DOPO IL DIPLOMA Percorsi di studio e prospettive occupazionali
V EDIZIONE
GRUPPO DI LAVORO Direzione CLAUDIO GAGLIARDI Coordinamento e revisione editoriale CLAUDIA SAMARELLI Supervisione dell’attività editoriale VERA MARINCIONI, MANUELA MIGGIANI, ANTONIO NAPPI Ideazione e stesura BRUNO PACCAGNELLA, ENRICO QUAINI, PAOLA ZITO, STEFANO CASAGRANDE Supervisione WALTER PASSERINI Team di lavoro Progetto Virgilio MARIA GRAZIA GIANNITELLI, ELISABETTA ZIANTONI © 2008 Unioncamere, Roma Progetto grafico SABRINA LODATO Impaginazione PINO ZARBO Finito di stampare nel mese di giugno 2008 dalla tipografia ??? – Roma La riproduzione e/o la diffusione totale o parziale dei dati e delle tavole contenute nel volume è consentita esclusivamente con la citazione completa delle fonti.
indice
PRESENTAZIONE di Vera Marincioni
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UNA BUSSOLA PER I GIOVANI E LE LORO FAMIGLIE di Walter Passerini
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STUDIO E LAVORO DOPO IL DIPLOMA. UNA SINTESI
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LICEI CLASSICI, SCIENTIFICI E LINGUISTICI
25 29 39 41 48
I percorsi universitari Le prospettive occupazionali Licei classici e scientifici Licei linguistici
LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO I percorsi universitari Le prospettive occupazionali Liceo socio-psico-pedagogico
LICEI E ISTITUTI AD INDIRIZZO ARTISTICO I percorsi universitari Le prospettive occupazionali Licei e istituti ad indirizzo artistico
ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI I percorsi universitari Le prospettive occupazionali Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale Diplomi a indirizzo grafico-pubblicitario Diplomi a indirizzo informatico Diplomi a indirizzo elettronico Diplomi a indirizzo elettrotecnico Diplomi a indirizzo meccanico Diplomi a indirizzo termoidraulico Diplomi a indirizzo chimico Diplomi a indirizzo agrario-alimentare Diplomi a indirizzo tessile e “sistema moda” Diplomi a indirizzo legno, mobile e arredamento Diplomi a indirizzo nautico e aeronautico Diplomi a indirizzo edile Diplomi a indirizzo socio-sanitario Diplomi a indirizzo turistico-alberghiero
APPENDICI Nota metodologica Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Unioncamere
57 61 64 65 73 78 81 83 89 93 98 102 112 120 128 136 144 152 160 168 176 184 192 200 208 216 225 227 230 231
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Presentazione I processi di riforma che hanno investito negli ultimi anni il nostro sistema scolastico-formativo ne hanno profondamente mutato il quadro complessivo, creando un notevole ampliamento delle opportunità d’acquisizione di conoscenze e di costruzione delle competenze, in risposta alle modificazioni intervenute nella realtà del Paese. Al tempo stesso, però, questi mutamenti hanno accresciuto presso i giovani e le loro famiglie i momenti di smarrimento ed incertezza rispetto alle scelte da compiere. Queste ultime, infatti, non sempre sono supportate da un adeguato sistema a rete di informazione ed orientamento quale elemento fondamentale per prendere decisioni meditate e ben ponderate in vista della prosecuzione degli studi o di una futura ricerca di lavoro. Assume pertanto un valore sempre crescente il rilievo attribuito, anche nelle recenti normative, all’orientamento nel processo formativo dei giovani, dal passaggio dalla scuola di base ai percorsi successivi, nei confronti sia dell’universalità dei soggetti, sia, più specificamente, di chi è maggiormente esposto al rischio di dispersione ed abbandono (fenomeno che – come noto – nel nostro Paese supera il 25% della popolazione scolastica). D’altra parte, rispetto alle dinamiche di rapida e continua evoluzione dei sistemi produttivi, dei mercati del lavoro e dei profili professionali, i percorsi di istruzione e formazione proposti complessivamente dal sistema educativo paiono a volte ancora eccessivamente rigidi, in ritardo e comunque non in grado di garantire un’offerta in linea con le esigenze di formazione e lavoro espressa dai tessuti socioeconomici. Non a caso, una delle principali cause del mancato incontro tra la domanda e l’offerta sul mercato del lavoro risiede proprio nella sfasatura tra le figure professionali in uscita dal sistema scolastico e formativo e quelle di cui hanno bisogno le imprese. In virtù di quanto sopra, il disporre al momento giusto di informazioni corrette – sull’evoluzione del sistema delle professioni, sulle opportunità d’occupazione e sulle occasioni di formazione – risulta sempre più decisivo per affrontare con maggiore autonomia, consapevolezza,
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Presentazione
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responsabilità e possibilità di successo i percorsi scolastici e, in prospettiva, il mercato del lavoro. Ancora oggi, invece, l’enorme quantità d’informazioni che, attraverso i media, internet e gli interventi informativi di numerosi soggetti pubblici e privati, gli studenti e le loro famiglie hanno a disposizione corre il rischio, paradossalmente, di accrescere la confusione. Tra l’altro, molte delle attività di orientamento svolte da atenei, scuole superiori ed altre agenzie formative, essendo ispirate soprattutto da interessi particolari dei soggetti che li promuovono o li realizzano (per esempio reclutare iscritti, in concorrenza con le altre strutture), forniscono per lo più informazioni sulle caratteristiche delle loro specifiche offerte formative, senza delineare ipotesi sulle opportunità d’impiego connesse alle reali prospettive del mercato del lavoro. Manca, in particolare, l’informazione sulle nuove professioni e su quali siano le strade migliori per arrivarci. Va segnalata poi la scarsa trasparenza (oltre che della domanda di lavoro) dell’attuale offerta formativa e dei suoi cambiamenti che genera, anche nelle imprese, un senso di disorientamento. A ciò si aggiunga che, nonostante i vari tentativi di riforma della scuola secondaria, la scelta del percorso scolastico-formativo da parte dei ragazzi, dalla quale dovrà discendere la scelta del lavoro, avviene ancora troppo precocemente, in una fase particolarmente critica dello sviluppo individuale, e molto spesso è fatta non già in funzione delle potenzialità individuali né della domanda espressa dai sistemi produttivi, bensì sulla base delle motivazioni più disparate e con grosse interferenze da parte dell’ambiente familiare, amicale e socioculturale. Così, in assenza di informazioni attendibili sul contesto di riferimento e di consigli di orientamento che tengano conto delle caratteristiche ed inclinazioni dell’individuo, la scelta del tipo di scuola secondaria da frequentare è ancora in molti casi legata al rendimento in uscita dalla media inferiore (i “bravi” al liceo, gli altri ad un istituto tecnico o professionale), alle tradizioni familiari, alla tendenza a mantenere un contatto con i compagni di studio della media inferiore, a stereotipi sulle prospettive occupazionali associate ai diversi percorsi formativi o sul valore presunto (in termini di prestigio sociale e/o benessere economico) delle professioni, spesso alimentati anche dai mass media. Motivazioni di questo tipo spiegano, ad esempio, la palese contraddizione che vive nel nostro Paese l’istruzione tecnica e professionale, molto forte in uscita, in quanto il mercato del lavoro e il sistema produttivo cercano intensamente le figure che completano questi percorsi scolastici, a fronte di una preoccupante debolezza in entrata, con un vistoso calo nel numero di iscrizioni. Si crea in tal modo un rilevante squilibrio quantitativo tra domanda e offerta di lavoratori diplomati nell’istruzione tecnico-professionale (anche per la lecita e libera scelta di una parte di essi di proseguire negli studi universitari), con tassi di disoccupazione per questi ultimi, a tre anni dal diploma, pari alla metà di quelli dei liceali. Del resto, più in generale, il problema principale risiede in buona misura proprio nel fatto che molto frequentemente non si conoscono abbastanza il mondo del lavoro, i possibili profili professionali, le capacità di assorbimento del mercato, le abilità e competenze richieste per occupare determinate posizioni, l’offerta di formazione ai vari livelli ed i relativi sbocchi professionali. La situazione delineata contribuisce, tra l’altro, a rendere difficilmente prevedibili o perfino a compromettere gli esiti futuri, in termini di “successo” scolastico-formativo e, in prospettiva, occupazionale ed esistenziale, delle numerose e diversificate opzioni disponibili, con potenziali danni sia per i giovani e le loro famiglie, sia per lo sviluppo e la competitività del Paese. Eppure, per quanto riguarda le prospettive occupazionali e gli sbocchi professionali, esiste uno strumento fondamentale ed ormai consolidato a disposizione delle azioni di “informazione orientativa”. Si tratta del Sistema Informativo “Excelsior” – realizzato da Unioncamere con la collaborazione ed il finanziamento del Ministero del Lavoro – che dal 1997 fornisce un quadro
Presentazione previsionale puntuale e permanentemente aggiornato della domanda di figure professionali espressa dalle imprese. Da Excelsior ha tratto impulso negli ultimi anni – sempre per iniziativa di Unioncamere e Ministero del Lavoro – il Progetto Virgilio, finalizzato alla diffusione e valorizzazione dei dati raccolti con Excelsior e alla realizzazione di una serie di supporti per favorirne l’utilizzo integrato con altre fonti conoscitive sul mercato del lavoro e della formazione. La disponibilità di uno strumento di monitoraggio sistematico e continuativo così efficace come Excelsior ha rappresentato l’occasione ideale ed un valido punto di partenza per rendere operativa l’integrazione tra varie fonti informative (oltre che sulla domanda di lavoro sulle dimensioni dell’offerta, sui percorsi di studio e di transizione al lavoro e sui relativi esiti) utili per attivare i processi decisionali dei giovani. Serve, infatti, prioritariamente, un’integrazione di informazioni sull’offerta formativa e sulle professioni richieste non semplicemente come opportunità di orientarsi genericamente nel mondo del lavoro ma come possibilità di scegliere il ruolo professionale più congeniale ed il percorso formativo più adatto per ricoprirlo. Rispondere a questa domanda di chi si affaccia al mondo della formazione e, in prospettiva, del lavoro è la motivazione principale della presente pubblicazione. Nel complesso, il percorso di lettura guidata qui offerto dovrebbe consentire innanzi tutto ai ragazzi di acquisire un insieme di conoscenze utili per organizzare il proprio percorso scolastico-formativo e, in prospettiva, professionale, mettendoli in grado di rendersi autonomamente e responsabilmente artefici delle proprie scelte, raccogliere informazioni, valutare alternative, prendere decisioni e motivarle, progettare azioni volte a conseguire obiettivi realizzabili, sostenuti da valori ed aspettative fondate sugli spazi che il mondo produttivo può offrire. Il tutto con riferimento ai settori (soprattutto quelli nuovi ed emergenti), ai cambiamenti in atto, agli sviluppi a breve e medio termine del mercato del lavoro, alle attività lavorative, ai profili professionali, alle competenze richieste ed ai vari requisiti di professionalità, alle nuove prospettive nella propria provincia e regione, nell’ottica europea e mondiale. Gli strumenti proposti dal Progetto Virgilio sono comunque destinati anche ai genitori ed agli insegnanti, nonché a tutti i vari operatori degli sportelli orientamento di scuole, università, Centri per l’Impiego ed Informagiovani che hanno per compito quello di aiutare i ragazzi a diventare padroni delle proprie scelte. Orientare, del resto, significa aiutare l’individuo a prendere coscienza di se stesso, della realtà sociale, culturale ed economica di riferimento e dei propri soggettivi modi di relazionarsi con essa per porsi obiettivi di vita, oltre che professionali, aderenti al contesto. Per questo diviene indispensabile dare impulso ad iniziative volte, più in generale, a diminuire il divario tra scuola-formazione-università e lavoro, operando in un’ottica di integrazione ed interazione tra sistemi, avvicinando, da un lato, il giovane agli ambienti occupazionali reali e, dall’altro, il mondo delle imprese agli ambienti formativi. Fondamentale, in tal senso, appare la capacità di “fare rete” e di creare partenariati forti ed aperti a tutti i soggetti (mondo della scuola e della formazione, Camere di Commercio, associazioni di categoria, ordini professionali, Enti locali ecc.) impegnati e disponibili a dare il loro contributo e a mettere in condivisione risorse per lo sviluppo dei sistemi formativi e produttivi, perseguendo obiettivi di miglioramento qualitativo sia sul versante dell’offerta formativa, sia su quello, sempre più strategico, dei percorsi di comunicazione, informazione ed orientamento alla formazione e al lavoro. Vera Marincioni Direttore Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
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Una bussola per i giovani e le loro famiglie Esploratori senza bussole. E’ questa l’impressione che hanno i giovani quando, una volta terminate le scuole superiori, si trovano di fronte a una scelta fondamentale per il loro futuro. Spesso il loro spaesamento è frutto di una non sufficiente azione di orientamento, a volte è solo l’ansia del futuro, altre volte è poca chiarezza sul proprio progetto personale e professionale. Eppure, di iniziative di orientamento nelle scuole ormai se ne fanno molte. Le istituzioni tendono alla creazione di sistemi informativi sempre più sofisticati e complessi. I mass media intervengono, in modo più o meno competente, a colmare lacune, a esprimere il sentimento comune dei ragazzi e delle loro famiglie. Dei circa 450 mila giovani che ogni anno escono dalla scuola superiore, più o meno il 70% prosegue gli studi e si iscrive all’università. Il 5% si iscrive a corsi professionali avanzati postdiploma, un anello ancora forse troppo debole nell’offerta formativa italiana. Il restante 25% cerca di entrare nel mondo del lavoro e di realizzare subito un’esperienza professionale. A differenza delle generazioni che le hanno precedute, le giovani generazioni hanno oggi maggiori difficoltà a disegnare le proprie strategie. Oggi le scelte sono più difficili e complesse, perché il mondo è cambiato. La velocità dei mutamenti, le difficoltà a gestire modelli previsionali di lungo termine, la discontinuità della domanda creano oggi un contesto più volatile e segnato dall’incertezza. Per questo le scelte debbono essere ancora più meditate, alzando la soglia della consapevolezza e riducendo le soglie dell’improvvisazione e della casualità. Sono ancora troppi, infatti, i giovani che, a distanza di due anni dal diploma, cercano di tornare sui loro passi e di modificare le decisioni prese. Ma questo, spesso, si traduce in un dispendio molto alto di risorse e di energie e crea insicurezza. Le famiglie stesse, a volte, non hanno gli strumenti per collaborare e indirizzare le scelte dei figli, perché le filiere professionali che hanno caratterizzato le precedenti fasi economiche non
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Introduzione
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sono più chiare e definite come una volta. E’ da questo duplice riconoscimento, l’indecisione dei giovani e le incertezze delle famiglie, che viene chiamata in causa la necessità di un più deciso sforzo di orientamento, che sfatando alcuni luoghi comuni accolga le sfide di un futuro sempre più incerto. Questo volume vuole rappresentare uno strumento sia per i giovani e le loro famiglie sia per gli educatori e gli operatori dell’orientamento. Una bussola fondamentale che, a partire dalle informazioni sulle strategie sin qui adottate dai giovani, intrecciandole con le principali tendenze della domanda di lavoro da parte delle imprese private, riesca a orientare con maggiore consapevolezza e conoscenza i percorsi personali e professionali delle nuove generazioni. Quel che emerge, al di là delle ricche analisi più specifiche, è che studiare quanto è più possibile costituisce un passaporto per cogliere le migliori opportunità del futuro. Lo studio e la scelta della propria area di interesse va coniugata però con la domanda delle imprese. E ci si deve chiedere anche quali attitudini è necessario possedere per non vedersi costretti troppo rapidamente a cambiare. La corsa all’università, favorita dalle lauree triennali, non deve avvenire seguendo le mode, ma inserendo la scelta della facoltà in un progetto formativo articolato. Infine, come emerge da questo volume, la formazione post-diploma andrebbe rafforzata, sulla base delle esperienze realizzate da tempo dai Paesi più avanzati. Chi per scelta o per necessità si ferma al diploma può trovare più rapidamente un lavoro ma, come rivela l’esperienza, si convince spesso a rientrare nel sistema formativo, per migliorare la propria professionalità. Il diploma appare a volte come più competitivo di una laurea, ma ciò che può sembrare vero sul breve periodo viene smentito sul medio e lungo termine, quando la laurea si rivela un investimento maggiore, in grado di offrire un più sicuro ritorno. Quindi, investire su se stessi, laddove ve ne siano le condizioni, culturali e materiali, è sempre un buon investimento. Perché permette di cambiare e di “imparare a imparare”, ciò che rappresenta la leva più efficace e strategica verso l’orizzonte dell’occupabilità. Walter Passerini Giornalista, esperto di lavoro
STUDIO E LAVORO DOPO IL DIPLOMA. UNA SINTESI
È noto che i giovani che concludono le scuole superiori tendono a proseguire gli studi. La maggior parte di essi (circa due terzi) si iscrive all’università1, mentre alcuni optano per un corso post-diploma “professionalizzante”. Coloro che si mettono immediatamente alla ricerca di un impiego sono solo un sesto del totale, vale a dire circa 66.000 su 450.000 neodiplomati. A questi però si affiancano altri giovani che si sono diplomati in anni precedenti e iscritti all’università, ma che contemporaneamente intendono lavorare, oppure che si sono iscritti all’università negli anni passati, ma che hanno abbandonato gli studi prima del termine o che intendono comunque avere un impiego, oppure giovani che hanno completato un corso post diploma. Per i neodiplomati l’inserimento nel mondo del lavoro è comunque tutt’altro che facile, considerando che a tre anni dalla fine delle superiori circa un quarto di coloro che non studiano (e sono quindi “attivi” sul mercato del lavoro) risulta ancora alla ricerca di un impiego2. La strada però non è semplice nemmeno per i giovani che si iscrivono all’università: meno della metà di essi raggiunge la laurea breve nel giro dei tre anni previsti, mentre gli altri o sono in ritardo o hanno abbandonato gli studi universitari per le difficoltà incontrate. Queste difficoltà derivano dal fatto che alcune volte la scelta del percorso universitario viene fatta con leggerezza, senza conoscere l’impegno richiesto dai diversi corsi, oppure perché l’iscrizione è avvenuta “in attesa di tempi migliori”, non avendo trovato possibilità di impiego. Le decisioni che i neodiplomati devono prendere subito dopo l’esame di stato sono dunque importantissime e complesse. In primo luogo la scelta tra studio e lavoro, e, nel primo caso, quella degli studi da intraprendere, siano essi nel campo della formazione post-diploma, in quello dell’istruzione universitaria o dell’Alta Formazione Artistica e Musicale.
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Una parte di questi si è diplomata in anni precedenti, ma questo slittamento dell’iscrizione all’università è abbastanza costante e quindi molti si iscriveranno all’università negli anni successivi.
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Queste informazioni sono tratte dall’ultima indagine Istat sui percorsi di studio e lavoro dopo il diploma, condotta nel 2004 e che ha riguardato i diplomati del 2001.
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Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi Nel volume, le informazioni sulle opportunità di lavoro ricavate dall’indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro sono integrate da altre che intendono, sia pure sinteticamente, fornire qualche prima indicazione affinché la scelta del percorso universitario sia il più possibile ponderata, e fatta tenendo conto, oltre che delle attitudini e delle preferenze individuali, anche delle difficoltà dei vari indirizzi di studio e delle varie problematiche che si potranno incontrare con il diploma di scuola media superiore.
DIPLOMATI DELL’ANNO SCOLASTICO 2005-06 E IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’ANNO ACCADEMICO 2006-07 PER TIPO DI SCUOLA 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Diplomati
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Liceo linguistico Liceo socio-psico-pedag. Altra scuola
Immatricolati Liceo classico Istituto Tecnico
Liceo scientifico Istituto Professionale
Fonte: elaborazione su dati Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Università, Istat.
TASSI DI PASSAGGIO DALLE SCUOLE SECONDARIE ALL’ISTRUZIONE UNIVERSITARIA E SUPERIORE. ANNO 2006 (%) Totale
Istituto Professionale
Liceo socio-psico-pedag.
Istituto tecnico
67,1
26,8
46,8
49,6
Liceo classico e scientifico
Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Università, Istat.
97,8
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi Le scelte dei giovani dopo l’esame di stato sono comunque strettamente collegate al tipo di scuola frequentata: la percentuale di quanti si iscrivono all’università dipende dal tipo di scuola frequentata (27% per i giovani che hanno frequentato gli istituti professionali a quasi il 98% per i liceali). Inoltre, per i giovani che hanno frequentato un liceo classico o scientifico, solo lo 0,4% entra nel mercato del lavoro appena conseguita la maturità, mentre vi entra oltre la metà di coloro che hanno frequentato gli istituti professionali e quasi uno su tre dei diplomati in istituto tecnico3. Anche i risultati all’università variano sensibilmente secondo il tipo di scuola frequentata alle superiori. I giovani che hanno più successo sono senza dubbio quelli che provengono dai TASSI DI SUCCESSO4 NEGLI STUDI UNIVERSITARI A TRE ANNI DALL’IMMATRICOLAZIONE (%) Totale
52,0
Altra scuola
33,5
Istituto Professionale
39,6
Istituto Tecnico
44,9
Liceo linguistico
53,4
Liceo classico
61,2
Liceo psico-socio-pedag.
56,8
Liceo scientifico
62,4
Fonte: elaborazione su dati Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Università, Istat
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TASSI DI INGRESSO SUL MERCATO DEL LAVORO. ANNO 2006 (%) 14,7
Totale
51,4
Istituto Professionale
Istituto tecnico
29,6
20,4
Liceo socio-psico-pedag.
Liceo classico e scientifico
0,4
Fonte: elaborazione su dati Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Università, Istat 3
Il tasso di passaggio dalle superiori all’università è stato calcolato stimando le iscrizioni nello stesso anno del diploma; i tassi di ingresso sul mercato del lavoro sono stati stimati applicando i tassi di attività dei giovani diplomati da 20 a 24 anni ai diplomati del 2006 che non si iscrivono all’università nello stesso anno.
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I tassi di successo negli studi universitari sono stati calcolati rapportando i laureati triennali del 2006 (comprendendo sia i nuovi corsi di laurea che i vecchi corsi di diploma e delle Scuole Dirette a Fini Speciali) agli immatricolati nell’anno accademico. 2003-04.
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi licei: quasi due terzi di chi ha conseguito la maturità classica o scientifica ottiene la laurea breve dopo tre anni dall’immatricolazione. La quota di laureati è alta anche per i diplomati de licei socio-psico-pedagogici (quasi il 57%) e per quelli dei licei linguistici (53%). Ma quali sono i motivi di un tasso di successo negli studi universitari così diverso fra un tipo di diploma e l’altro? Innanzitutto, il diverso grado di difficoltà delle materie di studio all’interno di ogni percorso universitario e, in secondo luogo, il tipo di preparazione con cui si entra all’università. Infatti non è un caso che chi esce dal liceo, avendo ricevuto una formazione orientata alla prosecuzione degli studi piuttosto che all’ingresso immediato nel mondo del lavoro, ottiene risultati migliori rispetto ai ragazzi che provengono da altri tipi di scuola. Non è affatto detto che gli studi più difficili siano sempre quelli in cui è anche più difficile la riuscita: corsi molto impegnativi hanno spesso un grado di riuscita molto elevato perché sono stati scelti e affrontati con una forte motivazione, che costituisce di per se stessa un fattore di successo fondamentale, forse ancor più importante delle caratteristiche dei corsi e del diploma con cui si entra all’università.
I percorsi universitari
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Poco più di un terzo (il 34,9%) dei diplomati che nell’anno accademico 2006-2007 si sono iscritti a un corso di laurea (triennale o “a ciclo unico”5), ha scelto un corso a orientamento umanistico (insegnamento, lettere, scienze politiche e così via); di poco inferiore (31% circa) la quota di coloro che hanno scelto un corso tecnico-scientifico (ingegneria, architettura, biologia, ecc.); quasi il 14% ha scelto un indirizzo economico-statistico, poco più dell’11% ha scelto un corso a indirizzo giuridico e quasi il restante 9% ha preferito medicina o uno dei numerosi corsi delle professioni sanitarie. La scelta dell’indirizzo di studi universitari è in larga misura collegata al tipo di scuola secondaria frequentata. • Coloro che hanno frequentato un liceo classico infatti scelgono, in prima battuta (nel 38% dei casi) un corso di laurea di tipo umanistico, e in seconda battuta (nel 23% dei casi) un corso tecnico-scientifico o giuridico; • i diplomati dei licei scientifici a loro volta preferiscono i corsi tecnico-scientifici (43,5%), quasi il doppio di quanti hanno scelto un corso di tipo umanistico (24%); • nettamente orientati ai corsi umanistici sono invece i diplomati dei licei linguistici (quasi due su tre); il 10% invece preferisce i corsi tecnico-scientifici; • scelte analoghe fanno i diplomati dei licei socio-psico-pedagogici (ex magistrali), una discreta parte dei quali si indirizza però anche verso le professioni medico-sanitarie (11%); • più uniformi le scelte dei diplomati degli istituti tecnici: quasi un terzo sceglie un corso tecnico-scientifico, il 29% un corso umanistico, quasi il 22% un corso economico-statistico; • contrariamente alle aspettative, ben il 42% dei diplomati degli istituti professionali si orienta verso un corso di tipo umanistico (ritenendolo forse più “facile”) e solo il 22% verso uno tecnico-scientifico; 5
Il nuovo ordinamento universitario, entrato in vigore nel 2000, prevede tre tipi di corsi: quelli di primo livello, che consentono di conseguire una laurea triennale, che a sua volta consente di accedere ai corsi di secondo livello, con i quali si perviene a una laurea specialistica (fanno eccezione i corsi delle professioni sanitarie, per i quali non vi sono corsi che conducano a una laurea specialistica); vi sono poi i corsi cosiddetti “a ciclo unico”, il cui percorso di studi non è spezzato in due cicli; questi ultimi (rimasti praticamente gli stessi del “vecchio” ordinamento) sono molto pochi e sono compresi solo nei gruppi di Agraria, Architettura, Chimico-Farmaceutico e Medicina; dall’anno accademico 2006-2007 è stato istituito un nuovo tipo di corsi, le cosiddette lauree magistrali, che prevedono, già dopo il primo anno, la scelta tra un corso biennale (e quindi il conseguimento di una laurea triennale) o quadriennale, per arrivare direttamente a una laurea specialistica.
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi • i diplomati degli altri tipi di scuola, infine, si concentrano in misura quasi uguale sui corsi umanistici (quasi il 35%) e tecnico-scientifici (oltre il 31%).
IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ PER TIPO DI DIPLOMA POSSEDUTO E INDIRIZZO DI STUDI UNIVERSITARI SCELTO. A.A. 2006-07. COMPOSIZIONE PER INDIRIZZO SCELTO (%) Totale Altra scuola Istituto Professionale Istituto Tecnico Liceo socio-psico-pedag. Liceo linguistico Liceo scientifico Liceo classico 0% Tecnico-scientifico
20%
Umanistico
40%
60%
Ecomomico-statistico
80% Medico
100% Giuridico
Sono comprese le iscrizioni sia ai corsi triennali, sia ai corsi “a ciclo unico”. Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Università.
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IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ PER TIPO DI DIPLOMA POSSEDUTO E INDIRIZZO DI STUDI UNIVERSITARI SCELTO. A.A. 2006-07. COMPOSIZIONE PER DIPLOMA POSSEDUTO (%) Totale Giuridico Medico Ecomomico-statistico Umanistico Tecnico-scientifico 0% Liceo classico Liceo socio-psico-pedag. Altra scuola
20%
40% Liceo scientifico Istituto Tecnico
Sono comprese le iscrizioni sia ai corsi triennali, sia ai corsi “a ciclo unico”. Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Università.
60%
80% Liceo linguistico Istituto Profess.
100%
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi
TASSI DI SUCCESSO DEGLI STUDI UNIVERSITARI A TRE ANNI DALL’IMMATRICOLAZIONE PER GRUPPI DI CORSI (%) TOTALE Giuridico Geo-Biologico
51,8 28,2 38,5
Agrario
40,0
Insegnamento
40,5
Chimico-farmaceutico
44,3
Scientifico
44,7
Letterario
45,2
Educazione fisica Linguistico Architettura Economico-Statistico Ingegneria Politico-Sociale Psicologico Medico
47,1 49,6 51,2 53,0 55,0 60,9 74,5 95,5
18 Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Università.
Nel loro insieme, gli immatricolati all’università provengono quindi per oltre la metà dai licei (classici: 12,6%, scientifici: 32,6% e linguistici: 6,2%), quasi tre su dieci dagli istituti tecnici e tra il 6 e il 7% da ciascuno degli altri tipi di istituto. Quanto alla difficoltà degli studi universitari, i corsi a indirizzo giuridico si confermano essere quelli più difficili: a prescindere dal tipo di diploma, sono solo tre su dieci gli studenti che ottengono la laurea breve dopo tre anni dall’immatricolazione (la media è di oltre cinque su dieci). Tassi di successo inferiori alla media (nell’ordine del 40%) hanno avuto i ragazzi che hanno scelto un percorso universitario a indirizzo geo-biologico, agraria e insegnamento; invece i risultati migliori si registrano per i corsi delle professioni mediche6 (con oltre il 95% di laureati a tre anni dall’immatricolazione), a orientamento psicologico (quasi tre su quattro) e politico sociale (oltre sei su dieci).
6
Per questi corsi il tasso di successo appare però sovrastimato, a causa della confluenza nei corsi del nuovo ordinamento degli studenti dei “vecchi” corsi di diploma universitario, e quindi non è stato visualizzato nelle rappresentazioni grafiche. Si tratta in ogni caso di corsi che abbinano in grande misura teoria e pratica ospedaliera e i buoni risultati cono conseguiti anche grazie alla selettività nell’accesso.
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi La buona riuscita negli studi dipende , come si è detto, oltre che dall’impegno e dalle motivazioni personali, da due elementi: la preparazione con cui si entra all’università e la difficoltà del corso di laurea. Si possono così vedere quali sono i tassi di successo per i diversi tipi di diploma, in funzione dell’indirizzo di laurea scelto: • i diplomati degli istituti professionali (che mediamente hanno un tasso di successo quasi del 40%) “riescono” meglio nelle discipline medico-sanitarie, psicologiche, politico-sociali e architettura; i peggiori risultati sono invece conseguiti in campo giuridico; • anche i diplomati degli istituti tecnici vanno bene negli studi medico-sanitari, psicologici e politico-sociali; allineati alla media (circa il 45%) figurano gli indirizzi architettura,
TASSI DI SUCCESSO DEGLI STUDI UNIVERSITARI A TRE ANNI DALL’IMMATRICOLAZIONE PER GLI INDIRIZZI PIÙ FREQUENTATI (%) DIPLOMATI ISTITUTI PROFESSIONALI
TOTALE
Letterario
39,6
TOTALE
19,5
Giuridico
Medico EconomicoStatistico PoliticoSociale
DIPLOMATI ISTITUTI TECNICI
96,7
EconomicoStatistico
48,3
DIPLOMATI LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO TOTALE
Letterario
56,8 51,9
19
54,9 43,4
47,7
DIPLOMATI LICEO CLASSICO TOTALE
61,2
EconomicoStatistico
70,3
PoliticoSociale
Medico PoliticoSociale Insegnamento
21,7
PoliticoSociale Ingegneria
25,2
44,9
58,0
45,1
Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Università
80,3
Letterario
Giuridico
66,5
40,0
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi
TASSI DI SUCCESSO DEGLI STUDI UNIVERSITARI A TRE ANNI DALL’IMMATRICOLAZIONE PER GLI INDIRIZZI PIÙ FREQUENTATI (%) DIPLOMATI LICEO LINGUISTICO
DIPLOMATI LICEO SCIENTIFICO 62,4
TOTALE
Giuridico
TOTALE
32,4
Giuridico
PoliticoSociale
72,1
Letterario
EconomicoStatistico
67,9
PoliticoSociale
Ingegneria
68,6
Linguistico
53,4 24,9
45,0 63,6
59,2
DIPLOMATI “ALTRI ISTITUTI” 33,5
TOTALE
20 Insegnamento
21,5
Medico
56,2
PoliticoSociale Letterario
39,4
25,8
Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Università
ingegneria ed economia (quest’ultimo quello con un alto numero di immatricolati; • corsi delle professioni medico-sanitarie, a indirizzo psicologico e in educazione fisica sono quelli in cui riescono meglio i diplomati dei licei socio-psico-pedagogici, che mediamente hanno un tasso di successo quasi del 57%, ma che non brillano negli indirizzi per l’insegnamento e quelli politico-sociale; nei quali lo scoglio più duro è rappresentato dai corsi in giurisprudenza; • i diplomati dei licei classici (con oltre sei laureati su dieci a tre anni dall’immatricolazione), presentano tassi di successo discreti in quasi tutti gli indirizzi, ma soprattutto nelle professioni medico-sanitarie e nei campi psicologico, economico e politico sociale; anch’essi trovano difficoltà nei corsi a indirizzo giuridico, ma ancor di più nelle scienze geo-biologiche; • anche i diplomati dei licei scientifici hanno un tasso di riuscita elevato (oltre il 62%, il più
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi elevato in assoluto) e solo due sono gli indirizzi al di sotto del 50%: quello giuridico e quello geo-biologico; percentuali elevate di laureati a tre anni dall’immatricolazione si riscontrano per gli indirizzi delle professioni sanitarie, psicologico, politico-sociale, ingegneria ed economico statistico; • i diplomati dei licei linguistici (dei quali il 53% si laurea in tre anni) riescono soprattutto negli indirizzi delle professioni medico-sanitarie, politico-sociale, psicologico e linguistico; come tutti trovano molte difficoltà negli studi giuridici, ma anche in tutti gli indirizzi tecnico-scientifici, sebbene non siano in molti a scegliere questi corsi; • i diplomati degli altri istituti, infine, hanno un tasso di successo mediamente molto basso: appena un terzo del totale si laurea alla fine del triennio ”regolare”; risultati leggermente migliori ottengono gli iscritti ai corsi delle professioni mediche e degli indirizzi politicosociale, psicologia e architettura (anche perché tra essi sono compresi i diplomati dei licei artistici e degli istituti d’arte); sempre particolarmente ostici, anche per questi diplomati, gli indirizzi giuridico e geo-biologico, ma anche quello agrario e quello dell’insegnamento.
Le prospettive occupazionali Che prospettive vi sono per i circa 66.000 giovani neodiplomati che annualmente intendono mettersi alla ricerca di un impiego? Non facili, ma migliori rispetto ad altri gruppi di giovani e comunque in miglioramento. A fine 20067 i giovani diplomati con un’età compresa fra i 20 e i 24 anni (non impegnati negli studi universitari) presentavano un tasso di disoccupazione del 19,1%: questo significa che quasi uno su cinque di coloro che desideravano lavorare era senza un’occupazione. Si tratta comunque di una situazione praticamente identica a quella dell’insieme dei giovani della stessa classe di età, che complessivamente presentavano un tasso di disoccupazione del 19,0%. Tra essi solo chi era in possesso di una qualifica professionale stava decisamente meglio, con un tasso di disoccupazione del 12,9%; al contrario laureati (24,0%) e persone con al massimo la licenza media dell’obbligo (20,5%) presentavano tassi di disoccupazione superiori a quelli dei diplomati. Passando alle note positive, nel 2007 si osserva un marcato miglioramento delle prospettive di impiego per i diplomati di scuola media superiore: le assunzioni di diplomati che le imprese private italiane hanno previsto di effettuare nel corso dell’anno risultano essere oltre 293.000, ben il 24% in più rispetto a quelle previste nel 2006. Anche i diplomati beneficiano del generale miglioramento delle prospettive del mercato del lavoro, che ha interessato gran parte delle figure professionali e che ha trovato riscontro, a consuntivo, nell’aumento su base annua di 234.000 occupati totali certificato dell’Istat; contemporaneamente si sono avuti 167.000 disoccupati in meno e un abbassamento del tasso di disoccupazione dal 6,8 al 6,1%. Purtroppo le imprese dichiarano spesso l’intenzione di assumere un diplomato senza indicare il titolo di studio desiderato (segno che puntano più sul livello generale di istruzione che sulla specializzazione), e per questo motivo è difficile sia indicare la “domanda” precisa in base agli specifici titoli di studio sia gli andamenti da un anno all’altro: per il 2007, su 293.000 assunzioni di diplomati di scuola media superiore quelle per cui non è stato indicato lo specifico titolo di studio sono infatti quasi 87.000, vale a dire circa il 30% del totale.
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Ultimo anno disponibile.
21
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi TASSO DI DISOCCUPAZIONE DEI DIPLOMATI (20-24 ANNI) - ANNO 2006 (%) Liceo scientifico
17,8
Istituto Tecnico
18,1 18,8
Liceo linguistico Totale
19,1 20,0
Istituto Profess. Liceo classico
21,9
Altra scuola
22,0
Liceo socio-psico-pedag.
24,1
Fonte: Istat, Percorsi di studio e lavoro dopo il diploma
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Istituti tecnici e professionali fanno comunque la “parte del leone” nelle preferenze delle imprese, con oltre due terzi delle assunzioni totali, alle quali si aggiungerà un parte cospicua di quelle senza indicazione del titolo di studio. Esigua la domanda “esplicita” per gli altri diplomi, la cui impostazione è spesso finalizzata alla prosecuzione degli studi: poco più di 4.000 liceali, circa 3.900 diplomati a indirizzo linguistico, meno di mille a indirizzo artistico. Anche questi valori sono però destinati ad aumentare, “attingendo” al numero di coloro per i quali non è stato indicato lo specifico titolo di studio richiesto, vuoi perché l’impresa al momento dell’indagine non aveva ancora deciso, vuoi perché riteneva sufficiente il livello generale di istruzione, fatto quest’ultimo che favorisce coloro che sono in possesso di un diploma liceale. ASSUNZIONI DI DIPLOMATI PREVISTE DALLE IMPRESE NEL 2007 Non specificato 29,6%
Indirizzo linguistico 1,3% Indirizzo artistico 0,3%
Licei classici, scientifici, sociopsico-pedagogici 1,4%
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali 67,4%
Studio e lavoro dopo il diploma. Una sintesi Considerando che negli ultimi anni i diplomati sono aumentati in misura molto modesta (nel 2001 erano stati quasi 451.000, nel 2005 11.000 in più e nel 2006 quasi gli stessi dell’anno precedente), ipotizzando tassi di prosecuzione degli studi non troppo diversi da un anno all’altro, anche gli ingressi nel mercato del lavoro dei diplomati degli anni precedenti che si sono iscritti all’università ma poi hanno abbandonato gli studi, e tenendo infine conto che – oltre che nelle imprese private – vi sono opportunità di lavoro anche nel pubblico impiego e come lavoratori autonomi, dovrebbe esserci, “sulla carta”, lavoro per tutti i diplomati che desiderano un impiego. Ciò purtroppo vuole dire che non basta una coincidenza “numerica” tra offerta e domanda totale di lavoro, vale a dire tra le persone che cercano un impiego e le assunzioni che le aziende intendono fare: se un’impresa cerca un perito meccanico e non lo trova, non potrà certo assumere un perito chimico; se cerca una persona con un’esperienza specifica e non la trova, forse non sarà disponibile ad assumere un giovane appena uscito dalla scuola, se i diplomati risiedono in una provincia e le imprese che pure vorrebbero assumere sono in un’altra (magari all’altro capo dell’Italia), non tutti coloro che hanno i requisiti saranno disposti a trasferirsi o a fare un lungo tragitto giornaliero casa-lavoro. Molte sono quindi le cause che possono intralciare l’ingresso immediato nel mondo del lavoro, talvolta determinando la scelta dell’iscrizione all’università senza la necessaria convinzione, alla quale fa spesso seguito l’abbandono prima della fine degli studi. E’ però il momento di passare dai “grandi numeri” alle informazioni più specifiche, che saranno presentate nelle pagine successive per le diverse specializzazioni.
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LICEI CLASSICI, SCIENTIFICI E LINGUISTICI
I giovani che ogni anno ottengono il diploma di liceo classico, scientifico o linguistico sono circa un terzo di tutti coloro che concludono gli studi superiori. In termini assoluti, nel 20061 si è trattato di circa 144.000 giovani, di cui 45.100 provenienti dai licei classici, 93.900 dagli scientifici e quasi 4.900 dai linguistici. Di questi, si stima2 che il 95% si sia immatricolato immediatamente all’università3: 43.000 che hanno frequentato un liceo classico, 89.300 uno scientifico e circa 4.650 provenienti da un liceo linguistico (per un totale di circa 137.000 immatricolati). Il numero totale di giovani con questi titoli di studio che si sono immatricolati all’università è però più alto (pari a quasi 154.600 giovani), perché alcuni di loro avevano superato l’esame di stato in anni precedenti, magari dopo la ricerca infruttuosa di un impiego, oppure dopo alcuni anni di lavoro. Anche se alcuni corsi del “vecchio” ordinamento sono ancora in vigore, l’ordinamento universitario entrato in vigore dal 2001 prevede, per la prima iscrizione all’università, tre tipi di percorsi: • i corsi triennali, al termine dei quali si può uscire dall’università con un titolo di laurea, oppure proseguire per un altro biennio e conseguire una laurea specialistica4; • i corsi a ciclo unico, di durata quinquennale, tranne che per medicina, che richiede, come in passato, sei anni di corso5; 1
Ultimo dato disponibile.
2
La stima è basata sul tasso di iscrizione all’università rilevato dall’Istat nell’ultima indagine, condotta nel 2004, sugli sbocchi di studio e lavorativi dei diplomati del 2001.
3
Sono stati considerati tutti i corsi, sia nuovo ordinamento (corsi di laurea triennali di I livello, corsi di laurea specialistici “a ciclo unico” e corsi magistrali, istituiti con l’anno accademico 2006-2007), sia i pochi corsi ancora attivi del vecchio ordinamento (corsi di laurea, corsi di diploma universitario e corsi delle scuole dirette a fini speciali).
4
Fanno parzialmente eccezione i corsi triennali delle professioni sanitarie, al termine dei quali non si può accedere ai corsi di medicina in senso stretto, che sono solo “a ciclo unico”.
5
Questi corsi sono presenti solo nei gruppi architettura, medico, chimico-farmaceutico e agrario.
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Licei classici, scientifici e linguistici • i corsi di laurea magistrale, di durata quinquennale, nei quali, al termine del primo anno, si può però optare per il passaggio al corso triennale di primo livello6. Più di tre quarti dei diplomati dei licei classici, scientifici o linguistici hanno scelto un corso triennale; ha invece scelto un corso a “ciclo unico” poco più del 10% del totale (sicuramente più impegnativo, non solo per l’oggetto degli studi, ma anche perché, in caso di interruzione, non viene conseguito alcun titolo) e ha scelto una laurea magistrale oltre il 12%; i restanti (meno di mille giovani) si sono iscritti a un corso del vecchio ordinamento (alcuni dei quali ancora attivi nell’area insegnamento e in quella giuridica).
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E i diplomati che non si iscrivono subito all’università? Come visto, la stragrande maggioranza di questi diplomati intraprende un percorso di studi universitari subito dopo l’esame di stato. Vi sono però circa 7.000 giovani che decidono di non proseguire gli studi: quasi 2.200 con la maturità classica, 4.500 circa con quella scientifica e poco più di 200 con quella linguistica. Una parte di questi 7.000 giovani è sicuramente non interessata al lavoro, ad esempio perché decide di iscriversi a un corso post-diploma che ne faciliti l’inserimento nel mondo del lavoro, senza però l’impegno di un corso universitario, oppure semplicemente perché decide di rimandare la scelta. In mancanza di informazioni precise al riguardo si può ritenere che le iscrizioni a corsi postdiploma riguardino il 2% circa dei diplomati, quindi, in valore assoluto, quasi 2.9007 giovani; un’altra parte, circa mille neodiplomati per qualsivoglia altro motivo, non è interessata, almeno nell’immediato, a un’attività lavorativa. Si arriva così a stimare un numero di neodiplomati alla ricerca di un impiego sia di circa 3.000: 900 circa provenienti dal liceo classico, poco più di 2.000 dallo scientifico, circa 100 dal liceo linguistico8. I diplomati che decidono di iscriversi all’università hanno una decisione importante da prendere: quale indirizzo di studi universitari seguire? Questa scelta deve essere il più possibile ponderata, e non basata su aspettative che poi difficilmente si realizzano. È importante tener conto non solo delle preferenze personali nei confronti delle diverse materie, dei suggerimenti e delle opportunità familiari (ad esempio di continuazione dell’attività professionale di un genitore) oppure, ancora, di fattori “logistici” (la presenza del corso desiderato nelle vicinanze della residenza), ma anche di altri elementi non meno importanti, sia durante che dopo gli studi: • le difficoltà del percorso universitario che si intende seguire (che ovviamente non sono le stesse per ogni indirizzo di studi) e • le prospettive occupazionali una volta completati gli studi.
6
Tali corsi sono stati istituiti con l’anno accademico 2006-2007 a partire da giurisprudenza, ma successivamente si sono estesi anche agli altri indirizzi e facoltà.
7
Secondo l’ultima indagine Istat sui percorsi post-diploma, i diplomati del 2001 che nei tre anni successivi al diploma hanno seguito corsi di formazione post diploma (a prescindere da una eventuale iscrizione all’università) sono stati quasi il 13% del totale; questa percentuale, riferita a un arco di tempo triennale, scende al 6,4% per gli studenti degli istituti liceali.
8
A questa stima dovremmo aggiungere il numero di coloro che si sono diplomati in anni precedenti e che si sono iscritti a corsi universitari o di altro tipo, ma che hanno abbandonato o interrotto gli studi e che si sono quindi affacciati sul mercato del lavoro con il diploma di maturità posseduto.
I percorsi universitari: licei classici DIPLOMATI 2005 DEGLI ISTITUTI LICEALI: LE SCELTE DOPO IL DIPLOMA
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Licei (*)
Totale diplomati
Università e altra istruz. superiore
Corsi post-diploma
Non interessati al lavoro
Mercato del lavoro
(*) Licei classici, scientifici, linguistici Fonte: stime su dati Istat e Ministero Università
Per i giovani che invece decidono di mettersi subito alla ricerca di un lavoro è invece fondamentale conoscere quali sono gli sbocchi professionali e quale è la “domanda” di personale con questo titolo di studio da parte delle imprese: una domanda sicuramente esigua, perché i corsi di liceo, soprattutto classici e scientifici, forniscono un’ottima preparazione culturale, ma poche basi per entrare direttamente nel modo del lavoro.
I PERCORSI UNIVERSITARI Licei classici La scelta degli studi universitari Dei 38.000 giovani che nel 2006 hanno completato il liceo classico, quasi uno su quattro (8.900 in termini assoluti) ha scelto un corso del gruppo giuridico9; seguono, a notevole distanza (circa 5.650 immatricolati, pari al 15%) gli immatricolati al gruppo letterario e quindi gli iscritti ai corsi del gruppo politico-sociale (3.950 circa, per una quota del 10,4%): questi primi tre “gruppi” di corsi hanno quindi assorbito quasi la metà di tutti i giovani con la maturità classica che si sono immatricolati all’università nell’anno accademico 2006-07.
9
In allegato è riportato l’elenco dei principali corsi appartenenti a ciascun “Gruppo”.
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Licei classici, scientifici e linguistici Quote progressivamente inferiori di diplomati hanno scelto i gruppi medico (poco più di 3.000, dei quali circa due terzi ai corsi a ciclo unico di medicina e odontoiatria), economicostatistico (anch’essi poco più di 3.000), geo-biologico (quasi 2.500) e quindi tutti gli altri, con un minimo di una cinquantina di immatricolati ai corsi del gruppo difesa e sicurezza.
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI CLASSICI. DIPLOMATI 2006 IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER “GRUPPO” DI CORSI Giuridico Letterario Politico-Sociale Medico Economico-Statistico Geo-Biologico Chimico-farmaceutico Linguistico Ingegneria
30
Psicologico Architettura Insegnamento Scientifico Agrario Educazione fisica Difesa e sicurezza
0
1.000
2.000 3.000
4.000 5.000
6.000
7.000 8.000
9.000 10.000
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
Due terzi dei giovani si sono orientati verso i corsi triennali di primo livello, numero però molto inferiore alla media di tutti gli immatricolati (quasi l’84%); quote superiori si sono invece indirizzate verso i corsi a ciclo unico (10%) e verso le nuove lauree magistrali (21,5%), per il momento istituite solo a giurisprudenza. Tra i corsi a “ciclo unico”10 le scelte sono cadute soprattutto verso il “gruppo” medico e quello chimico-farmaceutico, rispettivamente con circa 1.600 e 1.400 immatricolati.
10 Questi corsi sono presenti solo nei gruppi architettura, medico, chimico-farmaceutico e agrario.
I percorsi universitari: licei classici
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI CLASSICI. IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER TIPO DI CORSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Liceo classico
Totale diplomati
Corso di laurea vecchio ordinamento Laurea magistrale Laurea specialistica a ciclo unico Corso triennale
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
Le difficoltà dei percorsi universitari È possibile misurare quanto i giovani provenienti dal liceo classico siano preparati o meno per i diversi indirizzi di laurea confrontando gli immatricolati in un dato anno ai corsi triennali con i laureati di tre anni dopo, a parità di diploma posseduto. Ovviamente una parte di essi si è iscritta all’università anche negli anni precedenti (e questo spiega perché in alcuni casi si supera anche il 100%), ma poiché questo vale per tutti i corsi, il confronto di questo rapporto tra i diversi tipi di diploma posseduti e tra i diversi “gruppi” di corso fornisce indicazioni sicuramente utili: questo rapporto costituisce cioè una sorta di “tasso di successo” e quanto più il suo valore è alto, tanto più si può ritenere che il percorso universitario sia stato compiuto agevolmente11. Per l’insieme degli indirizzi di laurea, il tasso di successo dei diplomati dei licei classici si è attestato sul 61%, vale a dire quasi 9 punti oltre la media (52%) ed è risultato inferiore, per meno di un punto, a quello di coloro che sono entrati all’università con la maturità scientifica: i licei classici e scientifici, decisamente orientati alla prosecuzione degli studi, hanno quindi consentito un cammino universitario più agevole rispetto a tutti gli altri diplomi di scuola media superiore.
11 Questo indicatore corrisponde alla quota di studenti che si laurea nella durata legale dei corsi; considerando anche tutti coloro che si laureano successivamente, in media i giovani che completano gli studi universitari in Italia sono circa due terzi del totale.
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Licei classici, scientifici e linguistici RAPPORTO % LAUREATI 2006/IMMATRICOLATI 2003-04 CON MATURITÀ CLASSICA PER “GRUPPO” DI CORSI TOTALE Difesa e sicurezza Geo-Biologico Giuridico Insegnamento himico-farmaceutico Scientifico Agrario Architettura Linguistico Educazione fisica Letterario Ingegneria Economico-Statistico Politico-Sociale Psicologico Medico (1) 0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
32 (1) per il gruppo medico il valore supera quota 100 poiché i diplomati comprendono un numero elevato di iscritti ai corsi di diploma universitario del vecchio ordinamento, trasformati in laurea di primo livello Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
Più in dettaglio, guardando ai diversi indirizzi di studio scelti dai giovani provenienti dai licei classici, si rilevano notevoli differenze nel tasso di successo dei vari percorsi di studio: esso varia tra meno del 32% per il gruppo difesa e sicurezza (appartenente al filone degli studi giuridici) e oltre il 100% per il gruppo di corsi delle professioni della sanità. A parte questo caso del tutto atipico, dovuto anche alla confluenza nei nuovi corsi degli iscritti ai precedenti diplomi universitari, il maggiore successo (quasi il 92%) si registra per i corsi del gruppo psicologico, seguiti da quelli a indirizzo politico-sociale (80%). Tassi di successo abbastanza elevati, e comunque superiori alla media si osservano anche per gli indirizzi economico-statistico, ingegneristico, letterario, linguistico ed educazione fisica. I corsi che risultano più “difficili” sono quelli del gruppo giuridico, che contano il maggior numero di immatricolati provenienti dai licei classici. Questi corsi sono fra i più ostici con un tasso di successo particolarmente basso, appena del 40%, anche per chi ha fatto studi classici. E’ interessante inoltre osservare come tra i gruppi di laurea in cui i diplomati dei licei classici “riescono meglio” vi siano corsi con una forte caratterizzazione tecnica (ingegneria ed economia); allo stesso modo si riscontrano tassi di successo inferiori alla media, oltre che per giurisprudenza, anche per un altro indirizzo tipicamente umanistico come quello dell’insegnamento: si smentisce quindi lo stereotipo che i giovani in possesso della maturità classica
I percorsi universitari: licei scientifici siano facilitati solo negli studi umanistico-letterari e penalizzati invece negli studi a carattere tecnico-scientifico. Rispetto ai diplomati di altre scuole superiori (confrontando cioè i tassi di successo per gruppo di corsi dei diplomati dei licei classici con i corrispondenti valori medi), il liceo classico offre migliori chance per quasi tutti gli indirizzi di studio, ma soprattutto per i corsi dei gruppi letterario, politico-sociale, psicologico, educazione fisica e agraria; incontrano invece difficoltà superiori a quelle degli altri studenti soprattutto coloro che hanno scelto corsi degli indirizzi difesa e sicurezza e geo-biologico. Non sempre però la buona riuscita degli studi dipende da una relativa “facilità” dei corsi di laurea. Anzi, corsi molto impegnativi hanno spesso tassi di successo molto elevati perché sono stati scelti con una forte motivazione: questa, in altri termini, è un fattore di successo fondamentale, forse ancor più importante delle caratteristiche dei corsi e del diploma con cui si entra all’università.
Licei scientifici La scelta degli studi universitari La scelta di studio privilegiata dagli oltre 98.000 diplomati dei licei scientifici che si sono iscritti all’università nell’anno accademico 2006-2007 è stata verso un indirizzo tecnico-scientifico, che ha concentrato una quota di immatricolati pari al 43,5% del totale (scelta fatta, 33
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI SCIENTIFICI. DIPLOMATI 2006 IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER “GRUPPO” DI CORSI Ingegneria Economico-Statistico Giuridico Medico Geo-Biologico Politico-Sociale Chimico-farmaceutico Architettura Letterario Scientifico Linguistico Psicologico Insegnamento Agrario Educazione fisica Difesa e sicurezza 0
2000
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
Licei classici, scientifici e linguistici mediamente, dal 31% dei diplomati). Segue l’indirizzo umanistico, con una quota del 24%, e poi quello economico (13,4%), quello giuridico (poco più del 10%) e quello medico (9,1%). Ingegneria, con oltre 15.000 immatricolazioni (il 15,4% del totale), è stato il “gruppo” di corsi con il maggior numero di immatricolati, seguito, a poca distanza, da quello di economia e statistica, con oltre 13.000 iscritti, per una quota del 13,4%; in terza posizione giurisprudenza, con quasi 10.000 immatricolati, e una quota che sfiora il 10%. Nell’area umanistica le scelte sono cadute soprattutto sui corsi del “gruppo” politico-sociale con circa 7.800 immatricolati, seguito da quello letterario, con quasi 6.000. L’80% degli immatricolati si è iscritto ad un corso di laurea triennale, quasi l’11% un corso “a ciclo unico” e quasi il 9% a un corso di laurea magistrale (tipologia di corsi attiva, nell’a.a. 2006-07, solo per giurisprudenza). Tra i corsi a “ciclo unico”12 le scelte sono cadute soprattutto verso il “gruppo” chimico-farmaceutico, con oltre 4.100 immatricolati, seguito da quello medico (quasi 3.500), da architettura (poco meno di 2.200) e da agraria (con circa 600 immatricolati).
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI SCIENTIFICI. IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER TIPO DI CORSI 100%
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80% 60% 40% 20% 0% Liceo scientifico
Totale diplomati
Corso di laurea vecchio ordinamento Laurea magistrale Laurea specialistica a ciclo unico Corso triennale
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
12 Questi corsi sono presenti solo nei gruppi architettura, medico, chimico-farmaceutico e agrario.
I percorsi universitari: licei linguistici Le difficoltà dei percorsi universitari Così come per i diplomi di liceo classico, anche per quelli scientifici è stato “misurato” il tasso di successo, confrontando gli immatricolati nell’a.a. 2003-04 ai corsi triennali con i laureati dei tre anni seguenti, a parità di diploma posseduto. Complessivamente, per i diplomati dei licei scientifici il rapporto fra laureati e immatricolati è stato del 62,4% superando non solo la media (52%), ma risultando anche il più alto in assoluto fra tutti coloro che sono entrati in università con i vari tipi di diploma di scuola media superiore. RAPPORTO % LAUREATI 2006/IMMATRICOLATI 2003-04 CON MATURITÀ SCIENTIFICA PER “GRUPPO” DI CORSI TOTALE Giuridico Geo-Biologico Letterario Chimico-farmaceutico Educazione fisica Agrario Insegnamento Difesa e sicurezza Linguistico
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Architettura Scientifico Economico-Statistico Ingegneria Politico-Sociale Psicologico Medico (1) 0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
(1) per il gruppo medico il valore supera quota 100 poiché i diplomati comprendono un numero elevato di iscritti ai corsi di diploma universitario del vecchio ordinamento, trasformati in laurea di primo livello Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
Il tasso di successo non è stato ovviamente lo stesso per tutti gli indirizzi di laurea: è stato infatti compreso tra il 32,4% degli studenti del gruppo giuridico e oltre il 100% per quelli dei corsi delle professioni della sanità. A parte questo caso del tutto atipico13, il valore più elevato (oltre l’83%) si registra per i corsi del “gruppo” psicologico; superano la media anche coloro che hanno frequentato corsi delle discipline politico-sociali (72,1%), ingegneristiche (68,6%) ed economico-statistiche (67,9%). 13 Il tasso è superiore al 100% perché gli iscritti ai precedenti diplomi universitari sono confluiti nei nuovi corsi.
Licei classici, scientifici e linguistici Gli iscritti ai gruppo scientifico, architettura, linguistico, difesa e sicurezza (appartenente all’area giuridica) e insegnamento hanno invece ottenuto un minore successo. I corsi più difficili sono stati però quelli del gruppo giuridico e di quello geo-biologico, corsi nei quali anche i diplomati dei licei classici hanno avuto notevoli difficoltà.
Licei linguistici La scelta degli studi universitari Dei 4.900 diplomati dei licei linguistici, più di 4.600 si sono immatricolati all’università. Di questi, poco più di 1.200 (il 27% circa) hanno scelto un corso del gruppo linguistico. Si tratta di una quota abbastanza alta, ma forse non nella misura che ci si poteva attendere, considerati gli studi liceali frequentati. Quasi 1.800 giovani hanno privilegiato anch’essi un corso di laurea di tipo umanistico, orientandosi però su altri campi, in particolare quello politico-sociale (18%), quello letterario (10,7%) e quello dell’insegnamento (quasi il 5%). Seguono a una certa distanza il gruppo giuridico (9,4%) e quello economico-statistico (poco più dell’8%). Tra i corsi di tipo tecnico-scientifico (che complessivamente hanno totalizzato 600 immatricolati) la scelta è caduta soprattutto sui gruppi geo-biologico, chimico-farmaceutico e architettura. 36
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI LINGUISTICI. DIPLOMATI 2006 IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER “GRUPPO” DI CORSI Linguistico Politico-Sociale Letterario Giuridico Economico-Statistico Medico Insegnamento Geo-Biologico Psicologico Chimico-farmaceutico Architettura Ingegneria Educazione fisica Agrario Scientifico Difesa e sicurezza 0
200
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
400
600
800
1000
1200
1400
I percorsi universitari: licei linguistici La grande maggioranza degli immatricolati ha scelto un corso di tipo triennale (quasi l’88%); poco più dell’8% ha scelto invece un corso di laurea magistrale (nel 2006-07 attivo solo per giurisprudenza) e solo il 3,2% un corso di laurea “a ciclo unico”14.
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI LINGUISTICI. IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER TIPO DI CORSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Liceo linguistico
Totale diplomati
Corso di laurea vecchio ordinamento Laurea magistrale Laurea specialistica a ciclo unico Corso triennale
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
Le difficoltà dei percorsi universitari Il successo che i diplomati dei licei linguistici ottengono negli studi universitari è di poco superiore alla media di tutti gli studenti, quale che sia il diploma con cui sono entrati all’università (il 53,4% a fronte di un 52%). Ancorché il percorso degli studi non sia stato particolarmente brillante, hanno fatto meglio di questi solo i diplomati dei licei classici e scientifici e dei licei psico-socio-pedagogici (ex scuole e istituti magistrali). Il tasso di successo dei diplomati con specializzazione linguistica varia sensibilmente fra i diversi gruppi di laurea, da un minimo del 25% per il gruppo giuridico a quasi il 100% per il gruppo di corsi delle professioni della sanità. A parte questo caso del tutto atipico (dovuto anche alla confluenza nei nuovi corsi degli iscritti ai precedenti diplomi universitari), è in genere nelle lauree di tipo umanistico che questi diplomati hanno meno difficoltà. Tassi di successo molto 14 Questi corsi sono presenti solo nei gruppi architettura, medico, chimico-farmaceutico e agrario.
37
Licei classici, scientifici e linguistici RAPPORTO % LAUREATI 2006/IMMATRICOLATI 2003-04 CON MATURITÀ LINGUISTICA PER “GRUPPO” DI CORSI TOTALE Giuridico Agrario himico-farmaceutico Geo-Biologico Scientifico Architettura Insegnamento Ingegneria Educazione fisica Letterario Economico-Statistico Linguistico Difesa e sicurezza Politico-Sociale Psicologico Medico (1) 0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
38 (1) per il gruppo medico il valore supera quota 100 poiché i diplomati comprendono un numero elevato di iscritti ai corsi di diploma universitario del vecchio ordinamento, trasformati in laurea di primo livello Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
elevati si registrano infatti per i corsi del “gruppo” psicologico (quasi il 70%), politico-sociale (64%), linguistico (59%). I diplomati dei licei linguistici “riescono bene” anche nei corsi di tipo economico-statistico e in quelle a indirizzo difesa e sicurezza (che appartengono al ramo degli studi giuridici, ma che contano un numero di iscritti ridottissimo). Tassi di successo decisamente più bassi (sotto il 40%) si rilevano per diversi gruppi di laurea, tra i quali, oltre a giurisprudenza (il più ostico in assoluto per tutti gli studenti, con qualsiasi diploma) troviamo agraria, chimica e farmacia, il “gruppo” geo-biologico, quello scientifico in senso stretto15, insegnamento e ingegneria. Rispetto ai diplomati di altre scuole superiori (confrontando cioè i tassi di successo per gruppo di corsi dei diplomati dei licei linguistici con i corrispondenti valori medi) il liceo linguistico offre migliori chance per tre indirizzi di studio (su 16): economico-statistico, linguistico e politico-sociale.
15 Matematica, fisica, astronomia, informatica, e altri.
Le prospettive occupazionali: licei classici e scientifici
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI Licei classici, scientifici e linguistici I diplomati degli istituti liceali, che risultano “favoriti” nei percorsi universitari rispetto ai giovani provenienti da altri tipi di scuola, sono apparentemente tra i più svantaggiati quando decidono di non proseguire gli studi ed entrare subito nel mondo del lavoro. Ciò del resto non sorprende, se si considera che la scuola superiore frequentata fornisce loro una preparazione più orientata alla prosecuzione degli studi che all’ingresso nel mondo del lavoro.
TASSO DI ATTIVITÀ DIPLOMATI 20-24 ANNI 87,0 86,0
TASSO DI ATTIVITÀ DIPLOMATI 25-29 ANNI 91,0
86,5
89,0
85,0
88,0
84,1 84,0
89,8
90,0
85,3
83,2
83,1
83,0
87,9
87,9 87,0
87,0 85,5
86,0 85,0
82,0
84,0
81,0
TASSO DI DISOCCUPAZIONE DIPLOMATI 20-24 ANNI
25,0 19,0
14,0
21,9 18,1
18,8
19,1
Totale
Linguistico
Scientifico
TASSO DI DISOCCUPAZIONE DIPLOMATI 25-29 ANNI
12,0
15,0
8,0
10,0
6,0
11,9
10,9
9,8
9,4
10,0
9,9
4,0
5,0
2,0
0,0
Totale
Linguistico
Scientifico
Classico
Totale
Linguistico
Scientifico
Classico
Licei
0,0 Licei
20,0
Classico
Licei
Totale
Linguistico
Scientifico
Classico
Licei
83,0
Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Università
Nonostante queste premesse sfavorevoli, al netto di coloro che studiano, degli oltre 164.000 giovani con età compresa fra i 20 e i 24 anni in possesso di un diploma di maturità liceale
39
Licei classici, scientifici e linguistici (classica, scientifica e linguistica) quasi 140.000 sono presenti sul mercato del lavoro, come occupati (oltre 113.000) o alla ricerca di un impiego (quasi 27.000)16. Essi quindi presentano un grado di partecipazione al mercato del lavoro (il cosiddetto “tasso di attività”) abbastanza elevato (pari all’85,3%), superiore alla media di tutti i diplomati di pari età (83,1%) e un tasso di occupazione del 69,1%, anche questo superiore alla media (67,2%); in altre parole su 100 di essi, oltre 85 lavorano o sono alla ricerca di un impiego e 69 risultano occupati. Ai quasi 27.000 che sono alla ricerca di un impiego corrisponde invece un tasso di disoccupazione del 19%, inferiore, sia pure di pochissimo, alla media (19,1%).
40
Fra questi diplomati, la situazione migliore si riscontra per i quasi 95.000 giovani che hanno frequentato un liceo scientifico, che presentano un tasso di attività dell’86,5%, un tasso di occupazione quasi del 71%, e un tasso di disoccupazione del 18,1%. All’opposto troviamo tra i poco più di 33.000 diplomati dei licei classici i meno “attivi” sul mercato del lavoro, quelli che hanno il tasso di occupazione più basso (65%) e il tasso di disoccupazione più elevato (quasi del 22%). Passando dai 20-24 ai 25-29 anni questa situazione migliora, ma contemporaneamente emergono, rispetto all’insieme dei diplomati, gli svantaggi di una preparazione non adeguata all’inserimento lavorativo. In altre parole, apprezzati per il livello culturale degli studi, questi diplomati sono ben accetti nel mondo del lavoro al momento del loro ingresso, dopo la maturità, ma col passare degli anni vengono “scavalcati” da coloro che hanno una preparazione più specialistica. Passando da una classe di età all’altra il grado di partecipazione al mercato del lavoro aumenta (dall’85,3 all’87,9%), così come il tasso di occupazione (dal 69,1 al 78,3%) mentre diminuisce, quasi dimezzandosi, il tasso di disoccupazione (dal 19 al 10,9%). Analoghi miglioramenti si osservano per l’insieme dei diplomati, il cui tasso di disoccupazione arriva però al 9,9%, un punto in meno rispetto ai liceali in esame. Tra di essi i più avvantaggiati diventano coloro che sono in possesso della maturità classica con un tasso di disoccupazione del 9,4% che sale all’11,9% per coloro che hanno frequentato il liceo scientifico.
16 Istat, indagine sulle forze di lavoro. Media 2006.
Le prospettive occupazionali: licei classici e scientifici
Licei classici e scientifici Come visto nelle pagine precedenti, la maggioranza dei diplomati dei licei classici e scientifici si iscrive all’università subito dopo l’esame di stato. Alcuni invece decidono di frequentare corsi post-diploma non universitari, mentre altri optano per entrare nel mondo del lavoro. Si stima che questi ultimi siano stati, nel 2006, quasi 3.000 giovani (920 provenienti dai licei classici e 2.060 da quelli scientifici). Le opportunità di lavoro per questi diplomati sono state a loro volta stimate attorno alle 5.400 unità: circa 3.900 nella Pubblica Amministrazione, 1.240 nelle imprese private dell’industria e dei servizi e circa 300 nell’ambito del lavoro autonomo o imprenditoriale. Guardando esclusivamente alle opportunità che provengono dalle imprese private, emerge una situazione non del tutto semplice per coloro che sono alla ricerca di un lavoro dipendente. Innanzitutto perché il numero di assunzioni di diplomati dei licei classici e scientifici risulta in calo (1.240 nel 2007 contro 1.430 in media durante gli anni precedenti) e, in seconda battuta, perché chi è alla ricerca di un lavoro trova una forte concorrenza di giovani in possesso di altri titoli di studio. Considerando i diversi aspetti delle assunzioni, sia negativi che positivi, questi diplomi ottengono un punteggio di sintesi riguardo alle prospettive occupazionali piuttosto basso, I PRO... decisamente inferiore alla media di tutti gli • Le imprese private sono abbastanza disponi- indirizzi analizzati. Nel Nord e nel Centro del bili ad assumere giovani senza esperienza; Paese essi si posizionano molto in basso nella • i settori dove questi diplomati possono classifica, rispettivamente al 18° e 17° posto trovare lavoro sono diversificati. (su 19 indirizzi). Al Sud, dove le prospettive risultano leggermente migliori, essi recuperano qualche posizione e salgono al 13° posto. ...E I CONTRO •
•
Le imprese non hanno problemi a trovare giovani diplomati e ciò determina una maggiore concorrenza fra chi è alla ricerca di un lavoro; sono scarse le possibilità di trovare un lavoro stabile (a tempo indeterminato).
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
18
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI 17
13
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
II numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
41
Licei classici, scientifici e linguistici
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Nord Ovest
580
450
Piemonte
90
340
–
–
Valle d’Aosta Lombardia
2,5%
Catania Pescara
1,6%
Brescia
1,5%
410
110
Liguria
80
10
Nord Est
270
290
30
50
Rovigo
110
90
Caserta
1,1%
Verona
1,1%
Biella
1,1% 1,0%
Trentino A. A. Veneto Friuli V. G.
20
40
Emilia Romagna
120
100
Centro
1,4%
Torino Ravenna
1,3%
Trento
1,2% 1,2%
260
150
Milano
Toscana
70
40
Umbria
10
20
Genova
0,9%
Cagliari
0,9%
Marche
42
3,3%
Imperia
Lazio
20
–
170
90
Sud e Isole Abruzzo Molise
310
350
30
–
–
–
Campania
90
80
Puglia
50
60
–
20
10
40
Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
120
40
10
100
Totale Italia 1.430 1.240 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
I diplomati dei licei classici e scientifici sono richiesti soprattutto nelle piccole imprese dei servizi, in particolare quelle dei servizi alle persone. Sono invece molto poche le assunzioni nell’industria.
0,9%
Firenze Media Italia
0,6%
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007
Servizi alle persone
41%
Turismo e ristorazione
9%
Istruzione
8%
Commercio al dettaglio
7%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
35%
Le prospettive occupazionali: licei classici e scientifici
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
Assunzioni di questi diplomati in complesso
P
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
Di pari passo con la riduzione del numero di assunzioni si riduce anche la quota di quelle rivolte ai giovani senza esperienza. In altre parole, le imprese tendono a diventare più “esigenti” riguardo ai requisiti dei candidati.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43%
42%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
25% 14%
Senza esperienza
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 3%
Inserimento 7%
43 A tempo indeterminato 31%
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 Campania
93%
Puglia
92%
Lombardia
66%
Lazio
62% 41%
Veneto
29%
Emilia Romagna Sardegna Piemonte
A tempo determinato 59%
18% 8%
I contratti “stabili” (a tempo indeterminato) sono meno di un terzo del totale. Questa quota è sensibilmente inferiore alla media di tutti i diplomi, che si attesta al 46%.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Licei classici, scientifici e linguistici
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 di cui: Assunzioni con quepreviste sto (1) diploma Attore Musicista - suonatore
1.110
390
800
150
Addetto vendite specializzate
2.940
110
Operatore di call-center
9.930
100
Addetto alla reception
4.330
80
Insegnante di musica
80
60
Assistente di vendita Tecnico produzione e controllo qualità (2) Altre professioni Totale (1) Con qualsiasi titolo di studio (2) Settore legno-mobile
1.450
30
80
30
54.260
290
74.980
1.240
I diplomati con la maturità classica o scientifica vengono assunti in genere per esercitare professioni che richiedono il contatto con il pubblico, sia in campo artistico che in quello delle vendite e dell’assistenza clienti. A questi giovani le imprese richiedono non tanto competenze tecniche specifiche (che possono essere acquisite sul luogo di lavoro), quanto piuttosto un buon livello culturale. Occorre però segnalare che per le attività di vendita le imprese ricorrono molto spesso a persone con una formazione di tipo amministrativocommerciale.
I TITOLI DI STUDIO ALTERNATIVI, 2007 44
Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale Diplomi artistici e generici Diplomi a indirizzo turisticoalberghiero Qualifiche professionali a indirizzo amministrativocommerciale
LA CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO PER LE PRINCIPALI PROFESSIONI, 2007 0%
25%
50%
Insegnante di musica Attore Tecnico prod. e qualità (legno-mobile) Musicista Addetto vendite specializzate Assistente di vendita Addetto alla reception Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL MUSICISTA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 800 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Lauree a indirizzo letterario, filosofico, storico e artistico
Diploma 19%
650
Diplomi a indirizzo musicale Laurea 81%
30
Totale
680
Solo in rari casi (il 4% del totale) i nuovi assunti parteciperanno a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46% MUSICISTA 5 %
95%
45 26%
30%
7% 38%
Professioni totali
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
MUSICISTA
Il 8% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
20%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
16%
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Attiv. ricreative 96%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA MUSICISTA
Professioni totali
64%
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
Turismo e ristorazione 4%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLE VENDITE SPECIALIZZATE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 2.940 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, SENZA UNA VARIAZIONE DI RILIEVO RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Nessuna formaz. 9%
Qualifica profess. 41%
Assunzioni Qualifiche professionali
Diploma 50%
270
Licei classici o scientifici
110
2.940
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE 53%
46
38%
16%
23%
80
Totale
PER CLASSE DI ETÀ…
Professioni totali
46% 33%
20%
Oltre 29 anni
30%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
540
Nessuna formazione richiesta
Caratteristiche delle assunzioni
64%
740
Altri titoli di studio
A prescindere dal titolo di studio, per il 48% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
ADDETTO ALLE VENDITE SPECIALIZZATE
1.200
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
Difficili da trovare
Non rilevante
ADDETTO ALLE VENDITE SPECIALIZZATE
Il 37% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
45%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
7%
62% da 50 a 249 dip.
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALLE VENDITE SPECIALIZZATE
Professioni totali
Commercio al dettaglio 80% 48%
15%
23%
Commercio veicoli 20%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE DI CALL-CENTER NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 9.930 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Qualifica profess. 10%
Diploma 79%
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale Lauree generiche (indirizzo non specificato dall’azienda)
1.060
Diplomi a indirizzo linguistico
Laurea 11%
A prescindere dal titolo di studio, per il 68% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
1.000
Qualifiche professionali
970
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
340
Altri titoli di studio
450
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
9.930
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
38%
OPERATORE DI CALL-CENTER
6.110
87%
46%
47 30%
2%11%
5% Professioni totali
38%
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Difficili da trovare
Non rilevante
OPERATORE DI CALL-CENTER Professioni totali
Il 63% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE ICT 25%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA OPERATORE DI 5% CALL-CENTER
32%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
63%
62% da 50 a 249 dip.
15%
Servizi avanzati 62% 23%
Servizi operativi 2% Altri settori 11%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Licei classici, scientifici e linguistici
Licei linguistici
48
I diplomati a indirizzo linguistico interessati a entrare nel mondo del lavoro subito dopo l’esame di stato sono decisamente pochi. Questo perché la maggior parte di essi si iscrive all’università; spesso la specializzazione linguistica consente loro di svolgere un’attività lavorativa a tempo parziale contemporaneamente agli studi universitari. Coloro che invece non proseguono gli studi ed entrano, a tutti gli effetti, nel mercato del lavoro, trovano (nel 2007) quasi 4.000 “posti di lavoro” nelle aziende private, ai quali se ne aggiungono circa 1.000 nella Pubblica Amministrazione. Vi sono, inoltre, altre 4.000 opportunità di avviare un’attività di tipo imprenditoriale. Tuttavia, da un punto di vista più quaI PRO... litativo – considerando solo le opportunità • Questi diplomati possono essere assunti in offerte dalle imprese private – i neodiplomati non hanno prospettive di inserimento profesimprese di diversi settori; • sono abbastanza buone le possibilità di sionale molto favorevoli, soprattutto perché le imprese preferiscono ricorrere, nei due terzi essere assunti a tempo indeterminato dei casi, a chi possiede già una buona esperienza di lavoro. ...E I CONTRO L’indirizzo linguistico ottiene infatti nel 2007 un punteggio complessivo (calcolato • Le imprese sono poco propense ad assusulla base degli aspetti positivi e negativi) mere giovani senza esperienza; piuttosto basso e peggiore rispetto a quello • con una certa frequenza (più spesso si dello scorso anno. quanto accade per gli altri diplomati) le
•
imprese richiedono un’esperienza di almeno tre anni; per le professioni più richieste vi è molta concorrenza di persone con un’altra formazione, che pure hanno una buona conoscenza delle lingue straniere.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
15
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
18 10
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: licei linguistici
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006 Nord Ovest
2007
Imperia
5,9%
Livorno
3,2%
1.020
1.330
220
230
Verbania
2,5%
10
–
Roma
2,5%
Lombardia
690
1.050
Siracusa
2,5%
Liguria
100
50
Padova
2,5%
Nord Est
820
680
Arezzo
2,4%
Trentino A. A.
100
50
Gorizia
2,4%
Veneto
370
410
Venezia
2,3%
80
50
Milano
2,3%
Emilia Romagna
270
190
Centro
700
1.160
Vibo Valentia
2,1% 2,0%
Piemonte Valle d’Aosta
Friuli V. G.
Trento
2,1%
250
320
Avellino
Umbria
40
60
Trieste
2,0%
Marche
40
20
Lazio
370
760
Pisa
2,0%
Sud e Isole
490
730
40
20
Toscana
Abruzzo Molise
–
–
Campania
160
380
Puglia
100
130
Basilicata
10
10
Calabria
40
30
Sicilia
90
130
Sardegna
40
40
Totale Italia 3.020 3.910 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori..
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 Servizi avanzati
25%
Turismo e ristorazione Servizi operativi
I diplomati dei licei linguistici sono richiesti in imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni. Oltre un quarto delle assunzioni previste è concentrato in Lombardia.
49
1,5%
Media Italia
Studi professionali
19%
7% 6%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
43%
Licei classici, scientifici e linguistici
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
La quota di assunzioni per cui non è richiesta una precedente esperienza lavorativa è diminuita negli ultimi anni. Le imprese non segnalano particolari problemi a trovare questi diplomati, e forse per questa ragione tendono a diventare più “esigenti” in relazione ai requisiti dei neoassunti.
Assunzioni di questi diplomati in complesso Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43% 34% 18%
50
Senza esperienza
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 Apprendistato o inserimento 8%
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
A tempo determinato 43%
A tempo indeterminato 49%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 81%
Puglia 68%
Piemonte Veneto
56%
Emilia Romagna
44% 37%
Toscana
33%
Campania Lombardia Lazio
30% 16%
(quota sulle assunzioni totali)
A quasi la metà dei nuovi assunti le imprese propongono un contratto stabile: una quota che è più alta della media di tutti i diplomi (46%) e che registra un aumento rispetto allo scorso anno.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: licei linguistici
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Operatore di call-center
9.930
Addetto alla reception
4.330
530
15.100
550
Assistente tecnico clienti
2.900
250
Operatore commerciale
6.880
240
Operatore commerciale estero
1.680
240
840
120
Segretaria
Per tutte le professioni che questi diplomati sono chiamati a svolgere vi è una concorrenza molto forte: innanzitutto di diplomati nell’indirizzo amministrativocommerciale, ma anche di persone con specializzazioni diverse. Infatti, molto spesso le imprese non specificano l’indirizzo di studio desiderato (diploma generico), probabilmente perché ritengono che le conoscenze necessarie per esercitare le mansioni previste (fra cui rientrano anche le conoscenze linguistiche) non devono necessariamente essere acquisite sui banchi di scuola.
1.000
Addetto cassa Addetto vendite al minuto in impr. industriali Altre professioni
1.010
120
74.510
860
Totale
117.180
3.910
(1) Con qualsiasi titolo di studio
I TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 51
Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale
Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Diplomi generici Qualifica professionale a
indirizzo amministrativocommerciale
Diplomi a indirizzo turisticoalberghiero
LA CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO PER LE PRINCIPALI PROFESSIONI, 2007 0%
25%
50%
75%
Operatore commerciale estero Addetto cassa Addetto alla reception Addetto vendite al minuto in impr. industriali Operatore di call-center Assistente tecnico clienti Segretaria Operatore commerciale Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLA RECEPTION NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 4.330 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Qualifica profess. 7%
Diploma 89%
Laurea 4%
A prescindere dal titolo di studio, per il 13% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Diplomi a indirizzo turistico-alberghiero
2.320
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
750
Diplomi a indirizzo linguistico
530
Qualifiche professionali
310
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
130
Altri titoli di studio
290
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
4.330
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… 52
46% ADDETTO ALLA RECEPTION
36%
Professioni totali
38%
22%
30%
42%
30%
20%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
ADDETTO ALLA RECEPTION Professioni totali
Il 31% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE Turismo e ristorazione 95%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALLA RECEPTION
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
70%
62% da 50 a 249 dip.
(quota sulle assunzioni totali)
17%
15%
14%
23%
Servizi alle persone 3% Altri settori 2%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELLA SEGRETARIA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 15.100 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Qualifica profess. 5%
Diploma 90%
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda) Qualifiche professionali a indirizzo amministrativo-commerciale
Laurea 5%
A prescindere dal titolo di studio, per il 9% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
5.820 4.250 740
Diplomi a indirizzo linguistico
360
Lauree a indirizzo economico
220
Altri titoli di studio
380
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
15.100
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
55%
53
46% SEGRETARIA
47%
24%
29%
30% 16% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39% Non rilevante
Senza esperienza
Il 53% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Servizi operativi 9%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA SEGRETARIA
SEGRETARIA
Difficili da trovare
90%
5% 4%
Costruzioni 12% Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
Studi profess. 20%
Altri settori 59%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSISTENTE TECNICO CLIENTI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 2.900 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Diploma 67%
Assunzioni
Qualifica profess. 4%
Laurea 29%
A prescindere dal titolo di studio, per il 38% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Diplomi a indirizzo informatico
500
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
430
Lauree a indirizzo economico
410
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
350
Diplomi a indirizzo linguistico
250
Altri titoli di studio
960
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
2.900
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… 54
41% ASSISTENTE TECNICO CLIENTI
Professioni totali
55%
38%
Fino a 29 anni
23%
23% Oltre 29 anni
46%
40% 30%
21%
39% Non rilevante
Senza esperienza
Difficili da trovare
ASSISTENTE TECNICO CLIENTI
Il 52% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
40%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
26%
62%
Servizi operativi 13%
da 50 a 249 dip.
34%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSISTENTE TECNICO CLIENTI
Professioni totali
23%
250 e più dip.
Altri settori 54%
Credito 16% Servizi avanzati 17%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE COMMERCIALE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 6.880 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 75%
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda) Laurea 25%
A prescindere dal titolo di studio, per il 21% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
3.030 1.850
Lauree a indirizzo economico
1.400
Diplomi a indirizzo linguistico
240
Lauree generiche (indirizzo non specificato dall’azienda)
140
Altri titoli di studio
220
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
6.880
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46% OPERATORE COMMERCIALE
36%
Professioni totali
38%
34%
30%
23%
28%
Oltre 29 anni
21%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
55 30%
Difficili da trovare
Non rilevante
OPERATORE COMMERCIALE Professioni totali
Il 62% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Commercio all’ingrosso 19%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA OPERATORE COMMERCIALE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
53%
23%
24%
Altri settori 67% 62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Servizi avanzati 7% ICT 7%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE COMMERCIALE ESTERO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.680 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 66%
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale Lauree a indirizzo linguistico, traduttori e interpreti
Qualifica profess. 2%
Laurea 32%
Diplomi a indirizzo linguistico
240
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
230
Lauree a indirizzo economico
200 80
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
1.680
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… 56
46% 35%
Professioni totali
41%
40%
38%
23% Oltre 29 anni
40% 30%
19%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
290
Altri titoli di studio
A prescindere dal titolo di studio, per il 27% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
OPERATORE COMMERCIALE ESTERO
640
Difficili da trovare
Non rilevante
OPERATORE COMMERCIALE ESTERO Professioni totali
Il 47% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE Tessileabbigl. 12%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA OPERATORE COMMERCIALE ESTERO
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
53%
62% da 50 a 249 dip.
29%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
18%
23%
250 e più dip.
Ind. meccanica 13% Commercio all'ingrosso 14%
Altri settori 61%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO (ex Magistrale)
I diplomati al liceo socio-psico-pedagogico (ex istituto o scuola magistrale) sono circa 37.000 all’anno. Di questi, più di 17.0001 si iscrivono all’università, con un ”tasso di passaggio” quasi del 47%, cioè quasi un diplomato su due. Non si tratta di una percentuale particolarmente alta, ma occorre ricordare che per questi diplomati vi sono alcune limitazioni nell’accesso ai corsi universitari, e che comunque non sono pochi coloro che si iscrivono in anni successivi a quello della maturità2, magari dopo la ricerca infruttuosa di un impiego, o dopo qualche anno di esperienza lavorativa (che la nuova impostazione di questi istituti, rispetto alle precedenti scuole “magistrali” non limita più al solo insegnamento, per il quale, peraltro, è necessario un titolo universitario). Anche se alcuni corsi del “vecchio” ordinamento3 sono tuttora in vigore, l’ordinamento universitario entrato in vigore dal 2001 prevede, per la prima iscrizione all’università, tre tipi di corso: • i corsi triennali, al termine dei quali si può uscire dall’università con un titolo di laurea, oppure proseguire per un altro biennio e conseguire una laurea specialistica4; • i corsi a ciclo unico, di durata quinquennale, tranne che per medicina, che richiede, come in passato, sei anni di corso5;
1
Sono stati considerati tutti i corsi, sia nuovo ordinamento (corsi di laurea triennali di I livello, corsi di laurea specialistici “a ciclo unico” e corsi magistrali, istituiti con l’anno accademico 2006-2007), sia i pochi corsi ancora attivi del vecchio ordinamento (corsi di laurea, corsi di diploma universitario e corsi delle scuole dirette a fini speciali).
2
Secondo un’indagine Istat (Percorsi di studio e lavoro dei diplomati 2001) condotta nel 2004 sui diplomati del 2001, gli iscritti all’università con la maturità magistrale sono quasi il 70% dei diplomati di tre anni prima del totale, superando di circa 9 punti il valore medio di tutti i diplomati (61%).
3
Corsi di laurea (di durata almeno quadriennale), corsi triennali di diploma universitario, corsi delle Scuole Dirette a Fini Speciali, anch’essi di durata triennale.
4
Fanno parzialmente eccezione i corsi triennali delle professioni sanitarie, al termine dei quali non si può accedere ai corsi di medicina in senso stretto, che sono solo “a ciclo unico”.
5
Questi corsi sono presenti solo nei gruppi architettura, medico, chimico-farmaceutico e agrario.
59
Liceo socio-psico-pedagogico • i corsi di laurea magistrale, di durata quinquennale, nei quali, al termine del primo anno, si può però optare per il passaggio al corso triennale di primo livello6.
60
Nell’anno accademico 2006-2007, oltre l’85% dei diplomati dei licei socio-psico-pedagogici ha scelto un corso triennale; ha invece scelto un corso a “ciclo unico” appena il 2% del totale (sicuramente più impegnativo, non solo per l’oggetto degli studi, ma anche perché, in caso di interruzione, non viene conseguito alcun titolo) e ha scelto una laurea magistrale quasi il 7%. Il restante 5% (meno di 900 giovani) si è iscritto a un corso del vecchio ordinamento (alcuni dei quali ancora attivi nell’area insegnamento e in quella giuridica). I giovani che hanno superato l’esame di stato e che hanno invece deciso di non frequentare l’università sono stati a loro volta più di 19.700. Una parte di essi si è senz’altro iscritta a un corso post-diploma “professionalizzante”, per integrare la formazione scolastica, dato che, a differenza del passato, la maturità magistrale non è sufficiente per l’insegnamento (che anche nelle scuole materne ed elementari richiede una laurea in scienze dell’educazione). In assenza di informazioni precise al riguardo, si stima prudenzialmente che i diplomati che si iscrivono a tali corsi siano circa il 5% del totale (in valore assoluto 1.850 giovani)7. Oltre a questi vi è poi un’altra quota, pari al 3% che, per qualsivoglia motivo, non si metterà alla ricerca di un impiego8. È quindi possibile stimare che siano stati quasi 16.800 i diplomati dei licei socio-psico-pedagogici che nel 2006 si sono affacciati sul mercato del lavoro, vuoi alla ricerca di un impiego alle dipendenze, vuoi per iniziare un’attività professionale o imprenditoriale autonoma9. In sintesi, ogni 100 diplomati, 45 circa entrano nel mercato del lavoro e 52 proseguono gli studi. Di questi ultimi, il 90% decide di iscriversi a un corso universitario e ha quindi davanti a se una scelta importante: quale indirizzo di studi universitari intraprendere. Scelta che deve tener conto di diversi fattori: • da un lato, le preferenze personali nei confronti delle diverse materie, i suggerimenti e le opportunità familiari (ad esempio di continuazione dell’attività professionale di un genitore) oppure, ancora, i fattori “logistici” (la presenza del corso desiderato nelle vicinanze della residenza); • dall’altro, le difficoltà del percorso universitario che si intende seguire, che ovviamente non sono le stesse per ogni indirizzo di studi, ne’ per tutti i diplomi con cui si entra all’università e le prospettive occupazionali una volta completati gli studi. Per i giovani che invece decidono di mettersi subito alla ricerca di un lavoro è invece fondamentale conoscere quale è la “domanda” di personale con questo titolo di studio da parte delle imprese e quali sono le professioni che potranno esercitare.
6
Tali corsi sono stati istituiti con l’anno accademico 2006-2007 a partire da giurisprudenza, ma successivamente si sono estesi anche agli altri indirizzi e facoltà.
7
Secondo l’ultima indagine Istat sui percorsi post-diploma, i diplomati del 2001 che nei tre anni successivi al diploma hanno seguito corsi di formazione post diploma (a prescindere da una eventuale iscrizione all’università) sono stati quasi il 13% del totale; questa percentuale, riferita a un arco di tempo triennale, sale al 16,1% per gli studenti degli istituti socio-psico-pedagogici.
8
Questa percentuale, ricavata dall’indagine Istat Percorsi di studio e lavoro dei diplomati 2001, corrisponde alla quota dei diplomati totali che non studiano, non lavorano e non sono nemmeno interessati alla ricerca di un impiego.
9
A questa stima dovremmo aggiungere il numero di coloro che si sono diplomati in anni precedenti e che si sono iscritti a corsi universitari o di altro tipo, ma che hanno abbandonato o interrotto gli studi e che si sono quindi affacciati sul mercato del lavoro con il diploma di maturità posseduto.
I percorsi universitari DIPLOMATI 2006 DEI LICEI SOCIO-PSICO-PEDAGOGICI: LE SCELTE DOPO IL DIPLOMA
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Socio-psico-pedagogici
Totale diplomati
Università e altra istruz. superiore
Corsi post-diploma
Non interessati al lavoro
Mercato del lavoro 61
Fonte: stime su dati Istat e Ministero Università
I PERCORSI UNIVERSITARI La scelta degli studi universitari Nell’anno accademico 2006-2007 i giovani con un diploma socio-psico-pedagogico10 che hanno deciso di intraprendere un percorso di studi universitari sono stati circa 17.300. Coerentemente con il tipo di studi superiori, la maggior parte di loro ha scelto un corso dell’area umanistica. Più in dettaglio, la scelta prevalente (quasi il 21% degli immatricolati totali) è caduta su un corso del “gruppo” 11 insegnamento, seguito dal “gruppo” politico-sociale; quote del 10-11% ciascuno hanno riguardato i “gruppi” psicologico, giuridico, letterario e medico; a grande distanza, con quote nell’ordine del 4%, figurano quindi gli immatricolati ai corsi dei “gruppi” economico-statistico, geo-biologico e linguistico, e quindi via via tutti gli altri, per un totale complessivo del 7,6%12. Come si è detto in precedenza, gli immatricolati a corsi specialistici (lauree di secondo livello) sono stati appena il 2% (la media per tutti i diplomi è del 6%), corsi particolarmente impegnativi e presenti solo nei “gruppi” architettura, agraria, medicina e chimico-farmaceutico.
10 Valore comprensivo di quanti si sono diplomati anche in anni precedenti a quello di iscrizione all’università. 11 In allegato è riportato l’elenco dei principali corsi appartenenti a ciascun “Gruppo”. 12 Percentuale riferita all’insieme dei “gruppi” Difesa e sicurezza, scientifico, architettura, agrario, ingegneria, educazione fisica e chimico-farmaceutico.
Liceo socio-psico-pedagogico
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI SOCIO-PSICO-PEDAGOGICI. DIPLOMATI 2006 IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER “GRUPPO” DI CORSI Insegnamento Politico-Sociale Medico Letterario Giuridico Psicologico Geo-Biologico Linguistico Economico-Statistico Chimico-farmaceutico Educazione fisica Ingegneria Agrario Architettura Scientifico Difesa e sicurezza 0
62
500
1000
1500
2000
2500
3000
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI SOCIO-PSICO-PEDAGOGICI. IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER TIPO DI CORSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Licei psico-sociopedagogici
Totale diplomati
Corso di laurea vecchio ordinamento Laurea magistrale Laurea specialistica a ciclo unico Corso triennale Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
3500
4000
I percorsi universitari Le difficoltà dei percorsi universitari Lo scorso anno, il tasso di successo13 dei diplomati dei licei socio-psico-pedagogici negli studi universitari ha sfiorato il 57%, collocandosi quasi 5 punti sopra alla media (52%). Solo i diplomati dei licei classici e scientifici hanno avuto un successo maggiore. Osservando però i diversi corsi di laurea frequentati dai giovani in possesso della maturità socio-psico-pedagogica, il tasso di successo dei vari percorsi di studio varia tra il 23% per il gruppo giuridico (per il quale cioè questi diplomati incontrano particolari difficoltà) e oltre il 100% per il gruppo delle professioni della sanità14. Escludendo questa eccezione, i tassi di successo più elevati si registrano per i corsi dei gruppi psicologico (oltre il 90%), educazione fisica, difesa e sicurezza (entrambi però con pochissimi iscritti) e politico-sociale (58%). In tutti gli altri casi l’indicatore si colloca al di sotto della media, compresi gli indirizzi più seguiti, quali insegnamento (45,1%) e letterario (51,9%). Confrontando infine tra loro i tassi di successo di questi diplomati per indirizzo di studio con quelli della media degli studenti, risulta che i diplomati delle magistrali riescono relativamente meglio di altri negli indirizzi insegnamento, letterario, medico (professioni della sanità), psicologico, linguistico e di educazione fisica; incontrano invece maggiori difficoltà in tutti gli altri indirizzi, ma soprattutto in tutti quelli di tipo tecnico-scientifici, economico, giuridico e politico-sociale. RAPPORTO % LAUREATI 2006/IMMATRICOLATI 2003-04 CON MATURITÀ DEI LICEI SOCIO-PSICO-PEDAGOGICI PER “GRUPPO” DI CORSI TOTALE Giuridico
63
Agrario himico-farmaceutico Geo-Biologico Architettura Ingegneria Scientifico Insegnamento Economico-Statistico Letterario Linguistico Politico-Sociale Difesa e sicurezza Educazione fisica Psicologico Medico (1) 0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
(1) per il gruppo medico il valore supera quota 100 poiché i diplomati comprendono un numero elevato di iscritti ai corsi di diploma universitario del vecchio ordinamento, trasformati in laurea di primo livello Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università 13 Rapporto % fra i laureati del 2006 e gli immatricolati nell’anno accademico 2003-04 provenienti dai licei socio-psicopedagogici. 14 Il tasso di successo è superiore al 100% anche a causa della confluenza nei nuovi corsi degli iscritti ai precedenti diplomi universitari).
Liceo socio-psico-pedagogico
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI L’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani non è sempre facile, ma per i diplomati dei licei socio-psico-pedagogici sembra più difficile che per altri: a differenza del passato, questo titolo non è più sufficiente per l’insegnamento e il settore prevalente di sbocco, quello pubblico e sociale, non sembra in grado di assorbire interamente i giovani in uscita dalla scuola. Danno conferma di questa situazione, innanzitutto, i tassi di attività e di occupazione: il primo, che esprime la quota di quanti sono presenti sul mercato del lavoro (come occupati o alla ricerca di impiego), al netto di coloro che studiano, per i giovani da 20 a 24 anni raggiunge appena il 75,1% e si alza di poco (75,8%) passando alla classe di età 25-29 anni. Per l’insieme dei diplomati, questo stesso indicatore è dell’83,1% tra i 20 e i 24 anni e sale all’87% nella classe quinquennale successiva.
TASSO DI ATTIVITÀ
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
88,0
87,0
30,0
86,0 83,1
84,0
25,0
82,0
20,0
80,0
64
19,1
13,2
15,0
78,0 76,0
24,1
75,8
75,1
9,9
10,0
74,0 72,0
5,0
70,0
0,0
68,0
20-24 anni
25-29 anni
Licei psico-socio-pedagogici Totale diplomati
20-24 anni
25-29 anni
Licei psico-socio-pedagogici Totale diplomati
Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Università
Anche il tasso di occupazione è particolarmente basso: tra i 20 e i 24 anni appena il 57%, contro una media superiore al 67%; tra i 25 e i 29 anni si nota un netto miglioramento, raggiungendo il 75,8%, ma resta sempre un certo distacco rispetto ai diplomati nel loro complesso, nei quali gli occupati superano il 78% del totale. Di conseguenza questi diplomati presentano un tasso di disoccupazione particolarmente elevato: ben il 24,1%, tra i 20 e i 24 anni, contro una media di poco superiore al 19%; in altre parole, quasi uno su quattro di questi diplomati presenti sul mercato del lavoro non trova un impiego, mentre per l’insieme dei diplomati lo stesso rapporto è inferiore a uno su cinque. Anche questo indicatore migliora passando alla classe di età 25-29 anni, riducendosi al 13,2%, ma ancora una volta restando ben distanziato dal valore medio, inferiore al 10%. Va infine detto che questi diplomati non solo perdono il confronto con la media di tutti i diplomati, ma presentano costantemente, insieme ai diplomati dei licei artistici e degli istituti d’arte, i valori più negativi rispetto a ogni altro gruppo.
Le prospettive occupazionali: liceo socio-psico-pedagogico
Liceo socio-psico-pedagogico Nel 2007 sono state poco più di 6.700 le opportunità di lavoro per i diplomati a indirizzo socio-psico-pedagogico. Di queste, circa la metà (oltre 3.000 in termini assoluti) proviene dalle imprese private, un terzo circa (2.400) dalla pubblica amministrazione e un altro 18% (1.250) è costituito dal lavoro autonomo o imprenditoriale. Al di là del “tipo” di occupazione che si prospetta per questi diplomati, le opportunità lavorative sono nettamente inferiori al numero di quanti si stima siano entrati nel mercato del lavoro nel 2006 (circa 16.800 neodiplomati). Inoltre, è importante sottolineare che per accedere alle professioni collegate all’insegnamento (anche per l’infanzia) oggi non è più sufficiente il solo diploma, ma è ormai necessaria la laurea. Questi giovani si trovano dunque in una situazione piuttosto difficile. Inoltre, nell’ambito del settore privato vi sono altri elementi, non meno importanti, che giocano a sfavore di chi è alla ricerca di un lavoro alle dipendenze. L’insieme di questi elementi fa sì che I PRO... l’indirizzo socio-psico-pedagogico sia quello • Per le professioni più richieste non vi è che offre, in assoluto, le peggiori prospettive concorrenza di persone con diversa formaoccupazionali nel settore privato, posizionanzione. dosi in tutte le aree geografiche all’ultimo posto nella classifica dei 19 indirizzi di studio analizzati. ...E I CONTRO •
• •
Le imprese ricorrono prevalentemente a chi abbia già maturato precedenti esperienze lavorative, anche perché le professioni dell’insegnamento oggi sono “aperte” solo ai laureati o ai diplomati già da tempo inseriti nel mondo del lavoro; le imprese sono poco disposte ad assumere a tempo indeterminato; le professioni che è possibile svolgere con questo diploma sono poco diversificate e concentrate in due soli settori (sanità e istruzione)
65
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
19
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI 19
19
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Liceo socio-psico-pedagogico
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Varese Reggio Calabria
Nord Ovest
700
1.400
Piemonte
100
210
Ferrara
–
80
Ravenna
Valle d’Aosta Lombardia
550
1.060
Liguria
50
40
Nord Est
590
670
Trentino A. A.
50
60
Veneto
40
130
Friuli V. G.
20 490
6,3% 4,2% 3,9% 3,6%
Caserta
3,2%
Agrigento
Emilia Romagna
66
2,8%
Aosta
2,8%
Como
2,8%
20
Taranto
2,8%
470
Bologna
2,6%
Enna
2,4%
Centro
250
260
Toscana
130
70
Catania
2,3%
Umbria
10
20
Cagliari
2,2%
Marche
40
50
Lazio
70
110
630
770
10
20
Sud e Isole Abruzzo Molise
–
–
Campania
220
190
Puglia
110
170
Basilicata
20
10
Calabria
30
200
Sicilia
120
160
Sardegna
120
20
Totale Italia 2.170 3.090 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
Trapani
2,1%
Biella
2,1%
Media Italia
1,1%
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007
57%
Sanità
39%
Istruzione
Nel Nord-Ovest del paese, che concentra quasi la metà delle assunzioni programmate nel settore privato, la richiesta di questi profili è raddoppiata nel 2007 rispetto al triennio precedente.
Servizi alle persone Trasporti e attiv. postali
3%
1%
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: liceo socio-psico-pedagogico
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
Solo per una assunzione su cinque non viene richiesta una precedente esperienza lavorativa; nonostante ciò le imprese non hanno praticamente problemi a trovare personale da assumere.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43% 25%
19%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
14%
Altri 1% Senza esperienza
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Altri diplomi
A tempo indeterminato 21%
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 23%
Campania
22%
Veneto
21%
Sicilia 14%
Puglia
13%
Emilia Romagna Lombardia
13%
Piemonte Calabria
A tempo determinato 78%
10% 4%
(quota sulle assunzioni totali)
Probabilmente a causa della facilità con cui trovano questi diplomati, le imprese non hanno la necessità di offrire buone condizioni contrattuali: i contratti a tempo indeterminato sono solo il 21% del totale, meno della metà della media di tutti i diplomi (46%).
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
67
Liceo socio-psico-pedagogico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Maestra d’asilo
1.030
720
Educatore professionale
3.620
710
Edusatore d’asilo nido
720
440
Assistente all’infanzia
370
280
Vigilatrice di bambini
350
240
Insegnante elementare
460
200
Animatore - intrattenitore bambini
540
150
Educatore per handicappati
980
130
1.970
220
10.040
3.090
Altre professioni Totale
Uno degli aspetti positivi dei diplomi socio-psico-pedagogici è che, almeno per le professioni di livello medio, i soli diplomi “concorrenti” sono quelli a indirizzo socio-sanitario. Per le professioni di più alto profilo, legate all’insegnamento, le assunzioni sono rivolte esclusivamente a persone con esperienza, ossia già abilitate all’insegnamento, le quali trovano una forte concorrenza di neolaureati nell’indirizzo insegnamento e formazione (si ricorda che, per entrare nel mondo dell’insegnamento - anche nella scuola materna - è ormai necessaria la laurea).
(1) Con qualsiasi titolo di studio
I TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 68
Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Lauree a indirizzo insegnamento e formazione Diplomi a indirizzo sociosanitario Lauree a indirizzo psicologico Lauree a indirizzo sanitario e paramedico
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Animatore scolastico Assistente di doposcuola Vigilatrice di bambini Maestra d'asilo Educatrice d'asilo nido Insegnante elementare Animatore - intrattenitore bambini Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELLA MAESTRA D’ASILO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.030 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Diploma 78%
Assunzioni Diplomi a indirizzo socio-psico-pedagogico Lauree a indirizzo insegnamento e formazione Laurea 22%
220
Diplomi a indirizzo socio-sanitario
80
Lauree generiche (indirizzo non specificato dall’azienda)
10
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 15% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
1.030
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… MAESTRA D'ASILO
720
46%
39%
23%
37%
69 30%
26% 18%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
MAESTRA D’ASILO
Il 30% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
84%
62% da 50 a 249 dip.
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA MAESTRA D'ASILO
Professioni totali
Istruzione 83% 10% 5%
15%
23%
Sanità 17%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 3.620 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 30%
Lauree a indirizzo insegnamento e formazione Diplomi a indirizzo socio-psico-pedagogico
Laurea 70%
A prescindere dal titolo di studio, per il 51% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
1.800 710
Lauree a indirizzo psicologico
350
Diplomi a indirizzo socio-sanitario
330
Lauree a indirizzo sanitario e paramedico
200
Altri titoli di studio
230
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
3.620
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
70 EDUCATORE PROFESSIONALE
30%
32%
39%
38%
Professioni totali
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
30%
26%
18%
Difficili da trovare
Non rilevante
EDUCATORE PROFESSIONALE Professioni totali
Il 36% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA EDUCATORE PROFESSIONALE
32%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
28%
62% da 50 a 249 dip.
(quota sulle assunzioni totali)
Sanità 81% 40%
15%
23%
250 e più dip.
Servizi alle persone 14% Istruzione 5%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’EDUCATRICE D’ASILO NIDO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 720 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 83%
Diplomi a indirizzo socio-psico-pedagogico
440
Diplomi a indirizzo socio-sanitario
150
Lauree a indirizzo insegnamento e formazione
120
Altre lauree
Laurea 17%
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 67% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
Professioni totali
720
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… EDUCATRICE D'ASILO NIDO
10
46%
52%
12%
36%
71
34%
30% 19%
38%
Fino a 29 anni
23%
39%
Oltre 29 anni
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
EDUCATRICE D’ASILO NIDO
Il 19% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA EDUCATRICE D'ASILO NIDO
43%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
30%
62% da 50 a 249 dip.
Istruzione 38% 26%
15%
23%
250 e più dip.
Sanità 58% Servizi alle persone 4%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSISTENTE ALL’INFANZIA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 370 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Qualifica profess. 18%
Diplomi a indirizzo socio-psico-pedagogico Qualifiche professionali a indirizzo artistico Lauree a indirizzo insegnamento e formazione
Diploma 75% Laurea 7%
270 70 20
Diplomi a indirizzo socio-sanitario
10
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 73% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
370
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
72 ASSISTENTE ALL'INFANZIA
77%
6%
30%
17%
13% 5% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
ASSISTENTE ALL'INFANZIA
Il 15% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSISTENTE ALL'INFANZIA
29%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
8%
62% da 50 a 249 dip.
Istruzione 28%
63%
15%
Sanità 67% 23%
250 e più dip.
Servizi alle persone 5%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LICEI E ISTITUTI AD INDIRIZZO ARTISTICO
La formazione superiore a indirizzo artistico comprende i licei artistici e gli istituti d’arte. I giovani che hanno frequentato queste scuole e che nel 2006 hanno superato l’esame di stato sono stati poco più di 16.300, di cui quasi 7.200 provenienti dai licei artistici e quasi 9.200 dagli istituti d’arte. Nello stesso anno una parte di essi si è immatricolata al primo anno dei corsi universitari1: almeno 6.500 si può ritenere, considerando che l’ultima indagine Istat sui percorsi post diploma ha rilevato per i diplomati con istruzione artistica un “tasso di passaggio” dalle superiori all’università di poco superiore al 40%. Non è invece possibile conoscere esattamente il numero delle immatricolazioni con questi diplomi (e i relativi corsi di iscrizione), perché le statistiche del MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) le includono tra quelle con “altra” maturità (per un totale di oltre 21.500 immatricolati). Il tasso di passaggio all’università dei diplomati “artistici” risulta peraltro piuttosto modesto: basti pensare che nella media di tutti i diplomati esso è pari a circa due terzi e che nella media dei diplomati dei licei classici, scientifici e linguistici raggiunge il 95%. Due le ragioni di questa differenza: le limitazioni all’accesso ai corsi universitari per i giovani che hanno frequentato gli istituti d’arte e l’opportunità di altri percorsi di studio nell’ambito dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, i cui corsi sono particolarmente coerenti con il diploma di maturità conseguito. In secondo luogo si è detto “almeno” 6.500 passaggi dalle superiori all’università, dato che non sempre questi passaggi avvengono nello stesso anno del diploma: non mancano infatti diplomati che si iscrivono anche successivamente, magari dopo la ricerca infruttuosa di un impiego o dopo qualche anno di esperienza lavorativa.
1
Sono stati considerati tutti i corsi, sia nuovo ordinamento (corsi di laurea triennali di I livello, corsi di laurea specialistici “a ciclo unico” e corsi magistrali, istituiti con l’anno accademico 2006-2007), sia i pochi corsi ancora attivi del vecchio ordinamento (corsi di laurea, corsi di diploma universitario e corsi delle scuole dirette a fini speciali).
75
Licei e istituti ad indirizzo artistico L’attuale ordinamento universitario, che è entrato in vigore dal 2001 prevede, per la prima iscrizione all’università, i corsi triennali, i corsi a ciclo unico e i corsi di laurea magistrale2. La maggioranza di questi diplomati (oltre l’88%) ha scelto un corso triennale; ha invece scelto un corso a “ciclo unico” nemmeno il 5% del totale (sicuramente più impegnativo, non solo per l’oggetto degli studi, ma anche perché, in caso di interruzione, non viene conseguito alcun titolo); identica la percentuale di coloro che hanno scelto una laurea magistrale, mentre il 7% si è iscritto a un corso del vecchio ordinamento (alcuni dei quali ancora attivi nell’area insegnamento e in quella giuridica). Per questi diplomati vi è però un’altra opzione preferenziale di prosecuzione degli studi superiori, nell’ambito dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, in particolare nelle Accademie di Belle Arti3 e negli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche4. Nel 2006-2007 si sono iscritti al primo anno di questi corsi circa 6.100 giovani; le statistiche disponibili non consentono di conoscere quanti di questi provengano specificatamente dai licei artistici e dagli istituti d’arte, nè se le immatricolazioni abbiano avuto luogo nello stesso anno di conseguimento del diploma; si può tuttavia ritenere che una buona parte di questi 6.100 giovani abbia svolto studi artistici e che la maggioranza di essi si sia iscritti nello stesso anno di conseguimento del diploma. Assumeremo, prudenzialmente, che gli iscritti ai corsi di Belle Arti provengano per il 50% dalla formazione artistica e siano quindi, in valore assoluto, circa 3.000. Questo porterebbe la quota di diplomati che prosegue con corsi di formazione superiore-universitaria o artistica - al 58% circa del totale.
76
E i diplomati che scelgono di non frequentare l’università? I diplomati con indirizzo artistico sono relativamente pochi e, per questo motivo, alcune statistiche hanno purtroppo la tendenza a inserirli nel gruppo residuale degli “altri” corsi, e comunque a fornire per essi informazioni meno dettagliate. E’ quindi difficile stimare quanti siano i giovani di questi corsi che, terminate le superiori, si affacciano sul mondo del lavoro; oltre alle due grandi opzioni di prosecuzione degli studi cui si è accennato, essi hanno anche, come tutti i diplomati, la possibilità di frequentare corsi post-diploma “professionalizzanti”, che integrano la formazione scolastica ricevuta al fine di facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro, ma anche in questo caso mancano informazioni certe al riguardo. Pertanto è possibile procedere solo con ragionevolezza, arrivando a stimare che le prosecuzioni degli studi interessino quasi 10.700 giovani: 6.500 che si iscrivono all’università, 3.000 circa ai corsi di Alta Formazione Artistica, circa 1.100 che si iscrivono ad altri corsi post-diploma (ipotizzando una quota pari al 7% dei diplomati totali)5.
2
Tali corsi sono stati istituiti con l’anno accademico 2006-2007 a partire da giurisprudenza, ma successivamente si sono estesi anche agli altri indirizzi e facoltà.
3
Accademie di Belle Arti sono presenti a Bari, Bologna, Carrara, Catania, Catanzaro, Firenze, Foggia, Frosinone, L’Aquila, Lecce, Macerata, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Torino, Urbino, Venezia. A queste si aggiunge una ventina circa di accademie legalmente riconosciute, anch’esse per lo più a indirizzo artistico, con sedi ad Agrigento, Bergamo, Brescia, Catania, Como, Cuneo, Genova, Milano, Palermo, Perugina, Ragusa, Ravenna, Roma, Sanremo, Siracusa, Vibo Valentia, Trapani, Verona e Viterbo.
4
Questi istituti sono presenti a Faenza, Firenze, Roma e Urbino.
5
Secondo l’ultima indagine Istat sui percorsi post-diploma, i diplomati del 2001 che nei tre anni successivi al diploma hanno seguito corsi di formazione post diploma (a prescindere da una eventuale iscrizione all’università) sono stati quasi il 13% del totale; questa percentuale, riferita a un arco di tempo triennale, sale al 22% per gli studenti con maturità artistica.
I percorsi universitari Restano quindi potenzialmente disponibili a entrare nel mercato del lavoro circa 5.650 diplomati, ma anche di questi una parte, circa 2.000 giovani, per qualsivoglia motivo, non si metterà alla ricerca di un impiego6. Si stima quindi che siano poco più di 3.650 i giovani con questi diplomi che si affacciano sul mercato del lavoro, vuoi alla ricerca di un impiego dipendente, vuoi per iniziare un’attività professionale o imprenditoriale autonoma7. DIPLOMATI 2006 DEI LICEI ARTISTICI E ISTITUTI D’ARTE: LE SCELTE DOPO IL DIPLOMA
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 77
10% 0% Artistici Università e altra istruz. superiore Non interessati al lavoro Alta istruzione artistica
Totale diplomati Corsi post-diploma Mercato del lavoro
Fonte: stime su dati Istat e Ministero Università
Pertanto, dopo l’esame di stato, circa due diplomati su tre proseguono gli studi e circa uno su cinque entra nel mercato del lavoro; dei primi quasi sei su dieci si immatricolano a un corso universitario, e per essi si pone quindi il problema della scelta di quale indirizzo di studi universitari seguire. Questa scelta deve tener conto di diversi fattori: • da un lato, le preferenze personali nei confronti delle diverse materie, i suggerimenti e le opportunità familiari (ad esempio di continuazione dell’attività professionale di un genitore) oppure, ancora, i fattori “logistici” (la presenza del corso desiderato nelle vicinanze della residenza); 6
Questa stima, ricavata dall’indagine Istat Percorsi di studio e lavoro dei diplomati 2001, corrisponde alla quota (12,3%) dei diplomati totali che non studiano, non lavorano e non sono nemmeno interessati alla ricerca di un impiego.
7
A questa stima dovremmo aggiungere il numero di coloro che si sono diplomati in anni precedenti e che si sono iscritti a corsi universitari o di altro tipo, ma che hanno abbandonato o interrotto gli studi e che si sono quindi affacciati sul mercato del lavoro con il diploma di maturità posseduto.
Licei e istituti ad indirizzo artistico • dall’altro, le difficoltà del percorso universitario che si intende seguire, che ovviamente non sono le stesse per ogni indirizzo di studi, ne’ per tutti i diplomi con cui si entra all’università e le prospettive occupazionali una volta completati gli studi. Per i giovani che invece decidono di mettersi subito alla ricerca di un lavoro è invece fondamentale conoscere quale è la “domanda” di personale con questo titolo di studio da parte delle imprese e quali sono le professioni che potranno esercitare.
I PERCORSI UNIVERSITARI La scelta degli studi universitari Come si è detto, le statistiche sugli immatricolati per diploma di scuola secondaria posseduto includono i diplomati con la maturità artistica nel gruppo residuale degli ”altri” diplomi. Le informazioni di seguito presentate sono quindi riferite necessariamente a questo aggregato e non ai soli studenti con maturità artistica. Pur con qualche approssimazione, essi offrono alcune informazioni comunque interessanti e valide anche per questi diplomati, soprattutto per quanto riguarda due aspetti: le preferenze in ordine agli indirizzi degli studi universitari e il grado di difficoltà dei relativi percorsi di studio. I giovani in possesso di un “altro” diploma8 che nell’anno accademico 2006-2007 si sono immatricolati a un corso universitario sono stati circa 21.500, e di questi oltre la metà ha scelto un corso di tipo umanistico (insegnamento, letterario, linguistico, ecc.), rispetto a una media del 35% circa. 78
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI ARTISTICI E ISTITUTI D’ARTE (%) (*). DIPLOMATI 2006 IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER “GRUPPO” DI CORSI Letterario Medico Politico-Sociale Insegnamento Architettura Economico-Statistico Giuridico Linguistico Ingegneria Psicologico Geo-Biologico Chimico-farmaceutico Educazione fisica Agrario Scientifico Difesa e sicurezza 0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
16,0
18,0
(*) Composizione degli immatricolati con “altro diploma”, comprendenti i diplomati di licei artistici e istituti d’arte Fonte: stime su dati Istat e Ministero Università
8
Valore comprensivo di quanti si sono diplomati anche in anni precedenti a quello di iscrizione all’università.
I percorsi universitari Questa differenza, pari a circa 15 punti percentuali, corrisponde alle minori quote di iscritti a quasi tutti gli altri tipi di laurea (tecnico-scientifiche, giuridiche ed economico-statistiche). A un maggiore livello di dettaglio, e cioè considerando i singoli “gruppi” 9 di laurea, quelli più “gettonati” fra questi diplomati sono stati i gruppi letterario, medico, politico-sociale, insegnamento e architettura. Questi corsi hanno assorbito quasi due terzi di tutti gli immatricolati con specializzazione artistica. Secondo il tipo di corso, infine, l’88% si è immatricolato a un corso triennale di primo livello, quasi cinque punti in più della media, a scapito dei corsi “a ciclo unico” (presenti solo nei “gruppi” architettura, medico, chimico-farmaceutico e agrario) e dei corsi di laurea magistrale (limitati, nell’a.a. 2006-2007, al solo indirizzo giuridico), entrambi con quote del 4,6%; il restante 2,6% si è iscritto a uno dei corsi del vecchio ordinamento, alcuni dei quali ancora attivi nell’area insegnamento e in quella giuridica.
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEI LICEI ARTISTICI E ISTITUTI D’ARTE (*). IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER TIPO DI CORSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40%
79
30% 20% 10% 0% Licei artistici e istituti d'arte
Totale diplomati
Corso di laurea vecchio ordinamento Laurea magistrale Laurea specialistica a ciclo unico Corso triennale (*) Composizione degli immatricolati con “altro diploma”, comprendenti i diplomati di licei artistici e istituti d’arte Fonte: stime su dati Istat e Ministero Università
Le difficoltà dei percorsi universitari Rispetto ai giovani con altri tipi di maturità, questi diplomati sembrano avere qualche difficoltà in più negli studi universitari. Essi infatti fanno registrare un tasso di successo appena del 33,5%, percentuale che si colloca non solo al di sotto della media (52,0%), ma che è anche 9
In allegato è riportato l’elenco dei principali corsi appartenenti a ciascun “gruppo”.
Licei e istituti ad indirizzo artistico la più bassa in assoluto. Ciò indica che per i diplomati con una specializzazione artistica il percorso degli studi universitari è risultato particolarmente ostico: solo un immatricolato su tre, in altre parole, si è laureato nei tre anni di durata dei corsi. Osservando i diversi indirizzi di laurea, il tasso di successo dei vari percorsi varia tra poco più del 12% per i “gruppi” giuridico e agrario (per i quali cioè questi diplomati incontrano particolari difficoltà) e il 56,2% per il “gruppo” medico (riguardante le professioni della sanità). Solo quattro sono i “gruppi” di corsi per i quali i tassi di successo superano il valore medio: oltre a quello medico (che aveva avuto quasi tre mila immatricolati), quello psicologico, con un tasso di successo di poco superiore al 47%, architettura (quasi il 42%) e politico-sociale (39,4%). Anche questi, che pure sono gli indirizzi di studio in cui questi diplomati “riescono meglio”, presentano tassi di successo molto bassi, tra i quali solo quello del gruppo medico supera il valore medio di tutti gli immatricolati del 2003, pari al 52%. Il confronto è ancora più impietoso comparando i tassi di successo di questi diplomati con i valori medi di tutti gli altri, negativo per tutti i “gruppi” di corsi, compresi quelli in cui questi diplomati hanno avuto i tassi di successo più elevati. In altre parole, questi giovani seguono con fatica in tutti i percorsi universitari e non ve ne è nessuno in cui riescano relativamente meglio di coloro che hanno un altro diploma di maturità.
80
RAPPORTO % LAUREATI 2006/IMMATRICOLATI 2003-04 CON MATURITÀ DEI LICEI ARTISTICI E ISTITUTI D’ARTE PER “GRUPPO” DI CORSI TOTALE Giuridico Agrario Geo-Biologico Linguistico Insegnamento himico-farmaceutico Economico-Statistico Letterario Ingegneria Scientifico Educazione fisica Politico-Sociale Architettura Psicologico Medico 0,0
10,0
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
Le prospettive occupazionali
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI L’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani non è sempre facile, ma per i diplomati a indirizzo artistico sembra più difficile che per altri, anche perché le prospettive di lavoro sono spesso quelle di un’attività professionale esercitata in proprio. TASSO DI ATTIVITÀ
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
88,0
87,0
25,0
86,0 84,0
20,0
83,1
82,0 80,0
30,0
81,2
24,3 19,1 13,6
15,0
9,9
10,0
79,7
5,0 78,0 0,0
20-24 anni
76,0
20-24 anni
25-29 anni
Licei artistici e istituti d'arte Totale diplomati
25-29 anni
Licei artistici e istituti d'arte Totale diplomati
Fonte: elaborazione su dati Istat
Danno conferma di questa situazione, innanzitutto, i tassi di attività e di occupazione: il primo, che esprime la quota di quanti sono presenti sul mercato del lavoro (come occupati o alla ricerca di impiego), al netto di coloro che studiano, per i giovani da 20 a 24 anni raggiunge appena il 79,7% e arriva all’81,2% per la classe di età 25-29 anni. Per l’insieme dei diplomati, questo stesso indicatore è dell’83,1% tra i 20 e i 24 anni e sale all’87% nella classe quinquennale successiva. Questi diplomati sono poco presenti sul mercato del lavoro, e ciò spesso avviene anche per la semplice percezione delle difficoltà a trovare un impiego. Anche il tasso di occupazione è particolarmente basso: poco più del 60% tra i 20 e i 24 anni, contro una media superiore al 67%; tra i 25 e i 29 anni si nota un discreto miglioramento, raggiungendo il 69,2%, ma resta sempre un distacco notevole rispetto ai diplomati nel loro complesso, dei quali gli occupati superano il 78% del totale. Di conseguenza il tasso di disoccupazione è particolarmente elevato: ben il 24,3%, tra i 20 e i 24 anni, contro una media di poco superiore al 19%; in altre parole, quasi uno su quattro di questi diplomati presenti sul mercato del lavoro non trova un impiego, mentre per l’insieme dei diplomati lo stesso rapporto è inferiore a uno a cinque. Anche questo indicatore migliora passando alla classe di età 25-29 anni, riducendosi al 13,6%, ma ancora una volta restando ben distanziato dal valore medio, inferiore al 10%. Va quindi detto che questi diplomati non solo perdono il confronto con la media degli altri, ma presentano costantemente, insieme a quelli degli istituti socio-psico-pedagogici, i valori più negativi rispetto a ogni altro gruppo.
81
Licei e istituti ad indirizzo artistico 20-24 ANNI 82,6
90,0
76,9
80,0
63,8
70,0 60,0
81,2 78,6
71,4
70,0
56,7
66,3
60,0 50,0
50,0
40,0
40,0 22,7
30,0
26,2
30,0 20,0
20,0
12,1
15,7
10,0
10,0
Disoccupazione 20-24 anni
Occupazione 20-24 anni
Attività 20-24 anni
Liceo artistico
Istituto d'arte
Liceo artistico
Disoccupazione 25-29 anni
0,0
0,0
Occupazione 25-29 anni
80,0
Attività 25-29 anni
90,0
25-29 ANNI
Istituto d'arte
Fonte: elaborazione su dati Istat
82
Queste difficoltà sul mercato del lavoro sono particolarmente accentuate per i diplomati degli istituti d’arte, rispetto a quelli dei licei artistici: i primi presentano infatti un grado di partecipazione al mercato del lavoro inferiore (tra i 20 e i 24 anni il 76,9% rispetto all’82,6%), un tasso di occupazione anch’esso inferiore (il 56,7% contro il 63,8%) e un tasso di disoccupazione più elevato (il 26,2% rispetto al 22,7%). Distacchi che si presentano anche nella classe di età successiva, da 25 a 29 anni.
Le prospettive occupazionali: indirizzo artistico
Licei e istituti ad indirizzo artistico Nelle pagine precedenti si è visto che, fra i giovani che nel 2006 si sono diplomati nei licei artistici e negli istituti d’arte, quelli che si sono messi alla ricerca di un impiego alle dipendenze o che hanno deciso di avviare un’attività in proprio sono stati circa 3.650. Le opportunità di lavoro che si sono presentate loro sono state, nel 2007, molto più numerose: circa 4.300 nell’ambito del lavoro autonomo, quasi 1.300 nella Pubblica Amministrazione e 430 nelle imprese private. Per quanto riguarda le imprese private, oltre alle 430 assunzioni previste di diplomati dei licei artistici e istituti d’arte, Excelsior rileva anche quelle di diplomati degli istituti tecnici e professionali a indirizzo orafo e per la lavorazione del vetro e della ceramica, che nel 2007 sono state 490. Nella presente pubblicazione vengono esaminate le prospettive occupazionali nelle imprese private dei diplomati con indirizzo “artistico” con riferimento all’insieme di questi diplomi (per un totale di 920 assunzioni), perché l’entità delle assunzioni riferite a ogni singolo indirizzo è molto contenuta e non consente l’analisi in dettaglio. A grandi linee, le prospettive sono abbastanza buone, con un punteggio di sintesi che, considerati i pro e i contro, non è lontano dalla media di tutti i diplomi e fa registrare un miglioramento rispetto allo scorso anno. Dal punto di vista territoriale, i diplomi del gruppo “artistico” ottengono un ottimo 4° posto in classifica (su un totale di 19 indirizzi) al Sud, mentre scendono al 12° posto al Nord e al 15° nell’Italia Centrale. I PRO... • •
Cresce la richiesta di questi profili da parte delle imprese; le imprese hanno difficoltà a trovare personale, ciò può costituire un vantaggio per chi è alla ricerca del primo impiego.
...E I CONTRO • •
Le imprese sono poco disponibili a offrire contratti stabili (a tempo indeterminato); le professioni che è possibile svolgere con questa formazione non sono molto diversificate.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA I PRINCIPALI DIPLOMI • • • • • • •
Maturità artistica Arte dei metalli, oreficeria e pietre dure Arte del vetro e del cristallo Arte e tecnologia della ceramica Decorazione pittorica e plastica Arte del mosaico Rilegatura artistica e restauro del libro
12
15
4
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro..
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
83
Licei e istituti ad indirizzo artistico
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Nord Ovest
130
160
Piemonte
70
60
Arezzo
3,4%
Verona
Valle d’Aosta
Alessandria
1,6%
Ravenna
1,4%
–
–
Lombardia
60
90
Pordenone
1,3%
Liguria
10
20
Potenza
1,3%
Nord Est
250
390
Viterbo
1,1%
20
20
Treviso
140
180
Modena
0,9%
Friuli V. G.
20
20
Emilia Romagna
70
170
Pescara
0,8%
140
200
Trentino A. A. Veneto
Vicenza
Centro Toscana
84
1,7%
60
90
Umbria
–
20
Marche
40
10
Lazio
30
80
Sud e Isole Abruzzo Molise
200
170
10
20
–
–
100
50
Puglia
10
20
Basilicata
20
–
Calabria
10
–
Sicilia
30
70
Sardegna
10
10
Campania
Totale Italia 710 920 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori..
Questi diplomati vengono assunti in quasi tutte le regioni. In Emilia-Romagna vi è una richiesta molto consistente grazie alla presenza, nell’area di Modena e Reggio Emilia, di numerose imprese produttrici di ceramiche. La richiesta è rilevante anche nel “distretto orafo” di Vicenza.
0,9%
0,8%
Padova
0,7%
Lecco
0,7%
Ragusa
0,7%
Lodi Media Italia
0,6% 0,3%
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007
Servizi alle persone
31%
Lavorazione ceramica e vetro Lavorazione metalli
21%
7%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
40%
Le prospettive occupazionali: indirizzo artistico
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
=
La quota di assunzioni rivolte a candidati privi di esperienza lavorativa è più bassa per i diplomi di tipo artistico che per gli altri indirizzi. Forse anche per questa ragione le imprese hanno qualche difficoltà in più a trovare personale da assumere.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43% 35%
30%
Senza esperienza
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
Difficili da reperire
Questo indirizzo
85
Inserimento e altri 10%
Altri diplomi
Apprendistato 11%
A tempo indeterminato 31%
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 62%
Sicilia
59%
Lombardia 50%
Campania Lazio
42%
Emilia Romagna
41%
Piemonte
33%
Toscana Veneto
A tempo determinato 48%
23% 8%
(quota sulle assunzioni totali)
Le imprese preferiscono assumere con contratti a termine (compreso l’apprendistato o l’inserimento) che con contratti stabili. I contratti a tempo indeterminato sono infatti solo il 31% del totale, mentre la media di tutti i diplomi è del 46%.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Licei e istituti ad indirizzo artistico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007
Attore
Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
1.110
250
Addetto lavorazione metalli preziosi
210
90
Vetraio
490
60
Mosaicista
50
50
Tagliatore vetro
200
50
Orafo
130
40
Incastonatore Decoratore vetro e ceramica Altre professioni Totale
60
30
150
30
13.610
320
16.010
920
I giovani che desiderano inserirsi nelle professioni tipiche dell’oreficeria e della lavorazione della ceramica e del vetro non trovano molta concorrenza di persone con un’altra formazione, salvo, in qualche caso, persone con la qualifica professionale. Coloro che invece sono orientati a svolgere la professione dell’attore trovano una concorrenza molto forte da parte di altri diplomati, provenienti soprattutto dai licei classici.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 86
Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Diplomi generici
Qualifiche professionali
Licei classici e scientifici
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Mosaicista Incastonatore Orafo Tagliatore vetro Allestitore di stand Attore Decoratore vetro e ceramica Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ATTORE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.110 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 69%
Laurea 31%
Licei classici o scientifici
390
Lauree a indirizzo letterario, filosofico, storico e artistico
340
Diplomi a indirizzo artistico
250
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
130
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 32% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
1.110
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46% ATTORE 5% 16%
87
79%
28%
30%
8% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
ATTORE
Il 5% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Difficili da trovare Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA 82%
ATTORE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
11% 7%
15%
23%
Queste figure professionali vengono assunte da imprese che operano nelle attività dello spettacolo.
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DI METALLI PREZIOSI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 210 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Nessuna formaz. 54%
Nessuna formazione richiesta a nessun indirizzo
120
Diplomi a indirizzo artistico
Diploma 46%
90
Totale
210
A prescindere dal titolo di studio, per il 11% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE 70%
PER CLASSE DI ETÀ… 88 ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DI METALLI PREZIOSI
18%
47%
35%
30% 11%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Il 50% dei contratti di assunzione per questa figura professionale sarà a tempo indeterminato.
2% Difficili da trovare
ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DI METALLI PREZIOSI Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DI METALLI PREZIOSI
61%
Professioni totali
62%
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
35%
15%
4%
23%
Queste figure professionali vengono assunte dalle industrie dell’oreficeria e della gioielleria.
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
I diplomati degli istituti professionali e tecnici sono circa il 56% dei giovani che concludono gli studi superiori. Nel 20061 sono stati 251.650, di cui quasi 74.500 con la maturità professionale e quasi 177.200 con la maturità tecnica. Coloro che si sono immatricolati all’università sono stati a loro volta 107.800: quasi 20.000 con la maturità professionale, oltre 87.800 con la maturità tecnica2. Non sempre, tuttavia, l’iscrizione all’università avviene nell’anno del diploma (non mancano diplomati che si iscrivono anche dopo alcuni anni di lavoro o di ricerca infruttuosa); si può per altro ritenere che questo differimento nel tempo sia tutto sommato marginale e non interessi un grande numero di giovani; possiamo quindi assumere che dalle superiori all’università vi sia un tasso di passaggio complessivo attorno al 43%, quasi del 27% per i diplomati degli istituti professionali, quasi del 50% per quelli degli istituti tecnici (la media di tutti i diplomati è pari a circa due terzi). Vi è quindi una propensione a proseguire gli studi minore rispetto ai diplomati di altri istituti e molto differenziata tra i due tipi di diploma: fatto del resto comprensibile, considerando che sia gli istituti tecnici che quelli professionali forniscono una preparazione finalizzata all’ingresso nel mondo del lavoro. L’attuale ordinamento universitario, che è entrato in vigore dal 2001 prevede, per la prima iscrizione all’università, i corsi triennali, i corsi a ciclo unico e i corsi di laurea magistrale. La stragrande maggioranza dei diplomati degli istituti professionali e tecnici (oltre il 91%, senza rilevanti distinzioni tra i due tipi di diploma) ha scelto un corso triennale. Ha invece scelto un corso a “ciclo unico” nemmeno il 2% del totale, oltre il 6% si è iscritto a un corso di laurea
1
Ultimo dato disponibile.
2
Sono stati considerati tutti i corsi, sia nuovo ordinamento (corsi di laurea triennali di I livello, corsi di laurea specialistici “a ciclo unico” e corsi magistrali, istituiti con l’anno accademico 2006-2007) sia i pochi corsi ancora attivi del vecchio ordinamento (corsi di laurea, corsi di diploma universitario e corsi delle scuole dirette a fini speciali).
91
Istituti tecnici e professionali magistrale e meno dell’1% a un corso del vecchio ordinamento (alcuni dei quali ancora attivi nell’area insegnamento e in quella giuridica). E i diplomati che scelgono di non frequentare l’università? I diplomati potenzialmente in grado di entrare sul mercato del lavoro sono stati quasi 144.000. Una parte, che possiamo stimare nell’ordine del 5%, ha scelto di iscriversi a un corso post diploma “professionalizzante”, che ne faciliti cioè l’inserimento nel mondo del lavoro, senza l’impegno di un corso universitario (ad esempio un corso organizzato dalla Regione o un corso IFTS, Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, purtroppo ancora poco diffusi)3; un’altra parte, per qualsivoglia altro motivo, non è invece interessata, almeno nell’immediato, a un’attività lavorativa; questi ultimi, secondo l’indagine Istat sui percorsi post-diploma, sono circa il 3,5% dei diplomati, vale a dire quasi 9.000 giovani4. Questo porta a stimare gli ingressi effettivi nel mondo del lavoro in circa 122.500 diplomati (di cui 47.500 con un diploma professionale e 75.000 con un diploma tecnico), in parte alla DIPLOMATI 2006 DEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI: LE SCELTE DOPO IL DIPLOMA 100% 90% 80% 70% 92
60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Ist. Tecnici e professionali
Tecnici
Professionali
Totale diplomati
Università e altra istruz. superiore
Corsi post-diploma
Non interessati al lavoro
Mercato del lavoro
Fonte: stime su dati Istat e Ministero Università
3
Secondo l’ultima indagine Istat sui percorsi post-diploma, i diplomati del 2001 che nell’arco dei tre anni successivi al diploma hanno seguito corsi di formazione post diploma (a prescindere da una eventuale iscrizione all’università) sono stati quasi il 13% del totale; questa percentuale, riferita a un arco di tempo triennale, sale al 14,5% per i diplomati degli istituti professionali e al 15,6% per quelli degli istituti tecnici; tenendo conto che è stata assunta una quota di iscrizione a questi corsi post diploma pari al 5%.
4
Questi corrispondono alla quota dei diplomati totali che non studiano, non lavorano e non sono nemmeno interessati alla ricerca di un impiego.
I percorsi universitari ricerca di un impiego alle dipendenze, in parte avviando un’attività autonoma professionale o imprenditoriale5. I diplomati di questi istituti in ingresso nel mercato del lavoro sono quindi circa il 43% del totale, quota molto superiore alla media di tutti i diplomati (che si attesta sul 28%) e molto differenziata tra i due tipi di istituto: poco più del 37% per i diplomati degli istituti tecnici, quasi 56% per quelli degli istituti professionali. Terminate le “superiori” si devono quindi prendere decisioni importanti, soprattutto per i quasi 108.000 giovani che intendono iscriversi all’università. La scelta del percorso universitario deve tener conto di diversi fattori: • da un lato, le preferenze personali nei confronti delle diverse materie, i suggerimenti e le opportunità familiari (ad esempio di continuazione dell’attività professionale di un genitore) oppure, ancora, i fattori “logistici” (la presenza del corso desiderato nelle vicinanze della residenza); • dall’altro, le difficoltà del percorso universitario che si intende seguire, che ovviamente non sono le stesse per ogni indirizzo di studi, ne’ per tutti i diplomi con cui si entra all’università e le prospettive occupazionali una volta completati gli studi. Per i giovani che invece decidono di mettersi subito alla ricerca di un lavoro è invece fondamentale conoscere quale è la “domanda” di personale con un diploma tecnico o professionale da parte delle imprese e quali sono le professioni che potranno esercitare.
I PERCORSI UNIVERSITARI Istituti professionali La scelta degli studi universitari La distribuzione delle scelte di percorso universitario fatte dai diplomati degli istituti professionali nell’anno accademico 2006-2007 ha privilegiato, con una quota del 42%, i corsi dell’area umanistica (vale a dire delle discipline dell’insegnamento, letterarie, linguistiche, politico-sociali, ecc.), scelti, mediamente, da meno del 35% degli immatricolati; seguono coloro che si sono iscritti a un corso dell’area tecnico-scientifica (ingegneria, agraria, architettura, ecc.), con una quota di poco superiore al 22%, inferiore di circa 9 punti alla media (31%). Di questa distribuzione sorprendono soprattutto la quota superiore alla media delle scelte di studi umanistici e quella, in senso opposto, delle scelte di studi tecnico-scientifici: scelte che sembrerebbero in contraddizione con il tipo di preparazione di questi diplomati, ma forse non con il livello della stessa, essendo fortemente orientata all’inserimento nel mondo del lavoro già dopo il conseguimento del diploma. A un maggiore livello di dettaglio, le scelte di questi diplomati hanno riguardato soprattutto i “gruppi” politico-sociale (con quasi il 16% degli immatricolati), medico (14,4%), economicostatistico (quasi il 14%), che complessivamente hanno raccolto oltre il 44% delle iscrizioni.
5
A questa stima dovremmo aggiungere il numero di coloro che si sono diplomati in anni precedenti e che si sono iscritti a corsi universitari o di altro tipo, ma che hanno abbandonato o interrotto gli studi e che si sono quindi affacciati sul mercato del lavoro con il diploma di maturità posseduto.
93
Istituti tecnici e professionali LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI. DIPLOMATI 2006 IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER “GRUPPO” DI CORSI Politico-Sociale Medico Economico-Statistico Letterario Insegnamento Giuridico Linguistico Agrario Ingegneria Geo-Biologico Chimico-farmaceutico Scientifico Psicologico Educazione fisica Architettura Difesa e sicurezza 0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
Fonte: elaborazione su dati Ministero Università
94
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI. IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER TIPO DI CORSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Istituti professionali
Totale diplomati
Corso di laurea vecchio ordinamento Laurea magistrale Laurea specialistica a ciclo unico Corso triennale Fonte: elaborazione su dati Ministero Università
3.000
3.500
I percorsi universitari Tra i corsi dell’area tecnico-scientifica le preferenze sono cadute soprattutto sui “gruppi” agraria, ingegneria e geo-biologico, ciascuno con il 5% circa degli immatricolati. Secondo il tipo di corso, infine, sono stati nettamente privilegiati i corsi triennali di primo livello, con una quota superiore al 92%, mediamente scelti, invece, da meno dell’84% degli immatricolati; poche adesioni hanno quindi avuto i più impegnativi corsi “a ciclo unico” e i corsi di laurea magistrale (nel 2006-2007 limitati alle discipline giuridiche).
Le difficoltà dei percorsi universitari E possibile “misurare” quanto la preparazione dei giovani con un diploma di istituto professionale faciliti o meno i diversi indirizzi di studio universitari confrontando gli immatricolati ai corsi triennali nell’anno accademico 2003-04 con i laureati di tre anni dopo, a parità di diploma posseduto. Da questo confronto emerge, per i diplomati degli istituti professionali, un tasso di successo negli studi universitari attorno al 40%, molto al di sotto della media (52%). Ciò significa che gli stessi hanno incontrato non poche difficoltà nel compiere il percorso universitario: solo quattro su dieci vi sono riusciti nei tre anni di durata legale dei corsi, mentre per il complesso dei diplomati vi sono riusciti oltre cinque su dieci. I tassi di successo variano però sensibilmente fra i diversi gruppi di laurea: da un minimo del 15% per il gruppo giuridico a quasi il 97% per il gruppo di corsi delle professioni della sanità. A parte questo caso del tutto atipico (dovuto anche alla confluenza nei nuovi corsi degli iscritti ai precedenti diplomi universitari), i valori più elevati (superiori alla media) si osservano per i RAPPORTO % LAUREATI 2006/IMMATRICOLATI 2003-04 CON MATURITÀ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI PER “GRUPPO” DI CORSI
95
TOTALE Giuridico Scientifico Letterario Linguistico Ingegneria Difesa e sicurezza Economico-Statistico Agrario Geo-Biologico himico-farmaceutico Insegnamento Educazione fisica Architettura Politico-Sociale Psicologico Medico 0,0
10,0
20,0
Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
Istituti tecnici e professionali corsi a indirizzo psicologico, politico-sociale e architettura: questi, in altre parole, sono gli indirizzi di studio in cui i diplomati degli istituti professionali “riescono meglio”. Essi incontrano invece maggiori difficoltà, oltre che negli studi giuridici (i più difficili per tutti, quale che sia la scuola secondaria di provenienza), in quelli linguistici, letterari e scientifici in senso stretto6, per i quali al massimo i tassi di successo raggiungono il 20%. Rispetto ai diplomati di altre scuole superiori, quelli degli istituti professionali hanno chance leggermente migliori solo nei corsi delle professioni mediche, mentre per tutti gli altri i tassi di successo sono inferiori, e spesso di molto, alla media: ciò vale soprattutto per i corsi degli indirizzi economico-statistico, letterario, psicologico e scientifico, ingegneria, linguistico, per i quali il distacco dalla media supera i 20 punti percentuali.
Istituti tecnici La scelta degli studi universitari
96
I diplomati degli istituti tecnici che nel 2006 hanno iniziato un corso universitario sono stati poco meno di 88.000. I corsi scelti più di frequente sono stati quelli del “gruppo” economico-statistico (con una quota,quasi del 22%), seguiti dai corsi in ingegneria (quasi il 15%) e da quelli a indirizzo politico-sociale (quasi il 13%). Questi tre “gruppi” hanno quindi raccolto quasi la metà di tutti gli immatricolati con un diploma tecnico. Seguono poi gli immatricolati al “gruppo” giuridico (9,7%), medico (7,3%) e, con quote tra il 4 e il 5% circa, architettura, linguistico, letterario, scientifico in senso stretto; via via quindi tutti LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEGLI ISTITUTI TECNICI. DIPLOMATI 2006 IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER “GRUPPO” DI CORSI Economico-Statistico Ingegneria Politico-Sociale Giuridico Medico Architettura Scientifico Letterario Linguistico Insegnamento Geo-Biologico Agrario Chimico-farmaceutico Educazione fisica Psicologico Difesa e sicurezza 0
2.000
4.000
6.000
Fonte: elaborazione su dati Ministero Università 6
Matematica, fisica, astronomia, informatica, e altri.
8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 20.000
I percorsi universitari gli altri, con il “gruppo” difesa e sicurezza (appartenente all’area giuridica) in ultima posizione, con meno di 100 immatricolati (pari allo 0,1%). Secondo il tipo di corso, infine, sono stati nettamente privilegiati i corsi triennali di primo livello, con una quota superiore al 91%, mediamente scelti, invece, da meno dell’84% degli immatricolati; minori adesioni hanno quindi avuto i più impegnativi corsi “a ciclo unico” e i corsi di laurea magistrale (nel 2006-2007 limitati alle discipline giuridiche), con quote rispettivamente dell’1,8 e del 6,3%.
LE SCELTE UNIVERSITARIE DEI DIPLOMATI DEGLI ISTITUTI TECNICI. IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITÀ NELL’A.A. 2006-07 PER TIPO DI CORSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20%
97
10% 0% Istituti tecnici
Totale diplomati
Corso di laurea vecchio ordinamento Laurea magistrale Laurea specialistica a ciclo unico Corso triennale Fonte: elaborazione su dati Ministero Università
Le difficoltà dei percorsi universitari I diplomati degli istituti tecnici fanno registrare un tasso di successo negli studi universitari inferiore al 45%, notevolmente al di sotto della media (52%) e superiore solo a quello dei diplomati degli “altri” istituti (licei artistici e istituti d’arte) e degli istituti professionali; i tassi di successo più elevati si riscontrano invece per i liceali (soprattutto scientifici), che beneficiano di una formazione decisamente più orientata alla prosecuzione degli studi. Osservando i diversi indirizzi di studio, per i diplomati degli istituti tecnici il tasso di successo dei percorsi di studio oscilla fra un minimo del 22% per il gruppo giuridico (il più difficile per tutti, quale che sia la scuola secondaria di provenienza) e oltre il 100% per il gruppo di corsi delle professioni della sanità. A parte questo caso del tutto atipico (dovuto anche alla
Istituti tecnici e professionali RAPPORTO % LAUREATI 2006/IMMATRICOLATI 2003-04 CON MATURITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI PER “GRUPPO” DI CORSI TOTALE Giuridico Letterario Geo-Biologico Scientifico Insegnamento Agrario himico-farmaceutico Linguistico Educazione fisica Ingegneria Architettura Economico-Statistico Politico-Sociale Psicologico Difesa e sicurezza Medico 0,0
98
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
(1) per il gruppo medico il valore supera quota 100 poiché i diplomati comprendono un numero elevato Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dell’Università
confluenza nei nuovi corsi degli iscritti ai precedenti diplomi universitari) e a quello dei corsi del “gruppo” Difesa e sicurezza (che conta poco più di un centinaio di immatricolati), i tassi di successo più elevati si riscontrano per i “gruppi” psicologico, politico-sociale, economicostatistico e architettura (tra il 46 e il 60%). Gli iscritti a ingegneria hanno invece avuto tassi di successo di poco inferiori alla media (43,4%), così come quelli a educazione fisica, lingue, chimica e farmacia (tutti sopra il 40%). Rispetto ai diplomati di altre scuole superiori, quelli degli istituti tecnici presentano migliori chance solo nei corsi delle professioni mediche; incontrano invece particolari difficoltà negli studi di ingegneria, letterari, linguistici, scientifici e psicologici.
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI Istituti professionali L’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani non è sempre facile, nemmeno per i diplomati degli istituti professionali, nonostante che il tipo di diploma conseguito dovrebbe facilitarli nella ricerca di un impiego. Solo dopo i 25 anni la loro posizione sul mercato del lavoro appare leggermente migliore rispetto all’insieme di tutti i diplomati.
Le prospettive occupazionali Tra i 20 e i 24 anni di età, questi diplomati (al netto di coloro che studiano) presentano un tasso di attività dell’83,1% (come tutti i diplomati): ogni 100 di essi ve ne sono cioè 83 presenti sul mercato del lavoro, come occupati o alla ricerca di un impiego; gli occupati a loro volta sono il 66,5%, percentuale leggermente inferiore alla media (67,2%). Superiore alla media di quasi un punto è invece il tasso di disoccupazione: 20% per questi diplomati, 19,1% per tutti i diplomati della stessa classe di età. Passando alla classe da 25 a 29 anni questi indicatori migliorano e, sia pure di poco, diventano più positivi (o meno negativi) che per l’insieme dei diplomati: il tasso di attività sale quasi all’88% (in media è dell’87%), quello di occupazione raggiunge il 79,4%, superando di oltre un punto il valore medio. Per contro si riduce il tasso di disoccupazione, che si attesta al 9,6%, al di sotto, sia pure di poco, del valore medio (9,9%). TASSO DI ATTIVITÀ
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
89,0
25,0 87,8
88,0
87,0
87,0
20,0 20,0
19,1
86,0 15,0
85,0 84,0
83,1
9,6
10,0
83,1
9,9
83,0 5,0
82,0 81,0
99
0,0
80,0
20-24 anni
Istituti professionali
25-29 anni
Totale diplomati
20-24 anni Istituti professionali
25-29 anni Totale diplomati
Fonte: elaborazione su dati Istat
Istituti tecnici Anche per i diplomati degli istituti tecnici, i cui studi dovrebbero essere i più adatti per l’inserimento immediato nel mondo del lavoro, trovare un’occupazione non è sempre facile, soprattutto nei primi anni appena terminate le superiori; essi comunque presentano un grado di partecipazione al mercato del lavoro (misurato dal tasso di attività) e un tasso di occupazione tra i più elevati e, contemporaneamente, un tasso di disoccupazione tra i più bassi. Tra i 20 e i 24 anni, ogni 100 di questi diplomati che non siano impegnati negli studi, quasi 84 sono presenti sul mercato del lavoro, come occupati o in cerca di un impiego (la media è di poco superiore a 83); gli occupati, a loro volta, sono il 68,5%, contro una media del 67,2%. Il tasso di disoccupazione, seppure elevato in assoluto (18,2%) è comunque inferiore alla media (pari al 19,1%) di quasi un punto percentuale. Particolarmente avvantaggiati, come dimostrano le minori difficoltà a trovare un impiego, sono i diplomati degli istituti aeronautici, industriali, agrari e per periti d’azienda, il cui tasso
Istituti tecnici e professionali di disoccupazione varia tra il 7,6 e il 17,8%; difficoltà ben maggiori incontrano invece i diplomati degli istituti a specializzazione turistica (dei quali ben il 28% è senza lavoro), nautica (21,6%) e anche informatica (21,3%), di cui forse vi è una certa saturazione; superiori alla media anche la disoccupazione per i diplomati in due indirizzi classici: geometri (20,7%) e ragionieri (19,9%). Tutti questi indicatori migliorano sensibilmente passando alla classe di età 25-29 anni: il tasso di attività sale quasi all’89%, quasi due punti sopra la media e superato solo da quello dei diplomati dei licei classici (che sono però appena 53.000, contro i quasi 800.000 diplomati degli istituti tecnici); il tasso di occupazione si porta quasi all’81% (contro una media del 78,3) e quello di disoccupazione si abbassa al 9%, risultando non solo inferiore alla media di circa un punto, ma anche il più basso in assoluto.
TASSO DI ATTIVITÀ
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
90,0
25,0
88,8
89,0 88,0
20,0
87,0
87,0 86,0
18,2
19,1
15,0
85,0 84,0
9,0
10,0
83,1
9,9
83,0 5,0
82,0 81,0
0,0
80,0
20-24 anni
25-29 anni
Istituti tecnici
Totale diplomati
20-24 anni
25-29 anni
Istituti tecnici
Totale diplomati
TASSO DI DISOCCUPAZIONE (20-24 ANNI) 30,0 25,0
27,9 21,6
21,3
20,7
20,0
19,9
18,7
18,2
17,8 14,1
15,0
12,3 7,6
10,0 5,0
Fonte: elaborazione su dati Istat
Aeronautico
Industriale
Agrario
Periti d'azienda
Totale
Altro
Commerciale (ragioneria)
Geometri
Informatica
Nautico
0,0
Turismo
100
83,8
Le prospettive occupazionali
Gli indirizzi specifici dei diplomi tecnici e professionali
• • • • • • • • • • • • • • •
Nelle prossime pagine vengono illustrate le opportunità occupazionali dei diplomati degli istituti tecnici e professionali con riferimento ai seguenti indirizzi di studio: amministrativo-commerciale; grafico-pubblicitario; informatico; elettronico; elettrotecnico; meccanico; termoidraulico; chimico; agrario-alimentare; tessile, abbigliamento e moda; legno, mobile e arredamento; nautico e aeronautico; edile; socio-sanitario; turistico-alberghiero.
Si segnala che l’indagine Excelsior non distingue fra i diplomi degli istituti tecnici e quelli degli istituti professionali, e quindi per ogni indirizzo analizzato si fa riferimento a entrambe le tipologie di corso. Non vengono qui presentate le opportunità occupazionali per i diplomati negli indirizzi cartario-cartotecnico, stampa ed editoria, biologico e biotecnologia, in quanto il numero di assunzioni previste è contenuto e non consente l’analisi.
101
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale I diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale sono senza dubbio i più “gettonati”: fra tutti i diplomati che le imprese hanno programmato di assumere, ben un terzo ha questa formazione. In termini assoluti, nel 2007 sono stati quasi 100.000 i posti di lavoro a disposizione di chi ha un diploma di tipo amministrativo o commerciale. Questi diplomi offrono pertanto ottime prospettive di inserimento professionale, con diversi fattori che giocano “a favore” di chi è alla ricerca di un lavoro. Unico neo il fatto che le imprese hanno molta facilità nel trovare questi diplomati, e ciò può renderle più esigenti in relazione ai requisiti richiesti ai candidati. Sulla base dell’indicatore che sintetizza i fattori favorevoli e quelli contrari, anche nel 2007 i diplomi amministrativo-commerciali si confermano primi in classifica (su 19 indirizzi analizzati), con un punteggio ampiamente superiore alla media. I PRO... • •
•
Le imprese sono molto disponibili ad assumere giovani privi di esperienza lavorativa; le professioni che è possibile svolgere e i settori in cui è possibile lavorare sono molto diversificate; vi sono buone possibilità di essere assunti a tempo indeterminato.
...E I CONTRO •
Le imprese non hanno problemi a trovare personale e possono diventare più “esigenti”.
102
I PRINCIPALI DIPLOMI • • • • • • • •
Ragioniere - indirizzo amministrativo Operatore commerciale Perito aziendale / corrisp. lingue estere Ragioniere - indirizzo programmatori Ragioniere (generico) Ragioniere - altri indirizzi (mercantile, comm.estero) Segretario d’amministrazione Analista contabile
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 1
2
1
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo amministrativo-commerciale
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Asti
41,7%
Padova
40,7%
Lecce
40,5%
Bologna
40,5% 39,7%
Nord Ovest
23.460
31.750
Piemonte
5.120
7.140
180
500
16.160
21.390
Reggio Emilia
2.000
2.720
Milano
39,3%
Prato
39,3%
Valle d’Aosta Lombardia Liguria Nord Est
18.080
25.670
Trentino A. A.
1.960
2.240
Palermo
39,2%
Veneto
7.470
10.790
Brescia
38,8%
Friuli V. G.
1.810
2.420
Emilia Romagna
6.850
10.230
Centro
Massa
38,5%
Forli'-Cesena
38,3%
14.410
20.010
Bolzano
38,3%
Toscana
4.910
6.260
Umbria
1.010
920
Arezzo
38,2%
Marche
1.790
2.920
Verona
38,1%
Lazio
6.700
9.910
Treviso
37,9%
Sud e Isole Abruzzo Molise
16.470
22.080
1.280
1.790
230
300
Campania
5.170
6.710
Puglia
3.040
3.760
Basilicata
450
700
Calabria
1.230
1.620
Sicilia
3.620
5.490
Sardegna
1.440
1.720
Totale Italia 72.430 99.500 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
La richiesta di questi diplomati è aumentata notevolmente negli ultimi anni: le assunzioni previste annualmente sono passate da poco più di 72.000 nel periodo 2003-2006 a quasi 100.000 nel 2007.
33,1%
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007
Commercio al dettaglio
12%
Servizi avanzati
12%
Commercio all'ingrosso
11%
Credito
10%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
56%
103
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
=
La propensione delle aziende ad assumere giovani alle prime armi si è mantenuta stabile negli ultimi anni ed è superiore a quella che si rileva per gli altri diplomi
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
47%
41% 30%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
17%
104 Senza esperienza Questo indirizzo
Difficili da reperire Altri diplomi
Apprendistato 10%
Altri 3%
(quota sulle assunzioni totali) A tempo determinato 35%
A tempo indeterminato 52%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 56%
Piemonte Emilia Romagna
51%
Toscana
51%
Lombardia
50%
Lazio
44%
Veneto
43%
Sicilia Campania
41% 35%
Anche se non hanno problemi a trovare questi diplomati, le imprese tendono a offrire buone condizioni contrattuali: il 52% delle assunzioni è a tempo indeterminato (la media di tutti i diplomi è del 46%).
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo amministrativo-commerciale
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007
Addetto contabilità
Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
16.370
14.890
Addetto amministrazione
8.580
7.580
Operatore di call-center
9.930
6.110
Segretaria
15.100
7.810
Addetto vendite di negozio Operatore polivalente di amministrazione Sportellista bancario Ausiliario vendite in esercizi commerciali Altre professioni
22.440
4.730
5.850
4.480
7.950
3.920
11.520
3.590
175.640
46.390
273.380
99.500
Totale
Chi è orientato verso professioni collegate all’amministrazione e alla contabilità trova la concorrenza di candidati in possesso della qualifica professionale e talvolta di laureati. Chi invece prevede di esercitare attività a contatto con il pubblico, quali le vendite o l’assistenza clienti, può trovare la concorrenza di diplomati in altri indirizzi.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
105
Diplomi generici Qualifiche professionali a indirizzo amministrativo commerciale
Lauree a indirizzo economico Diplomi a indirizzo linguistico
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Addetto fatturazione Addetto consulenza fiscale Addetto contabilità generale Controllore biglietti Addetto contabilità Addetto amministrazione Addetto paghe e contributi Operatore generico di ufficio Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLA CONTABILITÀ NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 16.370 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 91%
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
Qualifica profess. 1%
Lauree a indirizzo economico
1.330
Qualifiche professionali a indirizzo amministrativo-commerciale
Laurea 8%
130
Lauree a indirizzo politico-sociale
30
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 15% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
16.370
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
106
38%
ADDETTO ALLA CONTABILITÀ
Professioni totali
14.880
44%
31%
38%
Fino a 29 anni
25%
23% Oltre 29 anni
30%
23%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
ADDETTO ALLA CONTABILITÀ
Il 60% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
Commercio all’ingrosso 10%
Fino a 49 dipendenti
86%
62% da 50 a 249 dip.
9% 5%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALLA CONTABILITÀ
Professioni totali
Servizi avanzati 13%
23%
250 e più dip.
Altri settori 55%
Studi profess. 22%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALL’AMMINISTRAZIONE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 8.580 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 88%
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
Qualifica profess. 1%
Lauree a indirizzo economico
A prescindere dal titolo di studio, per il 24% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
70 10
Lauree a indirizzo politico-sociale
10
Altri titoli di studio
10
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
8.580
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
40% 47%
900
Qualifiche professionali a indirizzo amministrativo-commerciale Lauree a indirizzo agrario, agroalimentare e zootecnico
Laurea 11%
ADDETTO ALL'AMMINISTRAZIONE
7.580
28%
46%
107 30%
25%
15% Professioni totali
38%
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Difficili da trovare
Non rilevante
ADDETTO ALL'AMMINISTRAZIONE Professioni totali
Il 56% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALL'AMMINISTRAZIONE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
65%
62% da 50 a 249 dip.
16%
15%
18%
23%
250 e più dip.
Altri settori 68%
Servizi avanzati 13% Costruzioni 11% Trasporti e attiv. postali 8%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLE VENDITE IN NEGOZIO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 22.440 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Nessuna formaz. 31% Diploma 61%
Qualifica profess. 8%
A prescindere dal titolo di studio, per il 12% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
8.110
Nessuna formazione richiesta
6.960
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
4.730
Qualifiche professionali
1.690
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
600
Altri titoli di studio
350
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
22.440
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
52%
108 ADDETTO ALLE VENDITE IN NEGOZIO
Professioni totali
51%
23%
46% 30%
26%
20%
38%
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Difficili da trovare
Non rilevante
ADDETTO ALLE VENDITE IN NEGOZIO
Il 35% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALLE VENDITE IN NEGOZIO
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
72%
62% da 50 a 249 dip.
14%
15%
14%
23%
250 e più dip.
Commercio al dettaglio 76%
Commercio all’ingrosso 13% Commercio veicoli 8% Altri settori 3%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE POLIVALENTE DI AMMINISTRAZIONE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 5.850 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA DIMINUZIONE RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 77%
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
Qualifica profess. 1%
Lauree a indirizzo politico-sociale
990
Lauree a indirizzo economico
300
Qualifiche professionali a indirizzo amministrativo-commerciale Lauree a indirizzo agrario, agroalimentare e zootecnico
Laurea 22%
A prescindere dal titolo di studio, per il 20% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Professioni totali
5.850
36% 21%
38%
Fino a 29 anni
46%
27%
23% Oltre 29 anni
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Altri settori 61%
62% da 50 a 249 dip.
14%
15%
Difficili da trovare
OPERATORE POLIVALENTE DI AMMINISTRAZIONE Professioni totali
Non rilevante
Settori e imprese che richiedono questi profili
71%
109 30% 16%
Senza esperienza
39%
Il 59% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
OPERATORE POLIVALENTE DI AMMINISTRAZIONE
20
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… 52%
60
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
OPERATORE POLIVALENTE DI AMMINISTRAZIONE
4.480
15%
23%
250 e più dip.
Turismo e ristorazione 19% Servizi avanzati 10% Trasporti e attiv. postali 10%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELLO SPORTELLISTA BANCARIO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 7.950 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Diploma 49% Laurea 51%
Lauree a indirizzo economico
4.030
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
3.920
Totale
7.950
A prescindere dal titolo di studio, per l’88% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
68%
110 SPORTELLISTA BANCARIO
54%
6%
40%
46% 30%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23%
12%
39%
Oltre 29 anni
Non rilevante
Senza esperienza
Difficili da trovare
SPORTELLISTA BANCARIO
Il 43% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA SPORTELLISTA 10% 8% BANCARIO
Credito 98%
82%
Altri settori 2% Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’AUSILIARIO ALLE VENDITE IN ESERCIZI COMMERCIALI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 11.520 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Nessuna formaz. 23%
Qualifica profess. 35%
Assunzioni
Diploma 42%
A prescindere dal titolo di studio, per il 35% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Qualifiche professionali
4.040
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
3.590
Nessuna formazione richiesta
2.700
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
1.050
Diplomi a indirizzo chimico
80
Altri titoli di studio
60
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
11.520
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
71% AUSILIARIO ALLE VENDITE IN ESERCIZI COMMERCIALI
111 46%
64%
5%
31%
30% 8%
38%
Professioni totali
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Non rilevante
Il 35% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
18%
11%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
AUSILIARIO ALLE VENDITE IN ESERCIZI COMMERCIALI Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Commercio al dettaglio 82%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA AUSILIARIO ALLE VENDITE IN ESERCIZI COMMERCIALI
Difficili da trovare
71%
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
Commercio all’ingrosso 18%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo grafico e pubblicitario Le assunzioni di diplomati nell’indirizzo grafico e pubblicitario da parte delle imprese private non sono particolarmente numerose: su 100 diplomati che verranno assunti, solo 1 è in possesso di questo titolo di studi. Vi è però un aumento rispetto al passato: nel 2007 le aziende hanno previsto l’inserimento di oltre 1.700 persone con questo indirizzo di studio, 150 in più rispetto alla media degli anni precedenti. Coerentemente con questo incremento, anche le prospettive occupazionali sono migliorate rispetto allo scorso anno, grazie soprattutto a una maggiore disponibilità delle imprese a offrire contratti stabili, cioè a tempo indeterminato, che vengono proposti a 6 neoassunti su 10 (lo scorso anno erano meno della metà del totale). Nella graduatoria delle prospettive occupazionali, questo indirizzo si trova al 7° posto sui 19 indirizzi considerati (era all’11° posto nel 2007). Tuttavia, come si vede nella cartina, le prospettive risultano decisamente migliori al Sud (2° posto) e meno positive al Nord, dove si concentra il 70% delle assunzioni previste. I PRO... • •
Cresce la richiesta di questi profili da parte delle imprese; vi sono buone prospettive di lavoro stabile per chi viene assunto.
...E I CONTRO • •
• 112
I PRINCIPALI DIPLOMI • • • • • •
Tecnico/perito delle industrie grafiche Tecnico/operatore della grafica pubblicitaria Comunicazioni visive Disegnatore architettura, arredamento e ambiente Tecnico della cinematografia e della televisione Perito in arti fotografiche
Prospettive occupazionali meno favorevoli nelle aree con più assunzioni; nella maggior parte dei casi (7 su 10) le imprese richiedono precedenti esperienze lavorative; le imprese non segnalano particolari problemi a trovare personale; chi è alla ricerca del primo impiego può avere qualche difficoltà a trovarlo.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
11
13
2
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo grafico-pubblicitario
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Parma
2,3%
Pordenone
Nord Ovest
570
760
Piemonte
140
110
Valle d’Aosta
1,8%
Perugia
1,7%
Matera
1,6%
–
–
400
580
Cremona
1,6%
Liguria
20
70
Trieste
1,5%
Nord Est
440
460
Lombardia
1,5%
Verona
30
30
Treviso
140
260
Novara
1,4%
60
60
Emilia Romagna
210
110
Milano
1,3%
Centro
330
270
Toscana
40
40
Umbria
40
20
Trentino A. A. Veneto Friuli V. G.
Marche Lazio Sud e Isole
80
20
160
190
280
260
Abruzzo
30
10
Molise
10
–
Campania
60
100
Puglia
70
20
Basilicata
20
30
Calabria
30
40
Sicilia
30
70
Sardegna
30
10
Totale Italia 1.620 1.740 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
E’ forte la crescita delle assunzioni al Nord, soprattutto in Lombardia, dove i posti di lavoro per questi diplomati crescono di quasi il 50%. Il principale settore di sbocco è sempre quello della stampa e dell’editoria, cresce però la richiesta di queste figure nei servizi.
1,4%
Prato
1,3%
Ferrara
1,3%
Ascoli Piceno
1,2%
Cosenza
1,1%
Bologna
1,1%
113
0,7%
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 Cartaeditoria
35%
Servizi operativi
19%
Servizi alle persone
10%
Servizi avanzati
10%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
26%
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
N
Assunzioni di questi diplomati in complesso Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
=
Crescono le assunzioni ma non aumenta la propensione degli imprenditori ad assumere giovani “alle prime armi”, forse anche perché le imprese non hanno particolari problemi a trovare personale.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43% 34% 26%
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 114
Senza esperienza
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 11%
Inserimento 2%
Altri diplomi
A tempo determinato 29%
(quota sulle assunzioni totali)
A tempo indeterminato 58%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 74%
Piemonte
70%
Lazio Veneto
29%
Emilia Romagna
28%
Campania
21%
Liguria
21%
Lombardia Sicilia
16% 12%
Circa il 60% delle assunzioni è a tempo indeterminato (la media di tutti i diplomi è pari al 46%). In Puglia e nel Lazio si aprono maggiori opportunità per i neodiplomati che si affacciano al mondo del lavoro.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo grafico-pubblicitario
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Progettista edile
1.010
Operatore macchine stampa
1.080
140
Progettista grafico
200
140
Grafico impaginatore
190
140
Grafico pubblicitario Addetto macchine a controllo numerico Addetto al prestampa
330
130
4.650
100
Altre professioni
280
80
70
32.570
740
40.110
1.740
Totale
Per le professioni tipiche della grafica e della pubblicità è bassa la concorrenza di giovani con un altro tipo di formazione. Per quelle collegate alla progettazione o alla conduzione di macchinari di stampa le imprese assumono con molta frequenza persone in possesso di una formazione a indirizzo meccanico.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Diplomi a indirizzo meccanico
Diplomi a indirizzo edile
Qualifiche professionali a indirizzo meccanico
Lauree a indirizzo di ingegneria industriale
115
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Addetto al prestampa Grafico impaginatore Addetto apparati di doppiaggio cine tv Addetto consolle di controllo radio tv Grafico creativo Grafico pubblicitario Montatore rvm Operatore di ripresa televisiva Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA EDILE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.010 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 62%
Laurea 38%
Diplomi a indirizzo edile
350
Lauree a indirizzo di ingegneria civile e ambientale
340
Diplomi a indirizzo grafico-pubblicitario
280
Lauree a indirizzo architettura, urbanistico e territoriale
40
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 20% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
1.010
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
116 PROGETTISTA EDILE
32%
55%
14%
30%
25% 15%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
PROGETTISTA EDILE
Il 66% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
67%
62% da 50 a 249 dip.
19%
15%
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA PROGETTISTA EDILE
Difficili da trovare
14%
Servizi operativi 31%
Servizi avanzati 22%
23%
250 e più dip.
Costruzioni 36%
Altri settori 11%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE DI MACCHINE DA STAMPA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.080 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Diploma 22%
Nessuna formaz. 50%
Assunzioni
Qualifica profess. 28%
Nessuna formazione richiesta
550
Qualifiche professionali
300
Diplomi a indirizzo grafico-pubblicitario
140
Diplomi a indirizzo cartario-cartotecnico
90
Totale
1.080
A prescindere dal titolo di studio, per il 21% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… OPERATORE DI MACCHINE DA STAMPA
Professioni totali
49%
49%
21%
38%
Fino a 29 anni
49%
117 30%
30%
23% Oltre 29 anni
46%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
OPERATORE DI MACCHINE DA STAMPA Professioni totali
Il 48% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA OPERATORE DI MACCHINE DA STAMPA
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
59%
62% da 50 a 249 dip.
21%
15%
19%
Cartaeditoria 98%
Altri settori 2%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA GRAFICO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 200 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 79%
Diplomi a indirizzo grafico-pubblicitario
Qualifica profess. 4%
Laurea 17%
A prescindere dal titolo di studio, per il 23% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
10 10
200
86%
118
Professioni totali
20
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… 30%
30
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
PROGETTISTA GRAFICO
130
Lauree generiche (indirizzo non specificato dall’azienda) Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda) Qualifiche professionali a indirizzo artistico Lauree a indirizzo architettura, urbanistico e territoriale
5%
66%
46% 38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
Non rilevante
Senza esperienza
Il 77% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
92%
62% da 50 a 249 dip.
2% 6%
15%
PROGETTISTA GRAFICO
Difficili da trovare Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA PROGETTISTA GRAFICO
30%
20%
39%
23%
250 e più dip.
Trasporti e attiv. postali 25%
Servizi operativi 28%
Servizi avanzati 22%
Altri settori 25%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL GRAFICO IMPAGINATORE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 190 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Qualifica profess. 22%
Diplomi a indirizzo grafico-pubblicitario
Diploma 78%
130
Qualifiche professionali a indirizzo stampa ed editoria
40
Diplomi a indirizzo cartario-cartotecnico
20
Totale
190
A prescindere dal titolo di studio, per il 7% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46% GRAFICO IMPAGINATORE
94%
6%
119
30%
30% 6%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
GRAFICO IMPAGINATORE
Il 64% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA GRAFICO IMPAGINATORE
Difficili da trovare
83%
17%
Cartaeditoria 98% Altri settori 2%
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo informatico Nel 2007 sono stati 7.150 i posti di lavoro che le imprese private hanno messo a disposizione dei diplomati “informatici”, circa 200 in meno rispetto alla media degli anni precedenti. Le opportunità di impiego sono però, nella maggior parte dei casi, “riservate” a persone che abbiano già maturato un’esperienza specifica (che per quasi un’assunzione su tre deve essere superiore a tre anni). La formazione scolastica, anche se accompagnata da un buon livello di esperienza, non sembra però essere del tutto adeguata alle necessità delle aziende e con frequenza i neoassunti partecipano a corsi di formazione organizzati dalle aziende stesse. Considerato l’insieme dei “pro” e dei “contro”, le prospettive occupazionali per questi diplomati risultano comunque in linea con la media degli altri indirizzi, anche se un po’ più favorevoli al Sud (dove questi diplomi si posizionano al 5° posto fra i 19 indirizzi analizzati), rispetto al Nord (8° posto) e al Centro Italia (7° posto). I PRO... •
•
• 120
Le professioni che è possibile svolgere con questi diplomi sono richieste da imprese di tutti i settori economici; i diplomati “informatici” sono cercati in tutte le regioni, senza particolari concentrazioni in determinate aree; sono ottime le possibilità di trovare un impiego “stabile”, con un contratto a tempo indeterminato.
...E I CONTRO • •
Le assunzioni sono in diminuzione rispetto al passato; nella maggior parte dei casi (7 su 10) le imprese richiedono precedenti esperienze lavorative.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA IL PRINCIPALE DIPLOMA •
Perito informatico 8
7
5
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo informatico
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
2.630
2.590
700
610
Lodi
11,6%
Trapani
Nord Ovest Piemonte
6,9%
Pisa
5,3%
Val d’Aosta
10
10
Padova
5,2%
Lombardia
1.760
1.830
Trieste
5,2%
160
140
Reggio Di Calabria
5,0%
Milano
5,0%
Liguria Nord Est
1.460
1.660
Trentino A. A
150
150
Prato
4,6%
Veneto
600
760
Friuli V. G.
170
200
Torino
4,5%
Emilia-Romagna
530
550
Roma
4,3%
Trento
4,1%
1.750
1.420
370
460
Umbria
70
60
Marche
190
90
1.110
820
Centro Toscana
Lazio Sud e Isole
1.510
1.480
Abruzzo
80
40
Molise
10
10
Campania
520
460
Puglia
240
300
Basilicata
30
20
Calabria
130
260
Sicilia
360
250
Sardegna
130
140
Totale Italia 7.340 7.150 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
In crescita le opportunità lavorative nel Nord Est, in diminuzione al Centro, stabili altrove. Il principale settore di sbocco è sempre l’Ict (50% del totale), ma richieste diffuse in molti altri settori.
Cremona
4,0%
Taranto
3,7%
Verbania
3,7%
Mantova
3,4%
121
2,7%
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 ICT
Servizi avanzati
49%
9%
Commercio al dettaglio
6%
Ind. elettrica ed elettronica
5%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
31%
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
P
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
43% 30%
122
29%
Senza esperienza Questo indirizzo
La propensione delle imprese ad assumere giovani senza esperienza, che è più bassa rispetto agli altri diplomi, risulta in diminuzione. In altre parole, gli imprenditori richiedono, a questi diplomati, livelli di esperienza sempre più alti, nonostante ciò determini qualche problema, per le imprese, nella fase di reclutamento del personale.
Apprendistato 9%
25%
Difficili da reperire
Inserimento 2%
A tempo determinato 28% A tempo indeterminato 61%
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 57%
Piemonte 45%
Puglia 33%
Emilia Romagna
30%
Toscana
27%
Lombardia Lazio
25%
Veneto Campania
23% 8%
In Piemonte e in Puglia, regioni dove la richiesta di questi diplomati è molto alta, vi sono buone possibilità anche per chi ha appena concluso il percorso formativo.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo informatico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1) Programmatore informatico Tecnico informatico assistenza clienti Addetto elaborazione dati Analista programmatore informatico Assistente tecnico clienti Sviluppatore software
di cui: con questo diploma
3.020
1.280
1.880
740
1.960
660
1.800
590
2.900
500
1.760
460
Progettista software
1.610
310
Disegnatore cad-cam
4.640
290
61.320
2.320
80.890
7.150
Altre professioni Totale
I giovani alla ricerca di un lavoro (sia in possesso di esperienza che neodiplomati) trovano una forte concorrenza di candidati con un’altra formazione. Per le professioni di profilo più alto, collegate all’analisi, alla programmazione o alla progettazione di software, i concorrenti sono soprattutto i laureati in ingegneria elettronica e in informatica. Per quelle di tipo più tecnico, che in genere riguardano l’assistenza ai clienti o l’elaborazione dati, i concorrenti sono i diplomati nell’indirizzo economicoamministrativo (in particolare, ragioneria a indirizzo programmatori).
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Lauree a indirizzo di ingegneria elettronica e dell’informazione
123
Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale Diplomi a indirizzo edile Diplomi generici
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Webmaster (internet) Installatore manutentore hardware Programmatore informatico (web) Programmatore informatico Tecnico informatico assistenza clienti Tecnico applicazioni informatiche Addetto gestione post vendita Tecnico computer grafico Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGRAMMATORE INFORMATICO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 3.020 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 49%
Diplomi a indirizzo informatico
1.280
Lauree a indirizzo di ingegneria elettronica e dell’informazione Lauree a indirizzo scientifico, matematico e fisico Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
Laurea 51%
A prescindere dal titolo di studio, per il 39% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
1.000 500 140
Diplomi a indirizzo elettronico
50
Altri titoli di studio
50
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
3.020
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
124 PROGRAMMATORE INFORMATICO
Professioni totali
52%
38%
24%
23%
25%
33%
30%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
30%
Oltre 29 anni
Difficili da trovare
Non rilevante
PROGRAMMATORE INFORMATICO Professioni totali
Il 69% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA PROGRAMMATORE INFORMATICO
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
58%
62% da 50 a 249 dip.
16%
15%
26%
23%
250 e più dip.
ICT 64%
Ind. elettrica ed elettronica 9% Commercio al dettaglio 6% Altri settori 21%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO INFORMATICO PER L’ASSISTENZA CLIENTI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.880 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 77%
Diplomi a indirizzo informatico Qualifica profess. 1%
520 310
Diplomi a indirizzo elettronico
Laurea 22%
A prescindere dal titolo di studio, per il 44% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
180
Lauree a indirizzo scientifico, matematico e fisico
70
Altri titoli di studio
60
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
1.880
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… TECNICO INFORMATICO PER L'ASSISTENZA CLIENTI
740
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale Lauree a indirizzo di ingegneria elettronica e dell’informazione
46%
45%
30% 51%
38%
Professioni totali Fino a 29 anni
25%
24%
23% Oltre 29 anni
125 30%
39%
Senza esperienza
Difficili da trovare
TECNICO INFORMATICO PER L'ASSISTENZA CLIENTI
Non rilevante
Professioni totali
Il 72% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Commercio all’ingrosso 15%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA TECNICO INFORMATICO PER L'ASSISTENZA CLIENTI
Professioni totali
66%
62% Fino a 49 dipendenti
15%
15% da 50 a 249 dip.
19%
ICT 49%
Commercio al dettaglio 10%
23% 250 e più dip.
Altri settori 26%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALL’ELABORAZIONE DATI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.960 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Diploma 99%
Qualifica profess. 1%
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
850
Diplomi a indirizzo informatico
660
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda) Qualifiche professionali a indirizzo amministrativo-commerciale
Caratteristiche delle assunzioni
1.960
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
47%
126
Professioni totali
56%
38%
6%
46% 30%
38%
23%
20%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
20
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 23% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
ADDETTO ALL'ELABORAZIONE DATI
430
Difficili da trovare
Non rilevante
ADDETTO ALL’ELABORAZIONE DATI Professioni totali
Il 35% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALL'ELABORAZIONE DATI
51%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Servizi avanzati 18% 46%
3%
ICT 63% 62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
Trasporti e attiv. postali 7% Altri settori 12%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ANALISTA PROGRAMMATORE INFORMATICO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.800 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 33%
Laurea 67%
A prescindere dal titolo di studio, per il 50% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Lauree a indirizzo di ingegneria elettronica e dell’informazione
870
Diplomi a indirizzo informatico
590
Lauree a indirizzo scientifico, matematico e fisico
280
Lauree a altri indirizzi di ingegneria
40
Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
20
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
1.800
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
127
46% ANALISTA PROGRAMMATORE INFORMATICO
43%
35%
38%
Professioni totali
22%
23%
26%
Oltre 29 anni
30%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
27%
Difficili da trovare
Non rilevante
ANALISTA PROGRAMMATORE INFORMATICO Professioni totali
Il 76% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ANALISTA PROGRAMMATORE INFORMATICO
33%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
25%
42%
ICT 71% 62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
Servizi avanzati 11% Ind. elettrica ed elettronica 9% Altri settori 9%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo elettronico Nel 2007 sono state previste dalle imprese 4.300 assunzioni di diplomati nell’indirizzo elettronico: non è un numero particolarmente alto, se si considera che corrisponde all’1,5% delle assunzioni totali di diplomati. Per quanto riguarda l’indicatore sintetico delle prospettive di lavoro, i diplomi a indirizzo elettronico si posizionano molto vicino alla media di tutti gli altri, ma fanno registrare un notevole miglioramento rispetto allo scorso anno: basti pensare che, complessivamente in Italia, essi sono saliti dal 12° posto in classifica (su 18 indirizzi) del 2006 al 6° posto del 2007 (su 19 indirizzi). Guardando alle tre grandi aree geografiche, le prospettive risultano ancora migliori al Nord e al Centro (4° posto). Invece nel Mezzogiorno questi diplomi figurano fra gli ultimi posti della classifica, soprattutto a causa di una forte riduzione nel numero di assunzioni previste. I PRO... • • •
128
I settori di sbocco di questi profili sono diversificati; le professioni che è possibile svolgere con questo diploma sono numerose; le imprese hanno una certa difficoltà a trovare personale, ciò aumenta le possibilità di impiego per chi non ha esperienza.
IL PRINCIPALE DIPLOMA •
...E I CONTRO • •
Le assunzioni risultano in diminuzione, soprattutto nel Sud Italia; scarse prospettive di lavoro stabile per chi viene assunto.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
Perito elettronico e in telecomunicazioni 4
4
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI 17
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo elettronico
Le opportunità di lavoro LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) Media 2003-2006
2007
Novara
4,5%
Latina
Nord Ovest Piemonte
1.500
1.370
360
360
Rieti
10
--
Lombardia
960
950
Roma
Liguria
170
60
Viterbo
Nord Est
940
1.160
60
160
Veneto
350
680
Varese
Friuli V. G.
100
70
Emilia-Romagna
430
260
1.070
1.050
200
230
30
30
Toscana Umbria
3,8% 3,4% 3,1%
Vercelli Asti
Centro
3,9%
Caserta
Val d’Aosta
Trentino A. A
4,1%
2,9%
Treviso
2,7% 2,7% 2,7%
Campobasso
2,4%
Ancona
2,4%
Milano
2,3%
Marche
150
30
Palermo
2,3%
Lazio
680
760
Verona
2,3%
Sud e Isole Abruzzo Molise
1.010
720
110
40
30
--
Campania
310
280
Puglia
200
90
Basilicata
20
--
Calabria
70
70
180
170
80
60
Sicilia Sardegna
Totale Italia 4.510 4.300 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 32%
Ind. elettrica ed elettronica
18%
Costruzioni
Commercio all'ingrosso
La Lombardia, il Veneto e il Lazio concentrano oltre la metà delle assunzioni previste di diplomati a indirizzo elettronico. Inoltre, contrariamente a quanto accade nella maggior parte delle altre regioni, il Veneto e il Lazio fanno registrare un aumento delle richieste di questi diplomati.
129
1,8%
Ind. meccanica
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
10%
9%
30%
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
P
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
N
E’ in aumento la disponibilità degli imprenditori ad assumere giovani che non hanno ancora esperienza lavorativa specifica. Nel 2007 questi sono stati il 40% del totale, una percentuale allineata alla media degli altri diplomi.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43%
40%
32%
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 130
Senza esperienza
Inserimento 9%
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 14%
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 57%
Toscana
55%
Piemonte 41%
Veneto
39%
Campania
37%
Lazio
30%
Lombardia Emilia Romagna Sicilia
(quota sulle assunzioni totali)
A tempo determinato 34%
A tempo indeterminato 43%
28% 16%
I datori di lavoro di questi diplomati non sono invece molto disponibili ad assumere a tempo indeterminato e con una certa frequenza (più spesso di quanto accade per gli altri diplomi) offrono contratti di apprendistato o di inserimento.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo elettronico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007
Installatore impianti telefonici Assemblatore apparecchiature elettroniche Assemblatore strumentista Tecnico apparecchiature elettroniche Tecnico informatico assistenza clienti Collaudatore apparati elettronici Manutentore caldaie Tecnico manutentore centrale elettrica Altre professioni Totale
Assunzioni previste (1) 880
di cui: con questo diploma 580
1.250
530
240
220
490
180
1.880
180
380
180
850
180
180
160
95.790
2.090
101.940
4.300
I principali concorrenti di questi diplomati sono i giovani con un diploma di tipo amministrativo-commerciale (in genere ragioneria a indirizzo programmazione) o di tipo meccanico. E’ invece piuttosto bassa la concorrenza di giovani con una specializzazione informatica.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive, che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale
Diplomi a indirizzo meccanico
Diplomi a indirizzo informatico
131
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
75%
Montatore cinematografico Assemblatore strumentista Tecnico manutentore centrale elettrica Installatore impianti telefonici Collaudatore apparati elettronici Assemblatore apparecchiature elettroniche Tecnico apparecchiature elettroniche Meccanico di precisione Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INSTALLATORE DI IMPIANTI TELEFONICI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 880 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 66%
Qualifica profess. 3% Nessuna formaz. 31%
Diplomi a indirizzo elettronico
580
Nessuna formazione richiesta
270
Qualifiche professionali
20
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
10
Totale
880
A prescindere dal titolo di studio, per il 31% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
132 INSTALLATORE DI IMPIANTI TELEFONICI
13%
Professioni totali
13%
38%
Fino a 29 anni
21%
73%
23% Oltre 29 anni
39% Non rilevante
Senza esperienza
30% 17%
Difficili da trovare
INSTALLATORE DI IMPIANTI TELEFONICI Professioni totali
Il 43% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA INSTALLATORE DI IMPIANTI TELEFONICI
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Costruzioni 66% 58%
62% da 50 a 249 dip.
9%
15%
32%
Ind. elettrica ed elettronica 32%
23%
250 e più dip.
Altri settori 2%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSEMBLATORE DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.250 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Qualifica profess. 16%
Assunzioni
Diploma 60% Nessuna formaz. 24%
Diplomi a indirizzo elettronico
530
Nessuna formazione richiesta
310
Qualifiche professionali
200
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
200
Diplomi a indirizzo meccanico Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 44% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
Professioni totali
1.250
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
61% 46%
ASSEMBLATORE DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
64%
38%
21%
23%
15%
Oltre 29 anni
133 39%
30%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
10
Difficili da trovare
Non rilevante
Il 23% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSEMBLATORE DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSEMBLATORE DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
39%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
17%
62% da 50 a 249 dip.
44%
15%
23%
250 e più dip.
Ind. elettrica ed elettronica 83%
Ind. meccanica 11% Metalli 5% Altri settori 1%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL ASSEMBLATORE STRUMENTISTA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 240 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Diplomi a indirizzo elettronico Diploma 94% Qualifica profess. 6%
220
Qualifiche professionali a indirizzo elettronico
10
Diplomi a indirizzo meccanico
10
Totale
240
A prescindere dal titolo di studio, per il 67% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
75%
134 ASSEMBLATORE STRUMENTISTA
74%
21%
70%
5%
30% 38%
Professioni totali Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
15%
Non rilevante
Senza esperienza
Il 25% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Difficili da trovare
ASSEMBLATORE STRUMENTISTA Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSEMBLATORE STRUMENTISTA
22%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
15%
62% da 50 a 249 dip.
Ind. meccanica 79%
63%
15%
23%
Ind. elettrica ed elettronica 21%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 490 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA DIMINUZIONE RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 88%
Laurea 12%
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
220
Diplomi a indirizzo elettronico
180
Lauree a indirizzo di ingegneria elettronica e dell’informazione
60
Diplomi a indirizzo informatico
30
Totale
490
A prescindere dal titolo di studio, per il 26% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… 37%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
18%
Oltre 29 anni
27%
45%
23%
135
46%
40%
TECNICO DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
39%
Senza esperienza
Non rilevante
30%
Difficili da trovare
TECNICO DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE Professioni totali
Il 59% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Altri settori 48%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA TECNICO DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
72%
62% da 50 a 249 dip.
14%
15%
13%
23%
250 e più dip.
Ind. meccanica 14%
Ind. elettrica ed elettronica 18%
Commercio all’ingrosso 20%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo elettrotecnico Le assunzioni previste di diplomati nell’indirizzo elettrotecnico hanno raggiunto, nel 2007, le 10.600 unità, mettendo a segno un notevole aumento rispetto al passato (quasi 3.000 in più della media 2003-2006). Nonostante questa maggiore richiesta, le imprese continuano a manifestare una preferenza verso candidati in possesso di esperienza specifica e, probabilmente per questo motivo, riscontrano molti problemi nel reclutamento di personale. Questa situazione può tuttavia favorire chi è alla ricerca del primo impiego: le imprese che non trovano i candidati “ideali” possono rivolgersi anche a giovani inesperti e fornire loro la formazione necessaria per diventare operativi. Non a caso, infatti, circa un neoassunto su tre partecipa a corsi di formazione attivati dalle aziende. Al di là del livello di esperienza, le prospettive di inserimento lavorativo di elettrotecnici sono abbastanza buone, soprattutto al Nord e al Centro.. I PRO... • •
E’ in crescita la richiesta di questi profili da parte delle imprese private; le imprese hanno difficoltà a trovare personale, ciò può essere un vantaggio per chi è alla ricerca del primo impiego.
...E I CONTRO • •
I settori di sbocco non sono particolarmente diversificati; per le professioni più richieste vi è una forte concorrenza di persone con altra formazione.
136
IL PRINCIPALE DIPLOMA •
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
Perito elettrotecnico 6
5
9
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo elettrotecnico
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
2.190
2.710
530
460
Terni
14%
Siracusa
Nord Ovest Piemonte
12%
Oristano
9%
Val d’Aosta
10
10
Como
Lombardia
1.450
1.910
Gorizia
200
330
Lodi
1.900
2.520
Catanzaro
6%
140
230
Pescara
6%
Ferrara
6%
Liguria Nord Est Trentino A. A Veneto
780
870
Friuli V. G.
250
270
Emilia-Romagna
730
1.160
1.400
2.150
Toscana
430
610
Umbria
180
180
Marche
220
330
Lazio
570
1.030
Centro
Sud e Isole
2.230
3.220
280
230
50
40
Campania
590
1.000
Puglia
420
480
70
100
Calabria
150
210
Sicilia
500
840
Sardegna
180
320
Abruzzo Molise
Basilicata
Totale Italia 7.730 10.600 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
9% 7% 7%
Lecce
6%
Messina
6%
Chieti
5%
Lecco
5%
Pisa
5%
Isernia Media Italia
5%
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 38%
Costruzioni
Ind. elettrica ed elettronica
Commercio al dettaglio
La forte crescita delle opportunità di lavoro è avvenuta in quasi tutte le regioni. Questa è stata particolarmente marcata nel Lazio e in Campania, dove le assunzioni previste sono praticamente raddoppiate.
137
4%
Servizi alle persone
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
14%
10%
9%
29%
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
Circa la metà delle opportunità di lavoro proviene dalle piccole imprese che operano nel settore delle costruzioni. Una richiesta abbastanza consistente proviene però anche da imprese di grandi dimensioni (soprattutto nella produzione di macchine elettriche), che sono le più orientate a inserire in organico giovani neodiplomati.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43%
36%
37% 25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 138
Senza esperienza
Inserimento 6%
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 16%
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007
A tempo indeterminato 46%
49%
Lazio
46%
Puglia
43%
Emilia Romagna
41%
Veneto
38%
Toscana Lombardia
36%
Campania Sicilia
A tempo determinato 32%
24% 16%
I problemi delle imprese nel trovare personale le porta a offrire migliori condizioni contrattuali ai neoassunti: rispetto all’anno precedente crescono infatti le quote dei contratti a tempo indeterminato, di apprendistato e di inserimento, mentre si riduce la quota di quelli a tempo determinato.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo elettrotecnico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Elettricista
9.710
2.720
Installatore impianti elettrici
2.760
1.340
22.440
600
Addetto vendite di negozio Riparatore macchinari e impianti
2.070
460
Cablatore
1.050
290
Tecnico luci
410
270
Manutentore elettrico
430
230
Riparatore di elettrodomestici
230
230
119.030
4.460
158.130
10.600
Altre professioni Totale (1) Con qualsiasi titolo di studio
Chi è alla ricerca di un lavoro come elettricista, installatore di impianti o cablatore trova la concorrenza da parte di persone in possesso della qualifica professionale e anche di persone senza una formazione specifica (ma con una esperienza lavorativa molto solida). Chi intende svolgere attività di vendita deve invece “competere” con i diplomati nell’area commerciale. Le professioni per cui vi è una minore concorrenza di persone con un’altra formazione sono soprattutto quelle tipiche del settore radio-Tv, per le quali però il numero di assunzioni non è molto alto.
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
139
Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale
Qualifiche professionali a indirizzo elettrotecnico
Diplomi a indirizzo meccanico
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Capo squadra elettricisti Addetto registrazioni radio tv Addetto programmazione palinsesto Operatore di ripresa televisiva Elettrotecnico Tecnico luci Installatore impianti elettronici Manutentore elettrico Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ELETTRICISTA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 9710 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Nessuna formaz. 34% Qualifica profess. 38% Diploma 28%
Qualifiche professionali
3.670
Nessuna formazione richiesta
3.320
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
2.720
Totale
9.710
A prescindere dal titolo di studio, per il 17% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
140
36% 58%
ELETTRICISTA
Professioni totali
38%
17%
23%
36%
25%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Il 39% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
8% 6%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
Costruzioni 83%
86%
62%
Professioni totali
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA
Professioni totali
Difficili da trovare
Non rilevante
ELETTRICISTA
ELETTRICISTA
30%
23%
250 e più dip.
Ind. elettrica ed elettronica 7% Energia, gas, acqua 4% Altri settori 6%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INSTALLATORE DI IMPIANTI ELETTRICI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 2760 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Nessuna formaz. 25%
Assunzioni Diplomi a indirizzo elettrotecnico Diploma 48%
Qualifica profess. 27%
1.340
Qualifiche professionali
740
Nessuna formazione richiesta
680
Totale
2.760
A prescindere dal titolo di studio, per il 30% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
49%
46% INSTALLATORE DI IMPIANTI ELETTRICI
Professioni totali
43%
18%
38%
39%
23%
20%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
141 30%
Difficili da trovare
Non rilevante
INSTALLATORE DI IMPIANTI ELETTRICI Professioni totali
Il 66% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA INSTALLATORE DI IMPIANTI ELETTRICI
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Costruzioni 88%
94%
62% da 50 a 249 dip.
5%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
23%
Ind. elettrica ed elettronica 8% Ind. meccanica 2% Altri settori 2%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL RIPARATORE DI MACCHINARI E IMPIANTI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 2070 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Qualifica profess. 17%
Diploma 54%
Assunzioni
Nessuna formaz. 29%
Nessuna formazione richiesta
600
Diplomi a indirizzo meccanico
570
Altri diplomi
470
Qualifiche professionali
360
Diplomi a indirizzo elettronico
70
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 36% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
2.070
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE 70%
PER CLASSE DI ETÀ… 142 RIPARATORE DI MACCHINARI E IMPIANTI
Professioni totali
57%
22%
21%
38% 30%
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
37%
39% Non rilevante
Senza esperienza
Difficili da trovare
RIPARATORE DI MACCHINARI E IMPIANTI
Il 44% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Ind. meccanica 13%
RIPARATORE DI MACCHINARI E IMPIANTI
60%
17%
22%
Professioni totali
62%
15%
23%
da 50 a 249 dip.
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA
Fino a 49 dipendenti
Professioni totali
250 e più dip.
Altri settori 57%
Chimica 14%
Costruzioni 16%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL CABLATORE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1050 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Nessuna formaz. 33%
Qualifica profess. 37%
Assunzioni Qualifiche professionali
380
Nessuna formazione richiesta
350
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
290
Diplomi a indirizzo elettronico Diploma 30%
30
Totale
1.050
A prescindere dal titolo di studio, per il 26% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
60% 72%
CABLATORE
12%
143
46%
16%
44% 30%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39% Non rilevante
Senza esperienza
Il 42% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
94%
Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
6%
15%
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA CABLATORE
CABLATORE
Difficili da trovare
Ind. elettrica ed elettronica 71%
Costruzioni 29%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo meccanico Le imprese private hanno previsto di assumere nel 2007 quasi 23.000 diplomati con una specializzazione meccanica. Tra tutti i 19 tipi di diploma analizzati, l’indirizzo meccanico si colloca al 3° posto per numero assoluto di assunzioni, con quasi l’8% delle assunzioni totali, dopo quello amministrativo-commerciale e quello turistico-alberghiero. La richiesta di questi diplomati è inoltre in significativo aumento: +4.000 assunzioni rispetto alla media degli anni precedenti. L’indirizzo meccanico figura al terzo posto in classifica anche per le prospettive di inserimento professionale, con un punteggio sintetico superiore alla media che conferma la buona performance dello scorso anno. Le possibilità per questi diplomati sono molto favorevoli su tutto il territorio nazionale, grazie soprattutto alla stabilità contrattuale offerta ai nuovi assunti, alla numerosità di professioni che questa formazione consente di esercitare e alla bassa concorrenza da parte di altri diplomi. I PRO... • • •
144
Cresce la richiesta di questi profili da parte delle imprese; ottime prospettive occupazionali in tutte le aree del Paese; le imprese hanno notevoli problemi a trovare questi diplomati, ciò può favorire anche coloro che non sono in possesso di tutti i requisiti che esse considerano necessari.
...E I CONTRO • •
Per una assunzione su tre sono necessari almeno tre anni di esperienza; con frequenza superiore a quella degli altri diplomi le imprese hanno la necessità di inserire i neoassunti in corsi specifici di formazione.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA I PRINCIPALI DIPLOMI • •
Perito meccanico Perito ottico
3
3
3
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo meccanico
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Chieti
22%
Frosinone
Nord Ovest
6.420
7.530
Piemonte
1.790
2.570
18%
Lecco
17% 16%
Val d’Aosta
30
80
Ferrara
Lombardia
4.250
4.500
Modena
16%
350
370
Pordenone
16%
5.690
7.030
Potenza
15%
270
380
Taranto
15%
2.160
3.050
680
620
Reggio Emilia
15%
Emilia-Romagna
2.580
2.990
Torino
15%
Centro
2.960
3.450
Toscana
880
960
Umbria
310
430
Liguria Nord Est Trentino A. A Veneto Friuli V. G.
Vercelli
Marche Lazio Sud e Isole Abruzzo Molise Campania
590
860
1.180
1.210
3.590
4.760
540
830
90
190
1.040
1.320
Puglia
780
670
Basilicata
140
350
Calabria
210
210
Sicilia
530
940
Sardegna
260
260
Totale Italia 18.650 22.770 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori
In molte province, soprattutto nel Nord del Paese, le assunzioni riferite ai diplomi meccanici rappresentano il 14-16% di tutte le assunzioni di diplomati. La richiesta proviene sia da grandi che da piccole imprese.
15%
Cremona
15%
Belluno
14%
Piacenza
14%
Mantova
14%
145
9%
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 34%
Ind. meccanica
25%
Metalli
Costruzioni
6%
Ind. elettrica ed elettronica
6%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
28%
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
Pur in presenza di una crescente richiesta di questi profili e di notevoli (e altrettanto crescenti) problemi nel trovarli, risulta in diminuzione la propensione delle aziende a inserire in organico giovani privi di esperienza lavorativa.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43%
38%
46% 23%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
146 Senza esperienza Questo indirizzo
Difficili da reperire
Apprendistato 13%
Inserimento 2%
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali) A tempo determinato 34%
A tempo indeterminato 51%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 49%
Toscana Campania
42%
Emilia Romagna
41% 41%
Lazio Sicilia Piemonte Lombardia Veneto
(quota sulle assunzioni totali)
38% 37% 34% 31%
Gli “spazi” per i neodiplomati sono più ampi in Toscana, Campania, Emilia Romagna e Lazio. In aumento la stabilità contrattuale, con una crescita dei contratti a tempo indeterminato e di apprendistato.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo meccanico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni di cui: previste con questo (1) diploma Operatore catene di montaggio automatizzate Addetto macchine a controllo numerico Disegnatore cad-cam
3.690
2.480
4.650
1.470
4.640
1.460
Assemblatore di parti di macchine
4.690
1.230
Progettista settore metalmeccanico
1.780
820
Meccanico autoveicoli
3.300
760
Addetto manutenzione macchine
3.180
660
Tornitore
3.120
630
183.720
13.260
212.770
22.770
Altre professioni Totale
Per le professioni più richieste, in particolare quelle che riguardano la conduzione e la manutenzione di macchinari, le imprese assumono anche “meccanici” in possesso della qualifica professionale. Per i profili addetti alle mansioni più semplici, si assumono anche persone senza una formazione specifica. Per le attività di progettazione invece le imprese preferiscono spesso rivolgersi a personale laureato.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Qualifiche professionali a indirizzo meccanico
Diplomi a indirizzo edile
Lauree a indirizzo di ingegneria industriale
147
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
75%
Tecnico prod. e controllo qualità - settore servizi Stampista Operatore catene di montaggio automatizzate Tecnico prod. e qualità - settore metalmeccanico Addetto produzione mangimi Responsabile officina Attrezzista macchine automatiche Progettista settore metalmeccanico Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 3.690 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Qualifica profess. 18%
Diplomi a indirizzo meccanico
Diploma 67% Nessuna formaz. 15%
2.480
Qualifiche professionali
660
Nessuna formazione richiesta
550
Totale
3.690
A prescindere dal titolo di studio, per il 54% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
61%
148
46%
OPERATORE DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
Professioni totali
47%
22%
38%
31%
23% Oltre 29 anni
Settori e imprese che richiedono questi profili
OPERATORE DI CATENE DI MONTAGGIO AUTOMATIZZATE Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Difficili da trovare
Non rilevante
Il 39% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
OPERATORE DI CATENE DI 3% 15% MONTAGGIO AUTOMATIZZATE
30%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
36%
Ind. elettrica ed elettronica 5%
82%
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
Ind. meccanica 91%
Metalli 4%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLE MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 4.650 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Nessuna formaz. 29%
Qualifica profess. 36%
Assunzioni Qualifiche professionali
1.700
Diplomi a indirizzo meccanico
1.470
Nessuna formazione richiesta
1.330
Diplomi a indirizzo grafico-pubblicitario Diploma 35%
A prescindere dal titolo di studio, per il 25% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
20
Altri titoli di studio
30
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
4.650
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
42% ADDETTO ALLE MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO
Professioni totali
100
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
55%
46%
149 30%
42%
16%
38%
Fino a 29 anni
42%
23% Oltre 29 anni
Senza esperienza
39%
ADDETTO ALLE MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO Professioni totali
Non rilevante
Il 45% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA Metalli 47%
ADDETTO ALLE MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO
63%
Professioni totali
62%
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
25%
15%
Difficili da trovare
12%
Ind. meccanica 25% Legnomobile 8%
23%
250 e più dip.
Altri settori 20%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSEMBLATORE DI PARTI DI MACCHINE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 4.690 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Nessuna formazione 36%
Assunzioni
Qualifica profess. 38% Diploma 26%
Qualifiche professionali
1.750
Nessuna formazione richiesta
1.710
Diplomi a indirizzo meccanico
1.230
Totale
4.690
A prescindere dal titolo di studio, per il 26% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
49%
150 ASSEMBLATORE DI PARTI DI MACCHINE
49%
21%
38%
Professioni totali Fino a 29 anni
28%
30%
23% Oltre 29 anni
46%
39% Non rilevante
Senza esperienza
30%
Difficili da trovare
ASSEMBLATORE DI PARTI DI MACCHINE Professioni totali
Il 44% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSEMBLATORE DI PARTI DI MACCHINE
36%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
24%
62% da 50 a 249 dip.
40%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
23%
Ind. meccanica 83%
Metalli 14% Ind. elettrica ed elettronica 2% Altri settori 1%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA NEL SETTORE METALMECCANICO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.780 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Diplomi a indirizzo meccanico Diploma 54%
820
Lauree a indirizzo di ingegneria industriale Lauree a indirizzo di ingegneria elettronica e dell’informazione
Laurea 46%
600 110
Lauree a altri indirizzi di ingegneria
A prescindere dal titolo di studio, per il 45% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
80
Altri titoli di studio
70
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
Professioni totali
1.780
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46% 34%
PROGETTISTA NEL SETTORE METALMECCANICO
73%
38%
Fino a 29 anni
17%
23%
39%
Oltre 29 anni
Non rilevante
Settori e imprese che richiedono questi profili
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
Senza esperienza
15%
Difficili da trovare
PROGETTISTA NEL SETTORE METALMECCANICO Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Ind. meccanica 86%
79%
62%
30%
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA PROGETTISTA NEL SETTORE 11% 10% METALMECCANICO
31%
10%
Il 70% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Professioni totali
100
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
23%
Metalli 9% Servizi avanzati 4% Altri settori 1%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
151
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo termoidraulico I posti di lavoro disponibili per i diplomati a indirizzo termoidraulico sono stati, nel 2007, circa 1.600: un numero modesto ma pari a circa il doppio della media degli anni precedenti. Questa crescita contribuisce a un leggero miglioramento delle prospettive di inserimento lavorativo di questi diplomati, prospettive che però non sono del tutto rosee, in particolare nelle regioni del Sud. Questo perché le professioni che è possibile svolgere con il diploma termoidraulico sono poco diversificate e per esercitarle le imprese spesso ritengono sufficiente la qualifica professionale o un buon livello di esperienza. Questi diplomati, quando si affacciano al mondo del lavoro, trovano dunque una forte concorrenza da parte di candidati con un livello di istruzione più basso. I PRO... • •
Risulta in forte crescita la richiesta di questi profili da parte delle imprese; le imprese hanno problemi a trovare personale, ciò può costituire un vantaggio per chi non è in possesso di tutti i requisiti che esse richiedono.
...E I CONTRO •
• •
La quota di assunzioni per cui non è richiesta esperienza è più bassa rispetto agli altri diplomi; per una assunzioni su tre le imprese richiedono almeno tre anni di esperienza; le assunzioni sono concentrate in un solo settore, quello delle costruzioni.
152
IL PRINCIPALE DIPLOMA •
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
Perito in termotecnica 9
9
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI 18
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo termoidraulico
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Nord Ovest
200
250
Piemonte
20
50
Val d’Aosta
--
--
Lombardia
L'Aquila
3,9%
Cosenza
3,9%
Potenza
3,6%
Teramo
3,5% 2,9%
160
100
Agrigento
Liguria
20
100
Modena
Nord Est
250
440
40
60
Massa
Veneto
70
190
Friuli V. G.
40
10
Frosinone
2,1%
Emilia-Romagna
110
180
Siena
2,1%
Como
2,1%
Centro
120
350
Toscana
70
150
Umbria
10
Marche
20
Lazio
30
Trentino A. A
2,6% 2,5%
Sassari
2,4%
Vicenza
1,7%
30
Foggia
1,7%
20
Chieti
150
Pordenone
1,6%
0,5%
280
550
Media Italia
Abruzzo
70
130
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
Molise
10
10
Campania
50
50
Puglia
20
70
Basilicata Calabria Sicilia
10 50 50
120 10 70
Sardegna
20
110
Sud e Isole
Totale Italia 850 1.580 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
Le possibilità di trovare un lavoro sono in crescita in tutto il Paese, con la parziale eccezione del Nord Ovest, a causa della riduzione delle opportunità in Lombardia. In alcune province del Sud le assunzioni di diplomati ad indirizzo termoidraulico arrivano a rappresentare il 3-4% del totale dei diplomati.
153
1,4%
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 78%
Costruzioni Ind. meccanica
5%
Turismo e ristorazione
3%
Studi professionali
3%
Altri settori
12%
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
La crescita delle assunzioni non determina una crescita delle assunzioni rivolte ai giovani senza esperienza. Anzi, la propensione delle imprese ad assumere candidati “alle prime armi” è in diminuzione.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43%
40%
34%
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 154
Inserimento 7% Senza esperienza
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
Apprendistato 37% A tempo determinato 21%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 80%
Lazio 37%
Emilia Romagna
30%
Veneto
30%
Toscana
21%
Sardegna
20%
Lombardia Basilicata Abruzzo
A tempo indeterminato 35%
4% 0%
I datori di lavoro di questi diplomati sono quasi esclusivamente le piccole imprese. Queste non sono molto disposte a offrire contratti a tempo indeterminato, preferendo assumere con contratti di apprendistato o di inserimento.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo termoidraulico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Installatore impianti termici
1.070
310
Termoidraulico
3.640
270
Manutentore polivalente
590
210
Idraulico
3.390
170
Installatore impianti idraulici
1.640
170
Impiantista termico
800
120
Manutentore caldaie
850
100
Manutentore impianti idraulici Altre professioni Totale
90
60
16.320
170
28.390
1.580
Come detto in precedenza, gli sbocchi professionali di questi diplomati sono poco diversificati: infatti oltre il 70% delle assunzioni è concentrato su cinque sole figure professionali (installatore impianti termici, termoidraulico, manutentore polivalente, idraulico e installatore impianti idraulici). Per tutte queste figure è molto elevata la concorrenza di persone in possesso della qualifica professionale a indirizzo termoidraulico.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Qualifiche professionali a indirizzo termoidraulico
Diplomi a indirizzo meccanico
Qualifiche professionali a indirizzo meccanico
155
LA CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO PER LE PRINCIPALI PROFESSIONI, 2007 0%
25%
50%
Manutentore impianti idraulici Manutentore polivalente Impiantista termico Manutentore caldaie Installatore impianti idraulici Termoidraulico Idraulico Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INSTALLATORE DI IMPIANTI TERMICI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.070 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Nessuna formaz. 26%
Qualifica profess. 38%
Qualifiche professionali
410
Diplomi a indirizzo termoidraulico
310
Nessuna formazione richiesta
280
Diplomi a indirizzo meccanico
Diploma 36%
70
Totale
1.070
A prescindere dal titolo di studio, per il 23% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE 60%
PER CLASSE DI ETÀ… 156
46% INSTALLATORE DI IMPIANTI TERMICI
Professioni totali
64%
38%
Fino a 29 anni
21%
23% Oltre 29 anni
15%
34%
30%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
INSTALLATORE DI IMPIANTI TERMICI
Il 47% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Costruzioni 98%
98%
62% da 50 a 249 dip.
0% 2%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA INSTALLATORE DI IMPIANTI TERMICI
Professioni totali
Ind. meccanica 2%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TERMOIDRAULICO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 3.640 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Diploma 17%
Assunzioni
Nessuna formaz. 54% Qualifica profess. 29%
Nessuna formazione richiesta
1.940
Qualifiche professionali a indirizzo termoidraulico
1.060
Diplomi a indirizzo termoidraulico
270
Diplomi a indirizzo meccanico
190
Diplomi generici
180
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 14% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
3.640
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
70%
52% 51%
TERMOIDRAULICO
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
18%
30%
23% Oltre 29 anni
38%
30%
39% Non rilevante
Senza esperienza TERMOIDRAULICO
Il 51% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Difficili da trovare Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA Costruzioni 98% 98%
TERMOIDRAULICO
2%
Altri settori 2% Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
157
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL MANUTENTORE POLIVALENTE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 590 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA DIMINUZIONE RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Nessuna formaz. 44%
Qualifica profess. 17%
Diploma 39%
Nessuna formazione richiesta
250
Diplomi a indirizzo termoidraulico
210
Qualifiche professionali
100
Diplomi a indirizzo elettrotecnico
20
Altri titoli di studio
10
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 3% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
158 MANUTENTORE POLIVALENTE
590
34% 15%
Professioni totali
13%
30%
73%
17% 38%
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Difficili da trovare
Non rilevante
MANUTENTORE POLIVALENTE Professioni totali
Il 54% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE Trasporti e attiv. postali 15%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA MANUTENTORE POLIVALENTE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
69%
62% da 50 a 249 dip.
29%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
23%
250 e più dip.
Altri settori 43%
2%
Turismo e ristorazione 20% Costruzioni 22%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INSTALLATORE DI IMPIANTI IDRAULICI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.640 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 12% Nessuna formaz. 56%
Qualifica profess. 32%
Nessuna formazione richiesta
910
Qualifiche professionali
530
Diplomi a indirizzo termoidraulico
170
Diplomi a indirizzo meccanico
30
Totale
1.640
A prescindere dal titolo di studio, per l’11% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
44%
INSTALLATORE DI IMPIANTI IDRAULICI
Professioni totali
57%
38%
Fino a 29 anni
9%
34%
23% Oltre 29 anni
52%
46%
159 30%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
INSTALLATORE DI IMPIANTI IDRAULICI
Il 36% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Costruzioni 93%
93%
3% 3%
62% da 50 a 249 dip.
15%
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA INSTALLATORE DI IMPIANTI IDRAULICI
Professioni totali
23%
Ind. meccanica 5% Ind. elettrica ed elettronica 2%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo chimico Le assunzioni previste nel 2007 di diplomati con indirizzo chimico hanno superato le 4.100 unità, con un notevole aumento rispetto alla media degli anni precedenti (circa 1.500 unità in più). I principali datori di lavoro di questi diplomati sono le grandi industrie chimiche, che richiedono un buon livello di istruzione “in entrata” e non ritengono l’esperienza lavorativa un “asset” essenziale per l’assunzione. Probabilmente a causa della complessità - e specificità - dei processi produttivi della chimica, queste grandi aziende attivano spesso corsi di formazione nei quali inserire i neodiplomati appena assunti, in modo da fornire loro le competenze necessarie per svolgere le mansioni previste. Infatti, per oltre due terzi delle assunzioni di questi diplomati non vengono richieste precedenti esperienze lavorative e, al contempo, quasi la metà dei neoassunti partecipa a corsi di formazione. Più in generale, le prospettive occupazionali per i diplomati con una specializzazione chimica sono abbastanza buone e non distanti dalla media di tutti gli indirizzi. Si registra tuttavia un peggioramento rispetto allo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Centro Italia. I PRO... • •
Crescono le assunzioni di questi diplomati; le imprese sono largamente disposte a inserire in organico persone che non hanno ancora un’esperienza lavorativa specifica.
160
I PRINCIPALI DIPLOMI • • •
Perito/tecnico chimico industriale (e conciario) Perito in materie plastiche Tecnico (o chimico) delle industrie ceramiche
...E I CONTRO •
•
Le assunzioni sono concentrate in pochi settori, fra i quali prevale l’industria chimica; sono scarse le possibilità di trovare un impiego stabile (a tempo indeterminato).
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
5
12
6
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo chimico
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Nord Ovest
930
1.400
Piemonte
200
190
Sassari
7,8%
Siracusa Latina
--
--
Lombardia
690
1.140
Mantova
Liguria
40
70
Frosinone
Nord Est
580
910
20
70
250
380
Ferrara
60
40
Emilia-Romagna
250
420
Centro
530
970
Toscana
190
360
40
30
50
160
250
430
Friuli V. G.
Umbria Marche Lazio Sud e Isole
600
830
Abruzzo
60
100
Molise
10
60
Campania
120
80
Puglia
70
140
Basilicata
10
20
Calabria
40
40
Sicilia
130
200
Sardegna
160
200
Totale Italia 2.650 4.110 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
5,0% 3,9% 3,5%
Bergamo
3,1% 3,0% 2,7%
Teramo
2,6%
Piacenza
2,5%
Campobasso
2,5%
Sondrio
2,4%
Avellino Media Italia
2,4%
161
1,4%
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 46%
Chimica Gommaplastica Cartaeditoria
Le assunzioni di questi diplomati sono in crescita in tutte le aree del Paese. Spicca però la Lombardia che, grazie alla presenza sul territorio di molte industrie chimiche, da sola concentra circa un quarto delle assunzioni.
5,2%
Siena Lodi
Veneto
5,7%
Caltanissetta
Val d’Aosta
Trentino A. A
6,0%
Tessileabbigl.
20%
7% 6%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
21%
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
N
La crescita delle assunzioni previste di diplomati con indirizzo chimico ha interessato soprattutto la componente “senza esperienza”, che rappresenta nel 2007 più di due terzi del totale. Anche per questo motivo le imprese segnalano pochi problemi a trovare personale.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
68% 43% 25%
24%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 Altri 13%
162 Senza esperienza Questo indirizzo
Difficili da reperire Apprendistato 10%
Altri diplomi
A tempo indeterminato 27%
(quota sulle assunzioni totali) A tempo determinato 50%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 97%
Sicilia Sardegna
74%
Emilia Romagna
73%
Lombardia
65%
Toscana
64%
Lazio
63%
Piemonte
62%
Veneto
59%
Le assunzioni a tempo indeterminato non superano il 30% del totale. Poiché le imprese si rivolgono soprattutto ai giovani neodiplomati, preferiscono offrire inizialmente contratti a termine, da stabilizzare in seguito.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo chimico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
2.150
1.490
Operatore macchine produzioni chimiche Addetto estrusione plastica Tecnico laboratorio chimico Stampatore plastica Operatore macchine lavorazione plastica Operatore macchine lavorazione gomma Tecnico produzione e controllo qualita’ settore chimico Mescolatore chimico Altre professioni
630
250
720
240
1.570
210
1.430
200
490
170
100
100
110
70
81.750
1.380
88.950
4.110
Totale
I diplomati che intendono inserirsi in un’industria chimica generalmente non trovano una forte concorrenza da parte di candidati con un’altra formazione, mentre coloro che cercano lavoro nel settore della gomma e della plastica spesso devono “competere” con candidati che, pur non avendo una formazione tecnica specifica, hanno un alto livello di esperienza.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Qualifiche professionali a indirizzo chimico
Diplomi a indirizzo meccanico
163
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
75%
Tecnico produzione e controllo qualità (1) Operatore macchine produzioni chimiche Responsabile produzione e controllo qualità (2) Manutentore reti idriche e fognarie Addetto estrusione plastica Operatore macchine lavorazione gomma Tecnico laboratorio chimico Operatore macchine lavorazione plastica Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
(1) nel settore chimico; (2) nel settore tessile I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE DI MACCHINE PER PRODUZIONI CHIMICHE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 2.150 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Qualifica profess. 13%
Assunzioni Diplomi a indirizzo chimico
Diploma 70% Nessuna formaz. 17%
1.490
Nessuna formazione richiesta
370
Qualifiche professionali
290
Totale
2.150
A prescindere dal titolo di studio, per il 48% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
82%
164 OPERATORE DI MACCHINE PER PRODUZIONI CHIMICHE
59%
12%
46%
29%
17% 38%
Professioni totali Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
30%
Difficili da trovare
OPERATORE DI MACCHINE PER PRODUZIONI CHIMICHE
Il 24% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA OPERATORE DI MACCHINE PER PRODUZIONI CHIMICHE
Chimica 97% 13%
17%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
70%
62% da 50 a 249 dip.
15%
Altri settori 3% 23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALL’ESTRUSIONE DI PLASTICA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 630 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Nessuna formaz. 39%
Qualifica profess. 21%
Diplomi a indirizzo chimico
250
Nessuna formazione richiesta
240
Qualifiche professionali
130
Altri titoli di studio Diploma 40%
10
Totale
630
A prescindere dal titolo di studio, per il 30% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… ADDETTO ALL'ESTRUSIONE DI PLASTICA
Professioni totali
57% 46%
43%
10%
38%
Fino a 29 anni
47%
23% Oltre 29 anni
165
42% 30%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
ADDETTO ALL’ESTRUSIONE DI PLASTICA
Il 46% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALL'ESTRUSIONE DI PLASTICA
49%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
26%
62% da 50 a 249 dip.
15%
26%
23%
Gommaplastica 89%
Chimica 9% Ind. alimentare 1% Altri settori 1%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO DI LABORATORIO CHIMICO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 720 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Diploma 41%
Assunzioni Lauree a indirizzo chimico-farmaceutico
280
Diplomi a indirizzo chimico
240
Lauree a indirizzo geo-biologico e biotecnologie Diplomi a indirizzo biologico e biotecnologia Lauree a indirizzo scientifico, matematico e fisico
Laurea 59%
720
51%
166
38%
27%
23%
40
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
Professioni totali
46% 32%
16%
Oltre 29 anni
30%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
30
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
57%
50
Altri titoli di studio
A prescindere dal titolo di studio, per il 25% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
TECNICO DI LABORATORIO CHIMICO
80
Difficili da trovare
Non rilevante
TECNICO DI LABORATORIO CHIMICO
Il 40% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
53%
62%
Servizi avanzati 27%
da 50 a 249 dip.
29%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA TECNICO DI LABORATORIO CHIMICO
Professioni totali
Minerali 5%
18%
23%
250 e più dip.
Chimica 35%
Altri settori 33%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELLO STAMPATORE DI PLASTICA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.570 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 24%
Nessuna formaz. 62%
Qualifica profess. 14%
Nessuna formazione richiesta
980
Qualifiche professionali
220
Diplomi a indirizzo chimico
210
Diplomi a indirizzo meccanico
160
Totale
1.570
A prescindere dal titolo di studio, per il 16% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… STAMPATORE DI PLASTICA
76%
33%
20%
167
47%
46% 35% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
30%
Non rilevante
Senza esperienza
Difficili da trovare
STAMPATORE DI PLASTICA Professioni totali
Il 28% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA STAMPATORE DI PLASTICA
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
51%
62% da 50 a 249 dip.
28%
15%
20%
23%
250 e più dip.
Gommaplastica 65%
Ind. elettrica ed elettronica 19% Ind. meccanica 8% Altri settori 8%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo agrario-alimentare Sono state oltre 2.100 le assunzioni previste nel 2007 di diplomati con indirizzo agrario-alimentare. Queste non sono molto numerose, se si considera che la loro quota sul totale dei diplomati è meno dell’1%, ma sono in aumento di 800 unità rispetto alla media degli anni precedenti. Le imprese, soprattutto quelle più grandi, sono disposte a inserire persone senza esperienza, ma in compenso non offrono subito un impiego stabile, preferendo nella maggior parte dei casi proporre un periodo iniziale di inserimento “a termine”. Grazie anche al maggior numero di richieste, le prospettive occupazionali per questi diplomati sono in miglioramento rispetto allo scorso anno e si collocano al di sopra della media di tutti i diplomi. Dal punto di vista territoriale le prospettive sono tuttavia diverse: abbastanza positive al Nord e al Sud (dove questi diplomi si posizionano rispettivamente al 7° e all’8° posto su 19 indirizzi qui analizzati), mentre nell’Italia centrale scendono all’11a posizione. I PRO... • • •
E’ in crescita la richiesta di questi profili da parte delle imprese; prospettive occupazionali migliori rispetto alla media dei diplomi; per oltre la metà delle assunzioni non viene richiesta un’esperienza specifica.
...E I CONTRO • •
I settori di sbocco non sono molto diversificati; vi sono poche possibilità di trovare subito un impiego stabile.
168
I PRINCIPALI DIPLOMI • •
Perito in tecnologie alimentari Perito agrario/agrotecnico
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
7
11
8
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo agrario-alimentare
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Nord Ovest
390
530
Piemonte
70
90
Val d’Aosta
20
20
Lombardia
270
350
30
60
Liguria Nord Est
300
550
Aosta
3,4%
Oristano
3,3%
Caltanissetta
3,1%
Sassari
2,6% 2,4%
Taranto Cosenza
2,3%
Bergamo
2,2%
Trentino A. A
50
70
Ancona
2,2%
Veneto
70
180
Pescara
2,2%
Friuli V. G.
20
30
Emilia-Romagna
160
270
Centro
250
470
Toscana
70
90
Umbria
40
10
Latina
2,2%
Terni
2,1%
Forli'-Cesena
2,0%
Macerata
1,9%
Marche
60
150
Arezzo
1,9%
Lazio
90
210
Belluno
1,9%
Sud e Isole Abruzzo Molise Campania
380
570
20
110
--
20
90
30
100
90
Basilicata
10
10
Calabria
40
70
Sicilia
60
100
Sardegna
60
150
Puglia
Totale Italia 1.320 2.110 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori
Cresce la richiesta di questi profili nelle industrie alimentari, che costituiscono lo sbocco principale di questi diplomati.
169
0,8%
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007
Ind. alimentare
51%
Turismo e ristorazione
20%
Commercio al dettaglio
20%
Servizi avanzati
4%
Altri settori
5%
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
N
Le imprese che assumono questi diplomanti manifestano una crescente disponibilità verso i giovani che non hanno ancora esperienza. Ciò nonostante i problemi nel trovare personale sono superiori alla media degli altri diplomi, soprattutto nel Sud del Paese.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
54% 43% 33%
25%
170 Senza esperienza
Difficili da reperire
Questo indirizzo
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
Apprendistato 9%
Inserimento 2%
Altri diplomi
A tempo indeterminato 33%
(quota sulle assunzioni totali) A tempo determinato 56%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 97%
Abruzzo 81%
Lazio
68%
Marche
55%
Lombardia
46%
Veneto 29%
Emilia Romagna Sardegna Sicilia
22% 10%
Le assunzioni a tempo indeterminato sono solo un terzo del totale. Oltre la metà degli inserimenti è a tempo determinato, anche perché molte delle attività vengono svolte solo in specifici periodi dell’anno. I maggiori spazi per i neodiplomati si trovano in Abruzzo, Lazio e Marche.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo agrario-alimentare
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Pasticciere
3.230
470
Cuoco Addetto produzione industriale di prodotti alimentari Addetto lavorazione carni e pesci Addetto lavorazioni casearie
7.340
180
260
150
760
120
1.020
110
Addetto banco panetteria Addetto lavorazione artigianale pasticceria e dolci Vivaista
1.990
100
340
90
Altre professioni Totale
70
70
72.830
820
87.840
2.110
Quando cercano lavoro, i diplomati nell’indirizzo agro-alimentare trovano una concorrenza abbastanza forte di persone con altri titoli di studio. Per le professioni specifiche dell’industria alimentare i concorrenti sono in genere i qualificati nei corsi di formazione professionale. Per le professioni della ristorazione i concorrenti sono in genere i diplomati a indirizzo turistico-alberghiero. Nel commercio sono invece molto richiesti anche i diplomi amministrativo-commerciali.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 171
Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale
Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Diplomi a indirizzo turisticoalberghiero Qualifiche professionali a indirizzo turistico-alberghiero
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
75%
Vivaista Addetto produzione industriale di prodotti alimentari Addetto lavorazione frutta e ortaggi Addetto lavorazione carni e pesci Pasticciere Salumiere Addetto banco pescheria Addetto lavorazioni casearie Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PASTICCIERE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 3.230 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 14% Nessuna formaz. 60%
Nessuna formazione richiesta
Qualifica profess. 26%
1.920
Qualifiche professionali
840
Diplomi a indirizzo agrario-alimentare
470
Totale
3.230
A prescindere dal titolo di studio, per il 14% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… 172
50% PASTICCIERE
Professioni totali
52%
24%
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
25%
30%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
PASTICCIERE
Il 53% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
Ind. alimentare 68%
da 50 a 249 dip.
15%
Professioni totali
ASSUNZIONI PER SETTORE
100%
62%
Difficili da trovare
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA PASTICCIERE
48%
46%
Turismo e ristorazione 26%
23%
250 e più dip.
Commercio al dettaglio 6%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI PRODOTTI ALIMENTARI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 260 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Nessuna formaz. 39%
Assunzioni Diplomi a indirizzo agrario-alimentare
150
Nessuna formazione richiesta a nessun indirizzo Qualifiche professionali a indirizzo agrario-alimentare
Qualifica profess. 5%
Diploma 56%
100 10
Totale
260
A prescindere dal titolo di studio, per il 53% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
94%
173 70%
ADDETTO ALLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI PRODOTTI 13% ALIMENTARI
56%
31%
30% Professioni totali
38%
23%
39%
0% Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Non rilevante
Senza esperienza
Il 5% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Difficili da trovare
ADDETTO ALLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI PRODOTTI ALIMENTARI Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI PRODOTTI 11% ALIMENTARI
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
61%
62% da 50 a 249 dip.
28%
15%
23%
Tutte le assunzioni sono previste nelle industrie di prodotti alimentari.
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DI CARNI E PESCI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 760 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 16%
Nessuna formaz. 75%
Nessuna formazione richiesta
570
Diplomi a indirizzo agrario-alimentare
120
Qualifiche professionali a indirizzo agrario-alimentare
Qualifica profess. 9%
70
Totale
760
A prescindere dal titolo di studio, per il 29% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
70%
174 ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DI CARNI E PESCI
55% 34%
Professioni totali
21%
45%
30% 38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
23%
39% Non rilevante
Senza esperienza
Il 36% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Difficili da trovare
ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DI CARNI E PESCI Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA
Ind. alimentare 74%
ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DI CARNI E PESCI
62%
17%
21%
Professioni totali
62%
15%
23%
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
Commercio all’ingrosso 26%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLE LAVORAZIONI CASEARIE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.020 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Diploma 24%
Assunzioni
Nessuna formaz. 62% Qualifica profess. 14%
Nessuna formazione richiesta
620
Qualifiche professionali
150
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
120
Diplomi a indirizzo agrario-alimentare
110
Diplomi a indirizzo meccanico Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 19% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
Professioni totali
29%
1.020
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… ADDETTO ALLE LAVORAZIONI CASEARIE
52% 15%
38%
46%
175 38%
56%
23% Oltre 29 anni
30%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
20
Difficili da trovare
Non rilevante
ADDETTO ALLE LAVORAZIONI CASEARIE Professioni totali
Il 30% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALLE LAVORAZIONI CASEARIE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
71%
62% da 50 a 249 dip.
(quota sulle assunzioni totali)
Ind. alimentare 99% 13%
15%
16%
23%
Commercio al dettaglio 1%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo tessile e “sistema moda” Il “sistema moda” è un settore che, dopo un lungo periodo di difficoltà, manifesta segnali di ripresa, come conferma anche la crescita delle assunzioni di diplomati in questo specifico indirizzo. Nel 2007 le imprese hanno programmato l’inserimento di 2.000 diplomati, con un aumento di 400 unità rispetto alla media degli anni precedenti. Una precedente esperienza lavorativa è però un requisito che le imprese considerano molto importante: in tre quarti dei casi esse preferiscono infatti ricorrere a persone che non siano alle prime armi. Ciò ovviamente restringe gli spazi per i neodiplomati, ma va considerato che oggi molti corsi di diploma a indirizzo tessile-abbigliamento prevedono periodi di stage e tirocinio in azienda, facilitando così l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Per tutte queste ragioni, alle quali si aggiunge una scarsa disponibilità delle imprese a offrire contratti stabili, le prospettive occupazionali per i diplomati con questo indirizzo non sono molto buone. Le prospettive risultano più favorevoli nell’Italia Centrale (6° posto su 19 indirizzi considerati); mentre nel Nord questo indirizzo figura al terz’ultimo posto, indicando quindi condizioni di ingresso decisamente difficili. I PRO... • • 176
E’ in crescita la richiesta di questi profili da parte delle imprese; le imprese hanno difficoltà a trovare personale, ciò può creare opportunità anche per chi è alla ricerca del primo impiego.
I PRINCIPALI DIPLOMI • • •
Perito di industria tessile, confezione, tintoria e disegno tessuti Disegnatrice stilista di moda Moda e costume
...E I CONTRO • • •
Vi sono scarse opportunità di trovare subito un impiego stabile; in 3 casi su 4, le imprese richiedono precedenti esperienze lavorative; i settori di sbocco sono poco diversificati.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
17 6
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma
11
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo tessile e “sistema moda”
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Prato
8,9%
Como
Nord Ovest
500
670
Piemonte
110
210
Val d’Aosta
--
--
Lombardia
380
460
10
--
Liguria Nord Est Trentino A. A Veneto Friuli V. G. Emilia-Romagna
520
450
Matera
2,8%
Modena
2,8%
Perugia
2,5%
Vicenza
2,3% 2,2%
--
Arezzo
270
240
Lecce
2,1%
10
10
230
200
Chieti
2,1%
330
450
Toscana
150
270
40
70
Ascoli Piceno
1,8%
Reggio Emilia
1,8%
Rovigo
1,6% 1,6% 1,4%
Marche
40
90
Frosinone
Lazio
90
10
Taranto
Sud e Isole
3,5%
10
Centro Umbria
4,1%
Biella
260
440
Abruzzo
40
70
Molise
10
--
Campania
70
160
Puglia Basilicata Calabria
80 20 20
110 10 20
Sicilia
20
40
Sardegna
10
30
Totale Italia 1.610 2.010 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 Tessileabbigl. Commercio all'ingrosso
Le opportunità occupazionali sono in crescita in tutto il Paese, a eccezione del Nord Est. Nelle aree a forte vocazione tessile (Prato, Como, Biella) questo indirizzo rappresenta una quota non trascurabile delle assunzioni di diplomati.
177
0,8%
Media Italia
71% 8%
Ind. alimentare
5%
Servizi avanzati
4%
Altri settori
12%
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
La propensione delle imprese ad assumere giovani senza esperienza, più bassa rispetto agli altri diplomi, risulta in ulteriore diminuzione. In altre parole, le imprese richiedono, a questi diplomati, livelli di esperienza sempre più alti, nonostante ciò determini qualche problema nella fase di reclutamento del personale.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43% 34% 27%
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 178
Senza esperienza
Inserimento 3%
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 17%
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007
A tempo determinato 37%
A tempo indeterminato 43%
43%
Toscana
36%
Veneto
34%
Marche
29%
Lombardia
28%
Puglia 21%
Emilia Romagna Piemonte
9%
Campania
8%
(quota sulle assunzioni totali)
Le aree in cui i neodiplomati possono trovare maggiori spazi occupazionali sono la Toscana, il Veneto e le Marche. In diverse altre regioni (quali il Piemonte e la Campania) una precedente esperienza lavorativa è invece un requisito quasi “obbligatorio”.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo tessile e “sistema moda”
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Addetto magazzino merci
7.160
210
Cucitore Tecnico produzione e controllo qualita’ settore tessile, cuoio e abbigliamento Disegnatore abbigliamento
1.370
200
310
200
140
110
340
100
90
90
Cucitore maglieria Progettista settore tessile, cuoio e abbigliamento Modellista di sartoria
250
60
70
60
31.090
980
40.820
2.010
Stilista Altre professioni Totale
Per i profili professionali più specifici e più qualificati del “sistema moda”, il diploma ad indirizzo tessile non trova grande concorrenza. Invece per altre figure meno qualificate o più generiche la concorrenza di altri titoli di studio si fa più marcata, perchè più che una formazione specifica viene richiesto soprattutto un buon livello di esperienza, che fa premio sul titolo di studio posseduto.
(1) Con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007
Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Diplomi generici
Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale
Diplomi a indirizzo edile
Diplomi a indirizzo meccanico
179
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Progettista nel settore tessile, cuoio e abbigliamento Stilista Disegnatore abbigliamento Campionarista Modellista maglieria Tecnico produzione e controllo qualità (1) Finitore maglieria industriale Ricamatrice Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
(1) nel settore tessile, cuoio, abbigliamento I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO AL MAGAZZINO MERCI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 7.160 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Qualifica profess. 13%
Diploma 70%
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda) Diplomi a indirizzo amministrativocommerciale
A prescindere dal titolo di studio, per il 25% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
1.200
Qualifiche professionali
910
Diplomi a indirizzo tessile, abbigliamento e moda
210
Altri titoli di studio
220
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
7.160
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
51%
180 49%
1.800
Nessuna formazione richiesta
Nessuna formaz. 17%
ADDETTO AL MAGAZZINO MERCI
2.820
22%
46%
29%
30% 22%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39% Non rilevante
Senza esperienza
Il 58% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
72%
62% da 50 a 249 dip.
ADDETTO AL MAGAZZINO MERCI Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Trasporti e attiv. postali 16%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO AL MAGAZZINO MERCI
13%
15%
Difficili da trovare
15%
Altri settori 41%
Commercio al dettaglio 19%
23%
250 e più dip.
Commercio all’ingrosso 24%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL CUCITORE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.370 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA DIMINUZIONE RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 15%
Nessuna formaz. 67%
Qualifica profess. 18%
Nessuna formazione richiesta
930
Qualifiche professionali
240
Diplomi a indirizzo tessile, abbigliamento e moda
200
Totale
1.370
A prescindere dal titolo di studio, per il 5% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
57%
181
46% CUCITORE
29%
28%
44%
30%
23% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39% Non rilevante
Senza esperienza CUCITORE
Il 47% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Difficili da trovare Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA 88%
CUCITORE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
7%5%
15%
Legnomobile 14% Tessileabbigl. 82%
Altre industrie 3%
23%
250 e più dip.
Altri settori 1%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO PRODUZ. E CONTROLLO QUALITÀ - TESSILE E ABBIGLIAMENTO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 310 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Qualifica profess. 21%
Diplomi a indirizzo tessile, abbigliamento e moda
Diploma 79%
210
Qualifiche professionali
60
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
30
Diplomi a indirizzo chimico
10
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 33% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
310
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
182 TECNICO PRODUZ. E CONTROLLO QUALITA' - TESSILE E ABBIGLIAMENTO
35%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
48%
23%
17%
39% Non rilevante
Il 49% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
15%
Senza esperienza
24%
30%
Difficili da trovare
TECNICO PRODUZ. E CONTROLLO QUALITÀ-TESSILE E ABBIGLIAMENTO Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA TECNICO PRODUZ. E CONTROLLO QUALITA' - TESSILE E ABBIGLIAMENTO
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
46%
62%
da 50 a 249 dip.
10%
44%
15%
23%
Queste figure professionali vengono assunte dalle industrie tessili e dell’abbigliamento.
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL DISEGNATORE DI ABBIGLIAMENTO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 140 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Diploma 96%
Diplomi a indirizzo tessile, abbigliamento e moda Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda) Qualifiche professionali a indirizzo artistico
Qualifica profess. 4%
110 20 10
Totale
140
A prescindere dal titolo di studio, per il 9% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46% DISEGNATORE DI ABBIGLIAMENTO
18%
54%
183 28%
28%
30%
11% Professioni totali
38%
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Difficili da trovare
Non rilevante
DISEGNATORE DI ABBIGLIAMENTO Professioni totali
Il 77% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Servizi avanzati 23%
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA DISEGNATORE DI ABBIGLIAMENTO
61%
Professioni totali
62%
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
32%
15%
6%
Tessileabbigl. 50%
Commercio all’ingrosso 4%
23%
250 e più dip.
Altri settori 23%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo legno, mobile e arredamento Poco più di un migliaio le assunzioni di diplomati ad indirizzo legno, mobile e arredamento, una quota molto contenuta sul totale delle assunzioni di diplomati. Il settore di sbocco “naturale” di questi diplomati è l’industria del legno e del mobile, ma vi è qualche spazio anche in altri settori (altri comparti industriali, commercio, servizi). L’elevata difficoltà che le imprese hanno nel trovare questi profili, che riguarda quasi una assunzione su due (più alta tra tutti i diplomi, insieme agli indirizzi meccanico e aeronautico), senza dubbio favorisce coloro che sono alla ricerca di un impiego. Ciò nonostante, le imprese non sono sempre pronte a offrire l’assunzione a tempo indeterminato, preferendo spesso optare almeno all’inizio per un periodo a tempo determinato. Un altro aspetto interessante riguarda il fatto che la quota di diplomati a cui le imprese prevedono di proporre corsi di formazione post-inserimento è molto bassa. Ciò probabilmente indica che le competenze acquisite da questi diplomati durante il percorso formativo corrispondono in modo abbastanza soddisfacente a quelle richieste dal mondo del lavoro. Soprattutto a causa dei limitati settori di sbocco, le prospettive occupazionali per i diplomati con questo ...E I CONTRO indirizzo non sono molto brillanti, risultando nettamente inferiori alla media di tutti i diplomi. • Le assunzioni sono largamente concentrate Queste sembrano un po’ meno fosche al Nord, in un solo settore; dove questo indirizzo si colloca al 13° posto su • le professioni che è possibile esercitare con 19, mentre tendono a peggiorare ulteriormente questa formazione non sono molto diversifial Centro (14° posto) e al Sud (16° posto). I PRO... 184
• •
Assunzioni in crescita rispetto agli anni precedenti; il fatto che le imprese abbiano difficoltà a trovare personale può facilitare la ricerca di un impiego per chi non ha ancora esperienza lavorativa.
•
cate; per le professioni più richieste, è alta la concorrenza di persone con un’altra formazione.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
13
IL PRINCIPALE DIPLOMA •
Tecnico dell’industria del mobile e dell’arredamento
14
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
16
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo legno, mobile e arredamento
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Pordenone
3,5%
Benevento
Nord Ovest
160
300
Piemonte
30
150
Val d’Aosta
--
--
Lombardia
130
140
10
10
Liguria Nord Est
340
490
3,2%
Caltanissetta
3,0%
Pesaro
2,5% 2,2%
Verbania Novara
1,9%
Treviso
1,8%
50
50
Matera
1,6%
180
280
Nuoro
1,6%
Friuli V. G.
60
80
Emilia-Romagna
60
80
Trentino A. A Veneto
Centro
Bari
1,5%
Lecco
1,4%
230
170
Toscana
30
50
Umbria
20
20
40
70
Crotone
1,2%
130
30
Trento
1,1%
Marche Lazio Sud e Isole
280
280
Abruzzo
10
80
Molise
10
10
Campania
60
20
Puglia
60
100
Basilicata
10
20
Calabria
40
--
Sicilia
50
40
Sardegna
40
30
Totale Italia 1.010 1.240 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori
Bergamo Verona
1,2%
185
0,6%
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 Legnomobile Ind. meccanica Commercio al dettaglio Metalli
Le opportunità occupazionali sono in crescita nel Nord, Veneto, Piemonte e Lombardia sono le regioni dove questi diplomati sono più richiesti.
1,3%
Altri settori
72% 8%
6% 4%
11%
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
N
L’aumento delle assunzioni di diplomati in questo indirizzo determina probabilmente una maggiore disponibilità delle imprese verso candidati “alle prime armi” nel mondo del lavoro. Nonostante ciò le imprese hanno notevoli difficoltà a trovare personale.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
38%
45%
43%
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 186 Senza esperienza
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 10%
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007
78%
Abruzzo 27%
Marche
27%
Veneto
22%
Puglia
18%
Friuli Venezia Giulia
Emilia Romagna
A tempo indeterminato 42%
83%
Piemonte
Lombardia
A tempo determinato 48%
12% 7%
(quota sulle assunzioni totali)
La assunzioni “stabili” sono il 42% del totale, una quota più bassa della media di tutti i diplomi (che è pari al 46%). Piemonte e Abruzzo sono le regioni che offrono le maggiori opportunità di inserimento ai neodiplomati; in Emilia Romagna e Lombardia si punta invece su persone con esperienza.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo legno, mobile e arredamento
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Assemblatore mobili
1.780
310
Falegname mobiliere
2.320
280
Falegname
1.740
110
Verniciatore
2.090
90
Assemblatore articoli in legno
620
80
Progettista settore legno e mobile
110
80
Ebanista Operatore macchine lavorazione legno Altre professioni
140
40
1.240
30
13.360
220
23.400
1.240
Totale
I diplomati con indirizzo legno-mobilearredamento alla ricerca di un impiego trovano una forte concorrenza da parte di persone in possesso di una qualifica professionale in questo stesso indirizzo. Da segnalare anche che non di rado le imprese sono disposte ad assumere candidati senza una formazione specifica, ma che abbiano alle spalle una solida esperienza di lavoro nella professione richiesta.
(1) con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Qualifiche professionali a indirizzo legno, mobile e arredamento
187
Qualifiche professionali a indirizzo meccanico Diplomi generici
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
75%
Progettista - settore legno e mobile Finitore di mobili Tecnico produzione e controllo qualità (1) Assemblatore mobili Assemblatore articoli in legno Falegname mobiliere Falegname Verniciatore Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
(1) settore legno, mobile I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSEMBLATORE DI MOBILI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.780 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 17%
Nessuna formaz. 67%
Nessuna formazione richiesta
Qualifica profess. 16%
1.190
Diplomi a indirizzo legno, mobile e arredamento
310
Qualifiche professionali
280
Totale
1.780
A prescindere dal titolo di studio, per il 9% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
58%
188
46%
ASSEMBLATORE DI MOBILI
Professioni totali
45%
29%
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
37%
26%
39% Non rilevante
Senza esperienza
Il 42% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE Commercio al dettaglio 34%
Fino a 49 dipendenti
76%
62% da 50 a 249 dip.
Difficili da trovare
ASSEMBLATORE DI MOBILI Professioni totali
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSEMBLATORE DI MOBILI
30%
15%
15%
9%
23%
250 e più dip.
Legnomobile 57%
Commercio all’ingrosso 5% Altri settori 4%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL FALEGNAME MOBILIERE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 2.320 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 12%
Nessuna formaz. 62%
Nessuna formazione richiesta
Qualifica profess. 26%
1.440
Qualifiche professionali
600
Diplomi a indirizzo legno, mobile e arredamento
280
Totale
2.320
A prescindere dal titolo di studio, per l’8% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… FALEGNAME MOBILIERE
73%
40%
26%
34%
189
46% 30%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
30%
39% Non rilevante
Senza esperienza
Difficili da trovare
FALEGNAME MOBILIERE
Il 55% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA FALEGNAME MOBILIERE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
92%
7% 1%
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
Legnomobile 97%
Altre industrie 3%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL FALEGNAME NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.740 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA DIMINUZIONE RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 11% Nessuna formaz. 74%
Nessuna formazione richiesta
1.280
Qualifiche professionali
260
Diplomi a indirizzo legno, mobile e arredamento Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
Qualifica profess. 15%
110 90
Totale
A prescindere dal titolo di studio, per il 7% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
1.740
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
66%
190
54% FALEGNAME
43%
26%
46%
31%
30% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39% Non rilevante
Senza esperienza
Il 38% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
88%
9% 3%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
15%
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA FALEGNAME
FALEGNAME
Difficili da trovare
Legnomobile 53%
Ind. meccanica 12% Altre industrie 11%
23%
250 e più dip.
Altri settori 24%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL VERNICIATORE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 2.090 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 12%
Nessuna formazione richiesta
Nessuna formaz. 72%
2.090
45%
Fino a 29 anni
32%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
VERNICIATORE
Settori e imprese che richiedono questi profili
Fino a 49 dipendenti
75%
62% da 50 a 249 dip.
20%
15%
Difficili da trovare Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA
Professioni totali
191 30%
Il 42% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
VERNICIATORE
50%
46%
34%
23% Oltre 29 anni
10
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
38%
90
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
Professioni totali
150
Diplomi a indirizzo meccanico
A prescindere dal titolo di studio, per l’11% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
34%
340
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda) Diplomi a indirizzo legno, mobile e arredamento
Qualifica profess. 16%
VERNICIATORE
1.500
Qualifiche professionali
5%
Legnomobile 28%
Altri settori 23%
23%
250 e più dip.
Commercio veicoli 18%
Metalli 31%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo nautico e aeronautico I diplomi a indirizzo nautico e aeronautico figurano fra quelli meno richiesti in assoluto, con poco più di mille assunzioni programmate nel 2007. Occorre però ricordare che si tratta di “posti di lavoro” disponibili nel solo settore privato, mentre molti dei diplomati in queste discipline si orientano verso un impiego nella Pubblica Amministrazione. Due sono gli aspetti dei diplomi ad indirizzo aeronautico e nautico da sottolineare. Da un lato, il fatto che per oltre la metà delle assunzioni non venga richiesta un’esperienza specifica e, dall’altro, il fatto che per 4 nuovi assunti su 10 sia prevista la partecipazione a corsi di formazione (attivati dalle aziende stesse) prima di entrare nel concreto del lavoro. Ciò indicherebbe non solo che le conoscenze apprese a scuola non sono sufficienti per un immediato svolgimento dell’attività lavorativa, ma anche che le conoscenze acquisite durante precedenti esperienze lavorative non sono molto “spendibili” nella ricerca di un nuovo impiego. Nell’insieme, però, le prospettive occupazionali di questi diplomati sono buone e superiori alla media degli altri diplomi. Anzi, se si osservano le singole aree geografiche, nell’Italia Centrale i diplomi nautici e aeronautici si posizionano al primo posto tra tutti i 19 indirizzi considerati, mostrando quindi in tale zona le prospettive migliori. Al Nord ottengono un ottimo secondo posto, mentre al Sud perdono qualche posizione (7° posto). I PRO... • • 192
Le imprese sono “ben disposte” verso candidati privi di esperienza; le imprese riscontrano molte difficoltà a trovare questi diplomati, ciò costituisce un ulteriore vantaggio per chi è alla ricerca del primo impiego.
...E I CONTRO • •
In termini assoluti, le assunzioni non sono molto numerose; i settori di sbocco e le professioni che è possibile svolgere con questo diploma sono poco diversificati
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA I PRINCIPALI DIPLOMI • •
Perito aeronautico Perito nautico
2
1
7
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma..
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo nautico e aeronautico
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Genova
2,0%
Varese
Nord Ovest
140
420
Piemonte
10
60
1,5%
Gorizia
1,4%
Val d’Aosta
--
10
Venezia
Lombardia
100
190
Napoli
Liguria
30
170
Nord Est
80
160
La Spezia
0,8%
--
30
Trapani
0,8%
Trieste
0,7%
Pavia
0,7%
Trentino A. A Veneto
50
70
Friuli V. G.
10
20
Emilia-Romagna
10
40
Centro
20
180
Toscana
10
40
Umbria
--
--
Marche
10
20
Lazio
10
130
Sud e Isole
100
380
Abruzzo
--
--
Molise
--
--
Campania
50
260
Puglia
20
20
Basilicata
--
--
Calabria
--
10
Sicilia
20
90
Sardegna
10
--
Totale Italia 340 1.140 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
Il settore principale di sbocco per questi diplomi è quello dei trasporti marittimi. Le province dove si registra una maggiore incidenza di questi diplomati sono infatti quelle caratterizzate da attività di navigazione e cantieristiche. A queste si aggiunge Varese, dove fino al 2007 era molto rilevante la richiesta da parte delle attività connesse al trasporto aereo (Malpensa).
Brindisi
1,2% 1,0%
Lodi
0,6%
Frosinone
0,6%
Catania
0,6%
Palermo
0,5%
Verona Media Italia
1,3%
0,5%
193
0,3%
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007
Trasporti e attiv. postali
65%
Ind. meccanica
Altri settori
34%
1%
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
N
E’ in aumento la disponibilità da parte delle imprese ad assumere giovani che non hanno ancora maturato un’esperienza lavorativa. Nel 2007 questi sono stati il 50% del totale, una percentuale superiore alla media degli altri diplomi.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
50%
54%
43%
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
194 Senza esperienza
Inserimento 6%
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 13%
Altri diplomi
A tempo indeterminato 38%
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 77%
Lombardia 67%
Lazio
64%
Campania 49%
Veneto 36%
Piemonte 22%
Toscana Sicilia Liguria
A tempo determinato 43%
16% 12%
I datori di lavoro di questi diplomati non sembrano molto favorevoli ad assumere a tempo indeterminato, preferendo proporre le varie tipologie di contratto a termine.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo nautico e aeronautico
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Marinaio
630
320
Meccanico aeronautico
310
310
Controllore traffico aereo
160
150
Addetto manutenzione navale
230
70
Carpentiere navale
240
60
2.980
50
190
40
Addetto servizi di vigilanza Agente marittimo Elicotterista Altre professioni Totale
70
30
8.300
110
13.110
1.140
I principali concorrenti dei diplomati ad indirizzo aeronautico e nautico sono persone in possesso di un diploma o una qualifica professionale a indirizzo meccanico. Per alcune figure, invece, quali il meccanico aeronautico e il controllore del traffico aereo, il diploma ad indirizzo aeronautico non ha concorrenti.
(1) con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Qualifiche professionali a indirizzo meccanico
Qualifiche professionali a indirizzo meccanico
Diplomi a indirizzo meccanico
195
LA CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO PER LE PRINCIPALI PROFESSIONI, 2007 0%
25%
50%
Meccanico aeronautico Controllore traffico aereo Elicotterista Addetto manutenzione navale Carpentiere navale Agente marittimo Addetto servizi di vigilanza Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL MARINAIO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 630 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Qualifica profess. 26%
Diploma 51%
Assunzioni
Nessuna formaz. 23%
Diplomi a indirizzo aeronautico e nautico
320
Qualifiche professionali
170
Nessuna formazione richiesta
140
Totale
630
A prescindere dal titolo di studio, per il 10% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… 196
46% 40%
MARINAIO
11%
38%
Professioni totali
Fino a 29 anni
49%
23% Oltre 29 anni
36%
30%
0%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
MARINAIO
Il 22% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Difficili da trovare Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA MARINAIO
8%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
63%
62% da 50 a 249 dip.
29%
15%
23%
Queste figure professionali vengono assunte da imprese che operano nel settore dei trasporti.
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL MECCANICO AERONAUTICO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 310 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Per tutte le assunzioni previste il livello di istruzione richiesto è il diploma.
Diplomi a indirizzo aeronautico e nautico
310
Totale
310
A prescindere dal titolo di studio, per il 73% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
99%
MECCANICO AERONAUTICO
88%
10% 2%
56%
197
46% 30%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
39%
23% Oltre 29 anni
Non rilevante
Senza esperienza
Difficili da trovare
MECCANICO AERONAUTICO Professioni totali
Il 30% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA MECCANICO 10% AERONAUTICO
18%
Ind. meccanica 76%
73%
Trasporti 24% Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL CONTROLLORE DEL TRAFFICO AEREO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 160 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Diplomi a indirizzo aeronautico e nautico
Per tutte le assunzioni previste il livello di istruzione richiesto è il diploma.
150
Altri titoli di studio
10
Totale
160
Per tutti i nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
100%
198 CONTROLLORE DEL TRAFFICO AEREO
100%
96%
0%
46% 30%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39% Non rilevante
Senza esperienza
Il 67% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Difficili da trovare
CONTROLLORE DEL TRAFFICO AEREO Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA CONTROLLORE DEL TRAFFICO AEREO
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
100%
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
Queste figure professionali vengono assunte nel settore dei trasporti (aeroporti).
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ADDETTO ALLA MANUTENZIONE NAVALE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 230 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Nessuna formaz. 29%
Qualifica profess. 32%
Diploma 39%
Qualifiche professionali
80
Diplomi a indirizzo nautico
70
Nessuna formazione richiesta
60
Diplomi a indirizzo meccanico
20
Totale
230
A prescindere dal titolo di studio, per il 5% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… ADDETTO ALLA MANUTENZIONE NAVALE
25%
70%
24%
51%
26% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
30%
23%
39% Non rilevante
Senza esperienza
Il 16% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Difficili da trovare
ADDETTO ALLA MANUTENZIONE NAVALE Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ADDETTO ALLA MANUTENZIONE NAVALE
Trasporti 42% 43%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
17%
62% da 50 a 249 dip.
41%
15%
23%
Ind. meccanica 58%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
199
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo edile La richiesta di diplomati a indirizzo edile è abbastanza elevata: nel 2007 le assunzioni programmate hanno superato quota 7.000, vale a dire il 2,5% delle assunzioni totali di diplomati. Molto rilevante è però anche la richiesta di precedenti esperienze lavorative, circostanza che certamente riduce le opportunità di impiego per coloro che hanno appena concluso gli studi. Questo aspetto, insieme alla diffusa necessità, indicata dalle stesse imprese, che i nuovi assunti partecipino a corsi di formazione dopo l’ingresso in azienda, contribuisce a determinare prospettive occupazionali piuttosto negative, in linea con lo scorso anno e nettamente peggiori rispetto alla media dei diplomi. Dal punto di vista territoriale, le prospettive per chi, ultimati gli studi, si pone alle ricerca di un lavoro sono leggermente migliori nel Nord e nel Centro Italia rispetto al Sud.
I PRO... •
•
200
Rispetto ad altri diplomi, le imprese sono più disponibili ad assumere con contratti a tempo indeterminato; le imprese hanno una notevole difficoltà a trovare questi diplomati: ciò può facilitare l’inserimento anche per chi non ha esperienza.
I PRINCIPALI DIPLOMI • •
...E I CONTRO • •
Le imprese richiedono in 8 casi su 10 una precedente esperienza lavorativa; in un caso su tre l’esperienza deve essere almeno di tre anni.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
Geometra Perito edile 10
8
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
15
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo edile
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
1.730
2.270
350
300
Isernia
9,7%
L'Aquila
Nord Ovest Piemonte
7,6%
Enna
7,4% 7,4%
Val d’Aosta
20
100
Matera
Lombardia
1.230
1.750
Vibo Valentia
130
120
Lecco
1.580
1.660
160
140
Viterbo Crotone
4,9%
Rovigo
4,9%
Liguria Nord Est Trentino A. A Veneto
560
620
Friuli V. G.
170
220
Emilia-Romagna
690
680
1.030
1.500
Toscana
260
430
Umbria
110
60
Centro
Marche
140
240
Lazio
520
780
Sud e Isole Abruzzo Molise
2.140
1.910
230
190
50
30
Campania
670
630
Puglia
410
360
Basilicata
60
150
Calabria
130
220
Sicilia
430
260
Sardegna
160
80
Totale Italia 6.470 7.350 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
Le assunzioni risultano in aumento in tutte le grandi aree del Paese, eccetto nel Sud, dove fanno registrare un calo. La Lombardia mette a segno l’incremento più sostenuto; in questa regione si concentra circa un quarto delle assunzioni totali.
6,5% 5,9% 5,8%
Taranto
5,5%
Ravenna
4,6%
Oristano
4,6%
Caserta
4,5%
Pescara
4,5%
Napoli
4,4%
201
2,7%
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007 51%
Costruzioni Studi professionali
10%
Servizi avanzati
10%
Commercio all'ingrosso
9%
Altri settori
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
20%
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
Circa il 60% delle opportunità di lavoro proviene dalle piccole imprese. Queste sono anche un po’ più orientate a inserire in organico i giovani appena entrati nel mondo del lavoro, mentre le grandi imprese esprimono una nettissima preferenza per persone con esperienza.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
44%
38% 25%
19%
202
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007
Senza esperienza
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 9%
Altri diplomi
Inserimento 1%
(quota sulle assunzioni totali) A tempo determinato 35%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 37%
Piemonte
33%
Emilia Romagna 26%
Toscana 17%
Campania
16%
Lombardia
13%
Veneto Lazio Puglia
A tempo indeterminato 55%
11% 5%
(quota sulle assunzioni totali)
La difficoltà delle imprese nel reperire personale le porta a offrire migliori condizioni contrattuali ai neoassunti con questo indirizzo rispetto ad altri: oltre la metà delle assunzioni sono infatti a tempo indeterminato (la media di tutti i diplomi è del 46%).
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo edile
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007
Disegnatore cad-cam
Assunzioni previste (1) 4.640
Assistente di cantiere edile Direttore di cantiere edile Muratore
di cui: con questo diploma 1.630
1.140
1.030
920
620
30.670
500
Addetto vendite all’ingrosso
1.940
440
Progettista edile
1.010
350
Impiantista civile
760
340
Capo cantiere
890
340
56.470
2.100
98.440
7.350
Altre professioni Totale (1) con qualsiasi titolo di studio
I diplomati ad indirizzo edile in cerca di lavoro trovano la concorrenza da parte di persone in possesso della qualifica professionale con questo stesso indirizzo, ma talvolta anche di persone con diploma a indirizzo meccanico. Per i profili meno qualificati, in particolare i muratori, molto spesso non viene richiesta una formazione specifica ma una solida esperienza lavorativa. Le professioni per cui vi è una minore concorrenza di persone con un’altra formazione - rappresentata in questo caso dalla laurea in ingegneria civile - sono quella del direttore e dell’assistente di cantiere.
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI” 2007 Qualifiche professionali a indirizzo edile
Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
203
Diplomi generici Diplomi a indirizzo meccanico Lauree a indirizzo di ingegneria civile e ambientale
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Coibentista Assistente di cantiere edile Direttore di cantiere stradale Direttore di cantiere edile Responsabile gestione cantieri Impiantista civile Agente di locazione Capo cantiere Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL DISEGNATORE CAD-CAM NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 4.640 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 81% Qualifica profess. 2% Laurea 17%
A prescindere dal titolo di studio, per il 26% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Diplomi a indirizzo edile
1.630
Diplomi a indirizzo meccanico
1.460
Lauree a indirizzo di ingegneria industriale
520
Diplomi a indirizzo informatico
290
Lauree a indirizzo architettura, urbanistico e territoriale
200
Altri titoli di studio
540
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
4.640
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
204 DISEGNATORE CAD-CAM
Professioni totali
59%
38%
Fino a 29 anni
22%
23% Oltre 29 anni
19%
35%
33%
30%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
DISEGNATORE CAD-CAM Professioni totali
Il 56% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA DISEGNATORE CAD-CAM
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
76%
62% da 50 a 249 dip.
Altri settori 47% 17%
15%
23%
250 e più dip.
7%
Servizi avanzati 16% Studi professionali 17%
Ind. meccanica 20%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSISTENTE DI CANTIERE EDILE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.140 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA DIMINUZIONE RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 93%
Diplomi a indirizzo edile
Laurea 7%
A prescindere dal titolo di studio, per il 41% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
60
Diplomi a indirizzo meccanico
30
Lauree a indirizzo architettura, urbanistico e territoriale
10
Altri titoli di studio
10
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
1.140
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… ASSISTENTE DI CANTIERE EDILE
46%
40%
1.030
Lauree a indirizzo di ingegneria civile e ambientale
34%
50%
205 30%
26%
16% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
ASSISTENTE DI CANTIERE EDILE
Il 46% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSISTENTE DI CANTIERE EDILE
41%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
19%
62% da 50 a 249 dip.
40%
15%
23%
Costruzioni 91%
Servizi avanzati 6% Altri settori 3%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL DIRETTORE DI CANTIERE EDILE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 920 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Diploma 67%
Diplomi a indirizzo edile
610
Lauree a indirizzo di ingegneria civile e ambientale Lauree a indirizzo architettura, urbanistico e territoriale
Laurea 33%
230 80
Totale
920
A prescindere dal titolo di studio, per il 22% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
206 DIRETTORE DI CANTIERE EDILE
Professioni totali
15%
53%
38%
Fino a 29 anni
32%
23% Oltre 29 anni
25%
30%
4%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
DIRETTORE DI CANTIERE EDILE Professioni totali
Il 82% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA DIRETTORE DI CANTIERE EDILE
64%
Professioni totali
62%
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
Costruzioni 97%
20%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
16%
23%
250 e più dip.
Altri settori 3%
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL MURATORE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 30.670 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Nessuna formazione richiesta Nessuna formaz. 78%
Diploma 8% Qualifica profess. 14%
23.700
Qualifiche professionali
4.430
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
2.040
Diplomi a indirizzo edile
500
Totale
30.670
A prescindere dal titolo di studio, per l’8% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46% MURATORE
19%
33%
207
39%
49%
30% 19%
Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
MURATORE
Il 59% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Difficili da trovare Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA 93%
MURATORE
5% 2%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
15%
23%
Queste figure professionali vengono assunte dalle imprese che operano nelle costruzioni.
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo socio-sanitario Nonostante le assunzioni previste dalle imprese siano in aumento, le prospettive occupazionali per i diplomati ad indirizzo socio-sanitario non sono particolarmente positive e in peggioramento rispetto allo scorso anno. Occorre però ricordare che questi dati fanno riferimento esclusivamente alle imprese del settore privato, e che molti dei diplomati in discipline sociali e sanitarie si orientano verso un impiego nella Pubblica Amministrazione. L’analisi dei fattori che giocano a favore o contro le opportunità di impiego (nel settore privato) di questi diplomati - tra cui emerge un netto orientamento da parte delle imprese a preferire candidati con esperienza lavorativa, che riduce ovviamente gli spazi per i neodiplomati - determina un punteggio finale piuttosto contenuto, che colloca l’indirizzo socio-sanitario al penultimo posto della graduatoria. Nelle tre grandi aree geografiche la situazione non è molto diversa, con la sola parziale eccezione del Sud, dove questi diplomi salgono di qualche posizione, attestandosi al 14° posto.
I PRO... •
Gli anni di esperienza richiesti in genere non sono superiori a tre.
...E I CONTRO • • •
208
I PRINCIPALI DIPLOMI • • • • •
Assistente per comunità infantili Dirigente di comunità Odontotecnico Tecnico di radiologia medica Ottico
Le assunzioni sono largamente concentrate in un solo settore (sanità); le imprese richiedono in 8 casi su 10 una precedente esperienza lavorativa; le imprese sono scarsamente orientate a offrire un contratto a tempo indeterminato.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
16
16
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI 14
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo socio-sanitario
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
Nord Ovest
840
970
Piemonte
260
420
5,7%
Catanzaro Alessandria
4,3%
Cuneo
4,3% 4,2%
Val d’Aosta
20
10
Bologna
Lombardia
480
480
L'Aquila
Liguria
90
60
Massa
Nord Est
740
1.230
Asti
3,0%
80
100
Campobasso
3,0%
250
430
70
80
Firenze
2,9%
340
620
Trentino A. A Veneto Friuli V. G. Emilia-Romagna Centro
620
990
Toscana
250
340
Umbria
80
40
Marche
130
Lazio
170
Sud e Isole
2,8%
Vercelli
2,7%
Piacenza
2,6% 2,5%
90
2,5%
520
Trieste
2,4%
990
50
80
Molise
30
--
130
130
Puglia
90
70
Basilicata
10
20
Calabria
20
290
Sardegna
Perugia
Biella
510
Sicilia
3,3%
Cagliari
Abruzzo Campania
3,5%
110
150
60
270
Totale Italia 2.720 4.180 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori.
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007
84%
Sanità
Ind. apparecchi medicali
I posti di lavoro disponibili per questi diplomati sono in aumento in tutto il Paese, ma con variazioni più contenute nel Nord Ovest.
209
1,3%
Media Italia
7%
Istruzione
4%
Altri settori
5%
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
Tende a ridursi la disponibilità da parte delle imprese ad assumere giovani che non hanno ancora maturato un’esperienza lavorativa. Nel 2007 questi sono stati solo un quinto del totale, una percentuale nettamente inferiore alla media degli altri diplomi.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
43%
19%
210
19%
Senza esperienza
25%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 Altri 4%
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Altri diplomi
(quota sulle assunzioni totali)
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 32%
Veneto 24%
Sardegna
21%
Toscana 15%
Lazio
13%
Calabria Lombardia
12%
Emilia Romagna Piemonte
A tempo determinato 59%
A tempo indeterminato 37%
10% 6%
Pur orientandosi prevalentemente verso diplomati con esperienza, le imprese non hanno problemi a trovare personale. Forse anche per questa ragione non offrono molta stabilità ai nuovi assunti. I contratti a tempo indeterminato sono il 37% del totale, mentre la media di tutti i diplomi si attesta al 46%.
(quota sulle assunzioni totali) I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo socio-sanitario
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Assistente socio-sanitario
5.120
740
Ausiliario assistenza anziani
3.610
650
Assistente disabili
1.140
620
980
420
3.620
330
Educatore di disabili Educatore professionale Odontotecnico Assistente domiciliare
250
250
1.430
230
Educatrice d’asilo nido Altre professioni Totale
720
150
11.120
790
27.990
4.180
Nella ricerca di un lavoro, i principali concorrenti di questi diplomati sono persone in possesso di una qualifica professionale nello stesso indirizzo. Per le professioni di livello medio-alto, quali l’assistenze socio-sanitario e l’educatore, la concorrenza proviene invece dai laureati nell’indirizzo insegnamento e formazione.
(1) con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
Qualifiche professionali a indirizzo socio-sanitario
Lauree a indirizzo insegnamento
Diplomi a indirizzo sociopsico-pedagogico
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 Odontotecnico Tecnico produzione protesi dentarie Terapista riabilitazione motoria Animatore case di riposo Assistente disabili Educatore per handicappati Tecnico di radiologia Educatrice d'asilo nido Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
211
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSISTENTE SOCIO-SANITARIO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 5.120 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Qualifiche professionali
Qualifica profess. 84%
4.320
Diplomi a indirizzo socio-sanitario
Diploma 16%
740
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
50
Altri titoli di studio
10
Totale
5.120
A prescindere dal titolo di studio, per il 56% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
212 ASSISTENTE SOCIOSANITARIO
Professioni totali
16%
14%
23%
30%
26%
70%
38%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
48%
Difficili da trovare
Non rilevante
ASSISTENTE SOCIO-SANITARIO Professioni totali
Il 43% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSISTENTE SOCIO-SANITARIO
15%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
22%
62% da 50 a 249 dip.
Sanità 98%
62%
15%
23%
Servizi alle persone 2%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’AUSILIARIO ALL’ASSISTENZA DEGLI ANZIANI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 3.610 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Qualifica profess. 79% Diploma 21%
Qualifiche professionali a indirizzo socio-sanitario
2.850
Diplomi a indirizzo socio-sanitario
650
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
110
Totale
3.610
A prescindere dal titolo di studio, per il 34% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
Professioni totali
30%
83%
15%
38%
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
213
33%
AUSILIARIO ALL'ASSISTENZA 5% 13% DEGLI ANZIANI
Oltre 29 anni
Non rilevante
Difficili da trovare
AUSILIARIO ALL’ASSISTENZA DEGLI ANZIANI Professioni totali
Il 44% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA AUSILIARIO ALL'ASSISTENZA DEGLI ANZIANI
Sanità 99% 16%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
25%
62% da 50 a 249 dip.
59%
15%
Servizi operativi 1% 23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSISTENTE DI DISABILI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 1.140 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Qualifica profess. 31%
Diploma 69%
Diplomi a indirizzo socio-sanitario
620
Qualifiche professionali
350
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
170
Totale
1.140
A prescindere dal titolo di studio, per il 42% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
214 ASSISTENTE DI DISABILI
49%
10%
30%
29%
41%
12% Professioni totali
38%
Fino a 29 anni
23% Oltre 29 anni
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
ASSISTENTE DI DISABILI Professioni totali
Il 44% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA ASSISTENTE DI DISABILI
51%
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
25%
62% da 50 a 249 dip.
15%
24%
23%
Sanità 98%
Servizi operativi 2%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE DI DISABILI NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 980 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni Diplomi a indirizzo socio-sanitario
Diploma 56%
450
Lauree a indirizzo insegnamento e formazione Lauree a indirizzo sanitario e paramedico Diplomi a indirizzo socio-psico-pedagogico
Laurea 44%
240 130 130
Lauree a indirizzo politico-sociale
A prescindere dal titolo di studio, per il 55% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Totale
Caratteristiche delle assunzioni
37%
Professioni totali
38%
980
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… EDUCATORE DI DISABILI
46% 13%
23% Oltre 29 anni
215 30%
50%
22%
Fino a 29 anni
60
21%
39%
Senza esperienza
Non rilevante
Difficili da trovare
EDUCATORE DI DISABILI Professioni totali
Il 47% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA EDUCATORE DI DISABILI
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
55%
62% da 50 a 249 dip.
21%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
Sanità 99% 23%
23%
Servizi alle persone 1%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Diplomi a indirizzo turistico-alberghiero Nel 2007 le assunzioni di diplomati nell’indirizzo turistico-alberghiero sono praticamente raddoppiate rispetto alla media del triennio precedente, arrivando a sfiorare le 27.000 unità, vale a dire il 9% di tutte le assunzioni previste di diplomati. Fra tutti i tipi di diplomi, questo indirizzo è il secondo indirizzo più richiesto, alle spalle di quello amministrativo-commerciale (circa 100mila assunzioni). Il boom di richieste che si è verificato in questi ultimi anni non può tuttavia far passare in secondo piano che la situazione dei neodiplomati in cerca di lavoro non è, a conti fatti, particolarmente semplice. Considerando infatti la stagionalità di molte posizioni lavorative offerte e l’elevato livello di esperienza lavorativa che le imprese richiedono ai profili che intendono assumere, le prospettive di inserimento professionale di questi giovani non sono brillanti. Le prospettive risultano più difficili soprattutto nel Nord del Paese, dove l’indirizzo turistico-alberghiero si posiziona solo al 14° posto sui 19 indirizzi considerati. Al Sud si attesta al 12° posto, mentre nell’Italia centrale si registra qualche miglioramento che lo porta al 10° posto. I PRO... • •
216
Risulta in fortissima crescita la richiesta delle imprese; le imprese hanno difficoltà a trovare personale: ciò può aprire qualche spazio anche per coloro che sono alla ricerca del primo impiego.
I PRINCIPALI DIPLOMI • •
...E I CONTRO • • •
Sono poche le possibilità di trovare un impiego stabile; le imprese richiedono molto frequentemente (3 casi su 4) candidati con esperienza; le assunzioni sono concentrate in un solo settore (turismo).
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
Tecnico delle attività alberghiere Operatore/perito turistico 14
10
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti gli indirizzi di diploma.
12
I numeri indicano la posizione in graduatoria di questi diplomi rispetto agli altri per prospettive di lavoro.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo turistico-alberghiero
Le opportunità di lavoro ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTO DIPLOMA INCIDE MAGGIORMENTE, MEDIA 2005-2007
Media 2003-2006
2007
3.630
6.620
670
2.210
Grosseto
27%
Savona
Nord Ovest Piemonte
22%
Imperia
21%
Val d’Aosta
50
180
Rimini
Lombardia
2.250
2.840
Livorno
18%
660
1.390
Nuoro
18%
Liguria
21%
3.440
7.390
Salerno
18%
830
1.370
Vibo Valentia
17%
1.320
2.820
230
720
Belluno
17%
Emilia-Romagna
1.060
2.480
Bolzano
17%
Centro
2.760
5.010
Toscana
1.180
2.340
220
290
Nord Est Trentino A. A Veneto Friuli V. G.
Umbria Marche Lazio Sud e Isole Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata
280
330
1.070
2.050
3.570
7.550
300
420
50
110
1.290
2.540
760
1.410
80
180
Calabria
360
870
Sicilia
400
1.220
Sardegna
340
810
Totale Italia 13.400 26.570 (*) Dati arrotondati alla decina; i totali possono non coincidere con la somma dei valori
La marcata crescita delle assunzioni ha riguardato tutte le aree del Paese. In diverse province dove vi è un’importante attività turistica balneare o montana, i diplomi turisticoalberghieri rappresentano circa un quinto di tutte le assunzioni di diplomati.
Verbania
16%
Trento
16%
Cosenza
15% 15%
Foggia Sondrio
15%
217
8%
Media Italia
(% sulle assunzioni totali di personale diplomato)
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2007
Turismo e ristorazione
94%
Trasporti e attiv. postali
3%
Altri settori
3%
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Istituti tecnici e professionali
Le opportunità per i neodiplomati e i contratti
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Assunzioni di questi diplomati in complesso
N
Assunzioni di questi diplomati senza esperienza
P
Pur in presenza di una crescente richiesta di questi profili e di notevoli problemi nel trovarli, le imprese sono sempre meno disposte a inserire in organico giovani privi di esperienza lavorativa.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2007
45% 35% 25%
24%
I CONTRATTI PROPOSTI AI NEOASSUNTI, 2007 218 Senza esperienza
Difficili da reperire
Questo indirizzo
Apprendistato 8%
Altri diplomi
A tempo indeterminato 26%
(quota sulle assunzioni totali) A tempo determinato 66%
LE OPPORTUNITÀ PER I NEODIPLOMATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2007 56%
Lazio 32%
Lombardia
28%
Veneto Puglia
24%
Toscana
24% 21%
Emilia Romagna Campania Piemonte
13% 11%
(quota sulle assunzioni totali)
Gli “spazi” per i neodiplomati sono decisamente più ampi nel Lazio rispetto alle altre regioni. Ben due terzi delle assunzioni sono a tempo determinato, anche perché le attività collegate al turismo sono molto soggette a picchi stagionali.
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le prospettive occupazionali: indirizzo turistico-alberghiero
Gli sbocchi professionali e la concorrenza LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2007 Assunzioni previste (1)
di cui: con questo diploma
Cameriere
23.090
6.600
Cuoco
7.340
4.920
Aiuto cuoco
6.780
2.370
Addetto alla reception
4.330
2.320
13.330
2.110
Banconista di agenzia viaggi
2.200
1.860
Cameriere ai piani
9.030
830
Cameriere di bar
5.070
680
Altre professioni
50.670
4.880
Totale
121.840
26.570
Barista
Per le professioni più richieste, in particolare i cuochi e i camerieri, le imprese assumono anche persone in possesso della qualifica professionale. Per i profili addetti alle mansioni più semplici, assumono spesso persone senza una formazione specifica. Per le professioni più specialistiche (quali il tecnico di agenzia di viaggio, lo chef o l’addetto all’assistenza dei passeggeri), il diploma a indirizzo turistico non ha praticamente concorrenti.
(1) con qualsiasi titolo di studio
TITOLI DI STUDIO “ALTERNATIVI”, 2007 Qualifiche professionali a indirizzo turistico-alberghiero
Le figure professionali più richieste dalle imprese sono analizzate nelle pagine successive che illustrano le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro.
219
Diplomi a indirizzo linguistico Diplomi a indirizzo amministrativo-commerciale
LE PROFESSIONI CON MINOR CONCORRENZA DI ALTRI TITOLI DI STUDIO, 2007 0%
25%
50%
Tecnico di agenzia di viaggio Chef Addetto assistenza passeggeri Operatore turistico Cuoco Segretario d'albergo Addetto alla reception Agente di viaggio Assunzioni con questo diploma
Assunzioni con altri titoli di studio
I dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
75%
100%
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL CAMERIERE NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 23.090 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Nessuna formaz. 50%
Assunzioni Nessuna formazione richiesta
Qualifica profess. 16% Diploma 34%
11.520
Diplomi a indirizzo turistico-alberghiero
6.600
Qualifiche professionali
3.730
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
1.240
Totale
23.090
A prescindere dal titolo di studio, per il 3% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
220 CAMERIERE
Professioni totali
49%
16%
38%
35%
23%
35%
32%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
30%
Difficili da trovare
Non rilevante
CAMERIERE
Il 20% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
Settori e imprese che richiedono questi profili ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA 92%
CAMERIERE
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
62% da 50 a 249 dip.
7% 1%
15%
23%
Queste figure professionali vengono assunte dalle imprese che operano nelle ristorazione e nel turismo (alberghi).
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL CUOCO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 7.340 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Qualifica profess. 31%
Assunzioni Diplomi a indirizzo turistico-alberghiero
4.910
Qualifiche professionali
2.250
Diplomi a indirizzo agrario-alimentare
180
Totale
Diploma 69%
7.340
A prescindere dal titolo di studio, per il 18% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… CUOCO
19%
46%
21%
41% 30%
60%
10% Professioni totali
38%
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
CUOCO
Il 30% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Professioni totali Fino a 49 dipendenti
68%
62% da 50 a 249 dip.
12%
15%
Professioni totali
(quota sulle assunzioni totali)
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA CUOCO
Difficili da trovare
Non rilevante
21%
23%
Turismo e ristorazione 96% Istruzione 3% Sanità 1%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
221
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’AIUTO CUOCO NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 6.780 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Assunzioni
Nessuna formaz. 46%
Qualifica profess. 19%
Nessuna formazione richiesta
3.070
Diplomi a indirizzo turistico-alberghiero
2.370
Qualifiche professionali
1.310
Diplomi a indirizzo agrario-alimentare
Diploma 35%
30
Totale
6.780
A prescindere dal titolo di studio, per il 9% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ…
46%
222 AIUTO CUOCO
Professioni totali
41%
23%
38%
23%
34%
26%
37%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Il 35% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
4% 2%
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
(quota sulle assunzioni totali)
Turismo e ristorazione 99%
94%
62%
Professioni totali
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA
Professioni totali
Difficili da trovare
Non rilevante
AIUTO CUOCO
AIUTO CUOCO
30%
15%
Sanità 1%
23%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL BARISTA NEL 2007 SONO STATE PROGRAMMATE 13.330 ASSUNZIONI DI QUESTA FIGURA, IL DATO REGISTRA UNA CRESCITA RISPETTO ALLA MEDIA DEL TRIENNIO PRECEDENTE.
La formazione necessaria per esercitare questa professione LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI DALLE IMPRESE... ...E I PRINCIPALI INDIRIZZI FORMATIVI Diploma 25%
Nessuna formaz. 64%
Assunzioni
Qualifica profess. 11%
Nessuna formazione richiesta
8.550
Diplomi a indirizzo turistico-alberghiero
2.110
Qualifiche professionali
1.450
Diplomi generici (indirizzo non specificato dall’azienda)
1.220
Totale
13.330
A prescindere dal titolo di studio, per il 7% dei nuovi assunti è prevista la partecipazione a corsi di formazione attivati dall’azienda.
Caratteristiche delle assunzioni
… SENZA ESPERIENZA E DIFFICILI DA TROVARE
PER CLASSE DI ETÀ… BARISTA
Professioni totali
46% 60%
38%
18%
23%
46%
223 28%
23%
39%
Senza esperienza Fino a 29 anni
Oltre 29 anni
Il 28% dei contratti sarà a tempo indeterminato; la media per tutte le professioni è pari al 45%.
Settori e imprese che richiedono questi profili
Fino a 49 dipendenti
da 50 a 249 dip.
2% 5%
15%
(quota sulle assunzioni totali)
Turismo e ristorazione 94%
93%
62%
Professioni totali
ASSUNZIONI PER SETTORE
ASSUNZIONI PER DIMENSIONE DI IMPRESA
Professioni totali
Difficili da trovare
Non rilevante
BARISTA
BARISTA
30%
23%
Servizi alle persone 4% Altri settori 2%
250 e più dip.
I dati in questa scheda fanno riferimento al 2007 e sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
APPENDICI
Nota metodologica Questo volume si pone l’obiettivo di fornire indicazioni utili ai giovani che, in vista della conclusione degli studi superiori, si apprestano a decidere se iscriversi all’Università o se intraprendere un percorso lavorativo. Esso è indirizzato ai giovani, alle loro famiglie e a tutti coloro che si occupano di orientamento e formazione. In base ai dati tratti dal Ministero dell’Università e dall’ISTAT, vengono innanzitutto illustrate le prospettive di successo dei diplomati negli studi universitari, con riferimento anche alla difficoltà dei diversi corsi di laurea a seconda del tipo di diploma conseguito (liceo classico, scientifico, tecnico, ecc...). L’attenzione si concentra poi sulle opportunità di inserimento lavorativo, utilizzando a tal fine i risultati dell’indagine Excelsior che rileva ogni anno le assunzioni programmate dalle imprese e che quindi misura la “domanda” di lavoro che proviene dal settore privato dell’economia. Oltre al numero delle assunzioni previste, l’indagine Excelsior rileva molte altre informazioni, fra cui: • il titolo di studio richiesto; • le difficoltà delle imprese nella ricerca di personale; • le professioni cui i nuovi assunti saranno assegnati; • le eventuali esigenze di formazione integrativa; • il tipo di contratto di lavoro che sarà offerto all’assunzione; • il settore di attività dell’impresa; • le dimensioni aziendali; • la provincia sede di lavoro; • la richiesta di esperienza; • la conoscenza delle lingue; • la propensione ad assumere giovani. Per quanto riguarda le assunzioni previste di personale in possesso del diploma di scuola superiore, le informazioni sono disponibili a livello di singolo indirizzo di studio.
227
Appendici
228
Poiché l’indagine coinvolge esclusivamente le imprese private, i dati qui presentati non comprendono le opportunità di lavoro nel settore pubblico oppure nell’ambito del lavoro autonomo e imprenditoriale. I dati presentati riguardano inoltre i posti di lavoro previsti dalle aziende e può darsi che nel corso dell’anno le cose cambino in meglio o in peggio e che quindi le assunzioni effettive siano maggiori o inferiori a quelle programmate. Le oscillazioni di anno in anno risentono delle variazioni “congiunturali” dell’andamento economico, ma, al di là di queste, vi sono delle tendenze di fondo che è bene tener presente: vi sono settori e professioni in declino e altri in ascesa, e vi è comunque un ricambio fisiologico della popolazione in età lavorativa, una parte della quale viene sostituita avendo raggiunto l’età della pensione. L’indagine Excelsior evidenzia che non tutti i diplomi offrono le stesse opportunità di lavoro: in alcuni casi siamo in presenza di una forte richiesta da parte delle imprese, in altri le assunzioni previste sono molto poche, per alcuni indirizzi le imprese hanno difficoltà a trovare personale e quindi è presumibile che chi è alla ricerca di un impiego lo trovi abbastanza facilmente, per altri le imprese richiedono, oltre al diploma, una precedente esperienza lavorativa; per gli stessi indirizzi di studio le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro non sono le stesse in tutte le parti del paese; e così via. Conoscere per decidere, sentiamo spesso dire, ma come non perdersi nella marea dei dati? delle informazioni apparentemente contraddittorie? degli aspetti positivi e di quelli negativi che ciascun corso presenta? delle incognite su quello che troveremo alla fine degli studi? Per aiutare a valutare le opportunità di inserimento lavorativo dopo la conclusione della scuola secondaria, è stato costruito un indicatore sintetico, che somma alcuni indicatori “elementari” (riportati nel prospetto qui di seguito), relativi a molteplici aspetti delle assunzioni previste dalle imprese. Alcuni di essi sono di segno positivo, altri di segno negativo: per i primi le prospettive sono tanto più favorevoli quanto più i valori sono elevati, per i secondi, esattamente il contrario. I grafici a orologio con i voti assegnati a ciascun indirizzo di diploma riportano due lancette: una riferita alla media dei corsi e una al singolo indirizzo di studi, in modo da avere una lettura immediata. Come tutti gli indicatori sintetici anche questo va preso con cautela, essendo una media di molti valori riferiti a diversi aspetti: esso cioè fornisce semplicemente una prima indicazione di massima, ma vuole soprattutto essere uno stimolo a guardare meglio e ad informarsi ulteriormente, perché la scelta fatta accompagnerà poi ciascuno per tutta la vita; certo, è una scelta che potrà essere cambiata, ma intanto sarà stato perso tempo prezioso.
Appendici
Indicatori di carattere NEGATIVO
Indicatori di carattere POSITIVO
INDICATORI ELEMENTARI Quota delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato sulle assunzioni totali (2007) Quota delle assunzioni di difficile reperimento sulle assunzioni totali (2007) Variazione delle assunzioni previste (media annua 2005-2007) Quota delle assunzioni per cui è non richiesta esperienza sulle assunzioni totali (2007) Variazione prevista degli occupati (2005-2010) (Universo Excelsior - Modello previsivo)
Quota delle assunzioni previste nei primi tre settori sulle assunzioni totali (2007) Quota delle assunzioni per cui è richiesta un’esperienza superiore a tre anni sulle assunzioni totali (2007) Quota delle assunzioni per cui è prevista la necessità di un’ulteriore formazione mediante corsi specifici (interni o esterni all’azienda) (2007) Assunzioni previste 2007 per le stesse professioni con altro titolo (%)
229
Appendici
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione La Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione esercita le seguenti funzioni: • indirizzo, promozione e coordinamento delle politiche della formazione, con particolare riferimento alle attività collegate al Fondo Sociale Europeo, previsto dal Trattato istitutivo della Comunità Europea, e alle attività formative, ferme restando le competenze delle regioni; • vigilanza, controllo e tutela degli enti nazionali di formazione professionale, finanziamento e vigilanza dell’Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori (ISFOL), di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419; • promozione, coordinamento, sperimentazione, in accordo con le Regioni, delle politiche di formazione professionale e delle azioni rivolte all’integrazione dei sistemi della formazione, della scuola, del lavoro; • autorizzazione, vigilanza e monitoraggio dei Fondi interprofessionali per la formazione continua di cui all’articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
CONTATTI
230
Via Fornovo, 8 - 00192 Roma Centralino 06 36751 www.lavoro.gov.it/EuropaLavoro
[email protected] Numero verde: 800 196 196 gratuito attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 20.00. Il numero verde non ha prefisso e può essere raggiunto solo da telefono fisso e dall’Italia. Per avere informazioni sul Fondo Sociale Europeo e sulla Formazione professionale: selezionare tasto 1 Politiche del Lavoro e successivamente tasto 5 – Fondo Sociale Europeo orientamento e formazione professionale.
Appendici
Unioncamere L’Unione italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura è un ente pubblico che ha il compito di curare gli interessi generali del Sistema camerale italiano attraverso azioni di coordinamento e indirizzo delle attività delle Camere. Fondata nel 1901, essa svolge compiti di rappresentanza e raccordo del Sistema camerale nei confronti di tutti gli interlocutori istituzionali a livello locale, regionale, nazionale e sovranazionale. A livello europeo, l’Unioncamere assicura la rappresentanza delle Camere di commercio italiane in seno a Eurochambres (l’associazione che riunisce i sistemi camerali d’Europa), mentre a livello internazionale garantisce il raccordo con gli altri sistemi camerali attraverso la rete delle Camere di commercio italiane all’estero. Le principali aree di azione entro le quali Unioncamere svolge i propri compiti di indirizzo e coordinamento delle attività delle Camere di commercio riguardano: • la garanzia della regolazione e della trasparenza del mercato; • la tutela del Made in Italy e della qualità delle produzioni nazionali; • il sostegno alla creazione di nuove imprese; • la diffusione dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico; • l’analisi statistico-economica del tessuto imprenditoriale; • l’analisi dei fabbisogni professionali delle imprese; • la promozione di nuovi servizi per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; • la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro; • lo studio dei temi legati al decentramento amministrativo; • la diffusione della conciliazione e dell’arbitrato; • l’attuazione della riforma del diritto societario; • la partecipazione attiva al piano nazionale di e-Government; • la promozione della Responsabilità Sociale delle Imprese. Attraverso il proprio Centro Studi, promuove e realizza indagini e ricerche economiche sui principali temi di interesse delle Camere di commercio.
CONTATTI Unioncamere - Centro Studi Piazza Sallustio, 21 - 00187 Roma tel. 06 47041 fax 06 4704344 www.unioncamere.it
[email protected] [email protected] http://excelsior.unioncamere.net
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