di Saverio Di Giorgio
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PROLOGO 1 Entra Fragolino. Farà una piccola presentazione dello spettacolo tenendo ben conto delle caratteristiche del pubblico presente. Il monologo sarà circa questo FRAGOLINO Uè, bambini! Buongiorno a tutti! Passavo da queste parti e allora vi sono venuto a salutare. Ho sentito dire che oggi ci sarà uno spettacolo che parlerà della digestione. Accidenti! Ma voi sapete che cos’è la digestione? (Ci saranno delle domande con conseguenti risposte. Poi) Io la conosco abbastanza bene... ho sempre una fame che sto sempre a mangiare. E’ davvero molto importante mangiare, perchè mangiare fa crescere... Ma accidenti! Non mi sono ancora presentato! Adesso lo faccio. La canzone di Fragolino - io mi chiamo fragolino sono un bimbo assai carino anche se ciò sempre fame nel pancino - e per farmela passare non mi faccio mai pregare quando posso io mi fermo per mangiare - fosse pure una peretta o una semplice banana, un panino con salsiccia, due o tre piatti di minestra un pezzetto di formaggio e magari qualche piccolo ingranaggio - io di tutto faccio un pezzo, me lo pappo e me lo svezzo anche se sono un po’ rozzo io lo mando tutto giù nel gargarozzo e sai perchè... - Perchè mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare mangiare, mangiare fa ben
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- ti farà crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, crescere come un pompier. - Perchè mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando tu cresci per tre - e per la strada la gente dirà ma chi è quello là - è cresciuto si sa ha mangiato per tre - mo’ lo vedi da te che uomo è! io son proprio biricchino sono furbo ma carino anche perchè ho sempre in tasca un bel panino con prosciutto o mortadella io mi faccio la merenda e la metto tutta dentro la cartella fosse pure un bel piattone di lasagne o cannellone o una piccola polpetta e magari un bisteccone io mi mangio tutto quanto a colazione da domani senza resa col carrello della spesa anche se ammazza quanto pesa porto a scuola tutto quello che c’è in casa e sai perchè... - Perchè mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare mangiare, mangiare fa ben
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- ti farà crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, crescere come un pompier. - Perchè mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando tu cresci per tre - e per la strada la gente dirà ma chi è quello là - è cresciuto si sa ha mangiato per tre - mo’ lo vedi da te che uomo è! - Perchè mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare mangiare, mangiare fa ben - ti farà crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, crescere come un pompier. - Perchè mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando tu cresci per tre - e per la strada la gente dirà ma chi è quello là - è cresciuto si sa ha mangiato per tre - mo’ lo vedi da te che uomo è! Ma aspettate un attimo... adesso che ci penso, io non ho ancora fatto colazione. Ecco perché sento questo strano languorino allo stomaco. Sapete adesso che cosa faccio? Vado a cercare qualcosa da mangiare così potrò anche digerire. Ciao a tutti bambini... (Esce) 4
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Prologo 2 Entra in scena il Genio Matto. Cammina come se stesse cercando qualcosa. Ha dei disegni sotto il braccio e un cavalletto nell’altra mano. Gli occhiali li ha sopra la testa. GENIO MATTO Ma dove accidenti ho messo gli occhiali. Non so proprio dove ho la testa... accidenti! Ma dove gli avrò messi. Dovrò chiedere a qualcuno se li ha visti. Senza occhiali non posso combinare proprio niente di niente. Ma a chi posso chiedere di aiutarmi se qui non c’è proprio nessuno? Non c’è proprio nessuno... Ah, qualcuno c’è. Allora posso chiedere a voi. Bambini, c’è per caso qualcuno tra voi che ha visto i miei occhiali? Devo averli lasciati da qualche parte qui vicino ma non riesco a trovarli. Li avevo fino ad un attimo fa e adesso non li trovo più. (I bambini indicheranno e lui con un gioco di testa se li fa cadere sugli occhi) Accidenti! Allora non li avevo persi ma li ho sempre avuti sugli occhi. Devo stare più attento e essere meno distratto. Ma adesso dove ho messo il cavalletto... dove lo avrò appoggiato... eppure lo avevo proprio sotto il braccio... (lo vede) Infatti è proprio sotto il braccio. Meglio che vado a cercare dove ho messo la testa. Sono troppe le cose che dimentico. Aspettate un attimo bambini... vado e torno.
SCENA PRIMA Si apre il grande sipario. Ad aprirlo è proprio Buccia di mela. Ha gli occhi assonnati. Appena aperto il sipario Buccia si va a mettere al centro della scena e sbadiglia fortemente. Poi si accorge del pubblico. Poi appaiono Bibì e Bibò. BUCCIA Oh... scusate... ma ho un sonno... Lo so che non è tanto bello sbadigliare in questo modo. Avrei dovuto mettere una mano davanti alla bocca. La prossima volta che sbadiglierò, lo farò sicuramente. Ma bambini! Non mi sono ancora presentata... (si sistema per benino e poi) Eccomi qua. Sono buccia di mela. Sono proprio buccia di mela. (Piccola pausa) Perchè siete così stupiti di vedermi? Non avete mai visto la buccia di una mela? Ah... ecco. le avete viste. E allora perchè siete così meravigliati di parlare con me? Io sono proprio la buccia di una mela. Solo che sono una buccia un po’ speciale. Qualche volta lascio la mela sull’albero e vado a giocare con i miei due amici Bibì e Bibò. Li conoscete i miei due amici? Sono due bruchi. Due bruchi simpaticissimi. Ma proprio simpatici simpatici. Tantissimo simpatici... solo che dormono sempre. Sono dei veri dormiglioni. Adesso sapete che cosa faccio? Li sveglio... 5
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Buccia prende una piuma e comincia a stuzzicare l’albero. Si sentono ridacchiare. Poi BIBÌ (Entra in scena ridacchiando) Ma che cos’è... Bibò... Bibò... Bibò! Ma perchè mi facevi il solletico? BIBÌ (Sbadigliando) Ma se io stavo dormendo... BIBÒ Dormivi? BIBÌ Si, dormivo... infreddolito ma dormivo. BIBÒ Vuoi vedere che buccia di mela ci ha lasciato un’altra volta scoperti per andarsi a fare la sua solita passeggiata? (Sente qualcosa) Ma aspetta un attimo... c’è qualcuno che sta ridendo... BIBÌ Secondo me è Buccia che sta ridendo... BUCCIA E’ vero, è vero... sono proprio io. Devo dire che siete due bruchi veramente in gamba. Avete proprio indovinato tutto. BIBÌ Ehi! Buccia di mela! Come te la passi? BUCCIA Benissimo amici miei. Stavo parlando con questi cari amici. Gli stavo giusto raccontando di voi. Eccoli qui bambini... loro sono i miei due amici Bibì e bibò. (Piccola pausa) Sento che sta per arrivare qualcuno. Devo stare attenta a non farmi vedere troppo in giro sennò chissà quante chiacchiere ci saranno nel bosco. Adesso sapete cosa faccio? Torno sulla mia mela così nessuno potrà dire niente. Ciao cari bambini e ciao anche a voi Bibì e bibò. Ci vediamo più tardi. Faremo tanti giochi simpatici e divertenti. Adesso vado a giocare un po’ con la mia amica farfalla... ciao! Buccia esce di scena BIBÒ Bibì, adesso che buccia di mela se n’è andata via, che cosa facciamo? BIBÒ Io direi di farci una bella dormita. Il sonno è sempre un buon consigliere. BIBÌ E che cosa ci dovrebbe consigliare? 6
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BIBÒ Che dormire è sempre meglio che stare svegli. BIBÌ Accidenti, hai proprio ragione Bibò. (Sbadiglia) Facciamoci una bella dormita. BIBÒ Sono d’accordo con te, Bibì. Dormiamo. Buonanotte. BIBI Buonanotte Bibò. Si sente russare
SCENA QUARTA Entra Fragolino FRAGOLINO Accidenti bambini... non sono ancora riuscito a mangiare niente perchè non sono ancora riuscito a trovare niente da mangiare. (Vede l’albero di mele) Niente di niente. Ehi, bambini... ma che cosa vedo... Un albero di mele pieno zeppo di mele... sono proprio delle mele. (Si guarda intorno) Bambini, sapete adesso che faccio? Me ne mangio una. Lo sapete bambini che le mele fanno bene? Lo sapevate, vero? Allora, siccome io voglio sempre stare bene adesso mi mangio questa bella mela. E sapete una cosa? Me la mangerò con tutta la buccia perchè anche la buccia fa molto bene. (Prende la mela) Accidenti, com’è buona. (Esce canticchiando la sua canzone)
SCENA QUINTA Bibì e Bibò BIBI Bibò... Bibò.... Bibò... (Gli da un colpo) Bibò! BIBO Ma che accidentaccio c’è! BIBI Devo dirti una cosa importantissima. Buccia di mela è sparita. BIBO Buccia di mela è sparita? Ma che sparita che sta qui vicino a noi. BIBI Non c’è perchè è sparita! BIBO Veramente ...? BIBI Si, veramente. 7
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BIBO E dove è andata? BIBI Bo!? Io ho solo visto che Buccia di mela stava allegramente giocando con una farfalla quando, ad un certo punto, è comparso dal nulla un enorme bipede che l’ha presa e ... gnam! ... se l’è mangiata in un sol boccone. BIBO Poverina... se l’è mangiata... Aspetta un attimo. Hai proprio detto che un bipede se l’è mangiata? BIBI Ho proprio detto bipede. BIBO Allora ho sentito bene. Hai detto proprio bipede. Ma che cos’è un bipede? BIBI E’ uno di quegli animali con le zampe. BIBO Ah... uno zampognaro. BIBI Ma quale zampognaro! Ho detto zampe e non zampogne. Insomma, l’ha presa uno di quegli esseri con le gambe lunghe e i calzoni corti. BIBO Accidenti! Stai parlando di un bambino...? BIBI E certo! Apposta ho detto bipede. Se fosse stato un altro animale avrei anche potuto dire quadrupede e se fosse stato un uccello avrei anche potuto dire volatile. (Piange) BIBO E adesso che fa, ti metti a piangere? Su, non fare così... ho sentito dire dal genio matto che le bucce di mele e degli altri frutti trovano sempre la via per uscire dalla pancia dei bipedi. BIBI Sei sicuro? BIBO Senti, fai una cosa... va dal genio matto e chiedilo a lui. BIBI Fai una cosa... vacci tu. Io rimarrò qui. Ho visto una bella foglia di insalata. Per la tristezza me la mangerò tutta. BIBO Allora io vado. Buon appetito... 8
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BIBI Grazie. BIBO Prego
SCENA SESTA Si sente ridere. Dopodichè si vede buccia che passa attraverso il suo pannello all’interno della scena. BUCCIA DI MELA Accidenti! Ma siete impazziti a farmi tutto questo solletico! Ho capito che siete denti e che il vostro compito è quello di masticare per migliorare la digestione ma non lo sapevate che noi bucce di mela, non siamo digeribili? Anche se mi aveste masticato per delle ore non sarebbe cambiato niente. Siete insopportabili. E poi vi bastasse fare solo il solletico... no! Se non mi inzuppate tutti i vestiti non siete mai contenti. (Come se rispondesse) Va bene, vi perdono, vi perdono... non siete antipatici, siete delle brave persone. E poi, in fondo, in fondo... questo è proprio il vostro dovere... dovete masticare. E dovete masticare bene altrimenti la digestione sarebbe difficile. Si, lo so... tanti bambini, quando mangiano, masticano troppo poco e a volte gli fa male il pancino. Ma intanto io mi trovo qui tutta sola... (chiama) C’è nessuno? C’è nessuno qui? Scusate, qualcuno potrebbe indicarmi l’uscita? E’ da tanto tempo che sono qui e ormai i miei amici del bosco saranno preoccupati nel non vedermi... c’è nessuno? C’è nessuno? (Piccola pausa) No, non c’è proprio nessuno... Sono sola.... come farò a tornare a casa?... Chissà cosa staranno facendo adesso i miei amici bruchi, Bibì e Bibò... Sono sicura che staranno affannandosi a trovare il modo come aiutarmi... (Si siede in terra con le gambe tra le mani) Amici miei... sbrigatevi a venirmi a prendere perchè qui da sola ho tanta paura... E’ così brutto rimanere soli… (Si alza e esce parlando) Cercherò di trovare da sola l’uscita... Ho sentito dire che non è la prima volta che un essere umano mangia una buccia di mela, me ne hanno parlato le mie sorelle bucce... e poi sono sicura che tra poco troverò i miei amici Bibì e Bibò... (Li chiama) Bibì!... Bibò!... ci siete? Bibì!... Bibò!... Bibì!... Bibò!... (Esce)
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SCENA SETTIMA Il Genio Matto e poi Bibì Appare in scena. Prende la bacchetta e comincia a parlare con i bambini un po’ a soggetto. GENIO (Guarda i bambini. Si sistema gli occhiali. Poi) E così voi sareste i coniglietti... No, non siete i coniglietti... vediamo un po’... c’è qualche animaletto tra voi? Non c’è? Come non c’è... io dico che c’è... forse qualche coniglietto no ma qualche somarello lo vedo. Vedo qualche orecchio lunghetto, lunghetto... Voi che dite? C’è qualche asinello o no? Va bene... se lo dite voi ci credo. Allora... procediamo! Sono stato qui chiamato perchè... sono stato qui chiamato perchè... sono stato qui chiamato perchè? Boh! Accidentaccio! Non riesco proprio a ricordarmelo... Eh... alla mia età sono molte le cose che si dimenticano. Quindi voi mi dovrete aiutare. E’ vero che mi aiuterete? Ne ero sicuro. Vediamo un po’... bambini, voi lo sapete quello che è successo? Mi hanno detto che è sparita qualcosa... E’ sparita una buccia di patata? E a noi che ce ne importa se è sparita una buccia di patata... A no... è sparita una buccia di banana!?! Continuo ancora a dire a noi che ce ne importa! BIBI (Apparendo) Signor genio matto! Signor genio matto! Signor genio matto! GENIO Chi è che mi sta chiamando?! BIBI Sono io! GENIO Ah... sei tu bibò? BIBI No, io sono bibì. GENIO Non sei bibò? BIBI Se fossi stato bibò avrei detto che ero bibò, ma dato che sono bibì non posso certo essere bibò. Infatti sono Bibì. GENIO Complicato ma efficiente. E che vuoi da me, bibò? O bibì che dir si voglia? BIBI Volevo dire che la mia amica buccia di mela è stata mangiata. 10
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GENIO Mangiata? E da chi è stata mangiata? BIBI Da un bipede! Un bipedaccio brutto ha mangiato la nostra cara amica buccia... GENIO Fatto più che naturale. Da sempre i bipedi mangiano le mele e con le mele spesso anche le bucce. E’ la natura stessa che lo richiede... l’uomo ha bisogno di bucce. BIBI E perchè l’uomo ha bisogno proprio di bucce di mela? GENIO Perchè nelle bucce di mela, come nelle bucce di molti altri frutti e come anche nelle verdure, ci sono le fibre vegetali necessarie alla sua buona digestione. Senza fibre avrebbe una cattiva digestione... forse non l’avrebbe per niente. Come ti dicevo è la natura a richiederlo. BIBI Ah natura crudele... perchè natura sei così crudele? Perchè far mangiare da un bipede la nostra cara amica buccia? Che cosa aveva mai fatto di male lei per essere mangiata...? GENIO La natura non è affatto crudele come tu pensi. No, no, no... la natura non è affatto crudele ma bensì è nostra amica. BIBI Allora, se è davvero nostra amica, adesso la natura richiederà al bipedaccio brutto di risputare la nostra cara amica buccia così da farla tornare a giocare insieme a noi. GENIO Impossibile! La natura non vuole che le bucce di mela siano risputate ma bensì che siano ingoiate sempre di più. BIBI Questo vuol dire che non si potrà fare niente per lei... dovremmo considerarla ingoiata per sempre... GENIO Ma no! Si vede proprio che non sai niente di quello che accade nell’apparato digerente di un bipede, ossia nella sua pancia. Dobbiamo soltanto rassicurare buccia di mela che presto sarà ancora con noi. BIBÌ Sicuro? Tornerà a giocare con noi? Che bello, che bello! Vado subito a dirlo anche a Bibò! (Esce)
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GENIO Accidenti! E’ stato velocissimo! E adesso dove sarà andato... Mah! Devo sistemare questo cavalletto ben benino... adesso lo sistemo...
SCENA NONA Buccia e poi Genio Matto BUCCIA Accidenti... ma adesso dove mi trovo... prima sono passata dalla bocca dove tutti quei simpaticoni dei denti mi facevano un gran solletico, poi la lingua mi ha spinto verso qualcosa che si apriva e si chiudeva... Aspettate un attimo... devo fare una telefonata importantissima... (Prende un telefonino e compone un numero) Si sente lo squillo di un telefonino. Il genio prende il suo e risponde. GENIO (Appare nel punto dove aveva lasciato le carte) Che c’è... chi è che mi sta chiamando... Pronto? Chi è che mi vuole? BUCCIA Signor Genio... sono Buccia di Mela... GENIO Ah... ciao Buccia... come stai? BUCCIA Abbastanza bene... direi. GENIO Mi fa molto piacere che stai bene... buccia... mi fa proprio tanto ma tanto piacere che stai bene... buccia... (ci ripensa) Buccia!!! Sei buccia!?! Come stai! Qui siamo tutti in pensiero per te... BUCCIA Veramente anch’io sono un po’ in pensiero per me... lei che dice, troverò mai il modo di uscire da qui? GENIO Certo che lo troverai il modo per uscire da li. Basta trovare l’uscita e il gioco è fatto. BUCCIA Ma come e quando troverò l’uscita? GENIO Ci vuole ancora un po di tempo. Adesso dove sei? BUCCIA Non lo so... è già da un po che sono in una specie di sacchetto...
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GENIO Allora sei nello stomaco. Sei proprio nello stomaco. Devi sapere che il cibo rimane nello stomaco almeno tre o quattro ore. Facciamo una cosa... ripetimi la strada che hai fatto... BUCCIA Prima sono entrata nella bocca... Anzi, per dir meglio, sono stati i denti a farmi entrare nella bocca. GENIO I denti davanti che sarebbero poi gli incisivi e i canini ti prendono e i premolari e i molari, che sarebbero i denti grandi che sono dietro, ti masticano ben benino. BUCCIA E ti tirano addosso anche un bel po’ di... GENIO Di sassi? BUCCIA Non proprio... ti tirano un tipo di acqua tutta strana... e con le bollicine. GENIO Ma certo! Nella bocca esistono delle ghiandole dette salivari che emettono la saliva ad ogni boccone. E la saliva non è altro che acqua con in più delle sostanze che danno inizio alla digestione. E poi masticando, masticando, masticando, nella bocca, si viene a formare il BOLO che poi non sarebbe altro che l’impasto, ben tritato tra il mangiare e la saliva. Poi la lingua tira indietro il Bolo e lo spinge... BUCCIA Nel pozzo! GENIO Ma quale pozzo! Nel faringe. E cosa fa il faringe? Cosa fa? Lo sai tu quello che fa il faringe? Quando il bolo, ossia il boccone ben masticato e mischiato con la saliva, sta per passare da lui, lui fa in modo che il cibo non vada dentro ai condotti che ci servono per respirare. Infatti, provate a respirare quando in boccone viene ingerito. Vi sarà impossibile. BUCCIA E non succede mai che il mangiare ci vada dove noi respiriamo? GENIO Qualche volta può succedere... e allora ecco li che con un bel colpo di ... (tossisce)... di tosse eliminiamo l’intruso dal nostro corpo. BUCCIA Può essere pericoloso far andare di traverso il cibo?
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GENIO Certo che può essere pericoloso. Più che pericoloso... addirittura pericolosissimo. Purtroppo qualche volta si può anche finire all’ospedale perchè il solo colpo di tosse non basta. BUCCIA Io non ci voglio andare all’ospedale. Come posso fare per non farmi andare il cibo di traverso? GENIO E’ semplicissimo. Occorre mangiare lentamente e mai di fretta come fanno invece tanti bambini e tanti grandi. Ricordatevi che una buona digestione dipende soprattutto da come mastichiamo e da come ingoiamo. Infatti, come giustamente si dice, la digestione comincia proprio dalla bocca. BUCCIA Ohò... signor Genio.... qui si sta muovendo tutto... GENIO In che senso... BUCCIA Nel senso che si sta muovendo proprio tutto... scusami ma devo proprio attaccare.... (Esce) GENIO Pronto?!? Pronto?!? Buccia, mi senti? Accidenti! Si è tolta la comunicazione. E adesso cosa posso fare? Dove accidenti sarà finita buccia... Bambini, secondo voi dove sarà finita buccia? Facciamo un attimo mente locale. Allora... prima di tutto è stata presa dai denti canini e incisivi e masticata dai molari e premolari... ossia questi denti grandi che stanno qui dietro, le ghiandole salivari hanno prodotto saliva che impastandosi con quello che c’era nella bocca ha formato il BOLO. Poi che cosa è successo? Si, si... la lingua ha spinto il bolo così formatosi attraverso il faringe che chiudendo i canali della respirazione permette di non strozzarci mentre mangiamo. Poi... Accidenti! Non ricordo più cosa può essere successo poi.. che cos’è che si muove nella pancia... ? Che cosa mai potrà essere!?! Ah, già... lo stomaco. C’è proprio lo stomaco. E la cosa più importante da fare, sapete qual’è? Quella di mangiare lentamente! Mangiare lentamente è la cosa più importante di tutte. - Canzone del GenioPrendi un pezzo di pagnotta te lo metti tutto in bocca con un poco di ricotta ef- fai gnam, gnam, gnam. 14
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Masticare lentamente ingoiare dolcemente la ricetta è tutta qua far bene gnam, gnam, gnam. Se tu vuoi crescere, diventare gra- ande devi ricordarti che il segreto è tutto qui. Mangiare lentamente è tutto quel che se-erve e grande, grande, grande diverrai. Se quando mangi vai di corsa e mandi giù in una mossa nello stomaco si ferma e poi ai ai ai ai. Il dolore a crepapelle ti farà veder le stelle e la tosse aggiungerai e poi ai, ai, ai, ai. Ma se tu vuoi crescere, diventare gra- ande devi ricordarti che il segreto è tutto qui. Mangiare lentamente è tutto quel che se-erve e grande, grande, grande diverrai. Dopo che ti sei saziato e la regola osservato devi stare calmo e olè il resto vien da se. Chi vuol bene digerire non si metterà a giocare ma si siede e aspetta un po’ e tichitì, tichitì tò. Ma se tu vuoi crescere, diventare gra- ande devi ricordarti che il segreto è tutto qui. Mangiare lentamente è tutto quel che se-erve e grande, grande, grande diverrai.
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Ma se tu vuoi crescere, diventare gra- ande devi ricordarti che il segreto è tutto qui. Mangiare lentamente la cosa più importante e grande, grande, grande diverrai.
SCENA DECIMA Arriva Fragolino FRAGOLINO Allora, amici miei? Come state? Io sto davvero tanto ma tanto bene... dopo aver mangiato la mela mi sento benissimo. Voi le mangiate mai le mele con tutte le bucce? bravi! Però dovete sempre ricordarvi di lavarle ben, benino altrimenti invece di farvi bene potrebbe farvi male. GENIO E tu... chi saresti, tu? FRAGOLINO Io sono io. E tu chi sei tu? GENIO Io sono il genio matto e sto cercando di aiutare Bibì e Bibò a vedere che cosa sta succedendo alla loro cara amica buccia di mela. FRAGOLINO (Ai bambini senza farsi sentire dal Genio) Accipicchia. Mi sa che sono stato proprio io a mangiare la buccia di mela amica di quei due bruchi. Che dite bambini, glielo dico che sono stato io oppure mi sto zitto e me ne vado? Va bene. Se insistete così tanto glielo dirò. Signor Genio Matto... ho qualcosa di importante da dirti. GENIO In questo momento non posso essere distratto perchè insieme ai bambini stiamo aiutando una nostra amica che è nella pancia di un bipede. FRAGOLINO E’ per questo che è così importante quello che devo dirti. GENIO Bambini... voi che dite, è importante quello che questo ragazzo deve dirmi oppure no? Allora facciamolo parlare. Che cos’è di così importante che devi dirmi? FRAGOLINO Sono stato io a mangiare buccia di mela. GENIO Hai mangiato solo una buccia di mela? 16
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FRAGOLINO No. Veramente ho mangiato la mela con tutta la buccia. GENIO Hai lavato ben benino la mela prima di mangiartela? FRAGOLINO L’ho lavata alla perfezione. GENIO Hai fatto bene! L’inquinamento e i pesticidi sono molto pericolosi. E dimmi un po’... hai masticato lentamente? FRAGOLINO Ho masticato così lentamente che mi stavo quasi addormentando. GENIO Bravissimo. La digestione comincia bene solo se noi mastichiamo bene. Dunque sei stato proprio tu a mangiare buccia di mela. FRAGOLINO Si, sono stato io e mi dispiace moltissimo. Prometto che non mangerò mai più le bucce di mela. GENIO E farai malissimo. Le bucce di mela, quando si possono mangiare, ossia quando sono pulite ben benino, si devono mangiare. Ma adesso torniamo a noi. Vuoi davvero darci una mano ad aiutare buccia di mela? FRAGOLINO Farò tutto quello che mi dirai. Dimmi cosa devo fare. GENIO Per prima cosa dovrai sottoporti alla mia macchina della digestione. FRAGOLINO E che cos’è, la macchina della digestione...? GENIO Una macchina da me inventata per far vedere ai bambini tutto quello che si può vedere all’interno del corpo umano durante la digestione. FRAGOLINO E che cosa devo fare? GENIO Devi andare dietro questo telo e metterti davanti alla macchina. Appena sarai pronto mi chiamerai e il resto lo farò io. Vai! Non perdere tempo che la fase finale della digestione s’affretta. FRAGOLINO Vado, vado, vado, vado... 17
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SCENA UNDICESIMA Genio poi Fragolino GENIO Allora bambini, adesso vi farò vedere una mia invenzione. Ricordatevi che non esiste da nessuna altra parte al mondo e soltanto voi che siete oggi qui, potrete vederla. Adesso vado ad aprire la tenda che la nasconde. E uno e due e tre. Il genio apre e si vede ancora il ragazzo. Ha messo una mano nella manica e l’altra all’altezza dello stomaco che non si vede dal pubblico. GENIO Allora ragazzo, come ti trovi nella mia macchina della digestione? FRAGOLINO Mi trovo veramente comodo. Ma adesso che cosa devo fare? GENIO Tu non dovrai fare nulla. Sarò io che farò tutto. Tu devi solo stare tranquillo e aspettare. Adesso accendo la macchina e in un battibaleno e vuolà! Apre gli sportellini e si vede l’interno della pancia del ragazzo GENIO Signori e signore ecco a voi l’apparato digerente dei bipedi, ossia dell’uomo. (Al ragazzo) Come va. FRAGOLINO Abbastanza bene. Solo che sento come uno spiffero d’aria nella pancia. GENIO E’ tutto normale, è tutto normale. Allora, ricapitoliamo. Buccia di mela è entrata nella tua bocca grazie ai denti che poi l’hanno masticata e ingoiata. Fino a qui ci siamo. Ma poi che è successo? E’ successo che buccia di mela è arrivata nel tuo stomaco dove ad attenderla sapete cosa c’era? Il succo gastrico. FRAGOLINO Scusa, Genio Matto... che cos’è il succo gastrico? GENIO E’ formato da acido cloridrico e acqua. (Piccolo intrattenimento con il pubblico) Allora, il BOLO, ossia il boccone ben masticato scende nello stomaco e si mischia con il succo gastrico. E una volta impastati insieme, BOLO e succo gastrico formano una cosa che si chiama CHIMO. Una volta che il chimo si è formato piano piano scende in 18
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quest’altro sacchetto qui (lo indica sul ragazzo) che si chiama DUODENO. E qui avviene un’altra cosa. FRAGOLINO Genio Matto! Scusa, intanto che tu parli con i ragazzi perchè non mi chiudi la tenda così io mi posso fare una bella dormitina? GENIO E va bene! Fatti la tua dormitina. Tra poco ti richiamerò FRAGOLINO Grazie! Buonanotte a tutti bambini. Il genio chiude la tenda. GENIO Allora, ricapitoliamo. Abbiamo detto che il BOLO, l’impasto che si forma in bocca tra il mangiare e la saliva viene spinto nello stomaco dove incontra il succo gastrico. Il BOLO mischiato con il succo gastrico forma un impasto che si chiama CHIMO. Il Chimo viene spinto nel duodeno. E qui chi incontra? Chi è che lo sa? Indovinate un po’ chi incontra? Accidenti! Aspettate che adesso vado a controllare... Non vi muovete che sono subito da voi.
SCENA DODICESIMA Entra Buccia e poi la Bile BUCCIA Accidenti... è già da un po’ che sono qui. Prima ho passato molto tempo nello stomaco e adesso sono qui che non so nemmeno come si chiama... (dialogo con i bambini) Ah, già è vero bambini. Sono nel duodeno. E adesso cosa succederà qui? Boh! Aspettiamo e vediamo... BILE (Entra ballando e cantando con in mano un passa pomodori) Eccomi qua, eccomi qua, sono prontissimo sono prontì, io tutti i grassi li faccio a pezzetti, li trito, li anniento, li sconocchio, li faccio rigar dritti... BUCCIA E tu chi sei? BILE Chi sono io? Chi sono io? Io sono la Bile. BUCCIA E a che cosa servi? BILE A digerire i grassi. BUCCIA Davvero?!? 19
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BILE Adesso mi presento... Canzone della Bile (Sulla musica del Barbiere di Siviglia - Figaro) Sono la bile io sono la bile che cosa mai posso dir che tutto il grasso lo rendo sottile per farlo ben digerir Che bel piacere il grasso che viene che vien mangiato io lo trasformo e lo faccio assorbir faccio assorbir Ma quant’è bello triturar grasso io lo scompongo io l’assottiglio e ve lo rendo bello che pronto bello che pronto per digerir Ma quant’è bello triturar grasso io lo scompongo io l’assottiglio e ve lo rendo bello che pronto bello che pronto per digerir
Quando io vedo un bel pezzo di grasso son pronto per intervenir io mi preparo, son pronto lo straccio lo riduco in mille pezzettin io l’accarezzo me lo sollazzo bastan due gocce e poi non resta 20
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che assorbir - che assorbir Ma quant’è bello triturar grasso io lo scompongo io l’assottiglio e ve lo rendo bello che pronto bello che pronto per digerir Ma quant’è bello triturar grasso io lo scompongo io l’assottiglio e ve lo rendo bello che pronto bello che pronto per digerir! Se vuoi mangiare fino a schiattare devi sapere che io sono qui, io sono qui io sono qui, io sono qui. Ma quant’è bello triturar grasso io lo scompongo io l’assottiglio e me lo piglio bello che pronto bello che pronto per digerir Ma quant’è bello triturar grasso io lo scompongo io l’assottiglio e me lo piglio bello che pronto bello che pronto per digerir!
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Tu puoi mangiare fino a scoppiare tanto lo sai che io sono qui, io sono qui io sono qui io sono qui! BUCCIA (La chiama ma lei non sente) Scusa... scusa... scusa!!! BILE Lasciami lavorare piccola... non ho tempo per giocare. Devo prima fare il mio dovere. BUCCIA E qual è il tuo dovere? BILE Come qual è il mio dovere... Te l’ho già detto. Io lavoro le proteine e i grassi animali... faccio in modo che il corpo li possa assorbire, cioè che li possa digerire. Fatti un po’ guardare... non sarai mica un pezzetto di grasso animale o una qualche strana proteina, eh? BUCCIA No... io sono una buccia di mela. BILE (Ai bambini) Bambini, è vero che è una buccia di mela? Risposta dei bambini BUCCIA Hai visto? Sono proprio una buccia di mela. BILE E non c’è più nessuno con te? BUCCIA No, sono sola. BILE Sola, sola? BUCCIA Sola, solissima. BILE Allora io non servo qui. Me ne torno a riposare. BUCCIA Ma perchè sei vestito così? BILE Ah, questo? Non è il mio vestito, è il sacchetto che mi contiene. Dato che io sono liquida non posso certo andarmene in giro senza sacchetto.
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BUCCIA E come si chiama il tuo sacchetto? BILE Quante ne vuoi sapere! Comunque, si chiama Cistifellea o colecisti. BUCCIA La cistifellea o colecisti contiene la bile? Ossia, la cistifellea o colecisti contengono te? BILE (Con circospezione) Non andarlo a dire in giro... ti voglio confidare una cosa. Sai chi è che mi produce? Il fegato. Mi produce continuamente e mi mette in questo sacchetto che è proprio attaccato al fegato stesso. E così, quando servo, arrivo. BUCCIA Accidenti, sei un gran lavoratore se riesci a far digerire tutto tu. BILE Non faccio digerire mica tutto io! Ho anche altri due grandi amici. Il succo pancreatico, che agisce su tutti gli altri grassi e sugli zuccheri e il succo enterico che agisce più di tutto sul latte e su altre cose come gli amidi, cioè sulla pasta e sul pane. Adesso però, dato che non servo, me ne torno tranquillamente a casa. Ciao, buccia di mela. La bile esce allo stesso modo di come era entrata.
SCENA TREDICESIMA Buccia sola BUCCIA Accidenti! L’ho scampata bella! E adesso che cosa faccio? Sono nel duodeno ma nessuno mi dice niente. Sembra che nemmeno si accorgano di me. Ma insomma! Possibile che nessuno riesca a tirarmi fuori! Allora! Bambini, proviamo a rivedere il viaggio che ho fatto? Chissà che insieme non riusciamo a trovare una via di uscita. Ripete superficialmente la strada fatta fino ad adesso. Poi. BUCCIA Bambini... che mi sta succedendo... accidenti! Non riesco a capire... credo che sto per passare da un’altra parte... devo andare... accidenti, devo proprio andare... ciao, ci vediamo dopo... (esce)
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SCENA QUATTORDICESIMA Entra il Genio GENIO Allora bambini, ho sentito una gran confusione. Si può sapere che accidentaccio sta succedendo? (Dialogo con i bambini) Si, si, si... è proprio vero. Ma vi volevo far vedere una cosa. Come è fatto il mangiare. Il mangiare si può dividere in grassi, proteine e zuccheri. Tutte queste cose danno la forza. Infatti senza mangiare non avremo la forza di fare niente. Spiegazione delle Proteine, dei grassi, e degli zuccheri con relativi disegni. GENIO Ma ci sono delle cose ancora più importanti... le vitamine. Spiegazione delle vitamine con relativo disegno. GENIO Ma piuttosto... buccia di mela, dove è andata? E’ ancora nello stomaco? Allora è ancora nel duodeno? No? E allora dov’è andata? Aspettate! Adesso vediamo a che punto è del suo percorso. (Apre la tenda e c’è Fragolino che sta dormendo) Fragolino... Fragolino... Fragolino! Che ti ho svegliato? FRAGOLINO Bambini, voi che dite? Mi ha svegliato oppure no? Stavo facendo un sogno bellissimo... stavo sognando di mangiare un intero cesto di mele. GENIO Lo mangerai più tardi. Adesso dobbiamo vedere dov’è andata a ficcarsi Buccia di mela. (Ripercorre la strada fatta) Allora... dalla bocca è andata al Faringe e poi nell’esofago e da qui allo stomaco dove ha incontrato il succo ... gastrico. Qui c’è dovuta rimanere tre o quattro ore, dopodichè è arrivata nel duodeno. (A Fragolino richiudendo la tenda) Grazie, Fragolino... ti puoi anche rimettere a dormire. FRAGOLINO Grazie Genio Matto. Ciao a tutti bambini.
SCENA QUINDICESIMA Genio e Intestino Tenue GENIO Buonanotte Fragolino. Allora dicevamo... E’ arrivata nel duodeno e qui ha incontrato ... (dialogo con i bambini sulla bile e gli altri 24
www.saveriodigiorgio.it succhi) Ho capito tutto! In questo momento Buccia di mela è arrivata
niente popò di me che nell’intestino tenue. E il CHIMO che si era formato nello stomaco adesso si chiama CHILO. E l’intestino tenue è proprio qui. Come è fatto? Volete sapere com’è fatto? Ma noi possiamo chiamarlo... ed ecco a voi, a grande richiesta e per la prima volta sui palcoscenici di questo mondo... l’INTESTINO TENUE!!! Facciamo un grande applauso! TENUE (Molto sulle sue) Grazie, grazie... lo so che sono molto importante... sono proprio io che riesco ad assorbire tutto il nutrimento per l’essere umano. GENIO Veramente molti dicono che tu sfrutti il lavoro degli altri. TENUE Io sfruttare il lavoro degli altri? Ma chi è che dice queste fesserie? Come si permette! GENIO Beh, ricapitoliamo... (Con l’aiuto dei bambini) I denti che cosa fanno... masticano e masticando, insieme alla saliva formano il BOLO! Lo stomaco che cosa fa? Si muove per tre o quattro ore e per di più fornisce anche il succo gastrico e in questo modo forma il CHIMO. Il duodeno che cosa fa? Aspetta il CHIMO e lo lavora insieme ai suoi amici la Bile, il Succo Pancreatico e il succo enterico. E dopo tutto questo lavoro, tu che cosa fai? Lo assorbi. E’ proprio un bel magro lavoro. TENUE Per prima cosa io quando assorbo, faccio una fatica, ma una fatica... che tu non puoi nemmeno immaginare. Altro che lo stomaco. Io mi devo muovere tutto in avanti e indietro. E’ grazie ai miei VILLI che il cibo viene assorbito. GENIO Grazie a che cosa? TENUE Ai villi! Ai miei villi intestinali. (Si rivolge ai bambini) Non ditemi che non conoscete i villi intestinali! Non ditemi che non sapete cosa sono i villi intestinali! Oh, povero me... oh povero me... Ecco perchè dite che sono uno sfaticato. Non conoscete i villi! GENIO Ma caro intestino tenue... noi stavamo scherzando! Lo sappiamo tutti che sei un gran lavoratore. Ma aspettate... devo avere anche un disegno... Eccolo! (Lo attacca al cavalletto) Ecco i villi intestinali! Vedete, questi villi sono come dei piccoli braccetti che oltre a muoversi e quindi a far scorrere il cibo lungo tutto l’intestino 25
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l’assorbono dandoci il nutrimento. Ti è per caso capitato mai di assorbire una buccia di mela? TENUE Assolutamente no! Le bucce di mela non hanno nessuno nutrimento. Hanno solo un potere che è molto importante... qualche volta, i villi intestinali sono un po’ sfaticati... non lavorano come dovrebbero perchè il cibo che i bambini mangiano è troppo liscio. Allora, le bucce di mela, l’insalata, le verdure cotte ci aiutano a portare il cibo lungo tutto l’intestino aiutando la digestione e quindi fanno si che io possa assorbire meglio il nutrimento. GENIO Allora sono importanti le bucce di mela e le verdure? TENUE Sono importantissime. Bisogna sempre mangiarne molte.. tantissime... più che si può! Adesso però devo andare. GENIO Aspetta! Volevo solo chiederti un ultima cosa! Non mi dire che tutto il lavoro dell’assorbimento te lo fai tutto da solo, te e i tuoi villi... TENUE Ma certo che no! Non sono mica stupido. Nel mio lavoro mi faccio aiutare dagli enzimi. E adesso fammi andare. Ciao a tutti bambini. GENIO Ciao intestino e fai bene il tuo lavoro. Ahi, ahi, ahi... bambini. Il nostro amico intestino ha detto che nell’assorbimento viene aiutato dagli enzimi. E che cosa sono gli enzimi? E vuoilà! Prende un altro disegno e lo spiega ai bambini l’intervento degli enzimi lungo tutto il corso della digestione. GENIO Una volta nell’intestino Tenue, tutto quello che c’è di buono nel cibo viene assorbito, mentre il resto arriva nell’intestino crasso e poi nel retto e viene espulso.
SCENA SEDICESIMA Fragolino e Genio FRAGOLINO Genio... genio... GENIO (Apre la tenda) Sei tu, Fragolino? Stavo giusto per venire da te.
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FRAGOLINO Genio, ti chiamavo perchè volevo dirti che devo andare urgentemente da una parte. GENIO Aspetta un attimo Fragolino. Volevo far vedere ai bambini dov’è l’intestino crasso. Eccolo, qui, vedete bambini? Questo è l’intestino crasso. FRAGOLINO Signor Genio! Io devo proprio andare... posso? GENIO E va bene. Saluta i bambini. FRAGOLINO Ciao a tutti bambini.. devo proprio andare... Ciao!!!! Esce
SCENA DICIASSETTESIMA Genio e poi Buccia GENIO Bambini, indovinate un po’ dove può essere andato Fragolino? (I bambini lo diranno) Bravissimi! E’ appunto li che vanno tutti gli scarti del mangiare. Ma aspettate un attimo... se non sbaglio, abbiamo detto che le bucce di mela non vengono assorbite e quindi dovrebbero essere scartate insieme a tutte le altre cose che non sono state digerite. Bambini... provate un po a chiamare buccia.. I bambini chiamano. GENIO Buccia, vieni avanti. BUCCIA Non posso... GENIO E perchè non puoi? BUCCIA Non posso perchè mi vergogno. GENIO Ma non c’è proprio niente di cui vergognarsi, vero bambini? E’ una cosa assolutamente naturale. Non ti devi vergognare per nessun motivo. Vieni avanti... (Ai Bambini) Eccola che viene... Buccia entra con un velo marrone sopra. BUCCIA Lo vedi che facevo bene a vergognarmi? 27
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GENIO Ma no! Adesso ti pulisco in un momento. (Gli toglie il velo) Vedi, anche qui c’è l’intervento degli enzimi. Bambini, buccia è di nuovo tra noi. Allora io me ne posso anche andare. Adesso prendo tutto e me ne vado. (Prende il cavalletto e i disegni) Ciao a tutti bambini...
SCENA DICIOTTESIMA Buccia poi Bibì e Bibò BUCCIA Bambini, avete visto che bel viaggio ci siamo fatti? Vi è piaciuto? Che per caso avete visto i miei due amici Bibì e bibò? Eccoli... BIBÒ Ehi bibì, guarda un po chi è tornata... BIBÌ E’ buccia di mela! Evviva! E’ tornata buccia di mela! BIBò Ci hai fatto prendere un bello spavento...Lallallero, lallallà. BUCCIA Ma adesso siamo di nuovo insieme. E’ bello stare insieme agli amici... E’ bello avere degli amici... Buccia di mela comincia a cantare. Poi entrano in scena Il Genio matto e Fragolino ognuno con un Mappet sulla mano. FINALE L’amicizia è la cosa più bella che c’è ti fa ridere anche se tutto intorno a te non ti va, ti delude e magari fa un po’ male l’amicizia è tutto per te Quando incontri un amico non ti basta un sorriso una stretta di mano oppure un semplice - “poi ci vediamo” ma ti fermi a parlare e poi forse a pensare di mangiare qualcosa con lui.
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E allora giù, giù, giù lo mandi giù, giù. giù quel bel boccone di colazione che la tua mamma con tanta voglia ti ha preparato raccomandato e sai perchè... perchè mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, fa ben ti farà crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, crescere, come un pompier perchè mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, mangiando, tu cresci per tre e per la strada la gente dirà ma chi è quello la - è cresciuto si sà ha mangiato per tre mo lo vedi da te che uomo è! L’amicizia non si compra, si può solo regalare è una cosa veramente semplicissima da fare una pacca sulla spalla e un sorriso con il cuore e il lavoro faticoso è tutto qui. E chi dona l’amicizia tanti amici acquisterà nella vita avrà la gioia di chi solo mai sarà e dividerà un sorriso con chi sta vicino a lui ed un piccolo panino basterà.
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e allora giù, giù, giù puoi mandarlo giù, giù, giù ben masticato va ingoiato Però la mamma che non ha fretta te l’ha spiegato raccomandato che Se tu vuoi crescere, diventare grande devi ricordarti che il segreto è tutto qui Mangiare lentamente è la cosa più importante e grande, grande, grande diverrai! Ma se tu vuoi crescere, diventare grande devi ricordarti che il segreto è tutto qui Mangiare lentamente è la cosa più importante e grande, grande, grande diverrai!
FINE
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