Piano Triennale di attività 2014-2016 e Bilancio Preventivo 2014
Comuni ed Enti consorziati Bagnara di Romagna Borgo Tossignano Brisighella Casalfiumanese Casola Valsenio Castelbolognese Castel del Rio Castel Guelfo Castel S. Pietro Conselice Dozza Imolese Faenza Firenzuola Fontanelice Imola Marradi Massalombarda Medicina Mordano Palazzuolo sul Senio Riolo Terme S. Agata sul Santerno Solarolo
Presidente Assemblea dei Sindaci Daniele Manca (Sindaco del Comune di Imola) CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente
Manara Stefano
Vicepresidente
Casadio Farolfi Mauro
Consiglieri Bassi Daniele Cassani Stefano Cenni Giuseppe Lanzoni Erik Machirelli Augusto Sagrini Giorgio Sartiani Paolo
REVISORI DEI CONTI Presidente
Mazzini Gianpaolo Cialdai Claudio Daniele Cicchetti Antonio SOCIETA' DI REVISIONE Ria Grant Thornton S.p.A. - Bologna *
Direttore Generale
*
* Lorenzi Loris
CON.AMI Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale Via Mentana, 10 40026 Imola - Italia Capitale consortile: € 276.903.762
Iscrizione R.I. 2634/1996 Iscrizione R.D. 364732/1996
INDICE: 1. 2.
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5.
Premessa Quadro strategico: continuità, equilibrio, innovazione Crisi internazionale e impatto sul territorio: uno sforzo per creare lavoro Associazione INNOVAMI La ricerca di nuove attività di impresa per la promozione dell’impresa locale Investire nelle infrastrutture Un nuovo bisogno: comunicare con tutte le posizioni e a tutti i livelli CON.AMI: l’interlocutore di Hera per i Comuni Soci Progetto Data Società SIS.TER S.r.l. Tendere verso le gestioni associate Politica finanziaria Partecipazione in HERA S.p.A. HERA S.p.A. HERA LAB Patrimonio immobiliare Autodromo Società FORMULA IMOLA S.p.A. Compendio dell’Osservanza Società OSSERVANZA S.r.l. Consorzio OSSERVANZA Area Via Patarini Società IMOLASCALO S.p.A. Beccherucci Caserma dei Vigili del Fuoco Patrimonio delle Farmacie Società S.F.E.R.A.S.r.l. Patrimonio impiantistico Discarica
Ciclo idrico integrato Società S.A.V.L. S.r.l. Società S.E.A.D. S.p.A. Cavidotti 6. Patrimonio della conoscenza Retegas Società Area Blu S.p.A. 7. Partecipazioni Società BRYO S.p.A. Società ACANTHO S.p.A. Società PIÙSICUREZZA S.r.l. 8. Piano degli investimenti del triennio 2014-2015-2016 9. Tavola delle partecipazioni 10. Tabella piano investimenti triennio 2014-2015-2016 11. Dati economici
PIANO TRIENNALE DI ATTIVITA’ 2014 – 2015 – 2016 1. PREMESSA Il presente Piano è redatto in coerenza con le linee di indirizzo già alla base del precedente, ne rappresenta un aggiornamento e, per quanto possibile, tiene conto del mutamento radicale delle condizioni economiche, finanziarie e sociali che la crisi mondiale ha determinato. Gli effetti che ne derivano stanno modificando le dinamiche di base del territorio che andranno pertanto via via reinterpretate. Quanto avvenuto nel 2013 ci porta a rimarcare, pur riprofilando, i tratti distintivi che governano le politiche del Consorzio. Il CON.AMI è un solido soggetto economico ad elevata responsabilità sociale, costituito ed interamente governato dal Pubblico. E’ quindi anche portatore di un consolidato messaggio di successo che dimostra come il pubblico possa ben gestire i servizi di un territorio attento e partecipativo. Il Consorzio appartiene ai 23 Comuni che lo compongono e concorre alla soddisfazione dei bisogni primari complessi su un territorio disposto su 2 regioni e 3 province, superando sia le divisioni amministrative e burocratiche poste dai confini mediante logiche di efficienza ed economicità, che quelle politiche mediante la capacità di ascolto di tutte le posizioni sintetizzandole in una politica sociale sostenibile e condivisa. L’azione del Consorzio si esprime attraverso la realizzazione e gestione di infrastrutture impiantistiche a rete, l’acquisizione e gestione di immobili complessi e strategici e la costituzione e partecipazione in società che operano in settori innovativi. Il CON.AMI individua la propria missione nell’essere il principale strumento che i Sindaci dei Comuni Soci utilizzano per le politiche generali del territorio e come stimolo all’economia. Il presente piano rappresenta l’attuazione nel prossimo triennio di tali linee di indirizzo in coerenza con le programmazioni precedenti.
2. QUADRO STRATEGICO: CONTINUITÀ, EQUILIBRIO, INNOVAZIONE Nel prossimo triennio il CON.AMI rinnoverà lo sforzo per proseguire il cammino intrapreso negli anni precedenti impegnandosi, pur in un quadro di grandi cambiamenti, a mantenere il ruolo di interlocutore qualificato nelle relazioni con gli Enti preposti e continuando, unitamente agli investimenti già previsti dai soggetti gestori, a finanziare lo sviluppo dei servizi a rete ed ambientali in un percorso di crescita del territorio. Saranno riconfermate le iniziative di ricerca e studio di sistemi innovativi finalizzati ad aumentare l’efficacia dell’erogazione di tutti i servizi, in una prospettiva di miglioramento della qualità della vita nel territorio consortile, aumentando la tutela ambientale e favorendo lo sviluppo di impresa. Lo sviluppo dovrà essere ricercato rispettando il mantenimento del capitale consortile e sarà condizionato dall’esigenza, per quanto possibile, di garantire ai Comuni Soci la prevista quota di dividendi e sulla quale, in questa fase così difficile, gli stessi fanno affidamento per la tenuta dei servizi. In concreto negli ultimi anni, su richiesta dei Comuni Soci, si è più volte erogato un dividendo superiore al totale dell’utile generato. Deve comunque essere chiaro che per riavviare il processo di crescita del Consorzio sarà necessario operare un contenimento dei dividendi sotto la soglia di capacità dello stesso di generarli. Condizioni indispensabili per la piena attuazione del piano e per il perseguimento degli obbiettivi di continuità ed equilibrio, sono inoltre la quota di dividendo atteso da HERA, che allo stato non può considerarsi garantito, e la conferma dei cofinanziamenti agli investimenti programmati da parte degli Enti esterni di riferimento. _ Crisi internazionale e impatto sul territorio: uno sforzo per creare lavoro Nell’attuare il piano triennale si individua una priorità tra le altre, se non per volumi per l’urgenza che il territorio vive, nel bisogno di creare occupazione. Non vi sono oramai più dubbi che gli effetti di questa difficile situazione economica iniziata nel 2008, non solo non saranno riassorbiti in breve tempo, ma anche che la crisi non sarà superata se non attraverso un irreversibile e radicale cambiamento delle dinamiche sociali ed economiche. Il tempo necessario alla trasformazione del tessuto economico potrebbe essere lungo e sulla capacità di riduzione di questo tempo si giocano gli effetti più pesanti e permanenti della crisi. E’ necessario che il CON.AMI, pur perseguendo i propri obbiettivi storici di mantenimento del presidio sui servizi a rete del territorio, sulle politiche
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ambientali e sulla gestione degli asset strategici, partecipi tempestivamente allo sforzo per il cambiamento ed esprima il proprio potenziale intensificando l’azione funzionale allo sviluppo di imprese. Il sostegno alle aziende virtuose che attraverso un’accelerazione della crescita possono fornire un riscontro immediato sull’occupazione, potrà essere di carattere finanziario, individuando forme di compartecipazione compatibili con la struttura e la natura del CON.AMI oppure fornito attraverso sistemi di affiancamento e supporto nell’analisi e nel controllo strategico delle opportunità. Per queste ragioni e per questi scopi si conferma il sostegno all’associazione INNOVAMI, centro per l’innovazione e incubatore d’impresa, per la quale si prospetta un cambiamento funzionale alla nuova esigenza. Associazione INNOVAMI INNOVAMI è un’associazione senza finalità di lucro, con personalità giuridica privata iscritta al registro Regionale delle Associazioni. E’ stata costituita nel 2010 per dare continuità e struttura alle attività del Centro per l’Innovazione INNOVAMI, promosso nel 2005 da CON.AMI per partecipare a progetti nell’ambito della Rete dell’Alta tecnologia della Regione Emilia Romagna, dalla quale ha ricevuto nel 2012 l’accreditamento per il trasferimento tecnologico all’interno della Rete stessa. A ottobre 2013 l’associazione conta 17 soci, prevalentemente imprese, e svolge la sua attività su tre filoni principali: Gestione di un Incubatore di Impresa Dall’avvio delle attività fino all’ottobre del 2013, l’Incubatore ha fornito servizi di incubazione a 21 imprese di cui 18 tuttora in attività. Di queste, 12 sono localizzate nel territorio di Imola e 10 sono associate ad INNOVAMI. Nel corso del 2013, l’incubatore ha ospitato 7 imprese associate, mentre le restanti 3 usufruiscono di servizi di post-incubazione. L’età media delle imprese incubate e post-incubate è di circa 4 anni: il 54% ha più di 3 anni, l’8% ha meno di un anno e il restante 38% ha tra 1 e 3 anni. Quasi tutte le imprese hanno definito il proprio prodotto/servizio e l’hanno testato su clienti pilota. Nel complesso, le imprese incubate tuttora associate occupano permanentemente nel 2012 almeno 75 persone, con una crescita media rispetto al 2011 del 12%, totalmente destinata a nuovi assunti. La dimensione media in termini di occupati è cresciuta dell’85% nel corso degli ultimi 5 anni, passando da 4,5 occupati medi per impresa a 8,5 occupati medi per impresa.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Il fatturato complessivo nel 2012 ha superato i 2,2 milioni di euro, con stabilità rispetto al 2011. Ovviamente, le imprese più giovani realizzano fatturati annui inferiori a 100.000 euro. Da rilevare la crescita del patrimonio netto (+74% rispetto al 2011), che pur non superando i 200.000 euro medi per impresa, sta riducendo in modo significativo la loro sotto-capitalizzazione. Valorizzazione della Proprietà intellettuale Dal 2010 l’Associazione gestisce un’iniziativa denominata Premio IPR, supportato da uno specifico stanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che si propone di incentivare la brevettazione europea e internazionale da parte delle imprese del territorio. I risultati complessivi raggiunti ad ottobre 2013, con la quarta edizione del Premio sono: 49 domande presentate, 44 domande ammesse alla valutazione, 37 idee premiate per un valore complessivo pari a 129.090 euro. Il 55% dei premi è stato assegnato a PMI. Servizio per la gestione dei progetti di innovazione Nell’ambito del finanziamento regionale relativo alla creazione dei Distretti Tecnologici, nel corso del 2012, INNOVAMI ha favorito la costituzione di una Rete di Imprese del territorio, la rete ACE, sulle tematiche dei sistemi energetici, garantendo il supporto gestionale ed operativo al collegamento delle imprese e alla partecipazione al bando, garantendo inoltre la tutorship scientifica della rete stessa. Sulla base di quanto fin qui evidenziato si ritiene che l’Associazione INNOVAMI debba continuare a maggior ragione ad essere lo strumento del territorio che svolge attività nel campo dell’innovazione e nel sostegno alla formazione di nuove imprese. L’impegno che INNOVAMI dovrà affrontare nel futuro, con il sostegno di una rilevante parte dell’imprenditoria locale, prevede una riconfigurazione del modello di incubazione al fine di fare fronte alle esigenze emergenti di più rapida industrializzazione dei prodotti, servizi e processi realizzati dalle startup, il loro collegamento con il sistema produttivo e la domanda locale. Il potenziamento delle attività operative riguarderà in particolare i seguenti aspetti: aumentare la capacità di intercettazione di nuove idee di impresa, aumentare la visibilità dell’Associazione sul web e sul territorio, oltre che aumentare e specializzare i servizi dell’incubatore per accelerare lo sviluppo delle imprese. Ciò anche attraverso l'ampliamento delle possibilità di capitalizzazione e finanziamento, valutando tutti gli strumenti possibili, quali
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Piano triennale di attività 2014-2016
il crowdfunding, l’accesso alle reti di Angels Investors nonché attraverso un maggiore supporto alla managerialità, all’amministrazione, alla pianificazione finanziaria, al controllo di gestione. A complemento delle attività operative, INNOVAMI, con il contributo del CON.AMI, opererà per allargare la base associativa e trovare fonti addizionali di supporto all’attività dell’Associazione. _ La ricerca di nuove attività di impresa per la promozione dell’imprenditoria locale Come sopra premesso e in coerenza con quanto concordato in sede di Consulta Economica del Nuovo Circondario Imolese, il CON.AMI attuerà nei prossimi anni politiche di stimolo all’economia anche attraverso partecipazioni in società. A questo scopo si intensificheranno le relazioni con le associazioni di categoria e con l’associazione INNOVAMI per l’individuazione di soggetti adatti. Il CON.AMI può anche investire direttamente in partecipazioni per l’avviamento delle iniziative anche se preferibilmente in quota di minoranza o, in alternativa, con una progressiva riduzione della partecipazione dopo il periodo di avviamento. Si sono individuati i seguenti settori su cui puntare: Produzione di energia da fonti rinnovabili ed efficientamento energetico. Quello dell'energia è stato da sempre uno dei settori tipici di attività del CON.AMI, fino al conferimento in HERA delle attività gestionali. Il tema è già stato affrontato operativamente con riguardo principalmente alle energie rinnovabili con la nascita di BRYO S.p.A., che nel corso del 2013 ha conseguito la qualifica di ESCO e che punterà allo sviluppo del settore risparmio ed efficientamento energetico sull’edilizia pubblica con un piano generalizzato che individui lo stato dei vari complessi edilizi. Le possibilità di intervento porteranno BRYO ad essere il promotore ed il finanziatore di realizzazioni che garantiscano un adeguato ritorno economico. Il CON.AMI potrà invece concorrere direttamente a realizzazioni di interesse delle amministrazioni socie quando il tasso di rendimento dell’investimento o il tempo di ritorno non siano tali da essere appetibili per il mercato. Le nuove partecipazioni potranno quindi riguardare soggetti che a vario titolo operino nella produzione di energia da fonti rinnovabili.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Ciclo del riuso. Si intende il riutilizzo diretto di beni e prodotti ed il recupero di materia da scarti e rifiuti in genere, con la creazione di specifiche società in collaborazione con soci privati, volte alla realizzazione di impianti produttivi basati su nuove tecnologie, che migliorino i cicli di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ampliando o completando l’attività delle imprese già operative. Partecipazioni in Società che sperimentino nuove tecnologie e processi di manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico e stradale, processi di manutenzione del verde e arredi urbani. Valorizzazione nell’utilizzo del patrimonio immobiliare. Questo potrà avvenire attraverso aziende di qualsiasi genere che possano trovare un valore aggiunto innestato nella valorizzazione del patrimonio immobiliare del CON.AMI, con particolare riferimento alle aree dell'Autodromo e dell'Osservanza. _ Investire nelle infrastrutture I Comuni assistono alla progressiva e significativa riduzione delle possibilità di promuovere investimenti in tutti i settori, a partire da quelli necessari a mantenere una sufficiente manutenzione delle dotazioni patrimoniali che concorrono al contempo a rafforzare la coesione sociale, a stimolare nuove iniziative imprenditoriali e a creare opportunità occupazionali. In questo quadro, i Comuni soci hanno chiesto al Consorzio di mantenere una politica energica sugli investimenti, principalmente nei settori dei servizi a rete e nelle attività di interesse generale con l’obbiettivo di concorrere a sostenere l’economia locale. _ Un nuovo bisogno: comunicare con tutte le posizioni e a tutti i livelli Il quadro generale, anche in una realtà dinamica e qualificata sul piano industriale e sociale come la nostra, presenta elementi di forte preoccupazione. Cala il lavoro nei settori tradizionali del manifatturiero, cresce la disoccupazione giovanile, si riduce il reddito delle famiglie, si ampliano le fasce di disagio. A livello nazionale, il protrarsi della condizione di disagio che interessa larga parte della popolazione e soprattutto la mancanza di una prospettiva di miglioramento hanno modificato la percezione e la relazione del cittadino con la politica favorendo l’affermazione di forze politiche che mettono in discussione i presupposti fondamentali dei servizi. L’esito del referendum sulla
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Piano triennale di attività 2014-2016
privatizzazione dell’acqua, la struttura societaria e la dimensione delle multiutilities, la percezione spesso ingiustificata di un elevato costo dei servizi erogati ed i metodi di raccolta dei rifiuti sono oramai temi su cui si giocano e si giocheranno le dinamiche politiche nazionali. La realtà locale è differente anche per merito dell’esistenza stessa del Consorzio e della struttura che lo stesso ha creato, ma i meccanismi di relazione del Consorzio con queste tematiche sono complessi e non facilmente trasferibili. È necessario pertanto avviare un processo di analisi delle attività svolte al fine di individuare strumenti di comunicazione idonei a veicolare e diffondere i punti di forza del Consorzio a tutti i cittadini dell’area consortile ed ai loro rappresentanti politici. Per il futuro del CON.AMI è di rilevante importanza strategica individuare un processo comunicativo strutturato, rivolto in primis ai Comuni Soci nelle figure dei loro amministratori e dirigenti, in secondo luogo alle articolazioni della società (associazioni e scuola) e in ultima analisi ai cittadini, al fine di fornire loro gli elementi di conoscenza utili sia ad un dibattito consapevole sui temi affrontati dal Consorzio, sia alla conoscenza approfondita dell’operato e delle motivazioni ad esso sottese. Per questo aspetto sono previsti investimenti mirati fin dall’inizio del 2014 e costi di mantenimento per gli anni seguenti. Agglomerati interessati Intero territorio consortile
Descrizione intervento
Importo totale
Processo coordinato di comunicazione
200.000
Quota finanziata
Quota CON.AMI finora
2014
2015
2016
100.000
50.000
50.000
_ CON.AMI: l’interlocutore di HERA per i Comuni Soci Grande attenzione sarà dedicata nel triennio dal CON.AMI al ruolo di referente per conto dei Comuni Soci nelle relazioni con HERA, al fine di assicurare che - nell’esercizio della propria attività e in una politica orientata all’espansione territoriale attraverso progetti di fusione - la multi-utility non venga meno all’impegno verso il territorio consortile. Altrettanta attenzione sarà dedicata alle ricadute che il nuovo assetto organizzativo di HERA, avviato nel 2012 e che in questi mesi sta entrando nel pieno dell’operatività, avrà sul territorio sia in termini di risposta ai bisogni dei cittadini e delle Amministrazioni, sia alle ricadute che il nuovo modello e le
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Piano triennale di attività 2014-2016
politiche di acquisto avranno sull’economia locale. Contemporaneamente sarà importante continuare, per quanto possibile, nell’attuazione di politiche di acquisto di piccole quantità di azioni pubbliche proposte sul mercato vincolato, sia perché fino ad ora questa si è rivelata una strategia economicamente remunerativa, sia per mantenere il peso della quota pubblica e del CON.AMI rispetto agli altri azionisti. Ovviamente queste acquisizioni avverranno a debito con finanziamenti che rispettino la condizione di avere un costo inferiore al rendimento previsto dalle azioni HERA. Agglomerati interessati
Descrizione intervento
Importo totale
Acquisto azioni Hera
3.000.000
Quota finanziata
Quota CON.AMI finora
2014
2015
2016
1.000.000
1.000.000
1.000.000
_ Progetto Data Nel confermare l’interesse del CON.AMI a promuovere attività di studio e ricerca a supporto dei Comuni, finalizzata a favorire le migliori pratiche e l’innovazione tecnologica nel campo dei servizi idrico integrato e di igiene ambientale, nella gestione del patrimonio, nei servizi informatici e di telecomunicazione e nel settore energetico, si individua un progetto di studio e sperimentazione per creare un supporto informativo innovativo. L’esigenza di creare un nuovo supporto informativo nasce dall’assegnazione al CON.AMI del ruolo di “supporto tecnico alla stazione appaltante” e successivamente quello di “controparte contrattuale” in relazione alle imminenti gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nell’Ambito territoriale unito della Provincia di Bologna. Le attività sopra menzionate prevedono infatti di effettuare elaborazioni incrociando dati cartografici e tecnici al fine di quantificare il valore degli investimenti dei soggetti interessati dalla gara. Il progetto prevede un’espansione della funzione del data base e intende valutare l’opportunità di costruire una infrastruttura informativa geografica federata e collaborativa del sotto e sopra suolo a servizio del territorio che possa costituire il perno dei processi decisionali, di prevenzione e di governo dei diversi soggetti che a vario titolo vi operano. Questa infrastruttura digitale di contenuti e servizi potrebbe costituire un potenziale volano per innovare profondamente il territorio rendendolo più efficiente, più solidale e più competitivo.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Questo approccio sistemico di una infrastruttura informativa e servizi correlati intende rafforzare la cooperazione tra i diversi soggetti creando sinergie tra pubblico e privato e costituendo un vero e proprio asset del territorio, una commodity volta ad incrementarne la competitività rispondendo alle direttive europee ed in coerenza con i progetti regionali e nazionali, favorendo una governance del territorio più smart con ricadute positive per i diversi operatori pubblici e privati. Agglomerati interessati
Descrizione intervento
Importo totale
Implementazione progetto Data
210.000
Quota finanziata
Quota CON.AMI finora
2014
2015
2016
70.000
70.000
70.000
Società SIS.TER S.r.l. SIS.TER S.r.l. è una società costituita dal 2008 al 30% dal Consorzio AMI e al 70% da alcuni soci dipendenti. SIS.TER si pone quale centro di ricerca che si dedica da anni allo studio di tematiche geografiche. Attraverso analisi e servizi elabora studi, modelli, cruscotti e implementa soluzioni integrate che hanno a tema lo sviluppo e la gestione della città. SIS.TER è un integratore di conoscenze e professionalità che si pone come data integrator e hub di conoscenze soprattutto per quanto riguarda la componente georeferenziata. L’ambito d’azione della società, già da alcuni anni, si è spostato dal territorio locale ad un ambito più nazionale e sempre più rivolto al mercato privato e alla ricerca applicata. Questo ha permesso di compensare il graduale venire meno delle attività sul territorio locale e di reagire alla crisi economica che ha interessato molte aziende e molti settori. Nel 2013 SIS.TER ha acquisito il portale e-commerce www.infocommercio.it, marchio affermato nel settore della Grande Distribuzione Organizzata con il quale opera come data provider e costituisce un potenziale driver verso il mondo del retail. Da segnalare inoltre che, anche recentemente, alcuni progetti realizzati da SIS.TER sono stati presentati a convegni nazionali, ne sono esempio gli studi per il territorio della Regione del Veneto relativi all’EcoUrbanistica e al Turismo Sostenibile presentati ad Asita 2013. Incominciano ad essere operative le partnership e le sinergie condotte sul mercato estero che portarono SIS.TER nel 2012 ad un agreement con un’azienda tedesca leader nei sistemi per la progettazione di reti tecnologiche e
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Piano triennale di attività 2014-2016
ad avviare relazioni con un’azienda franco-americana leader nel mercato della Location Intelligence. In fase avanzata risultano anche le partnership con altri soggetti. Questi rapporti intendono perfezionare una rete di sinergie e competenze specifiche volte a posizionare SIS.TER anche verso progetti di rilevante dimensione e complessità. Gli ambiti di sviluppo per il prossimo triennio sono orientati ad integrare le soluzioni aziendali con i partner stranieri con particolare orientamento alla Location Intelligence e all’Assets Management in particolare sul mercato degli strumenti, del system integrator e dei servizi legati al mondo della progettazione e gestione delle reti tecnologiche. Nel corso del 2013 sono state evolute e integrate alcune soluzioni strategiche rivolte al property, facility e safe che potranno essere commercializzate nel prossimo triennio. In merito alle attività di Geostatistica e GIS Analysis, i modelli realizzati che si intendono affinare sono orientati a comprendere fenomeni territoriali che in maniera non esclusiva riguardano il contesto delle energie rinnovabili, del geomarketing, e delle smart cities. La strategia delle alleanze, delle partnership e dei lavori in rete costituisce un elemento importante da perseguire volto a valorizzare le competenze interne e ad ampliare la possibilità di penetrazione nei mercati internazionali. L’adesione a progetti e i rapporti con il mondo della ricerca permetteranno a SIS.TER di partecipare a bandi europei di finanziamento inerenti alla propria attività. La certificazione ISO 9001:2008, adottata dal 2007 e le più recenti certificazioni EUCIP del personale, insieme ai progetti di formazione interna intrapresi, intendono costituire elementi di crescita delle professionalità e delle competenze presenti in SIS.TER. _ Tendere verso le gestioni associate L’interesse per i servizi condivisi tra le società del Gruppo CON.AMI sta aumentando, spinto dalla necessità di massimizzare il valore aggiunto e di abbattere i costi. Ma la diminuzione dei costi è solo uno dei motivi per adottare un approccio a servizi condivisi. Esso porta con sé una quantità di importanti vantaggi: Accresciuta efficienza/costi ridotti: questo vantaggio è raggiunto mediante la centralizzazione delle operazioni sparse e l’acquisizione delle economie di scala, nonché attraverso l’opportunità di localizzare le operazioni là dove i costi sono bassi (o relativamente bassi), di ridurre il personale, le infrastrutture e la tassazione (pressione fiscale).
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Piano triennale di attività 2014-2016
Standardizzazione di processo e livelli di servizio migliorati: questo
permette di adottare le migliori procedure e a sua volta può portare efficienza e servizi migliori. Il miglioramento del livello dei servizi è il risultato fondamentale di un approccio a servizi condivisi. Accresciuta professionalità e migliori prospettive per il personale: la centralizzazione dei servizi specialistici spesso dà migliori opportunità di concentrarsi sulla formazione e sulle capacità delle risorse impiegate, dando come risultato migliori prospettive di carriera, attivazione di meccanismi meritocratici e maggiori incentivi motivazionali ed aumento dei livelli di competenza. Migliore tecnologia: oltre a migliorare i processi e la professionalità, avere i servizi centralizzati spesso significa essere in grado di sostituire molteplici sistemi IT sparsi con uno solo, moderno, che sfrutta la più recente tecnologia e contribuisce a migliorare il livello dei servizi e l’efficienza. I servizi svolti da CON.AMI possono riguardare l’area amministrativa (condivisione tra le società di un unico sistema IT e controllo di gestione), l’area legale – societaria (condivisione di servizi legali e di procedure deliberative) ed infine l’area tecnica (condivisione del personale tecnico per ottenere una visione più efficiente e completa degli interventi). _ Politica finanziaria La posizione finanziaria netta prevista a fine 2013 è negativa di circa 20 milioni di euro, fatto principalmente riconducibile alla distribuzione di dividendi e riserve a favore dei Comuni Consorziati nonché all'incremento della partecipazione in HERA S.p.A. attraverso l’adesione all’aumento di capitale e l’acquisto di azioni HERA da Comuni aderenti al patto di sindacato. Il CON.AMI ha la necessità di adottare una diversa politica di distribuzione delle riserve. Infatti i dividendi e le riserve distribuite negli ultimi 5 anni sono state pari, ed in alcuni casi superiori, agli utili effettivamente prodotti dal CON.AMI. Questa necessaria politica ha la finalità di garantire che gli investimenti previsti non debbano essere condizionati da effetti finanziari non sostenibili. Il CON.AMI si troverà di fronte a due grandi categorie di investimenti. Nella prima categoria rientrano gli investimenti relativi alle espansioni degli impianti a rete e all’acquisto di infrastrutture strategiche per i Comuni consorziati, che il CON.AMI per sua natura è chiamato ad effettuare e che hanno rendimenti positivi ma non tali da riuscire a coprire gli eventuali costi
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Piano triennale di attività 2014-2016
finanziari. Questo tipo di investimento deve necessariamente essere finanziato con il capitale proprio attraverso le risorse autogenerate. La seconda categoria riguarda invece gli investimenti che consentono lo sfruttamento della leva finanziaria tipica degli investimenti azionari e quelli effettuati in nuovi business in aziende industriali. Questa tipologia può essere finanziata con capitale di terzi in quanto il rendimento deve essere maggiore del tasso di interesse richiesto dal prestatore. 3. PARTECIPAZIONE IN HERA SPA HERA S.p.A. HERA formalizza i propri obiettivi strategici in un piano industriale aggiornato annualmente; l’ultima revisione approvata dal Consiglio di Amministrazione di HERA si focalizza sull’arco temporale 2013-2017. Prospettiva di Piano Investimenti: HERA ha previsto, nei prossimi 5 anni, investimenti per quasi 2 miliardi di Euro le cui ricadute sul territorio saranno fondamentali per la tenuta dell’occupazione. HERA ha impostato il Piano Industriale al 2017, che indirizza il difficile contesto, con una serie di azioni strategiche che fanno leva sul modello di business ormai consolidato, sulle competenze maturate, sugli asset industriali a disposizione e sulla solidità economico/finanziaria. HERA ha cercato di individuare le scelte strategiche più opportune per fronteggiare le difficoltà, grazie al prosieguo della politica di espansione anche per linee esterne e alla focalizzazione su efficienza ed estrazione di sinergie all’interno del Gruppo. Gli obiettivi economico-finanziari, in un contesto macroeconomico e regolatorio ancora difficile Le priorità strategiche di HERA, ribadite nel Piano Industriale 2017, nella sostanza riconfermano il percorso di crescita, nonostante un quadro esterno per i prossimi cinque anni ancora estremamente severo, e confermano il Gruppo come leader aggregante nel settore. Il contesto all’interno del quale sono stati declinati gli obiettivi di sviluppo risente di un quadro macroeconomico e regolamentare che, soprattutto fra 2013 e 2014, impatterà negativamente sui risultati della gestione. In particolare la lenta ripresa del PIL continuerà a far ristagnare domanda energetica, allacci di utenze e produzione di rifiuti, mentre l’atteso
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Piano triennale di attività 2014-2016
assestamento al ribasso delle tariffe gas sia per la vendita a clienti tutelati che per la distribuzione, oltre ai recenti interventi sui CIP6, contribuiranno a una riduzione dei margini. MOL trainato da focus su efficientamento, crescita organica, gare gas La crescita del MOL, 289 milioni complessivi, riceverà un impulso, oltre che da un’importante crescita organica, su cui si faranno sentire i positivi effetti della recente riorganizzazione interna ed altre iniziative di contenimento costi per complessivi 20 milioni, anche dall’attesa aggiudicazione delle gare per la distribuzione del gas nei territori d’insediamento storico e da un ulteriore allargamento del perimetro societario. Si evidenziano inoltre i 30 milioni di sinergie che nei 5 anni si riusciranno ad estrarre dalla fusione con AcegasAPS. Tale aspettativa è resa possibile dall’ottimo andamento delle operazioni di integrazione messe in piedi nel corso del 2013. Complessivamente la redditività per dipendente supererà i 110.000 euro, in crescita del 10% rispetto ai valori del 2012. Reti: la sfida delle gare gas e idrico Il periodo di Piano (soprattutto 2014 e 2015) sarà caratterizzato dallo svolgimento delle gare gas, a cui il Gruppo parteciperà con l’obiettivo di confermarsi in tutti gli ambiti di storico insediamento, forte del know-how acquisito, della capacità d’investimento e della presenza molto compatta nei territori serviti. Tale risultato consentirebbe di acquisire circa 180.000 punti di riconsegna attualmente in capo ad altri piccoli operatori locali. Un positivo impatto è atteso anche dall’entrata a regime del nuovo metodo tariffario sul ciclo idrico, che proietterà il servizio verso una piena copertura dei costi e da un forte impegno sul fronte dell’efficienza operativa. Il MOL di filiera salirà dai 310 milioni del 2012 ai 486 milioni del 2017, mentre gli investimenti complessivi di periodo ammonteranno a 1.342 milioni comprensivi dell’impatto delle gare gas, del rinnovo dei contatori gas e della manutenzione e sviluppo della rete idrica. L’impegno sarà anche rivolto a conseguire e consolidare migliori livelli di servizio (ad esempio, nell’idrico l’obiettivo è scendere al di sotto del 25% di perdite, rispetto all’attuale 27%). Ambiente: una filiera sempre più al servizio di recupero di materia ed energia La filiera comprende tutte le attività afferenti a igiene urbana e trattamento, recupero e smaltimento rifiuti.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Il periodo di riferimento sarà caratterizzato da un importante mutamento dello scenario complessivo, in ragione della persistente stagnazione dei livelli di rifiuto prodotti, ma anche di una sempre più marcata sensibilità ambientale, che si sta traducendo nella progressiva crescita dei livelli di raccolta differenziata. Il focus del Gruppo sarà dunque orientato da un lato a rafforzare la spinta commerciale rispetto al trattamento di rifiuti speciali (il cui volume raddoppierà dagli 1,6 milioni di ton. del 2012 ai 3,0 milioni di ton. del 2017) e dall’altro a massimizzare il valore dal recupero di materia ed energia da rifiuti, anche grazie ad un piano di investimento che prevede la realizzazione di 6 impianti di trattamento e recupero, fra cui la piattaforma Akron per rifiuti urbani da raccolta differenziata e speciali non pericolosi di Bologna. Il MOL di filiera salirà dai 184 milioni del 2012 ai 311 del 2017, mentre gli investimenti complessivi di periodo ammonteranno a 480 milioni. Energy: spinta commerciale per bilanciare gli impatti tariffari I già citati impatti tariffari sui clienti gas a maggior tutela saranno compensati soprattutto dall’attività commerciale e da possibili opportunità di crescita per linee esterne. Per quanto attiene in particolare alla crescita della base clienti, si proseguirà nell’attuale politica che vede l’impegno nel presidio della clientela gas (su cui HERA è il terzo operatore italiano) con l’obiettivo di salire dagli attuali 1,1 milioni di clienti agli 1,3 del 2017 e una forte spinta nell’acquisizione di nuova clientela nell’elettrico, con l’obiettivo di salire dagli attuali 690.000 a un milione di clienti. In una prospettiva di medio lungo termine si inserisce invece il recente accordo con il consorzio Shah Deniz per l’acquisto del gas. Il MOL di filiera si attesterà a 135 milioni, mentre gli investimenti complessivi di periodo ammonteranno a 86 milioni. Politica Dividendo HERA ha optato per una politica di dividendi stabile e in linea con il recente passato. Tale politica, unica nel settore delle local multi-utilities, viene adottata tipicamente da società con attività regolate e con risultati prospettici visibili. HERA ha storicamente aumentato i dividendi erogati, giungendo nel 2012 a 9€/cent per azione (in linea rispetto al 2011). L'Assemblea degli Azionisti di HERA S.p.A., riunitasi a Bologna il 30 aprile 2013, ha approvato la Relazione Finanziaria Annuale 2012 e la proposta del Consiglio di Amministrazione, per il 2013, di distribuzione di un dividendo di 9 centesimi di euro per azione.
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Piano triennale di attività 2014-2016
_ HERA LAB: l’iniziativa Il nuovo progetto di HERA per il coinvolgimento degli stakeholder sui territori si chiama HERA LAB. Si tratta di 7 tavoli di lavoro, uno per ciascuna area territoriale. Ogni LAB vedrà lavorare fianco a fianco un gruppo di persone, espressione di diverse categorie di stakeholder, che si riunirà periodicamente da 4 a 6 volte l'anno per 3 anni. I LAB avranno il compito di formulare annualmente una proposta di interventi di coinvolgimento degli stakeholder e di iniziative, da realizzare anche in collaborazione con altri soggetti, per promuovere e migliorare la sostenibilità dei servizi forniti da HERA. Le proposte saranno formalizzate in un Piano di iniziative locali che dovrà essere valutato e approvato da HERA prima della sua attuazione, assicurando un'adeguata informazione sui criteri utilizzati per la valutazione, sia nei confronti dei LAB sia verso l'esterno. 4. PATRIMONIO IMMOBILIARE _ Autodromo Alla fine del 2012 per raggiungere l’equilibrio economico – finanziario e gestionale dell’Autodromo è stata trasferita dal Comune di Imola a CON.AMI la convenzione per l’affidamento in concessione del compendio sportivo “Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari”. Per raggiungere questo equilibrio si è resa necessaria una ristrutturazione patrimoniale ed economica delle attività gestionali, in modo da poterle rendere sostanzialmente efficienti ed economicamente sostenibili. A riguardo si è mantenuto in CON.AMI il compendio degli assets e, di conseguenza, anche lo sviluppo degli investimenti necessari al potenziamento della struttura sportiva che, nel suo complesso, si reputa di significativo interesse generale per la città e per il territorio e si è trasferita alla società Formula Imola S.p.A. la sola gestione dell’attività sportiva dell’Autodromo, con l’intento di preservare ed avvalersi delle competenze specialistiche maturate in questi anni nel settore. CON.AMI ha assegnato, mediante contratto di affitto di ramo d’azienda, a Formula Imola la gestione operativa dell’Impianto Sportivo nel suo complesso. Nel perimetro del ramo d’azienda oggetto di cessione, sono confluiti sia i beni acquisiti da Formula Imola in sede di inizio della propria attività, sia quelli in seguito realizzati, unitamente ai corrispondenti debiti contratti per finanziarli.
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Piano triennale di attività 2014-2016
A seguito della operazione sono rimasti in Formula Imola esclusivamente il personale e gli assets operativi necessari all’organizzazione ed alla gestione dell’attività sportiva dell’Autodromo e degli eventi connessi. Il contratto prevede a carico di CON.AMI la realizzazione, nel corso degli anni, degli investimenti necessari per mantenere l’Autodromo idoneo e funzionale per il corretto svolgimento dell’attività, gli ammortamenti degli assets ed un canone di concessione da corrispondere al Comune di Imola. Il CON.AMI riceverà da Formula Imola un canone a copertura degli ammortamenti e degli oneri finanziari di cui verrà gravato per effetto degli investimenti necessari alla gestione dell’Impianto. Lo sfruttamento del “Polo Funzionale Autodromo” deve avvenire sulla base di un Progetto “Piano strategico dell’Autodromo 2014-2016” valutato coerente con gli obbiettivi del Comune. Il Progetto prevede una maggiore integrazione della struttura Autodromo con la città favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro, lo sviluppo di attività legate al nascente spazio polifunzionale che ricomprende anche il museo ed un’area espositiva, e nel contempo il contenimento dell’attività rumorosa di pista. Per raggiungere questi obiettivi, il Piano strategico dell’autodromo 2014-2016 individua quattro linee di intervento: officina e scuola di alta formazione per i veicoli storici; sviluppo commerciale; sviluppo attività del Museo; sviluppo di attività di marketing territoriale. La realizzazione del Progetto, ha richiesto e richiederà la razionalizzazione dei rapporti tra tutti i soggetti coinvolti (Comune di Imola, CON.AMI, Formula Imola SpA e la STAI, società di promozione turistica). In quest’ottica il Comune (proprietario del compendio degli assets) ha chiesto al CON.AMI (titolare della concessione), lo sviluppo degli investimenti non solo per mantenere l’Autodromo idoneo e funzionale per il corretto svolgimento dell’attività, ma anche investimenti necessari al potenziamento della struttura commerciale e ricettiva del Polo funzionale. Per il primo quinquennio il CON.AMI ha programmato investimenti per circa 2 milioni di euro. Il Progetto che affida al CON.AMI il “Polo Funzionale Autodromo” non produce effetti negativi sul bilancio economico del Consorzio perché il CON.AMI riceverà da Formula Imola o direttamente da terzi, in caso di mancato coinvolgimento di Formula Imola, un canone a copertura degli ammortamenti e degli oneri finanziari di cui verrà gravato per effetto degli investimenti.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Società FORMULA IMOLA S.p.A. La società Formula Imola S.p.A. è partecipata all’85% dal CON.AMI e la restante quota è posseduta da un socio privato. Formula Imola ha la gestione operativa della struttura, degli eventi e del “Polo Funzionale Autodromo”. Nel corso del 2013 sono stati fatti degli interventi sul tracciato che hanno permesso di ottenere le omologazioni della pista per lo svolgimento delle gare nazionali ed internazionali di moto ed auto. Come nel 2012, il perdurare della crisi nel settore moto (-24% le vendite da inizio anno) ed auto (-8% in Europa nei primi 9 mesi dell’anno rispetto al 2012) e in tutte le attività di supporto e promozione ad essi collegati, hanno prodotto effetti negativi anche sull’attività degli autodromi in termini di fatturato e marginalità. Effetti destinati a proseguire anche nel breve-medio periodo. Sul piano degli eventi sportivi internazionali sono stati confermati (fino al 2014) la SBK (moto) e la EUROPEAN LE MANS SERIES (auto). Il 2014 sarà caratterizzato dalla disputa presso l’impianto “Autodromo” di importanti competizioni motoristiche (Campionati Italiani Velocità Moto, Campionati Italiani Auto, Campionato Italiano Auto Storiche) che concorrono a mantenere alto il prestigio dell’autodromo di Imola e determinano un’importante ricaduta economica per il territorio, con particolare riferimento al settore alberghiero. Inoltre si terranno due importanti eventi fieristici, uno rivolto al mondo dell’auto usata e l’altro dedicato al mondo del ciclismo (Over the Hills). Nei primi 4 giorni di maggio un grande evento celebrerà il ricordo di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger poiché sono trascorsi venti anni dai tragici giorni delle loro scomparsa, da quel 1994. L’accordo con Dekra (5 anni a partire dal 2013) farà si che l’autodromo divenga un importante riferimento nazionale nel settore della Guida Sicura, permettendo uno sviluppo importante dell’attività e coniugando in maniera ottimale le esigenze finanziarie con quelle ambientali; saranno comunque sempre presenti le maggiori case di auto, che hanno fatto richiesta dell’impianto per portare sia i loro corsi di guida sicura, che le prove prodotto. Con il Comune di Imola sono in corso di definizione le modalità di gestione del progetto “Museo Checco Costa”. Altre possibilità di entrata deriveranno dall’attività di bar/ristorazione e dalla vendita degli spazi pubblicitari all’interno dell’impianto, in maniera che ne
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Piano triennale di attività 2014-2016
derivi un vantaggio economico per la Società oltre ai proventi derivanti dall’affitto delle superfici su cui sono stati installati i pannelli fotovoltaici. In conclusione si sottolinea come il prossimo triennio sarà determinante per dare continuità all’attività dell’autodromo perseguendo il pareggio di bilancio attraverso lo svolgimento delle competizioni sportive di moto ed auto, dei corsi di guida sicura e dello sviluppo del Museo e delle attività commerciali. Agglomerati interessati
Autodromo Enzo e Dino Ferrari
Descrizione intervento
Investimenti sull’asset autodromo
Importo totale
Quota finanziata
1.200.000
Quota CON.AMI finora
2014
2015
2016
400.000
400.000
400.000
_ Compendio dell’Osservanza L’Ex Ospedale Psichiatrico dell’Osservanza, è un grande complesso ospedaliero realizzato alla fine del XIX secolo, in adiacenza all’antico convento dei Frati Minori dell’Osservanza. Fu realizzato con l’impianto tipologico dell’architettura ospedaliera francese, in prima fase costituito dai sei padiglioni centrali con tipica sagoma a C e in seguito arricchito con giardini, cortili e viali alberati ed ampliato con la costruzione di altri padiglioni e fabbricati di servizio. Divenne nel primo novecento uno dei più importanti manicomi di Italia e rappresenta ancora oggi un compendio organico e unitario, praticamente ancora integro e unico nel suo genere, nel quale è tuttora leggibile l’impianto distributivo-funzionale e la connotazione tipologica dei fabbricati. Il CON.AMI ha acquistato il complesso dell’Osservanza nel Dicembre 2003 con l’intento di recuperare il complesso secondo un progetto generale di recupero e trasformazione urbana, in parte sostenuto dalla Regione Emilia Romagna attraverso un programma di finanziamento denominato “Accordo di programma per la riqualificazione urbana del complesso Osservanza” sottoscritto nella sua prima versione nel 2005 e revisionato nel 2011, che prevede finanziamenti regionali per circa € 6.200.000 in vari lotti di intervento. Alcuni dei progetti contenuti nell’Accordo di programma sono già stati completati nel corso del 2013 e in corso di rendicontazione: la realizzazione dei due parcheggi pubblici, in via Padovani e adiacente alle scuole Rodari; la realizzazione del primo lotto di urbanizzazioni del comparto.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Nel prossimo biennio è previsto l’avvio delle procedure di affidamento lavori dei restanti interventi finanziati dall’Accordo Regionale: completamento delle urbanizzazioni e dei sottoservizi a rete del compendio; progetto e riqualificazione del Parco Storico, reti di illuminazione pubblica e arredi urbani; riqualificazione complessiva della viabilità (viale delle Palme, percorsi ciclopedonali). Qualora si ottengano in sede di esecuzione dei lavori, ribassi consistenti, sarà possibile prevedere anche il ripristino e ampliamento dell’edificio “Ex Chiesa”, con destinazione a centro sociale e culturale. Il completamento di questi interventi consentirà l’apertura alla cittadinanza di grande parte del complesso, costituita da percorsi ciclopedonali e parco storico completamente riqualificati. In questo anno si è avviata anche un’azione specifica di promozione immobiliare del compendio al fine di una sua collocazione su un mercato immobiliare di scala ampia, anche sovranazionale. Le linee di questa attività si muovono su un duplice piano: sia rivolte alla collocazione di porzioni del complesso a diversi investitori (anche già manifesti), sia ad una collocazione integrale del complesso, ovviamente legata ad un progetto unitario di riqualificazione e utilizzo che possa altresì costituire un volano per la Comunità in termini economici attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro o di promozione del territorio attraverso nuove offerte culturali e/o formative. Società OSSERVANZA S.r.l. La Società Osservanza S.r.l. (composta dal CON.AMI per l’80% e dal Comune di Imola per il 20%) è stata costituita nel 2004 con la finalità di recupero del vasto complesso ex manicomiale dell’Osservanza, secondo un progetto generale di riqualificazione e trasformazione urbana elaborato dallo Studio Gae Aulenti Associati e approvato dall’Amministrazione Comunale con un Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica. La società ha acquistato nel 2004 il compendio dell’Osservanza dal CON.AMI e ha svolto finora le attività di progettazione ed esecuzione degli interventi previsti nel progetto Gae Aulenti e nell’Accordo di Programma. Stante la persistente crisi generale economico-finanziaria ed in particolar modo del mercato immobiliare, si è rilevata negli ultimi anni la difficoltà di
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Piano triennale di attività 2014-2016
trovare possibili investitori per le attività di sviluppo immobiliare e in generale per il rilancio del compendio. Conseguentemente nel luglio 2012 i soci hanno maturato la scelta di porre in liquidazione la società, intravedendo nello scenario di completamento delle attività in essere e nella chiusura della società con ripartizione del patrimonio ai soci una soluzione di contenimento dei costi societari, pur senza prospettive certe anche nell’assetto successivo. In questo contesto si è avviata la riflessione sui finanziamenti regionali non ancora utilizzati mediante la convocazione di una conferenza dell’Accordo di Programma nonché la ricerca di prospettive di interesse nuove per il complesso in oggetto. Nell’ottica di valorizzare il patrimonio immobiliare e la sua appetibilità, attraverso la qualificazione degli spazi di uso comune e l’infrastrutturazione con tutti i servizi a rete necessari, si è maturata la convinzione che la Società Osservanza pur in liquidazione possa proseguire l’esercizio provvisorio della sua attività al fine di completare le previsioni dell’Accordo di Programma, ovvero gli interventi in esso previsti e finanziati. Alla conclusione di questi interventi - prevista per il 2015 - e successivamente alla loro rendicontazione si prevede la chiusura formale della Società Osservanza, con ripartizione del patrimonio ai soci. Consorzio OSSERVANZA Il Consorzio Osservanza è formato dai proprietari di immobili all’interno del complesso (Società Osservanza, CON.AMI, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Comune di Imola) e ha il primario compito di realizzare le opere di urbanizzazione funzionali al complesso omonimo. Attualmente si sta operando una revisione statutaria per estendere il campo di azione del Consorzio Osservanza, rendendolo atto a gestire anche l’operatività corrente del compendio, non solo in merito alle urbanizzazioni, ma anche in merito a temi prettamente gestionali come il controllo accessi, la vigilanza, le manutenzioni ordinarie sulle aree di uso comune. _ Area via Patarini Società IMOLASCALO S.p.A. L’area, già individuata per la realizzazione del nuovo scalo ferroviario del territorio imolese, oggi rappresenta un patrimonio dei Soci della Società
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Piano triennale di attività 2014-2016
Imolascalo S.p.A. in liquidazione. La valorizzazione di questo patrimonio sarà possibile in un nuovo quadro di sviluppo economico nazionale e locale. Anche la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Santerno, ponte che farà di Via Patarini (su cui si affacciano le aree in questione) uno degli assi viari principali dell’imolese, contribuirà a cambiare il valore commerciale delle aree in questione. Nel frattempo, in attesa delle nuove situazioni che ne consentano una valorizzazione, le aree potranno essere utilizzate per realizzazioni non definitive, sia per scopi pubblici che privati. Ossia non richiedano significative edificazioni. _ Beccherucci Tra gli immobili contenuti nel patrimonio consortile merita menzione particolare il compendio Beccherucci soprattutto per la sua ubicazione strategica. La sua area cortiliva confina con quella della sede principale del CON.AMI e, al momento della messa in vendita da parte del Comune di Imola attraverso la S.I.C.IM. S.r.l., sono iniziati i ragionamenti possibili sul suo eventuale utilizzo. Infatti, pur essendo vero che la scheda d’ambito contempla grandi potenzialità consentendo la demolizione dell’attuale immobile con la possibilità di ricostruzione di edifici di base residenziale e/o specialistica e la realizzazione di parcheggi interrati, ma imponendo una soluzione che consenta la riapertura della via Selice a doppio senso di marcia, è altrettanto vero che la crisi attuale del mercato immobiliare non consente investimenti onerosi in tal senso. Contemporaneamente sono possibili però trasformazioni compatibili con le attuali destinazioni d’uso non superiori a circa 1000 mq complessivi. Il CON.AMI negli ultimi anni ha incrementato il numero delle partecipazioni e quasi tutte le attività intraprese sono in via d’espansione, pertanto la attuale sede di via Mentana non è più sufficiente ad ospitare tutti i soggetti che operano nel Gruppo, costringendo alla presa in affitto degli spazi mancanti. Pertanto la vicinanza del complesso Beccherucci e la possibilità non troppo complicata ed onerosa di collegare tramite percorsi pedonali le due aree cortilive è risultata decisiva nel motivarne l’acquisto. Attendendo tempi migliori nei quali si possa prevedere la demolizione del fabbricato attraverso un’importante operazione immobiliare e di riqualificazione di uno degli ingressi principali della città, sono attualmente in corso i lavori di ristrutturazione del piano terra dell’intero edificio con la finalità di alloggiare nei pressi del CON.AMI l’Associazione Innovami e tutte
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Piano triennale di attività 2014-2016
le sue società incubate e di ricavare spazi necessari alle espansioni delle società del gruppo attualmente compresse nelle attuali sedi. La fine dei lavori è prevista per la primavera 2014 e i relativi traslochi nell’estate seguente. Agglomerati interessati
Descrizione intervento
Importo totale
Beccherucci
Ristrutturazione immobile
800.000
Quota finanziata
Quota CON.AMI finora
2014
275.000
525.000
2015
2016
_ Caserma dei Vigili del Fuoco L’impegno del CON.AMI alla realizzazione della Nuova Caserma dei Vigili del Fuoco di Imola deriva da un Accordo di Programma con il Comune di Imola nel quale venivano valorizzate alcune aree in proprietà in Via Patarini. D’altro canto è palese la necessità della città di una nuova caserma, o di un sensibile miglioramento dell’inserimento urbano e viario dell’attuale. La situazione di stallo operativo che si è venuta a creare dopo che la palificata di fondazione realizzata dall’ATI, aggiudicataria dell’appalto bandito dal CON.AMI, non ha superato il collaudo, sta in realtà producendo esclusivamente atti amministrativi. L’ATI dei costruttori dopo aver promosso prima un Accertamento Tecnico Preventivo presso il Tribunale di Bologna, convinta che i risultati le dessero ragione sulla bontà del loro operato, ha intentato causa al CON.AMI sempre presso il Tribunale di Bologna. Il CON.AMI chiaramente si sta difendendo nella maniera più ferma e decisa e ritiene opportuno chiamare in causa anche il progettista dell’opera nonché Direttore dei Lavori a carico del quale l’ATP del perito del Tribunale attribuiva specifiche responsabilità. Non avendo il Giudice consentito l’estensione del procedimento in corso al progettista il CON.AMI per percorrere questa strada di difesa è obbligato ad intentare specifica causa con la finalità di riunirle in una sola. Al momento si sono faticosamente riallacciati rapporti con il Ministero dell’Interno al fine di comprendere se le variazioni intervenute sui bilanci ministeriali a seguito delle manovre finanziare degli ultimi anni consentano al Ministero stesso di prendere in affitto la Caserma una volta completata. In caso di risposta positiva sarà necessario riappropriarsi dell’area e dopo la modifica del progetto, ribandire la gara per la realizzazione. In caso contrario occorrerà definire con il Comune di Imola come reindirizzare le risorse che ancora oggi sono a Piano Investimenti.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Agglomerati interessati
Descrizione intervento
Caserma Vigili del Fuoco
Realizzazione
Importo totale
Quota finanziata
Quota CON.AMI finora
2014
2015
2016
4.000.000
365.000
300.000
1.000.000
1.200.000
1.500.000
_ Patrimonio delle Farmacie Il CON.AMI è titolare delle quattro Farmacie Comunali di Imola, in particolare del ramo d’azienda finalizzato all’esercizio dell’attività relativa alla gestione delle farmacie comunali di Imola. Il ramo d’azienda è costituito dai beni mobili, immobili, licenze e autorizzazioni per l’esercizio dell’attività commerciale delle quattro farmacie: Farmacia dell’Ospedale, Farmacia Comunale Cavour, Farmacia Comunale Michelangelo e Farmacia Comunale Pedagna. Il CON.AMI unitamente al il Comune di Faenza ed al Comune di Medicina hanno affidato la gestione delle farmacie, attraverso un contratto di affitto di ramo d’azienda, alla società SFERA S.r.l., partecipata dagli stessi. Il CON.AMI percepisce dalla società SFERA S.r.l. un canone di affitto di ramo d’azienda annuo di circa 350.000 euro. Il socio CON.AMI sarà promotore, in concerto con il gli altri due Comuni Soci, dell’ampliamento della compagine societaria di SFERA S.r.l. L’ampliamento potrà avvenire attraverso l’individuazione dei comuni limitrofi che gestiscono in economia (o attraverso società non particolarmente redditizie) le farmacie offrendo loro il know-how di SFERA S.r.l. per la gestione congiunta delle farmacie comunali. Nel corso del 2013 si è stipulato un accordo di collaborazione per l’attività commerciale e marketing con il Comune di Lugo. L’aggregazione di più farmacie oltre a diluire i costi fissi crea una società con massa critica tale da reggere meglio la competizione dotandosi anche di nuove professionalità specifiche per il presidio del mercato e migliorare il servizio ai cittadini e acquisire maggior forza contrattuale con i fornitori. Società S.F.E.R.A. S.r.l. I risultati fino ad oggi raggiunti dalla società sono stati particolarmente positivi con uno sviluppo dei punti vendita e miglioramento della qualità del servizio offerto ai cittadini/clienti ed un significativo livello di utili realizzati. Tutto ciò
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Piano triennale di attività 2014-2016
nonostante un quadro di riferimento del mercato della distribuzione del farmaco particolarmente difficile in cui alcune farmacie private vengono vendute all’asta fallimentare o diverse amministrazioni comunali dismettono le proprie farmacie comunali perché non più redditizie o in perdita. Il nuovo quadro di mercato sta provocando un forte sviluppo della concorrenza nel settore, infatti si assiste: a forti politiche degli sconti e dei prezzi; ad un ampliamento degli orari di apertura delle farmacie; a grandi investimenti sia per l’ampliamento della farmacia, con l’allestimento di reparti specializzati, sia per l’assunzione di personale sempre più qualificato; a titolari di farmacia che da imprenditori individuali si stanno organizzando sempre più in gruppi d’acquisto o cooperative per massimizzare i margini e ridurre i costi; in Italia si sono aperte 4.000 parafarmacie e 300 corner nella grande distribuzione. Per fronteggiare questa concorrenza la società SFERA ha già messo in campo e svilupperà ulteriormente in futuro specifiche iniziative quali: sviluppo delle varie iniziative già collaudate quali calendario e campagne promozionali (offerte natalizie, offerte estate, ecc.), campagne vetrine, iniziative di co-marketing con i fornitori, ed applicazione del Category Management in tutte le farmacie; l’introduzione della Carta fedeltà per fidelizzare i clienti e dare loro vantaggi anche economici ( in un anno 20.000 tessere attive) ha avuto un grande successo con un aumento delle vendite contanti (gennaio-settembre 2013 +4.43% sul 2012) in un momento di grande recessione economica; massimizzare i margini seguendo la politica commerciale di gruppo; sviluppare la farmacia come polo di erogazione di servizi socio-sanitari. I risultati attesi nel prossimo triennio, se non interverranno nuovi provvedimenti legislativi, si ritiene saranno ancora decisamente positivi anche se ben lontani da quelli realizzati nel passato periodo. 5. PATRIMONIO IMPIANTISTICO Il Consorzio AMI è lo strumento con cui i Comuni Soci hanno deciso di gestire il loro considerevole patrimonio impiantistico legato ai vari servizi pubblici, in particolare quelli a rete.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Al momento del conferimento dei beni all’interno del Consorzio, i Comuni hanno scelto la formula della proprietà indivisa, elemento che nella sua specificità rafforza lo spirito consortile dei Soci. Gli impianti gestiti dal CON.AMI riguardano il ciclo idrico integrato delle acque, compresa l’acquedottistica industriale; il servizio elettricità che abbina alle sottostazioni e alle cabine anche i cavidotti elettrici e dati; la discarica e qualche stazione ecologica inerenti il servizio rifiuti, mentre le reti e gli impianti del servizio gas sono stati ceduti ad HERA in aumento di capitale. _ Discarica La discarica Tremonti nel Comune di Imola è l’impianto più importante del territorio consortile nel settore dell’igiene urbana. Attualmente è stata affidata tramite contratto d’affitto di ramo d’azienda dal CON.AMI ad Herambiente S.p.A. Si tratta di una risorsa strategica che, gestita con capacità ed oculatezza, è in grado di fornire un servizio di qualità alle comunità accompagnandolo ad una buona remuneratività anche per la proprietà. Il Consorzio, interessato al buon funzionamento del servizio e alla sua durabilità nel tempo si è fatto promotore di un percorso finalizzato all’ampliamento della discarica in parte nel Comune di Riolo Terme attribuendole il valore di sito interprovinciale. Inizialmente ha raggiunto un’intesa sui temi da affrontare e superare con le due province di riferimento Bologna e Ravenna, poi, in seguito ai lavori della Regione Emilia Romagna sul Piano Regionale dei Rifiuti, si è accreditato presso tale Ente come interlocutore qualificato. Il CON.AMI, consapevole dei lunghi tempi di progettazione, autorizzazione e realizzazione dell’ampliamento e dei tempi di uscita del Piano Regionale dei Rifiuti al momento sempre posticipati, ha proceduto alla realizzazione di un progetto preliminare dopo aver analizzato attraverso uno Studio di Fattibilità diversi scenari realizzativi. Al momento, con il Piano Regionale in imminente uscita, con il progetto preliminare terminato ed in virtù dei conferimenti in corso, occorre individuare il ruolo concreto che tale impianto andrà ad assumere nel futuro in concerto con la Regione Emilia Romagna ed il gestore Herambiente. Insieme ai soggetti sopra indicati occorrerà analizzare anche le possibili viabilità alternative al fine di non far dipendere l’accesso al sito della discarica alla sola via Pediano e di dare un’alternativa concreta al passaggio dei mezzi attraverso il territorio di Imola. L’attenzione del CON.AMI non è esclusivamente proiettata nel futuro, ma si rivolge anche alla quotidianità. Nello specifico, in merito ai problemi legati agli
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Piano triennale di attività 2014-2016
odori emanati dall’impianto, da oltre un anno si sta portando avanti - con l’utilizzo di nasi elettronici realizzati da Sacmi e gestiti da Ausilio - una campagna di monitoraggio al fine di caratterizzare l’attività del Gestore e di capire meglio come le lavorazioni in discarica possano incidere sulla problematica. Con questa finalità recentemente è stato raggiunto un accordo di collaborazione con Arpa e Comune di Imola allo scopo di unire sforzi e competenze per fornire indicazioni atte a ottimizzare l’attività del gestore e migliorare quindi l’incidenza dell’impianto sul territorio. Anche la gestione del percolato è una tematica ricorrente, al fine di porre una soluzione concreta al problema si sono intavolate trattive con Herambiente finalizzate alla sostituzione di un tratto di condotta dedicato per il conferimento del liquido al depuratore Santerno, magari accoppiandolo con serbatoi di accumulo subito a monte del depuratore per facilitare le operazioni gestionali limitando il più possibile il trasporto su gomma. Tra le proposte avanzate c’è anche quella di far realizzare gli investimenti a CON.AMI dietro opportuna remunerazione economica. Agglomerati interessati
Descrizione intervento
Importo totale
Quota finanziata
Quota CON.AMI finora
2014
2015
20.000
400.000
580.000
50.000
450.000
2016
INTERVENTI AMBIENTE Discarica Tremonti
Condotta percolato
Depuratore Santerno
Serbatoi accumulo percolato Progetto ampliamento
Discarica Tremonti Totale interventi ambiente
1.000.000
500.000
500.000
210.000
130.000
160.000
2.000.000
230.000
580.000
1.190.000
_ Ciclo idrico integrato Nel 2013 il CON.AMI si è trovato nella condizione di attendere che l’attività degli Enti preposti alla regolazione del settore andasse a regime. Si ricordi infatti dell’ennesimo cambio di impostazione regolatoria del settore attuatosi nell’anno 2012 con la costituzione dell’Agenzia Regionale denominata Atersir, che di fatto ha sostituito tutte le Agenzie d’Ambito provinciali con competenze anche nel settore dell’Igiene Ambientale, e con l’incarico a livello nazionale dato all’AEEG di definire il nuovo metodo tariffario.
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Piano triennale di attività 2014-2016
A seguito di una prima comprensibile fase di start up, si attendevano dall’AEEG il metodo definitivo per il calcolo della tariffa e dall’Atersir quantomeno le linee guida per la definizione degli investimenti, della loro remunerazione e del riconoscimento del valore dei canoni per i beni in proprietà messi a disposizione del Gestore. Al momento, l’attesa si è rivelata vana in quanto pare che per il calcolo della tariffa, la validità del metodo transitorio sarà estesa dal biennio inizialmente ipotizzato ad un quadriennio, rinviando i ragionamenti di merito e condizionando quindi le possibilità di sviluppo dei territori, Atersir non è riuscita a convergere su un documento definitivo che, basandosi sulle valorizzazioni dei beni esistenti e sulle possibilità di variazione della tariffa, fissasse quantomeno i criteri base per la definizione dei Piani d’Ambito e gli elementi necessari a comprendere remunerazione e ristoro dei costi d’investimento sostenuti, in prima battuta anche dei soggetti pubblici come Società degli Asset. Pertanto gli investimenti del CON.AMI nel settore hanno subito un rallentamento che senza cambi di marcia rischia di riproporsi nei tempi a venire, come le difficoltà incontrate nelle redazione dell’attuale Piano Investimenti dimostrano. Sottolineando la centralità del settore idrico nella politica di sviluppo del CON.AMI e la necessità di investimenti che tale settore da sempre richiede, è necessario intraprendere rapporti più concreti con Atersir che diano origine a principi condivisi sulla base dei quali sia possibile proporre e realizzare investimenti nel territorio consortile che esulino dalla semplice conservazione dello status quo. Pare opportuno che il CON.AMI assuma un ruolo più attivo proponendo soluzioni all’Atersir che una volta condivise possano essere difese nelle Assemblee dai propri rappresentanti. Contestualmente, sull’onda di questa inerzia e delle prime informazioni sul lavoro dell’AEEG desumibili dalle delibere finora intraprese, tutte le Società degli Asset romagnole si sono incontrate periodicamente e si sono accordate sui contenuti di documenti comuni da inviare agli Enti competenti al fine di preservare, tra l’altro, il valore della remunerazione dei beni messi a disposizione del Gestore. L’ultimo anno dal punto di vista meteorologico è stato piuttosto generoso ed ha consentito a tutto il territorio consortile di non rilevare particolari disagi, anche in quelle realtà più bisognose di interventi, come i territori collinari della Provincia di Ravenna, dove la mancanza di investimenti e di programmazione
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da parte di Atersir sta progressivamente mettendo in evidenza le carenze infrastrutturali. Con la finalità di prevenire per quanto possibile i fabbisogni del territorio pianificando interventi non in situazioni di emergenza, nel prossimo triennio si prevede di realizzare i lavori per il completamento di un ulteriore bacino di accumulo acqua grezza presso l’impianto di Bubano e la realizzazione di un ulteriore stoccaggio di acqua in località Rineggio nel Comune di Borgo Tossignano a servizio della vallata del Santerno. In seguito il dettaglio di tutti gli investimenti previsti nel prossimo triennio dai quali si può comprendere l’importanza del settore idrico nella politica del CON.AMI:
Agglomerati interessati
Descrizione intervento
Importo totale
Quota finanziata
INTERVENTI CICLO IDRICO Vallata del Investimenti Lamone su impianti 350.000 ex Cavl Comuni prov. Ravenna
Definiti in accordo con Atersir
2.250.000
Comuni prov. Firenze
Interventi conseguenti passaggio ad ATO ER
600.000
Tutti i Comuni Soci
Da definire con Atersir
3.000.000
Totale intervento Ciclo idrico
6.200.000
300.000
300.000
Quota CON.AMI finora
2014
265.000
85.000
1.820.000
430.000
50.000
2.135.000
2015
2016
300.000
150.000
100.000
1.000.000
1.000.000
1.000.000
1.815.000
1.150.000
1.100.000
RISERVE STRATEGICHE ACQUA E INTERVENTI ACQUEDOTTISTICA INDUSTRIALE Mordano Valle del Santerno Totale acquedotto industriale
Sistemazione 3° bacino Ulteriore accumulo Rineggio
500.000
150.000
100.000
550.000
1.050.000
150.000
28
100.000
250.000
200.000
350.000
450.000
350.000
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Società S.A.V.L. S.r.l. I problemi di pianificazione interventi e definizione tariffaria che interessano il settore idrico, come in precedenza sommariamente riassunti, affliggono in maniera stringente la S.A.V.L., società interamente pubblica, partecipata dal CON.AMI all’85% e per il 15% restante dai Comuni della Valle del Lamone. La Società si occupa della gestione, del prelievo, del trattamento e della fornitura di acqua ai civici acquedotti dei Comuni di Marradi, Brisighella e Faenza. Dopo un lungo periodo di confronto tecnico ed economico con Atersir, si era approdati ad un percorso che prevedeva una riconsiderazione dei costi legati alla produzione di acqua all’ingrosso che avrebbe dovuto portare ad un adeguamento della tariffa. Tale percorso si è arenato nei meandri dell’approvazione dei relativi documenti dall’Assemblea di Atersir e al momento non è dato sapere quando potrà essere ripreso in considerazione. Il grave ritardo venutosi a creare sta ovviamente esasperando le difficoltà economiche della Società, che dal 2006 non gode di nessun adeguamento del valore del bene prodotto. La situazione di stallo sopra descritta sta inoltre rallentando il processo di progettazione delle opere necessarie a superare i problemi legati alla obsolescenza impiantistica, che almeno in parte sono stati tamponati grazie a oculate e onerose soluzioni gestionali, oltre che all’utilizzo di ulteriori additivi che hanno incrementato i costi di produzione dell’acqua. Come esplicitato nella corrispondenza con l’Asl di Ravenna, soggetto competente con il quale sono state condivise le soluzioni tecniche intraprese, è necessaria, oltre al riconoscimento in tariffa di tali aggravi di costi, la previsione di importanti investimenti nel prossimo futuro per dare corso al riassetto impiantistico al fine di garantire l’approvvigionamento idrico alla valle del Lamone. Nonostante tutto, dal punto di vista della produzione, l’anno 2013 è senza dubbio soddisfacente, grazie ad una stagione favorevole e ad una gestione caratterizzata dall’assenza di imprevisti significativi: la soglia dei 2 milioni di metri cubi erogati dovrebbe nuovamente essere varcata, contribuendo in maniera significativa al sostentamento societario. Si segnala come ai sensi dell'art. 14, comma 32 del d.l. n. 78/2010 i Comuni di Marradi e Brisighella (comuni con meno di 30.000 abitanti) abbiano dovuto emettere una delibera di Consiglio Comunale che ha disposto la dismissione della partecipazione azionaria. Si ritiene necessario evidenziare che la prossima
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Legge in materia di stabilità economica, che il Parlamento sta discutendo e si sta accingendo ad approvare in questi giorni, prevede la profonda modifica delle condizioni che impongono ai Comuni l’alienazione delle quote societarie. Pertanto la Società, unitamente al socio di maggioranza CON.AMI, è in attesa di individuare tutte le possibili soluzioni in merito alla compagine societaria. Società S.E.A.D. S.p.A. La Società ha nel suo patrimonio sostanzialmente il solo depuratore di Massa Lombarda. Tale asset è concesso in affitto di ramo d’azienda al Gestore del Servizio Idrico Integrato e cioè HERA S.p.A., a seguito di una trattativa che ha visto come supervisore e garante l’allora Agenzia d’Ambito ATO 7 RA, oggi Atersir. Per tutta la durata contrattuale, l’attività societaria non occupandosi più della gestione dell’impianto è ridotta al minimo, mentre gli introiti di tale contratto garantiscono ai Soci la redditività degli investimenti fatti. CON.AMI ha una partecipazione marginale, che insieme a quella del Comune di Massa Lombarda, garantisce la maggioranza pubblica. _ Cavidotti Il CON.AMI è direttamente proprietario degli impianti afferenti il servizio elettrico nei Comuni di Imola, Mordano, Massa Lombarda, Bagnara e Sant’Agata sul Santerno. Tale asset è stato dato in affitto di ramo d’azienda ad HERA la quale, partendo anche dalle esperienze compiute in questo piccolo territorio, ha iniziato il percorso per diventare un’azienda di rilevanza nazionale nel settore. Per dimensioni, capacità d’investimento, clienti e potenzialità, il presidio e lo sviluppo del settore nel territorio consortile è demandato al Gestore. Tramite un preciso accordo con HERA, CON.AMI ha mantenuto in capo la possibilità di realizzare con fondi propri le dorsali principali dei cavidotti che venivano posate secondo i piani di infrastrutturazione del Gestore. Per tale ragione il Consorzio ha potuto locare i cavidotti, oltre che per il servizio elettrico, anche per la posa delle principali reti in fibra. Attualmente, complice anche la crisi generale del nostro paese, i piani di espansione non sono molto consistenti, in ogni caso la strategicità e la remunerazione dell’investimento giustificano la previsione di spesa per il prossimo triennio, come di seguito riportata:
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Agglomerati interessati Comuni servizio elettrico
Descrizione intervento
Importo totale
Realizzazione cavidotti
600.000
Quota finanziata
Quota CON.AMI finora
2014
2015
2016
200.000
200.000
200.000
6. PATRIMONIO DELLA CONOSCENZA Sempre più rilevanti sono gli sforzi e gli investimenti del CON.AMI nella detenzione della conoscenza. Lo strumento del Consorzio AMI è stato costituito anche con lo scopo, tra gli altri, di essere il depositario delle conoscenze tecniche dei servizi a rete dei Comuni Soci. Tra i suoi compiti si ritrova quindi quello di catalizzare le esperienze maturate sul territorio, rielaborale e ottimizzare per quanto possibile i comportamenti conseguenti. Da sempre il CON.AMI attraverso le sue competenze è stato di supporto ai Soci studiando tecnicamente le problematiche che gli sono state affidate e fornendo strumenti operativi per migliorare le risposte sul territorio. Recentemente, a seguito dell’introduzione di specifiche normative in merito all’affidamento del servizio di distribuzione del gas tramite gara e delle scelte compiute dal territorio in merito alla gestione della mobilità, si è stabilito di concentrarsi su questi settori. _ Rete gas A seguito dell’emanazione del D.M. 226/2011, dei provvedimenti seguenti e delle delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, si sono concretizzate le intenzioni della normativa comunitaria e nazionale di avviare il processo di affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale esclusivamente tramite gara per macro ambiti predefiniti. Dall’analisi delle disposizioni normative si è riscontrato come il CON.AMI fosse per il suo status un importante soggetto di carattere pubblico che, quantomeno nell’Ambito territoriale di competenza, avrebbe potuto ricoprire il ruolo di Stazione Appaltante della gara. Da qui l’intuizione dell’importanza di riportare all’interno del patrimonio di conoscenza pubblico quelle informazioni che, a seguito delle scelte compiute in precedenza con finalità diverse, nel tempo sono state trasferite esclusivamente in capo al Gestore del servizio gas. A seguito di contatti tecnici e politici con il Comune di Bologna, Stazione Appaltante per il proprio ambito, e con tutti gli altri Comuni dei due ambiti
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Piano triennale di attività 2014-2016
interessati, si è approdati ad una Convenzione che ha unito i due ambiti per svolgere quindi una gara unica per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas. La Stazione Appaltante è il Comune di Bologna, mentre il CON.AMI ricopre il ruolo di Struttura Tecnica di Supporto per la preparazione della gara ed è già stato individuato come Controparte Contrattuale del nuovo Gestore del servizio per i prossimi 12 anni. L’operazione ha diverse finalità importanti: governare consapevolmente l’affidamento di uno dei servizi pubblici a rete principali, ottimizzare il risultato tecnico ed economico a favore del territorio, essere una controparte seria e competente verso il nuovo Gestore scelto tramite gara. Per conseguire tutto ciò, sfruttando le risorse economiche che il meccanismo normativo ha messo in atto, è stato necessario, ma anche fortemente strategico, ampliare la struttura tecnica del CON.AMI attraverso la costituzione di un vero e proprio “Ufficio gas”, all’interno del quale coltivare competenze di qualità specializzate in materia. Questa inversione di tendenza rispetto alla snella struttura precedente si è resa necessaria per ottemperare ai compiti assunti ed è indice dell’importanza di avere in ambito consortile il patrimonio della conoscenza in questo settore. Si sottolinea come, sia per il periodo di indizione della gara che per i dodici anni di gestione del contratto con il Gestore subentrante, la normativa preveda rimborsi a carico del Gestore medesimo per i ruoli svolti dal CON.AMI tali che, secondo le stime stilate nella fase di analisi del percorso, non saranno necessari esborsi economici a carico del consorzio. Società AREA BLU S.p.A. La società è una struttura organizzativa degli enti locali soci mediante la quale essi provvedono in forma unitaria ed integrata agli interventi di loro competenza relativi all’organizzazione, gestione e realizzazione di sistemi per il controllo del traffico, della mobilità, della sicurezza, della sosta e della qualità urbana. La compagine sociale è attualmente composta dal 70% del Comune di Imola, dall’8% del CON.AMI, dal Nuovo Circondario Imolese, dalle Province di Bologna e Forlì-Cesena, e dai Comuni di Castel S.Pietro Terme e Dozza. I dati economici della società evidenziano che i ricavi e risultati di esercizio sono in aumento rispetto allo scorso anno e in linea con il Budget: si mantiene e consolida quindi il buon andamento della società.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Nel triennio 2014-2016 si prevede la conferma di tutte le attività attualmente svolte dalla società che si possono dettagliare come segue: Comune di Imola: Interventi sui parcheggi – nel corso del 2014, a seguito della puntuale ricognizione sullo stato di realizzazione del piano della sosta svolta nel 2013, verrà predisposto, in contemporanea con la redazione della bozza di nuovo Piano della Mobilità Urbana, l’aggiornamento del Piano Sosta per verificare l’eventuale necessità di ulteriori investimenti nel prossimo triennio. Gestione dell’Ufficio Mobilità - il Comune di Imola ha affidato ad Area Blu il settore mobilità. I compiti prioritari per i prossimi anni sono i seguenti: analisi dello stato di attuazione dal Piano del Traffico approvato nell’anno 2000; analisi della situazione dell’incidentalità stradale; analisi della rete della mobilità ciclo-pedonale. L’analisi di questi aspetti ha l’obiettivo di arrivare entro il 2014 alla presentazione all’Amministrazione Comunale di Imola della bozza del Nuovo Piano della Mobilità Urbana. Analisi e studio, nel 2014, per giungere all’affidamento ad Area Blu della gestione delle pratiche di occupazione di suolo pubblico. Nel corso del 2014 Area Blu acquisirà un software di gestione del Catasto Strade e della Segnaletica e realizzazione della relativa banca dati (conforme al DM 01-06-2001) mediante un rilievo ad alto rendimento, al fine di elevare gli standard di funzionalità dei servizi e di garantire una sempre maggiore efficacia e precisione nella gestione del sistema stradale in un’ottica di prevenzione e sicurezza, nonché di efficienza nell’organizzazione del lavoro interno. Potenziamento del sistema di mobilità ciclabile pubblica nella città di Imola. Si prevede la realizzazione di n. 12 postazioni del nuovo sistema regionale di bike sharing che integrano l’attuale sistema operante ad Imola “Imola in bici” composto da n. 15 postazioni e 128 biciclette presenti nei parcheggi scambiatori a ridosso del centro storico e utilizzate prevalentemente per spostamenti di lunga durata oltre che per brevi percorsi. Il nuovo sistema consente di collegare i quartieri più distanti della città (Pedagna, Zolino, Campanella) ai luoghi di elevato interesse cittadino (Ospedale nuovo, Polo Scolastico, Parco Acque Minerali, Stazione ferroviaria., autostazione, centro città) con un sistema in grado di integrare il trasporto urbano, essendo previsto che le postazioni siano realizzate in prossimità delle fermate dell’autobus, ed altresì idoneo ad essere utilizzato in tutta la Regione.
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Il progetto prevede la realizzazione di n. 12 nuove postazioni, di n. 121
ciclo posteggi di cui n. 62 per bici normali e n. 59 per bici a pedalata assistita. Vi stazionano, disponibili per gli utenti, n. 26 bici normali e n. 32 bici a pedalata assistita. Provincia di Bologna: Si prevede, nel corso del triennio, la realizzazione di ulteriori investimenti per € 355.500,00 per lo sviluppo e il potenziamento del sistema di controllo. 7. PARTECIPAZIONI Società BRYO S.p.A. Bryo S.p.a. è partecipata da CON.AMI; CTI Soc. Coop; Cefla S.C. e Sacmi S.C. che detengono ciascuno il 25% del capitale sociale. I soci sono realtà aziendali ed economiche importanti a livello nazionale ed internazionale ed importantissime a livello locale. Nel corso dell’esercizio sociale 2013, Bryo ha consolidato il suo ‘core business’ proseguendo gli investimenti nel settore fotovoltaico realizzando due ulteriori impianti fotovoltaici per un totale installato di kWp 5973,37 permettendole di suggellare la già rilevante posizione nel mercato locale. L’attenzione e la cura di Bryo al settore fotovoltaico ed alle sue evoluzioni sono costanti e continue nel rispetto delle tematiche ambientali ed in tema di riduzione delle emissioni e divulgazione delle green energies. La società, sempre nel settore energia fotovoltaica, ha curato anche il settore end-user, realizzando impianti con contratto di fornitura agli utenti finali e riservandosi la manutenzione sugli stessi. Le realizzazioni si sono concretizzate a partire dal 2010, in un totale di 571,10 kWp. Addizionando i kWp di proprietà e quelli realizzati per gli i cliente cosiddetti end user, Bryo ha contribuito ad installare energia verde per 6.544,46 kWp determinando un cospicuo risparmio di idrocarburi fossili. Nel corso dell’esercizio sociale 2012, tramite la controllata al 90% Agribryo SRL Consortile Agricola, Bryo ha realizzato, unitamente al socio di minoranza Agrisfera Soc. Coop. P.A., un impianto a biogas da biomasse agricole di potenza pari a 999 kWp. L’investimento si è concretizzato nella realizzazione di un impianto produttivo, avente un’aspettativa di vita minima di quindici anni e di produzione attesa e stimata in 7.440.000,00 kWh annui. Nel corso del 2013 la produzione di energia elettrica da biomassa è andata a regime in
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produzione standard e continua, contribuendo a sua volta all’incremento delle energie rinnovabili ed al lascito di un’impronta ambientale positiva. Nell’esercizio sociale 2013, Bryo facendo seguito alle modifiche apportate allo statuto nel precedente anno che hanno visto l’istituzione di un ramo di attività nel settore E.S.Co. (Energy Service Company o società di fornitura di servizi energetici), ha conseguito la relativa certificazione volontaria conformemente al dettato normativo UNI CEI 11352. Si tratta di un prestigioso riconoscimento di qualità di servizio ed attività che, finora, pochissime imprese hanno conseguito in Italia. Questo permetterà a Bryo di operare e presentarsi sul mercato con un’attestazione di altissimo standard. In un’ottica di gestione integrata, Bryo sta accrescendo il suo percorso di certificazioni volontarie mediante l’acquisizione dell’attestato di qualità UNI CEI 9001 (Sistemi di gestione per la qualità). A seguito di un’attenta analisi previsionale e delle prospettive finanziarie di Bryo, si proiettano investimenti in proprio nel settore specifico E.S.Co. per un potenziale importo di 5.000.000,00 di euro annui nei prossimi tre anni. Nel periodo 2013-2016 Bryo perseguirà il suo oggetto sociale e rafforzerà il suo impegno ambientale attraverso l’individuazione di tre macro aree di intervento. La prima area di investimenti è stata individuata nel dare continuità agli interventi nel settore delle energie alternative, focalizzando l’attenzione su impianti di taglia più ridotta e con interventi mirati, dopo un’attenta analisi dei costi benefici, alla politica energetica nazionale ed al ciclo integrato natura ed energie rinnovabili. Il secondo ambito interesserà il settore dell’efficientamento energetico con le sue relative macro aree di intervento; contratti di servizio per l’acquisizione, e vendita dei titoli di efficienza energetica, la cura della fase operativa del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) del Circondario Imolese oltre ai tre Comuni dell’area toscana che vi hanno aderito, attraverso la relativa pianificazione, redazione, attuazione e monitoraggio ambientale. I fronti di azione ove si esplicherà l’attività saranno pertanto l’approvvigionamento di fonti energetiche a basso impatto ambientale e la riduzione del consumo energivoro degli edifici. Gli ambiti di operatività saranno sia il settore pubblico che quello privato con una particolare attenzione alla piccola e media industria. Offrire prestazioni qualificate anche attraverso contratti a contenuto innovativo nelle varie attività permetterà a Bryo di contribuire anche al raggiungimento degli
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Piano triennale di attività 2014-2016
obiettivi ambientali locali in un’ottica sinergica di collaborazione privatopubblico e con una particolare attenzione al cittadino. Una cura particolare sarà riservata alla gestione ambientale, all’impronta ecologica, all’evoluzione normativa, alle nuove tecnologie verdi, alla promozione ed allo sviluppo di un’educazione rispettosa del delicato equilibrio biologico e della qualità della vita. Un monitoraggio ed un’attenzione costante alle linee guida, alla responsabilità sociale d’impresa saranno, al perseguimento della propria mission in costante evoluzione sintonica con le pulsioni di coscienza ambientale, di contesto ecologico e di mercato continueranno a fare di Bryo il veicolo societario per la contribuzione all’arricchimento ambientale ed al rispetto del territorio circostante. A tal proposito, nel corso del 2013, Bryo ha completato l’intervento di efficientamento energetico presso Casa Guglielmi, Onlus che ha in gestione l’immobile di proprietà del Comune di Imola, contribuendo all’abbattimento dell’inquinamento attraverso la sostituzione di bruciatori inquinanti con altri a gas metano e conseguente abbassamento dei consumi energetici e termici del complesso di riabilitazione. Nel prossimo anno 2014 Bryo seguirà la rete di teleriscaldamento con relativa distribuzione nel territorio del Comune di Imola. In tale contesto si andrà al conseguimento di un’ulteriore certificazione volontaria quale la UNI CEI 14001 (Sistemi di Gestione Ambientale). Il terzo ambito prevede la prosecuzione delle attività in progetti speciali con investimenti destinati a dare un ritorno nel medio e lungo periodo quali ad esempio la produzione di energia elettrica da Kyte Gen (aquiloni in alta quota), mini idrico, geotermia, ecc.. Nel prossimo intervallo di tempo 2014-2016 è intenzione di Bryo consolidare ed espandere la propria presenza sul mercato delle green energy e del risparmio energetico estensivamente inteso. La responsabilità sociale d’impresa di cui Bryo si fa carico è incentrata sulla tutela ambientale, sulla prevenzione e riduzione dell’inquinamento e sull’abbattimento del consumo delle energie di derivazione fossile, sulla diffusione di un’accresciuta coscienza ecologica finalizzata all’acquisizione di una cultura ambientale generalizzata e patrimonio prezioso di tutti. L’attenzione all’ambiente e le attività di Bryo sono un caleidoscopio di energie rinnovabili ad alto contenuto tecnologico.
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Piano triennale di attività 2014-2016
ACANTHO S.p.A. La società, partecipata fin dalla sua fondazione dal CON.AMI, oggi rappresenta una realtà produttiva importante del territorio imolese. Sono infatti 130 i dipendenti e di questi oltre 100 con sede in Imola. Una rete in fibra di proprietà di oltre 3.000 km ed un data center di alta qualità tecnica, ubicato anche esso a Imola. I risultati economici hanno portato alla realizzazione negli ultimi due anni di un utile netto significativo che ha consentito la distribuzione di dividendi ai Soci. Anche per l’anno in corso è previsto un risultato ampiamente positivo con l’incremento dell’utile netto e quindi del dividendo distribuibile. Il quadro di riferimento per il futuro del settore delle TLC, consente di individuare per la società Acantho una serie di rischi e opportunità che così si sintetizzano. Rischi per Acantho: i grandi player TLC stanno avviando il mercato della fibra ottica, una corsa alla rapida espansione; mercato in rapida copertura e con offerte altamente competitive; perdita del vantaggio/valore aggiunto offerta in fibra; data center regionale PA prevedibile e azione trasversale Lepida; grandi player cloud internazionali e nazionali confermano una offerta matura e business model differenti; offerta integrata banda larga mobile e fissa con il driver del mobile internet (voce commodity). Opportunità per Acantho: incremento dell’ecosistema banda ultra larga, maggiore sensibilità e necessità delle aziende; crescita del mercato e della domanda, nonostante la crisi; le società IT vogliono veicolare i servizi in modalità cloud, modello di partnership; soluzioni integrate wireless per il nuovo mercato 4G; MVNO come complemento di offerta banda ultra larga; espansione mercato corporate; mercato smart cities e digitalizzazione PA promosso dalla agenzia digitale italiana; IoT (Internet of Things) come servizio a valore aggiunto al network con i partner dei device;
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Piano triennale di attività 2014-2016
mercato FO business ER 2012-2014: crescita del 12% pari a € 3,1 milioni
new; mercato data center Emilia Romagna new 2012-2014: € 3,6 milioni. La società con queste premesse si è data per i prossimi anni un percorso industriale che prevede un ulteriore sviluppo delle attività ed il raggiungimento di importanti risultati economici: Per i Servizi: Alleanza Industriale con società ICT, passare dalla Rete ai Servizi VAS, sviluppare dei servizi VOIP. Per le Infrastrutture: Sviluppo NGN (BO/MO/PD), espansione della rete wireless, evoluzione rete secondo il nuovo protocollo IPv6. Per l’Organizzazione: Rinnovo tecnologico – DR HERA, incremento della componente IT, qualificazione e coinvolgimento delle risorse umane. Per il Territorio: sviluppare l’attività verso il nord-est (nuove aree di insediamento HERA), sviluppo sui territori dell’Emilia ovest. Per i Clienti: Presidio mercato PA, sviluppo mercato TOP, sviluppo offerta IT. Il piano industriale 2013-2017 di Acantho recepisce la necessità, ormai impellente, di un progressivo e strutturale rinnovo tecnologico delle infrastrutture e degli apparati, coerentemente con le esigenze di sviluppo ed innovazione del business e la salvaguardia dei servizi esistenti, nonché la loro evoluzione con i trend di mercato. In termini economici lo sviluppo è sintetizzato nei dati seguenti: il fatturato previsto nel triennio 2014/2016 avrà il seguente andamento (espresso in migliaia di Euro) 49.979 – 53.647 - 58.503 e gli utili previsti passeranno rispettivamente da 2.260 a 3.029 e 3.777 (espresso in migliaia di Euro). Società PIÙSICUREZZA S.r.l. PiùSicurezza S.r.l. è la società costituita con l’obiettivo primario di realizzare a Imola un Campo Prove per l’addestramento al lavoro sicuro: una struttura appositamente ideata con gli scenari, le macchine e le attrezzature necessari a simulare le principali attività lavorative dei vari settori produttivi. L’obiettivo è passare da una fase in cui le aziende si sono focalizzate sulla formazione in aula ad una nuova stagione dedicata all’addestramento accentuando l’aspetto esperienziale; l’Accordo Stato-Regioni di Febbraio 2012 sull’addestramento all’uso delle attrezzature di lavoro ha di fatto confermato questa visione.
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Piano triennale di attività 2014-2016
Il progetto ha preso corpo quando CON.AMI, Legacoop Imola attraverso Asscooper e successivamente Unindustria Bologna attraverso Fondazione Aldini Valeriani hanno costituito la società ognuno con un terzo delle quote sociali. Il primo passo concreto di funzionamento della Società e della sua considerazione è stato il raggiungimento di un accordo triennale con HERA S.p.A. che permette di far confluire sul Campo Prove una buona parte della attività di formazione e addestramento del Gruppo. Nel 2012 è stato aperto il Campo Prove e oggi dopo quasi due anni di attività sono già stati erogati corsi di addestramento di otto diverse tipologie: carrelli elevatori, macchine movimento terra, luoghi confinati, antincendio, piattaforma di lavoro elevabili, posa della segnaletica stradale, trattori agricoli, gru su autocarro. Solo nel 2013 sono state addestrate circa 1.500 persone di aziende del territorio provinciale e regionale. Nella primavera 2014 saranno attivati anche i corsi di addestramento all’uso dei DPI anticaduta, all’uso delle gru a torre e delle gru mobili ed i corsi di guida sicura di veicoli commerciali leggeri. La società PiùSicurezza insieme ai propri partner e soci eroga direttamente corsi di formazione ed addestramento e mette inoltre il Campo Prove a disposizione di altri soggetti che vogliono realizzare corsi di addestramento dei lavoratori a lavorare in sicurezza. 8. PIANO DEGLI INVESTIMENTI DEL TRIENNIO 2014 – 2015 - 2016 L’ammontare complessivo del Piano Investimenti viene stimato considerando il trend della ripartizione degli utili degli ultimi anni concordato dai Soci, al fine di non perdere la compatibilità con le risorse generate annualmente ed in maniera tale da preservare la capacità di investimento del CON.AMI anche nel medio/lungo periodo. Le linee di finanziamento a sostegno delle politiche consortili illustrate precedentemente di competenza del CON.AMI sono riassunte nella tabella seguente. Il Piano degli Investimenti è completato da alcune voci di carattere generale come gli “Interventi di manutenzione sul patrimonio CON.AMI” a supporto complessivo delle attività più specifiche. Il Programma Pluriennale prevede interventi per complessivi Euro 21.160.000 di cui Euro 650.000,00 coperti da finanziamenti esterni, per un netto a carico di CON.AMI di Euro 20.510.000,00 come dettagliatamente riportato in tabella.
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Piano triennale di attività 2014-2016
9. TAVOLA DELLE PARTECIPAZIONI DENOMINAZIONE
% DI PARTECIPAZIONE
Società Controllate Società Acquedotto Valle del Lamone S.r.l.
85,00 %
. Formula Imola Spa
85,00 %
Osservanza Srl in liquidazione
80,00 %
Società Collegate SIS.TER. S.r.l.
30,00 %
Imolascalo S.p.A. in liquidazione
29,63 %
S.F.E.R.A. S.r.l.
46,10 %
Bryo S.p.A.
25,00 %
Piùsicurezza Srl
33,33 % Altre Partecipazioni
Area Blu S.p.A.
8,00 %
Hera S.p.A.
7,40 %
Sead S.p.A.
8,57%
Acantho S.p.A.
19,36 %
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Piano triennale di attività 2014-2016
AGGLOMERATI INTERESSATI
SETTORE IDRICO
TUTTI I COMUNI SOCI
CI-4
600.000
3.000.000
INTERVENTI VARI DA CONCORDARE CON ATO BOLOGNA, AL MOMENTO DEL LORO PASSAGGIO DA ATO FIRENZE, RIGUARDANTI IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO OLTRE CONVENZIONE FIRENZUOLA
SOMMA DISPONIBILE DA CONVENZIONARE CON AGENZIA REGIONALE ATERSIR PER INTERVENTI VARI NEL SETTORE IDRICO INTEGRATO
REALIZZAZIONE DI UN NUOVO BACINO DI STOCCAGGIO DI ACQUA GREZZA IN LOCALITA' RINEGGIO
SISTEMAZIONE NUOVO BACINO STOCCAGGIO ACQUA GREZZA
VARI
R-2
VARI
VARI
IMOLA
IMOLA
AM-2
AM-3
DISCARICA TREMONTI
DEPURATORE SANTERNO
DISCARICA TREMONTI
IMOLA
VARI
IMOLA
IMOLA
IMOLA
CONSORZIO
CONSORZIO
V-2
V-3
V-4
V-5
V-6
V-7
V-8
500.000 500.000
PROGETTO AMPLIAMENTO DISCARICA INTERPROVINCIALE E VIABILITà DI SUPPORTO
1.200.000
1.400.000
800.000
INTERVENTI DI MANUTENZIONE SUL PATRIMONIO CON.AMI
INTERVENTI IMMOBILIARI PROPEDEUTICI ALLO SVILUPPO DELL'ATTIVITA' COMMERCIALE DELLE FARMACIE
INTERVENTO RISTRUTTURAZIONE IMMOBILE EX BECCHERUCCI AL FINE DI ADIBIRLO A SEDE INNOVAMI E/O LOCAZIONE
TUTTI I COMUNI
21.160.000
9.610.000
200.000
ACCORDO DI PROGRAMMA CON.AMI 3.650.000 HERA SPA 350.000
l'importo iniziale delle delibere è di 15.209.320 euro, si indica il residuo considerando che entro la fine del 2013 verranno fatturati altri lavori
CONVENZIONE COMUNE FIRENZUOLA PER IMPIANTO DEPURAZIONE CORNACCHIAIA
INTERVENTI FINANZIATI DA PROGRAMMI REGIONALI O DA COMUNI
650.000
350.000
350.000
0
0
300.000
300.000
QUOTA FINANZIATA
20.510.000
9.260.000
200.000
210.000
1.200.000
800.000
1.400.000
1.200.000
3.650.000
600.000
2.000.000
500.000
500.000
1.000.000
2.300.000
600.000
1.700.000
1.050.000
550.000
500.000
5.900.000
3.000.000
300.000
2.250.000
350.000
CO-FINANZIAMENTO CON.AMI
N.B. La realizzazione delle opere sopra elencate è subordinata esclusivamente alla concessione dei finanziamenti previsti da parte degli Enti preposti.
TOTALE GENERALE
PROCESSO COORDINATO DI COMUNICAZIONE
210.000
1.200.000
4.000.000
ACCORDO DI PROGRAMMA CON COMUNE DI IMOLA PER AREA STELLATO
INVESTIMENTI SULL'ASSET AUTODROMO
600.000
PROGETTO INNOVAMI - INNOVAZIONE PER IL MANAGEMENT DELL'IMPRESA; PROMOZIONE ATTIVITA' DI RICERCA IN CAMPO ENERGETICO
2.000.000
1.000.000
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE SERBATOI DI ACCUMUOLO PERCOLATO
2.300.000
600.000
1.700.000
1.050.000
550.000
500.000
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE CONDOTTA PERCOLATO TRATTO DI MONTE
REALIZZAZIONE CAVIDOTTI
PIANO DI INFRASTRUTTURAZIONE RETI (IMPORTO PREVISTO CON DELIBERE 62/2002 E 10/2004 E 9/2006 E 3/2009 E 7/2011)
STRUMENTI INNOVATIVI PER LA GESTIONE DELLE TUTTI I COMUNI E LE SOCIETA' DEL GRUPPO ATTIVITA' SVOLTE DALLA AZIENDE DEL GRUPPO CON.AMI (SISTEMA CARTOGRAFICO - CONTROLLO GESTIONE)
AUTODROMO ENZO E DINO FERRARI
EX - BECCHERUCCI
IMOLA
VARI
IMOLA
INNOVAZIONE
TOTALE ALTRI INTERVENTI
IMOLA
V-1
ALTRI INTERVENTI VARI
TOTALE INTERVENTI AMBIENTE
IMOLA
AM-1
INTERVENTI AMBIENTE
TOTALE ALTRI INTERVENTI RETI
VARI
R-1
ALTRI INTERVENTI RETI
TOTALE INTERVENTI ACQUEDOTTISTICA INDUSTRIALE
COMUNITA' MONTANA VALLE AMPLIAMENTO BACINI DI RINEGGIO DEL SANTERNO
AI-2
MORDANO
MORDANO
AI-1
6.200.000
2.250.000
350.000
IMPORTO TOTALE
INTERVENTI VARI DA CONCORDARE CON ATO RAVENNA RIGUARDANTI IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO COMPRESI INTERVENTI AGGIUNTIVI DECISI 2010 PER 1,35 MILIONI EURO OLTRE A NUOVA CONVENZIONE ATERSIR INCREMENTO 100.000
INVESTIMENTI SU IMPIANTI ACQUISITI CON FUSIONE PER INCORPORAZIONE DEL CAVL
DESCRIZIONE SINTETICA INTERVENTO
RISERVE STRATEGICHE ACQUA E INTERVENTI ACQUEDOTTISTICA INDUSTRIALE
TOTALE INTERVENTI CICLO IDRICO
FIRENZUOLA - PALAZZUOLO SUL SENIO MARRADI
COMUNI TOSCANI
CI-2
CI-3
BAGNARA - BRISIGHELLA - CASOLA VALSENIO - CASTEL BOLOGNESE TERRITORIO ATO CONSELICE - FAENZA - MASSALOMBARDA 7 RA RIOLO TERME - S. AGATA SUL SANTERNO SOLAROLO
COMUNI DELLA VALLATA DEL LAMONE
MARRADI
CI-1
INTERVENTI CICLO IDRICO
COMUNE
3.490.000
975.000
275.000
400.000
300.000
230.000
210.000
20.000
0
150.000
150.000
2.135.000
50.000
1.820.000
265.000
QUOTA CON.AMI FINORA
6.690.000
3.495.000
100.000
70.000
400.000
525.000
800.000
400.000
1.000.000
200.000
580.000
130.000
50.000
400.000
700.000
200.000
500.000
100.000
100.000
1.815.000
1.000.000
300.000
430.000
85.000
PIANO PLURIENNALE 2014
6.010.000
2.520.000
50.000
70.000
400.000
200.000
400.000
1.200.000
200.000
1.190.000
160.000
450.000
580.000
700.000
200.000
500.000
450.000
200.000
250.000
1.150.000
1.000.000
150.000
PIANO PLURIENNALE 2015
4.970.000
2.620.000
50.000
70.000
400.000
400.000
1.500.000
200.000
0
900.000
200.000
700.000
350.000
350.000
1.100.000
1.000.000
100.000
PIANO PLURIENNALE 2016
1 di 1
10.TABELLA PIANO INVESTIMENTI TRIENNIO 2014-2015-2016
11. DATI ECONOMICI
CON.AMI PIANO PLURIENNALE 2014/2016 STATO PATRIMONIALE (importi in migliaia di euro)
PROIEZIONE PROIEZIONE PROIEZIONE al 31.12.2014 al 31.12.2015 al 31.12.2016
Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni Crediti commerciali (+) Crediti per imposte anticipate Crediti per imposte IRES-IRAP Altre attività (+) Debiti commerciali (-) Debiti conferiti da Comuni Deb. v/ Hera x invest. aziende affittate (-) Altre passività (-) Fondo imposte differite Fondi per rischi ed oneri Totale capitale d'esercizio netto Capitale investito dedotte le passività Fondo TFR (-) Capitale investito netto
14.258 259.245 124.504 398.007 0 6.191 505 0 10.339 (1.231) (987) (69.864) (3.446) (5.124) (560) (64.177) 333.830
13.878 263.486 124.504 401.868
13.508 267.466 124.504 405.478
6.144 536 0 10.339 (1.184) (901) (76.028) (3.205) (5.042) (660) (70.001) 331.867
6.094 567 0 10.339 (1.134) (880) (83.122) (3.033) (4.960) (760) (76.889) 328.589
(127)
(154)
(184)
333.703
331.713
328.405
276.904 29.105 8.181 314.190
276.904 29.786 8.268 314.958
276.904 30.554 8.231 315.689
19.491 22 19.513
16.739 16 16.755
12.706 10 12.716
333.703
331.713
328.405
Finanziato da: Capitale consortile Riserve Utile del periodo Tot. patrimonio netto Debiti finanziari a breve termine Mutui a medio-lungo termine Tot. Indebitam.finanziario netto Totale fonti di finanziamento
CON.AMI PIANO PLURIENNALE 2014/2016 CONTO ECONOMICO (importi in migliaia di euro)
Canone serv. Idrico Ricavi per vendita acqua ex Savl Canone serv. Gas Canone serv. EE Canone serv. I.A. Canone canalizzazioni Canone I.P. Hera Canone Autodromo Ricavi da convenzione v/ Area Blu Ricavi per affitti attivi farmacie Ricavi biogas Ricavi per affitti azienda SAVL Ricavi per fitti attivi percepiti da Hera Ricavi per altri fitti attivi Ricavi da canoni e convenzioni per affitto dei rami aziendali Canone monitoraggio cavidotti Diritti d'uso canalizzazioni Acquisto acqua SAVL S.r.l. Amm.ti economico-tecnici Minusvalenze da dismissioni sett. Idrico Risultato affitti dei rami aziendali Dividendi Hera Spa Dividendo Soc. partecipate (Sead, SFERA, Acantho) Ricavi per gara gas Spese personale dipendente Oneri tributari vari (incluso IMU 200 e COSAP 90) Spese generali Spese centro Innovami Sponsorizzazioni Proventi (oneri) finanziari Erogazioni e liberalità Fondi buoni utenze per utenti indigenti Comunicazioni, Pubblicazioni e Stampe Acc.to fondo spese future Saldo netto altre partite minori Utile gestione ordinaria Plus. da vend. terreni e part. Conferimento diritti in Acantho (3.500.000 euro/19 anni) Svalutazione partecipazioni Utilizzo fondo rischi per adeguamento fondo Acc.to al fondo imposte differite attive Acc.to al fondo imposte differite passive Utilizzo fondo imposte differite passive Utilizzo fondo imposte differite attive Utile ante imposte Irap corrente 3,90% Ires corrente 27,5% Risultato netto
PROIEZIONE PROIEZIONE PROIEZIONE al 31.12.2014 al 31.12.2015 al 31.12.2016 3.200 3.200 3.200 609 610 611 450 450 450 2.347 2.382 2.418 2.265 2.298 2.331 461 463 466 220 223 227 115 120 125 60 60 60 350 350 350 70 70 70 157 157 157 93 95 96 201 203 205 10.598 10.681 10.766 (105) (107) (109) (331) (341) (351) (714) (714) (714) (7.592) (7.763) (7.904) (300) (300) (300) 1.556 1.456 1.388 9.462 9.462 9.462 75 75 75 60 130 130 (475) (485) (495) (325) (325) (330) (1.120) (1.142) (1.165) (200) (200) (200) (120) (120) (120) (652) (540) (472) (50) (50) (50) (94) (94) (94) (100) (50) (50) (100) (100) (100) (10) (8) (10) 7.907 8.009 7.969 0 0 0 184 184 184 0 0 0 0 0 0 32 31 31 (132) (131) (131) 212 213 213 0 0 0 8.203 8.306 8.266 (22) (28) (26) 0 (10) (9) 8.181 8.268 8.231
Conselice
Bologna Castel Guelfo Castel San Pietro Terme Solarolo
Ravenna
S. Agata sul Santerno
Bagnara di Romagna
Casalfiumanese Borgo Tossignano
Castel del Rio
Firenze
In copertina: Data center Acantho (particolare) - Imola (Bo) - ph. Fabio Frignani
CON.AMI Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale Via Mentana 10, Imola (Bo) Tel. 0542.364000 - Fax 0542.34028 www.con.ami.it