COMUNICATO STAMPA
21 ottobre 2014
Con la voce degli altri, la nuova stagione 2014/2015
Una stagione nata da incontri
Dal 23 ottobre 2014 riprende il cammino del Teatro Officina: 19 spettacoli, 4 prime nazionali e 9 produzioni. Incontrare gli altri e da loro lasciarsi colpire, suggestionare e attraverso la loro voce cercare di parlare a tutti: il Teatro Officina presenta la nuova stagione 2014/2015 dedicata all’incontro con l’altro da sé (lo straniero, il povero, l’ammalato). Si intitola Con la voce degli altri ed è proprio dai diversi incontri umani che nascono tutti gli spettacoli: 19 spettacoli, 4 prime e 9 produzioni. Non tanto un teatro dove incontrare qualcuno, ma un incontro nella vita quotidiana che si trasforma in evento teatrale, ecco la matrice di questa stagione come ricorda il direttore artistico Massimo de Vita: “da sempre il Teatro Officina si distingue per una strada che percorre diversi ambiti di intervento sociale: dai laboratori con rifugiati politici fuggiti da guerre e carestie, a quelli con i ragazzi, con infermiere nei reparti del “fine vita” e poi ancora il quartiere di periferia e le case popolari. Questa nuova stagione è il frutto di tutte queste realtà incontrate e ascoltate”. Così ha inizio un nuovo e ricco cartellone che parte quest’anno con una anteprima, il 23 ottobre alle ore 18, fatta da un magistrato, Giuliano Turone, uomo che per molti anni, nell'attività di giudice istruttore, si è impegnato in inchieste di criminalità mafiosa, economica ed eversiva e che ripercorrerà il filo rosso degli spettacoli dal suo punto di vista. Tre i grandi filoni che verranno percorsi: i diritti civili, la medicina narrativa e il dialogo fra generazioni. Il primo incontro sarà il 24 e 25 ottobre con IO, RIFUGIATO POLITICO, in prima nazionale frutto del laboratorio condotto dal Teatro Officina con i richiedenti asilo politico, a cui seguirà il reading UNA STORIA DI RESISTENZA: una storia vera raccolta alla Casa delle Rifugiate politiche di Milano e portata in scena dalla giornalista Livia Grossi. Frutto di un incontro avuto con la comunità kurda in Piazza Duomo durante una giornata per la pace, indetta durante l’estate, è il reading di poesie e scritti contro la guerra POETI CONTRO LA GUERRA in scena il 26 ottobre. Subito dopo, in collaborazione con FUORI CIRCUITO, segue la proiezione del primo documentario palestinese candidato a un Oscar: 5 BROKEN CAMERAS, il racconto della crescita di un bambino ai tempi del muro voluto da Ariel Sharon. L’1 novembre è la volta della serata per i 20 anni di Emergency con ETIOPIA, DETTA PIA, un racconto sulle conseguenze provocate dalla guerra: la disperazione, la corruzione e la disgregazione di un tessuto sociale, a partire dalla pineta di Tombolo, tra Pisa e Livorno. A seguire il 2 novembre trova spazio tra gli incontri del Teatro Officina LA PROFEZIA ALLE SPALLE, un evento in cui i giovani, nati intorno al 2000, compiono incursioni in dialogo con le profezie di Pier Paolo Pasolini. In ricordo di un amico, Fabrizio Casavola, il 29 novembre va in scena PER UNA MEMORIA CONDIVISA in prima nazionale che ricostruisce a frammenti la storia delle persecuzioni subite dal popolo Rom. Seguono due opere sui grandi disastri industriali: il 5 dicembre viene ripreso lo spettacolo del Teatro Officina SCANDALO DI UN QUOTIDIANO MORIRE sulle tragedie del Petrolchimico di Porto Maghera e della Thyssen Krupp e il 6 e 7 dicembre DIOSSINA 2.0 – SEVESO, TEATRO OFFICINA - Associazione di cultura e spettacolo Via Sant’Erlembardo, 2 - 20126 Milano • P.IVA 08466870154 Tel. 02.25.53.200 • Fax 02.27.000.858 • e-mail
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DALL’ICMESA ALLA PEDEMONTANA, il dietro le quinte del più grave disastro industriale della storia italiana a Seveso nel 1976, di e con Massimiliano Vergani. Il 30 e 31 gennaio, la prima nazionale di MAPHIA 1963_2015 con la regia di Massimo de Vita per una riflessione sui meccanismi della criminalità di ’ndrangheta e mafia. A febbraio il Teatro Officina ospiterà la compagnia Le chapeau des réves: il 13 e 14 febbraio con RADICI DI CARBONE lo spettacolo di narrazione muto con clown dedicato all’immigrazione in Belgio e il 15 febbraio TERRA DI MEMORIE, uno storico spettacolo del Teatro Officina con l’amico cantastorie Antonio Bozzetti in scena, ora riportato sul palco con la sua voce fuori campo da due giovani attori bolognesi. A fine febbraio è la volta di un altro filone storico del Teatro Officina: la medicina narrativa. Il 27 e 28 febbraio LA VITA DISTRATTA, su testo di Marco Venturino, primario di anestesia all’Istituto Europeo di Oncologia e noto scrittore di romanzi; l’1 marzo MEDICINA NARRATIVA, la proposta di più testi scritti da medici e operatori stessi, messi in scena dalla compagnia del Teatro Officina. Ancora legato alla medicina, ma questa volta solo letteraria, DIARIO DI UN PAZZO il 14 e 15 marzo, un testo di Mario Moretti con la regia di Flavio Bucci liberamente adattato dall’omonimo racconto di Nikolaj Gogol’. Il 27 e 28 marzo torna la produzione dedicata a Giovanni XXIII: IL SUO NOME ERA GIOVANNI. Storia di un Papa nato e morto povero, un testo composto da Roberto Carusi riunendo scritti dello stesso Angelo Roncalli, per la regia di Antonio Grazioli. Il 15 aprile MASK à DEUX una lezione spettacolo sul teatro di maschera in omaggio a Serena Sartori. Il 18 aprile tornano gli amici di Atelier Teatro con STUDIO SUL PROMETEO INCATENATO di Eschilo con la regia di Mamadou Dioume, famoso attore che ha lavorato con il grande regista Peter Brook. A chiudere la stagione un meditato omaggio a EXPO, il 15 e 16 maggio la prima nazionale di UNA TAVOLA POVERA, la riscoperta dei sapori e delle tradizioni della cucina “povera” attraverso i menù di grandi autori: da Gadda a De Filippo, da Heminguay a Joyce, Neruda, Szymbroska fino a Totò, con la regia di Massimo de Vita.
Per Informazioni: www.teatroofficina.it | e-mail:
[email protected] - tel. 02.2553200 | LUN-VEN: 14.00-19.00 Ingresso con tessera associativa annuale: 1 spettacolo €10 – 5 spettacoli €40 – tutta la stagione €120 Prenotazione obbligatoria sul sito www.teatroofficina.it
Ufficio stampa per il Teatro Officina Giulia Colombo cell. 338.4737984 – e-mail:
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CON LA VOCE DEGLI ALTRI “Devo ricordarmi di telefonare a Franco Loi, amico fraterno e poeta sublime i cui occhi affaticati non gli consentono più di leggere, devo passare da Assam il macellaio islamico perché sabato c’è la Festa di quartiere e volevamo fare teatro nella sua bottega dentro il Mercato Comunale, devo capire se Mahumud il rifugiato politico che viene il giovedì a teatro ha trovato casa e lavoro o se è ancora tutto per aria, e devo preparare la poesia per i ragazzi del Teatro Officina che stanno lavorando su Pierpaolo Pasolini (si danno un gran da fare) e vedere se si riesce a far partire i Laboratori di Medicina Narrativa, uno qui nel quartiere e poi l’altro dall’altra parte della città, nell’hospice appena inaugurato davanti allo IEO di Veronesi, appena arrivano i pazienti, prima però dovrebbero arrivare i letti… La “dichiarazione di poetica” che in questo momento della mia vita, privata e artistica, mi viene alle labbra è racchiusa in questo perdermi e ritrovarmi dentro gli incontri con gli altri, con un’umanità viva che ruota intorno al Teatro Officina e alle sue molte (troppe?) attività sociali. Mi è impossibile ormai pensare agli spettacoli della Stagione come catena di eventi di un (nobilissimo) consumo culturale. Entrano le vite degli altri, abitano la Sala, si intrecciano le loro esistenze e la mia e quello che il palcoscenico riconsegna poi al nostro pubblico è ciò che è nato giù dal palco, fuori, in strada e dentro gli incontri. Sono ormai giunto a una età in cui vedo l’arco di sviluppo della mia intera esistenza e ringrazio la vita per avermi gettato dentro una pienezza di incontri con umanità vere. Se penso che a 25 anni passavo i miei giorni nei camerini del Piccolo Teatro, di cui ero un allievo di “belle speranze”, e vedo ora di cosa è fatta la mia giornata di uomo di teatro, il salto mi appare abissale. Bisogna prendere il respiro, e saltare di là, lasciandoci dietro la routine di ciò che è già scontato. E scopri nuovi cieli, e nuove terre”. Massimo de Vita Direttore artistico Teatro Officina
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NUMERI STAGIONE
19 spettacoli 4 prime
Io, rifugiato politico Per una memoria condivisa Maphia 1963_2015 Una tavola povera
9 produzioni Io, rifugiato politico Poeti contro la guerra La profezia alle spalle Per una memoria condivisa Scandalo quotidiano di un normale morire Maphia 1963_2015 La vita distratta Il suo nome era Giovanni Una tavola povera
2
laboratori sociali di narrazione Rifugiati politici – Infermiere, medici, curanti
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CALENDARIO
Teatro Officina “Con la voce degli altri”
23 ottobre 2014 ore 18 - ingresso libero
Stagione 2014-2015
Anteprima e inaugurazione della Stagione “Teatro, legalità e diritti umani” di Giuliano Turone, magistrato Presentazione della Stagione al pubblico a cura di Massimo de Vita, direttore artistico del Teatro Officina seguita da un aperitivo
24 e 25 ottobre 2014
Stagione 2014-2015
Ore 21 - IO, RIFUGIATO POLITICO
prima nazionale
Regia Massimo de Vita Con i rifugiati, gli educatori e gli operatori sociali del Laboratorio Teatrale annuale Produzione Teatro Officina
Ore 22 - UNA STORIA DI RESISTENZA AL FEMMINILE Di e con Livia Grossi
26 ottobre 2014
Stagione 2014-2015
Ore 16 - POETI CONTRO LA GUERRA Con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi e Anna Lisa Iodice
Ore 17.30 - Proiezione di FIVE BROKEN CAMERAS di Emad Burnat e Guy Davidi Produzioni Teatro Officina in collaborazione con FUORI CIRCUITO
1 novembre 2014
ETIOPIA DETTA PIA
Stagione 2014-2015 Serata per i 20 anni di Emergency
Di Patrizia Pasqui Regia Patrizia Pasqui Con Claudia Bendinelli L’incasso sarà devoluto a Emergency a sostegno dell’Ospedale di Goderich e al Centro di Lakka, per la cura dell’Ebola in Sierra Leone
2 novembre 2014 ore 16 e ore 21
Stagione 2014-2015
LA PROFEZIA ALLE SPALLE In memoria di Pier Paolo Pasolini Dialogo a distanza su pagine di Pier Paolo Pasolini scelte da giovani nati nel 2000. Con i giovani del Laboratorio avanzato per adolescenti del Teatro Officina, accompagnati da Daniela Airoldi Bianchi Produzione Teatro Officina
29 novembre 2014
PER UNA MEMORIA CONDIVISA In ricordo di Fabrizio Casavola, operatore nei Campi Rom
Stagione 2014-2015
prima nazionale
Con la Compagnia del Teatro Officina e con la partecipazione straordinaria del fisarmonicista Jovica Jovic Produzione Teatro Officina
5 dicembre 2014
Stagione 2014-2015
SCANDALO QUOTIDIANO DI UN NORMALE MORIRE Regia Massimo de Vita Con Daniela Airoldi Bianchi, Lorenza Cervara e Massimo de Vita Produzione Teatro Officina TEATRO OFFICINA - Associazione di cultura e spettacolo Via Sant’Erlembardo, 2 - 20126 Milano • P.IVA 08466870154 Tel. 02.25.53.200 • Fax 02.27.000.858 • e-mail
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6 e 7 dicembre 2014
Stagione 2014-2015
DIOSSINA 2.0 – SEVESO, DALL’ICMESA ALLA PEDEMONTANA di e con Massimiliano Vergani
Dal 30 gennaio all’1 febbraio 2015
MAPHIA 1963_2015 Dalle terre contadine alle terre di Expo
Stagione 2014-2015
prima nazionale
Testi di Tano Avanzato e Massimiliano Vergani, con un inserto di Giuseppe Fava Regia Massimo de Vita Con Tano Avanzato, Massimo de Vita, Francesco Mazza, Massimiliano Vergani e la Compagnia del Teatro Officina Produzione Teatro Officina
13 e 14 febbraio 2015
Stagione 2014-2015
RADICI DI CARBONE Regia Laura Costa Drammaturgia Laura Costa e Sonia Salsi Con Maurizio Vai,Stefania Milia, Laura Costa, Sonia Salsi Produzione Valigie Leggere
15 febbraio 2015
Stagione 2014-2015
TERRA DI MEMORIE Dalla Certosa di Bologna a Milano Regia Daniele Robazza Con Maurizio Vai e Stefania Milia In collaborazione con LE CHAPEAU DES RÉVES
27 e 28 febbraio 2015
Stagione 2014-2015
LA VITA DISTRATTA Drammaturgia Marco Venturino Regia Massimo de Vita Con Pierluigi Durin, Daniela Airoldi Bianchi, Andrea di Gregorio, Mario Pizzamiglio, Alessandra Mustari Produzione Teatro Officina Il 27 febbraio lo spettacolo è inserito in Una poltrona per te, cartellone di spettacoli gratuiti del Settore cultura del Comune di Milano
1 marzo 2015
Stagione 2014-2015
MEDICINA NARRATIVA La visita di Marco Venturino, con Massimo de Vita e Luana Spagnoli Il Neoplastico di Marcello Pili, con Stefano Grignani Lettera al curante con Daniela Airoldi Bianchi Portala a casa/Maria e la pastiera napoletana con Lorena Salvini e Francesca Boschetti Regia Massimo de Vita Produzione Teatro Officina
6 e 7 marzo 2015
Stagione 2014-2015
DIARIO DI UN PAZZO Di Mario Moretti, liberamente adattato dall’omonimo racconto di Nikolaj Gogol’ Regia Flavio Bucci Con Marco Caldoro Produzione MOLIART
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27 e 28 marzo 2015
Stagione 2014-2015
IL SUO NOME ERA GIOVANNI Storia di un papa nato e morto povero Drammaturgia Roberto Carusi Regia Antonio Grazioli Con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi, Stefano Grignani, Anna Lisa Iodice Produzione Teatro Officina
15 aprile 2015
Stagione 2014-2015
MASK à DEUX Lezione spettacolo in omaggio a Serena Sartori Di e con Felice Picco Produzione KORON TLE' Centro Interculturale Ricerche Linguaggi Teatrali
18 e 19 aprile 2015
Stagione 2014-2015
STUDIO SUL PROMETEO INCATENATO di Eschilo Traduzione di Davide Susanetti Regia Mamadou Dioume Con Marco Giacomini, Giulia Salis, Massimo Giudici, Ruggero Caverni Produzione Atelier Teatro
15 e 16 maggio 2015
UNA TAVOLA POVERA
Stagione 2014-2015
prima nazionale
Testi scelti da Maurizio Meschia Regia Massimo de Vita Con la Compagnia del Teatro Officina Produzione Teatro Officina Lo spettacolo è inserito nel palinsesto Expo in città 2015.
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STAGIONE 2014/2015 Teatro Officina “Con la voce degli altri”
23 ottobre 2014 ore 18 – INGRESSO LIBERO
Stagione 2014-2015
Anteprima e inaugurazione della Stagione “Teatro, legalità e diritti umani” di Giuliano Turone, magistrato Presentazione della Stagione al pubblico a cura di Massimo de Vita, direttore artistico del Teatro Officina Segue rinfresco a buffet
Giuliano Turone, ha svolto per molti anni l'attività di giudice istruttore impegnandosi in inchieste di criminalità mafiosa, economica ed eversiva. Negli anni Settanta, ha istruito il primo processo sulle attività criminali di Cosa Nostra in Lombardia, che ha portato all'arresto del capomafia Luciano Liggio. Successivamente ha condotto insieme con Gherardo Colombo l'inchiesta giudiziaria milanese sulle vicende di Michele Sindona e sull'omicidio Ambrosoli, nel corso della quale vennero scoperti gli elenchi della Loggia massonica P2. È stato pubblico ministero al Tribunale internazionale dell'Aja per l'ex Iugoslavia e giudice della Corte suprema di cassazione. Insegna tecniche dell'investigazione all'Università Cattolica di Milano. Al Teatro Officina insieme a Massimo de Vita percorrerà il filo rosso di questa nuova stagione dal punto di vista di un magistrato.
24 e 25 ottobre 2014
Ore 21 - IO, RIFUGIATO POLITICO
Stagione 2014-2015
prima nazionale
Regia Massimo de Vita Con i rifugiati, gli educatori e gli operatori sociali del “Laboratorio Teatrale Rifugiati Politici” Produzione Teatro Officina
Ore 22 - UNA STORIA DI RESISTENZA AL FEMMINILE Di e con Livia Grossi
Io, rifugiato politico è lo spettacolo esito del laboratorio teatrale con i richiedenti asilo politico sostenuto dall’Ufficio Servizi per adulti e politiche per l’immigrazione del Comune di Milano e condotto dal Teatro Officina. Un’occasione per entrare dentro le esistenze reali di un’umanità viva, per condividere le storie e viaggiare nel paese “più bello del mondo”: la loro terra, amata e lontana. Lo spettacolo partecipa all’iniziativa Milano cuore d’Europa: il calendario, organizzato dal Comune di Milano, incentrato sulla tradizione artistica e culturale della città di Milano. A seguire il reading Una storia di resistenza al femminile, una storia vera, anonima per rispetto, raccolta alla Casa delle Rifugiate Politiche di Milano dalla giornalista Livia Grossi che ne dà voce in scena. Sul palco la vicenda di una donna sudamericana arrestata con l'accusa di terrorismo, liberata in seguito alla sua riconosciuta innocenza dopo 8 anni di carcere. Una storia di abuso di potere che supera confini geografici e temporali.
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26 ottobre 2014 Ore 16 - POETI CONTRO LA GUERRA Reading di poesie per la pace in Medio Oriente
Stagione 2014-2015
Con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi e Anna Lisa Iodice Produzione Teatro Officina
Ore 17.30 - Proiezione di 5 BROKEN CAMERAS Di Emad Burnat e Guy Davidi in collaborazione con FUORI CIRCUITO, Associazione per una libera fruizione dei filmati fuori distribuzione
Una giornata per la pace nel Medio Oriente: Poeti contro la guerra, un reading di poesie e scritti contro la guerra attraverso le parole di Tahar Ben Jelloun, Pablo Neruda, Bertolt Brecht, Primo Levi. La voce della poesia e della letteratura per creare un ascolto profondo, una consonanza con i popoli disperati privati della pace, un bene che spesso si da per scontato e che, invece, tale non è per gran parte del mondo. Uno spettacolo nato nell’agosto 2014, quando cominciò il genocidio del popolo kurdo, occasione di coesione sociale fra le molte comunità straniere a Milano (palestinesi, kurdi, siriani), che si sono ritrovate insieme al Teatro Officina dopo l’incontro di preghiera fra le diverse comunità religiose tenutosi in Duomo. A seguire la proiezione di 5 Broken Cameras, vincitore del Sundance Festival di Robert Redford e primo documentario palestinese candidato a un Oscar. La pellicola racconta la crescita del figlio di Emad nel villaggio di Bil’in ai tempi del muro voluto da Ariel Sharon. Emad decide di improvvisarsi giornalista e filma per cinque anni la lotta degli insorti, in parallello con la crescita del figlio. In tutto utilizzerà cinque videocamere, andate via via distrutte dalla guerra e dai raid notturni.
1 novembre 2014
ETIOPIA DETTA PIA
Stagione 2014-2015 Serata per i 20 anni di Emergency
Di Patrizia Pasqui Regia Patrizia Pasqui Con Claudia Bendinelli L’incasso sarà devoluto a Emergency a sostegno dell’Ospedale di Goderich e al Centro di Lakka, per la cura dell’Ebola in Sierra Leone
Durante la Seconda Guerra Mondiale nella pineta di Tombolo, tra Pisa e Livorno, la popolazione cerca rifugio o di trarre profitto dalle condizioni provocate dalla guerra. Qui in baracche e capanne vive un’umanità di contrabbandieri, disertori e “segnorine” - così erano chiamate le prostitute. Una di loro, Etiopia detta Pia, racconta la vita di quel periodo. Le conseguenze di una guerra sono le distruzioni materiali, ma anche la disperazione, la corruzione e la disgregazione di un tessuto sociale. La pineta di Tombolo, una cicatrice sempre aperta, oggi è divenuta Camp Darby, una delle basi americane logistiche più importanti d’Europa.
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2 novembre 2014 ore 16 e ore 21
Stagione 2014-2015
LA PROFEZIA ALLE SPALLE In memoria di Pier Paolo Pasolini Dialogo a distanza su pagine di Pier Paolo Pasolini scelte da giovani nati nel 2000. Con i giovani del Laboratorio avanzato per adolescenti del Teatro Officina, accompagnati da Daniela Airoldi Bianchi Produzione Teatro Officina
Il genocidio a opera del consumismo, la devastazione culturale creata dalla televisione, la mutazione antropologica che ha vanificato l’identità popolare, il Palazzo e la logica del Potere: queste le macerie fra cui ancor oggi ci aggiriamo, profetizzate negli anni ‘70 da Pier Paolo Pasolini. In Lettere Luterane il grande intellettuale italiano s’inventò un immaginario adolescente, Gennariello, cui destinare le sue riflessioni pedagogiche sui giovani che, con strazio e disperazione, definisce “mostri”. Come risuona quella profezia nelle orecchie dei giovani del Duemila? Quelle parole - per noi “padri” così chiare e nette - cosa muovono se sono rilanciate ai “figli” nati a profezia già realizzata? Brani dei testi di Pasolini sono letti e commentati da adolescenti di oggi, che – a differenza del muto Gennariello – finalmente prendono parola e dicono.
29 novembre 2014
PER UNA MEMORIA CONDIVISA In ricordo di Fabrizio Casavola, operatore nei Campi Rom
Stagione 2014-2015
prima nazionale
Dall’omonimo testo di Fabrizio Casavola Con la Compagnia del Teatro Officina e con la partecipazione straordinaria del fisarmonicista Jovica Jovic Produzione Teatro Officina
Dallo sterminio nei campi di concentramento nazi-fascisti fino ai recenti sgomberi dei campi di Milano e dintorni, Fabrizio Casavola (colto e sensibile educatore del quartiere Gorla, scomparso nel maggio 2014) ricostruisce a frammenti la storia delle persecuzioni subite dal popolo Rom e, in parallelo, la pratica di una società che si definisce democratica, ma che continua inesorabilmente a perpetrare emarginazione ed esclusione distinguendo tra un noi e un loro. I soprusi e l’indifferenza dei quali è stato - ed è tuttora - oggetto il popolo rom spingono a un’intensa riflessione sul significato della memoria e sul filo che collega la violenza di ieri a quella di oggi.
5 dicembre 2014
Stagione 2014-2015
SCANDALO QUOTIDIANO DI UN “NORMALE” MORIRE Regia Massimo de Vita Con Daniela Airoldi Bianchi, Lorenza Cervara e Massimo de Vita Scenografie Gianluca Martinelli Luci Beppe Sordi Produzione Teatro Officina
Gli operai sono il resto di niente. Negli ultimi vent’anni l’oblio si è steso su nove milioni di persone in Italia. In questo sprofondare delle coscienze qualcosa di ancor più grave è accaduto: la perdita dell’orgoglio e della dignità di essere operai. Spesso oggi chi è operaio non dice di esserlo, quasi fosse una colpa di cui vergognarsi e lo scandalo è quel “normale morire” sui posti di lavoro o nella ricerca di esso. Tratto da poesie di Ferruccio Brugnaro (poeta operaio), da testimonianze di operai della ThyssenKrupp e del Petrolchimico di Marghera.
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6 e 7 dicembre 2014
Stagione 2014-2015
DIOSSINA 2.0 – SEVESO, DALL’ICMESA ALLA PEDEMONTANA di e con Massimiliano Vergani
Seveso 1976: il più grave disastro industriale italiano della storia. “Disastro di Seveso” è il nome con cui si ricorda l'incidente del 10 luglio 1976 nell'azienda ICMESA di Meda, che causò la fuoriuscita e la dispersione di una nube della diossina TCDD, una sostanza chimica fra le più tossiche. Il veleno investì una vasta area di terreni dei comuni limitrofi della bassa Brianza, particolarmente quello di Seveso. Diossina 2.0 racconta il “dietro le quinte” di questa vicenda, tornata di stretta attualità in seguito al progetto dell'Autostrada Pedemontana Lombarda, che dovrà passare sullo stesso territorio già martoriato molti anni fa. Diossina 2.0 è un progetto civile, un racconto drammatico e documentato, una storia in cui tutto è realmente accaduto. In una delle zone più ricche e avanzate d'Italia.
Dal 30 gennaio all’1 febbraio 2015
MAPHIA 1963_2015 Dalle terre contadine alle terre di Expo
Stagione 2014-2015
prima nazionale
Testi di Tano Avanzato e Massimiliano Vergani, con un inserto di Giuseppe Fava Regia Massimo de Vita Con Tano Avanzato, Massimo de Vita, Francesco Mazza, Massimiliano Vergani e la Compagnia del Teatro Officina Produzione Teatro Officina
Dalla Sicilia degli anni ’60 fino alla Milano capitale economica d’Italia: la violenza cresce e dilaga, una violenza non solo fisica, ma dispiegata nelle sue molteplici sfumature, nell’annientamento etico dell’individuo e nella rassegnazione. Anche tra i giovani, succubi di alcuni modelli ritenuti “vincenti” dai loro coetanei. Una riflessione sui meccanismi innescati dalla criminalità della ‘ndrangheta e della mafia. Un male oscuro di cui non vogliamo ammettere la realtà, qui fra noi.
13 e 14 febbraio 2015
Stagione 2014-2015
RADICI DI CARBONE Regia Laura Costa Drammaturgia Laura Costa e Sonia Salsi Con Maurizio Vai, Stefania Milia, Laura Costa, Sonia Salsi Scenografie e costumi Maurizio Vai Produzione Valigie Leggere
Spettacolo di narrazione con clown, quasi muto. Ispirato al libro di Sonia Salsi “Storia dell'immigrazione in Belgio: Il caso del Limburgo”, la trama si snoda attraverso le vicende autobiografiche di Sonia, figlia di migranti e migrante a sua volta. Sonia non si sente completamente belga, pur essendo nata lì, ma neanche italiana; il suo più grande desiderio è di svelare a se stessa la sua doppia natura: ciò conduce la sua anima a rivivere tempi e luoghi a lei apparentemente sconosciuti e a fare esperienza di quegli accadimenti che l'hanno portata a essere quello che è.
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15 febbraio 2015
Stagione 2014-2015
TERRA DI MEMORIE - Dalla Certosa di Bologna a Milano Regia Daniele Robazza Con Maurizio Vai e Stefania Milia In collaborazione con LE CHAPEAU DES RÉVES
La voce fuori campo di Antonio Bozzetti (1924-2009), ultimo raccontastorie milanese, narra la vita nel quartiere Gorla di Milano, ove Antonio è vissuto negli anni ‘30-‘40: dalle case di ringhiera, ai giochi di strada, fino alla guerra e alla Liberazione. Due attori mimi ridanno un corpo a quello straordinario “nonno” e lanciano un ponte tra generazioni, tenero e stupefacente. Daniele Robazza ha costruito questo evento per la Certosa di Bologna e lo riporta ora a Milano, nel quartiere in cui è nato, nel teatro che produsse nel 1995 lo spettacolo Terra di memorie con Bozzetti in scena.
27 e 28 febbraio 2015
Stagione 2014-2015
LA VITA DISTRATTA Drammaturgia Marco Venturino Dramma in nove quadri tratto dal romanzo Si è fatto tutto il possibile di Marco Venturino, Ed. Oscar Bestsellers Mondadori Regia Massimo de Vita Con Massimo de Vita, Pierluigi Durin, Andrea Di Gregorio, Stefano Grignani, Daniela Airoldi Bianchi, Alessandra Mustari Scenografie Gianluca Martinelli e Alice Benazzi Costumi Francesca Dell’Orto Luci Beppe Sordi Produzione Teatro Officina
Entro il filone di ricerca della Medicina Narrativa uno spettacolo del Teatro Officina con drammaturgia a firma di Marco Venturino, primario di anestesia all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e noto romanziere. Il professor Mario Venturi, primario anestesista, è un noto e affermato professionista che, per una banale distrazione, commette in sala operatoria un errore dalle tragiche conseguenze. Per difendere la fama, il successo e il potere che ha sempre pervicacemente perseguito, il medico tenta di far passare il proprio sbaglio sotto silenzio. Ma qualcosa nel meccanismo di protezione si incrina e Venturi si trova a dover fronteggiare tutte le altre “distrazioni” che hanno costellato la sua vita. La sua esistenza, fino ad ora perfettamente dominata e diretta verso la costruzione dei propri obiettivi, gli presenta quindi il conto, facendogli scoprire che ciò che rimane di tutto il suo edificio non è altro che un cumulo di macerie. Il 27 febbraio lo spettacolo è inserito in Una poltrona per te, cartellone di spettacoli gratuiti del Settore cultura del Comune di Milano. Alle ore 18 del 27 febbraio presentazione del libro Narrazione e cura (ed. Mimesis) in collaborazione con l’Università Milano Bicocca. Ingresso libero
TEATRO OFFICINA - Associazione di cultura e spettacolo Via Sant’Erlembardo, 2 - 20126 Milano • P.IVA 08466870154 Tel. 02.25.53.200 • Fax 02.27.000.858 • e-mail
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1 marzo 2015
Stagione 2014-2015
MEDICINA NARRATIVA La visita di Marco Venturino, con Massimo de Vita e Luana Spagnoli Il Neoplastico di Marcello Pili, con Stefano Grignani Lettera al curante con Daniela Airoldi Bianchi Portala a casa/Maria e la pastiera napoletana con Lorena Salvini e Francesca Boschetti Regia Massimo de Vita Produzione Teatro Officina
Pensata come uno spettacolo ma anche come uno strumento di lavoro per il mondo sanitario, la Medicina narrativa è un’occasione di riflessione etica a partire da una suggestione emotiva. In scena La visita di Marco Venturino, primario di anestesia all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), in cui il tema della malattia incurabile si intarsia con quello della giovinezza e della bellezza; segue il testo breve del dott. Marcello Pili, Il Neoplastico in cui un medico di base, intercettando lo sguardo di un malato, vi legge con esatta chiarezza ciò che resta spesso come un non-detto del “fine vita”, quel grumo non solo di sofferenza ma anche di sapienza che la malattia mortale segretamente porta con sé; poi Lettera al curante in cui un paziente terminale chiede al suo curante di essere ancora trattato come una persona viva. Infine due infermiere (dell’Università Bicocca e dello IEO) portano sul palco due narrazioni scritte da loro stesse entro la pratica della professione.
6 e 7 marzo 2015
Stagione 2014-2015
DIARIO DI UN PAZZO Di Mario Moretti, liberamente adattato dall’omonimo racconto di Nikolaj Gogol’ Regia Flavio Bucci Con Marco Caldoro Musiche Stefano Marcucci Aiuto regia Palma Spina Produzione MOLIART
Flavio Bucci firma la regia di questo spettacolo (di cui è stato interprete negli anni ’70), un viaggio nella doppiezza e nella schizofrenia di un piccolo borghese alle prese con una smisurata ambizione che lo porterà a smarrire identità e ragione. Mario Moretti, nella sua reinterpretazione del testo di Gogol’, accentua il dato biografico con l’aggiunta di particolari tratti dalla vita e dall’opera dello scrittore russo. Umorismo e pietas, grottesco e dramma si alternano nella rappresentazione del piccolo impiegato e dei suoi impossibili sogni, alternati a quelli di Gogol’, uomo e scrittore. La malattia mentale irrompe nella vita, fino a svelarne l’indicibile segreto. 27 e 28 marzo 2015
Stagione 2014-2015
IL SUO NOME ERA GIOVANNI - Storia di un papa nato e morto povero Drammaturgia Roberto Carusi Con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi, Stefano Grignani, Anna Lisa Iodice Scenografie Gianluca Martinelli e Alice Benazzi Costumi Carla Cipolla e Francesca dell’Orto Luci Beppe Sordi Regia Antonio Grazioli Produzione Teatro Officina
Lo spettacolo è dedicato alla figura di Papa Giovanni XXIII. Quattro attori, due uomini e due donne, interpretano simultaneamente Giovanni e ne raccontano la vita: la nascita in una povera famiglia contadina, la chiamata, la guerra, l’esperienza ecumenica durata 27 anni in Bulgaria e a Istanbul, un pontificato breve - quattro anni e sette mesi appena – che, attraverso il Concilio, cambierà la storia della Chiesa, le due encicliche e la morte. Con un testo composto riunendo insieme scritti dello stesso Angelo Roncalli, lo spettacolo rende omaggio al Papa modello di santità, come lo ha recentemente definito Papa Francesco, colui che esortò il mondo intero a cercare ciò che unisce e non ciò che divide. TEATRO OFFICINA - Associazione di cultura e spettacolo Via Sant’Erlembardo, 2 - 20126 Milano • P.IVA 08466870154 Tel. 02.25.53.200 • Fax 02.27.000.858 • e-mail
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15 aprile 2015
Stagione 2014-2015
MASK à DEUX Lezione spettacolo in omaggio a Serena Sartori Di e con Felice Picco Con la presenza in video di Serena Sartori Produzione KORON TLE' Centro Interculturale Ricerche Linguaggi Teatrali
Un magico viaggio nel mondo della maschera. Dapprima iniziando con semplici trasformazioni del corpo e poco a poco trasportando il pubblico in una serie stupefacente di personaggi in azioni e brevi scene. Sul palco una quindicina di Maschere grottesche, comiche tragiche, uomini, donne, vecchi tra una moderna commedia dell’Arte e l’influenza del To-peng balinese. Un’arte dalla forza rituale, capace di emozionare e stupire, capace di far interrogare sulla forza delle radici. La Lezione-Spettacolo-Dimostrazione è accompagnata da una piccola esposizione di maschere in cuoio dei Sartori, straordinarie maschere della tradizione To-peng balinese e maschere rituali africane. La Lezione-Spettacolo, nata ed eseguita originariamente in duo con Serena Sartori, recentemente scomparsa, sarà anche un omaggio all’attrice, regista e pedagoga teatrale. 18 e 19 aprile 2015
Stagione 2014-2015
STUDIO SUL PROMETEO INCATENATO di Eschilo Traduzione Davide Susanetti Regia Mamadou Dioume Con Marco Giacomini, Giulia Salis, Massimo Giudici, Ruggero Caverni Produzione Atelier Teatro
Atelier Teatro ripropone la tragedia del celebre titano, archetipo della ribellione, ladro del fuoco per altruismo, prigioniero politico, truffatore divino e vittima di orrende torture. Partendo dal confronto con un gruppo di adolescenti del Liceo Cremona di Milano e con la loro ricezione dei temi del mito, il testo eschileo viene indagato secondo le direttive dello spettacolo del potere, della violenza e dell’ostentazione della colpa, da una parte, e del valore della narrazione e della retorica dall’altra.
15 e 16 maggio 2015
UNA TAVOLA POVERA
Stagione 2014-2015
prima nazionale
Testi scelti da Maurizio Meschia Regia Massimo de Vita Con la Compagnia del Teatro Officina Produzione Teatro Officina Lo spettacolo è inserito nel palinsesto Expo in città 2015
Attraverso un menù di grandi autori della letteratura e della poesia nazionali e internazionali si riscoprono le tradizioni della cucina “povera”, contadina e popolana. Da Gadda a De Filippo, da Heminguay a Joyce, passando per Neruda e Szymborska, un’immersione nei piaceri del palato e uno sguardo nuovo sulla povertà e i suoi valori. Totò sapientemente distilla gocce di comicità popolare tra una portata e l’altra.
TEATRO OFFICINA - Associazione di cultura e spettacolo Via Sant’Erlembardo, 2 - 20126 Milano • P.IVA 08466870154 Tel. 02.25.53.200 • Fax 02.27.000.858 • e-mail
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PROGETTI SPECIALI La Medicina Narrativa In collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano, con l’Università di Milano Bicocca e con l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO)
Il Teatro Officina da alcuni anni coltiva quel filone di ricerca delle Medical Humanites che attraverso la pratica della narrazione cerca di umanizzare la medicina “uccisa” dalla tecnica, offrendo una strada per aprire all’ascolto, all’empatia, alla conoscenza di sé, per fare della malattia un percorso di conoscenza, di apertura al dolore (nostro e altrui), al disvelamento delle illusorietà di cui si ammanta la vita esteriore e di apertura quindi alla vita interiore, alla dimensione invisibile - ma altrettanto costitutiva - della realtà. Da alcuni anni il Teatro Officina raccoglie insieme a medici, infermieri, badanti, storie e narrazioni di chi ha attraversato il dolore o di chi lo accudiva. Medicina Narrativa è il nome di questa prassi artistica ed etica insieme, che si sta ampiamente diffondendo negli Ospedali così come nei corsi di Laurea in Scienze Mediche e di Scienze della Formazione. Il Teatro Officina collabora, infatti, con la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano proprio nella formazione dei futuri medici così come con l’Università di Milano Bicocca per i futuri educatori, e infine con l’Istituto Europeo di Oncologia di Umberto Veronesi. Durante questa stagione vedremo accostate narrazioni e letteratura classica sul tema (LETTERA AL CURANTE, 1 marzo), e testi teatrali scritti da medici contemporanei (IL NEOPLASTICO e LA VISITA, 1 marzo – LA VITA DISTRATTA, 27 e 28 febbraio) fino a testi scritti e interpretati da infermiere (PORTALA A CASA/MARIA E LA PASTIERA, 1 marzo), perché questa è la cifra dell’agire del Teatro Officina: intrecciare la cronaca e la storia, il racconto anonimo e il grande scrittore.
Collaborazione con EMERGENCY Serata del 1 novembre per la raccolta fondi in favore della cura dell’ebola in Sierra Leone.
Due laboratori sociali di narrazioni Il Teatro Officina ha sviluppato fin dal 1998 una competenza e una metodologia proprie nell’ascolto e nella raccolta di narrazioni: dalla costruzione di una relazione fiduciaria fra il testimone e l’attore fino ad arrivare al delicato compito di coinvolgere il testimone stesso nel lavoro di restituzione sociale del suo vissuto, il narrarsi in diretta davanti a un pubblico (se sceglierà di farlo e in che misura deciderà di farlo). Quest’anno sono attivi due ambiti di intervento sulle narrazioni sociali, che accendono una luce su mondi differenti: • Medicina narrativa e teatro Da diversi anni il Teatro Officina si occupa di Medicina Narrativa in collaborazione con Ospedali, Università e luoghi del territori. Unire Medicina narrativa e teatro significa che i racconti di coloro che incontrano la malattia vengano restituiti al pubblico da quegli stessi medici, infermieri, famigliari e assistenti che li hanno raccolti in reparto. Una pratica che ci è cara, che usiamo per favorire processi sociali di condivisione e di ascolto. Stiamo al mondo così e per questo la nostra Stagione Teatrale s’intitola “Con la voce degli altri”. • Laboratorio per Rifugiati Politici Organizzato con il Servizio per le Politiche sull’Immigrazione del Comune di Milano, è stato rinnovato il laboratorio destinato ai Rifugiati politici, umanità in transito spesso attraversate da vissuti molto duri subiti nel proprio Paese schiacciato da guerre e dittature. Qui (poiché spesso i rifugiati non parlano ancora la nostra lingua) le narrazioni lasciano spazio a danze e ritmi musicali aprendo così un tessuto narrativo più articolato e in cui il corpo diventa veicolo di memorie, di solidarietà e di fantasie per il futuro. TEATRO OFFICINA - Associazione di cultura e spettacolo Via Sant’Erlembardo, 2 - 20126 Milano • P.IVA 08466870154 Tel. 02.25.53.200 • Fax 02.27.000.858 • e-mail
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INFORMAZIONI GENERALI Teatro Officina – Via S. Elembardo, 2 – 20126 Milano MM1 Staz. Gorla | Bus: linea 44 e 86 Informazioni e prenotazioni: LUN-VEN: 14.00-19.00 tel: 02.2553200 | fax: 02.27000858 | e-mail:
[email protected] | sito web: www.teatroofficina.it Orari spettacoli: feriali ore 21.00 – festivi ore 16.00 Ingresso con tessera associativa annuale: 1 spettacolo €10 – 5 spettacoli €40 – tutta la stagione €120 Prenotazione obbligatoria sul sito www.teatroofficina.it
TEATRO OFFICINA - Associazione di cultura e spettacolo Via Sant’Erlembardo, 2 - 20126 Milano • P.IVA 08466870154 Tel. 02.25.53.200 • Fax 02.27.000.858 • e-mail
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TEATRO OFFICINA LO STAFF Direzione artistica e presidente
Massimo de Vita
Il consiglio direttivo
Massimo de Vita Daniela Airoldi Bianchi Carolina Folla Stefano Grignani Vincenzo Biscardi Bruno Andreoni Maria Letizia Dorsi
Project manager Segreteria e promozione Ufficio stampa
Autori e registi
Daniela Airoldi Bianchi Valentina Taglieri Giulia Colombo
Massimo de Vita Tano Avanzato Roberto Carusi Antonio Grazioli Maurizio Meschia Marco Venturino Massimiliano Vergani
La compagnia teatrale
Massimo de Vita Daniela Airoldi Bianchi Stefano Grignani Luana Spagnoli Anna Lisa Iodice Francesco Mazza Pierluigi Durin Andrea De Gregorio Mario Pizzamiglio Alessandra Mustari Francesca Boschetti Lorena Salvini Pietro Versari
Scenografi
Gianluca Martinelli Alice Benazzi
Costumiste
Carla Cipolla Francesca Dell’Orto
Tecnici
Beppe Sordi
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