DIDATTICA DELLE LINGUE MODERNE 2
Elena Nuzzo
[email protected]
Lingue e mediazione linguistico-culturale Operatori nella comunicazione interculturale
Acquisizione di competenze pragmatiche ¨
Ripassiamo alcuni concetti: ¤ Acquisizione
e apprendimento ¤ Caratteristiche del processo di acquisizione (sviluppo?) della L2 ¤ In
che cosa consiste la competenza pragmatica? ¤ Quali possono essere le principali difficoltà per un apprendente?
Sapere agire in una lingua 3
esempio: per mitigare una richiesta posso presentarla come lontana dalla realtà
competenza pragmalinguistica
Sapere agire in una lingua 4
esempio: se chiedo un passaggio a una persona che non conosco (+DS), e che abita lontano da me (+LI), devo mitigare il mio atto
competenza sociopragmatica
Agire con le parole in L2 Prospettiva sincronica Cosa succede nella comunicazione tra PN e PNN di una lingua?
T’as passé un bon week-end? 6
Per gli australiani > saluto rituale del lunedì ¨ Per i francesi > inizio di conversazione dettagliata ¨
[Béal 1992; Liddicoat & Crozet 2001]
gli australiani
i francesi
• la domanda viene fatta a tutti; è una routine conversazionale il lunedì mattina; la risposta è generalmente corta, cordiale e reciprocata
• la domanda non viene fatta a tutti; non fa parte dei saluti routinizzati il lunedì mattina
• sii positivo senza essere eccessivamente entusiasta
• se la domanda viene posta, aspettati una risposta dettagliata
• menziona attività tipiche del weekend
• sii sincero, da’ la tua opinione su quello che hai fatto al weekend; descrivi i tuoi sentimenti, inclusi quelli negativi
• menziona fatti piuttosto che opinioni
• sii divertente o vivace nelle descrizioni; drammatizza quel che hai fatto
• di’ solo quello che è utile o interessante per l’interlocutore
• mostra di conoscere i luoghi e le persone che vengono nominati; parla della famiglia e degli amici
• usa uno stile conversazionale che prenda cura dell’interlocutore:
1. usa uno stile conversazionale che mostri che sei interessato a quello che viene detto:
•
non interrompere la persona che sta parlando
•
•
ascolta con attenzione; aspetta che chi parla si fermi completamente prima di dire quello che vuoi dire
• •
ripeti e aggiungi qualcosa a quanto dice l’interlocutore interrompi la persona che parla sovrapponetevi l’uno all’altro
Differenze nel rispondere alla domanda “hai passato un buon weekend?” (adattato da Béal 1992)
Australiani
Woman: did you have a pleasant weekend? Man: I did. what about you? Woman: I did too Man: what did you do? Woman: we went to a birthday dinner on Saturday and a barbecue on Sunday Man: food food food Woman: yes, we ate our way through most of the weekend
Francesi
F: le week-end a été bon? H: très bon, très bon. trè bon:: on a fait du train F: du train? H: du petit train à vapeur, qui se ballade [dans les Dandenongs>] F:[
] H: [<(incomprensibile)] F: parce que c’etait dimanche soir? H: m::: F: (ride) a l’estérieur, en rappelle? H: oui, oui! ça:: y a la plate-forme entre les deaux wagons, on:::= F: =oh ben, Marc (il figlio di H) a dû adorer ça! H: oui, sauf que: il avait des charmilles dans les yeux alor i il voit i voyait plus F: ah oui alors là c’est moins bon: bien bien H: et vous ça été bien? F: oui assez calm::: nous avons été au cinema hier après-midi= H: =oui Denis (amico di F) m’a dit F: voir un truc complètement dingue, mais en fait je crois qu’il faut le voir quand même. mais j’irais pas deux fois, hien! on était avec Robert (collega di entrambi)== H: [ah oui Robert m’la dit>] F: ==[] F: [
Sa dov’è la stazione? 9
Turista inglese: We’re trying to find the railway station. Could you help us? Finlandese: Yes. (full stop) [esempio in: Gass & Selinker 2008]
Comunicazione PN - PNN 10
¨
¨
¨
In entrambi i casi non è un problema di competenza linguistica nella L2; in entrambi i casi nei partecipanti sorge perplessità e/o irritazione verso il comportamento dell’altro. e tutto quello che abbiamo già detto sul malinteso pragmatico e i rich points…
Imparare ad agire con le parole in L2 Prospettiva diacronica (evolutiva) Cosa succede quando un PN impara a comunicare nella lingua bersaglio?
Il “modello” nativo
L’apprendente può scegliere di non adeguarsi alle norme sociopragmatiche della L2 perché culturalmente troppo lontane dalle proprie. I PN possono non apprezzare, o comunque percepire come strana, una competenza pragmatica troppo native-like nell’apprendente.
Input e contesto Anche per la competenza pragmatica, l’esposizione all’input è condizione imprescindibile per l’apprendimento. In linea di massima il contesto L2 è più favorevole del contesto LS allo sviluppo di competenze pragmatiche, perché espone l’apprendente a un input più ricco e vario. Tuttavia il contesto non garantisce necessariamente l’input ideale…
Input e contesto Vari studi mostrano l’efficacia limitata di programmi di studio all’estero per lo sviluppo di competenze pragmatiche (per es. Barron 2003, Regan 1996, Schauer 2010). La condizione stessa di parlanti non nativi espone a un input non “autentico” anche dal punto di vista pragmatico >>> foreigner talk
Pragmatica e grammatica Due posizioni opposte (conciliate in Kasper & Rose 2001): ¨
La pragmatica precede la grammatica ¤ apprendenti
con morfosintassi poco sviluppata in L2 riescono a usare strategie alternative per veicolare significati pragmatici (p. es. Schmidt 1983)
¨
La grammatica precede la pragmatica ¤ apprendenti
che conoscono certe strutture (p. es. modali, particelle ecc.) imparano prima a usarle nel significato semantico e dopo nel valore pragmatico.
Uno studio con giovani apprendenti di italiano L2
Apprendimento dell’atto di richiesta in italiano L2 ¨
¨
analisi longitudinale di come progrediscono, nell’arco di tre anni, le abilità pragmatiche di sei apprendenti di italiano L2 nella produzione di richieste di informazioni e di suggerimenti l’evoluzione della capacità di strutturare l’atto di richiesta e di utilizzare i modificatori
Domande di ricerca ¨
¨
All’inizio del periodo di osservazione, quali differenze si notano tra le apprendenti e le parlanti native nel modo di costruire richieste telefoniche di informazioni e di suggerimenti? E nell’uso dei modificatori? Durante il periodo di osservazione, le apprendenti progrediscono nel modo di strutturare queste richieste? E nell’uso dei modificatori?
Le apprendenti
Dati anagrafici delle apprendenti Apprendente
Shirley
Pandita
Eden
Aisha
Catherine
Amina
Paese di origine
Nigeria
India
Eritrea
Marocco
Ghana
Marocco
Età in T1
18
17
19
15
20
16
Anni in Italia in T1
6
4
6
6
6
8
Il gruppo di controllo (PN) Due adolescenti italiane residenti in provincia di Modena e inserite nello stesso tipo di scuola frequentato dalle apprendenti. Elisa e Valentina sono state osservate in due rilevazioni, nel 2005 e nel 2007. Al momento della prima rilevazione avevano 15 anni.
I task di elicitazione Collaborare a coppie per acquistare un oggetto dotato di alcune caratteristiche specificate nelle istruzioni, organizzare un viaggio o ricostruire una ricetta misteriosa.
I task: esempio Avete ricevuto un catalogo di cellulari, il numero di telefono di Luca, un ragazzo di 15 anni esperto in telefonini e un elenco di numeri utili. Il vostro obiettivo consiste nello scegliere tra i cellulari del catalogo quello più comodo da portare in tasca, con una buona fotocamera e un prezzo inferiore ai 200 euro. Per avere informazioni sui modelli di cellulari e completare il catalogo potete chiamare Luca. Per scoprire invece prezzi e disponibilità in vendita avete a disposizione l’elenco in cui troverete i numeri di negozi di cellulari. Per portare a termine questo compito avete trenta minuti di tempo. Buon Lavoro!
Il corpus richieste di beni verbali (informazioni e consigli) ¨ canale telefonico ¨ interlocutori sconosciuti parlanti nativi di italiano ¨
Il corpus
Numero di richieste analizzate Shirley
Pandita
Eden
Aisha
Catherine
Amina
T1
5
6
4
2
4
5
T2
4
4
5
5
6
4
T3
6
6
6
6
6
5
T4
5
8
8
7
7
7
tot
20
24
23
20
23
21
Elisa
Valentina
12
10
Tipologia dei modificatori Tipo
sottotipo
funzione
esempio
Imperfetto
fa apparire lontani dalla realtà il desiderio / la necessità del richiedente o l’azione richiesta
volevo sapere se mi potevi::: # aiutare
Condizionale
fa apparire lontani dalla realtà il desiderio / la necessità del richiedente o l’azione richiesta
avrei bisogno di un consiglio
Formula dubitativa
fa apparire il richiedente dubbioso sul fatto che l’azione richiesta possa essere compiuta
non so se mi puoi aiutare per decidere
Interrogativa negativa
fa apparire il richiedente dubbioso sul fatto che l’azione richiesta possa essere compiuta
non è che tu hai magari il nome di un loro album?
Dubitatore
fa apparire il richiedente dubbioso sul fatto che l’azione richiesta possa essere compiuta
lei non è che avrebbe per caso dei cidì in offerta?
Attenuatore
fa apparire l’azione richiesta meno impegnativa per il destinatario
non so # un po’ i costi
Riempitivo
fa apparire esitante il richiedente
volevo che::: ehm cioè che mi consigliassi un cidì
Richiamo d’attenzione
cerca la collaborazione del destinatario
ascolti io l’ho chiamata:: perché #0_5 dovrei fare un regalo::
Modificatori morfosintattici
Modificatori lessicali
Risultati: la struttura dell’atto (PN) La richiedente fa quasi sempre riferimento in modo esplicito alla natura dell’atto che si accinge a compiere, o all’interno dell’enunciato che costituisce il cuore della richiesta, o in una pre-richiesta. La richiesta può essere concentrata in un solo turno, ma nella maggior parte dei casi è diluita su due o più turni. In questo modo la richiedente prima sonda la disponibilità del destinatario, poi entra nel merito, procedendo con gradualità in attesa di successivi riscontri da parte dell’interlocutore.
Risultati: la struttura dell’atto (PN) VAL eh # volevo chiederle e::: # se lei # saprebbe consigliarmi qualc # un cidì VAL buonasera # volevo chiederle un’informazione SH2 sì VAL lei non è che avrebbe per caso dei cd in offerta dei Pink Floyd # ELI .hh vorrei avere alcune informazioni eh vendete cellulari #0_8 SH3 ma guardi io son- eh fac- quello che fa le pulizie ap-apre alle quindici questo a- questa azienda eh?
Risultati: la struttura dell’atto (PN) VAL .hhh volevo chiederle::: e::: per quanto riguarda musica # EA4 sì VAL lei # conosce dei gruppi o delle band # che potrei tipo consigliar cioè un cd che potrei consigliare a una # consigliare a una signora di quarant’anni # EA4 a una signora di quarant’anni VAL eh # io avrei già una lista e lei cioè # se potrebbe darmi un consiglio non lo so # EA4 mah e::: una lista:::: non so # dipende un pochino da che cosa:::
Risultati: la struttura dell’atto (PNN) Le apprendenti nella prima rilevazione mostrano una preferenza per richieste nelle quali il contenuto risulta concentrato in un unico turno di parola.
Risultati: la struttura dell’atto (PNN) AG2 pronto? PAN buonasera #0_8 io vo(glio) spere #0_5 i costi dei erio #1_3 su andare a Londra #1_6 AG2 per partire quando?
SH4 pronto #1_0 PAN pronto buonasera: #0_3 SH4 buonasera: PAN vo(glio) sapere quanto costa Simsang esse gi acca a ottocento SH4 la non la sento per niente bene f*signora*f può ripetere cortesemente?
Risultati: la struttura dell’atto (PNN) AIS pronto Luca: ? EP1 sì ciao AIS ciao io sono Aisha e ho bisogno dei:: di: # alcune caratteristiche sui cellulari EP1 sì dimmi AG1 ci bi esse buongiorno sono Daniela. AIS buongiorno ho bisogno dell’informazione per andare a Barcellona AG1 .hh m e mi dispiace in questo momento # eh::mm non la riesco ad aiutare:: # mi può gentilmente richiamare che ho delle persone
Risultati: la struttura dell’atto (PNN) Nelle rilevazioni successive si osserva un progressivo ‘spacchettamento’ delle richieste da parte delle apprendenti, che si avvicinano così allo stile delle parlanti native. In conclusione, per quanto riguarda la struttura complessiva dell’atto, si nota un chiaro progresso nell’arco dei tre anni, soprattutto nelle apprendenti che all’inizio del periodo di osservazione risultavano più lontane dallo stile di richiesta delle parlanti native.
Risultati: la struttura dell’atto (PNN, T3) PAN c’è Alice? # EP2 sì # PAN ciao io mi chiamo Pandita # EP2 ciao PAN io volevo sapere una informazione sulla musica # EP2 sì PAN per dare un ci::di:: u un una signora di quarant’anni #
Risultati: la struttura dell’atto (PNN, T3) EP3 pronto # AIS e e buongiorno Cristian EP3 sì AIS sono Aisha::: e e vorrei::: un po’ di informazioni da te # EP3 va bene # AIS allora # io dovrei fare un regalo # a una signora di quarant’anni # che le piace la musica rilassante .hhh leggera # e buona # e quindi ho scelto::: # tra gli autori Chopin # e::: Mozart # e Elton John EP3 sì AIS cosa mi puoi::: ehm tch consigliare #
Risultati: frequenza e varietà dei modificatori (PN) Frequenza e varietà dei modificatori nelle richieste delle parlanti native
tipo
sottotipo
Elisa (12)
Valentina (10)
Imperfetto
11
9
Modificatori
Condizionale
7
11
morfosintattici
Formula dubitativa
0
0
Interrogativa negativa
0
1
Dubitatore
2
2
Attenuatore
0
0
Riempitivo
7
9
Richiamo d’attenzione
0
0
Totale modificatori
27
32
Media per atto
2,25
3,2
Totale sotto-tipi
4
5
Modificatori lessicali
Risultati: i modificatori (PN) VAL eh # volevo chiederle e::: # se lei # saprebbe consigliarmi qualc # un cidì ELI .hh vorrei avere alcune informazioni eh vendete cellulari #0_8 VAL lei non è che avrebbe per caso dei cidì in offerta dei Pink Floyd # VAL eh # io avrei già una lista e lei cioè # se potrebbe darmi un consiglio non lo so #
Risultati: tipi di modificatori (PN)
!
Risultati: frequenza media dei modificatori (PN vs. PNN)
!
Risultati: frequenza e varietà dei modificatori (PNN, T1) Shirley
Pandita
Eden
Aisha
Catherine
Amina
(5)
(6)
(4)
(2)
(4)
(5)
Imperfetto
1
0
6
0
1
5
Modificatori
Condizionale
3
0
0
0
4
1
morfosintattici
Formula dubitativa
0
0
0
0
0
0
Interrogativa negativa
0
0
0
0
0
0
Dubitatore
0
0
0
0
0
0
Modificatori
Attenuatore
0
0
0
0
0
0
lessicali
Riempitivo
0
1
1
0
1
0
Richiamo d’attenzione
0
0
0
0
0
0
Totale modificatori
4
1
7
0
6
6
Media per atto
0,8
0,17
1,75
0
1,5
1,2
Totale sotto-tipi
2
1
2
0
3
2
tipo
sottotipo
Risultati: varietà dei modificatori (PNN, T1) SHI allora # vorrei sapere delle dei: informazioni sul sul sul telefono Nek trecentotrentotto #0_2 ce l’avete? #1_0 PAN vo(glio) sapere quanto costa Simsang esse gi acca a ottocento EDE mtch e: buonasera volevo chiedere informazione per andare: a br a: Barcellona #2_0 AIS ciao io sono Aisha e ho bisogno dei:: di: # alcune caratteristiche sui cellulari CAT e sono una ragazza che: # sto: #0_5 preparando per partire a Parigi e vorrei sapere- vorrei avere informazione: #0_5 su cioè mh # per Parigi s*le cose belle*s
Risultati: varietà dei modificatori (PNN, percorsi individuali T1-T4)
!
Risultati: varietà dei modificatori (PNN, T3-T4) SHI allora e::: volevo sapere delle informazioni a ri # guardo del # gruppo a # ventura # non è che tu hai magari il nome di un loro album o::: # qualcosa da consigliarmi # (T3) PAN [di music per me non hanno dato degli autori:::: o anche un titolo di cd # se magari lei conosce qualche:: titolo di::::: musica latino americana # (T3) EDE sì sono eden # allora io avrei bisogno::: di cd di Chopin # se avete::: (T3) AIS e vorrei chiederli:: un po’ di informazioni se è possibile (T3) SHI non so se mi potevi essere d’aiuto per # la scelta se ne conoscevi magari qualcuna:: # di film (T4) AIS e quindi se mi potrebbe dare una mano (T4) AMI ehm volevo chiederti un po’ del viaggio di Verona (T4)
Risultati: frequenza media dei modificatori (PNN, gruppo, T1-T4)
!
Risultati: frequenza dei modificatori (PNN, differenze individuali T1-T4)
!
Risultati: i modificatori (PNN) Il progresso delle apprendenti nel triennio relativamente all’uso dei modificatori è evidente sia nella varietà sia nella frequenza, almeno a livello di gruppo.
Conclusioni All’inizio le produzioni delle apprendenti si differenziano per più aspetti da quelle delle native. 1) le apprendenti tendono a produrre richieste molto più compatte, costituite da pochi turni lunghi e densi di informazioni > tendenza all’eccesso di esplicitezza e alla prolissità che si riscontra spesso nelle richieste dei parlanti non nativi.
Conclusioni 2) Le apprendenti dispongono di un repertorio di modificatori tendenzialmente più limitato. Utilizzano alcuni modificatori di tipo morfosintattico, ma integrati in poche semplici routine (volevo chiedere, volevo sapere) > probabilmente formule o semi-formule. La frequenza media dei modificatori è decisamente inferiore rispetto a quanto si riscontra nelle produzioni di Elisa e Valentina.
Conclusioni Nell’arco di 3 anni si osserva (con differenze individuali): ¨ Avvicinamento allo stile cauto e spezzettato delle PN ¨ Aumento della frequenza media dei modificatori ¨ Aumento della varietà dei modificatori
stadio 1. pre-basico
caratteristiche
esempi
altamente dipendenti dal contesto, niente sintassi, niente scopi relazionali
me no blue sir
affidamento su formule non analizzate e imperativi
let’s play the game let’s eat breakfast don’t look
3. spacchettamento
formule incorporate nell’uso produttivo, passaggio alla strategia indiretta convenzionale
can you pass the pencil please? can you do another one for me
4. espansione pragmatica
aggiunta di forme nuove al repertorio pragmalinguistico, incremento nell’uso della mitigazione, sintassi più complessa
could I have another chocolate because my children- I have five children can I see it so I can copy it?
5. messa a punto
messa a punto della forza della domanda secondo i partecipanti, lo scopo e il contesto
you could put some blue tack down there is there any more white?
2. formulaico
Stadi nello sviluppo della richiesta (tradotto da Kasper e Rose 2002: 140)
Conclusioni Nella prima rilevazione, Pandita e Aisha utilizzano formule non analizzate ed espressioni dirette: secondo stadio (Formulaico). Shirley, Eden, Catherine e Amina sembrano essere allo stadio 3 (Spacchettamento), caratterizzato dall’uso produttivo di espressioni e formule convenzionalmente indirette. Nell’arco di tre anni tutte le apprendenti sembrano aver raggiunto (almeno) il quarto stadio (Espansione pragmatica), nel quale il repertorio pragmalinguistico si arricchisce di nuove forme.
Esonero 2 Entro il 25/11 > leggere l’articolo assegnato (A-M: Santoro; N-Z: Vedder) e individuare i nuclei informativi più rilevanti ¨ Il 25/11, a lezione > in gruppo, presentare a chi ha letto l’altro o a chi non fa l’esonero, aiutandosi con slide o appunti o altro. ¨ Sulla base della presentazione informale e della discussione nei gruppi, mettere a punto un ppt che usereste per presentare pubblicamente il contenuto di quell’articolo (consegna entro 6/12). ¨