Dicembre 2010
Anno I — Numero 1
Distribuzione gratuita
Editoriale di Eleonora Berardinetti
"L'incapacità dell'uomo di comunicare è il risultato della sua incapacità di ascoltare davvero ciò che viene detto" Carl Rogers (psicologo statunitense) L’evoluzione della comunicazione nel corso degli anni ha cambiato profondamente i rapporti interpersonali. Un tempo si comunicava con le immagini, realizzando dei graffiti sulle pareti. Poi con il passar del tempo sono arrivate le grandi scoperte che hanno contribuito a facilitare le comunicazioni, telegrafo e telefono, e a diffondere le informazioni, giornali e televisioni. Con l’avvento del terzo millennio purtroppo si è arrivati alla morte della comunicazione grazie agli sms e ai social network. I giovani, e sempre più spesso anche gli adulti, preferiscono ricorrere a delle sterili conversazioni interattive, piuttosto che andare in piazza e farsi una chiacchierata con gli amici. Nonostante ciò il comune di Carsoli, andando in controtendenza, ha deciso di puntare sulla comunicazione – informazione realizzando un giornale è proprio quello di comunicare con i cittadini del capoluogo e delle frazioni e di informarli su tutte le novità che accadono in paese. Una redazione di giovani volontari racconterà le iniziative che si svolgono a Carsoli, la vita nelle frazioni e i lavori e i progetti dell’amministrazione. ―Carsoli informa‖ è un periodico aperto al confronto, alle nuove proposte e alle nuove firme. Il mio auspicio è che questo giornale possa diventare soprattutto per i giovani uno strumento per dare voce alle loro opinioni e dar spazio alle loro idee.
Il desiderio di informare i cittadini di Mario Mazzetti* Siamo coscienti, c’è un bisogno reale di comunicare in modo trasparente e costruttivo. Noi amministratori abbiamo il desiderio di informare i cittadini sulle attività che svolgiamo giornalmente e come queste azioni si integrano nel progetto di comunità che man mano andiamo scrivendo con la collaborazione di tutti. I cittadini desiderano a loro volta di essere informati adeguatamente su come si muove il comune e su quello che offre il territorio in termini di cultura, di volontariato, di sport , di associazionismo e di tanto altro. Per questo a metà del percorso amministrativo abbiamo deciso di investire con maggiore concretezza su questo settore. Sì, ho detto investire, perché non nascondiamo che tale attività ha un costo che seppur irrisorio. Ritengo però che sia doveroso e prioritario strutturare il sistema di comunicazione, a condizione che l’informazione mantenga i principi di obiettività e trasparenza senza cadere mai nella propaganda o nella demagogia. Il giornale a tiratura trimestrale consentirà a tutti di poter dare voce alle attività che coinvolgono in tutto o in parte la nostra comunità e sarà affiancato da altri sistemi di comunicazione. Ho parlato di progetto di comunità ma come si costruisce l’idea? Come la figura del Sindaco e degli ammi-
Il segreto dell’Agorà
nistratori possono contribuire positivamente? Quotidianamente mi pongo degli interrogativi e cerco ogni giorno di dare la risposta migliore possibile. Ad esempio: è bene amministrare per tutti o per pochi, governare per il ben comune o per crearsi clientela, aiutare il tuo amico o la persona più bisognosa? E poi mi chiedo, vogliamo una scuola dentro la città per Carsoli o un nuovo polo per la piana del Cavaliere? Vogliamo promuovere lo sviluppo urbanistico o incentivare la riqualificazione? Vogliamo uno Stadio Comunale riqualificato al centro del paese o fuori, uno spazio per la socialità e un parco con campi polifunzionali nelle frazioni, un’espansione del turismo di qualità o evitare l’argomento? Vogliamo la difesa del lavoro attraverso un interazione con le aziende o una formale distanza con il mondo produttivo? Vogliamo insistere con la raccolta dei rifiuti porta a porta o evitare di differenziare e non pensare all’ambiente? Vogliamo mettere in campo la possibilità di unificare i servizi amministrativi con i Comuni confinanti o continuare in un Campanilismo senza senso? Le risposte potrebbero sembrare banali e scontate ma se ci riflettete non è così. Su tali questioni io ho maturato delle convinzioni precise che tutti voi potete comprendere con facilità ma che ritengo debbano essere oggetto di confronto dialettico nel tentativo di agire sempre per il bene comune della nostra comunità. Avrei assoluto piacere di poter dare risposta puntuale a tutte le esigenze dei cittadini, molte sono le que-
stioni sospese. I cittadini di molte frazioni si sentono isolati quando capita spesso che non funziona l’impianto d’illuminazione o che le strade interne siano impercorribili magari con le griglie della raccolta d’acqua intasate da tempo e che non è tollerabile nel 2010 non avere sistemi di depurazione o idonei spazi per la socialità e per lo sport o il segnale della telefonia mobile. Purtroppo non solo le frazioni si trovano in queste condizioni ma anche il centro di Carsoli partire da Via dei Marsi per passare su via degli Alpini. Allora se ci si guarda intorno si comprende facilmente come sia complesso poter riequilibrare questo stato di abbandono ed intervenire contemporaneamente su tutti i fronti. In passato si è scelto spesso di realizzare nuove opere quando forse ci si dovrebbe impegnare di più per mantenere l’esistente in buone condizioni. C’è molto da fare , le risorse sono poche, e la legge sul patto di stabilità che colpisce solo i comuni sopra i 5.000 abitanti risulta essere un meccanismo che pone a rischio lo svolgimento minimo delle attività e dei servizi? Nell’assicurare il nostro massimo impegno nel rispetto dell’impegno che abbiamo assunto con i cittadini, rivolgiamo a tutti i migliori auguri di buon Natale e per un felice anno nuovo. * Sindaco di Carsoli
Festa dell’Agorà tra sapori e tradizioni Grande successo della manifestazione di metà novembre di Raffaella Girlando
Alle nove in Piazza della Libertà è già un brulichio di mani al lavoro. C’è Angela Bonanni, da Rocca di Botte, con i suoi preziosi dodici abiti d’epoca tipici del nostro territorio che ha cucito utilizzando tessuti originali del Settecento. Li sistema con cura su manichini che sembrano magicamente prendere vita e assumere le sembianze di una sposa o di una dama del XVIII secolo con tanto di ombrellino e ventaglietto in pizzo. Più giù le proloco montano lo stand enogastronomico che ospiterà piatti gustosi. Quello degli artisti che si preparano a ultimare l’istallazione della mostra ―L’ incontro: oltre ogni diversità per costruire insieme il futuro‖, è un saliscendi frettoloso sulle scale del municipio. Davanti alle scuole tanti volenterosi genitori pre-
parano la pesca di beneficenza che servirà ad autofinanziare progetti educativi. Da Pereto arrivano veri artisti artigiani con le palline in ceramica e altri manufatti delle ragazze del paese. Presenti anche l’associazione della Riserva naturale delle Grotte di Pietrasecca con il suo stand informativo e i vari artigiani che si mettono subito al lavoro. Inizia quindi la collaborazione tra lo scalpellino, il fabbro e il ragazzo giamaicano che lavora con la sabbia colorata per la creazione di quello che sarà un presepe in miniatura costituito dalla capanna in pietra e la natività in ferro battuto su un fondo di sabbia turchese. Negli ambienti che ospitano le cucine ci sono le signore di Colli di Monte Bove che cantando ―Pizzichi‖ ammassando i deliziosi
―Pizzicuni‖. Si cucina in enormi ―cutturi‖ una deliziosa ―pecora agliu cutturu‖, da Vivaro Romano arrivano con un saporito ―polentone‖, mentre i villaroli rendono frizzante l’atmosfera con le loro risate di gioia mentre fanno andare a fuoco lento il sugo che accomp agnerà gli ―gnocchetti in frasca‖. In un’altra cucina allestita c’è il gruppo di Arsoli che rimesta un denso e succulento composto di fagioli e cotiche. Da Pietrasecca arrivano i confezionatori di dolcetti e da Camerata preparano salsicce paesane dal sapore ormai dimenticato. Intanto le bande di Arsoli e Carsoli fanno da sottofondo musicale all’intera giornata con i vivaci caroselli, accompagnando il lavoro dei volontari delle pro loco e della protezione civile impegnati su
vari fronti, come ad esempio il trasporto per la Fortezza Angioina per la visita guidata da Claudio De Leoni. Nel pomeriggio una sferzata di energia arriva dall’esibizione della scuola di danza diretta da Cinzia Cipriani. L’artista Russel Russel canta melodie sulle quali le scatenatissime 18 ballerine e i 2 ballerini trascinano la folla in un lungo applauso. L’ultimo saluto spetta al presidente della regione Lazio dell’Unpli che evidenzia come le pro loco della Regione Abruzzo e della Regione Lazio si stanno muovendo per la valorizzazione del territorio e dei suoi usi e costumi al fine di trasmettere un senso di appartenenza anche ai più giovani.
Nasce un percorso storico-architettonico tra le vie del paese Un modo per valorizzare le bellezze tra il passato e il futuro
Inaugurato un percorso storico e architettonico nel centro storico recentemente riqualificato. L’evento si chiama ―Carsoli: Tra Passato e Futuro‖ e consiste in un tour guidato da Claudio De Leoni sulla storia del castrum; Si procede, accompagnati da Rosalinda Prosperi, camminando lungo i viottoli del centro storico e ci si ferma davanti l’Arco di Sbarrino dove si aspettano le persone che hanno scelto di fare il percorso con i pulmini messi a disposizione dall’amministrazione e condotti dagli operatori della Protezione Civile di Carsoli. Il tour prevede un tragitto tra le vie del paese e all’interno dei sontuosi appartamenti delle case ―De Leoni‖ e ―Di Gravio‖. Si passa per i salottini perfettamente arredati in stile d’epoca, si scende in quelle che un tempo erano le segrete custodite dalle mura di cinta del Castello, per risalire poi alle stanze da letto arredate con magnifici letti a baldacchino. Ammiriamo lungo l’intero percorso la magnificenza dello stemma araldico della famiglia De Leoni affrescato su un soffitto dei vari salottini e la bellezza e del grande camino della cucina che dell’antico forno. Alzando lo sguardo si osservano i soffitti perfettamente conservati, quelli lignei a cassettoni dipinti o a travi intersecate, o con affreschi rappresentanti ghirlande e foglie stilizzate. Si passa nei cortili interni degli appartamenti, attraversando il boschetto sino ad arrivare alla Fortezza Angioina all’interno della quale nascosta sotto un folto cespuglio di edere si può con occhio attento scorgere un’iscrizione prova concreta del passag-
gio di Carlo I d’Angiò, posta su una pietra in alto della torre che doveva fungere da mastio, essa rappresenta lo stemma Angioino. All’interno della fortezza si possono ammirare sia la volta e la voltina di una delle profonde cisterne di raccolta dell’acqua, sia la particolarità del muro a sacco, composto da due muri che corrono paralleli e che vengono riempiti nel loro interno da pietre e mattoni in laterizio e tufo per ottenere una fortificazione più resistente ed economica già utilizzata come tecnica nel mondo romano. Il Castello è di epoca medievale e fu chiamato Sant’Angelo perché sorgeva sull’omonimo colle. Rappresenta una delle più importanti testimonianze del vasto intervento di riorganizzazione del sistema difensivo abruzzese compiuto dagli Angioini intorno alla fine del XIII secolo. Le prime citazioni risalgono all’anno mille quando il Conte dei Marsi donò il feudo al monastero di Santa Maria in Cellis (da qui anche Castrum Caellae). Nel XIV secolo passò agli Orsini infine ai Colonna. Il 30 ottobre, al termine della visita guidata, si è svolta nella sala consiliare una conferenza sulla ―Conoscenza e la valorizzazione del patrimonio architettonico di Carsoli‖ presieduta dal professor Claudio Varagnoli della Facoltà di Architettura dell’Università di Pescara, esperto in tutela restauro e conservazione dell’architettura nel tempo, e dal Sopraintendente dei per i beni architettonici e paesaggistici dell'Abruzzo, Luca Maggi. Per le visite consultare il sito www.comune.carsoli.aq o chiamare il numero 320.1715968. (r.g.) 2
Tipologia di rifiuto
2009
2010
Rifiuti urbani misti
2.512.250
1.345.620
Rifiuti differenziati
297.993
1.105.179
La prima distribuzione dei kit alle famiglie per la raccolta differenziata iniziò il 12 ottobre 2009. A un anno dall’attivazione del nuovo servizio porta a porta si può fare un primo bilancio. Grazie alla lungimiranza dell’amministrazione e il supporto tecnico di Aciam spa la popolazione ha recepito a pieno l’importanza di una simile scelta e anche le persone più anziane, inizialmente preoccupate, si sono adattate senza problemi. Ottima la risposta anche delle utenze commerciali sia del centro, sia della zona commerciale, raggiunte con servizi mirati di raccolta cartone, rifiuto organico, imballaggi in plastica, tutti ben strutturati in base alle specifiche esigenze di smaltimento. Infatti dai dati dei primi nove mesi del 2010 c’è stato un aumento sostanziale dei rifiuti differenziati. A partire da aprile verrà anche introdotto il ―giro verde‖, cioè il ritiro a domicilio di sfalci d'erba, foglie e potature di provenienza domestica. La piccola rivoluzione ecologica è stata
La raccolta differenziata porta a porta quadruplica in un anno A Poggio Cinolfo i rifiuti diventano concime biologico di Barbara Conti
estesa anche alle frazioni dove sono stati rimossi quasi tutti i vecchi trespoli in ferro sostituiti con bidoncini in plastica più belli e più capienti. Ulteriori isole ecologiche sono state create nei centri abitati mentre nelle zone industriali si è provveduto a rafforzare le dotazioni di contenitori di medio grandi dimensioni. A novembre è stato avviata nella frazione di Poggio Cinolfo la raccolta Dei rifiuti organici. Nuovi contenitori di colore marrone sono stati posizionati vicino agli attuali contenitori del rifiuto indifferenziato e le famiglie sono state dotate dell’apposito kit di raccolta. A ciascuna utenza è stato consegnato un secchiello di colore marrone, un pacco di buste biodegradabili e un opuscolo informativo. Il materiale organico selezionato in casa, raccolto nelle buste biodegradabili, dovrà essere, d’ora in poi, depositato nei bidoncini stradali marroni, per essere avviato all’impianto di compostaggio comprensoriale. Diventerà, nel giro di qualche
settimana, un ottimo concime, completamente biologico, da utilizzare in agricoltura. Ma i problemi non mancano, come il fenomeno dell’abbandono di rifiuti vicino alle campane stradali e il deposito di rifiuti ingombranti nelle discariche abusive. Gli organi di vigilanza, con la collaborazione dell’Aciam e il supporto dei cittadini, sono chiamati a moltiplicare gli sforzi. Il Comune, al fine di incentivare il recupero di rifiuti organici, di sfalci e potature, ha acquistato ottanta compostiere domestiche da assegnare alle utenze dotate di orti e giardini. Con tale operazione si punta a una ulteriore riduzione del rifiuto destinato a discarica ed al contestuale aumento dei quantitativi da avviare a recupero. Il prossimo obiettivo sarà la realizzazione di un Centro di raccolta comprensoriale per il conferimento gratuito da parte dei cittadini di materiali differenziati da avviare a recupero.
Nasce a Carsoli il Consorzio interregionale delle pro loco Hanno aderito le Regioni Abruzzo e Lazio Un incontro che segna la nascita di una nuova realtà. A Carsoli, il 24 novembre scorso, si sono riunite le pro loco della Valle del Cavaliere, della provincia di Roma e di Rieti alla presenza del presidente nazionale Unpli, Claudio Nardocci e del presidente regionale Carmine Santarelli per l’Abruzzo e Augusto De Panfilis per la provincia dell’Aquila, Rossano Tantari responsabile della segreteria del servizio civile nel Lazio e presidente della pro loco di Ardea, e del consigliere nazionale Paola Di Francesco. L’Unione nazionale pro loco d’Italia (Unpli) è l’unico punto di riferimento a livello nazionale delle pro loco. L’Unione, avvalendosi di una struttura radicata e capillarmente presente sull’intero territorio nazionale, si avvia oramai a raggiungere una sua consolidata maturità ed è impegnata nella costruzione di una rete di relazioni con tutti i principali interlocutori di tipo istituzionale, imprenditoriale e con le più importanti realtà dell’associazionismo e del volontariato. I Consorzi di pro loco sono oramai una realtà nota in Italia in special modo in Veneto regione tutta consorziata‖ interviene così Rossano Tantari. Il consorzio agevola le pro loco su vari punti come la promozione del territorio, in assoluto l'utilizzo più importan-
te delle risorse consortili per la scoperta dei siti turistici e delle tradizioni culturali ed enogastronomiche. Un buon ufficio consortile, al cui interno si alternano volontari sarà in grado di gestire un calendario di manifestazioni senza sovrapposizioni o con eccezioni ben precise, perché discusse all'interno delle periodiche riunioni con i Presidenti soci. Le pro loco della Valle del Cavaliere e quelle della Provincia di Roma e Rieti, hanno già redatto uno statuto del Consorzio, primo in Abruzzo e forse unico anche a livello Nazionale proprio perché accoglie tre provincie e due regioni, Lazio e Abruzzo. Lo scopo del consorzio è apolitico e apartitico e prevede la promozione dello sviluppo e la valorizzazione turistica, culturale e sociale del territorio con particolare riferimento alla conservazione, tutela e promozione delle tradizioni locali, l’organizzazione di attività e manifestazioni turistiche, culturali, artistiche, ricreative, sportive e la sperimentazione, anche a livello scientifico, negli ambienti culturali ambientali turistici, sociali, economici e sportivo ricreativi. La seconda ―Festa dell’Agorà‖ ha rappresentato una prima fase organica di un unico programma intercomunale. Claudio Bruni della pro loco di Arsoli sottolinea come oggi si stia «aprendo un barlume di attenzione da parte delle nuove e giovani amministrazioni verso queste associazioni». (r.g.)
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Tavola rotonda in Comune con la giunta Mazzetti: gli obiettivi raggiunti e i problemi da affrontare di Eleonora Berardinetti
A Carsoli c'è voglia di cambiare, di migliorare quello che c'è e, allo stesso tempo, lavorare per nuovi obiettivi. E' questo quello che emerge in una conversazione con l'esecutivo guidato dal sindaco Mario Mazzetti. In ogni amministrazione comunale tutto, e non può essere altrimenti, ruota attorno al Bilancio. E Carsoli, purtroppo, si trova in una fascia "difficile" visto che ci sono pochi abitanti per avere i privilegi di entrate consistenti, ma allo stesso tempo i residenti sono tanti rispetto ai privilegi della prima fascia. A chiarirci il concetto è l'assessore al ramo Daniele Imperiale. «I comuni che ricadono, come il nostro, in una fascia superiore ai 5mila abitanti», spiega, «sono equiparati a quelli molto più grandi, con entrate ed esigenze superiori. La difficoltà che si riscontra è quella di programmare facendo i conti con questi parametri. Oltre al taglio dello Stato, che il prossimo anno sarà di circa 100mila euro, con l'attuale strumento del Patto di stabilità tutto è più difficile. Il prossimo anno ci sarà un ulteriore taglio dei fondi versati dalla Stato pari a 118mila euro. Nonostante ciò», tiene a precisare Imperiale, «una fervente attività di programmazione e di realizzazione di numerose opere è stata possibile sia per la concessione di importanti finanziamenti regionali e provinciali, sia ricorrendo alla acquisizione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Il tessuto urbano del nostro Comune ha infatti subito notevoli miglioramenti sul piano di importanti lavori che hanno interessato sia il capoluogo, sia le frazioni. La gestione economico-finanziaria del nostro Ente, benché le proporzioni siano ovviamente diverse e notevolmente complesse, può però paragonarsi per semplificare il concetto alla vita di una grande famiglia. Molte famiglie», sottolinea, «ricorrono a richieste di mutuo per poter effettuare acquisti importanti, sia per beni immobili sia per beni mobili. La pianificazione sull'entità del prestito e sull’ammontare delle rate e la loro durata per la restituzione deve infatti essere ragionata in base alle possibilità economiche del nucleo». Un esempio che serve a far capire, secondo l'assessore, che «anche il Comune di Carsoli, nel ricorrere ai mutui concessigli dalla Cassa Depositi e prestiti, ha sì realizzato e migliorato la città, ma si è anche assunto l’onere di dover restituire delle somme (secondo i relativi piani di ammortamento), con le modalità previste e oggetto di specifici contratti». Sul versante delle Politiche Sociali, della Scuola e degli Affari generali e legali l'assessore Velia Nazzarro ci parla di «una delle emergenze che è stato necessario affrontare come quella delle grandi spese legali». «Gran parte dei procedimenti», afferma, «sono legati a procedimenti a carico di ex dipendenti per la loro attività all'interno dell'ente. Queste spese arretrate hanno richiesto anche la necessità di creare una copertura finanziaria e un intenso lavoro per reperire la disponibilità economica». Le iniziative sociali sono tante. Una tra tutte è quella rivolta ai bambini da 3 ai 12 anni nella scuola per l'infanzia. E' stata infatti promossa la ludoteca estiva "Bu bu settete" con l'associazione Matriosca. Per l'assessore ai Lavori pubblici e alla Viabilità, Italo Ottaviani che è anche vicesindaco, «le carenze legate alle scuole sono le più sentite. Non avendo più requisiti per nuovi finanziamenti», sostiene, «abbiamo dovuto investire parte del nostro bilancio per rendere agibile in centro fieristico. Un progetto di un milione e 200mila euro per la scuola di via Genova, dove stiamo aprendo le offerte per l'appalto per un nuovo edificio poiché quello vecchio è stato demolito. Anche il campo sportivo», dichiara, «è una carenza che vorremmo sanare,
così come quella di una piscina, visto che Carsoli è il Comune più grande della Valle del Cavaliere. Purtroppo però con la carenza che c'è e l'impossibilità di accendere mutui per ora ci lega le mani. Nonostante queste carenze», conclude l'assessore Ottaviani, «stiamo cercando di offrire delle risposte concrete ai cittadini. Stiamo inoltre intervenendo sulla viabilità con la messa in sicurezza delle strade e con la realizzazione di parcheggi in località Casa bianca e a Poggio Cinolfo.Per quanto riguarda la Sanità, settore di cui si occupa il sindaco, i problemi da affrontare non mancano. Per l’assessore alla Sanità, Mauro Arcangeli, «a Carsoli serve una medicina del territorio che permetta di avere accesso al distretto sanitario di Carsoli. Essendo una zona di confine» spiega, «occorrerebbe potenziare i servizi territoriali e alcuni accessi ai prelievi, la qualità delle visite specialistiche senza costringere gli utenti a recarsi ad Avezzano». La chiusura dell'ospedale del territorio, cioè l'Umberto I di Tagliacozzo, secondo Arcangeli, «colpisce anche tutti i cittadini della Marsica occidentale». L’assessore ha poi ribadito «l'importanza del 118 di Carsoli che nelle emergenze riesce ad arrivare nelle località lontane dalle strutture sanitarie». «Andrebbe potenziato», sostiene, «con la presenza dell'infermiere professionale oltre al medico. Vanno poi ringraziate le associazioni e i volontari che svolgono il servizio notte e giorno con grande impegno». A parlare di Urbanistica è l'assessore Luciano Tarquini. I punti più importanti sono stati la definizione dei Piani attuativi che hanno previsto sei conferenze di servizi. «Per la prima volta», ricorda Tarquini, «è stata fatta la gestione del patrimonio selvo-pastorale, rimesso in moto con un bando l'utilizzo della risorsa boschiva e redatto il Piano di assestamento forestale». Un altro obiettivo è la revisione della toponomastica e la rivisitazione dei numeri civici, già partite. «Un percorso laborioso», afferma Tarquini, «ma molto importante. Inoltre con l'Università dell'Aquila», aggiunge, «è stata siglata una convenzione per l'attivazione dello sportello Suap che consentirà alle attività produttive di svolgere le commissioni amministrative attraverso il portale del Comune. Ma il punto chiave dell'assessorato è il Piano regolatore. A breve si concluderà l'iter per la formazione della variante, che arriva a distanza di 25 anni, poi seguirà l'iter per le autorizzazioni. Sono state definite le zone di ampliamento sia per Carsoli centro, sia per le frazioni. Verranno "proceduralizzate", inoltre, le modalità di espansione dell'area industriale. «Particolare attenzione», rende noto l'assessore, «è stata data alle aree di interesse pubblico come parcheggi, aree verdi, piste ciclabile. Per una città che cresce queste sono le risposte. Carsoli purtroppo è schiacciata tra il fiume, la ferrovia e l'autostrada e quindi questo tipo di aree servono». Per il settore dello sport i bisogni del territorio sono molte, ma anche le iniziative in corso. Adelfo Marcangeli, assessore allo Sport, sottolinea la necessità di un nuovo campo sportivo con erba sintetica a disposizione di tutti. Lateralmente è previsto un campo polifunzionale. «Abbiamo sistemato la palestra», ha spiegato Marcangeli, «che viene utilizzata dalla squadra di pallavolo e dai bambini. Inoltre abbiamo ripulito la pineta e reso funzionale un percorso benessere e un campo da calcetto». Un importante progetto realizzato nel settore dello sport è stato quello della pista ciclabile per mountain bike che parte da Villa Romana e arriva fino a Carsoli.
E’ di Poggio Cinolfo la donna più vecchia d’Abruzzo. Festa per nonna Maria Cristina Legge le riviste di gossip senza occhiali, guarda la tv e canta filastrocche dei suoi tempi. E’ la nonnina d’Abruzzo, come è stata soprannominata oramai la donna più anziana della Regione, una delle più longeve d’Italia, Maria Cristina Cappelli, di Poggio Cinolfo, piccola frazione di Carsoli. L’8 dicembre 2010, ha compiuto 110 anni e a festeggiarla c’erano il primo cittadino, Mario Mazzetti, insieme all’amministrazione comunale che le hanno consegnato una targa ricordo. Maria Cristina vive nella casa paterna insieme ad una badante che si occupa di lei. In paese è una vera memoria storica e ogni giorno riceve molte visite. Nata nel 1900 da padre porta lettere e madre casalinga, Maria Cristina aveva 10 fratelli, uno dei quali ha 103 anni e vive a Poggio Cinolfo. La seconda guerra mondiale ha segnato parte della sua vita. Dopo aver sposato un militare reduce della prima guerra mondiale, dal quale ha avuto 4 figli, ha sofferto molto per un fratello disperso in Russia e per la morte della sorella uccisa dai tedeschi. Ancora oggi quando parla con i familiari o con i compaesani che la vanno a trovare Maria Cristina racconta episodi del periodo post bellico, che spesso ricorda meglio di quelli degli ultimi anni. 4
Viaggio nelle scuole Incontro con l’assessore comunale all’Istruzione Sono da poco passate le 9 quando incontriamo l'assessore alla Scuola, Velia Nazzarro. Ci aspetta davanti alla scuola Scarcella dove i ragazzi hanno da poco preso posto tra i banchi di scuola. L'assessore ci inizia a parlare subito di questo istituto. "Quando la nostra amministrazione si è insediata i bambini della scuola primaria erano ospiti nella vicina scuola media perché la Scarcella era chiusa per lavori", precisa l'assessore Nazzarro mentre percorriamo uno dei corridoi della scuola primaria. "Il nostro obiettivo è stato da subito quello di riaprirla. Infatti abbiamo accelerato i lavori, investendo anche altri fondi per la messa in sicurezza dell'edificio e per l'arredamento, e nell'aprile del 2009 abbiamo restituito la scuola ai bambini". Nella scuola "Scarcella" le novità non sono finite. Quest'anno infatti sono state attivate le tariffe in base al reddito della famiglia, per il servizio scuolabus e la mensa. "Il costo della retta del trasporto e il costo di un blocchetto da 20 ticket, usato dai bambini per la mensa, sono stati ridotti rispetto allo scorso anno", chiarisce l'assessore alla Scuola. "Questi servizi sono stati applicati per la scuola per l'infanzia, per la scuola primaria e per la scuola media". Dopo aver visitato la scuola primaria saliamo in auto e ci spostiamo
verso la scuola media. Proprio quando gli alunni della scuola primaria sono rientrati nella loro scuola, quelli della media e del Liceo sono usciti. Subito dopo il sisma del 6 aprile 2009 lo stabile dell'Istituto onnicomprensivo è stato chiuso perché ritenuto non a norma dopo le prove di capacità a resistenza sismica a cui è stato sottoposto. Secondo una prima stima per gli interventi di adeguamento servirebbero due milioni di euro, per ora il Ministero per le Infrastrutture ne ha erogati 800mila. "Quando abbiamo saputo che lo stabile non era agibile", racconta l'assessore, "abbiamo trasferito gli studenti delle medie in dei container sistemati dietro il comune e ci siamo messi al lavoro per ospitarli in una vera e propria scuola". A marzo 2010 gli alunni della scuola media hanno abbandonano i container per trasferirsi nello stabile del Centro Fieristico trasformato dal comune in edificio scolastico. "Qui non c'era niente", afferma Nazzarro mentre entriamo nello stabile situato nel nucleo industriale, "abbiamo dovuto fare i tramezzi, istallare gli infissi, gli impianti di illuminazione, i bagni. Insomma abbiamo dovuto mettere su una scuola vera e propria che ospita non solo gli studenti di Carsoli, ma anche di Oricola, Pereto, Rocca di
Botte e di alcuni paesi della provincia di Rieti". Mentre usciamo La scuola media sembra un istituto internazionale con aule luminose e spaziose e laboratori. L'ultimo lavoro che l'amministrazione ha realizzato per andare incontro agli studenti è stata la realizzazione della strada, intitolata a fine novembre al IX reggimento "Fanteria", che collega la scuola con la Tiburtina. Mentre usciamo dalla scuola media l'assessore Nazzarro ci invita ad andare a visitare anche il Liceo Scientifico, ospitato negli stabilimenti del Sole 24 ore. Da maggio del 2009 per i liceali si sono aperte le porte del quotidiano finanziario. "I ragazzi sono stati sistemati in nove classi", dichiara l'assessore, "dove l'azienda ha provveduto a sistemare banchi, sedie e lavagne. Gli studenti qui hanno tutto quello che gli serve, solo per la palestra vengono portati in centro da un servizio navetta che abbiamo attivato". Quando lasciamo lo stabile del Sole 24 ore chiediamo all'assessore Nazzarro qual è il suo obiettivo. Ci risponde senza pensarci troppo: "ridare ad ogni alunno la propria scuola". (e.b.)
Boom di visite nella Riserva delle grotte di Pietrasecca Fatti e cifre di un’esperienza di successo di Beniamino Adduci Colle* Il 2009 è stato l’anno della svolta per l’ente gestore e per la Riserva delle grotte di Pietrasecca. Finalmente dopo 25 anni, anche se con aspetti criticabili, la riserva è stata aperta ai turisti. Solo nelle poche giornate di apertura del 2009 ci sono stati 1.300 visitatori. Il dato essenziale però non sono i numeri bensì l’apertura in sé che riveste l’importanza maggiore. Durante le visite effettuate , sono stati raccolti i pareri dei turisti sulla modalità dell’offerta e il risultato dell’indagine ha dato un valore equivalente a ottimo. La quasi totalità dei visitatori ha suggerito di continuare nel modo ―nature‖, cioè senza illuminare la grotta, ma solo con la lampada frontale del caschetto da speleologo. Per quanto riguarda la stagione in corso l’andamento delle visite ha registrato un notevole incremento. A fine settembre sono stati superati i 2.000 turisti. Sono stati realizzati i lavori del sentiero e del piazzale di Ponterosso che hanno cambiato completamente l’aspetto della riserva che fino ad allora era in uno stato di totale abbandono. In fase di completamento anche il sentiero di accesso alla grotta dell’Ovito con la costruzione di un ponte di legno
e la realizzazione della staccionata che delimita l’area della riserva dalla strada asfaltata. Sul lato degli investimenti è stata acquisita la proprietà del terreno sul quale è situato l’ingresso della Grotta dei cervi e del manufatto di Ponterosso che verrà adibito a punto di informazioni, locale di accoglienza e raccolta dei gruppi di
delle visite nonché la gestione del turismo didattico rivolto ai 3 gradi dell’istruzione scolastica. Importanti anche la messa in rete fella riserva con l’adesione all’associazione La città delle grotte e l’adesione al protocollo d’intesa per le aree protette per il progetto biennale ―Abruzzo sostenibile‖, insieme al Parco nazionale d’Abruzzo, al parco regionale Sirente-Velino e alla Riserva naturale Monte Velino. E’ stata inoltre firmata la convenzioni con l’Università e la Federazione speleologica abruzzese. Sul lato amministrativo sono stati recuperati i contributi regionali per la gestione ordinari, rendicontando le spese effettuate dall’ente dal 2002 pari a circa 150mila euro . L’attuale ente di gestione l’attuale amministrazione sono stati i primi ad adempiere al compito amministrativo. I prossimi obiettivi saranno la redazione di un nuovo piano di assetto della riserva (che prevede anche il suo ampliamento territoriale) e la sottoscrizione di un protocollo di intesa che metterà in rete la riserva con le altre realtà dei comuni di Sante Marie, Cappadocia e Pescorocchiano, in modo da offrire un più ampio pacchetto turistico.
turisti. Tra le attività più importanti c’è stata l’istituzione nel 2009 di un corso di formazione a supporto dell’imprenditoria turistica nelle aree protette dal quale è nata la cooperativa locale ―il volto degli equi‖ che ha curato per il 2010 l’organizzazione, le prenotazioni e la gestione *Presidente dell’Ente gestore 5
L’Officina giovani di Carsoli Contestazioni ed elucubrazioni su un esperimento fallito di Franco Cimei ―Del resto m’importa 'na sega sai, ma fatta bene che non si sa mai‖. Cosi faceva una vecchia canzone dei Csi che, se non conoscete, vi consiglio di ascoltare. No aspetta non smettere di leggere, la citazione un po' colorita era d'obbligo per poter spiegare dal basso la storia che sto per raccontare e prometto di non offendere più il buon senso di nessuno con citazioni da canzonacce di questo tipo. C'era una volta l'officina giovani Carsoli, dico c'era una volta perché non mi sembra il caso di affermare che esista ancora, ma andiamo con ordine. Cominciò tutto un pomeriggio di primavera in cui alcuni ragazzi pensarono ―forse a Carsoli ci annoiamo dalla mattina alla sera perché nessuno fa niente di ciò che possa interessare anche noi. Perché non ci mettiamo insieme e organizziamo qualcosa da fare?‖. Quello fu l'inizio della fine di tutte le speranze comuni di poter cambiare le cose a Carsoli. La prima cosa che organizzammo fu un piccolo cineforum, così solo per convincere la twilight generation che al cinema non ci si va solo per vedere i vampiri e il loro ―pompatissimi‖ bicipiti, ma purtroppo si sa come vanno queste cose e gli ormoni offuscano la mente delle ragazzine più di quanto si vuole dare a credere. Ma il cineforum continuò imperterrito sperando che prima o poi il buon cinema avrebbe fatto una breccia nel cuore della gioventù carseolana, quella sera stessa alla domanda ―questa sera facciamo cineforum, vuoi venire?‖, qualcuno rispose ‖no, mi dispiace ma sta sera in tv danno amici‖; eccola là, una sola frase, una semplice frase che può distruggere tutti quei progetti dalle fondamenta, per chi lo stiamo facendo tutto questo? Solo per noi stessi? La cosa comunque andò avanti lo stesso per qualche tempo, soprattutto grazie alle instancabili organizzatrici del cineforum che nella frase ―non vi preoccupate la gente prima o poi verrà‖ non ci credevano neanche più loro. Provammo anche a organizzare alcuni incontri culturali ma l'incubo del ―ragazzo che voleva vedere amici‖ ci perseguitava come un’ombra e anche quelli furono un fallimento. In particolare ce ne fu uno con un poeta che attirò più o meno volontariamente anche qualcuno della generazione 3MSC (Tre metri sopra il cielo). Allora presi dall'entusiasmo si pensò di espandere il progetto, di cercare di coinvolgere giovani scrittori, ma le nostre fantasie furono ben presto sotterrate dalla realtà dei fatti: qualcuno giunse alla conclusione che ―i poeti non esistono da queste parti, se ti credi un poeta allora o sei un gay o un truzzo, dipende da come ti vesti‖. Insomma, si finì con la fascia tricolore ad accompagnare con portamento le manifestazioni comunali, si quelle con i nonni alpini che sentono ancora la nostalgie del Piave e delle vecchie sputacchiere, e noi ragazzi attivi culturalmente eravamo il fiore all'occhiello vicino alla sgargiante fascia del rappresentante della giunta comunale. Se devo scegliere un evento preciso che decretò definitivamente la fine dell'avventura è quello del 23 agosto, quando dopo numerosi tentativi di boicottaggio da parte di pochi ma convinti oppositori, salì sul palco con una bandiera italiana in mano un tipo che pretendeva di essere un cantante di talento, che si presentava come uno che dava voce ai giovani, che lottava contro il potere e che a guardarlo bene si atteggiava come una versione spaghetti western di Brittney Spears, al momento mi sfugge il nome... credo si chiamasse Fabrizio, comunque potete trovarlo su youtube, digitate il nome, lo trovate nella classifica dei più visti qualche video prima di un tale di nome De Andrè. La storia è questa, forse qualcosa me lo sono inventato ma chi lo sa, la mia memoria ha il suo diritto di imbrogliare se è per una buona causa. Lascio il compito di distinguere il vero dal falso a qualche “bimbominkia” carseolano che se la senta di leggere un articolo cosi lungo.
Le confraternite della Santissima Trinità si ritrovano a Carsoli Corteo di mille pellegrini per le vie del paese Un lungo corteo colorato ha sfilato per le strade di Carsoli in occasione del primo raduno delle compagnie dedicate alla Santissima Trinità. La manifestazione, unica nel suo genere, è stata organizzata dal comitato della Santissima Trinità di Carsoli, presieduta da Alberto Granati e composto da Alberto Granati, Fabio Arcangeli, Mauro Iacuitti, Derna Di Giò Battista, Emanuela Cimei, Andrea Lollobrigida, Andre, Claudio e Marco D’Andrea. L’organizzazione ha richiesto un lungo e intenso lavoro. Nel mese di maggio sono stati spediti gli inviti a tutte le compagnie, in 48 hanno aderito all’evento. Il 5 settembre i pellegrini si sono presentati puntuali in Piazza della Libertà per prepararsi alla lunga sfilata che ha percorso gran parte delle strade del paese e del centro storico. Le compagnie sono arrivate da diversi paesi del Lazio e dell’Abruzzo I primi ad arrivare sono stati gli amici di Poggio Moiano e della compagnia di Arcinazzo Romano con il loro stendardo dipinto dal postino del pae-
se, un’artista che ha utilizzato colori che con il passare degli anni antichizzano le icone ottenendo un suggestivo risultato. La compagnia di Terracina ha tenuto chiuso il suo stendardo sino all’inizio della sfilata raccogliendo la curiosità dei molti. Pochi minuti prima della sfilata si è scoperto che era composto da una maestosa vela retta dal bastone sino alla punta finale. Una volta arrivate tutte le compagnie hanno lasciato il loro nominativo al punto di incontro del comitato per registrare la presenza, mentre la compagnia di Carsoli intonava i primi inni. Fondamentale è stato l’aiuto della Protezione Civile, del gruppo Alpini e dei volontari del 118 per la Croce Rossa. I più anziani, e quelli che per motivi di salute non potevano partecipare alla lunga processione a piedi, sono stati accompagnati in piazza Corradino dal pulmino messo a disposizione dall’amministrazione Comunale. Proprio lì si è svolta la solenne messa presieduta dal vescovo 6
dei Marsi, monsignor Pietro Santoro. La lunga multicolore processione dei fedeli si è snodata lungo le strade cittadine, ha attraversato gli stretti viottoli del centro storico che portano alla Fortezza Angioina. Sul sagrato della chiesa di Santa Vittoria don Enzo Massotti, parroco del paese, aveva allestito l’altare su di un palco per permettere a tutti di partecipare alla celebrazione eucaristica, prima della quale si sono esibite le ragazze del corpo di ballo della scuola Body Line New System guidate da Cinzia Cipriani. L’arrivo delle compagnie della Santissima Trinità è stato anticipato dai vari canti intonati dai fedeli. ―Il cammino‖, ha ricordato il vescovo Santoro nella sua omelia, ―è una metafora della vita. Per questo i pellegrini non devono camminare solo con i piedi, ma anche con il cuore‖. Al termine della messa in ricordo della giornata a tutte le compagnie presenti è stato consegnato un quadretto raffigurante Carsoli. (r.g.)
Intercultura Il rapporto tra due o più culture che comporta l'arricchimento reciproco di Adriana Giacchetti Con questa rubrica vogliamo aprire una ―finestra‖ informativa che permetta di conoscere le altre culture residenti nel territorio, instaurando un dialogo che permetterà di crescere e arricchire il tessuto sociale di Carsoli. La migrazione? La migrazione è uno spostamento, temporaneo o permanente, di individui o di gruppi da un luogo ad un altro sia all’interno dello stesso paese (ad esempio dalla campagna alla città, come è avvenuto nel passaggio dal sistema agricolo a quello industriale), sia verso un paese straniero. La migrazione si divide in: immigrazione (l’arrivo), emigrazione (la partenza), rientro (il ritorno) Le cause che spingono una persona o una famiglia ad emigrare sono di 2 tipi: naturale (causate da terremoti, da maremoti, dal clima ecc.) e sociali (causate dall’economia, religione, politica ecc.) Immigrare vuol dire lasciare il proprio mondo (formato dal paese, affetti più cari, cultura, tradizioni, costumi ecc.) in cerca di altre condizioni, di nuovi obiettivi. Quello di oggi è un mondo di esodo in gran parte forzato. Raramente è la libera scelta a spingere una persona a trasferirsi in un altro paese. Si fugge da condizioni di vita divenute insostenibili: povertà estrema, economia disastrosa, degrado ambientale e fattori climatici di desertificazione, squilibri demografici, mancanza dei sistemi minimi di sicurezza di sanità e di servizi, esclusione della partecipazione alle decisioni politiche, violazione dei diritti umani, persecuzioni di motivi di genere e di religione, conflitti interni e guerre. ―Emigrare per milioni di persone significa coltivare una speranza di venire nuovamente a capo della loro vita. Nel Comune di Carsoli risiedono 5.850 abitanti di cui 591 sono stranieri. 235 sono gli stranieri residenti a Carsoli che hanno la cittadinanza italiana. Diversi sono i paesi di provenienza (Venezuela, Capo Verde, Romania, Marrocco, Senegal, Austria, Polonia, Ingliterra, Mexico, Ungheria, Stati Uniti, Iran, Perù, Argentina, Cina ecc.).
Conoscerci un po’: Ci avviciniamo alla ―finestra‖ che abbiamo aperto per conoscere l’esperienza di due immigranti inseriti nel tessuto sociale di Carsoli. - Sono argentino, nel 1989, insieme a mia moglie siamo partiti per l’Italia. Dal 1994 abito nel Comune di Carsoli e dopo un anno del mio arrivo al Comune sono diventato cittadino italiano. A Carsoli ho iniziato a lavorare facendo il mio mestiere. Lavorare mi ha permesso di conoscere gente e d’inserirmi nella società del paese. Il mio adattamento non è stato molto difficile per il semplice motivo che provengo di un luogo dove l’immigrazione (in questo caso italiana) è molto presente, quindi la differenza è solo geografica. Il motivo che mi ha portato a immigrare è stato la ricerca di una vita migliore. Tempo fa ho pensato di chiedere la cittadinanza italiana per essere in regola e me l’hanno concessa perché ero sposato con una cittadina italiana e risiedevo in Italia di almeno due anni dopo il matrimonio. Dato che l’esperienze vissute di ogni immigrante sono diverse, nel mio caso personale, penso che rifarei tutto, già che è un modo di cercare una migliore qualità di vita ed è importante, perchè l’immigrante porta con se una cultura che arricchisce il paese che lo riceve e a sua volta arricchisce sé stesso. - Sono nata in Iran e sono venuta in Italia a causa del regime dittatoriale. Quando sono arrivata non riuscivo a comunicare ne a esprimere i miei sentimenti perché non conoscevo la lingua. Col passare del tempo sono riuscita ad ambientarmi grazie all’accoglienza delle persone che mi circondavano. La mia presenza in Italia è regolare e sono in possesso del permesso di soggiorno a tempo indeterminato che mi è stato dato per motivi famigliari. Dalla mia esperienza personale ho capito che nei rapporti umani, la razza, il colore e la nazionalità non contano. Il mio inserimento è stato abbastanza facile nonostante tutte le difficoltà che ho incontrato all’inizio. Adesso frequento l’università in Italia e mi trovo molto bene, nonostante che l’Iran è sempre il mio paese. Se avessi la possibilità di tornare indietro rifarei questa bella esperienza.
INFORMAZIONI UTILI Stranieri Tutti i cittadini che non appartengono ai Paesi dell'Unione Europea, possono entrare in Italia presentando il passaporto e, nei casi in cui è richiesto, il visto rilasciato nel loro Paese di provenienza. Una volta in Italia richiederanno il permesso di soggiorno che avrà motivazione uguale a quella descritta sul visto. Non va richiesto il permesso qualora il soggiorno per affari, turismo, visita o studio sia inferiore a tre mesi. I cittadini dell'Unione europea non hanno bisogno di permesso per soggiornare in Italia. Il rilascio del permesso di soggiorno Per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno è necessario presentare: il modulo di richiesta; il passaporto, o altro documento di viaggio (pdf 17 KB) equivalente, in corso di validità con il relativo visto di ingresso, se richiesto. Chi è già in Italia e ha il permesso di soggiorno in scadenza, deve chiedere il rinnovo almeno 60 giorni prima della scadenza. La validità del permesso di soggiorno è la stessa del visto d'ingresso: fino a sei mesi per lavoro stagionale e fino a nove mesi per lavoro stagionale nei settori che richiedono tale estensione; fino ad un anno, per la frequenza di un corso per studio o formazione professionale ovviamente documentato; fino a due anni per lavoro autonomo, per lavoro subordinato a tempo indeterminato e per ricongiungimenti familiari. Gli stranieri che vengono in Italia per visite, affari, turismo e studio per periodi non superiori ai tre mesi, non devono chiedere il permesso di soggiorno. Gli stranieri in attesa del rinnovo del titolo di soggiorno possono uscire dall'Italia e rientrarci se in possesso: della ricevuta rilasciata da Poste Italiane S.p.A. che attesta l'avvenuta presentazione della domanda di rinnovo del loro permesso di soggiorno o della carta di soggiorno, del titolo di soggiorno scaduto, del passaporto o altro documento equipollente. La stessa agevolazione è consentita agli stranieri che hanno presentato domanda per il primo rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, lavoro autonomo o ricongiungimento familiare a condizione che: l'uscita e il rientro avvengano attraverso una qualunque frontiera esterna italiana (circolare 11 marzo 2009); lo straniero esibisca il passaporto o altro documento di viaggio equipollente, unitamente al visto d'ingresso dal quale desumere i motivi del soggiorno (lavoro subordinato, lavoro autonomo o ricongiungimento familiare) e la ricevuta di Poste Italiane; il viaggio non preveda il transito in altri Paesi Schengen, essendo lo stesso precluso. Con la circolare del 27 giugno 2007, si è stabilito che chi ha figli minori di 14 anni può richiedere alla Questura il rilascio di un permesso di soggiorno cartaceo provvisorio e con validità limitata. Sul titolo saranno iscritti i figli minori che in questo modo potranno lasciare temporaneamente l'Italia. In questo sito è possibile consultare lo stato del documento. Se è pronto verrà fornito anche il nome e l'indirizzo dell'Ufficio dove ritirarlo. http://poliziadistato.it/articolo/15002-Controlla_online_il_permesso_di_soggiorno 7
Colli di Monte Bove e Villa Romana Le pro loco protagoniste della vita sociale e culturale La Pro Loco rappresenta per i piccoli paesi un punto di aggregazione, ma anche un luogo dove nascono idee. A Colli di Monte Bove le vecchie tradizioni sono quasi tutte perdute. L’unica ancora viva è la confraternita di San Berardo, vescovo e cardinale della diocesi dei Marsi, protettore di Colli dove è nato il 1 maggio 1079. La statuina del Santo va di sei mesi in sei mesi nelle case dei confratelli e la sera, terminata la festa, il confratello che ospita la statuina offre un rinfresco alla popolazione a base di ciambelle e vino. Nonostante sia difficile organizzare manifestazioni e eventi Antonio Barnabei, ex sottufficiale della Guardia di finanza in pensione, attuale presidente della Pro Loco di Colli, lavora intensamente per ―il soddisfacimento degli interessi turistici e sociali della collettività locale, in particolare il risanamento igienico-sanitario del tessuto urbano, l’abbellimento di piazze, giardini, abitazioni anche con piante e fiori, cerca di tutelare le bellezze naturali, panoramiche, artistiche e monumentali del paese‖. In estate per esempio viene organizzato ―l’Agosto Collese‖ all’interno del quale ci sono sagre di cui la più nota è quella dei ―Pizzicuni‖. Non manca poi la musica sia leggera che classica, le mostre fotografiche, i tornei
sportivi come il calcio, calcetto, bocce, briscola. A novembre poi il paese si anima con la sagra delle castagne, mentre a dicembre si organizza la sagra della polenta e poi a febbraio il carnevale. I problemi certamente in paese non mancano. ―La Pro loco si è attivata con le istituzioni per il depuratore che a tutt’oggi ancora non c’è‖, ha spiegato il presidente Barnabei, ―per le fogne che scaricano a cielo aperto, per la pavimentazione disastrata dopo il passaggio del metano, per le frane sulla strada Tiburtina Valeria con il rischio di rimanere isolati e per il trasporto degli anziani verso Carsoli dove sono tutti i servizi primari‖. Anche a Villaromana la Pro Loco, guidata da Mario Proietti, ferroviere in pensione, lavora intensamente per animare il paese e farlo conoscere nel territorio circostante. ―Villaromana è una piccola frazione‖, ha spiegato il presidente Proietti, ―che negli ultimi trenta anni si è svuotata perché gran parte dei residenti si è trasferita a Roma per motivi di lavoro. Oggi conta 70 residenti. La Pro Loco con l’impegno di tutti gli iscritti è riuscita a far tornare i suoi cittadini non solo nel periodo di ferie estivo, ma anche nei fine settimana‖. La Pro loco di Villaromana dalla sua fondazione non è stata solo costume e tradizioni.
Il sogno diventa realtà. Nasce “Il Mondo in una Stanza 2”
I suoi iscritti, infatti, v olo n t ariamente h a n n o l av or a to per migliorare l’ambiente del piccolo borgo restaurando l’acquedotto nel tratto da Montesabinese a Villaromana e sistemando la sede della Pro loco che si trova nell’ex scuola elementare, quest’ultima concessa in comodato ad uso gratuito dal comune di Carsoli. Il tempo per le feste però non manca. Nell’arco dell’anno vengono infatti organizzate: la festa della castagna, di carnevale, di San Martino, con gita sull’omonimo monte il giorno dell’ascensione, e poi le feste patronali e la giornata ecologica nel mese di agosto. L’obiettivo della Pro loco di Villaromana, che vede coinvolto il presidente della stessa in prima persona con l’ausilio di Adolfo Bultrini, è trovare i finanziamenti per restaurare l’Eremo di San Martino. (a.g.)
Concerto di Natale I comuni di Oricola, Pereto, Rocca di Botte e Carsoli, con il patrocinio del Ministro della Gioventù organizzano
di Farnaz Mirzapoor
il Concerto di Natale
Nel maggio del 2004 nasceva l’associazione culturale ―il Mondo in una Stanza‖ con l’ambizione di offrire al territorio un punto di incontro di culture ed esperienze diverse, una piccola finestra sul mondo. Seguendo gli interessi e le linee guida indicate nello statuto abbiamo realizzato numerose iniziative: corsi e laboratori vari. La decisione di promuovere l'associazione nasceva dalla necessità, che avevo maturato, di contribuire alla crescita della società in cui mi ero ritrovata a vivere. Per molto tempo io, di origine iraniana, mi ero sentita un'ospite temporanea dell'Italia. Poi ho cominciato ad amare il paese che mi aveva accolta. Le mie esperienze - emigrazione per motivi di studio, prima, e per ragioni politiche, poi - mi consentivano di essere un ponte tra le diversità in generale, e per questo l’associazione ha tra i suoi elementi fondativi l'intervento a favore dell'integrazione sociale e culturale. Abbiamo sempre cercato di stimolare la curiosità per l'altro, l'incontro, convinti che la conoscenza diretta sia il modo migliore per sconfiggere i pregiudizi. Dalle prime iniziative sono passati più di 6 anni, con tante esperienze belle e gratificanti ma anche con grandi frustrazioni. Avevamo scoperto che Carsoli rispondeva benissimo agli stimoli culturali dell'associazione, forse anche troppo per le poche risorse a nostra disposizione. Servivano locali nostri, grandi e accoglienti dove poter permettere alle nostre mille idee di realizzarsi. Serviva aprirci con le nostre attività, che spesso divenivano servizi per gli associati, a tutta la popolazione! Che fare? Abbiamo scelto l'autonomia. Ma creare una struttura importante andava al di là delle possibilità di un'associazione. Richiedeva investimenti grandi e un rischio troppo elevato da chiedere ai soci d'una associazione! Allora, io e Giancarlo (mio marito) abbiamo deciso di accollarci tutti i rischi e costituire un'impresa. Un impresa che ha realizzato locali adeguati e che intende portare avanti la grande sfida di un'autonomia totale. Un luogo aperto al pubblico. Ma ce l’abbiamo fatta. Domenica 19 Dicembre abbiamo rotto l'incantesimo e inaugurato la nostra nuova struttura. Sarà una grande sfida! Cosi è nato il centro ricreativo e culturale ‖Il Mondo in Una Stanza 2‖: un'impresa che si muove sulle linee guida di un'associazione, che comunque continuerà ad operare. Ce la faremo a vincere questa sfida? Noi ci mettiamo la nostra forza di credere nei sogni che si realizzano. E tutti voi ci potete sostenere nel nostro percorso con la vostra partecipazione e le vostre idee.
Il giorno 30 dicembre alle ore 17,30 nella Chiesa di Santa Vittoria Si esibiranno i Non Soul 'O Gospel e Il Coro Piana del Cavaliere
L’amministrazione comunale augura a tutti
Buon Natale e felice anno nuovo Direttore Editoriale
Hanno collaborato a questo numero:
Mario Mazzetti
Raffaella Girlando Barbara Conti Beniamino Adduci Colle Franco Cimei Pietro Guida Adriana Giacchetti Farnaz Mirzapoor
Direttore responsabile Eleonora Berardinetti
Realizzazione e grafica New Communication www.newcommunication.org
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Registrato al Tribunale di Avezzano con registrazione numero 47-99