravità; dopo otto anni di iscrizione potrà avere fino al 75% per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa per sé o per i figli. Una volta fatta la scelta di destinate il Tfr nel fondo di previdenza complementare, l’aderente non potrà più modificarla. Potrà invece, dopo due anni di iscrizione al fondo, trasferire la propria posizione presso un altro fondo. (*) Gruppo Azimut
SEMINARIO PROMOSSO DALLA BCC SAN MARZANO E IL GRUPPO AZIMUT PER CHIARIRE LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA RIFORMA
Che fine farà la tanto attesa e cara Pensione Fino al 1992 i cittadini italiani hanno vissuto nei confronti di tutti i cittadini del mondo una situazione unica e invidiabile, protetti da un welfare state che provvedeva a tutto e che consentiva ai cittadini di dormire sonni tranquilli, soprattutto per quanto riguardava il loro futuro previdenziale. Poi per cercare di riequilibrare i conti pubblici sono iniziate le prime riforme del sistema pensionistico che hanno portato a tutti allarmismi “giustificabili”. E’ infatti molto probabile che la pensione pubblica su cui potremo contare, una volta entrate a regime le riforme, oscillerà tra il 39% per i lavoratori autonomi con scarsa contribuzione e il 63% della retribuzione media per lavoratori dipendenti che oggi hanno un’età tra i 25-30 anni. L’ultima puntata della riforma previdenziale ha subito con la finanziaria 2007, una rapida accelerazione nei tempi di attuazione. L’accordo siglato a fine 2006 tra Governo, Confindustria e Organizzazioni sindacali sulla destinazione del TFR dei dipendenti privati ai Fondi Pensione ha anticipato al gennaio 2007 l’inizio del semestre entro il quale decidere in conferimento del TFR alla previdenza complementare e ha introdotto numerose modifiche in tema di previdenza integrativa. Lasciare il TFR in azienda, versarlo al Fondo Inps o spostarlo in un Fondo di previdenza integrativa offerto dalla Banca? Quali sono gli sgravi fiscali e le deduzioni Da sinistra: Andrea Milesio (Azimut), il Direttore Generale Emanuele Di Palma, Mario Mantovani (Vice Direttore Confindustria Taranto), Marzia Billi (Azimut)
che il piccolo imprenditore potrà avere nel lasciare uscire dalla propria azienda il TFR per destinarlo al Fondo Pensione offerto dalla sua banca? Questi e molti altri sono i quesiti che oggi i dipendenti e i loro datori di lavoro si pongono, quesiti che richiedono risposte chiare e puntuali da parte di tutti gli intermediari finanziari in tempi brevissimi. Per illustrare la nuova situazione, la nostra Banca, in collaborazione con il Gruppo Azimut, il principale gruppo italiano indipendente specializzato nella gestione del risparmio e della previdenza hanno organizzato un seminario al quale sono intervenuti: Emanuele di Palma (Direttore Generale BCC San Marzano e di San Giuseppe); Marzia Billi (Resp. Area Assicurativa Gruppo Azimut) ha parlato de “Lo stato della normativa e la nuova fiscalità”; Andrea Enrico Milesio (Resp. Progetto “Pensione in Banca”) ha relazionato su “Le strategie dei protagonisti e il progetto “Pensione in Banca”; Mario Mantovani (Vice Direttore Confindustria Taranto) ha incentrato il proprio intervento su “Banca, Finanza, Fondi Pensione: il punto di vista delle PMI”.
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ECCO COME MUOVERSI NELLA GIUNGLA DEI FONDI. E I VANTAGGI PER LE AZIENDE
Consigli per gli acquisti In occasione del dibattito avviato sul TFR, al fine di rendere un servizio utile a lavoratori ed aziende, nel comprendere una serie di importanti novità, cominciamo un viaggio alla scoperta di questo nuovo mondo. Sotto esame, in questa prima puntata, i fondi pensione, le casse professionali e i vantaggi per le aziende.
che li ha istituiti mentre la Banca Depositaria è un soggetto esterno. L'interesse dei lavoratori è tutelato dal responsabile del fondo e dall'organismo di sorveglianza, che hanno il compito di controllare che l'amministrazione e la gestione del fondo avvenga nell'esclusivo interesse dell'aderente.
Fondi pensione chiusi o negoziali Sono istituiti da contratti o accordi collettivi o regolamenti aziendali che individuano i potenziali aderenti in base all'appartenenza a un determinato comparto merceologico (chimico, metalmeccanico, ecc.) o territorio (regione, provincia ecc.). La gestione finanziaria delle risorse è affidata al gestore (banca, Sim ossia società di intermediazione mobiliare, compagnia di assicurazione, Sgr ossia società di gestione del risparmio) mentre i contributi sono custoditi dalla Banca Depositaria che svolge funzioni di controllo sui gestori. Al momento del pensionamento, la prestazione è erogata da una compagnia di assicurazione o direttamente dal fondo.
Forme individuali di previdenza Possono essere attuate da specifici contratti assicurativi vita che devono però rispettare norme stringenti, simili a quelle dei fondi pensione. Come previsto per le altre forme di previdenza integrativa, le risorse finanziarie accumulate mediante queste polizze costituiscono patrimonio autonomo e separato rispetto alla compagnia. La stipula di tali contratti deve avvenire con imprese assicurative autorizzate dall'Isvap.
Fondi pensione aperti Istituiti da banche, Sim, compagnie di assicurazione, e Sgr, prevedono adesioni sia in forma individuale sia in forma collettiva. In quest'ultimo caso, i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro, anziché scegliere la strada del fondo pensione negoziale se prevista, stipulano un accordo per l'adesione collettiva a uno o più fondi aperti. La gestione finanziaria dei fondi pensione aperti viene, di norma, assolta dalla stessa società
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Favoriti i trasferimenti La libertà di adesione è rafforzata rispetto al passato: è stata infatti rimossa la norma del 1993 che impediva l'iscrizione a fondi aperti ai lavoratori per i quali operasse un fondo negoziale o chiuso. In linea con l'obiettivo di agevolare il passaggio fra le forme pensionistiche complementari, è stata riconfermata la libertà di trasferire la posizione individuale maturata presso una forma complementare a un altro fondo (cosiddetta “portabilità”). La portabilità è comunque subordinata a un periodo di permanenza nel fondo di almeno due anni dalla data di iscrizione (inferiore al periodo di riferimento di tre - cinque anni in precedenza richiesto).
CATERINA CINQUEPALMI
Le casse professionali Un'altra importante apertura è quella che riguarda le Casse professionali. Queste, infatti, hanno ora la possibilità di istituire, anche direttamente, ovvero accorpandosi tra loro, forme pensionistiche complementari fermo restando l'obbligo della gestione separata. L'istituzione di nuove forme di previdenza complementare è consentita sia direttamente, tramite delibera degli enti, sia anche sulla base di contratti collettivi o accordi tra lavoratori. I vantaggi per le aziende in sintesi Deduzione dal reddito di impresa del 4% del Tfr versato (6% per le imprese sotto i 50 addetti) Esonero dal versamento dello 0.20% al Fondo di garanzia relativamente al Tfr ceduto Esonero dai contributi sociali in funzione del Tfr ceduto Ulteriori riduzioni contributive a partire dal 2008.
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Fiscalità competitiva per tutti i lavoratori
La deducibilità dei contributi versati dall'iscritto al fondo è fissata a 5.164,57 euro all'anno sia per i lavoratori dipendenti (escluso la quota Tfr) sia per gli autonomi, a prescindere dal reddito dichiarato. Questo significa che tutti i contributi versati alla previdenza integrativa fino a 5.164,57 euro sono esenti dall'aliquota Irpef. Inoltre la tassazione annuale dei rendimenti delle somme raccolte dalla previdenza complementare sconta un'aliquota dell'11% (contro il 12,5% in vigore per gli altri redditi finanziari che, nel 2007, salirà al 20%). Quindi i rendimenti sono assoggettati a un'imposta che è circa la metà di quella applicata a ogni altro tipo di investimento finanziario. I vantaggi proseguono al momento di incassare le prestazioni. La prestazione di rendita (cioè la pensione integrativa erogata) subirà una tassazione definitiva del 15%, cioè inferiore a quella del primo scaglione Irpef (che per l'anno fiscale 2007 è pari al 23%). Questa aliquota potrà FEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
addirittura scendere al 9%, in quanto si prevede un abbuono dello 0,30% per ogni anno di versamento eccedente il quindicesimo di iscrizione a forme pensionistiche complementari con un limite di riduzione di sei punti percentuali. In pratica la tassazione è al 15% se gli anni di iscrizione e contributi sono 15, scende al 13,8% se gli anni di iscrizione sono 19, quindi al 12,6% se gli anni sono 23, all'11,1% se gli anni sono invece 27 e così via fino al 9% al 35esimo anno di iscrizione e contributi. Le somme percepite a titolo di anticipazione e riscatto saranno tassate unicamente per la parte già dedotta dal reddito o non tassata. Le anticipazioni percepite per sostenere spese sanitarie conseguenti a gravissime condizioni e le somme percepite a titolo di riscat-
to (per perdita del lavoro, per disoccupazione, per invalidità grave), saranno tassate nella misura del 15% con una riduzione dello 0,30% per ogni anno di partecipazione a forme di previdenza complementare successivi al quindicesimo, fino ad un massimo di riduzione del 6%. In tutti i casi, nella determinazione dell'anzianità necessaria per usufruire della riduzione percentuale dello 0,30%, si terrà conto di tutti gli anni di partecipazione alle forme di previdenza complementare che non siano stati riscattati. Le anticipazioni percepite per altri motivi (acquisto e ristrutturazione della prima casa e per altre esigenze del lavoratore) saranno invece tassate nella misura fissa del 23%. Nel 2007, tuttavia, il regime tributario di erogazione delle prestazioni e dei rendimenti potrebbe essere oggetto di un ulteriore intervento di riordino al fine di rendere omogeneo il sistema di tassazione con gli standard comunitari. C. Q.
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NASCE UN PRODOTTO ESCLUSIVAMENTE DEDICATO AL MATRIMONIO. CONVENIENTE E PRATICO. LE NOZZE CHIAVI IN MANO
Conto Sì: e vissero felici e contenti
Conto Sì
Dare ai giovani la possibilità di sposarsi, aprendo una finestra di credito importante in grado di garantire la possibilità di far fronte a tutte le spese. Nasce così Conto Sì, il conto che la BCC San Marzano dedica al matrimonio e che diventa in assoluto il primo prodotto del 2007 in Italia, visto che la campagna è partita lo scorso 2 gennaio. Dopo aver conquistato il pubblico femminile con Conto Rosa, il prodotto dedicato esclusivamente all’autonomia delle donne: da quella imprenditoriale ed economica a quella degli interventi estetici; dopo aver erogato finanziamenti nell’ambito del turismo, della formazione e dell’università dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’impresa, la BCC San Marzano, che ha compiuto proprio nel 2006 i 50 Anni d’attività, ha realizzato un prodotto che guardasse con attenzione alle coppie. A tutte le coppie che intendono intraprendere un percorso di convivenza. Conto Sì nasce con questo spirito, quello di agevolare – in un momento particolarmente difficile per l’economia dell’area - la voglia di riscatto attraverso il matrimonio. «Abbiamo condotto un’indagine di mercato – spiega il Direttore Generale Emanuele Di Palma – registrando un trend costante, talvolta anche in ribasso di matrimoni. Questo è legato anche al fatto che sposarsi oggi diventa Sconti fino al 40% presso: Acconciature Capricci di Donna - Via Monti, 62 - Villa Castelli Agenzia Viaggi Criptaliae - Via Alfieri, 28 - Grottaglie Alta Moda Sposa - Via A. Palazzo, 1 - Villa Castelli Atelier Sesonrose - Via I^ trav. S. Pertini, 41 - Massafra Centroesse Mobili - Francavilla Fontana Fiori Arte Natura - Via V. Emanuele, 145 - San Marzano S. G. Fiori De Carolis - Via Battisti, 72 - Fragagnano Fiori M’ama non m’ama - Via Matteotti, 15 - Ceglie Messapica Fiori Tulipano Nero - Via della Pace, 29 - Villa Castelli Fiori Vitti - Via Principe di Piemonte, 54 - San Marzano S. G. Foto Digital Chic - Via S. Carlo Borromeo, 8 - Villa Castelli Foto Video Punto Rosso - Via Diaz, 70 - Grottaglie Idee Preziose di Gianfranco Lanzo (Fedi in oro in dono ai Titolari di Conto Sì) - Via V. Emanuele, 54 - Fragagnano Liste Nozze Gigante - Via Berardi, 20 - Taranto Maxiboutique - Via Principe Amedeo - Taranto Ristorante Villaggio San Giovanni - San Giorgio Jonico Ristorante Tenuta Montefusco - San Giorgio Jonico Vanity Gioielli - Via Sardegna, 26 - Sava
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sempre più difficile e costoso. Da qui, abbiamo lanciato un prodotto che consente di mettere un tassello importante sulla casa con un tasso fisso al 5,25% (il che dati i continui rialzi del costo del denaro è sicuramente un bene); ma anche su tutte le spese del matrimonio, visto che è nato un prestito dedicato a sostenere le spese, al tasso fisso del 6,25%. Il conto complessivamente ha solo 6 euro di tenuta mensile e tutte le operazioni sono gratis». Non solo, ma Conto Sì è andato oltre, selezionando per il momento una ventina di attività commerciali legate al mondo del matrimonio (agenzie viaggi, ristoranti, fotografi, coiffeur, atelier, fiorai) che offrono sconti fino al 40% a tutti i titolari di Conto Sì. Fra questi, c’è anche il dono delle preziose fedi che per tutta
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Falsi in calo, ma occhio
ai 20 euro Attenzione alle banconote da 20 euro. La BCE, ha infatti reso noto lo stato di contraffazione delle banconote in euro nel secondo semestre del 2006. E, nell’ultimo periodo dello scorso anno sono state ritirate dalla circolazione ben 265 mila banconote. Il biglietto da 20 euro continua a far registrare il più elevato numero di contraffazioni, seguito da quelli da 50 e 100 euro. Nel periodo luglio-dicembre 2006 questi tre tagli rappresentano, insieme, oltre il 90% del totale dei falsi individuati in circolazione. Queste le percentuali per tutti i tagli: 5 euro (1% di falsi); 10 euro (3%); 20 euro (36%); 50 euro (31%); 100 euro (24%); 200 euro (3%); 500 euro (2%). Il livello di contraffazione è variato solo lievemente
la vita simboleggiano l’inizio del percorso comune. «Quando pensiamo ai nostri giovani – spiega il Presidente Francesco Cavallo – lo facciamo cercando soluzioni nell’ambito della formazione e del lavoro, e guardando complessivamente al loro futuro. Perché la vita è sì lavoro e professione, ma è anche tante altre cose, come la scelta di condividere con la persona amata tutti gli anni che Dio vorrà donare. Oggi, la soglia dell’età del matrimonio è aumentata a causa delle molteplici difficoltà. Vogliamo provare ad invertire, con il nostro FEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
negli ultimi tre anni, passando da 231 mila biglietti del primo semestre 2003 al picco di 312 mila del secondo periodo dello stesso anno. «I cittadini dell’Area Euro», avvertono alla BCE «devono comunque avere la certezza della qualità delle banconote in euro e della loro sicurezza». Anche in considerazione del fatto che proprio l'istituto di Francoforte e le 13 banche centrali nazionali continuano a mantenere i cittadini allerta e a controllare l'autenticità delle banconote stesse. Tutti i tipi di contraffazione, dice la Bce, «sono facilmente distinguibili dalle banconote vere usando il semplice metodo feel, look, tilt, ovvero senti, guarda e inclina. Un metodo descritto nelle pubblicazioni dell'eurosistema e sul sito Web della Bce e delle altre banche centrali nazionali. Il rimedio migliore resta quello di confrontare
Prestito Nozze al 6,25% Esempio: 20.000 euro durata 60 mesi - rata 388,99 euro TAEG 6,67% Mutuo casa al 5,25% tasso fisso Esempio: 100.000 euro durata 15 anni - rata 803,88 euro ISC 5,41% Operazioni illimitate gratis Zero Spese Apertura e Chiusura Tenuta Conto 6 euro mensili Zero Spese invio Estratto Conto
la banconota sospetta con una certamente originale». Il sistema monetario europeo collabora comunque, per la vigilanza sulla contraffazione, in modo molto stretto con l'Europol e la stessa commissione europea. Stretti sono anche i rapporti con l'Interpol e con le varie polizie nazionali degli stati membri. «Chiunque sospetti di aver ricevuto una banconota contraffatta», conclude la BCE «contatti subito la propria polizia nazionale o la sua rispettiva banca centrale fornendo loro quanti più dettagli possibili circa le origini del falso». Banca d’Italia, nel diramare i dati, ricorda anche il graduale incremento del numero di banconote autentiche in circolazione (in media 10,6 miliardi di unità nella seconda parte del 2006). Rilievo importante che mette in evidenza come il numero dei falsi sia in decremento rapportato alla quantità dei pezzi euro in giro. E l’ultimo allarme arriva dai falsi 2 euro.
piccolo e modesto contributo, questa tendenza. E iniziare il nuovo anno con un prodotto tagliato su misura per i giovani mi sembra una cosa giusta». Dunque, ancora una volta dalla nostra Banca, una mano concreta soprattutto ai giovani che decidono di fare una scelta importante quale quella del matrimonio. I sogni diventato facilmente raggiungibili grazie alla bontà di un prodotto tarato esclusivamente a beneficio delle esigenze del matrimonio. Insomma, un pacchetto nozze chiavi in mano.
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Trading o risparmio gestito? Il 2007 va così
ENZO NICOLINO (*)
Nel 2006 abbiamo esaminato i principali strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, ETF, ecc.) per fornire le informazioni di base necessarie per affrontare i mercati sui quali Directa consente l’operatività: ci sembra utile chiudere questo ciclo di articoli (che coincide con il primo numero del 2007 di Sportello Aperto) con alcune considerazioni sul trading on line. Con l’espressione trading on line si identifica l’operatività di coloro che accedono direttamente ai mercati mediante strumenti telematici. La Bcc di San Marzano consente da anni ai propri clienti di utilizzare le piattaforme di Directa mantenendo liquidità e titoli depositati presso la Banca stessa. La storia di Directa (che nel 2006 ha festeggiato dieci anni di operatività, mentre la Banca ha festeggiato i suoi primi 50 anni) nasce con le prime operazioni telematiche fatte sul mercato azionario italiano, quando ancora internet non era diffusa e l’investitore si serviva di Televideo per conoscere i prezzi. Il trading on line, nato negli USA, ha una
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forte crescita in Italia alla fine degli anni ’90 in relazione allo sviluppo di internet, alla presenza sul mercato di operatori qualificati che offrono condizioni di negoziazione molto competitive rispetto ai costi applicati in quel momento dal sistema bancario e –soprattutto- in relazione a quella che, dopo la sua esplosione, verrà definita “bolla” sui mercati azionari. Ci ricordiamo bene come in quel periodo (siamo tra la fine del 1998 e l’inizio del 2000) fosse terribilmente facile guadagnare in Borsa (e come, poco dopo, fu drammaticamente facile perdere tutto): poter usare uno strumento semplice e poco costoso come una piattaforma di trading era l’aspirazione di tutti coloro che si avvicinavano per la prima volta ai mercati. Di fronte alla semplicità dello strumento e alla novità costituita dalla possibilità di comprare e vendere all’istante un pacchetto di azioni, spendendo pochi euro, molti investitori non tennero nel dovuto conto la differenza sostanziale tra le conoscenze e le poten-
zialità dello strumento. Negli anni che seguirono ci fu un processo di maturazione e oggi il trading on line è un fenomeno più controllato e delimitato. Il numero dei “traders” italiani, vale a dire coloro che operano con continuità e con un gran numero di operazioni giornaliere, è stimato in 40.000 persone; molte di più, e in continuo aumento, sono invece le persone che utilizzano lo strumento per operare direttamente sui mercati, esattamente come utilizzano internet per eseguire altre operazioni bancarie. Al termine di un periodo in cui i mercati azionari sono cresciuti molto e in maniera costante, vale la pena di fare alcune considerazioni sul fenomeno dei traders (day traders, heavy traders, scalper) ovvero di quelle persone che operano con notevole frequenza sui mercati, adottando spesso una tecnica che consiste nel portare a casa anche piccoli guadagni sull’operazione, ripetendo più volte, magari decine di volte in una giornata, questo tipo di operatività. Per questi operatori sono organizzati
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incontri a livello nazionale (ad esempio l’Italian Trading Forum che si tiene a primavera a Rimini oppure il Trading Expo ospitato in autunno a Palazzo Mezzanotte sede di Borsa Italiana); inoltre, i principali broker online organizzano spesso incontri in cui intervengono, in qualità di testimonial, trader professionisti. Ogni iniziativa che aiuti a far crescere la conoscenza dei mercati è ben accolta: purchè non procuri ulteriori danni al portafoglio dell’investitore, convinto di possedere competenze che in realtà egli non ha, e non lo allontani ulteriormente dai mercati. Infatti accade spesso di cogliere una certa contrapposizione tra il mondo dei trader e quello dl risparmio gestito. Sui mercati, per fortuna, è possibile ragionare sui numeri: per cui, ciascuno può facilmente confrontarsi con la realtà. Perché, come ormai è ampiamente riconosciuto da tutti gli addetti ai lavori, nel risparmio gestito ci sono, è vero, prodotti costosi e quindi insoddisfacenti per quanto riguarda il loro rendimento. Ma cosa sappiamo, in modo altrettanto certo, sugli effettivi risultati conseguiti dai traders in generale e, magari, da coloro che “insegnano” agli altri a operare in Borsa? Perché è molto facile, oggi, dire che bisognava entrare due anni fa su Tenaris (solo per fare un “ricco” esempio..): ma cosa comprare oggi per avere fra due anni la stessa performance? Oltretutto, siamo sicuri che basta “replicare” un metodo indicato da un trader per averne le stesse dichiarate performance? Non dimentichiamoci mai di una semplice considerazione: la natura umana vive di speranze e paure. Per guadagnare sui mercati, oltre alla necessaria preparazione, occorre conoscere se stessi. Non poniamoci una scelta tra “il fai da te” e “il gestito”: cerchiamo la nostra consapevolezza e ricordiamoci che ogni piattaforma di trading on line è soltanto uno strumento. Cosa differente dalle capacità individuali. Partiamo dunque di qui per un 2007 di successo.
BCC San Marzano, Provincia di Taranto e Bankitalia dalla parte della Formazione Investire in istruzione conviene, anche dal punto di vista economico e sociale. Lo suggerisce il buon senso, lo confermano le ricerche di un’istituzione autorevolissima come la Banca d’Italia che alcuni mesi fa ha prodotto uno studio articolato sui "Rendimenti sociali e privati dell'istruzione in Italia". L’indagine conferma che l'investimento in istruzione, in sapere, in conoscenza, è la precondizione per lo sviluppo e per la crescita dell'economia e per il maggiore reddito dei singoli individui. Di tutto questo si è parlato all’istituto professionale “Perrone” di Castellaneta, nel corso del seminario di studi promosso dalla Provincia di Taranto, su iniziativa dell’assessorato alla Pubblica istruzione, in collaborazione con la Banca di Credito cooperativo San Marzano di San Giuseppe. Particolarmente ricco il parterre dei relatori, con protagonista il Servizio Studi di Bankitalia e l’Università di Bari. Apprezzatissimo, l’intervento di Tullio De Mauro, linguista di fama internazionale. Nel binomio istruzione-sviluppo crede fortemente la nostra Banca: «Per favorire lo sviluppo – spiega il Direttore Generale Emanuele Di Palma – non possiamo prescindere dalla formazione e soprattutto dall’apporto dei nostri giovani che esprimono grandi qualità, intelligenza, voglia di misurarsi con nuove sfide. Come banca al servizio del territorio siamo particolarmente impegnati su questo fronte organizzando stage presso le nostre filiali e collaborando sia con le università che con le istituzioni locali».
Provincia e Banca: la Mostra su De Vincentis a Grottaglie La Mostra promossa dalla Provincia di Taranto, in collaborazione con la BCC San Marzano, su Ciro De Vincentis, rappresentante simbolo della fotografia pugliese, diventa itinerante. Dopo l’anteprima al Museo di Taranto, la rassegna conquista i centri della provincia ionica. Prima tappa, Grottaglie. Un obbligo morale verso la città che all’insigne Maestro ha dato i natali. A Palazzo De Felice, nel cuore del centro storico la rassegna è stata inaugurata lo scorso 28 gennaio e sarà visitabile fino al primo marzo. Una quarantina di gigantografie spiegano un contesto storico: quello che va dalla seconda guerra mondiale a quasi i giorni nostri. La mostra, intitolata “Il neorealismo di Ciro De Vincentis, fotografia come poesia”, è a cura di Daniela De Vincentis, la figlia dell’artista. Dopo il tour nei centri della provincia, le opere di Ciro De Vincentis saranno esposte nelle stanze di Palazzo del Governo, sede dell’Amministrazione provinciale cui sono state donate dalla famiglia.
(*) Directa SIM FEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
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COMUNICABILITÀ ED ERGONOMIA: LA BCC SAN MARZANO SFONDA LA GRANDE RETE
Bccsanmarzano.it ha fatto boom: 45mila visitatori nel 2006
IGNAZIO PUNZI
Oltre 45mila visitatori in un anno, 124 al giorno. Questi i numeri d’accesso al sito della nostra Banca nel 2006. Importanti, in considerazione (visto il report annuale) che su www.bccsanmarzano.it approdano da ogni parte del mondo (oltre 100 le visite dalla Cina nell’ultimo semestre 2006, e addirittura 10 dalla Malesia).Gli accessi al sito sono anche elemento di curiosità del “navigatore”, così come in altri casi sono anche confronto. Sicuramente la grande maggioranza dei visitatori, accede al sito per un oggettivo e concreto utilizzo dello stesso. Questo pone all’attenzione un continuo miglioramento per offrire maggiore sicurezza nell’utilizzo di strumenti on-line. A cominciare da una delle ultime novità: il Simply Bank
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(vale a dire l’home banking), agile e soprattutto sicuro, capace di eludere le insidie di internet a partire dal phishing. La strutturazione del portale parte dal concetto di “comunicabilità ed ergonomia”, affinché il nostro Cliente o il visitatore, possa sentirsi seguito e informato in maniera professionale e costante. Pensato per soddisfare in maniera specifica famiglie, aziende e professionisti, SimplyBankWeb è un sistema di home-banking che ha lo scopo di rendere disponibile una vasta gamma di funzioni home-banking, tutte eseguite in modalità online e con il reperimento dei dati dagli archivi della banca in tempo reale. Attraverso le molteplici opzioni, il servizio eroga informazioni personalizzate secondo le diverse esigenze. Nel campo delle novità, è anche da incasellare l’RSS (Really Simple Syndication). Si tratta di uno strumento di diffusione di notizie. Il vantaggio per il navigatore è quello di poter consultare in tempo reale, le ultime notizie avendo a disposizione i titoli in sequenza e un breve sommario, senza dover necessariamente navigare nell'intero sito. I flussi RSS permettono di tenere d'occhio contemporaneamente le novità pubblicate da molte fonti. Un tempo avreste aggiunto tutti gli indirizzi tra i preferiti e avreste aperto in successione le pagine dal vostro browser diverse volte al giorno per controllare la presenza di nuovi articoli. Per accedere al servizio RSS è sufficiente seguire alcune semplici indicazioni all’interno del sito. Potrete così essere avvisati attraverso un segnale visivo o sonoro, sulle ultime novità della Banca, in modo da non perdere nulla, un po' come se foste abbonati a una newsletter personalizzata sui vostri interessi, senza però lo svantaggio dell’insidioso spam in cui le newsletter (e il vostro computer) rischiano di affogare. Nell’era della comunicazione globale, dunque, la nostra Banca, già di per sè all’avanguardia con prodotti e servizi finanziari, asseconda le esigenze del Cliente moderno con strumenti e tecnologie che rendono più comprensibile e comodo il complesso mondo del credito.
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PROGETTO IMMIGRATI: INCONTRO A ROMA DEL GRUPPO DI CONSULTAZIONE. PRESENTE ANCHE LA BCC SAN MARZANO
Le BCC vicine agli immigrati
BCC sempre più vicine agli immigrati. È quanto emerso dal primo tavolo di confronto tra il Credito Cooperativo ed i rappresentanti delle comunità straniere in Italia nell’ambito dell’iniziativa “Bancarizzazione e valorizzazione del risparmio degli immigrati in Italia. Formazione di cinque Gruppi di consultazione” in collaborazione con il CeSPI (Centro Studi Politica Internazionale). Al gruppo di consultazione dell’area andina (Perù, Ecuador, Bolivia e Colombia), svoltosi nella Federazione delle BCC di Lazio Umbria e Sardegna, oltre la Federazione locale, erano presenti Federcasse, 3 Banche di Credito Cooperativo (tra cui la nostra), il Gruppo Bancario Iccrea, il CeSPI, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e 5 rappresentanti delle comunità andine in Italia, due dei quali clienti (soddisfatti) di due BCC del Lazio e della Campania. Ad aprire i lavori, il direttore generale della Federazione ospitante, Paolo Giuseppe Grignaschi. Ricordando l’essenza della cooperativa di credito, nata come “banca delle persone”, Grignaschi ha ribadito la necessità per le Banche di Credito Cooperativo di divenire il punto di riferimento per l’integrazione finanziaria delle “persone” straniere in Italia. Il dibattito tra gli andini tutti imprenditori, mediatori culturali e rappresentanti di associazioni - e le BCC presenti ha, poi, messo in luce una forte vicinanza di pensiero e di azione tra il mondo del credito cooperativo e quello dei migranti FEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
latino-americani. Il gruppo di riferimento si presenta, infatti, coeso e cooperativo, molto legato al territorio e alle tradizioni di origine e con forte propensione al risparmio e all’imprenditorialità. Nonostante queste caratteristiche favorevoli, la percentuale di bancarizzazione della comunità andina in Italia - come ha bene illustrato il CeSPI - rimane ancora molto bassa. Una delle motivazioni maggiormente segnalate dagli stranieri presenti all’incontro riguarda il tema della scarsa conoscenza e fiducia reciproca tra banche ed andini. In questo contesto, le associazioni dei migranti ed i mediatori culturali potrebbero costituire una buona intermediazione tra le due realtà. Diverse le proposte messe sul piatto a conclusione del dibattito: corsi di educazione bancaria per mediatori culturali, sponsorizzazioni di eventi organizzati dalle associazioni dei migranti, convenzioni ed accordi con le associazioni di stranieri e di categoria per fornire assistenza tecnica alle aziende cooperative italo-andine, convenzioni con la rete dei Confidi o costituzione di fondi di garanzia per fornire accesso al credito agli imprenditori andini in Italia. Qualsiasi futuro investimento nel settore non potrà, comunque, prescindere da uno sforzo da entrambe le parti per l’abbattimento delle barriere e dei preconcetti culturali.
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VIAGGIO NEL PROCESSO CHE STA MUTANDO IL COMPLESSO MONDO DEL CREDITO. SIAMO ARRIVATI AD UN’EVOLUZIONE CHE INTERESSERÀ PROPRIO TUTTI
Sistema bancario. Com’è cambiato. Come cambierà Le riflessioni che propongo ai nostri amici Lettori sono focalizzate su quattro ambiti tematici principali, oggetto del processo di cambiamento in atto anche nella nostra BCC, al giro di boa del suo mezzo secolo di vita: come si è evoluto negli ultimi anni il mondo del lavoro nell’industria bancaria, e quali conseguenze ha avuto tutto ciò in termini di profili professionali; quali strumenti sono messi in atto dalle banche per rispondere con efficacia alle veloci evoluzioni delle professionalità; come cambia il rapporto tra soggetto e azienda rispetto all’apprendimento e allo sviluppo professionale; quali sono i fattori chiave sui quali occorre orientare il proprio sviluppo professionale. “Osservatorio Italia”, trends e sviluppi. L’analisi dell’evoluzione recente del mercato del lavoro bancario mostra un mercato del lavoro interessato da profondi processi di trasformazione. Questo processo ancora in corso sembra aver coinvolto soprattutto le maggiori e più grandi banche del paese ed è sicuramente il frutto delle spinte prodotte dall’innovazione tecnologica, dalla liberalizzazione dei mercati finanziari e dal processo di concentrazione in atto nel nostro sistema bancario. La maggiore concorrenza tra le banche indotta dal processo di deregolamentazione ha, infatti, portato le banche a cercare di contenere i costi operativi tramite una riduzione del personale, cosa resa possibile anche dall’estendersi delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Allo stesso tempo le fusioni hanno spinto le banche ad operare una razionalizzazione che evitasse duplicazioni ed inefficienze e producesse economie di scala. La ricerca di una maggiore competitività ha anche spinto le banche ad utilizzare contratti più flessibili a seguito delle innovazioni normative contenute nella cosiddetta “Riforma Biagi”. Malgrado questo, le banche sono ancora alla ricerca di soluzioni per poter rispondere in modo soddisfacente alle sfide di un mercato che richiede
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GIUSEPPE A. ROMEO
strutture capaci sia di fornire prodotti standardizzati ma competitivi alla clientela mass market, che servizi finanziari avanzati alle famiglie e alle imprese. Personale & Assetti organizzativi. Nel mondo bancario convivono percorsi e assetti organizzativi tradizionali ed elementi di novità. In banca si accede ancora, in gran parte, cominciando a lavorare allo sportello e, soprattutto nelle banche locali, la carriera è prevalentemente interna. Le banche, specialmente quelle locali come la nostra, preferiscono assumere soprattutto per gli addetti allo sportello ed altri impiegati addetti a compiti amministrativi. Il livello di istruzione del personale bancario è piuttosto elevato e prevale il diploma di scuola media superiore. I laureati vengono richiesti anche per lavori tradizionali, come il lavoro di sportello e la necessità di organizzarsi sempre meglio in un mercato così concorrenziale e competitivo ha condotto soprattutto all’assunzione di figure orientate alla gestione dei rapporti con la clientela e all’offerta di servizi finanziari avanzati, quali i responsabili commerciali, i gestori per le famiglie, i gestori per le imprese e i promotori finanziari. Secondo le banche, grandi o piccole che siano, queste sono a tutt’oggi le figure più difficili ed ambite da reperire nel mercato. Se da un lato troviamo, specialmente nelle banche locali, il ricorso a schemi organizzativi e di gestione del personale molto tradizionali, che vedono nel lavoro allo sportello uno stadio importante nel processo formativo dell’impiegato di banca, emergono tuttavia segni importanti di cambiamento. Tra questi assume particolare rilevanza la maggiore attenzione al processo formativo, che dimostra un’accresciuta consapevolezza, da parte delle banche, che solo con un personale più qualificato è possibile vincere la sfida competitiva che sta vivendo, in questi anni, il sistema finanziario italiano. Nella prossima puntata affronteremo le questioni relative alla formazione e le competenze necessarie.
PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE
CON LA CONSULENZA DELLO SPECIALISTA DR. CESARE PIGNATELLI, LA BCC OFFRE UN NUOVO SERVIZIO
Vista: è l’Anno della Prevenzione per Soci e Clienti Per i Soci e Clienti della BCC San Marzano di San Giuseppe, il 2007 diventa l’Anno della Prevenzione dei difetti della Vista. Infatti, oggi più che mai è opportuno prevenire i malesseri causati dal disturbo visivo, i cui rischi sono aumentati in maniera esponenziale a causa del notevole stress cui gli occhi sono sottoposti. Per questo motivo, la nostra Banca ha promosso l’Anno Prevenzione della Vista. Soci e Clienti che vorranno effettuare le visite, possono farlo ricevendo in dono dalla Banca un’ulteriore visita per un altro componente del nucleo familiare. L’intesa è stata resa possibile grazie alla disponibilità del dottor Cesare Pignatelli oculista, specialista in oftalmologia, il quale spiega: «Mi sono sempre chiesto fin dall’inizio della mia professione di specialista in oftalmologia (quella che una volta, nel lontano 1986, si chiamava oculistica), quali dovessero essere le caratteristiche principali di un buon oculista.
Ancora oggi, a distanza di 20 anni, penso che uno specialista debba ricordare sempre che prima di diventare tale è un medico e quindi debba considerare i suoi assistiti nella loro integrità di esseri umani e non come portatori di una patologia d’organo, l’apparato visivo nel mio caso». Dunque, anche un piccolo segnale va inquadrato nel contesto complessivo? «Esatto. Perché se da un lato la superspecializzazione ci spinge a conoscere sempre meglio le malattie e le cure di questo fondamentale senso, la vista, dall’altra troppo spesso ci distrae facendoci dimenticare che gli occhi fanno parte e interagiscono con quel meraviglioso edificio che è il corpo umano. Basti ricordare che patologie come l’ipertensione e il diabete, solo per citarne alcune fra le più note, possono portare se non trattate adeguatamente, gravi conseguenze sui nostri preziosi occhi. Allo stesso
modo, come i farmaci prescritti per la cura di malattie oculari, che possono interferire negativamente sullo stato di salute generale se non valutato adeguatamente». Insomma, occhi aperti… «Lo specialista è chiamato ad eseguire un’attenta anamnesi generale del paziente affinché le eventuali terapie prescritte non siano in contrasto con i farmaci già assunti o se, addirittura, questi ultimi non siano la causa dei disturbi oculari riferiti». Dunque, allo specialista il difficile compito di valutare lo stato complessivo e le possibili conseguenze? «Sicuramente. Lo specialista deve avere una buona capacità di ascolto del paziente ed essere il più possibile comprensibile dallo stesso evitando espressioni e termini troppo tecnici che limitati alla comunicazione con il medico di base, troppo spesso considerato, a torto, come mero trascrittore di ricette».
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ROTARY CLUB TARANTO E BCC SAN MARZANO FIANCO A FIANCO PER LA MENSA DEI POVERI DELLA PARROCCHIA DEL CARMINE
La differenza è stare dalla parte dei più deboli Fornelli accesi alla mensa dei poveri della parrocchia del Carmine di Taranto. La nostra Banca ha contribuito volentieri all’iniziativa promossa dal Rotary Club di Taranto: donare una cucina e un frigorifero industriale. La necessità era stata avvertita da Mons. Franco Costantini, parroco della chiesa e responsabile della struttura assistenziale. La macchina della solidarietà ha coinvolto non solo il sodalizio del capoluogo, ma anche la nostra Banca che è intervenuta con un proprio contributo, e soci rotariani che hanno erogato in maniera personale il proprio sostegno all’iniziativa. Così, lo scorso ventinove gennaio, nella sede della mensa dei poveri di Via Cavour, c’è stata la cerimonia di consegna, svoltasi in maniera sobria alla quale ha preso parte anche Francesco Alecci, Prefetto di Taranto. Presenti, oltre al Consiglio Direttivo del Rotary, presieduto dall’ammiraglio Alfeo Battelli, anche i cittadini vicini all’attività caritatevole
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della parrocchia e i componenti della Rotary Foundation, la task force della solidarietà rotariana, che opera nell’ambito del Distretto 2120, di cui il sodalizio ionico fa parte. «Questo – ha sottolineato nel suo intervento il Direttore Generale della BCC San Marzano, Emanuele Di Palma – è un ulteriore piccolo tassello che viene messo a disposizione della nostra comunità. L’auspicio è che piccoli interventi di questo genere possano moltiplicarsi in modo da poter contribuire tutti al sostegno di chi ha realmente bisogno. Sono i piccoli numeri che fanno i grandi risultati. E su questa strada occorre continuare». L’iniziativa è servita per mettere nella condizione la Parrocchia del Carmine di migliorare e potenziare i suoi interventi in favore di coloro che quotidianamente ricevono un gesto di aiuto e di amore cristiano, di cui il Rotary Club Taranto si è reso sensibile partecipe e interprete, calandosi nella realtà cittadina che si trova ad affrontare molti problemi sociali.
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SI È CONCLUSO IL PRIMO CICLO DEL PROGRAMMA CHE HA INTERESSATO IL 75% DEI DIPENDENTI DELLA BCC SAN MARZANO
Formazione: come affrontare le nuove sfide STEFANO ANTONACCI (*)
Si è concluso, prima delle festività di fine anno, il primo ciclo di “formazione commerciale” nella nostra Banca, che ha visto la partecipazione di oltre il 75% dei Colleghi che, pur nei diversi ruoli, svolge attività di contatto con la clientela. E’ stato, sicuramente, un importante momento realizzativo interamente dedicato ad una nuova concezione del rapporto Banca/Cliente, finalizzata, essenzialmente, alla soddisfazione di quest’ultimo quale elemento qualificante dell’attività bancaria. L’innovazione consiste nel coinvolgimento globale di ogni operatore da attuarsi mediante l’assegnazione di un gruppo di clientela, chiamato “settore”, di cui dovrà occuparsi in maniera costante ed in coerenza con le indicazioni fornitegli dal “Servizio Commerciale”. Lo scopo è anche quello di rendere più “umano” il contatto banca/cliente, ma anche di far si che, ciascun cliente, abbia la reale sensazione di poter contare su “qualcuno” a cui rivolgersi e in grado di fornire le giuste risposte alle sue aspettative. Ovviamente, le possibilità
Un gruppo di dipendenti della BCC S. Marzano durante i corsi di formazione
di successo dell’iniziativa sono legate alle capacità (commerciali), alla voglia di misurarsi, alla passione ed alla determinazione, con cui si affronteranno le difficoltà, i problemi che, inevitabilmente, tale attività potrà comportare. Obiettivo, secondario, ma non meno importante e qualificante, rimane la consequenziale crescita professionale delle risorse, con lo scopo d’individuare, tra coloro che dimostreranno di avere più volontà e più spiccate attitudini, chi avviare in un percorso lavorativo più qualificante e più ricco di soddisfazioni. (*) Servizio Commerciale
Cinquant’Anni in una Card E’ nata per festeggiare i Cinquant’anni della nostra Banca. E già sta riscuotendo un successo tutto personale soprattutto fra i collezionisti. Stiamo parlando della card telefonica emessa dalla BCC San Marzano di San Giuseppe in collaborazione con Telecom Italia. E’ la Card dei 50 Anni contenente un credito telefonico di 5 euro, che l’utente può utilizzare in qualsiasi momento, grattando il codice nascosto sotto la patina argentata e inserendolo prima di digitare il numero telefonico da chiamare. Una voce guida indiFEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
cherà le modalità d’utilizzo in maniera semplice e chiara. La card contiene un totale di sessanta minuti di traffico telefonico valido per tutte le telefonate in Italia da un qualsiasi apparecchio fisso pubblico o privato. Appetibile soprattutto dai collezionisti di card telefoniche, la Card dei 50 Anni è stata stampata in tiratura limitata (mille pezzi) e non è prevista alcuna ristampa. Per ottenerla è semplice: è sufficiente aprire un nuovo conto in una delle Filiali della BCC San Marzano di San Giuseppe.
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IL VIGNETTISTA DE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, SOCIO DELLA BCC SAN MARZANO PRESENTA IL SUO QUARTO LIBRO
Nico Pillinini, il mondo disegnato con gli occhi di un bambino Dissacrante, irriverente, senza compromessi. Bravo. Nico Pillinini, vignettista de La Gazzetta del Mezzogiorno, arguto osservatore della realtà mondiale, filtrata e sintetizzata sotto il suo tratto intelligente, ha dato alle stampe il suo quarto libro “Ecce Gnomo” edito da Dedalo di Bari. La prefazione è di Marco Travaglio, che scrive: «Mi ero fatto l'idea che Pillinini fosse uno pseudonimo. Invece si chiama proprio così: Pillinini. Ed è una bella fortuna, quasi come quella che toccò a Totò da giovane, quando gli rifilarono un gancio sotto il mento e venne su con la faccia storta. Perché Pillinini è un cognome da satiro. I pillinini dum dum, acuminati ed esplosivi, che spara col suo schioppo ogni giorno dalla prima pagina della Gazzetta del Mezzogiorno, mirando dritto al culo della vittima designata, fanno un male bestia.
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ROCCO VIOLA
Ecco, Pillinini dev'essere proprio cattivo. Almeno quando prende la mira e fa fuoco. Perché le sue vignette sono di una perfidia rara. Mai compiacente, mai piacione, mai complice, mai ammiccante, men che meno bonario, Pillinini è l'esatto contrario di certi suoi colleghi (sempre più numerosi, purtroppo) che in tv e sui giornali dicono di fare satira e poi si compiacciono perché le loro vittime li ringraziano. Ecco, per chi fa satira i ringraziamenti della vittima sono come la menopausa, anzi come la pace dei sensi. La morte civile. Ci vorrebbe una legge Bacchelli, per questi vignettisti in disarmo che non fanno più ridere e ricevono commesse dal governo: noi vi diamo un tanto al mese, e voi fate il piacere di smettere. Per il vostro bene, e anche per il nostro». E’ un personaggio sopra le righe, Pillinini, cliente e socio della BCC San Marzano. «Merito di mia moglie - spiega - io non ho dimistichezza con il capitolo risparmio. E’ lei la delegata in casa. Così, quando abbiamo scelto una banca, il fiuto l’ha avuto soprattutto lei. Per quanto riguarda i soldi ne spendo molti per libri che appena posso li divoro». Come nasce Pillinini vignettista? «Disegno da quando ero praticamente bambino. Gli altri giocavano a pallone e io nonostante mi chiamassero Facchetti, un po’ ero negato perché a otto anni avevo 42 di piede e quindi diventava difficile, un po’ perché si era sparsa la voce che fossi un azzoppacaviglie. Così ho cominciato a disegnare. Dapprima Topolino e poi viavia tutto il resto». E il nomignolo “Facchetti”? «Sì, perché ci assomigliavamo un po’. Io poi indossavo
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la maglia dell’Inter perché ero tifoso. L’acco-stamento era facile». Quest’anno sarai particolarmente felice per il quasiscudetto... «Ma no. Non seguo più. Per me l’Inter è rimasta quella delle idee: quella di Facchetti e Burgnich. Non questa». Poi è arrivata la svolta: una passione diventa professione. Come? «Dal ‘79 all’82 sono stato vignettista per il Quotidiano di Lecce, Brindisi e Taranto. Nel’83 sono entrato alla Gazzetta del Mezzogiorno. Nel corso di questi anni ho collaborato, con altre testate come Repubblica, L’Unità, Gente, Oggi». Qual è il soggetto che meglio si presta alla satira? «Sicuramente Berlusconi è un cartoon naturale. Ma neanche Prodi scherza. Infatti dopo la saga del Signor B. (la Trilogia: Burlesconi, Bandana Republic e Ecce Gnomo), sto seriamente pensando di far partire la Sagra della Mortadella». Ci sono fatti che raccontarli ti crea imbarazzo? «No. Perché in definitiva i vignettisti siamo come i bambini. Non mediamo. Se una cosa è bella, è bella; se è brutta, è brutta. Fortunatamente lo spirito è quello. Con l’età arrivano i compromessi, però noi contiamo di rimanere bambini». E la sindrome da foglio bianco? «Mamma mia, quella c’è sempre. Ci sono giornate che vedi scorrere inesorabile l’orologio e non riesci a concretizzare l’idea che hai in testa. Non siamo artisti che possiamo prendercela comoda. A una certa ora la vignetta deve essere consegnata e talvolta diventa una vera corsa contro il tempo». Nico Pillinini è un viaggiatore con la mente. C’è un posto dove vorrebbe andare con il suo fisico? «Con lo spirito ho girato il mondo. Con il fisico vorrei andare negli Stati Uniti, Texsas, California. Ma non ci andrò mai perché non uso l’aereo. Attendero che si concretizzi il progetto del ponte della Groenlandia». Riuscì a cogliere l’animo ironico di Pillinini anche il Capo dello Stato Pertini. Come andò? «Quando uscì il mio primo libro, Impertinente, il Presidente mi ricevette al Quirinale per complimentarsi. E’ stato uno dei momenti più toccanti della mia vita professionale». Più di quella storiella con Bush senior? «Ah, quella. Beh, sai, non cambia niente nella vita, ma non capita tutti i giorni di ritrovarsi una richiesta dell’uomo che dovrebbe essere il più potente del mondo...». Racconta. «Avevo realizzato una vignetta su Fidel Castro uscita in prima pagina della Gazzetta. Mi chiamò a casa l’ambasciatore italiano a Roma, dicendomi che al Presidente Bush avrebbe fatto piacere ricevere la vignetta originale. Pensai: con tutto il casino mondiale da gestire, pensa a una vignetta di un giornale italiano? Comunque, gliela inviai. Dopo qualche giorno mi arrivò una nota di ringraziamento dalla Casa Bianca a firma proprio di Bush». FEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
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ACCORDO FRA LA NOSTRA BANCA E IL LEADER ITALIANO DELLE VACANZE: 250 STRUTTURE IN ITALIA PRONTE AD ACCOGLIERE I NOSTRI CLIENTI
Vacanze da sogno con soli grazie a Iperclub e BCC San Marzano
E’ il momento di cominciare a pensare alle vacanze. Siamo a febbraio, ma conviene muoversi per tempo. Così, la BCC San Marzano di San Giuseppe, per i suoi Clienti, ha promosso una convenzione con Iperclub Spa, leader in Italia nel settore delle vacanze promozionali e del promotion marketing. L’azienda si è affermata grazie all’efficacia e alla convenienza del Buono Vacanza Iperclub, un eccezionale strumento promozionale che permette, a seconda delle esigenze, di spingere le vendite, promuovere il marchio, fidelizzare i consumatori o incrementare le quote di mercato su scala nazionale. Attiva sul mercato da oltre dieci anni è diventata partner delle più importanti aziende italiane e multinazionali I destinatari dei Buoni Vacanza possono beneficiare di un soggiorno scegliendo tra le oltre 250 strutture selezionate e presenti sul catalogo Iperclub. Fra le formule vacanze, da segnalare quella Residence, un soggiorno indimenticabile, che avrà come scenario
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perfetto le più conosciute località turistiche, pronte ad ospitare i clienti della BCC San Marzano garantendo l’ottimo rapporto qualità-prezzo; e la Formula Hotel. Quest’ultima, consente una prenotazione che garantisce il pernottamento gratuito, pagando esclusivamente la differenza per la mezza pensione o la pensione completa. A questi, si aggiungono anche una serie di pacchetti famiglia tutti da scoprirer. In base al periodo prescelto è possibile partire gratuitamente o versando un piccolo contributo. Le soluzioni Iperclub sono particolarmente competitive perché le strutture turistiche sono di proprietà, vengono gestite direttamente oppure acquisite con il sistema vuoto-pieno. Il servizio e l’affidabilità è garantito dagli oltre 600 professionisti Iperclub che operano in maniera capillare sul territorio nazionale attraverso 13 uffici regionali, 11 call center ed un centro prenotazioni e informazioni con 120 linee telefoniche.
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Dove
Data
Listino
Iperclub
Baia di Riposto Resort (Taormina)
dal 17 giugno al 24 giugno
398 euro
0 euro
Baia di Riposto Resort (Taormina)
dal 24 giugno all’1 luglio
450 euro
110 euro
Marina Palace Orosei (Nuoro)
dal 10 giugno al 17 giugno
399 euro
0 euro
Marina Palace Orosei (Nuoro)
dal 29 luglio al 5 agosto
750 euro
490 euro
Santandrea (Cz) Hotel Club
dal 10 giugno al 17 giugno
399 euro
250 euro
Santandrea (Cz) Formula Village
dal 17 giugno al 24 giugno
335 euro
0 euro
Qui sopra una tabella dalla quale si evince il risparmio per le prossime vacanze. Queste sono solo alcune delle oltre 250 località in Italia e nel mondo sotto il marchio Iperclub. La tabella ha valore puramente esplicativo e dati e costi sono riferiti allo scorso anno, visto che le offerte sono in fase di aggiornamento. A breve sul sito www.iperclubvacanze.it
BCC San Marzano e Iperclub offrono la possibilità di usufruire delle vacanze nelle località più belle a prezzi incredibili. Consultate su www.iperclubvacanze.it i posti, gli hotel, i residence, i villaggi dei Vostri sogni. Poi consegnate alla cassa questo coupon e con soli 50 euro potrete entrare nel magico mondo di Iperclub Vacanze.
Nome e Cognome
Indirizzo
n.
Oggi, è possibile grazie all’intesa BCC San MarzanoIperclub acquistare un Buono Vacanze Iperclub al costo di soli 50 euro, attraverso il quale si possono ottenere i clamorosi vantaggi previsti dal catalogo. In sostanza, funziona così. Attraverso il modulo qui a lato richiedete il Vostro Buono, che vi sarà consegnato direttamente dalla filiale della BCC San Marzano d’appartenenza. Il Buono ha valore per tutta la famiglia e permette di prenotare una settimana di soggiorno in mare, montagna, ai laghi, alle terme e in alcuni villaggi turistici a scelta dal catalogo Iperclub. Una volta ottenuto il Buono potrete verificare la disponibilità della struttura prescelta chiamando il call center Iperclub (06.30.30.30) oppure direttamente sul sito internet www.iperclubvacanze.it. Particolarmente attento al relax e al benessere della famiglia, Iperclub scommette soprattutto sulla felicità dei bimbi. Infatti, in molti villaggi è a disposizione un miniclub pronto ad ospitare i bambini dai quattro ai dodici anni, i quali con un’equpie di assistenti specializzati, tracorreranno ore liete nel corso della giornata all’insegna della socializzazione e del divertimento. Così come avviene anche per gli adulti, i quali possono contare su un’animazione al top della qualità con tonei sportivi, intrattenimento e giochi. Viaggiando sullo slogan “La Vacanza diventa Realtà”, Iperclub e BCC San Marzano, dunque, offrono la possibilità di andare in vacanza a prezzi superscontati o, addirittura, mandare l’intera famiglia al costo di soli 50 euro per una settimana nelle più belle località turistiche. All’interno del catalogo Iperclub, per ogni struttura sono indicati calendario e listino prezzi in dettaglio. Le quote d’iscrizione, ove previste, sono a persona per una settimana e variano in base al periodo scelto (bassa - media - alta stagione). Sono esclusi i costi da pagare in loco (obbligatori e facoltativi) e dove è prevista la Tessera Club per sport, animazione e miniclub.
Tel.
CAP
Città
Per l’acquisto di un Buono Vacanza Iperclub autorizzato l’addebito dell’importo di 50 euro dal mio C/C Numero
Filiale di
Dichiaro di aver preso visione del Regolamento Iperclub e conoscere le modalità d’utilizzo del Buono Vacanze. Data
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/2007
Firma
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Sportello Aperto:
spazio ai Lettori
Questo spazio è dedicato alle domande dei Lettori. Note e lettere potranno essere inviate via mail a:
[email protected] o consegnate in busta alle filiali indirizzate a: Redazione Sportello Aperto BCC S. Marzano, Via Vittorio Emanuele, 74020 S. Marzano di S. G. (Ta). Risponde Gianni Carbotti della Società Archita Consulting (anche online al sito: www.architaconsulting.com). COSA C’E’ DIETRO IL CROLLO DEL PREZZO Other Western Emerging DEL PETROLIO? Europe Asia Australia, New Possibile che nel giro di qualche mese si è passati 3,620 Zealand and 9,581 Canada da uno stato di totale allarmismo sul prezzo del 5,046 petrolio allo stato attuale contraddistinto da prezzi Eastern Europe in caduta libera dell’oro nero. Mi sfugge qualcosa? 1,780 Andrea F. – Pulsano (TA) La domanda è lecita, ma avere una risposta esaustiva Euro area 26,567 è impresa ardua. Sono molte le ipotesi a supporto del movimento ribassista del prezzo del greggio e, Hong Kong, Singapore personalmente, non posso che riferirle quella che Latin 1,820 America secondo me è la più accreditata anche se la meno 2,554 nota. Il petrolio è sceso in pochi mesi da 80 a 50 dollari U.S. U.K. al barile, un calo del 38% circa (tra l’altro non abbiamo 47,612 6,710 visto un’eguale riduzione alle pompe di benzina) che ha visto, stranamente, l’OPEC assente visto che nessun taglio alla produzione è stato fatto, anzi, l’ARABIA SAUDITA ha abbassato, qualche mese fa, di 2,5 $ il Japan prezzo per i migliori clienti. La mia ipotesi è che dietro 17,323 Ricchezza finanziaria nel questo immobilismo ci sia una sorta di accordo tra mondo e flussi di esportazione Arabia Saudita e U.S.A. per mettere in crisi l’IRAN che diventa sempre più pericoloso. L’IRAN, a differenza degli altri stati produttori di petrolio, non ha accumulato Cina, Taiwan, Singapore ecc. esportano più che importare), riserve di dollari come i Sauditi hanno fatto in questi ultimi a salvare le sorti del mondo ci pensano i paesi anglosassoni, anni di vera manna per le proprie casse e, considerato che USA e Gran Bretagna in primis, che guarda caso (vds. sono decenni che non investe in infrastrutture petrolifere, il Immagine) sono i paesi più ricchi ma anche i più indebitati ribasso di questi mesi può metterli a dura prova. L’accordo del mondo. Abbiamo più volte parlato, in questa rubrica, tra Arabi e Americani costa sicuramente dei soldi ai primi della questione dell’indebitamento; per il momento sta ma è strettamente legato alla questione Irakena: gli americani aiutando le economie di tutto il pianeta, ma la cosa non può non lasciano l’IRAQ impedendo agli sciiti di questo paese, durare in eterno. Quindi non ci illudiamo di questa ripresa, strettamente legati a quelli iraniani, di dominare lo scenario ha i piedi di argilla. della regione e divenire, in questo modo, un potenziale e forte concorrente dei sauditi. *** STRATEGIE PER IL 2007 *** Siamo nel 2007. Quali sono, secondo lei, le migliori NELLE MANI DEGLI ANGLOSASSONI opportunità d’investimento per questo nuovo anno. L’economia mondiale chiude il 2006 in ripresa dopo Filippo S. – S. Marzano di S. Giuseppe (Ta) alcuni anni difficili. Come spiega questo cambio di rotta? Giovanni C. – Taranto Mi chiede una risposta piuttosto complessa, anche perché andrebbe valutata in base alle sue personali esigenze, la Il +1,7% del PIL italiano nel 2006 è il miglior risultato degli propensione al rischio, l’età e tanto altro ancora. Per il ultimi 5 anni. Anche l’Europa, con un +2,6% ottiene il momento si accontenti di sapere cosa ha detto Marc FABER; medesimo traguardo. Leggendo il bollettino, che solitamente si tratta di un’idea che condivido pienamente. Di chi stiamo accompagna questi dati, è interessante notare come i relatori parlando? Marc Faber è forse il più pittoresco analista di abbiano descritto come a fronte del buon dato riferito al mercato in circolazione. Di nazionalità svizzera, vive in prodotto interno lordo, si contrappone un “… inaspettato Thailandia e passa probabilmente più tempo in aereo che calo della produzione industriale, dovuto a una discesa dei in ufficio. È assurto al rango di «guru» dopo aver previsto il consumi”. In effetti è una contraddizione: il PIL sale e i crollo del Nasdaq del 2000 e il grande rialzo delle materie consumi scendono; allora chi consuma quanto prodotto? prime che ne sarebbe seguito. Ecco cosa consiglia per il La risposta la troviamo qualche pagina dopo: “…. Il buon 2007: “….. un mix di commodity e azioni europee, evitare risultato riferito al PIL è stato raggiunto per un buon 60% come la peste il debito americano e, per gli operatori con grazie alle esportazioni…”. E’ logico, se c’è qualcuno che sufficiente esperienza, le raccomandazioni includono zucesporta, ci deve essere qualcuno che importa altrimenti i chero, cotone, qualche titolo thailandese e la vendita allo conti non tornano. Visto che anche in estremo oriente la situazione è la stessa (tranne India, sia Giappone, Corea, scoperto delle azioni americane”. In bocca al lupo!
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PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE
Clienti felici. Con gli sconti ancor di più San Marzano di San Giuseppe: Emilia Vacca - Tessuti, Corredi (Via Casalini, 19); Sotto L´Arco - Articoli da Regalo (Via Petrarca, 30); Nero di China - Cartolibreria, Gadget (Via Piazza, 4); Pinocchio - Calzature Bimbi (Via Tagliate, 27); Tecnoceramiche - Settore Edilizio (Via V. Emanuele); Victory Moda (Via Regina Margherita, 86/A); Bimbo In - Articoli per l´infanzia (Via Vittorio Emanuele, 111). Grottaglie: Atletic - Articoli Sportivi (Via Marconi, 126); Atletic Kids (Via Marconi, 118); New Atletic Srl (Via Marconi, 13); Athletes (Via Marconi, 112); Bamby Calzature (Via Marconi, 94); Boutique Daniela Di Noi (Viale Matteotti, 26); Casa Bella (Via Calò, 65); Cripta Sistemi - Informatica Hw e Software (C.so Europa, 1); Hady srl - Tappeti Persiani (Via Veneto, 9); Sogni d´Oro - Gioielleria (Via Parini, 26); Video & Company (Via Marconi, 70); Studio d´Arte 2DN (Via Caravaggio, 23); La Ricerca del Particolare - Abbigliamento (Via Parini, 44); Microtech Cellulari e Accessori (Via Colombo, 22); New Center Apparati Elettrici (Via Giotto, 8); New Energie Abbigliamento (Via Marconi, 75/A); New Energie Woman (Via Marconi, 77/D); Ora Zero - Orologeria (Via Parini, 30); Ottica Marino (Via Collodi, 40); Pizzeria Il Solito Posto (P.zza San Ciro, 28); Viaggi Criptaliae (Via Alfieri, 28); E.G.Net - Informatica (Via Salgari, 82); Black Out Abbigliamento (Via Marconi, 20/B); Phantasy Calzature (Via Parini, 4); Centro Estetica di Anna Carrieri e C. (Via Campitelli, 78); Il Fermarcarte - Edicola, Articoli da Regalo (Via De Gasperi); Vantage - Casalinghi, Giocattoli (Via F.lli Bandiera, 32); Autoricambi di Giuseppe Ligorio (Viale Gramsci, 99). Galeone Tessuti, Biancheria, Tendaggi, Tappeti (Via Diaz ang. Via Garibaldi); Il Sole e la Luna, centro abbronzatura (Via Giotto, 10); Matra Sport (Via Madonna di Pompei, 44 - 68). Faggiano: Charme - Articoli da Regalo (Via Marconi, 18). Francavilla Fontana: Ottica Galeone (Viale Lilla, 91); Biancaneve Boutique (C.so Garibaldi, 12); Boutique Marisa (Via Pisacane, 73); Ferplastic - Ferramenta (Via D´Angiò, 10); Jeanseria Maria Salicandro Srl (Via Quinto Ennio, 97); Maria Ada Milone - Abbigliamento (C.so Garibaldi, 7); L´Erboristeria (Via Roma, 76); Marisa Gioielli (Via Roma, 47); New Atletic - Articoli Sportivi
(Viale Lilla, 40/A); New Fashion - Abbigliamento Casual C.so Garibaldi, 33); Original Marines Abbigliamento Bimbi (Viale Lilla, 16); Solito Gioielli (C.so Capitano Di Castri, 12); Jolie Corredo e Tendaggi (Via Ribezzo, 9); Topolino - Calzature Bimbi (Viale Lilla, 27); La Casa dei Fiori (C.so Capitano Di Castri, 128); Jonathan Cartoleria (Via Regina Elena, 73). Antonucci Couture - Abbigliamento (Via Matteotti, 54); Old Style - Oggettistica (Via Roma, 18), Magia dei Fiori (Via V. Emanuele, 66); Galeone Tessuti, Biancheria, Tendaggi, Tappeti (Via Roma, 16); Elettroforniture (Via Bellini, 39). San Giorgio J.: Buffetti - Cartoleria, Pelletteria (C.so Italia, 43); New Planet - Abbigliamento (Via Mattei, 1). Sava: New Comunication - Audio, Video, Suono, Telefonia (Via Vittorio Emanuele III, 34). Talsano: Carmen Boutique (Via Maiorano, 2); Beauty Carmen - Estetica, Parrucchiere (Via Maiorano, 2); Matra Sport (c/o "Il mio mercato", Via Cacace). Taranto: Andriani - Abbigliamento (Via Di Palma, 130); De Lorenzo - Abbigliamento, Borse, Scarpe (Via Pupino, 35); De Lorenzo - Borse, Calzature (Via Anfiteatro, 166); Dottus - Oggettistica (Via D´Aquino, 64); F.A.R. Moto Abbigliamento Motociclisti (Via Pupino, 15); Formula Bimbi Srl - Abbigliamento Ragazzi Bimbi (Via C. Battisti, 136); Formula 3 - Abbigliamento Uomo Donna (Via C. Battisti, 52); Fuoritempo Dischi (Via Pupino, 19/B); Griffe & Stock - Abbigliamento (C.so Umberto, 110/A); Hibiscus Abbigliamento, Intimo (Via Liguria, 92); Insogna Corredi Srl (C.so Italia, 215); Le Physique dû Role - Palestra (Via Giovinazzi, 3); Living Natuzzi Design Srl - Arredamento Interni (Via Medaglie d´Oro, 2); Lovable e Co. - Intimo Uomo Donna (Via Di Palma, 47); Maxiboutique Tagarelli Srl (Via P. Amedeo, 137); Mc Donald´s (c/o Auchan); Mixer - Abbigliamento Uomo (Via C. Battisti, 120); Paradise - Abbigliamento Donna (Via C. Battisti, 55); Petrelli Uomo (Via Liguria, 72/A); Profumeria Carella (C.so Umberto, 64); Sagitta Gioielli (Via Anfiteatro, 160); Sogni - Abbigliamento Bimbo, Intimo -(Via C. Battisti, 112); Tessuti Elena e Giovanni Iurlaro (Via P. Amedeo, 80); Ortuglio Gioielli (Via Emilia, 77/A); Il Punto d´Oro (c/o Galleria Auchan); La Bottega delle Ceramiche (C.so Italia, 227); Matra Sport (c/o Galleria Auchan). Villa Castelli: Elettricammirabile - Condizionatori, elettricità (Via Monti, 6); Farmasanitaria di Maria Rossana Valente (Via della Pace, 3); Ezio Giovanni Valente - Cartolibreria (Via Umberto I, 12); Giovanni Valente Gioielli (Via Umberto I, 2); Rocco Valente - Abbigliamento Sportivo (Via Umberto I, 5); Scialpi Giuseppe - Ferramenta, caminetti (Via Puglie, 4); Superbike - Moto, Abbigliamento Sportivo (Via Reggio Calabria, 16); Tecnocart - Computer, articoli per ufficio (C.so V. Emanuele, 22); TM Strumenti Musicali (L.go Cimabue, 1); Happy Casa - Casalinghi (Via Belvedere).
Negozio Amico: la catena commerciale al fianco dei nostri Correntisti
FEBBRAIO 2007 - ANNO IV - N° 1
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Ci sono risultati che si inseguono per tutta la vita. E altri che arrivano da soli in 2 anni e mezzo. È partita l’emissione del 50° Prestito Obbligazionario della BCC San Marzano di San Giuseppe. Durata: 30 mesi (cedola semestrale) Tasso fisso annuo:
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Se non corri non lo prendi.
Rendimento (al netto degli oneri fiscali vigenti) pari al 3,50% annuo. Prima dell’adesione leggere il prospetto informativo disponibile nelle Filiali BCC San Marzano di S. G. e sul sito internet www.bccsanmarzano.it