DOSSIER Martedì, 29 dicembre 2015
DOSSIER Martedì, 29 dicembre 2015
Articoli 29/12/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 15
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Sicurezza dell' aeroporto Amministratore a costo zero 29/12/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 17
ROBERTO COVAZ
Amianto, neonati morti, appalti i processi che rischiano di saltare 29/12/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18
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Oreti: la mozione sulla Siap non è tardiva 29/12/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18
FRANCESCO FAIN
Sorto un Comitato in difesa della Cardiologia a Gorizia 29/12/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 46
MARCO BISIACH
Rifiuti, a Gorizia il Centro raccolta 29/12/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 49
VINCENZO COMPAGNONE
Profughi, sono quasi saturi i centri per l' accoglienza 29/12/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27
Qualità della vita, ecco un' altra promozione
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Romans, domenica il Concerto di Natale 29/12/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27
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"Natale in trincea" fa il pieno di 1.234 studenti 29/12/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 49
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CHRISTIAN SEU
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il piano risparmi
Sicurezza dell' aeroporto Amministratore a costo zero di Luca Perrino wRONCHI DEI LEGIONARI Operazione risparmi all' aeroporto di Ronchi dei Legionari. La società di gestione, come annunciato, mette mano alle sue controllate. E lo fa, nella giornata di ieri, con l' assemblea straordinaria di Afvg Security, ovvero della società che si occupa di tutto il sistema di sicurezza dello scalo e che occupa attualmente una trentina di addetti, nel corso della quale viene modificato lo statuto e nominato un amministratore unico, il direttore generale di Aeroporto Fvg Marco Consalvo. Non basta: lo stesso Consalvo, per il suo nuovo incarico, non percepirà nemmeno un euro. Sino al 31 ottobre scorso Afvg Security aveva al vertice il presidente della stessa società di gestione, Sergio Dressi, assieme ad un consiglio di amministrazione in cui sedevano altri due componenti. Il costo complessivo annuo dei compensi ammontava a 45mila euro lordi. La decisione di ieri, assunta dal presidente dell' aeroporto Antonio Marano, è in linea con quelle che sono le direttive dell' azionista Regione, ma risponde anche ad un caposaldo della sua gestione, ovvero alla revisione complessiva del sistema delle controllate. Accanto alla realtà che si occupa di sicurezza, la società dello scalo aereo ronchese detiene il 100% del capitale di Afvg Travel, ovvero dell' agenzia di viaggi che si trova all' interno dell' aeroporto, la cui fine sembra ormai segnata: Afvg Travel sarà liquidata a breve. Società satellite, sempre con il 100%, è anche Sogepar: gestisce i parcheggi a pagamento dello scalo e non verrà assolutamente toccata anche se è ferma intenzione del presidente Marano quella di ampliare la gamma dei servizi offerti alla clientela. Aeroporto Friuli Venezia Giulia spa, infine, detiene il 13,97% di Aeroporto Duca D' Aosta, realtà sorta nel passato per il rilancio del campo di aviazione di Gorizia. «Puntiamo all' ottimizzazione di tutti i servizi e di tutta la nostra mission aziendale commenta Marano e l' obiettivo viene portato avanti anche con l' operazione che abbiamo concretizzato oggi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Amianto, neonati morti, appalti i processi che rischiano di saltare La carenza di giudici se non verrà risolta rischia di bloccare procedimenti delicati che riguardano anche il decesso di decine e decine di persone. Ma nonostante l' allarme lanciato nessuno intervieneL' EMERGENZA»NEL DISINTERESSE DELLA POLITICA di Roberto Covaz Ci sono alcuni snodi chiave per capire quale sarà il futuro del Tribunale di Gorizia che sotto l' albero di Natale si è ritrovato la sorpresa fino a un certo punto della drammatica carenza di giudici. La prima data è quella di martedì 12 gennaio quando è prevista la prima udienza del terzo maxi processo amianto. Sono 44 le parti offese (quasi tutti ex operai del cantiere di Monfalcone deceduti) e più di una dozzina gli imputati di omicidio e lesioni colpose. Terzo processo e terzo giudice in circa tre anni: Trotta, Russo e Clocchiatti. Ma quest' ultima è in maternità e bisogna trovare un sostituto. Improbabile sia l' unico giudice togato rimasto dell' orginale team del penale, Bonasia. Anch' essa sarà in maternità nei prossimi mesi. Dunque, probabile rinvio della prima udienza. Il procuratore capo Lia ha già avvertito: «Capisco la necessità di un rinvio tecnico di uno o due mesi. Non sarebbe accettabile un rinvio più lungo vista la valenza sociale del procedimento». Questo processo non comincerà prima di martedì 16 febbraio quando è prevista la terza udienza preliminare del quarto procedimento amianto. Tra ricusazioni e partenze anche la sezione gip è mal messa. L' obiettivo era quello di accorpare il terzo e quarto processo amianto. Significava anche contenere i costi di consulenti e le altre spese del processo. Un Tribunale che non funziona non significa solo non poter assicurare giustizia. Alcune indagini della Procura sono molto onerose e richiedono un vasto spiegamento di elementi della polizia giudiziaria. Un esempio eloquente è il processo per gli appalti truccati. Un' indagine che ha interessato non solo il territorio isontino ma tutto la regione e il Veneto. Sono state effettuate 220mila intercettazioni telefoniche; una parte è stata trascritta e nelle ultima udienze è stata sviscerata in aula. In questo caso la competenza è del giuduce collegiale, ma sono già cambiati due dei tre giudici di partenza e anche il terzo se ne andrà prima della conclusione. Prossima udienza giovedì 11 febbraio, ma serviranno almeno altre 10 prima di concludere il processo. Con il rischio che a ogni cambio di giudice si debba ricominciare da capo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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Il presidente del Tribunale Giovanni Sansone ha tamponato la falla dirottando al penale un giudice del civile. Ma il civile non è giusitizia di serie B, anzi. Significa lavoro, debiti, crediti, famiglia. Sguarnirlo significherebbe affossare ancora di più il Tribunale. Ci sono altri processi molto delicati in piedi. Quello per accertare la responsabilità della morte di un neonato la cui mamma fu consigliata di trasferirsi con mezzi propri dall' ospedale di Gorizia a quello di Padova, quello di un bimbo nato morto all' ospedale di Monfalcone, quello per il malore mortale accusato da un giocatore basket al PalaBigot. Non sono processi banali. Il circondario del Tribunale di Gorizia, come ripete spesso Sansone, insiste su un territorio piccolo ma complesso. Solo l' universocantiere di Monfalcone produce indagini a non finire. Benché tutti i processi vanno considerati con la stessa dignità. Ma davanti al baratro che si sta schiudendo per il Tribunale la politica conferma la sua latitanza. L' appello lanciato dal presidente dell' Ordine degli avvocati Gaggioli è rimasto lettera morta. I parlamentari isontini Brandolin, Maran e Fasiolo sono concentrati su altre tematiche. Solo Fasiolo di tanto in tanto ha prestato attenzione su questi temi. Brandolin invece del Tribunale si è occupato solo la scorsa estate per criticare l' operato dei magistrati rei di aver indagato su Fincantieri. Assessori e consiglieri regionali di governo e di opposizione tacciono, tace la presidente. Per loro il Tribunale di Gorizia non è un problema. Pronta la scusa: "non è di nostra competenza". ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
ROBERTO COVAZ
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Oreti: la mozione sulla Siap non è tardiva «La mozione per il mantenimento a Gorizia della Siap, presentata dal sottoscritto in Consiglio comunale a settembre, agli occhi di qualcuno è sembrata tardiva, anche se così non è. Seguendo la cronistoria degli eventi, la vertenza era partita a maggio e, per come ho vissuto la situazione, è stato in primis importante attendere la conclusione delle trattative con le istituzioni (Regione, Provincia, Comune e sindacati) prima di alzare un polverone che avrebbe solo danneggiato i lavoratori». Questo l' argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti. «La chiusura dello stabilimento afferma era già approdata in aula a maggio con la partecipazione di tanti lavoratori del gruppo; in quella sede tutto il Consiglio si schierò a favore del mantenimento dello stabilimento in città. Subito dopo erano partiti i confronti tra le istituzioni, che hanno visto coinvolti il vicepresidente della Regione Bolzonello, il presidente della Provincia Gherghetta, il sindaco Romoli e i sindacati, contrapposti ai vertici aziendali in un clima fin da subito difficile». «Presentare una mozione in quel momento sottolinea Oreti sarebbe servito solo a creare più confusione in un momento in cui serviva sedersi a un tavolo e confrontarsi. Purtroppo la vicenda si è conclusa nel peggiore dei modi dove la Regione non ha fatto valere il proprio peso specifico come in altre situazioni (Elettrolux) ed è da questo comportamento che è scaturita la mia decisione di presentare la mozione».
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Sorto un Comitato in difesa della Cardiologia a Gorizia L' organismo ritiene controproducente creare due minireparti, nel capoluogo e a Monfalcone Inoltre la permanenza del servizio in città è vista come contropartita alla perdita del Punto nascita di Francesco Fain E ora è nato anche un comitato: il "Comitato del buon senso per la salute cardiologica dell' Isontino tutto". Si batte per un reparto di Cardiologia vero, evitando che nascano due minicardiologie negli ospedali di Gorizia e di Monfalcone, come denunciato recentemente dal sindaco del capoluogo provinciale Ettore Romoli. Il ragionamento che viene fatto è molto semplice: il Punto nascita di Monfalcone è diventato l' unico reparto maternoinfantile della provincia dopo la chiusura del reparto a Gorizia. Perché non si può fare la scelta inversa (privilegiare cioé Gorizia) per la Cardiologia? «La scelta di raccogliere i cardiologi di Gorizia e Monfalcone a Gorizia come polo di riferimento dell' IsontinoBassa friulana è resa necessaria afferma Romoli dai seguenti motivi: il reparto di Cardiologia di Gorizia è una realtà più nuova, più attrezzata, con più letti monitorati e con esecuzione di procedure più raffinate conme ad esempio la resincronizzazione cardiaca e gli esami come la risonanaza magnetica cardiaca anche in portatori di pacemaker. Gorizia, poi, è una località più lontana dal centro Hub di Trieste cui afferiscono e fanno riferimento utenti dal Collio, dal Cormonese, da Palmanova e Villesse. Sviluppare Cardiologia nel capoluogo isontino significherebbe evitare questi spostamenti. La presenza di un maggior numero di professionisti cardiologi a Gorizia consentirebbe una miglior gestione degli scompensi cardiaci: patologia che impegna principalmente le attuali degenze cardiologiche internistiche con inoltre la possibilità di creazione di ambienti dedicati allo scompenso cardiaco, presenza di cardiologo in guardia attiva 24 ore su 24 ore, una gestione ordinata di impianti pacemakerdefibrillatori e di resincronizzazioni cardiache con personale abilitato e opportunamente preparato, una gestione dei pazienti cardioperati a Trieste con letti di riabilitazione cardiologica in regime di ricovero in sicurezza monitorato». «Ora, infatti, vi è solo la realtà convenzionata di Pineta del Carso e la notte aggiunge Romoli non vi è un cardiologo e non vi è un monitoraggio telemetrico: la garanzia che comunque la cura intensiva cardiologica fatta dallo specialista risulta sempre superiore rispetto a quella del medico dell' emergenza formato per fornire prestazioni più grossolane». E al San Polo cosa resterebbe? Il Comitato, di cui fa parte il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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consigliere comunale di Sel Livio Bianchini, non ha dubbi. «All' ospedale di Monfalcone si garantirebbe comunque la presenza cardiologica diurna 816 per visite urgenti, visite ambulatoriali, test ergometrici, ecografie e consulenze preoperatorie. Tali proposte rimarca il Comitato nascono dal convincimento che ostinarsi a garantire due minicardiologie a estinzione a favore delle aree d' emergenza come da qualcuno del mandamento monfalconese ostinatamente voluto per mero campanilismo fine a se stesso non giovi a nessuno». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
FRANCESCO FAIN
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"Natale in trincea" fa il pieno di 1.234 studenti La ricostruzione della Grande guerra a Fogliano Redipuglia un richiamo per le scuole della regione FOGLIANO Un grande successo con 1.234 partecipanti, ovvero gli studenti delle scuole della regione. Sono i numeri dell' iniziativa "Natale in Trincea", messa in cantiere alla Dolina dei Bersaglieri, simbolo del turismo e della cultura della Grande Guerra. La manifestazione, inserita nel progetto StorytellersWW1, che rientra nel bando "Grande Guerra" della Regione Friuli Venezia Giulia, è stata messa a punto dall' organizazione "Sentieri di pace" della Pro Loco di Fogliano Redipuglia, assieme alla Regione, alla Provincia di Gorizia, all' associazione Fronte orientale, ai Grigioverdi del Carso di Ronchi dei Legionari, all' associazione Clio e alle Pro Loco di San Pier d' Isonzo e Cordenons. Una giornata che si è sviluppata attraverso la rievocazione storica. Un fitto e rigido programma che, coordinato da Robero Todero, è stato scandito direttamente dagli esperti dei Sentieri di pace, prima o dopo lo spettacolo svoltosi in quattro distinti momenti e orari. Per le scuole di lingua straniera è stata anche prevista la traduzione simultanea in sloveno e tedesco. Alla fine delle rappresentazioni tutti i ragazzi sono stati graditi ospiti dell' organizzazione che ha provveduto a offrire the caldo, cioccolata e dolci. Un ottimo banco di prova anche per le prossime iniziative che si alterneranno nel corso del 2016 e che ha trovato il plauso del sindaco Antonio Calligaris e del vicepresidente della Provincia, Mara Cernic. Unanime è stata riconosciuta la perfetta organizzazione della Pro Loco, che si è avvalsa della collaborazione dei ragazzi che svolgono al suo interno il Servizio civile, mentre i trasporti sono stati garantiti al meglio dall' Azienda provinciale trasporti di Gorizia. La complessa macchina organizzativa, messa in atto con oltre 40 operatori, è riuscita a stabilire un speciale sistema di trasporto per i prelevamenti diretti nelle singole località della regione. «Non possiamo che essere soddisfatti e contenti dice il coordinatore dei "Sentieri di pace", Franco Visintin non solo perché tutto ha funzionato per il meglio, ma anche per l' occasione offerta a tanti giovani di toccare con mano ciò che accadde sul fronte proprio nei momenti difficili della prima guerra mondiale». (lu.pe. )
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savogna
Rifiuti, a Gorizia il Centro raccolta Dal 1° gennaio prossimo stop alle scomode "trasferte" a Moraro SAVOGNA «Si avvisano i cittadini che dal 1° gennaio 2016 il centro di raccolta rifiuti di riferimento sarà a Gorizia, in via Gregorcic 50». Una frase semplice, un annuncio senza fronzoli, ma dal grande significato e decisamente molto atteso dalla cittadinanza. È quello con cui il Comune di Savogna d' Isonzo ha annunciato la soluzione della questione dell' utilizzo condiviso del centro di raccolta rifiuti di Sant' Andrea, che con l' inizio dell' anno nuovo sarà finalmente a disposizione anche degli abitanti di Savogna. Niente più scomode e costose "trasferte" a Moraro, dunque, per i residenti del paese sulle rive del Vipacco, visto che dopo mesi di non sempre facili percorsi burocratici, Gorizia e Savogna d' Isonzo hanno trovato la quadra, e dato vita ad una nuova convenzione per l' utilizzo del centro rifiuti in via Gregorcic. «Nelle prossime settimane ratificheremo la delibera di giunta in Consiglio comunale spiega Alenka Florenin , e nei prossimi mesi valuteremo con il Comune di Gorizia e Isontina Ambiente se sarà possibile uniformare anche i regolamenti comunali, ampliando le tipologie di rifiuti che i nostri cittadini possono conferire. Al momento, però, non cambia nulla, e ciò che portavano a Moraro potranno portare a Gorizia. L' importante era arrivare a questo accordo così atteso e partire». A fronte della novità, il Comune di Savogna sopprimerà probabilmente il servizio di asporto a domicilio dei rifiuti ingombranti (ora il centro di raccolta è a due passi) anche se saranno valutate eccezioni per gli anziani e per chi non ha la possibilità di fare da solo. «Siamo riusciti ad accelerare il percorso nelle ultime settimane, chiudendo l' accordo entro l' anno dice l' assessore comunale all' Ambiente di Gorizia Francesco Del Sordi . Era una scelta logica e ne siamo soddisfatti, non aveva senso che chi abita a Savogna dovesse andare fino a Moraro avendo un nuovo centro di raccolta sotto casa». Marco Bisiach.
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Romans, domenica il Concerto di Natale ROMANS A causa di alcuni problemi organizzativi, il tradizionale concerto natalizio, che annualmente, a Fratta di Romans d' Isonzo, si teneva il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, patrono del paese, quest' anno è stato spostato a domenica 3 gennaio, con inizio alle 18, sempre nella chiesetta di Santo Stefano. Ad esibirsi saranno due complessi. il coro femminile Jezero di Dobertdò del Lago, diretto dal maestro Dario Bertinazzi, e il coro da camera Plejade di Aidussina (Slovenia), diretto dal maestro Patrick Quaggiato. L' iniziativa, a ingresso gratuito, viene come di consueto proposta dal Circolo "Mario Fain" e dal gruppo di ricerca "I Scussons", di Romans, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Romans, della Provincia di Gorizia e della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse.
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Profughi, sono quasi saturi i centri per l' accoglienza Efficaci i container dei Medici senza frontiere per far passare l' inverno ai rifugiati Ma don Zuttion (Caritas): Msf qui per tre mesi, bisognerà studiare altre soluzionil' emergenza di Vincenzo Compagnone Ora lo si può affermare senza tema di smentite: in mancanza di valide alternative, che non siano i periodici trasferimenti di profughi da Gorizia ad altre città d' Italia, organizzati dalla Prefettura di concerto con gli organi ministeriali, l' intervento in città dei Medici senza frontiere, con l' allestimento di un piccolo villaggio di casettecontainer dietro al San Giuseppe, a San Rocco, è stato provvidenziale per dare un riparo, nei mesi più freddi dell' anno, ai richiedenti asilo fuori convenzione che fino a qualche tempo fa continuavano a riempire le rive dell' Isonzo e il Parco della Rimembranza. Attenzione, però: come si evince dai numeri snocciolati da don Paolo Zuttion, direttore della Caritas diocesana, che agisce in sinergia con i Msf, gli attuali punti d' accoglienza vanno già verso una nuova saturazione, visto che il flusso degli arrivi si mantiene su una media di 45 persone al giorno, presto potrebbero rendersi necessari ulteriori trasferimenti. «La presenza dei Medici senza frontiere rimarca poi il sacerdote si protrarrà per tre mesi, cioè fino a marzo: importantissima per assistere i profughi durante l' inverno, ma proprio approfittando di questo periodo di relativa calma bisognerebbe studiare altre soluzioni». A ieri, secondo i dati forniti da don Zuttion, i richiedenti asilo fuori convenzione presenti in città (ai quali si aggiungono i 90 del Nazareno) erano 143. Di questi, 78 sono ospitati dai container del San Giuseppe (dove si può arrivare fino a 96 posti letto), 30 dal dormitorio di Piazzutta e 35 dalla parrocchia della Madonnina. Qui i Medici senza frontiere hanno montato un tendone da 70 posti, «dove però osserva il direttore della Caritas l' accensione del riscaldamento costa 60 euro a notte. Per questo, almeno fino a domenica sera, abbiamo preferito far dormire i migranti nella sala della parrocchia. Se nei prossimi giorni il loro numero dovesse aumentare, cominceremo ad utilizzare il tendone». L' ultimo trasferimento di profughi dalla Madonnina ai container del San Giuseppe (una dozzina) è avvenuto il giorno di Natale. Nel campo messo a disposizione dalla Curia la sistemazione dei profughi è decorosa. L' associazione umanitaria non è attrezzata però per fornire il cibo ai richiedenti asilo, per cui gli stranieri, pur trascorrendo a San Rocco buona parte della giornata, a un certo punto percorrono a piedi, andata e ritorno, la strada che li conduce alla parrocchia della Madonnina dove la sera consumano la cena (per quasi 150 persone, quindi) preparata dai volontari. A pranzo, invece, si recano nella mensa dei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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Messaggero Veneto (ed. Gorizia)
Gorizia Cappuccini. In definitiva, si può dire che sull' azione della Caritas e del volontariato, che opera a pieno regime anche durante le feste così come l' ambulatorio della Croce rossa di via Codelli per i controlli sanitari, si sia innestato efficacemente il progetto dei Medici senza frontiere. Marzo, però, non è poi così lontano e ci si augura che le istituzioni non si facciano trovare ancora una volta impreparate. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Qualità della vita, ecco un' altra promozione Dopo il Sole 24 Ore anche per Italia Oggi si vive bene nel capoluogo isontino. La città è terza in Fvg di Christian Seu Due indizi, per quel che possono valere le graduatorie di fine anno, forse fanno una prova. Dopo la piena promozione del Sole 24 Ore, arriva per Gorizia quella di ItaliaOggi: nella classifica sulla qualità della vita pubblicata dal quotidiano economico il capoluogo isontino balza dalle trentacinquesima alla sedicesima posizione, confermando sostanzialmente il trend indicato dal giornale di Confindustria, che aveva fatto salire di ben 23 posti la nostra città nelle proprie graduatorie. Nella classifica generale Gorizia è terza in regione, superata da Pordenone (terza a livello nazionale) e Udine (decima), ma ampiamente davanti a una Trieste precipitata al cinquantunesimo posto. La classifica di Italia Oggi sulla qualità della vita nelle province italiane si basa su nove parametri di valutazione (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita), poi ripartiti in 21 sottodimensioni e 84 indicatori di base. A coordinare la ricerca è stato Alessandro Polli del dipartimento di scienze sociali ed economiche dell' Università La Sapienza di Roma. Scendendo nel dettaglio dei nove parametri, Gorizia si piazza nella top ten della classifica sul tenore di vita degli abitanti, con un lusinghiero ottavo posto che ne fa la regina indiscussa a livello regionale, davanti a Trieste, nona. Migliora significativamente anche la classifica relativa alla criminalità, che vede l' Isontino al trentanovesimo posto (lo scorso anno era sessantaduesimo) e, curiosamente, Pordenone in testa alla graduatoria nazionale, proprio nell' anno del duplice omicidio di Trifone e Teresa. Gorizia si piazza poi in trentesima posizione nell' ambito del tempo libero, seconda in regione soltanto a Trieste. Migliora anche la percezione del sistema salute, con un balzo dal settantasettesimo al quarantatreesimo posto (fanalino di coda in regione, con Trieste, Pordenone e Udine che si piazzano tra le prime venti). La provincia di Gorizia era già stata premiata con un exploit dal Sole 24 ore, con 23 posizioni in più dello scorso anno: il quotidiano della Confindustria aveva posizionato il capoluogo isontino al diciannovesimo posto contro il quarantaduesimo dello scorso anno. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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