farfaè...
La nuova uscita è l'occasione giusta per ringraziare quanti di voi ci hanno sostenuto in questi mesi. A coloro che volessero farlo (e magari continuare a farlo), ricordiamo il numero di c/c postale 82958604.
LA REDAZIONE
in evidenza IERI ED OGGI “quel pasticciaccio brutto dell’acquedotto di farfa” 2 (re.fa) “le fognature? fanno acqua da tutte le parti” (re.fa)
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LUNGO LA VIA “olivicoltura e ricerca scientifica: un matrimonio necessario” di Giovanni Santoro
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“i giovani danno un consiglio...comunale alla propria amministrazione” 9 di Angela Sorbo
DENTRO L’ABBAZIA “i ritmi lenti del monastero incontrano la frenesia della televisione" 10 (re.fa)
LA CARTOLINA “farfaè...non ancora come gianna l’avrebbe voluta" di Gianna Giovannini 14
P. Priore Dom Eugenio Gargiulo O.S.B. - Editore
… sempre una fucina di idee e di progetti, per una vita monastica sempre più autentica e per un servizio sempre più qualificato alla società civile ed ecclesiale. E così si allargano gli spazi della clausura, con la Sala "Beato Placido" riservata alla comunità monastica, insieme con il corridoio adiacente, in modo che si possano avere altri ambienti per la vita intima di comunione con Dio e di comunione tra fratelli che condividono l'inestimabile dono della vocazione benedettina e della fedeltà agli impegni della consacrazione religiosa. Ambienti di raccoglimento, quindi, di silenzio ed anche di distensione e di fraternità. Ma si allargano anche gli spazi di accoglienza e di incontro con le migliaia di persone che bussano alla porta del monastero, per motivi religiosi, ma anche culturali e turistici. A tutti una buona parola, direbbe S. Benedetto, ma soprattutto un messaggio da consegnare, anche attraverso la sola visita guidata al monumento, con le sue opere d'arte ed i suoi preziosi volumi. A tale scopo, all'ingresso del cortile imperiale, è stata aperta la portineria monastica, sotto la responsabilità del confratello D. Enrico M. Seregni. Una targa e un cartello segnalano questo ambiente riadattato con gusto. Il cartello riporta la frase iniziale del cap. 53 della Regola: "Tutti gli ospiti che sopraggiungono siano ricevuti come Cristo". A mano a mano la portineria diventerà anche luogo di coordinamento di tutte le componenti dell'Abbazia e di tutte le realtà, pubbliche e private, che ruotano attorno ad essa. Farfa è una fucina di idee e di progetti, dicevo all'inizio. Idee e progetti che ancora una volta pongo sotto il patrocinio del B. Placido Riccardi, di cui ricorre il 50° anniversario della traslazione dall'Abbazia di S. Paolo in Roma alla nostra Abbazia. La prossima peregrinatio sarà un altro momento significativo delle celebrazioni programmate per l'occasione. Un momento di richiamo per tutti a lavorare con fede per l'attuazione di idee e progetti finalizzati alla gloria di Dio e al bene nostro e di coloro che si rivolgono a noi per un servizio che, tutto sommato, è un servizio di carità, da svolgere con spirito di corresponsabilità, collaborazione e condivisione.
L’AUSPICIO
Raffaella Di Claudio - Direttore responsabile
Quando si trova la matassa, si cerca il bandolo. E' un detto. Ma anche una curiosità naturale. Nel numero "3" di Farfaè... l'abbiamo scoperta: nel numero "4" proviamo a dipanarla. Un periodico, in questo senso, offre due grandi opportunità: l'approfondimento e la continuità. Uscita dopo uscita, viene spontaneo acquisire dettagli e seguire con attenzione lo svolgersi degli avvenimenti che si è ritenuto opportuno portare all'attenzione dei cittadini: l'informazione lo esige, i lettori pure. Ecco perchè, nella sezione "Ieri ed oggi" di questo numero, continuiamo a parlare dell'acquedotto di Farfa, della controversia in atto tra il Comune e l'Istituto "Filippo Cremonesi" e delle ipotesi di soluzione. Un occhio di riguardo lo avranno anche le fognature del borgo, altra nota dolente nel pentagramma farense. Nel rispetto di quel desiderio di continuità che ci caratterizza, parleremo ancora di giovani, soffermandoci sull'importante passo istituzionale che hanno compiuto: il Consiglio comunale. Ma non dimentichiamo che il nuovo Farfaè... esce nel mese dell'oro verde: parlare dei metodi di raccolta delle olive e dei progressi compiuti in questo campo dalla ricerca scientifica è d'obbligo, come anche rinnovare l'appuntamento con la settima edizione della Fiera dell'olio, dei prodotti tipici e dell'artigianato di Farfa. Un pensiero, infine, va a Gianna che non c'è più. Ne "La Cartolina" pubblichiamo il suo ultimo articolo. A lei, con l'auspicio di non dimenticare mai la sua verve, la sua creatività, il suo amore per il luogo in cui viveva, dedichiamo questo numero di Farfaè...
quel pasticciaccio brutto Dopo che il problema è stato sollevato sul numero “3” di Farfaè...gli amministratori affrontano le difficoltà emerse nella gestione dell’impianto idrico che serve il borgo di Farfa, in bilico tra pubblico e privato: tra Comune e Fondazione Cremonesi.
L’INTERPELLANZA I sottoscritti Davide Basilicata, Giacomo Corradini, Lorenzo Cingolo, Angelo Lupetti, Franco Santilli, Massimo Quinzi, Mauro Pinzari Consiglieri comunali del comune di Fara in Sabina: PREMESSO che l'acquedotto che serve il Borgo di Farfa risulta essere di proprietà della Fondazione Cremonesi, che partecipa anche dell'erogazione dell'acqua agli utenti della frazione stessa; CONSIDERATO che dal 2004 in più occasioni l'amministrazione comunale di Fara in Sabina ha manifestato la propria volontà a rilevare il tratto di acquedotto di competenza della Fondazione Cremonesi, con la conseguente erogazione dell'acqua alle utenze della frazione e la relativa manutenzione; CONSIDERATO che secondo fonti giornalistiche e a seguito di uno scambio di lettere tra la Fondazione Cremonesi e il settore economico-finanziario del comune di Fara in Sabina, sono emerse serie difficoltà nella gestione dell'eventuale trasferimento di competenze dalla Fondazione all'amministrazione comunale circa la rete idrica e la relativa erogazione dell'acqua; CONSIDERATO che dalle lettere in questione emergono pesanti incongruenze tra quanto afferma il Presidente della Fondazione e i responsabili del settore economico-finanziario del comune di Fara in Sabina, circa il relativo pagamento a quest'ultimo da parte dell'Istituto Cremonesi di numero 2 fatture per l'erogazione dell'acqua pari a 38.280 Euro e 48.549 Euro; CHIEDONO quale sia l'effettivo stato del contenzioso tra l'amministrazione comunale e la fondazione Cremonesi, e come si sia arrivati a tale stato di cose. CHIEDONO chi sia ad oggi l'effettivo proprietario e gestore del tratto di rete idrica che serve la frazione di Farfa, e di conseguenza a chi spetti erogare l'acqua agli utenti del Borgo e provvedere alla relativa manutenzione della struttura. CHIEDONO se esistano documenti che provino il trasferimento di competenze tra la fondazione Cremonesi e l'amministrazione comunale di Fara in Sabina circa la rete idrica della frazione di Farfa, tali da giustificare la richiesta di pagamento delle fatture per l'erogazione dell'acqua che il settore economico-finanziario del comune ha più volte richiesto alla Fondazione Cremonesi.
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IERI ED OGGI
dell’acquedotto di farfa Lbanchi del Consiglio comunale di Fa'acquedotto di Farfa è arrivato sui
ra Sabina. A sollecitare la discussione sulla gestione della rete idrica che attualmente vede contrapposte l'Amministrazione comunale e la Fondazione "Filippo Cremonesi", sono stati i consiglieri di minoranza Davide Basilicata, Giacomo Corradini, Lorenzo Cingolo, Angelo Lupetti, Franco Santilli, Massimo Quinzi e Mauro Pinzari, i quali dopo aver appreso del contenzioso sulle pagine di Farfaè..., hanno presentato un'interpellanza al sindaco Vincenzo Mazzeo, dibattuta nella seduta consiliare del 18 settembre scorso. I consiglieri hanno chiesto spiegazioni circa l'effettivo stato del contenzioso tra il Comune e l'Istituto Cremonesi. In più, volendo sapere chi sia ad oggi il responsabile della rete idrica di Farfa, hanno cercato chiarimenti rispetto alle mega bollette di cui l'Ente pubblico ha richiesto il pagamento alla Fondazione. "E' una questione delicata che si sta ingarbugliando - risponde il sindaco -. La posizione dell'Istituto è legittima, ma quella del Comune lo è ancora di più. Noi ci siamo adoperati per portare il servizio, quando l'impianto di approvvigionamento del Cremonesi è andato in sofferenza. Ora, visto che il servizio è stato fornito: l'acqua - controllata da un unico contatore installato dal Comune - deve essere pagata. A questo punto, alla luce delle difficoltà che sono emerse, vogliamo superare lo stallo. E come? Proponendo all'Istituto di rivedere la bolletta sulla base di una simulazione del consumo dell'acqua. Nello specifico - conclude
- pensiamo che nel borgo esistano 4 grandi utilizzatori (monasteri e ristoranti, ndr) il cui fabbisogno idrico è sicuramente diverso a quello delle famiglie: così sulla base di questa previsione noi riusciremo a mantenere il servizio ai cittadini e nello stesso tempo potremo fare in modo che le bollette vengano pagate". Insomma, una sorta di prezzo forfettario, frutto di un calcolo proporzionale che in quanto tale non potrà mai rispecchiare l'effettivo consumo idrico individuale. "Questo è un vero pasticcio commenta Lorenzo Cingolo -. Come sempre accade, quando ci troviamo di fronte ad argomenti delicati, ragioniamo con leggerezza. Prima cosa: non esiste un contratto sottoscritto da Comune e Istituto Cremonesi. Secondo: è assurdo mandare una bolletta che non tiene conto delle manutenzioni che sono state fatte a carico della Fondazione e comprende anche l'acqua delle fontane pubbliche". Sulla definizione di pasticcio converge anche il consigliere Carmelo Pagliara: "E' un pasticcio, perchè va avanti dal 1996: abbiamo una frazione che il mondo ci invidia che non ha un acquedotto comunale al pari di qualsiasi altro nucleo abusivo. Il mio consiglio - conclude - è di cercare una soluzione condivisa con la Fondazione, perchè da come si sono messe le cose, il rischio maggiore è che il Comune non prenda una lira". Dal 18 settembre sono passati due mesi: delle soluzioni non si vede neanche l'ombra.
Il sindaco propone la simulazione dei consumi idrici
(re.fa)
2004
i fatti
Si rende necessaria l’immissione di acqua pubblica nell’impianto dell’Istituto. L’allora sindaco Leggio si impegna a disciplinare il rapporto con il Cremonesi e con gli utenti.
2005
I tecnici comunali e gli assessori Mazzeo (oggi sindaco) e Amici incontrano il presidente Catanesi per determinare la cessione dell’acquedotto al Comune. All’incontro non seguono azioni amministrative.
2006 Alla Fondazione arriva
da pagare una bolletta: 38MILA 280 EURO. Il Cremonesi contesta la fattura.
gli incontri con 2007il Iniziano primo cittadino e l’assessore Maggi.
2007
A maggio arriva la seconda bolletta: 48MILA 549 EURO. I rapporti si incrinano. Il Cremonesi contesta la fattura. Il Comune fa sapere che può sospendere la fornitura. 3
rete idrica, Il sindaco mazzeo esce dal silenzio stampa
S
ul numero "3" di Farfaè...aveva preferito non rilasciare dichiarazioni. A poco erano servite le ripetute sollecitazioni da parte della redazione. Il Consiglio comunale del 18 settembre, però, ha inevitabilmente cambiato le carte in tavola, spingendo il sindaco di Fara Sabina, Vincenzo Mazzeo, a chiarire pubblicamente il punto di vista, suo e dell'amministrazione cittadina. La pubblicazione della cronistoria dei rapporti intrattenuti dall'Amministrazione Comunale con la Fondazione Cremonesi in merito alla gestione dell'acquedotto e al pagamento delle bollette pervenute all'istituto, la cui rilevanza è stata tempestivamente colta dai consiglieri di opposizione che hanno presentato un'interpellanza, ha indotto il primo cittadino a lavare i panni sporchi in pubblico. "La delicatezza dell'argomento - ha
IERI ED OGGI 4
detto ultimamente - ci spinge oggi a discutere ogni decisione insieme alla gente. Entro la fine dell'anno incontreremo i cittadini di Farfa. A loro sottoporremo lo studio sui consumi, messo a punto dall'ufficio tec-
Il primo cittadino ha spedito una lettera alla segreteria dell’Ato per segnalare l’acquedotto di Farfa nico, così da giungere ad una soluzione condivisa. L'idea di ridistribuire la bolletta sulla base dell'uso dei quattro grandi utilizzatori che ci sono nel borgo, simulando a partire da quello anche i consumi degli altri
utenti, ci sembra la scelta migliore. Naturalmente - puntualizza il sindaco - prima voglio parlarne con il priore". Posto che questo sia il primo passo da compiere, in seconda battuta: chi si prende in carico l'impianto? "Il Comune a breve cederà tutte le competenze all'Ato 3 (Ambito territoriale ottimale) - un consorzio a totale partecipazione pubblica che gestisce il servizio idrico della provincia, ndr -. Quindi è inutile per il Comune farsi carico di un acquedotto, se a breve perderà tutte le competenze in materia. Comunque, ho provveduto ad inviare una lettera alla segreteria dell'Ato per segnalare l'esistenza dell'acquedotto di Farfa. Ora attendiamo risposte". E mentre il sindaco aspetta novità dall'Ato, i cittadini di Farfa le attendono dall'Amministrazione. (re.fa)
IERI ED OGGI
LE FOGNATURE? FANNO ACQUA DA TUTTE LE PARTI S
e si parla di fognature a Farfa, ci si rende conto che la situazione anche su questo versante non è poi tanto rosea. I problemi maggiori riguardano il cattivo funzionamento della rete che serve il borgo, interamente realizzata dalla Fondazione Cremonesi, fatta unica eccezione per il tratto sottostante alla via principale, ripristinato con i lavori del Giubileo. L'impianto è costituito da due dorsali che attraversano tutto l'abitato fino a sfociare in altrettante fosse settiche che funzionerebbero se all'interno della rete fognaria convergessero unicamente le acque nere. Le cose però non stanno proprio così. L'impianto del borgo, poiché di vecchia concezione è di tipo "misto": nella rete di smaltimento sono convogliate anche alcune griglie stradali e alcuni scoli di tetti che in caso di pioggia comportano una quantità di acqua tale da far riempire le fosse, pro-
vocando la fuoriuscita dei Dom Isidoro Catanesi fino gliata relazione tecnica, liquami e la produzione di all'attuale Dom Eugenio risale ad un anno fa (17 otcattivi odori, sgradevoli Gargiulo. A tutte le lettere tobre 2006) ed è sottoall'olfatto ed emblematici non sono seguite né rispo- scritta da Dom Eugenio di situazioni ai limiti delle ste e meno che mai propo- Gargiulo. Anche in questo ste di inter- caso dal Comune nessuna n o r m e vento da parte comunicazione né scritta igieniche. Passeggiando per del Comune di né ufficiale. E intanto a Come se non ba- il borgo si sentono Fara Sabina. parole il sindaco Mazzeo, L'ultima mis- assicura che "stiamo afstasse a siva, corredata frontando la questione". peggiorare cattivi odori di una dettatutto sono (re.fa) le acque di scolo del nuovo tratto di strada provinciale che so17 OTTOBRE 2006 no convogliate in una delIL PRESIDENTE GARGIULO le fosse settiche. Il risultato? Una profonda erosione SCRIVE AL SINDACO MAZZEO del terreno e una situazione che - è il caso di dirlo OGGETTO: IMPIANTO FOGNARIO NEL BORGO DI precipita quando piove. FARFA Per risolvere il problema sarebbe necessario sepaFaccio seguito al colloquio che avemmo il 14 agosto rare le acque nere da quel2006, per inviarLe copia della relazione sulla sile bianche, pensando poi a tuazione dell'impianto fognario del borgo di Farfa e convogliare le prime in sulle possibili soluzioni. E' appena il caso di ribaappositi depuratori. dire l'urgenza di intervento da parte di codesto CoDa anni è in corso un "momune. Il tutto si potrebbe concordare nella riunione nologo" epistolare fatto di già richiesta e non ancora fissata dalla S. V. per la lettere spedite dai vari soluzione dell'altro problema riguardante la rete presidenti che si sono idrica e la richiesta di pagamento. succeduti negli anni alla La ringrazio dell'attenzione che presterà anche alla guida della Fondazione presente e, restando in fiduciosa attesa, di un sol"Filippo Cremonesi": da lecito riscontro, La saluto distintamente. Dom Agostino Ranzato a
Visita www.abbaziadifarfa.it Oltre alle informazioni che riguardano il Borgo e l’Abbazia, nella sezione riviste potrai leggere tutti i numeri di Farfaè... 5
fondazione “Filippo cremonesi”, intervento dopo intervento Lsi" non è solo l'Ente proprietario
a Fondazione "Filippo Cremone-
del borgo. Il suo ruolo a Farfa va ben oltre. E' un istituto che, in ottemperanza agli scopi statutari, svolge attività educative, di preparazione e integrazione alla scuola e collabora, attraverso sovvenzioni economiche, con diverse associazioni culturali che operano nel territorio sabino. Per l'anno 2006 la Fondazione ha devoluto circa settemila euro per progetti educativi e culturali che uniti a 13mila euro donati quale beneficenza alle famiglie bisognose con minori a carico, si traducono in un impegno di spesa pari ai 20mila euro. E il 2007 non è stato da meno. Molte sono state le iniziative sovvenzionate nell'ambito della Cultura e del Sociale. Tra questo di particolare rilievo sono le collaborazioni avviate con le associazioni che da anni operano a Farfa. Con "La Farfara", associa-
zione presente nel borgo dal 1989, la Fondazione a giugno ha ultimato l'importante progetto del Centro infanzia e famiglia "piccoli e grandi per mano", realiz- Il Consiglio d’amministrazione dell’Istituto riunito zato nell'arco temporale compreso tra gennaio e tempo sostiene le manifestazioni giugno 2007. In questo caso, l'impe- promosse da "Vivi l'Arte". gno della Fondazione ha permesso di Il progetto più importante al quale esonerare totalmente tutte le fami- sta lavorando l'associazione è la reaglie bisognose, che non sarebbero lizzazione del "Museo Abbaziale di state in grado di rimborsare in alcun Farfa " in collaborazione con la comunità monastica. Lì verrà custodito modo l'associazione. Con la "Stella della sera", una delle e salvaguardato il materiale scientifiassociazioni apparse recentemente co raccolto ed usato da Dom Agostino sul panorama farfense, invece è stata Zanoni, primo presidente dell'Istiturealizzato il seminario "Comprende- to "Filippo Cremonesi", sia il fondo re il nostro tempo" (2 - 8 settembre) librario, sempre di proprietà della ospitata negli spazi didattici messi a Fondazione Cremonesi, di oltre 2midisposizione dalla biblioteca del Mo- la volumi, attualmente collocato nei numento Nazionale di Farfa e dalla locali della biblioteca del Monumenparrocchia Santa Maria Assunta di to Nazionale di Farfa. Farfa. (Tiziana Lombardozzi) E proprio perchè la cultura viene prima di molte cose, la Fondazione da
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UN LUOGO DA BRUCIARE
Un autobus cerca di raggiungere Fara Sabina mentre le fiamme sfiorano il ciglio della strada (Foto pa.gio.) 6
IL LUOGO DA... di questo numero ci viene segnalato da Paolo Giomi che ha fermato in uno scatto l’inferno di fuoco che lo scorso 19 settembre si è scatenato a Fara Sabina.
Cento ettari di collina carbonizzati in un’ora e mezzo nel secondo incendio estivo di Fara (dopo quello dell'11 luglio). Le fiamme hanno lambito il belvedere ed il cimitero. Fortunatamente nessuno si è fatto male.
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( Paolo Giomi)
LUNGO LA VIA
OLIVICOLTURA E RICERCA SCIENTIFICA: UN MATRIMONIO NECESSARIO come risparmiare
di Giovanni Santoro Direttore Isma progredendo
L
'olivicoltura, come im- meccanizzazione della raccolta. La ricerca scientifica, di cui il portante comparto del- CRA-ISMA rappresenta uno degli attori principali sulla scena l'agricoltura italiana, deve or- agricola, può dare un contributo determinante agli olivicoltori ganizzarsi per poter affrontare nella scelta del tipo di macchina più idonea per la propria realil mercato dell'olio di oliva tà aziendale, che deve rispondere a standard di sicurezza di cui l'ISMA stessa ha scritto i protocolli, ma anche sempre più globalizzato, con partner particolarmente competitivi come la Spagna, la Grecia e la Tunisia. La raccolta manuale per la gestione dell'olivo in tutte le fasi della colDeve quindi dotarsi di strumenti che consentano di incide per una quota tivazione: dall'analisi del terreno all'irrorazione garantire quantità sufficienti, qualità e prezzi che sia- pari al 50-80% sul di fitofarmaci, fino alla trasformazione dei resino accettati dal mercato e remunerativi per gli olivi- costo di produzione dui di potatura in combustibile alternativo per apposite caldaie . coltori. Nelle aziende di piccole dimensioni, che rappresentano la maggior parte della nostra realtà territoriale, la raccolta avviene appunto con la brucatura manuale, un'operazione costosa (che incide per una quota pari al 50-80% sul costo di produzione), faticosa e con un alto riQUANDO IL “GRILLO” CANTA schio infortunistico. Ma sono soprattutto le difficoltà nel repea cura di Angela Longobucco rire la manodopera e l'esigenza di contenere i costi che negli ultimi anni stanno orientando le aziende verso l'impiego di Di questi tempi (tempi duri), in cui siamo tutti un po' piccole macchine agevolatrici, poco ingombranti e con un frastornati, forse perché ci sentiamo sempre più insicuri, prezzo accessibile, facilmente trasportabili e che permettono ecco che il canto dei grilli all'improvviso ci risveglia. Uno di raggiungere produttività più elevate rispetto al solo lavoro è Paolo Bettini, soprannominato "Il Grillo", diventato, manuale. Si tratta di macchine scuotitrici che, tramite un sisteper il secondo anno consecutivo, campione del mondo di ma di agganciamento ai rami fanno cadere le olive per effetto ciclismo a Stoccarda. Dopo una settimana di polemiche e della vibrazioni del ramo, e macchine a pettini bacchiatori, di veleni, in Germania è stata veramente dura per il team sferzatori o brucatori che provocano il distacco delle olive per azzurro, ma il campione è riuscito a zittire tutti, contatto diretto con gli organi della macchina. Lo sviluppo ed il dominando il mondiale. L'altro è il comico genovese, rilancio della filiera olivicolo-olearia deve quindi puntare al Beppe Grillo, anche lui ha raggiunto un traguardo rinnovamento, a nuove strategie di commercializzazione (marriuscendo a riempire le piazze del nostro Bel Paese. I chi di qualità e tracciabilità) e ad una più diffusa politici hanno cominciato a tremare: dibattiti televisivi e
LA FINESTRA SUL CORTILE
L’I NT ER STATO DI CALAMITA’ VE NT Quest'anno la siccità ci ha messo lo zampino, pregiuO dicando il raccolto olivicolo 2007/2008. L'allarme levatosi dalle campagne è stato recepito dagli amministratori che hanno richiesto lo stato di calamità naturale all'assessorato regionale all'Agricoltura della Regione Lazio. La lettera sottoscritta dal sindaco di Fara Sabina, Vincenzo Mazzeo è stata indirizzata anche al presidente della commissione Agricoltura regionale, Mario Perilli. Il consigliere ha quindi provveduto ad inoltrare una nota al direttore regionale Gino Settimi per chiedere la verifica delle condizioni per avviare la procedura del riconoscimento dello stato di calamità. (re.fa)
prime pagine interamente dedicate a lui. Anche perchè quando legge una lunga lista di politici condannati ognuno per varie cause, non risparmia nessuno: destra, centro, sinistra…. Il V-Day è stato riempito soprattutto dai giovani perché sono proprio loro la parte più debole di questa Italia un po' invecchiata. Il loro futuro non è programmabile, perché le prospettive di lavoro sono scarse, così vengono a mancare una ipotetica famiglia e tutti quei valori che ruotano intorno ad essa. La speranza è che il V-Day sia servito a scuotere in qualche maniera le responsabilità dei nostri politici, e a far capire loro, soprattutto, che gli italiani sono stanchi e che più delle tante chiacchiere preferiscono ascoltare il canto del “grillo”. 7
SPORT
Paese che vai...
a cura di Paolo Di Basilio
IN BICI TRA I VICOLI L'associazione “Pedala Piano” di Castelnuovo di Farfa ha radunato un numero elevatissimo di atleti e spettatori nel borgo di Farfa (il 7 ottobre) in occasione dell'ottavo tour ciclistico del Lazio a tappe in mountain - bike. Hanno preso parte alla competizione sia le categorie dei professionisti che quelle dilettantistiche. A conquistare il podio è stato il campione del mondo Massimo Folcarelli della pro - bike Roma (1.23.45) seguito 4 minuti più tardi dal compagno di squadra Gatti. Tra sport e cultura in questi luoghi sacri dove i ritmi sono lenti per un giorno il tempo è corso veloce...in mountain - bike.
MONTEBUONO, UN MONUMENTO DI...MONUMENTI
I
l nome lo si deve al Monte di San Benedetto che, proteggendolo dai venti freddi, garantisce al paese un clima mite tutto l'anno. Il borgo di Montebuono, 1000 anime, è uno degli angoli più ricchi di monumenti dell'intera Sabina. In zona collinare è sovrastato dal Monte di San Benedetto dal quale, nei giorni in cui il cielo è più limpido, si scorge addirittura la Cupola di San Pietro. Il borgo, arroccato nelle colline sottostanti, ha chiare origini romane. Gli indizi sono molteplici. La pianta quadrata del centro storico con una strada principale (l'odierna via Garibaldi) con due arterie parallele (via Galluzzi e via Iugoli) attraversata perpendicolarmente da due strade (via Marco Agrippa e via Carlo Alberto). Altre testimonianze vengono dalle cisterne: due vicino a San Pietro, altre due sul colle sovrastante, senza contare le grotte di Costa Adriana. Difficile che una mole così imponente d'acqua potesse servire solo per una villa - nella zona c'era quella risalente alla Roma Imperiale di Marco Agrippa (63-12 a.c.) console, amico e genero di Augusto - molto più probabile che ci fosse un insediamento. Ma, nonostante i reperti e la documentazione presente all'Abbazia di Farfa, la nascita di Montebuono non è documentata. C'è una citazione nel registro del monopolio del sale, all'epoca di Cola di Rienzo. Da quelle carte e dalla quantità di sale che arrivava si può ipotizzare la presenza di un insediamento di circa 3000 persone. Il pezzo forte di Montebuono sono le chiese. Due in particolare. Quella di Santa Maria Assunta, edificata nel '400 e più volte modificata. Ma, soprattutto la chiesa di San Pietro ai Muricento. Un vero e proprio tesoro, valorizzato ancora di più dopo i restauri (voluti dall'instancabile don Enzo Cherchi) degli anni recenti. In questo caso l'archivio dell'Abbazia è meno avaro di notizie. L'edificio è infatti citato nel Regesto di Farfa dopo il 1000, risulta tuttavia controversa la sua origine. La leggenda vorrebbe attribuirla all'età paleocristiana o addirittura alle predi(Angela Longobucco) cazioni dello stesso San Pietro. Nel 1666 quando fu demolito l'altare maggiore fu (Paolo Imperatori) trovato l'atto di consacrazione della chiesa con il sigillo in cera rossa. Il documento è andato purtroppo smarrito e sulla sua data gli studiosi si dividono. Alcuni La maschera è al centro del lavoro dell'attore e al Teatro Potlach lo sanno bene. Un buon parlano del 944, altri del attore non può non conoscere il ruolo che ricopre la maschera sul palcoscenico. Non a 1044 altri ancora del 1200. caso, nella seconda edizione (che segue quella estiva di giugno) del laboratorio di pratiGli affreschi che sono alche teatrali: la maschera tra oriente ed occidente (Fara Sabina, 9 - 18 novembre), orgal'interno sono attribuiti ad nizzato dal Teatro Potlach di Pino Di Buduo in collaborazione con l'Odin Teatret di Eugeun certo Jacopo di Roccannio Barba, interverranno Michele Monetta e Lina Salvatore dell'Icra (Centro internaziotica. Se si fa una capatina a nale di ricerca sull'attore) che terranno un laboratorio pratico sulle maschere della ComMontebuono, e magari si ha media dell'Arte. Cristina Wistari Formaggia del Teatro Topeng di Bali, invece, aprirà una pure la passione per le finestra sulle funzioni della maschera nella tradizione teatrale balinese. L'obiettivo del escursioni in montagna, Laboratorio, promosso da Regione Lazio, Provincia di Rieti e Comune insieme alle uniuna visita la merita anche versità di Roma "La Sapienza" e "Roma Tre", resta il confronto continuo tra tecniche e artisti. Per informazioni: tel. 0765272080; e-mail:
[email protected]. l'eremo trecentesco di San Benedetto.
Rendez-vous
LA MASCHERA TRA ORIENTE ED OCCIDENTE
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LUNGO LA VIA
Domina la lista “Giovani in Azione” con 7 eletti su 8. Rilevante la presenza femmile: 7 su 15
I GIOVANI DANNO UN CONSIGLIO...COMUNALE ALLA PROPRIA AMMINISTRAZIONE di Angela Sorbo Enalmente anche Fara Sabina ha
istituzione, infatti, che potranno essere ascoltati, dire la propria ed esprimere un parere preventivo e una propria rappresentanza del obbligatorio su tutti gli atti amminimondo giovanile. strativi che riguardano i giovani. Fa il pieno di donne (7 su 15 eletti) e "Ho creduto con molta convinzione si unisce agli altri 32 comuni della fin da subito a questo progetto - afRegione Lazio impegnati con le eleferma l'assessore Daniela Simonetti zioni dei candidati di questa nuova e - e mi congratulo per la diimportante sponibilità dei ragazzi a istituzione, così è stata deTUTTI I NOMI DEI NUOVI CONSIGLIERI partecipare alla formazione di questo Consiglio che finita con enCon un'affluenza record (34.5%) rispetto a Rieti capoluogo, 402 credo sia uno strumento tusiasmo dalgiovani di Fara Sabina hanno eletto i propri rappresentanti. A fondamentale per dare la l'assessore alle sbaragliare tutti è stata la lista dei "Giovani in azione" che con possibilità ai ragazzi di parPolitiche So184 voti porta sui banchi del consiglio sette degli otto candidati: tecipare e di avvicinarsi alciali, Daniela Antonino La Torre, Daniele Frasca, Michel Lemme, Emanuele Tele Istituzioni in modo più Simonetti. sta, Marta Carpinelli, Mattia Guadagni, Carlo Alberto D'Attilio. attivo e consapevole". ParticolarSeguono tre dei componenti della lista "Fatti a Fara" che (con 80 mente viva voti) elegge Maria Dodi l'attività minici, Francesca TiDario D’Artibale - restauratore PAROLA D’ARTISTA campagna berti e Gloria Felli. elettorale dei "Diamoci una mano" Il mio laboratorio di restauro di mobili ed oggetti d'arte si trova da oltre 20 anni candidati, che (60 voti), invece, saranno impenel borgo di Farfa. Ho iniziato ad avvicinarmi a questa professione negli anni manda avanti Sara '60, quando andai a Roma. Nella capitale, come in ogni grande città, erano congnati, come un Quattrocchi, Martina vero e proprio centrate le botteghe dei bravi restauratori, grazie anche all'infinità di materiale e Boccacci e Riccardo grazie anche alla gran voglia di rinnovare e risistemare quanto era stato messo in consiglio coOttavi. Infine si aggiudisuso, svuotando cantine ed abitazioni, diffusa in quell'epoca. Lavorare a Romunale, nel dicano un seggio a tema ha rappresentato per me una grande opportunità: da un lato è stato indipromuovere la sta "Giovani in lotta" spensabile per frequentare una scuola gestita dal Comune di Roma, dall'altro mi partecipazione (37 voti) che elegge ha permesso di acquisire esperienza. In bottega vidi passare i più bei mobili di dei giovani alla Sonia Brucchietti, e tutte le epoche: quelli appartenuti ai personaggi importanti, racchiusi in palazzi vita politica e "Crescere e cambiaprestigiosi o nelle chiese romane. A lavoro ultimato era sempre una piacevole soramministratire" con Samuele Gunpresa vedere rinato l'oggetto o il mobile che ci veniva affidato. Tuttavia, il mio sova, elaborare nella. Nella prima riugno, fin da allora, era quello di svolgere questa attività a Farfa. Nel 1985 si è avprogetti coornione i 15 neoeletti verato: ho trovato un locale adeguato dove ormai da tempo svolgo la mia attividinati, da reasceglieranno il protà. Spesso si lavora per le Istituzioni del circondario, per privati, collezionisti o lizzare con gli prio presidente e, aschiese. Lavorando nella più bella Basilica della Sabina, non mancano certo inaltri Consigli solto quel compito, terventi sia nel monastero che nel borgo, dove generalmente restauriamo gli infiscomunali, dovranno solo cominsi di abitazioni e negozi. Il sogno più grande, però, resta quello di riuscire a traproporre e ciare a muovere i prismettere la mia passione e l'esperienza accumulata in questi anni a mio figlio Ferealizzare attimi passi "dentro" il derico. Attualmente mio collaboratore e apprendista, Federico ha un'ottima prevità e iniziative Comune. (re.fa) parazione artistica e si applica nel lavoro con impegno notevole: spero per questo autogestite e che possa far crescere la nostra attività e, sopratutto, che possa farlo qui a Farfa. finanziate con ’ nato il Consiglio dei Giovani. Fi-
le risorse assegnate ogni anno dalla Regione, e soprattutto seguire l'attuazione dei programmi e degli interventi rivolti ai giovani in ambito locale. Un modo per avere voce in capitolo, questo il pensiero unanime dei 41 ragazzi. È proprio grazie a questa nascente
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i ritmi lenti del monastero incontrano la frenesia della televisione D
al set della fiction per canale 5 "I liceali" che vede protagonisti due professori d'eccezione, Claudia Pandolfi e Giorgio Tirabassi, al programma televisivo "Il treno dei desideri" condotto da Antonella fata turchina Clerici, fino allo staff completo di "Linea Verde", trasmissione in onda tutte le domeniche su Rai 1 per la conduzione di Massimiliano Os-
sini e Veronica Maya: Farfa ha ospitato tutto questo. Tanto la Rai (già arrivata nel borgo con il programma a "Sua Immagine") quanto Mediaset che trasmetterà "I Liceali" hanno mostrato attenzione per questo prezioso angolo di Sabina. A costituire un'autentica eccezione è stato il matrimonio - con
Il set de “I LICEALI” visto dall’alto
sorpresa - celebrato in diretta tv dal priore Gargiulo nel corso del "Treno dei desideri". Un evento unico nella basilica che oltre a quello della storia e della bellezza, da oggi agguanta il primato della comunicazione. (re.fa)
CARMEN MAURA LA SPAGNA, IL CINEMA E FARFA Massimiliano Ossini e Veronica Maya posano per Farfaè...
COLPO IN ABBAZIA Non solo i mezzi di comunicazione, ma anche i ladri hanno mostrato gradimento per le sale del monastero, che il 30 ottobre sono entrati nelle stanze della clausura facendo razzia solo - per fortuna - di pochi spiccioli. Rimane salvo l’immenso patrimonio artistico e archeologico dell’Abbazia, protetta da un sofisticato impianto di sicurezza.
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La celebre attrice spagnola Carmen Maura, musa del regista Almodòvar e premiata protagonista del film VolVer ha visitato l'oleoteca di Farfa, dove ha potuto apprezzare l'olio extravergine della Sabina. L'attrice ha trascorso la mattinata scoprendo i più bei tesori della Sabina. Accompagnata dall'assessore alla Cultura della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi e dal sindaco di Poggio Mirteto, Fabio Refrigeri, Carmen Maura è arrivata all'Abbazia di Farfa per una visita guidata al Monastero ed è stata omaggiata con una confezione del nostro olio Sabina Dop presso l'Oleoteca Regionale. (Maria Teresa Equizi)
DENTRO L’ABBAZIA
SEI GIORNI PER IMPARARE A COMPRENDERE IL PROPRIO TEMPO
de “I ragazzi di Farfa”
Dal 2 all'8 settembre presso l'Abbazia di Farfa si è tenuto un seminario per giovani liceali, ideato dal teologo Don Massimo Lapponi e dalla poetessa Giselda Pontesilli e organizzato in collaborazione con l’associazione “La Stella della Sera”. Il frutto di quelle lezioni è riassunto di seguito, in un articolo scritto dagli studenti che le hanno frequentate.
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iviamo in un mondo complesso, di difficile interpretazione, che può facilmente entusiasmare e sedurre, sconcertare e deludere. Un mondo che però va affrontato e addomesticato, perché, chi osa lo sa bene, ogni lasciata è persa. Non sono molti quelli che osano, né tra gli adulti né tra i giovani, ma qualcuno c'è. In questo caso quel "qualcuno" eravamo noi: una dozzina di ragazzi dei Licei Classico "Varrone" di Rieti e Scientifico/Classico "Gregorio da Catino" di Poggio Mirteto che non accettano di vivere passivamente la loro vita, che vogliono prendere in mano il presente per vivere in modo consapevole il futuro. Ragazzi che dopo le vacanze estive, pochi giorni prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, hanno deciso di fermarsi e interrompere il ritmo frenetico imposto dalla società moderna per capire quali siano davvero i valori in cui bisogna credere. All'inizio della nostra esperienza tutto appariva strano e diverso: la vita monastica, i tempi scanditi da orari precisi, un modo di vivere a noi così estraneo che però, dopo un inizio titubante, ha reso quei giorni
indimenticabili. I dibattiti, che ci coinvolgevano in prima persona tutti i giorni, ci hanno permesso di riconoscere i mali che affliggono il nostro tempo e di comprenderli partendo dalla grandezza e dalla potenza della poesia, antica o moderna. Le discussioni
proseguivano quasi sempre a tavola, a pranzo o a cena, non ci scalfiva la stanchezza, il nostro obiettivo era davvero quello di conoscere. I relatori si sono rivelati tutte personalità di grande spessore e cultura, ed è forse inutile citarne i nomi, ma non sarebbe possibile, né giusto, non lasciare alcuna traccia
della grande simpatia che ci ha legato a Don Massimo Lapponi, un sensibile teologo che, cercando ardentemente il confronto con noi giovani, si è offerto come un grande esempio di umile saggezza. Il cambiamento della società risiede nelle scelte dell'uomo. Accettare un mercato globale che ci comanda a nostra totale insaputa senza fare nulla o cercare un aumento esponenziale delle possibilità d'iniziativa personali e collettive? "Uniformismo" o "condivisionismo" culturale? Negazione dell'identità personale o maggiore capacità di auto-determinarsi? Ritmi di vita stimolanti o alienanti? Stiamo vivendo una reale evoluzione o è solo un'apparenza dietro alla quale si cela una terribile involuzione sociale, politica, economica e più in generale umana? Questi sono solo alcuni degli innumerevoli interrogativi sorti durante il seminario ai quali è davvero difficile rispondere. Tuttavia è necessario cercare le risposte quotidianamente, poiché è evidente che da tali risposte dipende, in modo significativo,la nostra vita.
PROFESSIONE: “APPASSIONATI DELLA MUSICA E DEL CANTO” di Roberta Duranti
Pstorico - culturale come quello dell'Abbazia di Farfa, prearlare di servizio e di animazione liturgica per un contesto
vede in origine, una chiara identificazione, non tanto del servizio che è insito nella liturgia delle celebrazioni eucaristiche, quanto del concetto di animazione con la musica e con il canto che nella storia della chiesa ha avuto, e continua ad avere, caratteristiche e forme assai diverse. Il gruppo parrocchiale di Mompeo, al quale si sono aggiunte nel tempo anche persone di Fara Sabina, Castelnuovo di Farfa, Toffia e Poggio Mirteto, svolge tale attività in celebrazioni che, da quando nel 1999 don Agostino Ranzato e don Massimo Lapponi hanno richiesto la nostra collaborazione, non ha assolutamente mo-
dificato il proprio repertorio musicale, già orientato nella scelta di canti (in lingua italiana e latina) che accompagnano la preghiera dei fedeli, senza disturbarla. Le indicazioni previste da papa Benedetto XVI circa il ripristino (facoltativo) della liturgia in lingua latina e un ritorno seppur progressivo del canto gregoriano, non hanno colto impreparato il gruppo, nonostante sia costituito da soli appassionati. E’ stata proprio questa passione a permettere una crescita costante, che si è tradotta nella partecipazione ad eventi concertistici di importante levatura. Ne è un esempio, il concerto organizzato per il 16 dicembre a chiusura delle celebrazioni per il 50° di traslazione del Beato Placido Riccardi.
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frammenti di vita consacrata
al lavoro per organizzare il nuovo anno pastorale Gli incontri si centrano sul tema della vita fraterna
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ono ripresi a pieno ritmo gli incontri delle religiose e dei religiosi per programmare e per condurre con rinnovato slancio e con maggiore intensità il nuovo anno pastorale. Le consacrate si sono già riunite due volte presso l'Oasi della Pace per i ritiri mensili, per i quali è stato scelto il tema della vita fraterna in comunità, che sarà trattato di volta in volta "a più voci" da confratelli e da conso-
relle che si alterneranno nel dettare le meditazioni e nell'animare i gruppi per la riflessione. Sabato 27 ottobre è stato eletto anche il nuovo consiglio U.S.M.I. Delegata è risultata Suor Lucia Bin, delle Orsoline del S. Cuore di Maria in Monterotondo. I consacrati, a loro volta, si sono riuniti nell'Abbazia di Farfa il 18 ottobre ed hanno riflettuto sul tema proposto dal Vicario episcopale: "Comunità credenti e credibili". Hanno anche dichiarato la loro disponibilità a ricostituire la CISM diocesana e a prestare la loro collaborazione, sia alle Comunità religiose femminili, sia al-
beato placido ed ego notarius 2 mostre per un monastero Ino delle esposizioni orga-
l 2007 è sicuramente l'an-
nizzate in biblioteca e in monastero. Due sono quelle di maggiore rilievo ed entrambe portano la firma dell'associazione "Vivi l'arte". Rimarrà aperta fino al 31 dicembre la mostra sulla vita del Beato Placido Riccardi e sulle fasi del processo di beatificazione, organizzata in occasione del cinquantesimo anniversario della traslazione. La mostra curata dall'associazione Vivi l'Arte Onlus è basata su materiale fotografico d'archivio. Di particolare interesse è risultata la ricerca presso gli ar-
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chivi dell'Abbazia di San Paolo f.l.m. in Roma e dell'Osservatore Romano, dai quali sono emerse le foto della prima e della seconda traslazione del corpo. Si è conclusa a maggio, invece, la mostra Ego notarius- I signa notarili nei manoscritti farfensi, allestita il 21 marzo nei locali della biblioteca statale di Farfa. L'iniziativa, promossa in collaborazione con l'associazione culturale “Vivi l'Arte”, rappresenta un’ulteriore tappa nella direzione del-
la chiesa locale. Per tutti il Vescovo Lino Fumagalli, presente all'incontro, ha espresso parole di apprezzamento e di incoraggiamento, ribadendo quanto la Nota CEI successiva al Convegno di Verona afferma sul primato di Dio nella vita cristiana e ricordando il dovere della testimonianza da parte dei consacrati.
IL COFANETTO Continua la permanenza del cofanetto d’avorio a Salerno, in occasione della mostra “L’enigma degli avori di Salerno” organizzata dalla Soprintendenza BAPPSAE. Annunciato da una conferenza stampa in pompa magna e protagonista indiscusso dell’esposizione, il cofanetto resterà in Campania fino a marzo prossimo.
la conoscenza e della divulgazione del patrimonio dell'archivio storico. L'idea di realizzare una mostra sui signa notarili è nata a seguito del completamento della catalogazione del materiale manoscritto, disposta nel corso del 2006 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite l'Istituto Centrale del Catalogo Unico. In molti dei manoscritti farfensi, soprattutto nei regesti, è emersa la presenza di
La mostra sulla vita del Beato rimarrà aperta fino al 31 dicembre
un numero considerevole di sigilli notarili posti a chiusura di documenti attestanti prevalentemente transazioni di beni. Attraverso le forme ed i significati, spesso sconosciuti, si è voluto rappresentare non solo la personalità che li ha prodotti, ma inevitabilmente anche il contesto di riferimento con le proprie tendenze e regole. La mostra curata per la parte scientifica da Federica Gargano di Codess Cultura ha guadagnato gli attestati di stima dell’Ordine dei Notai e dei numerosi visitatori accorsi per tutta la durata dell’esposizione. (C.P.)
DENTRO L’ABBAZIA
quando far...fa divertire il racconto di gianni
Alessandra sotto il cielo
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AR*FA dove far giochi è familiare è un laboratorio nato con l'idea di dare continuità (a livello umano) all'esperienza del maggio scorso (20EVENTI). Passare attraverso l'esperienza artistica è momento di crescita personale e confronto collettivo, di condivisione fra grandi e
piccini. In questa occasione di settembre il punto di partenza per la sequenza dei giochi (svolti tra sabato 29 e domenica 30 settembre) è FARFA come il nome del fiume, come presenza di acqua che è sim-
Un premio per Carolina
Insieme sulla scalinata della torre
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Il sogno di Francesco racchiuso in un fiore
c a c cede as tel nu
LA CAPPELLA DELLE SUORE BRIGIDINE Con una solenne liturgia eucaristica presieduta da S. E. Mons. Lino Fumagalli, si inaugura (domenica 18 novembre) la Cappella ecumenica delle Suore Brigidine a Castelnuovo di Farfa. La Cappella è sorta nel luogo dove molto probabilmente soggiornò in preghiera e povertà S. Brigida in visita all'Abbazia di Farfa. Partecipano alla celebrazione l'Abbadessa Generale M. Tekla Fami-
di Gianni Gronchi*
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glietti, un nutrito numero di Suore, una rappresentanza della comunità benedettina, sacerdoti e numerosi fedeli. All'Ordine del SS. Salvatore di S. Brigida l'augurio sincero che tutte le iniziative promosse per l'unità dei cristiani siano sempre più fondate sull'impegno di costruire la comunione nella nostra Chiesa.
bolo di vita e vitalità. Tutti i giochi richiamavano per forma, colore, associazione di pensiero, il tema dell'acqua e lo utilizzavano direttamente attraverso esperimenti che permettevano di coniugare la ricerca artistica con quella scientifica, trasformando talvolta anche lo spazio che già in maniera bella e suggestiva si presentava e si prestava a vari giochi: ovvero la sala parrocchiale della Torre. * Gianni Gronchi opera da anni in qualità di esperto multidisciplinare all'interno di un Centro Ragazzi, curando in particolar modo i percorsi di didattica dell'arte. Professore presso l'istituto d'arte di Volterra, fa parte, inoltre, di "Carte Blanche", centro teatro e carcere Volterra, che da anni realizza laboratori teatrali e spettacoli all'interno del carcere con i detenuti.
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farfaè...
...NON ANCORA COME GIANNA L’AVREBBE VOLUTA
...vorrei buttarla anche io sulla politica, è facile di questi tempi, ma l'unica cosa che mi viene in mente per questa nostra Farfa è di azzerare tutte le polemiche burocratiche e di guardare completamente da un'altra parte. Mi spiego: gli amministratori locali, la Provincia, la Regione, l'Abbazia Benedettina e tutti noi abitanti dovremmo considerare Farfa veramente il fiore all'occhiello della Sabina!!! Un fiore a pochi passi da Roma, con la sua celebre storia e che va innaffiato con perle d'acqua di turismo e di cultura. L'edilizia, i rifiuti solidi urbani, l'utenza idrica, i tributi....sono burocraticamente e finanziariamente importanti per la nostra Farfa che è così piccolina da non essere quasi presa in considerazione, però facendo dei progetti mirati, più consoni al luogo che offre già di per sé uno scenario duttile a numerose manifestazioni di qualità si potrebbero tirar fuori altre risorse economiche, per esempio focalizzando la lente delle istituzioni sulla cultura. Lo so, non hai infrastrutture, chi ti amministra a volte confonde le feste di piazza (che devono continuare ad esistere) con i festival, le rassegne e le manifestazioni...A mio avviso basterebbe cominciare da un progetto importante da portare avanti ogni anno, un progetto che diventi l'emblema di quello che "Farfa è", che sia sempre una ricorrenza in crescita. Gianna Giovannini
GIANNA, L’ARTISTA IL RITRATTO DI UN’AMICA
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ata e vissuta in un ambiente dove la musica era il pane quotidiano ha sviluppato lo spirito artistico per il canto, tanto da diventare una cantante di musica leggera, professionista apprezzata e di successo. Gli anni '70 l'hanno vista protagonista nel mondo dello spettacolo. Ha fatto parte di gruppi famosi ed ha partecipato a manifestazioni canore in tutto il mondo, insieme ad artisti internazionali, mantenendo con loro, sempre, un rapporto di grande amicizia.
Farfa è stata sempre il suo rifugio e quando le vicissitudini familiari l'hanno costretta a fare una scelta che ha modificato la sua vita (nel 1986 è stata assunta come impiegata al Comune di Fara Sabina), ha sempre mantenuto quello spirito libero d'artista. Lo stesso che l'ha portata ad inventarsi il laboratorio di ceramica, dove poteva esprimere la sua passione per l'arte, con creazioni originali apprezzate da tutti. Ivana Sinceri
Ci scusiamo con quanti attendevano di vedere pubblicati i pensieri lasciati durante il proprio passaggio a Farfa, ma in questo numero abbiamo voluto dedicare la cartolina ad un’amica e collaboratrice che ci ha lasciato troppo presto. Restiamo a disposizione per i suggerimenti di quanti sono intenzionati a esprimere opinioni, critiche e ringraziamo quanti lo hanno già fatto e vedranno pubblicati i loro pensieri nel prossimo numero. Continuate a scivere a
[email protected] La Redazione 14
LA CARTOLINA
cosa fare d’ora in avanti... 23, 24 e 25 novembre torna la fiera di farfa Traggiunge quota sette edizioni e si
orna la Fiera di Farfa. Quest'anno
preannuncia ancora più ricca degli scorsi anni. Ancora una volta l'appuntamento è con l'oro della Sabina che sarà celebrato accanto ad altri due elementi che, insieme, contribuiscono a rendere famoso questo angolo della provincia di Rieti: i prodotti tipici e l'artigianato. Dal 23 al 25 novembre, come da tradizione la via principale del borgo e il Parco Cremonesi ospiterà stand di prodotti tipici e artigianali e farà da cornice
a numerosi spettacoli teatrali, mentre con ogni probabilità le specialità gastronomiche verranno servite in piazza Schuster. Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo accompagnato dall'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Valentini, dai consiglieri regionali della provincia, oltre che dal presidente della Provincia, Fabio Melilli e dal sindaco padrone di casa Vincenzo Mazzeo, farà visita alla manifestazione sabato 24 per un convegno incentrato sulle attività svolte in materia di agricol-
tura. Non mancheranno degustazioni, mini corsi di assaggio nell'oleoteca regionale, tour lungo la strada dell'olio, piatti della tradizione locale, numerosissimi espositori di prodotti tipici e di artigianato, animazione per i piccoli, musica popolare e concerti. Una grande novità sarà rappresentata dai laboratori che permetteranno ai visitatori di conoscere più da vicino la tradizione agricola e artigianale della Sabina. Per info: 0765277315 o
[email protected].
GLI EX ALUNNI TORNANO A FARFA
INIZIA LA PEREGRINATIO DEL BEATO PLACIDO
L'8 dicembre tutti coloro che hanno trascorso la propria infanzia a Farfa si incontreranno nel borgo. Ogni anno, gli ex alunni (questa è la denominazione con la quale amano riconoscersi) si danno appuntamento in Abbazia per trascorrere una giornata in compagnia, in ricordo degli anni passati a Farfa. Quest’anno, lo assicurano gli organizzatori sarà speciale.
Dicembre sarà a tutti gli effetti il mese del Beato Placido Riccardi. Dal 9 al 16 dicembre è, infatti, prevista la Peregrinatio del Beato in diverse parrocchie delle province di Rieti e Roma. Queste le tappe in calendario: Torlupara, Monterotondo Scalo, Passo Corese, Toffia, Fara Sabina e Mompeo.
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cosa vedere... e quando vederlo... Ogni angolo di Farfa nasconde un itinerario turistico e culturale. Dal monastero al museo medievale, dalla biblioteca statale all’oleoteca regionale, dal parco Cremonesi alle caratteristiche botteghe, a tanto altro ancora. Per trascorrere qualche ora nel borgo e visitare accompagnati da una guida i monumenti del centro occorre rivolgersi all’ufficio turistico, presso l’erboristeria monastica. Contatti Tel. 0765 27 73 15 - 0765 27 70 65 E - mail:
[email protected] Orario d’apertura 10.00/13.00 - 15.30/18.00 (ora solare) 10.00/13.00 - 16.00/18.30 (ora legale) Lunedì chiuso
Visite guidate all’abbazia
Le visite guidate si svolgono nei giorni di sabato e domenica e durante i festivi: mattina 10.30 - 11.30 - 12.30 pomeriggio (ora solare): 15.30 - 16.30 - 17.30 pomeriggio (ora legale): 16.00 - 17.00 - 18.00 Lunedì chiuso Nei giorni feriali per i gruppi è richiesta la prenotazione. I singoli visitatori possono unirsi ai gruppi prenotati.
Celebrazioni liturgiche Sante messe
giorni feriali 7.30 17.00 (invernale)-19.00 (estivo) giorni festivi 9.00 - 11.00 (conventuale) -12.00 17.00 (invernale) -19.00 (estivo)
Abbazia Santa Maria di Farfa 02032 Fara in Sabina (Ri) Comunità - ufficio media: Tel 0765 27 70 65 P.Priore: Tel/fax 0765 27 71 91 -
[email protected] Biblioteca: Tel 0765 27 70 30 Erboristeria - ufficio turistico: Tel 0765 27 73 15 Ufficio parrocchiale: Tel 0765 27 71 52 Fondazione Cremonesi: Tel 0765 27 71 13 Internet: www.abbaziadifarfa.it E-mail:
[email protected] -
[email protected]
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ufficio divino
giorni feriali 5.50 - 7.oo -8.50 -13.00 -15.45 19.30 - 21.oo giorni festivi 6.20 -8.50 -13.00 - 18.00 (invernale) 18.15 - 21.oo (estivo)
farfaè...
Via del Monastero 1, 02032, Fara in Sabina (RI). Tel. 0765 27 70 65
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