Anno Vili.
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TORINO, ^ l u g l i o 1909.
N. 2 7 .
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REFERENDUM
DELLA
STAMPA
SPORTIVA
Qaai è lo sport che preferite e perchè?
« Preferisco l'atletica che dà al corpo una struttura migliore di quella del ciclismo. « Stoppavi».
Il nostro referendum è riuscito oltre le nostre speranze. Circa cinquecento cartoline ci sono arrivate da ogni parte d'Italia, e molte anche dall'estero. Tutti gli sporte hanno avuto i loro fautori: persino 10 sport delle boccie; ma in prima linea rimangono sempre il podismo, il ciclismo, il giuoco del calcio e... quel ch'è strano... troppo strano... il nuoto. Fino al 5 luglio, dunque, lunedi, si accettano ancora le risposte, e nel prossimo numero, pubblicando le ultime cartoline ricevute, daremo il resoconto del referendum, rendendo noto a chi son state assegnate le cinque medaglie. E ora allo spoglio delle cartoline. Incomincio col fenomeno strano, col nuoto, augurandomi che da questo ref rendum il più simpatico tra gli sporta tragga auspici di uua vita più fiera e più forte di quella che sinora ha avuto.
• Preferisco il ciclismo e amo l'alpinismo perchè mi hanno dato le più belle soddisfazioni. « Carlo Durando «(Corridore dilettante in bicicletta)». « Tra gli sports d'oggi preferisco naturalmente l'automobilismo, ma da qualche tempo ho della passione per l'aviazione, di cui m'interesso vivamente, e dove spero di riuscire. «Alessandro Cagno».
« Preferisco il nuoto : < 1° Per la necessità della vita: il nostro pianeta è coperto per 4,5 dall'acqua. L'uomo non può fare due passi senza trovarsi innanzi un fiume, un lago, un mare. Come superare i liquidi ostacoli? E' semplicissimo: col nuoto. Le barche? I ponti? Sta bene, ma le barche si capovolgono, le inondazioni fanno crollare i ponti. Si guardi, nonostante i suddetti mezzi di passaggio, quanti annegati si registrano ogni anno nella sola Torino. Annegano a dozzine per volta, senz'altro. E, cecità umana, si incolpa di ciò tutto e tutti, fuorché l'ignoranza nel nuoto dei periti. Si può dire che altrettanta gente ci abbia rimesso la pelle per non aver saputo praticare qualunque altro esercizio sportivo? < 2° Per la formazione del carattere: L'uomo per nuotare, e per imparare specialmente, deve superare, delle difficoltà che l'istinto presenta a noi come pericolose, ed il fatto stesso di superarle implica un impiego di coraggio e di vittoriosa forza di volontà di dominio sugli elementi avversi della natura. « 8° Per l'educazione fisica : In quale altro sport richiedesi una complessità ed armonia maggiore di movimenti, un si gran numero di muscoli ed organi in azione ? « 4" Per l'estetica: A chi mettesse in dubbio l'estetica nel nuoto, taccio osservare una sola cosa: che la folla, nei giorni festivi, lungo il Po, staziona più numerosa, là dove vede della gente che nnota. « Incoraggiamo dunque il nuoto, questo anello di congiunzione fra il camminare ed il volare. « 22 giugno 1909. « Ing. Ouniberti Iiodomiro - Torino » . « Amo il nuoto perchè tra gli sports è senza dubbio 11 più pratico e nel contempo il più salubre. E' raccomandabile ai giovani come Ja più igienica e la più indicata delle ginnastiche, per lo sviluppo e la solida ricostituzione di tutti quanti i muncoli del corpo, e ciò senza incorrere negli innumerevoli pericoli che accompagnano sempre gli svolgimenti di una qualunque gara atletica. « Andrea Franzoni - Carrara ». L'amico Oxilia, l'autore di Canti brevi, il simpatico critico drammatico della Gazzetta di Torino, invia la sua risposta cosi: « IL NUOTO. « A Nino Salvane te hi. < Alla mattina, quando é lieto il mare « come il cuore d'un bimbo, e la furtiva < onda par ohe respiri sulla riva « e di gonne ripeta il frusciare, « dolce nelle opaline acque tuffare « l'oblio del molle sonno che l'estiva « notte protesse e nella forza viva < del nuoto tutti i muscoli destare. < E premere la palma su la tersa < superficie, ritrarla in colpo rude « che mezzo busto vi riporta a galla ; < E andar cosi, la testa un po' sommersa, € vincendo i nuovi flutti con la spalla « sotto l'impulso delle braccia nude! ». « Il nuoto: 1° Esso non altera né deforma alcuna parte del corpo, come gli altri sports, ma conserva quell'armonia che ci ha forniti la natura. « 1" Esso non ci fornisce lo sforzo esagerato, perchè trova nell'acqua un elemento che glielo attenua moderatamente. « 8° Questo è lo sport che ci può essere più utile in qualunque occasione della nostra vita, e perciò in questo bisogna esercitarci, perchè il nuoto è fattore di considerevoli qualità fisiche e morati. « Frignoni Arnaldo - Verona ». Che cosa ne dice, signorina Miccas?... Non le pare quasi di essere in Inghilterra?... Il podismo e il calcio hanno sempre molti proseliti. Eccone alcuni: « Preferisco il podismo perchè è il più naturale degli sports: perchè è accessibile a tutti, perchè è il bisogno fisico che lo richiede. E' una necessità. « Gino Natali - Padova ». (Infatti, che correre sia una necessità lo abbiamo provato tutti, credo. .). Moltissime risposte abbiamo ricevute dai nostri campioni e cioè: « Preferisco la bicicletta perchè mi ha portato ai più grandi trionfi. « Giovanni Gerbit. « H o preferito il podismo, ora amo il ciclismo ; ma la mia passione sarebbe l'automobile. < Cuniolo ». « Tra le corse ciclistiche preferisco quelle di velocità, e vorrei essere un ottimo eprinter. < Bossignoli >. « Preferisco il ciclismo, naturalmente, ma più d'un routier, se fosse possibile in Italia, vorrei essere un buon stayer per pista, avendo la corporatura e il morale adatti. < Gaietti ».
« Preferisco la bicicletta e le corse lunghe su strada, dove è necessaria forza ed energia... poiché in me sento forza, energia e volontà. « Borgarello ». « Per conto mio, amo il ciclismo, ma faccio del motociclismo solo perchè ho la speranza di poter provare emozioni che sinora nemmeno nn automobile da corsa mi ha dato. « Monasterolo ». « H o sempre preferito il podismo, dal quale ricavai moltissime soddisfazioni, ma dopo l'ultima gara di domenica a Torino, dove credetti di rendere la mia bell'anima a Dio preferisco gli sports classici del lancio del disco e del giavellotto. « Saranno meno impressionanti, ma assai più... igienici. « Umberto Barozzi ». « In otto anni ho provati tutti gli sports terrestri ed acquatici; in quanto agli aerei... alla larga. « Ho dovuto però convincermi che il podismo, se non si va alle abberrazioni delle Maratone, che ormai sono diventate contagiosissime anche e specialmente in Italia, è il migliore degli sports. « 11 nnoto, che solo gli si potrebbe opporre come mezzo di sviluppare armonicampnte l'intero organismo, nasconde sempre il pericolo. «Inoltre il podismo permette, colla molteplicità delle gare, di esplicare all'individuo la propria combattività senza che volgari incidenti tolgano la palma della vittoria dopo lunghe fatiche. « Alassimo Cartasegna ». Altri fautori poi conta ancora il nuoto, la lotta, l'ippica e il ciclismo, pel quale persino una signorina di Milano vorrebbe far delle pazzie e diventare un stayer... cioè, questo non lo potrebbe neppure la signorina Emiliette Vismara, che desidera persino di cambiare sesso per far del ciclismo su pista... perchè diventerebbe una stoyeuse... e creda pure, signorina, quantunque sia bello vedere, come dice lei, due gambette agilissime pedalare furiosamente e seguire quasi attaccate un assordante motore, tuttavia mi permetto di non dividere i suoi gusti, augurandomi che l'anno 2000 non dia ai posteri delle donne... come dire, corridoreocorr dnci... su pista... Quanto sarebbe brutto!... mio Dio! Corse femminili ci son state e ci saranno... Ma per carità... non in I alia... 11 nostro popolo ha ormai l'abitudine di credersi esteta per eccellenza: non gli tolga quest'illusione, signorina... Si vive di illusioni C'è poi il sigjnor Guido Quattrini che da Napoli manda questa risposta : «Siccome lo sport.si defluisce tutto quel complesso di esercizi inteso a sviluppare il corpo umano e a renderlo capace di adempiere meglio la sua missione (Enciclopedia Sportiva di E. Potis), così anche l'amore è uno sport perchè sviluppa i muscoli del cuore, ed è il migliore perchè rende più felici». L'amore sarà... secondo VEnciclopedia e secondo i... Quattrini, uno sport: d'accordo. Svilupperà i muscoli del cuore.,, niente in contrario. Ma in quanto alla felicità?!... Ne dubito... L'amore è come l'automobile : si passa dalle velocità filate a 100 all'ora, ad andature moderate, sino al raffreddamento e alla panne... Dalla qnale Dio ve ne liberi, ora e sempre! E con ciò, a un'altra volta!
N. S .
Un Sindaco sportsman Per fortuna di Torino l'uomo ch'è destinato a reggere le sorti della nostra città e a guidarla verso le vittorie del domani, è d'una tempra nuova che sa le audacie e le fatiche. L'on. Teofilo Rossi, avvocato e cavaliere del lavoro, presidente della t'amera di commercio e della Società promotnce delle Belle Arti, della Scuola di lingua francese e del Circolo enofilo subalpino, dell'Unione enerale fra esercenti e commercianti e del Club 'armi, risponde perfettamente ai molteplici bisogni della capitale del Piemonte. Non solo: l'on. Teofilo Rossi è uomo di sport perchè è uomo d'azione, e anche da questo lato Torino avrà qualcosa da guadagnare. E ohe sia uomo di sport lo dimostra esaurientemente quest'aneddoto: anni e anni fa al teatro Balbo a Torino, un lottatore sfidava seralmente il pubblico ad un assalto, e molti accettavano di scendere nell'arena a misurarsi coll'atleta. Una volta, tra gli altri, un giovane vigoroso rispose alla sfida e lottò fortemente, con tenaria e con finezza. L'atleta di professione era, se non erro, il Bartolotti, e l'altro... l'attuale on. Teofilo Rossi. Noi dunque, come giornalisti sportivi, ci rivolgiamo a lui, che sappiamo uomo di energie e di volontà, e fiduciosi nell'amore che nutre per lo sport e per l'educazione fisica in genere, ci permettiamo di ricordargli brevemente ciò che Torino sportiva attende dal suo sindacato. E cioè : I. Il famoso stadio atletico che dovrebbe sorgere o in Piazza d'Armi vecchia, o nel Parco Michelotti, che sarebbe in questo modo finalmente utilizzato. Oppure meglio: stadio nella Piazza d'Armi, e giardino popolare sportivo, al Parco Michelotti, con recinto per i varii sports, e pei vani giochi, facendone un giardino popolare uso inglese ed americano dove la
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gioventù sportiva possa nelle ore libere trovare svago e salute. II. Inaugurare la discussa Galleria degli sports, pei automòbili, biciclette, canotti, areoplani, adibendola a esposizioni sportive speciali e generali, per conferenze sportive, feste e congressi, non dimenticando l'Esposizione d'Automobili del 1910 che si delmea necessaria per la nostra industria nazionale e cit tadi ria. III. Far approvare finalmente nn progetto per una grande piscina popolare che incoraggi uno dei prò sani e dei più dimenticati tra gli sports quello dell nuoto, popolarizzandolo nella città, di Tonno, dove forse conta meno proseliti. E specialmente in questo progetto, poiché i due precedenti son già abbozzati, ci permettiamo di fermarci un po' più lungamente, facendo osservare come . la glande vasca popolare da costruirsi anche artificialmente nelle vicinanze del Po, usando l'acque del » fiume e del canale Michelotti, convenientemente depurate, o meglio, inaugurando una grande piscina con acqua potabile, dovrebbe diffondere l'igiene e la pulizia tra i cittadini, potendosi adibire medianti orari ben combinati: a) per le guardie municipali; b) per le guardie daziarie ; cj per i pompieri ; d) per i soldati ; e) per i bambini delle scuole; f) per gli studenti, ecc., ecc. incoraggiando poi nello stesso tempo le Società d. nuoto, che in Italia vivono una vita piuttosto stanca
L'onor. Teofilo Bossi, nuovo Sindaco di Torino. e che a Torino specialmente pare non possano nera meno vivere questa vita, perchè la B. N. non ha eh un solo socio, la Società di Salvamento... ha salvati tutti meno che sè stessa, e le nuove società son< ostacolate sin dalla nascita da mille difficoltà nati, rali e locali. In Germania, in Inghilterra, in Svizzera, invece esistono moltissime di queste vasche municipali i non. Principii Torino a svegliarsi da quest'apatia e incoraggi uno dei lati più mancanti della nostri educazione fisica, sanando una del'e colpe più grand che gli stranieri fanno al popolo marinaresco d'Itali» quella di non saper nuotare. Noi siamo certi che il nuovo sindaco, uomo d commercio e sportsman, vorrà capire quanto son giust questi desiderata e ricordando che l'on. Teofilo Rosi sarà sindaco durante l'Esposizione del 1911, lieo: dando ancora che egli ha in animo di svolgere ps allora brillantemente le estrinsecazioni sportive pie varie e più complesse, forti della lancia spezzata i prò dell'educazione fìsica dall'on. Montù al Comitati centrale di Roma, attendiamo fidenti da questi da uomini la realizzazione di quanto pnò spingere 1 nostra Torino ancora più in alto sulla via del pri gresso e dell'igiene. Nino Salvancschì
CORRISPONDENZA Chieri, L. Ercoles. — Ricevuto. Alla prima o c sione passeremo. Boma, Faravelli. — La fotografia è troppo scuri Boma, Zarlatti. — Come vede, pubblichiamo oggi Caserta, Micillo. —Si abboni e le invieremo quant desidera. Ella fu per lungo tempo assente da Caserta) Non è vero ? Arezzo, R. D. — Non conosciamo quanto ella I domanda. Viareggio, Maffè. — Ricevuto. Volentieri pubblichi; remo appena potremo. Tivoli, A. T. — La fotografia è troppo scura. Mtlzo. «Unione Sportiva». — La notizia seri: fotografie non ci interessa. Palermo, Di Masi. — Il nuoto lo pubblichisi! oggi. La fotografia della triade ci giunge troppo i ritardo poiché della corsa dell'ora, come avrà veduti già ci occupammo.
LA
STAMPA
SPORTI
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manipolo dei nostri campioni saprà con onore n/f-ontare e vincere ogni peripezia. Specie olle, équipes smà crenseri t'a questa lotta, e sul campo della nuova battaqlia sportiva si troveranno di fronte i migliori campioni delle due nazioni sorelle. Diamo a complemento l'ord ne e la formazione delle singole, équipes : 1. Wartelier E louard, Paris (Nil Supra) - 2 Cornet Henri, Cho>8y-le-Roi (Ntl Sopra) — 3. Van H .uvvaert, Moorslède (Atcyon) — 4. T'rousselier Louis, Paris [Atcyon) — 5. Faber Fra> ijois, Colombes (Alyon) — 6. Harrigou Gustave, Pantin (Alcgon) — 7. Doboc, Rouen (A cyon) — 8. Alavoine Jenn, Versailles {Atcyon) — !t. Lapize Octave, Paris [H.guet) — 10. Saillot, Paris (Bigu-t) — U. Cruchon, Paris (lìiguet) — 12. Foresi,ier, Saint Onen (Btgnet) — 13. Fleury Georges, Lea Lilas ( ' e Globe) - 14 Mitron Julien, Paris (Le Globe) — 15. Meuager Constant, Auiiens (Le. Globe) — 16. Gabory Juben, Paris (Le, Globe) — 17. Ganna Luigi. Milano (Alalo) — 18. Chinili Luigi, Milano (Atala) — 19. Danesi Battista. Milano (Atala) — 20 Gaietti Carlo, Milano (Legnano) — 21. Rnssignoli Giovanni, Pavia (Leggano) — 22. Canepari Clemente, Pieve (Legnano) — 23 Gajoni Maiio. Milano (Legnano) 24. March se Giovanni, Torino (Legnano) — 25 Zavatti Attilio, Forlì (Legnano) — 26. Brambilla Giuseppe. Milano (Atala) — 27. B'Usohera Mario, Milano (Alala) — 28. Pasquali Augusto, Bologna (Felsiua)— 29. Puglioli Komano, Bologna (Feisina) — 80. Pothier Lucien, Sens (Le Globe.) — 3L. Latinoy Leone. Calais (Le, Globe) — 82. Ringeval Augusto. Parigi (Nil Sopra) — 38 Kranskens. Bruxelles (NI Sopra) — 34. Derrhe René, Parigi (Ni1 Supra) — 35. Rieaux, Parigi I Nil Sopra) — 86. Defraye Odile, Isegneur (Biguet) — 87. L-clerc, Ginevra (Biguet) — 88. Magagnoli Angelo, Bologna (Felsina) — 89. Neri Armando, Bologna (Felsina). GUSTAVO VERONA,
Le corse all'americana al Velodromo Torinese. — Da sinistra a destra: C/nonio, Tabacchi, Rruschera, Rass'gnoli e Oumolo. (Fot. oav. Zoppis - Torino).
La nuova battaglia sportiva Giro di Francia (5 lug!io-l° agosto). 193 concorrenti — 33 Italiani. Il Giro d i Francia si in'zi a nella prima settimana di luglio per prendere fine ti 1" agusto, vale a dire chi la nuovi grande battagl a sj.ortiva si svolyerà in pieno estate. La prova quindi r uscirà ancora pih dura di quella svoltasi in Italia, id in questa nuova gara, rome nel Giro d'Italia, la Francia e l'Itul.a lotteranno per il primo posto. La sconfitta completa de> francesi, nella prova italiana, ha dimostrato a tutti, coloro elle spassionatamente possono giudicare un risultato d corse, come m Italia vi siano i campioni d.l grande cimento e come, essi sappiano anclie. affrontare ne. la prova interna- oriate, l'avversario di fama indiscussa. Cam- per il passato si era presentato quasi, sempre ,1 enrr dare d'ottr'Alpe. Occorreva riabilitare un pachino lo sport c distico italiana piuttosto in r.bassa; alla riscossa sport va e industriale erano dunque eh amate le fabbriche di velocipedi ed i fvrt muderà italiani. L'accordo fu completo, e le armi e gli uomini in breve furono prò ti per quella prova, che, destò tanto interesse. che. sollevo tanto entusiasmo da non 'Tcvare. precedenti. Ir.nnfò tn casa prapr.a ii campione d'Italia; battuto fu qu l'avo rsario fancese. Una rivincila et voleva, ed eccola a breve, distanza col tino d' Francia. All'invito d Ito sconfitto risponde aderendo una., me. il gruppo vtlori so italian e con esso s dispongono a passare, le Alpi e rn forzare, l- pie sul campo ai battaglia francese, air' nostri volontari, nuove reclute s ortive. che senza l'nppogg o di d tte, da sole, si sottopongono al sev ro regolamento del Giro di Francia. Diciamo 8 vero, poiché la corsa francese non è certo promossa per f ivonre i p ìt, ma piuttosto per f cil'tare i tr onfi dei meno, e cioè di. quei corridori m équipes partec punti alla corsa per conto di una d Ita, anziché isolati.
Per eliminare l'inconveniente della partecipazione mull pia di corridori comparse scr Ili. d Ite • ose col solo scopo di. auitare nelle prime tappe i corridori di classe, gli organzzalori hanno creato due categorie: corridori in groppo e corridori isolati. / corr d"ri delta prima categoria sono i rappresentanti delle gratuli Case costruttrici di cicli e di gomme, essi sono autorizzati a ricevere dalle t'asi j er le quali dichiarano di. correre, a mezzo di meuagers e soigueurs, aiuti e rifornimenti. Ugni Casa non può fa si rappresentare da più di un gruppo di sei corridori, eh f man casi la sua équ pe ufficiale, essa è pure obbligata ad isewere, prima del a corsa il grappa di menagers e soigneurs che duratitela corsa a ulrranno /'équipe. I corridori della seconda categoria non possono usufruire di detti sera z• organizza i, e devono provvedere personalmente a tutto quanto possa loro occorrere durante La corsa ed a fine tappa. Le condiz ont fatte a questi proletari del pedale «uno assai dare. L'art. 2 del regolamento loro vieta esplicitamente di, farsi assistere, a'bergare, nutrire, riparare nel e città di fine tappa dai meuagers-soigneurs dei gruppi, e. nei controlli lungo il percorsa vieta loro severi ino nie di usufruire delle, provo gioni che i soigneurs hanno preparato p-r i corridori del'a prima categoria. Maggiore mento dunque avranno quei corridori isolati che parteciperanno al cimento internazionale promosso dall' Auto. Uh ital ani hanno risp's'o in numero meraviglioso all'invilo francese, e precisamente in t reo tati è. Vosi il totale d gli iscritti umm nta a 193, di cui 39 in équipes e 154 isolati. Fra questi ultimi sono i corridori italiani Gtllioli, Meili, Perucca, Massi-toni, Gol Domenico. De Mar.a. Pettini, Baro e, Babà oli, Castellacelo, Bilioni Amleto, Spiritelli, Biola Caselli, Sauna, B,soni, Bho e Sa a. L'Italia, mentre darà ogg:, fra le nazioni estere, la maggiore, partec pozione di sprinterà al Gran l'remio di Cor gì, avrà pure nel Giro di Francia la maggiore rappres-ntanza. La lotta, ripetiamo, sarà dura non poco, ma il forte
La corsa Umberto ' de'la « Torino ». — Da «misera a destra: Cellerii\o, 4° arrifoto ; Santhià, 3" arrivato ; 4 Savoiardo, 2° arrivato.
Lfl CORSA
UMBERTO I®
Meravigliosa sotto ogni aspetto è riuscita questa classica gara ciclistica, svoltasi domenica mattina con strade in massima parte buone, sul percorso di chilometri 154: Torino, Caluso, Ivrea, La Serra. B ella, Cigliano. Cbivasso, Torino. La fiorente Società ciclistica La Torino può andar fiera di questo risultato. 11 numero dei concorrenti (quarautatrè) fu certo superiore ad ogni aspettativa. Ecco l'ordine giusto d'arrivo: 1" Aimo Pietro, dell'Unione Sportiva Torinese, alle ore 10 40; 2" Attilio Savoiardo, della Forza e Coraggio di Asti, alle ore 10,40; 3"Sauthia Giuseppe, di Cavagliè; 4° Cellerino Giuseppe, del Club V-loeipedistico Alessandrino. 5° Mora Antonio, del Club Spari no Aqui las, alle oie 10,4u; 6" Capella Dome nico, della Torino, alle ore 10,49; 7« Micca Giovanni, della U. S. B., alle ore 11,8; 8» Cattabiani A r i stide, dell'Audace, alle ore 11,8; 9» Mignone, alle ore 11.8 ; 10" Vitali Giuseppe, dell'A/a/"n/a, alle ore 11,8. Seguono in tempo massimo: Quaccinelli, Doglio e Bianchetta, dell'I/. S. B ; Fournier E , della Pro Sport di Chivasso ; Leone Luigi, dell' U. S. B. ; Libero Giovanni, dell'Audace; Ronco Giuseppe, dello >'port.ing B. A. / . ; Labbro Ercole, dello Sporting B. A. / . ; Rabaioli E., dell' U. S. T. ^ £73
Il vincitore Ajmo [Maino) mentre giu-q' primo su'la re'la della « Serra ». (fotografie S
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20 maggio
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1909.
carissimo,
Mi valgo della parentela che ci lega indissolubilmente per pregarti di tender noto al pubblico italiano tutto l'entusiasmo che sente per loro un p o v e r o figlio del Cielo... T u orinai sei mi zzo italiano, c o n o s c i molta g> ute, e forse puoi fari T e ne sono riconoscente, K i - K i Tito mio, perchè, credi che quel popolo in mezzo al quale tu vivi — a proposito, d o v e stai a d e s c o ? — Ita delle doti meravigliose. Cile vuoi ?... mi sento così lontano da voi italiani e giapponesi, che no p o ' vi somigliate, Siti... che alle volte quasi quasi, non per ingiuriare i nostri uomini, mi sembra impossibile d'esser paren'i... « Il forte sta in piedi, dice Confucio, o K i K y - l ' I l o caro, ma il saggio sta si d o t o . E il saggio, dice Cen'itcio, paria al forte, c o s ì : lavora. E il forte lavora » . Tutti i cinesi sono un p o ' s a g g i c o m e v u o l e Confucio, e p e r c i ò lo sport non lo c o m p r e n d o n o . I o ho viaggiato m o l t o iu Italia, in Germania, in Inghilterra, in Austiaiia, in America, ma... v e d i , son r i m a s ' o sempre un p o ' c i n e s e , e alle volte, l o s ort non lo capisco n e m m e n o io. T i v o l e v o d u n q u e parlare, c u g i n o m i o , delle ultime gare di P. kino. Un djsastro per i saggi, sai... Eran tutti in piedi... e c o m e anelici... Iinaginati, che ci son state persino delle corse degli asini... H o c o r s o a n c h ' i o : ti p r e g o , non stupirti. Stavo seduto, e frustavo il mio Fly. Inutilm e n t e ! T i m a n d o anzi una fotografia riove puoi v e d e r e c o m e io sia distante dal traguardo, pur s p i n g e n d o il mio asino al gran g a l o p p o . Quelli clie lian stupito veramente furon gli ing'esi e gli italiani: un marinaio inglese, un bel pezzo di ragazzoue b i o n d o , Ita saltato otto metri di lunghezza c o n una disinvoltura unica, e un
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Salto xn lunghezza. Un inglese salta 8 metri.
altro ita saltato senza pedana, in alto, qualcosa c o m e uno e cinquanta. A tue s e m b r e i c b b e impossibile s« non avessi visto. E tu puoi credermi, ICi-Ky T b o . Confucio ne è testimonio. Le corse a piedi di velocità le l n n vinte gli americani e g l i inglesi, e subito d o p o in seconda e terza posizione i francesi e gl'italiani. Ma la gara più importante di tutte sai qrtal'è?... Noti l'iniagiui tra mille, forse... T e lo d i i ò i o : il tiro alla fune. P r o p r i o ! Vi (lessi che i m p e g n o ci m e t t o n o questi marinai ili tutte le nazioni d i e l'Europa Ita inviato per civilizzare'... dicou loro!... Sai elio a P e k i n o e a Tientsin tutte le nazioni Itati dei corpi di truppe che variano dai trecento ai tremila uomini... dunque | u-d c o m p r e n d e t e c o m e facilmente si trovino il. gli atleti m o d i g i o s i . Ti d i c o che il tiro della fune è addirittura uno sport che fa deliiare tutti i s o l d a t i : si forman dei tennis, si pesano, si allenano ogni giorno, diventano così nervosi c o m e Se dovessero presentarsi all'i rinata .rata. S iusatui il paragone irriverente, K i Ky-TIto m i o . A b b i imo uno sport noi che è assai simile al tiro della fune. Lo conosci, v e r o ? Q i d l o di legarci i c o d i n i , a due a due. poi di tirare per parti o p p o s t e sinché qualcuno ri. sce a trascinare l'avversario. Come S m s o n e . . . quel della stur a sacra. Ma il nostro entusiasmo è v i c i n o al loro c o m e una spica di grano accanto a uu p i o p p o : miserie, miserie, caro mio. I francesi quest'anno han fatto venire dai T o n k i n o e dalla Francia dei colossi assoldati pel tiro alla fune... e b b e n e ? Ilan pei so ugualmente c o n t r o gli italiani. Se tu avessi v i s t o ! Il 15 di m a g g i o c'era tanta gente che n e m m e n o a giungere in chicho (1) si sarebbe potuto passare. E sì che i cinesi a v r e b b e r o d o v u t o abituarsi uH'automobile! Francesi, tedes-ili, inglesi, austriaci, italiani, cinesi, g i a p p o n e s i : gente di tutte le nazioni, di tutti i c o l o r i . L e nostre case eran tutte bandiere, per( l ) Automobile.
Corsa degli asini.
sino le più povere yurte (1) s'eran vestite a festa Con mille colori. E quando principiò la finale... dite bene co«ì, la tinaie, ira i'équipe dei marinai francesi e italiani, avessi visto che c o n f u s i o n e ! Uua cosa impossibile ! P c k i u o coi suoi abitanti in un g i o r n o di marcato forse te ne dà un'idea ancora vaga. L'équipe italiana, che dal 1903 detiene il campionato, si t r i n a v a di fronte un'avversaria formidabile questa volta. I Bnnne chance s'incrociavano coi Viel fìliick e coi Buona fortuna... F. kino era la torre di Babele delle lingue, dei costumi e delle S|>ernnze. A l fischio del referee principia l i gara e la folla fa silenzio come se si fosse in un tempio. Cinese naturalmente, perchè gl'italiani e i francesi in chiesa parlano c o m e a casa l o r o ; anzi, peggio. Bene, in principio parve che la fortuna arridesse ai francesi, perchè già sei marmai italiani erano stati trascinati. Qualche a p p l a u s o scoppiava qua e là. I francesi aumentarono d'energia, e la prova era quasi vinta... — Ma-man-li, Ma-man-ti ! (2) — g r i d a v a qualche cinese, di tanto in tanto... Gli a o p l itisi scrosciavano già] come grandine, K i - K y - T k o m : o , qu nido, improvvisamente... in i c h e ! in un attimo, quasi se qnell'app'auso unanime avesse sferzato i visi solcati dalle tughe e dalle tempeste d. i marinai italiani, tutti quegli nomini c u r v a r o n o le schiene c o m e se le volessero spezzare in d u e sulla fune che g u z z i v a n e r v o s i c o m e una biscia e n o r m e vicina a morire, poi parve per un m o m e n t o che dovesse avvenire qualcosa di tremendo, e infine si rialzarono di scatto, tutti insieme arcuandosi sul le schiene aperte te rribil mente, e coti tino strappo disperato, in o t t o c o n t r o dieci (perchè d ue ita I iani eran ormai esausti), trascinarono tutti i francesi sino al limite massimo, ili ci rsa, bitter osamente. V i fu nn si'enzin, p »i le migliaia e migliaia di spettatori s c o p p i a r o n o in uà (1) Casa cinese. (2; Piano ! Piano !
1 campioni italiani, vincitori della gara della fune. per
leiooipedi
Agente per l'Italia:
e
Mario Bruzzone
Automobili
5, Via Castel Morose.
M I L A N O
ERSAN
LA e v v i v a che parve lanciarsi sino al sole, tant'era alto. Gl'italiani ave\an v i n t o in 19 minuti. I fiancesi pei' i pi imi strinsero la mano ai loro viucitoii e l'Italia e la Francia furon urlato insieme dalla folla entusiasta. Poi fiori, fiori e fiori ancora furon gettati sui marinai italiani, e b b r i di fatiche, commossi pici ricordo de.la patiia lontana, menti e al suono della marcia, che ricordava il loro paese ridente sotto il cielo azzurro, io che me ne stavo seduto in un angolo in mezzo a un gruppo di cinesi, Ito visto qualche lacrima solcare le gnancie abbronzate, ho visto una smoifia infantile <1 ir la felicità su quei visi che sapevan le mille bufere del mare... Ebbene... K i - k y - T h o mio... che cosa vuoi... Allora io, proprio io. il tranquillo figlio del Cielo, ho pensato che l'Italia c o n degli uoiuiui simili d e v e aver fede in un avvenire di gl irie, mi s o n o alzato, ho strappato dal m ' o ponrhos (1) un piccolo fiore del mio giardino e l'Ilo gettato ad un marinaio gridandogli in viso : « Vorrei esser italiano anch'io ! » . Poi li ho visti allontanarsi così tra la folla che c o m m e n t a v a la vittoria, a d . g i o adagio, come se avessero fatto il loro d o v e r e , e niente di più. Alla sera in molti caffè si cantava : Una giornata al sole, la marcia reale e Turno a Surrienlo... T i r i c o r d i ? Allora, ho pensato a Napoli, a te, Ki-
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L ' a n n o seguente, anche nell'aprile, il Melisenda batteva il campione f r a n c e s e Perrette nelle acque di Nizza. Ricondotta l a Coppa in patria vi ri mase dimenticata, dopo la cessata parteci pazione. del D n a dpgli A b r u z z i alle lotte nautiche. La Coppa è stata quest'anno assegnata alla serie degli 8 fetri d e l l a nuova stazza. U..a serie modesta, ma che s i presta p i ù alla nostra costruzione. E lo yacht francese Pouchette, che per conto
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Spettatori delle gare sportive. stabilità ad una barca!?». Il Nla IT è stato guidato dal 8'gnor Mario Spigno e Pouch-tte dal sig Paolo Chancard uno dei proprietari del yacht. Come delegati del Club Nautico di N zza vi erano i signori I. G. Maurel e T o n i o ; il primo, come si sa, è uno dei più eminenti ynchtmen della Francia. La gara si è disputata in due prove, con partenza sempre alle 10 dal Lido d'Alharo. Molto pubblico, composto specialmente di yachtmen e di canottieri, vi assi-t.eva. Nella prima prova Pouchette riusciva a battere N'Ia II per- 1 8 secondi, l Nella seconda prova è rimasta maggiormente delusa la speranza degli italiani. Pouchette ha vinto battendo ancor più nettamente Nola II giacché riusciva a batterlo per 6' 20".
Le grar.di feste spoit've sul ligo d'Urta
® Spettatori cinesi alle gare. K y - T h o mio, e t'ho scritto questa luDga lettera che per l'amore tonnine clie nutriamo per l'Italia vorrà i leggere senza maledirmi. Con questa speranza ti saluta il Tuo Oheng-Chang-Miao.
L a Coppa " Italia „ conquistata alla f rancia da " Pouchette „ Q lesta co pria fu corsa la prima volta a San Remo nell'aprile 1903 I nostri colori vennero allora difesi dal marchese Costaguta eoi 5 tonnellate Mehsenda contro lo yacht francese sfidante, anche dt 5 tonnellate Titave. Vinse la Francia per la sua superiorità nella bolina, mentre il M-lsendu aveva vantaggio di velocità in poppa ed a vento largo.
NON AVEVA ILVERO FANALE
ÀQUILA».
CHE PORTA IMPRESSA ^ T ^ QUESTA MARCA IEGA(. (fflaffl) MENTE DEPOSITATA * A o £ > / A E LA PAROLA AQUILAS*
Sede
FERRAR*
in
NEL MONDO COMMERCIALE SPORTIVO
del Club nautico di Nizza, lanciatore della sfida, ha *** Camillo Oggioni di Milano, notissimo industriale //(italiano, sostenuto i coleri francesi, contro Nd • //(italiano, del moudo ciclo-automobil smo. ha avuto la disgracostruito da Antonio Bava di Sturla) dell'industriale zia di perdere in questi giorni l'amatissimo genitore, signor Mario Spigno ha l'onore di riportare la Coppa Sincere condoglianze del nostro giornale. in Francia Giova ricordai e che Nila II in tutte le riunioni di N zza e Tolone aveva avuto una bella preponderanza di vittorie. Allora però aveva una velatura a sloop, oggi invece l'ha a cutter; si aggiunga che ha diminuito il piombo di 250rfidi,cosa che gli ha permessodiaumentare la sua tela a 114 metri. Si diceva fin da ieri mattina che questa trasformazione avi ebbe rappresentato una incognita e molti si domandavano: « Cos'è questa stazza che permette un a u mento di velatura togliendo Tiro d-lla fune tra francesi ed italiani.
( I ; Impermeabile.
FABBRICA r - j SANTINI
Si è costituito un apposito Comitato per le grandiose feste sporti ve. con p sto come segue : Presidente dei festeggiamenti, ing. cav. Antonio Pestalo/za ; segretario, Gaetano Gippini. Commissione t r o n c a ; presi lente, ing. conte Carlo Antonielli d'Oulx Commissione alloggi : presidente, dottor Antonio Bonola, Ecco il granile programma dei festeggiamenti: Agosto, 14-15: Regate di Campionato di canottagg o. indette dal R. Rowing-Club. Agosto. 15, sera: Grande, fantastica luminaria del lago, dell'isola, dei monti. Agosto. 16: Regate locali: gara signorine (per i villeggianti ilei Verbano e del Cueio); gara giovinetti (id ) ; gara bircaiuoli. Agos'o. 29 5 settembre : Esposizione di fiori e frutti sul monte d'Orta. S Pembre, 5, ore 9: Partenza dal monte d'Orta per la M'vatona a tappe, prima in Italia (giro del Cusio, km. 4 2 ) .
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Voli recenti e voli futuri (Note di
aviazione).
I! monoplano è l'eroe del giorno. I snoi due apostoli francesi: Blé iot e Latliam, continuano le loro esperienze con una tenacia meravigliosa e con alternativo successo. Non son molti giorni il neo-aviatore Herbert Latliam, giovano ardimentoso di soli 25 anni, effettuò a Parigi un volo, riuscitissimo malgrado
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un improvviso temporale, di un'ora ed 8 minuti, all'altezza variante da 40 a 60 metri, battendo il record francese di durata che apparteneva a Paul Tissaudier con ore 1, m. 2. Senza la pioggia Latliam contava di rimanere in aria circa due ore e battere così il record di Wright. L'indomani di questo tentativo Latham coprì 5 km. in linea retta, in piena campagna, in 4', 13" vincendo il Prix Ooupy, e ritornando al punto di partenza.
Pochi giorni dopo qnesti riuscitissimi esperimenti di Latliam, il ben noto ed audace Blériot si assicurò un altro record sulla campagna di Issy les-.YIoulioeaux. A bordo del suo aereo plano, di cni si conoscono le ristrette dim -nsioni, ha sollevato, nonostante il vento fortissimo, due altri passeggeri, uno dei quali era Santos Diimont ( l'altro il signor Fournier. Il pe*o di questi dut passeggeri, unito a quello dell'aviatoie, rappresenta un sopraccarico ili 186 chilogrammi. Dopo avere percorso sul suolo metà del terreno, l'ap
Herbert Latham, il neo-mnnoplanisla »"» ha ancora 25 anni. parecchio si è sol'evato ed effettuò a tre metri d'altezza un volo di 250 metri. Voltò e ritornò con una stabilità perfetta al suo punto di partenza. B é iot, volando in seguito da solo intorno al cam o delle manovre, ha coperto 15 chilometri in 4'36"; poi fece un altro volo di 13 chilometri in 4'4 '. E il giorno 16 giugno l'Istituto di Francia c o n ferì al B'ériot ed al cost'attore di aereoplani Voisin, per compensarli delle loro ardimentose esperienze che tanto effi'-acemente contribuirono al progresso dell'aviazione, il premio Osiris di 100.000 franchi, premio che viene distribuito ogni tre anni. Oggi nn altro tentativo oltremodo importante si annuncia: la traversata delia Manica di Latham col suo monoplano. *
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Ma se la Francia dà lodevole impulso alle esplicazioni aviatorie, gli Stati Uniti d'America non vogliono esserle da meno. A Washington si attende che Orvilie Wright incominci i suoi esperimenti in previsione del Concorso di aeteo dani, il quale deve aver luogo a Fort Mier, verosimilmente prima delia fine del
Latham. batte il rettori della durata con il suo monoplano Antoinefcte IV. Al basso il suo collega Somner, con un areoplanojVoisin, contempla il riuscitissimo volo.
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Latham guadagna il Premio Ooupy coprendo i 5 km. in minuti 4,13".
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franchi di premi in denaro, i quali nella massima parte sono destinati ai concorsi internazionali indetti per aereoplani, che sono i seguenti : Concorso di velocità, Gran Premio di Brescia, per gli apparecchi che avranno effettuato nel minor tempo 100 km. di volo, costituiti in 10 giri del Circuito aereo (10 km. per giro). Concorso di altezza per apparecchi che avranno raggiunto, con prove speciali, altezze di 50 e 100 metri, sopra registraz.oni barometriche e passaggio di palloni frenati. Concorso di trasporto passeggeri. Concorso di slancio. Ora il conte Orazio Oldofredi, il noto sportsman
mese, sotto gli auspicii del ministro della guerra. Si ignora ancora se Harriog prenderà parte al concorso come avversario dei fratelli Wright. Si dice che Harring abbia risoluto il problema del mantenimento automatico dell'equilibrio. Il Governo americano chiede un aereoplano suscettibile di essere smontato rapidamente e capace di trasportare due persone ed una quantità sufficiente di benzina per compiere un tragitto di 125 miglia- L'aereoplano dovrà raggiungere nnavelo•f cità di almeno 36 miglia ovverossia di 58 km., per I una distanza di più di 8 km., anche contro vento. A tre riprese l'aereoplano dovrà rimanere in aria (J>almeno un'ora. In questo spazio di tempo la macchina dovrà essere diretta in tutti i sensi, senza difficoltà e serbare un perfetto equilibrio. I fratelli Wilbur ed Orville Wright, nonché la loro sorella Caterina, appena sbarcati sul suolo americano di ritorno dal loro viaggio in Europa, furono fatti segno a speciali ricevimenti per parte del Governo degli Stati Uniti, che offrì loro delle medaglie d'oro commemorative per mano del presidente Taft. ; E come strascico della venuta di Wright in Italia, diremo a proposito del suo aereoplano disgraziatamente distrutto in un'esperienza del tenente Calderaia a Roma, che i lavori per la ricostruzione sono già a buon punto. La nuova ricostruzione procede sotto gli ordini » a d e ] tenente Calderara e vi sono adibiti esclusivamente soldati del genio, con materiale requisito a Roma. L'aereoplano si potrà quindi dire « completamente italiano », sebbene non sia che una riparazione di quello di Wright. Quanto al motore è stato trasportato alla Brigata specialisti, ove il tenente Savoia procede alia sua regolarizzazione ed alle riparazioni dell'aereoplano, che potrà essere pronto entro la prima metà del mese di luglio, data la minuziosa cura colla quale dne ufficiali attendono ad ultimarlo.
Paolo Morello, vincitore delle gare di scherma (sciabola), indette dalla Cristoforo Colombo di Genova. (Fot. Bota - Genova).
Ma se all'estero ovunque si si interessa e si lavora per la propaganda dei nuovi portati aviatori, a Brescia non si dorme. Il Circuito aereo internazionale di Brescia, che ) si terrà nei mesi di a g o s t o e settembre, è dotato di lire
100.000
Giovanetti Dainese e Taf espalto, allievi del maestro Toffoletti, primo e secondo classificat> nella categoria juniori nella Grande Accademia di Novara. bresciano, ha istituito un premio di lire 3000 in denaro per quell'aviatore italiano che, con apparecchio ideato e costruito da italiani e con motore italiano, avrà effettuato per il primo un chilometro di volo in circuito chiuso nella località stessa del Circuito aereo di Brescia. Questo concorso speciale ha carattere di incoraggiamento immediato agli inventori, ai costruttori ed agli sportsmen italiani, ed il premio sarà messo in gara dal 30 del mese di giugno e potrà essere disputato lino alla tìue di tutti i concorsi del circuito aereo, cioè lino al 20 settembre. Il premio ha un regolamento speciale, che sarà sottoposto, coi regolamenti generali del Circuito aereo di Brescia, alla sanzione della Commissione italiana aereonautica e della Società nazionale di aviazione. Questo premio speciale ha un'importanza particolare per l'Italia, in quanto, indipendentemente dai premi che possono essere disputati nei c o n c o r s i internazionali, è di grande stimolo, incamminandola sul terreno pratico degli esperimenti, ed è destinato a compensare in una misura ragguardevole gli sforzi di quegli italiani che avranno saputo adempiere ad un còmpito che già ormai da due anni gli aviatori stranieri hanno effettuato. Intanto venne approvato il regolamento per l'Esposizione aereonautica, che sorgerà al Castello, scegliendo a sede la Fossa dei Martiri, ove sarà costruita una galleria di 1000 metri quadrati, suscettibile di ampliamento, secondo il numero degli espositori pàr-
Giovanetti del Circolo Schermistico di Snelle. Ì.kl J. Cremaschi Giuseppe, direttore del Circolo - 2. Greaori Agostino, [|| terzo classi ficaio, quarto nel girone finale (grande med. argento) 3 J3. S'incanirò Pietro, settimo class'ficaio, primo nel qirone (grande Qmed. oro) - 4. Mino Camilotti, secondo classificato, sesto nel girone (grande med. argento) - 5. Giuseppe Mantovani, sesto classificato, terzo nel girone (qrande med. vermeille) - 6. Zuncnnaro f^Ziccaria, quarto classificato, quarto nel girone (gr. med. arg.).
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Corradino Corradini.
Il Torneo di Desonzano Al Torneo internazionale di scherma, composto di 60 tiratori, risultarono: 1. il mancino Furst, di Torino, con zero stoccate; 2. Belloni; 3. Nedo Nadi; 4. D'Andrade e Sarzano; 5. Pineili e Mangiarotti; 6. Cimini ed Angiolini; 7. Aliprandi.
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Rappr. p«r Torino: P i e t r o Cigollni - Ti» Ugniigc, Si.
T O N I C O D I G E S T I V O G A R E G G I A C O L . L A C H A R T R E U S E S p o o l a l l t » della Ditta
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tecipanti alla Mostra. Si è pure deciso di costruire un hangar ed un parco speciale per l'aereonautica militare. L'Esposizione sarà divisa nelle seguenti classi: 1° Dirigibili; 2» Aereoplani elicotteri, ortotteri, giroscopi; 3" Aereonautica militare; 4» Servizi di comunicazione aerea; 5" Turismo aereo; 6» Scienza aereonautica; 7" Apparecchi di precisione; 8» Equipaggiamenti; 9» Motori; 10" Materiale di costruzione;, 11* Idroplani ; 12* Oggetti d'arte con relazione alla navigazione aerea. I predetti commissari hanno approvato anche i seguenti concorsi a premi : a) Modello di aereopiano nazionale; b) Modello di idroplano; c) Modello di dirigibile; d) Concorso a distanze per pallone. Venne pure stabilito un concorso di cervi volanti riservato a fanciulli, concorso che costituisce una novità per l'Italia. A questo punto diamo le prime iscrizioni all'importante riunione aviatoria internazionale di Brescia. Già diversi apparecchi sono piazzati nella campagna di Monticbiari. _ Trattasi di apparecchi italiani. Primo fu il signor Cobiancbi, di Bologna, con un aereoplano biplano Miller, a carrello, con motore Miller 100 HP. Seguì il monoplano Miller. Immediatamente dopo il Miller si è inscritto il sig. Moncher, di Trento, con un elicoplano che già ha effettuato dei voli. La Società piemontese automobili di Torino deliberò di partecipare con tre apparecchi. Trattasi di aereoplani triplani, modello Faccioli, con motori S.P.A.; questi sono di due tipi, e cioè, quello da 100 HP pesa kg. 181 e quello da 60 HP pesa kg. 110. Quest'ultimo sarà pilotato dal ben noto aereonauta Nino Piccoli. Anche questi apparecchi non tarderanno a fare la loro comparsa a Monticbiari, ed il premio Oldofredi di 3000 lire per il chilometro verrà ad essere disputato da sei apparecchi, compreso quello di Moncher, con motore Miller di Torino. Pertanto la chiusura delle iscrizioni è prossima, e il Comitato organizzatore, a corrispondere alle numerose richieste, lia stabilito un ufficio anche in Milano, presso l'ing. Antonio Ragnoli, via Giuseppe Verdi, 7.
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Esposizione Internazionale M i l a n o 1 9 0 6
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Guardarsi dalle Innumerevoli «ontraffazionl,
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F U O R I CONCORSO
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M E M B R O DELLA GIURIA.
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Qualche riflessione sulle paratone Ho detto altre volte quel ch'io pensavo delle Maratone in generale, né siaiò era a ripetermi. Ricorderò soltanto che la Maratona rai presenta, per me, il massimo sforzo che può produrre un uomo. Oltre la Maratona non v'è più sport... La corsa dei sei giorni e simili spettacoli sono atti tutt'al più a riempir le cassette degli impresari sulle spalle curve, ma ben sode, degli sportsmen... utili, pazienti e... bastonati. Nient'altro; ma pei qualcuno questo è il più. Da quale he tempo a questa parte, invece, in Italia, è una r a f f i c a di Maratone, che ci ha investiti terribilmente. E qui è stato il nostro sbaglio. Le vittorie di Doiando ci hanno uhbriacato nn po' tutti, e abbiamo cercato in tutte queste corse un nuovo campione
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podisti normali o più che normali: oltre l'allenamento, nelle corse di fondo sono le doti naturali innate che triou'aho, e queste doti si trovano in un individuo su cento. Le Maratone che oggidi si corrono in Italia hanno una troppo larga percentuale di corridori di seconda categoria, appena resistenti a mezze fatiche, non ad uno sforzo eccezionale. Ed è per questo che siccome sinché vi sarà una Maiatona i nostri podisti di qualunque forza essi s i a n o continue-
forse peggio. Ho più volte esaltato su queste colonne l'atto di qualche campione, il percorso di qualche Maiafona e non voglio. iiè posso disdirmi, peri hè son fautore del podismo, convinto dei suoi benefici ii>ultati se è saggiamente applicato, benché sia
llolbein. ranno a iscriversi in massa, colla sola speranza di poterne uscire come nuove affermazioni, così a me sembra di dover proporre alle Giurie delle Maratone future queste povere si, ma, coinè tutto quel ch'è povero, oneste regole di corsa: 1) Fi ssare un limite d'età ai concorrenti : dai 18 ai 80 anni. 2) La visita medica deve avvenire in modo coscienzioso a tutti i partenti 3) 11 responso del dottore è inappelHolbeai al mattina per tempo compie una marcia a piedi labile. in compagnia del manager. 4) 11 corridore che durante la corsa si s'a fatto massaggiare per più di tre che potesse surrogarlo, un nuovo podista che fosse volte, è fuori di gara. il glorioso suo successore. 5) E' fuori di gaia pure quel corridore, che il L - corse di Mai atona non si possono infiggere al dotto e membro della Giuria ritenga inabile a compubblico, cesi impudicamente, come s'invita a pranzo piere il percorso dopo una seconda visita durante la un amico, Quarantadue chilòmetri non sono c.nquecorsa. centn metri, e tre ore di corsa sono discretamente Questi brevi articoli (4, 5) dovrebbero esser impronlunghe. Questi son fatti positivi, come è positivo tati al fatto semplicissimo di dare la responsabilità che se la Maratona è una bella corsa, e se è virildel corridore alla G urla dal momento ohe il corrimente forte da parte nostra il volere ch'essa rimanga dore. vinto dalla fatica, non può umanamente ragioin vita, è anche vero che non bisogna abusarne né nare a mente serena. per noi, né pel pubblico. Altro non ho a dire: la Maratona è bella come Bisogna ricordarci che la corsa di Maratona rigara, come moda, n o ; mille volte no. Ha rimpiazchiede degli atleti di primissimo ordine, e non dei zato ì Giri famosi di tutte le città e li ha rimpiazzati
Hotbein nel 1891 partecipa alla corsa Bordeaux-Parigi,
CICLISTI! Società
giungendo secondo dietro l'inglese Mills.
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Btato vittima anch'io di un Giro di Torino indetto dalla Stampa Sportiva e vinto da Fr.ischini anni fa, nella, quale uno moli e una dei campioni delta corsa, che designeremo semplicemente cedi'iniz ole, S., fa preso da un grave, d sturba nervoso-cerebrale, forse in consti del sole e dell'eccesso di fot cu. e dati non poco da fare per ridarla nelle condizioni normob (Gozzetta del Popola), Non quello ch'è morto, l'altro... quello ch'é diventato matto, direte voi, e che la Gazzetta del Popolo cortesemente designava coll'iniziale 8., ero semplicemente io. Bene: nella polemica breve che ne segni tra la Stampa Spartiva e la Gazzetta del Popolo, il cav. Caimi e il conte di S . m b u y , io non venni assolutamente interrogato, e me ne rincresce perchè avrei detto, quel che rispondo adesso, e cioè che in quella corsa non troppo lunga (13 km.), ma grave per l'ora e pel percorso, non provai assolutamente nulla, e se all'arrivo lo spettacolo che incousciampnte diedi di me non fu dei più edificami per lo sport, io rimasi quel i he sono: convinto fautore del podismo, e l'impressione più brutta rimase di più e solamente a chi ne fu spettatore. l Cosi quantunque 42 chilometri non siano precisamente IH, pu e la Maratona è più bella come gara che come spettacolo, e lasciando da parte l'incremento che si dà al podismo tra i corridori — incremento
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Holbein nella Mimica,
Durante il record delle 50 miglia. inutile perchè chi fa 42 chilometri può esser chiamato un podi-ta, mi pare — rimane soltanto la noti bella ridarne i h - facciamo a questo simpatico sport dinanzi ad un pubblico che sovente non può giudicare peicliè non sa assolutamente correre, ma che invece giudica e condanna senza remissione. Appunto peichè non sa. E non è questo che vogliono i Comitati delle Maratone se non erro. Dunque, diminuire di numero le corse su lunghe distarne; far una selezione necessaria t r a i partenti; e vigilare provvidamente sui partiti. Cosi soltanto la Miratola, rimanendo una classica prova di energia umana, non sarà uno spettacolo tra il triste e il noioso, poiché i concorrenti avran coscienza di prepararsi con serii propositi e con sieuri allenamenti, e partiranno fiduciosi nelle loro forze e nei loro sacrifizi. Nino Salvaneschi.
La M a n i c a a nuoto d i JVI R. fiOLiBEUSl. Il nuotatore Holbein, di cui si conoscono i coraggiosi quantunque in tentiti Lesi tentativi per traversare a nuoto la Manica, racconta le peripezie dei suoi numerosi tentativi. Sebbene il mare l'abbia fino ad ora sempre vinto, Holbein non ha atfa'to perduta la speranza di aggiungere questa foglia di alloro alla sua corona di vittorie : egli conta per riuscirvi sulle sue qualità di uomo di gian fondo e sulla sua energia a tutta prova.
V o l e t e dunque sapere perchè non ho potuto ancora traversare la Manica? E' una storia altrettanto corta quanto lunga: corta perchè basterebbe
L'ultimo tentativo della traversata della Manica Holbein abbandona.
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Dirò ora p e i c h è non sono riuscito nei miei otto tentativi. Il mio pi imo tentamonta al 1901. 11 14 a g o s t o , ; ile 4 antimeridiane col c o r p o
dire che in questo duello col mare, esso è stato più finte di ine; lunga Re si misurasse secondo il numero dei miei numerosi tentativi, secondo il numero liei chilometri che ho percorso, forse 400 o 500, quasi la d i s t a n z i delia mia prima ed ultima corsa ciclistica Bordeaux-Parigi, etl è lunga ancora per le peripezie e per le disgrazie a cui sono stato soggetto. Se ancora non ito attraversato la Manica è stato senza d u b b i o colpa min, ma credo che ve ne sia anche un p o c o del mio a v v e r s a n o clic non ha v o l u t o essere compiacente, e che ha lanciato c o n t r o la mia debolezza la forza delle sue o n d e e dei suoi venti, strappandomi più volte vilmente la vittoria. Questo piccolo « ruscello d'argento » , largo appena 20 miglia in linea retla, è il labirinto marittimo, d o v e si incontrano, si urtano, si mischiano in un c a p t i c c i o s o va e vieni, le onde dei m i r i vicini, i venti, le nebbie per la disperi zione dei piloti incaricati di segnare la via ai nuotatori e di condurre la loro corsa. Ma pazienza, l'ultima parola non è stata ancora detta. L'idea di ripetere l'exploit del capitano W e b b non è apparsa spontaneamente nel mio cervello, le circostanze ne hanno gettato il seme, e l'hanno lungamente maturata. Io sono stato sempre un nomo di grande resistenza ed energia, e prima della Manica anche il Gheat Wertli Read mi ha conosciuto, giacché parecchie volte vi ho tentalo il record podistico delle 24 ore. Ma tout passe, tnut casse; d o p o essermi logorate le gain he ho abbandonato questo sport che non aveva più per m e alcuna attrattiva. A v e v o intanto b i s o g n o di soddisfare questo desiderio dello sforzo muscolate, questo b i s o g n o di attività fisica d i e ha regione di essere. A chacun sa chimère; vi ho detto che ero un n o m o di gran f o n d o ; lo ero ed ho continuato ad esserlo nell'acqua come in terra: il d i e significa d i e ho ricevuto dalla natura il d o n o di poter conservare in acqua il mio calore. E' un d o n o , un d o n o funesto. Da lui mi venne l'idea di nn tentativo at'etico utilizzando la mi r antica scienza dell'allenamento razionale e seveto. E naturalmente ho peusato di attraversare a nuoto la M a n c a , venticinque anni d o p o il fortunato tentativo del capitano YVi b b d i leggendaiia m e m o r i a . Giorno fatale in cai questa idea si insinuò nella mia m e n ' e per turbare i miei giorni e le mie notti, e votarmi a, tutte le tribolazioni del cacciatore di m i r a g g i ! Ognuno sa d i e non tutte le stagioni sono buone per tentare l ' i m presa. d i e bisogna aspettare il j ero do più caldo dell'anno, il q u a l e non dina mai p ' ù di sei settim i n e , d m bisogna partire d u r a m e la bassa marea ed in quel periodo in citi le correnti sono meno fotti, il che riduce a t i c le sei settimane. T u t t o il resto è incertezza e quistione Holbein poco prima di entrare, nella Manica. Egli detiene il record della durata con 2i ore e 2 minuti.
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di chance. E ora si agita ia questione se sarà un uomo veloce che potrà percorrere durante l o spazio di due maree la distanza che separa Douvres da Calais, che potià vincere colla t a p i d i t à i l nemico terribile, il fr ddo, che potrà superare ogni ostacolo, Io non lo so, non lo credo, solo c o m e ho detto fido sulle mie qualità di f o n d o , sul a mia grande resistenza.
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Squadra della Società podsHea Lazio, vincitrice della Gara nazionale di Water-Polo. — Bitetti, Pizzingr'Hi, Knstermann, Schiavi, Torchio, Tofini, Retacchi. I * 0 t Aarlatti). gente quel giorno di colpo presso di me, resterà uno dei punti più neri della mia vita. Il quinto tentativo ebbe luogo il 20 agosto 1905. Partito alle 4 da Liddon Spont a l'est di Douyres, abbandonai dopo 10 ore per una fortissima indigestione. In quello stesso giorno altri due nuotatori tentavano e rinunzia vano, nno dopo 3 ore, l'altro dopo 2 ore, vittime del freddo. 11 sesto tentativo dell'agosto 1906 non fu che un segno prolungato. Partito con tempo cattivo, senza alcuna speranza di accostare la Francia, mi ritirai presto. Dei miei due tentativi degli anni seguenti, fatti in condizioni sfavorevoli per debolezza, snervamento, ecc... stimo meglio non parlarne. Questo è tutto. Avrei dovuto ritentare in luglio, mi sentivo in buona forma ed il mare era bello, ma una grave indisposizione me lo ha proibito. Ora sono guarito e aspetto. Montagne A. Holbein. (Dal Je saìs tout, tradotto da Dino Masi).
Le ultime gare di nuoto in Italia. Le gare di nuoto vanno moltiplicandosi su ogni specchio d'acqua. In mare e sui laghi si disputaiono di questi giorni impo tanti piove. A Genova, mila gara di 1000 metri, giunsero 1» Massa di Nervi, 2° De Pasquale di Spezia, 3» Amatore di Milano.
Il campionato del golfo di Spezia è stato vinto da De Pasquale Francesco, 2<> Rizzato, 3" GaNella gara dei tre ponti a Firenze arrivarono 1" Muzzi, 2" Cozzi, 3" Capanni. In una vasca dello stabilimento delle Acque Albule presso Tivoli ha avuto luogo la gara nazionale di Water polo. La prima paitita ebbe luogo fra la squadra della Società Podistica Lazio, che dal 1906 detiene ininterrottamente il Campionato italiano di Water-polo, e quella della Bari Nantes Boma. Il match, disputato con grande accanimento dalle due squadre, segnò una facile vittoria per la fortissima squadra della Società Podistica Lazio con quattro goals contro zero dell'avversaria, ottenuti due per ciascuna delle due riprese regolamentari di sette minuti. Dopo un breve riposo, la squadra della Società Podistica Lazio scendeva nuovamente in acqua per disputare la finale con la squadra dei marinai del I Dipartimento marittimo della Spezia. La sqnadra della Società Podistica Lazio, che apparve in una forma assolutamente superiore, vinse nuovamente per quattro goals a zero, segnati ancora due nella prima ripresa e due nella seconda. Componevano la sqnadra valorosa : attacco : Knstermann, Tofini, Torchio; difesa: Bitetti, Retaccbi (capitano), Pizzingrilli -, portiere: Schiavi,
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Un arnvvo di concorrenti alla gara per lo Scudo del Municipio di Firenze, vinto da Muzzi. " (Fot. Alemanni - Firenze).
Muzzi, vincitore della gara dei Tre. ponti a Firenze. (Fot. Sandiford - Firenze).
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Le ultime regate in Italia. Favorita da un tempo splendido, ebbe luogo domenica alla Società canottieri Armida una riuscitissima ed elegante festa a commemoraz oue del 40° anniversario d-lla fondazione dell'Armida. Al mattino si svolsero numerose gare di nuoto e di canottaggio, fra le quali ultime specialmente riuscita quella dei veterani, che seppero ancora una volta mostrare che non vien meno colla giovinezza l'entusiasmo e l'ardore della lotta. Al dopo pranzo, con interventi di numerosissime ed eleganti signore, ebbe luogo di ricevimento delle rappresentanze de le Società canottieri torinesi ed una r u-citissima festa naut ca. Alla sera, d >po la distribuzione dei ricchi premi, oltre un centinaio di canottieri. dell'Armida, con le rappr. seu tanze delle Società consorelle' si riunirono a banchetto. Sede" vano alle tavole d'onoie il c a v ragioniere L. Torretta, c n a fianco i s< ci fondatori Carpando Nic >la, nouchè 1 vet-raui canottieri Cap-diaro ed Ard.izzo. Inoltre il signor Roggero, vicepresidente della Sezione Eri danea del R. R. C. I., l'avvoca o Aliberti. presidente dell'Eridanea, l'ing Bon, presidente della C'erra, il rag. Pioda, presidente dell'.Ecperia, il signor Maro'co, il signor Actis per la 6'• prera, l'avv. Oocito, il cav. Marc hisio. il dottor Pastore, l'ing. Sacchetti. Il pranzo venne signorilmente servito nello splendido p azzale, giuoco delle boccie, tin i chegg'aute il civettuolo chàlet sociale. Quesr.o poetico spiazzo, sepolto fra aunose piante, aveva a e-rese uta la sua suggestività con una riuscitissima illuminazione a palloncini alla veneziana. Alla fine del banchetto, brevi ma caldi di sincerità ed entusiasmo sportivo, furono i di se rsi. bel salone dello chà'et attendeva tutta quella balda gioventù canottiera .. ci mpresi i veterani, uno sc arne di signore e signorine, le famiglie dei soci. E s'intrecciaiouo le danze. *** Le ultime regate svoltesi in Italia sono quelle della settimana scorsa sui lago di Bracciano e quelle di domenica sul lago di G-rda presso D-senzai o. Ecco i risultati di Bracciano: Gara tipo libero a quattro vogatori, seniores. — 1. equipaggio « Poeti » del M G. (J. Ani- n- ; 2 .qnipnggio «Prosatori » del R. C. O. Aniene. Gara s-mores. — 1. Ciabatti dell'Arno di P sa ; 1. Giovane t t i dell'Anime d i R o m a ; 8. Bazzi delia Lario di Como. Gara Jole di mare a quattro vogatori e timoniere, juniorcs. — X. equipaggio « Z i u - Z li » dei li. U. C. An'ene; 2. « Ouvi-bru » del H. C'. V. Aniene. Targa ehulltnye dell'istituto di educazione ti-ica e medaglia d'oro del Re, outriggers a otto vogatori e timoniere. — 1. equipaggio « S. P. Q R. IV » del R. G. C. Amene, composto dei signori Bcuuialti, G.ova inietti, De Greguri, Tanzi, Garroni, Finzi, Babini, Mori ni, Mazzoli timoniere; metri 2uCN> in 7' 20'' ; 2. equ paggio « Tnrlupineide » del R. G. G. Aniene, composto dai signori Vi-uiuri, De Fiori Di Ami r gì. Yoiiez a, Rossi, G danti, Prate-i, 8<-rainder e del tim. n. in 7' 20" 3,5. Coppa di Roma per outriggers a otto vogatoli juniores. — 1. equipaggio « Turlupiueide» del H. G. G. Amene; u-allc over. *** Le regate di De-enzano sortirono l'esito segueute : Gara tipo libero, quattro voatori di punta e timoniere. —
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CI ufi Aviron di Vevey con « Libelle» ; Lario di Como, con « Spleen » ; Milano di Milano cou « Lilli anziani » ; Garda di Salò, con « For-e .-i ». L equipaggio svizzero resiste in gaia fino ai 500 metri, quindi è sorpassato dalla jole della Lario e della Garda. L'outrigger della M I,ano, invece, prende la testa e la mantiene fino al traguardo, arrivando in min. 8' 4 " , seguito dalla Garda 8' 24'' e dalla E rio 8' 33", che svilupparono un'ottima difesa, lottando a n c h e contro le acque agitate dalla burrasca. Le altre gare si sono svolte sotto la piogg'a. Nella gara imbarcazioni alla veneziana, quattro vogatori juniores. giungono: 1. « 8'ilf-riiio » d' Ila Bucintoro in 10' 27" ;2. « W a n d a » delia Milano in 11' 10" ; 3. « Forse no » della Garda in 18' 57".
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Gara tipo libero, a due vogatori, seniores, di punta e timoniere, — Arrivano: 1. « Amalia » in 10'43" ; 2. « Adelaide » della Gi.rd i di Salò. La gara di sk ffs ad un vogatore, in mancanza, di concorrenti, offre occasione alla Lario di compiere un felice row-over, e, quantui que costretta per il lago agitato ad allungare il percorso segnaudo la curva dalla spiaggia, arriva in 11' 40". Con tempo splendido e lago tranquillo si svolgono le ultime regate internazionali. Gara tipo libero a quattro vogatori di punta e timoniere: ha un solo partente, « I bimbi », di-Ila Nino B xio di Piacenza, che compie il percorso in 7' 52". Gara imbarcazioni alla veneziana, a due vogatori di punta e timoniere. — La Tic-no ha una partenza splendida, seguita dalla M-lano, mentre la Bucintoro si tiene presso terra; a 8U0 metri la Ticino si libera
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La grande manifestazione sportiva di educazione fisica a Milano. L'istituzione del Tiro a segno, cosi popolare nella Svizzera, è sulla via di diventarlo anche in Italia. Se finora non fa cosi, dobbiamo darne colpa in parte alle leggi ed in parte agli nomini, i quali non riuscendo a liberarsi da vecchi pregiudizi, hanno fino a pochi anni fa ostacolato un'istituzione di cosi alta importanza e che dovrebbe essere appoggiata da ogni cittadino. Il tiro a segno, anziché nn esercizio sportivo pnro e semplice, devesi considerare quale fattore potentissimo dell'educazione fisica nazionale. E la società mandamentale di Milano, che ha la fortuna di avere a dirigenti degli uomini di moderne vedute, presieduti dall'infaticabile cav. Luigi Dalai, un vero apostolo dell'istituzione, ha prima di ogni altra modernizzato questo nobile campo sportivo, appoggiando fin dal nascere l'istituzione dei volontari ciclisti automobilisti, raccogliendo seguaci in questi due rami dello sport e facendo innumerevoli proseliti in ogni altro ramo sportivo colla propaganda indefessa e colle frequenti grandi gare di tiro vivamente appoggiate dalla cittadinanza milanese, l'ultima delle quali, veramente grandiosa e bandita in occasione del cinquantenario della liberazione della Lombardia, ebbe il suo epilogo il 10 giugno. Ma per degnamente festeggiare tale patriottico avvenimento, la società milanese volle organizzare una grande manifestazione, alla quale, facendo capo al tiro a segno, dovessero partecipare tutte le altre emanazioni dello sport. E questa manifestazione, ottimamente riuscita, ebbe il suo svolgimento domenica scorsa. Vennero stabilite sette categorie di concorrenti: l.a Reparti volontari ciclisti automobilisti; 2.a Società alpinistiche; 8.a Società ciclistiche; 4.a Società
Aspetto dell'Arena durante la distribuzione dei premi. (Fot. A. Foli - Milano). li A'idaces ed i Routiers, lo Sport Club Milano e la ocietà ciclistica di Lambrate con fanfara. Chiude il corteo Una squadra di pompieri in bicicletta ed una di sorveglianti municipali e guardie daziarie pure in bicicletta. Il pubblico accolse con vivi applausi l'ingresso del corteo nell'Arena, mentre le autorità dal palco eretto al Pulvinare si accingevano alla distribuzione dei premi. L'assessore municipale comm. Morpnrgo pronunciò prima un discorso di elogio alla Società promotrice della manifestazione e di compiacimento pel modo con cui venne compinta, ed il generale Segato consegnò a ciascuno dei premiati i diplomi e le medaglie. ***
L'ottima riuscita di tale grande manifestazione di educazione fisica deve aver convinto ogni misoneista che lo sport in ogni sua emanazione è necessario alla educazione fisica dei giovani e serve ad intensificare il sentimento patriottico, specialmente quando a coronarne ogni manifestazione i giovani si recano festanti in un poligono di tiro al suono giulivo di fanfare, animati da quell'entusiasmo che deve avere chi sa di compiere un atto che gli potrà forse un giorno servire a difendere il proprio paese. E ciò è tanto più significativo in questi giorni in cui tutti gli italiani si tuffano lietamente in un bagno di patriottismo rievocando i giorni del riscatto nazionale. Milano, luglio 1909. Ernesto Barberi». Al Tiro a Segno Nazionale. - La Presidenza, la Giuria ed i componenti il Comitato. (Fot. A. Foli). podistiche; 5.a Società ginnastiche e militari, corpi municipali, scuole secondarie; 6.a Scuole elementari e secondarie, ricreatori e squadre di giovanetti; 7.a Canottieri. Al mattino ogni società esegui per proprio conto una manifestazione della propria specialità sportiva e cioè: manovre di volontari ciclisti al boscaccio di Magenta, alla quale parteciparono i volontari di Milano, Gallarate, Como e Novara; marcie ufficiali dell'Audax e del Routier, marcie podistiche dei giovanetti, studenti, corpi municipali, società ginnastiche e ricreatori, gara di canottaggio eseguita dai Canottieri O'ona ed esercitazioni delle Società di assistenza pubblica. . . . Al termine di ogni esercitazione ogni società si recò al poligono di Tiro a segno alla Cagnola per prender parte alla gara finale di Tiro, che era lo scopo principale della manifestazione ed alla quale presero parte tutti gli inscritti. Nel pomeriggio si svolse la parte spettacolosa della manifestazione che si iniziò col grande corteo formatosi sui bastioni di P o r t a Venezia e che attraversò Milano per recarsi all'Arena per la premiazione. Era alla testa la Banda municipale che suonò quasi ininterrottamente l'Inno di Mameli, seguita dalle scuole elementari, ognuna colla propria bandiera. Quella di Somma Lombardo concorse con 12 giovanetti aventi a tracolla la carabina Flober alla quale sono addestrati. Seguono il ricreatorio laico Antonio Sciesa e gli studenti delle scuole secondarie, i pompieri, le guardie comunali e daziarie a piedi, le Società di militari in congedo, Società femminili di ginnastica, alpinisti e la Banda militare del 68" fanteria. . . . . , .• , • Ed incominciano a sfilare ì ciclisti preceduti dai bersaglieri ciclisti, le Società di Tiro a segno e di assistenza pubblica, i volontari ciclisti automobilisti,
I Volontari Ciclisti in attesa del turno per la Gara al tiro a segno. (Fot. A. Foli - Milano).
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