Estate 2012 - La mia analisi durante il mio viaggio... a KENITRA
di Ebi Madeline
Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. Edgar Allan Poe Il viaggio può essere intrapreso per diverse ragioni. Vale a dire: ragioni culturali, religiose, artistiche, lavorative, famigliari o semplicemente perchè l' atmosfera(in tutti i sensi) che hai trovato la prima volta che sei andato in una località ti ha colpito a tal punto da sentire il bisogno di ritornarci. Questo è il mio caso.... La località in cui mi sono recata quest'estate è Kenitra, in Marocco. Era la seconda volta che trascorrevo le mie vacanze in quella realtà. Non per ragioni famigliari, ma perchè è un posto che mi rende serena. Nel corso della mia relazione capirà il perchè... Per arrivare a Kenitra il percorso è molto rapido sia che si provenga da nord da sud e da oriente. La città è
infatti servita in maniera ottima della rete autostradale marocchina.
Solitamente ai turisti che vogliono dirigersi in questa località viene consigliato come periodo l'estate, in quanto la zona di Kenitra è abbastanza piovosa Da giugno e settembre piove veramente poco ed è il momento migliore per godere della spiaggia di Mehdia, la migliore della zona. Nella spiaggia di Mehdia si pratica il surf... grazie alle onde molto alte che favoriscono questa attività. Da coloro che amano il surf questa spiaggia è molto conosciuta. Molti in Marocco possiedono un cammello, in quanto i marocchini sono a conoscenza che per i turisti è un qualcosa di nuovo; infatti per poter fare una passeggiata su di un cammello si paga circa venti euro per una decina di minuti(una fonte di guadagno insomma).
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Il Surf è una delle attività che la maggior parte dei giovani e dei turisti fanno, grazie all'altezza inquietante delle onde e l'immensità dell'oceano Atlantico.
A Mehdia si vive un’aria gioiosa, in quanto la sera la spiaggia si sveglia e musica e danze prendono vita. Tutti, persino i turisti.. ballano... in mezzo alle strade, mangiano, vivono proprio come delle vere e proprie persone del posto, in maniera veramente gioiosa. Sul ciglio della strada ci sono inoltre tantissime donne che si prestano a tatuare i turisti che non esitano nel tornare con un tatuaggio tradizionale (sparisce dopo qualche settimana e contiene prodotti naturali).
La prima volta che sono stata a Kenitra era nel mese di Gennaio, mentre la seconda da giugno-settembre.. Nel secondo periodo ho notato che la maggior parte dei turisti era formata da gruppi di giovani (probabilmente universitari) che visitavano la capitale (Rabat), poco distante da Kenitra. Non solo... anche le famiglie erano numerose, chi per curiosità e chi per motivi famigliari, altri turisti erano giovani che volevano apprendere l'arabo mentre altri ancora... signori più anziani (non accompagnati che spendevano la loro vacanza soli oppure in cerca di compagnia). 2
Kenitra è una città che non ha molto da offrire dal punto di vista storico ed architettonico, ma un qualcosa che può insegnare è la popolazione, che in seguito analizzerò (a parer mio la popolazione costituisce uno dei motivi per cui una persona decide di ritornare in una determinata realtà; "se mi piace la gente che mi circonda e sono mio agio tornerò più volentieri"). Per quanto riguarda la sanità: La struttura sanitaria è discreta e in via di miglioramento; però vengono consigliate le cliniche private a pagamento. Nelle principali città si trovano medici di buon livello professionale. Le farmacie sono numerose e generalmente ben fornite. Il servizio ambulanza risulta invece generalmente inadeguato (questo è un aspetto molto negativo di cui i viaggiatori tengono conto prima di intraprendere un viaggio). Si può, come alternativa (come è stato consigliato a me) ricorrere a un’assicurazione sanitaria per le eventuali spese mediche in loco e per il rimpatrio d’emergenza. Chi non è del posto deve stare molto attento nel momento in cui si mette alla guida, a causa del loro modo di guidare senza regole: Il traffico locale può essere pericoloso e indisciplinato, infatti durante mia permanenza c'è stato un numero di incidenti mortali elevato. Raccomando, di evitare le ore notturne sui tratti extraurbani. I trasporti: La nuova linea di autobus è comoda e passa in maniera frequente; le fermate sono molte quindi si ha la possibilità di muoversi con più facilità dove si vuole, per raggiungere il centro di Kenitra la durata del tratto è di circa 10 minuti (il costo del biglietto è di trenta cent.). Sconsiglio invece gli autobus delle compagnie ormai presenti da anni, in quanto affollati da giovani "banditi". I treni sono efficienti e ultimamente più moderni e puliti. Non ho verificato molti ritardi (aspetto positivo). Gli episodi di criminalità sono in aumento, anche se quelli violenti a danno dei turisti rimangono ancora rari. Non ho alloggiato in un Hotel perché sono stata nella casa che possiede la mia famiglia, ma posso dire che gli Hotel sono molto costosi, senza negare però la loro eleganza:
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e dettagli studiati con molta attenzione...
prendendo le informazioni da persone di questo posto i costi sono circa di centoventidue euro a notte (in quelli meno costosi). Nonostante questi costi così alti, il Marocco rimane uno dei paesi più poveri del Maghreb malgrado la massiccia presenza turistica che da anni dà un sospiro di sollievo all’economia locale. 4
Il costo della vita è molto basso. Se ci si impegna nel trovare sistemazioni (alloggi, ristoranti ecc..) economici si rimarrà sorpresi della vacanza in un paese cosi affascinante ad un costo basso (al giorno si può spendere per le necessità primarie 15-20 euro circa). Si può andare dunque alla ricerca di piccoli ristoranti per gente del posto: risparmierete e sarete immersi nella cultura locale completamente.. rimanendo sicuramente affascinati... affascinati da musica e danza...
affascinati dai colori del cibo...
Inizialmente ho detto che la popolazione costituisce una ricchezza per il turismo di un paese, in questo caso del Marocco(in particolare Kenitra). Cominciamo con la premessa che i turisti devono partire consapevoli della religione che prevale in questa 5
realtà (cioè l'Islam). I marocchini sono molto condizionati dalla loro religione e chi si reca in un loro paese deve rispettare ciò che la loro religione impone (devo dire che gli islamici sono poco tolleranti). A parer mio bisogna adottare le normali misure di rispetto e di cautela quando si visita un Paese di cultura e religione diversa specialmente nel periodo del Ramadan. Durante il mese del Ramadan la qualità del servizio, anche nei migliori alberghi, può essere meno soddisfacente in coincidenza dell'interruzione serale del digiuno. Gli uffici ed i negozi seguono un orario di apertura ridotto, ma la sera tutto rinasce (di giorno c'è completa tranquillità, di notte ci si immerge nelle vere e proprie tradizioni marocchine). Ed inoltre è vietato l'accesso nelle moschee ai non Musulmani, fatta eccezione per la grande moschea "Hassan II" di Casablanca.
Una tipica marocchina. Oggi grazie allo sviluppo del turismo le ragazze marocchine sono diventate più "moderne"(prendono esempio dai viaggiatori che provengono da altri paesi); per quanto riguarda l'abbigliamento, i comportamenti ecc... e questo fa sentire una persona che non è del posto a proprio agio. La popolazione marocchina è ospitale e generosa. Nonostante la situazione economica della maggior parte delle famiglie non esitano nel darti tutto quel che possono. Lo so per esperienza personale.... ti fanno sentire a casa, ti vogliono bene anche se non ti conoscono, si privano di quel poco che hanno per offrirlo al "nuovo arrivato" e soprattutto fanno tutto questo con sincerità e con il sorriso...
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Capisci il loro buon animo già dal primo momento che ti salutano, quando ti danno la mano e poi si toccano il cuore (a parer mio simbolo di sincerità e piacere nel conoscerti). La popolazione di questo paese attira molte persone, in quanto la loro ospitalità e il loro farti sentire parte di loro coinvolge e ti avvolge nel loro amore. Con questa esperienza ho capito che la popolazione influisce molto nella scelta di ritornare in una determinata località. Le persone viaggiano verso posti lontani per osservare, affascinati, persone che normalmente ignorano a casa. Dagobert D. Runes 7