Gennaio Febbraio 2016
numero unico Giornale d’Istituto del Liceo Classico Statale Umberto I - Palermo
BOOM DI ISCRIZIONI ALL'UMBERTO I (dati aggiornati al 20.02.2016) A procedure ancora aperte registriamo un notevole lavoro efficace ed impeccabile. Naturalmente il merito di incremento di iscrizioni presso il Liceo Classico questa conferma va a tutte le componenti dell'Umberto Internazionale "Umberto I" di Palermo di oltre cinquanta che ha saputo mantenere e rilanciare una forte identità punti percentuali: siamo passati dai 157 dell'anno passato positiva. Altro dato positivo è l'alto numero di iscritti a quota 238 a cui si aggiungeranno altri nei giorni che nella nuova prima della neonata sezione internazionale ancora mancano alla chiusura delle procedure di tedesca: già 26 allievi. Tutto ciò per noi è la conferma che iscrizioni. Desidero perciò rivolgere un vivissimo la tipologia scolastica del Liceo Classico ha un ringraziamento agli allievi e alle loro famiglie che stanno intramontato appeal sull'utenza scolastica della nostra esprimendo fiducia verso il nostro antico Liceo. Un città e che tuttavia occorre offrire all'utenza una altrettanto caloroso ringraziamento vogliamo esprimere prospettiva di attualizzazione e l'offerta di un percorso alla Commissione Orientamento guidata dalla prof.ssa formativo che sappia guardare al futuro! Loredana Lauricella che quest'anno ha espresso un Il D.S. Prof. Vito Lo Scrudato
LA LENTA RIVOLUZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO PALERMITANO Martedì 16 febbraio sono state inaugurate le nuove stazioni ferroviarie di Piazza Lolli, Piazza Guadagna e Maredolce, alla presenza del Sindaco Orlando, del Ministro dei Trasporti Delrio e del Presidente della Regione Crocetta. Quello che ai nostri occhi non è stato altro che un titolo del quotidiano o del telegiornale, in realtà rappresenta un altro passo fondamentale di quel lungo cammino che sarà una vera rivoluzione del trasporto pubblico palermitano. Infatti queste tre nuove stazioni (di cui una, Lolli, a meno di 5 minuti a piedi dalla nostra Sede Centrale) vengono aggiunte alle altre presenti in città, collegando per la prima volta in modo efficiente una parte del Centro alla Periferia, permettendo spostamenti molto più veloci rispetto ai corrispettivi tragitti in automobile o autobus. Il progetto, partito negli anni'90, prevede un anello ferroviario interno, le cui fermate già esistono, eccezion fatta per quelle, fondamentali, del Politeama e del Porto, una lunga linea che partirà dall'Aeroporto Falcone Borsellino ed arriverà alla Stazione di Termini Imerese, senza cambi ed attraversando l'intera città, integrate alle 4 linee di Tram e a linee autobus più veloci e meno dispersive. Ancora non tutte le problematiche di un così ambizioso progetto sono state risolte, prima tra tutte l'ovvia necessità di usufruire di un biglietto unico per tutti i mezzi palermitani. Infatti mentre Tram e Autobus sono gestiti dall'AMAT (l'azienda dei trasporti del Comune), le linee ferroviarie sono gestite dalle aziende del Gruppo Ferrovie dello Stato (a partecipazione statale, dunque nazionale), ed ancora non si è trovato un accordo su come dividere tra le due amministrazioni gli oneri ma soprattutto i proventi della vendita dei biglietti. Attualmente le stazioni attive sono: Stazione Centrale, Notarbartolo, Palazzo Reale (Università), Giachery, Vespri (Policlinico), Fiera,
Imperatore Federico, Lolli, Roccella (Forum), Guadagna, Ficarazzi, Bagheria, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla, San Nicola, Trabia, Termini Imerese, Maredolce. Le Stazioni in direzione Aeroporto (come Zen, Cinisi ed altre) sono al momento sospese per i lavori del raddoppio della linea ferrata. Entro il 2018 il progetto dovrebbe essere terminato, con l'inaugurazione di tutte le nuove stazioni ferroviarie. Sicuramente un grande passo in avanti per la vivibilità palermitana, anche se alcune zone continuano a rimanere scarsamente collegate, a causa dei tagli e dell'inefficienza delle linee autobus periferiche, per le quali diverse associazioni si sono mobilitate ed in particolare la Rete degli Studenti Medi di Palermo ha avviato una indagine (che ha già coinvolto oltre 2000 studenti) per scoprire la portata dei disagi causati da questi disservizi. Anche nella nostra scuola il Sindacato degli Umbertini ha aderito a questa iniziativa, portando i questionari classe per classe. Giuseppe Lipari III D
2 DLL CIRINNA': COS'E' E COSA COMPORTA REALMENTE In quest'ultimo mese si è riacceso un forte dibattito che ha coinvolto tutti gli strati della nostra società, dalla politica parlamentare al dibattito pubblico dei cittadini. Tale dibattito riguarda l'ormai famosa questione delle unioni tra persone del medesimo sesso, riportata in auge dalla proposta di legge della senatrice Monica Cirinnà appartenente al Partito Democratico(PD). Il martello dell'opinione pubblica si è subito abbattuto sulla questione, generando una confusione dovuta ad un misto tra d i s i n f o r m a z i o n e e strumentalizzazione politica della peggior specie. E' quindi necessario per poter avere una visione reale e globale della situazione, analizzare le proposte del decreto legge sulle basi concrete del suo testo. E' innanzitutto opportuno evidenziare il fatto che il DDL Cirinnà non riguarda soltanto gli omosessuali, bensì è diviso in tre parti: le unioni civili (solo per le coppie dello stesso sesso), i contratti di convivenza (etero e omo) e la convivenza tout court (etero e omo). La legge dunque avrà effetti e ricadute sulla vita di tutti, a prescindere dall'orientamento sessuale. Per quanto riguarda la coppie omosessuali, tema centrale del DDL, nel primo Capo si introduce, per la prima volta nella storia dell'ordinamento giuridico italiano, l'istituto dell'unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale tutelata ai sensi dell'articolo due della Costituzione. Non quindi un'apertura al matrimonio egualitario, ma, con la sua approvazione, le coppie composte da persone dello stesso sesso, qualificate come "specifiche formazioni sociali", potranno usufruire del nuovo istituto giuridico di diritto pubblico denominato unione civile. Secondo il disegno di legge si potrà costituire un'unione civile fra persone dello stesso sesso con una dichiarazione dinanzi all'Ufficiale di Stato Civile, in presenza di due testimoni. I soggetti dell'unione potranno scegliere il regime patrimoniale e la loro residenza; potranno anche decidere di assumere un cognome comune. Di fatto la legge inserisce nel diritto di famiglia un nuovo istituto, diverso dal matrimonio, ma che si può equiparare ad esso per diritti e doveri acquisiti, applicato però solo alle coppie gay. Non possono contrarre l'unione civile persone già sposate o che hanno già contratto un'unione civile; persone a cui è stata riconosciuta un'infermità mentale; oppure persone che sono tra loro parenti. Con l'unione civile tra persone dello stesso sesso, “le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dall'unione civile deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Il testo estende ogni diritto sociale e previdenziale previsto per gli sposati anche ai gay che si uniranno civilmente,
quindi anche la pensione di reversibilità. Per sciogliere l'unione civile si deve ricorrere al divorzio. L'articolo più controverso però è quello che riguarda la cosiddetta "stepchild adoption", vale a dire l'estensione della responsabilità genitoriale sul figlio del partner. Questo articolo permette l'adozione cosiddetta “non legittimante” del figlio del o della partner. Nel progetto di legge è però totalmente esclusa la possibilità di adottare un bambino per la nuova coppia se esso non è figlio di uno dei due partner. E' un particolare tipo di adozione tale per cui chi adotta non acquista diritti successori nei confronti dell'adottato, ma assume tutti i doveri che incombono sul genitore nei riguardi del figlio. Infine, nel secondo capo della legge invece viene esposto il tema del riconoscimento della convivenza di fatto sia tra coppie di omosessuali sia tra coppie di eterosessuali. La convivenza di fatto viene riconosciuta alla coppie di maggiorenni che vivono insieme e che non hanno contratto matrimonio o unione civile. I conviventi hanno gli stessi diritti dei coniugi in caso di malattia, di carcere o di morte di uno dei due coniugi. Ciascun convivente può designare l'altro quale suo rappresentante in caso di malattia o di morte. Nel caso di morte di uno dei due conviventi che ha anche la proprietà della casa di convivenza comune, il coniuge superstite ha il diritto di stare nella casa. E inoltre in caso di morte il coniuge superstite ha il diritto di succedere all'altro coniuge nel contratto d'affitto. I conviventi possono stipulare un contratto di convivenza per regolare le questioni patrimoniali tra di loro. Insomma, un disegno di legge ricco di novità e sicuramente mezzo di modernizzazione per uno Stato come l'Italia unico in Europa per non avere un regolamento giuridico per quanto riguarda le coppie omosessuali. E' indubbiamente certo che parti di questo decreto debbano essere ridiscusse e rinforzate, ma la via che si presenta d'innanzi alle coppie etero ed omosessuali in cerca della parità di diritti è più che mai invitante. Gabriele Federico IIIF
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E FATTELE DUE RISATE! Recentemente sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza espressa dalla seconda sezione del Tribunale di Palermo che vede assolto l'ex dirigente dell'Agenzia delle Entrate, Domenico Lipari, dal capo di accusa di molestie sessuali nei confronti di due colleghe impiegate nel suo stesso ufficio. “Immaturo e inopportuno” ecco come viene definito il comportamento del sessantacinquenne dai giudici del tribunale che non ritengono il palpeggiare il sedere, lo sfiorare le parti i n t i m e e i l giocherellare con i bottoni della camicia “comportamenti indesiderati a connotazione sessuale aventi lo scopo o l'effetto di violare la dignità della persona e di creare un clima intimidatorio, degradante, umiliante e offensivo” (art. 2 comma 1c del D.lgs. n. 145/2005, ora trasfuso nel d.lgs. 11 aprile 2006, n° 198, o Codice delle Pari opportunità, all'art. 26, comma 2°, che replica pedissequamente la formulazione comunitaria) ma un semplice scherzo
nonostante entrambe le donne abbiano più volte ripetuto di non aver vissuto queste situazioni da tale punto di vista. Come può dunque una corte stabilire cosa è lecito o non è lecito fare con il corpo di una donna? Perché lo scherzo può e s s e r e considerato una giustificazione a fare ciò che si vuole quando si parla di corpo femminile? Sarà forse che, ancora una volta, la donna non è vista come un essere a se ma solo c o m e u n oggetto, un giocattolo di cui poter disporre a proprio piacimento ogni qual volta si abbia voglia di divertirsi? Ed ecco che, invece di sostenere queste due donne che al contrario di molte altre hanno avuto il coraggio di denunciare il proprio molestatore, la giustizia italiana ne sminuisce la posizione accusandole indirettamente di non saper stare al gioco. Sabrina Brancazio IIID
LA PEDAGOGIA DELLA LUMACA Mi è capitato fra le mani quel vecchio libro di Pinocchio e quel segnalibro colorato a mano di quand'ero piccina, alla scuola primaria, fra due pagine di straordinaria saggezza: Pinocchio infuriato sferra un calcio alla porta mentre la Signora Lumaca (Dama di compagnia della Fata Turchina) scende giù per le scale, con il suo lumicino, per andare ad aprire la porta; e intanto piove a dirotto. Il piede magro di legno duro di Pinocchio rimane incastrato nella porta sfondata e la Lumaca impiegherà ben nove ore per arrivare. Che frenesia quella del burattino, di avere sempre tutto subito: il testa di legno non comprende che chi gli sta attorno ha tempi diversi, a volte molto lenti. Ma la lentezza è l'unico ingrediente per gustare bene ogni cosa della nostra vita: dai paesaggi al colore del cielo (che non vediamo stando chiusi in auto). La lentezza ti consente di cogliere le sfumature delle cose, anche dei sentimenti di chi ami ma ascolti molto poco. Se salissi le scale della mia scuola con lentezza, guardandomi intorno (e non fissando i gradini grigi per non perdere tempo ad inciampare arrivando subito ) potrei cogliere sguardi fugaci, tentennamenti delle mani che si appoggiano sulla ringhiera di legno: salgo o non
salgo? Se il mio Prof pronunciasse con più lentezza quelle frasi in lingue straniere ( “vive” o “morte” non importa) io potrei mettere da parte l'ansia di impararle subito a memoria per immaginare invece com'era fatto quel popolo che le pronunciava, quale modo di vita esse ci mostrano: ma noi, come Pinocchio, dobbiamo subito entrare in casa. “Ma fuori pioveva, e il povero burattino era bagnato fradicio” potrebbe ribattere qualcuno, “tu devi studiare tanto ed imparare in fretta che la vita fuori dalla scuola è una tempesta e tu devi avere un robusto ombrello con te…” E se, invece, volessi inebriarmi sotto la pioggia? E se Pinocchio avesse atteso la lumaca sorridendo ed accettando la sua andatura, certo non si sarebbe caricato di tale rabbia da fuggire, subito dopo, con Lucignolo nel paese dei balocchi…. Quanto vorrei che domani, al suono della campana, venisse ad aprirci il cancello una nuova Pedagogista, una Signora Lumaca. Claudia Scardina IVF
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“LA BANALITÀ DEL MALE” DI HANNAH ARENDT o "Eichmann in Jerusalem - A Report on the Banality of Evil" “Il male non possiede profondità. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo perché si diffonde come un fungo sulla superficie. E' una sfida al pensiero, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento in cui s'interessa al male viene frustrato, perché non c'è nulla. Questa è la banalità. Solo il Bene ha profondità e può essere radicale, il male è banalità.” E' attraverso queste splendide parole che introduco uno dei libri che più mi ha colpita e portata a riflettere su come sia stato possibile un crimine contro l'umanità come lo fu la Shoa. Scritto nel 1963, “La banalità del male” rappresenta una sorta di diario della Arendt in cui la scrittrice trascrive dettagliatamente le fasi del processo tenuto contro Adolf Eichmann, un gerarca nazista che collaborò partecipando alla conferenza di Wannsee alla soluzione finale volta allo sterminio degli Ebrei. Eichmann ebbe il ruolo durante le fasi della guerra di occuparsi dell'organizzazione del traffico ferroviario per il trasporto degli ebrei ai vari campi di concentramento e fu questo talento per l'organizzazione logistica che lo portò a ricoprire un ruolo estremamente importante nell'evoluzione degli eventi che portarono al genocidio. Fu, in poche parole, il padrone della vita e della morte di centinaia di migliaia di persone. Nonostante ciò egli non commise mai “materialmente” nessun omicidio. Ogni suo gesto, chiarisce il gerarca durante il processo,
rappresentò l'adempiment o ad un dovere. Un dovere che vince la morale, un dovere che annienta qualsiasi tipo di coscienza. Ma come si può annullare la propria coscienza, si chiede la Arendt? Come si può essere complici della morte di milioni di donne, uomini e bambini senza comprendere l'atrocità del gesto? Alla ricerca di una risposta la scrittrice analizzò tutte le sedute avvenute durante il processo e dedusse che il male perpetrato da Eichmann non fosse dovuto ad un'indole maligna, ben radicata nell'anima, quanto piuttosto ad un'inconsapevolezza di cosa rappresentassero quei gesti, un'inconsapevolezza dovuta all'incapacità di portare avanti l'unica vera facoltà che ci distingue in quanto uomini: quella di pensare. Un libro che merita la lettura e un approfondimento dell'argomento, perche non dimenticare è importante, ma comprendere è fondamentale. Maria Barbieri IIIH
DONNE NELLA STORIA (SCIENZIATE) L'idea per questa rubrica nasce dalla necessità di rispondere a una domanda che ho visto porre più di una volta ai sostenitori dell'uguale dignità e importanza dei due sessi, da parte di chi si erge a difesa del primato del sesso maschile. Davanti alla richiesta di fare il nome di almeno una donna che abbia ottenuto un successo tale da essere ricordata a livello mondiale nel suo ambito di lavoro, studio o ricerca molti si trovano costretti ad ammettere che sono poche quelle il cui operato è stato tanto importante da essere riconosciuto. Eppure non è e non è stato così, anche se è opinione comune ritenerlo. Trovo alquanto triste che gli esempi di grandi donne nel corso dei secoli debbano essere evidenziati quasi come fossero le rare eccezioni di un gruppo dall'infima rilevanza storica e sociale, e vorrei che non ci fosse bisogno di ricordare che il contributo femminile alla nostra e ad altre civiltà non è stato inesistente; tuttavia lo ritengo necessario per poter sperare che un giorno le figure di illustri donne e illustri uomini possano ispirare assieme le
vite di giovani e studenti quali noi siamo. Il mio obiettivo è dunque quello di mostrare l'impegno sempre costante e illuminante delle donne nei diversi campi tecnici, artistici e culturali che sono espressione dell'unicità e dell'ingegno dell'essere umano. Marie Curie ha letteralmente donato la sua vita alla scienza. Chimica di fama mondiale, di origini polacche, insieme al marito Pierre ha scoperto gli elementi 84 e 88 della tavola periodica, polonio e radio. Lavorando per mesi interi nel suo laboratorio, con le strumentazioni talmente contaminate dalle sostanze radioattive da brillare al buio, è riuscita ad ottenere nel 1898 la prima concentrazione di una sostanza al tempo ignota, il radio appunto. La sua intensa ricerca a contatto con questo genere di sostanze l'ha tuttavia condotta a una serie di gravi disagi fisici e infine anche alla morte. L'elemento 96, il Curio, ha preso il suo nome in suo onore. Francesca Tocco IIIB
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“MAUS” DI ART SPIEGELMAN Maus è un fumetto che nasce in un periodo in cui le potenzialità narrative di questo mezzo non erano ancora ben riconosciute e rappresenta un lavoro innovativo sia per come affronta una tematica spesso trattata ma delicata, sia per le sue interessanti modalità espressive. In quest'opera dal forte carattere autobiografico, l'autore riporta le drammatiche vicende dell'olocausto nazista della seconda guerra mondiale, seguendo con attenzione documentaria le storie narratagli fin dalle prime pagine dal padre Vladek, un sopravvissuto ancora afflitto dai fantasmi del suo passato. A questa fanno contorno le esperienze di vita di Art, allo stesso tempo autore e ascoltatore, ed il difficile rapporto con Vladek. La prima caratteristica che colpisce è l'uso degli animali per rappresentare i personaggi, in base alla loro nazionalità e traendo spunto da vari stereotipi che nel corso dell'opera vengono negati o paradossalmente confermati; e così gli ebrei, topi in quanto “prede”, non sono semplici vittime, e analogamente i polacchi, “interpretati” da maiali, non sono chiaramente dalla parte del bene o del male. Lo stesso vale anche per le rane francesi, i cani americani e naturalmente i “predatori” nazisti, i gatti; questa “animalizzazione” permette a Spiegelman di superare il
problema della rappresentazione eccessivamente realistica e di evitare il rischio della trasfigurazione storica dei fatti e dei personaggi. Il risultato è un efficace straniamento, che viene ricordato talvolta dall'autore con la presenza di “veri” animali nella scena; Queste scelte stilistiche donano al disegno grande forza espressiva, che si manifesta per esempio nelle diverse rappresentazioni dei tratti facciali dei topi, ognuno dei quali riflette un particolare stato emotivo e permette di identificare immediatamente Nel primo dei due volumi di cui è composta l'opera, il racconto del padre parte dalle sue origini, dal suo matrimonio e dal periodo precedente al grande caos e allo scoppio della guerra mentre il secondo è incentrato sulla fuga dal campo di concentramento e, parallelamente, sulla storia personale di Art, che ci mostra chiaramente come le ferite inferte negli anni della guerra vengano tramandate alla successiva generazione. E proprio per questo Maus è un fumetto che “sanguina storia” e più di altre ci aiuta a ricordare ciò che è stato, perché dell'olocausto ci mostra anche il contesto sociale in cui si sviluppa e le drammatiche conseguenze che affligono chi ne è uscito vivo e chi non l'ha vissuto. Alberto Ferrara IIIB
NARCISO PER UNA NOTTE
Affacciatosi sulle acque, riflette l'immagine del suo splendido viso e se ne innamora: Narciso, come l'esaltazione dell'Io, l'impossibilità di creare legami con il prossimo. Ovidio smentisce dunque Aristotele: l'essere umano è tendenzialmente egocentrico, per nulla predisposto all'altruismo. E' l'idolatria del culto di sé a tentare di annullare l'alterità: sogno narcisistico quanto irrealizzabile. La fascinazione del sé gli sarà difatti fatale: infatuatosi del suo sterile riflesso, Narciso sprofonda infine tra gli abissi. Firme illustri come Kant e Lacan hanno riportato in auge il mito di Narciso, esprimendo una personale chiave di lettura. L'Umberto I ha dato, modestamente, la propria durante la Notte Nazionale dei Licei Classici. Il copione è stato redatto dalla Professoressa Rosalba Bobbio, secondo una libera interpretazione del testo originale. Da segnalare l'aggiunta di un personaggio, quale l'Io Ignoto, interpretato da Francesco Ganci, a sottolineare
l'impossibilità da parte di Narciso di conoscere sé stesso. E mentre Tiresia lanciava profezie malevole, Narciso si specchiava, sognando di afferrarsi. Una rappresentazione brillante che ha lasciato il pubblico incollato alla poltrona dall'inizio alla fine. Una scenografia semplice quanto elegante che ha messo in bella vista il “Narciso” di Caravaggio e la “Copia Proibita” di Renè Magritte ed ancora delle splendide luci soffuse a regalare un'atmosfera a dir poco suggestiva. Gli attori stessi, alla loro prima messa in scena, sono rimasti stupiti dai risultati raggiunti: “E' stata la coesione il nostro punto di forza, di lì il miglioramento di prova in prova è stato costante. Siamo stati bravi; possiamo ritenerci piuttosto soddisfatti del nostro lavoro.” Che dire, non si sono di certo risparmiati nel farsi dei complimenti. Evidentemente, si sono ben immedesimati nel protagonista… Manfredi Tuttoilmondo IIE
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Umb…EXPO
Musica, luci, colori, armonia, gioia … tranquilli non è un articolo sul carnevale di Rio! Probabilmente, anzi, sicuramente, quella svoltasi a Dicembre è stata la settimana dello studente che ha riscontrato più successo non solo all'interno del nostro liceo, ma anche fuori dai nostri cancelli, raggiungendo tutta la città di Palermo. Una settimana dello studente molto ben organizzata, con conferenze mattutine, spettacoli, attività pomeridiane, tornei sportivi … Ma quello che ha davvero conquistato tutti è stato proprio l'argomento centrale di questa ovvero l'EXPO UMBERTINO. Una manifestazione che per certi versi ha segue l'esempio di quella svoltasi a Milano dallo scorso mese di Maggio fino ad Ottobre, ma ovviamente in maniera più ridimensionata. In quella settimana la nostra scuola, da Classico, si è letteralmente trasformata in Artistico! Con statue, monumenti, tutto fatto rigorosamente con materiale da riciclo, materiale da disegno che circolava come pane all'interno della scuola (e non era raro trovare all'esterno delle aule cartelli come “Nulla da prestare”). L'impegno dei ragazzi è stato tantissimo, si lavorava con passione e dedizione dalla mattina alla sera per far si che l'evento potesse riuscire alla perfezione, e così è stato. Di fatto la serata finale è stata un successo, quasi 3000 visitatori sono accorsi nella nostra scuola per ammirare i colori del Brasile, la sfarzosità degli States, i profumi
dell'oriente e del nord Africa, la magnificenza delle metropoli dell'Europa, la birra dell'Irlanda, la pizza dell'Italia, i Dorayaki giapponesi, l'allegria del Senegal e molti altri paesi del mondo! Durante la serata ogni visitatore ha potuto scegliere un paese da votare e la classifica ha dichiarato il Congo della 2B paese vincitore. Un grandioso padiglione, ben organizzato e decisamente fantastico, ma solo uno dei tanti stupendi e magnifici padiglioni del nostro EXPO. Una serata dove anche la musica l'ha fatta da padrone, con l'organizzazione dell'ormai consueto Certamen, che ogni anno mette a confronto band all'interno della scuola che così hanno la possibilità di esibirsi in pubblico e far valere il proprio talento. Lo spettacolo è stato una meravigliosa cornice per l'EXPO di NOI umbertini, un' esposizione che non avrà avuto le code dell'EXPO di Milano ma ha incredibilmente riscontrato subito successo tra nostri visitatori, rimasti tutti a bocca aperta e senza parole nel vedere di cosa è stato capace di fare il liceo Classico Umberto I di Palermo. E' stata una manifestazione che nessuna scuola è riuscita a pensare e ad imitare, e per questo ne dobbiamo andare fieri. E' stata una settimana dove lo spirito umbertino l'ha fatta da padrone, abbiamo vinto tutti e alla fine della serata finale un po' tutti ci siamo sentiti orgogliosi e fieri di essere UMBERTINI! Nicola Pallone IE
SCUOLE ED ALIMENTAZIONE: EDUCARNIVAL Le scuole che fermano la città. La bloccano, la intasano. Pedalando, sfilando, prendendo le piazze con musiche e canzoni, mostrano ciò che di bello possono offrire, mostrando che gli studenti sanno, possono e vogliono esprimersi, non chiudendosi nel loro piccolo mondo: quello della quotidianità. E se, per svegliare Palermo, è necessario indossare costumi carnascialeschi o bloccare il traffico a causa di una pedalata mattutina, allora siamo pronti a farlo con la gioia e l'energia dei colori del carnevale. Siamo pronti a lasciare per un giorno i libri sulla scrivania, poiché consapevoli che ci sono molti modi per imparare. Non importa se gli automobilisti, fermi agli incroci, agiteranno il pugno; non importa se si suderà sotto i costumi o sotto i riflettori, se la salita della Favorita sarà ripida (giuro, lo è) o se la torta di venti metri prodotta dai maestri pasticcieri dell'istituto alberghiero sarà complicata da realizzare: Ne sarà valsa la pena. A Carnevale, anzi, all'Educarnival, ogni scherzo vale. Sabato 6 e domenica 7 Febbraio, numerose scuole di Palermo, fra cui l'Umberto, hanno aderito alla manifestazione, per l'appunto, Educarnival, che, quest'anno, aveva posto come tema principale “Il cibo” e, più in generale, l'educazione alimentare. A Piazza Verdi e Piazza Bologni sono state organizzate dall'ufficio I
dell'Usr. Sicilia, dall'If Cral (istruzione e formazione Cral) con il patrocinio del comune, attività come degustazioni, laboratori creativi, esibizioni di gruppi musicali (fra cui ricordiamo il gruppo Umbertino vincitore del certamen musicale dell' Expo 2016, The Happy). Sono anche stati messi a disposizione, sia il sabato che la domenica in questione, in Piazza verdi, degli stand per ogni istituto superiore palermitano, adeguatamente addobbati a festa, per mostrare a chiunque avesse voluto, le capacità e le più belle attività in corso o già svolte e concluse, di ogni scuola. Tuttavia l'evento non è stato adeguatamente pubblicizzato o promosso e nessun ragazzo delle scuole medie si è presentato alle pagode per chiedere informazioni o soltanto per prendere un volantino e confrontarsi con noi studenti, che avremmo potuto parlare in prima persone delle nostre esperienze qui all'Umberto. Si è purtroppo perso un altro aspetto dell'evento: quello dell'informazione per quanto riguarda la scelta dell'istituto superiore. Noi tutti studenti speriamo di arricchire l'evento Educarnival 2017 con lo stesso entusiasmo di quest'anno. Carlotta Chiaramonte IVF
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UN OMAGGIO A DAVID BOWIE David Robert Jones. Uno, nessuno, centomila. Un artista, un alieno, un mito. Una carriera quasi sessantennale che tra immensi capolavori e opere meno riuscite (poche, davvero poche) ha rivoluzionato il modo di fare musica e arte. Cantautore, attore, pittore: i vari campi che ha intrapreso e che hanno trasformato la sua vita in una vera e propria opera d'arte. Ziggy Sturdast, Major Tom, The Thin White Duke: i personaggi che lo hanno inciso per sempre nella memoria collettiva di tutti noi. Glam Rock, Soul Bianco, New Wave: i generi in cui è stato pioniere e maggiore esponente, con quel suo stile unico e affascinante che lo renderà un esempio per tutte le generazioni successive. Mick Jagger, Lou Reed, Iggy Pop, Brian Eno: alcuni dei grandi nomi della musica con cui ha collaborato e prodotto gemme della musica moderna. Semplicemente David Bowie, l'uomo delle stelle che sessantanove anni fa cadde sulla terra con l'intento di attuare la sua tanto piccola quanto infinitamente grande rivoluzione marziale. 10 gennaio 2016: il cielo riceve in dono la sua stella più luminosa, quella stella nera che dipinge coi colori dell'arte un orizzonte affamato di emozioni e sogni. Grazie Maestro. “Look up here, I'm in heaven I've got scars that can't be seen I've got drama, can't be stolen Everybody knows me now. Look up here man, I'm in danger I've got nothing left to lose […] This way or no way You know I'll be free Just like the bluebird Now, ain't that just like me?” Marco La Piana IIID
SPAZIO AGLI EVENTI CULTURALI Da sempre la nostra città offre eventi e occasioni che sfortunatamente passano inosservati per la scarsa pubblicità o la poca diffusione. Questa pagina ha lo scopo di sensibilizzare tutti gli Umbertini su ciò che offre la nostra Palermo. - Carnevale all'Opra dei Pupi, dal 5 al 28 febbraio 2016 Carnevale all'Opera dei Pupi, si aprono le botteghe di via Bara all'Olivella: da venerdì 5 febbraio e per tutto il mese Mimmo Cuticchio ha deciso di organizzare il Carnevale all'Olivella, coinvolgendo gli artigiani di via Bara. Tra mostre e spettacoli, si recupera la tradizione dei pupi di farsa. - CAMERA DOPPIA #1 Mostra d'Arte moderna, dal 18 Dicembre 2015 al 03 Aprile 2016 Pittura e fotografia si confronteranno per alcuni mesi con l'intento di contaminarsi a vicenda. La contaminazione, la condivisione di spazi e di idee e i conseguenti risultati creativi sono infatti gli obiettivi che questo ciclo di mostre si propone. - 'Che Cupola!' Concorso d'illustrazione e di disegno II edizione 2015/2016, dal 08/02/2016 al 29/03/2016 Giunto alla sua seconda edizione, nasce per avviare un percorso di ricerca e valorizzazione dei talenti che parta anche dalla scuola e che possa condurre a una nuova consapevolezza della profonda cultura della città, attraverso la fruizione di quei beni 'testimoni' (oltreché dell'espressione artistica di chi li ha progettati e realizzati) della storia civica e della millenaria 'civiltà dell'integrazione' di Palermo e, non meno importante, a un rinnovato amore verso di essa. -Il Caravaggio Rubato, Opera al Teatro Massimo, dal 05/03/2016 al 06/03/2016 Dal 5 al 6 marzo 2016, ancora un nuovo allestimento, e questa volta si tratta di un'opera di Giovanni Sollima, su commissione del Teatro Massimo, in prima esecuzione assoluta, ispirata al celebre furto della Natività di Caravaggio dall'Oratorio di San Lorenzo a Palermo, la notte del 17 ottobre del 1969. Gabriele Federico IIIF
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LA PAGINA DELLE POESIE
Lamento
May hold me tight press your chest against mine let me hear your Heart with mine hold me tighter against your chest break my ribs you kindly disintegrate my pain Flavia Megna III D
David Bowie 1947-Forever Oh lord, perché mi hai lasciato solo? In questo funesto affresco di ombre Eri uno squarcio dorato nella tela degli incubi Disegnato da un pittore stanco Che non ha altro che il tuo sogno Dipinto in una tela Oh lord, ti ricordi i bei tempi andati? Mentre il mondo cadeva a pezzi, cantavi la leggerezza di quei tempi pesanti, e ballavi al chiaro di luna ed eri di una bellezza sfacciata Oh lord, cos'è la morte quando sei un artista? Il passaggio verso l'immortalità E tu, uomo che cadde sulla terra, che hai reso la tua morte quella tua ultima opera d'arte, hai sconfitto le leggi del tempo e dello spazio a cui tutti sono soggetti tutti tranne te, perché tu sei una stella nera, e le stelle nere non possono essere spente, neanche dalla morte. Marco La Piana III D
Uomo, quando ti sveglierai dall'antico sonno? Quando sentirai il pianto dei tuoi figli? Quando confesserai i tuoi vizi? Quando fustigherai le tue membra? Quando medicherai la tua anima lacerata? Quando farai dono di te? Quando cederai al bisogno? Lascerai mai le cosce della malizia? Abbandonerai mai l'utero dell'ignoranza? Accetterai mai il bacio della follia? Concederai mai la tua mano al fugace desiderio? Sarai mai pervaso dal mondo? Percorrerai mai l'asfalto? Cederai mai il tuo posto? Ti farai mai riflesso del tuo demone? Sceglierai mai la strada non battuta? Sarai mai bardo del vespro? Getterai mai il bieco giudizio, Nel pozzo della sapienza ? Sfiorerai mai le acque immobili del mare morente? Il mio animo si contorce, abbandonato nella terra, geme per genio. Ride per la mancata redenzione, gode per fervore festivo, piacere perpetuo dell'eretico al rogo. Claudio Nuccio III A
Aspettare Aspettare una vita intera Per nulla Cancellare ogni evento Per il grande disegno Che non esiste Una grande scommessa persa Al gioco della virtù Le mie carte saranno fuoco ardente Per l'eternità. Andrea Delia V B
Disegno a cura di Chiara Cavasio III D
SEZIONE GIOCHI
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Disegni a cura di Carlotta Bertella IIE Cruciverba a cura di Manfredi Tuttoilmondo IIE
Lo spazio dell’Oracolo Carnevale. Il momento per eccellenza in cui ci si dà alle gozzoviglie, si fa baldoria e si soddisfano i più beceri istinti e desideri dell'essere umano in un tripudio dei sensi. Potrebbe mai l'Oracolo lasciare soli in un momento così libertino gli umbertini? No, ovviamente no … Il Sommo, traboccando di infinita bontà, ha nuovamente deciso di lasciare il suo tempio, luogo di autentica pace e di quiete, e abbassarsi al livello della volgare massa, per irradiare della sua folgorante luce le menti degli umbertini, presi da ignobili e bassi sentimenti, tentando di riportarli sulla retta via dell'otium latino. Superbi e tronfi, ma soprattutto convinti di essere il centro del mondo, essi hanno clamorosamente dimenticato l'umiltà … e lo studio: ma non temete, il Supremo è qui per cospargere il loro capo di cenere e ricondurli sulla retta via. Essi sono infatti così boriosi da organizzare, non paghi dei successi precedenti, un'ulteriore settimana dello studente, mascherandola da settimana del recupero per gli ultimi, (in particolar modo per coloro che si stanno perdendo nel vortice dell' esame finale ) inserendo attività quali la lotta dei polli di indiscussa maturità classica; sono così vanagloriosi da credere di essere la migliore scuola della terra e, di conseguenza, così supponenti da pensare di riuscire a convincere indifesi studenti delle scuole medie ad ingrossare le fila di questa schiera con un orribile video di propaganda, degno dei peggiori regimi. E mentre questa crisi morale dilaga incontrollabile, cosa fanno i rappresentanti? Roccaro da vero fustigatore dei vizi umani propone un riassetto istituzionale del comitato studentesco per ricondurre all'ordine e alla responsabilità gli umbertini deviati; Procida alza la voce e sbatte i pugni sul tavolo(o computer?), rompendo il bloc maiusc del suo PC e minacciando di non convocare più assemblee di istituto; Tamburello impazzisce nel palco durante l'Ufactor rendendo la scuola un po' più … movimentata; e che dire di Bellomo? Crede di essere al sicuro dallo sguardo attento e vigile dell'Oracolo, ma si sbaglia di grosso, che abbia deciso di aggiungere un po' di colore alla lontana succursale, annoiata della solita monotonia, rivalutando i propri capelli un'ennesima volta ? Che dire, dopo che ormai tutti abbiamo scoperto l'infallibile abilità di Alvise nell'arte dell'omicidio (per la quale l'Oracolo consiglia di stargli alla larga) le uniche parole di apprezzamento il Magnifico le rivolge ai maturandi, vecchi compagni di un lungo ed interminabile viaggio. Così nella sua infinita grandezza vuole svelare loro quale sarà il contenuto della seconda prova per sdebitarsi, confrontandosi con coloro che decideranno la vostra sorte. Non Aristotele o Platone, non Lisia o Demostene, non Plutarco, non Luciano, neanche l'intraducibile Tucidide, ma un estratto di … Uhm … … Oh miseriaccia … Il buon vecchio … IMPOSSIBILE … … Ehm … Umbertini, mettetevi a studiare … che qui purtroppo manco l'Oracolo ci può. ( Ma, forse, una buon pellegrinaggio a Santa Rosalia potrebbe essere d'aiuto.)
Collaboratori Impaginazione grafica Santo Adelfio
Maria Barbieri IIIH Carlotta Bertella IIE Sabrina Brancazio IIID Chiara Cavasio IIID Carlotta Chiaramonte IVF Andrea Delia VB Gabriele Federico IIIF Laura Ferrante IIIH Alberto Ferrara IIIB
Marco La Piana IIID Giuseppe Lipari IIID Flavia Megna IIID Paola Monte IIID Claudio Nuccio IIIA Nicola Pallone IE Claudia Scardina IVF Francesca Tocco IIIB Manfredi Tuttoilmondo IIE