Anno 3 - n. 4 Aprile 1984
Comitato Regionale Lombardo
Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Gian Pietro De Micheli Sergio Ferrano, Sergio Ghiringhelli, Lidia I,ommi. Daniele Moltrasio. Enrico Rossi.
Adolfo Scalpelli. Ambrogio Vaghi, Giorgio Vozza Direttore responsabile Adolfo Scalpelli
Impaginazione:
Stampa: Coop Guado"
Franco Malaeuti
Castano P. - Tel. 0331-118.14.75
Disegni: Marina Vecchi
Spedizione in abbonamento postale gru ppo 111 1 70.
Editrice Unicoop Lombardia
Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 1982
Viale Farnagosta, 75
20142 Milano - Tel. 84.65.546
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mercato finanziario come contraccolpo della situazione internazion a obbligato la Coop ad un ritocco degli interessi
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nell'interni"
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Il mercato finanziario internazionale (e conseguentemente quello interno, è da tempo sottoposto a sommovimenti tellurici). L'Italia. in questo caso paragonabile a Pozzuoli. non può che subire le oscillazioni della scala Ritter rispetto al mercato dei cambi sempre determinati da un dollaro dominatore assoluto. In questo quadro l'ABI, Associazione banche italia'ne. si è chiusa in un bunker salvaguardando i propri privilegi attraverso tassi d'interesse molto differenziati tra quelli attivi, cioè quelli incassati dai crediti concessi, e quelli passivi, pagati ai propri depositanti. Ma la situazione si è fatta contraddittoria cd insostenibile anche di fronte alla necessità di rilanciare una economia in crisi da troppo tempo e che non può pensare di evitare i terremoti chiudendosi in una autodifesa conservatrice da paese pre-ind ustfiale. In questi ultimi tempi però la questione è in movimento e tende a modificarsi. Infatti, gli istituti bancari, pur con una gradualità centellinata, dal marzo 1982 a1 febbraio 1984
hanno complessivamente diminuito il "prime rate", cioè il tasso d'interesse concesso al miglior cliente, del 3.25 per cento. Ciò ha comportato. ovviamente in proporzione. la diminuzione dei tassi pagati sui depositi bancari. Una proporzione in verità sempre molto ingiusta nei confronti dei piccoli e medi depositi in conto corrente che, more solito, subiscono queste oscillazioni in
modo indifeso. Coop Lombardia in questi anni, pur nel suo ruolo modesto rispetto al problema. ha invece salvaguardato i prestiti dei propri soci in modo equo per tutti, indipendentemente dal mercato e dall'entità dei depositi. Ora però la situazione è profondamente modificata e anche il Consiglio di amministrazione della Coop. riunitosi il 10 marzo
il buono soci numero
Il "chi siamo" dell'Unicaop Lombardia, una delle tre "ex" che sono confluite stilla Coop Lombardia. In attesa di conoscere il quadro complessivo della nuova società presentiamo qui di seguito alcune informazioni sintetiche che riguardano la base sociale della ex Unicoop. Un primo dato positivo viene dalle cifre che dimostrano l'incremento del numero dei soci: nel 1983 si è verificata un aumento del 139 per cento della base sociale, nonostante vi sia stato lo scorporo di ben 3.457 soci che non hanno adeguato la quota sociale. Un secondo dato significativo si
chi sono
+13%
registra nell'analisi delle diverse fasce d'età: c'è un ampliamento di adesioni tra i giovani ed una flessione tra gli anziani, mentre si fa sempre più consistente la fascia dai 30 ai 60 anni. Per quanto riguarda il sesso si conferma la crescita consistente delle donne (22.4 per cento) rispetto agli uomini (7,7 per cento), pertanto si profila nel futuro un riequi li brio tra i due sessi visto che per il momento prevalgono i maschi. L'analisi della condizione professionale dei soci riserva invece le novità più rilevanti: oltre a confermare il primo posto alla categoria operaia (27 per cento)
che età hanno dai 30 ai 60 anni
da ritagliare e consegnare al capo-negozio
mbar
e il rafforzamento delta categoria impiegatizia (22 per cento) e delle casalinghe (20 percento) si è verificato infatti un aumento significativa di quelle categorie professionali che per tradizione sono poco rappresentate all'interno della nostra cooperativa. Ci riferiamo precisamente ai professionisti che hanno fatto registrare un incremento di circa il 47 per cento in soli 12 mesi, ai commercianti clic sono aumentati del 34 per cento e agli artigiani aumentati anche loro del 28,6 per cento. In sintesi. anche nel 1983 la nostra cooperativa ha dimostrato una buona vitalità ed ha proseguito nella sua fase di espansio-
operai 27%
impiegati
1982
oltre i 60 anni fino al 30 anni
ne anche coinvolgendo categorie professionali finora poco presenti nella realtà cooperativa; ciò conferma l'efficacia dell'azione politico-sociale sviluppata e la buona qualità dei servizi offerti. I risultati raggiunti però. fanno prevedere sia un'ulteriore espansione sia un graduale mutamento della base sociale secondo le tendenze della società italiana. pertanto sarà necessario incentivare un maggior impegno in tutti i settori ed una corretta programmazione degli interventi per poter rispondere con puntualità alle diverse esigenze che stanno emergendo.
cosa eigino i soci linicoop
1983 Quanti sono i soci della Coop Lombardia che amano scattare foto dopo foto durante le vacanze, le gite, i giorni di riposo? Che si appostano e attendono che si presenti un soggetto degno di rilievo? Che scoprono angoli e paesaggi e panorami? E volti e figure e atteggiamenti? Certo tantissimi sui circa cinquantamila che formano la forca della Coop Lombardia. Ora quest'ultima lancia il 1° Concorso fotografico che con la collaborazione della Fujitilm, ha però un tema preciso: il mercato. Vincenzo Martcgani, un fotografo provetto, spiega il significato del tema. C'è un regolamento da seguire ed un modulo da riempire. Tutto a pagina 8.
2
due confezioni di caffé al prezzo di una
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Eafl click con a. tua macchina e pairtecipa al concorso Coop
scorso. esaminando il problema ha deciso di protrarre il più possibile la remunerazione attuale e di ridurre al minimo la diminuzione dell'interesse sui prestiti. L'applicazione del nuovo tasso fissato nei 13 per cento lordo avverrà dalr I" maggio 1984. Mediamente la diminuzione nel 1984 risulterà dello 0,60 per cento operando su Otto mesi anziché dodici. Questa decisione. inevitabile e necessaria per una corretta economia aziendale. conferma il ruolo positivo della cooperativa. I soci con i propri depositi in prestito, hanno la garanzia di una giusta remunerazione oltre ad avere la certezza di saperli impegnati in settori sociali. per lo sviluppa di una cooperativa moderna sempre più presente nel territorio regionale con nuove strutture al servizio dei consumatori e con nuovi posti di lavoro per i giovani. Il Consiglio di amministrazione ha anche la massima fiducia di riscuotere tra tutti i soci comprensione e solidarietà. per fare insieme più grande la cooperativa anche per conquistare nuovi soci prestatori. Sergio C hiringhelli
22%
casalinghe 20%
altri 31%
professionisti 1982
l
+47°/e 1983
commerc. 1982
i
+34°/a 1983
artigiani 1982
+28% 1983
risiamo: le ruspe distruggono
Buono sconto soci n. 2 11
I I
dal 24 aprile al 12 maggio
i i I
agrumi invenduti
Confronto tra due annate (fin migliafia di qufintard)
I
1983/'84
1982/'83
21.500
16.350
Ì
Arance
I
Mandarini
2.500
2.000
Clementine
1.800
1.009
Limoni
7.800
6.760
(Dati della Confagricoltura)
nel frutteto Si bruciava il caffè al posto del carbone nelle locomotive per tenere alti i prezzi sui mercati mentre la borsa crollava e ogni giorno milioni e milioni di persone perdevano il lavoro e venivano gettate sul lastrico. Erano gli anni della grande crisi. La crisi economica che ci travaglia non è lontanamente paragonabile a quella della fine degli anni
Sacchetto sottovuoto macinato
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Ci sono 31 milioni di quintali di agrumi prodotti nell'83-84: ci sono disponibilità residue per almeno 14 milioni di quintali, di molto eccedenti rispetto alle necessità e alla domanda di mercato. E il resto? Distruggere. Così l'Aima, l'ente che raccoglie le eccedenze agricole, rastrella la produzione di agrumi invenduti, paga intorno alle 300 lire il chilogrammo, poi arrivano le ruspe. Nei porti di Rotterdam e Amsterdam attraccano invece navi cisterna cariche di succo di agrumi dall'America Latina. In Olanda diventano bottiglie e bottigliette di succo (o di polpa) e il mercato italiano è sistemato. Dopo il Marocco, la Tunisia, l'Algeria. la Spagna ecco anche la concorrenza dell'America Latina. E in dieci anni le esportazioni sono scese del 50 per cento e la produzione è intantoaumentata del 20 per cento. Parlare di errori sarebbe troppo generoso. Tanto poi c'è l'Aima che ritira (e paga). Perché l'Italia che sembrava avere il monopolio del mercato agrumario europeo è ora con il fiato grosso nelle posizioni di coda della classifica della vendita e dell'esportazione? Ogni risposta ha pronta una replica e, puntuale, la controrcplica. C'è chi dice che l'errore è stato all'origine, nel non avere, cioè, fatto nascere in Sicilia
It buoni sconto afi sacri per il! 1984 Il primo buono sconto deI 1984, già distribuito, è stato per l'olio d'oliva Coop. Gli altri buoni per l'anno in corso riguarderanno:
Aprile
un'industria della trasformazione e occupare noi quello spazio che l'Olanda si va conquistando sul terreno dei succhi. La risposta è invece che bisognerebbe modificare i comportamenti e puntare all'educazione alimentare. Una difficoltà oggettiva sarebbe invece quella legata alla produzione italiana. Le nostre arance (Moro, Tarocco, Sanguinello) appartengono alla varietà pigmentata. Buonissime in tavola, piene di sapore, profumate. Una buccia rugosa e, si sostiene, non esteticamente gradevole. La varietà. soprattutto, non si presta alla trasformazione per l'elevato grado di acidità che dopo 12-15 mesi dalla lavorazione creerebbe modificazioni di sapore e alterazione nel colore. Il mercato straniero preferisce, come anche nel settore dei formaggi del resto, uniformità e regolarità di prodotto: colore biondo, buccia facilmente asportabile, pochi semi. Il gusto si modifica, il mercato di massa non ha bisogno di complicazioni e di balzi continui; si deve adeguare il prodotto alla richiesta. In Italia, mentre cadeva la domanda del mercato europeo aumentava la produzione innescando una spirale perversa di contraddizioni; c'è stato qualcuno che ha spinto i produttori ad adeguare il pro-
venti. Ora abbiamo altri metri di paragone: la fame del Terzo Mondo e migliaia di quintali di agrumi che finiscono distrutti, perché invenduti, sotto i cingoli delle ruspe di casa nostra. Distruzioni che seguono, quasi con un noioso e scontato susseguirsi stagionale, quelle della frutta estiva, pesche, albicocche e altro.
dotto alla richiesta? Non ci sono indizi che questo sia accaduto (del resto a fine campagna, per le eccedenze, c'è l'Aima). Ci è rimasto però uno sbocco: l'est. Quest'anno abbiamo venduto un po' di limoni ad alcuni paesi dell'Europa orientale. C'è il casa di vendite fatte all'Unione sovietica, ma con il trasporto a carico del produttore, il che ha
voluto dire, in pratica, 270 lire il chilo incassate dal produttore. Sul mercato interno un chilogrammo di arance costa anche 1.500 lire. Si calcoli un po' quali e quante differenze e quali contraddizioni apre un esempio come questo. Intanto si distrugge il prodotto. La lezione di quest'anno servirà per l'anno venturo? Non ci sono indizi.
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Caffè Prestigio Coop gr. 200 (2 coni al prezzo di I)
Maggio
Ferro da stiro a vapore Thermozeta
18 Giugno/6 Luglio
Buono sconto 10% fino a 50.000
Settembre
Lenzuolo parure I piazza
Ottobre/ Novembre
Fustino Coop (nuova formula con fosforo limitato)
Dicembre
Rasoio elettrico Philips
"Quale Consumo" suu TM2 Dopo la volta delle radio è adesso il turno di una emittente televisiva. "Quale Consumo" è il titolo di un programma in onda ogni venerdì alle ore 19 sulla rete televisiva TM2 che trasmette sul Canale 42 per le provincie di Milano, Pavia e Como, sul 55 per Cremona Bergamo, Brescia e Mantova e sul 21 per Varese.
Un ulteriore sforzo della Coop per avvicinare la gente ai temi di un consumo ragionato e responsabile con l'ausilio del mezzo visivo. Il primo ciclo di trasmissioni prevede otto puntate della durata di un quarto d'ora l'una a partire da venerdì 23 Marzo.
Cara Coop, ti devo ringraziare a nome di tutti, perché la mostra che abbiamo visto a Villa Olmo durante le Giornate dei giovani consumatori, ci ha portato ad uno studio importantissimo, che abbiamo quasi terminato. Ti ringrazio anche perché le diapositive che ho osservato con entusiasmo erano molto belle. Per mezzo di questa mostra e queste diapositive ho imparato a nutrirmi meglio ed anche tante cose nuove ed istruttive. Per migliorare le nostre conoscenze alimentari abbiamo visitato un panificio a Tavernola e siamo andati alla Camini di Villaguardia. Abbiamo avuto tanti cartelloni didattici che abbiamo affisso sulle pareti della nostra aula. Ti saluto con un grosso grazie Patrizia Albonico Scuola elementare Via Bognanico Como
Ad oltre quattro mesi dalla loro conclusione, le Giornate dei Giovani Consumatori tenute a Como mostrano ancora l'importanza e la risonanza avuta per i ragazzi delle scuole dell'obbligo, come è testimoniato dal lavoro svolto da Patrizia e dai suoi compagni che ci è giunto accluso alla lettera. Per noi è uno stimolo in più e un impegno a continuare in questa straordinaria- esperienza di educazione ai consumi.
"Di tasca nostra": c'è chfi ne è ancora infastidito Ancora una volta la rubrica televisiva "Di tasca nostra" sarà destinata pressoché a sparire? Questo è quanto abbiamo appreso dai giornali di
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Anche l'alimentazione è strumento di prevenzione
Simonetta Salini
Variazione dei consumi alimentari nell'ultimo secolo in Italia Kg. di prodotti per abitante in media all'anno
Cereali
Legumi
Carne Pesce
Latte/ Farm. uova
Alii
Zucchero
1861/1870
219
55
18
37
11
3
1976
190
11
74
98
26
29
—13%
—80%
+311%
+165%
+136%
+867%
Variazioni in pere.
Fonte ISTAT, Sommario di statistiche storiche dell'Italia 1865-1965 e Annuario statistico italiano, 1976 (con qualche rielaborazione)
Cibi e diete aiutano ad allontanare i tum Cosa, d. coroseeva
IL
SSI/„t
Comunemente si pensa, o almeno cosi pare dai discorsi che si MIMO sull'argomento, che i tuition nel passato fossero cosa sconosciuta o Tram netto molto rara. Sul //irto che fossero più rari non ci sono dubbi. ma questo non è dovuto solo all'aumento del canaci in questi ultimi secoli, ma anche alla maggiore durata della nostra vita rispetto a quella dei nostri antenati e alfan o che oggi molti più casi 1C-77g0170 diagnosticati, mentre un tempo la causa di malattia o di morte restava spesso ignota. La durata media della vita, nel passato, era molto inferiore a quella d'oggi: bisogna considerare che nel Medio Evo la vita inedia era di 28 anni; negli Stati Uniti, nel 1900, era di 49 anni, mentre nel 1956 era salita a 76 GIML
.
In India, oggi, la vita media è di circa 32 anni e la moralità per atinon ,1 del 2,5% mentre nei paesi industrializzati i urla dal 14 al 21% Questo è un dato indicativo del finto che c'è una relazione fra questi tassi di mortalità e la durata media della vita. Molti dati ci dimostrano l'esistenza e la conoscenza dei tumori nei tempi remoti: si parla di un tumore osseo in un grosso
dinosauro e in scheletri umani risalenti a 500.000 anni fa. Alcune MIMMIk' egizie sono state trovate affette da osteosa•L'Onli (tumori ossei), ed in alcuni papiri si descrivono tumori della mammella e dell'utero. Ippo•ne, grande maestro della medicina, vissuto in Grecia intorno al 460 a.C.. descrive tutruffi della triarnntella che ritiene possano essere curati con decongestionanti. Nella civiltà romana Celso e Galeria sono le figure predominanti: Galenn raccomanda la sonimiri/sii-azione di sangue d'oca ai inalati di cancro, e nel Medio Evo la Scuola .Salernitana si occupa dello studio di questa malatria. Molti personaggi famosi morirono di cancro: l'imperatore romano Diocleziano. Maria de' Medici, Napoleone, Casanova, Paolino ed Elisa Boriapa•re. La medicina continua ad impegnarsi nel campo della ricerca, ma visto che è sempre meglio prevenire che curare, è fondamentale conoscere i rischi a cui ci esponiamo. ad esempio con un'alimentazione scorreria. Solo in questo modo saremo in grado di evirare, nei limiti del possibile, le cause note di 1111770re.
Avventisti del 70 li'omo: ecco perché sono i meno colpi! animali. Migliaia di giapponesi sono emigrati negli Stati Uniti, e si sono adattati alle abitudini alimentari locali: in pochi anni la frequenza di tumori allo stomaco è diminuta, fino ad essere praticamente uguale a quella degli USA. Sempre negli Stati Uniti si può osservare che la setta religiosa degli Avventisti del 7" Giorno ha una frequenza molto ridotta di vari tipi di tumori. Dal momento clic vivono nello stesso ambiente degli altri americani, l'unica differenza sta nell'alimentazione: questa è principalmente latto-vegetariana, sì astengono dal consumo di bevande alcooliche e dal fumo. Nei due casi la relazione con la dieta è evidente.
Li differenza fra l'a li mcntazioitc del benesseree quella dei paesi più poveri sta essenzialmente nel diverso consumo di grassi. carni e prodotti vegetali. Frutta, verdura, cereali e legumi sono particolarmente ricchi di fibra alimentare: questa è una sostanza indigeribilc, che cioè non possiamo assorbire. Contribuisce quindi a rendere le feci più voluminose e morbide, perché trattengono acqua ed aria. maggior volume delle feci stimola la contrazione dell'intestino e facilita quindi il suo svuotamento, che avviene più rapidamente. Quanto spesso ci lamentiamo della nostra stitichezza? Quanto abusiamo di farmaci che regolino ri ntestino'? Osservando popolazioni del Terzo Mondo si è visto che questo
fenomeno è praticamente asserr4 te: le loro feci sono più voluminose e morbide delle nostre. cd in questi paesi i tumori dell'intestino ed altre malattie intestinali sono praticamente sconosciuti. La stessa differenza si può notare anche in diverse regioni italiane. Nelle feci possono essere presenti sostanze cancerogene: se le feci restano a lungo nell'intestino, queste sostanze hanno una maggior probabilità di compiere la loro azione sulle pareti intestinali. Inoltre la ricchezza di grassi nella dieta facilita ulteriormente lo sviluppo di questa malattia, perché i batteri intestinali, normalmente presenti. possono trasformare gli acidi biliari ed i grassi stessi in sostanze cancerogene.
Soprattutto meno car più frutta e ridurre ralicooil
Oggi come oggi la relazione più evidente fra alimentazione e tumori si è trovata per tumori dell'intestino, ed in parte per il tumore del seno e dello stomaco. Confrontando l'incidenza di questi tumori in diversi paesi, si può notare che sono molto più frequenti negli Stati Uniti, nell'Europa Occidentale e in Nuova Zelanda, mentre sono molto rari in Asia, Africa ed America Latina.
Principali differenze alimentari: • il nostro consumo di carni e grassi è superiore; • il nostro consumo di frutta, verdura, cereali integrali e legumi è molto minore; • consumiamo grosse quantità di additivi alimentari (come nitriti e nitrati presenti nelle carni in scatola e nei salumi); E consumiamo troppe bevande alcooliche. In base a queste osservazioni
può essere utile seguire i seguenti consigli dietetici: • ridurre il consumo di grassi, carne ed alimenti conservati o affumicati: • alimentare il consumo giornaliero di frutta, verdura, cereali integrali e legumi; • ridurre il consumo dì bevande alcooliche: • cercare di ridurre la contaminazione dei cibi con sostanze cancerogene di qualsiasi fonte.
Trofeo "Scarpa d'oro" con il patrocinio Coop a Vigevano
Occorre allora dire che è certamente .scarsa la "sensibilità" dei dirigerai RAI; la prima serie della trasmissione già una volta è stata soggetta ad ogni sorta di pressione nientre oggi è sempre più Ornile l'ascolto di una rubrico così importante quale "Di tasca nostra". Credo che i •OnSlemutorì abbiano il diritto di essere informati sulla formazione dei prezzi. la qualità dei prodotti, il loro costo; semmai essi scontano, e non certo per volontà loro, i pesanti ritardi in questo campo.
Lunedì 23 aprile, il lunedì dell'Angelo, si terrà a Vigevano il trofeo "Scarpa d'oro". La corsa su strada si snoderà su un percorso cittadino con partenza dal castello e arrivo nella splendida piazza di Vigevano. Protagonisti della gara saranno il campione del mondo dei 10000 metri Alberto Cova e tutti i migliori mezzofondisti italiani mentre per gli stranieri non sono ancora conosciuti i nomi dei partecipanti. La gara oramai entrata nel novero delle piùgrandi corse del mondo, quest'anno è stata patrocinata dalla Coop Lombardia ed ha nel suo albo d'oro i campioni olimpionici e mondiali Sebastian Coe, Steve Ovett e lo specialista De Castella. Non possiamo che augurarci che questa edizione targata Coop porti fortuna ad Alberto Cova nell'anno delle olimpiadi.
Enrico Ottani
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le fibre regoli no gli nostr organismo
Molti studi sono stati fatti e si stanno tuttora svolgendo per trovare una relazione tra il tipo di alimentazione e l'incidenza dei tumori. Si è notato ad esempio che avvengono dei cambiamenti quando una popolazione emigra da uno stato ad un'altro. È il caso del Giappone: qui la frequenza dei tumori allo stomaco è una delle più alte del mondo. L'alimentazione dei apponesi si compone in gran parte di pesce e carne affumicati, o cucinati alla griglia. o conservati con nitriti e nitrati (che si possono trasformare nel nostro organismo in nitrosammine. sostanze cancerogene}. L'affurnicatura e la grigliatura delle carni e del pesce portano alla formazione di benzopirene, che si è dimostrato cancerogeno in studi su
questi giorni: perché? I dirigenti della RAI hanno scelto di spostare la messa in onda della trasmissione a dopo le 23 del riiartedi sera, inentre l'orario originale era statofissato alle 22.30: un'ora molto tarda se pensiatilo alla grati parte dei telespettatori, già stanchi del loro lavoro quotidiano.
Nei nostro paese siamo infatti carenti di una legislazione che tuteli il consumatore anche se noi cooperatori siamc., stati ed ancora siamo un'organizzazione che svolge un'attività di educazione alimentare verso i nostri soci e clienti senza manCare al nostro impegno di lavorare per conquistare per tutti i cittadini italianiguei diritti legislativi clic sono propri dei consumatori dei paesi CEE. Dobbiamo perciò continuare nel nostro lavoro ma anche protestare contro la insensibilità dei dirigenti della RAI per riportare la rubrica "Di tasca nostra" ad un giusto orario garantendo così un possibile ascolto.
Come
mnioni sul bilancio preventivo 1984 Nel periodo compreso tra il primo e i} 16 marzo si sono svolte 18 riunioni dei 42 Comitati di sezione
soci sul bilancio preventivo 1984. E stata una maratona a tappe forzate che quest'anno ci ha visti costretti a limitare le riunioni coi Comitati anziché le assemblee aperte a tutti i soci. La causa di questo limite e stata l'oggettiva difficoltà di disporre in tempo utile dei dati di bilancio. Infatti l'operazione unificazione ha portato ad alcuni ritardi per quanto prevedibili, sia nella raccolta dei dati amministrativi, sia nell'organizzazione del settore scolale. L'informazione ai componenti i Comitati è stata comunque ampia e indispensabile per un'analisi inedita e non facile, trattandosi di un bilancio con elementi di vendita al dettaglio e all'ingrosso. Numerose sono state le domande e le riflessioni sulle principali voci dei costi dei conti economici. sui risultato utile previsto. e soprattutto sulle prospettive legate agli investimenti che, anche per il 1984, impegneranno la cooperativa in piani di sviluppo molto consistenti.
Cremona: incontri con l pensionati' In accordo con il sindacato pensionati, funzionante dei settore soci della . Coop sono intervenuti nelle assemblee indette per il tesseramento laddove le nostre sezioni soci hanno offerto un modesto rinfresco. È stata presentata la cooperativa, i suoi piani di
sviluppo, i rapporti con i soci ed in particolare il prestito sociale. E stata una positiva esperienza che. in oltre dieci riunioni, ha consentito di parlare con oltre 400 pensionati, illustrando il ruolo della cooperativa nella società.
Sesto San Giovanrú: ecologia '34 Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno con l'iniziativa "Metti il mondo in pace". anche per il 1984 la Coop Lombardia, unitamente al Comune di Sesto San Giovanni ed alla Associazione Genitori ha deciso di promuovere una manifestazione rivolta alle scuole. 11 tema prescelto quest'anno èstato quello dell'ecologia e la formula sulla quale si impegneranno i ragazzi sestesi è quella di un concorso fotografico. Riprendere la realtà dunque, per denunciare gli sprechi, lo sfregio della natura ma anche per cogliere ciò che di intatto. di pulito ancora esiste. La cerimonia di premiazione del concorso avverrà come lo scorso anno al termine della tradizionale 'Marcia della partecipazione" che si terrà in una delle ultime domeniche di maggio. Torneremo sulla manifestazione, sui lavori fotografici che saranno esposti presso il supermercato Coop di viale Marchi a Sesto. sul prossimo numero del giornale con un ampio servizio.
Breve viaggio attraverso l'inquinamento di fiumi e lagh Sltuaz. nat. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Garda Mergozzo Cavazzo Ledro Mezzala Levico Maggiore Iseo Viverone Garlate Pusiano
Chi si vede in prfinw ll La Lombardia è la regione dei laghi. Non è solo un dato geografico, ma un fattore di grande rilevanza turistica e quindi economica. Questo patrimonio naturale, uno dei più impOrtanti d'Europa, è però minacciato da un male insidioso: l'inquinamento. AI primo posto in Italia per la bellezza e la varietà degli specchi d'acqua, la Lombardia è al primo posto anche per quanto riguarda la loro situazione di degrado. PrOVían70 a fare una graduatoria: il lago di gran lunga più incprinat o del nostro paese è quello di A Iserio, nella Brianza comosca. Un'area dove purtroppo il fenomeno dell'inquinamento ha assunto dimensioni allarmanti, come testimoniano le analoghe condizioni dei laghetti di Segnino, Armane, Pusiano. Nella zona si salva per ora solo lo specchio d'acqua di Mon ròrfano. Al secondo posto della graduatoria nazionale troviamo un lago piemontese, quello di A vigliana_ Ma il terzo posto é di nuovo apannaggio della LOMbardia con il lago di Varese. Lo scenario non migliora se prendiamo in esame i laghi maggiori: tranne il Garda, veni gli altri presentano 1411 equilibrio ecologico più o meno alterato. Ben diversa la situazione in altre zone della penisola: nell'Italia centrale, ad esempio, accanto alla situazione già compromessa del Trasimeno, troviamo in buone condizioni il lago di Bolsena, quello di Bracciano, attrar meglio quello di Vico, Perché la Lombardia detiene questo poco invidiabile primato? Ritroviamo concentrate nella nostra regione diverse cause inquinanti: elevata densità di popolazione, rilevante attività agricola ed industriale e di conseguenzaforti carichi &fosforo, Questa sostanza è presente infatti negli scarichi cloacali, nei
Olginate Trasimeno Caldonazzo
residui dell'attività umana domestica (soprattutto detersivi), nei rifiuti industriali, agricoli, zootecnici. Nell'acqua il fosforo genera il fenomeno dell'eutrqfizzazione, una crescita abnorme di alghe microscopiche che, morendo, si depositano sul fondo decomponendosi e bruciando ossigeno. Per tracciare una radiografia degli specchi d'acqua della nostra regione, abbiamo intervistato il professor Roberto Marchetti, ordinario di Ecologia presso l'Università degli Studi di " Csoprattutro attraverso iflunPi che i carichi inquinanti raggiungono i laghi lombardi - ci dice il prof Marchetti - Ma non bisogna ditirenticare i centri abitati che sorgono sulle rive dei laghi e che per la maggior parte sono privi di depuratori, oppure hanno impianti che non sono ani a ridurre l'apporto di lbsIbro nelle acque". Una situazione che si aggrava nei mesi estivi, quando alla popolazione abituale wngotta ad aggiungersi decine di migliaia di villeggianti, Le conseguenze dell'inquittantento sotto sono gli occhi di tutti: impossibilità di balneazione, acque ':sporche" che scoraggiano e allontanano i turisti, Quanto al pesce, un tempo vanto della ['Urina lombarda, risulta ancora mangiabile. "Ricerche attuate da diversi istituti scientifici - dice Marchetti - hanno pero segnalato nel pesce la presenza di composti tossici (npet ilmercurio, policlorobifenili, ecc.) fortunatamente in concentrazioni non pericolose", Il quadro d'insieme dunque è poco allegro e potrebbe diventare drammatico se, in mancanza di interventi adeguati, si permettesse all'inquinamento di distruggere la più importante riserva d'acqua dolce del nostro paese,
Annone Como Lugano Varese
La mappa disegnata in una conversazione con il prof. Ro
11 Garda o Benaco è il lago più grande d'Italia: ha infatti una superficie di 368 Kmq. L'immissario principale è il Sarca, l'emissario è il Mincio. "La sua situazione dal punto di vista dell'inquinamento — ci dice il prof. Marchetti — non è preoccupante: si tratta infatti, secondo i risultati di un'indagine condotta tre anni fa dall'Istituto di Ricerca sulle Acque, di un lago oligotrofico". L'oligotrolia — ricordiamo — è il gradino più basso nella scala di deterioramento delle acque. Si ha poi la mesotrofía (inquinamento medio) e l'eutrofia (inquinamento grave). La buona situazione del Garda è un dato assai confortante, anche perché questo lago ha un tempo teorico di ricambio (cioè il periodo necessario per un ricambio completo delle acque)d i ben 27 anni, il che complicherebbe non poco ogni intervento
Tutto quello che c'è da discutere sul bilancio
Le serabilee g:em.o peT giorno Comprese in un calendario fitto di impegni, sono convocate, dal 27 aprile al i8 maggio 1984, ben 42 assemblee separate di sezioni soci alle quali parteciperanno dirigenti e consiglieri della cooperativa. Quest'anno il bilancio si presenta in modo particolare ed interessante trattandosi infatti in pratica dei tre bilanci consuntivi 1983 delle tre aziende unificate (Unicoop Lombardia, Unione cooperativa Cremona, Magazzino di Pieve E.). Il momento delle assemblee rappresenta, come
Tutti i soci riceveranno la comunicazione della loro assemblea tramite una lettera personale di "Quale Consumo"
Non è
sanissbo G nila ma non. desta. prreoccupadon5
sempre, una fase statutaria e qualificante ai fini di un rapporto democratico e della partecipazione sociale in cooperativa. Pertanto, anche questa volta vogliamo contare su una presenza numerosa di soci, Per conoscerci meglio, per un franco scambio di opinioni, per eleggere i delegati all'assemblea generale di fine maggio, tutti sono invitati alle assemblee delle rispettive sezioni
Attenzione: ogni socio può vedere nel programma allegato la riunione alla quale dovrà partecipare.
MO210
Lago Maggliorre peccò nessuno lio cirri di disinquinamento, Naturalmente il panorama non è completamente privo di ombre: "Sulle coste vi sano tratti in cui si è reso necessario proibire la balneazione, perché si era riscontrata una elevata presenza di batteri — ci dice sempre il prof. Marchetti —. Ma si è trattato fortunatamente dì fenomeni circoscritti", Del resto l'importanza economica del Garda (si parla del 10 q dell'intero fatturato nazionale per il settore turistico) ha spinto le Regioni Lombardia e Veneto e la Provincia autonoma di Trento ad avviare grossi interventi di difesa ecologica, anche sulla bae dei risultati emersi dalle esplorazioni dello studioso svizzero Jacques Piccard che nel 1981 aveva compiuto una serie di ricerche scandagliando i fondali del lago a bordo del suo batiscafo.
iI lago Maggiore o Verbano, posto fra le province di Novara e di Varese e il Canton Ticino, ha una superficie di 212 kmq, suoi immissari sono il Ticino, il Toce e il Tresa; emissario è il Ticino. Tre anni fa fu lanciato sulla stampa un grosso grido d'allarme. Il lago di Lugano, si disse, uno dei più inquinati d'Europa, minaccia di distruggere anche il Maggiore: attraverso il fiume Tresa, che collega i due bacini, forti apporti di sostanze inquinanti raggiungono il Verbano, sconvolgendone l'ecosistema. Lo studioso Jacques Piccard giunse a dichiarare in quell'occasione che il lago Maggiore era praticamente "morto", suscitando con questa affermazione le accese reazioni dell'Istituto Idrobiologico di Palianza, che non condivideva un tale pessimismo, Spente le polemiche e gli allarmi
eccessivi. chiediamo al prof. Marchetti qual è attualmente la situazione del Verbano, lago Maggiore è certamente in uno stato ben peggiore rispetto al Garda: è un lago mesatrofico, sensibilmente alterato rispetto alle condizioni naturali, C'è da considerare comunque che i tempi di ricambio teorico delle acque sono di soli quattro anni: un intervento tempestivo di risanamento porterebbe dunque risultati positivi". Ma è proprio questo intervento tempestivo che finora è venuto a mancare, almeno nelle proporzioni necessarie. E intanto l'equilibrio ecoloco del Verbano viene compromesso sempre più, anche se siamo ancora lontani dal eatastrolismo di Piccard.
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Ba reggi o Vigevano Settimo Milanese Trenno Visconti Cremona Zona Po Cremona (P.ta Milano) Cremona (5. Bernardo) Cremona (Giuseppina) Castano M agn ago Suzzani Crema (Rivolta d'A.) Casa Imaggi ore Pizzighettone Como Niguarda Livign o Lodi Soresina Soncino Pitagora
Auclitorium Scuola comunale Sala Leoni Circolo Cooperativo Patria e Lavoro C/o Sala Edificatrice C/o Sunia Sede Consiglio Quartiere 7
Madonna Assunta 27-4-84 27-4-84 G. Garibaldi Eroi Garibaldini 22 2-5-84 Trenno 15 2-5-84 Appennini 103/ A 3-5-84 V.le Po 79 3-5-84 Ghinaglia 8 3-5-84 E. Soldi 2/B 3-5-84 Merula I 4-5-84 Ungaretti 7-5-84 Suzzani 273 7-5-84 A. De Gasperi 8-5-84 P.zza Garibaldi -3 8-5-84 G. Garibaldi 8-5-84 Lissi 9-5-84 Herrn ad a 8 9-5-84 Cannero 15 9-5-84 Tortini 10-5-84 Matteotti 10-5-84 D. Alighieri 10-5-84 Galena 32 10-5-84
Sede Consiglio Quartiere 5 C/o Sala ex U.C.C. C/o Centro Sociale C/o Biblioteca Scuole E. Fermi C/o Biblioteca C/o Centro Commerciale "Rondò" C/o Circolo Turati C/o Centro Culturale C/o Cinema Parrocchia Rebbio C/a Sala Risorgimento C/o Cooperativa C/o Scuola Elementare Arcobaleno C/o Sala del Podestà C/o Negozio Coop C/o Saletta Parrocchiale
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ella nostra regione
Po, 1.1 gralide mieto meglio non fanft
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to Marchetti docente all'università di Milano Per Varese niente odurat'smo LIseo? un po' meg o
Quando anche nI .0l aggio ag prava Ila mallatda ilago "11 lago di Corno o Lario (immissario ed emissario l'Adda, superificie 145 k mq) presenta un inquinamento più accentuato del lago Maggiore — dice il prof. Marchetti—. E infatti in una fase di transizione fra la mesotrofia e l'eutrofia. Questo soprattutto per quanto riguarda il ramo di Como, mentre il ramo di Lecco è in condizioni migliori". II tempo teorico di ricambio delle acque è di circa cinque anni: a::che qui, come si vede. un periodo non eccessive. Si può dunque sperare che i numerosi interventi di depurazione in corso possano dare qualche risultato. Ma l'inquinamento da fosforo non è la sola minaccia all'equilibrio ecologico dcl lago. L'ultimo incidente è recentissimo: per una rottura dell'oleodotto della SNAM che trasporta il greggio dal porto di Genova
a Monaco di Baviera, il 14 gennaio una quantità imprecisata di petrolio (sembra una quarantina di tonnellate) si è riversata nel torrente Pioverna, defluendo poi nel lago di Como all'altezza di Bollano. Secondo i tecnici della SNAM, la quantità di greggio precipitata nel Lario è stata minima, perché una diga dell'ENEL costruita sul Pioverna ha in parte trattenuto ronda nera. I danni ecologici sono stati comunque ingenti. Non si tratta del primo incidente di questo tipo: nel 1979 un analogo guasto all'oleodotto aveva provocato danni rilevanti a Colico, a nord di Bellano. Un disastro ancora più grave era avvenuto nel gennaio del 1977: in quell'occasione trecento tonnellate di greggio erano precipitate nelle acque del lago.
Lago d'Iseo. Il lago d'Iseo o Sebino, formato dal fiume Oglio allo sbocco della Val Camonica, ha una superficie i 61 kmq. E in condizioni di mesotrofia. Il tempo di ricambio delle acque è valutato in circa quattro anni. Molte sono te iniziative di disinq uinamento in corso. Lago di Varese. Con una superficie di soli 15 kmq, rappresenta una delle situazioni di degrado più accentuate in Italia. "Il lago di Varese presenta un'eutrofia molto spinta, con lunghi periodi di anossia, cioè di mancanza di ossigeno sul fondo" afferma il prof. Marchetti. I tempi di ricambio sarebbero rapidi: circa due anni, ma l'equilibrio ecologico del bacino appare troppo compromesso per indurre all'ottimismo. Da più di un decennio è in costruzione un anello circumlacuale per raccogliere e depurare
Sezione Soci
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Sesto S. Giovanni
go Circolo Lavagnini
Cavalletti I16
Data Ora 11-5-84 2!
Cinisello Laveno San Donato Locate Triulzi Ballate Garbagnate Brescia (Venezia) Brescia (Lamarrnora) Brescia (Casazza) Brescia (Trento-Mclla) Ruzzano Villa Santa Monza Arcore Conico Mugaiò Navate Cormano Opera Rogoredo
go Sala Consiliare
XXV Aprile Cerretti 2 Cefalonia Carso G. Garibaldi P.zza De Gasperi V.le Venezia Rodi Casazza 46 Risorgimento Pavese 92-94 De Amicis l8 Zuccoli S. Apollinare Vincenzo Monti 10 Galvani 12 XXV Aprile Molinazzo 6 Dante 12 Rogoredo 41
12-5-8414,30 12-5-84 15 12-5-84 15 13-5-84 9,30 14-5-84 21 14-5-84 21 15-5-84 21 15-5-84 21 15-5-84 21 15-5-84 21 16-5-84 21 16-5-84 21 16-5-84 21 16-5-84 21 16-5-84 21 16-5-84 21 17-5-84 21 17-5-84 21 18-5-84 21 18-5-84 21
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Sc i laghi lombardi non godono di buona salute, il Po è gravemente malato. Nei suoi 652 km. di percorso, il più importante fiume d'Italia raccoglie tutti gli scarichi e i rifiuti della Pianura Padana. Un solo dato: ogni anno il grande fiume convoglia al mare I 1.000 tonnellate di fosforo. "Purtroppo sulla salute del Po ci sono poche analisi — afferma il prof. Marchetti —. Alcune sono state fatte dall'ENEL, ma prendono in considerazione solo i tratti di fiume su cui sorgono le centrali. Gli ultimi studi scientifici dotati di organicità sono ancora quelli dell'Istituto di Ricerca sulle Acque e risalgono al 1975. Da queste ricerca emerge un quadro sconfortante. Per quanto riguarda la balneazione, salvo il tratto iniziale, quello più vicino al ghiacciaio, il fiume presenta un contenuto di carica microbica che supera la soglia di pericolosità. In pratica in nessun punto del Po dovrebbe essere consentito fare il bagno. Stesso discorso per la potabiliz_zazionc: se adottiamo i criteri della Comunità Economica Europea, escluso sempre il tratto iniziale, le acque del Po non presentano mai le caratteristiche necessarie. In nessun punto dunque dovrebbe essere permesso il prelievo di acqua da trattare per la potabilizzazione". Infine va registrato, per dovere di cronaca, l'ennesimo attentato ecologico, avvenuto nei primi giorni di quest'anno: venti tonnellate (forse anche di più) di olio pesante sono finite nel fiume inquinandone un buon tratto di delta. La causa: un incidente a una bettolina ad ibita ai trasporto del combustibile per la centrale ENEL di Porto Tolle. Fra imprevidenze, ritardi, interventi mancati, la più grossa ricchezza dell'Italia settentrionale rischia così di venire intaccata. E a farne le spese saranno tutti gli abitanti della Pianura Padana.
C/o Circolo Operaio Già Ferrovieri C/o Sala Consiliare C/o Circolo Nuovi Lavoratori C/o Palestra delle Scuole di Cio Sala Consiliare C/o Negozio Cio Negozio C/o Centro Sociale C/o Casa del Popolo C/o Circolo Cooperativo Cio Biblioteca A. Moro C/o Centro Sociale C/o Centro Sociale C/o Centro Zona C/o Cooperativa Edificatrice C/o Centro Civico ex Biblioteca C/o Circolo Nuova Vittoria C/o Saletta Comunale C/ o Circolo Mondi iii
tutti gli scarichi. 1 lavori del collettore sono quasi terminati, anche se i ritardi e le lungaggini hanno considerevolmente aumentato i costi inizialmente previsti. Intanto le conseguenze del forte inquinamento sono già visibili sulla fauna di questo lago. un tempo tanto pescoso. Sono scomparse le specie di pesci più pregiate, e sono rimaste solo quelle più resistenti, come le angiulle, anch'esse costantemente minacciate di estinzione.
Gli incontri coi soci prestatori: da anni un rapporto che fa crescere la cooperazione Anche se in ritardo sulla tabella di marcia, si è conclusa la terza tornata degli incontri con i soci prestatori nel territorio della ex Unicoop Lombardia. Un'attività di rilievo per lo sviluppo del prestito da soci cominciata negli anni '79/'80_ parallelamente allo sviluppo della cooperativa. dati sui valori del prestito da soci e sul numero dei depositanti stanno a dimostrare che, immagine aziendale e lavoro di contatti, hanno notevolmente contribuito allo sviluppo della cooperativa che ha potuto finanziare investimenti impegnativi. La prima tornata di riunioni ha avuto luogo a partire dal settembre 1980, pur non avendo i primi incontri le caratteristiche delle attuali assemblee dei prestatori. Per questi primi incontri si è svolto un lungo lavoro di preparazione indispensabile per altro, per costruire su basi unitarie e non isolate una organizzazione in grado di svolgere un ruolo positivo. Tra le iniziative più riuscite ricordiamo quelle di Casalpusterlengo e Novate Milanese, nonché gli incontri di I .oca te Triulzi, di Viale Monza, di San
Donato, di Corsica, Sesto San Giovanni e così via. Per concludere possiamo affermare che il lavoro svolto per arrivare all'attuale situazione è stato intenso, ricco di positivi risultati. La seconda tornata è iniziata nel marzo del 1982e si è conclusa nel gennaio dell'83 con 27 incontri e 855 presenze. La terza dall'ottobre del 1983 all'aprile del 1984 con 33 incontri e 141)0 presenze. Nell'ambito di questi incontri si è man mano concretizzata la figura di un nuovo socio prestatore rappresentato dai giovani, dalle nuove coppie che da frequentatori del negozio sono diventati soci e poi soci "più", cioè prestatori. Come si muoverà il settore soci e consumatori ora che la terza tornata delle riunioni dell'ex Unicoop Lombardia si è conclusa? Sostanzialmente in due direzioni: I) estendendo l'esperienza anche nei territori del-
l'ex UCC di Cremona e di Brescia 2) scegliendo alcune zone e negozi per iniziare una campagna di ampliamento del numero dei soci, lavorando sulle giovani coppie come è stato fatto per Vigevano e Bareggio. [n questo senso le tesserine "nuovi soci Coop" possono diventare un valido strumento per ampliare ia cerchia dei protagonisti, rafforzando le sezioni soci e potenziando nella nuova cooperativa anche -l'organizzazione sociale. Giulio Garbelli
La "prima conferenza" indetta dalla Regione
Lonmai
Pilunclini: dtardi delle leg na.2onalfi JII.5
Di una conferenza regionale che facesse il punto sulla situazione e sulle prospettive di sviluppo del movimento cooperativa si parlava ormai da oltre due anni. L'avevano chiesta le strutture regionali delle tre centrali cooperative (Lega. Conkooperanye, A GCI). L'allora assessore al Lavoro, Sergio Moroni, siero impegnato a organizzarla. Poi le elezioni amministrative, la ricomposizione di giunta e consiglio regionale, le lentezze tipiche delle iniziative che raccolgono l'impegno di più interlocutori hanno riman la conferenza fino al 15116 marzo 1984. In questo periodo però si è cvnMtato a lavorare intorno all'idea: le tre centrali cooperative regionali hanno preparato un progetto di legge unitario che è stato presentato nel corso della conferenza; un gruppo di intellettuali ha prodotto diverse ricerche sulla cooperazione lombarda di vario interesse e di vario argomento (sulle cooperative "ereclitarie -, che nascono cioè da aziende private in crisi; sulle prospettive dei giovani nei confronti della cooperazione: sullo stile di direzione manageriale delle cooperative, sulle nuove cooperative di solidarietà La legge regionale proposta dalle centrali cooperative tende a definire in modo preciso i caratteri della cooperazione autentica e a legittimare la cooperazione come strumento di progratnmazione e di sviluppo ecvnotni•o in relazione alle scelte della Regione. Tra l'altro, la legge prevede l'istituzione di un albo regionale delle cooperative che garantisca i caratteri sociali ed economici della cooperazione autentica, la predisposizione di piani pluriennali di sostegno alla cooperazione, coerenti con il Piano Regionale di Sviluppo, che si riferiscano in modo particolare all'incremento di occupazione, all'innovazione tecnologica, alla riconversione del sistema produttivo.
Numerosirsimi gli interventi nei due giorni di lavori della conferenza: dopo la relazione introd'uliva dell'assessore Luigi Vertemetti, al quale va riconosciuto il merito di aver portato ci ternFitre gli in pegni assunti dai suoi predecessori, le comunicazioni dei presidenti regionali della cooperazione ( Rinaldo Ciocca per la Lega, Mario Gorla per l'AGCI, Edoardo Freddi per la Confi•operative), l'intervento di Onelio Prandini presidente nazionale della Lega. AnWtitlistratori, dirigenti sindacali. studiosi di cooperazione hanno portato contributi •• e tesiinumianz• diverse sulla cooperazione lombarda. Tra i dirigenti regionali della Lega intervenuti, Sergio Soave, vicepresidente del Coiìlitato Lviiibordo della Lega, Enrico Migliavar.cv per la cooperazione constano, Valerio Miscio per le cooperative di produzione e lavoro (di Mi diamo in questa pagina brevi passi degli innerverai j. La conferenza non ha certi) corrisposto a rune le attese che nel mondo cooperativo si appuntavano su questo iniziativa. Si sono però poste le premesse per una più precisa definizione del ruolo del movimento cooperativo nella vita regionale. Quali conseguenze detono essere urne da queste premesse: innanzi tutto l'approvazione della legge regionale proposta dalle centrali cooperative: l'azione •otigiunta cooperative-Regione per disincagliare importanti provvedimenti legislativi nazionali (a partire dalla legge Marcora); il coordinamento della presenza cooperativa nei progetti e negli strumenti della regione. Jl movimento cooperativo è ora unitariamente impegnato a ottenere, senza altri rinvii, la concreta attuazione degli obiettivi posti con la conferenza. A questo fine la presidenza della Lega ha già ripreso il lavoro di confronto •U17 la Regione e le altre centrali cooperative.
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Onelio Prandini, presidente della Lega Nazionale che ha sottolineato l'importanza della conferenza lombarda sulla cooperazione in relazione al peso che ha il movimento cooperativo in Lombardia e alle sue prospettive di sviluppo. Prandini ha però deplorato i ritardi nell'approvazione delle leggi nazionali di sostegno allo sviluppo cooperativo. augurandosi che la Regione Lombardia, insieme con le altre Regioni giochi un ruolo anche nel promuovere misure nazionali per la crescita di nuove esperienze di cooperazione nei diversi settori economici.
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Rinaldo Ciocca, presidente del Comitato regionale lombardo della Lega
Sergio Soave, vicepresidente del Comitato regionale lombardo della lega.
Noi ci proponiamo pertanto di far emergere dalla Conferenza, indicazioni e proposte sulle quali chiediamo la riflessione. la opinione. il consenso di chi ha le responsabilità politiche e amministrative della istituzione, unitamente perciò alla presentazione del progetto di legge, chiediamo che si debbano creare le condizioni per un diverso e più costruttivo rapporto tra il movimento cooperativo e gli Enti e le Aziende regionali, affinché si possano elaborare assieme progetti finalizzati (ad esempio, dal risparmio energetico, alla tutela dell'ambiente, ai servizi alla persona, ecc.), che si possano definire procedure capaci di coinvolgere il movimento cooperativo nella Fase di elaborazione delle scelte della Regione. Quindi non richiesta di assistenza, di posizioni di rendita preocostimite, di privilegi gratuiti, ma della legittimazione di un ruolo che è essenziale per la comunità lombarda, così come lo è e lo sarà per la comunità nazionale.
La cooperazione ha stretto un legame storico con il sistema delle autonomie locali e va rinnovandolo con il suo impegno su temi nuovi: questo dato di fatto dovrebbe essere considerato anche nell'azione di istituzioni regionali che si rivolgono alle esigenze degli enti locali in altri campi tecnologicamente più avanzati. Penso ad esempio a I ombardia Risorse, e all'azione che si sviluppa per la difesa dell'ambiente e, ancora più, a Lombardia informatica che si dedica alla informatizzazione degli enti locali. Anche in questi campi la cooperazione ha sviluppato nuove competenze, che dovrebbero essere utilizzate e promosse da un intervento integrato dagli enti regionali. Ciò che chiediamo è soltanto di essere considerati per quel che siamo — senza essere ridotti ad una ottica marginale o assistenziale — ed in quanto tali di partecipare a tutti gli strumenti della programmazione e dell'innovazione.
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Enrico Migliavacca, vicepresidente dell'Associazione lombarda cooperative di consumatori
Valerio Miscio, presidente dell'Associazione lombarda cooperative di produzione e lavoro
Per l'Italia la vicenda della cooperazione di consumo dovrebbe rappresentare un esempio pratico di come una vecchia rete di piccoli negozi si possa trasformare in poco più di un ventennio in una catena di punti di vendita moderni di varia dimensione e specializzazione.
Le richieste fondamentali che l'Associazione delle cooperative di produzione e lavoro della Lega rivolge alla Regione riguardano:
un processo che prosegue: continuano a diminuire i piccoli negozi e ad essere sostituiti con centri di vendita più efficienti ed economici. Gli obiettivi strategici del movimento lombardo delle cooperative di consumo sono sostanzialmente quelli elaborati nell'ultimo congresso regionale. Volontà di incentivare la spinta verso le medie dimensioni (200-400 mq.) in modo tale da trasformare buona parte degli attuali 220 negozi tradizionali in superettes moderne.
— il rilancio del Fondo di rotazione mediante un incremento dei fondi a disposizione e l'apertura di nuove convenzioni con istituti di credito;
Ma nella stesso tempo accelerazione nello sviluppo delle grandi dimensioni nei centri urbani di livello demografico superiore con nuovi supermercati e strutture integrate a piastra unica. MILANO
— la partecipazione delle organizzazioni cooperative nelle società regionali;
— la pressione per ottenere una legislazione nazionale di sostegno alla cooperazione industriale (legge Marcora, Foncooper, politiche attive del lavoro). La cooperazione di lavoro chiede infine di essere considerata a tutti gli effetti interlocutore della Regione in materia di programmazione, chiede che i rapporti con l'Ente regionale siano regolamentati da una legislazione generale e settoriale efficace e coerente.
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C'è qualcosa di nuovo
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L'alto significato simbolico di pace, di fratellanza e di purezza della colomba, ha sempre colpito la fantasia popolare, ed ecco pani e dolci che ne assumono la forma. Nel nostro Paese l'industria alimentare, recuperandone il simbolismo, mise sul mercato, con lo slogan "il dolce che sa di primavera", la cosiddetta colomba pasquale.
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C'è un chiosco nei negozi Coop: è ricco di vasetti con tante varietà di fiori; la margherita o il potos, il capelvenere o la dracena, il geranio o il ficus Beniamina. I balconi sono spogli alla fine dell'inverno e la primavera deve scoppiare. Un po' di verde è bello, anche se costa fatica, attenzione, delicatezza. La Coop ha attrezzato la "piccola serra" con tanti tipi dì fiori e, quindi, tanti prezzi diversi. Se poi vi piace vedere nascere piante e fiori, guardate bene: ci sono tanti sacchetti di sementi anche per l'orto. E poi vasi e sottovasi. Insomma fino all'anno venturo potreste essere a posto.
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La Coop produce questo dolce in pezzi da 700 grammi (all'origine) con questi ingredienti: farina tipo "O", zucchero, scorze di arancia candite, burro, tuorlo d'uovo, lievito naturale, sciroppo di glucosio, mandorle, albume d'uovo, farina di mais. latte magro in polvere. malto, olio di
cocco idrogenato, amido di mais, sale. Aromi naturali. Contenente emulsionanti mono e digliceridi degli acidi grassi, amido n" 11, l'antimicrobico acido sorbico, il conservativo acido lattico.
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Offerta ai soci
L'au di Toscani
La ricchezza di informazioni cui la Coop ha abituato il consumatore continua fornendo l'analisi media su 100 grammi di prodotto al momento del confezionamento:
carboidrati 49.9%, grassi 15%, proteine 6.5%, sali minerali 0,6%. umidità 28%. Valore calorico: 100 grammi d prodotto forniscono circa 360 calorie.
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Ci sono quattro dischi da ascoltare con alcune magistrali interpretazioni di Arturo Toscanini. Non è necessario ag giungere note e informazioni su Toscanini, il direttore d'orchestra che ha saputo cogliere anche le grandi novità nella musica contemporanea. In questi quattro dischi incisi e presentati dalla Fonit Cetra si fanno piacevoli incontri: da Antonin Dvorak a Schumann a Sibelius a Debussy fino a George Gershwin con la sua Rapsodia in blu e l'Americano a Parigi, opere ormai classiche. Ecco, disco per disco, i brani incisi:
Il prodotto è soggetto ad essicazione naturale: pertanto il peso. predeterminato meccanicamente alla produzione, è riferito ad un residue secco del 72%.
Ma ecco anche un suggerimento per chi non volesse limitarsi a mettere in tavola la colomba così come viene acquistata.
La colomba può essere guarnita al cioccolato, panna, mascarpone, crema. gelato. liquore. In particolare si consiglia: o tagliare la colomba a strati e bagnarli con un po' di rhum da ambo i lati, farcirla con mascarpone lavorato con la cannella e zucchero vanigliato:
o spezzettare la colomba ed intingerla nel marsala. Fare uno strato di colomba a pezzetti. uno di gelato allo 72 baione e un altro di colomba. Stendere uno strato di crema alle noci composta di noci frullate e panna: o tagliare la colomba a pezzi e bagnarla nell'anice, unire la crema fatta in casa, l'uvetta sultanina, fichi secchi tritati. -
ARK 10 (2 LP) F. Mendelssohn-Bartoldy Concerto in mi min. op. 64 - Antonin Dvorak Variazioni sinfoniche op. 78 - Robert Schumann Sinfonia n. 2 op. 61 - Jean Sibelius En Saga -
Jascha Heifetz, violino - NBC Symphony Orchestra - Direttore: Arturo Toscaníni New York 1944, 1951, 1952.
DOC 18 Claude Debussy — fbería (images n. 2) — Prelude a l'apres-midi d'un faune — La mer NBC Symphony Orchestra - Direttore: Arturo Toscanini - New York, 14 febbraio 1953.
ARK 4 George Gershwin — Rapsodia in blu — Un Americano a Parigi — Concerto in fa Earl Wild e Oscar l.evant, pianoforte Benny Goodman, clarinetto - NBC Symphony Orchestra - Direttore: Arturo Toscanini - New York, 1942, 1943, 1944.
H prezzo ai soci, complessivo dei 4 dischi, è di L. 29.000; le prenotazioni sono dal 30 aprile al 12 maggio.
Le proposte C.T.L. per viaggi e vacanze Per tutti i soci della Coop Lombardia 5% sconto rivolgendosi al C.T.L. tel. 28456289/290
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o Senigallia dal 26 Agosto all'8 Settembre _, 3 9tami i
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Garzanti Editore n romanzo più popolare della letteratura europea. Nelle vicissitudini del perseguitato protagonista e nelle sue molteplici avventurose reincarnazioni, l'odissea proletaria della Francia dalla Restaurazione a Luigi Filippo, storie appassionate e tensioni eroiche sullo sfondo di una rievocata bellissima Parigi.
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L. 16.000 L. 12.800
di Vincenzo Martegani
Concorso fotografico per i soci indetto dalla Coop Lombardia
ercato
Ece 9 un Efo rn© r t1172 Re, ansare , I] mercato e uno dei soggetti fotografici che si presta ad essere interpretato nei modi più diversi. Parlando di mercato, naturalmente, si fa riferimento a quello di tipo tradizionale dove esistono banchi di vendita con merce in esposizione (mercato rionale, supermercato, ecc.). Resterà quindi al di fuori della nostra indagine, anche se può essere molto interessante dal punto di vista fotografico, ma di difficile realizzazione. il mercato di borsa o il mercato di titoli. Vediamo innanzitutto quali ottiche impiegare: a parte l'obiettivo normale insostituibile (50 inni.). chi avesse a disposizione una reliex ad ottiche intercambiabili potrà optare per !'utilizzo di un medio tele che può andare mm. al 135 mm. Per tutte quelle situazioni in cui si vorrà "isolare" un determinato soggetto o insieme di soggetti (ad esempio il volto delle persone durante una trattativa, una espressione accattivante del venditore) questo tipo di ottica si presta benissimo allo scopo. L'uso della focale lunga può anche fornire dei "tagli" particolarmente grafici della merce esposta e permettere la realizzazione di "compressioni" prospettiche molto interessanti. Il sussegguirsi dei banchi e degli ombrelloni, sempre secondo una certa inquadratura, può fornire spunti per immagini insolite e originali. Se poi si ha la possibilità di effettuare le riprese da qualche balcone sovrastante il mercato, gli spunti per un occhio vivace sono infiniti: il cromatismo degli ombrelloni o il banco del fiorista sono occasioni fotografiche molto versatili_ Finora abbiamo parlato di ripresa con un piccolo obiettivo, ma inquadrature interessanti possono scaturire anche dall'u-
so di un grandangolo, meglio se un po' spinto (ad esempio un 28 mm. o un 24 mm.). Questo tipo di ottica permette di "entrare" nel vivo dell'azione e di far partecipare lo stesso osservatore della fotografia. Grazie alla notevole profondità di campo di questa foca le e avvicinandosi notevolmente al soggetto sarà possibile ottenere un "tutto a fuoco" di notevole effetto_ Si cercherà, ad esempio, di mettere in primo piano la merce dalla quale, con un taglio opportuno, si può far emergere la figura del venditore.
ORRIDE!!
Molto fascino esercitano i supermercati e gli ipermercati di cui si potrà sottolineare l'aspetto avveniristico nella esposizione della merce. nel modo di esporre il prezzo o di fare offerte particolari, oppure badando all'accasta mento spinto dei colori.
"Loro" non sappiamo, ma Voi avete sicuramente una ragione in più per sorridere di soddisfazione. Infatti comprando la reflex manuale Fujica STX-1N potrete vincere un favoloso obiettivo STEIN-OFMK. Partecipare è facile. Basta spedire la garanzia della Fujica STX-1N* compilata in FUJI FILM ITALIA Via De Sanclis. 41 - 20141 Milano ogni sua voce e convalidata dal negoziante alla: FUJI FILM ITALIA S.p.A. Via De Sanctis, 41 - 20141 Milano. Verranno estratti ogni mese escluso Agosto fino a Gennaio 1985 centinaia di obiettivi STEI N-OPTIK che saranno (secondo disponibilità): STEIN-OPTIK 28 mm. f.2,8 o STEIN-OPTIK 135 mm. f.2,8.
Di tutt'altro tipo sono le foto di atmosfera: caratteristiche le bancarelle di libri specialmente nelle ore dell'imbrunire rischiarate da luci fioche, oppure mercato del pesce al mattino con l'andirivieni delle massaie. Nelle prime ore della giornata, verso l'imbrunire e soprattutto di sera sarà bene aiutarsi con un cavalletto e ovviamente effettuare lo scatto tramite il flessibile, oppure provare a scattare con un gradangolo e pellicola molto sensibile intorno ai 4001040 ASA, "tirandola" opportunatamente se si tratta di una pellicola in bianco e nero. Come uso generale consiglierei una pellicola di media sensibilità, sia per il bianco e nero che per il colore, perché permette di avere una buona nitidezza e allo stesso tempo eli contenere gli alti contrasti tra le zone illuminate e quelle meno illuminate. tipico delle situazioni di un mercato.
* La proposta é valida solo sulle Fujica STX-1N acquistate dal 10.2 84 al 31.12.84
Cdt FUJ OCA ZLifj2g,41 N
di obiettivi Stelo-api*
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* segnare il titolo Data di consegna: Termine per la consegna delle opere 25 giugno 1984 Firma
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.0 Pellicole Ufficiali delle Olippiadi 1984 di Los Angeles
11 regolamento: la foto in redazione il 25 giugno
Tagliando di iscrizione Nome e cognome
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I) - l'iscrizione al concorso deve avvenire tramite il tagliando di iscrizione allegato che dovrà essere consegnato ad uno dei negozi Coop. della Lombardia o spedito mediante il servizio postale con le opere imballate in modo accurato. 2) — ll concorso prevede io svolgimento del seguente tema: a) il mercato 3) -- Il concorso è articolato in tre sezioni: a) stampe in bianco e nero b) stampe a colori e) diapositive — il formato delle stampe non montate dovrà essere: — minimo cm. 18 x 24 — massimo cm. 24 x 30 (o 30 x 45) — il formato delle diapositive montate su tclaietti dovrà essere di cm. 5 x 5 con segno rosso in basso a sinistra per indicare il giusto verso di direzione. Le opere presentate in altri formati non saranno prese in considerazione dalla giuria. Sono ammesse un massimo di 3 foto per ogni sezione. 4) — Tutte le opere consegnate dovranno indicare con chiarezza sul retro nome e cognome dell'autore, indirizzo e titolo. 5) — Si declina ogni responsabilità per quanto riguarda danneggiamento o smarrimento delle opere. 6) — Le fotografie pervenute entreranno a far parte dell'archivio del giornale "Quale Consumo" e potranno essere pubblicate sullo stesso giornale solo a scopo informativo e senza nessun fine commerciale. 7) — Le fotografie saranno giudicate da una giuria qualificata appositamente nominata e il suo responso è inappellabile. 8) — La partecipazione è gratuita.
Calendario -- Termine ultimo per la consegna dei lavori: 25 giugno '84 — Riunione Giuria: mese di Settembre — Premiazione: mese di Settembre
Giuria Presidente Vincenzo Ma rtegnani (Fotografo collaboratore di "Airone" - "Week End" ecc.) Componenti: Beppe Callegari (Grafico); Gigi Pedroli (Pittore); Rodolfo Querin (Onceas Fuji FErn Italia); Alberto Terzi (Coop Lombardia). Segretario: Ildefonso de Stefani (Coop Lombardia)
Premi I" premio: Zoom 80-200 mm F. 4,5 Macro (Tokina) 2° premio: macchina fotografica Fujica auto 7 3° premio: macchina fotografica Fujica flash Fujica 4° premio: abbonamento alla rivista "Airone" + 2 pellicole Fuji 5° premio: abbonamento alla rivista "Airone" + I pellicola Fuji 6° premici: 3 dischi Fonit Cetra + 2 pellicole Fuji 7° premio: 2 dischi Fonit Cetra + 2 pellicole Fuji 8° premio: 4 pellicole Fuji 9° premio: 3 pellicole Fuji 10° premio: 2 pellicole Fuji * L'elenco dei premi si intende per tutte le sezioni previste nel concorso.
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