donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
Discorso introduttivo dell’Assessore alle politiche sociali e alla qualità della vita Susanna Ruzza
Innanzitutto porto i saluti del sindaco Silvana Accossato che non potrà essere qui con noi ma ci augura buon lavoro; inoltre, nel pomeriggio, passeranno alcune colleghe della Giunta e alcune Consigliere Comunali. Vorrei inquadrare l'evento di oggi nel percorso iniziato con la delibera del 2004 con cui è stata istituita l'"Agorà delle Donne", il cui intento è quello di dare spazio alle idee e in generale al contributo che le donne possono dare a Collegno. Allo scopo di sentire la voce delle donne il Comune si è già dotato di strumenti come il Centro Donna e la Commissione di Parità. Oggi vogliamo sperimentare l'OST allo scopo di capire quali temi stanno a cuore alle donne per poi tenerne conto nel momento di stesura dell'agenda dell'Agorà delle Donne. Auguro un buon lavoro e ringrazio tutte coloro che hanno deciso di dedicare il loro tempo a questa giornata di condivisione collettiva.
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
Open Space Technology
donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
Introduzione all’OST la conduttrice dell’Open Space Technology Raffaella Dispenza, Avventura Urbana
Buongiorno a tutti, il mio compito è quello di guidarvi nei lavori della giornata che sarà condotta con un metodo che valorizza fortemente la capacità creativa e l'autorganizzazione dei partecipanti, l'Open Space Technology. La forma dell'incontro ha le caratteristiche di uno spazio aperto: sarete voi infatti a definire i temi su cui concentrare l'attenzione, a svolgere i gruppi di lavoro, a tirare le fila delle discussioni e a scrivere un sintetico rapporto dei risultati che sarà redatto, impaginato e stampato in tempo reale dai suoi stessi protagonisti e che sarà disponibile per tutti alla fine della giornata. Per fare questo seguiremo poche e semplici regole di comportamento che ci aiuteranno a creare un ambiente di lavoro libero, spontaneo e informale. Nella giornata si alterneranno momenti dedicati alla proposta dei temi di lavoro, nei quali saremo tutti riuniti in plenaria, e momenti di discussione per piccoli gruppi di lavoro. Ora potete proporre un tema di confronto che vi sta particolarmente a cuore e che risponde alla domanda dell'OST: "Donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?". Una domanda molto articolata per chiederci come le donne possono essere protagoniste di un cambiamento, facilitando la conciliazione dei diversi tempi di vita e lavorando per essere una risorsa per lo sviluppo della città.
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 1
Temi proposti durante la sessione di lavoro Gruppo 1 Conciliare la vita privata con l’attività pubblica Chi ha proposto il tema: Kazuo Fukumoto
Gruppo 2 Valorizzare la memoria e le esperienze come risorsa per la città Chi ha proposto il tema: Ida Santangelo
Gruppo 3 Azioni per migliorare gli orari dei servizi della città Chi ha proposto il tema: Mirella Tardito
Gestione della maternità e supporto alla famiglia Chi ha proposto il tema: Patrizia De Maria
I tempi dei servizi pubblici della città Chi ha proposto il tema: Lauretta Mancin
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
Open Space Technology D
Gruppo 4 Costruire un museo-laboratorio di Pace a Collegno Chi ha proposto il tema: Lucetta Sanguinetti
donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 1 gruppo 1
Chi ha proposto il tema Kazuo Fukumoto
Chi ha partecipato al gruppo Maura Bigoni, Ada Martini, Silvana Sacilotto, Anna Tugnolo, Maria Bissoli, Angela Giuliano, Marilù Tomaciello, Roselda Garassino, Fausta Riva, Cristina Vandi, Maria Di Palme, Barbara Chiavarino, Catherine Gibb, Sara Filippi, Simonetta Momo, Maris Signorin, Concetta Attanasio, Susanna Ruzza
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
Conciliare la vita privata con l’attività pubblica I temi affrontati: le partecipanti si sono scambiate testimonianze riguardo le loro esperienze di vita, raccontando episodi di discriminazione, di rapporti difficili intrafamiliari, di violenza e di difficoltà di relazione in ambiente lavorativo, anche rispetto alle donne. Le donne vivono spesso un forte senso di colpa se decidono di dedicare più tempo a sé stesse togliendolo alla famiglia. Si sentono giustificate solo nel caso in cui quel tempo è dedicato all'attività lavorativa. È a partire dalla legittimazione dei propri bisogni personali che si può arrivare al benessere a all'armonia all'interno della famiglia e all'interno della società. Questa armonia è quello che è stato definito dal gruppo come "felicità", che diventa un valore sociale. I momenti di aggregazione e di confronto tra donne sono stati identificati come uno strumento utile per affrontare al meglio le difficoltà dovute alla conciliazione dei tempi tra privato e pubblico. Si è concluso con una proposta: creare uno spazio in cui le donne possano mettere a disposizione le proprie risorse e possano attingere da quelle delle altre, in modo da creare una rete di supporto e di scambio informativo.
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 1 gruppo 2
Valorizzare la memoria e le esperienze come risorsa per la città Solitudine e necessità di interrelazione con il sociale e con le altre donne
Chi ha proposto il tema Ida Santangelo
Chi ha partecipato al gruppo Concetta Attanasio, Alida Novelli, Lidia Sessa, Silvana Terreno, Liliana Melani, Rosanna Dogliani, Maria Capello, Maria Bissoli, Filomena Oliva, Susanna Ruzza, Marietta Michelina
vincoli legati a mancanza di servizi (esempio Cisap) mancanza di reti in città (le cose ci sono, ma spesso non vengono pubblicizzate e a volte sembra che manchi l'interesse a partecipare) mancanza di trasporti, e di facilità per ritrovarsi (centri non legati a temi specifici, ma allo stare insieme e discutere) . Indagare le risorse che ci sono (anche economiche). Gli anziani sinchè sono autosufficienti contribuiscono attivamente e con dedizione, mentre gli anziani poco autosufficienti ma non gravi vengono silenziosamente messi in disparte. Da più parti si sollecita una partecipazione, ma non si individuano facilmente quali siano gli strumenti che la favoriscano. Si propongono anche inziaitve di animazione culturale specifica per dare voce all'esperienza delle donne (concorsi culturali).
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 1 gruppo 3
Chi ha proposto il tema Mirella Tardito Patrizia De Maria Lauretta Mancin
Chi ha partecipato al gruppo Patrizia Demaria, Mirella Tardito, Elda Caffaretto, Giuliana Miravalle, Teresa Pochettino, Susanna Ruzza, Concetta Attanasio
Azioni per migliorare gli orari dei servizi della città. Gestione della maternità e supporto alla famiglia. I tempi dei servizi pubblici della città. 1.Si rileva la necessità che le informazioni raggiungano tutta la probabile utenza. Spesso le persone sole, che non fanno parte di associazioni, hanno difficoltà a superare le barriere di relazione per accedere alla conoscenza delle iniziative. 2.Si propone di incentivare la rete delle associazioni presenti sul territorio per arricchire il numero delle proposte e la gestibilità delle iniziative. 3.Incentivare e promuovere la rete di relazione tra iniziative pubbliche e volontariato in modo da incrementarne le potenzialità. 4.Incoraggiare le iniziative delle famiglie per supplire agli orari in cui il servizio pubblico non riesce a rispondere in maniera adeguata. 5.Promuovere una rete spontanea di gruppi di automutuoaiuto (via di mezzo tra il livello associativo e quello famigliare, costruire cioè una famiglia allargata “sociale”).
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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6.Supportare ed agevolare la creazione di nidi famigliari, sensibilizzare le aziende per la costituzione di nidi aziendali; 7.Per ciò che concerne gli orari in generale agevolare quelle aziende che consentono la flessibilità degli orari in funzione delle necessità delle donne. 8.Far fronte alle esigenze di mobilità serale delle donne con iniziative quali taxi convenzionati o navette locali da utilizzare in gruppo.
donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 1 gruppo 4
Chi ha proposto il tema Lucetta Sanguinetti
Chi ha partecipato al gruppo Caterina Listello, Chiara Monagheddu, Carolina Russo, Germana Caloria, Concetta Attanasio
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
Costruire un museo-laboratorio di Pace a Collegno E’ stata un’esperienza di progettazione partecipata: dopo uno scambio iniziale di esperienze e di idee sul significato della parola PACE e sull’ipotesi di MUSEO, siamo entrati decisamente nel merito immaginando anche fisicamente come riempire di contenuti questo “contenitore” da progettare. L’idea è quella di raccogliere un patrimonio che esiste fatto di MEMORIA e di VALORI, per costruire uno strumento che costituisca EDUCAZIONE PERMANENTE sul territorio, che influisca nella scuola, nelle famiglie, nei gruppi, come POLITICHE DI PACE. Diversi contenuti sono stati espressi e organizzati in un cartellone, ma molti altri possono ancora emergere in altri momenti di progettazione partecipata che ci siamo riproposti di stimolare.
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 2
Temi proposti durante la sessione di lavoro Gruppo 1 Essere protagoniste della politica Chi ha proposto il tema: Fausta Riva e Marilù Tomacello
Gruppo 2 Sicurezza e pulizia per Collegno (vigili di quartiere) Chi ha proposto il tema: Marietta Michelina
Gruppo 3 Usare un’ora del nostro tempo per vivere un’esperienza artistica Chi ha proposto il tema: Anna Pignone e Emanuela Monacci
Gruppo 4 Creare una rete di mamme che condividono il problema di figli disabili Chi ha proposto il tema: Anna Tugnolo
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 2 gruppo 1
Essere protagoniste della politica Alcune considerazioni iniziali
Proposte:
Fare politica non s'intende in senso stretto, ma in senso lato: vuol dire anche fare volontariato e cultura.
Avere dei luoghi e dei momenti di incontro per scambiare conoscenze e informazioni.
La donna deve svolgere più attività contemporaneamente: lavoro, casa, figli; quindi ha meno tempo, ma anche meno voglia perché, a certi livelli, una donna deve scegliere tra la famiglia e la vita politica o anche tra la famiglia e la carriera lavorativa.
Avere conoscenza di un maggior numero di dati disaggregati per genere, perché soltanto così si possono fare analisi e proposte concrete. Fare proposte per realizzare obiettivi minimi, ma raggiungibili.
Chi ha proposto il tema Fausta Riva e Marilù Tomacello
Chi ha partecipato al gruppo Patrizia Demaria, MirellaTardito, Concetta Attanasio, Alida Novelli, Rosanna Dogliani, Maria M. Capello, Roselda Garassino, Cristina Vandi
Per una donna fare politica è come salire su una scala mobile al contrario. La politica spesso è "astratta": si fanno incontri dove si parla di cose assolutamente incomprensibili e le donne hanno meno tempo da perdere in modo poco concreto. Esse, proprio in virtù del loro doppio ruolo, potrebbero fornire un apporto più utile alle scelte politiche. Donne = valenza di cambiamento
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 2 gruppo 2
Chi ha proposto il tema Marietta Michelina
Chi ha partecipato al gruppo Filomena Oliva, Lauretta Mancini, Maria Bissoli
Sicurezza e pulizia per Collegno (vigili di quartiere) L'anziano non può uscire la sera se non è proprietario di una macchina, è condannato quindi a stare a casa e a rinunciare a tutte le cose importanti che il comune può dare perché si ha paura di uscire, non perché non si abbia volontà di partecipazione. La soluzione potrebbe essere organizzare dei servizi navetta. Ci vorrebbe l'illuminazione, cosa che manca da sempre. Per esempio da via Avigliana a via Chiomonte parallela a corso Francia, sarebbe una bella passeggiata se non fosse completamente al buio. Ci vorrebbe più rispetto per le cose di tutti (strade, giardini). Questo inverno due coniugi sono stati derubati da persone che sapevano dove questi abitavano, tuttora sono molto scioccati. Hanno avuto tanta paura da non andare a denunciarli. Una soluzione potrebbe essere il vigile di quartiere, che instauri un rapporto forte coi cittadini e sia quindi in grado di aiutarli e tutelarli. Altro problema è l'inadeguatezza delle strutture (marciapiedi troppo stretti, siepi ingombranti, rami che fuoriescono dai giardini).
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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Incontri più frequenti tra donne porterebbero a più responsabilità perché si discuterebbe di più, e il comune sarebbe più informato. Una signora ha raccontato che ha visto dei ragazzi giocare d'azzardo nel mercato, rivolgendosi ai vigili per denunciare ciò che aveva visto non ha avuto una risposta soddisfacente. Il cittadino quando vede qualcosa che non va, a chi si deve rivolgere al momento? C'è bisogno da parte dei cittadini più rispetto dei luoghi pubblici (cicche di sigarette, cani, carte) perché questi sono di tutti.
donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 2 gruppo 3
Chi ha proposto il tema
Usare un’ora del nostro tempo per vivere un’esperienza artistica -Esercizi preparatori per visualizzare il proprio Sé; -Presentazione verbale con sequenze gestuali; -Espressioni grafiche e cromatiche del primo elaborato
Anna Pignone e Emanuela Monacci
Chi ha partecipato al gruppo Monica Capellari, Barbara Chiavarino, Anna Rita Fenu, Germana Celoria, Angela Giuliano, Augusta Casagrande, Teresa Bollettino, Anna Maria Pignoni, Emanuela Monacci, Sara Filippi, Susanna Ruzza, Chiara Grattoni, Ada Martini, Barbara Chiavarino, Lucetta Sanguinetti, Maura Bigoni, Diletta Dalla Casa.
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 2 gruppo 4
Chi ha proposto il tema Anna Tugnolo
Chi ha partecipato al gruppo Silvana Sacilotto, Catherine Gibb, Anna Tugnolo.
Creare una rete di mamme che condividono il problema di figli disabili Spesso le mamme di figli con handicap sentono un disagio causato dagli sguardi dalla gente e dalle barriere architettoniche: questi fattori le fanno sentire escluse e diverse. Dando l’opportunità a queste donne di condividere la loro esperienza con le altre potrebbero dare a loro la possibilità di sentirsi “più donna”. Proponiamo la creazione di un gruppo di donne che comprenda anche quelle con figli normali che provano a combattere l’isolamento causato dei figli diversamente abili. Questo gruppo servirà per scambiarsi esperienze ed opinioni diverse. Creare una fonte di informazione accessibile sugli avanzamenti della tecnologia e della ricerca scientifica che facilitano le vita dei portatori di Handicap.
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 3
Temi proposti durante la sessione di lavoro Gruppo 1 Come individuare insieme i temi da sviluppare all’interno dell’agorà Chi ha proposto il tema: Marilù Tomacello
Gruppo 3 Come costruire un’organizzazione interna per far funzionare l’agorà delle donne Chi ha proposto il tema: Augusta Casagrande, Lauretta Mancini, Filomena Oliva
Gruppo 4 Come strutturare il rapporto dell’agorà con l’amministrazione, il territorio, il pubblico Chi ha proposto il tema: Annarita Fenu
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 3 gruppo 1
Come individuare insieme i temi da sviluppare all’interno dell’agorà I temi individuati:
Chi ha proposto il tema Marilù Tomacello
Chi ha partecipato al gruppo Kazue Fukumoto, Maura Bigoni, Roselda Garassino, Ada Martini, Maria Bissoli, Stella Di Benedetto, Diletta Dalla Casa, Angela Giuliano, Lucetta Sanguinetti
Donne protagoniste in politica e nel sociale I tempi delle donne Conciliare vita privata e vita pubblica Violenza sulle donne Servizi sociosanitari per le donne Prevenzione e sanità Integrazione culturale tra donne di diverse etnie Laboratorio di arte Esportazione dell'esperienza dell'Agorà di Collegno in altri comuni dove sorga il bisogno. Assistenza agli anziani
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 3 gruppo 3
Come costruire un organizzazione interna per far funzionare l’agorà delle donne Per una rete interna che funzioni e regga nel tempo sono necessari:
utilizzare tutti i mezzi di comunicazione possibile (sito Internet, newsletters, sms, mail, telefono, lettera) al fine di garantire l'informazione e la circolarità
Chi ha proposto il tema Augusta Casagrande, Lauretta Mancini, Filomena Oliva
Chi ha partecipato al gruppo Concetta Attanasio, Filomena Oliva, Lauretta Mancin, Augusta Casagrande, Michelina Marietta Eleina,Mirella Tardito, Silvana Terreno, Sipontina Rinaldi, Anna Maria Pignoni,Anna Tugnolo , Cristina Vandi, Silvana Sacilotto, Anna Vicentini
individuare un luogo ove riunirsi
della stessa
capacità di essere autonome e libere di partecipare o meno
costituire un "osservatorio" al fine di costruire una mappa delle risorse del
avere dei mezzi (computer, telefono)
territorio al femminile
risorse umane (tempo, disponibilità di competenze varie, massima flessibilità
dotarsi di dati sulla città e sulla popolazione al femminile
e rotazione nei compiti); criticità riscontrate: difficoltà di mobilità, soprattutto
allargare la rete a donne di Comuni vicini (es. Grugliasco)
alla sera individuare un gruppo di donne che funga da "comitato promotore" e/o
IMPORTANTISSIMO: FISSARE IL GIORNO IN CUI INCONTRARCI, PER
segreteria organizzativa
PROVARE A COSTITUIRE IL COMITATO PROMOTORE/SEGRETERIA
proporre di volta in volta dei temi che autonomamente gruppi di donne possono proporre, per non essere dispersive e/o generiche; il tema deve essere diffuso a tutte e vi partecipano coloro che sono interessate
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
sessione 3 gruppo 4
Chi ha proposto il tema
Come strutturare il rapporto dell’agorà con l’amministrazione, il territorio, il pubblico Necessità di una sede e di risorse che permettano la costruzione di una rete d’informazione: telefonica, informatica che riesca a diffondere le informazioni alla stampa locale e alla rete associativa già esistente nel territorio.
Annarita Fenu
Chi ha partecipato al gruppo Caterina Migliazza, Lucia Sartoris, Anna Rita Fenu, Sara Filippi
Formazione di un gruppo all’interno dell’Agorà che sia informato sul patrimonio associativo presente sul territorio (Associazioni di volontariato, parrocchie, cooperative etc. ) che possano coadiuvare l’Agorà con le loro proprie competenze. Diffusione delle informazioni in più lingue in un’ottica di coinvolgimento multiculturale. Organizzazione di eventi sul territorio per catalizzare l’attenzione. Avere una persona di riferimento all’interno dell’Amministrazione che possa facilitare all’Agorà l’accesso alle informazioni. Volantinaggio, o circolari, sui progetti in corso da distribuire nelle scuole
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno: cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?
Crediti promotore: Comune di Collegno - Assessorato alle Pari Opportunità Uomo-Donna organizzazione: Comune di Collegno e Avventura Urbana conduzione e progetto grafico: Avventura Urbana fotografo: Michele D’Ottavio
Si ringraziano: l’Unitre per l’ospitalità; il Master in Sviluppo Locale dell’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di Alessandria, il Centro Donna, il Centro Copie Comunale per la collaborazione prestata; la Cooperativa La Talea di Villa 5 per le particolari condizioni offerte alle partecipanti per l’utilizzo dei servizi dell’Hammam Villa Qamsa.
sabato 10 giugno 2006 - Collegno
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donne a Collegno cosa pensano, cosa vogliono, cosa possono?