Anno 3 - n. 5 Maggio 1984
Comitato Regionale Lombardo
Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Gian Pietro De
Stampa: Cono -11 Guado" Castano P. - Tel. 0331-88.1435
Impaginazione: Franco lvtataaut i
Sergio Ferrario. Sergio Ghiringhclli. Lidia I. aromi. Daniele Moltrasio, Enrico Rossi. Adolfo Scalpelli. Ambrogio Vaghi, Giorgio Vena Direttore rimponsabile Adolfo Scalpelli
Spedizione in abbonamento
Disegni: Manna Vecchi
postale gruppo 111170.
Editrice Unicoop Lombardia
Autorizzazione del
Viale Famagosta. 75 20142 Milano - Tul, 84.65.846
Trib. di Milano n. 144 del 14 aprite 1982
utile 1954;10 hri LARDI Mi Pii) JI PRESYFIO SOCIALE ALLA LOOP LOMBARDIA
I contrdiéri chericidono sul domani
Quando, un anno fa, i Soci delle tre maggiori aziende cooperative lombarde discussero con passione e senso di responsabilità la proposta di unificazione, in più di uno sorse il dubbio, espresso o nascosto, che qualcosa non andasse per il meglio. Soprattutto i Soci più anziani, fatti esperti da certe operazioni del passato, dubitarono che con la fusione si volesse effettuare il "salvataggio" di qualche azienda in crisi. Col conseguente non ingiustificato timore che anche la parte aziendale sana, alla fine. dovesse negativamente risentirne. Escludemmo con forza interpretazioni del genere e garantimmo responsabilmente, dati alla mano, che le cose stavano hen diversamente. L'unificazione veniva costruita non per rimettere in buona salute qualche ammalato, ma per rafforzare tutto il movimento cooperativo lombardo dei con-
sumatori. Si voleva dar vita ad una Coop Lombardia più grande e più forte, affinché essa potesse ulteriormente svilupparsi con alti ritmi e fosse pronta ad affrontare i prevedibili profondi cambiamenti dei prossimi anni. Ecco ora una prima verifica. Le risultanze dell'esercizio 1983 che presentiamo nelle diecine di preassemblee locali dei Soci in un ampissimo dibattito di massa che si concluderà il 26 maggio prossimo con l'Assemblea generale annuale, sono più che lusinghiere. I bilanci consuntivi infatti confermano, con la convincente forza delle cifre, lo stato di buona salute delle tre aziende cooperative ora unificate, proprio nell'ultimo anno di loro gestione autonoma. La ex Unicoop Lombardia. ha realizzato maggiori vendite rispetto a quelle preventivate. Questo ha voluto dire un serio contenimento dell'incidenza del-
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le spese, fatto che, aggiunto a differenze inventariali compresse a livelli accettabili, fornisce la spiegazione del consistente utile netto: 4 miliardi e 577 milioni. Un brillante risultato dunque che raddoppia quello del 1982. Da parte sua la ex UCC di Cremona pur con un contenuto incremento delle vendite (del resto sviluppatesi a ritmi sostenuti negli anni precedenti), ha saputo ben equilibrare la struttura dei propri costi e conseguire anch'cssa un invidiabile utile d'esercizio che sfiora il miliardo e 300 milioni. Infine il Consorzio di Pieve ha chiuso il suo bilancio con un risultato netto di 73 milioni, dopo avere però fistornato alle cooperative socie ben 2 miliardi e 281 milioni quali minori còsti del servizio reso. In termini sociali i risultati del 1983 sono altrettanto lusinghieri di quelli economici: il servizio esteso ai consumatori di Vige-
e
he presentiamo
Coop Lombardia/ Soc. coope a r.ia con sede n Milano/ Avviso di convocazione/ Assemblea Generale Ordinaria in prima convocazione il giorno 30 aprile 1984 alle ore 9 presso la sede sociale di Milano V.le Famagosta n. 75 ed in seconda convocazione il giorno: 26 maggio 1984 alle ore 9 al Centro Congressi Milanofiori Assago, per discutere e deliberare su] seguente
Ordine dei giorno I) Nomina del Presidente e del Segretario dell'Assemblea; 2) Relazione del Consiglio d'Amministrazione e del Collegio Sindacale. Bilancio al 31.12.1983 e relative delihere: 3) Bilanci al 31.12.1983 delle incorporate: "Unione Cooperativa di Consuma" e "Consorzio Lombardo di approvvigionamento tra cooperative di Consumo": provvedimenti conseguenti: 4) Regolamento per il funzionamento delle Sezioni Soci e della Consulta; 5) Nomina delle Cariche Sociali;
vano e di Bareggio con l'apertura dei due nuovi supermercati; i 5.000 nuovi soci; il balzo in avanti nella raccolta dei prestiti: l'estesa attività sociale e culturale (si pensi alle Giornate dei Giovani Consumatori) in difesa dei consumi e dei consumatori. Questi, in estrema sintesi, i dati del bilancio complessivo di un anno di attività che gli amministratori presentano all'esame critico delle assemblee mentre ringraziano tutti coloro — Soci. dipendenti, dirigenti — che ne sono stati artefici e protagonisti. Sono dati importanti e anche esaltanti. Ma siamo anche certi che i Soci apprezzeranno meglio i risultati conseguiti se porranno mente al difficile scenario economico generale che ha caratterizzato l'anno scorso: un'infia-
zinne ancora attestata al 14,8 per cento; un'occupazione in continuo calo, malamente celato da interventi sempre più diffusi della cassa integrazione guadagni; stagnanti i consumi alimentari e in netta diminuzione quelli non alimentari. Proprio perché i tempi sono e continuano a prospettarsi difficili riteniamo che gli stessi Soci valuteranno positivamente il fatto che la Coop Lombardia abbia potuto accumulare una buona quota di utili. Tali utili serviranno a dare all'azienda ancor più solide basi per il futuro e a metterle a disposizione altre risorse che, unite ai prestiti dei Soci, garantiranno il finanziamento del vasto programma di sviluppo impostato per i prossimi anni. Ambrogio Vaghi
6) Varie ed eventuali.
Il Presidente Ambrogio Vaghi
Milano 30 marzo 1984
I dati del bilancio sono a pagina 8
Niguarda a Milano: una cooperativa edificatrice che ormai ha novant'anni, con una storia esemplare che spesso si intreccia con
h vicenda de "L'Ancora", Come avere una casa attraverso una forma di risparmio. L'Unipol ha messo a punto un sistema di deposito-investimento:
un negozio cooperativo di alimentari
uno strisdante ge mi& e nei confronti della popolazione degli Yanomami. I sopravvissuti possono essere salvati. Un appello a Pertini.
roperazione Uoneri A pagina IO
Un'impresa faraonica, una strada di dubbio valore attraverserà la foresta amazzonica nel nord del Brasile. A chi servirà? A speculatori, sfruttatori, avventurieri? L'unico, primo risultato conseguito finora è
A pagina 4 e 5
L'inchiesta alle pagine 6 e 7
Buono soci ne
da ritagliare e consegnare al caponegozio
Titti Casiraghi
Arriva (finalmente) la loro stagione, così
ferro da stiro
Quelle crAtant col rate Due proposte per un [gatto unico tutto con Re verdure
Prezzo di mercato
L. 80.000 ai soci sconto 20%
fantzsf sa = L. 64.000 senz2 brt he
Valido fino ad esaurimento scorte
- Cibo di verdure generalmente crude condite con olio, aceto e sale"• si tratta della definizione di insalata che si trova sul dizionario. In effetti con questo termine Si indicano una varietà di piatti che nel nostro paese si C01751011a170 quasi sempre, conte contorno. insieme a carne, pesce e Ibrntaggi. L'aiutiate] I1017 è quindi solo cicoria, lattuga. SO11,070, radicchio. cioè ortaggi di cui si consuniano le foglie. Come insalata Si mangiano carote e patate. cioè radici e tuberi, sedano di cui si utilizza il n fitsto, piselli e fagioli, che sotto semi. Inoltre conditi con olio ed aceto consumiamo n /rutti come i pomodori. bulbi quali le cipolle. baccelli immaturi come i fagiolini verdi, ed infine fiori quali carciofi e broccoli. Sfogliando libri di cucina internazionale ci si accorge poi che PIO?? solo le verdure ma anche arance, mele, noci, uva passa in-
sieme crd uova, formaggi e pesci sono gli ingredienti di variopinte insalate, spesso condite con salse a base di n vogurt, maionese e panna. Sembra che tutto o quasi possa far pane di un'insalata, quindi via libera alla fantasia e rivalutiamo questo piano che, soprattutto nel periodo estivo, può essere servito, invece che come semplice contorno, come antipasto od anche conte piatto unico_ A questo proposito chi non ha mai mangiato in un afosa sera estiva un'insalata di riso o di mozzarella e pontodoro? Si tratta di piatti "tradizionali", apprezzali per la loroireschezza e leggerezza oltre che per la facilee rapida preparazione. Vi proponiamo delle varianti: un'insalata di riso alle verdure e un'insalata greca, quest'ultima a base di pomi e formaggio ma con qualche ingrediente in più,
Insalta di riso alle verdure
Ingredienti per quattro persone: 2 etti di riso parboiled4per risi in insalata), una scatola di fagioli, due zucchine, due pomodori, un peperone giallo, una melanzana, 150 gr, di formaggio emmenthal. Per il condimento: olio di oliva, succo di limone, sale, pepe, uno spicchio d'aglio, origano, basilico fresco. Lessare il riso, scolarlo e passarlo velocemente sotto un getto di acqua fredda. Dopo aver mondato la verdura, friggere le zucchine e la melanzana tagliata a dadini. Scottare il peperone alla fiamma e strofinarlo per eliminare la pellicina. Unire al riso le zucchine e la melanzana fritte, i fagioli scolati del liquido di governo, il peperone tagliato a filetti, i pomodori affettati. Tagliare il formaggio a dadini ed unirlo agli altri ingredienti. Per condire cospargere gli ingredienti con basilico tritato ed origano, abbondante olio. succo di limone, sale e pepe: profumare con uno spicchio d'aglio.
Insalata greca
Ingredienti per quattro persone: otto pomodori grossi, un cetriolo da insalata, due cipolle, un vasetto di olive nere, una scatoletta di filetti di acciughe, 200 gr, di formaggio di pecora fresco.
Per il condimento: olio d'oliva, succo di limone, sale, pepe e foglie di menta fresca (o una presa di menta essiccata). Lavare accuratamente i pomodori ed i! cetriolo: tagliare i primi a spicchi e il cetriolo a fette sottili dopo averlo sbucciato. Pulire le cipolle e tagliarle ad anelli. Scolare le olive dalla salamonia e tagliare in pezzi le acciughe. Mettere il tutto in una terrina: aggiungere il formaggio dopo averlo tagliato in cubetti e mescolare. Per il condimento miscelare olio. limone, un pizzico di sale, pepe nero ed alcune foglie di menta fresca. Versare la salsa sugli ingredienti e rimescolare con delicatezza.
EMIA: IL ERCATO organizzato dalla COOP LOMBARDIA :SERVATO AI SOU
Abbiamo scelto come soggetto del concorso "il mercato" per offrire al fotografo dilettante un ampio spazio creativo su uno degli aspetti più comuni e ricchi di colore della vita quotidiana. Per mercato si intende quello di tipo tradizionale dove esistono banchi di vendita con merce in esposizione (mercato rionale) e quello più recente ( il supermercato), mentre rimane escluso il mercato di borsa o il mercato di titoli.
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possiamo migliorare anche il nostro modo di mangiare.
Notizie
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Rabbia ed esasperazione sfociano nel tei rorismo?
Perché mangiare radicchi„ lattughe, pomodori, carote e ravanelli II primo passo verso una buona salute è una buona nutrizione: insalate e verdure possono migliorare il- nostro modo di mangiare. Gli ortaggi contengono soprattutto acqua, più del 90%, mentre scarso è il loro contributo in principi nutritivi energetici: carboidrati e lipidi sono contenuti in piccole quantità così come scarse sono in genere le proteine presenti. L'importanza di radicchi, lattughe, carote, pomodori e ravanelli è dovuta alla presenza in questi prodotti di vitamine e sali minerali in quantità tali da contribuire in modo significativo ai bisogni di micronutrienti dell'organismo. Come è noto la carenza di vitamine o di alcuni elementi minerali causa specifici stati di sofferenza: il non adeguato apporto di vitamina C causa ad esempio lo scorbuto, mentre la mancanza di ferro provoca l'anemia. Naturalmente non solo gli ortaggi possono apportare alla dieta sali e vitamine; il contributo di verdure fresche è però importante per soddisfare il bisogno delle vitamine A e C che sono quasi esclusivamente in tali prodotti. L'elevato contenuto di acqua fa sì che gli ortaggi svolgano azione diuretica. La presenza di calcio, potassio, sodio e contemporaneamente di acidi organici (acido citrico e malico) conferisce
finsalate crude e cotte: qualche consiglio per prepararle • Un'insalta gustosa deve essere preparata con verdure fresche. Non solo perché un cespo di lattuga appassita è meno croccante e quindi meno piacevole al palato, ma soprattutto perché dal momento della raccolta in poi i vegetali subiscono modificazioni del valore nutritivo: ad esempio il contenuto in vitamina C diminuisce col passare del tempo. Inoltre l'uso di ortaggi poco freschi porta spesso a scartare quantità rilevanti di prodotto durante le operazioni di cernita e pulitura. alla verdura un'azione alcalinizzante che contrasta in modcì positivo l'azione acidificante di tutti i prodotti proteici. La fibra dietetica è contenuta in discrete quantità rispetto agli altri alimenti. Essa svolge azione lassativa, stimolando la peristalsi intestinale. Considerando che l'evoluzione delle nostre abitudini alimentari ci porta al consumo di cibi sempre più raffinati e che nella società moderna il movimento fisico è ridotto, risulta evidente l'importanza di un abbondante consumo di ortaggi. Tali prodotti infatti, oltre ad apportare fibra e a rendere quindi superfluo l'uso dei più costosi alimenti integrali, pur avendo un notevole potere saziante sono scarsamente calorici.
REGOLAMENTO: 1 L'iscrizione al concorso deve avvenire tramite il tagliando allegato che dovrà essere consegnato ad uno dei.negozi COOP della Lombardia o spedito mediante il servizio postale con le opere imballate in modo accurato. •
concorso prevede lo svolgimento del seguente tema:
IL MERCATO
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11 concorso è articolato in tre sezioni:
a) stampe bianco e nero b) stampe a colori e) diapositive — il formato delle stampe non montate dovrà essere — minimo cm 18x24 — massimo cm. 24 x 30 — il formato delle diapositive montate su telaietti dovrà essere di cm. 5 x 5 con segno rosso in basso a sinistra per indicare il giusto verso di direzione. Le opere presentate in altri formati non saranno prese in considerazione dalla giuria Sono ammesse un massimo di 3 foto per ogni sezione
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Tutte le opere consegnate dovranno indicare con chiarezza sul retro nome e cognome dell'autore, indirizzo e titolo.
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Si declina ogni responsabilità per quanto riguarda danneggiamento o smarrimento delle opere. Le fotografie pervenute entreranno a far parte dell'archivio del giorS nale ''Quale Consumo" e potranno essere pubblicate sullo stesso giornale solo a scopo informativo e senza nessun rine commerciale.
7 Le fotografie saranno giudicate da una giuria qualificata appositamente nominata e il suo responso è inappellabile.
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La partecipazione è gratuita_
• La conservazione delle verdure deve avvenire in luogo fresco al riparo dalla luce e dall'aria, a questo scopo è indicato l'apposito scomparto del frigorifero. Il consumo dovrebbe avvenire il più presto possibile dopo la raccolta o l'acquisto. o Gli ortaggi devono essere mondati e lavati prima dell'uso. Il lavaggio deve avvenire su prodotti interi o tagliati in pezzi grossolani per evitare perdite di principi nutritivi. Deve essere inoltre accurato e ripetuto più volte per eliminare ogni residuo di sostante chimiche utilizzate per i trattamenti antiparassitari ormai molto frequenti in agricoltura. O Le insalate, dopo aver eliminato le foglie più esterne, devo-
no essere sfogliate completamente e lavate a foglia intera. L'insalata non utilizzata può essere conservata in frigorifero in recipiente chiuso o avvolta nel canovaccio utilizzato per l'asciugatura del prodotto. Un ultimo avvertimento: sembra che gli intenditori non taglino mai l'insalata col coltello, ma spezzino le foglie con le mani. • Nel preparare insalate di verdure cotte si consiglia la preventiva cottura a vapore, cioè in pentola a pressione utilizzando un cestello che non permetta il contatto dei prodotti con l'acqua. In questo caso carote, cipolle, zucchine ed ortaggi in genere rimangono più consistenti dopo cottura e conservano meglio il loro patrimonio di sali minerali e vitamine. Se si utilizzano pentole tradizionali si consiglia di usare poca acqua e di utilizzare il coperchio: è meglio immergere il prodotto in acqua già bollente.
<9 l vegetali conservati in scatola o surgelati, possono essere usati senza timore. Le operazioni di conservazione industriale riducono parzialmente il patrimonio vitaminico dei prodotti ma si deve tener conto che ciò succede anche durante la prepa-
razione domestica.
PREMI*:
Un commando in stile militare assalta e incendia un grande supermercato nel Sud della Francia. E la prima volta che un centro di vendita diventa oggetto di tensioni economiche e sociali, fino a restare vittima di un impressionante attentato che ne ha causato la completa distruzione. E successo nella notte fra il 20 e il 2I aprile a Carcassortne, la capitale dell'Aude, una delle principali regioni agricole francesi. un centro di produzione vinicola fra i più importanti d'oltralpe. A incendiare il supermercato Ledere, una grande superficie di 3.500 metri quadrati, è stato un gruppo di sessanta, ottanta uomini, fra i quali spiccavano diversi viticoltori, alcuni commercianti della zona cd esponenti della comunità occitana, una minoranza etnico-linguistica, da decenni in lotta per rivendicazioni autonomistiche. In passato, già altre volte i centri Ledere erano stati oggetto di manifestazioni di commercianti locali inferociti per i bassi prezzi di vendita e per gli sconti alle pompe di carburante collocate all'ingresso dei supermercati della catena. Ma sicuramente la responsabilità principale dell'attentato ricade sui viticoltori, alle prese con la diminuzione dei consumi di vino e con la concorrenza dei prodotti mediterranei, italiani e spagnoli. La tensione fra i contadini francesi, in particolare fra i produttori di vino è molto alta ed è già sfociata in episodi di intolleranza.e di violenza col danneggiamento di cisterne di vino di provenienza estera. 1 danni sono calcolati in otto miliardi di lire e la ricostruzione del supermercato è stata già assicurata dal potere pubblico a sue spese, ma il signor I,eclerc si è affrettato a dichiarare che nei suoi quattrocentottanta supermercati non si venderà più una goccia di vino dell'Aude. E non si tratta di una ritorsione di poco conto, dato che Ledere assorbiva un quarto della produzione vinicola della regione. Secondo I.e Monde (25 Aprile) il commando incendiario presentava una singolare miscela politica: viticoltori e commercianti legati alla destra e all'estrema destra ed esponenti occitani tradizionalmente orientati verso la sinistra radicale. Generale la condanna dell'attentato da parte delle autorità locali, preoccupate che la tensione economica e sociale possa condurre ad altri episodi di violenza e che nella regione possano crescere ed alimentarsi gruppi terroristici simili a quelli così attivi e pericolosi in Corsica e nei paesi baschi. Molto più tiepido e "comprensivo" l'atteggiamento dei dirigenti delle associazioni di categoria dei contadini e dei viticoltori, preoccupati di difendere la loro base esasperata dalla grave situazione economica e dalla concorrenza dei vini stranieri. Parecchio allarmati i dirigenti Ledere che stimano in quattro mesi i tempi di ricostruzione del loro supermercato e che temono la perdita della clientela ed un colpo all'immagine aziendale anche al di fuori della regione. G.V.
9° PREMIO:
1° PREMIO: Zoom 80-200 mm. F. 4,5 Macro TOKINA
3 Pellicole FUJI
2° PREMIO: Macchina Fotografica FUJICA AUTO 7
* L'elenco dei premi è valido per tutte le sezioni previste dal concorso.
10° PREMIO: 2 Pellicole FUJI
LA GIURIA:
3° PREMIO: macchina Fotografica FLASH FUJICA S
Presidente: VINCENZO MARTEGANI (fotografo collaboratore di
AIRONE) Componenti:
4° PREMIO: Abbonamento alla rivista "Al RONE"
2 pellicole FUJI
GIGI PEDROLI (pittore) GIUSEPPE CALEGARI (grafico) RODOLFO QUERIN (0.N.C.EA.S RIR FILM - Italia) ALBERTO TERZI (COOP LOMBARDIA) Segretario: ILDEFONSO DE STEFANI (COOP LOMBARDIA)
5° PREMIO: Abbonamento alla rivista "AIRONE" +
pellicola FUJI
6° PREMIO: 3 Dischi dal catalogo FONIT CETRA
2 pellicole FUJI
LE SCADENZE:
7° PREMIO: 2 Dischi dal catalogo FONIT CETRA
2 pellicole FUJI
— Termine ultimo per la consegna dei lavori: 25 giugno 1984
8° PREMIO: 4 Pellicole FUJI
-- Riunione Giuria: mese di settembre — Premiazione: mese di settembre
90anni di storia dell'Edificatrice di Niguarda che nel 1901
- Gianfranco Penino
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Undici. Proprio cosi: su 2.1.75 abitanti, nel 1886, a Niguarda • Comune a sé - sohantu undici a r''' rota diritto al SVIO, secondo l'oligarchico sistema elettorale vigente all'epoca. Appena otto anni dopo, i lavoratoti davano vita alla Cooperativa Edificatrice. La storia di Niguarda ne sarebbe stata segnata ben più pro"bada/nenie di quanto potessero immaginare quegli undici privilegiati. A fondarla, il 4 marzo 1894, furotto in 39, evidentemente anin iati dalle speranze di "riscossa sociale" suscitate dalla recente fbndazione del Partito Sociali. sta e della Camera del lavoro di Milano, sull'onda del movimento sempre più ampio delle Società di mutuo soccorso e delle leghe di resistenza operaie. E tra quei soci undici - proprio come gli elettori niguardesi - erano i muratori, tra i quali sia il presidente Angelo Nespoli sia il vicepresidente Pietro Grassi. Comprensibile questa prevalenza di una categoria che era allora sicuramente la più numerosa e combattivo del proletariato milanese, ralfbrzata dallo stesso impulso dato dal nuovo c'ero imprenditoriale allo sviluppo edililio della città. Tanto è vero che già allora si cominciava a lamentare resputsionedei ceti popolari dal centro cittadino e si cercano terreni in vendita "a buon patto, vale a dire in campagna", come scriveva pochi anni prima uno dei primi cronisti della cooperazione, Carlo Ronutssi. Ma più che nei Intoni affari questi primi cooperatori niguardesi dovevano avere fiducia nelle proprie forze, se, cominciata la costruzione dei primi alloggi, chiudevano il primo bilancio
2ettori annuale con 185 quote associative per complessive L 4.625 e ben 33.375 lire di debiti verso &•ori di materiali per l'erezione dell'immobile. valutato, a pareggio L 38.000. Si trattava della casa di via Garibakli 5 (ora via Ornato 7): nel 1895 venivano assegnati i 49 locali in cui avrebbero alloggiato hen 26 famiglie. Altro che fascino delle case "di ringhiera", coi gabinetti in comune e senza acqua corrente in casa! Vera casa, però, e senza dover nulla ai padroni. Da allora la storia della Edificatrite costellata delle sue realizzazioni. La reazione di fine '800, le guerre, ilfascismo ne rallenteranno l'attività, che potrà dispiegarsi pienamente solo dopo la Liberazione, grazie soprattutto al patrimonio di volontà e di . fiducia custodito dal /orto nuc•eo anrifas•ista niguardese. Ne fa ferie il calcolo, farlo 15 anni fa, che solo il 21 per cento delle realizzazioni risaliva al primo cinqiwntennio, lino al 1934, mentre il restante 79 per cento era frutto dei ventiquattro anni di democrazia repubblicana. Ma in questi altri 15 anni ''Edificatrice ha raggiunti altri importanti traguardi. Essa ha fatto fronte agli sconvolgimenti del "boom" e poi della crisi e all'ebollizione del mercato, destreggiandosi nelle insidie sempre più sofisticate del credito, battendo in economicità le grandi imprese private pur offrendo standard abitativi e -qualità della vita" almeno uguali, se non superiori. Oggi il suo patrimonio complessivo conio su oltre 4.200 locali e 400 box costruiti per 1.309 famiglie e 5.350 soci. Le torri dei suoi complessi residenziali disegnano in modo nuovo la realtà dl Niguarda.
La stessa faccia ma senza rughe: rifatta la casa del '95 "Ormai le aree sana saturate Con questo nuovo grande "quarfiere" che stiamo costruendo in via Empoli 3 sarà esaurita la possibilità di grossi insediamenti anche qui in periferia. Stiamo già battendo strade nuove", A parlare cosi è Pierino Monzani. battagliero presidente dalla Edificatrice. da vent'anni impegnaLo nella cooperativa. "1 problemi sono dati dalle lentezze burocratiche, dalle pastoie del tipo di quelle che già anni fa ci costrinsero a rinunciare alle agevolazioni della 167 perché con il lievita re dei costi. alla fine la spesa sarebbe stata superiore, per costruire iI primo "quartiere" di via Adriatico". "Si tratta di recuperare il patrimonio esistente — aggiunge il vicepresidente Renzo Thurner — ma occorre la volontà dell'Ente lócale, perché le ristrutturazioni costano più del nuovo e si tratta di sciogliere molti nodi, anche di carattere umano. Per
Gli inquilini si amministrano: autocandidature ed elezioni esempio, quello delle abitazioniparcheggio durante i lavori". "Noi abbiamo cominciato col patrimonio nostro – informa Monzani — abbiamo cominciato a ristrutturare proprio il primo stabile della cooperativa. quello di via Ornato 7. classe 1895 ma più volte ampliato, per 41 appartamenti. P così che soprattutto festeggiamo il nostro novantesimo. Ma vogliamo guardare avanti, consapevoli che oggi i lavoratori hanno diritto non solo a un "tetto" comunque, ma ad una casa dotata di tutti i comfort moderni. E hanno maturata la coscienza di questo diritto e la disponibilità a fare anche i sacrifici necessari, purché vi sia la garanzia, che solo la cooperazione può dare, di non cadere preda della speculazione,
Gli ultimi sono veti e propri complessi residenziali, con torri di molti piani, giardini e box. più antichi stabili dell'Edificatrice hanno invece in gran parte ancora i ballatoi. Ma tutti sono raggruppati per "quartieri" e sono in tutto 8: tre fra via Val di Ledro e via Ornato: poi via Val di Ledro e via Ornata: poi via d'Ossola, via Cicerone, via Maestri dei Lavoro, via Ceeehi e via Adriatico, in ordine cronologico. Gli "inquilini" li amministrano direttamente attraverso i Consigli di Quartiere, che fino a poco tempo fa si formavano un po' spontaneamente, e da quest'anno invece sono espressi mediante elezione su autocandidatura e con compiti specificati in un apposito regolamento: divulgare gli ideali cooperativistici; collegamenti con le forze esterne e iniziative culturali e ricreative: proporre soluzioni ai problemi del CdQ al Consiglio d'amministrazione della roope-
rativa e, se possibile, provvedere direttamente; proporre soluzioni manutentive; organizzare lo svago dei bambini; farsi tramite delle sollecitaziOni degli inquilini verso il Cd A. 5 Consigli, composti da 3 a 9 soci, durano in carica 3 anni e si riuniscono almeno due volte al mese e promuovono almeno due volte all'anno l'assemblea del quartiere con un rappresentante del Cd A. Inoltre esprimono ciascuno tre membri della Consulta che collabora con il CdA, su convocazione del presidente della Cooperativa. Della validità dell'iniziativa è una conferma sia l'alto numero di candidature presentate sia la percentuale, oltre il 68 per cento di votanti: 1,031 su 1.567 inquilini. Probabilmente sarebbero stati di più se il 25-26 febbraio, quando si sono svolte le votazioni, il maltempo non avesse tenuto in casa gli elettori anziani che dovevano raggiungere le portinerie attraversando i cortili negli stabili più vecchi. "Non é solo l'aiuto che ne viene all'opera della cooperativa — ci tiene a dire Monzani — ma è soprattutto la conferma della bontà del metodo democratico e della partecipazione in qualunque situazione a confortarci molto: è un metodo che viene da tutti i nostri novant'anni di storia e che neanche il fascismo era riuscito a distruggere".
Un episodio della Resistenza. a quarant'anni di distanza
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Una formazione partigiana in marcia sulle montagne.
Quarant'anni fa la Resistenza. Ricordarla vuoi dire capire la nostra storia, comprendere come siamo fatti. Fu parte, come diceva Marc Mac h il grande storico francese fucilato dai nazisti nel giugno '44, di quel processo che consente di comprendere, oggi, il passato e viceversa. Ecco perché ricordare non è retorica, non è imbalsamazione. Ecco perché si ricorderanno gli scioperi del marzo 1944 o perché ricorderemo l'eccidio di Marzabotto in cui furono uccisi dai nazisti 1831 cittadini. Per ricordare quegli anni non abbiamo fatto scrivere un articolo rievocativo di storia, un'analisi o una ricostruzione, ma abbiamo preso un racconto, un ricordo, una "memoria", si può chiamare come si vuole, che è un episodio di vita vissuta dei giorni degli inizi della Resistenza. Ambrogio Vaghi ha presentato questa sua testimonianza al concorso indetto dall'Unità che aveva chiesto di descrivere la giornata deliS settembre, quando venne annunciata la firma dell'armistizio. Il racconto venne prescelto tra i primi otto e, in parte pubblicato.
Questa porrebbe essere un po' la storia di una pistola: del suo "prima"e del suo "dopo" 1'8 Settembre. L'armistizio è stato firmato. Tutti a casa dunque. Milano è una crocevia obbligato per diecine e diecine di migliaia di sbandati del Regio Esercito. Anche i tedeschi lo sanno, naturalmente. E organizzano la rappresaglia. Del resto 77077 devono neppure venire da lontano: sono già li, da tempo, nelle estreme periferie e nei Comuni della cintura milanese, molto numerosi, con le loro batterie antiaeree, con i loro cannoni da "88". Spostare queste forze rapidamente per controllare i punti nevralgici della città deve essere un gioco da ragazzi. L'immensa Stazione Centrale viene dunque subito presidiata dalle truppe germaniche. E per i primi gruppi di nostri militari che scendono dai treni, ancora in uniforme dell'esercito, perproseguire il viaggio verso casa, la sorte è segnata. Rastreliainen-
ti. Per loro sono pronti i carri bestiame: deportazione in Germania e lavoro coatto. Quanti sogni e speranze infrante in pochi attimi: un sereno ritorno in famiglia... la fine della guerra, la pelle salvata! Per tarati iniziava invece un nuovo calvario, e forse la fine. Le notizie, portate dalle miste-. riose antenne di "radio-scarpa" si diffondono in un baleno: "alla Stazione Centrale i tedeschi fanno rastrellamenti"... "guai a chi viaggia in divisa militare".. "aiutiamo i soldati a cambiarsi gli abiti"... "nascondiamoli". Anche i fiTrovieri sono in allarmi e avvertiti. Come d'incanto, tutti i treni, poco prima di entrare in Centrale, si fermano nel trarlo tra Lambr ate e Turro. Sono convogli stracarichi e vengono dall'Italia c'entro-meridionale, dal Venero, dalla Liguria. E mentre ancora l'allentano, si aprono reperuinamer 2 te tutti gli sportelloni delle vecchie carrozze di 3". Da essi schizzano con rapidità
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volle anche lo spaccio
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Notizie Una manifestazione nazionale delle cooperative di produzione e lavoro Le cooperative di produzione e lavoro delle tre centrali cooperative hanno manifestato a Roma, il 19 aprile, per sollecitare l'attuazione dei provvedimenti a sostegno della cooperazione industriale contenuti nell'accordo tra movimento cooperativo e governo sottoscritto lo scorso
febbraio. Questi provvedimenti rigulirdano in particolare il finanziamento, mediante l'utilizzo di fondi della Cassa integrazione guadagni e l'istituzione del Fonconper di nuove esperienze di cooperazione industriale nate dalla trasformazione di aziende in crisi.
Promosviluppo: una società della Lega per i grandi progetti La Lega ha recentemente dato vita a una società, Promosviluppo, che utilizzando consulenze tecniche tra le più prestí-
giose si propone di intervenire in grandi progetti produttivi e di terziario a livello nazionale e internazionale.
A Milano, il 17 maggio, l'Assemblea di bilancio del CCPL Il CCPL, uno dei più importanti consorzi nazionali della Lega nel settore delle costruzioni, tiene a Milanofiori, il 17 e 18 maggio la sua assemblea di bilancio. Il CCPL è una delle principali aziende del settore in Italia: fattura circa 300 miliardi l'anno e associa 103 cooperative in Lombardia, Emilia, Toscana, Ligu-
1111111~irmaa~d~rei La vendetta di Bava Beccaris: il cooperatore condannato
"L'Ancora" un negozio di alimentari con una storia alle spalle
La Cooperativa Edificatrice Níguarda era nata da poco quando Milano fu scossa dai moti popolari del maggio del 1898e dalla violenta repressione di Bava Beccaris. Ci furono oltre 250 morti, centinaia e centinaia di feriti. Quali promotori della rivolta furono processati e condannati ventiquattro uomini. tra i quali i "giornalisti" don Albertario, Paolo Valera e Carlo Romussi. Tra gli altri il figlio di un ufficiale di Garibaldi. il commerciante Achille Ghiglione. Era uno dei 39 fondatori della cooperativa. Oggi al nome di Ghiglione sono intitolati il grande complesso realizzato dall'Edificatrice, in via Adriatico,c un circolo culturale niguardese. Questi omaggi egli se li é guadagnati non soltanto per quella specie di medaglia a] valore proletaria che fu la condanna del '98, ma soprattutto per la sua opera di animatore nell'ambito
della cooperativa. Per sua iniziativa sorsero la Biblioteca sociale "Corio" e la Cooperativa di consumo "L'Ancora". Un altro complesso residenziale della Edificatrice ha più recentemente preso il nome di Attilio Cattaneo, che, dopo gli anni di discriminazione subiti per la sua fede socialista sotto il fascismo, fu il primo presidente della cooperativa dopo la caduta del regime, il 25 luglio 1943. Chigliene e Cattanco: due nomi che non troverete nei libri di storia, ma che rappresentano le centinaia di uomini e donne che "hanno fatto" il movimento cooperativo.
Dal ceppo della edificatrice, nel 1901. nasceva la cooperativa di consumo 1"'Ancora". La storia della cooperazione di consumo niguardese si intreccia con il complesso del movimento cooperativo. riallacciando i fili di un'attività iniziata nel 1889 e brusamente interrotta dalla repressione del 1898. Dall'inizio del secolo Niguarda vede un Fiorire di spacci cooperativi e a quelli "rossi" delf"Ancora", fecero da contrappeso quelli "bianchi" dell'Unione cooperativa di Consumo. Nel dopoguerra l'"Ancora" si ripresentò con i suoi spacci e per molti anni essi rappresentarono un punto di sicuro riferimento per i cooperatori niguardesi, mantenendo viva la tradizione del movimento. Tuttavia anche per loro venne i] momento di adeguarsi ai tempi che mutavano con impressionante rapidità nel settore della distribuzione.
incredibile diecine, centinaia di soldati in uniforme. Si roves-chlano lungo i terrapieni, con i loro tascapani. con i loro zaini. con qualche povera valigia di fibra. Poi si disperdono nei cortili delle case di periferia, nelle osterie. Pari ceretalOabiti "borghesi". Qualcuno • è disposto anche a pagare o a offrire qualcosa in cambio. Ma i milanesi, pia' con i loro "guardaroba" stremati dalle restrizioni di oltre tre anni di guerra. non si fatino pregare. Dagli armadi e magari dalle soffitte escono vecchi capi d'abbigliamento di ogni genetr! uno spettacolo meraviglioso di solidarietà wnatta e patriottica. Assisto all'arrivo di un'altra ondata di sbandati. Sono in mezzo a loro nel cortile della vecchia casa di ringhiera dove sono nato, lungo la ferrovia. E appunto dalle ringhiere piovono vecchie giacche, pantaloni. camicie, scarpe rotte ma ancora usufruibili. Il Bertelli, il Fumagaili, il Bianchi, il Massera, il Ceresa, ora sono 5 nelle case vicine alar raccolta di
altri indumenti. Quelli offerti qui, sono ormai ins-ufficienii. Intanto i soldati che hanno racitriolato qualcosa di adattabile, si ammucchiano sotto la tettoia del grande lavatoio comune in 'bado al cortile. Per candnarsi si spogliano in promiscuità, senza problemi.
pantaloni, fasce, giubbe, roni, pantere, pezze da piedi. zaini. Una mezza • iaeria in-
"Non c'è un posto un po' appartato per favore?" La doniatula la rivolge a mia madre un timido tenentino dalla divisa impeccabile di ufficiale del Regio Esercito. Anche lui ha il problema di lasciare al più presto zmimilbrtne ormai troppo pericolosa. Non dopo qualche esitazione. Mia litacire lo fa accomodare nel nostro retrobottega: una stanza a metà tra il magazzino e uno studiolo, con l'ottomana e la mia scrivania di studentino. Nel grande trambusto, per qualche tempo nessuno più pensa al giovante tenente. Ora, dentro il lavatoio del cortile non c'è più nessuno: è rimasto soltanto un gran mucchio di panni militari:
Fu così che anche ImAncord''. perché la cooperazione di consumo producesse un ulteriore sviluppo, partecipò a quel processo di fusioni che contribuì negli anni settanta alla nascita dell'Unicoop Lombardia: una scelta che faceva uscire di scena un soggetto locale per potenziarne uno a più grande dimensione. Per molti anni, dopo l'unificazione, Niguarda fu sprovvista di un negozio cooperativo. Per cancellare questo neo, un vero controsenso in un rione così ricco di tradizioni, l'Unicoop Lombardia riuscì ad acquisire dalla concorrenza nel 1980, la struttura che dà ora vita al supermecato di Via Ornato. ncora", all'Unicoop Lombardia, oggi si è giunti alla Coop Lombardia, la nuova, grande cooperativa regionale di consumo. Guardando indietro, ai primi del secolo, la strada percorsa è stata tanta e tutta costellata di sacrifici e di lotte. Ma se ancora oggi Niguarda è a Milano un po' la culla della cooperazione questo è dovuto alla volontà di chi, in passato, non ha mai ceduto e non ha mai smesso di credere nei valori che fanno della cooperazione un modo dì vivere insieme veramente diverso e a "misura d'uomo".
Un non senso: continuano ad aumentare i negozi al dettaglio
Contrariamente alle aspettative di quanti da anni si battono per una sua riforma che superi l'attuale polverizzazione. il sistema distributivo italiano sembra proseguire su una strada che, in questo campo, lo allontana dal resto d'Europa. Dalla Relazione generale sulla situazione economica del paese presentata dal governo al Parlamento si viene a sapere infatti che nel 1983 la rete distributiva
SOMI2ia.
Torno al retrobottega. Sparito l'ospite, insalutato, sorto rimasti i suoi... riconti. Due bellissimi pigiami di seta, qualche camicia, qualche effetto personale. Roba bella. di lusso che 111i ferrò comodo. Poi, a terra, alcuni biscotti ed una gavetta piena di marmellata. "Guarda un po', si trattava bene il giovanotto" penso tra me. "Ma scappare con la marmellata, poi!" Sollevo la gavetta. deciso a buttarne il conten uto: "Ma che peso! Qui c'è qualcosa di strano". Rovescio il tutto e, adagiata sul fondo, che ti trovo? Una pistola Beretta ed 9 con Wn car'ic'atore di riserva e alcune pallottole! Fu così • che conquistai senza lotta quella che più tardi doveva essere la mia prima pistola di giovane combattente per la libertà. Ambrogio Vaghi
ria. Piemonte, Basilicata per un totale di 7.300 soci-lavoratori. I.a scelta di Milano come sede dell'Assemblea di bilancio testimonia dell'interesse per il mercato lombardo dí questo consorzio emiliano che in I mnibardia opera in collaborazione con il consorzio regionale tra cooperative di costruzione lombardo, il Virgilio.
Fucilazione di partigiani a Varese.
italiana è cresciuta del 3 percento e soprattutto nel settore del dettaglio. Siamo ancora lontani dunque da quella razionalizzazione del sistema che da anni la Coop. unitamente alla grande distribuzione. richiede con forza. A farne le spese. ancora una volta. sono i consumatori che anche per colpa di imprevidenti legislatori. vedono sempre più eroso loro potere d'acquisto.
Gli Yanomami, una popolazione brasiliana che l'immane macchina della "civilizza materiale di queste pagine dedicate a squarciare il silenzio impenetrabile mantenuto sinora su un genocidio in atto, ci è stato fornito dal
"Gruppo di appoggio agli Yanomami" che ringraziamo per la collaborazione. Chi volesse mettersi in contatto con questa organizzazione può scrivere a questo indirizzo: "Gruppo di appoggio agli Yanomami „ presso Paola Fiorio Celia, via De Amicis, 14 - 13051 Biella Chiavazza, tel. 015/29157.
Rumperre silllenzje e, injiffere-Azzi. Da quasi vent'anni Carlo Za•quini vive in A mazzonia, in uno degli uhinn angoli del globo rinumi itwoi narninat i é, n'esplorati. L un missionario. ma di un genere del tutto particolare: antropologo, conferenziere. vestito sempre in borghese ha scelto di dedicare la sua vita alla causa cii un popolo dal tion ?e esotico e per noi europei s•ono.vciulo: }ammutini. Questo popolo è ora in via di estinzione cro•efisso dal contatto ('011 1 bianchi "civilizzatori" e coloni: atoni che .sui territori degli indios hanno deciso di avviare i lavori di costruzione di una grande strada, la "perimetrale", che dovrebbe attraversare la foresta amazzonica. Oltre ai loro bagagli, alle loro abitudini, i bianchi hanno portato in regalo agli Yanomami qualcosa che loro non conoscevano: raffreddori, varicella, morbillo edaltre numerose malattie. Gli Yanornami privi di sistema immunnario, hanno cominciato a morire e Carlo Zacquini si è impegnato e si sta impegnando perché questo massacro silenzioso abbia termine. Di passaggio dall'Italia ha cercato di sollevare l'attenzione dell'opinione pubblica su questo genocidio e si è rivolto, fit gli altri, anche alla Coop Lombardia ed al nostro giornale. Mercoledì il aprile il circolo "Rondò 80" di Sesto San Giol'anni era stipato da oltre cento persone che hanno assistito con molta attenzione allo stupendo audiovisivo che Zacquini ha realizzato con mezzi di fortuna ed hanno ascoltato dalla voce di questo testimone frammenti di storia, di cultura vanomatni unitamente al loro probabile tragico destino. Sono riaffiorate nella memoria dei presenti immagini di altri popoli: i pellerossa d'America, i neri d'Africa, civiltà e culture di-
strune da una macchina di 'progresso", sempre indifferente e cinica nei confronti cli patrinumi culturali che non potessero essere trasformati in merce o in prolini. "Quale consumo" ha organizzato questa conferenza come primo, modesto contributo per .sensibili rare i propri .soci e l'opinione pubblica su un problema dirompente. Certo ora non ci fermeremo e la nostra solidarietà ed il nostro appoggio sanino(' senppre più concreti. Ala a gaulicare dal prin2o test di Sesto San Giovanni l'obiettivo è stato centrato. Tutti i partecipanti alla conferenza hanno compilato una cartolina clw chiede giustizia per gli }anonuinn e sulla qual• era stampato un indirirro, quello di Sandro Pettini. Ancora una volta, a lui il comitato di appoggio agli }anomami si rivolge per ottenere e
giustizia. E proprio con questo spirito, quello della giustizia, Che anche il nostro giornale ha inteso ecl intende dare un contributo di informazione perché cresca sul problema Yanomami la coscienza di lutti e perché si levi una • iama protesta contro questo nuovo genocidio che rischia di cancellare dalla terra una cultura ed un popolo. Anche questa è una battaglia per quel progresso e quella società, rispettosa dei bisogni di tutti, in cui la Coop è da sempre impegnata,
Daniele Moltrasio
cau st
Gli Yanomami sono uno degli ultimi grandi gruppi indigeni brasiliani che ancora vivono secondo i loro modelli culturali tradizionali. Essi sono considerati come uno dei gruppi etnici più antichi della America del Sud. Dati ematologici recenti dimostrano che essi non sono geneticamente omologabili con nessuna altra etnia indigena in tutta l'Amazzonia. Tuttavia, dal 1974 in poi i bianchi invasori stanno compromettendo in modo diretto ed immediato la loro sopravvivenza fisica e culturale. Soltanto misure efficaci prese tempestivamente possono preservarli dal disastro, che già in passato ha colpito tanti altri popoli indigeni. Presentiamo in ordine cronologico gli aspetti più significativi del contatto brutale degli Yanomami con la società che li accerchia:
Tipico nucleo di abitazioni (vista dall'alto) che forma un villaggio Amothautheri. A destra giovane indio arrampicato per prendere le banane lasciate a maturare e, sopra, un volto di donna Wakathautheri.
1974
La strada Perimetrale Nord
(BR 210) taglia per la lunghezza di Km. 225 il sud del territorio Yanomami nel territorio federale di Roraima. n Lungo i primi cento kilometri, 13 villaggi furono praticamente ridotti ad alcuni
piccoli nuclei di sopravvissuti, come conseguenza del contatto con Ie équipes di lavoratori della società appaltatrice. Queste maestranze erano generalmente assunte senza alcun controllo medico. Gli Indios superstiti sono ora ridotti ad 8 piccoli gruppi famigliari, affamati ed ammalati, che vagano nelle immediate vicinanze della strada; innumerevoli furono i casi di tubercolosi e di malattie veneree.
ne" sta uccidendo silenziosamente
Le foto che illustrano queste pagine sono di Carlo Zacquini
Carne vtive cipuesiLo popollo glift fint;os
CE esperit saglecidarpo liz eirewitorile df un pazza rdspettzto e pli-oeUa peri' k Iofce supuvvfvenza.
Gli Indios Yanomami occupano tradizionalmente una vasta area di foresta tropicale nella regione di frontiera tra il Brasile e il Venezuela. In Brasile vivono dispersi in almeno 203 abitazioni; gli abitanti sono circa 8400. In Venezuela sono dai 10 ai 12.000. indiscussa l'occupazione dell'area in cui oggi vivono in modo continuo fin da tempi remoti: già nel 1787 è registrata la loro presenza dalla Commissione portoghese dei Confini. Gli Yanomami praticano un nomadismo intermittente. L'esercizio delle loro attività economiche richiede aree molto vaste. In effetti i gruppi ed anche l'insieme di gruppi locali intrecciano fra di loro una fitta rete di interscambio che ha come scopi primari lo scambio di beni e le alleanze matrimoniali. Inoltre l'esercizio di una agricoltura a regime di rotazione periodica e di una caccia, pesca e raccolta, che per loro natura esigono migrazioni costanti, impone l'utilizzazione di aree considerevolmente distese, per permettere il rinnovamento delle terre e del potenziale della fauna e della flora.
00 Strada da terminare Strada perimetrale Nord BR 210 Area parco proposta 1979
AREA YANOMAM1 in Brasile
0 00 c
O°
Li-Doe 000000ooc
llndios in Brasile
5.000.000 1.000.000 220.000
Bianchi in Brasile 0 4.000.000 120.000.000
Anno
1500 1800 1980
Rio Branco
Venezuela
moc000 o0 000
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1975/1976 La scoperta di minerali nella regione provocò una vera corsa alla cassiterite (biossidio di stagno), nella "Serra das Surucucus" (Roraima). Oltre 500 "garimpeiros" (singoli avventurieri) invasero il territorio yanomami causando una situazione grave come quella che si verificò al sud del territorio con la costruzione della BR 210. L'esistenza del "garimpo" (miniera) nella regione provocò conflitti fisici tra Indios e "garimpeiros", venendo ad aggravare ulteriormente la situazione. Missionari che operavano nella zona denunciarono l'assassinio di Indios che si ostinavano a rimanere nella regione del garimpo". Queste violenze convinsero le autorità federali ad intervenire ordinando la sospensione dello sfruttamento minerario nell'area indigena e, di conseguenza, l'evacuazione dalla regione. Tuttavia, contemporaneamente, le stesse autorità prendevano in esame progetti di ricerche da
guardia dei diritti e dell'autonomia degli Indios, nel rispetto della loro cultura e dell'ecologia del loro territorio. E in ogni caso l'unica alternativa che possa
della terra da parte degli Yanomami. Gli esperti di varie organizzazioni stanno sollecitando da oltre 15 anni la creazione di un Parco Indigeno Yanomami. Questa, pur non essendo la soluzione ideale del problema, è però realisticamente la migliore forma possibile prevista dalla legge brasiliana di salva-
garantire la sopravvivenza di questo piccolo popolo.
parte di grandi gruppi economici interessati ad instaurarsi nella zona.
1977 (ad oggi) L'occupazione economica delle terre yanomami è continuata in forme differenti, promosse talvolta dallo stesso governo. Nel 1982 il ministro degli Interni ha dichiarato interdetta un'area di 7.700.000 ha. come "area di studio": provvedimento tuttavia provvisorio con un'importanza molto relativa e che non è mai stato rispettato. Recenti iniziative del governo brasiliano dimostrano che, invece di far rispettare le leggi già esistenti tendono a modificarle per renderle più complesse e di più difficile applicazione, a scapito degli Indios. Nell'ottobre scorso il Presidente della Repubblica brasiliana ha emesso un decreto con il quale facilita ancora di più l'invasione di terre indigene per l'estrazione di minerali, anche nel cuore dell'area yanomami, dove vivono almeno 4.000 Indios senza contatto con i bianchi. Questo può essere l'inizio della fine del popolo Yanomami, come è stato ampiamente dimostrato da iniziative simili prese in passato.
Brasile
Dal 1969 in poi numerose proposte e sollecitazioni sono state presentate al governo brasiliano perché venga riconosciuto e protetto il diritto al possesso
Ì7-11kiet n All'altezza del km. 195, nei tre anni susseguenti alla costruzione della strada due epidemie di morbillo uccisero circa 80 Yanomami e i casi di malattie infettive che colpirono gli Indios ebbero un aumento dell'800 per cento.
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Cinque secoli dfi "dominazilane 1fiSnini"
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Sulla palma a raccogliere i frutti.
Fino ad ora ci sono state solo innumerevoli promesse e rinvii. Chi conosce e lotta da anni per questo problema si sente umiliato ed impotente di fronte a questa situazione che ci può rendere partecipi di un ennesimo genocidio.
11111111111~11111
L'andamento 1983 di tre Coop diventate una sola
È tempo di bilanci e il bilancio, sii sa, è il modo di giudicare con cifre innopugnabili, ragionamenti e conclusioni, l'andamento di un anno. Nel caso della Coop il bilancio non è solo un modo di sapere se le cose sono andate bene o male, ma esso serve anche ai soci per giudicare lo stato di salute della "propria" azienda, quella cui ha dato fiducia. Per la Coop Lombardia il bilancio 1983 è ancora un bilancio di aziende divise dal momento che l'unificazione tra Unicoop, Unione Cooperativa di Cremona e Consorzio di Pieve Emanuele è diventata operante solo dal 1" Gennaio 1984. Ma ovviamente qui si danno i dati delle tre aziende in termini analitici, ma insieme in cifre complessive, per facilitare una visione generale.
o
Le,Hi (Lollirc, Stato patrimoniale consolidato al 1/1/84 (in milioni) Attivo
oda
%AL
Conto Economico (in milioni)
Passivo e Netto
Cassa e Banche Impieghi a breve Effetti attivi Clienti Crediti diversi Riman. Merci
29.644 10.715 5.551 1.261 7.384 11625
Tot. Att. Correnti
68.180
Terreni Fabbricati Impianti e Attrezzature Partec. e Cauz.
466 25.589 13.943 541
Immobilizzazioni
40.539
Totale Attività
1 Og_7 19
Debito fornitori
38.841
Debiti diversi Prestito soci
6.488 27.474
Mutui Fondi Ammort. e Acoanton.
3.804 15.180
Totale passività
91.787
Capitale e Riserva Utile esercizio 1983
10.982 5.950
Tot. Patrimonio Netto
16.932
Tot. Passività e Netto
108.719
PRESTITO (in milioni) 1981
ex Consorzio di Pieve Emanuele + 191.651
ex Unicoop Lornb. + 133.304
ex U.C.C. + 60.635
Margine Lordo Lavoro Affitti Enel Ammortamenti Altri costi diretti Costi indiretti
+ 22.557 13.734 1.148 869 739 1.599 1.558
9.939 6.666 307 392 311 753 777
Risultato Commerciale Altre Gestioni Imposte e tasse
+ 2.910 + 1.752 85
+
733 579 13
+
537 720 109
Utile Esercizio 83
+ 4.577
+ 1.299
+
74
Vendite
9.786 5.711 800 241 765 2.806
NUMERO SOCI PRESTATORI 1982
1983
25.000
20.000
15.000
10.000 0~~1111111,-
..~11>
La. gestione cornmerreizie Le vendite sia per l'area di Cremona che per quella dell'Unicoop Lombardia hanno avuto un andamento positivo recuperando complessivamente l'inflazione e nel caso dell'ex Unicoop acquisendo nuove quote di mercato il che ci conforta in quanto è la migliore conferma che i consumatori sono soddisfatti del livello di servizio e di prezzo che la Coop offre loro e ci ripagano nel migliore dei modi possibili, accordandoci la loro preferenza e la loro fiducia. In questa gestione tre erano i principali obbiettivi: 1" praticare una politica commerciale ancora più aggressiva, cioè diminuire i prezzi, ed infatti il margine lordo cala di circa un punto rispetto al 1982:
2" ridurre al massimo gli sprechi e migliorare la nostra organizzazione, ed anche qui va messo in evidenza che gli ammanchi inventariali sono notevolmente diminuiti mentre i costi si mantengono quasi sempre sugli stessi livelli percentuali dell'anno precedente ed in alcuni casi addirittura migliorano, nonostante la generale tendenza inflattiva. Questo vale sia per le due cooperative che per il magazzino, 3° garantire comunque alla Cooperativa un risultato finale congruo capace di farci guardare con sufficiente tranquillità agli importanti appuntamenti di sviluppo che ci attendono_ Si può pertanto affermare tranquillamente che se è vero che bisogna sempre lavorare per migliorare, nel 1983 abbiamo comunque raggiunto gli obbiettivi clic assieme ci eravamo dati quanto discutemmo il preventivo.
La gestione finanziaTi1 e immobilbre
+ prestito d Sod finalluriamenti = svfluppo
Anche da questo punto di vista si registra un netto miglioramento rispetto all'esercizio precedente. Il buon andamento del prestito sociale, l'aumento dell'autofinanziamento aziendale, uniti ad un maggior impegno nel gestire le risorse liquide anche temporanee sfruttando al
In questa formuletta è riassunta tutta la strategia della nostra cooperativa. Noi vogliamo svilupparci il più rapidamente possibile ma con tutte le garanzie del caso. Ecco perché le risorse destinabili agli investimenti non possono che essere la risultante del mixaggio ottimale tra le risorse proprie dell'impresa (autofinanziamento), e l'apporto del
massimo i canali intercooperativi. ci hanno permesso di chiudere positivamente anche questa gestione che contribuisce in modo determinante al risultato netto d'esercizio pur avendo garantito la massima retribuzione possibile ai nostri soci prestatori.
prestito da Soci che rimane comunque sempre determinante ed indispensabile, tanto più che sui finanziamenti purtroppo possiamo contare molto ma molto poco, preoccupandoci però di mantenere sempre quell'ottimale equilibrio patrimoniale che abbiamo raggiunto e che non vogliamo assolutamente disperder-e.
La. situatale attnirmataie Pur avendo realizzato notevoli investimenti, si ricordino i nuovi negozi di Vigevano e Bareggio, il completamento del magazzino di Pieve, la completa ristrutturazione del negozio di Conio, si registra un notevole aumento della disponibilità media di tesoreria tanto da poter considerare completamente a vista il prestito da Soci. I valori patrimoniali aumentano
per i nuovi investimenti fatti e per l'applicazione della legge Visentini sulle rivalutazioni, ma si mantengono sempre largamente al di sotto dei valori prudenziali di mercato, mentre i fondi di ammortamento e accantonamento beneficiano sia del fondo derivante sempre dalla Visentini bis sia di quote di ammortamenti ai valori massimi consentiti ed in qualche caso anche anticipati.
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Como e il suo lago sono mete tradizionali delle gite domenicali e del turismo a medio raggio; ma accanto ai monumenti più noti della città lariana e delle sponde lacustri, esistono zone ancora relativamente poco conosciute, che nascondono inaspettate sorprese, monumenti ricchi di storia e ambienti naturali ancora intatti.
Cosa vedere Un buon punto di partenza per una visita ai centri principali dell'alto Lario è Gravedona, raggiungibile sia in auto lungo la strada Regina (ma attenzione al traffico domenicale) sia in battello o in aliscafo da Como. A Gravedona si possono vedere la chiesa di S. Maria del Tiglio, uno dei principali esempi del romanico comasco, e la chiesa di S. Maria delle Grazie, detta il Convento. Nella prima è particolarmente significativa l'architettura: presenta infatti una pianta complessa, quadrata con absidi su tre lati e campanile sul quarto, dove è anche l'ingresso; anche l'interno è assai significativo con loggiati a mezza altezza sulle pareti ed alcuni antichi af-
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freschi. Nella seconda l'elemento predominante è quello pittorico: contiene infatti alcuni cicli tra i più importanti della pittura lombarda del Quattro-Cinquecento, particolarmente pregevoli quelli dedicati alle storie di S. Giovanni e di S. Antonio Abate attribuiti a Sigismondo de Magistris. A Grayedona, sulle rive del lago, si innalza la mole del Palazzo Gallia. grande villa seicentesca con quattro torri sugli angoli. Da Gravedona si diparte la strada che risale la valle del torrente Liro; qui si possono fare alcune soste particolarmente significative per l'arte, ma tutta la valle vale la pena di essere percorsa anche per l'ambiente. solo in qualche punto degradato da interventi moderni. A Pegiio, il primo paese della valle. merita una visita la chiesa di S. Eusehio, decorata in epoca
barocca; al suo interno vi sono affreschi del Fiammenghino (XVII secolo), del Caracciolo da Vercana e di Giovan Battista Rodriguez (XVIII secolo). Dal sagrato, aperto con un portico verso la valle si gode una splendido panorama su tutto l'alto Lario. Proseguendo in una diramazione laterale della valle si giunge a Livo; poco fuori dal paese, accanto al vecchio, suggestivo cimitero. sorge la chiesa quattrocentesca di S. Giacomo: al suo interno vi sono numerosi affreschi votivi. per la maggior parte cinquecenteschi. Sulla via del ritorno verso Gravedona, si può fare una sosta ad Argcsio, piccola Frazione di Peglio, dove un gruppo di case rustiche reca un grande affresco seicentesco, o a S. Carlo, frazione di Gravedona, da dove si gode un buon panorama.
In Italia
L'ambiente naturale
Dove mangiare
Soggiorni speciali sull'Adriatico
Lungo la valle del Liro non mancano le occasioni per apprezzare un ambiente montano ancora intatto. Un breve sentiero conduce a S. Pietro in Costa, piccola chiesetta a picco sul torrente sottostante; per arrivarci si attraversa un bei bosco di conifere: per chi voglia cimentarsi in escursioni più lunghe c'è il sentiero che da Livo conduce prima al Santuario della Madonna dì Livo, poi all'alpeggio di Baggio, per finire al lago Darengo e alla Capanna Como; ma questo itinerario necessita un'intera giornata e meriterebbe quindi un discorso a sé. l luoghi per una pausa riposante sono innumerevoli, cosi come gli agglomerati di vecchie case rustiche, notevoli esempi di insediamenti umani che convivono con il paesaggio circostante.
In quasi tutti i paesi vi sono piccole trattorie dove si può mangiare bene e a buon mercato; se poi si cerca qualcosa di particolare si può attendere l'occasione propizia, recandosi in alto Lario in coincidenza con la Sagra dei Crotti di Stazzona (paese sopra Dongo a poca distanza da Gravedona). I crotti sono cantine scavate nella roccia particolarmente adatti alla conservazione di formaggi e salame di produzione locale: non mancano di vino, polenta taragna e carni in umido. La Sagra dei Crotti di Stazzona si tiene ogni anno (28 luglio, 12 agosto): specialità culinarie, qualche danza e maggiore vivacità sono garantite soprattutto nelle sere di sabato e le domeniche.
Velista 'forza etle easì' p Gli hobbies a volte nascono per caso e in modo strano. Fino a quasi quarant'anni, non mi ero mai interessato alla vela. Eppure non ero proprio estraneo al suo ambiente. Ma cinque anni all'istituto nautico di Genova a studiar vele. venti, andature, alberi e pennoni, e poi altri dieci a solcar mari come ufficiale di coperta su navi mercantili, non avevano mai suscitato un vero interesse per la vela. Anzi. Quando a volte, magari durante le burrasche, mi capitava dall'alto di grosse navi di incontrare qualche guscio di noce a vela, sballottato da onde due volte più grand i di lui, mi domandavo quale passione potesse spingere gli uomini a correre quei rischi ed a sopportare quei disagi.
Poi un giorno, per divertie, al mare i bambini, ho comperato un barchino usato, che poteva anche issare una vela, e mezz'ora dopo. finalmente domato, il recalcitrante barchino si lasciava portare dal vento dove volevo io. Quello che più colpisce. le prime volte in vela d'estate, è il silenzio ed il senso di pace che immediatamente si spande anche "dentro" il velista, sciogliendo le tensioni che senza più saperlo si teneva in corpo, per via del lavoro, della vita in mezzo a troppa gente, e per tante altre diavolerie e preoccupazioni. Si riscopre il piacere dolcissimo di sentirsi immerso nella e parte della natura; una verità elementare che la nostra vita, cosi poco
Sesto. "Togli iI grigio metti il i lriore" Alla presenza di oltre un centinaio di invitati il presidente della Coop Lombardia Vaghi e la signora Testa, dell'Associazione genitori, hanno presentato il concorso rivolto alle scuole sestesi denominato "Togli il grigio metti il colore - la natura ha bisogno del tuo amore". 1 ragazzi di Sesto sono chiamati quest'anno ad esprimere la loro fantasia e la loro creatività attraverso l'obbiettivo della macchina fotografica, per cogliere quegli aspetti. quegli scorci della loro realtà cittadina che possano far riflettere sui tema della difesa dell'ambiente. Le fotografie dei ragazzi sono pervenute presso la segreteria della manifestazione, al supermercato Coop di viale Marelli, tino al 12 maggio ed ora sono in esposizione presso lo stesso supermercato. 1127 maggio al termine della tradizionale - Marcia della partecipazione" le scuole sestesi partecipanti al concorso verranno premiate con doni offerti dalla Coop Lombardia che ancora una volta si caratterizza per Ie finalità didattiche e culturali. A tutte le scuole verrà infatti offerto un abbonamento annuale alla rivista "Airone" ed un premio speciale alla scuola con il più alto numero di partecipanti. Va infine sottolineato il patrocinio del Comune alla manifestazione che è divenuta ormai un appuntamento particolarmente vivace e simpatico
umana, quasi sempre ci toglie. Ben presto la vela rivela molti altri aspetti. I.i si scopre un po' per volta quando si prova ad uscire con vento teso, col mare che si alza, e ci si trova a fronteggiare le forze della natura, a volte violente, solo col proprio coraggio e la propria intelligenza. Questo entusiasmante campo di prova, pian piano forgia il carattere del velista e gli conferisce serenità, coraggio ed anche rispetto, ammirazione ed amore per la natura. Mi auguro che molti giovani, sentano il fascino di queste esperienze. Oltretutto non è vero che la vela sia uno sport per soli benestanti. La cooperazione può Fare miracoli anche in questo campo. Dopo le prime espe-
tra amministratori, insegnanti, genitori e cooperatori. Ci auguriamo che anche quest'anno la partecipazione sia alta e auguriamo buon lavoro ai soci di Sesto, impegnati nell'organizzare l'arredo del negozio con le fotografie e la presenza della Coop alla 'Marcia della partecipazione".
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eaSe rienze su piccole derive, con altri 25 soci appassionati di vela, ho costituito una cooperativa ed ora abbiamo un cabinato comodo, con sei cuccette, la cucina, i serviz i ecc. Il primo viaggio è stato il giro d'Italia in vela, fatto alla fine dell'inverno, con condizioni di vento e di mare talvolta difficili. Un'esperienza bellissima. Se a qualcuno interessa, se vuoi provare, se vuole altre notizie, se Fa parte di gruppi cui potrebbe piacere avere rapporti con noi, mi scriva o mi telefoni; mi fa sempre piacere parlarne con nuovi appassionati. Magari se ne parla a bordo, Giacomo della sezione Soci di Vigevano
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Rho. Educazione alimentare a scuola
di ni della società sportiva Genivoltese che è stato premiato al termine della gara dai consiglieri della Coop Lombardia Zucchell i c Poli.
Presso la scuola media Bonecchi di Rho si è tenuto un breve ciclo di lezioni sull'educazione alimentare tenuto da alcuni nostri esperti. Come al solito vivo l'interesse suscitato dalle animazioni, in particolare quella sui coloranti.
1° Gennaio: 49.060 soci nella Coop Lombardia
Muggiò. III Trofeo Primo Casati Domenica 27 maggio a Muggiò si correrà la tradizionale gara intitolata a Primo Casati, primo presidente della ex Unicoop Lombardia. A questo appuntamento ciclistica interverranno numerosi atleti in rappresentanza di varie società ciclistiche che nell'arco dell'impegnativo percorso cercheranno di conquistare il trofeo messo in palio dalla Coop Lombardia.
Lodi. 5° Trofeo Coop Lombardia Si è svolto domenica I l marzo a Lodi il trofeo Coop. Lombardia gara ciclistica per dilettanti juniores sulla distanza di 110 km. La vittoria è toccata quest'anno a Fabio Manfre-
La nascita della Coop Lombardia ha significato. oltre la fusione di tre aziende, anche un'unica organizzazione sociale per tutte le sezioni soci. Dal gennaio 1984 infatti il numero dei soci effettivi ammonta a 49.001 unità, un'entità rilevante che rafforza la nostra cooperativa nel ruolo di azienda in espansione sul mercato regionale. Tuttavia l'unificazione non ha determinato dal punto di vista statistico significativi mutamenti nel profilo della nostra base sociale. 11 quadro complessivo della nuova società rispecchia infatti le tendenze già emerse nella fotografia della ex-Unicoop presentata sull'ultimo numero del giornale: aumento percentuale della presenza femminile e giovanile e un ingresso consistente di professioni tradizionalmente assenti dalla nostra base. L'espansione della nostra base sociale tenderà certamente a dare un volto diversoalla cooperativa e a creare nuovi bisogni ed aspettative tra i nuovi soci. Per questo motivo va ribadito il nostro impegno nella programmazione dell'attività sociale per rispondere con sufficiente tempestività ed efficacia alle esigenze emergenti.
programma della Lega per l'acquisto dell'abitazione
Lidia sommi
sparmi nicasa Cooperative di abitazione e Unipol hanno studiato un sistema per procurarsi l'anticipo necessario da pagare per poter avere l'appartamento
Ecco come funziona il programma Unicasa Supponiamo che i coniugi Rossi decidano di acquistare una casa unendosi a una cooperativa di abitazione che partecipa al programma Unicasa. Si rivolgono alla cooperativa, scelgono l'alloggio adatto alle loro esigenze e studiano insieme con la cooperativa il piano di finanziamento più conveniente alle loro capacità di risparmio e alle loro prospettive. Uno dei caratteri più interessanti della formula Unicasa è proprio la flessibilità e gradualità possibili: sono i coniugi Rossi che determinano il livello di risparmio annuo che possono
rione e costi L'inflazione e l'aumento dei costi di costruzione hanno prodotto in questi ultimi anni un nuovo ostacolo all'accesso alla proprietà della casa per gran parte dei cittadini che vivono di un lavoro a reddito .1-isso: come procurarsi l'anti•ipo necessario per acquistare una casa, anticipo che ormai è nell'ordine dei SO I 60 milioni. Da un paio di anni le cooperative di abitazione della Lega c•erravano soluzioni a questo problema: tra le diverse proposte elaborate anche dalle cooperative lombarde (fondi di investimento, leasing, ecc.), quella formidata in collaborazione con l'Unipol è situraneme la più interessante. Lo stnanento utilizzato - quello di una speciale polizza vita combina diversi vantaggi per il risparmiatore: la copertura assicurativa innanzi tutto, la deducibilità fiscale, l'alto rendimento. I vantaggi, per le cooperative ili
abitazione clic aderiscono al programma, sono una maggior autonwnia dai circuiti bancari e la possibilità di una programmazione autonoma, al di /icori dei meccanismi dell'edilizia agevolata con Jim& pubblici. Nel programma Unicasa la cooperativa gioca un ruolo molto importante rame sub-agente UNI POL e provvede direttamente alla stipula delle polizze e all'incasso dei premi. Con questo nuovo canale di linanzianienti le cooperative di abitazione della Lega sono oggi in grado di offrire un nuovo servizio. unico del genere in Italia, clic si affianca agli altri tradizionali già offerti e che consente di coinvolgere nuovi soci interessati ad avere una casa o semplicemente a tutelare adeguatamente il proprio risparmio. La formula Unicasa continua in forme moderne la tradizione mutualistica del movimento cooperativo.
La puma fase Un esempio I coniugi Rossi hanno già accantonato una certa quota di risparmio (l0 milioni) da investire nell'acquisto della casa. Stipulano con l'Unipol e la Cooperativa di abitazione scelta una polizza della durata minima di cinque anni che prevede questi versamenti: — 10 milioni in un'unica soluzione — un versamento mensile pro capite (con l'accensione di due distinte polizze-vita) di 200.000 lire man mano crescente fino a 315.000 mensili al quinto anno. Alla fine del quinto anno i coniugi Rossi hanno a disposizione un capitale di 61.2[9.319. Per di più in questi anni hanno dedotto i premi pagati dalla denuncia dei redditi fino a 2.500.000 ciascuno e sono stati garantiti da una polizza vita proporzionale al risparmio ver-
sato. Alla fine del quinto anno, i coniugi Rossi hanno così a disposizione il capitale da anticipare per l'acquisto della casa. Se nel frattempo avranno risolto in diverso modo il problema della casa, possono ritirare il loro capitale di 61.219.319 lire e avranno realizzato comunque un ottimo investimento.
L'alta redditività del programma è garantita dalla partecipazione agli utili della "Gestione Speciale Unicasa". Infatti tutti gli utili, sia quelli finanziari che quelli tecnici, vengono ripartiti tra i risparmiatori. Il Comitato di sorveglianza, costituito da rappresentanti dei risparmiatori e dell'Unipol, controlla che i fondi della Gestione siano impiegati nel modo più redditizio secondo le finalità del programma Unicasa.
Un altro esempio E anche possibile che i coniugi Rossi non abbiano risparmi già accumulati, ma (come accade ai giovani) abbiano qualche possibilità di risparmio e la prospettiva di un reddito da lavoro crescente. Allora studieranno con la Cooperativa e con Unipol la formula dì risparmio più adatta alle loro esigenze in modo da costituire, entro un determinato numero di anni, una quota di capitate da utilizzare per l'acquisto della casa. Come nel caso precedente, avranno per tutto il periodo della "prima fase" la possibilità di dedurre le quote versate dalla dichiarazione dei redditi e godranno di una copertura di polizza/vita proporzionale ai premi versati.
L seconda fase I coniugi Rossi utilizzano iI capitale per acquistare una casa della Cooperativa con la quale hanno stipulato la polizza Versato l'anticipo, ottengono dalla Cooperativa, tramite gli accordi stipulati dalPUnipol con diverse banche, un mutuo quindicennale che viene anch'esso rimborsato mediante un meccanismo di polizze assicurative. Il socio paga cioè gli interessi sul capitale mutuato e il premio della polizza come restituzione del mutuo. In cifre, ai valori attuali, per un mutuo di 40 milioni (da aggiungere ai 60 versati come anticipo) è necessaria una capacità di risparmio medio mensile di 600.000 per quindici anni. Il
meccanismo delle polizze (una peri primi cinque anni, una successiva per gli ultimi dieci anni) consente ai coniugi Rossi: ▪ di finanziare con il recupero fiscale dei primi cinque anni la polizza dei dieci anni successivi; E di realizzare nei dieci anni finali detrazioni fiscali che riducono il costo del mutuo; n di essere assicurati in caso di morte. In caso dì morte del socio, infatti, l'Unipol provvede a estinguere il mutuo. casto finale del mutuo stipulato dai signori Rossi (nell'esempio dei 40 milioni) sarà inferiore di circa 20 milioni rispetto a un mutua ordinario.
Dove in Lombardia Al programma UNICASA, appena avviato, hanno già dato la foro adesione le cooperative: Nuova casa (Comaredo/Milano) Nuova Cologno (Cologno Monzese/Milano) Garibaldina (San Giuliano/Milano) Lavoratori cernuschesi (Ce rn u.s co/ Milano) Vimercatese due (Vimercate/Milano) Unitaria Carpenedolo (Carpenedolo/Brescia) Popolare per la casa [Chiari/Brescia) Coop casa (Brescia) Auprema (Cinisello Balsamo/Milano) Verro (Milano) L'Associazione lombarda cooperative di abitazione sta inoltre selezionando i primi programmi che beneficieranno dei 50 miliardi di mutui già a disposizione. Responsabile del programma Unicasa per la Lombardia è Andrea Cigaina dell'ALCAb - tel. 02/2871121.
Brescia. Una forte squadra di pallavolo
Pattinag a rotelle abailmo
La Sezione Soci di Cinisello Balsamo ha stipulato un accordo con la locale associazione di pattinaggio a rotelle che da ora si chiamerà pertanto
accumulare per costituire Fantici_po da versare, la periodicità dei versamenti (mensili o annuali), la durata dell'impegno. E inoltre possibile scegliere tra versamenti costanti oppure crescenti nel tempo a seconda delle diverse esigenze. Anche nella 'seconda fase' quella cioè che segue l'acquisto della casa e serve a estinguere il mutuo, c'è la possibilità di scegliere tra diverse forme di pagamento. Si può, per esempio, posticipare inno a un massimo di cinque anni il versamento dei premi e pagare nel frattempo soltanto gli interessi sul capitale.
ASA Coop Lombardia ed è aderente all'Arci. Si tratta di uno sport molto diffuso nella città e che ha riscosso con questa squadra numerosi successi sia in campo regionale che nazionale. Tra i giovani campioncini (nella foto) segnaliamo Paola Marino campionessa italiana dei i 50e 500 metri. L'associazione è disponibile per qualche esibizione gratuita di "skating" in occasione di manifestazioni promosse dalla nostra sezione soci.
Da quasi ormai due anni i supermercati Coop di Brescia hanno un loro gruppo sportivo amatoriale, orientato prevalentemente, sull'attività della pallavolo. La squadra di pallavolo maschile, iscritta al Campionato Provinciale UISP '84, ha saputo raggiungere, in questo secondo anno di attività, risultati incoraggianti grazie al serio contributo e all'impegno manifestato da giocatori, allenatore e dirigenti. E anche in fase di promozione una
squadra di pallavolo femminile che, già da quest'autunno, sarà presente al l° Trofeo Supermercati COOP. Una proposta stimolante, questa, che sottolinea, ancora una volta, la sensibilità e la giusta considerazione che ha la Coop per lo sport, la cultura e il tempo libero in generale. Per il gruppo sportivo Maurizio Bresciani
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musica. bll-asingina
Attraverso l'arte di tre chitarristi, un viaggio nel cuore del samba brasiliano alla scoperta di una musica "diversa" e pur sempre universale.
1) Toquin 10 Il Brasile nella chitarra
2) VinSefius De Moraes e Toquinho Per vivere un grande amore
3) bio De PauDa Saudade do Brasil
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toquinho
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O amor cm paz - Manna Morena - Asa branca - La ragazza di l panerna - Volesse il cielo - Baehianinha - Panama - Vamos ehamar o vento - Barimbau - Chuva na praia de juqui - Samba de Orly - Chorando pra pixinguinha
Per vivere un grande amore - I:amore degli uomini - L'apprendista poeta - Una casetta e una donna - Fiore della notte - La disperazione della pietà - Bella Maria - 11 blues di Emmett - Io non sono mica nato ieri - La terra promessa - Testamento
Ecco un biscott per te 1 biscotti fanno parte della nostra storia alimentare e sono rappresentati nelle tradizioni gastronomiche regionali. Citiamo ad esempio, i herùvli veneziani, i •anturrini di Prato, le regole della Val d'Aosta, gli zuccherarli montanari di certe zone dell'Emilia, i turali' tipici delle Puglie, i .savoiardi piemontesi e così via. Oggi la maggior parte dei biscotti citati sono prodotti su scala industriale insieme a quelli più comuni. 11 biscotto 'fatto in casa" è raramente presente sul mercato e 1a sua sopravvivenza è affidata all'iniziativa di piccoli produttori artigianali che operano in aree commerciali strettissime.
Deve ser amor - Ponteio - Rosa Morena Nordeste Odeon - Upa Neguinho.
Informazioni Coop
Tud o se transformou - Sa mba em preludio - Sambou Sambou - Eva - A felicidadc.
Analisi media su 100 granniii di prodotto al mummie del rarrlézurnairrenro
Prezzo ai soci per i tre dischi L. 21.000 - Incisioni Fonit Cetra - Prenotazioni dal 28 maggio al 9 giugno
Ora c'è anche la serie dei biscotti Coop.: Biscotti petit, Biscotti farciti gusto cacao. Biscotti frollini, Biscotti novellini, Biscotti wafers. Ognuno ha la sua caratteristica, un gusto, un valore. Prendiamo i biscotti petit (nella foto la confezione). Ecco la scheda: Biscotti peli. In confezione da 250 e 500 gr. Ingredienti: farina tipo 0, zucchero, margarina, destrosio monoid rate. siero di latte in polvere, sale, proteine del latte, aromi naturali. Contenente lievito chimico (bicarbonato di sodio, bicarbonato di ammonio). Prodotto dalla General Biscuits Italia G. R. S.p.a.
proteine 7V( sali minerali I,29 umidità 1.3%
carboidrati 79%
Valore tvlarico•
grassi I1,5%
100 grammi di produrla larniVM11(1chra 447 calorie.
EI1 Pic=fge è servfito d'obbligo. Questa è la stagione in cui si pensa al mare e ai monti per le vacanze e alle attrezzature che rendono comodo il mangiare in giardino o su un prato durante le gite e i
soggiorni brevi. In alcuni supermercati Coop sono in vendita i perii indispensabili per una merenda sull'erba e cioè:
Ghiacciaia "Magnum" 1.26 (4 Elle-Style) 1.. 15.900. Colori: rosso, giallo, blu. Accumulatori termici a mattonella (4 Elle - Style): gr. 400, L. 700; gr. 800 L 900. Messi in frigorifero si caricano di freddo e mantengono le basse temperature molto a lungo.
Valigetta Pic - nic "Armonia", tavolo - I - 4 seggiole con schienale L 35.000 E il pic-nic è servito.
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Onngggo a Gara. -,enrea "Sui gradini salì Ignazio con tutta la sua morte addosso" Federico Garcia Lorca non ha nemmeno una tomba, ma il suo corpo è in fondo ad uno dei dirupi sinistri vicini a Virmar, otto chilometri dalla sua Granata:là in fondo tra i resti di un migliaio di altri cadaveri. In quei dintorni era nato (il 5 giugno 1898) questo poeta una delle voci più pure della poesia spagnola del '900, l'autore
Federico Garcia Lorca
di quel Pianto per lgnacio Sànchcz Majìas di cui all'inizio abbiamo riportato due versi. Arnoldo Foà incise quella poesia su un disco e fu
Disegno di Lorca: Amor
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un grosso successso all'inizio degli anni cinquanta. Era uno degli omaggi più alti aI ricordo del poeta fucilato nel 1936 per ordine del governatore civile di Granata allo scoppio della ribellione dei generali fascisti del futuro dittatore Franco_ Divenne, pur essendo una poesia d'autore, un simbolo dell'antifascismo, della guerra antifranchista. Sulla morte di Lorca il franchismo spagnolo sparse calunnie a piene mani fino a dire che si trattò di una vendetta tra omosessuali. Poi, poco per volta la verità si è fatta strada e l'ignominia della fucilazione di questo grande poeta è caduta giustamente sui suoi autori. Presentare queste poesie, sia scritte in una bella traduzione italiana, e il disco con la dizione di Foà è una stupenda occasione per riaccostarsi ad uno dei poeti più significativi del '900.
Tutte le poesie LOR
2 volumi Garzanti editore + un disco o cassetta con poesie recitate da Arnoido Foà incisione Fonit Cetra
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Servizio fotografico dello Studio Fotogramma
1" Maggio. Comincia il corteo.
Dentro il corteo
L
Miv-^a in piazza. H 1° Maggio continua
un
La festa e lo sport. A Sesto: sbandieratori e atlete