Colazza, appena fuori l’uscio di casa
Colazza, un paesino sospeso fra terra e cielo, a 562 metri di altitudine, affacciato sul Lago Maggiore, ai piedi del Monte della Guardia, compreso tra il Cusio e la sponda occidentale del Verbano, circondato da boschi, pianori e declivi, alcuni attraversati dal rio Tiaschella che poi diviene Terzago. Si presenta al viaggiatore come una piccola galleria d'arte all'aperto. Sui muri delle case e agli incroci, camminando per le viuzze del paesino, si possono ammirare bellissime edicole, immagini create a raccontare la devozione della gente di ieri. Ma c’è molto di più. I semplici “click”, quasi appunti visivi di oggi o di ieri, raccontano e invitano a fare attenzione e a soffermarsi di più sulle cose che, in un libero e semplice girovagare, ogni giorno sono davanti ai nostri occhi o... a volte nascostamente dietro qualche angolo, appena fuori l’uscio di casa. Le foto contenute in quest’opera e provenienti dal 1° Concorso fotografico “Colazza ed il suo territorio” anno 2012, sono di proprietà del Comune stesso. Colazza, luglio 2013 Il Sindaco Ileana Sbalzarini
Il Confessionale
La vecchietta al bisbigliar Ave Maria s’affaccia, posa in fior color di giada e riprende più serena la sua vita (Angelo Romolo, 1963 Sindaco di Colazza dal ‘56 al 58)
Valerio Amadori 1° Premio Categoria “Over 18”
Scorre nel cuore di Colazza
Luoghi d’incontro all’aria aperta, i lavatoi erano davvero posti speciali: le donne tutte in fila, chine. A volte litigavano ma si volevano bene. Altre volte cantavano tutte contente sbattendo su quelle pietre la biancheria delle signore.
Giulia Zanelli 1° Premio Categoria “Under 18”
Il vecchio lavatoio Ascolta con il cuore e riuscirai a sentire risuonare gli schiamazzi dei bimbi, le voci delle donne, il forte profumo di sapone nell’aria, il rumore dei panni sbattuti sulla pietra e rivedrai quelle magiche vasche piene di acqua di colore diverso a seconda: bianca colorata di sapone e poi limpida per risciacquare i panni. E ancora lo sbatacchio dei panni stesi, lasciati asciugare naturalmente all’aria di Colazza.
Valerio Amadori
Il balcone
Stare in casa significa poter assaporare il piacere di sapere che fuori c’è un paesaggio meraviglioso e, quando vuoi, apri la porta o la finestra e lo guardi.
Valerio Amadori
La cucina
A seconda dei giorni la stanza aveva l’odore dei legumi freschi sbucciati, delle verdure bollite, del latte bruciato durante la bollitura, della marmellata.
Alessio Riboni
L’acqua è un dono prezioso per il nostro paese
Poi il silenzio coprirà ogni cosa; sul sentiero l’acqua è gelida per l’ombra della sera. (da “Racconti per dodici lune” di Don P.L. Ragazzoni)
Maria Rosa Riboni
Oratorio di S. Bernardo
E’ la luce della consapevolezza che rende le cose preziose. E allora le piccole cose non sono più piccole. (Osho Rajneesh)
Giorgio Scalenghe
Colazza Cortile
Nel suo estivo colore porta una speranza, ricca come la vita di ogni casa rimasta laggiù; solida pietra antica. (da “Racconti per dodici lune” di Don P.L. Ragazzoni)
Giuseppe Colombo Speroni
Pesca alla trota nel torrente Terzago Nei pressi in uno specchio d’acqua, sempre rinnovata da sorgente, folto di alghe, si pratica la pesca alla trota. Un capanno ben disposto per spogliatoio e ristoro, riscaldato d’inverno, accoglie chi giunge. D’estate prende sempre più piede la cura elioterapica di villeggianti che assistono a giochi di fanciulli sull’acqua in un ambiente non devastato dal declino ecologico e affondato in una benigna serenità idilliaca ed arcaica.
Giuseppe Colombo Speroni
Fasci di luce
Il percorso del vivere è cosparso di continuo insegnamento. Ogni giorno c’è da imparare qualcosa di nuovo e non si arriva mai a conoscenza di tutto e, malgrado gli errori, non si riesce a trovare l’esatto equilibrio.
Marco Brosoli
Cappella Maestra Zanetta
Dalla finestra bassa sulla strada piena di ciottoli e malinconia guarda il viator che scende la contrada. (Angelo Romolo, 1963 Sindaco dal ‘56 al ‘58)
Marco Brosoli
Aurora sui tetti
Colazza sola tra il verde dei castagni. a mezza costa di un ridente colle d’un campanil spunta la guglia. Dolce Colazza, sorridente e bello dall’aria sempre fresca e profumata, d’allegri villeggianti, dolce nido. (da “Colazza, perla del Vergante” di Lucia Conti Ubertalle e Luisa Fomia Marchesi)
Marco Brosoli
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Regina Lomazzi Figure all’ingresso del paese 2 Ponte di legno sul Terzago 3 Il gioco delle bocce
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Giorgio Schalenghe 4 Parrocchiale foto 1 5 Parrocchiale foto 2
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Marco Brosoli Fresche acque 2 Affreschi Perduti
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Chsristian Rossi 3 Figura Sacra tra le vie 4 Miele puro 5 5 Cavalletta
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Giuseppe Speroni Colombo La cascina di Carletto Sottile
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Valerio Amadori 5 La panchina nel bosco
Maria Rosa Riboni 2 Raggio di sole 3 Chiara
Andrea Speroni 6 Grillo 7 Lumache 8 Salamandra
Alessio Riboni 4 Cascata
Giulia Zanelli 9 Vecchio lavatoio
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Si ringrazia per la collaborazione: - i partecipanti all’iniziativa - il “Foto Club Arona” nella persona del Presidente sig. Calzeroni Fabio per i suoi professionali suggerimenti - la Giuria costituita dai sigg. Arienti Paola e Tosi Massimo (Foto Club Arona), Papini Luca e Everaarts Tineke (Comune), Fiorentini Gianni (Associazione Pro Loco).
La realizzazione grafica e l’impaginazione sono opera di Carol Prina & Giacomo Pisani per l’Associazione Il Vergante La copia digitale della presente pubblicazione è disponibile su
Stampato nel luglio 2013 da Tipografia Ala di Arona