Didattica delle lingue moderne (OCI) Anno accademico 2016/17 Prof. Elena Nuzzo
Calendario delle lezioni • • • • • • • • •
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3 novembre 9 novembre 10 novembre 16 novembre 17 novembre 23 novembre 24 novembre 30 novembre 1 dicembre
Orari • Mercoledì 17-19 (17-18.30) • Giovedì 15-17 (15-16.30) • Per avvisi e informazioni: http://lingueletteratureculturestraniere.uniroma3.it/bacheca/enuzzo/
• Ricevimento: mercoledì 11-13, stanza 3.03
[email protected]
Bibliografia per l’esame 1. Nuzzo E., Grassi R., Input, output e interazione nell’insegnamento delle lingue, Torino, Bonacci-Loescher 2016. 2. Nuzzo E., Valutare l’interlingua di studenti cinesi, in S. Rastelli (a cura di), Italiano di cinesi, italiano per cinesi, Perugia, Guerra Edizioni, 2010, pp. 223-238. > scaricabile 3. Andorno C. 2008. Interazione nativo / non nativo in italiano L2: strumenti per la pianificazione dialogica. In: M. Pettorino, A. Giannini, M. Vallone & R. Savy (a cura di) La comunicazione parlata, Atti del Convegno Internazionale (Napoli, 23-25 febbraio 2006), Napoli, Liguori, pp. 1421-1439. > scaricabile
Info varie • esame scritto • frequenza non obbligatoria, ma almeno 75%, cioè 12 escluse le prime due, per laboratori + attività a casa (esoneranti) • partecipazione gradita (attività di gruppo, discussione in classe)
Discutete in gruppi • Che cosa vuol dire imparare/sapere una lingua straniera? • Che cosa è necessario per imparare una lingua straniera? • Che cosa è utile per imparare una lingua straniera? • C’è un “ingrediente segreto” per imparare (presto e bene) una lingua straniera?
Commenti a un corso di lingua online A mio parere, è meglio guardare le serie tv in lingua originale. Grazie alle parole, frasi e strutture grammaticali tutto resta nella mente. All'inizio non si capisce, ma poi tutto diventa chiaro, senza problemi capisci il parlato e lo scritto. – Interessante l’annotazione sull’input > esposizione massiccia a un input vario, complesso e orale – Non è chiaro cosa intende per “Grazie… nella mente” – “All’inizio… scritto” > acquisizione spontanea attraverso la sola esposizione? > È assodato invece che è necessario l’output e l’interazione.
Qualche mese fa volevo comprarlo, ma invece di questo mi sono lasciata tentare da un corso di lingue. Sono capitata in un gruppo di 14 persone ed è stato uno sbaglio. Quello che mi fa più arrabbiare è, che persone che pare siano adulte non studiano per il corso per cui loro stesse pagano. E all'occasione disturbano gli altri... Non si può sopportare. Atmosfera di festa. Mancanza di concentrazione. Non puoi imparare niente. Risultato - dopo 90 minuti non sei in grado di dire niente nella lingua straniera. Non sei capace, nonostante 90 minuti di studio… – Confronto tra corso di lingua vs semplice esposizione (vedi slide prec.) – Lo studio della lingua è visto come lo studio di una qualsiasi altra materia (matematica, scienze ecc.) > ma è davvero così? > APPRENDIMENTO INCIDENTALE > concentrazione sul contenuto vs concentrazione sulla forma – Secondo il suo punto di vista l’insegnamento si dovrebbe tradurre immediatamente in produzione linguistica > SILENT PERIOD > non solo impari le cose e le riproduci a pappagallo ma la tua mente ha bisogno di tempo per elaborarle
Secondo me funziona bene, ma meglio andare per un anno all'estero oppure avere lezioni private – Esistono varie opzioni non necessariamente in competizione – Accento sull’interazione > andando all’estero o a lezione con l’insegnante
Sarò prevenuta ma secondo me anche il corso di XXX come tutti gli altri conta quel che conta e per quello che ti dà costa molto. Ti consiglio di andare in giro per internet a scaricarti regole grammaticali, tabelle, film sottotitolati, racconti in lingua, testi di canzoni e tutto quello che pensi possa esserti utile. Costo dell'operazione: ZERO. Tantissime cose puoi tranquillamente studiarle da sola e divertendoti anche: traduci le tue canzoni preferite, guardi i telefilm che ti piacciono, studi le parti di grammatica che ti riescono più facili da comprendere. Prima o poi avrai bisogno del supporto di un'insegnante, ma se avrai già fatto buona parte del lavoro da sola basteranno poche lezioni. Visto che tra l'altro lo stai già studiando a scuola una certa preparazione ce l'avrai già, hai solo bisogno di colmare delle lacune e chiarire dei dubbi. Se ci sono cose che non capisci questa community ti può aiutare. Se vuoi puoi scrivermi anche via mail, posso darti una mano. – – – – –
Consapevolezza e autonomia Centralità dell’apprendente > iniziativa Utilità dell’insegnante > per chiarire dubbi (grammaticali) Da notare: la prima cosa che elenca sono le regole grammaticali Manca l’interazione
Parole da conoscere • • • • • • • •
Input Output Interazione Motivazione Parlante nativo/non nativo L1/L2 Lingua Straniera (LS) / Lingua Seconda (L2) Lingua Obiettivo/Target (LO/LT)
Da: Lightbown P., Spada N. (2013). How languages are learned. Oxford: Oxford University Press. Chapter 7: Popular ideas about language learning: Facts and opinions
OPINIONI DIFFUSE SULL’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE
Il ruolo dell’imitazione 1. Le lingue si imparano soprattutto attraverso l’imitazione. Né la L1 né la L2 si imparano prevalentemente per imitazione. Gli apprendenti producono molti enunciati originali in aggiunta a quelli che hanno sentito e letto. Anche gli errori ci mostrano esempi di formazioni “creative”, certamente mai sentite e quindi non prodotte per imitazione. Esempi da bambino con italiano L1: lo faccio moiere (= morire), è morito (= morto), fammi bevere (= bere), vorresto (= vorrei), siamo scienziati telescopiati (= dotati di telescopio o che usano il telescopio).
La correzione dell’errore in L1 2. I genitori normalmente correggono i loro figli quando commettono errori grammaticali. I genitori di solito si concentrano più sulla correzione del significato che della forma (intesa come grammatica e pronuncia). Tipico il caso delle correzioni sui comportamenti linguistici legati alla buona educazione: salutare, ringraziare, rispondere a domanda diretta ecc.
Il ruolo dell’intelligenza 3. Le persone molto intelligenti sono bravi apprendenti di lingua. Possono avere un vantaggio nel memorizzare la descrizione di regole grammaticali e i vocaboli, ma non nell’imparare a usare la lingua. E poi, chi sono le persone molto intelligenti? Ossia, come misurare l’intelligenza?
Il ruolo della motivazione 4. La motivazione è il fattore più determinante per il successo nell’apprendimento delle lingue. La motivazione è importante, ma ci sono anche molti altri fattori. Inoltre, la motivazione accresce il successo, ma anche il successo accresce la motivazione > ci piace fare quello che riusciamo a fare bene.
Quando cominciare? 5. Prima si comincia a insegnare le lingue straniere a scuola maggiori sono le probabilità di successo nell’apprendimento. Dipende dal modo in cui si insegna e dalla quantità di tempo che vi si dedica. Cominciare presto può portare alla fine a un’acquisizione più vicina a quella dei parlanti nativi (soprattutto per la pronuncia), ma i bambini che iniziano più tardi recuperano rapidamente.
L’interferenza della L1 6. La maggior parte degli errori commessi dagli apprendenti di lingue seconde è dovuta all’interferenza della loro prima lingua. Ci sono molte cause di errore e l’interferenza della L1 è solo una di queste. Apprendenti con L1 diverse fanno gli stessi errori quando imparano una determinata L2. Esempio: parlanti nativi di spagnolo sovraestendono il pronome soggetto nelle prime fasi di apprendimento dell’italiano > non può essere interferenza perché anche lo spagnolo è lingua prodrop.
Le regole grammaticali 7. Gli insegnanti dovrebbero presentare le regole grammaticali una alla volta, e gli apprendenti dovrebbero praticare esempi di ciascuna prima di passare a un’altra. L’apprendimento delle lingue non è lineare nel suo sviluppo, ma implica l’integrazione di nuove regole nel sistema esistente, che viene continuamente «ristrutturato». Anche se le regole vengono presentate in modo sequenziale e ordinato, gli apprendenti le acquisiscono con i loro tempi e con variabilità nell’uso. E poi, che cos’è «una» regola grammaticale? Pensiamo al passato prossimo in italiano: coniugazione e scelta dell’ausiliare, participi regolari e irregolari, accordo con il soggetto e con il clitico oggetto, alternanza con l’imperfetto ed eventualmente con il passato remoto > qual è LA regola?
La complessità delle strutture 8. Gli insegnanti dovrebbero insegnare strutture linguistiche semplici prima di strutture complesse. Indipendentemente da come la lingua viene presentata, alcune strutture vengono acquisite prima di altre (c’è un ordine naturale). Gli insegnanti dovrebbero fornire input comprensibile, cioè input che gli apprendenti possano capire, ma che contiene anche parole e strutture nuove. E poi, che cos’è semplice e che cosa è complesso? Per un parlante nativo di italiano l’articolo è semplicissimo, ma per un non nativo?
La correzione degli errori 9. Gli errori degli apprendenti dovrebbero essere corretti non appena vengono commessi per prevenire la formazione di cattive abitudini. Gli errori sono una componente naturale del processo di apprendimento. La correzione è utile a certe condizioni, ma può anche non servire. E un eccesso di correzione può avere un effetto negativo sulla motivazione. Molte delle cattive abitudini si perdono spontaneamente con l’evolvere dell’acquisizione (e grazie all’evidenza positiva) > anche se non correggo il bambino che dice bevere, di sicuro tra qualche anno non lo dirà più.
I materiali didattici 10. Gli insegnanti dovrebbero usare materiali che espongono gli studenti solo a strutture linguistiche che sono state loro insegnate. Gli apprendenti possono comprendere il senso generale di molte forme che non hanno ancora del tutto imparato. Gli studenti hanno anche bisogno di sfide, per non perdere la motivazione. È importante che gli studenti imparino a cavarsela anche con la lingua reale, non solo con quella artificiale della lezione.
L’interazione tra pari 11. Quando si lascia che gli apprendenti interagiscano liberamente in attività di gruppo o di coppia, imparano l’uno gli errori dell’altro. In realtà è stato osservato che non è così: non producono più errori e possono darsi a vicenda feedback utile. Inoltre le attività tra pari possono dare agli studenti maggiori opportunità di produrre lingua “significativa”. Anche in questo caso si pensi alla L1: i bambini comunicano tra loro producendo forme errate, ma questo non è di impedimento allo sviluppo «corretto» della L1.
Gli effetti dell’insegnamento 12. Gli studenti imparano ciò che viene loro insegnato. Mentre gli studenti possono imparare solo la lingua a cui sono esposti, non possono imparare tutto quello che viene insegnato loro. Perché l’apprendimento avvenga con successo, la lingua che viene insegnata deve essere adatta al livello di sviluppo del loro sistema linguistico in L2. Inoltre, gli studenti imparano molte cose della lingua che non vengono loro insegnate (apprendimento incidentale).