SAN PAOLO Periodico d’Informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Milano
Polo Universitario San Paolo Università degli Studi di Milano
ampus © ANNO III - NUMERO 9 - OTTOBRE 2003
Comunicare in modo nuovo.
HOT STUDY una collaborazione interospedaliera.
Il San Paolo e la Libera Professione.
Lombardia Sanità La parola alla Regione Qualità è attenzione alla persona. Un impegno costante per tutti noi. La Regione ha indetto una procedura ristretta con il sistema della licitazione privata per l’appalto di un servizio triennale - a partire dal 2004 - di implementazione del sistema di valutazione delle aziende sanitarie accreditate e del management delle aziende sanitarie pubbliche. La valutazione dovrà articolarsi su: diritto del paziente e processi di presa in carico clinici e assistenziali sviluppo delle risorse umane gestione dei processi d’interscambio di servizi-prestazioni tra e intra strutture sanitarie sistema informativo, amministrativo e clinico gestione dei processi di miglioramento della qualità performance qualitative, economiche e di produttività.
Questo nuovo impegno è un ulteriore passo nel percorso di attenzione alla qualità che coinvolge tutti gli attori del sistema sanitario in prima persona e in modo prioritario. Il tema della qualità e appropriatezza delle cure non può essere limitato al contenimento dei costi, anche perchè la nostra spesa procapite ci colloca già al 3° posto nella classifica delle Regioni più virtuose (1.295,45 euro procapite contro una media nazionale di 1.376,21 - fonte dati Conferenza Stato-Regioni, Il Sole 24 Ore - Sanità, 1° settembre 2003). Non può nemmeno essere ridotto a certificazioni e “patenti” rilasciate una volta per tutte, e non può riguardare solo aspetti specifici dell’attività di ricovero. Lo sviluppo della qualità è un processo di miglioramento continuo. Va costantemente verificato, interessa tutte le fasi dell’assistenza (intra ed extra-ospedaliere) e fa leva sull’attenzione alla persona da parte di tutti gli operatori del sistema.
In questo numero pg. 3
Dott. Carlo Pampari
La Comunicazione: uno strumento al servizio di un “Ospedale aperto”.
pg. 4
Dott. Roberto Rossi Sig.ra Delia Velardi
Un medico in aereoporto. La parola al Prof. Ferla Direttore Tecnico Sanitario - Aeroporti di Milano.
pg. 5
Il Sevizio di Psicologia
Il San Paolo per i medici di Medicina Generale: ricerca e formazione di eccellenza del Servizio di Psicologia.
pg. 6
Dott.ssa R. Barocci
Un viaggio nella Libera Professione del San Paolo.
pg. 7
Dr.ssa M.M. Ferrari
Progetto A. O. San Paolo Istituto Europeo di Oncologia. HOT STUDY "menopausa senza vampate e senza paure"
pg. 8
Dott. Paolo Andres Gradnik
La Farmacia è sempre più vicina.
pg. 9
Dr.ssa Domenica di Benedetto
La Farmacia Ospedaliera e il territorio: confini sempre più sfumati. Il farmaco comune denominatore per la centralità del cittadino.
pg. 10
Inf. Giancarlo Celeri Bellotti
LA STORIA
pg. 11
Prof.ssa. Amelia Bastagli
I casi clinici del San Paolo: discussione tra i colleghi. Un invito a partecipare ai Medici di base delle altre Strutture Sanitarie.
Incontriamoci nella ricerca per la cura delle malattie metaboliche. Dona un sorriso ai nostri bambini 2
Reg. Tribunale di Milano n. 588 del 16-10-2001 Distribuzione gratuita
consultabile anche nei siti internet: www.hspsanpaolo.mi.it www.sanihelp.it
Direzione Editoriale: Dott. Carlo Pampari, Direttore Generale. Dott. Giuseppe Catarisano, Direttore Amministrativo. Dr. Danilo Gariboldi, Direttore Sanitario. AZIENDA OSPEDALIERA SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Direttore Responsabile: Dott. Roberto Rossi. Responsabile Ufficio Relazioni con il Pubblico. Redazione: P. Bergomi (Uff. Infermieristico), V. Bettamio (Direzione Sanitaria) G. Celeri, (Corso di Laurea Infermieristica), E. Fabbrini (Uff. Controllo di Gestione) M. Foletti (U.R.P.), C. Lari (Direzione Sanitaria), R. Barocci (Uff.
Marketing), M. Moreno (Direzione Sanitaria), C. Serpieri (U.O. Personale), M. Sivo (Servizio Ingegneria Clinica), E. Vegni (Serv. Psicologia Medica), D. Vigezzi (U.O. Legale e Contenzioso). Segreteria: E. Bettinzoli, M.G. Montruccoli U.R.P. Ufficio Relazioni con il Pubblico Blocco C - piano 1°- tel./fax 028184.4526 e-mail
[email protected] Progetto grafico, impaginazione: KOK art&grafica - Mi Fotografie: Dott. Roberto Rossi Stampa: Grafiche Tognolli - Mi Tiratura: 3500
I contributi possono essere versati con Bonifico Bancario. Banca Intesa BCI - CAB 09540 - ABI 0369 - c/c 22003-1 intestato a Associazione Prevenzione Malattie Metaboliche Congenite.
La Comunicazione: uno strumento al servizio di un “Ospedale aperto”. Da questo numero il giornale del San Paolo cambia veste, cresce e si apre ad un pubblico più vasto; il lavoro della nostra redazione si rivolge infatti a nuovi interlocutori, oltre ai nostri colleghi, i medici di famiglia, i farmacisti, tutti gli addetti del settore sanitario e principalmente la gente: i nostri concittadini e (non), ai quali vorremmo fornire una informazione sanitaria corretta e utile. San Paolo Campus vuole essere uno strumento di informazione di utilità pratica per gli utenti, finalizzato a far meglio conoscere il nostro Ospedale e i suoi servizi, i professionisti (sanitari, e non) che ne fanno parte, le competenze cliniche e scientifiche che può erogare. Lo stile grafico del giornale è stato modificato con l’intento di semplificarne la lettura al fine di avvicinarci sempre più alla “gente” soprattutto a quella presente nel nostro territorio, con la quale intendiamo moltiplicare i rapporti, grazie anche allo sviluppo di iniziative comuni già allo studio con i Consigli di zona. Nel corso del 2003 abbiamo già dato dei segnali di novità nella comunicazione dell’Azienda sia verso l’interno che verso l’esterno per farci conoscere, per garantire all’utenza e ai nostri operatori il diritto fondamentale ad una corretta comunicazione e per fornire stimoli e idee per crescere insieme. Con questa mentalità vorremmo contribuire ad applicare concretamente quel cambiamento culturale che, con le nuove regole nazionali e regionali, si vuole realizzare nel settore sanitario. Il giornale si inserisce in un più ampio contesto di comunicazione e ascolto con la cittadinanza. All’interno: • La Direzione Strategica, volendo perseguire con efficacia il motto "Paper free by O three" (liberi dalla carta dal 2003) ha recentemente promosso la realizzazione della INTRANET di HSP con il preciso scopo di far emergere, condividere e diffondere il ricco patri-
Guida Amica Informazioni utili per il ricovero.
monio di conoscenze aziendali. Il (Servizio Sistemi Informativi ed Organizzazione (SSIO), ha sviluppato, per ora in forma prototipale, il servizio che consentirà di fornire a chi, collegato sulla rete aziendale, servizi di registrazione delle chiamate per interventi manutentivi sia per l'ingegneria clinica, i servizi tecnici e il SSIO. E' inoltre in fase di test la pubblicazione di documentazione operativa di carattere medico sanitario, consultabile on line quindi senza bisogno di stampare, fotocopiare e distribuire. Naturalmente non mancherà la rubrica telefonica aggiornata. All’esterno: • settimanalmente, per 4 mesi, abbiamo utilizzato gli spazi televisivi, all’interno di une rubrica giornalistica di una delle più grosse emittenti lombarde per mettere i nostri professionisti a disposizione di tutti, offrendo tecnologie sofisticate e prestazioni e servizi di eccellenza; • è stato cambiato il logo aziendale al fine di essere più riconoscibili nell’orientamento dell’utente e per sviluppare il senso di appartenenza dei nostri operatori, stimolando l’entusiasmo di “mettersi in gioco” per garantire ai nostri malati cure e assistenza sempre più avanzate nel rispetto dei diritti della persona; • i concetti di informazione, di orientamento e in definitiva di umanizzazione sono contenuti nella guida denominata “Guida Amica” che abbiamo iniziato a distribuire a tutti i nostri pazienti ricoverati per fornire loro un’utile strumento deputato a rendere più agevole e confortevole la permanenza in ospedale; • il nuovo sito web aziendale (www.hspsanpaolo.mi.it) è stato pensato per rispondere principalmente ai bisogni dei nostri concittadini e degli “addetti ai lavori” fra i quali ricordiamo anche i medici di medicina generale convenzionata, i pediatri di libera scelta, i farmacisti, gli studenti, i fornitori ecc.; • comunicare significa anche “ascoltare”, quindi sono state garantite all’Ufficio Relazioni con il Pubblico le risorse necessarie per effettuare indagini di gradi-
mento, attivare sportelli informativi e gestire i rapporti con l’utenza accogliendo reclami e segnalazioni per porvi rimedio. Il cambiamento in atto è un punto di partenza, quindi tutti gli strumenti di comunicazione sopra citati avranno necessità di essere sviluppati affinché possano divenire veramente e concretamente “la voce e le orecchie” del San Paolo. Tornando al giornale, ci piacerebbe instaurare un vero e proprio dialogo con i nostri lettori, pertanto invitiamo tutti a scriverci per ottenere maggiori informazioni, per richiedere ulteriori notizie, per segnalarci problemi,disagi, esperienze negative o positive. Vi invitiamo a cogliere questa opportunità telefonando al numero 02-81844526 o scrivendo alla nostra posta elettronica digitando
[email protected] . Fino in fondo crediamo nel dialogo e al confronto con tutto l’universo sanitario, diamo quindi appuntamento al 16 dicembre per l’annuale Conferenza dei Servizi, nel corso della quale potremo, insieme alle Associazioni di volontariato, di rappresentanza dei cittadini e ai nostri utenti “parlare del San Paolo” analizzando il presente e le strategie future. Dott. Carlo Pampari Direttore Generale
Il nuovo sito web: www.hspsanpaolo.mi.it
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Attualità MERCOLEDÌ 1° OTTOBRE si è inaugurato al San Paolo IL PRIMO ANNO DEL CORSO DI LAUREA PROFESSIONALIZZANTE IN MEDICINA E CHIRURGIA PER L’ANNO ACCADEMICO 2003 – 2004.
Gli studenti universitari iscritti al 1° anno del corso di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria presso l'A.O. San Paolo.
Inaugurazione a.a. 2003/2004 con la Direzione Aziendale e alcuni docenti universitari.
Presso il Polo Universitario San Paolo è presente l’intero Corso di Laurea, dal primo al sesto anno, che utilizza sia gli spazi universitari dedicati alla didattica nel blocco C sia gli spazi ospedalieri dove si svolgono le attività che, sotto la guida dei tutori, consentiranno agli studenti il raggiungimento degli obiettivi pratici previsti nel loro Corso di Laurea.
INTERVISTA
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Un medico in aereoporto.
La parola al Prof. Ferla Direttore Tecnico Sanitario - Aeroporti di Milano. Prof. Ferla, negli aeroporti Italiani esistono servizi per l'assistenza Sanitaria dei passeggeri in transito e per gli operatori aeroportuali? In cosa consistono? Quali sono le loro competenze? Gli aeroporti italiani sono gestiti direttamente dallo Stato o dati in concessione a Enti gestori. Gli Aeroporti di Milano sono concessi in gestione a SEA (Società Esercizi Aeroportuali), Società per Azioni della quale è massimo azionista il Comune di Milano. In virtù della convenzione SEA/Stato, la Società ha assunto l'onere di garantire il soccorso sanitario sul "sedime" aeroportuale, prestando assistenza alla cosiddetta "linea di volo". L'esistenza ed il funzionamento di quest'ultima comporta la presenza operativa di un Medico, che si faccia carico dei problemi di soccorso sanitario connessi alla linea di volo; dunque dell'assistenza sanitaria a passeggeri, personale viaggiante, operatori aeroportuali. La presenza in aeroporto del medico di pronto soccorso è "conditio-sine-quanon" per l'operatività della linea di volo; la sua assenza dal sedime aeroportuale, costituisce presupposto per un possibile declassamento funzionale dell'aeroporto, sino al blocco operativo della linea medesima. In buona sostanza, se il medico aeroportuale fosse costretto ad allontanarsi per causa di forza maggiore (ad esempio per esigenze di soccorso) ci potrebbero essere gli estremi per disabilitare temporaneamente la linea di volo e quindi chiudere l'aeroporto al traffico. Per gli Aeroporti di Milano tutto ciò è mandatorio.
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I tre presidi di Pronto Soccorso degli aeroporti milanesi, all'uopo autorizzati dal Ministero della Salute, garantiscono l'assistenza sanitaria per 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno, con la presenza di tre medici sui due sedimi: uno a Linate e due a Malpensa. Oltre che dal medico in turno (MIT), I'equipe del servizio sanitario è composta da altro personale, variamente rappresentato in funzione delle esigenze specifiche di ogni singolo aeroporto: a Linate ci sono mediamente due infermieri professionali, una capo-sala e due persone di segreteria durante il giorno ed un infermiere professionale durante la notte. A Malpensa vi sono due presidi di PS, rispettivamente al Terminal 1 (T1) ed al Terminal 2 (T2), con equipes differenziate in funzione della mole di traffico (minore al T2 rispetto al T1): in tutto, durante il giorno sono presenti 4-5 infermieri professionali, una caposala, una persona di segreteria; di notte sono due gli infermieri professionali che affiancano i due medici. Negli Aeroporti Milanesi gestiti dalla SEA, Linate e Malpensa, si è realizzato un modello che presenta qualche peculiarità rispetto al quadro nazionale o internazionale? Il "modello-SEA" è simile, per alcuni aspetti, a quello di altre realtà internazionali ma è peculiare per le proprie caratteristiche organizzative, specificamente rispondenti alle esigenze ed ai fabbisogni sanitari dell'intero sistema aeroportuale milanese; esigenze che SEA, in funzione del mandato convenzionale con lo Stato, ha inteso soddisfa-
Dott. Roberto Rossi Responsabile URP Sig.a Delia Velardi Anatomia Patologica
Il Prof. Ferla con alcuni suoi collaboratori.
re al meglio affidando al sottoscritto l'impianto organizzativo del soccorso, senza lesinare in risorse strumentali ed umane. Fin dai primi anni '70 sono stato tra i professionisti che hanno visto nascere i Servizi Sanitari Aeroportuali contribuendo alla definizione del loro assetto strutturale ed organizzativo: ne sono il Direttore tecnico-sanitario da oltre un decennio e credo di poter affermare che, grazie alla disponibilità aziendale ed alla lungimiranza dei suoi Presidenti, il modello-SEA è, per disponibilità di risorse strutturali, personali e strumentali, oltre che per impianto organizzativo, decisamente superiore a quelli esistenti sul territorio nazionale. L'unica realtà italiana paragonabile alla nostra è quella romana: ma preferisco evitare i confronti perchè non vorrei peccare, da buon milanese, di campanilismo.
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L’intervista segue su www.hspsanpaolo.mi.it
Il San Paolo per i medici di Medicina Generale:
a cura del Sevizio di Psicologia
ricerca e formazione di eccellenza del Servizio di Psicologia. Gli aspetti relativi alla comunicazione e alla relazione con il malato stanno acquisendo un’importanza sempre maggiore nella professione medica. Le ragioni possono essere rintracciate sia in modificazioni di tipo culturale e sociale, per cui oggi si incontrano sempre più spesso pazienti informati e autonomi, desiderosi di sapere e di gestire la propria salute, sia in cause “interne” alla medicina, prima fra le quali l’aumento delle patologie croniche e cronico-degenerative: in ogni caso, il medico sempre più spesso si trova a dover fronteggiare un malato che non è passivo recettore di diagnosi e terapie, ma attivo elaboratore di informazioni e partecipe del progetto di cura, con il quale la costruzione di un dialogo efficace e di una relazione duratura sono irrinunciabili strumenti dell’azione clinica. Se in ambito internazionale le ricerche e le iniziative di formazione interprofessionale sulla relazione medico-paziente sono in continuo sviluppo, in Italia le acque sembrano ancora piuttosto calme. Si differenzia, in questo contesto, l’attività dell’Ospedale San Paolo che ha attivato in questo campo iniziative di rilevanza nazionale grazie alla collaborazione tra i Medici di Medicina Generale e la Cattedra di Psicologia Medica/Servizio di Psicologia. In particolare il Servizio del San Paolo offre ai colleghi del territorio una serie di attività di reciproco interesse (per l’Ospedale e per i Medici di Medicina Generale): oltre alla disponibilità di un ambulatorio psicologico sovrazonale per la consulenza e la presa in carico dei pazienti affetti da difficoltà psicologiche e risposte disadattive alla patologia organica (e.g., trattamento supportivo e psicoterapeutico dei pazienti oncologici), è disponibile un’attività di ricerca e verifica continua della qualità della relazione medico-paziente, e – infine – vengono programmati corsi di formazione con crediti ECM per l’aggiornamento continuo sul tema della comunicazione in medicina. Per quanto riguarda la ricerca, presso l’ospedale è presente l’unico Archivio di Videoregistrazioni di Visite Mediche presente sul territorio italiano: il materiale in esso contenuto si riferisce a colloqui reali (per lo più realizzati sul terri-
Medici e Psicologi nel Laboratorio per lo studio della Comunicazione in Medicina.
torio, ma anche negli ambulatori ospedalieri) fra medico e paziente/pazienti ed è straordinariamente prezioso per conoscere in modo scientifico l’attività che viene svolta quotidianamente negli studi di medicina, ed in particolare per descrivere i punti di forza e i punti di debolezza di quel fenomeno – particolarmente complesso – che è l’interazione fra i “personaggi” nella consultazione clinica. Il progetto di realizzazione dell’Archivio è nato dalla collaborazione fra la Cattedra di Psicologia Medica dell’Azienda e i Medici di Medicina Generale che generosamente accettano di parteciparvi, disponendo poi presso la sede della Cattedra/Servizio di Psicologia di un centro universitario per studiare individualmente o in gruppo le caratteristiche dello stile relazionale, potendolo in questo modo – grazie anche alla discussione con i ricercatori – migliorarlo e renderlo più efficace. Per quanto riguarda invece le attività di formazione, ogni anno sono realizzati progetti di insegnamento/apprendimento delle abilità comunicativo-relazionali rivolti a piccoli gruppi di medici che intendano non solo acquisire competenze, ma sperimentarsi in appositi laboratori di apprendimento: i corsi, di durata variabile (uno o più giorni, a seconda degli obiettivi di apprendimento), sono interamente gestiti con strategie didattiche attive (e.g., role playing) e hanno l’obiettivo di coinvolgere i medici a partire dalla loro esperienza professionale. Nel campo della formazione, l’insegnamento-apprendimento è un processo estremamente delicato, che
deve essere gestito consapevolmente lontano dai rischi di un eccesso di retorica, di psicologizzazione e di strumentalizzazione delle tecniche di comunicazione come se l’interazione medico e paziente fosse riducibile ad un incontro di marketing. Anche in questo campo l’Azienda può offrire un progetto che è unico sul piano nazionale, avvalendosi dell’attività di professionisti che da anni presentano e discutono, in linea con i suggerimenti internazionali, un modello integrato di medicina – definito modello patient centred: in questa proposta la comunicazione diventa strumento irrinunciabile per comprendere, accanto alla malattia, il vissuto di malattia del singolo paziente. Ma parlarne nelle righe di un giornale regala solo una pallida eco della vivacità e della concretezza di un incontro di formazione dove i medici del territorio possono elaborare con i colleghi ospedalieri una strategia condivisa di gestione della relazione con il malato: per una migliore gestione clinica e umana del malato e della professione. Per Informazioni: Tel. 02 89155.344 E- Mail
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Un viaggio nella Libera Professione del San Paolo Il ruolo della libera professione intramuraria (da ora LPI) all’interno delle strutture sanitarie va inquadrato nell’ambito del nuovo assetto organizzativo e gestionale attribuito a tali strutture dai provvedimenti di riforma del settore sanitario emanati nel corso degli anni novanta: Dlg. 502/92 e successive integrazioni e modificazioni apportate dal Dlg. 517/93 – L. 229/1999 meglio nota come Legge Bindi. Se, infatti, le prime due disposizioni normative riconoscono alle strutture
Attività assistenziale in libera professione.
sanitarie la natura giuridica di aziende, la Legge Bindi stabilisce in forma definitiva la possibilità per il personale medico di esercitare l’attività Libero Professionale Intramuraria, ovvero, all’interno dell’azienda sanitaria di appartenenza. Tale attività non è in contrasto con le finalità istituzionali proprie delle strutture sanitarie pubbliche in quanto rappresenta una modalità complementare di erogazione delle prestazioni che permette di: • allargare il portafoglio di servizi offerti all’utente integrando le prestazioni erogate nell’ambito del SSN con quelle fruibili in regime Libero Professionale; • rispettare/esaltare la libera scelta dell’utente garantendo, comunque, parità di trattamento tra chi si avvale di prestazioni rese in regime istituzionale e chi ricorre a prestazioni rese in regime libero professionale; • consentire l’esercizio libero professionale intramurario. Coerentemente a quanto previsto dalla
Dott.ssa R. Barocci Responsabile Ufficio Marketing
cornice normativa, nel 2000 la nostra azienda ha avviato l’attività LPI definendone l’assetto mediante approvazione di apposito regolamento “Regolamento dell’attività libero professionale intramuraria dell’Azienda Ospedaliera San Paolo” e concordandone le modalità, in termini di giorni – orari – tariffe – spazi e strumentazioni utilizzate, con i professionisti, a garanzia di una corretta regolamentazione e di un’adeguata qualità dei servizi offerti agli utenti. In questi primi tre anni la LPI ha registrato un trend di progressiva crescita consentendo la predisposizione di un sistema d’offerta ben diversificato e specializzato coerente con una domanda di servizi sempre più complessa e differenziata. Le prestazioni Libero Professionali sono distribuite sull’area ambulatoriale e di ricovero e vengono erogate all’interno della nostra Azienda Ospedaliera ed all’esterno presso Centri Medici e/o Strutture Convenzionate.
IL NOSTRO PORTAFOGLIO D’OFFERTA PER LA LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA. Visite Ambulatoriali - Piccoli Interventi Chirurgici Ambulatoriali - Prestazioni di Terapia Fisica e Riabilitativa - Indagini di Diagnostica Strumentale - Altre Prestazioni Diagnostico-Strumentali - Ricoveri Ordinari e Diurni (Day Hospital – Day Surgery). Attualmente l’attività di ricovero in LPI è attiva presso le seguenti Unità Operative: Chirurgia I - Chirurgia II - Chirurgia III Chirurgia Maxillo Facciale - Ortopedia - Oculistica - Otorinolaringoiatria - Ostetricia/Ginecologia. All’interno di questi reparti sono state appositamente predisposte camere separate dotate di comfort alberghiero che consentono anche la permanenza di un familiare durante l’intero periodo di degenza del paziente. Per l’attività di ricovero l’utente può scegliere fra tre differenti tipologie di prestazione che scaturiscono dalla combinazione di due elementi qualificanti la LPI: la scelta del professionista di fiducia - le prestazioni alberghiere differenziate con comfort. Le opzioni disponibili per gli utenti che intendono fruire dell’attività di ricovero in LPI presso il nostro ospedale sono le seguenti: • scelta del professionista di fiducia + prestazione alberghiera differenziata con comfort • scelta del professionista di fiducia + prestazione alberghiera ordinaria non differenziata (opzione utilizzata soprattutto per l’assistenza al parto) • prestazione alberghiera differenziata con comfort (camera singola ….) senza scelta del professionista di fiducia MODALITA’ DI PRENOTAZIONE E ACCESSO ALLE PRESTAZIONI LIBERO PROFESSIONALI. L’accesso ai servizi erogati in regime LPI prevede modalità differenti in base al tipo di prestazione Visite Ambulatoriali Ed Indagini Di Diagnostica Strumentale Possono essere prenotate telefonicamente al numero dedicato 02.8135432 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle 16.00, oppure, allo sportello n. 8 del Centro Unico di Prenotazione dedicato alla LPI nelle stesse fasce orarie. Il giorno dell’appuntamento il cliente si presenta in ambulatorio senza richiesta medica, effettua la visita, quindi, si reca allo sportello CUP per la LPI per regolarizzare il pagamento. Prestazioni di Terapia Fisica e Riabilitativa Possono essere prenotate telefonicamente ai numeri 02.81843554 oppure 02.81844643 dalle ore 09.00 alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì. Oltre alle prestazioni di terapia fisica e riabilitativa sono integrate da valutazione fisiatrica. Ricoveri Ordinari e Diurni (Day Hospital – Day Surgery) L’accesso alle prestazioni di ricovero è subordinato ad una preventiva valutazione clinica da parte di un nostro specialista. Il medico fornisce al paziente le necessarie informazioni circa il piano di cura e le modalità relative al ricovero in regime Libero Professionale. Successivamente, il paziente riceve dall’Ufficio Marketing un preventivo di spesa a garanzia di una chiara attività amministrativa e di un trasparente rapporto con il cliente.
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L’elenco completo delle Prestazioni effettuate in Libera Professione sono consultabili su www.hspsanpaolo.mi.it
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Per Informazioni: tel. 028184.4671
Dr.ssa M.M. Ferrari Resp. U.D.S. Ginecologia dell’età menopausale
COLLABORAZIONE INTEROSPEDALIERA
Progetto Azienda Ospedaliera San Paolo Istituto Europeo di Oncologia HOT STUDY
"menopausa senza vampate e senza paure"
La menopausa e' un problema medico-sociale sempre piu' importante dato l'aumento della vita media e quindi delle donne in eta' menopausale. La donna di 50 anni oggi e' una donna spesso molto attiva sia sul piano lavorativo che sociale ed ha quindi la necessita' di "stare bene". La menopausa pero' spesso determina un insieme di disturbi fisici e psicologici molto fastidiosi che possono limitare e peggiorare la qualità di vita. Ecco perchè sempre più donne (circa il 20% nel Nord Italia, 60% la media europea) fanno uso di terapie ormonali sostitutive come cura dei disturbi della menopausa e come prevenzione di patologie quali l'osteoporosi le malattie cardiovascolari ed i disturbi della sfera uro-genitale. E' spesso però presente l'ansia che se da una parte le cure ormonali possono dare un indubbio benessere, dall'altra possono creare problemi come per esempio l'aumento del rischio di tumore della mammella. In effetti gli studi più recenti hanno evidenziato un aumento seppur lieve del rischio di cancro mammario dopo 5 anni di terapia sostitutiva ormonale. A questo proposito nasce lo studio HOT: Hormone replacement therapy Hopposed by Tamoxifen, proposto
dal Prof. Umberto Veronesi dell' Istituto Europeo di Oncologia. Si tratta di uno studio randomizzato in doppio cieco (tamoxifen vs placebo) nel quale il tamoxifen viene somministrato a basse dosi (Smg/die) sfruttando l'effetto chemiopreventivo sul cancro mammario. In questo studio, che verrà condotto su 8500 donne che assumeranno il farmaco per 5 anni, si vuole confermare l'ipo tesi che il tamoxifen associato alla cura ormonale sia in grado di eliminare il rischio aggiuntivo di un tumore al seno nelle donne in terapia ormonale sostitutiva. Tutti i tipi di terapia ormonale sono compatibili con lo studio. Il reclutamento delle pazienti avviene in diversi centri italiani ed esteri e l'Unità di Ginecologia dell'età Menopausale dell'Ospedale San Paolo, rappresenta uno di questi centri di reclutamento nonchè un centro dove vengono affron-
tati tutti i problemi medici e chirurgici della donna in menopausa. Al San Paolo esiste un'altra fonte di reclutamento che è rappresentata dal programma di screening mammografico della ASL Citta' di Milano. La Dr.ssa Rizzato, responsabile dello screening, coordina l'informazione sull'Hot Study che viene data alle pazienti al momento della mammografia. Presso i vari centri di reclutamento le pazienti eseguono i controlli previsti nello studio quali la mammografia, la visita ginecologica e l'ecografia transvaginale. La partecipazione a questo studio rappresenta un importante passo avanti nella possibile riduzione dell'incidenza del tumore femminile più frequente e che ancora oggi causa molte morti.
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Segue approfondimento scientifico su www.hspsanpaolo.mi.it
Per qualsiasi informazione sullo studio o su problemi della menopausa è possibile telefonare ai seguenti numeri dell'ospedale San Paolo: 02 81844663 • TEL. lunedi dalle ore 14 alle ore 16 giovedì dalle ore 10 alle ore 11 (risponde la Dott.ssa Francesca Waldis) 02 81844538 • TEL. lunedi dalle ore 10 alle ore 12 (risponde la Dott.ssa Maria Maddalena Ferrari) E-mail: hotstudy@ıeo it
800 831 233 Le Dottoresse M.M. Ferrari, F. Waldis, R. Rizzato.
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La Farmacia è sempre più vicina.
Dott. Paolo Andres Gradnik Presidente Associazione Chimica Farmaceutica Lombarda per titolari di Farmacia
Il cittadino di oggi necessita di informazioni rapide, precise e di una guida nel mondo sanitario che si fa sempre più complesso: ciò ha spinto i farmacisti di Milano, Lodi e Cremona a dare vita, nell’agosto del 2001, a un servizio telefonico di informazione chiamato Pronto Farm@cia, che è stato sostenuto all’inizio di quest’anno.
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Pronto Farm@cia è un numero verde (800 801 185) disponibile giorno e notte per fornire in modo completamente gratuito indicazioni sul mondo sanitario. Le informazioni e i servizi disponibili chiamando Pronto Farm@cia sono: • Indicazioni sulla farmacia aperta più
OSPEDALE SAN PAOLO
vicina e gli orari di apertura: 24 ore su 24, 7 giorni su 7 Indicazioni sulla strada più breve per raggiungere la farmacia più vicina Inoltro della telefonata alla farmacia di turno in modo gratuito anche da cellulare consegna gratuita farmaci a domicilio per invalidi al 100%, disabili, non vedenti e persone oltre i 65 anni, in possesso di ricetta medica redatta nelle ultime 24 ore Un medico in linea 24 ore su 24 per un primo consulto d’emergenza, in caso di malattia o infortunio Tutte le informazioni sanitarie per chi si reca in un paese straniero Informazioni sanitarie territoriali: ticket, esenzioni, diritti e doveri dell’assistito.
Pronto Farm@cia è stato pensato come un servizio di utilità pubblica e proprio per questo motivo ha ottenuto il grande apprezzamento degli utenti. La considerazione è stata dimostrata dai grandi numeri raggiunti, infatti negli ultimi dodici mesi Pronto Farm@cia ha ricevuto quasi 40.000 telefonate.
La maggior parte delle richieste è rivolta ai servizi che indicano la farmacia aperta più vicina, ma un numero crescente di chiamate (circa il 14%) si orienta verso il colloquio con il farmacista. Questo apprezzamento premia ai farmacisti di Milano, Lodi, Cremona e Province che hanno saputo dare un valido sostegno ai propri pazienti attraverso un modello di servizi innovativo. Nella nostra società, la rapidità è considerata indispensabile. Offrire un servizio flessibile, aggiornato e comodo è un vanto per i farmacisti del territorio. “Pronto Farm@cia è un servizio a disposizione di tutti, perché è immediato, pratico e sempre disponibile nel momento del bisogno” afferma Paolo Gradnik presidente dell’Associazione Lombarda che ha dato vita a Pronto Farm@cia “però è anche un numero verde pensato per le categorie più deboli, perché offre servizi particolari alle persone che hanno difficoltà a uscire di casa, quali, ad esempio, la consulenza telefonica del medico, del farmacista, la consegna domiciliare dei farmaci urgenti”.
PRINCIPALI DATI DI ATTIVITÀ
ANNO 2002 PRIMI 9 MESI 2003
Posti letto per ricoveri ordinari (media) Posti letto per ricoveri Day Hospital (media) Accessi in Pronto Soccorso Ricoveri ordinari Accessi in Day Hospital Parti Interventi chirurgici totali di cui in urgenza Prestazioni ambulatoriali Ecografie Tac RMN
465 69
437 75
86.124 24.638 33.499 1.752 7.578 943 577.395 6.359 5.180 3.351
59.221 17.150 22.404 1.271 5.386 780 399.961 4.795 3.491 2.544
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La Farmacia Ospedaliera e il territorio: confini sempre più sfumati.
Dr.ssa Domenica di Benedetto Responsabile Servizio di Farmacia
Il farmaco comune denominatore per la centralità del cittadino. Quante volte è capitato che pazienti, indirizzati a presentarsi presso il servizio di farmacia dell’ospedale per il ritiro di farmaci particolari, chiedessero fra il perplesso e il dubbioso ” Ma è questa la farmacia ? ”, sorpresi forse di trovare il farmacista dietro una scrivania piuttosto che il banco o ancora più spesso che altri, dimessi da reparti o pronto soccorso, si sorprendessero di non poter acquistare, prescrizione alla mano, come fanno dal farmacista di fiducia! Ma che cosa è e cosa fa una Farmacia Ospedaliera? All’interno dell’Azienda Ospedaliera San Paolo al Servizio di Farmacia fanno capo le diverse attività e problematiche correlate all’uso del farmaco e dei prodotti farmaceutici in senso lato (dispositivi medici, protesi, diagnostici). Il servizio è articolato in diversi settori: il magazzino farmaceutico per la gestione e approvvigionamento ai reparti dei prodotti farmaceutici, l’unità di documentazione e informazione sul farmaco per i medici ospedalieri, la farmacovigilanza, il laboratorio di galenica tradizionale e l’ unità di manipolazione antiblastici (U.Ma.Ca.), la gestione e il monitoraggio dell’utilizzo di farmaci sperimentali, l’erogazione di farmaci sottoposti a monitoraggio intensivo. Al suo interno operano 4 farmacisti, personale tecnico e amministrativo. In questo periodo di trasformazione del sistema sanitario, i cui punti cardine sono l’integrazione socio-sanitaria, l’in-
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tegrazione ospedale-territorio e la continuità assistenziale, i tradizionali contesti di assistenza - ospedale e territorio nettamente distinti fino a qualche anno fa, assumono oggi confini sempre più sfumati. L'assistenza ospedaliera è sempre più dedicata al periodo di trattamento della fase acuta della patologia e gli spostamenti del paziente fra i diversi ambiti assistenziali, sono sempre più frequenti. Integrazione e continuità assistenziale non possono tuttavia prescindere da una maggiore comunicazione ed integrazione fra chi assiste "dentro" e "fuori" dall'ospedale. In tutto il percorso diagnostico e terapeutico il farmaco rappresenta l'elemento collante di continuità e, al tempo stesso, a maggior rischio di discontinuità. In questo contesto la prestazione farmaceutica rappresenta un tipico esempio di come si possa realizzare una continuità assistenziale in una visione organica delle diverse variabili. Tali variabili comprendono gli aspetti : Clinici (caratteristiche farmacologiche, farmaceutiche, analisi EBM) Economici (valutazione costo beneficio, risorse impiegate, riflessi sull'assistenza, aspetti di programmazione) Normativo-legali (rispetto di tutte le norme giuridiche, tecniche, deontologiche che regolano la prescrizione, la commercializzazione, l'utilizzo) Culturali (documentazione, informazione). Il confronto su singoli problemi, su specifiche esigenze o disagi correlati all’uso del farmaco può rappresentare un
primo passo per individuare un percorso utile a raggiungere l'obiettivo di una sempre più efficiente assistenza al paziente, coniugata con una umanizzazione degli atti sanitari. Farmacovigilanza, nuovi farmaci, farmaci generici, sperimentazione clinica, valutazioni di farmaco utilizzazione, approfondimenti farmacologici, terapia del dolore, informazione ed educazione sanitaria, sono alcuni degli argomenti che vedono ugualmente coinvolti medici ospedalieri, medici di medicina generale, farmacisti convenzionati e farmacisti ospedalieri. Ritengo quindi, che possa essere utile, oltre che auspicabile e necessario, sviluppare attraverso le pagine di questo giornale un confronto ed un approfondimento su queste tematiche, con l’obbiettivo di attuare un percorso, nell’ambito del comune denominatore farmaco, che porti a una maggiore centralità del cittadino, solidarietà e formazione in sanità. Per Informazioni: tel. 02.8184.4423
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• LABIOPALATOSCHISI • INFEZIONI DA HIV (PEDIATRICHE E IN GRAVIDANZA)
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Infermiere Giancarlo Celeri Bellotti Sezione Corso di Laurea in Infermieristica Presidente So.ISAI
LA STORIA
Società Italiana di Storia dell’Assistenza Infermieristica
Viene ripresa in questo numero, dalla nuova veste grafica e con nuovo target, la descrizione della storia della nostra Azienda Ospedaliera iniziata nel 1° numero della rivista San Paolo Campus. Racconto che era stato interrotto ai primi degli anni venti e che comprendeva le storie parallele sia della “Opera PiaPoliambulanza delle Specialità Medico-Chirurgiche, Giuseppe Ronzoni”, istituita nel 1882, sia dell’Ospedale “Principessa Jolanda”, fondato nel 1912 e dalla cui fusione amministrativa, avvenuta nel maggio del 1975, nacque l’Ospedale San Paolo [cfr. articoli numeri dall’1 all’8 n.d.r.]. Nel corso degli anni venti l’Ospedale Principessa Jolanda, sede in Milano dal 1912 della prima Scuola Convitto per Infermiere Professionali, nonostante le polemiche, le critiche ed i pregiudizi circa questo nuovo tipo di formazione e riorganizzazione dell’assistenza infermieristica [cfr. articolo n° 7 n.d.r.], proseguiva la sua attività sanitaria tra i successi ed i consensi sia della cittadinanza sia delle Istituzioni politiche e pubbliche milanesi dell’epoca. Ma il dibattito che si era innescato inerente tali problematiche, a Milano così come a Roma e Napoli, portò ad un inevitabile confronto i fautori della nuova assistenza infermieristica ed i conservatori del vecchio sistema. Tra queste più accese sostenitrici del rinnovamento, ovviamente, non potevano mancare le già citate Rosa Curioni De Marchi e Sita Meyer Camperio che non solo favorirono questa speculazione, ma organizzarono anche una prima associazione di infermiere diplomate, per la verità pochissime allora, per la propaganda di tali riforme anche attraverso il sostegno di illustri clinici quale ad esempio il Prof. E. Ronzani. Fu così che, a fronte di tale vivace e lunga discussione, si arrivò per la prima volta in Italia a normare la formazione infermieristica con il R.D.L. n°1832 del 15 agosto 1925: “Facoltà dell’istituzione di scuole convitto professionali per infermiere e di scuole specializzate di medicina, pubblica igiene ed assistenza sociale per assistenti sanitarie visitatrici”. Questo atto giuridico, che suggellò quanto di più sentito e calorosamente promosso da quelle due pioniere italiane dell’assistenza infermieristica, appunto la Curioni e la Camperio, favorì la nascita nel nostro paese di numerose e prestigiose scuole. Per molti anni, oltre che ad organizzare e formare le nuove infermiere, esse prestarono la loro assistenza anche presso l’Ospedale Principessa Jolanda. Ma, si sa, gli anni passano e, se anche lo spirito non resta domo o quantomeno fatica ad esserlo, il corpo risente di tale peso. Fu così che Rosa Curioni De Marchi cominciò a pensare che un luogo di riposo per le infermiere “anziane” dovesse essere giustamente progettato (erano gli inizi degli anni trenta) per dare loro una dignitosa dimora dopo le fatiche spese ad assistere. L’occasione, in verità triste, si presentò nove mesi dopo la morte del marito della Curioni, il già citato nobiluomo Marco De Marchi [cfr. articolo n° 3 n.d.r.], che la lasciò vedova il 15 luglio del 1936. Per onorare la memoria del defunto Rosa Curioni De Marchi donò al comitato milanese della C.R.I., con atto redatto il 30 10
aprile del 1937, un milione e quattrocento mila lire per l’acquisto e la sistemazione di un palazzo in via Caradosso al 9, prospiciente l’ospedale Principessa Jolanda e costituente così un corpo unico tra Ospedale, Scuola per Infermiere e Casa di Riposo. E’ interessante notare che nell’atto di donazione e costituzione della Casa di Riposo con il relativo regolamento, si deliberava che "…[la Casa di Riposo per Infermiere, n.d.r.] è destinata ad accogliere in perpetuo quelle infermiere diplomate delle Scuole Convitto della CRI, che per ragioni di età, per diminuita capacità fisica al lavoro di assistenza, per ristrettezza di mezzi finanziari, per mancanza di una famiglia propria, abbiano bisogno di una confortevole ospitalità e di un sereno riposo." Ed ancora " Potranno essere accolte nella casa solo infermiere nubili o vedove e che diano sicurezza di ineccepibile moralità e che presentino certificati di lungo e durevole servizio e di immunità da malattie contagiose e mentali." L’alloggio era gratuito, mentre doveva essere corrisposta una modesta somma per il vitto, la biancheria, le pulizie e i servizi per i locali comuni. La prima infermiera ospitata fu Amalia Ramelli, diplomatasi nel 1915, e che fino alla morte, sopraggiunta agli inizi degli anni settanta, vi dimorò. La Casa di Riposo per Infermiere rimase attiva fino al 1997, anno in cui si decise per una nuova destinazione e ristrutturazione, attualmente quasi completata, di questo palazzo ancora di proprietà della CRI e visibile in via Caradosso n° 9.
La facciata, tuttora visibile, della Casa di Riposo per Infermiere di via Caradosso, 9 - Milano.
I casi clinici del San Paolo: discussione tra i colleghi.
Prof.ssa. Amelia Bastagli Resp. U.D.S. di Chirurgia Endocrina
Un invito a partecipare ai Medici di base e delle altre Strutture Sanitarie . Nell’anno 2002 mi è stato affidato dal Direttore Generale il Coordinamento scientifico dei Gran Round, incontri periodici aperti a tutto il personale da molti anni attivati al San Paolo. Questi incontri, nati come presentazione interdisciplinare di casi clinici, sono stati utilizzati in seguito anche per la presentazione di attività assistenziali o di ricerca clinica svolte presso una o più Unità Operative. Gli incontri si svolgono con cadenza quindicinale nel primo pomeriggio del mercoledì e partecipano al programma Nazionale di Educazione Continua in Medicina con il riconoscimento di 12 crediti formativi (ECM). Nell’anno in corso il calendario degli incontri è stato proposto per l’accreditamento sia come attività globale che come gruppi di attività fra loro affini così da consentire a tutti la scelta degli eventi più vicini ai propri interessi professionali. Quest’anno la scelta degli argomenti dei Grand Round ha tenuto conto delle indicazioni emerse da un sondaggio rivolto a tutto il personale sanitario dell’Ospedale.
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DI GRAND ROUND 2003 APERTI A TUTTI GLI OPERATORI SANITARI DEL SETTORE. EPOCA TITOLO
PROPONENTI
U.O.
22-gen Caso clinico aneurisma della carotide
SCORZA - GHILARDI
CHIR III
05-feb
Aspetti medico legali in emergenza- urgenza
BERNASCONI - ZOIA
DIP.EMERGENZA
19-feb
Linee guida della terapia anticoagulante
CATTANEO
MEDICINA
12-mar Protocolli diagnostici e terapeutici nel trauma grave policontusivo MANTOVANI
DIP.EMERGENZA
26-mar Diagnosi e terapia dei disturbi sonno – veglia
SCARONE
CLINICA PSICHIATRICA
09-apr
Il paziente oncologico geriatrico
FOA - DEL SANTO
ONCOLOGIA
23-apr
Medicina penitenziaria: 1 anno di attività
CASATI
MEDICINA V
07-mag L'esame giusto al momento giusto:qualche volta si può
GUAGNELLINI
LABORATORIO
28-mag L'obesità grave
MONTORSI - PONTIROLI
CLIN CHIR - MED II
11-giu
Caso clinico: un caso "fosforescente"
PIETROGRANDE – CROSIGNANI ORTOPEDIA - CL. MED
25-giu
Linee Guida alle trasfusioni di sangue e emoderivati
MORONI
TRASFUSIONALE
10-set
L'uso dei diuretici in IRA
BRANCACCIO
NEFROLOGIA E DIALISI
24-set
Utilità ed economicità della assistenza semiintensiva nel postoperatorio
VETRO'
ANESTESIA E RIANIM.I
08-ott
Dai casi clinici alle linee guida all trattamento dell'ipertiroidismo
BASTAGLI – MASU –PONTIROLI U.ENDOCHIR - MED II
22-ott
Caso clinico: problema medico in paziente psichiatrico grave
PITTINI I
SERVIZIO PSICHIATRIA
05-nov I tumori del distretto cervicofacciale
DEL SANTO FOA
ONCOLOGIA
19-nov Le moderne strategie nel trattamento dei traumi del grande anziano
SURACE
ORTOPEDIA
03-dic
Linee guida: diagnosi e trattamento delle tumefazioni latero cervicali
SAMBATARO- FELISATTI
ORL
17-dic
Arteriopatie e terapia con prostanoidi: perché come e quando MARASINI- SCORZA CL
MED - CHIR. III
E’ in programma l’opportunità di filmare gli incontri così da realizzare una videoteca utilizzabile in futuro per la formazione a distanza. Per informazioni: telefonare all’U.O. Personale e Formazione al numero 02 8184.4612
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