CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
OSSERVATORIO ECONOMICO IRDCEC OTTOBRE 2012
a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
Tommaso Di Nardo Barbara Guardabascio Gianluca Scardocci
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Roma, NOVEMBRE 2012
INDICE
Presentazione e sintesi Congiuntura internazionale Congiuntura italiana Andamenti di finanza pubblica Entrate tributarie mensili Indicatori finanziari
Osservatorio Economico IRDCEC
OTTOBRE 2012 2
Presentazione e sintesi
I dati congiunturali affluiti tra settembre, ottobre e la prima parte di novembre 2012 mostrano un peggioramento della congiuntura interna e internazionale. Per l’Italia, si fa più acuta la recessione economica in atto dal terzo trimestre 2011. Il quadro previsionale e programmatico presentato dal Governo il 20 settembre 2012, pochi giorni prima di presentare la Legge di Stabilità per il 2013, prevede un calo del pil per il 2012 del 2,4%. Calo che proseguirà anche nel 2013 nella misura dello 0,2%. L’economia italiana riprenderà a crescere solo nel 2014, quando il pil dovrebbe aumentare dell’1,1%. L’Outlook autunnale del Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita di tutti i paesi avanzati per il 2013. Il FMI prevede per l’Italia un calo dello 0,7% per il 2013 in considerazione del rallentamento globale mostrato dalla maggior parte degli indicatori internazionali. I dati del FMI sono particolarmente negativi per l’Italia poiché mostrano come a fronte di una revisione della crescita globale dell’ordine di 0,1 punti percentuali quella italiana sale a 0,4 punti percentuali, segno che l’Italia, come del resto anche Spagna, Francia e Germania, presenta difficoltà economiche interne ulteriori che amplificano gli effetti recessivi globali. Gli ultimissimi dati Istat sull’andamento della produzione industriale e relativi al mese di settembre hanno mostrato come la caduta della produzione in atto dal settembre 2011 risulti finora arrestabile: -1,5% su base congiunturale e -4,8% su base tendenziale. La principale fonte di sostegno alla crescita, secondo l’Istat, resta la domanda estera netta che presenta un contributo positivo sia per il 2012 che per il 2013. Nel 2012 il sostegno della domanda estera è particolarmente consistente (+2,8%) mentre è atteso più basso nel 2013 (+0,5). Particolarmente negativo, invece, il contributo della componente interna della domanda (-3,6% nel 2012 e -0,9% nel 2013. Tale andamento è dovuto alla contrazione dei consumi che nel 2012 raggiunge il -3,2% e degli investimenti calati addirittura del 7,2%. Secondo l’Istat, nel 2013 le prospettive di una ripresa del ciclo produttivo e il graduale miglioramento delle condizioni di accesso al credito porterebbero ad un rallentamento della caduta degli investimenti (-0,9%). In questo quadro, mentre le entrate tributarie continuano a crescere mese su mese, la disoccupazione ha raggiunto il livello record di 2.774 milioni a settembre, con un incremento di 554 mila unità in un anno. L’andamento delle entrate tributarie, dovuto alle manovre finanziarie adottate dal Governo nel corso del 2011 per far fronte alla crisi del debito sovrano, porterà la pressione fiscale del 2012 al 44,7% per poi raggiungere il livello record del 2013 al 45,3%. Corretta per il sommerso, la pressione fiscale dell’Italia nel 2013 raggiungerà il livello del 55,7%. In conclusione, sulla base dei dati congiunturali presentati, l’economia italiana appare trovarsi nella situazione più acuta della recessione, tale da far prevedere un’inversione del ciclo nei prossimi mesi.
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CONGIUNTURA INTERNAZIONALE
A ottobre il Fondo Monetario Internazionale rivede al ribasso le stime di crescita per il 2013: -0,7% per l’Italia rispetto al -0,3% di aprile e al -0,2% fissato dal Governo in sede di aggiornamento del DEF a settembre. Previsioni economiche Real GDP (PIL) Fonte 2010 2011 2012* 2013* 3,8 3,3 3,6 IMF 08.10.2012 World Output 5,1 Euro area
2,0
1,4
-0,4
0,2
IMF 08.10.2012
US
2,4
1,8
2,2
2,1
IMF 08.10.2012
Japan
4,5
-0,8
2,2
1,2
IMF 08.10.2012
Germany
4,0
3,1
0,9
0,9
IMF 08.10.2012
Italy
1,8
0,4
-2,3
-0,7
IMF 08.10.2012
Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale contenute nell’Outlook autunnale pubblicato l’8 ottobre 2012 indicano una nuova revisione al ribasso delle stime di crescita che riguarda tutti i paesi più industrializzati compresi gli Stati Uniti che se guadagnano qualcosa, in termini di previsioni autunnali rispetto a quelle primaverili, nell’anno in corso (da +2,1 a +2,2%), perdono invece in quelle per il 2013 (da +2,2 a +2,1%). Il Fondo Monetario Internazionale ha fissato la stima di crescita per l’Italia nel 2012 a -2,3% e quella per il 2013 a 0,7%. Per l’Italia la revisione al ribasso sul 2013 è stata di 0,4 punti percentuali, leggermente più bassa degli altri partner europei (Spagna -0,7 punti, Germania e Francia -0,5 punti). Le stime del Fondo Monetario Internazionale per l’Italia sono coerenti con quelle degli altri principali istituti previsionali per l’anno in corso, mentre sono più pessimistiche per il 2013. La previsione ufficiale formulata dal Governo italiano in sede di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza il 20 settembre 2012 è di -2,3% per il 2012 e -0,2% per il 2013. QUARTERLY REAL GDP GROWTH PERCENTAGE CHANGE ON THE PREVIOUS QUARTER SERIE STORICA TRIMESTRALE I TRIM. 2010 – II TRIM. 2012 Fonte: OECD Quarterly National Accounts, Paris
1,5 1 0,5 0 Q1‐10 Q2‐10 Q3‐10 Q4‐10 Q1‐11 Q2‐11 Q3‐11 Q4‐11 Q1‐12 Q2‐12 ‐0,5 ‐1 italy
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CONGIUNTURA ITALIANA
L’ANDAMENTO
DEGLI INDICI DI FIDUCIA E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE ACCENNANO UNA LEGGERA RIPRESA PER L’ECONOMIA ITALIANA. Nel corso del mese di Ottobre l’indice di fiducia dei
consumatori aumenta lievemente passando da 86,2 a 86,4. Dal lato delle imprese si percepisce una situazione di contrasto: l’indicatore di fiducia positivo del comparto servizi e commercio si contrappone a quello negativo di imprese manifatturiere e costruzioni. Segnali positivi provengono anche da tutti gli indicatori economici che evidenziano una lieve ripresa nella produzione (l’Indice della produzione industriale segna un +1,7% rispetto al mese scorso) mentre pressoché stabili risultano l’indice delle vendite al dettaglio e il comparto prezzi. Clima di Fiducia Dati mensili ISTAT - Ottobre 2012 Indicatore
Indice
Fiducia dei Consumatori Clima di Fiducia Economico Clima di Fiducia Personale Clima di Fiducia Corrente Clima di Fiducia Futuro Imprese dei Servizi Imprese del Commercio Imprese Manifatturiere Imprese delle Costruzioni
86,4 71,7 91,0 91,9 76,0 75,8 79,7 87,6 81,4
Variazione Variazione Sett. 2012 Ott. 2011 0,2% -7,2% 0,8% -5,3% -1,4% -7,7% -2,2% -9,0% -1,2% -4,3% 4,9% -12,9% 1,4% -10,5% -0,8% -7,1% -5,5% 3,0%
* Fonte: Istat Ottobre 2012
Cresce la componente riferita al clima economico (da 71,1 a 71,7) mentre diminuisce la componente personale (da 92,3 a 91,0). Segnali negativi provengono dall’indicatore del clima corrente (94,0 a 91,9) e da quello futuro (da 76,9 a 76,0), nonché dalle opportunità attuali e future di risparmio. Cresce l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane che ad ottobre sale da 76,0 a 76,6. La dinamica dell'indice rispecchia andamenti settoriali differenziati, con un peggioramento del clima di fiducia per le imprese manifatturiere guidato da un peggioramento delle attese sugli ordini, delle costruzioni che registrano soprattutto attese fortemente negative in riferimento all’occupazione nel settore e un miglioramento del commercio al dettaglio e delle aziende dei servizi di mercato. Nel mese di settembre, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra una variazione congiunturale nulla e un aumento del 3,2% su base tendenziale (lo stesso valore registrato ad agosto).
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Rispetto allo scorso anno il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 4,1% (dal 3,9% del mese precedente) e quello dei prezzi dei servizi scende all'1,9% (era +2,3% ad agosto). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di sei decimi di punto percentuale rispetto ad agosto. La stabilizzazione dell'inflazione a settembre risente principalmente della flessione congiunturale dei prezzi dei servizi, in larga parte legata a fattori stagionali, i cui effetti sull'indice generale risultano controbilanciati dall'aumento mensile dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (+3,5% su base mensile), dovuto all'aumento dei prezzi di tutti i carburanti.
Prezzi e Retribuzioni Contrattuali dati ISTAT Periodo Riferimento Sett. 2012 Prezzi al consumo Prezzi alla produzione Sett. 2012 Sett. 2012 Retribuzioni orarie Indicatore
Indice/ Valore 106,5 119,9 117,8
Variazione Variazione congiunturale tendenziale +0,00% +3,2% -0,10% +2,6% 0,10% 1,40%
* Fonte: Istat Ottobre 2012
Ad agosto 2012 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dell'1,7% rispetto a luglio. Nella media del trimestre giugno-agosto l'indice ha registrato una flessione dello 0,7% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Corretto per gli effetti di calendario, ad agosto l'indice è diminuito in termini tendenziali del 5,2% (i giorni lavorativi sono stati 22 come ad agosto 2011) per effetto di una crescita tendenziale per il solo comparto dell'energia (+1,2%) accompagnata da cali significativi per i beni strumentali (-8,6%) e per i beni intermedi (-6,9%), mentre segnano un calo più contenuto i beni di consumo (3,8%). Nel confronto tendenziale, i settori dell'industria in crescita sono: fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+3,5%), produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+1,6%), industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,2%). Il settore che in agosto registra la diminuzione tendenziale più ampia è quello delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-19,4%). Continua a riportare evidenti variazioni tendenziali negative l’indice della produzione nelle costruzioni che segna, rispetto al mese precedente, una variazione negativa del -9,0% sebbene evidenzia segnali di ripresa su base congiunturale con un +5,3%. Il fatturato dell’industria registra, nel mese di agosto, un incremento del 2,9% rispetto a luglio 2012 con una crescita del 3,4% sul mercato interno e del 2% sul mercato estero, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come ad agosto 2011) evidenzia una variazione tendenziale negativa del 2,6%, con un calo del 4,9% sul mercato interno ed un aumento del 2,3% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l'energia (+6,3%), per i beni intermedi (+4,7%), per i beni di consumo (+1,8%) e per i beni strumentali (+0,4%).
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L'indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, del 2,5%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni strumentali. Il maggiore incremento tendenziale del fatturato si registra nel settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+13,7%), mentre la diminuzione più marcata riguarda la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, di misurazione e orologi (-20,8%). Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra una crescita congiunturale dello 0,7%, sintesi di un calo dello 0,6% degli ordinativi interni e di un incremento del 2,5% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali aumentano dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con il mese di agosto 2011, l'indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 9,0%. L'incremento maggiore dell'indice grezzo degli ordinativi riguarda la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+5,3%), mentre la diminuzione più consistente si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-47,5%).
Produzione e commercio al dettaglio dati mensili ISTAT Periodo Indice/ Variazione Variazione Riferimento Valore Congiunturale tendenziale Ago. 2012 84,4 1,7% -5,2% Produzione Industriale 82,1 5,3% -9,0% Produzione Costruzioni Ago. 2012 Ago. 2012 109,4 +2,9% -2,6% Fatturato Industria 98,0 0,0% -1,0% Commercio al dettaglio Ago. 2012 Indicatore
* Fonte: Istat Ottobre 2012
Ad agosto 2012 l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una variazione congiunturale nulla. Nella media del trimestre giugno-agosto 2012 l'indice è diminuito dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con luglio 2012, le vendite restano invariate per i prodotti alimentari e diminuiscono dello 0,1% per quelli non alimentari. Su base annua l'indice grezzo del totale delle vendite segna una variazione tendenziale di -1,0%, sintesi di un aumento dello 0,2% delle vendite di prodotti alimentari ed una diminuzione dell’1,5% di quelli non alimentari. Su base congiunturale il commercio con l’estero definisce una crescita sia delle importazioni (+4,4%) che delle esportazioni (+3,9%). L’aumento dell’export risulta più sostenuto per effetto delle vendite verso i paesi UE (+4,7%) rispetto ai paesi extra UE (+2,9%). Viceversa la crescita delle importazioni coinvolge in modo rilevante entrambe le aree di interscambio: +4,9% per i paesi extra UE e +3,9% per i paesi UE. Tra i beni maggiormente esportati in entrambe le aree geografiche si distinguono i prodotti energetici e i beni di consumo durevoli. Diversamente dalle esportazioni, le importazioni riportano un calo tendenziale determinato principalmente da una flessione dei volumi mentre i valori medi unitari registrano un rilevante incremento (+5,5%).
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Commercio Estero Dati mensili ISTAT
Esportazioni Area Euro Importazioni Area Euro Esportazioni Extra UE Importazioni Extra UE Esportazioni Mondo Importazioni Mondo
Variazione Variazione Periodo Indice/Valore Congiunturale Tendenziale Riferimento Ago. 2012 18.442 1,5% 3,1% Ago. 2012 17.628 4,7% -3,0% Sett. 2012 13.920 -2,0% 0,3% Sett. 2012 14.517 -4,3% -7,6% Ago. 2012 33.962 3,9% 8,4% Ago. 2012 33.375 4,4% -1,1%
* Fonte: Istat Ottobre 2012
In lieve calo la dinamica congiunturale del mercato del lavoro. A settembre
2012 gli occupati risultano 22.937 mila in diminuzione dello 0,2% rispetto ad agosto dello stesso anno (-57 mila unità). Il tasso di occupazione registrato nel mese è dunque pari a 56,9% con una variazione congiunturale dello -0,1% e una variazione tendenziale nulla. Il numero dei disoccupati, pari a 2.774 mila, aumenta del 2,3% rispetto ad agosto (+62 mila unità), con un tasso di disoccupazione registrato pari a 10,8%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ad agosto e in aumento di 2 punti rispetto all'anno precedente. Occupazione e Disoccupazione Dati mensili ISTAT
Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione
Periodo Riferimento Settembre 2012 Settembre 2012
Indice/Valore 56,9 10,8
Variazione Variazione Sett. 2012 Ago. 2011 -0,1% 0,0% 0,2% +2,0%
* Fonte: Istat Ottobre 2012
Mercato del lavoro Dati mensili INPS Tipo Intervento Cassa Integrazione Ordinaria Cassa Integrazione Straordinaria Deroga Totale
Periodo Riferimento Sett. 2012 Sett. 2012 Sett. 2012 Sett. 2012
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Operai
Impiegati
Totale
26.325.977 16.797.077 20.703.539 63.826.593
6.711.563 7.733.973 8.085.151 22.530.687
33.037.540 24.531.050 28.788.690 86.357.280
OTTOBRE 2012 8
ANDAMENTI DI FINANZA PUBBLICA
CONSUNTIVO 2011 (AGG. 2 MARZO 2012) Sulla base dei dati diffusi dall’Istat il 2 marzo scorso, il valore nominale del Pil nel 2011 è stato pari a 1.580.220 miliardi di euro a fronte di un debito pubblico di 1.908.152 miliardi di euro (120,8%) e di un deficit pubblico complessivo di 62.363 miliardi di euro (3,9%). L’economia sommersa, calcolata sulla base delle stime diffuse dall’Istat il 13 luglio 2010, è stimata pari a 283.454 miliardi di euro (17,9%), mentre la pressione fiscale raggiunge i 671.643 miliardi di euro (42,5%). Gli interessi sul debito sono stati pari a 78.021 miliardi di euro (4,9%) e la spesa pubblica totale al netto degli interessi pari a 720.544 miliardi di euro (45,6%). DEF: PROIEZIONI 2012-2015 (AGG. 20 SETTEMBRE 2012) Le proiezioni relative al quadriennio 2012-2015, aggiornate sulla base della Nota di Aggiornamento al DEF presentata dal Governo il 20 settembre 2012, indicano una pressione fiscale nel 2012 al livello del 44,7% che sale al 45,3% nel 2013. La pressione fiscale reale, calcolata sul Pil al netto del sommerso, raggiungerebbe invece il 54,9% nel 2012 e il 55,7% nel 2013.
QUADRO CONTABILE NAZIONALE Valori nominali in migliaia di euro 2009 CRESCITA PIL REALE
2010
2011
2012*
2013*
2014*
2015*
-5,5%
1,8%
0,4%
-2,4%
-0,2%
1,1%
1,3%
1.519.695
1.553.166
1.580.220
1.564.400
1.582.400
1.629.100
1.680.400
ECONOMIA SOMMERSA**
271.154
277.236
283.454
289.812
296.313
302.959
309.754
ENTRATE FISCALI
654.066
660.990
671.643
699.584
716.253
729.989
749.122
PIL NOMINALE
DEBITO PUBBLICO
1.763.629 1.847.309 1.894.630 1.928.404 1.951.746 1.975.661 2.002.123 70.863
71.112
78.021
86.119
89.243
96.971
105.394
SPESA PRIMARIA
727.573
724.199
720.544
719.592
720.300
727.750
740.002
DEFICIT
-82.746
-71.457
-62.363
-41.213
-25.417
-25.108
-24.318
INTERESSI SUL DEBITO
Fonte: ns. elaborazione su dati Istat e Mef. - *Stime DEF 20 settembre 2012 - **I dati 2009-2015 sono stimati sulla base del tasso di crescita medio 2000-2008
Valori in percentuale del Pil PIL NOMINALE ECONOMIA SOMMERSA PRESSIONE FISCALE U. PRESSIONE FISCALE R. DEBITO PUBBLICO INTERESSI SUL DEBITO SPESA PRIMARIA DEFICIT
2009 100,00% 17,84% 43,04% 52,39% 116,05% 4,66% 47,88% -5,44%
2010 100,00% 17,85% 42,56% 51,80% 118,94% 4,58% 46,63% -4,60%
2011 100,00% 17,94% 42,50% 51,79% 119,90% 4,94% 45,60% -3,95%
2012* 100,00% 18,53% 44,72% 54,89% 123,27% 5,50% 46,00% -2,63%
2013* 100,00% 18,73% 45,26% 55,69% 123,34% 5,64% 45,52% -1,61%
2014* 100,00% 18,60% 44,81% 55,05% 121,27% 5,95% 44,67% -1,54%
2015* 100,00% 18,43% 44,58% 54,65% 119,15% 6,27% 44,04% -1,45%
Fonte: ns. elaborazione su dati Istat e Mef. - *Stime DEF 20 settembre 2012 - **I dati 2009-2015 sono stimati sulla base del tasso di crescita medio 2000-2008
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OTTOBRE 2012 9
ENTRATE TRIBUTARIE MENSILI
LE ENTRATE TRIBUTARIE CONTINUANO A CRESCERE NEL MESE DI SETTEMBRE. Crescono lievemente le entrate tributarie nel mese di settembre per effetto di una variazione positiva delle imposte dirette quasi totalmente compensata dalla variazione negativa subita dalle imposte indirette.
Entrate Fiscali Dati mensili MEF Entrate Fiscali Totale Entrate di cui Imposte dirette Imposte indirette
Variazione (%) 23.790 +0,7% 11.313 +2,6% 12.447 -1,0%
Sett. 2011 Sett. 2012 23.625 11.028 12.597
* Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Ottobre 2012
Nel mese di settembre 2012 le entrate tributarie evidenziano una variazione tendenziale positiva dello +0,7% per effetto dell’aumento del 2,6% delle imposte dirette e una riduzione dell’1,0% delle imposte indirette. Tra le imposte indirette segnalano un incremento dell’1,4% le tasse e imposte sugli affari e del 13,1% le imposte sulla produzione, sui consumi e dogane e monopoli; si registra una flessione del gettito del lotto (al lordo delle vincite), lotterie e delle altre attività di gioco (–7,7%). Sull’andamento tendenziale del gettito incide negativamente il venir meno del gettito una tantum dell’imposta sostitutiva sul leasing immobiliare (– 1.259 milioni di euro), dovuta sui contratti di locazione finanziaria di immobili in corso di esecuzione alla data del 1° gennaio 2011, versata nel Bilancio dello Stato ad aprile dello scorso anno (L. n. 220 /2010). Al netto della suddetta entrata Una tantum, la crescita delle entrate si attesta a +4,2% e, in particolare, la crescita delle imposte indirette risulta di 5.527 milioni di euro (+4,2%).
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OTTOBRE 2012 10
COMPOSIZIONE DEL GETTITO PER CATEGORIA DI BILANCIO 2012/2011
* Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Dettaglio Entrate Fiscali Dati mensili MEF Entrate Tributarie Erariali
IRE di cui Ritenute dipendenti settore pubblico Ritenute dipendenti settore privato Ritenute lavoratori autonomi
8.662 2.690 3.370 927
8.857 2.698 3.776 908
Variazione (%) 2,30% 0,3% 12,0% -2,0%
Rit. a titolo di acconto sui bonifici per beneficiare di oneri deducibili o detrazioni IRE saldo IRE acconto IRES di cui: IRES saldo IRES acconto Imposte sostitutiva delle imposte sui redditi Ritenute su utili distribuiti dalle persone giuridiche
34 802 839 1.646 677 969 416 14
49 688 735 1.633 641 898 497 14
44,1% -14,2% -12,4% -0,8% -5,3% -7,3% 19,5% 0,0%
32 1 25 3 3 12 106 11.028
52
62,5% -100,0% 44,0% -100,0% -66,7% -91,7% 55,7% 2,6%
Imposte dirette
Sett. 2011 Sett. 2012
Ritenute su contributi di enti pubblici, premi, cap. di assicurazioni sulla vita Sostitutiva sui fondi di investimento Sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze Cedolare secca sugli affitti Sost. Per rideterminazione di acq. Di part. Non neg. Sost. Per rideterminazione valori di acq. Di terreni edificabili Altre dirette Totale imposte dirette
36 1 1 165 11.313
* Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Ottobre 2012
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OTTOBRE 2012 11
Imposte indirette
Mag. 2011
Imposta di registro IVA di cui: Scambi interni Importazioni Imposta di bollo Assicurazioni Tasse e imposte ipotecarie Canoni abbonamenti radio e TV Concessioni Governative Tasse automobilistiche Diritti catastali e di scritturato Imposta fabbricazione spiriti Imposta di fabbricazione sulla birra Imposta fabbricazione oli minerali Imposta fabbricazione gas Incondensabili Imposta energia elettrica e addizionali Imposta consumo gas metano Imposta consumo oli lubrificati e Bitumi di petrolio Tabacchi Provento Lotto Proventi attività gioco Lotterie Istantanee Apparecchi e congegni di gioco Altre indirette Totale indirette
222 6.998 5.426 1.572 261 276 90 18 184 51 41 31 43 1.698 35 94 351 30 996 635 51 130 254 108 12.597
Mag. 2012 181 6.813 5.544 1.269 369 280 81 9 119 56 35 28 53 2.006 41 223 324 29 867 511 42 122 186 102 12.477
Variazione (%) -18,5% -2,6% 2,2% -19,3% 41,4% 1,4% -10,0% -50,0% -35,3% 9,8% -14,6% -9,7% -23,3% 18,1% 17,1% 137,2% -7,7% -3,3% -13,0% -19,5% -17,6% -6,2% -26,8% -5,6% -1,0%
* Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Giugno 2012
Entrate Tributarie Enti territoriali
Sett. 2011
Addizionale regionale IRE di cui: Dipendenti settore privato e lav. Autonomi Dipendenti settore pubblico Addizionale comunale IRE di cui: Dipendenti settore privato e lav. Autonomi Dipendenti settore pubblico IRAP di cui: IRAP privata IRAP pubblica Totale Entrate Enti territoriali
6.257 3.688 2.569 2.144 1.338 806 19.388 11.695 7.693 32.389
Sett. 2012 7.880 4.557 3.323 2.347 1.455 892 19.176 11.795 7.381 35.177
Variazione (%) 25,9% 23,6% 29,3% 9,5% 8,7% 10,7% -1,1% 0,9% -4,1% 8,6%
* Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Giugno 2012
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OTTOBRE 2012 12
INDICATORI FINANZIARI In questa sezione sono elencati i principali tassi di interesse in corso di validità alla data del 5 novembre 2012. Principali Tassi di interesse
Tasso* Tasso Ufficiale di Riferimento BCE Rendimento medio mensile dei BOT Rendimento medio mensile dei BTP Rendimento medio mensile dei CCT Tasso di interesse bancario sui depositi Tasso di interesse bancario sui prestiti alle famiglie Tasso di interesse bancario sui prestiti alle imprese
Periodo di riferimento
Valore
Settembre Settembre Settembre Settembre Agosto Agosto Agosto
0,75% 1,49% 4,77% 3,98% 1,25% 4,14% 3,65%
Fonte: Banca d’Italia
Altri tassi Spread BTP/BUND 10 anni (punti base) Euribor a 3 mesi IRS 10 anni Rendistato
28/09/2012 06/11/2012 06/11/2012 Sett. 2012
367 0,20% 1,76% 4,35%
* Si rinvia al glossario per le definizioni dei tassi.
Tassi di interesse di riferimento per il Credito Agevolato Settori
Rendistato
Commissione
Tasso
5,35% 5,35% 5,35% 5,35% 5,35% 5,35% 4,95%
1,18% 0,93% 0,98% 0,88% 0,93% 0,98% 0,93%
6,53 6,28 6,33 6,23 6,28 6,33 5,88
Agrario di Miglioramento Agrario di Esercizio Artigianato Fondiario Edilizio Industria – Commercio – Assimilati Turistico – Alberghiero Navale (Il tasso ha validità semestrale) Fonte: Abi – Aggiornamento Settembre 2012.
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OTTOBRE 2012 13
LE PROSPETTIVE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Bisogna ancora attendere per assistere ad una vera ripresa Il 5 novembre l’Istat ha pubblicato il suo secondo comunicato sulle previsioni economiche. Dai dati pubblicati ne scaturisce che entro la fine dell’anno l’Italia registrerà una riduzione del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari al 2,3%, mentre per il 2013, nonostante l'attenuazione degli impulsi sfavorevoli ed un moderato recupero dell'attività economica nel secondo semestre, la variazione media annua resterebbe leggermente negativa (0,5%). La domanda estera netta risulterebbe, in entrambi gli anni, la principale fonte di sostegno alla crescita, con un contributo rispettivamente pari a 2,8 e a 0,5 punti percentuali nei due anni considerati, mentre il contributo della domanda interna al netto delle scorte è previsto rimanere negativo sia nel 2012 (-3,6 punti percentuali) sia nel 2013 (-0,9 punti percentuali) . La spesa privata per consumi registrerebbe nell'anno in corso una contrazione del 3,2%. Nel 2013, la spesa dei consumatori risulterebbe ancora in calo (-0,7%), a seguito delle persistenti difficoltà sul mercato del lavoro e della debolezza dei redditi nominali. Gli investimenti fissi lordi diminuirebbero del 7,2% nel 2012, per effetto di una forte riduzione da parte delle imprese e delle amministrazioni pubbliche. Nel 2013, le prospettive di una ripresa del ciclo produttivo e il graduale miglioramento delle condizioni di accesso al credito porterebbero ad un rallentamento della caduta (-0,9%). La maggiore partecipazione al mercato del lavoro osservata a partire dalla fine del 2011 è alla base del rilevante incremento del tasso di disoccupazione previsto per quest'anno (10,6%). Nel 2013 il tasso di disoccupazione continuerebbe a salire (11,4%) a causa del contrarsi dell'occupazione, fenomeno cui si dovrebbe accompagnare un aumento dell'incidenza della disoccupazione di lunga durata. Il rallentamento del commercio mondiale e il possibile riacutizzarsi delle tensioni sui mercati finanziari costituiscono i principali fattori di rischio al ribasso per queste previsioni.
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OTTOBRE 2012 14
IL CLIMA DI FIDUCIA CLIMA DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI INDICE GREZZO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 CLIMA DI FIDUCIA ECONOMICO INDICE DESTAGIONALIZZATO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
120,0 110,0 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0
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OTTOBRE 2012 15
CLIMA DI FIDUCIA PERSONALE INDICE CORRETTO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
110,0 108,0 106,0 104,0 102,0 100,0 98,0 96,0 94,0 92,0 90,0
CLIMA DI FIDUCIA CORRENTE INDICE CORRETTO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
115,0 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0
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OTTOBRE 2012 16
CLIMA DI FIDUCIA FUTURO INDICE CORRETTO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0
CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE INDICE DESTAGIONALIZZATO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0
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OTTOBRE 2012 17
CLIMA DI FIDUCIA IMPRESE MANIFATTURIERE INDICE DESTAGIONALIZZATO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0
CLIMA DI FIDUCIA IMPRESE COSTRUZIONI INDICE DESTAGIONALIZZATO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0
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OTTOBRE 2012 18
CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DEI SERVIZI INDICE DESTAGIONALIZZATO ISTAT 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 – OTTOBRE 2012
110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0
CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO INDICE ISAE DESTAGIONALIZZATO 2005=100 SERIE STORICA MENSILE OTTOBRE 2009 - OTTOBRE 2012
120,0 110,0 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0
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OTTOBRE 2012 19
LA CONGIUNTURA ECONOMICA – INDICATORI MENSILI PRODUZIONE INDUSTRIALE SERIE STORICA MENSILE AGOSTO 2010 - AGOSTO 2012 Istat indice destagionalizzato in base 2005=100
92,0 90,0 88,0 86,0 84,0 82,0 80,0
OCCUPAZIONE NELLE GRANDI IMPRESE SERIE STORICA MENSILE SETTEMBRE 2010 – SETTEMBRE 2012 INDICE DESTAGIONALIZZATO (A LORDO C.I.G.) Istat indice in base 2005=100
98,0 97,5 97,0 96,5 96,0 95,5 95,0 94,5 94,0
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OTTOBRE 2012 20
RETRIBUZIONE LORDA MEDIA PER DIPENDENTE GRANDI IMPRESE SERIE STORICA MENSILE SETTEMBRE 2010 – SETTEMBRE 2012 INDICE GREZZO - ISTAT INDICE IN BASE 2005=100
184,0 174,0 164,0 154,0 144,0 134,0 124,0 114,0 104,0 94,0
RETRIBUZIONI CONTRATTUALI ORARIE SERIE STORICA MENSILE AGOSTO 2010 – AGOSTO 2012 Istat indice in base 2005=100
119,0 118,0 117,0 116,0 115,0 114,0 113,0 112,0 111,0 110,0
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OTTOBRE 2012 21
INFLAZIONE SERIE STORICA MENSILE SETTEMBRE 2010 – SETTEMBRE 2012 TASSO DI INFLAZIONE(NIC COMPRESI I TABACCHI) ANNUALE TENDENZIALE - ISTAT
+4,0 +3,5 +3,0 +2,5 +2,0 +1,5 +1,0
VENDITE AL DETTAGLIO SERIE STORICA MENSILE MAGGIO 2010 – MAGGIO 2012 Istat indice destagionalizzato in base 2005=100
102,0 101,0 100,0 99,0 98,0 97,0 96,0 95,0
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OTTOBRE 2012 22
COMMERCIO CON L’ESTERO SERIE STORICA MENSILE AGOSTO 2010 – AGOSTO 2012 TASSO DI CRESCITA IMPORT-EXPORT
DATI GREZZI TENDENZIALE - ISTAT
40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 ‐10,0 ‐20,0 export
import
COMMERCIO ESTERO CON I PAESI DELL’UE SERIE STORICA MENSILE AGOSTO 2010 – AGOSTO 2012 TASSO DI CRESCITA IMPORT-EXPORT DATI GREZZI TENDENDIALE - ISTAT
30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 ‐5,0 ‐10,0 ‐15,0 export
import
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OTTOBRE 2012 23
COMMERCIO ESTERO CON I PAESI EXTRA UE SERIE STORICA MENSILE AGOSTO 2010 – AGOSTO 2012 TASSO DI CRESCITA IMPORT-EXPORT
DATI GREZZI TENDENZIALE - ISTAT
60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 ‐10,0 ‐20,0 export
import
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OTTOBRE 2012 24
LA CONGIUNTURA ECONOMICA – INDICATORI TRIMESTRALI PRODOTTO INTERNO LORDO SERIE STORICATRIMESTRALE I/2008-II/2012 TASSO DI CRESCITA CONGIUNTURALE VALORI A PREZZI CORRENTI - DATI DESTAGIONALIZZATI - ISTAT
1,5 1,0 0,5 0,0 ‐0,5 ‐1,0 ‐1,5 ‐2,0 ‐2,5
PRODOTTO INTERNO LORDO SERIE STORICATRIMESTRALE I/2008-II/2012 TASSO DI CRESCITA TENDENZIALE VALORI A PREZZI CORRENTI - DATI DESTAGIONALIZZATI - ISTAT
4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 ‐1,0 ‐2,0 ‐3,0 ‐4,0 ‐5,0 ‐6,0
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OTTOBRE 2012 25
VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE SERIE STORICATRIMESTRALE I/2008-II/2012 TASSO DI CRESCITA CONGIUNTURALE VALORI A PREZZI CORRENTI - DATI DESTAGIONALIZZATI - ISTAT
3,0 2,0 1,0 0,0 ‐1,0 ‐2,0 ‐3,0 ‐4,0 ‐5,0 ‐6,0 industria
servizi
VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE SERIE STORICATRIMESTRALE I/2008-II/2012 TASSO DI CRESCITA TENDENZIALE VALORI A PREZZI CORRENTI - DATI DESTAGIONALIZZATI - ISTAT
6,0 4,0 2,0 0,0 ‐2,0 ‐4,0 ‐6,0 ‐8,0 ‐10,0 ‐12,0 ‐14,0 industria
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servizi
OTTOBRE 2012 26
TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI SERIE STORICA TRIMESTRALE I 2009 – II 2012 DATI DESTAGIONALIZZATI - ISTAT
58,5 58,0 57,5 57,0 56,5 56,0 55,5
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OTTOBRE 2012 27
GLOSSARIO Clima di fiducia: è elaborato sulla base di nove domande ritenute maggiormente idonee per valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori (e precisamente: giudizi e previsioni sulla situazione economica dell’Italia; previsioni sulla disoccupazione; giudizi e previsioni sulla situazione economica della famiglia; convenienza attuale e possibilità future del risparmio; convenienza all’acquisto di beni durevoli; giudizi sul bilancio familiare). I risultati delle nove domande, espressi in forma di saldi ponderati su dati grezzi, sono aggregati tramite media aritmetica semplice; il risultato è poi riportato a indice (in base 2005) e destagionalizzato con il metodo diretto. Clima economico: è costruito come media aritmetica semplice dei saldi ponderati relativi a tre domande (giudizi e previsioni sulla situazione economica dell’Italia, previsioni sulla disoccupazione, quest’ultima con segno invertito). Riportato a indice (in base 2005) e destagionalizzato con il metodo diretto. Clima personale: è calcolato come media delle rimanenti sei domande componenti il clima di fiducia (giudizi e previsioni sulla situazione economica della famiglia; convenienza attuale e possibilità future del risparmio; convenienza all’acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia). Riportata a indice (in base 2005), la serie non presenta una componente di natura stagionale. Clima corrente: è calcolato come media delle domande relative ai giudizi (situazione economica dell’Italia e della famiglia; convenienza attuale del risparmio e acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia). Riportata a indice (in base 2005), la serie non presenta una componente di natura stagionale. Clima futuro: è dato dalla media delle previsioni (situazione economica dell’Italia e della famiglia; disoccupazione; possibilità future di risparmio). Riportato a indice (in base 2005) e destagionalizzato con il metodo diretto. Rendistato: rappresenta il rendimento medio ponderato di un paniere di titoli pubblici. IRS (Interest Rate Swap, anche Eurirs – IRS area euro): è il parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso. Le quotazioni dell’IRS sono legate all’andamento del mercato dei tassi a lungo termine, e generalmente sono superiori all’Euribor. Tasso ufficiale di riferimento (Tasso BCE): a decorrere dal 1° gennaio 1999, il Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR) sostituisce il Tasso
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OTTOBRE 2012 28
Ufficiale di Sconto (TUS), fissato dalla Banca d’Italia ed applicato nelle sue operazioni di rifinanziamento nei confronti del sistema bancario. è il tasso a cui la Banca Centrale Europea concede prestiti alle altre banche. Esso costituisce un punto di orientamento del mercato finanziario perché sulla sua base vengono determinati il tasso d'interesse, applicato dalle banche ai propri clienti, ed il tasso interbancario; tasso che si applica ai prestiti fra le banche. Il tasso da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione ai fini della concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore delle imprese, riguarda tutti gli incentivi gestiti dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica. L'aggiornamento del tasso è effettuato su base annua e ogni volta che il tasso medio, si discosti di più del 15% dal tasso valido in quel momento, per cui anche con cadenza mensile. Euribor: rappresenta un indice espresso in punti percentuali e attraverso il suo valore si riproduce il momento di mercato. All’estero è conosciuto anche come “Euro Interbank Offered Rate” e rappresenta il tasso con il quale le maggiori banche europee effettuano le transazioni finanziarie con la moneta unica “Euro”.
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OTTOBRE 2012 29