COSA CHIEDONO I CITTADINI E LE IMPRESE In questa sezione sono pubblicate alcune delle storie, dei problemi e dei suggerimenti pervenuti da cittadini e imprese nell'ambito della consultazione pubblica "100 procedure da semplificare". Quello che è riportato nelle pagine seguenti è solo una selezione a titolo esemplificativo. Si ricorda che la consultazione è aperta fino al 20 gennaio 2014 e che al termine saranno pubblicati un rapporto di sintesi e una graduatoria delle complicazioni più segnalate.
CITTADINI ADEMPIMENTI FISCALI Semplificare il pagamento delle tasse sulla casa “Nel 2014 al posto della TARES comparirà il TRISE, comprensivo di TARI (raccolta rifiuti) e TASI (servizi indivisibili). Ogni tassa ha la sua aliquota di pertinenza. Per la TASI, per fare un esempio, se ho capito bene, i comuni dovranno scegliere se fissarla al 3 per 1000 oppure a 30 cent. a mq, com'era prima, oppure all’1 per mille o 1 euro a mq, fermo restando che il tetto massimo non potrà superare l'aliquota massima IMU, più la maggiorazione, con esenzione per prime case catastalmente non di lusso, deducibilità sull'IRPERF al 50% per i capannoni ed eventuali detrazioni per i figli, forse fino a 4, e molto altro. Questo è solo un esempio del ginepraio normativo che rende la pretesa tributaria complessa e farraginosa, difficile da calcolare senza un commercialista.” Dipendente pubblico, Campania “ Il calcolo delle imposte sulla casa lo deve fare il comune e/o lo stato. I dati sono già in possesso degli enti preposti. chi vuole delle agevolazioni le deve comunicare, ma i conteggi li deve fare lo stato e non obbligare il cittadino a rivolgersi ad un commercialista o ad un CAF. 8000 sono i comuni e 8000 regolamenti diversi. Una giungla. Ci pensino gli enti stessi a calcolare a ad inviare l'importo da versare.” Professionista, Toscana “Pagamento delle imposte sulla casa: imposta unica, semplice da calcolare e uguale tutti gli anni.” Dipendente pubblico, Toscana Unificare gli adempimenti a carico dei cittadini “Accorpare il numero di adempimenti tributari a carico del cittadino, considerando tutti i casi pertinenti possibili, es. per la casa costituisce un appesantimento a carico del cittadino: la necessità di inserimento e trasmissione dati (sempre gli stessi ripetitivi) fiscali, residenziali, identificativi, in particolare, ogni volta per tutti i pagamenti necessari: bonifica, passo carraio, imu, ex tassa rifiuti, dichiarazione redditi; unificare i moduli di pagamento, consentendo il pagamento o cartaceo o via web, per 1 solo adempimento di pagamento (es. 2 volte l'anno). Buona l'idea della TRISE, peraltro ancora limitata in quest'ottica, perché restano altri adempimenti a parte anche se a carico di altri Enti. (……).” Dipendente Pubblico, Emilia Romagna
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Bollo auto “Ogni anno chiedete vecchi pagamenti di 3 anni fa. A me non è mai successo che qualsiasi altro fornitore privato mi abbia chiesto dopo tre anni la fattura della lavatrice o del frigorifero o di qualsiasi altro servizio privato. Dalla regione tutti gli anni mi arrivano queste richieste, spesso ho pagato due volte lo stesso bollettino, (…….).” Dipendente privato, Marche Il pagamento del canone RAI “Il canone Rai è una strana imposta che, al di là del merito, non si può pagare con F24, non si può compensare con crediti fiscali, non si può pagare nemmeno con un semplice bonifico: tutte le modalità di pagamento contemplate oltre il bollettino postale prevedono una tariffa di esazione a beneficio dei soggetti più svariati. Soluzione: rendere possibile il pagamento con metodi telematici rapidi e in genere gratuiti come l'F24 o il bonifico.” Professionista, Calabria Successioni “CASO: Morto genitore inizio luglio 2013. Procedure amministrative con AGENZIA ENTRATE e INPS: 1. La "chiusura" dell'erogazione della pensione è stata semplice e rapida quella di riscossione credito IRPEF anno precedente e recupero ratei tredicesima è un incubo burocratico ancora non concluso. 2. L'abbonamento televisivo viene cancellato dal 1° gennaio dell’anno successivo al decesso senza rimborsare rateo annuale ovviamente non fruibile Sarebbe utilissimo uno sportello unico che esplichi tutte le azioni burocratiche verso la PA senza che l'interessato debba fare il giro delle "sette chiese".” Lazio Gli adempimenti per la detrazione delle spese mediche “Nel compilare la dichiarazione dei redditi, per poter portare in detrazione le spese mediche siamo costretti a conservare gli scontrini delle farmacie (spesso stampati su carta termica, non durevole), le ricevute delle prestazioni ospedaliere (spesso stampate su fogli non standardizzati), le ricevute degli specialisti e degli studi medici. Questo richiede ore di lavoro al momento di compilare la dichiarazione dei redditi, ed espone il dichiarante al pericolo di multe in caso di errore di battitura oppure se una ricevuta si deteriora. Inoltre l'amministrazione pubblica corre il rischio, in caso di cattivo lavoro da parte del CAF, di minore gettito in caso di dichiarazione errata. Le ricevute fiscali delle farmacie, dei professionisti nel campo della medicina, dei servizi sanitari pubblici e privati, quando detraibili, dovrebbero essere associate al codice fiscale del contribuente e i dati relativi comunicati automaticamente all’ Agenzia delle Entrate (…..).” Dipendente pubblico, Toscana
EDILIZIA “Procedimenti in materia edilizia. Attualmente suddivisi in enne procedure (PdC, DIA, SCIA, Comunicazioni inizio lavori con o senza relazione asseverata, Comunicazioni per opere in materia di energie alternative...). Attualmente si impiega un tempo inusitato solo per comprendere quale sia la corretta procedura da seguire.” Dipendente pubblico, Lombardia 2
“Per abbattere alberi secchi, troppi documenti e troppi soldi. Soluzione: una fotografia e domanda in carta semplice.” Pensionato, toscana “Procedimenti di autorizzazione sismica per opere ordinarie ed opere minori. La complicazione è rappresentata dai tempi troppi lunghi da parte dell’ ufficio del Genio Civile nell'espletare il procedimento amministrativo”. Ingegnere, Campania
PAGAMENTI ALLA PA Pagare le tasse per via telematica “Pagare le tasse è necessario. Ma pagarne certe, per es. la TARES o il bollo auto, dovendo fare file, rischiando di dimenticare le scadenze di pagamento, compilare bollettini contenenti dati che già sono in possesso degli enti ai quali si versano i soldi, mi sembra una complicazione inutile.” Dipendente pubblico, Lazio Bancomat negli uffici pubblici e pagamento tramite home banking “Ogni qualvolta ci sono adempimenti burocratici con dei versamenti o dei pagamenti da effettuare bisogna munirsi di tempo indefinito, fare il giro di posta e/o banche, fare code talvolta lunghissime, ritornare agli uffici preposti per portare ricevute e quant'altro. Penso sarebbe fattibile, semplice ed economicamente vantaggioso per il cittadino e senza spese per l'amministrazione, se gli uffici dove vengono richiesti pagamenti o similari, fossero muniti di sportello bancomat e bollettini precompilati oppure che il cittadino, o l'impresa, possa fare un unico versamento/pagamento tramite l'homebanking!” Dipendente pubblico, Veneto Semplificare il pagamento delle multe “Per pagare una multa mi è accaduto più volte che: - il postino (non trovando nessuno in casa) lascia un talloncino di invito a ritirare una lettera presso l'ufficio postale; - dover chiedere un permesso in ufficio (da recuperare) e fare la fila all'ufficio postale per ritirare la lettera in cui si chiede di recarsi presso il comando dei vigili urbani a ritirare altra lettera (la multa); - dover chiedere un ulteriore permesso in ufficio (da recuperare) e fare la fila per ritirare la multa, in orari molto ristretti e centrali della mattinata; - fare la fila all' Ufficio postale per pagare il bollettino di conto corrente (…….). In alternativa: - alla prima multa il Comune consiglia al cittadino di fornire il proprio indirizzo e-mail sul sito del Comune o il cittadino stesso si collega al database Comune; - il Comune comunica (tempo molto più breve dell'iter attuale) la contestazione e chiede il pagamento; - il cittadino paga online (da casa, dall'ufficio o altro senza andare per uffici postali o dei vigili urbani) o fruisce delle modalità alternative di pagamento. In tal modo i 3 step per il cittadino, da espletare in momenti diversi (posta, vigili, posta), possono diventare 1. Si taglierebbero i tempi di incasso degli importi; ci sarebbe meno da stare nel traffico e negli uffici suddetti; meno stress e più efficienza.” Dipendente pubblico, Lazio
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ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE Prescrizione di farmaci per la cura delle malattie croniche “Numerose patologie croniche richiedono l'assunzione quotidiana di un farmaco per tutta la vita. Nell'attuale organizzazione del sistema sanitario, perlomeno nella mia regione, è necessario recarsi dal medico per farsi prescrivere una ricetta ogni volta che occorre una nuova dose del farmaco. Questa ricetta non può prevedere più di un numero limitato di confezioni, il che significa che ogni due o tre mesi è necessaria una nuova visita dal medico per ottenere una nuova ricetta. Questo è un evidente spreco di tempo per il paziente, che deve prendere un permesso sul lavoro, e anche per il medico: infatti il farmaco andrà assunto per tutta la vita. (……). Per le patologie croniche, per le quali la cura farmacologica “salvavita” non deve essere aggiustata nel dosaggio, a discrezione del medico curante dovrebbe essere possibile prescrivere una quantità di farmaco sufficiente a coprire almeno un anno di terapia, emettendo più ricette, con l’indicazione della data dopo la quale sono utilizzabili (in modo da evitare sprechi in caso di cambiamenti imprevisti della terapia o di sfortunato decesso del paziente ….).” Dipendente privato, Lazio Semplificazione delle prenotazioni delle prestazioni sanitarie “La prenotazione delle visite mediche nel servizio sanitario nazionale via web è ancora una modalità molto limitata. Eliminare le code per il pagamento ticket alle casse delle strutture introducendo il pagamento elettronico. Realizzare anche un App per dispositivi mobili per gestire tutte le fasi della prenotazione e del pagamento.” Dipendente privato, Veneto “Attraverso la tessera sanitaria in dotazione a ciascun cittadino, dovrà essere il medico di base a prenotare direttamente, a nome e per conto del proprio assistito le visite specialistiche, individuando la struttura che, attraverso il CUP, risponde meglio alla richiesta, la quale rilascerà contestualmente alla prenotazione, ricevuta di prenotazione indicando data, ora e luogo della prenotazione, nonché l'importo che dev'essere assolto.” Imprenditore, Lazio Cambio di residenza e iscrizione alla ASL “Quando si cambia residenza da una regione all'altra il proprio fascicolo sanitario elettronico viene bloccato (da Lombardia a FVG) e non ci si può più accedere nemmeno in consultazione, nonostante i dati siano di proprietà del cittadino. Inoltre non si capisce perché basti la dichiarazione di residenza al comune per attivare tutti i procedimenti amministrativi connessi al cambio di indirizzo tranne i procedimenti relativi alla ASL. Ad oggi posso dichiarare la residenza al comune tramite PEC, ma devo prendere un giorno di ferie al lavoro per andare a scegliere il medico di base (cosa che finora non ho potuto fare), nonostante abbia una CNS e possa operare tranquillamente on line la mia scelta. Prevedere, in attesa dell'interoperabilità dei fascicoli sanitari elettronici regionali, l'obbligo per le regioni di consentire al cittadino di potervi accedere in consultazione anche in caso di emigrazione in altra regione (o stato). Prevedere la contestuale iscrizione alla ASL in caso di cambio di residenza.” Dipendente privato, Lombardia
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PROCEDURE PER I DISABILI Unificare gli adempimenti ed eliminare le certificazioni inutili “Una volta ottenuto il certificato di invalidità dalla commissione medica bisogna inoltrare esclusivamente in via telematica all'Inps la richiesta per il relativo assegno d'accompagnamento. Poi bisogna andare alla Asl per farsi rilasciare il cartoncino di esenzione ticket sanitario, presentando il certificato d'invalidità. Poi bisogna andare al comando dei vigili, presentare ancora il certificato e compilare altri moduli per avere il pass invalidi. Poi, se il familiare lavoratore vuole utilizzare i permessi di legge per assistere l'invalido, deve far sottoporre la persona a nuova visita medica. Poi, se si vogliono altre agevolazioni (p.es. ferrovie, trasporto locale) bisogno sempre ripresentare ai singoli sportelli il certificato di invalidità e compilare altra modulistica. E ancora, se l'invalido ha bisogno di pannoloni o simili, altra carta da presentare alla Asl e poi in farmacia per l'acquisto (salvo tempi d'attesa molto lunghi e scarsità del materiale fornito). Se una commissione medica stabilisce l'invalidità di un soggetto e rilascia il relativo certificato, perché deve essere il povero invalido a doversi "muovere" (ma come fa??) per avere ciò che gli spetta di diritto? Nell'era di Internet basterebbe inserire il certificato nel microchip sulla Carta Nazionale dei Servizi e, nel contempo, inviarlo telematicamente alle amministrazioni interessate (Inps e Asl …….).” Professionista, Lombardia Unificare degli accertamenti “Accertamento invalidità civile, riconoscimento legge 104, richiesta pass handicap, agevolazioni per esenzione del bollo, il cittadino deve fare tre diverse domande ed essere sottoposto a tre visite diverse. Considerato che una persona con handicap ha difficoltà ad essere trasportata (…) La proposta sarebbe di effettuare tutti i riconoscimenti in una unica visita, alleviando le enormi dificolta' dei portatori di handicap e dei loro familiari. e lo stato risparmierebbe sui costi dovendo pagare una unica commissione medica, anche perché l'handicap non può subire variazioni a seconda delle commissioni. nell'unica richiesta il cittadino spunta i riconoscimenti a cui e' interessato. Forse in qualche altra regione d' Italia si sono già attivati in tal senso.” Dipendente pubblica, Puglia
IMPRESE ADEMPIMENTI FISCALI Troppi adempimenti “Gli adempimenti fiscali dichiarativi sono troppi e si sovrappongono con cadenze diverse (mensilitrimestrali-annuali). Mi riferisco a: intrastat - black list - comunicazioni dich.ni intento comunicazione dati iva - dich.ne iva -mod. unico-spesometro - mod.770 – oltre alle liquidazioni mensili dei tributi vari.” Imprenditore, Emilia Romagna “Scadenze pagamento tributi e comunicazioni alle varie amministrazioni (black list - intrastat uffici iva ecc.ecc...): unificare tutte le scadenze in un solo giorno mensile.” Imprenditore, Marche
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“La complicazione è quella di dover calcolare differenti tipi di tasse (IVA, IRPEF, anche INPS) su scadenze temporali differenti con acconti e saldi ... Fate pagare una tassa unica, in % sul fatturato, da versare all'incasso, mensilmente.” Imprenditore, Lombardia “Studi di settore e dichiarazione instrastat. Sono un onere immenso per un'azienda formata da una sola persona (…).” Imprenditore, Friuli Venezia Giulia “Dichiarazione dei redditi e calcolo delle imposte. Il problema di fondo è che sono gli imprenditori a dover calcolare le tasse da pagare. Dovrebbe essere lo stato! (…).” Imprenditore, Emilia Romagna Responsabilità solidale negli appalti “Costringe una piccola impresa con molte fatture di piccolo importo ad allegare una dichiarazione di versamento delle ritenute operate al lavoratore dipendente. Si da al cliente la possibilità di tergiversare sul pagamento. Al di là della specifica utilità della norma, per una azienda che a fine mese fa 50 fatture di piccolo importo è un adempimento oneroso in termini di tempi e materiali.” Imprenditore, Umbria Spesometro “Spesometro: fino a due anni fa si facevano gli elenchi iva riportando i nominativi di chi aveva fatturati superiori a 25.000 euro, l'anno scorso di chi aveva fatturati superiori a 3.000 euro, adesso non c'è più un minimo e quindi se ho una fattura d'acquisto da 20 euro la devo elencare..... Ha senso? (……..) So solo che mi sto organizzando per stilare con pazienza uno spesometro, pieno di fatturette insignificanti. Tornerei alla norma degli anni scorsi, dichiarare solo i fatturati significativi (3.000 euro o al massimo 1.000).” Imprenditore, Veneto “L'ultimo esempio è il cosiddetto "spesometro" che, grazie a Dio, è stato prorogato. Per controllare una minoranza, si spera, che compie attività illecite non si possono chiedere adempimenti mostruosi all'intero "universo". Ritengo che chi è deputato ai controlli abbia gli strumenti per individuare e restringere il campo negli ambiti dove si sa già si annida evasione e malversazione.” Intermediario Marche Pagamento addizionale IRPEF sostituto d’imposta “F24 pagamento addizionale IRPEF per dipendenti residenti i in comuni diversi: devo inserire tutti i mesi nell'f24 il codice del "comune" per ciascun dipendente (…………), il modulo ha solo 4 righe e questa limitazione costringe a compilare svariati moduli "f24" con grosse perdite di tempo.” Imprenditrice Campania Regole certe in materia fiscale “Le continue novità in materia fiscale, con istruzioni complicate, poco chiare e pubblicate sempre a ridosso della scadenza, con continue proroghe ed incertezze nella compilazione delle comunicazioni e dichiarazioni fiscali. Ormai noi commercialisti passiamo la metà del tempo a fare comunicazioni e dichiarazioni al fisco di dati che spesso già hanno, nonché a studiare i nuovi provvedimenti (sempre poco chiari, contorti e contradditori). Servirebbe un nuovo rapporto con il cittadino/contribuente, improntato alla semplicità, alla buona fede ed alla collaborazione.” Intermediario, Emilia Romagna
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I controlli nelle stazioni di servizio “Nelle stazioni di servizio la quantità di prodotto erogata dalle colonnine viene certificato dall’ufficio metrico della C.C.I.A, questo appone un bollino che garantisce per un biennio il regolare funzionamento della apparecchiatura. Per questo servizio il gestore della stazione di servizio paga , nel mio caso 600 €, una cifra esorbitante per un servizio svolto in un’ora. Se il giorno successivo alla verifica dell’ufficiale metrico, un altro ente ,“ Guardia di Finanza, Ufficio delle dogane, ecc.” decide di effettuare un controllo sulle giacenze di carburante e conseguentemente sulla regolarità dei quantitativi erogati dalle colonnine, in caso venga rilevato un irregolare funzionamento vengono emesse una serie di sanzioni al gestore. Sembra un paradosso, ma è la realtà, il gestore paga un ente per tarare le attrezzature, ed un altro ente multa il gestore perché il primo non ha fatto bene il suo lavoro.” Imprenditore, Sardegna I registri dell’alcol etilico ad accisa assolta “Le aziende che lavorano alcool etilico ad accisa assolta e ad uso alimentare sono costrette a detenere e a compilare dei registri cartacei ed informatici con descritte giornalmente le contabilità dei prodotti alcolici. Ciò è di una farraginosità e complessità tale da mettere in difficoltà tutte le aziende con inutili perdite di tempo considerato che l'accisa e' stata pagata alla fonte cioè al momento dell'acquisto dell'alcool. L'abolizione dei registri cartacei ed informatici per tutte le aziende che lavorano alcool etilico ad uso alimentare ad accisa assolta non produrrebbe alcun danno per l’erario perché l'accisa è già stata pagata alla fonte con una serie di vantaggi quali: 1) un alleggerimento del personale dell'agenzia delle dogane preposto al controllo, con un notevole risparmio di mezzi e personale a carico della stessa agenzia; 2) un alleggerimento burocratico per le aziende che potrebbero dedicarsi al loro specifico lavoro incentivando ricavi, occupazione e in sostanza maggior ricchezza per il paese.” Imprenditore, Emilia Romagna Intrastat “Il software deve essere semplificato. E' complicato per chi non ha una buona conoscenza del PC. Sono un ingegnere e prima di capire come funzionasse ci ho perso parecchie ore.” Imprenditore, Puglia .
AUTORIZZAZIONI E INIZIO DELL’ATTIVITÀ DI IMPRESA Un modello unico nazionale per l’avvio delle attività produttive “Per il titolo abilitativo al commercio con somministrazione alimenti e bevande basta una comunicazione all'Amm.ne Comunale, l'insegna dell'attività è di competenza di un altro ufficio e per l'autorizzazione occorre aspettare 18 mesi, per ottenere l'autorizzazione a mettere 2 tavolini e 6 seggiole poste sul marciapiede antistante l'attività ne occorrono 27 mesi. In un periodo storicamente di “cresi” come questo chi "si mette in gioco" ad aprire un'attività economica dovrebbe essere premiato ... La proposta: adozione di un unico modulo - direttamente allegato a legge nazionale - che in una sola comunicazione (SCIA/DIA che sia) unisca le varie competenze relative a tutta l'attività che si va ad aprire. Vista la profonda diminuzione delle aperture di nuove attività e la conseguente diminuzione di lavoro può benissimo essere fatto dagli uffici comunali. Ovviamente sono un addetto ai lavori che soffre a vedere il cittadino fare salti mortali.” Dipendente pubblico, Toscana
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Modalità uniformi per la presentazione della SCIA “Per le segnalazioni certificate di inizio attività delle imprese (scia), non esiste una uniformità di modalità di presentazione ai vari enti. Ci sono comuni che hanno un proprio sistema informatico (es. Roma o Napoli) ai quali però è necessario accreditarsi prima (con perdita di tempo ed aggravio di costi) in altri casi il sistema informatico e' su piattaforma regionale (es. Emilia Romagna), ma anche in questo caso e' necessario accreditarsi, ecc.” Intermediario, Toscana Uno sportello unico per le attività produttive che funzioni…. “La maggior parte dei comuni non applica il DPR 160/2010 sul SUAP costringendo gli interessati a sbrigare per conto proprio tutti gli atti riguardanti le altre amministrazioni diverse dal comune che rientrano nei procedimenti di segnalazione o autorizzativi. La semplificazione è già in essere (….). Basterebbe vigilare seriamente sullo stato di attuazione del DPR 160 e sulla gestione dei procedimenti.” Imprenditore, Puglia Le complicazione della richiesta dei documenti “Vorremmo segnalare la complicazione che viviamo quotidianamente come azienda, le procedure per la richiesta o la presentazione di documenti cambiano troppo velocemente. Solo per fare un esempio, stamattina siamo andati al Comune per la richiesta del permesso di accesso alla ZTL per un nostro mezzo di trasporto e ci hanno richiesto anche il DURC, documento che prima di adesso non ci era mai stato richiesto e pertanto abbiamo perso una mattinata per una richiesta che non sapevamo fosse cambiata, …….. nessun ufficio risponde al telefono e pertanto se si volesse anche chiedere quali sono i documenti necessari per una determinata richiesta non ci sarebbe modo di saperlo se non recandosi di persona.” Dipendente privata, Lazio
EDILIZIA “La procedura più complicata nel mio settore è la burocrazia che vige nell'ambito della presentazione delle pratiche edilizie (…). Un vero putiferio. Inoltre le norme sono fatte in modo che possono essere interpretate in maniera diversa dall'uno o altro amministratore.” Professionista, Lombardia “Ogni Comune della Regione interpreta a proprio modo la classificazione degli interventi urbanistici, nonostante le definizioni appaiano molto simili. Inoltre, a parità di intervento, mi è capitato che ciò che per la legge nazionale è manutenzione straordinaria priva di rilevanza sismica (soggetta a CIL) per un determinato Comune è soggetto a permesso di costruire (…).” Imprenditore, Lombardia “Autorizzazione paesaggistica. Per imboschire un terreno agricolo si fanno 2 passaggi al parco nazionale, 1 in provincia per zona sic, 1 all'ispettorato provinciale delle foreste per il vincolo idrogeologico, 1 alla regione per l'autorizzazione finale. Viva l'anidride carbonica...” Professionista, Puglia
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“Sostituzione della autorizzazione con modulo di comunicazione semplice manutenzione straordinaria quando le lavorazioni non modificano l'aspetto esteriore dell'edificio. Per esempio: sostituzione di finestre con eguale forma e colorazione in zone soggette a tutela.” Professionista, Trentino Alto Adige
DOCUMENTAZIONE PER GLI APPALTI Il DURC “Poter fare una dichiarazione all'anno, oppure consegnare il DURC e farlo valere per un periodo più lungo di 6 mesi. Fra l'altro, se il DURC arrivasse davvero con la PEC sarebbe meglio; a noi continua ad arrivare cartaceo e ci vogliono sempre una ventina di giorni dal momento della richiesta. In pratica siamo continuamente a richiedere DURC!” Titolare d’impresa, Toscana “Le imprese non in regola dovrebbero essere inserite in un elenco consultabile on-line (….) con la possibilità di poter stampare il relativo documento.” Professionista, Toscana “Siano l'INPS o l'INAIL a inviare il DURC periodicamente direttamente all'impresa che è in regola con i versamenti contributivi.” Intermediario, Puglia
SICUREZZA SUL LAVORO “La procedure amministrative più complicate a cui è sottoposte l'mpresa in fase di prima assunzione di personale dipendente è la VIDIMAZIONE DEL REGISTRO INFORTUNI in formato cartaceo. L'azienda prima di effettuare la 1° assunzione deve effettuare i seguenti step: - pagamento di un importo presso il CUP della Asl di appartenennza - acquisto del registro - compilazione di una richiesta di vidimazione - consegna del registro, della ricevuta di versamento e della richiesta all'ufficio PRESAL della ASL di appartenenza - ritiro del registro. PROPOSTA - Acquisto del registro con apposizione di marca da bollo che attesti data certa antecedente al 1° rapporto di lavoro; - comunicazione con PEC alla Asl per l'inizio attività con personale dipendente.” Intermediario, Lazio
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