PERIODICO MENSILE
n. 2 febbraio 2011
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FARE TECNOLOGIA I sistemi di facciata continua
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ISSN 1129-3918 Poste Italiane Spa Spedizione in A.P. DL 353/03 (conv. Legge 46/04) art. 1, comma 1 DCB ROMA Anno XIX Numero 2 febbraio 2011 € 6,50 Contiene I.P. In caso di mancato recapito, rinviare a Ufficio Poste Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito
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Mensile di Progettazione, Gestione e Tecnica per Costruire
PROGETTARE ENERGIA Il nuovo conto energia 2011 - 2013
APPALTI E CONTRATTI
FARE ARCHITETTURA edilizia residenziale riqualificare con il legno
Il RUP alla luce delle novità del Regolamento
PREZZI COSTI E DATI PER COSTRUIRE: Costi della manodopera di tutte le Province Italiane
In questo numero di “Fare Architettura” presentiamo il recupero e l’ampliamento di un edificio residenziale unifamiliare sito nel Comune di Pergine Vasugana, in provincia di Trento. L’intervento sintetizza due diverse esigenze, solo apparentemente in contrasto: da un lato, l’intenzione della committenza di rinnovare un apparato costruttivo esistente in funzione di nuove necessità, dall’altro, la volontà di rispettare la tradizione, fortemente presente a livello locale, dell’utilizzo del legno come materiale da costruzione connotante.
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Le motivazioni che hanno spinto la committenza a desiderare di intervenire sull’edificio modificandolo in maniera rilevante sia dal punto di vista distributivo che formale, si manifestano nel desiderio di poter vivere la dimensione domestica non solo osservando, ma vivendo e godendo dell’ambiente naturale circostante, potendo usufruire sia di ampi spazi interni, sia di ampi spazi esterni, sia di luoghi filtro di connessione con il paesaggio.
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Le superfici vetrate sono state scelte con il duplice obiettivo di raggiungere un comfort diP illuminazione P P P naturale e nello stesso tempo una riduzione del carico termico ROCEDURE
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Le modalità attraverso le quali i progettisti hanno dato forma concreta a questi desideri passano attraverso una rilettura in chiave contemporanea dell’utilizzo del legno, con una commistione di tecnologie costruttive innovative e soluzioni studiate appositamente che attingono dalla capacità artigianale caratteristica del contesto geografico delle valli del Trentino-Alto Adige.
Direttore scientifico Carlo Lannutti *
Il risultato è un intervento che racchiude al suo interno un carattere di innovazione e al tempo stesso conserva il rispetto della tradizione costruttiva locale, seppur declinata e modificata in maniera contemporanea sia dal punto di vista tecnologico che linguistico.
*professore ordinario in Tecnologia dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura, Università di Roma “La Sapienza”
Comitato di redazione Mauro Corsetti e Paola Piermattei
La Redazione di PONTE sta raccogliendo progetti di nuove realizzazioni o di riqualificazione e recupero recenti da pubblicare nella nuova sezione FARE ARCHITETTURA Se sei interessato compila il form di Inviaci il Tuo Progetto su www.build.it o contatta la Redazione di PONTE al n 0644163763 o invia una mail a
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Foto di Carlo Baroni
Riqualificazione di abitazione unifam Paola Piermattei* DENOMINAZIONE: Casa Pegoretti DESTINAZIONE D’USO: Residenziale LOCALIZZAZIONE: Pergine Valsugana - Trento PERIODO DI REALIZZAZIONE: 2008-2009 COMMITTENTE: Famiglia Pegoretti TEAM DI PROGETTAZIONE PROGETTO ARCHITETTONICO E DIREZIONE DEI LAVORI: Arch. Elisa Burnazzi, Arch. Davide Feltrin,Arch. Paolo Pegoretti PROGETTAZIONE STRUTTURE: Ing. Svaldi Roberto PROGETTAZIONE OPERE MECCANICHE: Ing. Cattani Giuliano PROGETTAZIONE OPERE ELETTRICHE: P.EI Mirco Girardi IMPRESE ESECUTRICI ESECUTORE OPERE PREFABBRICATE IN LEGNO: Rasom wood technology s.r.l. ESECUTORE OPERE IN ACCIAIO: Mpt VOLUME DELL’AMPLIAMENTO: 1.400 m3 *Dottore di Ricerca presso il Politecnico di Milano, cultore della materia in Tecnologia dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura, Università di Roma “La Sapienza”.
INTRODUZIONE Il progetto di Casa Pegoretti riguarda il recupero, con ampliamento e sopraelevazione, di un edificio residenziale unifamiliare sito nel Comune di Pergine Valsugana, in provincia di Trento. L’intervento ha completamente modificato l’edificio originale a livello linguistico, distributivo e tecnologico; i desideri della committenza contemplavano l’esigenza di un edificio che dialogasse con l’ambiente circostante ma al tempo stesso rispettasse le necessità di privacy propria di un contesto domestico. L’elemento principale di innovazione del progetto consiste nella capacità dei progettisti di aver saputo rispettare la tradizione linguistica dei luoghi, prevedendo l’utilizzo del legno come materiale da costruzione principale e adottando tecnologie costruttive innovative. L’utilizzo del legno, che nella tradizione costruttiva caratteristica della zona geografica di appartenenza di casa Pegoretti evoca sensazioni di solidità, in questo caso, trasmette un’idea di “leggerezza” e di flessibilità. L’edificio è realizzato tramite l’utilizzo di tecnologie costruttive a secco e prefabbricate, ma al tempo stesso presenta alcuni elementi realizzati pezzo per pezzo a livello artigianale; questa particolarità conferma il contrasto, che in questo caso assume valen-
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miliare a Pergine Valsugana, Trento za positiva, fra la necessità di utilizzare soluzioni tecnologicamente evolute e al tempo stesso salvaguardare elementi tradizionali e locali.
L’EVOLUZIONE DELLA TRADIZIONE La tradizione tipica delle zone montane del Trentino e dell’Alto Adige, legava fino al secolo scorso la funzione dell’abitare all’attività di sostentamento primaria del nucleo familiare, connessa prevalentemente con la pastorizia, l’agricoltura, e l’artigianato. A questo modello di comportamento e di attività umane, corrisponde un preciso “modello” di riferimento dell’abitazione principale, che si riconosce in alcune caratteristiche rilevanti a livello linguistico, costruttivo e funzionale. Tali caratteristiche, pur accogliendo delle variazioni da zona a zona, conservano dei tratti comuni di riferimento, con l’utilizzo del legno come connotato formale e linguistico principale Le suggestioni provenienti da questo modello hanno influenzato l’idea alla base della progettazione di casa Pegoretti. L’edificio, inserito in un contesto urbano con un tessuto privo di particolare qualità architettonica, si caratterizza a livello linguistico attingendo dalla tradizione e interpretando, in chiave contemporanea, alcune caratteristiche tipiche degli edifici tradizionali della zona geografica in cui è inserito.
Foto dell’autore
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Immagini di costruzioni realizzate in legno in Alto Adige.
...è stata salvaguardato l'utilizzo del legno come materiale da costruzione
La tradizione della casa rurale tipica delle zone alpine e prealpine prevede che la”casa” (maso, baita, chalet, a seconda del contesto geografico di riferimento che è spesso variabile di pochi chilometri,da valle a valle) sia quasi sempre realizzata con materiali disponibili in gran quantità nelle immediate circostanze del sito di costruzione. In particolare, la casa rurale tradizionale del Trentino e dell’Alto Adige era realizzata con un basamento “pesante”, di pietra e/o muratura, e una parte superiore “leggera”, interamente realizzata o rivestita in legno. Le pareti erano quasi sempre di travi sovrapposte di larice, pino o abete (a seconda della disponibilità maggiore o minore dell’essenza sul territorio immediatamente circostante), attraverso la tecnologia costruttiva del blockhause o blockbau, che caratterizza i contesti geografici caratterizzati da disponibilità di legname presente nelle vicinanze dei luoghi di costruzione, come quelli caratterizzati dal particolare contesto climatico ed ambientale delle Alpi. Negli ultimi cinquant’anni questa tipologia di residenza, alla quale corrispondeva un ben preciso modello comportamentale e sociale basato su attività di sostentamento legate alla pastorizia, all’agricoltura, e alla lavorazione artigianale del legno, è rapidamente mutata a causa dell’espansione del turismo di massa e dei cambiamenti avvenuti a livello sociale e culturale. I vecchi masi e le vecchie baite hanno affidato le loro potenzialità all’attività turistico ricettiva o si sono tra-
sformate in semplici residenze, a volte negando a volte conservando le caratteristiche originali, ma mantenendo lo schema di riferimento linguistico della vecchia casa rurale, con basamento in pietra e rivestimento in legno. A questo stesso modello corrisponde lo schema linguistico di casa Pegoretti, che prevede il contrasto fra il basamento, “pesante”, corrispondente alla preesistenza della vecchia costruzione in muratura, e la sopraelevazione “leggera”, che corrisponde al nuovo intervento, realizzato in legno con struttura portante in travi e pilastri di acciaio. Anche se le funzioni originali sono evolute e si sono trasformate e modificate è stato salvaguardato l’utilizzo del legno come materiale da costruzione principale, e la tradizione locale si è declinata attraverso l’evoluzione tecnologica delle soluzioni strutturali, di involucro e di integrazione impiantistica.
La casa rurale nella foto a fianco segue lo schema tradizionale; si tratta di un edificio realizzato con il piano terra in muratura, e il primo piano in legno, così come la copertura. Lo schema somiglia, a livello di "concept" a quello di casa Pegoretti, nella foto di lato.
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Dettagli del rivestimento in legno di larice di casa Pegoretti.
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principale, e la tradizione locale si è declinata attraverso l'evoluzione tecnologica..
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Prospetto sud-ovest post-operam
ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE La casa si appoggia su un terreno in pendenza e si affaccia sulla valle sottostante alla località di Pergine Valsugana; l’intervento si articola su quattro livelli, e per la particolare pendenza del terreno, l’ingresso all’abitazione è al terzo livello cui si accede tramite una rampa di accesso esterna. Il primo e il secondo livello, ai quali si accede da una scala interna, facevano parte dell’edificio preesistente. Lo spazio della zona giorno, che caratterizza e definisce l’intero intervento, si distribuisce fra il terzo e il quarto livello, con terrazze che si affacciano sulla valle sottostante. Il passaggio fra la “pesantezza” e solidità del basamento e la “leggerezza” dei piani superiori è ancora più evidenziato all’ultimo piano, dove pareti continue vetrate creano un forte collegamento fra interno ed esterno, spazio privato ed ambiente circostante. Il legno è uti-
lizzato come rivestimento anche all’interno dell’abitazione, consolidando il rapporto con la tradizione artigianale. L’unità immobiliare originale è stata ristrutturata e parzialmente ampliata attraverso alcune trasformazioni significative che hanno investito l’intero apparato dell’edificio, anche dal punto di vista strutturale e tecnologico. La casa è realizzata attraverso soluzioni tecnologicamente “evolute”, in grado di soddisfare le esigenze che hanno spinto la committenza a intervenire sull’edificio: maggiore flessibilità interna, possibilità di sfruttare la particolare collocazione dell’edificio rispetto al tessuto urbano circostante. L’ambiente naturale che circonda la casa dialoga con l’edificio stesso e viceversa, attraverso ampie vetrate che permettono di osservare il panorama della valle e attraverso la presenza di spazi filtro fra interno ed esterno (logge, terrazzi).
Foto dell’autore
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Prospetto sud-ovest ante-operam
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...la "pesantezza" e solidità del basamento e la "leggerezza" dei piani superiori...
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Pianta piano secondo post-operam
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Prospetto nord-ovest ante-operam
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Foto dell’autore
Le superfici vetrate sonoattraverso state sceltealcune con il duplice obiettivo di raggiungere un comfort parzialmente ampliata trasformazioni significative di illuminazione naturale e nello stesso tempo una riduzione del carico termico
Pianta piano sottotetto post-operam
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Prospetto nord-est post-operam
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maggiore flessibilità interna, possibilità di sfruttare
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Prospetto sud-est ante-operam
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la particolare collocazione dell’edificio rispetto al tessuto urbano circostante
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Immagini tridimensionali di studio della struttura portante dell'edificio
...l'intervento strutturale diventa elemento di connotazione architettonica e linguistica... STRUTTURE Il vecchio edificio è stato ampliato di un piano attraverso l’accostamento alla vecchia struttura di una trave Vierendeel in acciaio, che ha permesso di “appendere” il primo piano al sottotetto, liberando lo spazio da pilastri e slegando l’ampliamento dalla struttura sottostante preesistente. Alla struttura esistente sono stati accostati due pilastri di 8,8 metri, i quali sostengono la trave Vierendeel, di dimensioni 16 x 4,4 metri, alla quale, per mezzo di travi e tiranti, è appeso il piano inferiore. Dal punto di vista distributivo questa soluzione ha permesso la realizzazione di un ulteriore livello con una distribuzione flessibile e libera da elementi strutturali.Trattandosi di un intervento su un edificio esistente si è utilizzata una tecnologia costruttiva adatta ad essere “accostata” ad una preesistenza senza gravare sulla vecchia maglia strutturale con ulteriori carichi. La distribuzione interna della casa prevede attualmente una pianta libera da pilastri, con la creazione di spazi interni ampi e flessibili. L’intervento strutturale diventa inoltre elemento architettonico e linguistico, in quanto la presenza della trave è leggibile nel prospetto principale a livello del sottotetto; ad essa sono allineati gli elementi vetrati e gli arredi su misura che suddividono gli ambienti, e in essa sono incassati gli elementi che garantiscono l’illuminazione principale agli ambienti interni.
Foto di Carlo Baroni
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sopraelevazione del piano sottotetto quota 0.00
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Disegni esecutivi della scala interna
Foto dell’autore
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...l'utilizzo del legno riletto in chiave innovativa...
INVOLUCRO Per l’involucro sono stati impiegati elementi ad alta prestazione energetica: le pareti esterne sono in prefabbricatopreassemblato di legno con isolamento in pannelli di fibra di legno. La scelta del legno scaturisce dalle seguenti motivazioni: - utilizzo di un materiale “locale”, che richiama l’artigianalità - utilizzo del legno riletto in chiave “innovativa” capace, da un lato, di sfruttare le caratteristiche percettive proprie di un materiale naturale, e dall’altro di ottenere elevate prestazione in relazione alle esigenze di confort termico ed acustico. - utilizzo di un materiale che potesse offrire una chiara connotazione linguistica, interpretata e connotata in maniera personale e coerente, ma che esalta e mette in evidenza le specificità del materiale e la sua natura.
LEGENDA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25.
lamiera in ROOFINOX PEARL guaina impermeabilizzante fibra di legno sp. 160 mm listelli in legno di larice naturale 50x50mm profilo IPE altezza 300 mmk tripla lastra in vetro stratificato sp. 30 mm calipan sp. 140 mm fibra di legno sp. 140 mm pannello prefabbricato X-Lam sp.142 mm controsoffitto in cartongesso barriera antivento pannello prefabbricato X-Lam sp.85 mm tirante in acciaio sp. 20 mm doppia lastra in cartongesso sp. 25 mm doghe in legno di larice naturale calcio silicato anidridico sp.50 mm e riscaldamento a pavimento fibra di legno sp. 20+40 mm profilo IPE altezza 120 mm styrodur 140 mm pannello multistrato in larice 20 mm camera d’aria 60 mm pannello in legno di abete 25 mm lana di roccia freno vapore fibra di legno sp. 120 mm
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Sezione di dettaglio prospetto sud-est
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Disegno esecutivo per la realizzazione del rivestimento esterno in legno di larice, prospetto sud-est
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...l'impiego della tecnologia costruttiva a secco per la struttura e le soluzioni di involucro... LE FASI DELLA REALIZZAZIONE L’impiego della tecnologia costruttiva a secco per la struttura e le soluzioni di involucro ha consentito di organizzare e prevedere le fasi di realizzazione dell’intervento e di progettare l’organizzazione del cantiere. Le immagini a fianco rappresentano in maniera sequenziale alcuni momenti della realizzazione dell’edificio con la nuova struttura in travi e pilastri in acciaio posizionata in maniera autonoma rispetto alla parte di edificio corrispondente al piano terra e al piano primo, che conservano la vecchia struttura portante. Nelle immagini successive si possono osservare le fasi di montaggio delle pareti e della copertura, con il posizionamento del sistema impiantistico.
Prospetto sud-est
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Immagini di cantiere gentilmente fornite dai progettisti
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RIEPILOGO DELLE SPECIFICHE TECNICHE:
Pannello prefabbricat X-Lam spessore 142 mm
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CAPACITÀ DI ISOLAMENTO TERMICO
trasmittanza termica: pareti 0,21 W/m2 K copertura 0.20 W/m2 K
CAPACITÀ DI ISOLAMENTO ACUSTICO
solai
Rw / 58 dB - Lw / 50 dB
pareti solai
pannelli di spessore 85 mm pannelli di spessore 142 mm
DIMENSIONI
Pannello prefabbricato X-Lam spessore 85 mm
Immagini della posa in opera dei pannelli X-Lam durante la realizzazione di Casa Pegoretti
Utilizzo del pannello in legno multistrato X-Lam
Il sistema X-Lam è stato utilizzato, per casa Pegoretti, nella realizzazione delle pareti perimetrali verticali e dei solai. In entrambi i casi ai pannelli sono stati accostati dei pannelli di fibra di legno di spessore variabile per consentire di raggiungere elevati valori di isolamento termico ed acustico. Nello specifico per quanto concerne il solo ampliamento dell’edificio il valore di trasmittanza delle pareti esterne in prefabbricato di legno è 0,21 W/m2K; quello del tetto è di 0,20 e quello degli infissi basso emissivi in legno di larice di 0,81. La tecnologia costruttiva che ha permesso la progettazione e la realizzazione dell’involucro edilizio è basata sull’utilizzo di pannelli in legno lamellare massiccio realizzati con tecnologia X-Lam. Si tratta di pannelli prefabbricati in legno massiccio multistrato a strati incrociati con lamelle giuntate a pettine, piallate ed incollate di dimensioni variabili. Il sistema X-Lam è una tecnologia costruttiva abbastanza recente, sviluppata ed utilizzata nella seconda metà degli anni 90, ma già utilizzata ampliamente grazie ai numerosi vantaggi emergenti in vari settori, dal risparmio energetico, alle costruzioni in zona sismica, alla prefabbricazione e costruzione a secco, all’utilizzo di una materia prima rinnovabile. L’utilizzo del sistema permette di ottenere alte prestazioni termiche ed acustiche e al tempo stesso garantire una faci-
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Utilizzo dei pannelli X-Lam per casa Pegoretti
le esecuzione in cantiere e rapidità di montaggio grazie all’utilizzo di soluzioni prefabbricate. Con i pannelli X-Lam è possibile pre-assemblare in maniera completa pareti perimetrali e solai, lasciando all’esecuzione di cantiere solo la parte relativa al montaggio e alla definizione della finitura. La tecnologia alla base del sistema costruttivo si basa sull’utilizzo di pannelli lamellari di legno di spessore variabile dai 5 ai 30 cm realizzati incollando strati incrociati di tavole di spessore medio di 2 cm. I pannelli vengono tagliati a seconda delle esigenze architettoniche, per consentire l’apertura di vani per la creazione di porte e finestre. L’apertura dei vani per le bucature può essere effettuata in maniera estremamente flessibile a seconda delle esigenze del progetto. La posa in opera dei pannelli è molto semplice e permette tempi di esecuzione rapidi. Grazie alla ricerca compiuta su questo tipo di tecnologia costruttiva, è possibile realizzare in pannelli X-Lam edifici multipiano resistenti al fuoco, efficienti energeticamente e ad alte prestazioni antisismiche (la tecnologia costruttiva è stata utilizzata per realizzare alcuni edifici in Abruzzo dopo il terremoto).