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ECONOMETRIA (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO, SCIENZE ECONOMICHE, STATISTICA PER L’ECONOMIA E PER L’AZIENDA, STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI
(LS), SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS), ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. Carlo Bianchi Oggetto
La disciplina tratta dei metodi quantitativi dell’economia e della verifica empirica delle relazioni economiche. Il corso intende avviare allo studio delle principali metodologie statistiche per la stima dei parametri di modelli econometrici e per la valutazione della loro significatività. Programma
1. Introduzione ai modelli econometrici. 2. Elementi di algebra lineare: (richiami) Vettori e matrici, combinazioni lineari, rango di una matrice, matrice inversa, soluzione di sistemi lineari, autovalori e autovettori, matrici idempotenti, matrici definite positive e matrici semidefinite positive. 3. La dipendenza tra fenomeni: Interpolazione col metodo dei minimi quadrati ordinari (OLS) 4. Il modello di regressione lineare a due variabili e a k-variabili: Le assunzioni di base, la stima (col metodo) OLS, la stima di massima verosimiglianza. Proprietà algebriche delle stime, proprietà statistiche delle stime, il teorema di Gauss-Markov, il coefficiente di determinazione, stima della varianza del termine di disturbo. L'ipotesi di normalità degli errori e le sue implicazioni, distribuzione di forme quadratiche. Indipendenza di forme quadratiche, indipendenza di una forma quadratica e di una funzione lineare, test-t, test-F, forme alternative del test-F, verifica di ipotesi (e restrizioni) lineari. Regressione e previsione 5. Estensioni del modello di regressione: Stima soggetta a restrizioni lineari (minimi quadrati vincolati), verifica di mutamenti strutturali, utilizzo di variabili binarie (dummies), errori di specificazione, multicollinearità. 6. Rimozione di assunzioni base e generalizzazioni del modello: Disturbi non sferici e stime OLS, la stima col metodo dei minimi quadrati Generalizzati (GLS), teorema di Aitken, interpretazione del GLS come OLS su variabili trasformate, eteroschedasticità e autocorrelazione. 7. Elementi di teoria asintotica: (richiami) Convergenza in probabilità e convergenza in distribuzione. Stima in presenza di specificazioni che includono variabili endogene ritardate, variabili strumentali. 8. La stima in presenza di serie storiche non stazionarie (caso univariato): Regressione spuria, il modello a correzione di errore, verifica della stazionarietà, cointegrazione e stima di modelli a correzione di errore. 9. Introduzione ai sistemi di equazioni simultanee: Forma strutturale, forma ridotta, equazioni simultanee e stima col metodo OLS, il problema della identificazione. Cenni su alcuni metodi di stima di modelli ad equazioni simultanee: il metodo dei minimi quadrati indiretti, il metodo delle variabili strumentali, il metodo dei minimi quadrati a due stadi.
2 Testi consigliati a) per l'esame
Greene, W., Econometric Analysis. New York, Macmillan Publishing Company, 1991. Johnston, J., Econometrica, III edizione. Milano, Franco Angeli, 1993. Thomas, R.L, Modern Econometrics: An Introduction. Harlow, Addison-Wesley, 1997. b) per la consultazione
Cappuccio, N. e R. Orsi: Econometria. Bologna, Il Mulino, 1991. Favero, C.: Applied Macroeconometrics. Oxford, Oxford University Press, 2001. Indicazioni agli studenti
Il corso sarà integrato da esercitazioni pratiche al calcolatore. A fine corso lo studente dovrà svolgere un seminario su di un tema assegnato durante il corso stesso. ECONOMETRIA + INFORMATICA (8+2 CFU) CORSO DI LAUREA FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI (L.S.)
Insegnamento mutuato su Econometria -10 CFU Corso di laurea in Scienze economiche ECONOMETRIA AVANZATA - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE (LS)
Prof. A. M. Binotti Oggetto
Il corso avrà per oggetto l'analisi delle serie storiche non stazionarie nell'ambito della metodologia econometrica dei modelli autoregressivi vettoriali (VAR) cointegrati; allo stesso tempo saranno illustrate le principali applicazioni empiriche ai modelli macroeconomici. Programma
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12.
Teoria economica e specificazione dinamica. Processi stocastici stazionari e non stazionari. Trend deterministici e trend stocastici. Common trends e regressioni spurie. Test di non stazionarietà. Non stazionarietà e sistemi dinamici. Analisi di cointegrazione. Modelli autoregressivi vettoriali (VAR) cointegrati. Stime di massima verosimiglianza nei VAR cointegrati: il metodo di Johansen. Test di rango e identificazione delle relazioni di cointegrazione. Esogeneità e causalita. Strategie di scelta dei modelli e identificazione della dinamica di breve periodo: dai VAR cointegrati ai modelli econometrici strutturali. 13. Previsioni e analisi di impulso risposta nei sistemi cointegrati. Le seguenti applicazioni macroeconomiche saranno trattate utilizzando il software: PcGive e PcFiml: -Funzione del consumo.
3 -Domanda di moneta. -Modelli macroeconomici del mercato del lavoro. -Modello IS-LM. -Analisi degli spread tra tassi d'interesse Testi consigliati a) per l'esame
Binotti A. M. (2000), "Serie Storiche non Stazionarie, Cointegrazione e Sistemi Dinamici Lineari". Quaderni Didattici, Università degli Studi di Pisa - Dipartimento di Scienze Economiche; Pisa. Juselius K. (2003), "The Cointegrated VAR Model: Econometric Methodology and Macroeconomic Applications", Mimeo , University of Copenhagen, Denmark. b) per la consultazione
Hamilton J. D. (1994), "Time Series Analysis", Princeton University Press, Princeton. ECONOMIA AGRARIA (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE, ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. Giovanni Balestrieri Oggetto
Nel corso si esaminano le manifestazioni dell’attività agricola nei rapporti con l’economia del territorio e con l’ambiente. Si discutono le forme organizzative dell’agricoltura cosiddetta “industrializzata” e dell’agricoltura ecocompatibile, con riferimento ai paesi sviluppati e in via di sviluppo. Programma
Agricoltura, territorio, ambiente: un legame “naturale”. Le caratteristiche peculiari della produzione agricola. Il processo di modernizzazione dell’agricoltura. Dal modo circolare integrato di produzione agricola alla divisione di compiti fra agricoltura e industria. Specificità della produzione agricola e sua organizzabilità. Le conseguenze della non organizzabilità in linea della produzione agricola. Il peso dell’agricoltura nel sistema economico. La valutazione del peso dell’agricoltura attraverso i bilanci economici delle aziende tipo. La valutazione del peso dell’agricoltura attraverso la contabilità nazionale. La valutazione del peso dell’agricoltura attraverso la tavola delle transazioni. La cooperazione in agricoltura. Caratteristiche dell’offerta di prodotti agricoli. Caratteristiche della domanda di prodotti agricolo-alimentari. L’approccio delle caratteristiche: sostituibilità, segmentazione del mercato, qualità, innovazione di prodotto. Intermediazione e margini nel canale distributivo dei prodotti agricoli. Instabilità e caduta secolare dei prezzi agricoli: presupposto per una politica di stabilizzazione e sostegno dei prezzi ricevuti dagli agricoltori. Le unità intersettoriali di indagine per l’agricoltura. Il sistema o complesso agribusiness. Il sistema agroalimentare. Le filiere agroalimentari. I distretti agroalimentari. I rapporti di coordinazione fra imprese agricole e imprese extra-agricole. I contratti di integrazione verticale (CIV).
4 Obiettivi e strumenti della politica agraria. Le politiche di sostegno dei prezzi. Prezzo minimo garantito e deficiency payment a confronto. Le modalità di applicazione delle politiche di prezzo nella politica agricola comunitaria. L’agricoltura nel contesto internazionale. L’agricoltura nei paesi in via di sviluppo. Divisione internazionale del lavoro e commercio internazionale dei prodotti agricoli. Le barriere non tariffarie e il protezionismo agricolo. La misura del protezionismo agricolo e le trattative in ambito WTO. Testi consigliati a) per l’esame
1) Dispense del corso 2) FANFANI R., L’agricoltura in Italia. Il Mulino, Bologna, 2002 Indicazioni agli studenti
Ai fini del superamento dell’esame, viene richiesto allo studente di scrivere una tesina su temi specifici indicati dal docente, o proposti dallo studente e approvati dal docente. ECONOMIA AZIENDALE (ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI PER LE DECISIONI STRATEGICHE) (S) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Insegnamento mutuato su Analisi dei costi per le decisioni strategiche (Corso di Laurea in Management & Controllo). ECONOMIA AZIENDALE (ECONOMIA DELLE AZIENDE SANITARIE) (S) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE (V.O.)
Insegnamento mutuato su Economia delle aziende sanitarie (Corso di Laurea in Economia aziendale). ECONOMIA AZIENDALE (ECONOMIA DELLE AZIENDE TURISTICHE) (S) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. Salvatore Madonna e Federico Niccolini Oggetto
Il corso si propone di fornire gli strumenti di analisi utili per interpretare carattere e struttura delle aziende della filiera turistica.Nella seconda parte sarà privilegiato lo studio delle aziende ricettive ed, in particolare, il processo di produzione ed erogazione del servizio alberghiero. Programma
Prima Parte «Il fenomeno turistico: i caratteri della domanda turistica» Il sistema turistico Il fenomeno turistico nell'ottica economica e sociale La domanda turistica • La posizione dell’O.M.T. La segmentazione della domanda
5 I presupposti della domanda turistica Le caratteristiche della domanda turistica Il cliente/turista ed i suoi bisogni Alcuni mercati turistici di nicchia Cenni alla realtà toscana Seconda Parte «Il sistema dell'offerta turistica» La qualità nell’offerta turistica La struttura del settore turistico Il package I canali di distribuzione del “prodotto” turistico Gli attori principali dell'offerta turistica: • Le aziende di ristorazione • Le aziende di trasporto • I tour operators • Le agenzie di viaggio Peculiarità del “prodotto” turistico Il ruolo dell'operatore pubblico Il sistema di promozione pubblica Offerta nei mercati turistici di nicchia Cenni alla realtà toscana Terza Parte «Le aziende ricettive: caratteri generali e di struttura» Sviluppo e affermazione dell'industria ricettiva Tendenze evolutive nel settore ricettivo La classificazione delle aziende ricettive L'organizzazione dell'offerta alberghiera Quarta Parte «Produzione ed erogazione del servizio alberghiero» Il sistema di produzione ed erogazione: la «servuction» Gli elementi del sistema di servuction: • il cliente • il supporto fisico • il personale (in particolare, il personale di contatto) I rapporti tra gli elementi del sistema: • Le relazioni primarie • Le relazioni interne • Le relazioni di concomitanza Caratteristiche del servizio alberghiero: • I caratteri «primari» • I caratteri «secondari» Analisi del processo produttivo: • Ricevimento e Portineria • Il servizio di appartamento • Ristorazione e Bar • Gli altri servizi accessori • Manutenzione e servizi tecnici Testi consigliati a) per l'esame
6 Salvatore Madonna «L'azienda alberghiera. Mercato, struttura e caratteri operativi», Giuffrè editore, Milano, 2001 b) per la consultazione
RISPOLI M. e TAMMA M. «Le imprese alberghiere nell'industria dei viaggi e del turismo», Cedam, Padova, 1996 Indicazioni agli studenti
I docenti, durante il corso, potranno fornire materiale aggiuntivo. ECONOMIA AZIENDALE (RAGIONERIA INTERNAZIONALE) (S) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.), ECONOMIA AZIENDALE (V.O.)
Prof. Marco Allegrini Cultori: Dott. Paolo Martini Oggetto
Il corso tratta della comunicazione economico-finanziaria d'azienda nel contesto internazionale. Approfondisce, in particolare, i principi contabili dello IASB, gli aspetti connessi alla loro diretta applicazione nell'Unione Europea. Programma
1) La ragioneria internazionale. Aree e cause di differenziazione delle prassi contabili a livello internazionale. Il caso italiano nel contesto internazionale. Armonizzazione e standardizzazione. Ruolo e contenuti della IV Direttiva Cee. L’attuazione della IV Direttiva Cee. 2) Il ruolo dello IASB. L’applicazione diretta degli IAS nell’Unione Europea. Comparazione dei principi contabili dello IASB con i principi contabili italiani. Problematiche relative alla prima applicazione dei principi IAS in Italia. Il bilancio dei gruppi multinazionali. Testi consigliati a) per l'esame
A. PICOLLI (a cura di), Principi contabili internazionali, Milano, Il Sole - 24 Ore, con particolare riferimento ai seguenti «standard» : IAS 1, IAS 7, IAS 16, IAS 17, IAS 36, IAS, 37, IAS 38, IAS 39. b) per la consultazione
G. RUSCONI (a cura di), Bilanci in Europa, Milano, Il Sole 24 Ore. S. ZAMBON, Profili di ragioneria internazionale e comparata, Padova, Cedam. A. VIGANO' (a cura di), Elementi di Ragioneria Internazionale, EGEA Indicazioni agli studenti
Il docente metterà a disposizione degli studenti del materiale integrativo su alcuni aspetti del programma. Il corso prevede anche alcune lezioni di taglio applicativo e dei lavori di gruppo in cui saranno analizzati i bilanci di alcune aziende straniere e di primarie aziende italiane quotate negli Stati Uniti. E’ richiesto l’utilizzo dell’ultima edizione dei testi consigliati. ECONOMIA AZIENDALE (VALUTAZIONE D’AZIENDA) (S) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.), ECONOMIA AZIENDALE (V.O.)
7 Insegnamento mutuato su Valutazioni d’Azienda – I Modulo (Corso di Laurea in Economia Aziendale). ECONOMIA AZIENDALE I - CORSO A - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Enrico Gonnella Ricercatori: Dott.ssa Lucia Talarico Cultori: Prof. Alessandro Gasperini, Dott. Antonio Nazaro Oggetto
Il corso verte sui fondamenti dell’indagine economico-aziendale. L’azienda è osservata nei suoi profili strutturali, dinamici e relazionali, in particolare negli andamenti finanziari ed economici, allo scopo di coglierne le condizioni ultime di funzionamento. Programma
Parte I: lineamenti generali L’attività economica - L’economia aziendale: genesi e interpretazioni - Le dottrine “minori” Concezioni d’azienda- Classificazioni delle aziende - L’azienda nei suoi profili e nel suo “ordine” - Le risorse aziendali e la struttura produttiva - La dinamica aziendale: processi decisionali e gestionali - L’interazione azienda-ambiente - Mercati e settori - Funzione sociale dell’azienda L’azienda come fenomeno rischioso - Fasi di vita del fenomeno aziendale. Parte II: reddito e capitale Patrimonio e capitale - Il capitale: aspetto qualitativo e aspetto quantitativo - L’equazione del capitale - Il prospetto del capitale - Misurazione e valutazione - Logiche valutative nella determinazione del capitale di funzionamento - Valutazione funzionale - Deviazioni dal valore funzionale - Ammortamento: aspetti economici, finanziari, contabili - Il prospetto del capitale: possibilità e limiti sul piano informativo - La gestione e la sua osservazione - Reddito globale e reddito di periodo - “Aspetti” della gestione: monetario, numerario, finanziario ed economico Fatti e operazioni di gestione - Analisi dei fatti di gestione e delle “variazioni” - Conto, sistema di scritture, metodo di scritture - Gli scopi della rilevazione contabile - Il metodo della partita doppia - Cenni ai principali sistemi contabili - Il sistema del capitale e del risultato economico - La rilevazione in partita doppia dei fatti di gestione - L’assestamento dei conti (principio di competenza e principio di prudenza), la chiusura dei conti, la riapertura dei conti - Bilancio di periodo di diretta derivazione scritturale - Il bilancio civilistico: lineamenti generali - Il capitale economico - Il capitale di liquidazione - Valore aggiunto: concetto e rappresentazione - Le informazioni in azienda. Parte III: funzionamento dell’azienda Il fabbisogno di finanziamento: aspetti quantitativi e qualitativi - La copertura del fabbisogno di finanziamento: profili quantitativi e qualitativi - Autofinanziamento e finanziamenti esterni Forme di finanziamento - Punte e stasi finanziarie: fronteggiamento - La leva finanziaria. Andamenti finanziari e andamenti economici: interrelazioni - L’equilibrio aziendale: aspetti economico, finanziario, patrimoniale - Difficoltà e crisi aziendali - Redditività ed economicità: relazioni - Le aree gestionali e i connessi risultati - ROI e ROE - Il gruppo e l’economicità superaziendale. L’economicità a livello parziale - Comunanza e congiunzione dei costi, connessione dei prezzi - I risultati parziali - I costi di produzione - Costi diretti e costi indiretti - L’allocazione dei costi - I centri di costo - I sistemi di calcolo dei costi di produzione - Le configurazioni di costo - La
8 variabilità dei costi - Costi totali e costi unitari - L’analisi costi-volumi-risultati - Il “Kreislauf” La leva operativa. Soggetto giuridico e soggetto economico - Il fine del soggetto economico - I modelli di governo dell’azienda Testi consigliati a) per l'esame
MARCHI L. (a cura di), Introduzione all’economia aziendale. Il sistema delle operazioni e le condizioni di equilibrio aziendale, Torino, Giappichelli, 2003; AA.VV., Esercitazioni di Ragioneria Generale. Contabilità e bilancio, Pisa, Il Borghetto, 2003. A. Gasperini, E. Gonnella, A. Nazaro, Esercitazioni di Ragioneria Generale. Supplemento 20032004, Pisa, Il Borghetto, 2003. b) per la consultazione
CORTICELLI R., La crescita dell’azienda, ult. ed. GIANNESSI E., L’equazione del fabbisogno di finanziamento, ult. ed. GIANNESSI E, Il “kreislauf” tra costi e prezzi, ult. ed. CAVALIERI E., FERRARIS FRANCESCHI R., Economia aziendale, ult. ed. Indicazioni agli studenti
Nel corso dell'anno saranno distribuite fotocopie costituenti parte integrante del materiale di studio. Ulteriori indicazioni circa gli argomenti trattati, i testi consigliati, la preparazione e le modalità di svolgimento delle prove di esame saranno fornite in aula e ai ricevimenti. ECONOMIA AZIENDALE I - CORSO B - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Renzo Corticelli Cultori: Dott. Riccardo Vitti, Dott. Maurizio Buratti, Dott. Roberto Dell'omodarme, Dott. Antonio Irilli Oggetto
Il Corso verte sulle condizioni di ordine ed equilibrio dell'azienda; in particolare, sul contributo delle rilevazioni all'individuazione dei punti di equilibrio. Programma
Parte prima: rilevazione della dinamica aziendale L'economia aziendale; ruolo della Ragioneria. L'azienda: struttura e dinamica. La combinazione produttiva: lavoro umano e capitale. Il capitale, come strumento produttivo - aspetti qualitativo e quantitativo - capitale netto - capitale di funzionamento - l'inventario. Valutazione funzionale - deviazioni: non volute e volute (politiche). Analisi dei fatti di gestione - l'oggetto di studio - i due aspetti: originario e derivato impostazione patrimoniale - evoluzione all'analisi di tipo dinamico. Rilevazione - conto, sistema, metodo. La partita doppia - fondamenti del metodo. Uguaglianze tipiche del metodo della partita doppia. Scritture: apertura, gestione, assestamento, chiusura. Il bilancio di periodo, in derivazione naturale dalle scritture doppie. Contabilità, valutazioni, bilancio: rapporti. Valutazioni funzionali: condizionamenti civilistici e fiscali.
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Parte seconda: dinamica aziendale L'azienda: struttura e dinamica - la produzione nel tempo - funzione sociale. L'ordine - aspetti: combinatorio, sistematico, di composizione - natura: unitaria, specifica, dinamica - contenuto economico. Rapporto "azienda-ambiente". Dimensione dell'azienda - parametri, sfasamenti - carattere complesso e relativo - significato sul piano economico - elasticità dell'unità produttiva. Politica di gestione - orientamento innovativo: aree, condizioni, effetti esterni e interni - carattere complesso della politica di produzione. Rinnovo di fattori e processi - obsolescenza subita e voluta - controllo dell'obsolescenza. Andamenti finanziari ed economici - aspetti della gestione; mentalità del soggetto - schema globale e dinamico - sfasamenti temporali; autofinanziamento - influenze reciproche. L'equilibrio - aspetti: finanziario ed economico - natura: unitaria, specifica, dinamica - verifica e interpretazione nel tempo. Ordine ed equilibrio: differenze e rapporti - possibilità e limiti segnaletici del bilancio. L'equilibrio economico durevole - fine o condizione di vita - economia e socialità: rapporti. La crescita dell'azienda - ampliamento dimensionale - miglioramento dell'equilibrio. Economicità: complessiva e particolare. Il giudizio di convenienza - componenti di costo: diretti e indiretti, variabili e costanti - relatività delle distinzioni; rapporti - costo unitario, configurazioni - confronto "costo-ricavo unitario" - il "Kreislauf". Soggetto aziendale - coinvolgimento dei portatori del lavoro. Bilancio, inflazione, rinnovo dei fattori plurennali, politica aziendale: rapporti. Testi consigliati a) per l'esame
- Un testo di Ragioneria generale. - AA.VV. - Esercitazioni di Ragioneria generale. Contabilità e bilancio; Pisa, Il Borghetto, 2003. - BURATTI, DELL'OMODARME, IRILLI, VITTI - Esercitazioni di Ragioneria generale, Contabilità e bilancio - Supplemento a.a. 2003-2004 - Corso B; Pisa, Il Borghetto, 2003. - CORTICELLI R. - La crescita dell'azienda - ordine ed equilibrio nell'unità produttiva; seconda edizione riveduta e ampliata, Milano, Giuffrè, 1998. - GIANNESSI E. - Il "Kreislauf" tra costi e prezzi; Milano, Giuffrè, 1982. - CORTICELLI R. - L'obsolescenza degli impianti - riflessi sulle condizioni di equilibrio delle aziende; seconda edizione riveduta, ristampa, Milano, Giuffrè, 1992. In particolare, i capitoli V, VIII e XI. b) per la consultazione
- GIANNESSI E., Appunti di Economia aziendale. - GIANNESSI E., I Precursori. - GIANNESSI E., L'equazione del fabbisogno di finanziamento. - CORTICELLI R., I giudizi di convenienza. Indicazioni agli studenti
Informazioni particolari sullo svolgimento del Corso e la preparazione dell'esame saranno date in aula. L'esame prevede: prova intermedia di apprendimento, scritto, orale. ECONOMIA AZIENDALE I - CORSO C - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
10 Prof. Francesco Poddighe Cultori: Prof. Coronella; Prof. Madonna; Dott.Masini; Dott.ssa Pierotti; Dott.ssa Prosperi; Dott.ssa Tedeschi; Dott. Roberto Verona; Dott. Vivaldi Oggetto
Il corso si sviluppa in due parti: la prima, analizza le problematiche di natura istituzionale; la seconda, il movimento dei valori connesso alle varie classi di operazioni di gestione. Inoltre, si esamina la formula logico-tecnica del capitale e del reddito. Programma
Parte prima – Istituzioni di economia aziendale. Il fenomeno aziendale; l'azienda ed i suoi caratteri strutturali e dinamici; l'ordine: il concetto, gli aspetti e la natura; lo svolgimento dell'attività economica e la remunerazione dei fattori produttivi. Il contenuto, le possibilità e le problematiche connesse alle varie fasi della vita aziendale: preaziendale, istituzionale, dinamico-probabilistica e finale; gli studi di fattibilità e la progettazione aziendale; la configurazione dimensionale; il fabbisogno di finanziamento e le diverse forme di soddisfacimento; la scelta localizzativa; la forma giuridica; il processo produttivo ed i fattori che ne consentono lo svolgimento; reperimento, utilizzazione, manutenzione e rinnovo dei fattori pluriennali; i riflessi finanziari ed economici degli investimenti durevoli; il collocamento della produzione allestita sui mercati di sbocco. L'equilibrio economico a valere nel tempo.
Parte seconda – Analisi e registrazione delle operazioni di gestione. L'analisi della gestione e il movimento dei valori connesso alle varie classi di operazioni: il movimento dei valori connesso all'operazione di finanziamento; il movimento dei valori connesso all'operazione di investimento (acquisizione dei fattori produttivi specifici, pluriennali e di esercizio); il movimento di valori connesso alle operazioni di trasformazione tecnico-economica e vendita. Introduzione alla tecnica di rilevazione contabile secondo il metodo della partita doppia: la registrazione delle operazioni basilari. La formula logico-tecnica del patrimonio; la formula logico-tecnica del reddito; le più importanti operazioni di integrazione ed assestamento della contabilità; la redazione dei prospetti di sintesi. Testi consigliati a) per l'esame
Parte prima: PODDIGHE F., L'azienda nella fase istituzionale, Plus Editore, Pisa, 2001. PODDIGHE F., La localizzazione. Aspetti e riflessi economico-aziendali, Pacini Editore, Pisa, 1997 (seconda ristampa). GIANNESSI E., Appunti di economia aziendale, Pacini Editore, Pisa, 1990 (seconda ristampa) – [Parte Prima e Parte Seconda] Parte seconda: PODDIGHE F., CORONELLA S., Processo di gestione e bilancio di esercizio: profili logicotecnici, (in corso di pubblicazione). CARAMIELLO C., Ragioneria generale ed applicata, Vol. 1, Ragioneria Generale, Mursia, Milano, ultima edizione. CARAMIELLO C., Ragioneria generale ed applicata, Vol. 2, Ragioneria Applicata, Mursia, Milano, ultima edizione (limitatamente agli argomenti affrontati a lezione). Per le esercitazioni:
11 Coronella, Madonna, Masini, Prosperi, Verona e Vivaldi, Profili di Economia Aziendale e di Ragioneria. La rilevazione contabile delle operazioni di gestione (a cura di F. PODDIGHE),Volume Secondo, Cedam, Padova, 2003. b) per la consultazione
Giannessi E., Il "kreislauf" tra costi e prezzi come elemento determinante delle condizioni di equilibrio del sistema d'azienda, Giuffrè,Milano, 1982. Giannessi E., L'equazione del fabbisogno di finanziamento, Giuffrè, Milano, 1982. Indicazioni agli studenti
Il programma viene svolto interamente in aula. L'esame consiste in una prova scritta ed una orale. La commissione d'esame è formata dal titolare del corso e da uno o più cultori della materia, così come indicati sopra. Ulteriori informazioni verranno fornite all'inizio del corso. ECONOMIA AZIENDALE I - CORSO D - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Rosella Ferraris Franceschi Ricercatore: Lucia Talarico Cultori: Giuseppina Iacoviello, Antonio Parbonetti, Arianna Lazzini
Oggetto Scopo del corso è offrire agli studenti una conoscenza organica delle teorie, del metodo di ricerca, del linguaggio quantitativo che rientrano nel dominio dell'economia aziendale contemporanea. Oggetto del corso è il sistema dell'azienda. Lo studio di essa viene condotto nell'aspetto oggettivo (analisi degli andamenti economici, finanziari, monetari) ed in quello soggettivo (analisi delle attività di gestione svolte dai managers). Programma Il programma si compone di due parti. La parte generale è di tipo istituzionale e si occupa della teoria dell'azienda, della dinamica delle operazioni, della teoria dei valori e delle rilevazioni con particolare attenzione alla rilevazione del risultato economico di periodo. La parte speciale è dedicata all'approfondimento di temi di particolare rilievo: la struttura finanziaria,la sua progettazione e la liquidità, la determinazione dei costi e le relazioni tra costi di un oggetto, prezzi e ricavi per le decisioni. PARTE GENERALE : Teoria economico aziendale, operazioni e valori, rilevazione e rappresentazione del risultato economico di un periodo. 1 - L'azienda CONCETTI BASE: Attività economiche e attività aziendali - La funzione di produzione economica - Il fenomeno azienda ed i criteri per la sua identificazione nel campo economico. LA STRUTTURA: I fattori produttivi - Lavoro umano, attività manageriale e imprenditoriale Capitale ed elementi ad esso riconducibili - Le condizioni intangibili- L'assetto istituzionale, il soggetto economico, problemi di "corporate governance". IL FUNZIONAMENTO: Il sistema delle operazioni - La combinazione dei fattori produttivi - La composizione delle forze interne ed esterne - Il tempo - L'autonomia. LO SCOPO: Il processo di trasformazione produttiva e la funzione di produzione di ricchezza L'equilibrio economico durevole ed evolutivo - Le componenti dell'equilibrio economico:
12 l'aspetto della redditività, quello della competitività, la dimensione sociale e lo sviluppo - La condizione di equilibrio finanziario. I MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL'ATTIVITA' AZIENDALE: i modelli sistemici. In particolare: il modello input-output, il modello a relazioni circolari. LA GESTIONE: Le attività (scelte, decisioni, operazioni) di gestione strategica - Le attività di gestione operativa L'ORGANIZZAZIONE: struttura organizzativa, stile di direzione, meccanismi di coordinamento (cenni). LA DIMENSIONE AZIENDALE- La crescita economica: aspetto qualitativo e dimensionale - Le aggregazioni aziendali - I gruppi (cenni). 2 - Analisi delle operazioni aziendali, teoria dei valori e determinazione del risultato economico di un periodo DINAMICA DELLE OPERAZIONI attinenti alla produzione, ai finanziamenti, agli investimenti DETERMINAZIONI QUANTITATIVE: aspetto originario e derivato -Circuito economico e finanziario, andamenti e valori che lo esprimono ECONOMICITA' E REDDITIVITA' - Analisi, valutazione e rappresentazione delle posizioni di redditività raggiunte in un periodo amministrativo DETERMINAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO, DEL CAPITALE NETTO, DEL CAPITALE DI FUNZIONAMENTO, natura e significato di tali valori - La loro rappresentazione nel bilancio di esercizio. L'AUTOFINANZIAMENTO in senso stretto ed in senso lato. LE POSIZIONI DI ECONOMICITA' PARTICOLARE E L'EFFICIENZA INTERNA: costi, ricavi, risultati particolari. LA STRUTTURA FINANZIARIA: analisi delle posizioni di equilibrio finanziario e monetario. PARTE SPECIALE: 3 - PROBLEMA FINANZIARIO Relazioni tra andamenti economici e finanziari - La rappresentazione delle posizioni di equilibrio future e la programmazione: equazione economica, equazione finanziaria - Fabbisogno di finanziamento e sua determinazione - Le punte e le stasi finanziarie: vie per il loro fronteggiamento e controllo della liquidità 4 - COSTI, PREZZI E RICAVI D'AZIENDA Il fenomeno del costo nell'economia, concetti, natura, tipologie - La determinazione dei costi aziendali, comunanza, specialità, imputazione con criteri diretti e indiretti, metodi d'imputazione Costo originario, costo derivato e configurazioni di costo - Significatività dei dati: incertezze di entità, di distribuzione, d'imputazione - Incertezze della colonna dei ricavi - Le teorie più recenti in tema di trattamento dei costi - Analisi degli andamenti di costanza e variabilità dei costi a fini decisionali- Teorie del Clark e dello Schmalenbach - Fenomeno del Kreislauf - Analisi volumi/costi/risultato e diagramma di redditività. Testi consigliati per l'esame: - E. CAVALIERI, R. FERRARIS FRANCESCHI, Economia aziendale, volume I: Attività aziendale e processi produttivi, Torino, Giappichelli, 2000. - GIANNESSI E., L'equazione del fabbisogno di finanziamento, Milano, Giuffrè, 1982 . - GIANNESSI E., Il Kreislauf tra costi e prezzi, Milano, Giuffrè, 1982 . - GIANNESSI E., Considerazioni introduttive sul metodo storico, Milano, Giuffrè, 1992. Testi di consultazione AIROLDI G.-BRUNETTI G.-CODA V., Economia aziendale, Bologna, Il Mulino, 1994.
13 FAVOTTO F., Economia Aziendale, modelli, misure, casi., Milano, McGraw-Hill, 2001. CERBIONI F.- CINQUINI L.- SOSTERO U., Contabilità e bilancio, Milano, McGraw-Hill, 2003 Indicazioni agli studenti Gli argomenti indicati nel programma verranno trattati in modo adeguato al loro grado di complessità durante le lezioni ed esercitazioni. Il Corso prevede lo svolgimento di una Prova intermedia (scritta) che si terrà nel periodo previsto dal calendario dell'anno accademico 2003/04 e di una seconda prova scritta la cui data verrà comunicata alla fine del Corso. Le due prove intermedie sono facoltative. L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Chi non abbia sostenuto le prove intermedie (scritte) è comunque tenuto a sostenere una prova scritta prima di accedere all'orale ECONOMIA AZIENDALE I - CORSO E - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Bianchi Martini Ricercatore: Cecilia Chirieleison Cultori: Marco Marchi Oggetto
Oggetto del corso è l'azienda nei suoi elementi costitutivi, nei fenomeni che la interessano e nelle sue caratteristiche evolutive. In tale ambito si vuole offrire agli studenti una conoscenza organica delle teorie, nonché del linguaggio quantitativo della scienza economico aziendale. Programma
PARTE GENERALE * l’azienda ed i suoi caratteri distintivi (l’uomo, i fattori produttivi, il sistema, la permanenza nella mutabilità, l’unità, l’attività svolta, lo scopo); * classificazione dei fattori della produzione; input e output dell’attività aziendale; * i “requisiti” di aziendalità (economicità, durata, autonomia, sistematicità); * L’economia aziendale e le dottrine componenti; * gli “ordini” che caratterizzano la vita aziendale: combinatorio, sistematico, di composizione; * interpretazione del concetto di azienda e sue caratteristiche evolutive; * definizioni di azienda; * l’azienda nella prospettiva oggettiva e soggettiva; * il soggetto giuridico ed il soggetto economico; * i modelli di rappresentazione dell’attività aziendale: il modello sistemico; * i sottosistemi del sistema aziendale; * la formula imprenditoriale; * la “dimensione” economica, competitiva e sociale del finalismo aziendale; * efficienza ed efficacia, economicità; * il vantaggio competitivo nell’approccio porteriano e nella resource based view: cenni; * il sistema aziendale delle idee, delle decisioni e delle operazioni; * l’orientamento strategico di fondo; * la gestione ed il problema strategico; * le strategie aziendali (cenni); * le classificazioni delle aziende; * la dimensione aziendale; * le aggregazioni aziendali: i gruppi; PARTE SPECIALE
14 * il circuito economico ed il circuito finanziario, andamenti e valori; * dinamica delle operazioni attinenti la produzione ed i finanziamenti; * aspetto monetario, finanziario ed economico della gestione; * le rilevazioni sistematiche ed analitiche: introduzione; * gli obiettivi della contabilità generale; * l’utilizzo del computer nel trattamento delle informazioni; * il sistema delle operazioni; * concetto di variazione. * il conto, il metodo della partita doppia; * rilevazione delle principali operazioni gestionali; * scritture di integrazione e di rettifica; * problemi attinenti la determinazione del capitale e del risultato economico; * introduzione al bilancio; * analisi e rappresentazione dei valori patrimoniali; * analisi e rappresentazione dei valori economici; * analisi e valutazione delle posizioni di redditività raggiunte; * cenni al valore dell’azienda: il capitale di funzionamento, il capitale economico ed il capitale di liquidazione; * la contabilità analitica; * costi, prezzi, ricavi e risultati particolari; * le componenti di costo e le configurazioni di costo; * costanza e variabilità dei componenti di costo; * le incertezze della colonna dei costi e della colonna dei ricavi; * analisi costi/volumi/risultati; * l’equazione economica e l’equazione finanziaria; * il fabbisogno di finanziamento e la sua determinazione; * le fonti di finanziamento; * l’autofinanziamento; * analisi e valutazione dell’equilibrio economico, finanziario e monetario. Testi consigliati a) per l'esame
Bertini U., Il sistema d’azienda. Schema di analisi, Giappichelli, Torino . Cavalieri E., Ferraris Franceschi R., Ranalli F., Economia aziendale, vol. 1 Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino. Marchi (a cura di), Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, Torino. Marchi (a cura di), Introduzione all’Economia Aziendale, Giappichelli, Torino. Indicazioni agli studenti
Tutti gli argomenti indicati verranno svolti in classe. Più precise indicazioni sull’uso dei testi di esame, di quelli per la consultazione e su altre indicazioni bibliografiche di approfondimento o materiali didattici aggiuntivi verranno date nel corso delle lezioni. ECONOMIA AZIENDALE II (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO, SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIIO (LS)
Prof. Paola Miolo Vitali Ricercatore: Dott. Riccardo Giannetti Cultori: Dott. Lucia Bonechi, Dott. Arianna Pitzalis Oggetto
15 Il corso si propone di ampliare e approfondire le problematiche introdotte nell'insegnamento di Economia Aziendale al primo anno per affrontare la complessità decisionale e operativa dell’azienda. Obiettivo del corso è il richiamo di fondamenti di Economia Aziendale secondo un approccio manageriale Programma
A - MODELLI INTERPRETATIVI AZIENDALI 1. ECONOMIA AZIENDALE E MANAGEMENT 2. L'AZIENDA COME SISTEMA INTERATTIVO 3. IL SISTEMA UMANO AZIENDALE E LA SUA ORGANIZZAZIONE 3.1. La struttura organizzativa 3.2. I meccanismi operativi (eccetto II.3) 4. IL MODELLO PER AREE FUNZIONALI 4.1. La logica del modello 4.2. L'analisi delle aree funzionali: produzione (eccetto III.4.2 e III.4.4), marketing, ricerca & sviluppo (eccetto III.3.2 e III.3.3), programmazione e controllo (eccetto III.5.4), sistemi informativi (eccetto III.6.3 e III.6.4), organizzazione & personale (eccetto III.7.2), finanza (eccetto III.8.2). 5. LA “CATENA DEL VALORE” 5.1. La logica del modello 5.2. I collegamenti nella catena del valore 5.3. La catena del valore nel sistema del valore 6. ATTIVITÀ E PROCESSI 6.1. La logica del modello 6.2. L'analisi di alcuni processi ricorrenti: evasione ordini e acquisizione ordini 7. IL MODELLO A RELAZIONI CIRCOLARI IN PROSPETTIVA STRATEGICA 7.1. La logica e le variabili del modello 7.2. Introduzione dei concetti di: strategia, orientamento strategico di fondo, formula imprenditoriale 8. L’IMPIEGO DEI MODELLI AZIENDALI NELLE DECISIONI B - DECISIONI, MODELLI DI MISURAZIONE E DI INFORMAZIONE 9. DECISIONI, PROCESSI DECISIONALI E MISURAZIONI 10. MODELLI PER LE MISURAZIONI DI SINTESI DELLA PERFORMANCE AZIENDALE 10.1 Il modello del bilancio e l’analisi economico-finanziaria (eccetto II.1.4) 10.2. Il modello del valore: il concetto di capitale economico, la creazione del valore, la misura del valore, l'economic value added (eccetto pagg. 71 e 72) 11 DIMENSIONI CRITICHE E MODELLI QUANTITATIVI DI SUPPORTO 11.1 I costi (eccetto pagg. 116-120) 11.2 La qualità 11.3 Il tempo 12 IL SISTEMA DI REPORTING INTERNO PER LE DECISIONI 12.1 Il sistema di reporting interno: concetti generali 12.2 Il monitoraggio dei fattori critici di successo 12.3 Schemi di reporting (eccetto IV.4 e IV.5.2) C - APPROFONDIMENTO INDIVIDUALE Lettura di un articolo tratto da un elenco di riviste proposte durante le lezioni, attinenti agli argomenti sviluppati nei moduli del corso, oppure di un capitolo dei testi indicati. Testi consigliati a) per l'esame
16 PAOLA MIOLO VITALI (a cura di), Corso di Economia Aziendale, Voll. I-II, Torino, Giappichelli 2000 b) per la consultazione
I testi di consultazione saranno comunicati all’inizio del corso. ECONOMIA AZIENDALE II - CORSO A - (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
I MODULO Prof. Luca Anselmi Ricercatore: Dott. Alessandro Capocchi Cultori: Dott. Daniele Baroni - Dott. Simone Lazzini - Dott. Alessandro Stefani Oggetto
L'obiettivo del corso è l'ampliamento ed il completamento dell'analisi delle problematiche di management all'interno delle aziende. Particolare attenzione verrà posta anche sul processo di cambiamento che ha coinvolto la pubblica amministrazione e sulla tematica relativa al Family Business. Programma
Il primo modulo del Corso intende sviluppare ed approfondire i seguenti argomenti: 1. Approfondimento del sistema d'azienda. 2. Il sistema dell'impresa nel sistema di mercato: caratteristiche strutturali; impresa e ambiente; organizzazione e gestione; il management; aspetto soggettivo ed oggettivo della vita aziendale. 3. Il processo di cambiamento e di "aziendalizzazione" del settore pubblico in Italia: l'impresa pubblica; le partecipazioni statali; il processo di "privatizzazione". 4. L'approccio strategico: le ASA, la catena del valore, la formula imprenditoriale di successo. 5. Elementi e principi di Family Business: le aziende familiari di successo in Toscana. Testi consigliati a) per l'esame
ANSELMI L. e LATTANZI N., (a cura di), Elementi per il Management e dinamica aziendale. Andamenti, decisioni, risultati. Torino, Giappichelli, 2002. Capitolo 1 - Capitolo 2 - Capitolo 3 Capitolo 4 - Capitolo 9. ANSELMI L., Le partecipazioni statali oggi, Torino, Giappichelli, 1998, con appendice di aggiornamento di L. Marinò, Le strategie di privatizzazione, Torino, Giappichelli, 1998. ANSELMI L., Aziende familiari di successo in Toscana, Milano, Franco Angeli, 1999. Capitolo 1 - Capitolo 2 - Capitolo 3 - Capitolo 4 - e i casi che verranno esposti a lezione. b) per la consultazione
FERRERO G., Impresa e Management, Milano, Giuffré, 1980 BERTINI U., Il sistema d'azienda, Torino, Giappichelli, 1990 CODA V., L'orientamento strategico d'impresa, Torino, UTET, 1988 GIOVANELLI L., Le valutazione d'azienda, Pisa, Il Borghetto, 1995. II MODULO Prof. Alessandro Capocchi Cultori: Dott. Daniele Baroni - Dott. Simone Lazzini - Dott. Alessandro Stefani
17 Oggetto
L'obiettivo del corso è l'ampliamento ed il completamento dell'analisi delle problematiche di management all'interno delle aziende. Particolare attenzione verrà posta sulle tematiche della programmazione e del controllo della gestione, della contabilità analitica e dei fondamenti di bilancio. Programma
Il secondo modulo del Corso intende sviluppare ed approfondire i seguenti argomenti: 1. Elementi principali della rilevazione dei fatti di gestione. 2. Modelli di rappresentazione ed analisi degli andamenti aziendali. 3. Elementi per la programmazione ed il controllo della gestione: principali caratteri del processo di pianificazione e controllo aziendale; il processo di formulazione del budget; il sistema di reporting come supporto informativo della direzione operativa e strategica; la classificazione e le configurazioni di costo; la determinazione dei costi: full costing e direct costing; l'analisi del valore. 4. Il tema della qualità: la programmazione ed il controllo della qualità; gli strumenti ed i costi. 5. Il Bilancio di esercizio: il bilancio come sistema dei valori aziendali; gli schemi di bilancio; i principi di redazione del bilancio; i criteri di valutazione delle poste di bilancio. 6. Introduzione alle tematiche di valutazione d'azienda: la valtazione del capitale economico e del valore di mercato secondo l'applicazione dei metodi di valutazione patrimonilai, reddituali, misti, finanziari. Testi consigliati a) per l'esame
ANSELMI L. e LATTANZI N., (a cura di), Elementi per il Management e dinamica aziendale. Andamenti, decisioni, risultati. Torino, Giappichelli, 2002. Capitolo 5 - Capitolo 6 - Capitolo 7 Capitolo 8. QUAGLI A., Bilancio di esercizio e princiopi contabili, Torino, Giappichelli, 2001. Capitolo 1 (tranne il paragrafo 1.6) - Capitolo 2 (tranne paragrafo 2.4) - Capitolo 3 (tranne paragrafo 3.2.4, 3.3.10, 3.3.11 e 3.5) - Capitolo 4 (tranne il paragrafo 4.4.) - Capitolo 5 (tranne i paragrafi 5.7 e 5.9) - Capitolo 6 (tranne il paragrafo 6.4) - Capitolo 8 (tranne i paragrafi 8.2, 8.5 e 8.6) - Capitolo 10 (tranne il paragrafo 10.12) - Capitolo 11 (tranne i paragrafi 11.6 e 11.7) - Capitolo 12. b) per la consultazione
FERRERO G., Impresa e Management, Milano, Giuffré, 1980 BERTINI U., Il sistema d'azienda, Torino, Giappichelli, 1990 CODA V., L'orientamento strategico d'impresa, Torino, UTET, 1988 GIOVANELLI L., Le valutazione d'azienda, Pisa, Il Borghetto, 1995. ECONOMIA AZIENDALE II – CORSO B - (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
Prof. Nicola Lattanzi Cultori: Dott. Antonio Parbonetti Oggetto
Lo studio dell’azienda nella sua valenza di fenomeno unitario indagato nel significato dei suoi fattori discriminanti alla luce dei cambiamenti in atto; studio finalizzato alla comprensione degli andamenti aziendali (quantitativi e non); attenzione è riservata alla dimensione strategica del reddito. Programma
18 In una prima parte l’attenzione è rivolta all’osservazione della dinamica propria del circuito dei finanziamenti e del circuito degli investimenti; la loro scomposizione in circuiti aziendali analitici (circuito del capitale proprio, circuito del capitale ricevuto da terzi, circuito della produzione e circuito del capitale concesso a terzi) consente, ricorrendo all’analisi dei valori, l’individuazione ed il posizionamento funzionale del fatto di gestione all’interno della dinamica aziendale. L’analisi dei singoli fatti di gestione costituisce, pertanto, la base per la rilevazione amministrativa mediante l’impiego della partita doppia. Sulla base di queste premesse viene osservato ed indagato il processo di formazione del bilancio di esercizio applicando il sistema del reddito e dedicando particolare attenzione ai principi redazionali ed ai criteri di valutazione con le relative scritture di rilevazione amministrativa sia dei fatti di gestione, sia delle operazioni di integrazione e rettifica di fine periodo. I singoli fatti di gestione sono osservati in una prospettiva economico-aziendale, in una civilistica e solo con brevi richiami in una fiscale. Brevi cenni, inoltre, sul ruolo e la funzione dei principi contabili nazionali ed internazionali. Il modello del bilancio di esercizio è altresì indagato in merito alla capacità di rappresentazione degli andamenti aziendali; in tal senso particolare rilievo è attribuito al sistema informativo aziendale del quale il bilancio di esercizio costituisce base fondamentale ed imprescindibile. La parte finale del corso affronta la tematica dell’analisi di bilancio per indici finalizzata ad una interpretazione prospettica degli andamenti; in questa direzione, infine, il mutato rapporto azienda ambiente impone una riflessione sui possibili nuovi contenuti informativi di cui il bilancio sociale è espressione. Testi consigliati a) per l'esame
Anselmi L., Lattanzi N., (a cura di) Elementi di management e dinamica aziendale. Andamenti, decisioni, risultati, Torino, Giappichelli, 2002 Marchi L., (a cura di) Contabilità di impresa e valori di bilancio, Torino, Giappichelli, 2002 Paganelli O., Analisi di bilancio, Torino, UTET Libreria, 1988 b) per la consultazione
Cerbioni F., Cinquini L., Sòstero U., Contabilità e bilancio, Milano, McGraw-Hill, 2003 Terzani S., Introduzione al bilancio di esercizio, Padova, Cedam, 1995 Zavani M., Il valore della comunicazione aziendale, Torino, Giappichelli, 2001 Indicazioni agli studenti
Materiali di approfondimento verrano forniti durante il corso. ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA BANCA FINANZA E MERCATI FINANZIARI, ECONOMIA AZIENDALE, ECONOMIA E COMMERCIO, ECONOMIA AZIENDALE V.O.
Prof. Fabiano Colombini
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI II (5 CFU) CORSO DI LAUREA BANCA, BORSA E ASSICURAZIONI (L.S.)
Prof. Fabiano Colombini
19 ECONOMIA DEI GRUPPI, DELLE CONCENTRAZIONI E DELLE COOPERAZIONI AZIENDALI (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE V.O.
Insegnamento mutuato su Economia e controllo dei gruppi aziendali (Corso di Laurea in Economia Aziendale) ECONOMIA DEI MERCATI MONETARI E FINANZIARI (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE, BANCA FINANZA E MERCATI FINANZIARI, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI (LS), ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. C. Bianchi, Prof.ssa M. L. Marinelli, Prof.ssa M. L. Ruiz Oggetto
Gli elementi essenziali della teoria dell’equilibrio dei mercati finanziari: scelte di portafoglio, struttura a termine dei tassi d’interesse, strumenti derivati; il ruolo dell’informazione nel mercato del credito. Alcune applicazioni dei modelli studiati verranno approfondite in aula computer. Programma
Teoria del portafoglio in un contesto uniperiodale e modelli media-varianza: Richiami della teoria Rischio e rendimento di attività finanziarie L'insieme dei portafogli possibili (opportunity set) e la frontiera efficiente La derivazione della frontiera efficiente: il metodo di Markowitz Le informazioni necessarie (inputs) per l'analisi di portafoglio Modelli a un solo indice: il modello di mercato Titoli a reddito fisso Valutazione dei titoli a reddito fisso Struttura a scadenza dei tassi d’interesse Rischio e duration Sistema di emissione dei titoli di stato italiani e teoria delle aste Linee evolutive del mercato monetario e finanziario italiano. Titoli derivati e mercato del credito Futures Opzioni Swaps su tassi d’interesse Mercato del credito e informazione Testi consigliati a) per l'esame
GARBADE, K., Teoria dei mercati finanziari, Il Mulino ultima edizione (1994) ELTON E.J. AND GRUBER M.J. Modern Portfolio Theory and Investment Analysis, John Wiley & Sons, New York, 1987. GALLO G. M. PACINI B. Metodi Quantitativi per i Mercati Finanziari. Carocci Editore , Roma, 2002 URBANI, S. - FOSSATI, C., Manuale del reddito fisso, Il Sole 24 ore. 1999, seconda edizione, BAGLIANO, F.C. - MAROTTA, G., Economia Monetaria, Il Mulino 1999
20 Indicazioni agli studenti
Si assume la conoscenza della Microeconomia (teoria del consumatore), oltre alle conoscenze di base di Matematica e Statistica. Saranno forniti richiami agli elementi di teoria statistica necessari. L’indicazione più aggiornata e precisa dei libri di testo sarà offerta all'inizio del corso. ECONOMIA DEI MERCATI MONETARI E FINANZIARI: METODI QUANTITATIVI (5 CFU) ( S) CORSO DI LAUREA BANCA FINANZA E MERCATI FINANZIARI, STATISTICA PER L’ECONOMIA E PER L’AZIENDA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI (LS), ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. Carlo Bianchi Oggetto
Il corso tratta dei metodi quantitativi utilizzati in economia finanziaria. I contenuti di questo corso semestrale sono scelti e organizzati in modo da integrare con aspetti quantitativi alcuni argomenti tipici del corso annuale di Economia dei Mercati Monetari e Finanziari. Programma
1. Teoria del portafoglio in un contesto uniperiodale e modelli media-varianza: Richiami della teoria, Rischio e rendimento di attività finanziarie L'insieme dei portafogli possibili (opportunity set) e la frontiera efficiente La derivazione della frontiera efficiente: il metodo di Markowitz Le informazioni necessarie (inputs) per l'analisi di portafoglio Modelli a un solo indice: il modello di mercato Caratteristiche del modello di mercato Rischio diversificabile e rischio non diversificabile Stima dei Beta per l'analisi di portafoglio e verifica della loro accuratezza Modelli a più indici: modelli con indici settoriali 2. Modelli di equilibrio nel mercato dei capitali Frontiera efficiente in presenza di un titolo privo di rischio La relazione tra rischio e rendimento in un mercato efficiente: il Capital Asset Pricing Model (CAPM) CAPM: una sua derivazione formale CAPM, Capital Market Line (CML) e Security Market Line (SML) CAPM e modello di mercato. Prezzi e CAPM. Versione Zero-Beta del CAPM Verifiche empiriche di modelli di equilibrio: Aspettative ex-ante e verifiche (tests) ex-post Procedura di stima con regressione a due passi (two-pass regression) Il semplice test di Sharp e Cooper. La verifica di Lintner e Douglas Il test "classico" di Miller e Scholes: la distorsione nella stima dei parametri del CAPM La verifica di Black, Jensen e Scholes. La verifica con la metodologia di Fama e MacBeth Misure di performaces Un approccio alternativo per spiegare i prezzi delle attività finanziarie: il modello APT (Arbitrage Pricing Theory) Derivazione formale del modello APT, La stima e la verifica del modello APT, APT e CAPM 3. Efficienza nel mercato dei capitali e sua verifica empirica Verifica dell'efficienza in forma debole Analisi di correlazione e Runs Tests Modelli autoregressivi e il caso particolare del modello random-walk
21 Stazionarietà in senso debole, Regressione spuria e Verifica della stazionarietà Verifica dell'efficienza in forma semi-forte Frazionamento di azioni, Transazioni in blocchi di titoli Verifica dell'efficienza in forma forte Rendimento di portafogli gestiti, Rendimenti di portafogli di insiders Testi consigliati a) per l'esame
GARBADE K. Teoria dei Mercati Finanziari, Il Mulino, Bologna, 1994. Parte II e Parte III. ELTON E.J. and GRUBER M.J. Modern Portfolio Theory and Investment Analysis, John Wiley & Sons, New York, 1987. Capitoli 2, 3, 4 (escluse appendici), 5, 6, 11, 13, 14,15 b) per la consultazione
GALLO G. M. PACINI B. Metodi Quantitativi per i Mercati Finanziari. Carocci Editore , Roma, 2002. PASTORELLO S. Rischi e Rendimento. Teoria finanziaria e applicazioni econometriche. Il Mulino, Bologna, 2001. Indicazioni agli studenti
Durante il corso sono previsti richiami agli elementi di teoria statistica necessari per lo svolgimento del corso stesso e saranno discussi alcuni risultati empirici ottenuti nella pratica corrente. ECONOMIA DEI MERCATI MONETARI E FINANZIARI (METODI QUANTITATIVI) + STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA (8+2 CFU) CORSO DI LAUREA FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI (L.S.)
Insegnamento mutuato su Economia dei mercati monetari e finanziari (metodi quantitativi) (Corso di Laurea in banca, finanza e mercati finanziari) e su Metodi econometrici (Corso di Laurea in Scienze economiche) ECONOMIA DEI TRASPORTI - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE, SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS)
Prof. Alga D. Foschi Cultori: Dr. Manuela Cortese Oggetto
Lo scopo del corso è di esaminare i mercati dei trasporti con gli strumenti classici dell'analisi e della politica economica. Programma
1. Trasporti ed economia. 2. Economia dell'offerta 3. Economia della domanda 4. Economia delle infrastrutture 5. Esternalità nei trasporti 6. Pricing 8. Trasporti e sviluppo 9. La regolamentazione nei trasporti.
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Testi consigliati a) per l'esame
DEL VISCOVO MARIO (1990), Economia dei Trasporti, UTET, Torino BUTTON J. KENNETH (1996), Transport Economics, 2a edizione, Edward Elgar, Cambridge b) per la consultazione
Materiale distribuito dal docente durante il corso. Indicazioni agli studenti
Un programma dettagliato sarà prodotto alla fine del corso e distribuito tramite il web alla pagina http://www-dse.ec.unipi.it/htdocs/pagina%20foschi.htm. Può essere sostenuto come esame libero dagli studenti del vecchio ordinamento a valere come annuale con una integrazione di programma. ECONOMIA DEL DIRITTO (5 CFU) CORSO DI LAUREA STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS)
Prof. Nicola Giocoli Oggetto
Analisi economica del diritto Programma
Teoria economica della proprietà. Teorema di Coase. Teoria economica del contratto e della responsabilità civile Testi consigliati a) per l'esame
- Cooter R., Mattei U., Monateri P.G., Pardolesi R., Ulen T., Il mercato delle regole. Analisi economica del diritto civile, Bologna: il Mulino, 1999 - Eventuali dispense del docente. b) per la consultazione
Qualsiasi buon testo introduttivo di microeconomia ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA BANCA FINANZA E MERCATI FINANZIARI, ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. Roberto Caparvi Ricercatori: Dott.ssa Maria Cristina QUIRICI – Dott. Giorgio KUTUFA’ Cultore: Dott. Piero BELLANDI Oggetto
Il corso è impostato sulla trattazione degli aspetti strutturali e funzionali del mercato mobiliare italiano alla luce dell’intensa evoluzione normativa intervenuta in materia con l’emanazione del Testo Unico della Finanza (TUF) e dei successivi decreti attuativi. Programma
- Il Sistema finanziario: funzioni e componenti strutturali
23 - Il mercato mobiliare : aspetti definitori - Evoluzione normativa dall’istituzione della Borsa Valori al Testo Unico della Finanza - Le Direttive comunitarie sui servizi di investimento e il Decreto Eurosim - I modelli istituzionali di “mercato–impresa” e di “mercato-servizio pubblico - Il processo di privatizzazione dei mercati regolamentati e le società-mercato - Il nuovo ruolo della vigilanza pubblica sui mercati privatizzati - Le differenze tra TUF e Decreto Eurosim in tema di disciplina dei mercati - I servizi di investimento - Gli intermediari mobiliari abilitati allo svolgimento dei servizi di investimento - Le modalità di prestazione dei servizi di investimento - La riforma della gestione collettiva del risparmio: cenni - L’introduzione delle SGR con il TUF: elementi innovativi - Gli strumenti del mercato mobiliare: tipologie e caratteristiche - In particolare: gli strumenti derivati - Il trattamento fiscale dei titoli - Ruolo e funzioni del mercato mobiliare: relative condizioni di efficienza - In particolare: il ruolo della speculazione e degli intermediari - La microstruttura del mercato mobiliare italiano: caratteri evolutivi. Testi consigliati
a)per l’esame: R. CAPARVI (a cura di), Il mercato mobiliare italiano. Struttura e tendenze evolutive, Milano, Franco Angeli, 2003. b)per la consultazione :
- BANFI A. (a cura di), I mercati e gli strumenti finanziari. Disciplina e organizzazione della borsa, Torino, ISEDI, 2001. - COLOMBINI F., Intermediari e mercati finanziari. Teoria e gestione, Torino, UTET, 2001. - FORESTIERI G. - MOTTURA P., Il sistema finanziario. Istituzioni, mercati e modelli di intermediazione, EGEA, Milano, 1998. Indicazioni agli studenti
- L'esame si svolge mediante colloquio orale. Per l’esame completo (10 CFU) si vedano: Capp. 1 - 2 - 3 (escluso § 3.5.) - 4 - 9 - 11 - 12 (limitatamente ai §§ 12.1-12.2-12.3-12.4-12.5). Per il programma relativo al sostenimento dell’esame per un numero diverso di crediti formativi (CFU), si consulti direttamente il titolare del corso. - Il presente corso mutua quello di “Economia del mercato mobiliare” (ac) del Corso di laurea in ECONOMIA E COMMERCIO ( quadriennale –Vecchio ordinamento). - Per una più approfondita preparazione dello studente nelle tematiche dei mercati mobiliari, con particolare riguardo agli aspetti più specificatamente operativi, il presente corso offre conoscenze fondamentali a quelli di "Tecnica di Borsa" (s) e di "Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari" (s) che, presenti nel Corso di Laurea in “Banca, Finanza e Mercati Finanziari”, mutuano i corrispondenti corsi del Corso di Laurea in Economia e Commercio (Vecchio Ordinamento) ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE (CORSO PROGREDITO) (5 CFU) CORSO DI LAUREA BANCA BORSA E ASSICURAZIONI (LS)
Prof. Giorgio Kutufà - I Modulo Prof.ssa Maria Cristina Quirici - II Modulo Cultore: Dott.Piero Bellandi
24 Oggetto
Il corso è impostato sull’approfondimento degli aspetti strutturali e funzionali del mercato mobiliare italiano, con particolare riguardo alla disciplina dei mercati, alla recente evoluzione del risparmio gestito ed alle forme di vigilanza e controllo su intermediari e mercati, alla luce dell’intensa evoluzione normativa intervenuta in materia con l’emanazione del Testo Unico della Finanza e dei relativi decreti attuativi. Programma
- La gestione collettiva del risparmio: il ruolo degli investitori istituzionali - La riforma del risparmio gestito compiuta dal TUF: l’introduzione delle SGR - Le modifiche apportate alla disciplina dei fondi comuni dall’introduzione delle SGR -Le nuove tipologie di fondi comuni introdotti dalla normativa regolamentare - La disciplina delle SICAV - I fondi pensione: tipologie e caratteri della previdenza complementare ed integrativa - La nuova disciplina dei mercati introdotta dal TUF e dai relativi decreti attuativi. - Le attribuzioni delle società-mercato nei mercati regolamentati privatizzati - La vigilanza pubblica nei mercati privatizzati: i rapporti tra forme pubbliche e private di controllo sui mercati. - La vigilanza sugli intermediari: finalità, destinatari, strumenti - La vigilanza consolidata sui gruppi finanziari - La disciplina delle crisi degli intermediari - I provvedimenti sanzionatori in caso di insider trading ed aggiotaggio Testi consigliati
a)per l’esame: R. CAPARVI (a cura di), Il mercato mobiliare italiano. Struttura e tendenze evolutive, Milano, Franco Angeli, 2003. b)per la consultazione: - BANFI A.(a cura di), I mercati e gli strumenti finanziari. Disciplina e organizzazione della borsa, Torino, ISEDI, 2001. - COLOMBINI F., Intermediari e mercati finanziari. Teoria e gestione, Torino, UTET, 2001. - FORESTIERI G. - MOTTURA P., Il sistema finanziario. Istituzioni, mercati e modelli di intermediazione, EGEA, Milano, 1998. Indicazioni agli studenti
- L'esame si svolge mediante colloquio orale. Per l’esame completo (5 CFU) si vedano: Capp. 5 6 - 8. Per il programma relativo al sostenimento dell’esame per un numero diverso di crediti formativi (CFU), si consulti direttamente il titolare del corso. - Per una più approfondita preparazione dello studente nelle tematiche dei mercati mobiliari, con particolare riguardo agli aspetti più specificatamente operativi, il presente corso offre conoscenze fondamentali a quelli di "Tecnica di Borsa II" (s) e di "Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari II" (s) presenti nel Corso di Laurea Specialistica in “Banca, Borsa e Assicurazioni”. ECONOMIA DEL SETTORE NON PROFIT (5 CFU) CORSO DI LAUREA STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS)
Prof. Silvia Pochini
25 Oggetto
Il corso introduce allo studio delle teorie economiche del non profit, dopo avere brevemente descritto l'evoluzione e le caratteristiche del settore nell'esperienza concreta dell'Italia e dei pricipali paesi dell'area industrializzata. Programma
I caratteri del settore non profit La dimensione del non profit in Italia e nel mondo Le teorie economiche del non profit Aspetti della disciplina fiscale Testi consigliati a) per l'esame
Borzaga G., "Il terzo settore:dimensione, evoluzione, caratteristiche e potenzialità", in Bernardi L. (a cura di), "La Finanza Pubblica Italiana-Rapporto 1997", Il Mulino, Bologna 1997; Franzini M., "Il non profit", in Acocella N., "Istituzioni tra mercato e Stato", Carocci, 1999. b) per la consultazione
Zamagni S., "Non profit come economia civile", Il Mulino, Bologna, 1998. Indicazioni agli studenti
Ulteriori specificazioni saranno fornite nel corso delle lezioni. ECONOMIA DEL TURISMO - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS)
Prof. Giovanni Balestrieri Oggetto
I principali elementi di Microeconomia del Turismo: definizioni di prodotto turistico e settore turistico; scelte del turista-consumatore e domanda turistica; offerta turistica e imprese turistiche; contratti ricorrenti nel mercato turistico, uso dell'Information Technology nel turismo. Programma
La definizione di turismo. Eterogeneità e pluralità del prodotto turistico. La misura del fenomeno turistico. Il settore turistico. La destinazione turistica: gestione e marketing. L'acquisto del prodotto turistico. Le scelte del turista-consumatore e l'acquisto di un vaggio. Il turista autoproduttore. L'acquisto di beni durevoli per il turismo. Il tempo nel consumo del prodotto turistico. Le caratteristiche del prodotto turistico. Nuovi prodotti e conquista del mercato. Le preferenze endogene. Aspetti psicologici e sociologici del consumo turistico. - - L'informazione nelle scelte del turista. La domanda turistica: la sua analisi, le sue fasi, come prevederla. La politica turistica di una destinazione. Classificazione della produzione turistica. La scelta fra produzione interna e esterna da parte dell'impresa. La produzone e la commercializzazione della vacanza organizzata. La stagionalità della produzione turistica. Le tipologie delle imprese turistiche: i tour operator, le agenzie di viaggio, le strutture ricettive. Il management finanziario dell'impresa alberghiera: il reperimento dei fondi, la selezione del canale finanziario, le valutazioni di conveneienza dell'investimento. Le imprese di trasporto. Le attrazioni turistiche.
26 Il mercato turistico e la sua differenziazione orizzontale e verticale. Qualità e varietà ei prodotti turistci. L'informazione asimmetrica nel mercato turistico. Beni-ricerca e beni-esperienza nel mercato turistico. Pubblicità, passaparola e reputazione nella comunicazione della qualità dei prodotti turistici. I contratti nel mercato turistico: il contratto di assicurazione; i contratti "vuoto per pieno" e "allotment"; i contratti degli intermediari con i fornitori; i contratti con le destinazioni turistiche; i contratti con informazione asimmetrica. L'Information and Communication Technology e il turismo Testi consigliati a) per l'esame
CANDELA G., FIGINI P., Economia del Turismo, McGraw-Hill, Milano, 2003. Capitoli 1 (paragrafi 1.4, 1.5 e 1.6), 3 (paragrafi 3.1, 3.2 e 3.4), 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, e 11. b) per la consultazione
AA.VV., Rapporti sul turismo italiano, anni 2001 e precedenti COSTA P., MANENTE M., Economia del turismo, Touring Univesity Press, Edizioni del TCI, Milano, 2000 VERTULLO F., Le ricerche di marketing nel turismo, F. Angeli, Milano, 1996 Indicazioni agli studenti
La prova di esame è solo orale. ECONOMIA DEL TURISMO - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS)
Prof. Maria P. Terrasi Oggetto
Il corso si propone di sviluppare gli aspetti macroeconomici del turismo, affrontandoli sia in un’ottica di breve periodo che di lungo periodo. In particolare, ci si soffermerà ad analizzare il ruolo strategico che il settore turistico riveste per l’economia italiana e per quella delle sue regioni. Programma
INTRODUZIONE. Il turismo come componente della domanda finale, come fattore di sviluppo e crescita, come settore ad alta intensità di lavoro. LA MISURAZIONE DEL FENOMENO TURISTICO Le statistiche del turismo a livello internazionale, europeo e italiano. IL CONTRIBUTO DEL TURISMO AL REDDITO DI UN TERRITORIO Il moltiplicatore turistico del reddito e della produzione: analisi aggregata e analisi settoriale. Applicazione del modello input-output alla domanda turistica. Valutazione degli effetti economici del turismo in Italia e nelle sue regioni. IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO REGIONALE Turismo e sviluppo regionale. Le fasi dello sviluppo economico di una regione per effetto del turismo. La coesistenza di situazioni turistiche fortemente diversificate. L’analisi di alcuni casi. TURISMO E SOSTENIBILITA’ Turismo e sviluppo sostenibile. Il turismo nel Primo Piano nazionale per lo sviluppo sostenibile. Gli indicatori per la valutazione dei risultati. IL TURISMO INTERNAZIONALE
27 La sua importanza. Le sue peculiarità. Modelli per la spiegazione dei flussi turistici internazionali. La posizione competitiva dell’Italia e delle sue regioni nel turismo internazionale. L’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA DEL TURISMO IN ITALIA Le principali fasi. La Riforma della legislazione nazionale del 2001. Testi consigliati a) per l'esame
CANDELA G. e P.FIGINI, Economia del turismo, McGraw-Hill, 2003, capitoli 2, 3.3, 12, 13,14,15 b) per la consultazione
AA.VV., Settimo, ottavo, nono e decimo rapporto sul turismo italiano, Turistica-Mercury, 1997, 1998, 2000, 2001 Indicazioni agli studenti
Il corso ha come prerequisito il I modulo di Economia del turismo e presenta stretti rapporti di complementarietà e di integrazione con i corsi di Economia Regionale, Economia Agraria, Economia dei trasporti, Geografia economica e Geografia applicata. L’esame prevede una prova orale. Il programma è valido sia per gli studenti del vecchio ordinamento (lauree quadriennali) che per quelli del nuovo. ECONOMIA DEL TURISMO (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS), ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Insegnamento composto da Economia del turismo – I e II Modulo ECONOMIA DELLA REGOLAMENTAZIONE (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS)
Prof. Stefania Di Bono Oggetto
Il corso ha per oggetto l'attività di regolamentazione dello Stato, sia per quanto riguarda i presupposti teorici (fallimenti del mercato e necessità dell'intervento statale in forma diretta o attraverso l'attività di regolamentazione), sia per quanto riguarda l'applicazione ad alcuni casi concreti. Programma
Il dibattito teorico su monopolio, tariffazione e regolamentazione. Monopolio naturale e concorrenza. Le politiche della concorrenza. Le politiche di regolamentazione. La regolamentazione dei servizi pubblici locali. La regolamentazione ambientale. Testi consigliati a) per l'esame
Bentivogli C.- Trento S., Economia e politica della concorrenza, Carocci 2000 Cervigni G.- D'Antoni M., Monopolio naturale, concorrenza, regolamentazione, Carocci 2001.
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b) per la consultazione
Cossutta, Grillo, Concorrenza, monopolio, regolamentazione, Il Mulino 1987 Ninni, Silva (a cura di), La politica industriale, Laterza 1997. Pera A., Concorrenza e antitrust, Il Mulino 2001. Indicazioni agli studenti
Precisazioni sulle parti da studiare saranno fornite nel corso delle lezioni. ECONOMIA DELL’AMBIENTE CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Insegnamento mutuato su Economia ecologica (Corso di Laurea in economia del territorio e dell’ambiente) ECONOMIA DELLE AZIENDE AGRARIE (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, MANAGEMENT & CONTROLLO (LS)
Prof. Maria Andreoli Cultore: Vincenzina Colosimo Oggetto
Obiettivo del corso è mettere in luce i caratteri distintivi e di tipicità delle aziende agrarie. Programma
Introduzione al corso. L’impresa agricola, l’oggetto dell’attività, le diverse componenti aziendali. Il quadro dell’agricoltura italiana come emerge dall’analisi delle principali tipologie. Il bilancio economico dell’impresa agraria: le voci in esso comprese, il loro significato ed i limiti nel loro utilizzo. I caratteri tipici della combinazione produttiva e delle strutture dell’impresa agricola; i caratteri tipici dell’ambiente generale di riferimento e dell'ambiente specifico di riferimento. La qualità dei prodotti agroalimentari ed i problemi di integrazione con altre imprese. Testi consigliati a) per l'esame
· materiale distribuito in aula dal docente (disponibile presso il Dipartimento di Economia Aziendale) · S. Corbella: L'impresa agricola. Caratteri distintivi, profili di rischio e dinamiche aggregative Franco Angeli, Milano, 2000 – il solo capitolo II; colloc. ECO – 338.763 COR e COR A · A. Mariani, E. Viganò - Il sistema agroalimentare dell'Unione Europea b) per la consultazione
De Benedictis Cosentino, Economia dell’azienda agraria, Il Mulino, Bologna, 1979, - il solo capitolo XI (Decisioni sotto rischio ed incertezza) e limitatamente alle pagg. 323-336 incluse. Indicazioni agli studenti
Il programma del corso potrà essere soggetto a lievi modifiche. Il programma definitivo dettagliato sarà disponibile presso il Dipartimento di Economia Aziendale al termine del corso. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI ASSICURAZIONE (10 CFU) (A)
29 CORSO DI LAUREA BANCA, FINANZA E MERCATI FINANZIARI, BANCA BORSA E ASSICURAZIONI (LS), ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. Antonella Cappiello Cultore: Dott.ssa Paola Ferretti Oggetto
Il corso tratta delle tematiche gestionali e di mercato delle imprese di assicurazione anche alla luce del processo di integrazione europea; inoltre, partendo dall'identificazione e classificazione dei rischi, è finalizzato allo studio dei profili economico- tecnici dell'attività assicurativa Programma
Prima parte L'attività di intermediazione assicurativa: definizione e funzioni. La disciplina delle assicurazioni: evoluzione della normativa comunitaria e nazionale. I controlli: ruolo e funzioni dell'ISVAP. Profili gestionali delle imprese di assicurazione. La gestione tecnico-assicurativa e la gestione finanziario-patrimoniale. Le strategie di investimento. I capitali propri e il Margine di solvibilità. Seconda parte Nozione di rischio e di assicurazione. I rischi assicurabili. Le tipologie di forme assicurative. Le assicurazioni del ramo vita: i principali contratti, la determinazione del premio, le riserve tecniche. I fondi pensione: tipologie e disciplina; la gestione assicurativa dei fondi pensione. Le assicurazioni contro i danni: i principali contratti, il premio, le riserve tecniche. Testi consigliati a) per l'esame
A.CAPPIELLO (a cura di), Lineamenti normativi ed economico-tecnici delle imprese assicurative, FrancoAngeli, Milano, 2003. b) per la consultazione
MIANI S., I prodotti assicurativi e previdenziali, Giappichelli, Torino, 2002. ANOLLI M.- LOCATELLI R., Le operazioni finanziarie, Bologna, 1997 VINCENZINI M. (a cura di), Manuale di gestione assicurativa, CEDAM, Padova, 1999 Indicazioni agli studenti
L'esame consiste in un colloquio orale teso a verificare la conoscenza degli argomenti affrontati nel corso delle lezioni e riportati nel testo d'esame. Nel corso delle lezioni saranno fornite dettagliate informazioni sulle parti del testo di riferimento oggetto d'esame; verrà inoltre distribuito agli studenti materiale di documentazione per l'approfondimento di singoli aspetti dei temi trattati ECONOMIA DELLE AZIENDE DI ASSICURAZIONE II (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA BANCA, BORSA E ASSICURAZIONI (LS)
Prof. Antonella Cappiello Cultore: Dott.ssa Paola Ferretti Oggetto
Il corso tratta ed approfondisce le tematiche gestionali e di mercato delle imprese di assicurazione alla luce delle più recenti trasformazioni della struttura competitiva del settore finanziario. Programma
30 Il bilancio dell'azienda di assicurazione e la sua analisi per indici e per flussi. Il controllo di gestione delle imprese assicuratrici. La strategia del valore. Il mercato assicurativo in Italia: la domanda di prodotti assicurativi; l'offerta di prodotti assicurativi. Le logiche competitive del mercato assicurativo. L'integrazione banca/assicurazione: i prodotti innovativi di assifinanza e la loro distribuzione. Il ruolo delle imprese di assicurazione nell'ambito dei sistemi di previdenza integrativa. Testi consigliati a) per l'esame
A.CAPPIELLO (a cura di), Lineamenti normativi ed economico-tecnici delle imprese assicurative, FrancoAngeli, Milano, 2003. DI CAGNO N. - ADAMO S., Amministrazione e controllo delle imprese di assicurazione, Giappichelli, Torino, 2000 VINCENZINI M. (a cura di), Manuale di gestione assicurativa, CEDAM, Padova, 1999 b) per la consultazione
DI MASCIO A., Le imprese di assicurazione, EGEA, Milano, 2002 Indicazioni agli studenti
L'esame consiste in un colloquio orale teso a verificare la conoscenza degli argomenti affrontati nel corso delle lezioni e riportati nei testi d'esame. Per il sostenimento dell'esame di Economia delle aziende di assicurazione II è necessario aver precedentemente superato l'esame di Economia delle aziende di assicurazione del Corso di laurea in Banca, Finanza e Mercati finanziari. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, ECONOMIA AZIENDALE (V.O.)
Prof. E. Cenderelli Ricercatore: E. Bruno Oggetto
Il corso si propone di fornire allo studente gli elementi base dell'economia delle aziende di credito.Rientrano,quale parte integrante del corso,anche le conoscenze sulla politica monetaria dell'eurosistema e quelle sulle metodologie di indagine per la valutazione dei rischi aziendali. Programma
Analisi degli aspetti normativi ed istituzionali. L'accesso all'attività bancaria.I nuovi modelli organizzativi delle banche: il gruppo bancario e la banca universale. La vigilanza ul sistema creditizio efinanziario. La politica monetaria nell'Eurosistema. Le crisi bancarie. Le funzioni della banca. La politica degli impighi e della raccolta.Il ruolo deicapitali propri . La politica degli investimenti in titoli. Le variabili strategiche del sistema bancario. La gestione della tesoreria e della liquidità. Le operazioni bancarie di breve-medio-lungo termine. I creditidi firma. I depositi a risparmio e in c/c. La gestione di patrimoni e in fondi. Testi consigliati a) per l'esame
E. Cenderelli, Elementi di gestione e controllo delle imprese bancarie, Giappichelli, Torino, 2001 R. Ruozi, Le operazioni bancarie, Egea, milano, 1997, Parte II, Parte III, Parte IV ( cap. I § 1.3, 1.5, 1.6, 1.7) Indicazioni agli studenti
31 L’esame si svolge mediante colloquio orale. Per gli studenti che intendono sostenere l’esame nel Vecchio ordinamento (laurea quadriennale) il programma sopra indicato va integrato con la trattazione di argomenti da concordare con il docente. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO
Insegnamento mutuato su Tecnica bancaria + Finanza aziendale Corso di laurea in Banca, Finanza, Mercati finanziari. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
Prof. E. Cenderelli, E. Bruno Oggetto
Il corso si propone lo studio delle relazioni tra banca e impresa alla luce dei cambiamenti avvenuti nei mercati nazionale ed otrefrontiera, con particolare riguardo al ruolo delle istituzioni creditizie negli interventi di sostegno allo sviluppo delle imprese di produzione. Programma
La normativa in materia creditizia: il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Le Autorità creditizie e la vigilanza sul sistema bancario. Le politiche di impiego e di raccolta delle banche. Le classi di attività finanziaria: il credito tradizionale e innovativo, il capitale di rischio e l'intermediazione mobiliare.I prodotti di raccolta. Testi consigliati a) per l'esame
E. Cenderelli, Economia e gestione della banca, Giappichelli, Torino, 2001, cap. I, II, III, VI, IX, X, XI. R. Ruozi (a cura di), Le operazioni bancarie, Egea, Milano,1997, ParteII, Parte III. Materiale didattico in fotocopie sul credito innovativo e l'intermediazione mobiliare. b) per la consultazione
Omado M., La banca come impresa, Il Mulino, Bologna, 1996 M. Borroni - M. Oriani, Le operazioni bancarie, Il Mulino, Bologna 1998. Indicazioni agli studenti
L'esame consiste in una prova orale. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO , ECONOMI A E COMMERCIO (V.O.).
Insegnamento mutuato su Tecnica bancaria + finanza aziendale (Corso di Laurea in Banca, finanza e mercati finanziari)
32 ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (POLITICA AZIENDALE) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.,) ECONOMIA AZIENDALE, ECONOMIA AZIENDALE (V.O.)
Prof. Giusti, Zambelli, Bellandi
ECONOMIA DELLE AZIENDE ED AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE - I MODULO (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, MANAGEMENT & CONTROLLO (LS)
Prof. Luca Anselmi Ricercatore: Dott. Alessandro Capocchi Cultori: Dott. Daniele Baroni, Dott. Simone Lazzini, Dott. Alessandro Stefani Oggetto
Il corso si propone l'approfondimento dei fenomeni connessi al governo delle aziende e delle amministrazioni pubbliche (in particolare, lo Stato, gli enti locali e le aziende speciali). Costituiscono oggetto del corso le problematiche relative ai sistemi informativi. Programma
Caratteri distintivi delle aziende pubbliche: approfondimenti scientifico-dottrinali Le amministrazioni dello Stato e degli enti Le aziende pubbliche e i servizi pubblici La funzione manageriale Il controllo di gestione ed il controllo strategico La riforma del sistema pubblico in Italia: verso l'e-government L'azienda sanitaria ed i vari modelli regionali. Testi consigliati a) per l'esame
ANSELMI L., Percorsi aziendali per le pubbliche amministrazioni, Torino, Giappichelli, 2003. ANSELMI L., (a cura di), L'azienda comune, Rimini, Maggioli, 2001 - Capitoli 1, 2, 3, 4 e 5. ANSELMI L., Le partecipazioni statali oggi, Torino, Giappichelli, 1998, con appendice di aggiornamento di L. Marinò, Le strategie di privatizzazione, Torino, Giappichelli, 1998. b) per la consultazione
GIANNESSI E., Interpretazione del concetto di azienda pubblica, Pisa, Cursi, 1969. ANSELMI L. Il controllo di gestione nella amm.ni pubbl. Rimini, Maggioli, 1997 MIOLO P.-ANSELMI L., La programmazione delle pubbl, ammi.ni, Milano, Giuffré, 1989 Indicazioni agli studenti
Gli studenti dovranno concordare tre mesi prima dell'esame una ricerca applicativa o un stage presso una azienda o amministrazione pubblica ECONOMIA DELLE AZIENDE ED AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE - II MODULO (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
Prof. Lucia Giovanelli
33 Ricercatore: Dott. Alessandro Capocchi Cultori: Dott. Daniele Baroni, Dott. Simone Lazzini, Dott. Alessandro Stefani Oggetto
Il corso si propone l'approfondimento dei fenomeni connessi al governo delle aziende e delle amministrazioni pubbliche (in particolare, lo Stato, gli enti locali e le aziende speciali). Costituiscono oggetto del corso le problematiche relative ai sistemi informativi. Programma
Le innovazioni introdotte nella contabilità e nel bilancio dello Stato Il nuovo "sistema di contabilità economica per centri di costo" Le leggi di riforma contabile delle autonomie locali La contabilità ed il bilancio degli enti locali La contabilità analitica con riferimento agli enti locali ed il controllo "guida" Tecniche innovative: analisi del valore e caratteristiche del benchmarking Testi consigliati a) per l'esame
GIOVANELLI L., "Modelli" contabili e di bilancio in uno Stato che cambia, Milano, Giuffré,2000. ANSELMI L., Percorsi aziendali per le pubbliche amministrazioni, Torino, Giappichelli, 2003. ANSELMI L., (a cura di), L'azienda comune, Rimini, Maggioli, 2001 - Capitolo 5, 6, 7 e 10. b) per la consultazione
GIANNESSI E., Interpretazione del concetto di azienda pubblica, Pisa, Cursi, 1969. ANSELMI L. Il controllo di gestione nella amm.ni pubbl. Rimini, Maggioli, 1997 MIOLO P.-ANSELMI L., La programmazione delle pubbl, ammi.ni, Milano, Giuffré, 1989 Indicazioni agli studenti
Gli studenti dovranno concordare tre mesi prima dell'esame una ricerca applicativa o una stage presso una azienda o amministrazione pubblica ECONOMIA DELLE AZIENDE ED AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE - II MODULO (5 CFU) CORSO DI LAUREA MANAGEMENT & CONTROLLO,
Prof. Lucia Giovanelli
ECONOMIA DELE AZIENDE ED AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, MANAGEMENT & CONTROLLO, ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Insegnamento composto da I e II Modulo. ECONOMIA DELLE AZIENDE SANITARIE (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
Prof. Ludovico Marinò
34 Oggetto
Il corso è orientato ad approfondire l'economia delle aziende sanitarie nella prospettiva concorrenziale e in quella manageriale, definendo metodi e strumenti per l’analisi delle dinamiche competitive delle unità economiche in oggetto, delle scelte strategiche e operative. Programma
Parte I - Istituzioni di economia della aziende sanitarie La prospettiva manageriale nello studio delle unità pubbliche La sanità come sistema di servizi pubblici Modelli di erogazione dell'assistenza sanitaria: analisi comparativa La riforma dell'assistenza sanitaria in Italia Il modello pro-concorrenziale Struttura e regole di quasi.mercato La trasformazione in aziende delle unità sanitarie Modelli regionali di erogazione Il modello lombardo e il modello toscano Il sistema di finanziamento a prestazione I Diagnosis Related Groups La concorrenza amministrata Parte II - Principi e strumenti di management nelle aziende sanitarie La prospettiva manageriale nelle aziende sanitarie Peculiarità tecniche, organizzative e gestionali I principi di efficienza ed efficacia nel modello aziendale Autonomia ed economicità nelle aziende sanitarie Il sistema informativo-contabile Il controllo di gestione nelle aziende sanitarie La definizione dei centri di responsabilità La struttura tecnico-contabile del controllo Principi di contabilità analitica per le aziende sanitarie Il budgeting Il bilancio delle aziende sanitarie Il controllo delle performance Testi consigliati a) per l'esame
L. Marinò, Dinamiche competitive ed equilibrio economico nelle aziende sanitarie, Milano, Giuffrè, 2001 (escluso il cap. IV) L. Del Bene, Criteri e strumenti per il controllo gestionale nelle aziende sanitarie (escluso cap. I) b) per la consultazione
L.Anselmi-M.Saita, La gestione manageriale e strategica nelle aziende sanitarie,Milano, Il SOle 24 Ore, 2002 ECONOMIA DELLE GESTIONI BANCARIE I (10 CFU) CORSO DI LAUREA BANCA,BORSA ED ASSICURAZIONI (LS)
Prof. E. Cenderelli Ricercatore: E. Bruno Oggetto
35 Il corso è impostato sulle conoscenze di base attinenti alla gestione delle aziende di credito. Come parte integrante del corso rientra una conoscenza sulle metodoloie di indagine concernenti la valutazione del rischio d'impresa per la massimizzazione del valore per gli azionisti. Programma
La funzione strategica del patrimonio. Il sistema dei rischi ed i coefficienti patrimoniali con particolare riguardo al nuovo accordo sul capitale. La creazione di valore nelle banche. L'analisi della redditività mediante lo studio dei risultati intermedi del conto economico e la gestione ed il controllo del rischio d'impresa. Testi consigliati a) per l'esame
R. Costi, L'ordinamento bancario, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. VIII. G. Birindelli-S.Del Prete, La creazione di valore nelle banche italiane, F.Angeli, Milano, 2000, capp. 1 e 2 S. Saita, Il risk management in banca, Egea, Milano, 2000, capp. V, VI, VII. Materiale didattico in fotocopie sul Nuovo Accordo di Basilea. Indicazioni agli studenti
L’esame si svolge mediante colloquio orale. ECONOMIA DELLE GESTIONI BANCARIE II (10 CFU) CORSO DI LAUREA BANCA,BORSA ED ASSICURAZIONI (LS)
Prof. Caparvi
ECONOMIA DELLE IMPRESE PUBBLICHE (5 CFU) (S) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, ECONOMIA AZIENDALE (V.O.)
Prof. Alessandro Capocchi Cultori: Dott. Daniele Baroni, Dott. Simone Lazzini, Dott. Alessandro Stefani. Oggetto
Il corso propone lo studio, delle imprese appartenenti ai gruppi pubblici: partendo dal processo di cambiamento e di ammodernamento del settore pubblico si intende analizzare il cambiamento delle fome di gestione dei servizi pubblici e le problematiche relative al governo delle imprese pubbliche. Programma
1) Imprese ed aziende pubbliche: la tendenza all'estensione del concetto di azienda pubblica; le imprese pubbliche "tradizionali", dipendenti dallo Stato, Regione, Provincia e Comune; gli enti pubblici economici; i sistemi delle aziende a partecipazione statale, regionale, locale; le problematiche delle privatizzazioni e delle dismissioni. 2) L'autonomia decisionale: soggetto giuridico e soggetto economico con particolare riguardo alle partecipazioni statali ed alle aziende municipalizzate. 3) L'economicità aziendale: gli oneri impropri; i prezzi politici; il problema finanziario ed il suo costo; la finanza di trasferimento. 4) La programmazione e la rilevazione nelle aziende e nelle imprese pubbliche: i sistemi informativi interni ed esterni; la rilevazione. 5) Il processo di e-government.
36 Testi consigliati a) per l'esame
ANSELMI L., Percorsi aziendali per le pubbliche amministrazioni, Torino - Introduzione, Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7. ANSELMI L., (a cura di), L'azienda comune, Rimini, Maggioli, 2001 - Capitolo 1, Capitolo 2 e Capitolo 3. ANSELMI L., Le partecipazioni statali oggi, Torino, Giappichelli, 1998, con appendice di aggiornamento di L. Marinò, Le strategie di privatizzazione, Torino, Giappichelli, 1998. b) per la consultazione
GIANNESSI E., Interpretazione del concetto di azienda pubblica, Pisa, Cursi, 1969. ANSELMI L., (a cura di) Il controllo di gestione nelle pubbliche amministrazioni, Rimini, Maggioli, 1997. Indicazioni agli studenti
Durante il corso gli studenti dovranno concordare con il docente un lavoro di approfondimento consistente in una ricerca applicativa o uno stage in un'azeinda o amministrazione pubblica. ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (11 CFU) CORSO DI LAUREA STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZION (LS)
Prof. Valeria De Bonis Oggetto
Introduzione all'analisi economica delle istituzioni. Programma
I Introduzione all’analisi economica delle istituzioni Lo studio economico dell’azione collettiva. Scambi e criterio di Pareto. Caratteri delle risorse, situazioni di interdipendenza e costi di interazione. Controllo dei comportamenti e istituzioni. Contratti e diritti di proprietà. Mercati come istituzioni. Imprese e mercati. La concorrenza tra istituzioni pubbliche e private nell’offerta di beni e servizi. Istituzioni politiche e burocratiche. II Teoria dell’organizzazione Scelta tra mercato e organizzazioni. Mercato e sviluppo delle organizzazioni. Scelta tra diversi tipi di organizzazione. Teoria della burocrazia. Forma e struttura interna delle organizzazioni. Rapporto di agenzia. Contratti di lavoro. III Analisi di alcune politiche pubbliche Federalismo fiscale. Antitrust. Redistribuzione. Testi consigliati a) per l'esame
Brosio, Introduzione all'economia dell'organizzazione; Milgrom e Roberts, Economia, organizzazione e management. b) per la consultazione
Cullis e Jones, Public finance and public choice. Indicazioni agli studenti
L’intero programma viene svolto a lezione. L’esame è scritto e orale.
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ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI EUROPEE (5 CFU) CORSO DI LAUREA STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS)
Prof. Silvia Pochini Oggetto
Il corso è diretto ad analizzare il ruolo delle istituzioni nella costruzione dell' Unione europea attraverso lo studio teorico e concreto dei principali sistemi istituzionali e delle loro relazioni economiche, con particolare riguardo ai problemi di armonizzazione e coordinamento delle politiche Programma
Contesto istituzionale ed evoluzione economica Le Istituzioni Pubbliche Europee: dalla Comunità Economica Euopea all'Unione Economica e Monetaria Le politiche economiche in ambito europeo Coordinamento e regionalismo Testi consigliati a) per l'esame
di Matteo M., "Le Istituzioni internazionali di ambito regionale", in Acocella N.(a cura di), "Istituzioni tra mercato e Stato", Carocci 1999; Acocella N., "La Politica Economica nell'era della globalizzazione", Carocci Studium 2001. b) per la consultazione
Tsoukalis L., "La Nuova Economia Europea", Il Mulino, Bologna, 1998. Indicazioni agli studenti
Informazioni più dettagliate saranno fornite nello svolgimento delle lezioni. ECONOMIA DELL'ORGANIZZAZIONE (5 CFU) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE (L.S.)
Prof. Morroni
ECONOMIA E CONTROLLO DEI GRUPPI AZIENDALI (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, MANAGEMENT E CONTROLLO (L.S.)
Prof. Marco Allegrini - I Modulo interno Cultori: Dott. Massimo Masoni Dott.ssa Elena Bandettini Oggetto
Il corso si propone di approfondire l’economia dei gruppi aziendali, con particolare riferimento alle modalità di costruzione e di interpretazione delle sintesi d’esercizio consolidate. Programma
38 I modulo: a) Modelli di aggregazione aziendali. Le cause ed i processi di formazione delle aggregazioni aziendali. Le aggregazioni a carattere informale. Le aggregazioni su base contrattuale. Le aggregazioni su base patrimoniale. Il fenomeno delle reti di imprese. I gruppi aziendali. Origine storica del fenomeno. Condizioni influenti sulla formazione dei gruppi. I gruppi aziendali nella realtà economica contemporanea. I lineamenti fondamentali di gruppo. Le diverse configurazioni di gruppo. Il ruolo dei prezzi di trasferimento. b) L’analisi gestionale delle relazioni infragruppo. L’analisi gestionale di gruppo a livello complessivo. L’analisi gestionale di gruppo a livello di aree funzionali e di aree strategiche di affari. L’analisi dei riflessi patrimoniali, economici e finanziari della frammentazione giuridica del gruppo. L’analisi del bilancio consolidato nell’ottica esterna. II modulo interno: a) Il bilancio di gruppo: funzione informativa, obiettivi e tipologie. Il capitale ed il risultato economico di gruppo. L’individuazione dell’area di consolidamento. I metodi di consolidamento: il consolidamento integrale, il consolidamento proporzionale, il consolidamento sintetico. Lo stato patrimoniale consolidato. Il conto economico consolidato. La nota integrativa consolidata. Gli allegati al bilancio consolidato. L’analisi preliminare dei bilanci delle singole società. L’eliminazione delle operazioni infragruppo. Il consolidamento della voce partecipazioni. Il trattamento delle differenze di cambio. Il processo di formazione del bilancio consolidato per la comunicazione esterna. Il controllo legale e la pubblicità del bilancio di gruppo. b) I bilanci infrannuali. La relazione semestrale e la relazione trimestrale delle società quotate. Testi consigliati a) per l'esame
PASSAPONTI B., I gruppi e le altre aggregazioni aziendali, Milano, Giuffrè. MARCHI L., ZAVANI M., Economia dei gruppi e bilancio consolidato, Torino, Giappichelli; esclusi capitoli 1 e 3 della parte prima. PALMA A. (a cura di), Il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato, Milano, Giuffrè; limitatamente al capitolo IX: I bilanci infrannuali. b) per la consultazione
PISONI P., Il bilancio consolidato, Milano, Giuffrè. LAI A., Le aggregazioni aziendali. Caratteri istituzionali e strumenti per l’analisi economicoaziendale, Milano, Franco Angeli. TERZANI S., Il bilancio consolidato, Padova, Cedam. Indicazioni agli studenti
L’esame avrà carattere orale. I testi consigliati sono richiamati senza l’anno di pubblicazione poiché si richiede l’utilizzo dell’ultima edizione esistente al momento dell’esame o, quanto meno, l’integrazione delle parti mancanti nelle edizioni precedenti. ECONOMIA E GESTIONE DELL'AZIENDA AGRARIA E AGROINDUSTRIALE (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE V.O.
Insegnamento mutuato su Economia delel aziende agrarie (Corso di Laurea in Economia aziendale) e su Pianificazione e gestione delle aziende agrarie (Corso di Laurea in Management e controllo) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE - CORSO A - (10 CFU) (A)
39 CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, ECONOMIA AZIENDALE V.O.
Prof. Riccardo Lanzara Assistente: Dott. Elisa Giuliani Oggetto
Il corso si articola in due distinte aree di studio: l’analisi del settore e del sistema competitivo, l’analisi dell’impresa e delle sue funzioni. Programma
Parte I: L’analisi del settore e del sistema competitivo · Il rapporto impresa-ambiente - L'analisi del settore · L’analisi del vantaggio competitivo (il vantaggio di costo e di differenziazione) Parte II: L’analisi dell’impresa e delle sue funzioni. Un focus su marketing e produzione a) Marketing · Il processo di marketing management · La segmentazione del mercato · Il marketing mix (prodotto, promozione, distribuzione e prezzo) b) Produzione - Strategia innovativa e flessibilità dell’impresa · L'evoluzione dei sistemi tecnico-produttivi: dal paradigma statico al paradigma dinamico Testi consigliati a) per l'esame
Grant, R.M., L’analisi strategica per le decisioni aziendali, Bologna, Il Mulino 1999. Capp. III (paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6 pp. 98-99, 7), IV (paragrafi 1, 2, 3), V ( paragrafo 1), VII (paragrafi 1, 2, 2.1, 2.2, 4), VIII (paragrafi 1, 2, 4), IX (paragrafi 1, 2.1, 2.2, 3). Lanzara, R., Le strategie di flessibilità produttiva, Torino, Giappichelli 1988. Capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6 (tranne 6.4), 8. Peter, P.J., Donnelly, J. H. Marketing, Milano McGraw-Hill, 2003 (2° edizione). Capp. 1 (tutto, compresa l'appendice), 5 (tutto compresa l'appendice), 6 (fino a pag.126), 7, 8 (tranne da pag. 158 a pag.166), 10 (fino a pag. 204), 11 (fino a pag. 223). Presso la segreteria didattica del Dipartimento di Economia Aziendale sono disponibili alcune dispense (disponibili anche all’indirizzo www.dea.unipi.it alla voce staff) ed alcune slides proiettate a lezione utili per la preparazione dell’esame. b) per la consultazione
Ferrucci L., Strategie competitive e processi di crescita dell’impresa, Milano, Franco Angeli, 2000 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE - CORSO B - (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, ECONOMIA AZIENDALE V.O.
Prof. Antonella Angelini Oggetto
Il corso si articola in due distinte aree di studio: l’analisi del settore e del sistema competitivo, l’analisi dell’impresa e delle sue funzioni. Programma
40 Parte I: L’analisi del settore e del sistema competitivo · Il rapporto impresa-ambiente - L'analisi del settore · L’analisi del vantaggio competitivo (il vantaggio di costo e di differenziazione) Parte II: L’analisi dell’impresa e delle sue funzioni. Un focus su marketing e produzione a) Marketing · Il processo di marketing management · La segmentazione del mercato · Il marketing mix (prodotto, promozione, distribuzione e prezzo) b) Produzione - Strategia innovativa e flessibilità dell’impresa · L'evoluzione dei sistemi tecnico-produttivi: dal paradigma statico al paradigma dinamico Testi consigliati a) per l'esame
Grant, R.M., L’analisi strategica per le decisioni aziendali, Bologna, Il Mulino 1999. Capp. III (paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6 pp. 98-99, 7), IV (paragrafi 1, 2, 3), V ( paragrafo 1), VII (paragrafi 1, 2, 2.1, 2.2, 4), VIII (paragrafi 1, 2, 4), IX (paragrafi 1, 2.1, 2.2, 3). Lanzara, R., Le strategie di flessibilità produttiva, Torino, Giappichelli 1988. Capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6 (tranne 6.4), 8. Peter, P.J., Donnelly, J. H. Marketing, Milano McGraw-Hill, 2003 (2° edizione). Capp. 1 (tutto, compresa l'appendice), 5 (tutto compresa l'appendice), 6 (fino a pag.126), 7, 8 (tranne da pag. 158 a pag.166), 10 (fino a pag. 204), 11 (fino a pag. 223). Presso la segreteria didattica del Dipartimento di Economia Aziendale sono disponibili alcune dispense (disponibili anche all’indirizzo www.dea.unipi.it alla voce staff) ed alcune slides proiettate a lezione utili per la preparazione dell’esame. b) per la consultazione
Ferrucci L., Strategie competitive e processi di crescita dell’impresa, Milano, Franco Angeli, 2000 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE - I E II MODULO (5+5 CFU E DA 10 CFU) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE, SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS)
Prof. Maria Giovanna Tongiani Programma
Il docente fornirà agli studenti il programma all'inizio delle lezioni Testi consigliati a) per l'esame
i testi saranno indicati dal docente all'inizio delle lezioni ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO
Prof. Alessandro Gandolfo Oggetto
41 Il corso si articola in due distinte aree di studio: le conoscenze di base del sistema di marketing e l’analisi del funzionamento dell’impresa industriale e delle sue funzioni (con particolare riferimento alla funzione di produzione). Programma
Modulo 1 Introduzione al marketing La dimensione operativa del marketing Il modello STP (Segmentation-Targeting-Positioning) La gestione operativa del marketing : le leve del marketing-mix La gestione strategica del marketing: le principali strategie Modulo II La gestione della produzione nelle imprese industriali La progettazione del prodotto La programmazione della produzione Dal controllo delle scorte alla gestione dei materiali Gli approvvigionamenti e la gestione dei rapporti di fornitura Le alleanze logistiche e le relazioni all’interno della supply chain La logistica nell’era digitale Testi consigliati a) per l'esame
La raccolta dei lucidi proiettati e delle letture integrative distribuiti durante il corso (disponibili presso la segreteria studenti del Dipartimento di Economia aziendale, o presso la copisteria “San Michele”, di via San Michele degli Scalzi, 41) J. P. Peter, J. H. Donnelly, Marketing, McGraw Hill, 1999. [Tutto] Sbrana R., Gandolfo A., I casi di Marketing: Metodologia e applicazioni, Giappichelli, 1999 [Tutto, tranne Cap. 1 e Cap. 2] Gandolfo A., L’evoluzione dei processi logistici tra “old” e “new” economy, Giappichelli, 2000. [Tutto] Silvestrelli S., Il vantaggio competitivo nella produzione industriale, Giappichelli, 2003 [Cap. 1, Cap. 2, Cap. 3, Cap. 8 e Cap. 9,] Indicazioni agli studenti
L’esame consiste in un test che avrà luogo in corrispondenza di ogni appello. Il test è strutturato in una serie di domande a “risposta chiusa” e “a risposta aperta”. Per superare l’esame è necessario ottenere un voto pari ad almeno 18/30. Se il candidato supera l’esame e ritiene soddisfacente il voto può precedere alla verbalizzazione e l’esame è concluso. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO
Insegnamento mutuato su Economia e gestione delle imprese – I Modulo (Corso di Laurea in Economia del territorio e dell’ambiente) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
42 Insegnamento mutuato su Economia e gestione delle imprese – I Modulo (Corso di Laurea in Scienze economiche) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (INTERNET MARKETING) (S) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE V.O.
Insegnamento mutuato su Internet marketing - I Modulo (Corso di Laurea in Economia aziendale) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI (5+5 E 10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE, ECONOMIA AZIENDALE (V.O.)
Prof. Roberto Sbrana Assistenti/Ricercatori: Dott.ssa Maria Giovanna Tongiani Oggetto
Il corso ha per oggetto lo studio delle principali tematiche relative all'economia e alla gestione delle imprese che svolgono funzioni di distribuzione, con approfondimenti particolari per le grandi imprese che operano nel campo dei beni di largo consumo. Programma
1° Modulo (30 ore): Elementi di economia delle imprese commerciali Servizi commerciali e funzioni commerciali Il costo della distribuzione Tipologie di beni di consumo e comportamento del consumatore Mutamenti nell'ambiente e comportamento del consumatore Il grossista e le sue funzioni Le principali tipologie del commercio all'ingrosso La regolamentazione delle attività commerciali 2° Modulo (30 ore): La gestione delle imprese commerciali al dettaglio Le forme del commercio al dettaglio e le tecniche di vendita Le principali tipologie del commercio al dettaglio La scelta localizzativa Assortimenti e marche commerciali Le politiche di prezzo L'allocazione dello spazio espositivo L'a promozione della fedeltà al punto vendita L'utilizzo delle nuove tecnologie La gestione dei rapporti di fornitura Testi consigliati
1° Modulo: A. Dayan-R. Sbrana, "La distribuzione commerciale", Torino, Giappichelli, 1994: capp. 1 e 2; cap. 3 (fino a pag. 88); cap. 5 (fino a pag. 145); cap. 6 (solo il § 6.2.3 e la scheda D) S. Sciarelli-R. Vona "L'impresa commerciale", Milano, McGraw Hill, 2000: cap. 6 2° Modulo:
43 A. Dayan-R. Sbrana, "La distribuzione commerciale", Torino, Giappichelli, 1994: cap. 3 (da pag. 88 a pag. 101); cap. 4; cap. 5 (da pag. 145 a pag. 189); cap. 6 (tutto, esclusa la parte inserita nel 1° modulo) G. Lugli, "Economia e politiche di marketing delle aziende commerciali", Torino, Utet, 1993: capp. 3-9 C. Baccarani, "Imprese commerciali e sistema distributivo", Torino, Giappichelli, 1993: cap. 9 Indicazioni agli studenti
prima di sostenere l'esame di "Economia e gestione delle imprese commerciali" si consiglia di sostenere l'esame di "Economia e gestione delle imprese" che, per i suoi contenuti, puo' essere considerato propedeutico. ECONOMIA E GESTIONE DELL'INNOVAZIONE (5 CFU) CORSO DI LAUREA BANCA FINANZA E MERCATI FINANZIARI
Prof. Lanzara
ECONOMIA E POLITICA MONETARIA (10 CFU) CORSO DI LAUREA BANCA FINANZA E MERCATI FINANZIARI
Prof. Pompeo Della Posta, Prof. Maria Laura Ruiz Oggetto
Si studia il livello di attività di un sistema economico, sia chiuso che aperto, dapprima in un contesto di prezzi fissi e poi di prezzi variabili; le determinanti del tasso di inflazione. Si approfondisce il ruolo della moneta e la sua influenza sulle variabili reali. Programma
Prima parte I. IL BREVE PERIODO: I.1. Il mercato dei beni; I.2. I mercati finanziari; I.3. Il mercato dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM. II. Il MEDIO PERIODO: II.1. Il mercato del lavoro; II.2. Un’analisi di equilibrio generale: il modello AS-AD; II.3. La curva di Phiillips; II.4. Inflazione, produzione e crescita della moneta; II.4. Il ruolo delle aspettative in economia; II.5. Politica economica. III. ECONOMIA APERTA: III.1. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta; III.2. Il mercato dei beni in economia aperta. Seconda parte Funzioni della moneta Gli aggregati monetari Offerta di moneta e intermediari finanziari. Base monetaria ed offerta di moneta La domanda di moneta: approccio classico e approccio keynesiano La teoria delle scelte di portafoglio La domanda di moneta di Friedman; la moderna teoria quantitativa Ruolo della moneta nel sistema macroeconomico classico Ruolo della moneta nel sistema macroeconomico keynesiano. Il modello IS-LM a prezzi fissi Testi consigliati a) per l'esame
Parte prima
44 Blanchard, O., Scoprire la macroeconomia - I: Quello che non si può non sapere, Il Mulino, Manuali, a cura di F. Giavazzi e A. Amighini, 2003 Capitoli da studiare: III-IX e XIV-XVII (compresi). Parte seconda ARCELLI, M., L’economia monetaria e la politica monetaria dell’U.E., CEDAM, ottava edizione 2002 Indicazioni agli studenti
Gli studenti devono procurarsi presso la segreteria del dipartimento di Scienze Economiche il programma dettagliato del corso, dove sono indicate le parti dei testi da studiare ed eventuali altre indicazioni bibliografiche. ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (5 CFU) ( S) CORSO DI LAUREA BANCA FINANZA E MERCATI FINANZIARI, BANCA BORSA E ASSICURAZIONI (LS), ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. Maria Cristina Quirici Cultori: Dr.ssa A. Zambelli Oggetto
Il corso esamina le principali tipologie di analisi finanziaria applicabili ai mercati borsistici, approfondendo in particolare i caratteri peculiari dell’Analisi Tecnica e di quella Fondamentale, fino a considerarne gli sviluppi più recenti, come l’Analisi Tecnica Multipla, derivante dalla fusione dell’Analisi Tecnica con la Candlestick Analysis. Programma
-
Le analisi finanziarie applicate al mercato mobiliare: l’Analisi Fondamentale e l’Analisi Tecnica L’Analisi Fondamentale: cenni Finalità e presupposti logici dell’Analisi Tecnica Gli strumenti dell’analisi tecnica: l’analisi grafica e gli indicatori tecnici Le diverse configurazioni grafiche Modalità di calcolo e significatività dei principali indicatori tecnici Un approccio orientale all’analisi grafica in campo borsistico: la Candlestick Analysis La fusione tra la metodologia candlestick e l’analisi tecnica classica: l’Analisi Tecnica Multipla.
Testi consigliati
a) per l’esame - QUIRICI M. C., L’analisi tecnica in relazione all’efficienza del mercato azionario, Il Borghetto, Pisa, 1990. - COLIVA E., GALATI L., Analisi tecnica finanziaria. UTET Libreria, Torino, 1992, limitatamente al Cap. 9 a) per la consultazione - NISON S., Japanese candlestick charting techniques, New York, New York Institute of Finance, 1990 - PRING M.J., Analisi tecnica dei mercati finanziari, Milano, Mc Graw Hill Italia, 1989 - FORNASINI A., Mercati finanziari: scelta e gestione di operazioni speculative, ETAS LIBRI, Milano, 1996. Indicazioni agli studenti
45 -
L’esame si svolge mediante colloquio orale. Il corso, affrontando le principali e più recenti metodologie di analisi finanziaria degli andamenti dei mercati borsistici, risulta strettamente connesso con quelli di “Economia del mercato mobiliare”(a) e di “Tecnica di Borsa”(s). Il presente corso mutua il corrispondente “Economia e Tecnica dei mercati finanziari” (s) (cod. 06261) presente nel Vecchio Ordinamento nel Corso di Laurea in ECONOMIA E COMMERCIO (laurea quadriennale).
ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI II (5 CFU) CORSO DI LAUREA BANCA BORSA E ASSICURAZIONI (LS)
Prof. Maria Cristina Quirici Oggetto
Il corso approfondisce la disamina degli strumenti dell’Analisi Tecnica e di quelli dell’Analisi Fondamentale, considerando di quest’ultima i caratteri peculiari connessi alle imprese della Old e della New Economy. Saranno altresì analizzati gli sviluppi più recenti delle medotodologie tecniche di analisi, come la costruzione di Trading Systems Indicazioni agli studenti
All’inizio del Corso sarà fornito un programma più dettagliato, completo di testi di riferimento: ECONOMIA E TECNICA DELLA PUBBLICITA' - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
ECONOMIA E TECNICA DELLA PUBBLICITA' - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
ECONOMIA E TECNICA DELLA PUBBLICITA' (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE (V.O.)
Insegnamento composto da Economia e tecnica della pubblictà I e II Modulo (Corso di laurea in Economia aziendale) ECONOMIA ECOLOGICA (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE,
Prof. Paola Meoli, Tommaso Luzzati Oggetto
46 Il corso mira a far acquisire agli studenti le categorie analitiche necessarie a "pensare un'economia meno insostenibile". A tal fine vengono ripercorse le idee sviluppate nell'ambito sia della teoria economica tradizionale che della più ampia "economia ecologica" Programma
vedi Economia Ecologica I e II modulo Testi consigliati a) per l'esame
vedi Economia Ecologica I e II modulo b) per la consultazione
vedi Economia Ecologica I e II modulo Indicazioni agli studenti vedi Economia Ecologica I e II modulo INFO PER ENTRAMBI I MODULI: http://www-dse.ec.unipi.it/luzzati/italiano/orari.htm#_ecologica
ECONOMIA ECOLOGICA - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL' AMBIENTE
Prof. Paola Meoli Cultori: Dott. Simone Falorni Oggetto
Vengono forniti gli strumenti e le nozioni di base dell'economia ecologica Programma
Fondamenti dell’economia ecologia e relazione con l’economia dell’ambiente; sistema produttivo e ricadute sull’ambiente; entropia e sistema economico; crescita economica e sostenibilità; significato di sviluppo sostenibilee i diversi approcci alla sostenibillità; lo sviluppo sostenibile e la comunità internazionale: politiche ed intenti (strumenti volontari, Agenda XXI e agenda XXI locale); concetto di impronta ecologica; principio della dematerializzazione; introduzione all’analisi multicriteriale per l’ambiente; nozioni di base e strumenti dell’economia dell’ambiente: determinazione del livello efficiente di inquinamento, teorema di Coase, tasse ambientali, standard, diritti di emissione negoziabili, fondamenti dell’analisi costi e benefici; valutazione monetaria dei beni ambientali; valutazione contingente e stima del danno ambientale. Testi consigliati a) per l'esame
1) Per un’economia ecologica: di Mercedes Bresso, Ed.Carocci (ristampa 2002): 2) Introduzione all’economia dell’ambiente: di I. Musu Ed. Il Mulino (2000): 3) Materiale distribuito dal docente durante lo svolgimento del corso e disponibile presso l’ufficio informazioni del Dip di Scienze Economiche. Orario: 10-12 dal lunedì al venerdì. b) per la consultazione
1) Progetto per un’economia verde: D.Pearce, A. Markandya, E. Barbier Ed. Il Mulino 1991. 2) Economia delle risorse naturali e dell’ambiente: di D.W. Pearce and R.K. Turner, Ed. Il Mulino 1991 ECONOMIA ECOLOGICA - II MODULO - (5 CFU)
47 CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
Prof. Tommaso Luzzati Oggetto
In continuità con il primo modulo viene completato il quadro delle categorie analitiche necessarie alla comprensione delle cause, e dei possibili rimedi, del degrado ambientale Programma
1. Pregi e difetti dell’economia dell’ambiente tradizionale 2. Realtà biofisica: a) Principi generali che regolano il funzionamento del mondo naturale b) Il processo economico da un punto di vista materiale 3. Principi di intervento alla luce della realtà biofisica. La dematerializzazione. 4. Il comportamento individuale: scelta, routines e razionalità limitata 5. L’economia ecologica: quadro d’insieme 6. Analisi Multicriteriale per l'ambiente Testi consigliati a) per l'esame
1) Economia, ecologia, politica. Rendere sostenibile il libero mercato attraverso la diminuzione delle materie di Friedrich Hinterberger, Fred Luks, Marcus Stewen, Edizioni Ambiente 1999 2) Articoli e software forniti durante le lezioni b) per la consultazione
Per un’economia ecologica: di Mercedes Bresso; Ed.Carocci (ristampa 2002) Indicazioni agli studenti
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una capacità analitica che gli consenta l'esame critico dei problemi che riguardano l’integrazione tra economia ed ambiente. L’esame è orale, integrato da eventuali piccoli lavori di approfondimento svolti durante il corso. Un programma più dettagliato sarà disponibile al termine del corso. INFO: http://wwwdse.ec.unipi.it/luzzati/italiano/orari.htm ECONOMIA ED ESTIMO RURALE (10 CFU) CORSO DI LAUREA CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Insegnamento mutuato su Estimo rurale e catastale Facoltà di agraria ECONOMIA FINANZA E GESTIONE DELLE IMPRESE - I E II MODULO - (4+6 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE
Prof. Maria Giovanna Tongiani Programma
Il docente fornirà agli studenti il programma all'inizio delle lezioni Testi consigliati a) per l'esame
48 i testi saranno indicati dal docente all'inizio delle lezioni ECONOMIA INDUSTRIALE - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA, AMMINISTRAZIONE E DIRITTO DELLE IMPRESE, ECONOMIA E COMMERCIO, SCIENZE ECONOMICHE, STATISTICA PER L’ECONOMIA E PER L’AZIENDA,STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS), SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS)
Prof. Alga D. Foschi Oggetto
Lo scopo del corso è lo studio del funzionamento dei mercati e dei settori industriali, in particolare del modo in cui le imprese competono tra loro in mercati imperfetti. Programma
1. Richiami di microeconomia. 2. Struttura e potere di mercato 3. Strategie di prezzo e strategie non di prezzo 4. Costi di entrata, struttura del mercato e benessere 5. Entrata, uscita e comportamento strategico 5. La tecnologia Testi consigliati a) per l'esame
LUIS CABRAL (2000), Economia Industriale, Carocci, Roma CARLTON DENNIS W. e PERLOFF Jeffrey M. (1997), Organizzazione Industriale, McGraw Hill, Milano GRILLO MICHELE e SILVA FRANCESCO (1998), Impresa, concorrenza e organizzazione: lezioni di economia e politica industriale, Carocci, Roma b) per la consultazione
Materiale distribuito dal docente durante il corso. Indicazioni agli studenti
Un programma dettagliato sarà prodotto alla fine del corso e distribuito tramite il web alla pagina http://www-dse.ec.unipi.it/htdocs/pagina%20foschi.htm ECONOMIA INDUSTRIALE - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE, ECONOMIA E COMMERCIO, STATISTICA PER L’ECONOMIA E PER L’AZIENDA, TERRITORIO (LS)
SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL
Prof. Neri Salvadori Oggetto
Si utilizza la teoria dei giochi per studiare la concorrenza e la rivalità tra le imprese. Programma
Introduzione alla teoria dei giochi. Concorrenza di prezzo e rivalità tra imprese: il modello di Bertrand. Differenziazione del prodotto e coesistenza tra imprese: il modello di Hotelling. Limiti della capacità produttiva e coesistenza tra imprese: il modello di Cournot. Collusione tacita e coesistenza tra imprese. L'entrata nel mercato e gli equilibri di lungo periodo. Entrata, uscita e comportamento strategico.
49 Testi consigliati a) per l'esame
Polo, M., Teoria dell'ologopolio, Bologna: Il Mulino, 1993. Cellini R. e Lambertini L., Una guida alla teoria dei giochi, Bologna, Clueb, 1996. b) per la consultazione
Luis Cabral, Economia Industriale, Carocci Editore, Roma, 2002. Tirole, J., Teoria dell'organizzazione industriale, Milano: Hoepli, 1994.7 Indicazioni agli studenti
Un programma dettagliato sarà prodotto alla fine del corso e distribuito tramite il web alla pagina http://www-dse.ec.unipi.it/salvadori/Pagine%20nuove/EconomiaIndustriale.html ECONOMIA INDUSTRIALE (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE, ECONOMIA E COMMERCIO, STATISTICA PER L’ECONOMIA E PER L’AZIENDA, ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.), ECONOMIA AZIENDALE (V.O.), SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS)
Insegnamento composto da Economia Industriale – I II Modulo Corso di laurea in Scienze economiche. ECONOMIA INDUSTRIALE (corso avanzato) (5 CFU) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE(LS)
Insegnamento mutuato su Economia industriale II Modulo - Corso di Laurea in Scienze economiche. ECONOMIA INDUSTRIALE + STORIA DELL’IMPRESA (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
Insegnamento mutuato su Economia industriale I Modulo Corso di Laurea in Scienze economiche. ECONOMIA INDUSTRIALE (7 CFU) CORSO DI LAUREA MARKETING E RICERCA DI MERCATO (LS)
Prof. Alga D. Foschi
ECONOMIA INTERNAZIONALE - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE, ECONOMIA E COMMERCIO,, ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE, BANCA, FINANZA E MERCATI FINANZIARI, SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS)
50 Prof. Italo Maggiore Programma
I MODULO: Teoria del commercio internazionale Che cos’è l’economia internazionale; Produttività del lavoro e vantaggi comparati: il modello ricardiano; Fattori specifici e distribuzione del reddito; Commercio internazionale e dotazione di risorse: il modello di HECKSHER-OHLIN; Un modello generale del commercio internazionale; Economia di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale. Testo di riferimento
P.K. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale, Volume I, Teoria e politica del commercio internazionale, terza edizione, HOEPLI, 2003 (i primi undici capitoli, eccetto le Appendici). ECONOMIA INTERNAZIONALE - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE, ECONOMIA E COMMERCIO, BANCA, FINANZA E MERCATI FINANZIARI, SVILUPPO TERRITORIO (LS)
E GESTIONE SOSTENIBILE DEL
Prof. Italo Maggiore Programma
II MODULO: Mobilità dei fattori produttivi. Politiche commerciali. La mobilità internazionale dei fattori; Gli strumenti della politica commerciale; L’economia politica della politica commerciale; La politica commerciale nei paesi in via di sviluppo; Controversie nella politica commerciale: a) politica industriale e politica commerciale strategica; b) il dibattito suscitato dal movimento anti-globalizzazione . Testo di riferimento
P.K. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale, Volume I, Teoria e politica del commercio internazionale, terza edizione, HOEPLI, 2003 (i primi undici capitoli, eccetto le Appendici). ECONOMIA INTERNAZIONALE (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE, ECONOMIA E COMMERCIO, BANCA, FINANZA E MERCATI FINANZIARI, ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.), STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS), SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO (LS)
Prof. Italo Maggiore Programma
I MODULO: Teoria del commercio internazionale Che cos’è l’economia internazionale; Produttività del lavoro e vantaggi comparati: il modello ricardiano; Fattori specifici e distribuzione del reddito; Commercio internazionale e dotazione di risorse: il modello di HECKSHER-OHLIN; Un modello generale del commercio internazionale; Economia di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale.
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II MODULO: Mobilità dei fattori produttivi. Politiche commerciali. La mobilità internazionale dei fattori; Gli strumenti della politica commerciale; L’economia politica della politica commerciale; La politica commerciale nei paesi in via di sviluppo; Controversie nella politica commerciale: a) politica industriale e politica commerciale strategica; b) il dibattito suscitato dal movimento anti-globalizzazione . Testo di riferimento
P.K. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale, Volume I, Teoria e politica del commercio internazionale, terza edizione, HOEPLI, 2003 (i primi undici capitoli, eccetto le Appendici). ECONOMIA ITALIANA - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA BANCA, FINANZA, MERCATI FINANZIARI, FINANZA AZIEDALE MERCATI FINANZIARI
Insegnamento mutuato su Politica economica I Modulo Corso di Laurea in Banca, Finanza e mercati finanziari ECONOMIA MATEMATICA (5 CFU) CORSO DI LAUREA SCIENZE ECONOMICHE (LS)
Prof. Paolo Scapparone Oggetto
Lo scopo del corso è quello di fornire una rassegna dei più recenti risultati ottenuti nell'ambito delle teoria del comportamento del consumatore. In particolare, si studieranno le principali conseguenze della rimozione dell'ipotesi di regolarità delle preferenze. Programma
1. L'insieme di consumo. La relazione di preferenza: status epistemologico. 2. Proprietà insiemistiche, topologiche, lineari. 3. Rappresentazioni numeriche delle preferenze. 4. Massimali in insiemi compatti. La scelta del consumatore. 5. Continuità della corrispondenza di domanda. La funzione della spesa e la domanda compensata. 6. La teoria delle preferenze rivelate. Testi consigliati a) per l'esame
Paolo Scapparone, Lezioni di economia matematica. Bologna, 1996: CLUEB. ECONOMIA MONETARIA (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO, ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.), SCIENZE ECONOMICHE, SCIENZE ECONOMICHE (LS)
52 Insegnamento composto da due moduli interni: I modulo interno mutuato su Economia e politica monetaria – II Modulo Corso di Laurea in Banca, finanza e mercati finanziari; II Modulo interno mutuato su Informazione e mercati finanziari – Corso di laurea specialistica Finanza aziendale mercati finanziari Prof. Maria Laura Ruiz Oggetto
Il corso si propone di studiare il ruolo della moneta in un sistema economico moderno, i nessi tra la moneta e le altre variabili, come la politica monetaria esercita i suoi effetti e il ruolo dell’informazione in particolare nei mercati finanziari. Programma
PRIMA PARTE Funzioni della moneta Gli aggregati monetari Offerta di moneta e intermediari finanziari. Base monetaria ed offerta di moneta La domanda di moneta: approccio classico e approccio keynesiano La teoria delle scelte di portafoglio La domanda di moneta di Friedman; la moderna teoria quantitativa Ruolo della moneta nel modello macroeconomico classico Ruolo della moneta nel modello macroeconomico keynesiano (Approfondimenti del modello ISLM a prezzi fissi) SECONDA PARTE Informazione e aspettative. Aspettative razionali e politica monetaria. Aspettative e tassi d’interesse in economia aperta Informazione asimmetrica e mercato del credito: aspetti microeconomici e macroeconomici. Testi consigliati a) per l'esame
ARCELLI, M. L’economia monetaria e la politica monetaria dell’U.E., CEDAM, 2002 edizione bianca KRUGMAN,P - OBSTFELD,M. Economia Internazionale, Hoepli, 1995, cap.14 RUIZ, M.L.: Credito e Informazione, Giappichelli, 1996 BERNANKE– BLINDER: Moneta, credito, entrambi o nessuno dei due? Credito, moneta e domanda aggregata, in MAROTTA – PITTALUGA, La teoria degli intermediari bancari, Il Mulino 1993 pag.211-220 Di GIORGIO G. Appunti di politica monetaria, CEDAM 1999, par. 7.4 e appendice al cap.7 Indicazioni agli studenti
Gli studenti devono procurarsi presso la segreteria del dipartimento di Scienze Economiche il programma dettagliato del corso, dove sono indicate le parti dei testi da studiare. ECONOMIA MONETARIA INTERNAZIONALE - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO
Prof. Italo Maggiore :I° MODULO: TASSI DI CAMBIO E MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE
Contabilità nazionale e bilancia dei pagamenti;
53 Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio; Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio; Livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo; Produzione e tasso di cambio nel breve periodo; Tassi di cambio fissi e interventi sul mercato delle valute. Testo consigliato
P.K. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia Internazionale:, Volume II, Economia monetaria internazionale, 3° edizione, Hoepli, 2003. I primi sette capitoli di questo volume secondo, ad eccezione delle Appendici. ECONOMIA MONETARIA INTERNAZIONALE - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO
Prof. Pompeo Della Posta Oggetto
Il corso si propone di introdurre lo studente alle problematiche sia teoriche che istituzionali, relative all’unificazione economica e monetaria europea. Programma
Il sistema monetario europeo: le ragioni della sua creazione, la sua evoluzione e la crisi del 92-93. Politiche fiscali nelle unioni monetarie. L’euro e i mercati finanziari. Teoria della credibilità e Modello di Barro-Gordon, in economia chiusa (senza incertezza e con incertezza) e in economia aperta. Teoria degli attacchi speculativi: attacchi speculativi giustificati da divergenze nei fondamentali e attacchi speculativi autorealizzantisi. Teoria delle aree valutarie ottimali. Testi consigliati a) per l'esame
P. Della Posta (2003), Dai cambi fissi all’euro: quattro teorie per un racconto (in preparazione, versione ampiamente rivista e corretta di Il Sistema monetario europeo: la storia recente e alcune sue interpretazioni teoriche, Il Campano, 1994). b) per la consultazione
P. De Grauwe (2001): Economia dell'Unione monetaria, Quarta edizione, Il Mulino L. Bini Smaghi (1998): L’euro, Il Mulino. ECONOMIA MONETARIA INTERNAZIONALE (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO, SCIENZE ECONOMICHE, BANCA, FINANZA MERCATI FINANZIARI, ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.), FINANZA AZIEDALE MERCATI FINANZIARI (L.S.)
Insegnamento composto da Economia monetaria internazionale – I e II Modulo Corso di Laurea in Economia e commercio. ECONOMIA POLITICA I - CORSO A - (12 CFU)
54 CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Paolo Scapparone Oggetto
Lo scopo del corso è quello di illustrare agli studenti le ipotesi fondamentali riguardanti il comportamento dei singoli soggetti (consumatori, imprese, ecc.) all’interno di un sistema economico e di indagare quindi in che modo le scelte individuali possono essere rese tra loro compatibili. Programma
1. L’economia politica come scienza. 2. Beni, prezzi e forme di organizzazione di un sistema economico. 3. La concorrenza perfetta. L’equilibrio parziale. Esistenza e stabilità dell’equilibrio. 4. La teoria del comportamento del consumatore. Preferenze, utilità e domanda. 5. La teoria della produzione. L’impresa in concorrenza perfetta. Equilibrio di breve e lungo periodo. 6. La teoria dell’equilibrio economico generale. 7. L’economia del benessere. Esternalità e beni pubblici. 8. Scelte in condizioni di incertezza. 9. Teoria dei giochi. 10. Altre forme di mercato: concorrenza monopolistica, monopolio ed oligopolio. 11. I mercati dei fattori. Testi consigliati a) per l'esame
Paolo Scapparone: Corso di economia politica, I volume. Pisa, 2003: il Campano. Flavio Delbono - Stefano Zamagni: Microeconomia. Bologna, 1999: il Mulino. ECONOMIA POLITICA I - CORSO B - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Davide Gualerzi Cultori: Cortese, Lavezzi, Spataro Oggetto
Il corso intende introdurre lo studente all'apparato teorico-concettuale della moderna teoria microeconomica, fornendo strumenti per rappresentare e interpretare i principali fenomeni microeconomici e le relative problematiche. Programma
1. Introduzione alla teoria microeconomica 2. La teoria della scelta del consumatore e domanda 3. La teoria dello scambio 4. La teoria della produzione 5. La teoria dei costi 6. Introduzione alla teoria dei giochi 8. I mercati non concorrenziali 9. La concorrenza perfetta nel breve e nel lungo periodo. 10. Introduzione all'equilibrio economico generale e i teoremi del benessere 11. Introduzione ai fallimenti del mercato
55 12. Introduzione alla teoria dei mercati dei fattori Testi consigliati a) per l'esame
PACINI, P.M. Introduzione alla teoria del comportamento del consumatore. G. Giappichelli Editore, Torino, 1996. SCHOTTER A. Microeconomia. Terza edizione. G. Giappichelli Editore, Torino, 2002. b) per la consultazione
NYARKO Y. "Guida per lo studente" G. Giappichelli Editore, Torino, 1995 BRIGHI L "Esercizi di Microeconomia"G Giappichelli Editore, Torino, 1996 WINCH D.M. "Microeconomia", il Mulino, 1990 Indicazioni agli studenti
Il programma dettagliato del corso ed eventuale materiale aggiuntivo sarà fornito dal docente all'inizio del corso ECONOMIA POLITICA I - CORSO C - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Tommaso Luzzati, Neri Salvadori Cultori: Emanuela Cortese, Andrea Lavezzi, Luca Spataro Oggetto
Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente alcuni strumenti di analisi per la rappresentazione e l'interpretazione dei principali fenomeni microeconomici. Programma
1. Introduzione alla teoria microeconomica 2. La teoria del consumatore 3. La teoria dello scambio 4. La teoria della produzione 5. La teoria dei costi 6. Introduzione alla teoria dei giochi 8. I mercati non concorrenziali 9. La concorrenza perfetta nel breve e nel lungo periodo. 10. Introduzione all'equilibrio economico generale e i teoremi del benessere 11. Introduzione ai fallimenti del mercato 12. Introduzione alla teoria dei mercati dei fattori Testi consigliati a) per l'esame
- PACINI, P. M., Introduzione alla teoria del comportamento del consumatore. G. Giappichelli Editore, Torino, 1996. - SCHOTTER A., Microeconomia. Terza edizione. G. Giappichelli Editore, Torino, 2002. - ALTRO MATERIALE (brevi letture e articoli) verrà segnalato e messo a disposizione durante il corso. b) per la consultazione
NYARKO Y., "Guida per lo studente" G. Giappichelli Editore, Torino, 1995 BRIGHI L., "Esercizi di Microeconomia"G Giappichelli Editore, Torino, 1996 WINCH D. M., "Microeconomia", il Mulino, 199
56 Indicazioni agli studenti
Un programma più dettagliato sarà prodotto e distribuito alla fine del corso. INFO: http://www-dse.ec.unipi.it/luzzati/italiano/italiano.htm http://www-dse.ec.unipi.it/salvadori/Pagine%20nuove/EconomiaPoliticaI.html ECONOMIA POLITICA I - CORSO D - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Luciano Fanti e Davide Fiaschi Oggetto
Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente alcuni strumenti di analisi per la rappresentazione e l'interpretazione dei principali fenomeni microeconomici. Programma
1. Introduzione alla teoria microeconomica 2. La teoria del consumatore 3. La teoria dello scambio 4. La teoria della produzione 5. La teoria dei costi 6. Introduzione alla teoria dei giochi 8. I mercati non concorrenziali 9. La concorrenza perfetta nel breve e nel lungo periodo. 10. Introduzione all'equilibrio economico generale e i teoremi del benessere 11. Introduzione ai fallimenti del mercato 12. Introduzione alla teoria dei mercati dei fattori Testi consigliati a) per l'esame
PACINI, P. M., Introduzione alla teoria del comportamento del consumatore. G. Giappichelli Editore, Torino, 1996. SCHOTTER A., Microeconomia. Terza edizione. G. Giappichelli Editore, Torino, 2002. b) per la consultazione
NYARKO Y., "Guida per lo studente" G. Giappichelli Editore, Torino, 1995 BRIGHI L., "Esercizi di Microeconomia"G Giappichelli Editore, Torino, 1996 WINCH D. M., "Microeconomia", il Mulino, 1990 Indicazioni agli studenti
Un programma dettagliato sarà prodotto alla fine del corso. Inoltre durante i corsi potranno essere distribuite alcune dispense didattiche e materiale integrativo. ECONOMIA POLITICA I - CORSO E - (12 CFU) CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO COMUNE A TUTTI I CORSI DI LAUREA TRIENNALI
Prof. Pier Mario Pacini Cultori: Cortese Emanuela, Lavezzi Mario, Spataro Luca
57 Oggetto
Il corso intende introdurre lo studente all'apparato teorico-concettuale della moderna teoria microeconomica, fornendo strumenti per rappresentare e interpretare i principali fenomeni microeconomici e le relative problematiche. Programma
1. Introduzione alla teoria microeconomica 2. La teoria della scelta del consumatore e domanda 3. La teoria dello scambio 4. La teoria della produzione 5. La teoria dei costi 6. Introduzione alla teoria dei giochi 8. I mercati non concorrenziali 9. La concorrenza perfetta nel breve e nel lungo periodo. 10. Introduzione all'equilibrio economico generale e i teoremi del benessere 11. Introduzione ai fallimenti del mercato 12. Introduzione alla teoria dei mercati dei fattori Testi consigliati a) per l'esame
PACINI, P.M. Introduzione alla teoria del comportamento del consumatore. G. Giappichelli Editore, Torino, 1996. SCHOTTER A. Microeconomia. Terza edizione. G. Giappichelli Editore, Torino, 2002. b) per la consultazione
NYARKO Y. "Guida per lo studente" G. Giappichelli Editore, Torino, 1995 BRIGHI L "Esercizi di Microeconomia"G Giappichelli Editore, Torino, 1996 WINCH D.M. "Microeconomia", il Mulino, 1990 Indicazioni agli studenti
Il programma dettagliato del corso ed eventuale materiale aggiuntivo sarà fornito dal docente all'inizio del corso (si veda anche la pagina web http://www-dse.ec.unipi.it/pacini) ECONOMIA POLITICA II + STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA, AMMINISTRAZIONE E DIRITTO DELLE IMPRESE
Prof. Pompeo Della Posta Oggetto
Il corso analizza il livello di attività di un sistema economico, sia chiuso che aperto agli scambi commerciali e finanziari con l'estero, dapprima in un contesto di prezzi fissi e poi di prezzi variabili, in modo da studiare anche le determinanti del tasso di inflazione. Programma
I. IL BREVE PERIODO: I.1. Il mercato dei beni; I.2. I mercati finanziari; I.3. Il mercato dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM. II. Il MEDIO PERIODO: II.1. Il mercato del lavoro; II.2. Un’analisi di equilibrio generale: il modello AS-AD; II.3. La curva di Phiillips; II.4. Inflazione, produzione e crescita della moneta; II.4. Il ruolo delle aspettative in economia; II.5. Politica economica. III. ECONOMIA APERTA: III.1. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta; III.2. Il mercato dei beni in economia aperta. Testi consigliati
58 a) per l'esame
Blanchard, O., Scoprire la macroeconomia - I: Quello che non si può non sapere, Il Mulino, Manuali, a cura di F. Giavazzi e A. Amighini, 2003 Capitoli da studiare: III-IX e XIV-XVII (compresi). ECONOMIA POLITICA II - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE,
Prof. Filippi
Il corso ha per oggetto una trattazione introduttiva dei temi tradizionali di Macroeconomia, dalla determinazione del livello di attività e di occupazione ai problemi dell’inflazione, in economia chiusa e in economia aperta. In particolare si offrirà una trattazione semplice ma rigorosa mediante il modello IS-LM (di economia chiusa e di economia aperta) e il modello AD-AS. Testo di riferimento
Il testo di riferimento è il seguente: R.Dornbusch- S.Fisher Macroeconomia il Mulino Programma per l’esame
Il programma d’esame consiste dei capitoli 4,5,6,7,8 e 11 del testo sopra riportato. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame si svolge in forma orale ECONOMIA POLITICA II + STORIA ECONOMICA (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO
I MODULO Prof. Casarosa II MODULO Prof. Paolo Scapparone Oggetto
Lo scopo del corso è quello di integrare le nozioni di microeconomia impartite nei corsi di Economia politica I. . Particolare attenzione sarà dedicata ai temi connessi all’equilibrio economico generale, all’economia del benessere ed ai co-siddetti fallimenti del mercato. Programma
1. Sviluppo storico della teoria dell’utilità. Utilità ordinale e cardinale. 2. Le scelte in condizioni di incertezza. 3. La teoria dell’equilibrio economico generale. Equilibrî walrasiani e non walrasiani. 4. I teoremi dell’economia del benessere. Criterî di compensazione e funzione del benessere sociale. 5. Esternalità e beni pubblici.
59 6. La teoria dei giochi. 7. I mercati dei fattori. Il lavoro come fattore particolare. 8. Scelte dell’impresa alternative alla massimizzazione del profitto. Testi consigliati a) per l'esame
Flavio Delbono - Stefano Zamagni: Microeconomia. Bologna, 1999: il Mulino. Il docente distribuirà durante il corso delle dispense integrative del testo. ECONOMIA POLITICA II + STORIA DELL'IMPRESA - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA AZIENDALE
Prof. Paolo Scapparone Oggetto
Lo scopo del corso è quello di integrare le nozioni di microeconomia impartite nei corsi di Economia politica I. . Particolare attenzione sarà dedicata ai temi connessi all’equilibrio economico generale, all’economia del benessere ed ai co-siddetti fallimenti del mercato. Programma
1. Sviluppo storico della teoria dell’utilità. Utilità ordinale e cardinale. 2. Le scelte in condizioni di incertezza. 3. La teoria dell’equilibrio economico generale. Equilibrî walrasiani e non walrasiani. 4. I teoremi dell’economia del benessere. Criterî di compensazione e funzione del benessere sociale. 5. Esternalità e beni pubblici. 6. La teoria dei giochi. 7. I mercati dei fattori. Il lavoro come fattore particolare. 8. Scelte dell’impresa alternative alla massimizzazione del profitto. Testi consigliati a) per l'esame
Flavio Delbono - Stefano Zamagni: Microeconomia. Bologna, 1999: il Mulino. Il docente distribuirà durante il corso delle dispense integrative del testo. ECONOMIA POLITICA II + SOCIOLOGIA (10 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE,
Insegnamento mutuato su Economia politica II- Corso di laurea in Economia e commercio ECONOMIA POLITICA III- (CRESCITA E CICLO) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Insegnamento mutuato su Macroeconomia corso di laurea specialistica in Scienze economiche ECONOMIA POLITICA III- (TEORIA DELLA PRODUZIONE) (A)
60 CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V-O-)
Insegnamento mutuato su Microeconomia corso di laurea specialistica in Scienze economiche ECONOMIA POLITICA III- (TEORIA DELLE SCELTE) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V-O-)
Insegnamento mutuato su Microeconomia corso di laurea specialistica in Scienze economiche ECONOMIA REGIONALE - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, STATISTICA PER L’ECONOMIA E PER L’AZIENDA
Prof. Maria P. Terrasi Oggetto
In un mondo che si integra sempre più ed in cui i confini nazionali perdono rilevanza, il territorio diventa un fondamentale fattore di competitività economica. Nel corso si svolgerà una trattazione introduttiva di questi argomenti e dei principali strumenti di analisi economica territoriale. Programma
INTRODUZIONE Economia e territorio: le tappe principali di un rapporto in continua evoluzione. LA LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE Il modello di von Thünen: cosa fare in un certo luogo. Il modello di Weber: dove fare una certa cosa. Il modello di Lösch: formazione delle aree di mercato. Il modello di Moses: il principio di sostituzione nello spazio. LA STRUTTURA REGIONALE Dall’analisi per punti all’analisi per aree. Il concetto di regione. I principali metodi di regionalizzazione. IL REDDITO REGIONALE Il modello della base economica. Stima del moltiplicatore del reddito. Il modello interregionale SVILUPPO E CRESCITA REGIONALE. I modelli neo-classici. Il ruolo dei movimenti interregionali del capitale e del lavoro nei processi di convergenza regionale. I modelli di causazione cumulativa. Il ruolo delle economie di scala interne ed esterne nei processi di divergenza regionale. Testi consigliati a) per l'esame
TERRASI M.P., Lezioni di Economia Regionale, Parte Prima,Edizioni Il Campano, Pisa, 2003 b) per la consultazione
ARMSTRONG H. e J.TAYLOR, Regional Economics and Policy, Harvester Wheatsheaf, 1999 McCANN P., Urban and Regional Economics, Oxford University Press, 2001 Indicazioni agli studenti
Il corso presenta stretti rapporti di complementarietà e di integrazione con quelli di Geografia economica, Geografia applicata, Economia agraria, Economia del turismo, Economia Internazionale e Economia dei trasporti. L’esame prevede una prova orale.
61 Il programma è valido sia per gli studenti del vecchio ordinamento (lauree quadriennali) che per quelli del nuovo orientamento (lauree triennali). ECONOMIA REGIONALE - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, STATISTICA PER L’ECONOMIA E PER L’AZIENDA
Prof. Maria P. Terrasi Oggetto
Il corso sviluppa alcuni approfondimenti dei temi trattati nel primo modulo e presenta alcune applicazioni empiriche che hanno per oggetto lo sviluppo territoriale dell’economia italiana e di quella europea. Programma
TEORIA MODERNA DELLA LOCALIZZAZIONE Le curve spaziali di costo e di ricavo: i margini spaziali di profittabilità. Il modello di Hotelling: l’interdipendenza localizzativa. Il modello centro-periferia di Krugman: l’importanza della storia. ANALISI APPLICATA DELLA LOCALIZZAZIONE INDUSTRIALE. La specificazione del modello localizzativo. La variabile dipendente. Le variabili indipendenti. Un’applicazione all’economia italiana nel periodo 1951-1991. I MODELLI INPUT-OUTPUT Il modello uniregionale: i moltiplicatori della produzione e del reddito. I modelli interregionali: dal modello “ideale” di Isard al modello Chenery-Moses. ANALISI APPLICATA DELLA CONVERGENZA REGIONALE I concetti di convergenza beta e convergenza sigma. La convergenza sigma nell’analisi di Williamson. La convergenza beta nelle analisi di Barro e Sala-i-Martin. Un’applicazione all’economia italiana nel periodo 1951-1994. Un'applicazione all'economia europea nel periodo 1975-1997. POLITICA REGIONALE Obiettivi e strumenti della politica regionale. Incentivi al lavoro e al capitale. La nuova politica regionale. Testi consigliati a) per l'esame
TERRASI M.P., Lezioni di Economia Regionale, Parte Seconda, Edizioni Il Campano, Pisa, 2003 b) per la consultazione
ARMSTRONG H. e J.TAYLOR, Regional Economics and Policy, Harvester Wheatsheaf, 1999 Indicazioni agli studenti
Il corso ha come prerequisito il I modulo di Economia regionale e presenta stretti rapporti di complementarietà e di integrazione con quelli di Economia agraria, Economia del turismo, Economia Internazionale, Politica economica e Economia dei trasporti. L’esame prevede una prova orale. Il programma è valido sia per gli studenti delle lauree quadriennali che per quelli delle lauree triennali. ECONOMIA REGIONALE - I E II MODULO - (10 CFU) (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, STATISTICA PER L’ECONOMIA E PER L’AZIENDA, ECONOMIA E COMMERCÌO (V.O.)
62 Insegnamento composto da Economia regionale – I e II Modulo Corso di Laurea Economia territorio e ambiente. ELABORAZIONE AUTOMATICA DEI DATI PER LE DECISIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE (A) CORSO DI LAUREA ECONOMIA E COMMERCIO (V.O.)
Prof. F. Tarini Cultori: Dott. S. Chiaradonna, Dott. M. Loffredo, Ing. F. Caneschi Oggetto
Il corso delinea l'elaborazione automatica e presenta architettura, logica di funzionamento e servizi dell’elaboratore elettronico, delle reti di elaboratori e di tipici strumenti di produttività personale, scelti in funzione del contesto culturale e degli interessi della Facoltà di Economia. Programma
I modulo: -L'elaborazione automatica. -L'elaboratore elettronico: logica di funzionamento, componenti, architettura -Il software di base: funzionalità e componenti del sistema operativo; il sistema dei file.. II modulo -Reti di elaboratori e Internet: architettura, protocolli, servizi di rete; il Word Wide Web. -Strumenti di produttività personale: rassegna con approfondimenti su parti di interesse specifico. Testi consigliati a) per l'esame
-Materiale didattico fornito dal docente durante il corso. -Chiaradonna S., Tarini F., Uso e Programmazione di Fogli elettronici (II edizione). SEU, Pisa, 2001. -La patente Europea del Computer Ed. PLUS - Pisa 2002 b) per la consultazione
-Tosoratti, P., Introduzione all'Informatica. Ed. Ambrosiana, 1998 -Calvo, M. - Ciotti, F. - Roncaglia, G. - Zela, M.A.: Internet 2003. Manuale per l'uso della rete. Laterza (anche in rete, in http://www.laterza.it/internet/leggi/internet2003 Indicazioni agli studenti
Questo insegnamento è mutuato su Informatica Generale del nuovo ordinamento. Nella parte di strumenti di produttività personale, sono compresi gli argomenti del syllabus dalla «patente europea di guida del computer» (ECDL), limitatamente agli ultimi tre capitoli Basi di Dati, Strumenti di Presentazione e uso di Internet. Si tratta degli argomenti che completano la ECDL dal livello START al livell ELEMENTI DI INFORMATICA - I MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS)
Prof. F. Tarini Cultori: Dott. S. Chiaradonna, Dott. M. Loffredo, Ing. F. Caneschi Oggetto
63 Il corso delinea l'elaborazione automatica e presenta architettura, logica di funzionamento e servizi dell’elaboratore elettronico. Programma
-L'elaborazione automatica. -L'elaboratore elettronico: logica di funzionamento, componenti, architettura -Il software di base: funzionalità e componenti del sistema operativo; il sistema dei file.. Testi consigliati a) per l'esame
-Materiale didattico fornito dal docente durante il corso. b) per la consultazione
-Tosoratti, P.: Introduzione all'Informatica. Ed. Ambrosiana, 1998 Indicazioni agli studenti
Il corso coincide col primo modulo dell'insegnamento Informatica Generale. ELEMENTI DI INFORMATICA - II MODULO - (5 CFU) CORSO DI LAUREA STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS)
Prof. F. Tarini Cultori: Dott. S. Chiaradonna, Dott. M. Loffredo, Ing. F. Caneschi Oggetto
Il corso presenta architettura, logica di funzionamento e servizi delle reti di elaboratori e di tipici strumenti di produttività personale, scelti in funzione del contesto culturale e degli interessi della Facoltà di Economia. Programma
-Reti di elaboratori e Internet: architettura, protocolli, servizi di rete; il Word Wide Web. -Strumenti di produttività personale: rassegna con approfondimenti su parti di interesse specifico. Testi consigliati a) per l'esame
-Materiale didattico fornito dal docente durante il corso. -Chiaradonna S., Tarini F., Uso e Programmazione di Fogli elettronici (II edizione). SEU, Pisa, 2001. -La patente Europea del Computer Ed. PLUS - Pisa 2002 b) per la consultazione
-Tosoratti, P., Introduzione all'Informatica. Ed. Ambrosiana, 1998 -Calvo, M. - Ciotti, F. - Roncaglia, G. - Zela, M. A., Internet 2003. Manuale per l'uso della rete. Laterza (anche in rete, in http://www.laterza.it/internet/leggi/internet2003 Indicazioni agli studenti
Il corso coincide col secondo modulo dell'insegnamento Informatica Generale. Sono compresi gli argomenti del syllabus dalla «patente europea di guida del computer» (ECDL), limitatamente agli ultimi tre capitoli Basi di Dati, Strumenti di Presentazione e uso di Internet. Si tratta degli argomenti che completano la ECDL dal livello START al livello FULL.
64 ETICA E SVILUPPO ECONOMICO (5 CFU) CORSO DI LAUREA STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (LS)
Prof. Fanfani
ETICA E VALORI AZIENDALI (5+5 CFU e 10 CFU) CORSO DI LAUREA MANAGEMENT & CONTROLLO (LS)
Prof. Cecilia Chirieleison Programma
A) L'etica aziendale - i rapporti tra etica ed economia - i dilemmi etici - l'utilitarismo e la deontologia - l'etica dell'economia aziendale e la sua metodologia - l'azienda come soggetto morale - l'etica strategica e l'etica assoluta - le principali aree di rilevanza etica per l'azienda B) Dall'etica aziendale alla responsabilità sociale - la letteratura anglosassone in materia di Corporate Social Responsibility - il concetto di responsabilità sociale - la visione basata sugli stockholder - la visione basata sul contratto sociale - la visione basata sugli stakeholder C) Le strategie sociali - le logiche e le finalità della socialità nel comportamento strategico dell'azienda - il concetto di strategia sociale - il processo di elaborazione delle strategie sociali - le implicazioni organizzative - le possibili classificazioni delle strategie sociali D) Il rapporto tra responsabilità sociale e vantaggio competitivo - le sinergie possibili tra responsabilità sociale e performance competitiva ed economicofinanziaria - gli effetti sulle decisioni di investimento del mercato dei capitali e la finanza etica - gli effetti sull'attrazione e la gestione delle risorse umane - gli effetti sulle scelte di acquisto dei consumatori - le evidenze derivanti dagli studi empirici E) L'audit etico e sociale - il concetto di audit sociale - la metodologia per la misurazione della performance sociale - la scelta dei riferimenti teorici - la scelta dei parametri di analisi - la scelta delle modalità di misurazione dei parametri - l'elaborazione di una misura di sintesi della performance sociale - alcuni esempi di audit etico e sociale a livello nazionale e internazionale
65 - il rating del Dow Jones Sustainability Group Index - gli standard internazionali: la certificazione sociale SA 8000 e lo standard AA 1000 Testi consigliati a) per l'esame
CHIRIELEISON C., Le strategie sociali nel governo dell'azienda, Giuffrè, Milano, 2002 RUSCONI G., Etica e impresa. Un'analisi economico aziendale, Clueb, Bologna (capitoli 2, 3, 4, 6, 8) b) per la consultazione
Di Toro P. (1993), L'etica nella gestione d'impresa, Cedam, Padova Matacena A. (1984), Impresa e ambiente: il bilancio sociale, Clueb, Bologna Sen A. (2001), Etica e economia, Laterza, Bari Indicazioni agli studenti
Ulteriori indicazioni sul programma verranno fornite nel corso delle lezioni