Direttore Responsabile Valentina Niccolai VALENTINA NICCOLAI PUBBLICHE RELAZIONI E MARKETING
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PERIODICO DI ATTUALITà. COPIA GRATUITA
2012, dobbiamo contare sulle nostre forze. Ce la faremo!
Chiudiamo il 2011 non meglio di come lo abbiamo iniziato: incertezza del quadro politico, crisi economica globale, tensioni sociali, impoverimento della popolazione con una riduzione dei consumi interni. Vivendo nella campagna senese, per scelta di vita, racconto da cronista quello che mi succede attorno, il mondo della Valdorcia e della Valdichiana senese e aretina, molto legati alla filiera rurale. In questi scenari, ora più che mai, la comunicazione e la promozione diventano strategici come stimolo alla ripresa dei consumi e dei mercati, anzi direi che è proprio il momento di farsi sentire cercando di incontrare le nuove esigenze dei consumatori, ispirando fiducia, riportando in primo piano i bisogni reali partendo da ciò che mettiamo in tavola tutti i giorni.
Spesso in questo giornale raccomandiamo gli acquisti direttamente dai produttori o agli spacci di filiera corta dove tracciabilità, qualità ed economicità sono assicurati. Per i bambini queste visite rappresentano poi un’ istruttiva esperienza sensoriale. Ci piace ricordare che la Dieta Mediterranea, di cui il vino fa parte, è Patrimonio dell’Umanità Unesco: qualità, ricchezza, salubrità per la popolazione mondiale. I ristoranti italiani nel mondo sono oggi i più ricercati, sostituendo la cucina francese. Questa ricchezza è frutto del lavoro umile e faticoso di centinaia di piccoli imprenditori: abbiamo ritenuto con questo giornale, di dare voce soprattutto a loro, piccole realtà d’eccellenza, offrendo una possibilità di aggregazione al fine di ridurre molti costi di comunicazione, organizzazione eventi, promozione. Gli imprenditori devono capire velocemente che da soli è molto più difficile sopravvivere. Continua a pag. 2
“Territorio In Forma” periodico bimestrale Anno II Novembre - Dicembre 2011. Iscr. Tribunale di Siena n° 1 del 28/01/2010. Editore e Direttore Responsabile Valentina Niccolai
[email protected] - Iscrizione - ROC 20029 Stampa: Tipografia Rossi - Sinalunga (Si). Redazione: Loc. Podere Il Casino, 92 53020 - Trequanda (SI) 0577 662007
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redazione
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dietro un piccolo giornale, gratuito al pubblico, un grande lavoro MARKETING, COMUNICAZIONE, GIORNALISMO
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el mio lavoro di giornalista si viaggia molto. Per scelta ho deciso di comunicare un pò da cronista e molto da addetto alle Pubbliche Relazioni la Toscana, la Terra di Siena e di Arezzo. Al ritorno dalle trasferte, quasi giornaliere, mi reco in redazione e telefono, scrivo mail, progetto. Ma la parte più vivace del mio lavoro è quando mi incontro con i colleghi che collaborano con le mie attività. Si tratta di professionisti affermati nel settore che ho scovato dopo lungo cercare, e dopo qualche errore iniziale. Oggi con gioia ve li presento. Fausto Rossi della Tipografia Rossi di Sinalunga, oltre 50 anni nella carta stampata: qui grafici e stampatori impaginano e confezionano il giornale. Andrea felici di www.webdesign.tv: un genio del web, vincitore di alcuni premi del Sole 24 Ore. Diego Ciminaghi, che insieme al carissimo amico Paolo Naldi, mi hanno fornito le foto per Territorio In Forma. I contenuti sono frutto del lavoro continuo come titolare di un’agenzia di Pubbliche Relazioni: un network contatti frutto di 15 anni di lavoro mi permette di registrare gli interventi e le riflessioni dei massimi esperti nel settore di cui mi occupo. Poi non dimentico i professionisti dello Studio Theorema Paolucci che con pazienza mi seguono nei complicati meandri della libera professione. Un riconoscimento importante va a mio marito Carlo che mi segue nelle trasferte, fa da fotografo, montatore, degustatore, correttore di bozze ecc. A lui il mio grazie per il marito e padre meraviglioso che è. Dimenticavo: mi sopporta da 10 anni!
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2012, dobbiamo contare sulle nostre forze. Ce la faremo! ........E del vino in particolare, nel corso di questi mesi, abbiamo parlato come fonte di piacere, di salute (in consumo moderato) di cultura. Se in Italia il consumo è sceso ai 40 litri pro-capite, conto i 60 del 1995, ciò, non è dovuto al fatto che non è di qualità o che nuoce alla salute, ma è dovuto alla campagna di legislazione “anti alcol” che ha ridotto drasticamente i consumi fuori casa, facendo delle stragi del sabato sera “di tutt’una erba un fascio”. Questo con gravissime conseguenze economiche su tutta la filiera. Il 2012 è l’anno in cui dobbiamo contare sulle nostre forze, in attesa di un piano strategico nazionale anche per il settore agroalimentare, primario nella bilancia economica. Ancor più urgente dopo la soppressione dell’ICE, anche se notizie dell’ultimo minuto, dovrebbe essere riaperto, speriamo migliorato. Nell’attesa, non possiamo stare fermi a guardare, sperando in un miracolo, ma occorre lavorare duro, con grande professio
nalità: quanto sarebbe utile che molti venditori di prodotti agroalimentari avessero un approccio sensoriale e umanistico alla materia, utilizzando gli stessi come mezzo di comunicazione e non solo prodotti da vendere. E quale responsabilità per la categoria dei giornalisti, di cui faccio parte, quando comunichiamo i vini solo di certe etichette, “che se non costa non esiste”. Una degustazione intelligente, non può prescindere dal rapporto qualità prezzo. A noi tutti operatori del settore, spetta il dovere assoluto di gestire questo difficile momento economico nella tutela del consumatore, dell’ immenso patrimonio culturale e produttivo, nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio, della biodiversità e delle tradizioni. Il vino e il buon cibo Italiano sono un diritto per tutti, fatto dall’uomo per l’uomo. Un valore da pagare al giusto prezzo. Noi di Territorio In Forma vogliamo farvelo conoscere ancora meglio.
Degustazione di grandi vini senesi al Museo Diocesano di Pienza
Territorio In Forma nell’Enoteca di Via Frattina
Con l’Associazione Nazionale Cuochi Roma, conferenza stampa Enoteca Regionale del Lazio
Fiera Vinitaly
Siena, Congresso NazionaleFisar: con Martelli di Assoenologi e il grande giornalista Rabachino
Banca Mia privati e le aziende-socie che vi aderiscono. Quest’ultime si impegnano a riconoscere uno sconto del 10% ai Soci della banca che richiedono i loro servizi. Dall’elettricista, al macellaio, dal consulente in comunicazione al panificio: la borsa della spesa può essere ulteriormente arricchita con un bello sconto del 10%. Ad oggi hanno aderito circa 100 aziende. Vorrei che i nostri soci utilizzassero maggiormente questa iniziativa che è visibile in «BancaMia” e sul nostro sito www.bccmp.com D: Secondo Lei Bastreghi, quali sono i punti di forza della Banca di Credito cooperativo di Montepulciano in questi tempi difficili? R: A mio avviso, per l’esperienza sul campo in 34 anni di lavoro, la Banca, nonostante lo sviluppo evidenziato per la crescita di tutti i valori (impieghi, raccolta, patrimonio, dipendenti) ha mantenuto sempre la propria identità, quella che la rende “differente”, cercando di valorizzare sempre la relazione, dando importanza al rapporto umano, resa più facile dal radicamento nel territorio, dalla conoscenza diretta dell’interlocutore. Il nostro cliente è il nostro vicino di casa, l’amico “del bar”, il compagno di calcetto…… che vuole suggerimenti e risposte rapide. La visibilità è importante: la banca ha sempre accresciuto la “presenza” nella vita economica e sociale del territorio. Le nostre aziende, vedono cambiare i propri scenari a ritmi tali da imporre pianificazioni quasi giornaliere; la cassa integrazione aumenta; edilizia, legno, manifatturiero stanno soffrendo molto. Montepulciano si salva grazie al turismo legato al Vino Nobile e alla bellezza della città. Possiamo dire con orgoglio, che in tempi di «credit crunch», restrizione del credito, noi siamo la Banca che sul territorio ha erogato di più! D: Quali sono i progetti imminenti in agenda per il 2012? R: Le prospettive economiche non sono rosee. Anche le Banche, come tutte le imprese, stanno attraversando un momento difficile. 5 anni fa la banca ha avuto un “cambio di marcia” raggiungendo risultati molto positivi, l’obiettivo per il 2012 è di proseguire il nostro trend di crescita per poter allargare i nostri spazi operativi e continuare a sostenere il tessuto economico e sociale della nostra zona, che si manifesta non solo con i finanziamenti ma anche con gli interventi promozionali: penso alle sponsorizzazioni nel mondo dell’arte, Al Bravio, al cantiere d’arte, alle gite Sociali, alle Borse di studio, ai contributi per l’iscrizione ai corsi musicali, alla festa del socio ecc. Ecc. Una Banca come la nostra deve rimanere vicina ai clienti in tutte le fasce di età e secondo le diverse esigenze. Da quando studiano all’anzianità. Almeno quando è possibile.
Il Vino Nobile di Montepulciano e la crisi del settore: dove puntare secondo Luca Gattavecchi Senza ostentare ottimismo, credo che in un momento di crisi generale, il Vino Nobile e gli altri vini di Montepulciano stiano ottenendo risultati commerciali di primo piano. I mercati storici, fino ad oggi tempestati di nuove proposte, omologate ai soliti vitigni internazionali, stanno ritornando a cercare quei punti di riferimento classici di cui il nostro vino è perfetto testimone, mentre nuove opportunità si stanno aprendo in quei paesi dove il made in Italy e la nostra ristorazione stanno facendo breccia. Sicuramente ci sono maggiori difficoltà per le piccole aziende che non hanno un adeguato apparato commerciale, ma
l’opportunità di poter raggiungere mercati di tutto il mondo, senza dimenticare la grande ricchezza dei mercati locali incrementati dal crescente turismo, deve indurre tutto il nostro comparto a continuare ad investire sulla qualità totale e la formazione, sulla riconoscibilità dei vini, sulla cura delle nostre aziende e del territorio, continuando quell’azione coordinata e sinergica con chi lo governa.
Magnum di Poggio Alla Sala al Congresso Nazionale Fisar. Premia la Vice Presidente Graziella Cescon
ECONOMIA IN VALDICHIANA
Proseguiamo il nostro percorso alla scoperta del tessuto economico della Valdichiana senese e aretina. Una terra in forte evoluzione come lo è la propria banca simbolo, il Credito Cooperativo di Montepulciano. Chi meglio, al suo interno, Mario Bastreghi, BCC Montepulciano può raccontarci come è cambiato il volto di questa parte di territorio, e quindi della sua banca, se non Mario Bastreghi, Responsabile Corporate e Comunicazione, con i suoi 34 anni di servizio. D:Come è cambiata la Banca, negli ultimi 30 anni, dal punto di vista organizzativo e marketing? R:Direi moltissimo. La cornice normativa è considerevolmente mutata negli anni, molte sono state le riforme che hanno investito il mondo bancario e che hanno avuto un rilevante impatto sull’organizzazione aziendale (privacy, trasparenza, ecc.). La gestione, ai tempi in cui si contavano poche centinaia di clienti, era estremamente essenziale: con 3 firme si apriva un conto corrente e con una stretta di mano si accordava un prestito. L’evoluzione organizzativa e l’aumento delle quote di mercato hanno gradualmente trasformato la “banchina” fino a raggiungere un livello paragonabile a quello delle altre banche. D: Si ricorda la vita nelle prime filiali? R: Certamente: ricordo con soddisfazione, anche se all’inizio fu fonte di ansia e apprensioni, l’apertura della filiale di Torrita, che è sempre stata la più operativa grazie a quell’industrioso spaccato di chiana senese che la circonda. Ricordo la diffidenza con cui si avvicinarono i primi clienti ma anche la soddisfazione di vedere aumentare il loro numero. Ne seguirono altre non meno importanti quali Montepulciano Stazione, Bettolle, seguite più recentemente dall’espansione in terra aretina con le filiali di Foiano, Cesa ed Arezzo. L’esigenza di una maggiore propositività commerciale determinò il potenziamento della “rete di vendita” e si rese necessario, nel 2000, creare «l’area mercato»: una struttura flessibile che supportava le filiali nell’operatività. Questa linea strategica è stata ulteriormente implementata e rivitalizzata negli ultimi 5 anni, con l’avvento dei nuovi vertici amministrativi e direttivi, con la nomina di 2 gestori, uno per le imprese e uno per i privati, e in seguito con l’ inserimento di due capi area (zona senese e zona aretina) per assistere e affiancare più assiduamente la rete commerciale. vista la notevole crescita della banca. D:Si ricorda l’avvento di Banca Mia? R: Il nostro simpatico e utile giornalino, aveva come antenato una semplice lettera notiziario per i Soci. Come periodico articolato, si sviluppò a partire dal 2005 sotto la direzione di Diego Mancuso giornalista esperto del territorio. Le attività della Banca, le sponsorizzazioni, i contributi, la vita sociale, le gite sociali crescevano continuamente. C’era e c’è bisogno di un organo di stampa articolato, vicino alla gente, interattivo e ricco di convenzioni e iniziative utili, come la formula “Socio Per Socio”. D: Anche Territorio In Forma fa parte di questo «club»:Di cosa si tratta? R: Il Socio Per Socio è una sorta di sistema «convenzionato» tra i soci-
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el cuore della splendida Buonconvento, città dalle antiche mura medievali, da non perdere la visita a uno dei più raffinati laboratori di pelletteria senese. Nella produzione interamente fatta a mano potrete trovare: borse, cinture, scarpe, astucci ed altre raffinatezze. www.ladolcevitaweb.com
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economia in valdichiana
In the heart of the beautiful Buonconvento, city of the old medieval walls, do not miss a visit to one of the most charming leather workshops of Siena: handmade leather goods: bags, shoes, belts, bags travel cases
Bene il 2011: Cantina Viticoltori Senesi Aretini Presidente Angiolo Del Dottore, un bilancio per l’anno 2011: Un anno molto intenso: dopo il rinnovo delle tecnologie, l’ammodernamento delle strutture esistenti e l’acquisto di vasi vinari moderni effettuati negli anni precedenti, i nostri sforzi, negli ultimi tempi, si sono incentrati soprattutto nel comparto commerciale. Abbiamo intensificato la nostra azione in Italia ma anche sull’estero, rafforzando la nostra struttura interna ed esterna che ci permette di curare maggiormente le pubbliche relazioni consentendo alla Cantina Viticoltori Senesi Aretini di esserci sempre. I tempi, come sappiamo, non sono facili per l’economia in generale e per quella Agricola in particolare, ciononostante non demordiamo e non lasciamo niente di intentato. Quali gli Eventi principali? Abbiamo avuto una bella visibilità al Vinitaly, abbiamo partecipato per la prima volta al Vinexpo all’interno del Consorzio Chianti, siamo stati presenti anche al Tuscany Wine di Arezzo e ad altri svariati work shop mirati all’incontro con buyers stranieri. In tutte queste occasioni abbiamo cercato di rappresentare al meglio questo splendido territorio e i vini dei nostri soci.
Quali i principali commenti ai vini? I nostri vini piacciono: sono vini puliti, equilibrati, ricchi di profumi e fortemente territoriali. I nostri soci hanno migliorato notevolmente la qualità delle uve conferite; una qualità superiore rispetto al passato che ha consentito alla nostra enologa d.ssa Mery Ferrara di trarne giovamento nella vinificazione. Non dimenticherei poi l’eccellente rapporto qualità/prezzo dei nostri prodotti: questi sono i principali commenti che mi vengono in mente. Molto apprezzate anche le etichette che abbiamo rinnovato un anno fa. Progetti imminenti? Il primo obiettivo è quello dell’abbattimento di alcuni costi della produzione, poi il perseguimento di una migliore qualità del prodotto non deve mai venire meno, ed inoltre alle ristrutturazioni già portate a compimento deve fare seguito una completa rivisitazione dei processi di imbottigliamento e di stoccaggio.
l’Officina di
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ontalcino 564 metri sul livello del mare e un simbolo: Montalcino 564, l’idea di Massimo Gorelli che dal 1994 accoglie i più raffinati turisti nella città del Brunello. Montalcino 564 non è solo uno shop dell’artigianato di lusso ma anche una filosofia. Il suo negozio, un tempio del made in Italy: canapa, lino, cashmere e lana grezza per tessuti, calde coperte e raffinate pashmine. Oggi anche L’Officina di Montalcino 564 vi aspetta con idee abbigliamento e accessori unici.
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ontalcino 564 meters above sea level and a symbol: Montalcino 564, the idea of Massimo Gorelli who, since 1994, welcomes tourists in the Brunello’s city. His shop, is a temple of Made in Italy: hemp, linen, cashmere and wool fabrics for rough, warm blankets and fine pashminas. Today even the Officina di Montalcino 564 welcomes you with accessories and unique ideas. www.montalcino564.it
Panettone Ticci al Brunello di Montalcino
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rande attesa sulle tavole senesi e di centinaia di appassionati in tutto il mondo per l’arrivo del Panettone al Brunello Ticci, dolce ideato e prodotto a Torrenieri dalla pregiata Pasticceria Ticci. “Ogni anno la produzione del nostro Panettone al Brunello cresce e si rinnova. Manteniamo la ricetta tradizionale Ticci, ma usando sempre Vino Brunello di Montalcino, di diverse annate e di differenti cantine, il panettone non è mai lo stesso. Poi, quando inizia la
produzione, il profumo inebriante di questo vino, che permea l’impasto del panettone, si diffonde per tutto il locale con immenso piacere dei nostri clienti. E’ il Territorio senese, di Montalcino in particolare che si respira e si degusta nei nostri dolci. Prenotate per il vostro bar, ristorante, gastronomia il Panettone Ticci:prepariamo etichetta e prodotto personalizzato per le vostre aziende. Affrettatevi!”
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Da oltre 50 anni il Mobilificio Nenci vive con voi nelle vostre case. Oggi arrediamo le case delle seconde generazioni di clienti. Siamo un simbolo di qualità, serietà commerciale e affidabilità nel tempo. Non abbiamo mai tradito le aspettative della nostra clientela, che ritorna dopo anni per arredare le case di figli e nipoti.
Cosa c’è di più bello di un divano COMODO? Meglio ancora se è bello e arricchisce il salotto, l’angolo della convivialità. In questo il Mobilificio Nenci non si accontenta ma arreda le case dei propri clienti solo con pezzi unici delle migliori marche: DANTI DIVANI, DOIMO SOFAS, MAX DIVANI, CANTIERO E PESCAROLLO per i vostri saloni, studi professionali, locali eleganti.
Sopralluogo gratuito nelle vostre case, colori e modelli personalizzati secondo le vostre esigenze. Risolviamo con professionalità e creatività tutte le richieste, ispirandoci al vostro gusto e al design di tendenza.
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“Avresti voglia di rinnovare il tuo salotto,, senza spendere un capitale ma che duri nel tempo?” Passa da Nenci. Rino, Paola, Adriana e Barbara vi aspettano. Fidatevi di chi, questo mestiere, lo fa da più di 50 anni!
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Raffaele Porceddu apre il suo cuore a Territorio In Forma Raffaele
Porceddu,
Come dirigi questo ristorante che vanta, secondo i sondaggi presso i clienti, ben il 95% di gradimento? Ogni buon direttore deve avere uno staff migliore di lui! Questa sala ristorante accoglie circa 75.000 persone l’anno; intorno a me si muovono ben 18 Sommelier diplomati che gestiscono una carta dei vini con circa 650 etichette. Il target è di altissimo livello e abitudinario. Oltre ad essere un abile direttore di sala, ho l’importantissimo compito di fidelizzare la clientela, proveniente da tutto il mondo, ricordandomi, per quanto umanamente possibile le preferenze di ognuno. Sbagliare può costare molto caro all’immagine dell’Hotel. Quindi niente dieta all’Adler terme? Non esattamente. Noi abbiamo un programma detox, remise en forme che parte dall’alimentazione. Ma ormai, grazie al ristorante dalla cucina tipicamente Toscana, abbiamo la reputazione di tempio del gusto oltre che del relax. E la Sardegna nel piatto? Qualcosa c’è: succulenti piatti di maialino e gnocchetti sardi. Oltre che uno speciale ringraziamento alla terra che mi ha partorito, lavorano con me in sala, sette ragazzi sardi. Contaminazioni alto atesine?A pensarci bene nessuna. Raffaele, quale piatto hai preparato per Territorio In Forma? “Pici Toscani al Ragù di Chianina conditi con olio della Valdorica. L’abbinamento, l’Orcia Doc Sesterzo dell’az. Poggio Grande di Luca Zamperini, piccolo produttore di grandi eccellenze valdorciane. Il vino, Sangiovese in purezza, presenta un’ ottima struttura, calore non eccessivo e alcolicità adeguata. Ho scelto questo vino perchè fortemente rappresentativo della Val d’Orcia in cui è prodotto. Ben si addice alla filosofia di Territorio In Forma”.
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RISTORAZIONE IN FORMA
37 anni, Maître del ristorante dell’Adler Terme di Bagno Vignoni. Diplomato alla scola alberghiera di Monte Ortobene di Nuoro, cravattino d’oro AMIRA con la speciale presentazione di grandi professionisti quali Ivo Grossi e Alessio Mazzieri. Raffaele, come si arriva ad essere Maître dell’ Adler? Dopo studi e una lunga gavetta: la mia è iniziata in un umile ristorante pizzeria della Sig.ra Paolina Soi, in Sardegna. La grande preparazione deriva però da esperienze internazionali in location di charme in Svizzera, Germania, Inghilterra. Dall’estero ho appreso il grande rigore e il senso di disciplina proprio dei paesi calvinisti e anglosassoni in genere. Niente a che fare con la grande creatività italiana che ho sperimentato nelle mie esperienze nei ricevimenti organizzati per il Four Seasons di Milano, il Royal Carlton di Bologna o l’Hotel Abidoru in Costa Smeralda. Disciplina e creatività ti hanno sempre attratto? Da Sardo e Toscano di adozione ho subito entrambe le influenze. E il mio approccio all’Adler in Val d’Orcia, di proprietà Svizzera ma fortemente territoriale, rappresenta una scelta ben ponderata e fonte di orgoglio: la direzione di Anton Pickler mi ha voluto qui nel 2007, dopo una durissima selezione in 4 step. Forse, il rigore appreso all’estero mi ha premiato.
Nicola Masiello presenta la nuova FISAR Siena, Hotel Garden, www.fisar.com
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Autunno in Valdichiana Venerdì 25 Novembre 2011 Ore 20,30 Ristorante Betulia, Bettolle Serata di alta gastronomia con importanti vini territoriali Cultura, aneddoti, tradizioni nostrane raccontati da Nicola Masiello e da Valentina Niccolai direttore di Territorio In Forma € 25,00 a persona Prenotazioni: Territorio In Forma Valentina Niccolai - 330 315799
[email protected] Ristorante Betulia Via Vittorio Veneto, 19 Bettolle Tel. 0577 624131
icola Masiello, neo Presidente FISAR apre le porte di Siena, e direi il cuore, a centinaia di Sommelier venuti da tutta Italia per il Congresso Nazionale. La cornice lo splendido Hotel Garden. Bravi gli organizzatori; Fisar Valdelsa guidata da Franco Aiazzi e Fisar Valdichiana diretta da Emma Lami coadiuvata nell’evento da Franco Rossi e dalla moglie Tina. Nell’occasione sono stati presentati i nuovi libri dei corsi, sapientemente raccontati dal grande scrittore enogastronomico Andrea Zanfi, i nuovi master di specializzazione ecc. Luca Canapicchi, nuovo Sommelier dell’anno. Presente ai lavori il Dott. Martelli di Assoenologi eletto Sommelier Onorario Fisar. Eccellente l’accoglienza dell’Hotel Garden dalla banchettistica al congressuale. Il saluto del Presidente Nicola Masiello: “Sono estremamente orgoglioso della riuscita di questo Congresso, di nuovo a Siena dopo molti anni. Non manca la professionalità, l’energia, e la voglia di fare bene: uniti si vince!”
SIENA
TERRITORIO: LA VALDORCIA
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S.Giovanni d’Asso Buonconvento
S.R. 2 CASSIA
Torrenieri
SenaSolare svolge la sua attività nello specifico settore delle energie
solari e del risparmio energetico, collocandosi in una posizione di grande interesse rispetto alle problematiche della salvaguardia ambientale e dello sviluppo delle energie rinnovabili. L’energia solare, rispetto a tutte le altre fonti energetiche attualmente utilizzate, ha il grande vantaggio, una volta realizzati gli impianti, di essere disponibile in forma assolutamente gratuita e di richiedere interventi di manutenzione minimi. In molti casi i costi dell’investimento si ammortizzano nel giro di pochi anni, mentre gli impianti continuano a produrre elettricità e calore per qualche decennio. Le utilizzazioni dell’energia solare possono riguardare la produzione di elettricità e calore per una infinita’ di usi. Si possono fare alcuni esempi di interesse generale: - abitazioni singole e condomini - edifici adibiti a servizi pubblici, scolastici e sanitari - edifici amministrativi, artigianali e commerciali; - strutture ricettive (alberghi, agriturismi, ecc.) - impianti sportivi (spogliatoi, piscine, ecc) - stabilimenti industriali (sia per l’elettricità che per il calore di processo) - allevamenti e lavorazioni agroalimentari, - pompe fotovoltaiche in siti non serviti dalla rete elettrica, - pali di illuminazione, lampade da giardino e segnapercorsi fotovoltaici, - lampade cimiteriali a led a corrente continua (fotovoltaica) o alternata.
S.Quirico d’Orcia Montalcino S.R. 2 CASSIA
Bagno Vignoni Castiglione d’Orcia
Sant’Antimo
Campiglia d’Orcia
Consulenza e preventivi gratuiti Sena Sistemi Solari s.r.l. • Via Vittorio Zani, 29 • SIENA Tel. 0577 530129 • Fax 0577 49852 • Cell. 335 6564201
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Abbadia San Salvatore
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Nel centro storico di Montalcino, si raccomanda una sosta all’enoteca Il Leccio: un salotto per chi desidera degustare un buon Brunello. Notevole la collezione di cioccolate. Merita una foto la splendida macchina da caffé in rame.
A Pienza, località Gallina, si trova uno dei più interessanti spacci di filiera corta: ideale per privati, agriturismi e chiunque abbia necessità di acquistare prodotti autoctoni a prezzi di convenienza. www.bottegadegliagricoltori.it
Monte Amiata
E ENZ FIR
Trequanda
Lasciata la Valdichiana, in direzione Montalcino, merita una sosta il borgo di Trequanda, famosa per la terracotta, grandi vini a base Sangiovese e l’Olio Extra vergine di Oliva tra i migliori delle Terre Senesi. E’ possibile fare acquisti interessanti presso le varie aziende: di domenica, è aperta anche la Filiera Corta a Castelmuzio www.filieracortacastelmuzio.it Grande estimatore dell’olio trequandino Gerard Depardieu che pubblicamente, via web, dichiara durante l’ultima festa dell’olio: “A Trequanda si trova l’olio migliore del mondo. Mi mancate molto. Tornerò presto a ricevere il vostro prestigioso premio Oliva d’ Oro. Grazie Trequanda.”
VALDICHIANA
Montepulciano Pienza
A1 Monticchiello Chianciano Terme
Turismo, tempo di bilanci
Turismo in Valdorcia, Valdichiana e Maremma: un resoconto interessante dalla famosa guida turistica FERNANDA BISERNI. Fernanda, come si chiude il 2011? Il turismo quest’anno é andato meglio. La crisi ha inciso abbastanza sulla lunghezza della Sarteano vacanza e sul tipo di vacanza ma si sono visti Contignano più turisti dell’anno passato di sicuro. Unico problema è che per quel che riguarda i servizi “accessori” tipo guida si è verificato un calo sul nostro territorio. Finché si parla di città storiche come Siena e Firenze non si pone granché il problema ma di sicuro quando si vanno a toccare zone come l’Amiata e anche la Maremma ci sarebbe bisogno di una maggiore attenzione da parte delle nostre istituzioni per spingere e sponsorizzare il territorio. Come lanciarle, facci un esempio? Vi è ben poca pubblicità al riguardo e poca attenzione per zone che invece hanno una potenzialità molto alta. Io credo che queste siano le nuove “terre” Radicofani da scoprire e presentare al pubblico ma senza una seria campagna di marketing e una educazione al turismo non vi è gran futuro. Molte strutture infatti sono inadeguate e non offrono un servizio che invece i clienti e specialmente San Casciano dei Bagni quelli stranieri si aspettano. Di sicuro la genuinità e la qualità dei prodotti sono un vantaggio per “vendere” il prodotto ma senza professionalità non si va da nessuna parte. Parlo anche di professionalità tra gli interlocutori stessi del turismo che spesso nei piccoli centri peccano di collaborazione. Istituzioni e privati: quali responsabilità? Le istituzioni non aiutano e non avendo i fondi hanno sempre meno possibilità di farlo; non hanno iniziative valide che portino avanti la cultura e l’unicità del luogo che sponsorizzano. I privati dall’altro lato non credo si sentano così appoggiati proprio per mancanza di iniziative valide. Fare sinergie è la soluzione a tanti problemi. C’ è bisogno di prodotti nuovi? Al di là di questo ci sono dei grandi prodotti tipo il Montecucco che ha riscosso negli ultimi anni un enorme successo. Da abbinare a questo grande vino possiamo mettere l’olio che è di altissima qualità, vedi il Produttore Franci che avuto per anni il premio come migliore olio del mondo. Ci sono artigiani e produttori che seguono un percorso lavorativo che offre un’alta qualità che non ha rivali in nessun altro luogo. Questo dovrebbe essere sempre più la nostra bandiera. Essere Guida Turistica oggi? Relativamente al lavoro di guida credo che anni fa fosse molto più semplice trovare nuovi “itinerari” e posti inesplorati...oggi il tutto è diventato ormai quasi routine e le guide devono competere con la concorrenza che è sempre più alta e purtroppo a volte sleale. Una ricca offerta concorrenziale offre una spinta in più per migliorarsi, per cercare di lavorare più professionalmente possibile ma tutto ciò deve seguire delle regole e un’ etica che spesso non viene rispettata nel settore del turismo. In un certo senso è diventato troppo facile fare la guida e ciò a scapito della qualità. Vedi Firenze che credo abbia raggiunto la cifra di circa 3000 guide per una richiesta del mercato che non ha avuto la stessa crescita proporzionale. CHIUSI CHIANCIANO TERME
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S.R. 2 CASSIA
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Gerard Depardieu: A Trequanda l’olio migliore del mondo!
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TECNOLOGIE NEL VINO
sommelier IN FORMA
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Intervista ad Alessandro Scorsone, Sommelier del Primo Ministro, al Tuscany Wine Appartenente ai ruoli della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1991 in servizio presso Palazzo Chigi. Dal 1993 è assegnato all’Appartamento Presidenziale in qualità di responsabile della gestione degli eventi conviviali ufficiali e non, che hanno luogo nella Residenza di Stato. Addetto all’accoglienza delle Alte Autorità e degli Illustri ospiti del Presidente del Consiglio ricevuti nella residenza. E’ inoltre addetto ad assicurare assistenza alla persona del Presidente, adoperandosi quotidianamente affinché venga tutelato il Suo operato e la Sua privacy. Tale assistenza viene rivolta anche alla Consorte qualora l’Alta autorità risieda a Palazzo Chigi. Con questo incarico partecipa a numerosi viaggi in Italia e all’estero quale componente della Delegazione Italiana della Presidenza del Consiglio. Viene chiamato anche , in qualità di consulente, dai vari Ministri per la cura e l’organizzazione degli eventi conviviali. Per meglio rispondere alle esigenze della buona ospitalità si diploma come Sommelier arricchendo lo studio con il Master in analisi sensoriale, Sommelier dell’Olio, nonché consulente per la ristorazione . Partecipa quotidianamente dal 2004, in qualità di esperto tecnico scientifico, alla trasmissione “La Prova del Cuoco “ condotta da Antonella Clerici su Rai 1. Il 15 giugno 2008 è stato insignito del Premio Internazionale del Vino 2008 come Miglior Sommelier Italiano. Dal 2009, ha assunto la carica di Brand Manager per la Società Fonteitalia. Di ritorno da una grande degustazione a Parigi, Scorsone riporta un commento su dove stanno andando i vini Francesi. Un mercato più avanti di quello italiano che sta scommettendo sui “Vini naturali”. In effetti, le ultime visite parigine, in occasione della presentazione di Acqua Filette sul mercato francese, hanno messo in risalto alcune referenze nelle carte dei vini dei Ristoranti visitati, che fanno comprendere il nuovo corso del vino sul mercato. Le scelte di Vini Naturali , Biologici e Biodinamici, sembrano essere, almeno in questo momento, le scelte più evolute…forse per dare un segnale nuovo al mondo del vino sempre più globalizzato…o forse, in considerazione della voglia delle persone di essere stupite, appaiono come i più stimolanti e meno inclini alle piacionerie… Perchè a Scorsone piacciono i vini naturali? Ad Alessandro Sommelier piacciono i vini che fanno Emozionare… poco importa che siano Naturali o Bio, la cosa più importante rimane l’Anima del vino…ecco, quella non deve tradire…deve essere sempre
pronta a mostrarsi nel calice…in modo tale che tutta la filosofia del produttore possa essere messa in risalto… E’ questa la nuova passione di Alessandro Scorsone, mosso dal desiderio di esplorare e comunicare cose nuove? Non si tratta di nuove passioni…ma di umiltà…nella ricerca..nell’ascolto delle storie degli uomini e delle donne che fanno vino….nel comprendere, ancora con l’approccio fanciullesco, che il vino deve essere interpretato come frutto dell’interazione fra la terra e l’uomo…solo così il mondo del vino continuerà a creare interessi sempre nuovi e stimolanti…come stringere le mani ai produttori che si sentono orgogliosamente viticoltori per passione…poi, magari, non faranno il miglior vino del mondo…ma sarà la loro personale interpretazione…e su quella dovremo fare i conti…insieme attorno ad un tavolo…con un calice e il cuore in mano… Lungi da Scorsone il rinnegare i vini convenzionali che lo hanno reso, e viceversa, famoso in tutto il mondo. un commento. Non rinnego nulla..anzi…dico solo che oggi in Italia siamo davvero fortunati…ci sono talmente tanti controlli da parte degli enti preposti che sicuramente beviamo solo Vini di Qualità…ma questo non vuol dire che il gusto sia ormai globalizzato…il vero momento da condividere rimane il calice…che aiuta spesso a fare dei viaggi meravigliosi in luoghi impensati…un calice aiuta anche a conoscere la geografia…a ricercare luoghi fuori dai circuiti modaioli..e spesso, grazie a questi viaggi, si incontrano le Emozioni delle cucine tipiche che sposano idealmente le produzioni di vini locali….e se anche l’abbinamento che troviamo non risultasse perfetto, godiamoci il calice e il piatto…e continuiamo a sognare… Un commento sul Tuscany Wine con le importanti degustazioni da lui condotte Mi è piaciuta moltissimo la manifestazione…seria e serena…con interessanti prodotti in degustazione e una gestione delle presenze che ha permesso a tutti di poter godere dell’incontro con i vari produttori che, con i loro racconti della terra e del vino, hanno condiviso la parte più bella e nobile del vino… Alla fine, anche rischiando di esser ripetitivi, il consiglio rimane sempre lo stesso..continuiamo a bere il vino con il cuore, godiamo i bei momenti che un sano calice è capace di ritagliare e lasciamo da parte i tanti inutili preconcetti legati a questo splendido e magico mondo enogastronomico.
E se il vino sa di tappo? incontro con Angiolo Barneschi di Colombin, a Tuscany Wine Quali sono i pregi e difetti dei tappi in sughero naturale? I pregi dei tappi in sughero naturale sono molti essendo costruiti con un materiale naturale, elastico, impermeabile all’aria e all’acqua, biodegradabile e per nulla tossico, si adatta benissimo al collo della bottiglia, essendo un sigillante perfetto in quanto le sue cellule microscopiche si incollano come ventose al vetro. Un vino di qualità è legato all’uso di un tappo di qualità in sughero naturale e quindi il pregio più grande che ha è quello di mantenere nei tempi stabiliti quell’ossidazione minima che è tanto importante per una buona e uniformeevoluzione del vino imbottigliato. I difetti che riscontriamo sono: quando troviamo tappi con sapore/odore di tappo (TCA ), tappi che non hanno tenuta e quindi bottiglie che hanno perso il contenuto, residui di perossidi dovuti al trattamento di lavaggio responsabili dell’ossidazione precoce nei vini, tappi che si rompono facilmente in fase di stappatura, difficoltà d’estrazione dovuta a una non corretta lubrificazione e altri difetti dati da plance di sughero poco stagionate o di scarsa qualità. Come si ottiene un tappo di qualità e come si riconosce? Un tappo di qualità si ottiene da plance di sughero di ottima qualità ad
alta densità con una buona stagionatura poiché da essa dipende il mantenimento nei tempi stabiliti ma soprattutto in modo uniforme la qualità del prodotto imbottigliato, soltanto dopo la fase di stappatura e dopo l’assaggio ( circa sei bottiglie dello stesso vino) si può riconosce se i tappi utilizzati erano di ottima qualità. Quali sono le alternative al tappo di sughero e per quali vini li consiglierebbe? Le alternative ci sono, le troviamo sul mercato, i produttori le conoscono ma secondo il mio punto di vista non esistono alternative migliori al tappo di sughero ma se proprio vogliamo insistere, li consiglierei solo per vini di bassa fascia o pronto consumo. Bottiglie difettose, ma è sempre colpa del tappo? La risposta si trova già nella sua domanda, la colpa è del prodotto difettoso. I problemi che riguardano le bottiglie, i più conosciuti sono: colli storti, diametri interni non corretti e colli svasati, in questi casi è il cliente che deve decidere se utilizzare queste bottiglie perché un tappo di sughero naturale se utilizzato correttamente garantisce la tenuta.
Parquet e creatività ad Arezzo dal 1965.
Artigiani altamente specializzati hanno arredato prestigiose location per clienti importanti. Oggi c’è anche Legno DiVino, la collezione di tappeti, pavimenti in legno e oggetti di arredo realizzati con le doghe di rovere delle botti e barrique dismesse dalle cantine. I colori delle vinacce, il moro delle tostature, i segni dell’usura del tempo conferiscono agli ambienti quel calore e quell’emozione che solo i grandi vini dell’enologia Italiana sanno dare. www.ideeparquet.it tel: 0575 22456
“Tuscany Wine si chiude con un bilancio estremamente positivo sotto tutti i punti di vista – commenta Raul Barbieri, Direttore di Arezzo Fiere e Congressi – buona la risposta di pubblico, grande attenzione da parte dei media ma, soprattutto, abbiamo offerto un’ottima opportunità di business alle aziende presenti che hanno potuto sviluppare dei contatti importanti con i buyer di tanti mercati internazionali”. Per me che ho lavorato direttamente con Fiere Verona, portare il marchio Vinitaly ad Arezzo è stato un grosso successo. Il mio lavoro presso Fiere Arezzo è quello di far emergere questo polo congressuale e fieristico nel panorama estremamente ricco di manifestazioni in Toscana. Il percorso è arduo. Per il vino
Cristiano Cini e Silvano Grifoni
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abbiamo il Tuscany Wine e per il turismo vantiamo l'AgrieTour studiato specificamente per il cliente agriturismo: gli offriamo Workshop, Convegni, Forniture, Fattorie Didattiche ed Energie Rinnovabili in agricoltura. Come ex direttore commerciale di Vicenza Oro punto ovviamente con grande ambizione sulla Fiera Orafa: l'obiettivo è quello di migliorarla ulteriormente contribuendo al comparto aretino in modo incisivo."
Sergio Sacchetti e Sandra Bianconi
Luca Scortecci di Tenuta La Pineta
Valentina Cellesi di Tenuta Casteani
MARKETING AREZZO FIERE
Vicenza Oro, Fiere Verona e oggi Arezzo Fiere: i progetti di Raul Barbieri
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Matrimonio, ricevimento che passione!
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Iniziamo una rubrica dedicata ai matrimoni con una interprete d’eccezione: Manuela Capecchi Lodovichi, ristoratrice, albergatrice e moglie di Roberto Lodovichi, firma aretina dei più prestigiosi banchetti in Valdichiana, www.lodovichiristorazione.it Stile del matrimonio e della coppia:quale connubio? Normalmente una coppia ben consolidata si rispecchia nel proprio stile e di conseguenza organizza il proprio ricevimento a sua immagine e somiglianza.E proprio per questo nel tempo é nata l’esigenza di ricercare aziende di banqueting e di affidare al wedding planner l’organizzazione del proprio ricevimento. E così si riesce a diversificare l’offerta,proprio perché ogni coppia e’ diversa dall’altra.E di conseguenza almeno per quel giorno lo stile dovrebbe essere comune. Meglio fidarsi di aziende di provata esperienza o vale tentare? E’ importante aver fiducia nella persona e nell’azienda che organizza il proprio ricevimento.Ovviamente un’ azienda che opera da tanto nel campo della banchettistica,é abituata a risolvere i più svariati problemi che l’organizzazione di un ricevimento (soprattutto nelle abitazioni private)può improvvisamente presentare (black out elettrico,.....)Ciò non vuol dire che una azienda nuova non può essere un’azienda che nell’arco del tempo possa far risuonare il proprio nome. Risparmiare affidandoci a sconosciti: quanto si rischia? E’ vero il detto “Chi più spende,meno spende”.E’ giusto verificare che l’offerta sia equa con il mercato e soprattutto con la professionalità e serietà del mercato,ma é anche giusto eventualmente organizzare un ricevimento più piccolo ,ma dove la qualità sia alla base del servizio. Quali le competenze del vostro mestiere? Cast. Fibocchi Organizzare un ricevimento non é semplice cosa. Si devono conoscere bene i luoghi che si propongono ad una coppia, i servizi offerti dalla location (pargheggi,servizi igienici,impianti elettrici, attrezzature presenti nella villa.....)per potersi permettere poi di studiare con i futuri sposi la miglior soluzione del menù. Chi organizza A1 il ricevimento deve anche conoscere molto bene la stagionalità dei prodotti, avere in mente già la composizione dei piatti sia nei colori che nei sapori e nelle consistenze. E soprattutto, per quanto riguarda l’allestimento,un forte senso estetico. Senza dimenticarsi poi che fare ricevimenti é offrire un gran bel servizio,fatto dal rispetto dei tempi a tavola ed anche dalla scelta di ottime etichette . Civitella in E’ gusto provare la cucina prima della scelta? Valdichiana Non sono molto d’accordo sulla prova della cucina. Perché un ricevimento, non si riesce a riproporre in un tavolo da due o da sei persone. Innanzitutto é impossibile far degustare la parte aperitivo poiché solo con quello avremmo già saziato i nostri sposi. Poi é diversa l’atmosfera, l’emozione ed anche la location.E talvolta sono pure improponibili i secondi piatti.Un gran pezzo di vitellone tagliato a vista dagli chef Monte S.Savino SIENA é molto diverso dalla fetta di carne mono porzione viene servita dalla cucina del M ristorante.E la torta sicuramente non rende. A1 Il menù che va di moda? Il menù giusto e che va di moda é quello che rispetta la qualità del prodotto,nella Lucignano Foia sua stagionalità,nella presentazione e nel gusto.E per fare questo bisogna conosce- Rapolano re molto bene i nostri prodotti del Territorio se non conosci quelli difficilmente Terme RACC. SI-PG puoi riuscire a selezionare buoni prodotti internazionali. La mise en place quanto incide sul costo del banchetto? B La mise en place, può incidere o meno nel costo del ricevimento.La no La mise en place, può incidere o meno sul costo del ricevimento.La nostra Asciano azienda,offre già un’allestimento curato ai nostri sposi. Si può scegliere quindi di Sinalunga non spendere nulla in più rispetto alla nostra offerta o sbizzarrirsi a più non posso spendendo talvolta anche 20.00 euro in più a testa o anche cifre.
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MATRMONIO IN FORMA
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VALDARNO
AREZZO
MONTE S.SAVINO
VALDICHIANA
Torrita di Siena
Fotografo di bellissimi matrimoni: A Sinalunga Diego Ciminaghi ci suggerisce le mosse per non sbagliare 1) Affidarsi a professionisti non a fotografi amatoriali: si vede la differenza. 2) Visitare 2 o 3 fotografi prima di scegliere 3)Verificare su internet la professionalità della persona 4) Prenotare almeno 1 anno prima 5) Tradizionale o di tendenza: l’importante è rispettare lo stile della coppia.
www.ciminaghipress.com
Montepulciano S.R. 2 CASSIA
Chianciano T. V
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S.R. 2 CASSIA
San Casciano dei Bagni
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Gusto Angiolino Berti
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Incontriamo Angiolino Berti, un ever green della Valdichiana, titolare del Ristorante Opera e dell’hotel Il Cacciatore. Realtà consolidate che oggi lasciano il passo ad una nuova sfida: La Bottega del Gusto, una collezione unica al mondo di marmellate secondo ricette tradizionali della Valdichiana e non. Cosa ha spinto un uomo ormai affermato a raccogliere l’ennesima sfida? “La mia attività nasce da una grande passione per la cucina. Da 40 anni accolgo viaggiatori da tutto il mondo nel mio ristorante: un continuo impatto emozionale. Ma proprio per questo, voglio emozionarli ancora di più, addolcirli con le mie marmellate. Ho avuto l’onore di assaggiarle, e spiccano per la loro naturalità. “”Il mio lavoro è unicamente artigianale. Seleziono da solo la migliore frutta del territorio e la cucino con sistemi inte-
ramente naturali e ricette tradizionali, magari rivisitate da me. Le mie marmellate sono salubri prima di tutto e buone da sedurre i palati più esigenti.” Oggi la tua collezione vanta oltre 200 pezzi: qual è il tuo preferito? “Difficile da dirsi. Parlo volentieri della creazione ispirata a Napoleone Bonaparte. Secondo dati storici, Giuseppina la consorte, per dare un erede al marito faceva preparare dagli inservienti, sia al mattino che a sera, un riso raro, afrodisiaco e portatore di longevità, proibito per il popolo: il Riso Venere. Lo sforzo si rivelò inutile, ma Napoleone, ripudiata la moglie, non fece altrettanto con quel prezioso riso: anzi, lo faceva cucinare in tutte le pietanze, persino nelle marmellate che tanto amava. Con il tempo si è anche scoperto la predilezione del generale per il cioccolato. Per questo ho creato due marmellate: “Mela e Riso Venere” e “Mela e Riso Cacao”: Provatele!
Arezzo
La Comunicazione del settore enologico in Toscana: il caso di Cantine Ravazzi.
Cast. Fiorentino
Marciano
ano d. Chiana
Cortona
Bettolle RACC. SI-PG
Passignano sul Trasimeno
Tuoro sul Trasimeno
PERUGIA
LAGO TRASIMENO
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Castiglione del Lago
CHIUSI CHIANCIANO TERME
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Chiusi
Le Cantine Ravazzi sono state oggetto di una tesi discussa all’Università di Siena da Tommaso Romani. Nella Tesi si spiega bene la storia dell’azienda e il suo sviluppo nel marchio Chianti con particolare attenzione alle strategie di comunicazione e di marketing. Della newsletter Ravazzi si scrive: “Qualsiasi sia la dimensione dell’impresa, la gestione della documentazione necessaria per realizzarla, la newsletter aziendale riveste un ruolo rilevante nel flusso della comunicazione: comporta la ricognizione e l’aggiornamento di quanto già disponibile negli archivi redazionali. Le moderne soluzioni offerte dalle tecnologie on line non possono che stimolare una sempre più ricca e puntuale attività di comunicazione: la newsletter aziendale, per questo motivo, diventa uno strumento di marketing che porta in sé elementi di freschezza e di puntualità operativa”. www.ravazzi.it
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laBottega
La Grande Passione di Napoleone interpretata da Angiolino Berti
marketing
DONNE IN FORMA
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Rachele dei Baustelle, si racconta a Territorio In Forma Sonorizzare il regno animale: un ritorno alla naturalità. Come nel vino, l’Europa all’avanguardia, rigetta i vini convenzionali per quelli naturali. E voi, cavalcate quest’onda di naturalità?
Non me ne intendo molto di vini, anche se lo so, dovrei! In questo, mi affido alla sapienza dei maschi del gruppo che sono molto preparati. A me comunque piace molto ed appoggio questa predilezione verso un sapore più naturale, genuino e non artificioso. Anche nella musica.
Come cantanti autoctoni, cosa portate di Montepulciano nella vostra musica?
Montepulciano ha cresciuto tutti e poi ci ha fatto incontrare, ci ha formati, nel bene e nel male.
Non so elencare cosa mi porto dentro, direi tutto, un bagaglio enorme di situazioni ed emozioni, nere e bianche.
Qual è il vostro vino preferito?
Come dicevo prima, sarebbe meglio far rispondere agli altri. In più, tanto tempo fa lavoravo con molte cantine della zona, mi occupato dei loro siti internet, quindi non vorrei far torto a nessuno!
Cosa vi manca di Montepulciano?
Io amo tanto viaggiare in macchina tra le colline ed i bellissimi paesaggi della valdorcia, ascoltando musica. Questo mi manca tanto a Milano! Era un modo prezioso per abbandonarsi alle proprie sensazioni e per gustarmi i nuovi dischi che compravo. Poi, ovviamente, mi manca la famiglia.
Voi avete sempre parlato dei problemi dei giovani, penso a Charlie fa surf. Cosa consigliereste agli amministratori di Montepulciano per aiutare i giovani a rimanere aiutandoli a sviluppare la propria creatività? E’ difficile avere e dare una risposta, sicuramente è importante che i ragazzi abbiano i loro spazi per sfogare ed arricchire le proprie passioni e la
propria conoscenza.
14 Voi interpretate il disagio ma infondete anche speranza e voglia di costruire. Un commento.
In questo momento storico, c’è tanta confusione e sporcizia, c’è un appannamento dei valori ed una esagerata attenzione al futile. Si pensa molto più all’apparire, che all’essere. Io penso che sia fondamentale guardarsi dentro ed iniziare da lì, il proprio cammino. E’ importante proteggere la propria individualità, la particolarità delle nostre caratteristiche, senza voler essere come questo o quello. Dobbiamo pensare con la nostra testa.
Con Gianna Nannini, Rachele sei un’altra senese che emerge nel panorama musicale. Cosa ti senti di dire ai giovani e alle giovani che hanno talento e che vorrebbero uscire dalla nebbia della provincia.
Fa un certo effetto vedere accostati questi due nomi!!! Stimo Gianna.
La musica mi commuoveva anche da piccola, quando sognavo ad occhi aperti e mi immaginavo sui grandi palchi, in televisione, a fare concerti ecc, poi però crescendo, quando ho iniziato ad avere un contatto più stretto con gli strumenti, con le canzoni e le melodie, ho capito che per me era un’ esigenza interiore fortissima, era il mio modo per vivere, per comunicare con gli altri, per stare al mondo. Ho dedicato alla musica tanto tempo e impegno, mi ha cullato, mi ha dato e mi dà la forza e il motivo per affrontare la vita, che semplice non è. Non mi è mai importato del successo fine a se stesso, ma l’importante era ed è suonare, cantare, comporre. Di certo, essendo diventato anche un lavoro, fa piacere arrivare alle orecchie di tante persone e sapere di essere apprezzati, inutile negarlo.
Credo che l’importante, quando si ha dentro questo grande amore, sia dedicarsi alla ricerca della propria verità, della propria personalità, sperimentare, ascoltare tanta musica per poi cercare dentro se stessi, qualcosa da dire.
Ti piace più cantare o comporre?
Sono entrambe un ottimo antidolorifico!
Quando compongo, sto sola nella mia cameretta, mi estraneo da tutto, sono io insieme ad una infinità di soluzioni musicali, mi metto li e parto, dal silenzio. Emozionante. Come del resto, lo è immergersi dentro una canzone ed interpretarla. Con il canto, mi espongo di più, mi metto più allo scoperto e non mi è ancora semplice, combatto da anni con la mia timidezza ma non ci rinuncio!
Ma quante ore suonate al giorno?
Tante!
Paese che vai... ce lo racconta Antonio Michael Zaccheo della Carpineto da anni, anche se giovane, viaggia per promuovere l’azienda e direi anche il Vino Nobile di Montepulciano in tutto il mondo. Da lui ci facciamo raccontare come si muovono i mercati esteri del vino. Ad esempio il fenomeno Cina nel calice. I consumatori cinesi oggi sono capi di industria per cui il vino costoso è uno status symbol. Stanno nascendo molti club di degustazione con molte donne, età media 30-40 anni. Spesso finiscono per ubriacarsi per fare il famoso Kampai, il cin cin italiano. Ci sono ampi spazi ma è ancora questione di tempo in quanto il consumo del vino, a discapito del sakè o altri liquori autoctoni, implica cambiamenti culturali. La Russia invece è nel caos totale. Lo stato, per controllare l’evasione fiscale ha ridotto le licenze di importazione e distribuzione di 1/3 per controllare i movimenti. L’Europa classica è in piena crisi economica, in Gran Bretagna aumentano addirittura i dazi di importazione.Gli Usa, grande paese amante di vini toscani contano con il 10% di disoccupazione e una popolazione sempre più vicina alla soglia di povertà. Direi nel complesso la crisi c’è e si sente a livello globale. Il quadro non ci appare roseo, chi vince oggi? Certamente sono avvantaggiate le aziende storiche, come Carpineto, che hanno creato una rete di distributori fedeli. Noi ad esempio lavoriamo da anni in Usa con Opici: collaboriamo nel territorio, decidiamo i vini e le strategie
consapevoli l’uno delle difficoltà dell’altro. Siamo oggi una grande famiglia con molti dei nostri importatori, che ci garantiscono una distribuzione efficiente e ben ramificata. Oltre al commerciale, come potresti riassumere la strategia da seguire? I produttori italiani devono essere consapevoli di avere grandi vini e puntare sulla tipicità e autoctonia; opterei per la differenziazione e al tempo stesso occorre essere specialisti di produzioni bene precise ricercando uno stile specifico. Mai omologarsi allo stile internazionale in cui saremmo inevitabilmente schiacciati dalle multinazionali del marketing Australiane, Cilene, Sud Africane ecc. Qual è il best seller di Carpineto all’estero? Il nostro Dogaiolo Rosso:un Supertuscan molto apprezzato negli anni. Cosa si chiede alla ristorazione italiana all’estero oggi? Una generazione fa, i ristoranti francesi erano i più chic. Oggi avanza la cucina italiana: è buona e piace, varietà incredibile, costo degli ingredienti basso e fama mondiale della dieta mediterranea. Ma c’è ancora molto lavoro da fare e il ruolo della ristorazione italiana all’estero è cruciale.”
Export Vini Toscani: una riflessione con Carpineto
Chiara Bazzoni: Valdichiana, i Campioni vanno sostenuti!
donne in forma
vita. Francamente la prenderei a modello. Magari non ho le tecnologie dell’ultima generazione, ma non mi hanno mai lasciata sola e questo è quello che bisogna dare ai giovani. Veniamo all’allenatrice, donna Angela Fé: ti ha praticamente cresciuta. Una seconda mamma che ha avuto la sensibilità e l’intelligenza di non sfruttarmi troppo fisicamente nell’età adolescenziale, facile della crescita ormonale, ma mi ha plasmata lentamente. Ad Angela Fé chiediamo i prossimi obiettivi. Stiamo preparando Londra 2012. Chiara è nel fiore delle proprie potenzialità. Per questo ci rechiamo spesso a Roma dove facciamo l’allenamento con un gruppo di atleti e allenatori in modo da lavorare sempre al meglio. Passeggiando per il circuito, vedo una pista che fa pietà. Cosa serve ad una campionessa per lavorare al massimo? Chiara ha uno sponsor tecnico. L’amministrazione ci lascia usare il campo gratuitamente ma fra 2 anni il terreno è da smantellare. La pista necessita di essere rifatta: la campionessa Chiara Bazzoni può sfruttare solo la prima corsia. e ovviamente deve stare attenta a non inciampare a causa della pista deteriorata: una distorsione, le sarebbe fatale. (La campionessa Chiara Bazzoni fa parte della squadra sportiva dell’esercito che la stipendia regolarmente. L’allenatrice Angela Fè lavora con passione per puro volontariato e per amore di Chiara e del’atletica.) L’appello di Territorio In Forma è verso quei numerosi imprenditori locali che potrebbero finanziare la pista di atletica di Torrita: una tale campionessa, porta lustro a tutta la Valdichiana!
DONNE IN FORMA
Chiara Bazzoni. classe 1984, più volte campionessa nell’individuale e nella staffetta, agli italiani e agli Europei. La incontriamo di ritorno dalla Corea per i mondiali di atletica disciplina staffetta: Come è stata l’esperienza? Direi bellissima: siamo state selezionate tra circa 220 paesi partecipanti. Esserci è stato un grande traguardo. Ed una grande esperienza di vita: 20 giorni insieme, a contatto con i campioni più famosi di tutto il mondo. Lì abbiamo realizzato la II prestazione italiana di sempre. La prima è sempre nostra agli europei di Barcellona. Tecnicamente siamo negli annali della Federazione. Qual’è la vita di una campionessa come te? Faccio due allenamenti giornalieri: la mattina pesi in palestra: non per sforzare il muscolo ma per aumentarne la potenza da sfruttare in pista, nel pomeriggio, dove trascorre altre 4 ore circa. Seguo la dieta mediterranea, sana, ricca ed equilibrata. La consiglio ai giovani insieme allo sport, fonte di benessere psico fisico. A me la disciplina e la fatica mi hanno aiutato a migliorare nel carattere, naturalmente troppo introverso. Come trovi la gioventù di oggi? Si critica molto questa generazione: io direi che a peggiorare sono stati piuttosto i genitori! Penso alla mia famiglia che ringrazierò sempre, per il dono della vita e per l’abnegazione a farci crescere in un certo modo. Poco consumismo, il necessario per vivere bene, ma molto tempo a disposizione, ottima qualità dei cibi in tavola (nel mio caso dieta più che corretta), tanta compagnia e sostegno umano e psicologico in tutte le fasi della mia
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