Psicologia dell’arte
Docente: Alessandra D’Agostino
[email protected] ricevimento: martedì, ore 14
Programma (1) 1. Introduzione: spiegare o comprendere? 1.1 Evoluzione del concetto di arte 1.2 Definizione della psicologia dell’arte 1.3 Gli orientamenti fondamentali
Programma (2) 2. L’orient. psicoanalitico (spiegare): 2.1 Il modello psicoanalitico classico 2.2. Il modello delle relazioni oggettuali 2.3 Il modello della psicologia analitica 2.4 Il modello lacaniano 2.5 Sviluppi recenti
Programma (3) 3. L’orient. fenomenologico (comprendere): 3.1 La psicologia fenomenologica 3.2 La psichiatria fenomenologica 3.3 La psicoanalisi esistenziale 3.4 Sviluppi recenti
Programma (4) 4. Le ultime scoperte: la biologia dell’arte 4.1 Il rapporto arte e cervello 4.2 La neuroestetica 4.3 Uno sguardo al futuro
Testi per l’esame (1) • Obbligatori: - S. Freud, Saggi sull’arte, la letteratura e il linguaggio, Bollati Boringhieri, Torino, 1991 (da fare solo alcuni dei saggi). - J. P. Sartre, Pensare l’arte, Marinotti, Milano, 2008. • NB: I due testi sono obbligatoriamente da integrare con le slide delle lezioni.
Testi per l’esame (2) • Testi facoltativi (psicoanalisi): - Chasseguet-Smirgel J., Per una psicoanalisi dell’arte e della creatività, Cortina, Milano 1989. - Segal H., Un approccio psicoanalitico all’estetica, in: M. Klein (a cura di), Nuove vie della psicoanalisi, Il Saggiatore 1994. - Kris E., Ricerche psicoanalitiche sull’arte, Einaudi, Torino 1988.
Testi per l’esame (3) • Testi facoltativi (fenomenologia): - Merleau-Ponty M., Il dubbio di Cézanne, in: Senso e non senso, Il Saggiatore, Milano 2009. - Binswanger L., Tre forme di esistenza
mancata. Esaltazione fissata, stramberia, manierismo, Bompiani, Milano 2001. - Jaspers K., Genio e follia. Patografia di Strindberg e Van Gogh, Cortina, Milano 2001.
Testi per l’esame (4) • Testi facoltativi (neuroestetica): - Lucignani G., Pinotti G., Immagini della mente. Neuroscienze, arte e filosofia, Cortina, Milano 2007. - Zeki S., La visione dall’interno. Arte e cervello, Bollati Boringhieri, Torino 2007. - Zeki S., Con gli occhi del cervello, Di Renzo, Roma 2008.
Evoluzione del concetto di arte Una premessa
Il concetto di arte (1) • Una definizione: “L’arte è l’attività umana per la quale le esperienze del mondo sensibile, percepite dall’artista secondo le modalità del piano estetico, vengono incorporate in una materia e portate a costituirsi sul piano artistico.” (Umberto Eco)
Il concetto di arte (2) • Caratteristiche: 1. Una tendenza al cambiamento e alla varietà delle forme, degli stili e delle funzioni nel corso della storia. 2. Una continuità di fondo dei suoi elementi essenziali che ce la fanno riconoscere come tale in ogni periodo storico, dalle origini ai nostri giorni.
L’Arte coincide con la Bellezza? (1) “Parliamo di Bellezza quando godiamo qualcosa per quello che è, indipendentemente dal fatto che lo possediamo”. (Umberto Eco)
L’Arte coincide con la Bellezza? (2) • Nell’antichità ed in molti periodi storici era considerata bellezza soprattutto quella della natura, mentre l’arte aveva soltanto il compito di fare bene le cose che faceva, in modo che servissero allo scopo a cui erano destinate (es., era arte anche il mestiere del falegname). • Al contrario, alcune teorie estetiche moderne hanno riconosciuto solo la Bellezza dell'arte, sottovalutando la Bellezza della natura.
L’Arte coincide con la Bellezza? (3) • Bellezza e Arte non coincidono. • Nonostante questo, i due concetti si influenzano reciprocamente nella storia del gusto delle varie epoche (per cui al mutare dell’una coincide molto spesso un’evoluzione dell’altra).
Le costanti dell’arte (1) 1. Rappresentare e trasmettere “aspetti significativi dell’esperienza umana”, ossia concezioni che riguardano aspetti fondamentali della vita, riconducibili ai grandi temi e problemi dell’esistenza (Arnheim).
Le costanti dell’arte (2) 2. Rappresentare tali aspetti attraverso l’intervento su una materia… 3. … e in una forma così efficace (che chiamiamo espressiva o estetica), da continuare a svolgere nel tempo una funzione rappresentativa più generale, che va oltre lo scopo immediato per cui è stata realizzata.
Le costanti dell’arte (3) 4. La ricerca della bellezza. 5. La creatività (originalità/novità) 6. La presenza di uno stile, che varia da epoca ad epoca, da cultura a cultura, ma con una costante: l’oscillazione fra il desiderio di quiete ed equilibrio e la ricerca di azione e dinamismo (concetto di “apollineo e dionisiaco” di Nietzsche).
L’evoluzione dell’arte: le origini (1) • Le prime manifestazioni artistiche risalgono alla fine del paleolitico. (35.000-8.000 a.C.) • Sono state ritrovate immagini di animali selvatici (bisonti, renne, mammuth) graffite e dipinte sulle pareti di grotte naturali disseminate nell’Europa mediterranea e specialmente nella zona franco-cantabrica (Lascaux, Altamira, Montignac, Polignac).
L’evoluzione dell’arte: le origini (2) • I cacciatori raffigurano gli animali selvatici con cui temono di incontrarsi. In questo modo, sperano, con un’operazione magica, di assicurarsi il successo della battuta. • L’arte è azione.
L’evoluzione dell’arte: le origini (3)
L’evoluzione dell’arte: l’Egitto (1) • Dal III millennio a.C. • L'interesse degli artisti egizi, nella raffigurazione di un oggetto o di una figura umana, è quello di presentarne il più possibile la totalità fisica, senza la "scelta" di un punto di vista unico (rappresentaz. bidimensionale). • L’arte è rappresentazione di ciò che è conosciuto.
L’evoluzione dell’arte: l’Egitto (2)
L’evoluzione dell’arte: la Grecia classica (1) • Massimo splendore: V-IV secolo a.C. • In questo periodo il concetto di “arte” e di “bello” sono profondamente influenzati dalla mitologia: dei ed eroi greci sono per l’uomo l’ideale da perseguire. • Quattro sono le leggi dettate da Zeus, a cui l’uomo deve sottostare per avvicinarsi a Lui (e sono scritte sulle mura del tempio di Delfi): - “Il più giusto è il più bello” - “Osserva il limite” - “Odia la hybris (tracotanza)“ - “Nulla in eccesso”
L’evoluzione dell’arte: la Grecia classica (2) • Le 4 leggi di Delfi si traducono in una sola parola, che diventa l’ideale assoluto: “la kalokagathìa” (l’unione della bellezza fisica e della bontà d’animo). • Obiettivo principale dell’artista è raggiungere una forma che si avvicini il più possibile all’ideale stabilito. Questa forma non può che essere la realtà del corpo umano con le sue proporzioni perfette. • L’arte è rappresentazione di ciò che si vede.
L’evoluzione dell’arte: la Grecia classica (3) • Una teoria più generale, filosofica, del bello e dell’arte nasce storicamente, in forma sistematica, nel IV secolo a.C., con la Poetica di Aristotele sul concetto di poesia (e arte in genere) come “mimesi” (imitazione) o “verosimiglianza”. • “…Compito del poeta non è descrivere cose accadute ma cose come potrebbero accadere: cioè cose che siano possibili secondo verosimiglianza o necessità…”
L’evoluzione dell’arte: la Grecia classica (4)
Mirone, Discobolo, 455 a.C.
Policleto, Doriforo, 445 a.C.
L’evoluzione dell’arte: Roma (1) • Dal 753 a.C. (fondazione di Roma) fino al 476 d.C. (caduta dell’Impero Romano d’Occidente) • Il cittadino di Roma è ben diverso dal cittadino di Atene: l’uno è soldato e politico, il secondo è molto più interessato alle cose divine. • Per il romano l’arte può distrarre dai doveri civili. • L’arte è narrazione della storia.
L’evoluzione dell’arte: Roma (2)
Patrizio di Torlonia, I sec. a.C.
Statua di Augusto, 8 a.C. ca.
L’evoluzione dell’arte: il Medioevo (1) • XI-XIII secolo d.C. • L'arte medievale è normalmente intesa come una propaggine del cristianesimo, come arte di chiesa. • Gli artisti non tendono a fare cose somiglianti o mirabili, ma vogliono trasmettere ai loro confratelli di fede il contenuto ed il messaggio della storia sacra.
L’evoluzione dell’arte: il Medioevo (2) • Questo implica due novità importanti nel campo dell’arte: 1) Come nel disegno provvidenziale di Dio “il brutto” è ammesso ad esistere quanto “il bello”, così nell’arte anche il mostro e il fantastico possono vivere. 2) L’arte comincia ad essere espressione dei sentimenti e delle emozioni interiori.
L’evoluzione dell’arte: il Medioevo (3)
Bosch, Il giardino delle delizie, 1503
Giotto, Crocifisso, 1209
L’evoluzione dell’arte: il Rinascimento (1) • Quattro-Cinquecento. • È il recupero e la “rinascita” dell’antico. • L’arte classica diventa un punto di riferimento fondamentale per gli artisti, anche se la sensibilità è del tutto nuova, imbevuta com’è della cultura cristiana da un lato e della scienza dall’altro. • L’attenzione va a: - la natura - la storia - ma soprattutto l’UOMO
L’evoluzione dell’arte: il Rinascimento (2) • La bellezza è l’unione di: - proporzione (ossia la rappresentazione della perfezione della forma umana) - prospettiva (ossia la rappresentazione del rapporto dell’uomo con il mondo) • Questi due elementi, uniti alle leggi matematiche, permettono il raggiungimento dell’ideale: l’armonia dei rapporti perfetti.
L’evoluzione dell’arte: il Rinascimento (3) • L’arte non è più attività manuale con cui descrivere ciò che si vede, ma è attività intellettuale che permette la conoscenza delle cose. • L’arte è conoscenza di ciò che la ragione umana costruisce sul fenomeno, non la descrizione del fenomeno in sé.
L’evoluzione dell’arte: il Rinascimento (4)
Piero della Francesca o Luciano Laurana, La città ideale, 1470 (?)
Leonardo da Vinci, L’uomo vitruviano, 1490 ca.
L’evoluzione dell’arte: il Manierismo (1) • Seconda metà del Cinquecento. • Periodo della rivoluzione copernicana. • Lo sgomento che coglie l'uomo nello scoprire di aver perso il centro dell'universo si accompagna al tramonto delle utopie umanistiche e rinascimentali riguardo alla possibilità di edificare un mondo pacifico e armonioso.
L’evoluzione dell’arte: il Manierismo (2) • Comincia a farsi strada l'idea che la Bellezza, anziché equilibrata proporzione, nasca da una sorta di torsione, di tensione inquieta verso qualcosa che sta al di là delle regole matematiche che governano il mondo fisico. • Imitando i modelli della Bellezza classica, i manieristi in realtà ne dissolvono le regole. • La Bellezza classica è percepita come vuota, priva d’anima.
L’evoluzione dell’arte: il Manierismo (3) • L’arte si trasforma in una fuga verso il fantastico. • L’artista crea figure che si muovono all'interno di uno spazio irrazionale e che, in questo modo, lasciano emergere una dimensione onirica o, in termini contemporanei, “surreale”. • L’arte è manifestazione di ciò che si cela dietro la ragione umana.
L’evoluzione dell’arte: il Manierismo (4)
Bronzino, Allegoria con Venere e Cupido, 1543 ca.
Dürer, Melancholia , 1514
L’evoluzione dell’arte: il Barocco (1) • 1600-1750 • Il passaggio dal Manierismo al Barocco non è tanto un mutamento di scuola, quanto un'espressione di questa drammatizzazione della vita, connessa alla ricerca di nuove espressioni della Bellezza: - lo stupefacente - il sorprendente - l'apparentemente sproporzionato.
L’evoluzione dell’arte: il Barocco (2) • La Bellezza è qualcosa al di là del bene e del male. Essa può dire il bello attraverso il brutto, il vero attraverso il falso, la vita attraverso la morte. • Scopo dell’arte è impressionare, commuovere, persuadere. • L’arte è superamento del limite.
L’evoluzione dell’arte: il Barocco (3)
Caravaggio, Deposizione, 1602 ca.
Bernini, Baldacchino, Basilica di S. Pietro a Roma, 1630 ca.
L’evoluzione dell’arte: il Rococò e il Neoclassicismo
(1)
• Settecento • Si apre con il trionfo della monarchia di Luigi XIV e si chiude con la rivoluzione francese (1789). • Sviluppo di due stili: - il Rococò: esasperazione del Barocco (tipico del gusto aristocratico) - il Neoclassicismo: stile severo e rigoroso che richiama le forme antiche (tipico della razionalità della borghesia in ascesa).
L’evoluzione dell’arte: il Rococò e il Neoclassicismo
(2)
• Comincia a sgretolarsi l’idea barocca dell’arte come retorica a fini suggestivi e persuasivi. • All’arte viene riconosciuta una funzione meramente estetica. • L’arte è pura esaltazione della bellezza.
L’evoluzione dell’arte: il Rococò e il Neoclassicismo (3)
Boucher, Madame de Pompadour, 1759
Canova, Amore e Psiche, 1788
L’evoluzione dell’arte: il Romanticismo (1) • Fine XVIII secolo – inizi XIX secolo. • Le caratteristiche principali: - Rapporto uomo - natura: la natura viene letta come l'espressione del divino in terra, l'immanenza dell'assoluto nel mondo sensibile, di cui l'uomo non è che una caduca manifestazione. La natura con la sua bellezza scaturisce nell'uomo sentimenti contrastanti in grado di terrorizzarlo quanto di rasserenarlo. - Ritorno al passato medioevale: vero e proprio tuffo nella fede, con opere che esprimono il bisogno di riconciliare l'uomo con Dio.
L’evoluzione dell’arte: il Romanticismo (2) - Aspirazione all'assoluto e all'infinito: l'essere umano vive in funzione di un infinito processo di automiglioramento dello spirito che immane alla realtà, una perenne tensione verso la perfezione. - Senso di libertà e nazione: una comunità di individui unita nei costumi, tradizioni e religione definisce la nazione.
L’evoluzione dell’arte: il Romanticismo (3) • La Bellezza comincia ad includere tutto ciò che è lontano, magico, sconosciuto, compreso il lugubre, l'irrazionale, il mortuario. • È bello il visionario (Blake), il sublime (Turner), il pittoresco (Constable). • Il bello non è più oggettivo (come il bello classico) ma soggettivo, mutevole. • L’arte è rappresentazione di ciò che è sconosciuto.
L’evoluzione dell’arte: il Romanticismo (4)
Füssli, L’incubo, 1781
Friedrich, Viandante sul mare di nebbia, 1818
L’evoluzione dell’arte: il Realismo (1) • Francia, 1848. • In contrasto con i canoni del linguaggio accademico e con gli eccessi tipicamente romantici, si tenta di cogliere la realtà sociale in un'epoca di profonde trasformazioni. • L’arte è ricerca della verità, una verità concretamente calata nella storia.
L’evoluzione dell’arte: il Realismo (2)
Courbet, Gli spaccapietre, 1849
Millet, L’Angelus, 1858-59
L’evoluzione dell’arte: l’Impressionismo (1) • 1860-1870 • Si bruciano i ponti con il passato e si prepara la via alla ricerca artistica moderna. • Il nome deriva da un quadro di Monet: Impression,
soleil levant. • Caratteristiche: - avversione per l’arte accademica - orientamento realista - preferenza per il paesaggio e la natura morta - lavoro en plein-air: studio delle ombre e dei colori.
L’evoluzione dell’arte: l’Impressionismo (2) • L’intento dell’artista è riprodurre sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comunica nelle varie ore del giorno e in particolari condizioni di luce. • La bellezza è luce, colore e forma. • L’arte è percezione della realtà secondo l’occhio umano.
L’evoluzione dell’arte: l’Impressionismo (3)
Monet, Impressione, 1872
Cezanne, Il Monte Saint-Victoire, 1905
L’evoluzione dell’arte: Verso l’Espressionismo (4)
Gauguin, Il Cristo giallo, 1889
Van Gogh, La terrazza del Caffè, la sera, 1888
L’evoluzione dell’arte: l’Espressionismo (1) • Con i primi anni del Novecento, la tendenza anti-impressionista sviluppata da Van Gogh, Gauiguin e altri si trasforma in vero e proprio movimento artistico. • In Francia i “Fauves” (le bestie), in Germania i “Die Brücke” (il ponte). • Con il termine “Espressionismo” si intende l’arte tedesca dei primi del Novecento.
L’evoluzione dell’arte: l’Espressionismo (2) • Non si tratta più di imprimere la realtà nella coscienza (dall’esterno all’interno), ma di portare fuori il proprio sentire sulla realtà (dall’interno all’esterno). • La Bellezza è il segno incisivo e il colore, che deve servire ad esprimere, non a significare. • L’arte è interpretazione della realtà secondo il sentire umano.
L’evoluzione dell’arte: l’Espressionismo (3)
Munch, L’Urlo, 1893
Kirchner, Marcella, 1910
L’evoluzione dell’arte: le avanguardie (1) • Nel 1917 Marcel Duchamp espone a New York un orinatoio rovesciato col titolo Fontana. • Questo segna una rottura netta con tutte le forme d’arte prima esistite, perché mostra una nuova logica trasgressiva: trasgredisce i criteri artistici propri sia della tradizione classica sia di quella moderna.
L’evoluzione dell’arte: le avanguardie (2) • L'arte non si propone più di fornire un'immagine della Bellezza naturale, né vuole procurare il piacere pacificato della contemplazione di forme armoniche. • L’arte è provocazione.
L’evoluzione dell’arte: le avanguardie (3) • Le modalità utilizzate per provocare sono le più diverse: - le pulsioni dell’inconscio (Surrealismo) - la frammentazione del soggetto (Cubismo) - la velocità (Futurismo) - la negazione della realtà (Astrattismo) - il non-significato (Dadaismo) - il linguaggio del consumismo (Pop-art)
L’evoluzione dell’arte: le avanguardie (4)
Dalì, Sogno causato dal volo di
un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio , 1944
Picasso, Le signorine d’Avignone, 1907
L’evoluzione dell’arte: le avanguardie (5)
Boccioni, Elasticità, 1912
Pollock, Numero 18, 1950
L’evoluzione dell’arte: le avanguardie (6)
Duchamp, Orinatoio (Fontana), 1917
Lichtenstein, Ragazza che annega, 1963
L’evoluzione dell’arte: metamorfosi contemporanee
(1)
• Nel 1969 nasce la Body Art. • Questo evento segna l’inizio di una tendenza che nel corso degli anni si è andata via via sempre più sviluppando e che tende a mettere in primo piano il corpo (in genere quello dell’artista stesso). • In particolare, è l’attacco al corpo ad essere protagonista assoluto (il corpo viene ferito, maltrattato, bruciato, tagliato, dilaniato, etc). • Le più recenti ed estreme espressioni di questa tendenza vedono l’attacco al corpo come una modalità per ottenere (e mostrare) delle vere e proprie metamorfosi di sé (vedi Orlan). • L’arte è passaggio all’atto. Attraverso la ferita. • Verso un realismo borderline?
L’evoluzione dell’arte: metamorfosi contemporanee
Acconci, Marchiature, 1976
(2)
Oppenheim, Posizione di lettura, 1970
L’evoluzione dell’arte: metamorfosi contemporanee
Pane, Latte caldo, 1972
(3)
Pane, Azione sentimentale, 1973
L’evoluzione dell’arte: metamorfosi contemporanee
Nebreda, Autoritratto, 1989
(4)
Nebreda, Autoritratto, 1990
L’evoluzione dell’arte: metamorfosi contemporanee
Opie, Autoritratto, 1993
(5)
Opie, Autoritratto, 1994
L’evoluzione dell’arte: metamorfosi contemporanee
Orlan, Performance-operazione, anni ‘90
(6)
Orlan, Performance-operazione, anni ‘90