Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
ISSN 1974-0301
Sommario
N.382 Novembre Dicembre 2010
Sci di fondo A 38 anni la Marcialonga diventa “young”
Giustino Del Vecchio
Gran Fondo Val Casies torna Bjoerndalen
Stefano Girardi
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Skiman di te stesso per la Marcialonga
Stefano Girardi
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In giro per l’Europa
Myriam Cusini
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Giorgio Brusadelli
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Giada Bigardi
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Renata D’Antoni
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Materiali Editrice Jet Sport S.a.s. Redazione e amministrazione Viale Zara, 3 - 20159 Milano Tel. (02) 87395525 - 3335333824 Fax (02) 45473796 E-mail:
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Direttore responsabile Giustino Del Vecchio
Collaboratori Giada Bigardi, Giuliana Cassani, Silvia Ciaccio, Angelo Corradini, Myriam Cusini, Renata D’Antoni, Cesare De Monte, Stefano Girardi, Pietro Illarietti, Giordano Maderna, Antonio Mazzeo, Camillo Onesti, Delfino Sartori, Stefano Scevaroli, Nicoletta Zardini, Wanda Zucchi
Impaginazione Giada Bigardi
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Fotolito e stampa Graphicscalve S.p.A. Vilminore di Scalve (BG)
Tre paia di sci in uno con Clip Clap
Sport e salute Una mano tesa per uscire dal doping
Ultramaratona Lupatotissima: l’importante è esserci
Cronache 27 27 27 28 29 30 31
Sci di fondo Podismo competitivo Appuntamenti Aziende Agenda del fondista Percorsi circolari Manifestazioni podistiche
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Sci di fondo
A 38 anni la Marcialonga diventa “young” La famiglia della storica granfondo trentina si prepara già a festeggiare i suoi 40 anni e si allarga e abbraccia una nuova edizione pensata per i piccoli fondisti di Giustino Del Vecchio
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rentotto anni e non sentirli. Già, perché la Marcialonga migliora con il passare degli anni. Un po’ come succede con il vino buono, tanto che il presidente del comitato Alfredo Weiss ha reso noto che per la prossima edizione, quella in programma per il 30 gennaio, sono già stati prenotati la bellezza di 7.200 pettorali. Numero di tutto rispetto che, se non fosse che il limite di iscrizioni è già stato raggiunto, crescerebbe ancora, ma che rispecchia pienamente quello che è il blasone della storica competizione trentina. Una manifestazione ormai entrata stabilmente nella leggenda e che si ripete ogni anno – eccetto i “buchi” delle edizioni 1975, 1989 e 1990 – a partire dal 1971 l’ultima domenica del mese di gennaio. La fama e l’unanimità dei consensi raccolti nei decenni dalla Marcialonga è tale da aver addirittura scavalcato i confini invernali con la nascita di due “sorelle minori”: la Marcialonga Running, gara podistica nata nel 2003 e in programma per la prima domenica di settembre, e la Marcialonga Cycling, granfondo dedicata agli appassionati di ciclismo, nata nel 2007 e solitamente in programma per la prima domenica di giugno (nel 2009 si è svolta l’ultima di maggio). Sulla scia di queste due fortunate appendici – la granfondo ciclistica ha registrato 1.400 presenze già nell’anno inaugurale – Weiss e il comitato che presiede hanno già pensato a nuovi innesti da aggiungere in parallelo alla Marcialonga “classica” – nelle versioni da 70 km (da Moena a Cavalese) e light (45 km da Moena a Predazzo) – alla Marcialonga Stars, la gara di solidarietà a favore della lotta ai tumori, e alla Mini Marcialonga per i più piccoli. Grande novità dell’edizione 2011 sarà la Marcialonga Young, che vedrà protagoniste le giovani promesse del futuro in azione su un percorso ridotto. E non è ancora finita, perché per il 2013, anno in cui la Val di Fiemme ospiterà anche i Campionati del Mondo di Sci Nordico, è previsto un altro ingresso nella grande famiglia della Marcialonga: in occasione del quarantesimo anniversario si correrà infatti un’inedita Marcialonga Story, con gli atleti che indosseranno sci e abbigliamento d’epoca per rendere un sentito omaggio ai primi, grandi, pionieri delle gran fondo. Anche se, a differenza di allora, i protagonisti di questa allegra sfilata scieranno sulla distanza di soli 15 chilometri con partenza fissata dallo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e arrivo in viale Mendini a Cavalese con giro di boa a Molina. Un’ingegnosa invenzione del team organizzatore, pensata proprio per far rivivere emozioni e colori di un tempo con un pittoresco tuffo nella memoria. Pittoresco sì, ma senza scherzare, perché quanti vorranno prendere parte alla prova già inserita a calendario per il 26 gennaio 2013 dovranno sottoporre la propria attrezzatura e relativo abbigliamento d’epoca al vaglio di un’apposita commissione esaminatrice, alla quale toccherà convalidare l’autenticità vintage dei materiali in questione. La data limite di produzione della dotazione di gara è il 1982: per fortuna c’è tempo fino al 2013 per rovistare in soffitta o chiedere ad amici e parenti qualche bel esemplare dei tempi andati, da sfoggiare con orgoglio ai nastri di partenza della gara di fondo più originale che si possa pensare. Anche perché l’evento revival avrà una vetrina d’eccezione, dato che Marcialonga Story anticiperà di un mese la terza edizione in terra trentina dei Campionati del Mondo di Sci Nordico, che tornano in Val di Fiemme a un decennio esatto dall’ultima volta, quella targata 2003. Sarà quindi una Marcialonga “Eroica”, sullo stile della mitica cicloturistica toscana che dal 2007 ha risvegliato in Italia un certo gusto per le gare endurance approcciate con stile antico. A tal proposito, proprio come già fatto dalla manifestazione della due ruote, ancora non paghi di
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Sci di fondo
quanto fatto per riportare a galla i tempi eroici del fondo che fu, Alfredo Weiss e i suoi collaboratori si sono spinti fino a istituire un vero e proprio “Registro degli Sci d’Epoca” che raccoglierà notizie, dati e immagini di sci costruiti in epoche diverse e ancora funzionanti. Per ricevere la targhetta “Story”, occorre spostare ancora più indietro le lancette rispetto a quanto previsto per la partecipazione agonistica: otterranno la patente di Sci d’Epoca solo gli attrezzi con data di fabbricazione antecedente al 1976, anno spartiacque per il passaggio dagli attacchi da 75mm a quelli più moderni da 35mm. Dagli sci stretti che furono a quelli che saranno. Perché, come già anticipato in apertura, la novità della Marcialonga 2011 sarà l’attenzione data ai più piccoli con la prima edizione “Young”. Uno sforzo organizzativo cui gli organizzatori sono stati con piacere costretti dalla grande affluenza di richieste pervenute. Così che, giocoforza, il comitato presieduto da Alfredo Weiss è stato più che lieto di trovare uno spazio da dedicare alle categorie di mini-fondisti non ammesse alla Marcialonga degli adulti; un modo per far vivere anche ai più giovani quelle emozioni che la granfondo ai piedi delle Dolomiti regala a migliaia di appassionati da quasi 40 anni e per coccolare un pubblico di appassionati e praticanti in costante ascesa. Tutto questo è stato reso possibile grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Unione Sportiva Cornacci di Tesero guidata dal presidente Giuliano Vaia. La Marcialonga 2011 muoverà però i primi passi all’insegna della beneficenza con Marcialonga Stars, passerella di vip e personalità note provenienti da vari ambiti (sport, spettacolo e esponenti politici locali) in favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). I partecipanti, selezionati su base di inviti da parte del comitato organizzatore, saranno protagonisti di una gara di fondo non competitiva su un anello di circa 3 km da effettuarsi allo Stadio del fondo di Lago di Tesero. Data la natura pura-
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mente di contorno e a sfondo benefico della manifestazione gli ospiti che non hanno mai praticato sci di fondo potranno comunque percorrere i 3.000 metri del tracciato, calzando però le ciaspole al posto degli sci stretti. Tra le personalità che non sono volute mancare alle scorse edizioni della Marcialonga Stars citiamo i nomi del campione del mondo di motociclismo Roberto Locatelli, dell’olimpionico di canottaggio Antonio Rossi e, ancora, quelli di Antonella Bellutti, Claudio Chiappucci, Maurizio Fondriest e Gianni Bugno, solo per citarne alcuni. Chiusa la parentesi delle celebrità, i primi partecipanti a calcare i binari che il giorno successivo vedranno all’opera i campioni già affermati saranno i cuccioli del fondo: i piccolissimi atleti tra i 6 e i 12 anni, non compresi in nessuna categoria, potranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Marcialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello reso semplicissimo proprio per consentire loro di disputare la loro prima gara – non competitiva – in tutta tranquillità e senza difficoltà tecniche. Terminata la sfilata dei cuccioli (il via è fissato per le 14.30) dalle 15.30 toccherà ai giovani della categoria “Ragazzi” (nati negli anni 1997 e1998) affrontarsi in una gara al ritmo del passo alternato lungo un tracciato di quattro chilometri disegnato all’interno dello stadio. Il centro del fondo di Lago di Tesero aprirà invece le sue porte domenica mattina dalle 9 a Marcialonga Young, destinata alle categorie Allievi (nati negli anni 1995 e 1996), Aspiranti femminile (1993-1994) e Junior femminile (1991-1992), che sulle tracce della Marcialonga “dei grandi” ricopriranno i 9 km di un percorso che da Lago porta in località Cascata e infine a Cavalese. Con dieci minuti di ritardo rispetto a queste categorie partiranno i maschi Aspiranti e Junior, che a differenza delle loro coetanee scivoleranno a passo di tecnica classica per cinque chilometri in più (totalizzandone14) effettuando un passaggio anche per Molina di Fiemme prima di giungere a Cavalese, dopo aver fronteggiato la celebre salita della Cascata che nel corso dei decenni è stata decisiva per il podio Marcialonga. Ovviamente, però, tutta l’attenzione sarà puntata sull’appuntamento agonistico dei campioni. Chissà se quest’anno sarà la volta buona per rivedere il pubblico in piazza a Cavalese applaudire un atleta italiano mentre taglia il traguardo per primo. L’ultimo azzurro ad essersi aggiudicato la gara sulla distanza più lunga è stato Fulvio Valbusa nel 2000, con un podio maschile interamente tricolore e completato da Leonardo Follis e Fabio Giacomel. Mentre tra le donne – che partecipano dall’edizione 1978 – l’ultimo successo di un’atleta di casa nostra è datato 2006, quando Cristina Pauselli bissò la vittoria dell’anno precedente realizzando una storica tripletta grazie all’oro di Gabriella Paruzzi targato 2004. L’ultima edizione è stata completo appannaggio della Svezia, aggiudicatasi tutte le posizioni sui podi delle gare maschili e femminili tranne quello riservato al terzo posto, andato al norvegese Jorgen Aukland. Una gara risolta dalla bagarre sulla salita della Cascata con Oscar Svärd bravissimo nell’avere la meglio sul connazionale Ahrlin e sullo stesso Aukland. Meno emozionante la versione al femminile, con un dominio incontrastato della Hansson. Detto della lunga astinenza degli italiani dal primo gradino del podio sulla distanza dei 70 km rimane comunque da sottolineare l’ottima prestazione generale degli atleti azzurri nell’ultima Marcialonga Light, la versione da 45 km che l’anno scorso è stata appannaggio completo degli atleti di casa con Fulvio Scola primo davanti a Luca Orlandi e Alex Vanzetti e Antonella Confortola a fregiarsi dell’oro sul gradino più alto di un podio condiviso con Barbara Antonelli e Sara Pellegrini. Comunque vada sarà, come sempre, una grande festa del fondo da vivere tutti assieme, grandi e piccini.
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Sci di fondo
Gran Fondo Val Casies torna Bjoerndalen Il campionissimo norvegese iscritto alla 28a edizione della gara altoatesina, al via anche il fuoriclasse della corsa in montagna Jonathan Wyatt di Stefano Girardi
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tempo di prepararsi: il terzo week end di febbraio torna l’appuntamento con uno degli eventi più attesi della stagione, quello con la “Gran Fondo Val Casies”. La kermesse altoatesina, seconda per importanza in Italia e inserita in una serie di qualificati circuiti che ne aumentano il prestigio – Euroloppet, Gran Fondo Master Tour – è uno degli eventi cardine dell’inverno a sci stretti che si ripete ininterrottamente dal 1984. Da allora più di 42.000 fondisti – 2.430 partecipanti, da 24 differenti nazioni, solo lo scorso anno – hanno visto i nastri di partenza della Gran Fondo Val Casies, manifestazione articolata tradizionalmente in una due giorni di gare che dà l’opportunità di competere ad atleti di ogni livello di preparazione e gusti: la ventottesima edizione aprirà i battenti la mattina di sabato19 febbraio con le due gare in tecnica classica che l’anno scorso incoronarono i fratelli Bruno e Ivan Debertolis e le fondiste italiane Eugenia Bitchougova e Barbara Antonelli. Gli atleti più preparati scivoleranno tra i 42 chilometri di binari allestiti dalla collaudatissima macchina organizzativa, affrontando la selettiva, ma affascinante salita di Santa Maddalena. I partecipanti con meno allenamento alle spalle potranno comunque dare sfogo alla loro
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voglia di fondo con la versione del percorso ridotta a 30 km. Nel pomeriggio la parola – o, meglio, la pista – passerà invece ai giovani fondisti in erba, che potranno mettersi in mostra nella Mini Val Casies, anche qui su una duplice distanza: 3 e 5 km. Tornando ai grandi, per il duplice appuntamento della domenica (sempre 42 e 30 km) sarà la tecnica libera a vivere la sua giornata di gloria: nella scorsa edizione imposero la propria legge il francese Alexandre Rousselet e la trentina Clara Bettega nella “lunga”, mentre la “corta” fu appannaggio dello svizzero Candide Pralong e dell’altra transalpina Anouk Faivre Picon. Per quanti, invece, volessero semplicemente gustarsi la magica atmosfera di una delle granfondo più apprezzate e ammirare il paesaggio circostante c’è un modo per coprire tutto il percorso tenendosi lontani dall’ansioso rincorrere del cronometro e dallo sgomitare della mischia di agonisti infervorati. Si tratta di Just for Fun, modalità di iscrizione che consente di partire in gruppo, separati dalla folla, percorrendo i 30 km del tragitto senza alcuno stress e con il divertimento come unico traguardo da inseguire, in compagnia di amici e familiari e del navigato team organizzatore diretto da Walter Felderer. Come di consueto, all’arrivo, per tutti
gli atleti scatterà l’attesissimo pasta party, a opera di alcuni rinomati cuochi della zona. Per recuperare le forze e raccontarsi le impressioni di gara con gli altri fondisti davanti al più meritato dei piatti fumanti! Come ogni anno il comitato organizzatore, rodato da 27 anni di ininterrotti successi, sta lavorando alacremente per mettere a punto ogni dettaglio della manifestazione e fare in modo che nulla vada trascurato. È già stato approntato un piano di innevamento programmato per allestire il fondo della pista non appena le temperature lo consentiranno, un fondo solido che precederà le solite abbondanti nevicate che hanno consentito alla Gran Fondo Val Casies di non saltare mai un appuntamento nei suoi 27 anni di storia. L’attenzione degli appassionati è già alta, a giudicare dalla quantità di richieste di iscrizioni che stanno letteralmente sommergendo gli organizzatori. Tra questi, a riprova della validità tecnica e agonistica dell’appuntamento con la granfondo alto atesina è da segnalare l’attesissimo ritorno da queste parti della superstella Ole Einar Bjoerndalen. Anche se, forse, parlare di ritorno non è propriamente esatto dato che quello del quasi 37enne blasonatissimo atleta norvegese – 6 ori olimpici, 4 argenti e un bronzo nel fondo – con l’Alto Adige non è certo un rapporto di primo pelo né in qualche modo discontinuo. Il norvegese, sposato con un’italiana e residente a Dobbiaco, è infatti solito preparare le sue sbalorditive prestazioni proprio in Val Casies, la cui pista di fondo normalmente è agibile fin dai primi giorni di dicembre e comunque sempre per le feste natalizie. Idolo indiscusso del biathlon – 14 medaglie iridate, con 10 argenti, 9 bronzi e 6 vittorie in Coppa del Mondo in bacheca – Bjoerndalen ha anche già partecipato in passato alla Gran Fondo Val Casies, apponendo la propria firma sull’albo d’oro dei vincitori esattamente dieci anni fa. Per la precisione correva l’anno 2001 e in quella edizione anche Saskia Santer, l’atleta che sarebbe poi divenuta la cognata dell’indiscusso fuoriclasse, salì sul gradino più alto del podio nella gara femminile, pure se sulla distanza dei 28 km. L’iscrizione del mitico Bjoerndalen alla tradizionale gara della Val Casies si inserisce anche in un quadro di “diplomazia sportiva”: il mito vivente degli sci stretti è stato infatti nominato “ambasciatore” dell’appuntamento altoatesino nella natia Norvegia. Tralasciando la parentesi dei rapporti Italia-Norvegia e tornando a discutere di agonismo, l’edizione 2011 della gran fondo della Val Casies servirà a Bjoerndalen per fare il punto sul suo stato di forma in vista dell’appuntamento con il
Il programma 19 febbraio 2011 28a Gran Fondo Val Casies Val Casies (BZ) - km 30 - 42 - Tecnica classica - Partenza ore 10.00 - Tempo massimo 4,30 ore - Org. Gran Fondo Val Casies - S.Martino, 12 - 39030 Val Casies (BZ) - Tel. 0474 978393 - Fax 0474 978414 e-mail:
[email protected] - Iscrizioni: € 39,50 entro 31.01.11, € 44,50 entro il 19.02.11; iscrizione per ambedue le gare € 65,00 entro 31.01.11, € 73,00 entro 19.02.10 B.B. IBAN IT78R0814859070000301206834 - on line: www.valcasies.com Euroloppet Gran Fondo Master Tour.
20 febbraio 2011 28a Gran Fondo Val Casies Val Casies (BZ) - km 30 - 42 - Tecnica libera - Partenza ore 10.00 - Tempo massimo ore 4,30 - Org. Gran Fondo Val Casies - S.Martino, 12 - 39030 Val Casies (BZ) Tel. 0474 978393 - Fax 0474 978414 - e-mail:
[email protected] - Iscrizioni: € 40,00 entro 31.01.11, € 45,00 entro 19.02.11, € 50,00 entro 20.02.11; iscrizione per ambedue le gare € 65,00 entro 31.01.11, € 73,00 entro 19.02.11 - B.B. IBAN IT78R0814859070000301206834 on-line: www.valcasies.com - Euroloppet - Gran Fondo Master Tour.
Mondiale di Biathlon 2011 di Khanty-Mansiysk, che torna in Russia a otto anni di distanza da quello del 2003 (escludendo le edizioni 2005 e dello scorso anno, valide solo come campionati a staffetta mista). La località della Siberia Occidentale sarà l’epicentro del biathlon internazionale dal 2 al 13 marzo, a sole due settimane di distanza dalla ventottesima Gran Fondo Val Casies: una ragione in più per seguire con estremo interesse l’esito della gara e la prestazione di Bjoerndalen, che appare tutto tranne che intenzionato ad abdicare dalla sua posizione di re indiscusso del biathlon mondiale e a rinunciare all’opportunità di mettersi al collo quella che sarebbe la quindicesima medaglia d’oro iridata, oltre che la trentaquattresima in assoluto. Numeri di tutto prestigio, ai quali anche la Val Casies si candida, a modo suo, a dare supporto come “banco di prova” ideale per testare la condizione di uno dei più decorati campioni dello sport moderno in assoluto, senza distinzione di specialità. Pur se blasonatissimo, il nome di Bjoerndalen non è però l’unico componente del massimo firmamento dello sport internazionale tra quanti saranno presenti nella starting list della gara altoatesina. Ha infatti confermato la sua iscrizione anche Jonathan Wyatt. Dopo aver fatto faville sulla neve italiana aggiudicandosi la Ciaspolada dello scorso gennaio, il sei volte campione del mondo di corsa in montagna ha deciso di prenotare un pettorale per la Gran Fondo Val Casies 2011 e cimentarsi anche sugli sci stretti. Un grande obiettivo per un grande atleta che, indifferente all’approssimarsi dei 40 anni (è nato nel dicembre del 1972) volge lo sguardo a sfide sempre nuove e stimolanti. Per questo Wyatt ha posto gli occhi sull’evento altoatesino, considerandola un’opportunità tra le più allettanti a livello internazionale per prendere confidenza ad altissimo livello con lo sci da fondo. Averlo ai nastri di partenza è senz’altro un grande onore per la Gran Fondo Val Casies, appuntamento che d’altro canto si può dire in qualche modo appartenere al Dna familiare, dato che il campione neozelandese è sposato alla nazionale azzurra di sci di fondo Antonella Confortola, atleta che qui è già salita sul gradino più alto del podio. E non una sola volta, ma in due differenti occasioni: la prima nel 1997, quando si aggiudicò la gara sulla distanza chilometrica più corta, e nel 2001, quando fu invece la prima tra le donne a finire la 42 km. Precedenti che, chiaramente, non faranno che aumentare la voglia di Wyatt di sbalordire anche con gli sci stretti ai piedi. Staremo a vedere, di sicuro non ci sarà di che annoiarsi!
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Materiali
Tre paia di sci in uno con Clip Clap Il nuovo sistema progettato, realizzato e brevettato dalla Slegar di Giorgio Brusadelli
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n ogni settore nella crisi di mercato bisogna puntare sull’innovazione: presentare cioè qualcosa di diverso e funzionale di quanto già esistente, e concorrenziale in tema di prezzo. E’ essenziale ed è ciò che, da anni, sta facendo Giandomenico Tessari, titolare della Slegar, che è poi il nome cimbro di Asiago. Con una caratterizzazione ed un’impronta personale, derivante dal fatto che lui, maestro di sci alpino, si è messo a produrre però sci da fondo. Non poteva essere diversamente considerando la conformazione del territorio che ha improntato la storia di Asiago e dell’altopiano dei 7 Comuni legandola strettamente allo sci nordico tanto da diventare uno dei “santuari” del fondo, del salto e della combinata che abbina le prime due specialità. In più nel suo lavoro aggiunge una filosofia di vita di antico sapore, tutta particolare, partendo dagli anni ’60 quando papà Salvatore e zio Gianbattista, fino allora falegnami, insieme ai mobili cominciarono a produrre anche sci nel loro laboratorio in centro paese, a due passi dalla chiesa parrocchiale. Prima da discesa per il negozio di articoli sportivi che teneva anche il noleggio, e poi da fondo quando il passo alternato, da pratica per gli amanti della fatica, divenne anche fenomeno di moda. A dare la prima spinta per trasformare in fondisti un popolo di santi, poeti, navigatori e …. sedentari fu la medaglia d’oro di Nones alle Olimpiadi di Grenoble 1968, primo centroeuropeo a battere nordici e sovietici, mentre al decollo provvide la Marcialonga nel 1971. Tanto di moda che nel giro di 3-4 anni salirono a 17 le aziende italiane produttrici di sci, che si misero in concorrenza con quelle scandinave (Jarvinen quella che andava per la maggiore), svizzere, francesi, tedesche e austriache. Oltre 80 mila sci il mercato nazionale ridotto oggi a poche migliaia. Di aziende italiane ne sono rimaste solo due: Ski Trab a Bormio, Slegar ad Asiago con Giandomenico Tessari che già dall’inizio ha dato una nuova impronta all’azienda quando si costituì la nuova società nel 1979 e ancor più quando si trasferì nella nuova sede nella zona industriale di Asiago nel 1995. L’ha infatti mantenuta regolarmente aggiornata ad ogni evoluzione della tecnologia, riuscendo anche, in qualche occasione, a giocare d’anticipo sulla concorrenza. Materiali di alta qualità e prezzi più contenuti. L’ultimo sci ne è la puntuale dimostrazione. Ed è proprio così che Giandomenico Tessari spiega la sua filosofia imprenditoriale sul suo sito www.slegar.com: “Noi della Slegar abbiamo scelto di fare un’unica cosa e di farla nel migliore dei modi. Per questo ci dedichiamo soltanto agli sci da fondo che costruiamo da sempre con tenacia e pas-
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sione facendo dello studio dei particolari uno dei nostri punti di forza. La nostra è una filosofia semplice: studio, innovazione e ricerca continua al fine di offrire a tutti i fondisti gli sci ideali per ottenere i risultati migliori. L’impiego di materiali eccellenti e sempre all’avanguardia e gli innumerevoli test eseguiti in laboratorio e sulla neve ci hanno consentito di sviluppare e realizzare questa nuova collezione di sci che presentiamo con orgoglio per l’ altissimo livello tecnico raggiunto”.Si cominciò con il legno con i canali d’aria scavati nella struttura per alleggerirne il peso e si è man mano passati alla fibra di vetro e a quella di carbonio; la novità di stagione è il rivoluzionario CLIP-CLAP SYSTEM dedicato a chi vuole “viaggiare leggero”: 3 paia di sci in uno grazie agli esclusivi inserti removibili firmati SLEGAR. L’arte della versatilità in questo nuovo sistema ideato e brevettato da Slegar per rendere polivalenti gli sci da tecnica classica: finalmente, per la prima volta, è possibile in un unico paio di sci avere sia la soletta liscia che quelle antiarretramento nelle varianti squamata e mohair. E questo avviene mediante inserti che in pochi secondi si inseriscono a pressione (di qui la denominazione clip-clap), con uno schiocco, sulla parte centrale dello sci, il cosiddetto “ponte” dove si effettua la pressione della spinta che porta lo sci ad avanzare senza rinculare al momento della spinta stessa. Il che è dovuto alla sciolina di tenuta, oppure, in questo caso, agli inserti squamato o di mohair che sostituiscono la funzione della sciolina stessa per chi non ha pratica sufficiente in materia. Lo sci preparato a dovere con la sciolina è ovviamente più veloce in presenza di neve fredda e pista ben battuta quando si impiegano scioline dure (stick) oppure ghiacciata o bagnata quando si ricorre invece alle scioline molli (klister) in tubetto. E’ in condizioni di neve balorda (umida, cadente attorno a 0°C, quella che si rassoda se la si stringe nel pugno e forma lo zoccolo sulla soletta) che sorgono i problemi che mettono in difficoltà anche gli skimen più provetti. Tanto è vero che ricorrono al pelo che ricavano sulla soletta passandovi sopra della carta vetrata che risolve contemporaneamente il problema della scorrevolezza e della tenuta. Si crea, in dimensioni più ridotte, lo stesso effetto che si riscontra con le pelli di foca nello sci alpinismo. Una specie di compromesso che in condizioni del genere può fare la differenza ma è sconsigliabile a chi non è pratico. Con il nuovo sci
della Slegar, invece, il problema è risolto senza tante complicazioni: infatti è sufficiente un semplice Clip-Clap e il gioco è fatto: in pochi secondi si possono applicare inserti a squame, mohair, oppure sciolinabili in maniera differente. Questi ultimi possono addirittura essere preparati a casa in tutta tranquillità in modo di scegliere e inserire quelli più adatti al momento dell'utilizzo. Più che per la competizione, dove comunque possono trovare applicazione, sono ideali per l’escursionismo: gli speciali inserti in mohair dalla tenuta molto forte e sicura permettono infatti di affrontare salite, anche impegnative, senza problema alcuno, per poi applicare gli inserti lisci e affrontare una piacevole discesa per il ritorno a valle. Quello a squame va bene in ogni condizione: è sempre il miglior ripiego. Ne sa qualcosa chi, un tempo, usava i Trak. Per fare un esempio in fatto di tenuta, squame o mohair sarebbero ideali nel finale della Marcialonga, sulla salita della Cascata, quando i “non agonisti” quelli che vogliono semplicemente levarsi lo sfizio di portare a termine una delle più prestigiose granfondo, arrivano con le riserve di forza al lumicino. Detto della soletta, che è la novità assoluta, il discorso deve a questo punto coinvolgere gli sci sui quale il sistema clip clap viene inserito, che sono i modelli Premium Classic e Platinum Classic. Il primo è uno sci da turismo e allenamento con la scocca a sezione rettangolare rinforzata con fibre di vetro e anima con legno leggero con canali d’aria e soletta sinterizzata in grafite, disponibile nelle misure 170, 180, 190, 200 cm (il modello junior 14, 150, 160 cm) con larghezza di 42 mm in punta, 44 al centro e 43 in coda. Il secondo è invece uno sci da competizione, sempre con scocca a sezione rettangolare con fibre di carbonio e vetro. Ha la durezza del ponte personalizzata, il che significa che può essere costruito secondo precisi parametri relativi alle caratteristiche fisiche, ad altezza, peso e tecnica di sciata di chi lo deve usare, con soletta per nevi fredde o calde. Sci che non riportano più la scritta soft, medium, hard, ma la durezza effettiva del ponte espressa in Kg e questa è da anni una delle tante innovazioni della Slegar. Punta e coda estremamente flessibili per assicurare il migliore adattamento alla pista, anima leggera in materiale composito a densità differenziata. Per la precisione il Rohacell, che è un espanso polimetacrilimmide, rigido, a celle chiuse, utilizzato nell’industria aerospaziale, automobilistica, navale e sportiva per la sua straordinaria leggerezza, ma nel contempo eccellente resistenza a deformazione da compressione. Materiale ideale per resistere ad elevate sollecitazioni come nel caso dello sci del quale costituisce il nucleo (o anima che dir si voglia), che viene avvolto in una calza di fibra di vetro. La soletta è sinterizzata in grafite warm o cold trattata a pietra. Disponibile nelle misure 174, 184, 194, 204 cm (junior 144, 154, 164 cm), con larghezza di 41 mm in punta, 44 al centro e 43 in coda. Di entrambi i modelli Premium e Platinum c’è anche la versione skating. Se il Premium è identico quanto a scocca (rettangolare) e disponibile nelle misure 170 , 180, 190, 200 cm (junior: 140, 150, 160 cm) e con larghezze di 42 - 44 – 43mm, il Platinum presenta una scocca a sezione trapezoidale, che caratte-
rizza anche il modello Zephir, il più economico, che è uno sci sportivo e da allenamento con anima in legno leggero con canali d’aria e soletta sinterizzata in grafite e lunghezza di 170, 180, 190 cm e larghezza di 42 mm in punta, 44 al centro e 43 in coda. Diamond Skating, invece, è uno sci da competizione per tecnica skating dal peso estremamente ridotto, scocca a sezione trapezoidale fortemente dinamica, rinforzata con fibre di carbonio e vetro. Durezza del ponte personalizzata, soletta sinterizzata in grafite warm o cold trattata a pietra. Misure 170, 180, 190 cm, larghezza di 42. 44, 43 mm. Costituì la novità della stagione 2004/2005 (ed è tuttora attuale), come logica evoluzione della monoscocca trapezoidale sperimentata negli anni precedenti, che rispondeva a 5 precise caratteristiche: maggior velocità, maggior leggerezza, maggior resistenza torsionale, maggior tenuta in fase di spinta, maggior lunghezza del passo. La leggerezza è la conseguenza implicita del profilo trapezoidale: una forma di struttura che ha consentito di alleggerire lo sci senza comprometterne la resistenza. Ne è risultato lo sci più leggero in assoluto e questo, in gara, si traduce anche nel vantaggio di risparmiarsi della fatica. Di per se stessa la scocca trapezoidale assicura una maggior resistenza torsionale abbinata ad una buona elasticità, proprietà dovute alla particolare geometria della scocca e alla disposizione delle fibre che lavorano in modo diversificato. All'interno dello sci interagiscono fibre incrociate a 45° che avvolgono tutta la scocca (sistema triassiale) e altre fibre di vetro e carbonio unidirezionali sovrapposte a scalare. Si viene a formare un'anima in materiale composito con diverse gradazioni di durezza che consentono maggiore elasticità in punta e coda, e graduale resistenza allo schiacciamento nella zona del ponte, dove si opera la pressione in fase di spinta, assicurando nello stesso tempo un'ottima reattività. Negli sci da skating, che sono più rigidi, vengono inseriti più fibra di carbonio e più strati; in quelli da tecnica classica meno fibra di carbonio e più fibra di vetro per dare maggior elasticità in punta e coda. La personalizzazione studiata dalla Slegar viene dunque assicurata modificando gli strati delle fibre che formano l'anima. A seconda del loro numero si rende lo sci più elastico o più rigido, adattandolo in tal modo al peso di chi lo deve usare. Al centro dello sci, inoltre, è stato applicato un ulteriore rinforzo per fissare le viti dell'attacco. Gli sci vengono forniti con una piastra premontata, sulla quale si colloca l'attacco, che rispetto al piano superiore dello sci è più alto di 3,5 mm. Il che offre il doppio vantaggio di tenere la scarpa più lontana dalla neve riducendo possibili sfregamenti, e alza lo sciatore della stessa misura aumentandone leggermente il passo. La piastra, che era di nylon, è stata modificata. E’ fatta di Delrin, un materiale della Dupont, più rigido, e costituisce un pezzo unico con lo sci. La maggior tenuta in fase di spinta è la conseguenza diretta della stabilità assicurata dalla forma trapezoidale della scocca con lo spigolo di scorrimento più incisivo e la geometria carving dello sci. Su tutti i tipi di neve, anche i più difficili, viene assicurato un perfetto connubio fra spinta e scorrimento, consentendo prestazioni ineguagliabili.
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Sci di fondo
Skiman di te stesso per la Marcialonga
L’evoluzione della tecnica del passo alternato rende necessario aggiornare la preparazione degli sci anche per gli amatori di Stefano Girardi
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n questi ultimi anni la tecnica del passo alternato negli atleti d’elite delle granfondo ha subito una notevole trasformazione privilegiando molto la spinta di braccia in modo da incrementare la velocità di avanzamento. Per ottimizzare questo aspetto è cambiata anche la preparazione del materiale riducendo o addirittura eliminando lo strato di sciolina di tenuta. Questa trasformazione ha influenzato anche chi atleta di professione non è, con risultati non sempre incoraggianti. Ecco perché è importante conoscere i propri limiti e preparare il materiale di conseguenza. Prima di entrare nel dettaglio è necessario evidenziare alcuni aspetti che sono fondamentali e che possono influenzare in modo importante la scelta e la preparazione dei materiali. Innanzitutto bisogna valutare l’altimetria del percorso che
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presenta una prima sezione caratterizzata da un tratto prevalentemente in salita, un tratto centrale molto lungo di leggera ma costante discesa e l’ultimo tratto, il più impegnativo, con la salita finale che porta a Cavalese. La posizione e l’esposizione al sole della pista; le differenze anche considerevoli, di temperatura e di tipologia di neve; la durata della gara; il grado di preparazione fisica e tecnica e di conseguenza il tipo di gara che si intende fare. Per quanto riguarda il materiale i parametri da considerare sono: Scelta dello sci (stick – Klister); Impronta; Sciolinatura; Prodotti di scorrimento; Scelta dell’attrezzatura (scarpe – bastoni). Altimetria Analizzando il percorso si nota come già subito dopo la partenza da Moena si presentano le prime salite, non par-
ticolarmente impegnative ma molto lunghe. In questa fase, caratterizzata anche da un “traffico in pista” particolarmente intenso, è senz’altro opportuno disporre di una buona tenuta per riuscire a svincolarsi dal gruppone e/o per tenere il passo degli altri. Arrivati al giro di boa di Canazei dopo circa 18 Km di gara, il percorso cambia completamente. Per un lungo tratto (a parte la salita di Soraga), praticamente fino a Molina, ci sono più di 40 km di leggera ma costante discesa. La tenuta non è più necessaria e anzi, fattore predominante diventa la scorrevolezza. Ecco che ha questo punto il discorso di prima sulla tecnica di sciata diventa molto importante in quanto bisogna decidere se privilegiare la tenuta o la scorrevolezza. L’atleta evoluto che dispone di ottima tecnica e potenza e che nutre ambizioni di un buon piazzamento, darà senz’altro la preferenza alla scorrevolezza. In caso contrario dopo Canazei si troverebbe certamente in condizione d'inferiorità e la gara sarebbe già irrimediabilmente compromessa. Diversamente chi non ha una tecnica particolarmente raffinata, non ha specifici obbiettivi e prende parte alla gara con tutt’altro spirito, preferirà senz’altro avere una buona tenuta che farà risparmiare senz’altro molta fatica. Nel primo caso si cercherà il modo per avere una discreta tenuta solo nel tratto iniziale dopodichè soltanto scorrevolezza e per far questo possono esserci diverse opzioni. Se la neve consente l’utilizzo di scioline stick una di queste può essere quella di applicare uno strato sottile di sola sciolina di tenuta, senza base, in modo che l’usura dei primi chilometri la consumi completamente e non provochi più attrito nel tratto in discesa. Ovviamente è necessaria un’ottima conoscenza dei prodotti utilizzati, della neve e anche dei propri sci (in particolare la durezza) altrimenti si corre il rischio di “sbagliare i tempi”, di consumare la sciolina troppo in fretta e di dover poi spendere molte energie per ovviare al problema. Si può anche decidere di accorciare il tratto sciolinato del ponte e di allungare la superficie di scorrimento, in questo caso bisogna però essere consapevoli che è necessario caricare maggiormente l’attrezzo per avere tenuta. Ci sono atleti di altissimo livello che addirittura hanno preparato i propri sci da classico come uno sci da skating, ma è meglio non imitarli… Nel caso di utilizzo di scioline klister l’alternativa può essere quella di ridurre lo “spessore” e magari di utilizzare uno sci un po’ più duro, con un carico di appiattimento più elevato. In questo modo quando si utilizza la tecnica della doppia spinta e quindi il peso del corpo è distribuito in modo omogeneo su tutte e due le aste, lo sci è leggermente più “sollevato” e la sciolina provoca meno attrito con la ne-
ve aumentando di conseguenza la velocità. Anche in questo caso la “potenza” necessaria per caricare lo sci e avere tenuta deve giocoforza essere maggiore. Anche uno sci più lungo può determinare maggiore velocità anche se a scapito della maneggevolezza. Sono scelte che se osservate esattamente possono fare la differenza ma che se non applicate o utilizzate correttamente e con una preparazione fisica adeguata (la tecnica del doppio stimolo non s’improvvisa, sono necessari mesi d’allenamento) possono avere un effetto boomerang. Rimane infine l’ultimo settore di gara, probabilmente quello più difficile e temuto, la salita della cascata. I migliori, quelli che puntano al podio la “saltano” a stimolo di braccia, per tutti gli altri sciolinare è d’obbligo visto che è una salita veramente impegnativa e per di più arriva dopo quasi 70 km. In genere, anche in condizioni di neve fine, si usa una klister rossa che consente un ottimo “grip” e permette di salire agevolmente anche al passo. Pista Il percorso della Marcialonga si snoda lungo le valli di Fassa prima e Fiemme poi, in un ambiente tipicamente alpino. La valle, poco dopo la partenza da Moena, diventa piuttosto stretta e la pista scorre praticamente a fianco del torrente Avisio, sia in andata che al ritorno. La vicinanza della pista all’acqua comporta, oltre che un aumento dell’umidità anche una diminuzione della temperatura, oltre che una trasformazione più marcata della neve dovuta alla condensazione dell’umidità sulla superficie (avete mai notato quei grossi cristalli che si formano sui bordi dei torrenti? Si formano per effetto dell'umidità). La ristrettezza e l’esposizione a est della valle non consente al sole di riscaldare la neve (anche la partenza della gara di buon mattino non aiuta) e pertanto tutta la pista è completamente all’ombra fino al traguardo “Light” di Predazzo, dopodichè qualche raggio di sole comincia a farsi vedere e di conseguenza anche le temperature dell’aria e della neve si alzano…Il tratto da Masi a Molina è ancora all’ombra, perlomeno per i primi concorrenti. Da notare anche che il dislivello tra il punto più in alto di Canazei e quello più basso di Molina è di ben 600 metri… Questi elementi ci fanno capire come sia praticamente impossibile trovare la stessa tipologia di neve su tutto il percorso anche se la Marcialonga è probabilmente l’unica granfondo la cui organizzazione è in grado di garantire l’innevamento programmato su tutta la pista. E’ successo abbastanza frequentemente (vista anche la quota) che in val di Fassa si scii sulla neve naturale e in val di Fiemme su quella artificiale. Nell arco della gara anche la temperatura dell’aria e della neve possono avere degli sbalzi notevoli,
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Sci di fondo per quanto riguarda l’aria persino di una decina di gradi. Nella preparazione dei materiali è dunque necessario tenere in considerazione tutti questi parametri, non focalizzare l’attenzione solamente su un problema ma cercare di mediare tra una condizione e l’altra in modo da avere un rendimento il più omogeneo possibile dall’inizio alla fine. Sci Dopo aver analizzato e valutato le possibili condizioni di gara la prima operazione che andremo a fare (e probabilmente anche la più importante) è la scelta dello sci. In base al tipo di neve si opterà tra uno sci da “stick ” (più tenero e adatto alle nevi fredde/farinose) o un “klister” (più duro e adatto alle nevi più compatte/trasformate o ghiacciate/ bagnate). La differenza tra i due modelli di sci sta principalmente nella durezza, nella costruzione e nel tipo del polietilene della suola. Senza approfondire il discorso (sarebbe necessario un articolo a parte) si può semplicemente dire che la differenza tra le solette sta nelle diverse percentuali di grafite (più alta nel klister, anche se alcune marche utilizzano una soletta unica per ambedue i modelli), la differenza di costruzione sta nell’elasticità dell’asta, principalmente in punta e coda mentre il fattore più importante è senz’altro la durezza. Uno sci più duro infatti è più “alto” nella zona del ponte (che generalmente è anche più lungo) e questo permette di applicare uno strato di sciolina di maggiore spessore (la “klister” appunto) senza provocare attriti importanti della stessa. Un errore da non fare è di sciolinare uno sci molto tenero con la klister in quanto avremo si un’ottima tenuta (se non sbagliamo la sciolina!) ma allo stesso tempo avremo anche un notevole attrito in quanto il peso dell’atleta andrà a “schiacciare” completamente lo sci. Di conseguenza la zona sciolinata a continuo contatto con la neve comprometterebbe la scorrevolezza. Inoltre si accentua anche l’usura della sciolina che è “mangiata” dal continuo sfregamento. All’opposto uno sci troppo duro sciolinato con la stick avrà molta difficoltà a “tenere” perché lo strato più sottile di sciolina farà fatica ad entrare in contatto con la neve per la difficoltà dell’atleta a comprimere l’attrezzo. E’ dunque evidente che la scelta dello sci può essere un’operazione particolarmente delicata e deve andare di pari passo anche con la tattica di gara di cui abbiamo accennato sopra… Le durezze ovviamente devono essere proporzionate al peso dell’atleta (in linea di massima per un atleta di 70k uno sci morbido sarà intorno ai 0,5/0,8 di durezza mentre uno sci duro attorno ai 1.7/2.0 anche se questi valori differiscono da casa a casa). Queste sono misure rilevate al dinamometro (che ormai si trova in tutti i migliori negozi), in alternativa sugli sci nuovi le case segnalano questi valori con discreta precisione su un’etichetta adesiva oppure li contraddistinguono con le sigle S, M, H, - (Soft, Medium, Hard). Anche le solette e le costruzioni si possono distinguere generalmente con le sigle Plus-Cold, wet-dry ecc. oppure con un inserto colorato della soletta in punta (p.e. giallo=caldo, blu=freddo). Per gli atleti di buon livello che di regola dispongono di più paia di sci la scelta dello sci migliore andrà fatta direttamente sul campo, in settori di pista diversi e nello stesso periodo di tempo della gara in quanto, come abbiamo visto, la tipologia di neve può essere anche molto diversa. Per chi dispone di un solo paio di sci invece, il problema non si pone… Impronta Una volta individuato e scelto lo sci adatto dovremmo anche essere sicuri che la soletta dello stesso sia stata lavorata con un impronta adeguata alle condizioni di neve. Cos’è
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l’impronta e a cosa serve? In parole molto semplici possiamo dire che l’impronta altro non è che una lavorazione della soletta effettuata per mezzo di apposite macchine microrigatrici (le più evolute sono a controllo numerico, gestite cioè tramite elettronica, microprocessori e software specifico). Con questa operazione viene ripristinata la planarità, eliminate le parti ossidate del polietilene e soprattutto create delle microincisioni (con una precisione al millesimo di millimetro) che favoriscono l’accumulo/scarico d’acqua e di conseguenza la giusta “lubrificazione” della soletta. Infatti lo sfregamento che lo sci ha con la neve provoca una fusione della stessa con la formazione di piccoli “cilindri” d’acqua sui quali lo sci scorre, ma se la quantità d’acqua è troppa o troppo poca ci sarà un decremento delle prestazioni. Lo scopo primario dell’impronta è quindi di ottimizzare il flusso d’acqua per favorire lo scorrimento, ma ripristinando la planarità, anche di aumentare stabilità e manovrabilità. Come abbiamo visto le condizioni di pista e di neve che è possibile trovare nel corso di una Marcialonga saranno probabilmente diverse e così come nel caso dello sci, anche la scelta dell’impronta diventa determinante. Una buona impronta infatti, può anche fare la differenza…
In una gara così lunga è quasi certamente da sconsigliare l’uso di un incisione troppo fine (a meno che non ci siano temperature estremamente rigide) in quanto questo tipo di impronta dà sì un’ottima sensazione di scorrimento all’inizio, ma poi più si và avanti più tende ad “ingolfarsi” soprattutto se, com’è probabile, andremo “incontro” a neve più calda e/o più sporca. E’ preferibile usare una “media” che forse non darà una performance assoluta nei primi chilometri (dove in genere la neve è piuttosto fredda) ma che può garantire un rendimento più costante durante tutto l’arco di gara. Se invece le condizioni meteo sono sfavorevoli (pioggia o ghiaccio) la scelta di un’ incisione profonda è obbligata. Chi ha la fortuna di avere più paia di sci probabilmente avrà già fatto questi abbinamenti (lo sci da neve fredda con un’impronta fine, lo sci da bagnato con una più grossa), mentre per chi dispone di un solo paio il consiglio è di prepararlo con una incisione media ed eventualmente, se dovesse esserci pioggia, di usare il rigatore manuale nella zona della coda, partendo da sotto l’attacco. Disegni, profondità e sigle delle impronte variano da laboratorio a laboratorio per cui è impossibile dare delle indicazioni più precise. In ogni caso è bene affidare i propri sci
a personale esperto e competente perché una lavorazione grossolana della soletta può, invece che migliorare, addirittura peggiorare il rendimento dello sci. Prodotti di scorrimento La prima operazione da fare dopo che lo sci è stato improntato è di preparare la zona di tenuta (precedentemente definita applicando con il dinamometro un carico pari a metà del proprio peso sull’asta dello sci) con una normale carta vetrata grana 200-220 che strofinata sulla soletta (meglio se avvolta attorno ad una spatola in plexiglas o un tappo in sughero in modo da non rovinare la planarità) crea una peluria che favorisce il grip della sciolina. Anche se la misura del ponte posteriore (dietro la mezzaria dello sci) risulta essere più lungo dell’attacco è prassi comune non andare con la zona di tenuta oltre la lunghezza della scarpa. Una volta finita questa operazione lo sci risulterà diviso in tre settori: due zone di scorrimento (punta-coda) e una zona di tenuta. La preparazione delle zone di scorrimento segue lo stesso criterio di preparazione del materiale per la tecnica libera e cioè paraffina prima e cera poi. Prima di procedere con l’applicazione della paraffina la soletta deve essere stata anticipatamente pulita con il solvente, questo per rimuovere eventuali tracce di una precedente
paraffinatura o tracce di sporco. Prima dell’applicazione della paraffina scelta quale migliore il solvente deve essere evaporato completamente (per accelerare il processo si può anche usare il phon). Normalmente in commercio esistono 3 diversi tipi di paraffina: agli idrocarburi, poco fluorata, molto fluorata. La scelta di una di queste, indipendentemente dalla marca, deve essere fatta in base all' umidità dell' aria e alla temperatura neve/aria. Si userà una paraffina agli idrocarburi in condizione di neve molto fredda ed asciutta e con più o meno fluoro via via che la temperatura e l' umidità si alzano. La paraffina viene colata sullo sci e poi stesa con il ferro. E' importante fare attenzione alle temperature di utilizzo (a tal fine si usano ferri con termometro digitale). La paraffina deve essere sciolta ad una temperatura adeguata per non comprometterne le caratteristiche e per non danneggiare lo sci. Una buona norma è quella di non far fumare eccessivamente il prodotto. La paraffina deve raggiungere uno stato totalmente liquido in modo che in trasparenza la soletta appaia di colore completamente nero e poi a sci ancora tiepido, si può rimuovere il prodotto dalla canalina e dagli spigoli con l’apposito raschietto. Questa operazione risulta più facile che non a
freddo ed inoltre si evita di rigare la suola se inavvertitamente il raschietto dovesse sfuggirci di mano. Dopo circa 15'-20' si toglie l’eccesso di paraffina dalla soletta. Si inizia dalla canalina e dai bordi e si procederà poi alla pulizia della parte in piano con una spatola in plexiglas facendo attenzione a non usare una pressione troppo elevata che potrebbe danneggiare una eventuale impronta molto fine. Si deve porre particolare attenzione nel rimuovere (o cercare di rimuovere visto che uno strato sottilissimo pari ad alcuni micron rimarrà sempre a contatto della soletta) tutto il prodotto in eccesso. A questo punto si passa alla spazzolatura. La spazzolatura è un’operazione molto importante in quanto in questa fase si rimuove tutta la paraffina in eccesso dalla soletta, eccesso che altrimenti causerà attrito e quindi scarsa velocità. Si usano spazzole in nylon più dure come prima passata e spazzole in crine più morbide per la finitura. Nel caso di paraffine molto morbide si può usare solo la spazzola in crine. Anche qui bisogna fare particolare attenzione a non esercitare una pressione molto forte in quanto le setole si piegherebbero e invece che rimuovere farebbero solo un' azione di lucidatura. Procedere dapprima a piccoli settori e in ambedue i sensi mentre per la finitura si procederà solo nella direzione punta-coda. Questa operazione è molto importante soprattutto per rimuovere l' eccesso di paraffina dalle impronte a macchina presenti sulla soletta, specialmente quelle molto fini. Per questo motivo sono molto usate le spazzole rotanti, spazzole cioè che sono montate su di un trapano. L' elevata rotazione infatti permette una più accurata pulizia. Anche qui fare attenzione alla pressione esercitata per lo stesso motivo di prima e alla direzione della spazzola stessa che deve sempre girare verso la coda dello sci. Quando si ha finito, passare con un panno di carta per rimuovere l’eventuale pulviscolo. A questo punto siamo pronti per l' eventuale applicazione della cera. In commercio esistono tipi di cera con ogni gradazione di temperatura, dai -25 ai 0 °C e nelle gare di alto livello si usa praticamente sempre in quanto permette di guadagnare in media uno 0,3-0,6% che può sembrare poco ma che nell' economia di una gara ad alto livello può risultare determinante. Inoltre, e non è cosa da poco, ha un’alta resistenza all’abrasione e quindi permette di avere una costanza nelle prestazioni. Anche qui però il metodo di applicazione può risultare determinante. La cera è una polvere e pertanto và sparsa uniformemente sulla superficie della soletta. Poi con il ferro si passa lentamente dalla punta alla coda fino a quando la soletta non apparirà completamente nera. Se rimangono zone dove non c’e stata fusione ripassare con il ferro. Le temperature sono molto importanti: si userà una temperatura di 160° in condizioni di neve molto bagnata, (si noteranno delle stelline luminose ed intenso fumo bianco) mentre per una neve normale sono sufficienti 150-155°. Mentre si effettua questa operazione è buona norma indossare una maschera in quanto anche se la cera allo stato normale non è pericolosa oltre i 150° le molecole si rompono generando un gas che risulta tossico. E' anche molto importante che il luogo di lavoro sia ben ventilato e che non siano assolutamente presenti fiamme libere (o qualcuno che stà fumando). Dopo che abbiamo passato il ferro e dopo aver aspettato il minor tempo possibile si può passare alla “rullatura”, si usa cioè un rullo di sughero montato sul trapano che permette con la velocità di rotazione e con il calore generato dall' attrito di "fissare" la cera sullo strato sottostante della base. E' un’operazione piuttosto delicata che richiede un po' di pratica per non avere un risultato negativo. Finita l’operazione di rullatura si passerà alla spazzolatura. Con un raschietto in plexiglas si rimuove la patina che si è formata con il rullo e poi con una spazzola dedicata solo a questa operazione e con lo stesso metodo descritto prima per la
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Sci di fondo paraffinatura, si rimuove l'eventuale pulviscolo dalla soletta. Si può usare anche una spazzola montata sul trapano (molto morbida ed anch' essa dedicata solo a questa operazione). Sciolina Considerando che la Marcialonga è una granfondo di ben 70 km è certamente prioritario trovare una sciolinatura che ci permetta di percorrere il maggior numero di chilometri senza avere la necessità di doversi fermare per applicare ulteriori strati o peggio ancora, essere costretti a cambiare. Per aumentare la durata della sciolina è necessario applicare la “base” e sciolinare a più strati. La base (può essere stick se la neve non è particolarmente abrasiva o klister se la neve è gelata) va stesa uniformemente con il ferro caldo e lasciata poi raffreddare a lungo. Se le condizioni meteo sono stabili e sicure è consigliabile eseguire questa operazione nella serata che precede la gara. A questo punto si passa alla sciolinatura vera e propria, prima però è opportuno delimitare la zona di sciolinatura con nastro adesivo di carta in modo che eccedenze di sciolina non vadano a finire nella zona di scorrimento. Nel caso venga usata la stick saranno applicati dai 7 ai 10 strati molto leggeri di prodotto che vanno singolarmente tirati con il tappo. E’ bene porre attenzione nell’ alternare gli sci (uno strato sulla prima asta, poi si passa alla seconda e così via). Questa procedura serve per evitare la formazione di grumi che possono ostacolare la scorrevolezza ed inoltre per evitare che la sciolina geli riducendo la tenuta. Se vengono utilizzati tipi diversi di sciolina si applicano prima i prodotti più duri e poi quelli più morbidi. Se invece viene utilizzata la klister l’applicazione è leggermente più complicata. Lo strato di sciolina è uno solo e se c’è la necessità di miscelare i prodotti si usa un movimento circolare del pollice. Successivamente si usa il palmo della mano (direzione punta-coda) per uniformare il tutto. E’ preferibile eseguire questa operazione in un luogo caldo in quanto la sciolina rimane più liquida e l’operazione di miscelatura/tiratura risulta più agevole. Con il freddo la klister tende a consolidarsi molto e se si esegue questa operazione all’aperto è utile munirsi di lampada a gas o di un phon industriale per riscaldare il prodotto, in caso contrario la sua applicazione risulterà molto più difficoltosa (attenzione però a non riscaldare troppo la soletta che potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente). Un altro sistema, da usare in condizioni di neve cadente dove sia le klister che le stick non offrono garanzie di tenuta e scorrevolezza, è il cosiddetto “pelo”. Questo trattamento altro non è che una lavorazione della suola con la carta vetrata; la zona centrale di tenuta viene carteggiata con carta vetro grana 100 o 120 e con moto rotatorio si increspa il polietilene della soletta. L’operazione và fatta
preferibilmente in una sola passata altrimenti con il lavoro multiplo c’è il rischio di “rompere” i semi-cerchi che abbiamo creato in precedenza e il rendimento finale può non essere quello voluto. Una volta finito, si applica del silicone apposito che impedisce alla neve di gelare. Questo sistema se usato nelle condizioni di neve appropriate porta dei vantaggi incredibili, ma anche dei rischi notevoli. Basta una variazione di un paio di gradi nella temperatura che lo sci non tenga più nemmeno un passo! Infine, come abbiamo visto, trovare le stesse condizioni di neve dalla partenza all’arrivo è praticamente impossibile. Per questo quindi sarebbe opportuno portarsi un marsupio con qualche accorgimento per limitare i problemi che eventualmente si possono incontrare lungo il percorso: qualche tubetto di multigrade klister o stick (scioline ad ampio range di utilizzo), un tubetto di klister rossa per affrontare l’ultima salita, un tappo per tirare le stick, una spatola in plastica ed uno straccetto imbevuto di solvente che possono servire nel caso si dovesse rimuovere della sciolina che non offre buone doti di scorrevolezza o tenuta. Un ultimo consiglio è quello di fermarsi e sciolinare piuttosto che continuare la gara con degli sci che non tengono o che fanno zoccolo. Con del materiale a posto il tempo perso verrà recuperato ampiamente.
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Euroloppet: il circuito che unisce 11 fra le più belle gran fondo del vecchio continente di Myriam Cusini
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er la prima volta quest’anno, una seconda gara italiana fa parte dell’ Euroloppet: alla Val Casies, che vi è compresa da anni, si aggiunge La Sgambeda di Livigno del 17/19 dicembre che da il via così alle gare del circuito. Euroloppet è nata nel 1974, come ampliamento di Alpentris, l’unione delle tre più importanti gare popolari delle Alpi, Dolomitenlauf, Marcialonga e König Ludwig Lauf, che un anno prima avevano deciso di unire i loro sforzi soprattutto di comunicazione a favore delle gran fondo. Le gare del circuito sono ora undici. Dopo La Sgambeda di Livigno, la seconda tappa è in Francia nella bella Savoia con la Marathon del Bessans del 9 e 10 gennaio. Il viaggio per l’Europa prosegue poi nella Slovacchia con la Biela Stopa del 29/30 gennaio, nei Paesi Baltici con una nuova entry la lettone Apkart Alaukstam del 5 febbraio, la notissima Koasalauf di St. Johann in Tirol del 12/13 febbraio, per approdare poi alla francese Tranjurassienne. Si ritorna poi in Italia, nella notissima Val Casies che apre le sue piste come il solito nel terzo fine settimana di febbraio. La vicina Svizzera ospita poi il circuito con la Gommer-
lauf. Si prosegue ancora verso est, destinazione Repubblica Ceca per la Sumansky Skimarathon. Bodenmais è la sede dell’Euroloppet e vi si svolge la Skadiloppet, il cui animatore Andreas Adam è anche presidente della European Union Country Skiing Marathon che coordina il circuito. Chi ha ancora desiderio di neve deve spostarsi verso il nord. Il mese di aprile è ideale per visitare la Lapponia e godere dei paesaggi incantati del grande nord. L’occasione è offerta dalla tappa finale dell’Euroloppet, la Lapponia hiihto: una settimana intera di gare di distanze e per tecniche diverse. Per ottenere il riconoscimento Euroloppet, medaglia, diploma, trofeo, è necessario portare a termine almeno 8 gare in 10 anni. Chi si iscrive a Euroloppet tuttavia ha anche altri vantaggi. Come quello non indifferente di partire in tutte le gare del circuito almeno nel secondo gruppo di merito. Offerte speciali di materiali e altri servizi, come assistenza per i viaggi verso le diverse sedi delle gare completano l’offerta agli iscritti. Alle gare Euroloppet partecipano appassionati amatori come atleti del massimo livello. Per i migliori nel circuito è stato istituito dallo scorso anno un “Campionato europeo”. Ogni anno vengono scelte due gare della distanza maggiore, una a tecnica classica, una a tecnica libera: i risultati nelle due gare vengono sommati e chi ha ottenuto il tempo migliore viene insignito del titolo di Campione europeo di Ski Marathon. Per la prima volta quest’anno verranno assegnati anche i titoli singolarmente per ogni tecnica. Lo scorso anno le gare che hanno assegnato il titolo sono state l’austriaca Koasalauf e la tedesca Skadiloppet. Hanno vinto Martina Stursova rappresentante della Repubblica Ceca e il finlandese Kari Varis. Nella prossima stagione i titoli saranno assegnati dai risultati nella Biela Stopa del 20 gennaio in Repubblica Ceca, 45 km a tecnica libera e nella francese Tranjurassienne del 12 febbraio, 50 km a tecnica classica. Non saranno premiati solo i due vincitori assoluti, ma anche numerose categorie di età. E’ prevista anche una speciale classifica per team. Non è necessario appartenere alla stessa società, nemmeno alla stessa nazione, basta formare una squadra di quattro, amici, colleghi, conoscenti. Vengono valutati i tre migliori tempi di ogni gara e premiato il team che li ha ottenuti. E’ un modo simpatico di aggregazione che in fondo è uno dei vantaggi dello sport praticato con passione. Iscriversi al circuito Euroloppet è facile ed è possibile farlo anche in occasione delle gare che vi partecipano.
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Sport e Salute
Una mano tesa per uscire dal doping Un interessante progetto pilota per combattere la piaga dello sport contemporaneo di Giada Bigardi
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opo tanti, troppi, anni in cui il mondo dello sport non ha saputo reagire al flagello del doping contemporaneo recentemente si è assistito a un cambio di prospettiva riguardo un tema così scottante, con istituzioni sportive e governi internazionali che finalmente hanno deciso di combattere in modo sistematico l’utilizzo di sostanze e pratiche illecite. Lo dimostrano la nuova versione del codice mondiale antidoping che, in vigore dal 1° gennaio 2009, è improntata all’intransigenza nei confronti dei disonesti punibili con sanzioni quali la sospensione per quattro anni in caso di prima infrazione. In particolare un nuovo interessante progetto, denominato Programma Windpop, sembra ora deciso ad affrontare con estrema attenzione e rinnovata sensibilità il delicato tema. Lanciato in Svizzera dall’Università di Losanna, e sostenuto finanziariamente dall’Agenzia mondiale contro il doping, il programma Windpop prevede la partecipazione di dieci atleti – rimasti anonimi – di altrettante discipline, che hanno accettato di prendere parte a un esperimento della durata di un anno, periodo nel quale saranno seguiti costantemente da uno staff appositamente dedicato. L'intervento di questo programma innovativo è focalizzato sull'aspetto mentale, ribaltando un’im-
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postazione che finora è sempre stata vista come reazione logica alla notizia di una positività all’antidoping. Così come quando il responsabile di un reato penale viene arrestato ci si preoccupa di recuperarlo dando lui la possibilità di reinserirsi con nuove credenziali all’interno della società e del mondo lavorativo – presupposti minimi indispensabili per evitare che cada in un circolo vizioso di tipo criminale – lo stesso tipo di lavoro va effettuato anche nei confronti di atleti dopati. Secondo il parere di alcuni autorevoli psicologi dello sport, facenti parte dello staff del progetto sviluppato dallo psicologo sportivo Mattia Piffaretti, per ridurre il rischio di ricadute è necessario fornire agli atleti coinvolti i mezzi per ricostruirsi un futuro, non solo come sportivi ma soprattutto come persone e cittadini del mondo. La sanzione, per quanto sia chiaramente un atto amministrativo dovuto a quanti operano nel rispetto delle regole e della propria salvaguardia fisica, rappresenta infatti un evento traumatico che, anche a seconda dell’esposizione mediatica del caso, rischia di avere gravi conseguenze dal punto di vista psicologico e comportamentale. Tanto per fare un esempio – forse il più tragico – basti pensare al triste epilogo del caso Pantani. Risulta quindi chiaro dove risieda la grande novità che il programma Windpop porta all’argomento:
per lasciarsi definitivamente alle spalle il problema doping occorre svolgere un lavoro di responsabilizzazione, di sviluppo delle risorse interiori e della fiducia in se stessi. A tal proposito occorre ricordare come per la maggior parte degli atleti delle discipline con meno appeal economico il venire esclusi dalla pratica professionale possa rappresentare il mettere in discussione non solo i risultati, ma anche le prospettive economiche di una vita intera. Certamente il lato psicologico non è l’unico che viene preso in considerazione da questo programma sperimentale. Parallelamente al lavoro in questo senso, i dieci atleti che hanno scelto di prendere parte al progetto saranno oggetto di interventi di sostegno che riguardano il grado di preparazione fisica. Nello specifico verranno aiutati a imparare a comprendere meglio il funzionamento del loro metabolismo e a scoprire come l’ottimizzazione delle possibilità di successo passi dall'alimentazione, dalla qualità dell'allenamento e dalla biomeccanica, che insegna a migliorare il gesto atletico, quasi in misura equivalente. È chiaro a questo proposito come la condizione necessaria per prendere piena coscienza di tutto questo sia che l’atleta venga a patti con l’accettazione dei propri limiti fisici e biologici. Sembra quasi superfluo ribadirlo, ma ci si accorge di quanto questo non sia un aspetto unanimemente condiviso ponendo l’accento su come il livello di prestazioni richieste agli atleti d’elite sia diventato negli ultimi anni quasi disumano. Pochi allenamenti, calendari affollati che impediscono di rispettare i tempi biologici di recupero da traumi e affaticamenti muscolari, pressione alle stelle: le condizioni di stress psico-fisico cui sono costretti gli atleti professionisti, sommati ai ritmi e al livello di competizione che devono fronteggiare, sono tali che – risulta quasi paradossale – è diventato quasi impossibile competere ai massimi livelli in modo onesto e rispettoso della propria salute. O, quantomeno, è da escludere di poter essere al massimo della forma lungo tutto l’arco di una stagione agonistica, ma solo in qualche appuntamento concentrato come infatti avviene per gli atleti dilettanti, con l’ovvia conseguenza di dover rinunciare – per atleti di sport individuali – a rendite economiche di una certa consistenza. Finora si è parlato di recupero di atleti caduti in errore e di consapevolezza dei limiti. Ma il programma Windpop si propone anche di approcciare il problema doping da un lato puramente preventivo, cercando di anticipare ogni possibile tentazione formando i giovani atleti già prima che possano mettere
piede nell’ambiente sportivo di altissimo livello. Non un fatto da trascurare, dato che le cronache di questi ultimi anni portano con drammatica urgenza alla nostra attenzione casi di sportivi che vengono avviati alla sistematica assunzione di sostanze illecite già nelle categorie giovanili, con danni che rischiano di diventare permanenti. In questo senso uno degli impegni di Windpop è proprio quello di permettere agli atleti in erba di condividere la testimonianza dei dieci partecipanti al progetto pilota. Questi, tutti provenienti dalla Svizzera o dai Paesi limitrofi, avranno il compito di testimoniare e condividere con i giovani colleghi che cosa significhi subire una sanzione e mettere loro davanti alla prova vivente di quali siano le reali e tangibili conseguenze di una sanzione in grado di distruggere una carriera (e non solo). Nelle intenzioni degli psicologi dello sport che hanno collaborato alla stesura del programma, questo aspetto del progetto, al di là delle ripercussioni educative e formative, risulta importante nella misura in cui è auspicabile vengano previste riduzioni di pena per gli atleti che vi prendono parte: si implementerebbe così un meccanismo di controllo più severo determinando criteri precisi per affermare che il rischio di recidiva è diminuito. Al momento diverse federazioni sportive internazionali – tra le quali non poteva mancare l’Unione Ciclistica Internazionale – stanno già collaborando allo studio pilota e altre ancora si stanno interessando al progetto e contano di venirne in qualche modo coinvolte prossimamente. Il vero problema per dare il via alla fase sperimentale è stato quello di trovare atleti disposti a mettersi in discussione accettando il loro errore: questo a riprova di come il clima riguardo doping e dintorni sia ancora popolato da grande omertà e silenzio. Soprattutto per questo risulta di vitale importanza riuscire a far comprendere come attraverso un pieno sostegno psicologico e fisico, e un aiuto nella pianificazione della carriera e degli allenamenti, lo sportivo possa conoscere meglio il proprio metabolismo e il funzionamento della propria mente, per governare al meglio il proprio corpo e aumentare le prestazioni in modo naturale. Nel caso di un successo, la versione definitiva di Windpop potrebbe costituire una più che valida alternativa alla sanzione, riducendo la pena o convertendola in una partecipazione al programma, che come abbiamo visto può avere anche interessanti ripercussioni educative per le giovani leve dello sport mondiale. Nella speranza di sconfiggere una volta per tutte il doping e tornare a gareggiare con la sola forza congiunta di cuore, cervello, polmoni e muscoli.
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Ultramaratone
Lupatotissima:
importante è esserci Il fine settimana di S. Giovanni Lupatoto: un evento che ti resta nel cuore di Renata D’Antoni
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d un certo momento della giornata i presenti a S. Giovanni Lupatoto hanno sperato che la magia di questa pista concedesse ancora un doppio record: quello maschile e femminile della 6 ore. Del resto la pista di record al suo attivo ne ha, diversi e prestigiosi, come quello femminile della 24 ore di Edit Berges per nominarne uno per tutti. Purtroppo il colpaccio è riuscito solo a Monica Carlin. Perché Boffo è stato rallentato dai crampi. Comunque entrambi sono stati bravissimi. Tanto bravi e tanto simpatici da meritare il premio speciale Lupetto d’oro e Lupetto rosa, assegnato dai giornalisti che quest’anno non hanno avuto difficoltà a trovare personaggi che lo meritassero. Ma andiamo con ordine. La prima gara a partire è stata l’Ultramaratona, quest’anno con due opportunità di partecipazione: una 100 km e anche una 6 ore. Come già detto, la gara è vissuta sulle performance di altissimo livello internazionale di Monica Carlin e Marco Boffo, entrambi tesserati per la società Brema Running Team, ed entrambi alla ricerca di riscontri cronometrici sulle sei ore, rispetto al lavoro finora fatto in funzione del campionato del Mondo della 100 km di Gibilterra. Per le prime quattro ore è stato soprattutto Marco a richiamare l’attenzione degli addetti ai lavori e del pubblico numeroso, con una proiezione costante superiore ai 92,5 km anzi in lieve crescita intorno alla terza ora di gara: un risultato che gli avrebbe con-
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sentito di battere di gran lunga la miglior prestazione italiana attualmente detenuta dal grande Mario Ardemagni (90,400 km su pista e 90,000 km su strada). Sfortuna vuole che intorno alle 4h15’ siano arrivati dei problemi muscolari, forse causati dal caldo umido pomeridiano, forse da una minima predisposizione naturale di Marco per i crampi in queste condizioni, forse dal fondo elastico della pista, forse (ma non infine) da qualche accelerazione in curva. Ciò non ha impedito a Marco di proseguire il previsto test allenante, dopo qualche sosta per massaggi, totalizzando alla fine la distanza di 86,575 km che gli ha consentito di aggiudicarsi la vittoria assoluta ed il titolo di Campione Italiano Iuta della sei ore su pista 2010. Se per le prime quattro ore Boffo e Carlin si sono contesi un pochino l’attenzione del pubblico, nelle ultime due ore gli occhi erano tutti puntati su Monica Carlin. La trentina, dopo l’infortunio primaverile, è in ripresa fisica e di rendimento. I primi test agonistici non avevano appagato del tutto le attese sue personali e del suo tecnico (lo stesso Marco Boffo) e le aspettative per questa gara erano alte. Fin dall’inizio Monica Carlin ha impostato un ritmo vicino al suo primato italiano della sei ore su strada (80,705 km conseguito nel 2008 a Ciserano) per scendere leggermente con il passare delle ore, fino a stabilizzarsi a poco sotto gli 80 km. E’ piaciuta molto la regolarità e la tenuta delle 3 ore più difficili (dalla terza alla quinta) al passo dei 12,7 kmh con l’ultima ora finale confortante sempre sopra i 13 kmh. La distanza finale ottenuta da Monica, pari a 79,804 km, equivale alla nuova Miglior Prestazione Italiana delle sei ore su pista (precedente Paola Sanna 78,426 del 2004 ad Alzano Lombardo) e alla maglia di campionessa italiana Iuta 2010. Sul podio maschile sono saliti il ligure Diego Di Toma, azzurro della Sanremo Runners (secondo con 77,088 km) ed il debuttante padovano Marco Turri dell’Atletica Città di Padova (terzo con 75,339 km) e su quello femminile, l’umbra Katia Alcherigi della Marathon Club Città di Castello, seconda classificata che ha conseguito il personale con 70,874 km e l’azzurra Maria Grazia Villella della società Asadetur Napoli, terza con 68,382 km. La gara di Ultramaratona è poi proseguita con il traguardo della 100 km vinta da Antonio Mammoli (Asd Croce d’oro Prato) con 8h01’14” (ormai di casa qui a San Giovanni Lupatoto, dove vinse la medaglia di bronzo nel Campionato Europeo di 24 ore del 2006), che ha preceduto il torinese (ma veneziano di nascita) Stefano Montagner dei Runners Bergamo (società presente con sei atleti alla Lupatotissima), secondo con 8h19’38” e Fabio Costi della Pod. Biasiola che ha impiegato 8h47’26”. Tra le donne l’unica atleta che ha concluso la gara è stata la triestina Giuliana Montagnin della Marathon Uoei Trieste che ha impiegato 15h11’39”. L’altro appuntamento agonistico della 16a Lupatotissima è invece partito alle 12.00 di sabato,la Staffetta 24x1ora. Buono anche quest’anno il numero delle squadre iscritte, con 28 staffette al via. La Staffetta è stata una lunga kermesse di atleti. Per quanto riguarda l’elite, i buoni risultati sono stati garantiti dalla partecipazione della squadra padovana del Pier Sport di Tencarola. Basti pensare che nei primi 16 uomini classificati, si sono inseriti ben 15 atleti schierati dalla staffetta di Paolo Calore, guidata dal Direttore Tecnico Giuseppe Monetti. Il risultato finale ha visto, infatti, prevalere con km 416,651 la staffetta del Pier Sport, che ha preceduto i Turristi Avis Aido di Montegrotto (366,193 km) con la squadra delle cosiddette Tartarughe (mica tanto lente) capitanata da Alberto Greggio. Terza con la distanza percorsa di 360,988 km, si è piazzata l’Avis Malavicina Belvedere, trascinata dal Presidente Davide Piccoli, che ha presentato al via ben tre squadre,
Classifiche Classifica 6 ore 1. Boffo Marco m 86.575,16; 2. Carlin Monica m 79.804,24; 3. Di Torna Diego m 77.088,65; 4. Turri Marco m 75.339,17; 5. Intini Vito m 72.627,95; 6. Alcherigi Katia m 70.874,47; 7. Ruzzier Sergio m 70.382,73; 8. Accorsi Andrea m 70.357,73; 9. Villella Maria Grazia m 68.382,25; 10. Cattaneo Marco m 66.281,40; 11. Fedele Giorgio m 65.566,66; 12. Cornolti Eugenio m 65.552,66; 13. Petruzzelli Massimo m 64.762,92; 14. Rigo Andrea m 62.831,44; 15. Panzetta Antonella m 62.303,70; 16. Borella Santo m 61.779,33; 17. Valenti Paolo m 60.079,85; 18. Zomer Franco m 58.395,37; 19. Sannino Guido m 58.390,37; 20. Angelici Giuseppe m 57.251,26; 21. Bruzzolo Giancarlo m 56.143,52; 22. Galletto Stefano m 55.417,78; 23. Marchi Federico m 53.263,93; 24. Colombo Michele m 52.754,56; 25. Sterni Gabriella m 51.094,08; 26. Topolini Silvana m 49.621,60; 27. Micheletti Luciano m 49.206,23; 28. Lupo Stanghellini Davide m 47.838,12; 29. Rastello Alessandro m 44.247,16; 30. Sterpin Claudio m 43.814,42; 31. Sconfietti Claudio m 43.714,42; 32. Barchetti Monica m 42.557,68; 33. Aloisi Giampaolo m 41.629,57; 34. Orsi Sergio m 30.308,95. Classifica 100 km 1. Mammoli Antonio 08.01:14; 2. Montagner Stefano 08.19:38; 3. Costi Fabio 08.47:26; 4. Tallarita Antonio 09.31:54; 5. Cesconetto Daniele 09.34:58; 6. Marchesi Tiziano 09.39:55; 7. De Giampaulis Antonio 11.38:19; 8. Cavazzoli Franco 11.51:47; 9. Samsa Alessandro 11.54:37; 10. Salvatore Antonio 12.09:26; 11. Bianconi Paolo 12.39:02; 12. Mazzeo Antonio 12.46:09; 13. Niego Antonio 13.25:34; 14. Stoppa Luca 13. 26:43; 15. Mason Vincenzo 13.39:12; 16. Morandin Luciano 13.53:59; 17. Paglialonga Daniele Giorgio 14.27:23; 18. Montagnin Giuliana 15.11:39; 19. Salem Mohamed 15.34:18.
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Ultramaratone oltre ad una rappresentativa Comunale, quella di Roverbella. In totale ben 20 squadre hanno superato i 300 km. Molto avvincente anche la competizione delle squadre femminili, con tre formazioni partecipanti come lo scorso anno. Ha vinto ancora una volta, quest’anno con 298,565 km il CSI Verona Runner, squadra veronese capitanata da Stella Pizzini, sfiorando ancora una volta questo limite d’eccellenza dei 300 km; seconda quella mantovana dell’Avis Malavicina Belvedere e terza l’altra squadra veronese femminile del Latin Marathon Lovers. La classifica delle rappresentative comunali è stata onorata dal premio dedicato alla memoria di un altro grande personaggio dello sport e del podismo veronese, il giornalista Olimpio Rossin, che per tanti anni ha scritto sulle pagine del quotidiano locale L’Arena, fino agli ultimi giorni prima della sua scomparsa avvenuta alla fine del 2007. Il premio è stato appannaggio quest’anno del Comune di Chiampo, capitanato da Gigi Berti e da Renzo Cavestro, che ha preceduto il Comune di Rioverbella, capitanato da Davide Piccoli e Linda Pojani ed il Comune di San Giovanni Lupatoto guidato dai fratelli Giovanni e Tiziano Bussinello. La classifica individuale femminile ha visto primeggiare l’azzurra inossidabile della corsa in montagna Maria Grazia Roberti con 15,628 kmh, che ha pre-
Classifiche frazionisti Maschile 1. Solomon Rotich km 19.20; 2. Duca Francesco km 18.80; 3. Mortillaro Corrado km 18.80; 4. Mokraji Lahcen km 18.80; 5. Tosi Renato km 18.40; 6. Abbatescianni Diego km 18.40; 7. Bernardi Fabio km 18.40; 8. Barizza Filippo km 18.00; 9. Bedin Michele km 18.00; 10. Zahidi Mohamed km 17.60. Femminile 1. Roberti Maria Grazia km 15.37; 2. Pacchiega Chiara km 14.40; 3. Buzzi Marianna km 14.40; 4. Zamboni Isabella km 14.00; 5. Legnaro Daria km 14.00; 6. Pojani Linda km 14.00; 7. Pedroni Maura km 13.60; 8. Simonazzi Gonny km 13.60; 9. Marcato Chiara km 13.60; 10. Piazzola Claudia km 13.20.
Classifica squadre 1. GP Pier Sport Tencarola km 416,651; 2. GP Turristi “Le Tartarughe” km 366,193; 3. GP Avis Malavicina Belvedere – A km 360,988; 4. ASD La Rustica Pescantina km 358,076; 5. ASD GP Monselicensi “Colorificio Tomelleri” km 356,306; 6. GSD Valdalpone De Megni – A km 354,883; 7. Polizia Penitenziaria km 352,689; 8. GS Biasin Giancarlo km 345,529; 9. Flying Colours Marathon km 341,788; 10. 85° Rav Verona “Esercito” km 340,400; 11. Atletica Bancole km 337,687; 12. GP Panificio Cavattoni Palu’ km 333,849; 13. ASD Atl. Lupatotina Marani Akropolis km 325,838; 14. GSD Mombocar “Riso San Marco” km 321,278; 15. Latin Marathon Lovers – A km 318,035; 16. GP Avis Malavicina Belvedere – B km 313,431; 17. La Cometa Fidas – Radon km 310,996; 18. ASD Marciatori Sporting Club Mondatori km 310,897; 19. Sezione Arbitri Verona km 305,447; 20. GP Turristi “Anniversario” km 303,806; 21. GSD Valdalpone De Megni – B km 299,033; 22. Atl. CSI Verona – Verona Runner femminile km 298,565; 23. Team Sky Explorer Sportler km 288,747; 24. GP Avis Malavicina Belvedere – femminile km 286,255; 25. Latin Marathon Lovers – femminile km 271,634.
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Cronache Ultramaratona
Sci di fondo
Sci
di fondo I fedelissimi della Marcialonga
ceduto la veronese Chiara Pacchiega (in versione sprint rispetto alle sue gare preferite di Ultramaratona) seconda con 14,617 kmh. Sul podio al terzo posto è salita un'altra veronese Marianna Buzzi, recente vincitrice della Verona Bosco. Nella classifica individuale maschile ha primeggiato l’atleta Solomon Rotich, che ha gareggiato per il Pier Sport Tencarola, unico atleta a superare i 19 kmh (19,019). Sul podio sono saliti due compagni di squadra: Francesco Duca (18,728) e Corrado Mortillaro (18,696). Il primo degli atleti non schierati dal Pier Sport Tencarola, nono classificato, è stato Michele Bedin (17,765 kmh) in squadra con i Turristi di Montegrotto (squadra delle Tartarughe). Ai due vincitori individuali della Staffetta 1224 x 1 ora sono stati assegnati i trofei del memorial Guido Pimazzoni, socio e consigliere Mombocar scomparso nell’ultimo anno. Alla cerimonia di premiazione ha preso parte Rosanna Pellizzari, moglie di Guido, che ha consegnato i due trofei assieme al Presidente del GSD Mombocar. Un unico neo in questa lungo fine settimana e non certo imputabile alla organizzazione: ancora una volta alle premiazioni ricchissime e curate con particolare attenzione brillavano per assenza proprio i premiati. Chi si impegna con tanta attenzione meriterebbe un maggiore riguardo da parte degli atleti e dai responsabili delle squadre. Ha completato il programma della Lupatotissima la non competitiva della StraLupatoto, sempre molto partecipata, con circa 2.000 presenze, grazie anche alla bellissima giornata e agli stupendi percorsi, realizzati dai quattro gruppi organizzatori (Atl. Club del Lupo, La Cometa di Raldon, l’Atletica Lupatotina e il Gsd Mombocar), iniziativa che avrà il suo epilogo fra qualche settimana, come ricodra l’Assessore allo Sport Aloisi, nella consegna del ricavato netto ad Associazioni di volontariato. A S. Giovanni Lupatoto è d’obbligo esserci, non importa a quale titolo: come atleta impegnato o semplicemente amatore, dalla parte dell’organizzazione o semplicemtne del pubblico. Le giornate del GS Mombocar valgono tutta l’attenzione e rimagono comunque nel cuore. La Lupatotissima non finisce qui. Nella settimana successiva è in programma la Staffetta della Speranza, riservata agli studenti di Scuole Elementari, Medie inferiori e superiori, sempre sulla Pista Nino Mozzo di San Giovanni Lupatoto.
L’elenco completo dei più fedeli alla gran fondo della Val di Fiemme e Fassa 37 edizioni Andrich Ivo; Avanzinelli Aulo; Bertocchi Luciano; Bianchi Angelo; Bucciantini Atto; Costantin Costantino; Davarda Giuseppe; Del Vecchio Santo; Delvai Luigi; Gianola Antonio; Lunelli Fabio; Mariani Giovanni; Nones Marco Aurelio; Piccinini Severo, Pigozzo Giancarlo; Piotti Odillo; Vanzo Mario; Zambaldo Armando. 36 edizioni Alberio Giacomo; Bernard Mario; Bortolini Romano; Brunello Franco; Dal Molin Giorgio; Gaetani Maurizio; Lualdi Piergiorgio; Perdetti Enrico; Riz Faustino; Ronzani Pietro; Sartori Sergio; Tonon Ugo; Zampatti Lino. 35 edizioni Bonelli Nicola; Buzzi Ferruccio; Cazzaniga Silvano; De Rivo Sergio; Felicetti Luigi; Francini Franco; Piazzi Giuseppe; Sordo Firmino; Zorzi Diego. 34 edizioni Bruno Pierangelo; D’Andrea Teodoro; Dicembrini Gian Franco; Gaddi Giuseppe; Lodigiani Pietro; Piaser Roberto; Signori Riccardo; Tamarri Virgilio; Tosato Giuliano. 33 edizioni Barzio Franco; Bramanti Mario; Cavallotti Andrea; Fontana Luciano; Marchiol Luciano; Peretti Giorgio; Valente Pietro; Weiss Nicolò; Ventura Alessandro. 32 edizioni Abeni Gianpietro; Caola Ugo; Capelli Marcello; Carravieri Gianni; Del Longo Orfeo; Manzoni Giacomo; Postal Ugo; Purelli Antonio; Radovan Piero; Simio Giorgio; Zanetti Virgilio.
Podismo Competitivo
31 edizioni Bonazzi Renato; Brida Corrado; Bruno Ferdinando; Bruno Mario; Calliari Cornelio; Caracoi Mario; Gagliardo Leonardo; Grazioli Lauro; Paravisi Silvano; Picchiarini Giancarlo; Zurloni Felice. 30 edizioni Archetti Giuseppe; Brasolin Gaetano; Brazzelli Angelo; Collavo Luigi; Gennai Umberto; Ghidi Pietro; Lazzaretti Moreno; Magrograssi Giacomo; Marinoni Marcello; Molteni Rodolfo Adriano; Moresco Aldo; Pasini Angelo; Patuelli Carlo; Pettorelli Marco; Rizzoli Michele; Serri Eliseo; Teobaldelli Attilio; Valdinoci Giancarlo; Zambaldo Bruno.
Podismo
competitivo Una mezza in riva al lago C’è una gara estiva che è qualcosa di più di una semplice competizione podistica. È l’occasione per unire vacanza e pettorale, riposo con la famiglia e sfida con amici o nemici, in tutti casi avversari. È la mezza maratona di Klagenfurt, una ventun chilometri da incorniciare, che lo scorso 22 agosto ha festeggiato la 9° edizione. Ma non si pensi che si tratti della solita “mezza”, perché a parte la consueta distanza, la gara avviene al termine di un lungo weekend di eventi, unici e coinvolgenti dall’organizzazione tipicamente carinziana. Ce n’è per tutti i gusti: dalla gara riservata al mondo femminile a quella kinder per i piccoli campioni di domani, fino alla doggy run, ovvero il padrone con il proprio cane. E tutto questo nei soli primi due giorni, perché per il gran finale si aspetta la domenica, con l’appunta-
Appuntamenti
Aziende
dell’agosto e chissà quanti altri navigando su www.kaerntenlaeuft.at non si lasceranno scappare l’occasione di una corsa in riva al lago. Carlo Brena mento a Velden, dall’altra parte del lago. Davanti al castello-albergo dotato di casinò (è in vendita, nel caso qualcuno fosse intenzionato ad acquistarlo) sono oltre 5.000 i podisti che magari non punteranno al podio, ma che in quanto a voglia di divertirsi non sono secondi a nessuno. Ore 9.30, pronti, via. L’idea di fare una mezza su un tracciato interamente chiuso al traffico che lambisce uno dei laghi alpini più belli, è farsi un regalo ferragostano. Si corre nel silenzio interrotto solo dal rumore delle suole sull’asfalto. Un gruppo di ragazzini della squadra locale di hockey picchia i propri bastoni sul bordo del marciapiede: chi passa vicino a loro allunga la mano per un cinque alto contro i loro guantoni. Una manciata di chilometri e un gruppo rock su un tetto di una casa detta il ritmo ai cinquemila. Quelli davanti però non si curano né dei ragazzini né dei futuri Rolling Stones, sono in quattro a menar le gambe dagli altipiani keniani: Issac Kosgei, Philip Yiego, Carlo Maina e Philemon Kisang. Quest’ultimo ha un personale in 1:00,55 (mica paglia, come dicono a Nairobi) ma qui a Klagenfurt non andrà oltre un 1:02,44, che corso a quasi 30 gradi è di tutto rilievo. Tra le donne si recita lo stesso copione da sei anni con l'ungherese Aniko Kalovics che non ha lasciato scampo alle avversarie, la croata Lisa Stublic e la keniana Ednah Kwambai. Molti gli italiani che hanno scoperto questa gara nel bel cuore
Appuntamenti La Montefortiana si farà Come avrete sentito una disastrosa alluvione si è abbattuta sulla nostra zona di Monteforte d'Alpone e Soave. Il Direttivo del nostro Gruppo nella sua ultima riunione, ha deciso di promuovere una iniziative di solidarietà per quelle famiglie duramente colpite da questo evento. Dopo il primo momento di emozione e disponibilità, non deve sopraggiungere il periodo del dimenticare e del fatalismo. La Montefortiana è sempre stata in 35 anni di storia l'espressione della generosità e dell'ospitalità della nostra gente. Vogliamo non dimenticare questi valori e ricambiare insieme, con un segno tangibile della nostra solidarietà, la vicinanza alle famiglie che più di tutte hanno sofferto i disagi di questa terribile esperienza. Quindi: ... quest'anno la Tua corsa vale un aiuto... grazie al Tuo contributo...aggiungi un Euro all'iscrizione alla Montefortiana 2011 per gli alluvionati di Monteforte e Soave Saranno piccole gocce che messe insieme potranno dimostrare la sensibilità di tutti e dare fiducia a questa gente. Oltre al bonus di iscrizione, tutte le offerte straordinarie e non, che saranno inviate alle nostre coordinate più sotto riportate e inserite nel sito www.montefortiana.org con la causale "alluvione Monteforte-Soave"
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saranno poi inviate in unica soluzione al "Fondo Concordia" gestito dal Comune e dalla Parrocchia di Monteforte d'Alpone.c/c postale 19084375 iban IT75 G051 8859 5800 0000 0032 707 intestato: Gruppo Sportivo Dilettantistico Valdalpone De Megni V.Dante Alighieri, 41 C.P. 53 - 37032 Monteforte D’Alpone - VR Tel. 045 9586408 Fax 045 6103277 tel. 338 2663474
[email protected] www.montefortiana.org Myriam Cusini
Aziende Prowinter 2011 È partita la nuova stagione 2010/2011 con una soffice neve fresca caduta sull’arco alpino nelle ultime settimane. È iniziata la Stagione di Coppa del Mondo e anche il Pool Italia e, mentre il mondo della neve si prepara a scendere in pista, a Fiera Bolzano è partito il grande gigante per l’organizzazione di Prowinter, la fiera internazionale dei professionisti, del noleggio e dei servizi per gli sport invernali, in programma a Bolzano dal 13 al 15 aprile 2011. Prowinter ha siglato anche per il 2011 la partnership con la 43a edizione della FIS Alpine Ski World Cup Gardena (Saslong Classic). La famosa manifestazione, che prevede un supergigante e una discesa libera di Coppa del Mondo (17 e 18 dicembre 2010), si svolge in un contesto animato da numerosi altri eventi che coinvolgono festosamente la comunità locale, gli stessi atleti e un folto pubblico. Saslong Classic contribuisce così da anni ad alimentare la fama dell’Alto Adige quale centro nevralgico degli sport invernali, così come Prowinter ne promuove lo sviluppo settoriale e gli aspetti di business. Grazie al costante impegno profuso nell’organizzazione di eventi di rilievo e alla sua strategica posizione geografica, l’Alto Adige si conferma inoltre efficace piattaforma di contatto tra la realtà italiana e quella d’oltralpe. Di questa opinione è anche Gian Franco Kasper, Presidente Federazio-
ne Internazionale Ski FIS: “La fiera specializzata Prowinter è una piattaforma ideale che permette lo scambio e la condivisione d’idee, di informazioni ed esperienze tra operatori del settore, di allacciare nuovi contatti e di avviare affari nel settore commerciale e sportivo. Le tante premiazioni degli atleti trasmettono emozioni e permettono di dare onore alle prestazioni ottenute durante l’inverno. In Alto Adige si svolgono varie manifestazioni sportive a livello internazionale, soprattutto per quanto riguarda le discipline invernali. Per questo Bolzano è il luogo ideale per lo svolgimento di una fiera specializzata come Prowinter. La FIS augura a tutti i partecipanti un buon lavoro e una fiera di successo!”. La Federazione Internazionale Sci F.I.S. rinnoverà e rafforzerà il proprio sostegno anche a Prowinter 2011, con la premiazione FIS OC AWARD, sottolineando in tal modo il valore assunto dalle due rassegne nel panorama fieristico delle specializzate nei settori della tecnologia e degli sport invernali. L’undicesima edizione di Prowinter si svolge a Fiera Bolzano a conclusione della stagione invernale per confermare la sua posizione di rete leader a livello nazionale e internazionale per lo sport business. Dal 13 al 15 aprile 2011 Fiera Bolzano prevede la partecipazione di oltre 250 espositori da una quindicina di Paesi che presenteranno le loro ultime tendenze ad un pubblico di operatori internazionali. All’edizione del 2009, anno nel quale Prowinter si è svolta senza Apitec, la manifestazione internazionale legata alla tecnologia alpina ed invernale, che si svolge ogni due anni e solo negli anni pari, erano giunti a Bolzano circa 5.500 operatori qualificati. Data di svolgimento: 13 - 15 aprile 2011; Luogo di svolgimento: quartiere fieristico di Bolzano; Orari di apertura: mercoledì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 17.00; venerdì dalle ore 9.00 alle ore 16.00; Ingresso: riservato agli operatori; Prezzo del biglietto: 10 euro; sconto del 50% con registrazione online. Informazioni: www.prowinter.it
L’agenda del
A cura di
Myriam Cusini
fondista
Vedi anche su www.vademecundelfondista.it 17 dicembre 2010
La Sgambeda
52, 32040 Comelico Superiore (BL) Tel. 0435 470007 Fax 0435 67040 - email:
[email protected] - Iscrizioni: € 20,00 fino 31.12.10 € 25,00 fino ore 9.00 del 06.01.11 - B.B. www.comeliconordicski.com - Gran Fondo Mastertour.
15 gennaio 2011
Iscrizioni: km 25 CHF 45, km 12 CHF 25-IBAN CH2400774110372524300 Grandbuendner Kantonalbank, 7002 Dobbiaco (BZ) - km 28 - Tecnica libera Chur on-line: www.lenzerheide.com - Partenza ore 10.00 - Tempo massi- Swissloppet mo 4 ore - Org. C.O. Pustertaler Ski- 19 gennaio 2011 Marathon - Via Dolomiti, 3 - 39034 Alto Adige Moonlight Dobbiaco - Tel. 0474 972132 - Fax Classic 0474 972730 - e-mail: info@ski-ma- Alpe di Siusi (BZ) - Km 36 - 20 - Tecnica rathon.com - Iscrizioni: € 32,00, classica - Partenza ore 20.00 – Alto Adicombinata € 55,00 entro il ge Moonlight Classic Alpe di Siusi - via 24.12.109; € 37,00, combinata € Compatsch - 39040 Alpe di Siusi (BZ) 60,00 dopo il 25.12.10; € 45,00, Tel. 0471 727904 - Fax 0471 727828 ecombinata € 65,00 il 15.01.11 C/c mail:
[email protected] - Iscripostale n. 13545397 c/c bancario zioni: km 36 € 45,00 fino 17.01.11, km Cassa Raiffeisen Dobbiaco intestato 20 € 40,00 fino 17.01.11 - B.B. IBAN a Comitato Organizzatore Pusterta- IT44C0805623100000300005339 ler Ski-Marathon oppure B.B. Cassa Rurale di Castelrotto on-line: IT59H0808058360000300219444 – www.moonlightclassic.info SWIFT/BIC: RZSBIT21138 - Iscrizione 22 gennaio 2011 on-line: www.ski-marathon.com - Dolomiten Classicrace Gran Fondo Mastertour. Obertilliach - Lienz (Austria) - km 42 -
35a Pustertaler Ski-Marathon
Livigno (SO) - km 21 - Tecnica Classica - Partenza ore 11.00 - Tempo massimo ore 4 - Organizzazione APT Livigno Via Saroch 1098/A 23030 Livigno (SO) - Tel. 0342 052230 - Fax 0342 052259 - e-mail:
[email protected] 8 gennaio 2011 Iscrizioni: € 20,00 entro 29.10.10, € 30a Marathon 25,00 entro 14.12.10 - c/c postale International 37722618 c/c Bancario 1816 intesta- de Bessans to CO La Sgambeda - Iscrizioni on-li- Bessans (Francia) - km 15 - 30 Tecnica ne: www.lasgambeda.it classica – Partenza ore 13.00 - Org. Marathon de Bessans - Rue de la Mai18 dicembre 2010 son Morte - 73480 Bessans (Francia) Minisgambeda Livigno (SO) - km 1 - 3 - 4 - 5 - Tecnica Tel. 0033 479054284 - Fax 0033 libera - Partenza ore 13.30 - Organiz- 479058311 - e-mail: info@marathonzazione APT Livigno - via Saroch, debessans.com - Iscrizioni: € 29 km 1098/a - 23030 Livigno (SO) - Tel. 30, € 26 km 15 entro 26.12.10 - € 35 0342 052230 - Fax 0342 052259 - e- km 30, € 32 km 15, entro 6.01.11, € mail:
[email protected] - Età da 8 a 40 km 30, € 37 km 15 fino al 08.01.11 17 anni - Iscrizioni: € 10,00 - c/c posta- - Iscrizione on line: www.marathonle 37722618 intestato CO La Sgambe- debessans.com - Euroloppet. 16 gennaio 2011 da - on-line: www.lasgambeda.it. 35a Pustertaler 9 gennaio 2011
19 dicembre 2010
La Sgambeda Marathon
Livigno (SO) - km 42 – km 22,5 - Tecnica libera - Partenza ore 11.00 - Tempo massimo ore 5 - Organizzazione APT Livigno - via Saroch, 1098/a 23030 Livigno (SO) - Tel. 0342 052230 - Fax 0342 052259 - e-mail:
[email protected] - Iscrizioni: € 40,00 entro 29.10.10 € 55,00 entro 14.12.10 - c/c postale 37722618 c/c Bancario 1816 intestato CO La Sgambeda - Iscrizioni on-line: www.lasgambeda.it - Gran Fondo Mastertour.
30a Marathon International de Bessans
Bessans (Francia) - km 42 - 21 Tecnica libera – km 10 – 5 – 2,5 (per bambini) Tecnica libera – Partenza km 42 – 21 ore 10.00, km 10 – 5 – 2,5 ore 10.25 - Org. Marathon de Bessans - Rue de la Maison Morte - 73480 Bessans (Francia) Tel. 0033 479054284 - Fax 0033 479058311 - e-mail:
[email protected] - Iscrizioni: € 29 km 42, € 26 km 21, € 10 km 10, € 4 km 5 – 2,5 entro 26.12.10 - € 35 km 42, € 32 km 21, € 16 km 10, € 5 km 5 – 2,5 entro 06.01.11, € 40 km 42, € 26 dicembre 2010 37 km 21, € 21 km 10, € 5 km 5 – 2,5 Turmasi Vermiglio (TN) Centro del fondo - km fino al 09.01.11 - Iscrizione on line: 25 - Tecnica libera - Org. Polisportiva www.marathondebessans.com - EuVermiglio - Via della Prada, 31 - 38029 roloppet. Vermiglio - Tel./Fax 0463 758525 - e- 9 gennaio 2011 mail:
[email protected] - Attraverso Campra Gran Fondo Mastertour Centro Sci Nordico Campra - Olivone (Svizzera) - km 21 - Tecnica libera - Par6 gennaio 2011 tenza ore 10.30 - Org. Sci Club SimaComelgo Loppet Padola di Comelico Superiore (BL) - no, CH 6718 Olivone Tel.0041 91 km 30 - Tecnica classica - Partenza ore 8722278 Fax 0041 91 8722146 e10.30 - Tempo massimo 3,30 ore - mail:
[email protected] - www.camOrg. Comelico Nordicski Via Milano pra.ch - Swissloppet.
Ski-Marathon
Dobbiaco (BZ) - km 42 - Tecnica classica - Partenza ore 10.00 - Tempo massimo 6 ore - Org. C.O. Pustertaler SkiMarathon - Via Dolomiti, 3 - 39034 Dobbiaco - Tel. 0474 972132 - Fax 0474 972730 - e-mail:
[email protected] Iscrizioni: € 32,00, combinata € 55,00 entro il 24.12.10; € 37,00, combinata € 60,00 dopo il 25.12.10; € 37,00, combinata € 65,00 il 15.01.11, € 45,00 il 16.01.11 - C/c postale n. 13545397 c/c bancario Cassa Raiffeisen Dobbiaco intestato a Comitato Organizzatore Pustertaler Ski-Marathon oppure B.B. IT59H0808058360000300219444 – SWIFT/BIC: RZSBIT21138 - Iscrizione on-line: www.ski-marathon.com Gran Fondo Mastertour.
16 gennaio 2011
Planoiras
Lenzerheide (Svizzera) - km 25 - 12 Tecnica libera - Partenza ore 10.30 Tempo massimo 2,30 ore - Org. Lenzerheide Tourismus - Via Principala, 68 CH 7078 Lenzerheide (Svizzera) - Tel. 0041 813851122 - Fax 0041 813851123 - email:
[email protected] -
20 - Tecnica classica - Org. Langlauf und Radsportclub Lienzer Dolomiten Südbahnstrasse 22 - 9900 Lienz (Austria) - Tel. 0043 485265999 - Fax 0043 4852659999 - e.mail:
[email protected] - Iscrizioni: km 42 € 52,00 fino 31.12.10, € 57,00 fino 21.01.11 - km 20 € 37,00 fino 31.12.10, € 40,00 fino 21.01.11 - B.B. IBAN AT851200000473511806 - on line: www.dolomitensport-lienz.com - Worldloppet.
22-23 gennaio 2011
30a Millegrobbe Lavarone
Lavarone - Centro Fondo Millegrobbe (TN) - km 30 al giorno - Tecnica classica il giorno 22, tecnica libera il giorno 23 - Partenza ore 10.00 - Tempo massimo 3,30 ore - Org. S.C. Millegrobbe Lavarone - Via Gionghi,107 38046 Lavarone - Tel. 0464 724144 Fax 0464 783118 - e-mail:
[email protected] - Iscrizioni: combinata € 45,00 entro 19.01.11, € 50,00 dopo; tecnica classica e tecnica libera € 30,00 ciascuna entro 19.01.11, € 35,00 dopo - c/c postale 15898380 intestato a Sci Club Millegrobbe Lavarone – B.B. IBAN IT01O0809134920000002015765 Gran Fondo Mastertour.
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Percorsi circolari di Wanda
Legenda
Loc. ......località
Km ......chilometri
Prov. ......provincia
Org. ....organizzazione I. ......iscrizione con riconoscimento
P. ......partenza S.R. iscrizione senza riconoscimento
Ric. ......riconoscimento
C.M. ......chiusura della manifestazione
Zucchi
GA ......omologata Gamba d’Argento
Legenda
IVV ......omologata F.I.A.S.P./IVV
Loc.
Percorso permanente IVV a Selva Val Gardena Loc. Selva Val Gardena – Prov, Bolzano – Km 10-20 – Org. Gruppo Marciatori Val Gardena Inf. Associazione Turistica Selva Tel (0471) 795122 / Fax (0471)794245- Reinhold Bernardi Tel 335.8097589 Fax (0471) 773121 P. Associazione Turistica Str. Meisules 213 Selva Val Gardena 39048 Wolkestein –Orario apertura da Lu-a Sa 812/15-18,30 Dom (da giugno a settembe) ore 9-12-17/18,30 € 2 per timbro aperto dal 15/05 al 15/10 GA/FIASP-IVV Percorso Circolare IVV a Termeno Loc Termeno – Prov Bolzano - Km 1020 S,C, Roen Tramin-Termeno Inf Associazione Turistica Termeno Tel (0471)860131 /860820 Fax percorribile dal 1/3 al 15/11 Apertura Lu-Ve 8,30/12,30-14/18,30 Sa 8,30/12 fine luglio dalle 15/18 Chiuso la domenica € 2,50 per timbro GA/IVV Percorso circolare Sentiero dei Pianeti Loc. Collepietra – Prov. Bolzano – Km 10 –20 Org. Associazione Turistica Collepietra Dorf 68/A Steinegg- Collepietra Tel (0471) 376574/376760 Fax P. Osservatorio astronomico Max Valier e Osservatorio Solare Peter Anich a 7 chilometri da Collepietra percorribile dall’1/4 al 15/11/2008 GA/IVV Percorso Montagna con bastone e boraccia € 2,50 c/o Albergo Unteregger chiuso il mercoledì Percorso circolare Miradolese S. Maria in Monte Aureto Loc. Miradolo Terme - Prov. Pavia - km 7 - 12 - 21 - Org. G.P. Miradolese - Via Nerone (palestra comunale) - 27010 Miradolo Terme (PV) - Camarlinghi Mario - Tel. (0382) 77300 - P. ore 7.30/18 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolare aperto dall’1/1 al 31/12 - Chiu-
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Percorso circolare Arquatese Loc. Vigostano di Vigolo Marchese Prov. Piacenza - km 10 - 14 - 20 - 25 - Org. G.M. Avis Vigolo Marchese Via Cavour, 41 - 29014 Vigolo Marchese (PC) - Rancati Angela - Tel. Percorso circolare (0523) 852055 - P. ore 8/18 - GA“ Tra cascine e Fontanili” FIASP/IVV - Percorso circolare aperto Loc. Lograto – Prov Brescia – Km 7- dall’1/1 al 31/12 Chiuso il lunedì 14-21- Org. Ambiente Duatlon via A Antica Trattoria Vigostana Tel (0523) Moro, 25030 Lograto- Inf Bar Centro 896100 Sportivo Tel (030) 978334 P. Bar Centro Sportivo chiuso il martedì-Percorri- Percorso circolare Aglio di Coli bile dal 1-4 al 31.12 Oraio 8- Loc. Aglio di Coli – Prov Piacenza – 12/14,30-18 GA/FIASP-IVV Km 5-10-15 Org. Gruppo Marciatori Val Nure Loc Casaldonato 1 Ratti Percorso permanente Angelo Tel 329.1821613 P. 8-18 – Straviareggio International Iscrizioni Bar Old River via Nazionale Loc. Viareggio - Prov. Lucca - km 5 - 26 Perino – Partenza e arrivo Sede 10 - 20 - 30 - 90 - Org. Straviareggio ANSPI Borgo Castello 44 Aglio di Coli Club - Via Leopardi, 54/A - 55049 (con punzonatura) GA-FIASP/IVV Viareggio (LU) - Arrighi Giovanni - Tel. aperto dal 1/3 al 31/12 (0584) 44529 - P. ore 9.30/19 - GA- Percorso circolare aperto dall’1/1/ al Percorso circolare 31/12 Santuario Madonna del Monte Loc. Costa di Aviano Prov. Pordenone Percorso circolare dell’Addetta – Km 5-8-12-15 – Org G.M Aviano Loc. Dresano - Prov. Milano - km 11 - AB Road Ranners Base Aerea USAF 19 - Org. G.M. San Giorgio Dresano - Aviano – Via Interna 17 PordenoneVia Varese, 6 - 20070 Dresano (MI) - Inf Redolfi Brocon Matteo – Tel Zanaboni Aldo - Tel. (02) 98270221 - (0434)652212 P. Madonna del MonP. ore 8/18 – Inv 8/15 GA-FIASP/IVV te dalle 8-19 – percorribile dal 1/1 al Percorso circolare aperto dall’1/1 al 31/12 - Chiuso la domenica Bar Desi- 31/12 GA-FIASP/IVV Percorso montarèè Via dei Giardini 13 Tel (02) gna bastone ed acqua www.atleti98180000 Villaggio Ambrosiano caaviano.it zona negozi) Percorso circolare Sgarmeta par cueline Percorso circolare Loc Cimano di San Daniele del Friuli – Renate e i suoi dintorni Loc. Renate Brianza - Prov. Milano - Prov Udine - Km 14 – Org. Circolo km 12 -15 - 21 – Ass.ne Soci Fiasp Ricreativo le Gravate Inf Battigelli SivaVia Fermi 2 22070 Lurate Caccivio – no Tel 346.3084857 P. Bar Moretti Nobili Salvatore - Tel. (031) 390334 Isabella Cimano Tel (0432) 957004 ore serali - P. ore 8.30/18 - GA- dalle ore 8-18 chiuso mercoledì – perFIASP/IVV - Percorso circolare aperto corribili dall’1/1 al 31/12 GA-FIASP/ dall’1/1 al 31/12 Bar Locatelli Via IVV Possibilità di effettuare una maraCavour 3 IVV € 1,50 – QP €4 Magliet- tona con timbratura immediata. ta Chiuso il martedì Percorso circolare sul colle di Miravalle Percorso circolare Zinasco… Loc Lizzanella di Rovereto –Prov. Trenil Terdoppio… e la Rissolina Loc. Zinasco Nuovo - Prov. Pavia - to – Km 11- Org Associazione Polikm 12 - 18 - 23 - Org. G.P. Pede- sportiva Lizzanella –G.S Castori Via montana - Via Pollini, 115 c/o bar XXIV Maggio 5 38068 RoveretoRoxi - 27030 Zinasco Nuovo (PV) - Martini Franco Tel 0464.42136- P. da Cordone Claudio - Tel. (0382) lu-ve dalle 8,30-12,30/15-19 Sa 8,30915118/ 333. 8270674 - P. ore 12,30 – Partenza e arrivo Supermer7/19 - GA-FIASP/IVV - Percorso cir- cato SISA- P.zza Sant’Antonio Lizzacolare aperto dall’1/1 al 31/12 chiu- nella di Rovereto GA-FIASP/IVV – Perso lunedì pomeriggio Ogni 5 parte- corribile da 2/5 al 30/9 chiuso domecipazioni bottiglia vino nica e festivi so il lunedì e il mese di agosto - Bar Rail di Palladini Luca Tel (0382) 754092 Via Marconi 206 Miradolo Teme c/o Stazione F.S € 4 Bottiglia vino € 1,50 IVV
Percorso circolare Torrente Artugna Loc Dardago di Budoia Prov di Pordenone – Km 12 – Org Ass. Pro Loco Budoia P.zza Umberto 1°, 5 Budoia Inf Baracchini Alessandro Tel (0434) 671961-654872 P. Bar Pizzeria Artugna chuso il lunedì dalle ore 8/18 – percorribile dal 1/1 al 31/12 GAFIASP/IVV percorso di montagna bastone e boraccia Ta Lipa Pot Bel Sentiero Loc. Stolvizza di Resia - Prov. Udine km 5 -12 - Org. Vivistolvizza - Via Udine, 12 - 33010 Stolvizza di Resia (UD) - Fiorini Giuliano Cell. 360. 960179 P. 8,30/16,30 - GA-FIASP/I VV - Percorso circolare aperto dall’1/04 al 31/10-Chiuso il mercoledì-Bar dell’Arrivo P.zza all’Arrotino Dopo 3 partecipazioni T-Shirt originale Percorso di montagna Percorso circolare “Castello di Gronumburgo” Loc Purgessimo di Cividale – Prov. Udine – Km 11(dislivello m. 299-Km 14 tmbrati) Org. Associazione Polisportiva Purgessimo – Via Purgessimo 129 33043 Cividale del Friuli – Domenis Fabrizio Tel 335.5420807 – P. 9-14 Inv. –8-18 Estivo GA/FIASP-IVV- Iscrizioni Bar Cozzi – Via Ugo Foscolo Purgessimo di Cividale del Friuli percorso circolare aperto dal 20/2 al 20/11 percorso montagna Percorso circolare di Castronno Loc. Castronno - Prov. Varese - km 12-15 - 23 - Org. G.P. Castronno – Via Lombardia, 43 - 21040 Castronno (VA) - Zambolin Angelo - Tel. (0332) /892922 - P. ore 7/18 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolare aperto dall’1/1 al 31/12 Circolo Famigliare di Cascine Maggio via Lombardia 34 Castronno chiuso lunedì Percorso circolare dei 10 Capitelli Loc. Monteforte d’Alpone - Prov. Verona - km 10 - Org. G.P. Valdalpone De Megni - Via D. Alighieri, 41/c 37032 Monteforte d’Alpone - Pasetto Gianluigi - Tel. (045) 6103277 Cell. 338.2663474 - P. ore 7/19 - GAFIASP/IVV - Percorso circolare aperto dall’1/1 al 31/12 - Chiuso la domenica - Bar Milano - P.zza S.Venturi - Bar Alpone - Via V.Veneto
di
Myriam Cusini
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . località
SK .................................... skyrace O ............................................................ orienteering P. ............................................ partenza
Ric. ................................................ riconoscimento
. . . . . . . . . . . . . . . . . . provincia
UM ................. ultramaratona I. ................... iscrizione con riconoscimento A. ................................................................ arrivo
TI............................................... termine iscrizione
Prov.
Percorso circolare Parco del Camandallino Loc. Terno d’Isola – Prov.Bergamo- Km 10-20 Org. G.P. Teremocc Via De Bravi 16 Terno d’Isola Inf Sorzi Alessandro Tel 329.6888594 P. Bar Railway Station Stazione Ferroviaria dalle ore 8/19 tutti i giorni escluso la domenica dall’1/1 al 31/12 - GA-FIASP/IVV
Calendario
Nazionale ed Estero
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . chilometri
CM........ corsa in montagna N.C.............................................. non competitiva S.R. .... iscrizione senza riconoscimento
GA ............... omologata Gamba d’Argento
C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . competitiva
NW ................ nordic walking Org. ............................................... organizzazione C.M... chiusura della manifestazione
IVV............................. omologata F.I.A.S.P./IVV
Km
12 DICEMBRE 6a Marcia Telethon Loc. Paladina - Prov. Bergamo - Km 58-15-21 - NC - Org. Atl.Valbreno Amici Telethon Via Libertà 78 Paladina Inf Rota Diego Tel(035)542932 - P. 7,30/9 - GA-FIASP/IVV Happy Run Castenedolo Loc. Castenedolo - Prov. Brescia - Km 4-13 - NC - Org. Circolo Amatori Podisti- Inf Zanola Tel 335.74661888 - P. 9 Centro Sportivo V. Colombo - GAFIASP/IVV a
23 Aspettando il Natale Loc. Cabiate - Prov. Como - Km 6-1116 - N.C. - Org. G.P.Avis Aido Cabiate Via Baracca, 1 - 22060 Cabiate - Galimberti Andrea - Tel(031)766323 - P. Ore 8/9 Centro Giovanile - I. € 4 Km 6/ 11/ 16 - S.R. € 1,50 Km 6/11/16 - C.M. Ore 12,15 - Ric. Vaniglia con lenti - GAFIASP/IVV - Riconoscimento ai primi 800 iscritti Sui colli del Garda Loc. Monzambano - Prov. Mantova Km 6-12-18 - N.C. - Org. G.S.Andes Via degli Orti 16 Frassino Inf Martini Remo Tel 339.6312226 - P. Ore 8,30/9 - GA-FIASP/IVV
19 DICEMBRE 4a Camminata Bergamo ha un cuore grande Loc. Bergamo - Km 4-8-15-20 - NC Org. Assoc. Cure Pagliative Inf Teani/ Lupini G Tel(035)531326/333.7585158 - P. 7,30 - 9 Via Borgo Palazzo - GAFIASP/IVV
lavoro Dipendenti Comunali Brescia . Inf Maratonina di Natale Bigioli Carlo Tel 347.1360063 - P. 9 Loc. Serravalle - Repubblica S.MARINO - - Km 3.7.15 - NC - Org. G.P. SammaCastello - GA rinese - Inf (0549)901523 Tasini - P. 9.30-10 - GA-FIASP/IVV 5° Trofeo Magic Lake Como Loc. Como - Stadio - Km 6-12-21 - NC - Org. Consorzio Como Turistica Inf 33ª Maratonina di S.Silvestro Aulicino Giuseppe Tel 345.6110764 - Loc. Cusignana Bassa Giavera - Prov. Treviso - Km 6-12-21-30 - N.C. - Org. P. 8-9 stadio - GA-FIASP/IVV G.P. Club del Torcio - Via Canova, 58 31040 Giavera del Montello - Bruno Due passi nella terra Amadei - Tel(0422)774342 - P. Ore dei Gonzaga Loc. Sabbioneta - Prov. Mantova - Km 8.30/9.30 Giavera del Montello - GA6-10-15 - N.C. - Org. Gruppi FIASP C.P. FIASP/IVV Mantova - Via Oglio, 65 - 46010 a S.Michele in Bosco di Marcaria (MN) - 33 Maratonina di San Silvestro Loc. Cusignano Bassa - Prov. Treviso Regattieri/Corsini - Tel. (0376) 950201/ (0524) 524349 - P. Ore 8.30/9 - GA- Km 6-12-21-30 - NC - Org. ASD Club del Torcio- Inf Amadei Bruno- Tel FIASP/IVV (0422)774342 - P. 8,30Giavera del Montello - GA-FIASP/IVV 38a Stracada Loc. Seveso - Prov. Milano - Km 6-1321 - N.C. - Org. Marathon Club - Via 28ª Stravarese Monterosa - Centro Sportivo Comuna- Loc. Varese - Km 7-14 - N.C. - Org. le - 20030 Seveso - Somaschini Carlo G.S. Marciatori Varese - G.T Alarm Tel (0362) 508526 - P. Ore 8/9 Centro Vicolo Mera 8 21100 Varese - Zucchi Sportivo - I. € 5 - S.R. € 1,50 - C.M. Aldo - Tel (0332) 242228-Gruppo 340. Ore 13,30 - TI Gruppi 0re 22 del 18/12 3928458 - P. Ore 8,30/9,30 - GA-FIASP /IVV - Ric. PANETTONE - GA-FIASP/IVV Riconoscimento ai primi 500 parteci- a 1 Marcia camminiamo panti. ricordando gli amici del gabbiano Jonathan Camminata di Natale per Loc. Pradipozzo - Prov. Venezia - Km solidarietà 6-11 Ripetibili - N.C. - Org. G.M. PorLoc. Trezzo sull’Adda - Prov. Milano - togruaro e C.F. Portovecchio - Via StaKm 8-15-21 - N.C. - Org. G.P. Avis dio, 10 c/o bar Dreher - 30026 PortoAido - Via Biffi 2 bis - 20056 Trezzo sul- gruaro - Sergio Zadro - Tel. (0421) l’Adda Giuseppe La Ferla - Tel(02) 71301 - Cell 340.6018960 - P. Ore 9/ 9091756
[email protected] - P. 11 - GA - FIASP/IVV Ore 8/9 - GA-FIASP/IVV 23a Marcia del Mandorlato 38a Na caminada par tuti di Cologna Veneta Loc. Roncaglia Di Ponte San Nicolò - Loc. Cologna Veneta - Prov. Verona Prov. Padova - Km 6-12-18 - N.C. - Km 6-10-18 - NC-Org. Interauto PodiOrg. G.P. Avis Aido Coca Cola - Via stica- Inf Mondardo Valter/Maito BruAlfieri, 9 - 35010 Ponte S. Nicolò (PD) no Tel (0442) 410729 - 410120 - P. 8- Fusaro Luciano - Tel(049)717593 - P. 8,30-GA-FIASP/IVV Ore 9-10 - GA-FIASP/IVV
Corrida del progresso Loc. Castelmaggiore - Prov. Bologna Km 3-7-13 N.C-21,097 C. - Org. G.P. Progresso Castelmaggiore - Via Lirone, 46 - 40013 Castelmaggiore - Ballerini Villiam - Tel (051) 712046 - 711631 Fax (051) 713474 / 339.4903520 - P. 18a Marcia dell’Erbognone Ore 9/9.30 C - 9,40 mini Centro Spor- Loc. Ferrera Erbognone - Prov. Pavia - Km 7-14-18-25 - N.C. - Org. G.P. Avis tivo Via Lirone - GA-FIASP/IVV Aido Sannazzaro - Via Cairoli, 37 c/o Bar Haiti Claudio Cosio - Tel (0382) Corsa di Babbo Natale Loc. Brescia -Km 6-12 - NC - Org. Dopo- 996119 - P. Ore 8/9 - GA-FIASP/IVV
26 DICEMBRE a
16 Maratonina di Zanica Loc. Zanica - Prov. Bergamo - Km 7-1115-18-23 - N.C. - Org. G.P. Insieme con amicizia - Via Serassi, 44 - 24050 Zanica Maoloni / Rampinelli Tel.(035)
672506 /670013 - P. Ore 7,30/9,30 Impianti sportivi Comunali - I. € 3,50 S.R. € 1,00 - C.M. 14,00 - TI Gruppi Ore 22 del 24/12 - Ric. Conf Alimentare - GA-FIASP/IVV - Premi per i primi 2500 iscritti 20a Marcia di fine anno Loc. Novedrate - Prov. Como - Km 614-20 - N.C. - Org. G.P. Avis Novedrate - Via Dante, 6 - 22060 Novedrate Pietroni Paolo - Tel(031)790927 - P. Ore 8/9 - GA-FIASP /IVV 39° Giro della Fabrona Loc. Fratta Terme di Bertinoro - Prov. FC - Km 12 - NC - Org. Edera Marathon Forlì Inf Mandolesi Daniele - Tel 340.8747617- P. 8.30-9,15 - GAFIASP /IVV 13ª Stramoncucco Loc. Moncucco di Vernate - Prov. Milano - Km 6-12 - N.C. - Org. G.P. Atletica Certosa - Via A.Moro, 1 - 27012 Certosa di Pavia - Zatti Silvio - Tel.(02) 9056927 - P. Ore 8/9 - I. € 3,50 - S.R. € 1,50 - C.M. Ore 12 - GA-FIASP/IVV 30a Marcia dea broxema Loc. Casalserugo - Prov. Padova - Km 5-10-15 - N.C. - Org. G.P. Casalserugo - Severino Zatta - Tel(049)711544/ 347.8304107 - P. Ore 8.30/9,30 P.le Aldo Moro antistante Comune - GAFIASP/IVV 22a Troviamoci in amicizia Loc. Canove di Legnago - Prov. Verona - Km 6-11-20 - N.C. - Org. Comitato Festeggiamenti S. Agostino - Via Ocara, 71/B - 37045 Legnago - Ferrari Claudio-Tel. (0442) 629360 / 349. 6959098 - P. Ore 8.30/9.30 P.zza Galvani - S.R. € 1,50 - C.M. 13,30 - TI Gruppi Ore 20 24/12 - GA-FIASP/IVV
31 DICEMBRE Corsa di fine anno Loc. S.Pancrazio - Prov. Ravenna - Km 10 - N.C. - Org. Podistica S.Patrizio Via L. Ariosto, 1 - 48020 S. Pancrazio (RA) - Zaccaria Giovanni - Tel(0544) 594139 - P. Ore 9.30/10 - GA-FIASP/ IVV
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