NUMERO_DUE
il magazine dei protagonisti dello sport business
MODELLI DA SEGUIRE
Come si diventa grandi Si può guardare al futuro puntando sui giovani. Lo dimostrano quei club impegnati a coltivare piccoli talenti; altri a recuperare il tessuto sociale; nel caso dell’Inter si va oltre con il progetto InterCampus, di recente raccontato in un film di Salvatores
LE ISTITUZIONI
Lega Basket Lega Volley
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EVENTI&MEDIA Lega Calcio
I CLUB Olimpia basket Foligno Calcio
GLI SPONSOR Msc Crociere
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il magazine dei protagonisti dello sport business
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INDICE
:: PUNTI DI VISTA Sport business in crisi? Le soluzioni per uscirne ci sono
OLIMPIA ARMANI MILANO
Pronti a cambiare il mondo del basket
:: FUORI LINEA La rubrica di commenti dal network sui fatti dello sport business
:: I CLUB Olimpia Armani Milano. Pronti a cambiare il mondo del Basket Foligno calcio, la nostra community vincente “Siamo orgogliosi del nostro team e del successo organizzativo” Sirio Volley
:: LE AZIENDE LEGA BASKET Al servizio dei club
I nostri software al servizio dello sport
:: LE ISTITUZIONI
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La Legabasket al servizio dei club Lega volley: comunicare lo sport
:: GLI SPONSOR MSC CROCIERE: “Il nostro approccio allo sport business”
:: MANAGEMENT Benchmarketing – Dieci idee creative dal pianeta sport business
:: EVENTI&MEDIA
LEGA VOLLEY
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Intercampus, la Responsabilità Sociale dei Campioni d’Italia
Comunicare lo sport
“Convegno Sportnetwork”. Lo sport come leva per uscire dalla crisi La Lega Calcio riparte dal web: ecco il nostro nuovo sito AtleticomTv.com, nasce la web tv sport oriented
MSC CROCIERE Il nostro approccio allo sport business
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Sportlive.it, un portale per le varie community dei giovani sportivi
:: COMUNICATI Eventi, Aziende, Sponsor, Ricerche, Club, Sportivi e Spettatori
:: FACCIAMO I NOMI
:: punti di vista
sport business: quale governance per i club (e per i presidenti)? Ancora una volta il calcio italiano resta fermo per una lotta di potere trasmettendo un’immagine per niente positiva a livello internazionale. La Lega calcio è incapace da mesi di darsi un governo perché fortemente spaccata al suo interno; tra marzo ed aprile si sono susseguiti varie assemblee di Lega che non hanno portato alla nomina del nuovo presidente e, di conseguenza, nemmeno a decisioni riguardanti le scottanti questioni sui diritti televisivi e sul futuro della serie B. Una cosa è certa: il calcio italiano non può essere gestito senza la Lega in Federcalcio. L’ impasse degli ultimi mesi è dovuto al fatto che tutti vogliono essere in prima fila a gestire la Lega dei diritti televisivi e così si finisce per litigare per tutto. A volte è proprio a causa degli stessi presidenti dei club che tutta “la macchina” si blocca. In realtà sarebbero proprio loro ad avere i maggiori interessi nel trasmettere SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_03
l’ immagine di un governo forte, di una Lega unita, per tornare a contare in Federazione ma soprattutto per dedicare maggiore attenzione alla cura del prodotto calcio rimettendo al centro della propria missione il riportare gli appassionati e le famiglie allo stadio. Ed è proprio la “questione stadi” a tornare protagonista: gli stadi italiani, tra i quali si annoverano ben 126 strutture utilizzate dal calcio professionistico, di cui 69 hanno una capienza inferiore ai 10.000 posti, sono molto datati (l’età media è di 67 anni), poco confortevoli e non pienamente rispondenti agli standard di sicurezza. Inoltre l’esperienza europea ci insegna che solo chi ha un impianto di proprietà può essere competitivo. La stessa realtà si presenta anche per i palazzetti del basket e del volley. In questo numero continuiamo a dare spazio ad alcuni significativi esempi di gestione innovativa dei club. In
particolare presentiamo importanti progetti che investono, a vario titolo, sui giovani, sulla loro crescita e sui valori sociali legati al territorio: Davide Ghione, dell’Olimpia Armani Jeans Milano ci parla del progetto “Armani Junior Program”che punta ad avvicinare i bambini al mondo del basket; Federico Cherubini, direttore generale della Società Foligno Calcio, ci spiega il loro obiettivo di configurarsi sempre più come punto di riferimento essenziale del tessuto sociale; Nicoletta Flutti ci presenta l’importante progetto di Inter Campus, il programma di intervento sociale svolto in 19 paesi diversi. Inoltre osserviamo come anche le organizzazioni professionistiche debbano riorganizzarsi in questo periodo di crisi per essere più vicini al proprio pubblico: ce lo raccontano il neo-eletto presidente di Lega Basket Valentino Renzi e il riconfermato Ad. di Lega Volley Massimo Righi.
fuori linea la rubrica di commenti dal network sui fatti dello sport business
Quale “break event point” per i club di calcio? di Antonio Sanges 15 Gennaio 2009 La gestione aziendale dei club di calcio , deve essere finalizzata a determinare un giusto equilibrio economico finanziario, attivando un corretto “break event point” (B.E.P.), tra costi totali e ricavi totali. Dalla determinazione del “B.E.P”. il club , potrà valutare : la capacità di copertura dei costi fissi , la regolamentazione del prodotto calcio , e la validità delle strategie aziendali effettuate dalla “governance”. Per “quantificare” un positivo B.E.P. , si dovrebbe applicare a breve la politica del “salary cup”, con relativo “monitoraggio” dei ricavi da diritti tv , ricavi da marketing e merchandising. Sulla tematica delle “governance” dei club di calcio, bisogna segnalare un’interessante intervento di Palazzi (Presidente di Stageup), che propone “tre modelli aziendali” di controllo delle società di calcio. La “ricetta vincente” dovrebbe essere la seguente : partecipazione diretta nella vita societaria del club, costituzione di una società finanziaria specializzata che detenga la maggioranza azionaria della società , capitale sociale amministrato da una SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE _04
società fiduciaria. Ma quali sono i valori dei “capitali sociali” dei club che partecipano al campionato di calcio di massima serie edizione 2008/09? Da un’inchiesta effettuata dal Guerin Sportivo, tali “valori” risultano essere i seguenti: Atalanta (5.156.250 mle), Bologna (6.000.000), Cagliari (7.031.919), Catania (120.360 euro), Chievo (4.250.000), Fiorentina (24.960.000), Napoli (501.000euro) Palermo (25.000.000), Reggina (2.100.000), Roma (19.878.494), Sampdoria (950.000 euro), Siena (7.500.000), Genoa (6.471.654), Inter (93.769.316), Juventus (20.155.333), Lazio (40.643.346), Lecce (5.420.000), Milan (520.000 euro), Torino ( 883.400 euro), Udinese (5.2000.000). Considerato che l’azienda calcio è un’azienda “atipica”, altro modello sociale di riferimento potrebbe essere quello del “moodball”. (fonte sporteconomy.it) Secondo una ricerca effettuata dalla BocconiTrovato&Partners, in Italia , bisogna modificare il “sistema calcio”, proponendo un “football” in grado di: motivare valori e sentimenti positivi, verificare sinergie e momenti di aggregazione, proporre promozione di messaggi positivi.
Il modello “moodball”, viene supportato dall’84% dei manager, aziende sponsor,ed esperti in economia, che hanno risposto alle “sollecitazioni” della ricerca de quo. Secondo gli intervistati, la ricetta vincente per verificare un “football diverso” passa attraverso i seguenti “parametri”: trasformazione degli stadi (61%), evitare sterili polemiche sulle partite di calcio (54%) e puntare sui giovani (52%). In caso di una mancata “modifica dell’attuale modello calcio”, per il 72% dei soggetti intervistati, a breve, si potrebbe correre il rischio di assenza di investimenti nell’azienda calcio. Per il 91% del campione degli intervistati , il “sistema calcio” deve essere riorganizzato , con le stesse metodologie operative delle aziende in crisi di prodotti di qualità. Le “osservazioni” contenute nella ricerca targata Bocconi Trovato&Partners, trovano riferimento nel fenomeno del “calcio malato”. E allora , valori positivi di “break event point” e “modello moodball”, per vincere la sfida al calcio business?
Coni, fai attenzione al terzo omone di Ruggiero Palombo Gazzetta dello Sport 14 Marzo 2009 Cinquantaquattro giorni all’ alba, al 6 maggio, d-day delle elezioni Coni. Per Gianni Petrucci sono momenti un po’ così, si passa in un battibaleno dalla soddisfazione per il round sostenuto martedì in Consiglio nazionale contro lo sfidante Franco Chimenti, ai rumors dell’ ultimora, che annuncerebbero grandi novità. logo coni Andiamo con ordine: il primo incontro ravvicinato Petrucci-Chimenti sembra essersi risolto a vantaggio del detentore. Lo dicono osservatori (e in qualche caso elettori) neutrali, non quel numero esagerato di presidenti di federazione che quotidianamente sollecitati dall’ entourage di Petrucci non perdono occasione per assicurargli le loro dichiarazioni di voto. Chimenti continua a tenere duro e a sostenere di essere in vantaggio, ma attualmente proiezioni attendibili (sempre che anche i più insospet-
tabili non siano diventati dei grandissimi bugiardi) dicono il contrario. Su questa situazione relativamente cristallizzata, è piombata la bomba Paolo Barelli. Presidente Federnuoto, vicepresidente dei Mondiali di Roma 2009, dal 2001 senatore del Pdl, Barelli potrebbe diventare il «terzo uomo» della corsa al Coni. L’ indiscrezione ha preso vorticosamente a girare nelle ultime 72 ore, e ieri una provvidenziale Adnkronos ne ha dato conto, mentre il diretto interessato, non del tutto ignaro, era a Dubai per questioni di federazione internazionale. Chi gli vuole bene parla di «richieste» che gli stanno arrivando «con crescente insistenza» da ogni dove. Chi gli vuole meno bene dice che la richiesta (di via libera con annessa benedizione) l’ avrebbe fatta proprio lui, il senatore, direttamente a Berlusconi sabato scorso. Barelli, per ora, è ufficialmente impegnato a gettare acqua sul fuoco: «Non voglio alimentare polemiche, nel mio programma la candidatura alla presidenza del Coni
non c’ è». Far circolare un’ ipotesi e vedere in giro l’ effetto che fa è tuttavia un esercizio piuttosto diffuso. Ad occhio e croce Petrucci e Chimenti non dovrebbero averla presa benissimo. Al Coni già si studia l’ ipotesi di un Barelli vicepresidente vicario (di Petrucci), mentre Chimenti smentisce una suggestiva frase («Allora voto Petrucci») che qualcuno già gli attribuiva. Quanto al conflitto di interessi, a parte il fatto che questo oggi in Italia è davvero l’ ultimo dei problemi, l’ incompatibilità dei ruoli fra senatore e presidente del Coni costringerebbe comunque Barelli alle dimissioni da parlamentare. Beninteso, solo dopo essere eletto.
Calcio, tra Rai e Sky stavolta è pareggio di Aldo Grasso Corriere della Sera 27 Febbraio 2009 La partita Chelsea-Juventus era visibile su Raiuno e su SkySport: stessa regia internazionale (la Rai aveva in più una «dedicata»), stesse emozioni, ottima occasione per un confronto. La Rai schierava Gianni Cerqueti, Salvatore Bagni e, a bordo campo, Enrico Varriale; per Sky c’ erano Fabio Caressa, Luca Marchegiani e, a bordo campo Pierluigi Pardo e Nicola Roggero. Il confronto è possibile per la presenza di Cerqueti, il migliore fra i telecronisti Rai, altrimenti non ci sarebbe partita. Lo stile Sky è più moderno, swingato, creativo; quello Rai più istituzionale, tautologico, ossequioso. Caressa era il più bravo, ma SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_05
da un po’ di tempo è diventato personaggio, si è avvitato su se stesso, più attento alla cura della propria immagine, al parlarsi addosso, che alla partita. Dice frasi del tipo «gli è mancato il cachemire sul piede». Per fortuna al suo fianco ci sono Beppe Bergomi
logo rai sky
(con discrezione lo corregge più volte) e, nell’ occasione, Marchegiani. Che è bravissimo: non solo dimostra straordinaria competenza, senza rifugiarsi nel gergo del 4-4-2, ma è uno dei pochi che sa offrire una lettura testuale
della partita (la interpreta come fosse un film, un romanzo...). Cerqueti è un po’ vittima delle logiche Rai (non sempre il migliore è il numero uno), ma ha capito una lezione fondamentale: il telecronista deve «scaldare» lo spettatore nel racconto e la seconda voce raffreddarlo, nel commento. E infatti il problema è Bagni. Conosce a perfezione il mondo del calcio, ma non sa esprimere la sua conoscenza: urla, interpreta il pensiero dei giocatori, fa battute da bar, non conosce la dinamica fra parola e silenzio, di un fallo di Molinaro dice «è un brutto intervento ma ci può stare». Ci può stare? Sì, col cachemire. Su Varriale e sui commenti Rai da studio meglio stendere un pietoso velo. Nel confronto conterà sempre di più la qualità tecnologica dell’ offerta.
I CLUB
Olimpia Milano. Pronti a cambiare il mondo del Basket Il Direttore marketing e commerciale del team lombardo Olimpia Armani Jeans Milano, Davide Ghione, racconta programmi e iniziative a seguito della nuova gestione Armani. “Vogliamo ricreare l’affettività di vent’anni fa”. Prima di approdare in Armani Jeans, Ghione ha lavorato 10 anni in Adecco, azienda multinazionale francosvizzera, leader mondiale nella gestione delle risorse umane. Numerose sono state le esperienze nella negoziazione e gestione di contratti di sponsorizzazione per eventi e organizzazioni sportive, nazionali e internazionali. Nell’ultimo periodo la squadra ha attraversato un momento di difficoltà. A tal proposito quali sono i vostri progetti? Dopo un periodo di difficoltà dovuto a molti infortuni, la squadra viene da 6 vittorie consecutive e questo non succedeva da quasi 15 anni; questo è un dato storico importante. Comunque i risultati non influenzano gli altri progetti che portiamo avanti ogni giorno con costanza. Attualmente tra i vari progetti, uno ci sta particolarmente a cuore, l’ARMANI JUNIOR PROGRAM che mira ad avvicinare i bambini al mondo del basket. A tal proposito abbiamo siglato accordi di partnership con circa 50 società di basket dilettantistiche di Milano per creare una forte collaborazione con il settore giovanile. Puntiamo a finalità sociali, non di business, aspetto che con le vecchie gestioni era stato trascurato.
giocatori olimpia basket milano
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Quali sono gli altri progetti in cantiere? Svariati sono i progetti su cui stiamo lavorando ma quello appena descritto rappresenta certamente il più importante per noi.
Quali sono stati gli obiettivi di comunicazione per questa stagione, e quali saranno quelli per la prossima? C’è da dire che in questa stagione siamo partiti in ritardo per l’acquisizione della società è avvenuta nel Giugno del 2008; abbiamo dovuto correre per organizzare una squadra composta da 10 giocatori nuovi, un nuovo coach, nominare nuovi manager ed il campionato sarebbe iniziato dopo soli 3 mesi. Stiamo correndo tutt’ora ma prevediamo di portare avanti il progetto a lungo termine. Ci stiamo strutturando e ci allargheremo sicuramente, ma per fare questo ci occorrono le risorse giuste. Puntiamo a fare le cose step by step iniziando da quelle più importanti. Vogliamo creare passione e amore verso la nostra squadra, offrendo uno spettacolo all’altezza delle altre attrazioni di Milano, come lo sono il calcio, la musica ed il teatro. Di solito quali sono gli strumenti privilegiati da voi per raggiungere gli obiettivi di comunicazione e marketing? E che importanza assumono per l’Olimpia Armani Jeans Milano? Uno strumento importante sul quale abbiamo fatto un grosso investimento è il nostro sito ufficiale (www. olimpiamilano.com) che sarà pronto tra circa un mese. Sarà un sito innovativo e interattivo dove i fan avranno l’opportunità di avere accesso al
bambini con i giocatori olimpia basket milano
mondo Armani Jeans, con la possibilità di scaricare video, foto, screensaver, giochi ed avere aggiornamenti sui nostri progetti. Parallelamente stiamo realizzando un sito tecnico dedicato all’Armani Junior Program, un vero e proprio portale ricco di informazioni, contenuti tecnici, blog e video al servizio dei giovani appassionati di basket. Un valore aggiunto importante per tutti i nostri progetti è rappresentato dall’inserimento nel nostro team di Gianmarco Pozzecco, importante giocatore di pallacanestro che ha terminato la sua carriera l’anno scorso. Il “Poz” non è solo l’ambasciatore del progetto Armani Junior program ma anche un vero manager che si occupa a tempo pieno della pianificazione e della implementazione.
strutture sportive pubbliche e adeguarle alle attese dei cittadini, ndr.) per il Palalido, nasce dall’obiettivo di creare un quartier generale Armani Jeans. A fine stagione inizieranno i lavori di ristrutturazione ed ampliamento
l’amore e la passione che esistevano 20 anni fa per l’Olimpia Milano. Lavoriamo partendo dalle basi e avviando attività di comunicazione per creare entusiasmo intorno alla nostra società. Il nostro progetto è un mix di
davide ghione
giorgio armani
E’ in atto uno spostamento della sede al Palazzetto dello Sport. Com’è nato il vostro accordo con i proprietari/gestori?
per passare dagli attuali 3300 a circa 5000 posti. Abbiamo inoltre pensato che sarebbe stato meglio avere anche i nostri uffici all’interno del palazzetto. Pensiamo che la vicinanza tra società e staff tecnico crei delle sinergie positive.
L’accordo siglato con Milano Sport (la Società per Azioni che il Comune ha creato per gestire gran parte delle
Quali sono i vari passaggi di questo progetto? Il nostro obiettivo è quello di ricreare
attività di comunicazione, marketing ed eventi che sono organizzati durante le partite ma anche durante la settimana. I risultati sportivi sono importanti ma non sono tutto. E’ importante sottolineare che i giocatori danno la loro disponibilità a partecipare ad eventi che non siano solo le partite. Il nostro punto di forza è proprio la volontà di avvicinarci ai giovani.
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L’esultanza dei giocatori del foligno calcio
Foligno calcio, la nostra community vincente La società, rinata circa sei anni fa, è costantemente al lavoro per migliorare le proprie performance sportive e organizzative. “Internet e le nuove tecnologie sono un valido aiuto per il successo”. Ci risponde Federico Cherubini, direttore generale del Foligno Calcio. Da quando è stata acquisita la società Foligno Calcio? Chi è il protagonista ? L’attuale gruppo ha rilevato la guida della Società nel 2002. Il Presidente è Maurizio Zampetti, 42 anni, imprenditore operante nel settore delle costruzioni, dell’energia e dell’ospitalità. Dallo scorso anno il Presidente Zampetti ha assunto anche un incarico in Lega come Consigliere della Prima Divisione. Come si organizza una società che partecipa al campionato in Lega Pro? Raggiungere un adeguato livello organizzativo è stata la sfida più difficile della nostra attività. Dal 2002 al 2008 si è passati dal Campionato di Eccellenza Regionale a quello di SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_09
Prima Divisione. Si è cercato di fare investimenti che portassero valore aggiunto al progetto societario, dal potenziamento delle risorse umane, al miglioramento degli impianti e delle attrezzature sino alla nuova Sede sociale inaugurata a Gennaio 2009. Come nasce il vostro innovativo progetto orientato al sociale? Come pensate di attirare le famiglie e i giovani verso lo Stadio? Attirare giovani e famiglie allo Stadio è sempre più difficile. Rispetto al complessivo calo di presenze che si registra in tutta la Lega Pro, la nostra Società ha retto abbastanza bene. Più che singole iniziative mirate, la Società sta cercando di promuovere un concetto di appartenenza e di legame con la città. Anche l’Area Tecnica si muove in questa direzione, non è un caso che l’attuale rosa della Prima Squadra conta ben 12 calciatori umbri fortemente legati al territorio. Sappiamo che state lavorando ad un’area marketing molto innovativa, in che modo sarà strutturata e quali azioni in passato hanno
avuto maggior successo? I coordinatori di quest’area saranno rispettivamente, oltre al Direttore Generale, la Dott.ssa Egle Pambianco, per le attività di marketing e gestione del cliente; il Dott. Stefano Raponi per la comunicazione aziendale e Stefano De Nigris, per lo sviluppo di nuovi contatti e relazioni. Grande riscontro hanno avuto delle iniziative della Società rivolte al consolidamento del rapporto con sponsor e partner; vedi il progetto “Sponsor 80” (promosso in occasione dell’ottantennale della Società che ha coinvolto tante nuove attività commerciali ed imprenditoriali del territorio). Lo scorso anno inoltre è stato organizzato per la prima volta il “Workshop del Foligno Calcio”; l’evento è stato realizzato presso la splendida cornice delle Cantine Caprai di Montefalco ed ha avuto un enorme successo permettendoci di presentare il progetto “Community Foligno Calcio”. Con questa iniziativa la Società vuole trasmettere a tutte le realtà imprenditoriali coinvolte che, il Foligno Calcio è una ottima occasione per promuovere la propria immagine ma anche e soprattutto per stabilire relazioni e contatti con altri soggetti economici.
Riguardo gli strumenti di comunicazione: quali usate maggiormente? Quali sentite arrivare maggiormente ai vostri utenti? La nostra attività parte da un’attenta valutazione dell’ambiente relazionale sia interno che esterno all’organizzazione. Attraverso l’analisi dei nostri mercati di riferimento e la mappatura dei principali stakeholders si è cercato di definire chiare linee guida per la diffusione coerente dei messaggi sia promozionali che strategici, in modo da sfruttare al meglio tutti i canali e gli strumenti di cui disponiamo. Con l’utilizzo di un linguaggio ed uno stile coerente è stata progettata sia l’immagine coordinata istituzionale che la pianificazione annuale della comunicazione promozionale (campagna abbonamenti, promozione delle gare interne e del merchandising) veicolata attraverso i tradizionali strumenti come l’affissione e il sito web. Particolare importanza riveste inoltre l’area Pubbliche Relazioni, fondamentale per rafforzare e consolidare i legami con i nostri utenti. Rientrano in questa sfera l’attività dell’ufficio stampa, le pubblicazioni ufficiali e l’organizzazione di eventi sia istituzionali che rivolti al mercato business.
del Foligno Calcio è quello di configurarsi sempre più come punto di riferimento vitale ed essenziale del tessuto sociale cercando di creare, in linea con la filosofia societaria, una vera e propria comunità che trovi fondamento nella condivisione di valori comuni, proprio come se si trattasse in una grande famiglia. Pertanto, tutte le iniziative ed i progetti puntano a creare delle basi sempre più solide in questa direzione. Federico Cherubini
Cherubini e Zampetti convegno lions
Per voi internet è un elemento di valore per le attività di comunicazione o è solo una vetrina? Sicuramente il sito web e rappresenta uno strumento fondamentale per veicolare informazioni e messaggi in modo tempestivo. Possiamo considerarlo più che vetrina, una finestra aperta sul nostro mondo. Ultimamente abbiamo sviluppato un’ interessante procedura di messaggistica via sms che ci consente inviare messaggi in tempo reale ed in modo molto efficace ad i membri della squadra e della società ed ai giornalisti, qualora sia necessario comunicare variazioni di programma e altre informazioni urgenti. Ovviamente, siamo consapevoli che bisogna ancora crescere molto in questa direzione. Avete altri progetti in cantiere? Oggi uno degli obiettivi principali SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_10
giocatori del foligno calcio
Un momento del match della sirio volley perugia
Terzo posto alla Final Four: “Siamo orgogliosi del nostro team e del successo organizzativo” Da anni Pallavolo Sirio Perugia resta un punto fermo nel panorama del volley italiano; il club perugino riflette sulla gestione incrociata e strategica tra sport e comunicazione. Sirio Volley: Ci risponde l’addetto stampa della Società di Perugia, Alessandra Gatto, in merito alla Final Four disputata a fine Marzo.
Oltre al terzo posto in Champion’s, la consapevolezza di aver partecipato con onore ad una importante competizione internazionale. La società come ha vissuto questo piazzamento? Oltre alla partecipazione in sé, la società era molto interessata a dare visibilità all’ evento ed attirare il pubblico. Ci sarebbe piaciuto andare in finale per riempire il palazzetto ma siamo comunque contenti di come è andata. Sicuramente la finale sarebbe stata l’avverarsi di un sogno. La squadra non è mail riuscita ad aggiuSPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_11
dicarsi il titolo ma abbiamo vissuto a pieno l’evento e siamo orgogliosi della squadra e contenti di aver ospitato la Final Four. La Final Four è stata oganizzata da Voi. Come avete gestito l’organizzazione e cosa vi aspettavate da questo evento in termini di pubblico e promozione? Specificamente la società ha già esperienza in organizzazione eventi internazionali, come ad esempio le 3 Coppe Cev (è una delle più importanti a livello mondiale ed un evento impegnativo) e una Coppa Campioni. Per quanto riguarda la promozione, questa è già ben avviata poiché il nostro pubblico ci segue molto e quindi ci aspettavamo sin dall’inizio una partecipazione cospicua all’evento. Ripeto però che sicuramente se fos-
simo arrivati in finale il palazzetto si sarebbe riempito completamente. La nostra, comunque, resta una promozione classica, basata su brochure complete dei dettagli dell’evento e manifesti. Dividete attualmente il Palazzetto dello Sport con la squadra maschile di volley e siete molto vicini alla sede del Perugia Calcio. Come vivete questa vicinanza logistica? Vivete in competizione per la ricerca degli sponsor? Si sa che il calcio attira molte più risorse economiche, ma Siro comunque è appoggiata da due mainsponsor come Despar e Colussi. Inoltre ci sono altre attività economiche che trovano molto vantaggio dalla nostra società.
Il team Sirio Volley Perugia
Il vostro sembra un gruppo molto unito, com’è la vita di team, su che valori si fonda? La vita del team dipende molto dalle personalità delle giocatrici che ne fanno parte. Quest’anno la squadra è stata molto rinnovata (solo tre giocatrici c’erano anche l’anno scorso). Ma comunque il team nuovo è riuscito a trovare un ottimo affiatamento e a condividere i valori del gioco di squadra. Riguardo la gestione aziendale la Pallavolo Sirio Perugia che importanza da alla comunicazione e quali strategie ritiene fondamentali per accrescere il suo valore? Le strategie di comunicazione che adottiamo sono le classiche. La più diffusa è la presentazione nelle scuole per dare spazio alle attività connesse con l’ampio bacino di giovani. La nostra società infatti dedica molta attenzione ai giovani e al loro rapporto con lo sport. L’esultanza delle giocatrici SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_12
LE AZIENDE
Emilio spirito
L’interessante esperienza di business raccontataci da Emilio Spirito, amministratore unico della data Project. “Per essere grandi si devono cogliere le piccole differenze”.
I nostri software al servizio dello sport Data Project, una software house dedicata esclusivamente alla realizzazione di prodotti e servizi informatici per lo sport, cerca di rispondere alle esigenze di tutti gli allenatori. Oggi la DATA PROJECT con i suoi prodotti ha acquistato una credibilità internazionale, che la pone al primo posto sul mercato mondiale del software sportivo. La società, con sede tecnica a Salerno e commerciale a Bologna, ha sviluppato in questi anni servizi per importanti organizzazioni, come Leghe, Federazioni e Network televisivi. Come e quando è nata l’idea di fornire servizi informatici allo sport? L’idea è venuta a me nel 1980. In quel periodo giocavo a pallavolo ma contemporaneamente ero uno studente di Informatica e così pensai di sfruttare il collegamento che poteva derivarne da queste due mie passioni. Inizialmente pensai all’utilità che potesse derivare dalla rilevazione dei dati statistici Umbro delle partite di pallavolo. John Terry, testimonial SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_13
In cosa consiste questo software di rilevazione statistica? La nostra è una rilevazione statistica computerizzata che facilita la ricerca dati per ogni allenatore. Semplicità ed efficienza consentono al coach di avere in qualsiasi momento dati completi ed affidabili sulla performance della propria squadra o di quella avversaria. Ovviamente, l’ottenimento di risultati ottimali dipende dalla creazione di parametri univoci e ben definiti che consentano di andare al di là della semplice impressione personale, che può essere in parte determinata anche da fattori situazionali ed emotivi, per poter poi giudicare in maniera oggettiva la prestazione tecnico/tattica dei giocatori o della squadra. Di recente abbiamo aggiornato il nostro Data Volley, il programma di rilevazione ed analisi statistica per la pallavolo utilizzato da tutte le squadre dei massimi campionati italiani. Si tratta di uno strumento intuitivo e completo con una nuova interfaccia e una più agevole gestione delle partite. Abbiamo poi il Dv
Mobile, una nuovissima versione del software di scout per la pallavolo direttamente su computer palmare, e il DV Scoreboard, nuovo tabellone segnapunti interattivo ideato dalla nostra società. Data Video, uno strumento per concretizzare la vittoria, ce ne parla? Data video è il programma di analisi video che permette all’allenatore di ottenere risultati eccezionali in tempi brevissimi. Questo prodotto ha permesso di superare i tempi dei collegamenti multipli con due videoregistratori, che comportavano tempi di lavoro lunghissimi, per poter visualizzare in sequenza le azioni desiderate. Data Video consente di sincronizzare in pochi secondi lo scout della gara con il filmato video e quindi di visualizzare immediatamente, nella sequenza desiderata, tutte le azioni necessarie per lo studio e l’analisi della squadra.
esempio scouting
un elenco dei paesi con cui intratteniamo rapporti è presente sul sito.
Voi avete rapporti con Leghe e Federazioni sportive. Come è strutturata questa vostra collaborazione? Abbiamo un legame con la Lega Calcio, la Lega Italiana Rugby d’Eccellenza, la Lega Basket, anche se ultimamente siamo molto concentrati sulle attività della Pallavolo italiana, ed è questo che ci spinge ad avere un legame più forte proprio con la Lega Volley. La collaborazione si concretizza principalmente mediante l’offerta e la fornitura del nostro servizio. In particolare, con le Leghe, svolgiamo la stessa attività di un ufficio stampa: i nostri operatori si occupano della rilevazione di dati e dei risultati in tempo reale sui campi e alla successiva comunicazione a tutti i giornali, via mail dopo le partite. Per quanto riguarda il rapporto di collaborazione che ci lega alle Federazioni , ci occupiamo di fornire i nostri software alle squadre nazionali e di conseguenza parte tutto il nostro lavoro da loro. La prevalenza di prodotti destinati alla pallavolo è una scelta strategica condizionata dall’accoglienza della domanda o da altro? SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_14
Verso quali altri sport state programmando dei prodotti? Per il momento nessuno in particolare. Cerchiamo di dirigere tutto il nostro impegno verso le realtà già consolidate. Beh, sicuramente lo sviluppo dei nostri prodotti software cerca di rispondere principalmente alle più forti richieste che ci provengono dalla Lega Volley. Ma comunque sono nate collaborazioni che vedono la Data Project partner tecnologico a trecentosessanta gradi di Enti ed organizzazioni Italiane ed Internazionali. Da chi è composto il vostro target di clienti in termini di area geografica, introiti e tipologia di ente? Siete partner anche di club ed enti esteri? La società ha sviluppato in questi anni servizi per importanti organizzazioni, come Leghe, Federazioni e Network televisivi. Siamo presenti su tutto il territorio nazionale, nella Federazione Europea, alla quale forniamo i software per le gare ufficiali, ma anche negli Stati Uniti, in Sud America, in Giappone e nel resto del mondo;
In che modo promuovete i vostri prodotti ai clienti? Ci serviamo di rivenditori all’estero, ma il nostro punto di forza resta il passaparola, oltre naturalmente al coinvolgimento più diretto che offriamo mediante il nostro sito web. Comunque ci stiamo spesso rivolgendo anche alle singole squadre, oltre a quelle di pallavolo anche a quelle di pallanuoto.
LE ISTITUZIONI
Renzi premia la squadra Monte Paschi di Siena, vincitrice del Final Eight
La Legabasket al servizio dei club Valentino Renzi è diventato presidente della Legadue il 1° Luglio 2002 dopo esserne stato il Direttore Generale sotto la presidenza di Chiarino Cimurri nella stagione 2001-2002. Da quest’anno è presidente della Legauno.
la consapevolezza di lavorare insieme per poter crescere. Quanto alla mia esperienza in Serie A, che ho iniziato solo da pochi mesi, fin’ora la mia valutazione è positiva, anche perché avevo già avuto modo di conoscere i dirigenti che guidano i club e questo sta agevolando certamente i rapporti.
Lei ha avuto una precedente esperienza in Lega 2, cosa ricorda con maggior piacere e come valuta l’accoglienza in questa nuova realtà professionistica?
Ha già riscontrato problemi nel passaggio da una Lega all’altra?
Della mia esperienza in Legadue ricordo con piacere una forte coesione e unità di intenti dei club, e SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE _15
Al momento non ho riscontrato problemi nel passaggio alla Lega Basket Serie A: di sicuro nella massima serie ci sono maggiori complessità anche perchè muove interessi diversi e cifre più elevate.
Cosa vorrebbe riprendere dalle esperienze passate? Vorrei riprendere in generale lo spirito del lavoro svolto fin’ora che è stato frutto, come detto, di una forte coesione interna dei vari club. Basti pensare che la Legadue è nata solo all’ultimo momento, nel 2001, ed in maniera quasi clandestina: sembrava destinata ad una breve sopravvivenza e invece, grazie al lavoro dei club e alla loro disponibilità alla collaborazione, è riuscita a ritagliarsi uno spazio e a diventare una realtà significativa del panorama cestistico nazionale.
Attualmente il basket è uno degli sport in ascesa: come si spiega questo successo e quali sono secondo Lei i segreti per portare più spettatori alle partite? Partirei da un dato oggettivo: esiste una crescita costante del pubblico del nostro campionato a partire dal 2002. Si tratta di un dato importante che va consolidato e migliorato. Per attrarre più spettatori alle gare credo siano importanti le attività che le società svolgono nel loro territorio e che ovviamente sono diverse da città a città. All’interno di questo processo si colloca la necessità che gli impianti siano sempre più adatti ad offrire agli spettatori il massimo comfort possibile e permettere loro di godere nelle migliori condizioni lo “spettacolo del basket”. Quali leve della comunicazione considera strategicamente rilevanti nella gestione del settore basket ai fini di un buon ritorno d’immagine e di pubblico? Credo che una buona immagine si costruisca creando innanzitutto un buon prodotto per gli spettatori e per la televisione. Questo prodotto va poi comunicato nel migliore dei modi e per questo abbiamo in cantiere molte iniziative per rendere il nostro sito sempre più interattivo e al passo con i tempi. In più, abbiamo gli eventi di Lega che possono contribuire ad SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_16
accrescere la popolarità del nostro sport. Puntare sul web è quindi una vostra prerogativa futura, data la scarsa visibilità che la stampa italiana offre al basket. Verso cosa
Valentino Renzi: Neo Presidente della Lega Basket
siete orientati e come potrà il web migliorare il rapporto con i tifosi con il basket e della Lega con le squadre? Sul web già stiamo puntando ed investendo molto: daremo sviluppo ulteriore al sito e anche alla web tv che ne è parte integrante perchè è uno degli aspetti più importanti del nostro lavoro di comunicazione che vogliamo rendere sempre più sinergico con le attività dei club in questi campi. Da tempo è in atto una diatriba con Sky Italia per i diritti televisivi: quali sono le prospettive della Lega Basket in tal senso e cosa si attende la Vostra organizzazione?
Saremo la prima Lega professionistica ad applicare la nuova legge sui diritti audiovisivi: proprio in questi giorni abbiamo avuto il benestare delle autorità del settore che hanno approvato le linee guida e in relazione a questo vi sono procedure di legge che vanno rispettate. La prima è una pubblica dichiarazione di vendita che in caso di insuccesso, porterà alla trattativa privata. In questa fase non si possono fare previsioni perché servirà il tempo necessario per ricevere e valutare le offerte che ci perverranno. Lei è diventato Presidente della Lega Basket dopo mesi travagliati. Come pensa di affrontare i rapporti con La Federazione? Credo che la Lega debba essere attenta e rispettosa nei confronti dell’ attività dei club in questi campi visto che presentano precise specificità. Il compito della Lega dovrà essere soprattutto di stimolo e di servizio verso i club per evitare che la propria ricerca di risorse sia in concorrenza con quella delle società. In questo momento abbiamo molti punti di discussione sul tavolo, il più importante dei quali riguarda l’accordo con Fip e Giba sulla eleggibilità dei giocatori che verrà poi inserito in una Convenzione Generale che possa assicurare ai club una stabilità in ottica almeno triennale. Certamente queste trattative non sono facili da portare a termine perché ci sono ancora molti problemi da superare.
Lega volley: comunicare lo sport
il sito web della lega volley www.legavolley.it
Intervistiamo Massimo Righi, dal settembre del 2000 al luglio del 2004 Direttore Generale della Lega Pallavolo Serie A Maschile, divenendone dal 2004 Amministratore Delegato, incarico rinnovato appena quest’anno. Uno degli eventi più apprezzati dal mondo della pallavolo è Volley Land, conclusosi il primo febbraio. Simili iniziative da quanto tempo vivono, che risultati hanno portato nel tempo e di quali modifiche ed aggiornamenti hanno bisogno? Confermate Forlì per il prossimo anno? Volley Land ha compiuto quest’anno il suo decimo compleanno. Dal 1996, anno della sua prima edizione, ad oggi, il nostro obiettivo è sempre stato quello di organizzare un evento SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_17
che mantenesse le qualità originarie che lo hanno caratterizzato dalla sua prima apparizione, cercando comunque di apportare delle novità che lo rendessero ad ogni edizione diverso dal precedente. In particolare, la nostra priorità è stata quella di abbinare Volley Land, creato appositamente per permettere al nostro pubblico di essere per un giorno il protagonista assoluto, ad un evento agonistico, in modo da unire il vertice del volley, rappresentato dagli atleti del nostro Campionato, alla base di praticanti che sono l’anima e il futuro del nostro sport. Da qui nasce il binomio di successo rappresentato dalla Fun Area con i tornei di Minivolley, le gare miste e il Gioca e impara col Campione che vedono protagonisti i praticanti, e l’attività agonistica che vede lo svolgimento,
dal 2003 ad oggi in modo continuativo, della Final Four di TIM Cup A1. L’edizione di quest’anno organizzata a Forlì ha dimostrato ancora una volta come il PalaFiera possa essere considerato uno dei luoghi ideali per ospitare un evento di questa portata. La struttura del palasport ci permette di valorizzare al meglio le caratteristiche di Volley Land. Ma per le edizioni future siamo come sempre disponibili a prendere in considerazione altre candidature che permetterebbero al nostro evento di entrare in contatto con le realtà pallavolistiche di altre zone della penisola. Il prossimo sarà l’anno dei mondiali in Italia, ci sono già in previsione delle collaborazioni con il comitato organizzatore?
L’organizzazione dei Mondiali 2010 in Italia è sicuramente una grande opportunità per tutto il movimento nazionale. Certi dell’ottimo lavoro che vedrà protagonista la FIPAV, naturalmente la Lega Pallavolo offre la propria disponibilità e le proprie competenze nella promozione e nel mantenimento di un Campionato di Serie A ad alto livello che possa essere propedeutico all’organizzazione e alla promozione dei Campionati Mondiali.
Avete anche una web tv “Legavolley Tv”, quali sono gli obiettivi? Che evoluzione potrà avere, anche in considerazione dei diritti di trasmissione delle partite ceduti a Sky? Siamo la prima Lega sportiva italiana ad aver creato un canale di Web Tv
Il vostro portale internet è ricco di informazioni, con una buona usabilità e sempre aggiornato. Vista la scarsa attenzione della stampa italiana al mondo volley, puntate molto sulla tecnologia internet per fidelizzare il vostro pubblico? Che dati di traffico disponete? Per le caratteristiche del nostro pubblico, che è formato in prevalenza da persone giovani, dotate di un’istruzione medio alta e attenta alle nuove tecnologie, il fatto di avere a disposizione un portale dinamico e aggiornato in tempo reale è sicuramente un elemento importante. Pur non tralasciando i tradizionali mezzi di comunicazione come la stampa, tra le nostre priorità c’è anche quella di offrire al pubblico della pallavolo un portale di riferimento non solo in Italia, ma anche all’estero. I dati di accesso, in questo senso, ci confortano e dimostrano come internet sia il mezzo di comunicazione del presente e del futuro. Dal 2006 ad oggi abbiamo avuto un incremento di più di 600.000 utenti unici, a dimostrazione del fatto che il sito www. legavolley.it è ormai considerato un vero e proprio punto di riferimento per appassionati e addetti ai lavori. E i numeri sono in continuo aumento. SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_18
in grado di offrire la possibilità, a tutti gli utenti, di usufruire del prodotto pallavolo comodamente da casa, a qualsiasi ora del giorno, in base alle esigenze e alle necessità di ogni singolo utente. La forza di un canale di web tv come il nostro sta proprio nella possibilità di avere disponibili 24 ore su 24 i contenuti che si desiderano, fruibili gratuitamente. Credo che il futuro della comunicazione sia legato allo sviluppo di queste tecnologie. E in questo senso, la televisione si sta gradualmente adattando alle esigenze dell’utente offrendo sempre più spesso contenuti on demand e creando portali paralleli ai canali televisivi attraverso i quali poter usufruire dei tradizionali contenuti tv. A proposito di Sky, ci può ricordare i termini dell’accordo? Il contratto che ci vede legati a Sky scade al termine di questa stagione sportiva. Come spesso avviene al termine di ogni contratto, stiamo valutando alcune proposte che ci sonopervenute anche da altre emittenti. Ma restiamo strettamente legati al nostro partner televisivo da un rapporto di stima professionale e umana che è andato rafforzandosi nel tempo. La Lega Volley valuta l’impatto delle sponsorizzazioni mediante i modelli di Sportsystem. Alla luce di queste esperienze l’eliminazione del rinomato “effetto marmellata” dovuto alla parcellizzazione degli sponsor potrebbe essere una soluzione positiva in termini d’immagine e quali iniziative di marketing sono auspicabili a favore degli sponsor?
Massimo Righi: Amministratore delegato Lega Volley
Il volley è seguito, a livello globale, da un target di “consumatori” ben definito e con caratteristiche particolari. Anche per questo motivo il nostro sport ha sempre cercato la sponsorizzazione di aziende con importanti quote di mercato che si identificassero con il nostro pubblico. Attraverso questa strategia di marketing abbiamo sempre cercato di fidelizzare il nostro “consumatore” mettendolo al centro di un prodotto che potesse essere
Può descriverci i contorni della proposta e spiegarci quali sono state le reazioni da parte dei club, seguite da quelle degli stessi giocatori? Quale il suo auspicio?
considerato il più personale possibile e che potesse soddisfare le esigenze di ogni singolo soggetto ponendolo al centro del nostro prodotto. In quest’ottica, la scelta di legare il Campionato di pallavolo maschile e gli eventi di Lega ad un marchio unico come può essere il marchio TIM ci ha permesso di rendere il prodotto pallavolo riconoscibile nel corso degli anni e di fidelizzare i tifosi non solo al volley ma anche all’azienda sponsor che ci rappresenta.
che non possono più permettersi di investire ingenti cifre nello sport a fronte di situazioni aziendali instabili e di difficoltà. A questo proposito il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A ha proposto ai propri tesserati un taglio ai compensi, che in molti casi corrispondono a circa l’80% dei costi societari, già da questa stagione. Tale riduzione andrebbe a toccare, per i club di Serie A1, il 15% dei compensi lordi di tutti i tesserati della rosa della prima squadra (atleti, tecnici, staff sanitario, dirigenti, etc.). Per la Serie A1 non verrà applicata la riduzione sui primi 30.000 euro lordi. Per la Serie A2 non verrà applicata la riduzione sui
Arriviamo in fine alla questione spinosa, a cui state lavorando da tempo, ovvero all’iniziativa per la riduzione dei contratti degli atleti. SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_19
La crisi che ha investito l’economia globale e che ha inevitabilmente colpito anche il volley ci ha portati a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di un taglio netto dei costi. Tale esigenza è stata sollevata dall’unanimità dei presidenti dei Club
compensi fino a 15.000 euro lordi. Su quelli superiori la riduzione del 15% sarà calcolata sull’intero ammontare. Dedotto il 15% l’ammontare residuo non potrà comunque essere inferiore a 15.000 euro lordi. A fronte di queste riduzioni, le Società si impegnano a garantire, se richiesto dalla controparte, tramite fideiussione bancaria, il montante del corrispettivo residuo (ad esclusione quindi del 15% dall’importo lordo comprensivo dei premi). L’elemento
importante che va sottolineato è stata la completa disponibilità, da parte degli atleti (rappresentati dall’Aipav, associazione giocatori), dei tecnici e dei procuratori al dialogo e alla discussione. La tavola della trattativa è ancora aperta, ma siamo fiduciosi del fatto che la passione che ci lega a questo sport e la professionalità di tutti i soggetti coinvolti porteranno ad un’equa risoluzione della vicenda che possa permettere al nostro movimento di continuare a sopravvivere e a mantenere il livello che questo sport è riuscito a raggiungere nel corso degli anni.
GLI SPONSOR
MSC CROCIERE: “IL NOSTRO APPROCCIO ALLO SPORT BUSINESS” Incontriamo nella sede italiana di Napoli Marco Ponticello, responsabile trade marketing che si occupa anche di sponsorizzazioni ed eventi. Che valore riveste la comunicazione per la società, e quali strategie ritiene fondamentali per accrescere il suo valore? La comunicazione in Msc assume un ruolo fondamentale infatti noi, oltre all’attività di cobranding, in questi anni abbiamo ancora la necessità di far conoscere il nostro brand, non a caso abbiamo creato uno spot pubblicitario che gioca appunto sulle tre lettere MSC. Sostanzialmente utilizziamo una classica comunicazione convenzionale rappresentata dall’acquisto di spazi pubblicitari sui media (tv, radio, giornali) e strumenti di comunicazione non convenzionale tramite la presenza di MSC all’interno di fiere di settore del turismo e fiere legate anche ad altri settori attraverso la collaborazione o con agenzie di viaggio oppure con grosse aziende. Se dovesse tradurre in tre parole SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE _20
la filosofia aziendale di Msc, quali sarebbero? La filosofia aziendale di Msc, paragonandola alla logica della squadra sportiva, direi che è incentrata soprattutto sullo spirito di squadra, la lealtà nei confronti del proprio consumer, e poi la grinta per rapportarci ad una squadra di calcio, basket, pallavolo che ci permette di andare avanti anche in situazioni di crisi come in questo periodo (il mondo delle crociere però non hanno subito fortemente la crisi economica); questo ci permette di lavorare con il mondo del turismo rappresentato da molti operatori turistici e la possibilità di offrire un prodotto di alta qualità. Da quanto tempo MSC si occupa di sponsorizzazione sportiva? Sono circa 4 anni che MSC investe nell’ambito delle sponsorizzazioni sportive. La prima squadra che abbiamo supportato è stata la Roma calcio; accadde tutto per caso perché loro avevamo necessità di organizzare una sorta di business forum e pensarono di utilizzare come location una nave da crociera; quindi
proposero a noi di entrare a far parte delle ultime 5 giornate del campionato 2005-2006; da li nacque questa nuova avventura che ci ha portato a sponsorizzare altri club. Quali sono i club che sponsorizzate in questa stagione? Ne sono diversi. Sostanzialmente nell’ambito del calcio sponsorizziamo Milan, Torino, Chievo Verona, Bologna Calcio, Lecce, Bari, Salernitana, Reggina, Catania (siamo presenti un po’ ovunque). Per quanto riguarda invece il basket, sponsorizziamo Benetton Treviso insieme alla squadra di volley dello stesso gruppo che è Sisley Treviso; altra squadra di volley è Carpisa Yamamay; l’entrata in questa società è nata da un legame di comarketing che abbiamo fatto con la Carpisa, ci hanno presentato poi i dirigenti di questa società sportiva e ci è piaciuta la possibilità di investire in un territorio dove noi abbiamo necessità di promuovere il nostro prodotto e quindi è nato il rapporto a partire da quest’ anno (inoltre le giocatrici sono state nostre ospiti in occasione della bit di Milano).
Quali sono le potenzialità di questo settore e quali le difficoltà nell’attivare le giuste leve del mkg? Sostanzialmente ritengo che le sponsorizzazioni sportive, utilizzate in maniera ottimale, siano uno strumento di comunicazione molto efficiente. Noi utilizziamo le sponsorizzazioni sportive lavorando in tre campi di azione. Il primo è la possibilità di interagire con altre società che si occupano di sponsorizzazione sportiva (i cosiddetti business sponsor); Noi offriamo la possibilità di utilizzare le nostre navi come location, così le aziende hanno non solo la location confortevole ma hanno anche la possibilità di capire che le loro convention o premi di incentivazione possono essere fatti a bordo di una nave MSC CROCIERE. Il secondo campo d’azione è la possibilità di comunicare con le famiglie attraverso i campi estivi giovanili; in genere durante il periodo estivo, ovvero la sosta del campionato, i club organizzano attività per
di comunicare attraverso la società sportiva alla tifoseria e quindi organizzare delle crociere a tema dedicate ai club; due esempi sono la Crociera del cuore rosso blu e la Crociera
noscere di più MSC perché abbiamo sostanzialmente una ditta giovane (siamo partiti nel 1995). Pertanto la motivazione principale è la possibilità di far conoscere al consumer il nostro brand abbinandolo a delle grosse aziende. Avete in mente nuove collaborazioni strategiche?
dedicata al festeggiamento della promozione della Salernitana dalla serie C alla serie B. Ovviamente c’è una motivazione che riassuma il perché di scelte tanto nette e di assoluto prestigio, che valore possono portare e stanno portando a voi questi grandi nomi?
Sicuramente in questo momento abbiamo delle trattative in corso per realizzare per il prossimo anno delle collaborazioni con grossi brand; inoltre già siamo in pianificazione per tutte le sponsorizzazioni sportive della prossima stagione. Nel corso degli anni acquisiamo sempre più esperienza perché il fatto che noi sponsorizziamo club dal nord al sud Italia permette comunque di curare un’esperienza che va dal piccolo medio club a quello più grande. Cerchiamo di adottare un nostro vero e proprio format MSC CROCIERE che proponiamo alle società sportive. Diventiamo un benefit per i club che hanno poca esperienza nell’ambito del marketing e della comunicazione (strutture poco efficienti). I club sportivi in Italia che hanno una vera struttura marketing sono pochi (es. Milan, Torino); ci sono, però, anche dei club piccoli che hanno un organizzazione del territorio sufficiente (tipo Catania e Reggio Calabria). Noi collaboriamo comunque con loro poiché ci permettono di interagire con il territorio (marketing territoriale) e perché con aziende medio-piccole riusciamo a realizzare delle forme di business. Quali iniziative fate a supporto delle sponsorizzazioni e quali strumenti di valutazione utilizzate?
il settore giovanile. Un esempio è il Milan Junior Camp, esiste da oltre 10 anni e quest’anno entrerà a far parte di Msc, infatti c’è una doppia pagina all’interno del nostro catalogo annuale poiché la nave si presta anche per realizzare delle attività sportive con delle palestre molto attrezzate. La terza area d’azione è la possibilità SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_21
Marco Ponticiello responsabile trade marketing
Noi abbiniamo, con attività di comarketing, il nostro brand ad altri molto affermati, come ad esempio Colussi, Misura, Sole (prodotti utilizzati dalle famiglie); oppure l’attività che abbiamo realizzato con il Milan. Queste forme di attività ci permettono di far co-
Il nostro strumento (un vero e proprio termometro) sono le agenzie di viaggio poiché non facciamo vendita diretta, ma ci avvaliamo delle circa 8500 agenzie di viaggio che vendono prodotti MSC. Se nel territorio durante l’anno facciamo una serie di eventi e a fine anno registriamo un incremento delle vendite, quello ci permette di capire se le attività di sponsorizzazioni a supporto di una squadra hanno avuto frutto o
meno. L’atro termometro poi sono le collaborazioni che possono nascere attraverso le altre società sponsor. Sostanzialmente i termometri sono: le tre aree d’azioni di cui abbiamo parlato prima e le agenzie di viaggio in termini di vendita (utilizziamo le squadre anche per portare allo stadio le agenzie di viaggio, i calciatori vengono ospiti ad eventi nostri). Vi avvalete del vostro sito internet per applicare strategie pubblicitarie? La sponsorizzazione non è pubblicizzata dal nostro sito istituzionale perché noi abbiamo un rapporto b2b con le aziende; non facciamo vendita diretta e quindi non c’è la necessità di comunicare con il consumer attraverso il web. La sponsorizzazione però viene promossa tantissimo attraverso il sito delle singole società sportive (a noi interessa interagire con il web marketing delle società sportive per promuovere le nostre iniziative). Prossimi eventi in calendario? A breve ci sarà un’importante evento in collaborazione con il Milan, Barcellona e Real Madrid, ovvero MSC CRUCEROS CUP. L’11 luglio si svolgerà a Barcellona il triangolare di calcio “MSC Cruceros Cup”: gli over 35 “Vecchie Glorie” di Milan, Barcellona e Real Madrid si sfideranno in un torneo di calcio a 5 ad altissimo livello. La manifestazione e’ stata ideata dal club rossonero, con la partecipazione di MSC Crociere, e realizzata in collaborazione con Futbol Indoor Events, agenzia spagnola specializzata in grandi eventi sportivi. Parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Borgonovo che ha l’obiettivo di sostenere la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica e le famiglie degli affetti da SLA. Al termine del match i campioni rossoneri, madrileni e del Barca e i rispettivi staff tecnici saranno ospiti a bordo di MSC Spendida, gemella di MSC Fantasia per tutta la settimana, fino al termine della crociera. La nave partirà da Barcellona e toccherà anche le coste italiane (Civitavecchia, Genova, Messina), ospite d’eccezione sarà Sofia Loren. La Conferenza stampa per la presentazione dell’evento si terrà il 24 Aprile a Barcellona. SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_22
milan junior camp
sponsorizzazione msc cruceros cup
MANAGMENT
Benchmarketing – Dieci idee creative dal pianeta sport business Intervistiamo Marcel Vulpis, direttore dell’agenzia sporteconomy. it nonché autore del libro “Benchmarketing – Dieci idee creative dal pianeta sport business”, disponibile a partire dal 28 Febbraio 2009, solo su richiesta, inviando una mail a
[email protected]. In base a quale criterio sono stati scelti i casi di marketing sportivo? E qual è il comun denominatore? Esclusivamente puntando sul concetto di “eccellenza”…..in ambito marketing. Sono case history di progetti già realizzati o in fieri, che hanno come comun denominatore il concept di eccellenza. Modelli di riferimenti, da qui il titolo “Benchmarketing”, che possono essere presi come spunto di riflessione nel nostro Paese quale che sia la disciplina o il territorio di riferimento. Ci sono in Italia tra basket, volley e calcio dei casi che possono porsi come vere eccellenze dato che i casi da Lei riportati sono perlopiù stranieri? Nel calcio quest’anno vi è il caso di Unicredit, nuovo sponsor della Champions league, che ha coinvolto tutto il network (23 paesi dell’Ue) per legarsi al più importante evento calcistico continentale per club. SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_23
Un’operazione di immagine giocata intelligentemente sulla gestione dei costi e delle economie di scala, che porterà a una crescita della brand awareness del gruppo, già oggi terza banca globale europea. Come si spiega la mancanza in Italia di casi d’eccellenza? E’ un problema di cultura manageriale orientata al marketing secondo Lei, cosa si potrebbe consigliare a coloro i quali muovono la macchina dello sport business?
marcel vulpis
Sicuramente è un problema di cultura manageriale e di incapacità soprattutto ad osare…Spesso si scambia il marketing con la vendita commerciale e nel calcio italiano marketing fa rima con vendita dei rotor/led bordo campo. Questo non ha un grande senso e soprattutto non porta alcun valore aggiunto al mercato del marketing
calcistico, sempre più penalizzato dalla leva prezzo, a maggior ragione adesso che siamo in una fase contingente di crisi. Una delle attività che trovano la sensibilità degli operatori è legata alla ricerca degli sponsor. Questa in Italia è legata più a criteri personali che professionali. Lei condivide questa ipotesi, che azioni si possono fare per cambiare il modello, magari ispirandoci anche alle realtà estere? Le relazioni interpersonali sono importanti nello sviluppo di qualsiasi progetto, ma non possono essere l’unica chiave di accesso. Altrimenti ci troveremo di fronte a un “barmarketing”, ovvero a un marketing sviluppato esclusivamente di fronte a un aperitivo. Alla base di tutto ci deve essere sempre: A) una grande idea in linea con i valori delle potenziali aziende sponsor B) un team competente capace di sviluppare il progetto C) un’attenta attività di monitoraggio dei risultati, che, per forza di cose, devono far capire se, al di là dell’idea, sono stati raggiunti i risultati che si è prefissati.
EVENTI&MEDIA
Gabriele Salvatores firma il documentario “InterCampus”
nicoletta flutti, responsabile comunicazione ed organizzazione
Intercampus, la Responsabilità Sociale dei Campioni d’Italia Presentato a Miami (Florida), nell’ ambito “Miami International Film
Festival”. La famiglia nerazzurra sempre più attiva sul fronte solidarietà. Incontriamo Nicoletta Flutti, nella sede allo stadio Meazza, che ha seguito per l’Inter dal 1998 il progetto Inter Campus, assumendo dal 2006 il ruolo di responsabile comunicazione ed organizzazione. Anno dopo anno l’Inter ha realizzato un programma di intervento sociale e cooperazione in 17 nazioni nel mondo, che utilizza il calcio come strumento di promozione a beneficio di 9.000 bambini bisognosi anche con il supporto di 200 operatori locali.
Dal 1996 circa 20 mila bambini vestono la maglia nerazzurra nel mondo. Più volte avete dichiarato che il vostro scopo è far crescere i futuri calciatori sempre a contatto con il proprio ambiente e vicino a familiari ed amici. Perchè ritenete questa idea tanto importante? SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_24
Nel 1996 nasceva il primo progetto in Italia, ora chiamato Scuola Calcio Inter, che si prefiggeva, obiettivo mantenuto fino ad oggi, di lasciare i bambini nelle loro realtà, con gli amici di sempre, vicino alle proprie famiglie, inseriti nelle proprie scuole e di fare in modo che fosse l’Inter ad andare da loro attraverso dei corsi di aggiornamento e formazione degli allenatori del Settore Giovanile nerazzurro nelle varie sedi dei piccoli club sparsi per l’Italia. In questo modo l’approccio dell’Inter e l’attenzione per l’educazione, la crescita sana ed equilibrata dei più piccoli si rende evidente facendo allenare i bambini così come se fossero all’Inter ma senza causare traumi e infrangere sogni. Solo al compimento del 14° anno di età il Settore Giovanile svolge una selezione dei migliori giocatori avendone fatto comunque divertire 10.000 attraverso una serie di iniziative sportive ed educative.
intercampus
In cosa consiste il programma di responsabilità sociale INTERCAMPUS? Il programma di responsabilità sociale dell’Inter. noto come Inter Campus (all’origine distinto come Inter Campus Estero) nasce come volontà da parte del Club di esprimere l’attenzione tipica della società nerazzurra verso il mondo esterno e le esigenze dei più bisognosi, un senso di responsabilità del proprio ruolo sportivo e sociale a livello nazionale e internazionale. Inter Campus NON ha alcun fine tecnico di ricerca di talenti. Lo scouting si svolge da parte di FC internazionale in modo tradizionale e completamente scollegato da Inter Campus. A dimostrazione di ciò, la scelta fin dal principio di seguire come Inter Campus i bambini tra gli 8 e i 14 anni, prima cioè che si possa firmare un contratto professionistico, ma piuttosto durante quella che può essere considerata genericamente nel mondo la fascia della scuola dell’obbligo, poiché l’educazione scolastica è requisito fondamentale per l’implementazione del programma sociale di Inter Campus. La missione di Inter Campus, invariaSPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_25
ta fin dal principio è di restituire ai bambini più bisognosi e disagiati il diritto al gioco, utilizzando il gioco del calcio, appunto, come strumento e non come obiettivo. A seconda della problematica sociale specifica del paese e della necessità dell’associazione benefica che Inter Campus supporta, ogni progetto ha un suo secondo scopo sociale come la vaccinazione, la rimozione di traumi di guerra, l’integrazione di bambini orfani nella comunità locale, il ritorno a scuola, il riempimento del tempo libero contro le sirene del narco-traffico e della guerriglia, eccetera. Una serie di eventi e di iniziative annuali che coinvolgono ben 19 paesi del mondo vi consentono di affermare sempre più il nome dell’Internazionale F.C. e accrescono il valore dell’organizzazione: come è organizzata la struttura? E’ decentrata rispetto alla società calcistica e chi la dirige? Avete fondi propri o fate riferimento sui fondi dell’Inter F.C.? Inter Campus è un programma di intervento sociale e cooperazione all’estero a lungo termine gestito
da Inter Futura Srl, società al 100% Inter creata da FC Internazionale nel 1996 dopo l’acquisizione del club da parte di Massimo Moratti. Fino al 2006 Inter Futura gestiva: Inter Campus Italia, confluito ora nel Settore Giovanile come Scuola Calcio Inter, Stage Estivi Inter Campus, confluiti in Inter Brand come Scuole Calcio estive Inter, Centro Coordinamento Inter Club, confluito in FC Internazionale e dal quale arrivavano i maggiori proventi a sostegno del progetto sociale Inter Campus Estero, divenuto ora INTER CAMPUS, programma di Corporate Social Responsibility di Inter gestito, come anticipato, da Inter Futura come unico ed esclusivo oggetto dello statuto. Perciò da due anni a questa parte è possibile definire il budget annuale di Inter Campus sulla cifra di Euro 800.000, stanziate per gran parte da FC Internazionale, con il contributo di due sponsor e una serie di piccole iniziative di raccolta fondi. Tali iniziative prevedono aste, percentuali sulla vendita, donazioni supervisionate operativamente da noi, ma proposte e a carico di enti esterni, poiché, come SRL, Inter Futura non può accettare donazioni ma solo sponsorizzazioni. La cifra
raccolta non transita MAI attraverso l’amministrazione di Inter Futura, ma viene inviata tramite bonifico bancario dell’ente o del privato direttamente alle associazioni senza scopo di lucro che collaborano con Inter Campus nei diversi paesi, a seconda delle esigenze. Il progetto Inter Campus è anche una straordinaria operazione di marketing strategico, come agite nella pianificazione? Anche l’eventuale strategia di marketing di creare vere e proprie scuole di calcio all’estero a pagamento e con lo scopo di formare esclusivamente a livello calcistico e di aprirsi a nuovi mercati è scollegata da Inter Campus e mira a paesi economicamente ricchi, diversi perciò da quelli coinvolti dal circuito Inter Campus. Nel caso, peraltro molto raro, che i coordinatori locali indicassero comunque
intercampus
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presentazione film di
Gabriele Salvatores a miami
l’esistenza di un talento, l’Inter supporta nel dare indicazione di una squadra locale affidabile a cui fare riferimento. Le informazioni sulle attività di ciascun settore vengono periodicamente condivise e aggiornate ma procedono su piani differenti. L’aspetto comunicativo è uno degli elementi predominanti delle attività di marketing anche per le associazioni no profit. Come la curate, quali sono gli interventi che
ritenete più importanti? Solo dopo 10 anni di lavoro silenzioso e efficace la società nerazzurra ha deciso, con l’occasione del Centenario, di rendere visibile l’impegno di Inter Campus, comunicandone le attività e comunicando l’Inter stessa attraverso Inter Campus. Il documentario di Gabriele Salvatores commissionato da Inter ne rappresenta la prima forma evidente, poi promosso attraverso i Festival Internazionale del Cinema e eventi di vario tipo. Gli strumenti sono quotidianamente quelli ufficiali di Inter, attraverso il sito inter.it e intercampus.inter.it, Inter Channel, la Rivista Inter Footbal Club, la newsletter. eccetera, oltre ai media internazionali. L’Inter è attiva in Italia, soprattutto in Lombardia con varie iniziative sociali e sicuramente si sta valutando la necessità e la fattibilità di istituzionalizzare un programma anche nelle periferie italiane.
convention sportnetwork:
Lo sport come leva per uscire dalla crisi Giornalisti ed esperti si sono confrontati a Milano sulle soluzioni per evitare la crisi nel business calcistico. Si è tenuta lo scorso venerdì 20 marzo, a Milano, la convention della concessionaria SportNetwork dal titolo “Lo Sport supera la crisi”. Proprio dello sport come leva per uscire dall’empasse si è parlato alla presenza dei massimi dirigenti del
massimo caputi
gruppo Amodei, i direttori di “Corriere dello Sport”, Alessandro Vocalelli, di “Tuttosport”, Paolo de Paola, e il giornalista sportivo Massimo Caputi. Presenti anche Dario de Stefanis, sponsoring manager Fiat, e Luca Pacitto, direttore comunicazione Fastweb. “Lo sport non ha bisogno di trovare argomenti positivi, sono già intrinsechi – ha spiegato Massimo Martellini, Ad SportNetwork – e la gente vi si avvicina per cercare un momento di passione, di relax, di coinvolgimento. Nessuno altro settore della società crea lo stesso grado di coinvolgimento. Non vedremo mai, come nello sport, gente andare in giro con una pubblicità sul petto: eppure accade a chi indossa SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_27
con orgoglio la maglia della propria squadra del cuore”. Un vero “traino per gli investimenti - ha spiegato Alberto Acciari, presidente Acciari Consulting - lo sport è nel gradimento della gente, genera sensazioni positive, un consumatore che legge una pagina di sport si soffermerà con più attenzione sul messaggio pubblicitario con sensazioni diverse dalle altre pagine di un quotidiano”. Molto interessante anche il contributo del giornalista Massimo Caputi, che ha raccontato il progetto beach tennis, che in poco tempo è diventata un’attività sportiva riconosciuto e con un numero sempre maggiore di iscritti (2200 tesserati, più di un milione di praticanti) che coinvolgerà le migliori spiagge di tutta Italia. Sergio Tacchini è lo sponsor tecnico, “Corriere dello Sport” e la tv “SuperTennis” i media partner. C’è anche un sito dedicato: www.beachtennis. com. Il ruolo del testimonial, o meglio del “testimone” come lo ha definito egli stesso, è stato al centro dell’intervento di Luca Pacitto, che ha raccontato come il brand sia ormai legato alla figura di Valentino Rossi e si è soffermato su diversi divertenti aneddoti legati a questo simpatico personaggio. Dario De Stefanis, invece, ha illustrato l’accordo tra Fiat e Yamaha in occasione del Motomondiale, e come questo legame sia talmente radicato nella mente degli sportivi che, da un sondaggio, emerge che circa il 70%
degli intervistati pensa che la scuderia Fiat Yamaha sia italiana (anziché giapponese); per poi partire con una carrellata di progetti speciali e moto brandizzate ad hoc in occasione di particolari eventi: mondiali di calcio, trionfo di Valentino Rossi, lancio della 500 Abarth e così via. Spunto di discussione è stato anche la presentazione della sponsorizzazione della Juventus con il marchio New Holland e delle difficoltà di far combaciare un
brand che produce escavatori con il mondo del calcio. A fine giornata è stato unico il valore condiviso emerso: investire nello sport vuol dire colpire al cuore il consumatore, entrare nella sua sfera di sentimenti ed emozioni privata, condividere con esso gioie e dolori e quindi comunicare molto meglio di qualunque altro veicolo pubblicitario.
La Lega Calcio riparte dal web: ecco il nostro nuovo sito “E’ importante che il nostro non sia solo un sito di immagini o di intrattenimento sportivo né un sito solo per gli addetti ai lavori: quello della Lega Calcio dovrà essere un sito di riferimento per tutti, appassionati, società sportive e stampa”(Fabio Santoro, marketing director Lega Calcio) A pochi mesi dalla presentazione a stampa ed utenti, Fabio Santoro, marketing director e coordinatore del centro studi della Lega Calcio, illustra le potenzialità del nuovo portale www.lega-calcio.it. “Un sito pensato non più per attrarre solo addetti ai lavori – afferma Santoro - un’interfaccia usabile ed accattivante sarà la nuova sfida per promuovere il calcio italiano nel mondo di internet”. Ad inizio 2009 la Lega Calcio ha presentato il nuovo sito: quali leve della comunicazione sono state usate per ristrutturarlo? SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_28
Il nostro era un sito datato, quindi, non è stato difficile riuscire a migliorarlo: abbiamo realizzato, ad esempio, un’area news che contiene non solo tutti gli aggiornamenti e i comunicati ufficiali della Lega ma che è anche una finestra aperta sugli eventi che coinvolgono il calcio di Serie A e B. Riassumendo, le novità del sito sono essenzialmente tre: gli aggiornamenti e i comunicati in tempo reale, le immagini dei gol partita per partita e le statistiche ufficiali realizzate, insieme al sito, con il supporto di Panini. Uno dei nostri obiettivi è quello di riuscire a fotografare le realtà delle 42 società di Serie A TIM e di Serie B TIM che afferiscono alla Lega, con un’attenzione particolare alle realtà e alle tendenze estere.
Per la realizzazione del sito avete stretto una partnership con la Panini, com’è nata questa sinergia e che tipo di partnership è? Quali progetti in comune avete? Con Panini è stata una partnership nata quasi naturalmente, dato che l’azienda di Modena è un interlocutore storico legato al mondo del calcio, mentre noi rappresentiamo l’istituzione di questo sport. Abbiamo definito una collaborazione di cinque anni che prevede diverse iniziative: a partire dalle statistiche ufficiali e dal sito internet, con uno spazio sul sito dedicato ai giochi e all’interazione con i visitatori del sito, fino alla possibilità di realizzare prodotti editoriali a firma congiunta.
Chi sono gli utenti del sito della Lega calcio? Avete attivato strategie mirate in base ai differenti target?
lavori: quello della Lega Calcio dovrà essere un sito di riferimento per tutti, appassionati, società sportive e stampa.
Quali altre attività di comunicazioIn questo momento è presto per ne state pensando di sviluppare? fare una fotografia dei nuovi utenti del sito. Ad oggi, il profilo dell’utenStiamo te medio è pensando quello di un anche addetto ai all’e-comlavori, che merce, resterà lo zocattraverso colo duro del la creaziosito. Tuttavia, ne di un cercheremo di negozio creare intevirtuale resse verso i per tutti i tifosi, un tartifosi del get totalmente calcio differente, italiano, in e lo faremo cui siano attraverso disponiuna serie di bili diversi iniziative, a gadget partire da una anche a grafica più marchio accattivante e fabio santoro, direttore marketing lega calcio Lega. Poi con una serie un’area fan, in cui poter mettere a di azioni più dinamiche. E’ importante che il nostro non sia solo un sito di disposizione dei visitatori una serie di giochi dedicati al calcio. Le altre immagini o di intrattenimento spornovità riguardano l’area statistiche tivo né un sito solo per gli addetti ai
ufficiali con le analisi pre e post gara, elaborate e stilate con l’ausilio di un sofisticato ed esclusivo software a riconoscimento vocale studiato da Panini Digital: dati che saranno disponibili per singolo incontro e per intera giornata di campionato, con risultati e classifiche in tempo reale di tutte le partite di Serie A TIM, Serie B TIM, TIM Cup e Supercoppa TIM, e un archivio dati, alimentato dalla storica Banca Dati Panini da cui deriva anche il mitico Almanacco Panini, fonte inesauribile di informazioni su tutte le partite, i giocatori, le squadre delle precedenti stagioni sportive e un canale diretto riservato ai media, che potranno ricevere, in modalità push/pull, notizie, comunicati e report su ogni partita.
antonio matarrese
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AtleticomTv.com, nasce la web tv sport oriented
Il network del mondo sportivo propone una nuova ed efficace modalità di fruizione delle notizie sportive. Atleticom, è l’editore di un network di 15 portali dedicati al mondo dello sport, tra cui i siti ufficiali della Federazione Italiana Rugby (www. federugby.it” www.federugby.it), della Federazione Scherma (www.federscherma.it” www.federscherma.it), della Federazione Canoa e Kayak (www.federcanoa.it” www.federcanoa.it), del Comitato Paralimpico Italiano (www.comitatoparalimpico. it” www.comitatoparalimpico.it), della Federazione Pentathlon Moderno (www.fipm.it” www.fipm.it). Il gruppo ha dato negli anni vita ad una esclusiva community fatta di persone che si sentono parte integrante di una unica famiglia, e condividono la stessa fervente passione per lo sport. Proprio lo sport, che ha segnato tappe importanti della storia della televisione, è il tema portante di questo editore che oggi incontra le potenzialità di internet e della televisione con HYPERLINK “http://www. atleticomtv.com” www.atleticomtv. com, la web tv che presenterà oltre 20 canali attivi, completamente gratuiti e visibili da qualsiasi computer, senza dover installare nessun software, nè set-box o decoder. L’editoSPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_30
re di ciascun canale (ad esempio una Federazione Sportiva), può decidere in assoluta autonomia il proprio palinsesto. Ogni canale dispone di un proprio sistema di pubblicazione, estremamente versatile e intuitivo.
Semplicità e immediatezza di utilizzo contraddistinguono tutto il progetto. Anche per questo la navigazione ruota intorno ad un semplice e familiare telecomando: è possibile fare zapping, passare da un canale all’altro praticamente senza tempi di attesa. Sui diversi canali vengono trasmessi programmi di elevata qualità tecnica e senza limiti di accesso al numero di utenti collegati, sia per i contenuti
“on demand” che per quelli in diretta. Su questi ultimi, le sperimentazioni eseguite dallo scorso dicembre hanno ottenuto ottimi risultati. Alcuni esempi: la trasmissione in diretta e in alta qualità dell’Assemblea Elettiva della Federazione Italiana Scherma: 6 ore di diretta, con un picco massimo di 1700 utenti collegati simultaneamente. Quasi 1000 quelli collegati in diretta all’Assemblea del Comitato Paralimpico. 2100 gli utenti collegati in diretta da 12 paesi per le finali, (riprese e regia prodotta da Atleticom), della coppa del Mondo di Basket Inas-Fid. Per parlare di eventi che non avrebbero potuto trovare collocazione in un palinsesto sportivo “tradizionale”, ma che diventano grandi opportunità quando trasmessi all’interno dei propri siti di riferimento, embeddati al tradizionale sistema di comunicazione che ormai si è imposto per velocità e capacità di penetrazione nelle rispettive community: il web. AtleticomTv.com oltre alla produzione e distribuzione di eventi sportivi intende realizzare format per la comunicazione interna, la comunicazione istituzionale, la formazione a distanza.
Sportlive.it, un portale per le varie community dei giovani sportivi Sportlive.it si propone come fonte diretta di informazioni in tempo reale e parla a giovani e appassionati tramite il loro stesso linguaggio, che è quello semplice della notizia breve, priva di orpelli e che va dritta al contenuto. Il sito dispone di dieci diverse sezioni e di diversi redattori specializzati, che trattano in maniera tematica e accurata dal calcio alle discipline considerate di “nicchia”, tramite articoli, gallery fotografiche, video e statistiche sempre aggiornate. Il progetto Sportlive vuole dimostrare che non siamo solo un popolo di “calciofili”, concedendo il giusto spazio anche a sport considerati “minori”, con l’obiettivo di variegare l’utenza e fidelizzare i lettori che non hanno nei grandi colossi sportivi del web punti di riferimento diretti. Dopo le parole i fatti: a meno di un anno dal lancio sul web Sportlive. it ha già convogliato un milione e SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_31
500mila utenti unici totali con oltre 3 milioni di pagine viste. I dati mensili sono in costante crescita e febbraio 2009 ha fatto registrare 250 mila unici mensili. Sergio Cardella, Responsabile editoriale del sito, commenta gli ottimi risultati fin qui raggiunti: “Partire da zero con un progetto nuovo, tematico, confrontandosi con “competitor” già radicati sul web è stata una sfida che fin qui consideriamo vincente. Di giorno in giorno abbiamo visto crescere il numero di lettori, di commenti, e di attestati di “stima”...Un esempio? Dopo un refuso sul nome di un pugile appena eletto campione Italiano nella categoria welter, fu lui stesso a trovarci sul web e scriverci (è il caso di dire di “suo pugno”!) per chiederci di correggere l’errore. Vi immaginate se non avessimo prontamente rimediato? Buona lettura con Sportlive.it!
COMUNICATI
Black Bean Games accordo con InFront Motor Sports 9 Aprile 2009 - Sportmarketingnews.com
Black Bean Games annuncia un accordo con InFront Motor Sports. La società che organizza e promuove il Campionato Mondiale Superbike, grazie al quale il publisher italiano del videogame SBK09 Superbike World Championship, è partner ufficiale della stagione 2009 del Superbike World Championship. La stagione 2009 rappresenta un momento fondamentale per i campionati di corse, tra i quali, la Superbike, sta acquisendo un ruolo sempre maggiore: la notorietà del Campionato è in aumento, nuovi promettenti piloti e grandi team sono entrati a far parte del Mondiale. Anno dopo anno, la collaborazione tra Black Bean Games e InFront Motor Sports si è notevolmente rafforzata. Nel 2009, grazie a quest’accordo, il publisher italiano in qualità di partner ufficiale, rafforzerà ulteriormente la sua presenza durante le gare del Mondiale e in pista, attraverso attività che dimostreranno la sinergia creata nel corso degli anni tra il Campionato Mondiale e il videogame SBK09 Superbike World Championship. Grazie a quest’accordo, Black Bean Games sarà protagonista sui maggiori canali mediatici del Campionato Mondiale Superbike ai quali fornirà innovativi ed esclusivi contenuti. In particolare, tutte le emittenti televisive che avranno in concessione i diritti della Superbike, trasmetteranno prima di ogni gara, un giro di pista SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE_32
virtuale con commento, realizzato grazie a SBK09. Questa iniziativa, possibile grazie al notevole livello di realismo e simulazione di SBK09, permetterà al titolo di beneficiare di una vetrina privilegiata durante tutte le tappe del Mondiale nel momento clou di ogni gara, offrendo così l’esperienza di SBK09 Superbike World Championship a milioni di spettatori. Inoltre, il sito ufficiale del Campionato Mondiale disponibile al link http:// www.worldsbk.com/ sarà la prima vetrina dedicata a SBK09 e sarà arricchito con contenuti esclusivi riguardanti il videogame e le riproduzioni originali in grafica 3d dei modelli delle moto. Paolo Flammini, CEO di InFront Moto Sports, dichiara:”Sono particolarmente lieto del rinnovato impegno di Black Bean Games, che anche per questa importante stagione sportiva ha voluto offrire ai tanti appassionati che seguono il nostro Mondiale un prodotto, SBK09, ancora tecnicamente più avanzato: particolari più vicini alla realtà (livree, box, tracciati, ecc.) con il rilevamento dello stile personale di guida per ogni singolo pilota. Tutto merito dell’alta tecnologia sviluppata da Milestone, a cui viene affidata una novità assoluta che prenderà il via dalla gara di Valencia e per tutti gli appuntamenti in video del Campionato Mondiale Superbike: in apertura delle trasmissioni televisive, i telespettatori godranno, in computer grafica, dell’on
board lap, la visione perfettamente simulata del circuito che ospiterà la gara. Un nuovo originale contributo al grande spettacolo offerto dal Campionato Mondiale Superbike” “Sono molto orgoglioso della partnership siglata con InFront Motor Sports.” Dichiara Virgilio Bixio, Amministratore Unico di Black Bean Games. “Sebbene la situazione economica globale di questo periodo sembri colpire tutte le altre competizioni del mondo racing, il Campionato Mondiale Superbike sta crescendo molto velocemente, perciò siamo più motivati che mai ad incrementare i nostri investimenti nello sviluppo del brand SBK insieme al Campionato. Crediamo realmente che il Campionato Mondiale Superbike sia la più importante competizione di corse motociclistiche in termini di adrenalina, livello di sfida e crescita del pubblico. Inoltre, l’accordo che abbiamo siglato oggi conferma che la nostra strategia a lungo termine, iniziata nel 2006 con l’acquisizione della licenza ufficiale del Campionato, era assolutamente corretta. Questa partnership può essere considerata un ulteriore passo avanti per l’affermazione di Black Bean Games quale importante e rinomato publisher nell’arena internazionale dei racing game.” Da segnalare infine che Black Bean Games ha prolungato l’accordo con InFront Motor Sports per la pubblicazione del videogioco ufficiale del Campionato Mondiale Superbike fino al 2012.
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Ronaldinho e Nutrilite insieme per i bambini 8 Aprile 2009 - Sportmarketingnews.com
Grazie al programma Goal by Goal di Nutrilite il decimo goal della stagione di Ronaldinho non solo aggiunge punti alla classifica del Milan, ma consente di generare ulteriori 10.000 dollari per la campagna Aamway One By One destinata ai bambini più bisognosi. Il denaro andrà alla Fondazione Milan, che lo destinerà all’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano per la costruzione del Centro di Alta Specializzazione per la Diagnosi e la Cura delle Anomalie Vascolari nell’Infanzia. Il progetto consentirà la creazione di un centro di riferimento su base nazionale per la cura degli angiomi e delle malformazioni vascolari nei bambini. Il goal realizzato da Ronaldinho durante la partita Milan–Lecce
porta a 100.000 dollari il totale delle donazioni…e il campionato non è ancora finito! “Sono felice per aver raggiunto questo traguardo importante e cercherò nelle prossime giornate di migliorarlo” ha affermato il fuoriclasse brasiliano. “Fare goal è il mio mestiere e contribuire allo stesso tempo ai progetti di Fondazione Milan attraverso Nutrilite mi dà grande gioia. Spero di migliorare questa cifra e continuare a far crescere il mio contributo”. Lo scorso anno l’attaccante del Milan era entrato a far parte del Team NUTRILITE. L’accordo fra l’ex Pallone d’Oro, NUTRILITE e la casa madre Amway Corporation, prevede inoltre che Ronaldinho rivesta il ruolo di Portavoce ufficiale della campagna ONE BY ONE dedicata ai
bambini. “Oltre ad aiutare la propria squadra nel raggiungere gli obiettivi in campionato, fuori dal campo Ronaldinho svolge per noi un ruolo cruciale, aiutandoci a sostenere la campagna ONE BY ONE in favore dei bambini”, ha detto Alessandro Sabato, Direttore Generale di Amway Italia. “Con i suoi 10 goal riusciamo a dare un aiuto concreto al progetto che stiamo portando avanti insieme a Fondazione Milan: la costruzione di un Centro di Alta Specializzazione all’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano. Speriamo che Ronaldinho continui a segnare e che il nostro contributo possa risultare ancora più importante”.
Abete rieletto presidente Figc 23 Marzo 2009 – Stageup.com
giancarlo abete
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Il presidente uscente è stato confermato per il prossimo quadriennio con oltre il 98% di voti. Giancarlo Abete è stato confermato alla presidenza della Figc per il prossimo quadriennio con il 98,42 % di preferenze. Abete è stato eletto dall’assemblea al primo scrutinio con
442,17 voti. “Grazie per la fiducia che spero di onorare con l’impegno e i risultati - ha affermato Abete - C’e’ la volontà di lavorare congiuntamente con tutto il consiglio federale con l’auspicio di determinare presto tutti i suoi ruoli all’interno. Spero di ricompensarvi con l’impegno nell’affrontare i problemi”.
Senato, il pensiero di Crimi sugli impianti 19 Marzo 2009 - Stageup.com
Martedì 17 marzo, il Sottosegretario con delega allo sport, Rocco Crimi è intervenuto davanti alla 7a Commissione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo sport dilettantistico. Crimi ha sottolineato come non esista una puntuale rilevazione di tutti gli impianti esistenti, pubblici e privati. Per poter programmare ed operare è necessario invece avere una mappatura dell’impiantistica esistente, al fine di meglio verificare la rispondenza dell’offerta alle esigenze dei cittadini e, quindi, tentare di riequilibrare la distribuzione in base alla popolazione ed al numero di associazioni sportive operanti. E’ con questo spirito che l’Esecutivo ha in animo di ricostituire l’Osservatorio nazionale per l’impiantistica sportiva. Con particolare riferimento all’impiantistica di vertice, egli rammenta che l’Italia si appresta ad ospitare grandi eventi internazionali. In tale ottica, è tuttavia necessario predisporre un piano organico di interventi, individuandone le priorità in relazione agli eventi di più immediata organizzazione. Egli ha perciò
nominato un’apposita Commissione, impegnata a cambiare anche in questo settore l’approccio dello Stato, adottando una nuova visione di costruzione e gestione degli impianti sportivi, oggi assai onerose per i bilanci pubblici.
rocco crimi
Richiamando nuovamente il Rapporto elaborato dal CONI e dal CENSIS, Crimi ha citato un dato preoccupante in merito agli spazi dedicati all’attività sportiva: 148.880 impianti nel 2003, di cui il 9,8 per cento non attivi a fronte di una popolazione di oltre 57 milioni di abitanti. Quanto alla tipologia delle strutture, ha evidenziato la diffusione capillare ed articolata nel
territorio dei campi di calcio, presenti in quasi tutti i comuni, seguiti dai campi polivalenti all’aperto, dai campi di bocce, dai campi da tennis e dalle piste di atletica, mentre nella crescita di piscine e palestre è prevalente il ruolo dei privati. Il non trascurabile dato sugli impianti non attivi, ai quali si aggiunge quello degli impianti sottoutilizzati, ha proseguito il Sottosegretario, appare ancora più significativo se si confrontano i dati forniti dall’Istituto per il credito sportivo per i finanziamenti concessi nel biennio 2006-2007. In quegli anni, infatti, il 77,6 per cento delle erogazioni è stato finalizzato alla ristrutturazione o al completamento di impianti sportivi (di cui il 41,3 per cento per impianti polivalenti, il 34 per cento per campi di calcio e il 7,4 per cento per impianti natatori). Sulla base dei dati esposti, egli ritiene indispensabile superare il sistema di sostegno degli anni passati ed adottare un nuovo approccio, prevedendo anche un ritorno economico per le parti interessate e lasciando libera l’iniziativa privata senza però perdere di vista l’interesse pubblico.
Allarme Blatter: in arrivo lo tsunami finanziario 11 Marzo 2009- Sport.virgilio.it
joseph blatter
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Il mondo del calcio rischia uno “tsunami” finanziario, anche se finora la crisi globale non ha portato a serie conseguenze. Lo ha detto il presidente della Fifa Joseph Blatter a Manchester, dove assisterà alla sfida di Champions League tra i Red Devils e l’Inter. Sebbene i Mondiali del 2010 in Sudafrica siano a suo dire “in una situazione soddisfacente” il pericolo per le successive edizioni è reale, così come per le finanze dei club. “Siamo in una crisi finanziaria globale e il calcio non è stato finora toccato
nella prima ondata dello tsunami economico. Ma la seconda ondata - è la previsione di Blatter - toccherà il calcio, specialmente le sponsorizzazioni dei club, e lo sport in generale. Basta guardare quello che è successo alla Formula 1 e ai motori, hanno già perso sponsor”. Blatter ha sottolineato che il calcio “è il business più grande del mondo. Non esiste azienda al mondo - ha aggiunto - che ha un giro d’affari maggiore di quello del sistema calcio. Si parla di circa 300 miliardi di dollari, e speriamo che possa rimanere il più grande business del mondo”.
Jean Todt lascia definitivamente la Ferrari 18 Marzo 2009 - Affaritaliani.it
Si consuma l’ultimo addio in seno alla Ferrari: Jean Todt lascia Maranello a un anno esatto dal momento in cui si era già dimesso come amministratore delegato, tenendo solo degli “incarichi speciali”. L’annuncio è stato dato, in una nota, al termine dell’assemblea degli azionisti della casa di Maranello. Il Presidente Luca di Montezemolo “ha comunicato all’Assemblea la decisione di Jean Todt di lasciare l’incarico di Consigliere di Amministrazione, e ogni altra carica in Ferrari. Luca di Montezemolo, a nome del Consiglio di Amministrazione e di tutta la Ferrari, ha ringraziato Jean Todt per il grande contributo dato in questi anni ai successi della Scuderia e per l’impegno e la dedizione che ha sempre mostrato sin dal suo ingresso a Maranello nel 1993 in tutti i ruoli ricoperti, da quello di Direttore della Gestione Sportiva a quello di Amministratore Delegato, e di Consigliere
di Amministrazione”, viene spiegato in un comunicato ufficiale. Jean Todt ha percorso gli ultimi 15 anni di storia della Ferrari con 6 titoli mondiali piloti (cinque con Schumi e uno con Raikkonen) e 7 costruttori. Il tutto condito da 98 vittorie nei Gp: è entrato nel 1993 come Direttore della Gestione Sportiva per poi assumere, nel 2004, la carica di Direttore
jean todt
Generale. Nel 2006 l’ascesa lo aveva portato a diventare Amministratore Delegato. Quindi, dal 1° gennaio del 2008, aveva lasciato la carica di Direttore della Gestione Sportiva,
che deteneva ad interim, a Stefano Domenicali. Mentre quest’ultimo guida la squadra dai box, i ruoli direttivi di Todt sono passati da tempo nelle mani del 63enne ingegnere Amedeo Felisa, uomo di fiducia di Montezemolo, che conosce le mura di Maranello fin al lontano 1991 quando vi arrivò proveniente dall’Alfa e che lanciò le mitiche F456 e della F355. Felisa è l’uomo delle Gt del grande rilancio. Intanto l’assemblea degli azionisti Ferrari l’Assemblea ha approvato il bilancio e la relazione di gestione relativi al 2008 che, come comunicato nei giorni scorsi, ha registrato risultati record in tutti gli indicatori economici: primo fra tutti la redditività, con il ROS che è arrivato al 17,6%. Il fatturato 2008 è stato di 1.921 milioni di euro (+15,2%), con una forte crescita (+28%) delle attività legate al Marchio (licensing, retail e e-commerce). In aumento anche gli investimenti, che hanno raggiunto il 18% del fatturato.
Tucano Urbano “veste” Air Avellino 13 Marzo 2009- Stageup.com
L’azienda leader nell’abbigliamento e accessori per motociclisti/scooteristi accompagna la Scandone nella trasferta di Milano. Domenica 15 marzo, presso l’UNA Hotel Tocq di Milano alle ore 12.00, Tucano Urbano - marchio leader nell’abbigliamento e accessori per motociclisti/scooteristi e partner della S.S. ‘F.Scandone’ Avellino consegnerà ai giocatori e alla dirigenza dell’AIR Avellino le giacche che indosseranno come divisa nelle trasferte e nelle più diverse occasioni di rappresentanza in programma per la stagione primavera-estate 2009. Il giorno stesso, in occasione della partita Armani Jeans Milano - AIR Avellino alle ore 17, i giocatori biancoverdi faranno dono ai colleghi SPONSORNET MAG_ NUMERO DUE_APRILE SPONSORNET MAGAZINE MAGAZINE NUMERO NUMERO DUE_APRILE_35 UNO_DICEMBRE_31 SPONSORNET
meneghini di un omaggio firmato Tucano Urbano. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Casa Avellino” promosso dal settore marketing della Scandone, in collaborazione con Festema, divisione Mktg Agency, per offrire ai propri partner sempre più occasioni di visibilità anche al di fuori del territorio irpino, come già accaduto a Bologna durante la TIM Cup Final Eight 2009. “In tutte le nostre collezioni scommettiamo sempre sulla fantasia, la comunicazione, la tecnicità e il colore – ha dichiarato Francesco Colombo, responsabile Comunicazione e Immagine di Tucano Urbano – componenti ben noti a chi segue le partite di pallacanestro, eventi mai banali dove si fondono spettacolo, passione, tecnica e creatività”.
“Queste iniziative – ha commentato Antonello Nevola, direttore generale della SS Felice Scandone – confermano la bontà del lavoro del nostro ufficio marketing e ci consentono di essere sempre vicini ai nostri partner con la possibilità di offrire importanti platee per promuovere i loro prodotti e servizi, come nel caso di Tucano Urbano nella prestigiosa cornice del Palalido di Milano”. TUCANO URBANO è una società che produce abbigliamento e accessori per chi si muove in scooter e in moto. Da più di 10 anni cerca di soddisfare le esigenze di tutti coloro che utilizzano quotidianamente le due ruote per diletto o per necessità, e che tutti i giorni con qualunque condizione climatica affrontano il caotico traffico della città. E non solo.
fila apre il primo flagship store a Milano
03 Marzo 2009Sportmarketingnews.com.
Fila, brand sportivo italiano, ha il piacere di annunciare l’apertura del primo flagship store europeo nell’esclusiva cornice di Corso Como, a Milano. Il concept store, progettato dall’agenzia di design svedese Grow, che ha anche realizzato la campagna pubblicitaria Fila 2009, ha lo scopo di creare un’ esperienza dinamica nell’ambito del retail, che rifletta lo stile rinnovato e il nuovo posizionamento del brand Lo store di Corso Como sarà di forte impatto, irriverente e coinvolgerà il consumatore Fila in un’esperienza d’acquisto unica, rendendo tangibili alcuni tra gli elementi icona che caratterizzano i prodotti dello storico marchio italiano. All’interno del Fila flagship store sarà possibile acquistare le esclusive linee
“il network dei protagonisti ss” dello sport busine
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Vintage e Gold oltre alla collezione di calzature frutto del co-branding Fila-Wimbledon – le collezioni più fashion e lifestyle del brand - insieme a prodotti esclusivi in edizione limitata. Luca Bertolino, direttore marketing di Fila Emea dichiara: “ Siamo orgogliosi di questa prima apertura nella cornice di Corso Como, una delle aree più cool per lo shopping a livello internazionale. Crediamo che questa prima volta per Fila ci darà la possibilità di far percepire al consumatore la nuova impronta lifestyle del marchio, anche attraverso una serie di iniziative che renderanno lo store un punto di riferimento per il consumatore di Milano e non solo. Una volta inaugurato lo store milanese, prevediamo di implementare questo concept nei mercati chiave per Fila”.
il magazine dei protagonisti dello sport business
Facciamo i nomi Adecco Affaritaliani.it Air Avellino Alberto Acciari Aldo Grasso Alessandra Gatto Alessandro Vocalelli Antonello Nevola Antonio Sanges ARMANI JUNIOR PROGRAM Atleticom.it Beppe Bergomi Black Bean Games Chelsea Chiarino Cimurri Colussi Comitato Paralimpico Italiano Coni Corriere della Sera Corriere dello Sport Dario de Stefanis Data project Davide Ghione Despar Domenico Fabbricini Egle Pambianco Emilio Spirito Enrico Varriale Fabio Caressa Fabio Santoro Fastweb Federazione Canoa Federazione Italiana Pallacanestro Federazione Italiana Rugby Federazione Pentathlon Moderno Federazione Scherma FederNuoto Ferrari Festema Fiat Fila Foligno calcio
Francesco Colombo Franco Chimenti Gabriele Salvatores Gazzetta dello Sport Gian Marco Pozzecco Giancarlo Abete Gianni Cerqueti Gianni Petrucci Giorgio Armani Infront Motor Sports Inter Inter Futura Intercampus Jean Todt Joseph Blatter Juventus Lega Basket Serie A Lega Calcio Lega Pro Lega Volley Lega Volley LegaDue Luca Bertolino Luca di Montezemolo Luca Marchegiani Luca Pacitto Marcel Vulpis Massimo Caputi Massimo Martellini Massimo Moratti Massimo Righi Massimo Righi Maurizio Zampetti Milano Sport Monte Paschi di Siena Nicola Roggero Nicoletta Flutti Nutrilite Olimpia Armani Jeans Milano Pallavolo Sirio Perugia Panini Paolo Barelli Paolo de Paola Paolo Flammini Pierluigi Pardo Rai
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