COSA C’È DI NUOVO NEL TERRITORIO NUOVI PRINCIPI ATTIVI SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
BUDESONIDE + FORMOTEROLO (Adrenergici e altri antiasmatici R03AK) Sinestic® (SIGMATAU) Symbicort® (ASTRA ZENECA) 160/4,5 mcg 1 inalatore 120 dosi Lit. 144.000 - e 74,37
È indicato nel regolare trattamento dell’asma quando l’uso di una terapia di associazione corticosteroide per via inalatoria e beta-agonista a lunga durata d’azione è appropriato in: - pazienti che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e con ß2 agonisti a breve durata d’azione usati al bisogno; - pazienti che sono già adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria che con ß2 agonisti a lunga durata d’azione.
Classe A
Nuova associazione registrata mediante procedura di mutuo riconoscimento. Nei pazienti asmatici nei quali la sintomatologia non viene adeguatamente controllata con la somministrazione di un corticosteroide e di un ß2-agonista a breve durata d’azione (step 2), ci si trova di fronte alla scelta tra due opzioni terapeutiche: aumentare la dose del corticosteroide oppure associare un ß2-agonista a lunga durata d’azione (step 3). Gli studi effettuati con lo scopo di confrontare i due possibili trattamenti hanno dimostrato la superiorità della seconda di tali opzioni. Due studi condotti in pazienti adulti (FACET e OPTIMA) e uno in bambini di età compresa tra i 4 e i 17 anni hanno confermato che l’aggiunta di formoterolo al trattamento con budesonide per via inalatoria è più efficace rispetto all’incremento della dose del corticosteroide stesso. Un trial randomizzato, in doppio cieco, della durata di 12 mesi è stato condotto su 362 pazienti asmatici adulti al fine di confrontare l’efficacia dell’associazione budesonide + formoterolo (160 + 4,5 mcg bid) somministrata in forma di unico dispositivo o con due differenti inalatori. Lo studio riporta una lieve superiorità della formulazione in unico dispositivo nella capacità di controllo della sintomatologia asmatica; l’interpretazione dei risultati deve comunque tenere conto dei limiti metodologici dello studio stesso. L’associazione di un ß2-agonista a lunga durata d’azione e di un corticosteroide per via inalatoria in un unico dispositivo (polvere per inalazione) era già stata valutata in questa rubrica lo scorso anno, a seguito della commercializzazione di due specialità a base di salmeterolo + fluticasone (DsF 6/2000). Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto su un numero esiguo di pazienti (solo 30) ha evidenziato un più rapido inizio dell’azione terapeutica dopo somministrazione di budesonide/formoterolo (160/4,5 mcg una o due volte al dì) rispetto a quanto osservato per salmeterolo/fluticasone (50/250 mcg/die); tale comportamento è da attribuire a una caratteristica intrinseca della molecola di formoterolo. La somministrazione di dosi elevate di formoterolo può essere associata alla comparsa di anomalie elettrocardiografiche (prolungamento dell’intervallo QT): è necessario che il medico consideri questa evenienza in particolare nel trattamento di pazienti asmatici affetti da aritmie cardiache preesistenti. L’associazione budesonide/formoterolo ha un costo/dose inferiore rispetto a salmeterolo/fluticasone (rispettivamente 0,62 euro/dose verso 1,16 euro/dose). La somministrazione dell’associazione budesonide + formoterolo mediante un unico dispositivo potrebbe risultare vantaggiosa in termini di compliance, tuttavia la commercializzazione di un solo dosaggio rappresenta un limite all’impiego di questa nuova formulazione.
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NUOVI DOSAGGI SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
CALCIO CARBONATO + COLECALCIFEROLO (Calcio, associazione con altri farmaci - A12AX) Metocal Vitamina D3® (ROTTAPHARM) 600 mg + 400 UI 60 cpr masticabili Lit. 19.300 - e 9,96
Correzione degli stati di carenza concomitante di vitamina D e calcio nell’anziano; supplemento di vitamina D e calcio in aggiunta a terapie specifiche per il trattamento dell’osteoporosi in soggetti con carenza concomitante di calcio e vitamina D accertata o ad alto rischio.
Classe A Nuovo dosaggio registrato mediante procedura di mutuo riconoscimento. Metocal Vitamina D3® è un’associazione di calcio carbonato e colecalciferolo, presenti, rispettivamente, in quantità di 600 mg e di 400 UI per unità posologica. In commercio sono già disponibili altre 5 specialità contenenti tali principi attivi, con dosaggi di calcio variabili tra 500 e 1.000 mg e di colecalciferolo tra 300 e 880 UI a seconda del prodotto. L’utilità di integratori contenenti calcio e vitamina D3 in combinazione è stata dimostrata solo in coloro nei quali l’osteoporosi è associata ad ipovitaminosi D (in genere si tratta di persone anziane costrette a letto od ospitate in istituti o case di riposo), mentre i dati sono ancora incerti per la prevenzione delle fratture in pazienti più giovani senza carenza vitaminica. Qualora tale associazione sia indicata, i dosaggi specifici di calcio e colecalciferolo contenuti in Metocal Vitamina D3® non sembrano offrire particolari vantaggi in termini clinici rispetto alle altre specialità disponibili finora. Il prodotto non comporta neppure un miglioramento dal punto di vista economico. EPOETINA ALFA (Farmaci antianemici - B03XA01) Epoxitin® (JANSSEN CILAG) Eprex® (JANSSEN CILAG) Globuren® (JANSSEN CILAG) sc ev 5.000 UI/0,5 ml 1 siringa Lit. 177.400 - e 91,62 sc ev 6.000 UI/0,6 ml 1 siringa Lit. 212.800 - e 109,90 sc ev 8.000 UI/0,8 ml 1 siringa Lit. 283.800 - e 146,57 Classe A nota 12
Trattamento dell’anemia associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti e pediatrici in emodialisi e in pazienti adulti in dialisi peritoneale. Trattamento dell’anemia grave di origine renale accompagnata da sintomi clinici in pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi. Trattamento dell’anemia e riduzione del fabbisogno trasfusionale in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi, linfoma maligno o mieloma multiplo e a rischio di trasfusione come indicato dallo stato generale del paziente (situazione cardiovascolare, anemia preesistente alla chemioterapia). Può essere usato per aumentare la quantità di sangue autologo in pazienti facenti parte di un programma di predonazione iniziato per evitare l’uso di sangue omologo. L’uso in questa indicazione deve essere valutato alla luce dei rischi di eventi tromboembolici. Il trattamento è indicato solo in pazienti con anemia di grado moderato (Hb 10-13 g/dl [6,2 - 8,1 mmoli/L], nessuna carenza di ferro) se le procedure di conservazione del sangue non sono disponibili o sono insufficienti in caso di intervento elettivo di chirurgia maggiore che richieda un elevato quantitativo di sangue (4 o più unità per le donne o 5 o più unità per gli uomini). Può essere usato per ridurre l’esposizione a trasfusioni di sangue allogenico in pazienti adulti, che non presentino carenze di ferro, candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva ritenuti ad elevato rischio di complicazioni da trasfusione. L’uso deve essere limitato ai pazienti con anemia di grado moderato (emoglobina 10-13 g/dl) per i quali non sia disponibile un programma di predonazione di sangue autologo, e per i quali si preveda una perdita di sangue moderata (da 900 a 1.800 ml). Nel peri-operatorio devono sempre essere seguite le pratiche di buona gestione del sangue.
Nuovi dosaggi registrati mediante procedura di mutuo riconoscimento. Sono ora commercializzati i dosaggi da 5.000, 6.000 e 8.000 UI. La posologia viene adeguata sulla base del peso del paziente, pertanto le nuove confezioni vanno a completare la gamma di dosaggi già disponibili, consentendo di adattare in modo più preciso le quantità di farmaco alle esigenze del singolo paziente.
SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
FOLLITROPINA BETA (Gonadotropine ed altri stimolanti dell’ovulazione - G03GA06) Puregon® (ORGANON) sc im 200 UI/0,5 ml 5 fl Lit. 853.200 - e 440,64
È indicato nel trattamento della infertilità femminile nelle seguenti condizioni cliniche: - anovulazione (inclusa la malattia policistica dell’ovaio, PCOD) in donne che non hanno risposto al trattamento con clomifene citrato, - iperstimolazione controllata delle ovaie, per indurre lo sviluppo di follicoli multipli, nei protocolli di riproduzione assistita [per es. fertilizzazione in vitro/trasferimento dell’embrione (IVF/ET), trasferimento intra tubarico del gamete (GIFT) e iniezione intracitoplasmatica di sperma (ICSI)].
Classe A nota 74
Nuovo dosaggio registrato mediante procedura centralizzata europea. Arriva in commercio un nuovo dosaggio di follitropina beta con le stesse indicazioni degli altri dosaggi (50 UI, 75 UI, 100 UI). In caso di anovulazione, per stimolare la fase follicolare, la dose giornaliera iniziale consigliata è di 50 - 150 UI. Dopo 7-14 giorni tale dosaggio è individualizzato in funzione della risposta ovarica, con un dosaggio massimo di 225 UI. Una iperstimolazione ovarica controllata permette la maturazione di vari follicoli, utilizzati per la fecondazione in vitro. In questo caso la dose iniziale consigliata oscilla tra 100 UI e 225 UI in un’unica iniezione al giorno per almeno 4 giorni. La posologia è successivamente individualizzata in funzione della risposta ovarica, con dosaggi che oscillano fra le 75 UI e le 375 UI/die per 6-12 giorni. Si ricorda che la follitropina espone al rischio di sindrome d’iperstimolazione ovarica, talvolta grave, ed a quello di gravidanza multipla. Il nuovo dosaggio può essere utile in entrambe le indicazioni qualora siano richiesti dosaggi elevati. LOSARTAN + IDROCLOROTIAZIDE (Antagonisti dell’angiotensina II e diuretici - C09DA01) Forzaar® (MERCK SHARP & DOHME) Losazid® (NEOPHARMED) Neo-Lotan Plus® (SIGMATAU) 100 + 25 mg 28 cpr Lit. 57.400 - e 29,64
Trattamento dell’ipertensione arteriosa (pressione sanguigna elevata) in pazienti per i quali è appropriata una terapia di associazione.
Classe A Nuovo dosaggio. L’associazione a dosi fisse losartan 100 mg + idroclorotiazide 25 mg può essere utile per quei pazienti nei quali le compresse da 50/12,5 mg, già in classe A, non sono in grado di controllare adeguatamente i valori pressori. La dose da 100/25 mg è la massima consigliata in scheda tecnica, pertanto non si deve mai somministrare più di una compressa al giorno. Da notare che una compressa da 100/25 mg ha lo stesso prezzo di quella contenente 50/12,5 mg. TAZAROTENE (Antipsoriasici per uso topico D05AX05) Zorac® (PIERRE FABRE) 0,05% gel 15 g Lit. 21.000 - e 10,84
Per il trattamento topico della psoriasi volgare in chiazze di lieve o moderata gravità che coinvolge fino al 10% della superficie corporea.
Classe A Nuovo dosaggio registrato mediante procedura di mutuo riconoscimento. Tazarotene in gel è già commercializzato in classe A allo 0,1%. La letteratura disponibile non ha evidenziato differenze significative tra le due concentrazioni nel trattamento topico della psoriasi in chiazze. Entrambe hanno un’efficacia comparabile a fluocinonide in crema allo 0,05%, ma determinano in misura maggiore effetti collaterali quali bruciore, prurito, eritema, desquamazione ed altri segni di irritazione locale. L’uso del farmaco è controindicato in gravidanza e nelle donne che progettano una gravidanza. Durante il trattamento con tazarotene le donne in età fertile devono essere informate del potenziale ricontinua ➟
SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
schio teratogeno ed adottare misure contraccettive; inoltre, è sconsigliata l’eccessiva esposizione ai raggi UV, in quanto negli animali il farmaco ha indotto un aumento dell’effetto fotocarcinogeno. In definitiva, la commercializzazione di questa nuova concentrazione, così come il farmaco in sé, non aggiunge nulla di nuovo alla vasta gamma di trattamenti antipsoriasici già esistenti.
NUOVE FORME FARMACEUTICHE - NUOVE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NUOVI DISPOSITIVI DI SOMMINISTRAZIONE SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
ESTRADIOLO (Estrogeni - G03CA03) Aerodiol® (LES LABORATOIRES SERVIER) Sprediol® (IST. FARMACOL. STRODER) 150 mcg spray nasale 60 dosi 1 fl Lit. 34.853 - e 18,00
Terapia sostitutiva in presenza di sintomi da carenza di estrogeni nelle donne in post-menopausa.
Classe C Nuova forma farmaceutica registrata mediante procedura di mutuo riconoscimento. Aerodiol® è uno spray nasale che contiene estradiolo; con ogni spruzzo si inalano 150 mcg di farmaco e la dose consigliata per il controllo dei sintomi climaterici è di due spruzzi (uno per narice) una volta al giorno, che possono, però, essere aumentati a tre o quattro da somministrarsi in due dosi frazionate. Sono disponibili tre studi comparativi della durata di 12 o 23 settimane, che hanno valutato, in 1.420 donne in menopausa, l’efficacia del farmaco vs placebo, vs estradiolo per via orale e vs estradiolo per via transdermica. In tutti la risposta al trattamento è stata determinata quantificando l’entità dei diversi sintomi (vampate, sudorazione, qualità del sonno, nervosismo, ecc.) all’inizio e alla fine degli studi mediante un questionario di 11 domande compilato dalle pazienti (Kupperman Index – KI). È stata, inoltre, considerata separatamente la variazione della frequenza delle vampate di calore. Complessivamente il farmaco presenta un’efficacia simile sia ad estradiolo orale (2 mg/die) sia ad estradiolo transdermico (50 mcg/die) nel ridurre i sintomi. L’indice di Kupperman è passato da un valore iniziale pretrattamento di circa 30-25 a un valore finale (dopo 12 o 23 settimane, a seconda degli studi) inferiore o uguale a 10 in tutti i gruppi. Analogamente la riduzione della frequenza delle vampate di calore è stata simile, variando da circa 45 al giorno a circa 1 al giorno sia nelle pazienti in terapia con lo spray nasale sia in quelle che assumevano estradiolo in compresse o in cerotti transdermici. Nel gruppo placebo si è registrata, invece, una diminuzione dell’indice di Kupperman a circa 15 e del numero di vampate a 2,8 al giorno. Gli eventi avversi più frequenti, con un’incidenza >10%, sono rappresentati da pizzicore o prurito al naso, starnuti e rinorrea. Altri eventi comuni includono cefalea, tensione mammaria, sanguinamenti vaginali e cambiamenti della libido. Uno studio di tollerabilità, realizzato su 311 donne, non ha accertato nessun caso di iperplasia endometriale dopo 12 mesi di trattamento. L’estradiolo per via nasale sembra tanto efficace nel ridurre i sintomi della menopausa quanto gli altri tipi di terapia ormonale sostitutiva già disponibili. Il suo costo è, però, maggiore sia a quello delle formulazioni orali che transdermiche. Inoltre, non è autorizzato per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi.
E
FERROSO GLUCONATO (Farmaci antianemici - B03AA03) Ferro complex® (PHARMAFAR) 80 mg 30 buste eff Lit. 18.200 - E 9,39
Anemie ferroprive, anemie secondarie.
Classe A nota 76 Nuova forma farmaceutica. In classe A nota 76 sono già disponibili compresse effervescenti contenenti gluconato ferroso allo stesso dosaggio. La nuova formulazione (buste contenenti granulato effervescente) non sembra apportare nessun vantaggio.
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SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
FLUVASTATINA (Sostanze ipolipemizzanti - inibitori della HMG-CoA reduttasi - C10AA04) Lescol® (NOVARTIS FARMA) 80 mg 28 cpr ril prol Lit. 67.000 - e 34,60
È indicato, in aggiunta alla dieta, in pazienti affetti da ipercolesterolemia primaria quando la risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche è inadeguata.
Classe A nota 13 Nuova forma farmaceutica. L’immissione in commercio della formulazione a rilascio prolungato di Lescol® da 80 mg rende disponibile il più alto dosaggio consigliato per la fluvastatina. La somministrazione di un’unica compressa da 80 mg a rilascio prolungato comporta una riduzione del colesterolo LDL confrontabile con quella osservata con due compresse al giorno da 40 mg. L’eventuale valore aggiunto di questa nuova formulazione che consentirebbe un’unica somministrazione non è, però, adeguatamente supportato da studi clinici metodologicamente attendibili per quel che riguarda la tollerabilità: viene suggerita una minore epatotossicità (valutata sui valori di transaminasi sierica superiori a 3 volte il limite) rispetto alla somministrazione di due compresse da 40 mg al giorno, mentre nessuna informazione viene data sull’eventuale danno muscolare e sul rischio di rabdomiolisi associato ad elevati valori di creatina fosfochinasi (CPK). Con questa nuova confezione di Lescol® la terapia risulta essere meno costosa rispetto al trattamento con due compresse a dosaggio inferiore. SOMATROPINA (Ormoni del lobo anteriore dell’ipofisi ed analoghi - H01AC01) Saizen® (SERONO PHARMA) 8 mg 1 fl liof + 1 fl solv preassemblati in cartuccia click.easy™ Lit. 656.600 - E 339,10
È indicato nel trattamento del: - deficit staturale dovuto a ridotta o mancata increzione di ormone somatotropo endogeno; - deficit staturale associato a disgenesia gonadica (sindrome diTurner), confermato da analisi cromosomica; - deficit staturale in bambini prepuberi con insufficienza renale cronica (IRC).
Classe A nota 39 Nuovo dispositivo di somministrazione. La somministrazione della somatropina, ormone della crescita, avviene per iniezione sottocutanea. Questa via risulta avere una bassa compliance considerata l’età dei pazienti a cui è rivolta la terapia (bambini dall’età prescolare fino allo sviluppo puberale). Click.easy™ è un dispositivo preassemblato (una cartuccia di diluente ed un flacone di ormone) che consente una semplice ricostituzione della preparazione somministrabile solo con l’autoiniettore one.click™. Questo nuovo autoiniettore somministra una dose minima di 0,1166 mg e una dose massima di 3,38 mg con 29 incrementi possibili, consentendo un’ampia flessibilità di dosaggio. La giusta dose di ormone selezionata viene iniettata automaticamente a livello cutaneo per autoiniezione tramite one.click™ che dispone di un pulsante di rilascio su di un lato, piuttosto che sulla parte alta della penna, che ne facilita la manipolazione ed evita pressioni inutili sul punto di iniezione. Questo dispositivo, che non presenta variazioni di costo rispetto a quelli in commercio, potrebbe rappresentare un vantaggio nella somministrazione del farmaco e nell’accettabilità del trattamento.
RICLASSIFICAZIONI SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
AMPICILLINA + SULBACTAM (Associazioni di penicilline, inclusi gli inibitori delle beta-lattamasi – J01CR01) Loricin® (SIGMATAU) im ev 250 + 500 mg 1 fl + solv Lit. 6.700 – E 3,46
Infezioni da germi divenuti ampicillino-resistenti attraverso la produzione di beta-lattamasi; infezioni gravi in cui si sospetti che il germe responsabile possa essere divenuto ampicillino-resistente attraverso la produzione di beta-lattamasi.
Classe A Riclassificazione dalla classe C per allineamento del prezzo. In classe A sono già disponibili altre due confezioni uguali.
COSA C’È DI NUOVO IN OSPEDALE NUOVI PRINCIPI ATTIVI SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
ATOSIBAN (Altri ginecologici - G02CX01) Tractocile® (FERRING) ev 7,5 mg/ml 1 fl 0,9 ml Lit. 87.500 - e 45,18 inf ev 7,5 mg/ml 1 fl 5 ml Lit. 272.800 - e 140,88
Atosiban è indicato per ritardare la nascita prematura imminente in pazienti gravide con: - contrazioni uterine regolari della durata minima di 30 secondi ad una frequenza di > 4 ogni 30 minuti; - dilatazione cervicale da 1 a 3 cm (0-3 per nullipare) e scomparsa del collo uterino di > 50%; - età > 18 anni; - un’età gestazionale da 24 a 33 settimane complete; - una frequenza cardiaca normale del feto.
Classe H
Nuovo principio attivo registrato mediante procedura centralizzata europea. Il parto pretermine, che avviene, cioè, prima della 37a settimana di gestazione, è un evento con un’incidenza di circa il 10-15%. Esso è associato ad un rischio maggiore di morte neonatale e di disabilità neurologica congenita. Attualmente in terapia sono ampiamente utilizzati gli agenti betamimetici, caratterizzati, però, da un alto tasso di eventi avversi come tachicardia, edema polmonare, ischemia miocardica e alterazioni metaboliche. Come tocolitici sono impiegati anche farmaci non utero-specifici, come il solfato di magnesio, i calcioantagonisti e i FANS. Peraltro, una revisione sistematica, che ha considerato 18 RCT (2.785 donne), ha evidenziato che l’uso dei tocolitici è in grado di ritardare il parto rispetto al placebo o a nessun trattamento, ma non di modificare la morbilità e la mortalità perinatale. Entra ora in commercio un nuovo prodotto, atosiban, un peptide sintetico che agisce come un antagonista dell’ossitocina. Nel dossier di registrazione la sua efficacia è stata dimostrata in tre studi clinici in doppio cieco, che hanno confrontato atosiban con tre betamimetici (rispettivamente ritodrina, terbutalina e salbutamolo) e che hanno coinvolto complessivamente 681 pazienti. In sede registrativa sono stati presentati anche i risultati di altri due trial, un RCT in doppio cieco vs placebo e uno studio in aperto senza gruppo di controllo, che però non forniscono alcuna informazione aggiuntiva sul farmaco a causa dei loro limiti metodologici. Infine, dopo il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio in Europa (20.01.2000), sono stati pubblicati tre ulteriori studi: uno vs placebo (501 donne), uno vs ritodrina (247 donne) e uno vs terbutalina (245 donne), i cui risultati confermano i dati già presenti nel dossier registrativo. Il parametro di efficacia primario valutato nel corso delle indagini cliniche è stato la percentuale di pazienti che non aveva partorito e non aveva richiesto un trattamento con tocolitici alternativi entro 7 giorni dall’inizio della terapia (TTF). L’analisi combinata dei risultati ottenuti nei 3 studi principali ha mostrato che la proporzione di donne con TTF maggiore ai 7 giorni è stata più alta nel gruppo in terapia con atosiban (59,6%) rispetto ai gruppi trattati con betamimetico (47,7%) [p=0,002]. Però, nello stesso dossier di registrazione si precisa che l’uso di TTF come criterio primario per la valutazione dell’efficacia sia discutibile. Un più lungo TTF potrebbe riflettere semplicemente una migliore tollerabilità di atosiban rispetto ai betamimetici. Infatti il passaggio ad un trattamento tocolitico alternativo a causa degli effetti collaterali è stato più frequente nelle donne in terapia con simpaticomimetici, mentre le sospensioni del farmaco causate da insufficiente efficacia sono state più elevate (14%) nel gruppo trattato con atosiban rispetto ai gruppi controllo (6%) [OR=2,67 p=0,0003]. In questi ultimi, inoltre, la percentuale di pazienti con un iniziale successo è stata significativamente più alta (88% vs 82% p=0,025). Questo può suggerire che Tractocile® sia meno efficace anche se meglio tollerato. Infine, non è stato osservato nessun miglioramento nell’età gestazionale media al parto né nell’esito fetale e materno tra il gruppo in terapia con atosiban e quello con beta-agonisti. Le informazioni sulla sicurezza del farmaco derivano da tutti gli studi in fase terza presentati in sede registrativa, nei quali il farmaco è stato somministrato complessivamente a 1.260 donne. Gli eventi avversi osservati più frequentemente nella madre sono stati nausea (13,9%), cefalea (9,3%), vertigini (2,6%), tachicardia (2,5%) e infezioni delle vie urinarie (2,3%). Essi sono comparsi con una frequenza più bassa rispetto a quanto avvenuto nelle donne in terapia con un betamimetico. Nel feto si sono registrati bradicardia (2,6%), stress fetale (1,1%), asfissia (0,1%) e tachicardia (0,9%). Complessivamente ci sono stati 29 eventi avversi fetali gravi, tra i quali 6 morti. Infine, nel neonato si è osservata una più alta frequenza di RDS (sindrome da stress respiratorio – 21% vs 17%), disordini a carico delle vie aeree (14% vs 2%), infezioni batteriche (11% vs 1%) e apnea (11% vs 4%) rispetto ai gruppi trattati con betamimetico. Sulla base delle informazioni disponibili, la reale utilità di atosiban in questa indicazione sembra ancora da continua ➟ dimostrare. Esso ha un’efficacia comparabile a quella dei farmaci betamimetici su para-
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SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
metri surrogati come la riduzione della frequenza delle contrazioni o il tempo necessario per bloccarle, ma non offre alcun vantaggio rispetto ad essi nel prolungare la durata della gestazione o, soprattutto, nel migliorare la morbilità perinatale. Da dimostrare è, inoltre, la sua effettiva sicurezza: atosiban presenta una minore incidenza di quelle reazioni avverse comunemente associate all’uso dei betamimetici, ma gli studi disponibili presentano un campione troppo ridotto per evidenziare altri eventi più rari, ma gravi, come la comparsa di RDS o la morte del neonato. Negli USA, l’FDA, valutando nell’aprile del 1998 gli stessi studi presentati in sede EMEA, aveva negato, con voto unanime del comitato, l’autorizzazione alla registrazione, ritenendo insufficienti le prove di efficacia e sicurezza. FOTEMUSTINA (Antineoplastici - nitrosouree L01AD05) Muphoran® (ITALFARMACO) inf ev 208 mg 1 fl + 1 f solv Lit. 1.813.000 - e 936,34
Fotemustina è indicata nel melanoma maligno disseminato, comprese le localizzazioni cerebrali.
Classe H Nuovo principio attivo. La fotemustina è un agente alchilante appartenente alla famiglia delle nitrosouree indicato nel trattamento del melanoma maligno disseminato. Il melanoma maligno è una forma tumorale rara per la quale il trattamento di base è rappresentato dalla chirurgia; nelle forme metastatiche alla chirurgia viene affiancata la chemioterapia. La dacarbazina è il chemioterapico più studiato per questa indicazione. Nelle forme evolute determina remissione, almeno parziale, nel 20-25% dei pazienti. Tuttavia si tratta di una remissione limitata nel tempo. Dopo tre anni, considerando l’insieme dei melanomi a qualunque stadio, la percentuale di remissione è di circa il 37% rispetto al 30% ottenuto con la sola chirurgia. Dai dati clinici disponibili nel 1992, anno di registrazione in Francia, la fotemustina mostrava un’efficacia complessiva simile a quella della dacarbazina (remissione completa o parziale nel 24% dei pazienti con una durata media della remissione di 22 settimane). La migliore penetrazione della barriera ematoencefalica, rispetto a dacarbazina, non sembra modificare sostanzialmente il tasso di remissione (25%). Successivamente, tre studi clinici con fotemustina associata a dacarbazina hanno riportato un tasso di risposta superiore a quello della sola fotemustina. Altri studi hanno documentato l’efficacia dell’associazione fotemustina + dacarbazina con altri agenti chemioterapici (cisplatino, vindesina, interferone con tassi di risposta che oscillavano fra il 32-40%). Come gli altri agenti alchilanti presenta frequente tossicità ematica con comparsa di neutropenie e trombocitopenie importanti; tuttavia la tollerabilità a livello del tratto digestivo sembra migliore rispetto a quella della dacarbazina. La fotemustina apporta dei vantaggi rispetto a dacarbazina: un protocollo terapeutico più semplice (1 perfusione per ciclo rispetto alle 4/5 richieste per la dacarbazina), una buona penetrazione attraverso la barriera ematoencefalica ed una migliore tolleranza a livello digestivo (minore incidenza di nausea e vomito); tuttavia tali vantaggi non hanno dimostrato un aumento del tasso di risposta se non con l’associazione di entrambi i farmaci. Rispetto ad un costo per la dacarbazina (100 mg) di 9.700 lire, la confezione di fotemustina 208 mg costa 1.813.000 lire.
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NUOVI DOSAGGI SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
ACICLOVIR (Antivirali per uso sistemico - J05AB01) Aciclovir Faulding (FAULDING) inf ev 500 mg/20 ml 5 fl Lit. 199.400 - e 102,98 Cycloviran® (SIGMATAU) sol iniett 500 mg polv 5 fl Lit. 273.400 - e 141,20
Infezioni da Herpes simplex e da varicella Zoster nei pazienti immunocompromessi; profilassi delle infezioni da Herpes simplex in pazienti gravemente immunocompromessi; forme ricorrenti da infezioni da virus varicella Zoster e forme gravi di Herpes genitalis primario in soggetti con normale funzione immunitaria; encefalite da virus Herpes simplex, con limitazione di impiego agli ospedali e case di cura.
Classe H Nuovo dosaggio. Questo nuovo dosaggio, che si affianca a quello da 250 mg già disponibile, potrebbe agevolare le procedure di somministrazione nei casi in cui siano richiesti alte dosi di aciclovir. Questo piccolo vantaggio si associa anche ad un certo risparmio economico, che oscilla tra il 7% nel caso di Cycloviran® e il 32% per Aciclovir Faulding (registrato come medicinale generico). G Aciclovir Faulding ACIDO IOXAGLICO (Diagnostici - mezzi di contrasto V08AB03) Hexabrix® (GUERBERT) sol iniett 320 mg/ml 1 fl 200 ml Lit. 182.400 - e 94,20
Angiografia: arteriografia cerebrale, arteriografia coronarica, aortografia toracica, aortografia addominale, angiocardiografia, arteriografia selettiva viscerale, arteriografia periferica, flebografia, colangiografia preoperatoria; urografia: urografia endovenosa; potenziamento del contrasto in T.A.C.; artrografia; fistulografia; isterosalpingografia; esami dell’apparato digerente.
Classe H Variazione di volume. Si tratta di un mezzo di contrasto radiologico di tipo ionico di seconda generazione. Si lega poco alle proteine plasmatiche e viene escreto con le urine, in gran parte immodificato. L’escrezione biliare diviene significativa in presenza di insufficienza renale. La sua emivita è compresa tra 61 e 140 minuti. Viene impiegato in numerose procedure radiologiche, dall’artrografia alla TAC, dall’urografia a diverse tipologie di arteriografia e venografia. Il dosaggio impiegato dipende dal tipo di indagine eseguita. Gli effetti collaterali più frequenti sono riconducibili a nausea, vomito, dolore e sensazione di bruciore dopo la somministrazione. Sono stati pure segnalati anomalie cardiovascolari, effetti neurotossici, nefrotossicità e fenomeni allergici, incluso broncospasmo. In Italia sono già disponibili le fiale da 20, 50 e 100 ml, il nuovo flacone da 200 ml può risultare più maneggevole nel caso si rendessero necessarie indagini combinate (arteriografia coronaria + ventriculografia sinistra) oppure somministrazioni ripetute. In generale ioxaglato causa minori effetti cardiovascolari, dolore e disagio a seguito della sua somministrazione, rispetto agli altri mezzi di contrasto di tipo ionico; tuttavia i costi elevati ne impediscono un impiego routinario. Sono necessari ulteriori studi vs i mezzi di contrasto di tipo ionico (ad es. iohexolo, iopamidolo) per determinarne l’effettivo ruolo nella diagnostica e valutarne l’eventuale introduzione nei Prontuari Terapeutici Ospedalieri. CARBOPLATINO (Antineoplastici - L01AX02) Carboplatino DBL® (FAULDING) sol iniett 600 mg/60 ml 1 fl Lit. 987.200 - e 509,85
Trattamento del carcinoma ovarico, trattamento del teratoma, trattamento del carcinoma del polmone a piccole cellule.
Classe H Variazione di volume. La nuova confezione di Carboplatino DBL® da 600 mg/60 ml si affianca a quelle già in commercio (da 50 mg/5 ml, 150 mg/15 ml, 450 mg/45 ml). La concentrazione del farmaco antineoplastico non varia rispetto alle precedenti confezioni ed il volume superiore consente una maggiore praticità d’uso nelle operazioni di infusione del preparato rendendo minimo il rischio di contaminazione.
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SPECIALITÀ
INDICAZIONI DI REGISTRAZIONE
FLUOROURACILE (Antineoplastici - L01BC02) Fluorouracile DBL® (FAULDING) ev 2,5 g/50 ml 1 fl onco-tain® Lit. 39.900 - E 20,61
Trattamento palliativo del carcinoma della mammella, del colon, del retto, dello stomaco e del pancreas in pazienti selezionati attentamente e considerati intrattabili chirurgicamente o con altri mezzi.
Classe H Variazione di volume. Esistono già in commercio confezioni di fluorouracile da 250 mg, 500 mg, 1 g e 5 g; una confezione da 2,5 g può trovare giustificazione solo per quelle piccole realtà dove, non è prevista la ricostituzione centralizzata dei citostatici e in cui il numero di pazienti da trattare sia basso.
MEDICINALI GENERICI In questa sezione sono riportate le nuove confezioni di medicinali generici, per le quali è stata accertata l’effettiva commercializzazione al 20 dicembre 2001. I prezzi riportati sono quelli che risultano in Banca Dati Federfarma 2000 aggiornata in data 11.12.2001.
NEL TERRITORIO PRINCIPIO ATTIVO
ACICLOVIR (Antivirali per uso sistemico J05AB01)
DESCRIZIONE
G
G
G
ACIDO URSODESOSSICOLICO (Terapia biliare - A05AA02)
G
G
G
ATENOLOLO (Betabloccanti selettivi non associati - C07AB03)
G
CEFACLORO (Cefalosporine - J01DA08)
G
CHETOTIFENE (Antistaminici per uso sistemico - R06AX17)
G
n. 6 • Novembre-Dicembre 2001
Aciclovir Teva (TEVA) 200 mg 25 cpr Classe A nota 84 Aciclovir Teva (TEVA) 400 mg 25 cpr Classe A nota 84 Aciclovir Teva (TEVA) 8% sosp os Classe A nota 84
PREZZO (Lire - e)
Lit. e
30.000 15,49
Lit. e
35.000 18,08
Lit. e
49.000 25,31
Lit. e
17.300 8,93
Lit. e
19.000 9,81
Lit. e
33.000 17,04
Atenololo Teva (TEVA) 100 mg 50 cpr Classe A
Lit. e
21.500 11,10
Cefaclor DOC (DOC GENERICI) 500 mg 8 cps Classe A
Lit. e
14.800 7,64
Chetotifene Merck (MERCK GENERICS) 2 mg 15 cpr ril prol Classe B
Lit. e
8.800 4,54
Acido ursodesossicolico Teva (TEVA) 225 mg 20 cps retard Classe A nota 2 Acido ursodesossicolico Teva (TEVA) 300 mg 20 cps Classe A nota 2 Acido ursodesossicolico Teva (TEVA) 450 mg 20 cpr retard Classe A nota 2
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