Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli, Marco Magg, Oddino Magnani. Daniele Moltrasio. Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio Susani, Giorgio Vozza
Direttore responsabile: Adollb Scalpelli
Associato alla Unione Stampa. Periodica Italiana
lmpaginazione:
Stampa: Coop "II Guado"
Franco Malaguti Maria Rosa Torri Disegni: Giulio Peramoni
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La carta di Quale Consumo é di bassa qualità per la stampa ma di alla qualità ecologica. E tutta riciclala-
Autorizzazione del Trib. di Milano n, 144 del 14 aprile 1982
Sarà inaugurato a Milano il ventitré marzo
È il segno di una nuova conquista, di un nuovo importante passo nello sviluppo della Coop in direzione degli interessi dei consumatori e insieme della crescita dell'azienda moderna. E una svolta dopo le decisioni della line degli anni settanta di dare il via alla rete di supermercati. Il primo ipermercato come abbiamo già scritto nei numeri precedenti di "Quale consumo", è già in costruzione a Milano e sarà inaugurato il 23 marzo 1988.. Lo sviluppo degli ipermercati rappresenta per la Coop al tempo stesso una grande opportunità di espansione e una scelta anche obbligata, in una fase nella quale valide imprese italiane e straniere sono impegnate nella re2liz/azione di queste nuove strutture di vendita nel nostro Paese. Nelle foto, una parte della costruzione in verticale e, a destra, l'atrio di entrata del'Ipermercato con il soffitto di tralicci a vista. (Fotogamma). A pagina 3 ne parla Giorgio Vozza.
Gli impegni internazionali di Coop Lombardia
Questo mese Chi sono i prestatori di Coop Lombardia di Sergio Ghiringhelli
pag. 2
Ipercoop Lombardia di Giorgio Vozza
Sollfdafie
Con Ni.ger e Me
d
pag. 3
Frutta a chimica controllata di Daniele Moltrasio
pag. 4
Per togliere di mezzo le mille calorie in più di Laura Suffiotti
pag. 5
I cibi irradiati durano di più. Ma... di Luciano Didero
pag. 6
Guarda chi arriva: la banca Coop di Lidia Lommi Quando i ragazzi si occupano di ambiente
pag. 7
di Elio Susani
pag. 8
Chi ricicla i nuovi rifiuti? di Ugo Pinferi
pag. 9
Itinerari in Lombardia di Fiorella Fumagalli Offerte ai soci Vigevano, uno specchio del rapporto soci-Coop di Massimo Chiesa
pag. 10 pag. I l pag. 12
Liniziatllva sconto per sei bottiglie di vino DOC a pagina 2
La riunione per la firma dellIntesa con il Niger Si fa concreta l'opera di solidarietà della Coop Lombardia con i Paesi in via di sviluppo. Il 19 dicembre, presso la sede di Coop Lombardia, è stata firmata la convenzione con "Africa 70", partner della nostra cooperativa nel• l'intervento in Niger. Erano presenti per Coop Lombardia il presidente Antonio Bertolini, il vice presidente Sergio Ferrano, e il direttore del Settore soci e consumatori Sergio Ghiringhelli, Per "Africa 70" hanno siglato l'accordo il presidente, Gio-
vanni Capè, e il direttore tecnico FlaVio Lovisolo. Il progetto Niger è sostenuto da uno stanzia mento globale di 300 milioni, e prevede come tempo di realizzazione IO/ 12 mesi. L'obiettivo è quello di sviluppare l'orticoltura in aree potenzialmente produttive per la presenza di acqua in superficie o nel sottosuolo. In pratica, realizzare piccoli pozzi artesiani e creare canali per l'irrigazione, proteggere le colture con cinture verdi di piantumazione e recinzioni
L'incontro per lo sviluppo della solidarietà con il Nicaragua anti-vento, formazione e organizzazione di cooperative di contadini per la produzione agricola e la commercializzazione dei prodotti, promuovere esperimenti dì allevamento di piccoli ruminanti in armonia con le colture vegetali locali. Esistono già cinque località ove questi .mini-progetti hanno trovato concreta realizzazione con la direzione tecnica di "Africa 70", si tratta ora di ampliare i siti di intervento, almeno altri 3, come richiesto dalle autorità locali". Anche il
progetto di solidarietà con il Nicaragua è giunto all'avvio della fase operativa. 11 22 dicembre è stata firmata infatti Ia convenzione che stanzia 50 milioni per la fornitura di materiali per l'agricoltura; all'incontro hanno partecipato Antonio Bertolini, Sergio Ferrario e Sergio Ghiringhelli per Coop Lombardia e Arsenio Invernizzi in rappresentanza di Cooptecnical, l'agenzia per la cooperazione tecnica internazionale che curerà la realizzazione in loco.
di Sergio Ghiringhelli (3
—
continua)
Un'analisi condotta sulle categorie sociali e per fasce d'età
tori
ci
Ifattori principali che sono alla bas
queste trasformazioni
Proseguendo nella nostra analisi sulle problematiche inerenti il prestito sociale in cooperativa affrontiamo alcuni aspetti riguardanti gli aspetti sociali. Come appare nelle tabelle riportate il <•on/roma è fatto tra soci prestatori e l'universo dei soci aderenti alla cooperativa. Br:sogna precisare. in premessa. che il rapporto tra le due realtà è mediamente del 15% nella nostra cooperativa mentre il rapporto a livello nazionale è del 20%. Orirla!nenie qui pesano soprattutto le cooperative di più lunga tradizione come quelle emiliane e toscane. Tornando alle tabelle, pos.Via1110 rilevare che in quella riguardante le fasce d'età appare un dato sorprendente: i "giovani" compresi nei 30 anni sono rl 19,6% dei soci prestatoti rispetto al 12,2% dell'insieme dei soci. E un farro interessante anche se bisogna considerare che nei depositi SO170 certamente compresi i versamenti effettuai dai riapertivi genitori; ~ilari o per invogliare all'educazione del risparm io O per superare il tasso limite dei 20. milioni già raggiunto sulle schede personali. Più bassa invece appare i deriza dei soci compresi nella fascia dai 30 ai 50 anni, che è la fascia probabilmente più interessante dal punto di vista della produzione del redditcY. Nella tabella n. 2, riguardante le condizioni professionali,
possiamo notare una 1131110," adesione nelle categorie più elevate come reddito e come livello di conoscenza delle pi.obleinaiAe economiche (pro fessionisti, insegnanti, artigiani, CO371111erdailt0. Nel contempo troviamo una conferma nella presenza "giowntile"e una certa debole=a tra le categorie di minor reddito (operai, casalinghe, pensionati). Sono dati sui quali riflettere per impostare un lavoro di promozione e sviluppo in modo più mirato e che certamente verranno considerari nellimpostazione dell'attività della direzione soci verso ii pre.slito sociale del 1988. questi primi elementi farà seguito una vera e propria indagine sul prestito condotta a livello nazionale e locale attraverso delle interviste campione tra i soci, prestatori e non. Ciò è assohnanlerne necessario per conoscere le tendenze i► / atto orche nella nostra base sociale e per farne discendere, sulla base dell'analisi dei risultati, scelte precise e proposte innovative nel sersizio e nelle proposte offerte, Bisogna infarti considerare che negli ultimi cinque anni il merca i ofinanziario, costituito dal risparmio delle famiglie italiane, ha subito profonde trasfonnazioni, come testimoniano da un lato lo sviluppo delle attirità finanziarie e dall'altro i nu»ie•osi studi condotti a livello nazionale sull'argomento_
• incremento significativo della massa di denaro disponibile pro capite, proveniente dal risparmio, anche a livello medio e medio basso E calo dell'inflazione, ottimismo abbastanza diffuso verso lo sviluppo economico, minor attrazione nei confronti dell'investimento immobiliare a disponibilità e possibilità di accesso a nuovi strumenti Finanziari (azioni, fondi di investimento, polizze assicurative, ecc.) E crescita costante del livello medio di istruzione e delle conoscenze in materia Finanziaria (anche se in forme ancora superficiali). Pur essendo prevalenti nell'orientare le scelte del risparmiatore medio i fattori di sicurezza e liquidità. tende a decrescere strutturalmente negli ultimi anni l'interesse per le forme più tradizionali di collocamento del risparmio. Sono invece aumentati notevolmente negli ultimi 2 anni l'informazione e l'interesse dei risparmiatori verso i titoli di Stato ed azionari e soprattutto verso i fondi di investimento, con preferenza crescente verso i fondi basati su azioni e titoli di Stato.
(Anche se le recenti vicende borsistiche e la leggera ripresa inflattiva hanno ricreato momenti di incertezza e parzialmente rilanciato gli investimenti immobiliari). Dunque appare chiaro, ari che dalle pur brevi considerazioni sopra esposte, che per il movimento cooperativo è questa l'ora di guardare con maggior attenzione a queste problematiche e di attrezzarsi adeguatamente per garantire iI rafforzamento di questa fondamentale fonte di finanziamento ai propri investimenti.
sconto ai Soci L. 4.000
Universo dei soci (1986)
Fino a 30 anni
19.6
12.2
da 30 a 50
36.7
41.7
da 50 a 60
18.1
19.0
oltre 60
25.4
27.1
Tabella di raffronto tra soci prestatori e universo dei soci (in percentuale) Coildizione professionale
Operai
Impiegati Casalinghe Pensionati
Professionisti
Soci prestatori
Universo dei soci
24.5
25.1
23.5 17.8 21.3
23.0
1.3
1.5
20.6 21,9
Insegnanti
1.4
1.6
Artigiani
2.9
3,3
Commercianti
0.9
1.3
Studenti e/ o giovani in cerca di prima occupazione
4.4
1.5
Domani di Giorg-a Vozza
La s Dai Giù adesso metà delle vendite sono fatte di prodotti freschi: frutta, verdura, carni, salumi, formaggi e latticini. Il supermercato di oggi, crescendo di misura e adattandosi alla domanda dei consumatori, è molto cambiato rispetto ai prototipi di vent'anni fa. Allora dominava il libero servizio: adesso si moltiplicano le aree specializzate, i banchi dovei clienti ordinano porzioni su misura, Tollera di piatti preparati, di nuovi prodotti da provare e anche da assaggiare. Cos'è cambiato nelle aspettative dei consumatori per determinare questa nuova Fisionomia dei grandi negozi alimenta-
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usate la vostra tessera soci
Validità dell'offerta dal 15 al 30 febbraio 2 — Quale consumo
Soci prestatori
Oggil
un cartone di 6 bottiglie d Pinot Grigio delillUllt-repo Cantina Cooperai va di Canneto Pavese oppure un cartone 6 bottiglie Barbera deirelltrepo Cantina Cooperativa di Canneto Pavese
Non ritagliate!
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Iniziativa Sconto Soci N
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E successo che la maggiore disponibilità di reddito sposta la Scelta dell'alimentazione dal bisogno al piacere. E allora si chiede al supermercato di diventare un luogo gradevole, pulito, bene illuminato, chiaro nella disposizione delle merci, assistito da personale competente e gentile_ Un posto dove fare la spesa alla svelta, con un'offerta di prodotti alimentari sani, buoni, ma anche variati, freschi, che suscitino interesse, voglia di provare e di comprare. Deve però continuare ad essere conveniente, più conveniente degli altri negozi, con un'offerta larga e con tanti servizi, molto qualificati. I n sfida è tutta qui. Semplice dirla, difficile vincerla.
Nuovo importante momento di espansione della cooperazione
Giorgio Vozza
È il primo e non resterà solo Si pensa già a insediamenti a Torino, Modena, Firenze, Parma, Bologna La diversificazione delle funzioni all'interno di una stessa grande azienda Coop. Le novità rispetto al passato
Un settore del salone a piano terra. A destra, il nastro trasportatore che consente ai clienti di salire al piano superiore con il carrello carico di merce
orni All'inizio del prossimo decennio, cioè fra pochi anni, Coop sarà la maggiore organizzazione nazionale nel settore degli ipermercati. Maggiore per numero di punti di vendita, anche se non prima per dimensione delle vendite. La novità è più importante di quanto non appaia a prima vista. È almeno altrettanto importante della svolta operata dalla Coop negli anni settanta con l'apertura dei primi supermercati. A distanza di una quindicina d'anni si può vedere con chiarezza il senso di quella scelta, segnata dal passaggio dalla distribuzione di quartiere, dai piccoli selfservice definiti superette, ai grandi supermercati cittadini e di attrazione all'esterno dei centri urbani. Quella trasformazione è stata lunga e non facile. Oggi si può dire che il mestiere della gestione dei grandi supermercati, fu acquisito dalla Coop in più di un decennio di esperienze non tutte felici. Se adesso alla Coop è riconosciuto un ruolo di leader nella grande distribuzione alimentare, questo primato —occorre riconoscerlo —, è stato conquistato a prezzo di miglioramenti graduali, di un grande impegno di qualificazione dei dirigenti, del personale e dei sistemi, e anche attraverso una specializzazione sempre più marcata in un'attività che resta differente dalla gestione di piccoli
o medi punti di vendita. La distinzione fra commercio locale e distribuzione su larga scala è risultata sempre più evidente, al punto che in Lombardia, ma anche in altre regioni, si stanno orientando le aziende cooperative piuttosto verso la specializzazione dell'attività che sulla base della divisione del territorio, come era tradizione nel passato. Così nella nostra regione, accanto a Coop Lombardia, sempre più impegnata nelle grandi strutture di vendita, esistono valide cooperative con negozi più piccoli, spesso vicini ai maggiori superrnercati. Dei resto queste scelte di specializzazione si conformano sull'osservazione delle aziende italiane ed europee che più hanno avuto successo nel commercio moderno: un successo legato al continuo miglioramento di un unico modello distributivo. Cosi Esselunga in Italia fa solo supermercati alimentari, Carrefour in Francia solo ipermercati, Aldi in Germania solo discount (piccoli supermercati poveri di servizi, ma con prezzi molto bassi). Conferme contrarie vengono dalla valutazione dei ben più modesti risultati delle imprese che sono invece attive su molti fronti: grandi magazzini, supermercati, ipermercati, ecc. Ben difficilmente queste aziende riescono ad essere leader nel-
successi Poilisportiva
Corsivo: i
Si è conclusa la stagione ciclistica 1987 anche per la Polisportiva di Corsivo che nella categoria dilettanti si è confermata tra le migliori squadre raccogliendo importanti successi. Le 5 vittorie conseguite sono più che soddisfacenti, soprattutto se si considera il complesso dei
Visione parziale del complesso dell'ipermercato
risultati della squadra che ha risposto con continuità, lo dimostra l'alto numero dei piazzamenti: 21 volte piazzati dal 2° al 5° posto; 33 volte piazzati dal 6° al 10°. La società si può ritenere orgogliosa per il titolo italiano conseguito nell'inseguimento a squadre. A livello individuale è doveroso ricordare il corridore Brambilla (nella foto con Ghiringhelli, Magani ed il Dr. Lazzati nel trofeo Coop di Bollate) che ha vinto il Trofeo Valle Scrivia oltre a numerose gare.
l'insieme delle attività che dispiegano. È dunque inopportuno che all'interno della stessa cooperativa coesistano forme distributive diverse. Questa e la ragione per cui Coop Lombardia ha dato vita, assieme ad altre cooperative, al nuovo consorzio 1percoop Lombardia per la gestione dei suoi ipermercati. Quello di Milano nel marzo prossimo sarà il primo iper della Coop in Italia, ma ad esso ne seguiranno altri: a Torino, a Modena, a Firenze, a Parma, a Bologna e in diverse altre località. E nella stessa Lombardia vi sono anche altre possibilità. In pochi anni si può perciò prevedere che la Coop possa mettere insieme la più numerosa catena di ipermercati d'Italia. Gli investimenti sono di grande portata, e anche se le posizioni sono assai promettenti, il successo, pur augurabile e necessario, non è scontato. Proprio perché si tratta di un'attività con molti aspetti di diversità e di originalità rispetto al'esperienza dei supermercati. Ma quali sono queste diversità? Intanto ci sarà una grande offerta di prodotti non alimentari: abbigliamento, casalinghi, fai-te, giocattoli, piccoli elettrodomestici, ecc., sui quali la Coop deve sicuramente perfezionare la sua maestria. Poi un netto de-
Peschiera Itorromeo: 15' edizione "In gir a ila cava" Zeloforamagno, 29 novembre 1987. Malgrado la pioggia, 2500 podisti si sono ritrovati alla I, edizione della "In gir a la cava", ormai classico appuntamento autunnale per gli amanti della corsa a piedi_ Questa ultima gara su strada ha avuto
centra mento delle decisioni e delle attività che rappresenta una certa novità in un ambiente di lavoro, quello cooperativo, caratterizzato da una impostazione più tradizionale. E verranno anche messe alla prova le capacità di contrattazione dei consorzi nazionali della Coop, che dovranno assicurare condizioni di acquistoinco ra più vantaggiose, per poter offrire negli iper prezzi molto competitivi. Infine la complessità dell'ipermercato, il funzionamento dei servizi e dei sistemi informativi costituiranno nell'insieme un forte cimento per i dirigenti e per i responsabili dì settore. D'altronde lo sviluppo degli ipermercati rappresenta per la Coop al tempo stesso una grande opportunità di espansione e una scelta anche obbligata, in una fase nella quale valide imprese italiane e straniere sono impegnate nella realizzazione di queste nuove strutture di vendita nel nostro Paese. Il lavoro procede con impegno e solerzia, con la più determinata volontà di avere successo. C'è soprattutto fra i cooperatori la consapevolezza di affrontare una diversificazione aziendale importante e delicata, che potrà condurre la Coop a confermare e rassicurare il suo ruolo di leader nella distribuzione italiana.
un degno vincitore in Leonardo Bardi (nella foto) della Edera Forti, atleta non nuovo all'appuntamento con la vittoria qui a Zelo e reduce quest'anno da un'attività piena di successi. Al posto d'onore il forte Paolo Donati, nazionale militare in forza alle Fiamme Gialle, preparatissimo ma non a suo agio su un percorso duro e fangoso come quello di quest'anno. In campo femminile scontata affermazione della Antonella Bizioli della società Snam Gas Metano, quinto posto (unica italiana) alla maratona dei Campionati del mondo di Roma. Degni di menzione anche i 2000 "tapascioni", partiti sotto la pioggia con il solo intendimento di partecipare ad un sano momento di sport, garantiti dalla perfetta organizzazione che il Gruppo Sportivo Zeloforamagno sfodera in queste occasioni, con l'aiuto dell'Amministrazione Comunale. da sponsor locali e dalla Coop Lombardia, intervenuta anche quest'anno con una ricca borsa gastronomica (prodotti Coop, naturalmente!) che gli organizzatori hanno distribuito a tutti i partecipanti.
Acet© di mele fichi o patate Dal 15 Dicembre bisogna leggere attentamente l'etichetta dell'aceto che normalmente si compra in negozio, per non rischiare di condire l'insalata Segue a pag. 4
Quale consumo — 3
Nei negozi Coop a partire da gennaio
Daniele Moltrasio
Autta a cAirmic ontroHata
Arance, limoni, pompelmi, kiwi, mele garantiti da nuove procedure di coltivazione
Un frutteto trattato con metodi naturali A trazina. pesticidi, inquinamento, lotta biologica, lotta integrala. Quante volte ei è capitato di leggere sui giornali o sentire in televisione queste parole e, magari, dalla toce di qualche esperto o ministro, preoccupate previsioni per il • futuro della nostra produzione agricola? Certo è duro ammettere che proprio la campagna, che per sua natura evoca immagini di cieli aperti e prati verdi, stia invece diventando un'immensa cloaca chimica ammorbata COM é dai fitoJwinaci che lentamente la stanno. insieme a lutto il resto, avvelenando. Però questa sembra essere la realtà, dura ma comprovata da decine di testimonianze, da centinaia difatti e nn:slani che da anni si susseguono con cronometrica regolarità. In realtà il problema dell'uso eccessivo dei prodotti chimici in agricoltura è strettamente legato al moderno sviluppo dei nostri modelli produttivi. Un podi colpa ce la dobbiamo assumere tutti. Bisogna produrre e produrre
sempre di più liberandosi dei nemici che ci si trova stilla strada, o per meglio dire nei campi; insetti, parassiti, ecc... fitofannad svolgono in questo senso un ruolo determinante per salvaguardare la produzione orini-rutticola dagli attacchi di questi avversari ora il loro uso è ormai divenuto talmente irrazionale da produrre effetti boomerang micidiali, come la distruzione degli insetti utili e la conseguente proliferazione di specie di insetti dannose e sempre più resistenti ai fitofarmaci stessi, senza tener conto dell ittquillatnenio ambientale. Partendo da queste considerazioni Coop Italia ha avvertito la necessità dà fai lo sviluppo di prodotti ortofrutticoli che offrissero garanzie diverse al consumatore sotto il profilo della qualità e del trattamento. Da qui l'idea di promuovere nei supermercati Coop la vendita di prodotti ortofrutticoli provenienti da aziende agricole che avessero attuato nelle loro produzioni la "lotta integrata':
con un aceto di mele, di fichi o di patate, anziché con il tradizionale aceto di vino. Fino ad ora infatti gli aceti ricavati da materie ortofrutticole. usati soprattutto all'estero, dovevano essere chiamati "agri", il modo da non creare confusione con il vero aceto di vino. provvedimento è stato adottato in sede CEE su sollecitazione della Germania, per non discriminare gli aceti esteri.
Sondaggio sul miele italiano La Federazione apicoltori italiani ha predisposto un sondaggio passivo tra i consumatori per avere un riscontro più completo sulla qualità del miele. L'iniziativa fa seguito a dei controlli a campione sulla genuinità del miele venduto con il sigillo "Miele italiano" e sulle caratteristiche del prodotto, che in base ad un autoregolamento devono essere migliori di quelle stabilite dalla legge.
Novate Milanese: una rassegna cinematografica largata Coop La Sezione soci di Novate, nell'ambita delle iniziative programmate per il 1988, ha realizzato una rassegna cinematografica con l'obiettivo di con-
4• e Quale consumo
Ma cos'è la lotta integrata? Una guerra che ha due nemici: i parassiti nocivi e l'abuso delle sostanze chimiche. nemici di un buon raccolto sono molti: insetti, parassiti, erbacce, funghi. Nella lotta integrata il produttore interviene per combatterli: I) con insetti buoni che attaccano quelli cattivi: 2) e, ma solo quando il "nemico" diventa realmente pericoloso per il raccolto, con prodotti chimici molto sofisticati (colpiscono solo il nemico, non tutto l'ambiente) poco tossici e senza effetti collaterali (non uccidono, per esempio gli insetti buoni). Lotta integrata è dunque: ritorno alla natura (gli insetti buoni) e uso mirato
sentire ai soci di assistere a proiezioni di prima visione ad un prezzo modico e senza l'obbligo di spostarsi a Milano. Tenendo conto della programmazione del locale cinema "Nuovo"si é prevista una serie di film non tanto legata ad un tema o ad un filone specifico, quanto piuttosto tesa a dare ]a più recente e qualificata produzione nazionale ed internazionale. La cosa è stata resa possibile grazie all'intraprendenza della addetta al settore soci di Novate, signorina Lidia, che è riuscita a trovare un collegamento con il difficile mondo del noleggio cinematografico e si è data poi da fare, assieme ai componenti della sezione soci, per definire date, modalità organizzative, iniziative pubblicitarie, e così via. Titoli e date sono in corso di definizione; l'iniziativa è ormai avviata e quanto prima inizierà la campagna pubblicitaria, che prevederà un prezzo agevolato per i soci ed uno pieno per i non soci (sarà disponibile sia una tessera-abbonamento, che biglietti singoli). Al tutto è stato dato carattere di sperimentalità, perché molte sono le variabili in gioco: innanzitutto si dovrà verificare la risposta dei cittadini rispetto allo "spettacolo" cinema. Non è cosa di oggi, infatti, il costante calo di spettatori che si verifica da un po'di anni a questa parte; si dovrà capire se avere la proiezione "sotto casa" e ad un prezzo agevolato (anche il prezzo pieno sarà inferiore ai cinema di Milano) è ele-
dalla chimica (meno interventi con prodotti industriali più costosi ma meno pericolosi per la salute). E queste sono le caratteristiche di coltura che avranno i prodotti che da gennaio troveremo nei supermercati Coop. Arance, limoni, pompelmi, kiwi, mele di qualità diverse (star, golden, morgenduft) dì produzione a lotta integrata saranno reperibili sui banchi dei nostri supermercati. Per riconoscerli meglio saranno confezionati in una rete di cotone di colore neutro (anche questa è un'attenzione ecologica in più) e avranno un cartellino indicatore dell'azienda produttrice che ga-
e•P".~~
rantisce il trattamento cui sono stati sottoposti: la metà cioè dei massimi di residuo di ninfa rrnaci previsti per legge. Questi prodotti costeranno un po'di più, circa il 15% ma la ragione balza evidente agli occhi. Sono prodotti per i quali è necessario un controllo costante da parte dei tecnici agrari e le cui analisi e confezionamento aumentano, seppur di poco, il costo al consumatore. I.a Coop con questa nuova iniziativa ha cercato di migliorare il servizio al cliente, fedele ad una politica di rispetto della natura e di maggior tutela del consumatore che già si è manifestata in molte scelte produttive (ri-
mento sufficiente per interessare una fascia di pubblico significativa; si potrà prospettare l'eventualità di allargare l'iniziativa per particolari tipi di film — ai ragazzi delle scuole, organizzando delle proiezioni pomeridiane e, addirittura, al mattino. Sono una serie di quesiti che solo ad iniziativa conclusa potranno trovare risposta. Ai soci, dunque, l'invito a partecipare, non tanto per far si che l'iniziativa riesca, ma piuttosto per . rivitalizzare questo bellissimo settore dello spettacolo che, se non saprà interessare tanto pubblico, sarà destinato a produrre film solo per la televisione.
Corso d specializzazione per "O'peratore BRotecnico" Patrocinato dal Fondo sociale europeo si svolgerà nel 1988 un corso per "operatore biotecnico" curato dal Centro di formazione professionale consortile del Lodigiano. In relazione con la nascente dimensione europea, i "nuovi" esperti in biotecnica sapranno indirizzare tutti i coltivatori e imprenditori i quali desiderassero gradualmente imprimere alle proprie Aziende agricolo-zootecniche un altrettanto nuovo ed ecologico programma produttivo. Si sta sollevando la necessità di dimostrare che bisogna desistere dal perseguire esasperanti e
corriamo la diminuzione di fosforo nei detersivi). Per il futuro si pensa ad un incremento cd allargamento dell'offerta, anche alla frutta estiva. I problemi non sono pochi. Le aziende agricole, quasi tutte cooperative, che praticano la "lotta integrata" sono ancora poche, le risposte dei consumatori ancora incerte. Dovremo essere noi, come consumatori, a lanciare un segnale attraversa la scelta che quotidianamente compiamo facendo la spesa. Anche questo gesto, in apparenza banale, può essere un contributo per andare nella direzione di una produzione e di un consumo a misura d'uomo.
sempre artificiosi aumenti nelle quantità delle produzioni, per dedicarsi al logico, saggio e sempre più auspicato miglioramento delle qualità dei beni prodotti. Da ciò deriveranno, positivamente: — la sostituzione di quegli strumenti produttivi ("in primis" i pesticidi, erbicidi, fungicidi. insetticidi) i cui usi ed abusi stanno causando effetti negativi agli esseri viventi, al loro habitat e a tutto l'ambiente naturale, diffondendo altresì allarmismo, panico e ostilità nelle popolazioni: — la cessazione degli assurdi sperperi, e relative più assurde distruzioni, di beni alimentari cosiddetti sovrabbondanti; — l'affrancamento dall'onerosa importazione di gened commestibili, peraltro simili (se non inferiori) a quelli nostrani.
H pericolo abita con noi Cinquecento consigli pratici per tutelarci e per salvare l'ambiente di casa. Il libro scritto da 3 dei maggiori specialisti tedeschi sul tema è diviso in più capitoli che si occupano delle varie "zone" della casa, segnalando quel che lì ci minaccia e dando le indicazioni più facili perché tutti possano salvaguardarsi e vivere una vita sana in una dimora sana (Egmont R. Roch, li pericolo abita con noi Ed. Elvetica, L. 27.000)
Una pubblicazione dell'Istituto nazionale della Nutrizione
e
La consapevolezza dell'importanza di una alimentazione equilibrata per mantenere un buono stato di salute, ha aumentato la domanda di precise informazioni in materia alimentare da parte della popolazione. I mezzi di comunicazione hanno risposto con una vera e propria valanga di informazioni nutrizionali, spesso di carattere pseudoscientifico, che rischiano di creare ulteriore confusione nell'annoso discorso su "come si dovrebbe mangiare": In questo panorama merita particolare attenzione la recente pubblicazione delle Li-
nee guida per una sana alimentazione , curala dall'Annuo nazionale della Nutrizione, un organismo che da mezzo secolo si batte per una corretta 01bn/2a:ione ed educazione alimentare. Questo istituto, avvalendosi dell'apporto di un gruppo di esperti, ha elaborato un efficace strumento divulgativo destinato al grande pubblico, agli operatori sanitari e ai mezzi di informazione, proponendosi al tempo stesso come punto di riferimento per la progranmtazione della politica agro-industriale. Le Linee guida, in pratica, forniscono indicazioni sulla scelta degli alimenti, recuperancio o aumentando i livelli di assunzione di certuni e limitando quelli di altri. Tutto ciò con il proposito dichiarato di dare un giusto indirizzo, per quanto possibile, al
USD.
pesomero
comportamento alimentare di una società matura, caratterizzata da abbondanza di disponibilità e di consumi alimentari effettivi. I dati parlano chiaro: nel 1954 l'italiano consumava in media 600 kg. di alimenti l'anno; questa cifra è salita oggi a 850 kg. ed è aumentato soprattutto il consunto di alimenti un tempa considerati rari e pregiati, come carni, latticini, zucchero e grassi da condimento. Questa tendenza dà luogo ad una dieta ntedia decisamente ipercalorica (circa 3300 calorie cont•o le 2300 raccomandate), eccessiva ingrassi, proteine e zuccheri semplici. Tale modello alimentare comporta gravi rischi per la salute, aumentando lihcidenza di malattie conte arteriosclerosi, ipertensione ed obesità. Da qui l'esigenza di alcune raccomandazioni alimentari che le Linee guida propongono recuperando uno schema nutrizionale mediterraneo, utile per la prevenzione sanitaria e per nulla povero di contenuti ma bensì in grado di ) ,alorizzare le attuali disponibilità alimentari. Le Linee guida sviluppano sette tematiche di notevole interesse: peso corporeo, grassi e colesterolo, amido e fibra, sale, alcool, dolci, varietà nell'alimentazione, come a dire le sette regole da tener presente se si vuole "mangiare meglio per vivere Vediamole punto per punto.
Attenti vostro peso
i'nerno grassi e colesterolo
amido e più fit-pri
Oggi in Italia circa la metà degli adulti sopra i 30 anni è in sovrappeso, e, di questi, un quinto è decisamente obeso. Il dato è piuttosto preoccupante soprattutto perché l'obesità è spesso associata ad altre condizioni patologiche che aggravano i rischi per la salute. L indispensabile quindi mantenere il proprio peso nei limiti normali. Come fare? Prima di tutto occorre mangiare un po' meno ma soprattutto scegliere alimenti poco calorici che abbiano ugualmente potere saziante come frutta, verdura, latte, yogurt, carni e pesci magri. Quanto alla cucina, conviene preferire ricette semplici. cotture al forno, al cartoccio o a vapore diminuendo l'uso di condimenti, salse e fritture ed abbondare piuttosto nelle erbe aromatiche che danno sapore ai cibi e ne migliorano la digeribilità.
È ormai provato che esiste una stretta correlazione fra malattie cardiovascolari ed eccesso di grassi nell'alimentazione; proprio per questo non si insisterà mai abbastanza sulla necessità di diminuire i grassi e il colesterolo nei cibi che consumiamo. Per raggiungere o mantenere i normali valori di colesterolo nel sangue è importante condire poco i cibi evitando soprattutto i grassi di origine animale (i cosiddetti grassi saturi) come burro, lardo, pancetta, panna e così via. Preferire invece l'olio di oliva, meglio se extravergine, e fra gli oli di semi scegliere sempre quelli monoseme, da utilizzarsi a crudo. Meglio poi limitare il consumo di insaccati, formaggi, carni grasse, dolciumi, maionese, e salse variate, aumentando invece l'uso di pesce, carni alternative (pollo, tacchino, coniglio), legumi, cereali integrali, verdura e frutta.
Almeno il 60% delle calorie quotidiane deve provenire dagli zuccheri e, fra questi, la maggior parte deve essere sotto forma di amidi (zuccheri complessi). Gli amidi, lo ricordiamo, sono contenuti soprattutto nei cereali e derivati (pasta, riso, pane, farina, ecc.), nei legumi e nelle patate. E questa una regola che trent'anni fa era perfettamente seguita; oggi si è persa dietro alla moda del fast-food e delle diete dimagranti. Oltretutto è proprio con i cereali, soprattutto se integrali,
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sale‘ Meglio poco
Alcool? Se si, 2021 moderazione
Torte, pasticcini, caramelle e cioccolatini possono entrare nella nostra dieta solo se accompagnati da buon senso e moderazione. È opportuno tenere conto di quante volte si sono ingenti alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare i limiti di un giusto consumo. I dolci apportano molte calorie, ma pochi principi nutritivi: è meglio quindi evitare di consumarli alla fine di un pasto abbondante o come fuori pasto. Attenzione infine ai dolci molto zuccherati e viscosi (caramelle, croccanti, torroni) che possono provocare, in sovrappiù, carie dentali.
L'eccessivo consumo di sale, a partire dalla prima infanzia, predispone all'ipertensione arteriosa. Nonostante ciò gli italiani consumano troppo sale, in media 10-14 g a testa contro i 3-8 raccomandati. In pratica è necessario ridurre l'uso di sale nella preparazione dei cibi ed evitare di aggiungere sale a tavola_ L importante poi limitare il consumo eccessivo dei prodotti conservati o di per sé ricchi di sale: insaccati e salumi in genere, cibi in scatola, pesce essiccato o in salamoia, olive, capperi, patatine, dadi ed estratti per brodo,
Un moderato consumo di alcool, oltre ad essere piacevole, induce una modesta dilatazione delle arterie facilitando quindi la circolazione sanguigna. Per contro il suo abuso è notevolmente dannoso poiché l'alcool si comporta come un vero e proprio tossico e può provocare danni ingenti a fegato, pancreas e sistema nervoso. Usare quindi moderazione, consumando 2 o 3 bicchieri di vino al giorno e comunque non superando il mezzo litro. L opportuno bere solo durante i pasti, o immediatamente prima o dopo mangiato, per favorire l'assimila-
STATURA
PESO
metri
kg
1 25
IMC
1.30
DONNE I UOMINI
T150 140 1 30
120 •
1.35 1.40
Obesita di alto grado
1 . 45
Unite con un righello i metri corrispondenti alla statura (riga verticale di sinistra) con i chilogrammi relativi al peso (riga verticale di destra). Il punto di incontro della linea tracciata dal righello con la riga centrale indicherà la fascia nella quale si colloca il Vostro peso (sottopeso, normale, sovrappeso, obeso). Si precisa che la riga centrale rappresenta !"indice di massa corporea" (IMC) ottenuto dividendo il peso (in Kg.) per il quadrato della statura (in metri).
1.50
°testa di medio grado
1.55 60
Sovrappeso
i.65
NORMALE
Obesità di alto grado
100 95 90 85 Obesità di 80 medio grado_ 75 70 Sovrappeso 65 NORMALE
60 55
1,70
so
1.75
45
1.80
So tt opose
SoIlopeso
40
1.85 1.90
35
195 2.00
30
2.05 2.10
— 25
e con frutta e verdura, che possiamo aumentare la quota di fibra nella nostra alimentazione, contribuendo così a regolare le funzioni intestinali, la glicemia e la colesterolemia. Cerchiamo quindi di consumare ogni giorno alimenti contenenti fibre e amidi, accompagnandoli con ortaggi, legumi e frutta, magari ricorrendo alle squisite ricette a base di pasta o riso con verdure e legumi. Un solo consiglio, occhio ai condimenti e... alle quantità.
zione dell'alcool e limitare i danni gastrici. Quanto alla qualità, fra tutte le bevande alcooliche è meglio preferire quelle a bassa gradazione come vino e birra e limitare il consumo di superalcoolici.
— gruppo delle carni, pesce e uova. Fornisce soprattutto
L'ultima regola delle Linee guida è forse la più importante: variare quotidianamente la scelta e l'associazione dei diversi alimenti per assicurare all'organismo l'apporto delle sostanze necessarie a garantire un buono stato di salute. Non esiste in natura l'alimento "completo" che sia sufficiente da solo per il nostro fabbisogno; ciò accade solo nei primi mesi di vita con il latte; ben presto però, anche per il bambino è indispensabile introdurre altri alimenti e diversificare l'apporto in princìpi nutritivi. Per orientare meglio nella scelta degli alimenti è consuetudine suddividere gli stessi in gruppi, ciascuno dei quali presenta peculiari princìpi nutritivi:
proteine e ferro; è auspicabile un consumo di circa I porzione al giorno variando la scelta all'interno del gruppo. — gruppo del latte e dei derivati. Apporta soprattutto proteine, calcio e vitamine del gruppo B; se ne consiglia un consumo giornaliero, scegliendo preferibilmente quelli meno grassi. — gruppo dei cereali e dei tuberi. Costituiscono la fonte maggiore di amido e, se consumati integrali, di fibra alimentare. Il loro utilizzo deve essere giornaliero, cercando di non superare quattro porzioni al giorno. — gruppo dei legumi secchi. Apportano soprattutto fibra alimentare, amidi e ferro. Il loro consumo va incrementato inserendoli nell'alimentazione almeno due-tre volte alla settimana, in associazione con i cercali e come alternativa alle carni. — gruppo dei grassi da condimento. Il consiglio è di condire il meno possibile i cibi, preferendo i condimenti vegetali a quelli di origine animale. — gruppo della frutta e degli ortaggi. Sono importanti fonti di vitamine, in particolare Vit. A e C, e di sali minerali. Devono essere presenti sempre in abbondanza sulle nostre tavole, variando quanto più possibile la scelta. All'interno di ciascun gruppo gli alimenti sono intercambiabili fra di loro, ciò permette di variare a seconda della stagionalità e delle disponibilità di mercato. Un importante accorgimento riguarda infine i metodi di cottura: più essi variano, meno dispersione si ha nell'apporto dei vari principi nutritivi (ad esempio la bollitura distrugge quasi completamente la vit. C presente in un alimento; se mangiassimo sempre cibi bolliti non assumeremmo più questa vitamina).
Luciano Didero
Un dibattito senato per arrivare a misure di garanzia totale
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Un problema internazionale di portata non trascurabile per la conservazione dei prodotti alimentari. Nessun rifiuto pregiudiziale da parte dei consumatori che hanno però il diritto di avere un quadro completo La conservazione, il prolungare la durata degli alimenti, è certamente un problema molto concreto che è stato affrontato, nel tempo, con le tecniche disponibili. Si è passati da forme primordiali quali la salagione o l'essiccamento al sole a metodi via via più efficienti: la pastorizzazione, la sterilizzazione, la liofilizzazione. per esempio. L'introduzione di nuove tecniche conservative è avvenuta con gradualità e non ha sollevato, in generale, opposizioni di principio, salvo poi verificarne i limiti naturali attraverso un processo di revisione e di critica durato decenni. Oggi si allaccia in modo significativo alla ribalta delle `nuove tecniche" un sistema — il trattamento per mezzo di radiazioni ionizzanti — che ancora prima di diventare pratica diffusa è diventato oggetto di forte discussione tra le parti interessate nella sede in fondo più giusta a trattare di problemi che investono l'intera società continentale: la Comunità europea. A Bruxelles è in corso un dibattito piuttosto serrato intorno all'ipotesi di consentire l'utilizzazione di radiazioni ionizzanti a scopo conservativo con toni solitamente propri dei grandi temi internazionali: il Parlamento europeo, solitamente intento all'esame di questioni di rilievo maggiore che non all'esame di singole direttive comunitarie, ha ritenuto che in questo caso — proprio per una questione cosi tecnica come la conservazione mediante irraggiamento — occorra, prima di emanare direttive vincolanti per tutti i Paesi, riflettere con molta attenzione sul significato (e sui risultati finora disponibili) dell'immissione sui mercati europei e degli altri Paesi del resto, di alimenti, trattati con una tecnica non propriamente nuova (in Usa utilizzata dagli anni '40) ma comunque non accettata come ordinaria, con lo stesso grado di tranquillità delle altre forme di conservazione disponibili.
illl paTerke di tecilikci e sciehziati La proposta di direttiva della quale si discute indica con
6 — Quale consumo
chiarezza le modalità d'uso delle radiazioni ionizzanti. i prodotti alimentari che possono essere trattati e le dosi massime di radiazioni consentite. Le radiazioni utilizzabili scopo conservativo sono di tre tipi: raggi gamma emessi da radionuclidi 60 Co q 137 es, raggi X o elettroni emessi da sorgenti meccaniche attivate ad un livello energetico non superiore, rispettivamente. a 5 e IO Mev. Anche se questa non è la sede per una disquisizione di carattere specialistico è bene mettere in evidenza i caratteri di questo modo-di operare: stando anche ai dati contenuti in un rapporto dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità - ONU) se l'irraggiamento è effettuato utilizzando la tecnica prescritta e nelle dosi indicate per ogni prodotto alimentare non sono da prevedersi effetti secondari negativi del trattamento (residui) e si può ottenere una più lunga durata dei prodotti stessi verosimilmente senza perdite di qualità. Se dunque tecnici e scienziati si dicono — sulla base dei dati dispinibili — ragionevolmente sicuri sulla validità delle tecniche di irraggiamento, il parlamento europeo ha comunque ritenuto di dovere precisare alcune questioni non marginali: l'opportunità intanto di continuare gli studi perché non si dispone ancora di dati completamente esaustivi di lunga durata quanto all'innocuità per la salute e la considerazione che questa tecnica può essere complementare delle altre più diffuse e consolidate tecniche di conservazione e non puntare ad una loro sostituzione integrale.
Le R.aglorfal della produzione Perché utilizzare questa tecnica conservativa, nuova quanto discussa, quali gli interessi dell'industria? I motivi per trattare alimenti con radiazioni ionizzanti sono fondamentalmente due: si può impedire il germogliamento di patate e cipolle durante l'immagazzinamento, ritardare certi processi di maturazione, consentendo a frutti tropicali come il mango e la papaia di arrivare "al
Verdura abbandonata dopo i mercati momento giusto" sulla nostra tavola. o influenzare direttamente i processi microbiologici che si sviluppano e che possono, se non controllati, essere dannosi per la salute umana. Si tratta di risultati non trascurabili che tuttavia si prestano ad alcune considerazioni critiche, quanto ad al-
cuni principi nutrizionali che si modificano quantitativaniente e qualitativamente e al problema dell'evidenza che trattamento mediante radiazioni ionizzanti abbia avuto effettivamente luogo. Se il trattamento è effettuato in maniera tecnologicamente corretta la perdita in alcune vitamine e la modificazione
di alcuni principi nutritivi è analoga a quella che si verifica utilizzando altre tecniche conservative. La questione che per il momento non è ancora risolta riguarda "l'evidenza" dell'avvenuto trattamento: i metodi analitici attualmente disponibili e la stessa possibilità da parte degli enti di controllo di operare verifiche sui prodotti irradiati possono lasciare nel dubbio, se per esempio gli ingredienti utilizzati per formulare un prodotto erano in normali condizioni di freschezza, oppure questa è stata riottenuta grazie al trattamento di cui, comunque. - non rimane traccia evidente.
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dei consumatori Di fronte ad una nuova tecnica conservativa l'atteggiamento dei consumatori non può essere certamente quello di un rifiuto preconcetto: quello che occorre fare, come in ogni altro caso di evidente rilievo sociale ed economico, è una "operazione trasparenza". 'Quali utenti finali dei prodotti trattati con radiazioni ionizzanti i consumatori hanno diritto di avere un quadro completo ed esauriente che indichi, senza incertezze, quali sono gli effetti sugli alimenti (la perdita di principi nutritivi, le loro modificazioni) e i possibili rischi per la salute (se allo stato delle cose si hanno dati in questo senso). Ancora prima che la direttiva orienti i comportamenti di tutti i Paesi è necessario,
già oggi, sapere in modo esplicito se un alimento (o i suoi ingredienti) sono stati irradiati, e se è stato effettuato un pubblico controllo. I consumatori ritengono quindi che ogni alimento irradiato che circoli nei Paesi della Comunità (e la stessa correttezza deve essere alla base degli scambi coni Paesi terzi, in particolare con quelli del Terzo Mondo, spesso destinatari di prodotti considerati "non idonei" rispetto agli standard comunitari) deve avere un chiaro etichettaggio informativo, riportante per esteso il trattamento avvenuto. La trasparenza informativa, dato irrinunciabile come consumatori, è stata finora argomento di polemica con l'industria e la cosa si comprende facilmente in chiave di marketing: siamo ad un anno di distanza da! disastro di Chernobyl, che tanto sì proiettò sul mondo dell'alimentazione, in tutta Europa ed in Italia in particolare.
É in questo senso indubbia che oggi apporre su un prodotto una etichetta che indicasse un trattamento mediante radiazioni rappresenta una operazione non facile: è per questo che i consumatori hanno chiesto in sede comunitaria che nel momento in cui, confortati dalle verifiche effettuate sulla validità dei trattamento, la direttiva comunitaria diventi pratica ordinaria, è bene che venga impostata una precisa campagna di informazione che consenta ai consumatori di fare scelte razionali e non emotive.
È la prima iniziativa di credito e finanza di un movimento democratico
Lidia Lommi
iT,ttedrre sotto centrilillo
Si chiamerà itanec e realizzerà un'aspirazione che risale alle origini stesse del movimento operaio e che nel corso del secolo ha originato molte forme di credito per le cooperative La Banca della Lega si chiamerà Banec. Il primo sportello si aprirà entro quest'anno a Bologna, proprio di fronte alla stazione ferroviaria e nei prossimi anni si apriranno via via altri sportelli della Banca. Si realizza così un'aspirazione che risale alle origini stesse del movimento cooperativo e che, lungo questo secolo, ha originato molte e importanti istituzioni di credito. La Banca della Cooperazione fondata a Milano dall'Umanitaria a cavallo tra Ottocento e Novecento, confluita poi attraverso un percorso tortuoso nell'odierna Banca Nazionale del Lavoro che, dopo aver perso la parola "cooperazione" dal nome già nel ventennio fascista, mantiene una sezione Coopercredito che è stata il riferimento nazionale per le principali operazioni di finanziamento al movimento cooperativo. Anche le Banche popolari più importanti, che conservano almeno formalmente una forma societaria cooperativa, hanno perso da molti decenni, alcune addirittura prima del fascismo, ogni legame con le organizzazioni cooperative. Diverso il destino delle istituzioni creditizie legate alla cooperazione cattolica soprattutto del settore agricolo: le Casse Rurali, in Italia come in altri Paesi europei (Austria, Germania), hanno affiancato efficacemente lo sviluppo della cooperazione cattolica. Nella cooperazione della Lega, la raccolta di risparmio per finanziare le attività produttive si è organizzata cooperativa per cooperativa con risultati considerevoli nonostante i severi limiti imposti dalla legge. Fino a pochi anni fa per esempio le cooperative di consumo potevano raccogliere non più di tre milioni di deposito per ciascun socio. Solo recentemente questi limiti sono stati elevati in misura diversa a seconda del settore di attività; resta comunque un vincolo alla remunerazione del risparmio dei soci che non può superare il rendimento dei buoni postali. Nonostante vincoli e difficoltà, cooperative di consumo e cooperative di abitazione hanno raccolto, remunerato, impiegato a fini sociali (la costruzione di case o il rinnovamento della rete di vendita cooperativa) quantità rilevanti di risparmio.
Quel che mancava, fino ad una decina di anni or sono, era la possibilità di utilizzare queste risorse per politiche di gruppo, uscendo dai confini della singola azienda. Con Fincooper, la finanziaria nazionale della Lega, questo limite è stato decisamente superato. Fincooper ha coordinato le politiche Finanziarie e di investimento della cooperazione della Lega fungendo da catalizzatore delle capacità di investimento del movimento, indirizzando le risorse verso settori in sviluppo, favorendo la capitalizzazione delle cooperative. 925Sfle
atraiione
Una società di leasing e una di factoring promosse da Fincooper completano i servizi finanziari offerti alle aziende collegate alla Lega. Per le cooperative, Fincooper svolge dunque gran parte delle funzioni "bancarie" con risultati del tutto soddisfacenti. Se a Fincooper possono rivolgersi soltanto le cooperative,
all'altra importante struttura finanziaria della Lega possono rivolgersi tutti i cittadini ottenendo un'ampia gamma di servizi. Parliamo naturalmente dell'Unipol, la compagnia di assicurazioni della Lega costituita nel 1963 con l'aiuto e la diretta partecipazione della cooperazione tedesca che disponeva di una solida competenza in questioni assicurative e finanziarie. Poco meno del 30% dell'Unipol è ancora nelle mani di una banca della cooperazione tedesca dopo che le difficoltà del movimento cooperativo legato al sindacato e alle sinistre hanno portato alla cessione della compagnia assicurativa della cooperazione tedesca, partner iniziale dell'Unipol. Oggi l'Unipol è una delle prime dieci compagnie italiane e interviene non soltanto nel settore assicurativo, ma anche. attraverso società collegate (Unifinass), di concessione di credito, di investimenti. Infatti, oltre alle più comuni assicurazioni (responsabilità civile auto, malattie, infortuni, casa, ecc.), Unipol offre piani previdenziali integrativi, piani di
accumulo di risparmio, assicurazioni sulla vita. Unipol opera direttamente in Lombardia con la sede milanese di Viale Vittorio Veneto 32 (tel. 650641) oppure attraverso agenti che nella nostra regione sono più di un centinaio. Un recente accordo con la Cgil della Lombardia assicura ai lavoratori iscritti al sindacato condizioni di particolare favore nella stipula di assicurazioni di ogni genere e rendimenti migliori per i piani di previdenza integrativa. Tra queste "condizioni speciali" c'è per esempio un servizio "pronto famiglia" che viene dato insieme con la normale assicurazione auto e comprende una serie di interventi in caso di infortunio o malattia in Italia e all'estero, interventi per incidenti domestici che richiedano l'intervento di idraulici, elettricisti, fabbri. Oppure su "vitattiva", la polizza Unipol di previdenza integrativa, la restituzione del 90% (anziché dell'80%) dei rendimenti tecnici e finanziari conseguiti dalla gestione del fondo. Analoghi accordi sono stati stipulati con la Cgil di altre regioni.
Che quello del risparmio stia diventando un argomento di grande interesse si capisce anche dal fiorire di iniziative di ricerca sui comportamenti dei risparmiatori. Dal 1983, Banca Nazionale del Lavoro, Centro Einaudi di Torino e Doxa tengono sotto controllo le tendenze del risparmio con unindagine annuale su un campione di italiani che possiedono un conto corrente o titoli (questo seleziona già una fascia medio-medio alta di cittadini). Ogni due anni viene pubblicato un rapporto che indica le principali trasformazioni intervenute nell'atteggiamento dei risparmiatori verso le diverse forme di investimento. Quasi tutte le società di gestione si sono poi dotate di uffici studi che producono una grande quantità di dati periodici sugli impieghi. La più importante di queste fonti è "Studi fmanziari", una società dell'Irni che fornisce ricerche sulle tendenze del risparmio principalmente al servizio delle strutture finanziarie dell'Im i (Fideuram innanzitutto che è la principale società di gestione di fondi comuni, con il 50% di questo mercato); recentemente anche Interbancaria (la società costituita dalla Banca Nazionale del Lavoro e da altri istituti di credito) fornisce alla stampa dettagliati resoconti dell'andamento del mercato finanziariò con particolare riguardo agli investimenti del risparmio familiare.
Molti dei servizi finanziari che offrirà la Banee sono dunque già a disposizione dei cittadini mediante la rete di distribuzione Unipol: prestiti (e restituzione con la cessione del quinto dello stipendio o altre forme di restituzione), possibilità di investire in fondi comuni (uno azionario e uno obbligazionario, frutto di un accordo con il Banco di Roma), di fare piani di risparmio a depositi mensili, di assicurarsi. Del resto anche Unipol partecipa alla proprietà della Banec portando nella nuova banca tutta l'esperienza di gestione finanziaria accumulata. Ma, anche indipendentemente dalla Banca, la cui completa organizzazione richiederà qualche anno, Unípol collabora con tutte le strutture della Lega per le questioni finanziarie. Tra Unipol, Fincooper e coperative di consumo si sta per esempio definendo il varo di Fondi di investimento verso cui indirizzare, presso i negozi Coop, il risparmio dei soci eccedente il limite fissato dalla legge per singolo deposito in modo da consentire ai soci di investire comunque i propri risparmi nell'ambito della cooperazione garantendo una remunerazione adeguata alla redditività degli investimenti realizzati. Altri progetti sono allo studio con le cooperative di abitazione per l'avvio di fondi immobiliari quando la legge definirà i modi in cui possono essere costituiti. Finanziaria, merchant bank, assicurazione, leasing, fondi di investimento: anche la Lega dunque in questi ultimi anni si è dovuta velocemente adeguare allo sviluppo del settore finanziario che ha caratterizzato non soltanto l'economia delle aziende ma anche l'economia delle famiglie italiane. Fino agli anni '50 e '60 il risparmio era per gran parte delle famiglie quella parte residua tra redditi e consumi che veniva "messa da parte" in vista di necessità straordinarie. 11 libretto di risparmio, il deposito in posta erano le alternative più diffuse alla semplice conservazione in casa de] risparmio. Lo sviluppo economico, l'aumento dei redditi, l'inflazione a due cifre degli anni 70, insieme con una trasformazione della società che ha reso meno importante l'idea dell'accumulazione di un patrimonio familiare — e la concezione stessa della famiglia come era tradizionalmente intesa — (un elenco di fenomeni che hanno tra di loro nessi non semplici) hanno cambiato molte cose nel rapporto tra gli italiani e il
nsparrnio. C'è stata, innanzitutto, una fase di grande entusiasmo per l'investimento immobiliare: le difficoltà del Mercato dell'affitto (difficoltà che per il vero non si sono attenuate) hanno convogliato verso l'acquisto della casa una gran quantità di risparmio accumulato dalle generazioni passate. Oggi il 67% degli italiani possiede la casa nella quale abita: esclusi dal possesso della casa i gruppi sociali più deboli. con redditi molto bassi c scarsissime capacità di risparmio (per i quali deve funzionare l'intervento pubblico di edilizia economica e popolare) o, all'estremo opposto, i gruppi sociali che possono affrontare senza problemi il mercato dell'affitto "libero". L'andamento dell'attività di nuova edificazione di questo ultimo decennio dimostra che, a parte una quota fisiologica di acquisto di abitazioni, il mercato immobiliare non è più considerato un settore di investimento prioritario. Neppure le ricorrenti crisi della Borsa, l'ultima delle quali è di appena due mesi fa, sembrano in grado di modificare sensibilmente questa tendenza.
La finanza cooperi-attiva Di fronte alle dimensioni del fenomeno risparmio in Italia la scelta della Lega di dotarsi di strutture capaci di muoversi in tutte le direzioni è non solo giustificata, ma irrinunciabile. La difesa del cittadino-risparmiatore appare oggi infatti un aspetto fondamentale della difesa del reddito dei lavoratori e la capacità di orientare gli impieghi del risparmio di milioni di cittadini, un compito decisivo per una forza riformatrice quale vuole essere la cooperazione. Ben venga la Banec, dunque, la compagnia assicuratrice, le diverse strutture finanziarie di sostegno alle imprese, le nuove offerte di servizi finanziari delle cooperative di abitazione e di consumo. E vengano in fretta perché le trasformazioni che il panorama finanziario italiano ha traversato e sta ancora vivendo sono rapidissime e molto presto, nel 1992, la liberalizzazione dei mercati anche finanziari dell'Europa porterà nel nostro Paese nuove opportunità e nuovi cambiamenti.
Quale consumo — 7
Concorso ecologico nelle scuole del Cremasco
Elio Susani
Una visione della mostra dei disegni dei ragazzi; a destra: Inaugurazione della mostra al centro S. Agostino. Parla per la Coop Lombardia il consigliere delegato Oddino Magnani
uande i ras si ecupano i ambiente o
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Quattromila lavori presentati e la mostra al centro Sant'Agostino Presso il Centro Culturale "S. Agostino" di Crema si è svolta il 5 dicembre scorso la premiazione delle scuole medie partecipanti al concorso ecologico indetto da Coup Lombardia "Togli il grigio, metti il colore...': Dedicato ai ragazzi delle scuole medie di Crema e territorio (Teniamo il concorso richiedeva ai ragazzi la produzione di disegni o fotografie sul tenia della salvaguardia delranrbiente e della gravità dei danni arrecati al territorio dall inquinamento. concoiwo, che godeva inoltre dell'adesione del Comune di Crema e dell'Amministrazione Provinciale di Cremona, si è concluso con grande successo: basti considerare che sono pervenuti ai nostri owrizzatori ben qtrattronlila lavori /'innati dai ragazzi, a testimonianza di un sentito impegno ed entusiasmo per liniziativa„grazie anche all'opera .stimolatrice di numerosi l'Impianti e presidi. La sensibilità degli enti locali alla nostra iniziativa è stata altrettanto grande, infatti Con tutte e Provincia hanno incrementato spontaneaniente il monte premi nwsso in palio da Coop Lombardia e sono stati presenti alla cerimonia di premiazione con il sindaco Galli, il vicesitzdaco Pini, l'assessore MULI", il vicepresidente della Provincia Bianc•essi.
Estero
Tutti hanno portato il loro saluto alla manifestazione. Tutte le scuole che hanno consegnato le opere dei propri allievi (sono state quindici!) hanno ricevuto pretili: dal videoregistratore a libri didattici, da confezioni di matite all'abbonamento annuale alla rivista ecologica "Airotte': Per Coop Lombardia erano presenti il responsabile di zona del Settore Soci Smani e il consigliere delegato Oddino Magnani, che a nome della Presidenza della Coop Lombardia ha avuto parole di grande apprezzamento per il mondo scolastico clic ha così ben risposto all'appello lanciato dal concorso. Tutte le opere dei ragazzi erano ben visibili nell apposita mostra allestita nel medesimo Centro "S. Agostino "a cura del Conntato soci Coop Lombardia di Crema. L'esposizione, che ha riscosso il plauso dei visitatori, è durata alcuni giorni, e costituisce indubbiamente un palrin1017l0 importante per la riflessione degli adulti e di (oloro che un domani saranno adulti, ma già oggi chiamati ad operare, ciascuno secondo possibilità, per un'inversione di tendenza rispetto al degrado e all'attacco virulento che gli agenti ingtliiianli 117110vono nei confronti del nostro ambiente naturale.
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a cura di Vera Squarcialupi
Controlli europei sui prodotti Gli europei chiedono che i controlli dei generi alimentari a loro destinati forniscano il massimo delle garanzie dal momento che è in gioco la loro salute e la loro sicurezza. Per questo il Parlamento europeo ha chiesto che sia profondamente modificata una proposta di direttiva che riguardava appunto il controllo pubblico degli alimenti nei Paesi membri della Comunità europea. Per assicurare quindi un'applicazione uniforme delle varie normative ha chiesto che siano emanate disposizioni comunitarie sulla formazione di base e il perfezionamento degli ispettori, norme di qualità per tutti i laboratori che partecipano ai controlli e ai prelievi di campioni previsti dalle direttive comunitarie, la creazione di un servizio ispettivo da parte della Comunità europea stessa e inoltre sanzioni da applicare in tutti gli Stati membri in caso di infrazioni alle regole sanitarie e sull'etichettatura. Tutto questo il Parlamento europeo l'ha chiesto con molto vigore.
Liberalizzazione delle tariffe aeree La liberalizzazione dei prezzi dei trasporti aerei — attualmente concordati fra le compagnie e i loro governi nonché fra le compagnie stesse — ha suscitato parecchie preoccupazioni fra gli utenti per Ia sicurezza del trasporto aereo soprattutto in seguito ad alcuni
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In alto. Fiorella Martinelli. Fiume Serio: sarà possibile sperare nel futuro?
In alto a destra. Tiziana De Angeli. Fiume Adda: bagliori
Qui a lato. Marco Ginelli. Ontbriano, via Luigi Cerioli
incidenti accaduti negli Stati Uniti dove la deregolamentazione raggiunge il parossismo fino ad affidare la vita di tante persone a piloti inesperti o sovraffaticati da ore di lavoro o che comunque non possono prendere misure precauzionali per non turbare gli orari e la regolarità dei voli. li BEUC — Ufficio europeo delle unioni dei consumatori — che ha sempre appoggiato la liberalizzazione delle tariffe aeree— sostiene invece che la deregolamentazione dei trasporti aerei negli Stati Uniti d'America non ha indebolito la sicurezza, che le lacune esistenti sia negli Stati Uniti sia in Europa dipendono dai poteri pubblici ai quali spetta il compito di stabilire regolamentazioni più severe che a loro volta dovrebbero essere rispettate.
Una dizione ambigua: "prodotto naturale" La denominazione "prodotto naturale" è molto spesso utilizzata indiscriminatamente, può celare frodi pericolose ma è comunque sempre ambigua. Lo dimostra, per esempio, anche la legge italiana sugli aromi che comprende sotto la denominazione di "naturali" anche quelli ottenuti con processi di sintesi. Che cos'è naturale. insomma? Forse una crema di bellezza ottenuta con prodotti della terra ma sui quali però sono stati sparsi prodotti chimici? O è naturale un prodotto che — per esempio — ha fra i suoi ingredienti il latte con eccessiva carica microbica ìn quanto non trattato termicamente? Di queste preoccupazioni molto ramificate si è fatto interprete un parlamentare europeo spagnolo che ha chiesto immediati interventi legislativi per risolvere questa grave lacuna che anche a livello europeo si può trasformare spesso in truffa e in inganno. Su tale equivoca dizione, infatti, non c'è alcuna norma in difesa dei consumatori.
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a cura di Roberta Meneghini
Una nuova "piccola grande" cooperativa di servizi Una nuova cooperativa è entrata a far parte della Associazione regionale delle Cooperative di servizi: la "Mkm". La sigla deriva dal motto "mega kai micro" che ín greco antico significa "grande e piccolo". Costituita da un gruppo di giovani professionisti e ricercatori, la nuova cooperativa opera nel campo dei servizi alle strutture private, pubbliche e cooperative. La "Mkm", infatti, fornisce, fra l'altro, attività di documentazione e ricerca, di pubbliche relazioni, di organizzazione di manifestazioni.
Seminario sulla movimentaziorte merci L'associazione nazionale cooperative di servizi ha tenuto a metà novembre, a Milano, un seminario sulla movimentazione merci nei mercati all'ingrosso per analizzare le strategie di intervento e di sviluppo delle cooperative di movimentazione merci. Con l'avvio del "Piano Mercati'. che stanzia 5.000 miliardi per la ristrutturazione e razionalizzazione dei mercati alimentari all'ingrosso si preannunciano grosse novità nel settore. Nell'ambito del seminario si è svolta una tavola rotonda sul tema
"Le politiche della Coop sul tema plastica e ambiente"
Ugo Pinferi
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L'analisi e le proposte in un convegno a Genova. Il governo ascolti la più grande organizzazione italiana di consumatori Coop Liguria ha organizzato a Genova ai primi di dicembre un seminario di lavoro dal titolo "Le politiche della Coop sul tenia plastica e ambiente". Bruno Cordazzo e Enrico Casarino, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Associazione regionale cooperative di consumatori Liguria hanno introdotto ricordando quanto in tema di informazione ai consumatori viene svolto da Coop e come questa attività si inserisca nella strategia aziendale. In particolare Casarino ha sottolineato la necessità di costituire un comitato di studio sui temi delle materie plastiche e come sia necessario che il governo interpelli la Coop su questi temi. Siamo la più grande organizzazione di consumatori d'Italia, abbiamo per primi affrontato il tema, abbiamo proposte da fare. Il quadro tecnico-scientifico è stato illustrato dal professor Umberto Bianchi dell'Istituto di Chimica industriale dell'Università di Genova. tema centrale proposto è stato quello di considerare che nel ciclo di attività dell'uomo non ci sono "rifiuti". Il problema è complicato dalla presenza di materiali nuovi (e tra questi le plastiche) che non appartengono ad un ciclo naturale. Si tratta di materiali che devono trovare in un ciclo artificiale la soluzione della loro presenza nell'ambiente. Il ciclo artificiale è stato così rappresentato dal professor Bianchi:
Risorse - A/lerci - Stock solidi urbani. Ognuna di queste fasi va tenuta sotto controllo. Non è possibile avere un atteggiamento che rimandi ogni soluzione alla fase finale. Le risorse vanno valutate sulla base della loro disponibilità e si devono privilegiare i materiali facilmente ricostituitili. Le merci vanno confezionate e proposte nella confezione ottimale rispetto alle risorse, al sistema distributivo, ai rifiuti che producono. Gli stock, cioè il modo di distribuire, sono importanti per stabilire le quantità di merci e di rifiuti in relazione alle esigenze a monte e a valle del ciclo. I rifiuti solidi urbani vanno considerati come nuove risorse da reimmettere nel cielo. Si tratta cioè di ridurre la quantità di materiali destinati all'incenerimento o alla discarica, attraverso una selezione dei materiali e una loro destinazione alle industrie di trasformazione. Ma se tutti questi problemi sono trasferiti solo in questa fase la soluzione non c'è. La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti. Il dottor Bruno Crivelli, direttore commerciale di Coop Liguria ha richiamato ì temi dell'atteggiamento Coop, sintetizzato dallo slogan "Oltre la spesa" e concretizzato dalle iniziative sin qui svolte in materia di conservanti e coloranti inutili, sul fosforo nei detersivi, sulla campagna di educazione al corretto uso del sacchetto di plastica, alla
"Mercati alimentari all'ingrosso per la razionalizzazione della realtà commerciale" che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti direttamente interessati: enti pubblici, privati, associazioni di categoria e aziende. Rino Petralia, della presidenza nazionale della Lega delle Cooperative, ha ribadito l'interesse della cooperazione. nelle sue varie articolazioni (produzione agricola, imprese di servizi, consumatori), alla rapida realizzazione del "Piano generale dei mercati", visto quale forma di razionalizzazione della distribuzione e di contenimento dei costi finali. "La Lega — ha detto Petralia — intende partecipare. sia a livello centrale sia a livello periferico, sin dalla fase di elaborazione e progettazione ed è in grado di fornire garanzie di impresa non inferiori a quelle di altri partners pubblici e privati". Questa partecipazione diretta delle cooperative è stata auspicata anche da Domenico Cavallaro, presidente della Federmercati, che ha annunciato che la società ltalma, incaricata della progettazione dei nuovi mercati previsti dal Piano "è aperta all'ingresso della Lega".
Nuovo regolamento dei Coordinamenti territoriali della Lega Consiglio Generale ha recentemente ratificato il testo del Regolamento dei Coordinamenti territoriali del Comitato regionale lombardo della Lega delle Cooperative. I Coordinamenti territoriali sono la struttura di cui il Comitato regionale si avvale per attuare i programmi di sviluppo su] territorio regionale. Fra i compiti dei Coordinamenti vi sono quelli di promuovere iniziative per lo sviluppo della cooperazione a livello territoriale in tutti i comparti economici, sociali e culturali e di rappresentare il movimento cooperativo aderente alla Lega nei confronti degli enti locali e organi istituzionali.
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1.C1
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Ferro: è biodegradabile per ossidazione, in tempi lunghi. Alluminio: la sua biodegradabilità non è evidente. Materie plastiche: è provata solo la fotodegradabilità, non la biodegradabilità. Cioè la luce può scomporre il materiale, ma non si sa che cosa succeda poi nel ciclo biologico. Materiali accoppiati (carta / alluminio/ materie plastiche): sono biodegradabili solo in parte. Carta e cartoni trattati (cere e altro): sono biodegradabili per la parte cellulosica. Tessuti artificiali: non sono biodegradabili. Carta Cartoni : sono biodegradabili Legno Tessuti naturali Vetro: non è biodegradabile, ma è senz'altro inerte.
proposta del sacchetto di carta. 1] problema comunque esiste: Coop Liguria consuma 550.000 sacchetti di plastica al mese. Gli interventi sono stati molti e cercheremo di riassumerli nella sostanza. L'Assessore all'Ambiente del Comune di Genova ha confermato che in tempi brevi entreranno in funzione nella città le prime "stazioni ecologiche". Si tratta di una serie di contenitori suddivisi per materiali: metalli, vetro, carta, pile, medicinali. È un esperimento che come ha sottolineato un esponente dell'azienda genovese per la raccolta dei rifiuti richiede poi una chiarezza di indicazioni sulla destinazione di questi materiali separati. Se non ci sono problemi a recuperare le lattine, il vetro, la carta, la plastica, ci sono
ancora interrogativi sulle pile e sui medicinali. In particolare per questi ultimi si tratta di evitare che possano diventare oggetto di riuso. Quindi i contenitori per la loro raccolta dovranno avere particolari sistemi di sicurezza. Altri interventi hanno sottolineato come nelle norme generiche sin qui espresse in varie leggi si usi il termine "biodegradabile" invece di quello più realistico di "neiSe esaminiamo i materiali per l'imballaggio in termini di biodegradabilità ci sono delle sorprese. Per biodegradazione sí intende l'azione naturale degli agenti atmosferici e del suolo che portano al riciclo dei materiali attraverso la loro scomposizione negli elementi costitutivi.
C'i sono poi aspetti economici: per molti di questi materiali siamo forti importatori. Si tratta di coinvolgere le industrie dei vari settori nella fase della raccolta e del riciclo: la raccolta del vetro sta ottenendo grande successo perché sono le industrie del vetro a curare l'operazione. Un elemento di novità è emerso e Guido Milana, responsabile nazionale del settore soci e consumatori della Coop, lo ha richiamato nelle conclusioni dei lavori. Dopo alcuni anni di posizioni "a rrabbiate" c preconcette, anche dal vasto e composito movimento ecologista vengono segnali più ragionati. E non potrebbe non essere così. L'ecologia è il sistema complesso che comprende le attività naturali e artificiali dell'uomo. E un terreno di grandi contraddizioni che vanno affrontate con chiarezza di obbiettivi e con coerenza rispetto ad essi. Non consente semplificazioni.
Anzi è dalla facilità con cui si è operato da parte delle industrie nel passare da un materiale ad un altro che oggi ci troviamo in questa situazione allarmante. E emersa anche una proposta: lo studio di impatto ambientale per i nuovi prodotti immessi sul mercato. Se un'industria intende proporre una nuova confezione, deve anche fornire un bilancio costi/ benefici che tenga conto delle novità in termini di consumi, di risorse, di trasporti, di distribuzione, di smaltimento dei residui. Sennò i vantaggi parziali che la nuova confezione può introdurre sono poi vanificati dai problemi che comporta nella rase finale. C'è un principio nella produzione dei farmaceutici: soprattutto non devono far male. Applichiamolo anche agli imballaggi: soprattutto non devono danneggiare l'ambiente o rendere oneroso il loro smaltimento.
D lla Stamp Campaa-, a cura di d!`
Luciano Didero
USA -11 caro-calvizie Essere pelati — e come rimediare — costa caro: per una cura della durata di un anno si possono spendere anche 1.000 dollari, per un nuovo prodotto che, studi alla mano, si assicura funzioni solo in un caso su cinque. prodotto è approvato dal Food and Drug Administration.
Europa 1990 Traffico più programmato per una migliore qualità della vita Tra le iniziative del Progetto Eureka una importante riguarda il traffico: Pro-Car ("per la macchina") è il suo nome. Tutti i dati inerenti al traffico verranno processati da un computer che terrà sotto controllo intere aree urbane: si attende una soluzione al problema degli ingorghi, male costante di tutte le grandi città.
CEE - Un consigliere ecologico per il cittadino In quattro Paesi (Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna) verrà sviluppato un progetto pilota che vedrà l'istituzione di una figura professionalmente qualificata in campo ecologico, operante nei comuni e amministrazioni. Il numero iniziale è di 40 unità, il compito è di studiare la problematica dei rifiuti, del riciclaggio dei materiali, il risparmio energetico ecc.
Svezia - A radio Stoccolma un bollettino anti inquinamento È noto che la Svezia è tra i Paesi piú tutelati in tema di ecologia: da quest'anno i cittadini hanno uno strumento e informazioni in più. Lo strumento determina le variazioni del microclima ora per ora e rileva i picchi di pericolosità. La radio — ogni giorno alle 16,15 — informa i cittadini sulle condizioni atmosferiche prevedibili in tema di inquinamento, e informa ogni mattina sui dati rilevati.
Quale consumo
Fiorella Fumagalli
Appuntamenti in Lombardia e dintorni
'agito Natale ecco Carnevaìe A Milano Carnevale scoppia la settimana da lunedì 15 a sabato 20 febbraio, secondo il rito ambrosiano: il Comune offrirà come ogni anno ai cittadini spettacoli in piazze e parchi, i bambini preparati dalle scuole e dai centri per il tempo libero daranno vita a un lungo serpentonc colorato che dai bastioni di Porta Venezia raggiungerà piazza Duomo, Meneghin e Cecca si mostreranno alla guida dei cortei mascherati e soprattutto saranno i milanesi a scatenare la loro fantasia invadendo in massa il centro
con i travestimenti più disparati e rinnovati. Quanto alla Provincia, l'assessorato allo Sport e al Tempo Libero da un paio d'anni censisce oltre cento tradizioni carnevalesche intorno alla città: se ne potrà richiedere il calendario ai numeri 77402770, 77402269. Nei territori al di fuori della diocesi di Milano, in Lombardia e anche oltre i confini della regione, Carnevale dissemina molto prima mangiate popolari e festeggiamenti: si incomincia già sabato 16 gennaio.
Il Carnevale raggiunge quindi il suo apice tra sabato 13 e martedì 16 febbraio in svariate località.
Allegre bande musicali e orchestre in maschera da varie cittadine del nord Italia inaugurano da oltre cent'anni le sfilate traboccanti di giganteschi carri, maschere a piedi, soggetti speciali, mascheroni e macchiette di Busset o. Appuntamento alle 14,30 domenica 31, e le successive domeniche 7, 14 e 21 febbraio all'imbocco di via Roma. da dove il percorso si snoderà per il centro storico
(programma dettagliato allo 0524/92487). Da non perdere, in una terra ricca di suggestioni storiche, artistiche e Culinarie, un giro nei luoghi verdiani, in città e a Roncole dove nacque Giuseppe Verdi. Chi vuole concedersi un pranzo speciale può rivolgersi a Marco Bergonzi, il figlio del tenore Carlo detto "la voce di Verdi", che gestisce in piazza Verdi l'Hotel "I due
Fosca ri" (0524/ 92205).
che coinvolge tre domeniche: 7, 14 e 21 febbini•.
Fanno gli onori di casa a Borgosesia sua maestà Peru Magunclla e la consorte, Gin Fiammàa, che sabato 16 alle 14,30 guideranno il corteo delle maschere rionali in piazza Mazzini. Di origine primo-ottocentesca e risorgimentale lui, che vestito elegantemente dei colori della bandiera italiana esprime l'odio per i dominatori stranieri, brava donna lei, che indossa la lunga gonna a fiori e lo scialle decorato a "puncetto", il celebre pizzo della tradizione locale eseguito all'ago con pazienza
certosina, la coppia sarà presente anche domenica 24 durante la distribuzione in piazza di oltre 6rnila porzioni di busecca, domenica 31 con il primo corso mascherato, domenica 7 febbraio con il secondo, domenica 14 con la battaglia dei mandarini. Mercoledì 17, le Ceneri, ovvero "mercu scuròt" (mercoledì oscuro), migliaia di soli uomini in frac canteranno sostando in ogni osteria muniti di "casse", il mestolo di legno della tradizione locale, adatto a solenni bevute (0163/22653).
Al centro della festa il contadino Pirin, che secondo la leggenda tentò di avvelenare il prepotente Barnabò Visconti, e una folta rappresentanza di maschere piemontesi e svizzere. La prima mattina dei festeggiamenti Pirin
che trae le sue origini dalla peste del Seicento (0372/ 86095). Infine, sempre domenica 7 febbraio, ha inizio
riceverà dal sindaco le chiavi
e suggestivi della Lombardia. Nelle giornate successive, sabato 13 e martedì 16, tutta la popolazione si travestirà con i rituali costumi dei "mascarun" (belli) e dei
della cittadina e scatenerà una filippica contro gli scandali del potere; quindi, nel pomeriggio, sfarzosi cortei mascherati inframmezzati da frustatori e sbandieratori, bici pazze e majorettes (0321/91697). Non di meno a Pescarolo (Cremona) i fatti più significativi dell'anno vengono esaltati con i fantasiosi carri che invadono il centro del paese durante le tre stesse domeniche consecutive, per culminare martedì 16 notte nel grande falò
appendice lombarda, lo stesso giorno, a Castel Goffredo
(Mantova): qui il settecentesco Re Gnocco elargirà a tutti il prelibato piatto e terrà concione alla folla, poi la domenica indirà concorsi e balli in maschera con "fretii-
le" e vin brulé (0376/ 779547). Due appuntamenti si segnalano in Lomellina: a Sartira-
Prolungato anche il Carnevale di Oleggio (Novara
In anticipo su tutti i Carnevali, con inizio sabato 16 e domenica 31 gennaio le sfilate di Borgosesia (Vercelli) e di Busseto (Parma).
Nella Valle del Caffaro Bagolino (Brescia) offre l'altro antichissimo carnevale lombardo. Domenica 14 tutta la popolazione locale si riverserà per le strade indossando gli zoccoli chiodati e gli abiti legati ai mestieri tradizionali; poi, lunedì 15 e martedì usciranno i ballerini e i suonatori locali, circa sessanta uomini, che dall'alba a notte fonda ripeteranno ad ogni angolo del paese il loro secolare repertorio (0365/ 99283). Risale invce a venerdì 12, il "Venerdì gnocolar" o "Bacanal del gnoco" di Verona in piazza Duomo, che ha la sua
na, domenica e martedì, sfilata di carri agricoli e trattori camuffati, con gigantesca rana in testa (0384/ 83003); a Candia, martedì, rogo della Bella Pierina, spia degli Spagnoli. Poco prima di Pavia, a Domo, domenica irromperà in piazza Re Fagiolino che, guadagnato il balcone del Municipio, denuncerà le pecche dell'amministrazione prima di dare il via al corteo (0382/84029). Da non trascurare, a Ivrea (Torino), l'unico carnevale al mondo che si ispira ad una trama precisa, raccontata da oltre 1.500 personaggi: sabato sera si presenterà la mugnaia Violetta, in lotta contro il si-
gnorotto locale e alla guida dei cortei storici di domenica, lunedì e martedì su cui si innesterà la singolare battaglia delle arance, forse antico ricordo di un lancio di fagioli di cui fu bersaglio sempre il signorotto medievale (0125 / 25 1380).
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con una giornata dedicata solo ai bambini il Carnevale di Schignano in Val d'Intelvi
(Como), uno dei più antichi
"brutt", forse rappresentazione dei signorotti spagnoli gli uni, degli emigranti gli altri; apriranno i cortei due "sapoeur", misteriosi personaggi dal volto nero. Tutto finirà anche qui con un rogo, quello del "Carlisep" che raccoglie in sé tutti i mali dell'anno trascorso (031 / 819627).
Gli ultimi colpi del carnevale esplodono, per finire, mercoledì 17 A Castel D'Ario (Mantova), dove proprio il giorno delle Ceneri si terrà in piazza una colossale "Bigolada", spaghettata alle acciughe e cipolla (0376/ 660140), e domeni-
(Sondrio), che ospiterà la prima domenica di Quaresima, il "Carneval vece" con sfilata delle maschere locali e distribuzione di chiacchiere (0342 / 845123).
ca 21 febbraio a Grosio
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Quale consumo --
A colloquio con Daniela Bonfico, presidente della Sezione
Massimo Chiesa
del r Sono le sezioni soci a conservare oggi i maggiori elementi della tradizione e della filosofia del movimento cooperativo. Mentre l'aspetto della gestione commerciale si è andato trasformando nel tempo fino ad essere oggi all'altezza delle più moderne logiche di mercato, la gestione sociale della cooperativa, pur trasformata nelle forme, rimane nella sostanza l'ambito nel quale si trasmettono alle nuove generazioni i principi ispiratori dell'ideale cooperativo. Inoltre, l'esistenza stessa della sezione soci è elemento distintivo e qualificante rispetto alle altre catene distributive. Essa infatti permette, oltre all'organizzazione delle attività sociali, culturali e di tempo libero, la partecipazione diretta del consumatore alla gestione dei vari punti vendita, attraverso le numerose assemblee e. riunioni che ogni anno si tengono per discutere l'andamento del singolo negozio e di tutta la cooperativa. Un ulteriore aspetto dell'attività delle sezioni soci riguarda il proselitismo, l'estensione cioè del numero dei soci-clienti attraverso un messaggio sociale e commerciale corretto e completo Si può dedurre da tutto questo l'importanza rivestita dalla sezione soci nella vita della cooperativa.
Prendiamo un caso: la Sezione soci di Vigevano, che ben riflette l'andamento positivo di questi ultimi anni. Insieme con l'attuale presidente della Sezione soci di Vigevano, Daniela Bonfico, cerchiamo, seppur per sommi capi, di ripercorrere il cammino e la crescita di tali attività. Sorta nel 1983, all'indomani dell'apertura del nuovo supermercato, la Sezione soci parte con poche persone che, come nella totalità dei casi, prestano la loro opera volontariamente. Nei primi due anni di attività in cui si creano attorno alla Sezione soci i primi collegamenti con la popolazione e si effettuano le prime attività sociali, la figura che emerge è senz'altro quella del presidente Piero Creanza. La sua azione è decisa e ricca di passione. Attorno a lui si forma il primo nucleo di soci che poi diventerà l'attuale gruppo dirigente. Scomparso prematuramente, dopo una lunga malattia e dopo aver lasciato affettuosi ricordi, viene sostituito nella carica, nel 1986, da Daniela Bonfico. Si apre così una seconda fase della vita della Sezione soci, fase non più di pionieristica creazione, ma di organizzazione, di espansione e cli reclutamento di forze giovani. Lo spartiacque ideale fra questi due momenti. ci dice Daniela Bonlico, è stata la prima gita sociale nel 1984, organizzata tra l'altro in cooperazione con un'altra Sezione soci, che aveva come destinazione Marzabotto.
Eppure. nonostante l'evidenza della questione, non è stato sempre facile il processo di aggregazione e di costruzione di questo organismo sociale anche a causa dello sviluppo di Coop Lombardia che è stato impetuoso e rapido solo a partire dagli anni '80. La tendenza negativa è infatti mutata in questi ultimi anni, con la ristrutturazione o l'apertura di nuove sezioni soci, avvenuta in seguito all'apertura di nuovi supermercati Coop.
Da quel momento in poi inizia una fase espansiva, come dicevamo, che ha come base un notevole senso dell'organizzazione ed una grande volontà di agire. Caratteristica del lavoro della sezione soci è lo stile democratico e collegiale di lavoro.
In alto: La piazza Ducale di Vigevano A iato: Riunione di rappresentanti di Sezioni soci
Sotto: La facciata del supermercato
A Vigevano si migliora adottando come modulo organizzativo quello di alcune commissioni all'interno delle quali è prevista la collaborazione di esterni. Ed è proprio quest'ultimo elemento a far sì che nuove figure, per lo più giovani collaboratori di una particolare iniziativa, diventino con il tempo nuovi soci e successi-
vamente elementi attivi all'interno della gestione. Il Comitato soci diventa quindimomento propositivo e poi decisionale su iniziative e problemi ampiamente sviscerati dalle commissioni di lavoro. Così organizzata la sezione soci ha visto in questi ultimi due anni crescere notevolmente il proprio numero di aderenti (nel 1986
3500 soci, nel 1987 4500 soci). Ma ciò che a Daniela Bonfico preme di più sottolineare è che con la crescita del numero dei soci, dei soci prestatori e delle attività ricreative e culturali, si è affermata l'immagine della Coop Lombardia nella città di Vigevano. Ora la cooperazione è qui più riconoscibile, identifica-
bile e sono meglio compresi anche i valori e le tradizioni di cui è portatrice. Ecco quindi che si definisce sempre più l'immagine della Coop non solo come ottimo supermercato, ma anche come soggetto sociale, culturale, politico in senso lato che si occupa del territorio circostante, dei suoi problemi e di quelli della popolazione.
Nel calendario delle attività previste parzialmente per il 1988, che pubblichiamo per esteso qui a lato, si amalgamano iniziative di carattere ricreativo con altre più sociali ed altre ancora con carattere di beneficenza. ll tutto ben programmato. cadenzato, e massicciamente pubblicizzato non solo nei confronti dei soci, ma di tutti i cittadini. Capitolo a parte è costituito dal nascente rapporto con il mondo della scuola. È un campo dove le sezioni soci della Coop Lombardia hanno una lunga e proficua esperienza. A Vigevano si è appena cominciato: sono stati avviati i
contatti preliminari, ma è chiaro che in questo settore la sezione soci in futuro svilupperà la propria azione per portare le tematiche della corretta alimentazione ai giovani consumatori. Vi sarebbe ancora molto da dire per poter illustrare in modo esauriente la notevole attività della sezione soci di Vigevano. Noi abbiamo riportato quelle che ci sembrano più significative e quelle che possono meglio stimolare riflessioni sul problema. Nel terminare vogliamo sottolineare un ultimo aspetto che riteniamo di estrema importanza per il buon funzionamento delle Sezioni soci.
Riguarda il clima e fa qualità dei rapporti umani esistenti all'interno del comitato. Al di là delle rispettive posizioni vi è comunque fra tutti grande lealtà e sincera amicizia. ,Questa situazione, sottolinea Daniela Bonfico, si riflette poi in maniera sostanziale nella qualità e nella produttività di tutta la Sezione soci. Lavorare assiduamente e correttamente è elemento indispensabile per l'esistenza e per l'espansione del movimento Cooperativo. In questa conversazione non si sono forse affacciati tanti elementi utili alla riflessione sullo stato e sulle prospettive delle Sezioni soci?
Le iniziative ricreative e culturali Gruppo 5 Gite invernali: Sestrière 10/ 1/88 Salice d'Ulzio 24/1/88 Madonna di Campiglio 28/2/88 St. Moritz 7/2/88 Monte Campione 13/3/88
Dal 10 Gennaio '88 al 13 Marzo '88
Febbraio '88
26 Febbraio '88 8 Marzo '88
Manifestazione cittadina: "Carnevale" Caccia al tesoro Coop
Serata culturale: Conferenza sull'alimentazione e i consumi presso la Biblioteca Civica di Vigevano
Festa delle Donne
Dal 19 al 27 Marzo '88 Dal 16 al 23 Aprile '88 Maggio '88
Mostra "Uomini e Cose" c/o Palazzo Roncalli - Vigevano
12 — Quale consumo
Gita in Unione Sovietica Week-end a Firenze