CONFESERCENTI Martedì, 17 febbraio 2015
CONFESERCENTI Martedì, 17 febbraio 2015
confesercenti 17/02/2015 Gazzetta di Modena Pagina 12
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Pietro Ferrari vende azioni per 30mila euro della Bper 17/02/2015 Gazzetta di Modena Pagina 12
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Split payment, imprenditori inferociti 17/02/2015 La Nuova Prima Pagina Pagina 23
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«La Finanziaria persegue l' evasione» 17/02/2015 La Nuova Prima Pagina Pagina 36
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Dibattiti, aperitivi, musica: a Ponte Alto la festa cittadina del Partito... 16/02/2015 Gazzetta Dell'Emilia
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Reverse charge e Split payment: ancora una volta si persegue l'evasione ai... 16/02/2015 gazzettadimodena.it
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«Così decolla la Città Distretto» 16/02/2015 Il Nuovo Giornale di Modena
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Fisco, nuove norme. Rete Imprese:... 16/02/2015 Modena Today
Muzzarelli inagura il ciclo della Festa dell' Unità 2015 16/02/2015 Sassuolo2000
Rete Imprese: inaccetabile che la lotta...
Redazione
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CONSIGLIERE DELLA BANCA.
Pietro Ferrari vende azioni per 30mila euro della Bper Pietro Ferrari, consigliere di Banca Popolare dell' Emilia Romagna ed ex presidente di Confindustria Modena, ha venduto il 13 febbraio scorso titoli della stessa banca per un valore di 30.000 euro. Secondo le comunicazioni obbligatorie sull' internal dealing, Pietro Ferrari ha ceduto sul mercato 5.000 azioni al prezzo di 7 euro l' una. Quasi un mese fa, il 19 gennaio, era stato Alberto Marri, vicepresidente della banca popolare modenese, a vendere un pacchetto di titoli per 67.103 euro a un prezzo poco superiore a 5,6 euro. Sul fronte di Bper, e sulla riforma delle banche popolari, da segnalare una lunga serie di audizioni presso le Commissioni finanze e attività produttive della Camera riguardo il decreto legge banche. Ieri è stato il turno di Cassa depositi e prestiti, poi Sace, Abi, Unioncamere, Confindustria, Alleanza delle cooperative, Federcasse e Confapi. Oggi sarà la volta del direttore generale della Banca d' Italia, Salvatore Rossi. Domani il programma prevede i sindacati di categoria (FisacCgil, FibaCisl, Uilca, Uglfederazione del credito e Fabi), quindi Ania, il presidente dell' antitrust, Giovanni Pitruzzella e Rete Imprese Italia. Giovedì l' Istituto italiano di tecnologia e per finire Assopopolari.
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Split payment, imprenditori inferociti Ance e Rete Imprese Italia: «Un altro marchingegno che riduce notevolmente la liquidità alle aziende» Si chiama split payment, è il meccanismo inserito nella recente Legge di stabilità che cancella il versamento dell' importo dell' Iva da parte della amministrazione pubblica e degli enti locali alle imprese che eseguono appalti di lavori pubblici, per cui l' Iva viene versata direttamente dal committente pubblico allo Stato. Ed è già polemica da parte del mondo imprenditoriale, che ha già lanciato una petizione nazionale al governo: «Questo sistema dicono dall' associazione Ance di Modena è destinato a produrre effetti gravissimi sul settore edile. L' eliminazione del versamento dell' Iva da parte della pubblica amministrazione nei pagamenti alle imprese che realizzano lavori pubblici provoca una riduzione di liquidità nelle aziende stesse del 10% del fatturato (pari all' importo dell' Iva). Non potendo più compensare l' Iva a debito con l' Iva a credito, a l l e imprese non rimane che attendere il rimborso del credito maturato. Ma i tempi dei rimborsi Iva nel nostro Paese superano mediamente i due anni». Da qui la raccolta firme (la petizione è condivisa anche con Cna, Confartigianato e Alleanza delle Cooperative) per spingere il governo a ritirare o modificare il provvedimento (adesione on line su http://www.ance.it/net_ance/petizione.aspx). Ance Modena sostiene questa iniziativa, ponendo il dubbio «che lo split payment sia stato deciso senza valutare con la dovuta attenzione l' impatto che ne sarebbe derivato» e chiedendo ai parlamentari modenesi di intervenire. «L' impossibilità di incassare l' Iva fa eco Rete Imprese Italia sulle prestazioni di servizi e sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che può essere letale per la sopravvivenza di queste ultime. Ma c' è di più: per evitare di accumulare crediti con l' erario, il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all' estero in regime di esenzione. Così che per recuperare gettito si danneggerebbe anche l' economia nazionale». Anche Rete Imprese ha iniziato una forte azione di sensibilizzazione nei confronti degli associati per sollecitare il governo ad intervenire sulla questione, a cominciare dalla petizione, che può essere sottoscritta sui siti nazionali delle associazioni. «La richiesta è che da marzo dicono da Rete Imprese quando diventerà operativa l' introduzione della fatturazione elettronica con la PA, sia abrogato lo split payment, così come da marzo, la scelta di adottare la fatturazione elettronica tra imprese deve escludere l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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applicazione del reverse charge. Nel contempo Cna, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio chiedono di accelerare i tempi dei rimborsi per quelle imprese che applicano il reverse charge e lo split payment, eliminando, contemporaneamente, tutti gli ostacoli burocratici che ancora intralciano il pieno utilizzo in compensazione dei crediti Iva».
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AZIENDE Rete Imprese Italia sul piede di guerra per le decisioni prese dal Governo in materia di Iva.
«La Finanziaria persegue l' evasione» «Reverse charge e split payment danneggiano chi si comporta correttamente» La Finanziaria ha esteso l' applicazione del "reverse charge", l' I va viene applicata da chi riceve la fattura e non da chi la emette, e l' introduzione dello "split payment", se la fattura è emessa nei confronti di enti pubblici l' Iva è versata allo stato dall' ente pubblico stesso. Due provvedimenti che hanno l' obiettivo di contrastare l' evasione dell' Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. E si tratta di una moltitudine di imprese: tutte quelle della filiera delle costruzioni, edilizia e installazioni impianti, ma anche le imprese di pulizia, quelle che operano nel biomedicale, oltre alla grande distribuzione alimentare. I nuovi meccanismi di applicazione dell' Iva, infatti, creano un pesante squilibrio finanziario per queste aziende, che si trovano a pagare l' Iva sugli acquisti, senza poter incassare quella sulle vendite, accumulando così migliaia di euro di rimborsi che richiedono mesi e mesi per essere liquidati. Ne è prova questo esempio: supponiamo che u n' impresa esegua una prestazione di servizi a favore di una pubblica amministrazione per 100mila euro. In questo caso, l' impresa avrebbe incassato anche 22mila euro di Iva. Ma supponiamo anche che la stessa impresa abbia acquistato, per soddisfare la commessa precedente, beni e servizi per 50mila euro, versando Iva per 11mila euro. Dato che l' Iva non sarebbe incassata, perché versata direttamente dall' ente pubblico debitore, la nostra impresa maturerebbe un credito d' imposta di 11mila euro. Se questa stessa impresa non ha dipendenti o altri debiti di carattere tributario, essa non avrebbe altra possibilità se non chiederne il rimborso, una strada lunga oltre sei mesi, con un' evidente difficoltà finanziaria per l' impresa. Lo stesso meccanismo si verifica con il reverse charge, che si applica nelle relazioni tra imprese e imprese. Di fatto, l' impossibilità di incassare l' Iva sulle prestazioni di servizi e sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che può essere letale per la sopravvivenza di queste ultime. Ma c' è di più: per evitare di accumulare crediti con l' erario, il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all' estero in regime di esenzione. Così che per recuperare gettito si danneggerebbe anche l' economia nazionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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Senza contare che questi meccanismi aumentano in modo preoccupante l' ammontare dei crediti Iva, paradossalmente proprio quando governo e parlamento sono impe gnati a evitare che si accumulino ulteriori crediti nei confronti della pubblica amministrazione i nuovi istituti. Rete Imprese ha iniziato una forte azione di sensibilizzazione nei confronti degli associati per sollecitare il governo ad intervenire sulla questione, a cominciare da una petizione che può essere sottoscritta sui siti nazionali delle associazioni. La richiesta è che da marzo, quando diventerà operativa l' introduzione della fatturazione elettronica con la pubblica amministrazione, sia abrogato lo split payment, così come da marzo, la scelta di adottare la fatturazione elettronica tra imprese deve escludere l' ap plicazione del reverse charge. Nel contempo Cna, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio chiedono di accelerare i tempi dei rimborsi per quelle imprese che applicano il reverse charge e lo split payment, eliminando, contemporaneamente, tutti gli ostacoli burocratici che ancora intralciano il pieno utilizzo in compensazione dei crediti Iva.
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PD Si parte venerdì prossimo. Sirotti: «Etica e politica sono facce della stessa medaglia»
Dibattiti, aperitivi, musica: a Ponte Alto la festa cittadina del Partito democratico 'L' etica che fa la differenza': è questo lo slogan scelto per la Festa de l' Unità organizzata dal Pd della città di Modena che prende il via venerdì prossimo nell' area di Ponte Alto. «Etica e politica sono facce della stessa medaglia conferma il segretario cittadino del Pd Andrea Sirotti non c' è buona politica se non c' è anche, insieme, la capacità di rendere coerente a quest' ultima la propria azione e il proprio comportamento, collettivo e individuale». La festa sarà in funzione tutti i fine settimana (venerdì e sabato sera, e domenica solo a mezzogiorno) fino al 29 marzo. Il programma politico prevede aperitivi 'istituziona li' il venerdì sera, incontri di approfondimento il tardo pomeriggio del sabato e, l' 8 marzo, la presentazione di un libro dedicato alle protagoniste della politica e delle istituzioni. Sotto il titolo 'Lavori in corso', l' aperitivo del venerdì darà la possibilità di incontrare il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli (venerdì prossimo), la senatrice modenese del Pd Maria Cecilia Guerra (venerdì 27 febbraio) e il presidente della Regione Stefano Bonaccini (venerdì 13 marzo). Nel corso degli incontri di approfondimento si parlerà dei temi del lavoro, dell' economia e della giustizia. Venerdì 6 marzo, sulle prospettive aperte dal Jobs Act si interrogheranno la deputata Maria Luisa Gnecchi, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera, il deputato modenese Pd Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro, il segretario provinciale della Cgil Tania Scacchetti e il presidente dell' Al leanza cooperativa Italiane Modena Gaetano De Vinco. Sulle opportunità offerte da Expo 2015 si confronteranno, invece, sabato 21 mar zo, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il presidente del Consorzio Palatipico Pier Luigi Sciolette, il segretario di Confesercenti Modena Fulgenzio Brevini e il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari. L' ultimo incontro di approfondimento è fissato, invece, per sabato 28 marzo quando si parlerà della riforma della giustizia con il responsabile nazionale Giustizia del Pd David Ermi ni, la deputata modenese del Pd Giuditta Pini, componente della Commissione Giustizia della Camera, l' avvocato e docente universitario Giorgio Pighi e il magistrato Vito Zincani. Infine, domenica 8 marzo, verrà presentato il volume dal titolo 'D onne per grandi sfide. Protagoniste italiane della politica e delle istituzioni' a cura di Giuliana Lusvardi e Claudia Rinaldi. Saranno presenti le curatrici e alcune delle protagoniste: Cristina Ceretti, I sa Ferraguti, Manuela Ghiz zoni, Maria Cecilia Guerra, Caterina Liotti. L' iniziativa è promossa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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dalla Conferenza provinciale delle Democratiche. «Ancora una volta conclude Andrea Sirotti la Festa è resa possibile grazie alla passione e all' abne gazione dei volontari e degli iscritti del Partito democratico, persone che esprimono, in modo emblematico, una concezione della socialità intesa come impegno civile, per concorrere a realizzare una società più giusta». Il programma degli spettacoli mette in calendario esibizioni di orchestre di liscio tutti i venerdì e i sabato sera, mentre il ristorante della Festa propone cucina tradizionale modenese e specialità di pesce il venerdì e il sabato sera dalle ore 19.00 e la domenica dalle ore 12.00 (la domenica la Festa è aperta solo a pranzo, tranne domenica 8 marzo quando si terrà anche una cena dedicata alle donne).
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Gazzetta Dell'Emilia confesercenti
Reverse charge e Split payment: ancora una volta si persegue l'evasione ai danni di chi si comporta correttamente Rete Imprese: "Due provvedimenti che hanno l' obiettivo di contrastare l' evasione dell' Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. Inaccetabile che la lotta all' evasione sia pagata da chi rispetta le regole" Modena, 16 febbraio 2015 La Finanziaria ha esteso l' applicazione del " reverse charge " (l' Iva viene applicata da chi riceve la fattura e non da chi la emette ), e l' introduzione dello " split payment " (se la fattura è emessa nei confronti di enti pubblici l' Iva è versata allo stato dall' ente pubblico stesso ). Due provvedimenti che hanno l' obiettivo di contrastare l' evasione dell' Iva , ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente . E si tratta di una moltitudine di imprese: tutte quelle della filiera delle costruzioni (edilizia e installazioni impianti), ma anche le imprese di pulizia, quelle che operano nel biomedicale, oltre alla grande distribuzione alimentare. I nuovi meccanismi di applicazione dell' iva, infatti, creano un pesante squilibrio finanziario per queste aziende, che si trovano a pagare l' iva sugli acquisti, senza poter incassare quella sulle vendite, accumulando così migliaia di euro di rimborsi che richiedono mesi e mesi per essere liquidati. Ne è prova questo esempio : supponiamo che un' impresa esegua una prestazione di servizi a favore di una pubblica amministrazione per 100.000 euro. In questo caso, l' impresa avrebbe incassato anche 22.000 euro di iva. Ma supponiamo anche che la stessa impresa abbia acquistato, per soddisfare la commessa precedente, beni e servizi per 50.000 euro, versando iva per 11.000 euro. Dato che l' iva non sarebbe incassata (perché versata direttamente dall' ente pubblico debitore), la nostra impresa maturerebbe un credito d' imposta di 11.000 euro. Se questa stessa impresa non ha dipendenti o altri debiti di carattere tributario, essa non avrebbe altra possibilità se non chiederne il rimborso, una strada lunga oltre sei mesi, con un' evidente difficoltà finanziaria per l' impresa. Lo stesso meccanismo si verifica con il reverse charge, che si applica nelle relazioni tra imprese e imprese. Di fatto, l' impossibilità di incassare l' IVA sulle prestazioni di servizi e sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che può essere letale per la sopravvivenza di queste ultime. Ma c' è di più: per evitare di accumulare crediti con l' erario , il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all' estero in regime di esenzione . Così che per recuperare gettito si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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danneggerebbe anche l' economia nazionale. Senza contare che questi meccanismi aumentano in modo preoccupante l' ammontare dei crediti Iva , paradossalmente proprio quando governo e parlamento sono impegnati a evitare che si accumulino ulteriori crediti nei confronti della PA, i nuovi istituti. Rete Imprese ha iniziato una forte azione di sensibilizzazione nei confronti degli associati per sollecitare il governo ad intervenire sulla questione, a cominciare da una petizione che può essere sottoscritta sui siti nazionali delle Associazioni. La richiesta è che da marzo , quando diventerà operativa l' introduzione della fatturazione elettronica con la P.A., sia abrogato lo split payment , così come da marzo, la scelta di adottare la fatturazione elettronica tra imprese deve escludere l' applicazione del reverse charge . Nel contempo Cna, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio chiedono di accelerare i tempi dei rimborsi per quelle imprese che applicano il reverse charge e lo split payment, eliminando, contemporaneamente, tutti gli ostacoli burocratici che ancora intralciano il pieno utilizzo in compensazione dei crediti Iva. (Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)
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16 febbraio 2015
gazzettadimodena.it confesercenti
«Così decolla la Città Distretto» I sette segretari Pd del comprensorio plaudono al varo del progetto sinergico. I nuovi segretari del Pd del distretto ceramico Matteo Mesini (Sassuolo), Daniele Silvestri (Formigine) Giuseppe Cau (Fiorano), Fabrizio Zucchi (Maranello), Mauro Fantini (Prignano), Manuel Aravecchia (Frassinoro) e Anna Bertugli (Palagano), hanno commentato il "Patto del territorio per lo sviluppo e il lavoro verso una vera città distretto", sottoscritto dagli otto sindaci dell' Unione dei Comuni del distretto ceramico, Confindustria Ceramica, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Lapam, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil.«Siamo molto soddisfatti di questo obiettivo hanno detto in una nota congiunta e riteniamo sia il primo passo di una nuova politica distrettuale. Al centro di questo patto ci sono il lavoro, il benessere e lo sviluppo economico. Adesso l' impegno deve essere quello di organizzare una struttura operativa che programmi iniziative per creare occupazione grazie anche al piano "Garanzia Giovani", al progetto "Leonardo", ai finanziamenti europei regionalizzati per l' inclusione attiva al lavoro e ai prestiti sull' onore. Oggi le sfide in campo non sono solo quelle del presente, ma soprattutto quelle del futuro. Sarà centrale perseguire con forza la realizzazione della cittàdistretto e una forte coesione politica tra tutti i comuni rispetto questa prospettiva. Questo patto è sicuramente uno stimolo all' Unione dei Comuni del distretto ceramico, che nel solco della visione distrettuale deve attivare un processo di semplificazione amministrativa. Attraverso una omogeneizzazione di norme e servizi, in un' ottica di riduzione degli sprechi, si può favorire una pianificazione territoriale condivisa indispensabile per far partire i grandi progetti del futuro non solo su lavoro e sviluppo, ma anche sulla sostenibilità ambientale, la mobilità, le infrastrutture, in modo da rendere più efficienti i servizi della sanità, dell' istruzione, della formazione, dell' economia, dell' ordine pubblico». (a.s.)
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16 febbraio 2015
Il Nuovo Giornale di Modena confesercenti
Fisco, nuove norme. Rete Imprese: inaccetabile che la lotta all' evasione sia pagata da chi rispetta le regole F i s c o , n u o v e n o r m e . Rete Imprese: inaccetabile che la lotta all' evasione sia pagata da chi rispetta le regole Fisco, nuove norme. Rete Imprese: inaccetabile che la lotta all' evasione sia pagata da chi rispetta le regole Attualità In evidenza Powered by Web Agency La Finanziaria ha esteso l' applicazione applicazione del "reverse charge" (l' Iva viene applicata da chi riceve la fattura e non da chi la emette), e l' introduzione dello "split payment" (se la fattura è emessa nei confronti di enti pubblici l' Iva è versata allo stato dall' ente pubblico stesso). Due provvedimenti che hanno l' obiettivo di contrastare l' evasione dell' Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. E si tratta di una moltitudine di imprese: tutte quelle della filiera delle costruzioni (edilizia e installazioni impianti), ma anche le imprese di pulizia, quelle che operano nel biomedicale, oltre alla grande distribuzione alimentare. I nuovi meccanismi di applicazione dell' iva, infatti, creano un pesante squilibrio finanziario per queste aziende, che si trovano a pagare l' iva sugli acquisti, senza poter incassare quella sulle vendite, accumulando così migliaia di euro di rimborsi che richiedono mesi e mesi per essere liquidati. Ne è prova questo esempio: supponiamo che un' impresa esegua una prestazione di servizi a favore di una pubblica amministrazione per 100.000 euro. In questo caso, l' impresa avrebbe incassato anche 22.000 euro di iva. Ma supponiamo anche che la stessa impresa abbia acquistato, per soddisfare la commessa precedente, beni e servizi per 50.000 euro, versando iva per 11.000 euro. Dato che l' iva non sarebbe incassata (perché versata direttamente dall' ente pubblico debitore), la nostra impresa maturerebbe un credito d' imposta di 11.000 euro. Se questa stessa impresa non ha dipendenti o altri debiti di carattere tributario, essa non avrebbe altra possibilità se non chiederne il rimborso, una strada lunga oltre sei mesi, con un' evidente difficolta finanziaria per l' impresa. Lo stesso meccanismo si verifica con il reverse charge, che si applica nelle relazioni tra imprese e imprese. Di fatto, l' impossibilità di incassare l' IVA sulle prestazioni di servizi e sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che può essere letale per la sopravvivenza di queste ultime. Ma c' è di più: per evitare di accumulare crediti con l' erario, il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all' estero in regime di esenzione. Così che per recuperare gettito si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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Muzzarelli inagura il ciclo della Festa dell' Unità 2015 Venerdì 20 febbraio sera prende il via la Festa de l' Unità organizzata dal Pd della città di Modena nell' area di Ponte Alto , per tutti i fine settimana fino a domenica 29 marzo. Ad aprire la Festa sarà l 'incontroaperitivo con il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli . In programma incontri politici, musica e buon cibo. Domenica 8 marzo la Festa sarà aperta, eccezionalmente, sia a pranzo che a cena e mette in calendario la presentazione di un libro dedicato alle protagoniste della politica e delle istituzioni. IL PROGRAMMA. "L' etica che fa la differenza": è questo lo slogan scelto per la Festa de l' Unità organizzata dal Pd della città di Modena che prende il via, venerdì 20 febbraio, nell' area di Ponte Alto. Il programma politico prevede aperitivi "istituzionali" il venerdì sera, incontri di approfondimento il tardo pomeriggio del sabato e, l' 8 marzo, la presentazione di un libro dedicato alle protagoniste della politica e delle istituzioni. Sotto il titolo "Lavori in corso", l' aperitivo del venerdì darà la possibilità di incontrare il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli (venerdì 20 febbraio), la senatrice modenese del Pd Maria Cecilia Guerra (venerdì 27 febbraio) e il presidente della Regione Stefano Bonaccini (venerdì 13 marzo). I TEMI. Nel corso degli incontri di approfondimento si parlerà dei temi del lavoro, dell' economia e della giustizia. Venerdì 6 marzo, sulle prospettive aperte dal Jobs Act si interrogheranno la deputata Maria Luisa Gnecchi, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera, il deputato modenese Pd Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro, il segretario provinciale della Cgil Tania Scacchetti e il presidente dell' Alleanza cooperativa Italiane Modena Gaetano De Vinco. Sulle opportunità offerte da Expo 2015 si confronteranno, invece, sabato 21 marzo, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il presidente del Consorzio Palatipico Pier Luigi Sciolette, il segretario di Confesercenti Modena Fulgenzio Brevini e il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari. L' ultimo incontro di approfondimento è fissato, invece, per sabato 28 marzo quando si parlerà della riforma della giustizia con il responsabile nazionale Giustizia del Pd David Ermini, la deputata modenese del Pd Giuditta Pini, componente della Commissione Giustizia della Camera, l' avvocato e docente universitario Giorgio Pighi e il magistrato Vito Zincani. Infine, domenica 8 marzo, verrà presentato il volume dal titolo "Donne per grandi sfide. Protagoniste italiane della politica e delle istituzioni" a cura di Giuliana Lusvardi e Claudia Rinaldi. Saranno presenti le curatrici e alcune delle protagoniste: Cristina Ceretti, Isa Ferraguti, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Caterina Liotti. L' iniziativa è promossa dalla Conferenza provinciale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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delle Democratiche. "Ancora una volta conclude Andrea Sirotti la Festa è resa possibile grazie alla passione e all' abnegazione dei volontari e degli iscritti del Partito democratico, persone che esprimono, in modo emblematico, una concezione della socialità intesa come impegno civile, per concorrere a realizzare una società più giusta". GLI SPETTACOLI. Il programma degli spettacoli mette in calendario esibizioni di orchestre di liscio tutti i venerdì e i sabato sera, mentre il ristorante della Festa propone cucina tradizionale modenese e specialità di pesce il venerdì e il sabato sera dalle ore 19.00 e la domenica dalle ore 12.00 (la domenica la Festa è aperta solo a pranzo, tranne domenica 8 marzo quando si terrà anche una cena dedicata alle donne).
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Rete Imprese: inaccetabile che la lotta all'evasione sia pagata da chi rispetta le regole La Finanziaria ha esteso l'applicazione del reverse charge (l'Iva viene applicata da chi riceve la fattura e non da chi la emette), e l'introduzione dello split payment (se la fattura è emessa nei confronti di enti pubblici l'Iva è versata allo stato dall'ente pubblico stesso). Due provvedimenti che hanno l'obiettivo di contrastare l'evasione dell'Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. E si tratta di una moltitudine di imprese: tutte quelle della filiera delle costruzioni (edilizia e installazioni impianti), ma anche le imprese di pulizia, quelle che operano nel biomedicale, oltre alla grande distribuzione alimentare. I nuovi meccanismi di applicazione dell'iva, infatti, creano un pesante squilibrio finanziario per queste aziende, che si trovano a pagare l'iva sugli acquisti, senza poter incassare quella sulle vendite, accumulando così migliaia di euro di rimborsi che richiedono mesi e mesi per essere liquidati. Ne è prova questo esempio: supponiamo che un'impresa esegua una prestazione di servizi a favore di una pubblica amministrazione per 100.000 euro. In questo caso, l'impresa avrebbe incassato anche 22.000 euro di iva. Ma supponiamo anche che la stessa impresa abbia acquistato, per soddisfare la commessa precedente, beni e servizi per 50.000 euro, versando iva per 11.000 euro. Dato che l'iva non sarebbe incassata (perché versata direttamente dall'ente pubblico debitore), la nostra impresa maturerebbe un credito d'imposta di 11.000 euro. Se questa stessa impresa non ha dipendenti o altri debiti di carattere tributario, essa non avrebbe altra possibilità se non chiederne il rimborso, una strada lunga oltre sei mesi, con un'evidente difficolta finanziaria per l'impresa. Lo stesso meccanismo si verifica con il reverse charge, che si applica nelle relazioni tra imprese e imprese. Di fatto, l'impossibilità di incassare l'IVA sulle prestazioni di servizi e sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che può essere letale per la sopravvivenza di queste ultime. Ma c'è di più: per evitare di accumulare crediti con l'erario, il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all'estero in regime di esenzione. Così che per recuperare gettito si danneggerebbe anche l'economia nazionale. Senza contare che questi meccanismi aumentano in modo preoccupante l'ammontare dei crediti Iva, paradossalmente proprio quando governo e parlamento sono impegnati a evitare che si accumulino ulteriori crediti nei confronti della PA, i nuovi istituti. Rete Imprese ha iniziato una forte azione di sensibilizzazione nei confronti degli associati per sollecitare il governo ad intervenire sulla questione, a cominciare da una petizione che può essere sottoscritta sui siti nazionali Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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Sassuolo2000 confesercenti
delle Associazioni. La richiesta è che da marzo, quando diventerà operativa l'introduzione della fatturazione elettronica con la P.A., sia abrogato lo split payment, così come da marzo, la scelta di adottare la fatturazione elettronica tra imprese deve escludere l'applicazione del reverse charge. Nel contempo Cna, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio chiedono di accelerare i tempi dei rimborsi per quelle imprese che applicano il reverse charge e lo split payment, eliminando, contemporaneamente, tutti gli ostacoli burocratici che ancora intralciano il pieno utilizzo in compensazione dei crediti Iva.
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