CITTA’ DI MAZARA DEL VALLO ► Registro proposte atti deliberativi n. del Settore
ESECUTIVITA’
. Servizio/ Ufficio
x Art.12, c. 1°, L.R. 44/91 e succ. integrazz. e modiff.
► Proposta depositata all’Ufficio proposte atti deliberativi il
con il parere favorevole del Capo del
Settore, registrata al n.
Art.16 L.R. 44/91 e succ. integrazz. e modiff.
anno.
► Consegnata all’Ufficio del Responsabile dei Servizi Finanziari con nota del 24/03/12 e restituita con nota del _ ►Sottoposta all’esame del Consiglio Comunale nella seduta del _____________, ore _______.
DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE Atto n.111 del 27/09/2012 OGGETTO: COMUNICAZIONI E SVOLGIMENTO DELLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE. L’anno duemila dodici il giorno ventisette del mese di settembre alle ore 17:00 in Mazara del Vallo, nella consueta sala delle adunanze consiliari, a seguito della notifica dell’avviso di convocazione nei modi e nei termini di legge, si è riunito il Consiglio Comunale per dare corso alla seduta di ordinaria. Fatto l’appello nominale dei 30 Consiglieri in carica, in conformità all’elenco sotto riportato, risultano: P 1) Marino Pietro
A
X
P
A
P
11) Alestra Valeria
X
21) Foggia Francesco
A
X
2) Titone Gaspare
X
12) Crocchialo Francesco
X
22) D’Angelo Pietro
3) De Blasi Francesco
X
13) Luppino Domenico
X
23) Gabriele Filippo
4) Emmola Gioacchino
X
14) Vassallo Vito
X
24) Reina Michele
X
5) Genna Gaspare
X
15) Arena Antonino
X
25) Giammarinaro Salvatore
X
6) Iacono Fullone Giov.
X
16) Gancitano Vito
X
26) Tumbiolo Giuseppe
X
7) Gilante Cesare
X
17) Calafato Josè Salvador
X
27) Frazzetta Roberto
X
8) Diadema Teresa
X
18) Foderà Vito
X
28) Messina Gianluca
X
9) Di Liberti Francesco 10) Mauro Giacomo S.
X X
X X
19) Pecunia Vincenzo
X
29) Ballatore Vito
X
20) Bommarito Matteo
X
30) Barracco Vito
X
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Seduta ordinaria del 27/09/2012 Deliberazione consiliare n. 111 del 27/09/2012
OGGETTO: COMUNICAZIONI E SVOLGIMENTO DELLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE. presidente pone in trattazione il punto n° 2 iscritto all’O.d.G., avente ad oggetto: “Comunicazioni e svolgimento delle interrogazioni e interpellanze”. Risultano presenti 23 consiglieri su 30. Assenti 5 consiglieri su 30: Iacono, Gilante, Crocchiolo, ,Luppino, Gabriele, Ballatore e Tumbiolo. E’ presente il consigliere aggiunto Zitoun. E’ presente il vice sindaco Ingargiola. Sono presenti gli assessori Zizzo, Quinci, Siragusa. Il presidente: prima di passare la parola al consiglio comunale, mi corre l’obbligo di leggere comunicati molto importanti per quanto riguarda l’attività consiliare. Il 5 settembre, al presidente del consiglio comunale di Mazara del Vallo, al segretario generale e per conoscenza al sindaco di Mazara del Vallo, oggetto: espulsione del consigliere Davide Titone dal gruppo Consiliare di Onda Nuova di Mazara del Vallo. Il sottoscritto Francesco Foggia, consigliere comunale del suddetto ente, pienamente consapevole che la nuova politica deve essere espressione concreta di regole di trasparenza e che il movimento Onda Nuova, che mi onoro di rappresentare all’interno del massimo consesso Civico, in qualità di capogruppo, intendo rispettarlo fino in fondo. Convinto che la nostra azione è importante sul rispetto del progetto che stiamo costruendo e in assoluta sintonia con la comunità siciliana e trapanese e che a nessuno è consentito seguire altri percorsi e soprattutto porsi con incoerenza e scarso senso di responsabilità in una condizione di contrapposizione con i gruppi di lealtà e di solidarietà che sono a fondamento delle iniziative del movimento, è costretto a interrompere la collaborazione politica e la comune militanza con il consigliere comunale Davide Titone che deve essere considerato fuori dal gruppo consiliare del movimento. Con osservanza il Consigliere Francesco Foggia. L’11 settembre, al Presidente del Consiglio Comunale di Mazara del Vallo. Il sottoscritto Titone Gaspare Davide comunica che da oggi, 10 settembre 2012, non appartiene più al gruppo consiliare Movimento Onda Nuova e che pertanto transita nel Gruppo Misto nella qualità di indipendente. Il consigliere Titone Gaspare. Chiedo scusa, il 12 settembre, oggetto: comunicazione del gruppo consiliare Onda Nuova. Il sottoscritto Foggia Francesco, Consigliere Comunale del gruppo consiliare Onda Nuova del quale è capogruppo, comunica alla Signoria Vostra che dopo l’espulsione dal gruppo consiliare del Consigliere Titone, è venuto meno il requisito sulla formazione del gruppo consiliare e pertanto ritengo che il gruppo sia sciolto e tutto va al Gruppo Misto, perché effettivamente erano formati da tre, essendo che un Consigliere si è dimesso o è stato espulso o viceversa, non c’è più il Gruppo Consiliare, quindi tutti e tre vanno a finire nel Gruppo Misto. Sulle comunicazioni e interrogazioni, si era iscritto a parlare il consigliere Pecunia, prego ne ha facoltà. Il consigliere Pecunia: presidente e amministrazione, colleghi consiglieri, cittadini presenti e in ascolto. Prima di dare seguito al mio intervento, vorrei fare due riflessioni su fatti sociali che hanno caratterizzato il nostro mondo. Il primo riguarda la condanna alla pena capitale negli Stati Uniti e in particolar modo nello stato del Texas di un disabile. Nonostante i medici ne avessero diagnosticato il ritardo mentale, ossia soggetto incapace di intendere e di volere, in quanto le proprie capacità mentali sono state riconosciute e certificate essere inferiori alla media. Questa notizia, pur avendo fatto il giro del mondo non ha scosso le coscienze della gente, nessuno si è posto la domanda, nessuno si è indignato di fronte a una decisione così estrema. E questa la chiamano giustizia sociale? E abbiamo il coraggio di dire che gli Stati Uniti d’America sono un paese civile, rispettoso dei valori sociali. Io esprimo la mia più profonda indignazione per... Scusate consiglieri, scusate. Io esprimo la mia più profonda indignazione per l’estremo gesto perpetrato nei confronti di un cittadino di questo pianeta, che sia americano o iraniano poco importa, che avendo certificato il proprio grado di disabilità mentale, è stato condannato alla pena capitale, per avere commesso un reato di cui non ha mai avuto consapevolezza. La seconda riflessione riguarda l’Ilva di Taranto. Tutti noi abbiamo e continuiamo a seguire le vicende Ilva di Taranto, però c’è una costante nell’analisi della vicenda Ilva di Taranto di questi giorni, esse prescindono regolarmente dai fatti, ossia dallo specifico livello di compromissione ambientale e sanitaria che è accertato dalle perizie chimiche e epidemiologiche che il G.I.P. Tudisco ha affidato a esperti di altissimo livello scientifico. Vorrei portare a conoscenza di questo Consiglio Comunale alcuni dati che molti di voi non hanno avuto accesso. L’Ilva di Taranto ha emesso, solo nel 2010, oltre 4 mila tonnellate di polvere, una enormità. Ha sparso dai suoi camini oltre una tonnellata di benzene, più di 300 chili di idrocarburi policiclici aromatici, nonché anche diossine e furani. Tutte sostanze, per i pesanti effetti sanitari che provocano sull’uomo e sugli animali che a tali inquinanti sono esposti. 2 bambini ogni 15 giorni muoiono per leucemia, per non considerare i tumori sordi negli adulti, il cui aumento oscilla fra il 10 e il 48%, a seconda dei quartieri. Un incremento del 30% delle malattie cardiovascolari. Nel 2010 “i maledetti” ambientalisti, quelli che qualcuno ancora definisce contro il progresso della città, evidenziano troppa diossina nelle carne di ovini e caprini e una ordinanza della Regione Puglia vieta il consumo di fegato degli ovini e dei caprini, cresciuti in un raggio di 20 chilometri nell’area industriale di Taranto. Nel 2011, il professore Fabio Matacchiera, “un altro maledetto ambientalista”, fa analizzare i mitili, le famose cozze di Taranto, emergono valori estremamente preoccupanti. L’A.S.L. di Taranto vieta il prelievo e la vendita delle cozze allevate nel primo seno del Mar Piccolo. I mitili presentano concentrazioni di diossine e di PCB, ossia policloruri bifenili superiori ai limiti di legge. Qualche giorno prima del sequestro giudiziario, il professore Massarotti 2
“un altro maledetto ambientalista”, divulga i dati di uno studio di ricercatori dell’ARPA che evidenzia un eccesso di piombo nelle urine dei tarantini. La politica che cosa fa? Con un massiccio bombardamento mediatico locale e nazionale, contrappone i cittadini ai lavoratori sostenendo che i primi, in nome della salute dell’ambiente vorrebbero la morte della fabbrica e che i secondi, in nome del lavoro e del salario, sono disposti a condannare a morte mogli, figli e parenti, oltre che se stessi e questo nonostante nella maggior parte dei casi cittadini e lavoratori coincidono con la stessa persona. Perché parlo di Taranto, Consiglieri? Perché di fronte alla prova documentaria che la vita non si contratta a qualsiasi altra considerazione, deve passare in secondo piano. A partire da personaggi locali, fino a livello ministeriale, devo dire che negli ultimi dodici anni, il Ministro dell’Ambiente è affidato a personaggi incompetenti, ridicoli e arraffoni. Taranto oggi chiede il rispetto dei suoi morti e un futuro diverso. Lo Stato non può stringere accordi con un serial killer che uccide al mese quattro dei suoi cittadini. Sembrano dati da bollettino da guerra e di questo vorremmo sentire parlare nei vari Tg. Si lavora per mantenere la propria famiglia e vedere crescere i propri figli, non per scavare la loro fossa. Tutto questo per ricordare che il sottoscritto contrasterà tutte quelle iniziative politiche locali che possono mettere in pericolo la vita di tutti noi, vedi i fanghi del fiume Mazaro che la nostra amministrazione vorrebbe sversare a tutti i costi nell’area di colmata, nonostante gli esami eseguiti ne riconoscono la pericolosità per il contenuto di sostanze tossiche. E questa amministrazione vorrebbe trasferire il letamaio del fiume Mazaro nella nostra unica spiaggia, non preoccupandosi affatto che i cittadini, nel medio e lungo tempo, possono andare in contro a malattie a volte irreparabili, creando le premesse di un’altra Taranto. Da non dimenticare l’inquinamento delle acque potabili, erogata dal Comune, che contengono nitrati e altri inquinanti provenienti dalle fogne, acque che i cittadini mazaresi bevono. Vado adesso alle mie comunicazioni, Signor Presidente. Come da me anticipato con comunicato stampa, lascio il gruppo MPA Progetto Sud e dichiaro di appartenere, da indipendente, al Gruppo Misto. I motivi che mi hanno indotto a prendere questa decisione non sono personali, ma politici. Con questa mia uscita tolgo dall’imbarazzo il coordinatore della MPA Progetto Sud, dottor Vito Billardello, il quale avendo aderito, anche se non ufficialmente, alla maggioranza, considera scomoda la mia posizione a sostegno rigoroso della salute pubblica e nemico intransigente di tutte le nocività ambientali e sparse illegalmente e quelle diffuse legalmente. Ricordo che i problemi da me portati avanti fino a ora non hanno un colore politico, sono problemi sociali rilevanti, da cui scaturisce il grado di civiltà di un territorio e di una città. Il coordinatore però non ha avuto il coraggio di dirlo in faccia e l’isolamento politico è stata la strategia adottata per manifestare il disaccordo. Sicuramente lui avrà avuto dei motivi nobili, per sostenere una maggioranza che dell’ambiente e dei servizi socio sanitari ne ha fatto una pattumiera. Di questa nobiltà, se permette Signor Presidente, l’Italia è piena e ha prodotto la politica che tutti noi vediamo, fatta di poltrone, amici, appalti, pseudo esperti, consulenti, il tutto per alimentare una politica che guarda solo a se stessa e non ai reali problemi della collettività. Non sono alla ricerca di poltrone, a casa mia se permettete ne ho abbastanza. Non sono alla ricerca di notorietà, dopo 30 anni di lavoro professionale sono già abbastanza noto. Non sono nemmeno alla ricerca di visibilità, sono abbastanza visibile così. Sono invece alla ricerca di una politica che considera l’ambiente e il rispetto delle fasce deboli un valore determinante e fondamentale, per una crescita culturale e sociale di una città. Dottor Billardello, il suo silenzio è stato assordante in questi ultimi mesi e il messaggio è stato perfettamente recepito. Le persone che pensano e che vogliono apportare un reale cambiamento a questa città vanno isolate, perché minacciano quella politica che ha condotto l’Italia al default. Le auguro che la sua candidatura alle regionali possa avere un buon esito, ma questo non servirà a farne di lei un personaggio di spicco di questa città, in quanto lei rappresenterà la continuità di quella politica che tutti noi ci vergogniamo di appartenere. A coloro i quali hanno aspramente criticato questa mia decisione, che è scevra di interessi personali e di interessi partitocratici, tengo a ricordare che fin da subito sono passato all’opposizione, portando avanti argomenti di importanza vitale e primaria, sia per quanto concerne la salute pubblica, sotto l’aspetto dell’inquinamento ambientale, sia la tutela dei diritti soggettivi delle fasce deboli nel sistema socio assistenziale che nella città di Mazara del Vallo appare più come un deserto, ottenendo risultati che nessun Consigliere Comunale negli ultimi dieci anni non ha mai ottenuto, infatti la mia opposizione, opposizione in termini ambientalista e tutela della salute pubblica, ha prodotto le pubbliche dichiarazioni di scuse all’intera città dell’Assessore all’Ambiente, mentre la mia opposizione all’inesistente piano dei servizi socio assistenziali per le fasce deboli, ha prodotto le pubbliche scuse dell’assessore alle pubbliche sociali. Grazie, signor presidente. Alle ore 18:40 entra l’assessore Ditta. Il consigliere Foggia: presidente, amministrazione, consiglieri, cittadini. Naturalmente, prima di parlare del mio intervento, ringrazio l’Amministrazione, gli faccio i complimenti per avere inaugurato i pulmini per i diversamente abili, sabato scorso, tutto ciò nell’interesse di migliorare la qualità della vita proprio dei diversamente abili, nell’interesse comunque di renderci la vita più facile, soprattutto quando devono andare a fare i cicli di terapia. Detto questo, vado a parlare un po’ soprattutto di due proposte presentate dal consiglio Comunale. Una formulata da un gruppo dove chiedono la proposta di deliberazione per ridurre del 20% il gettone di presenza, per quanto riguarda il consiglio e un’altra sempre del 10% del consigliere Ballatore. Naturalmente, io parto dal presupposto che dove finiscono le leggi, nasce sempre e comunque il buonsenso. Avrei avuto il piacere magari che i nostri colleghi avrebbero reso partecipe anche gli altri Consiglieri Comunali in questa scelta. Quindi, di conseguenza, capisco che non è stato possibile, anche perché quando si è votato l’adeguamento, l’abbiamo fatto diciamo tutti in comune accordo e mi sembra questo quasi una contrapposizione, prima adeguarci il gettone e poi di conseguenza diminuirlo. Ma capisco che l’esigenza c’è, perché comunque ce lo richiede anche il Governo Monti e io oggi vado a fare una proposta diciamo molto simile, molto significativa. Sappiamo pure che per adesso il Governo Monti sta lavorando per quanto riguarda la spending review, cioè la revisione della spesa pubblica, nell’interesse sempre di contenere la spesa pubblica, perché comunque ci sono diciamo molti eccessi e molti sprechi. Questo ci deve fare riflettere e a tal proposito, abbiamo visto proprio che dallo spending review, che abbiamo avuto dei tagli verso l’ente, verso la Regione, verso gli enti locali, ci sono stati dagli verso la sanità, ci sono stati tagli anche a livello pubblico, quindi di conseguenza sono convinto che la politica deve fare pure la sua parte. E a tal proposito penso, se lo spending review sia stato fatto a livello nazionale, noi lo possiamo fare, in qualità di Consiglieri Co3
munali, anche nella nostra città di Mazara del Vallo, perché noi dobbiamo essere da esempio per i nostri concittadini, anche perché tutto sommato dobbiamo dimostrare che anche noi siamo in grado di tutelare le casse comunali, quindi la politica quando vuole può raggiungere grandi obiettivi. La mia proposta che vado a leggere oggi è una proposta molto significativa, naturalmente non va a annullare le altre due proposte. Una cosa è certa, io in qualità di Consigliere Comunale, Gruppo Misto Onda Nuova, faccio la mia proposta concreta che io non voterò quelle altre due proposte, ma voterò questa, nel momento in cui il Presidente del Consiglio la porterà al prossimo Consiglio Comunale utile. Come oggetto c’ha: proposta di deliberazione per l’azzeramento dell’indennità dei gettoni di presenza del Consiglio Comunale, articolo 24, regolamento sui lavori del Consiglio Comunale. Quindi parlo di azzeramento. Sono convinto che la politica va fatta anche per passione e in questo periodo mi sembra opportuno dimostrare alla città che anche noi, visto e considerato che si parla di Imu, dobbiamo fare la nostra parte. Io parto dal presupposto che io l’Imu lo voterò, perché non rischierò il dissesto finanziario, perché tutelo il lavoro svolto dall’Amministrazione, perché sono convinto, anche perché dagli emendamenti che sono stati presentati, otto su nove hanno parere negativo, hanno parere negativo. E io naturalmente tutto ciò, perché ha un significato, il dissesto finanziario significherebbe non portare intanto tutte le aliquote massimali perché interverrebbero poi dei commissari. Detto questo, avremmo problemi anche con gli articolisti e poi di conseguenza anche le attività amministrative, non si possono realizzare tante opere pubbliche. Però io già sto facendo la mia parte da Consigliere Comunale, sto dicendo che il Consiglio Comunale, se vuole, può votare l’azzeramento dei gettoni di presenza. Vado a leggere la mia proposta: il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Foggia, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 24 del regolamento sui lavori del consiglio comunale, con la presente intende proporre al consiglio comunale l’azzeramento dei gettoni di presenza e delle indennità che spettano ai consiglieri comunali. Considerata la attuale situazione macroeconomica nazionale e globale, caratterizzata da una profonda, grave e persistente crisi finanziaria che ha determinato da parte del Governo centrale l’adozione di misure dello spending review, volto alla realizzazione e al contenimento della spesa pubblica; considerato altrettanto la grave crisi finanziaria che a causa proprio degli statali e regionali, ha determinato anche per il nostro Comune notevoli difficoltà imponendogli, al fine del rispetto del patto di stabilità e per assicurare l’ordinaria erogazione dei servizi ai cittadini, la valutazione e l’aumento dell’Imu che comporterà un ulteriore sacrificio da parte degli stessi, già duramente colpiti dalla crisi. Considerato inoltre che analoga situazione di crisi finanziaria attraversata dalla nostra città, che come è noto risente gravemente di tutti i suoi settori produttivi, da quello agricolo all’ittico, con gravi conseguenze economiche di tutti i cittadini e soprattutto per le fasce sociali più deboli, già duramente colpite dal punto di vista economico e occupazionale. Ritengo che lo stesso sacrificio debba essere richiesto, in primo luogo a tutti coloro che rivestono cariche politiche, elettive e non, come i consiglieri comunali e che hanno deciso di impegnare il proprio tempo e le proprie competenze al servizio della res pubblica e nel suo esclusivo interesse. Questi ultimi devono rappresentare un esempio per l’intera collettività, operando su loro stessi delle significative rinunce, prima ancora di chiedere ai cittadini. Auspico che l’intero consiglio comunale, al quale mi onoro di appartenere, voglia accogliere il mio invito a valutare l’opportunità di ridefinire l’importo dell’indennità e dei gettoni di presenza, spettante ai membri dello stesso, nell’ottica di rispettare le direttive statali in materia di spending review e di essere al contempo l’esempio per l’intera collettività. Per i motivi sopra indicati, propongo l’azzeramento dell’indennità e dei gettoni di presenza del Presidente del Consiglio e di tutti i suoi componenti. Naturalmente, penso che sono stato abbastanza chiaro. Sono qui per votare l’IMU, ma sono pronto a togliere il mio gettone di presenza. Grazie. Il presidente: grazie a lei. Quindi lei è d’accordo per approvare l’aumento dell’IMU, quindi è contro i cittadini. Questo è quello che bisogna capire e fare capire ai cittadini, comunque ognuno di noi è libero di fare quello che vuole è, giusto è? Cortesemente in aula, cortesemente in aula, cortesemente in aula. L’IMU ora fra poco apriamo il punto pubblico, per piacere e tratteremo l’IMU, però già c’è chi ha detto che voterà l’aumento dell’IMU del sindaco, bisogna essere chiari. Cortesemente pubblico. Il consiglio è comunque sovrano. Consigliere Di Liberti, si era iscritto a parlare? Prego, ne ha facoltà. Il consigliere Di Liberti: grazie presidente, colleghi consiglieri, signori della giunta. Rubo soltanto qualche minuto per leggere una comunicazione, poi per quanto riguarda l’IMU abbiamo tempo e modo per discutere. “Allora, il sottoscritto Di Liberti Francesco, consigliere comunale di Futuro e Libertà per l’Italia, premesso che con deliberazione della giunta municipale numero 103 del 4 luglio 2011, il Comune di Mazara del Vallo ha aderito all’offerta di fornitura di energia elettrica proposta da E.N.I. S.p.A., divisione gas e power, per tutte le utenze comunali relative alla pubblica illuminazione, immobili comunali, scuole e impianti per la durata di dodici mesi. Considerato che ai sensi della legge numero 73 del 18 giugno 2007, a decorrere dal 1 luglio 2007, il mercato dell’energia è stato completamente liberalizzato. Considerato che la gravissima crisi economica e finanziaria internazionale ha imposto al Governo l’adozione di drastiche misure di riduzione della spesa pubblica e in particolare la riduzione degli sprechi negli enti locali e la razionalizzazione di tutte le spese riguardanti i Comuni; considerato che il contratto di fornitura assicurato con l’E.N.I. è scaduto, interroga il Signor Sindaco per sapere se intende dare mandato agli uffici competenti per indire una gara d’appalto, al fine di individuare il gestore che fornisca energia al costo più conveniente per l’ente. Si richiede risposta scritta”. Presidente, mi sembra che questa interrogazione che mira a razionalizzare la spesa del Comune, dimostra ancora una volta l’incapacità amministrativa di gestire la spesa locale e poi giustamente ci sono Consiglieri che vogliono fare pagare questa incapacità amministrativa ai ceti sociali che si dice di tutelare. Mi risulta tra l’altro che sono state fatte diverse offerte, anche molto convenienti al comune, per quanto riguarda la gestione dell’energia elettrica, del gas, e anche queste sono state neanche prese in considerazioni. Tra l’altro volevo approfittare qua della squadra assessoriale, quasi al completo, per avere notizie un po’ dei locali di Sant’Agnese, dove dovrebbero trasferirsi gli uffici tributi. I lavori sono, mi sembra i lavori sono ultimati, abbiamo speso diverse decine di migliaia di euro, eppure si continua a pagare l’affitto dei locali di via Castiglione. Quindi desidero avere notizie, anche perché tra l’energia elettrica, il gas e questi inconvenienti, ripeto 4
mi sembra gestire la spesa pubblica veramente in maniera poco, voglio essere elegante, poco felice. Poi mi riservo l’intervento per quanto riguarda l’IMU, grazie. Il consigliere Genna: grazie presidente, amministrazione, Consiglieri, cittadini. Presidente, anche io questa sera vorrei cominciare con una interrogazione, di cui l’oggetto dell’interrogazione lo avevo già fatto presente all’amministrazione qualche mese fa. È l’oggetto della mia interrogazione alla consegna dei lavori dell’impianto di depurazione dei reflui comunali di contrada Bocca Arena. Sono stati completati i lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione per i reflui civili comunali di contrada Bocca Arena. Così come si sa, tale opera in passato era già stata completata, successivamente era stata oggetto di razzia di balordi che ne avevano pregiudicato il funzionamento. L’amministrazione precedente era corsa ai ripari, appaltando i lavori di ristrutturazione del depuratore per renderlo così funzionante. Ora che l’impianto di depurazione è stato ristrutturato, tenuto conto della grande importanza dello stesso, tanti cittadini chiedono spiegazioni sui motivi che impediscono la presa di gestione del Comune di Mazara. Alcune voci riferiscono per certo che l’azienda che si era aggiudicata i lavori, dopo il loro completamento doveva consegnare l’opera al comune, che ne doveva assumere la custodia e la manutenzione. In effetti così non è stato, cari cittadini. Il Comune a oggi non ha assunto la custodia e l’impresa, per tale ritardo, ha addebitato al comune di Mazara costi per custodia e manutenzione di ben 250 mila euro circa. Poiché la situazione ha necessità di chiarezza, lo scrivente consigliere comunale interroga il Sindaco per sapere i motivi per cui a oggi non è stato preso in custodia il depuratore, caricando così di ulteriori aggravi le spese delle casse comunali. Di chi sono le responsabilità e le motivazioni di tale condotta antieconomica? Caro Presidente, l’Amministrazione è bene al corrente di tutto ciò, perché come dicevo io in un mio precedente intervento, già avevo fatto presente appunto di quello che stava accadendo per la custodia di questo depuratore e quindi la mia risposta è scritta che chiedo, ma ancora di più verbale, perché appunto l’amministrazione ne era al corrente, è veramente urgente, perché non è assolutamente pensabile, cittadini, che in un momento di così grande e profonda crisi, dove viene chiesto a voi l’aumento dell’IMU sulla prima e sulla seconda casa e sui terreni di qualsiasi genere, vengono sperperati soldi pubblici, soldi vostri, ben 250 mila euro solo per la custodia dell’impianto di depurazione di contrada Bocca Arena in soli 5 mesi e ancora deve arrivare la fattura di settembre e arriveranno altri 50 mila euro, 300 mila euro solo in sei mesi. Soldi pubblici, soldi vostri cittadini. E poi vengono a chiedere che venga votato l’aumento dell’Imu. Questo è impensabile, oggi con questa profonda crisi sia chiedere l’aumento dell’IMU e sia perché le casse comunali oggi sono anche veramente in forte deficit. Quindi, cari cittadini, lascio a voi le considerazioni. Grazie, presidente. Il presidente: grazie a lei, consigliere Genna. Quindi, stando alle sue dichiarazioni, l’amministrazione sta pagando soltanto per la custodia 50 mila euro circa di custodia del depuratore che ancora non è attivo, come se noi non abbiamo, chiedo scusa cittadini, come se noi non abbiamo custodia. Questa è una cosa veramente deleteria e alquanto umiliante, noi che facciamo politica purtroppo dobbiamo subire anche queste ingiurie e queste accuse, ma non è colpa nostra, naturalmente chi di dovere è responsabile e faremo il nostro dovere affinché possa rendicontare anche agli organi competenti. Si era iscritto a parlare il Consigliere Zitoun, lo vedo in aula, prego ne ha facoltà. Il consigliere aggiunto Zitoun: presidente, amministrazione, colleghi consiglieri, cittadini. Presidente, il mio intervento è doveroso questa sera, anche perché ho sentito parlare di crisi, di riduzione, di azzeramento dell’indennità dei Consiglieri. Io penso che siamo in campagna elettorale, presidente, perché io mesi addietro, forse sono stato lungimirante, già parlavo di crisi, già parlavo di padri di famiglia che avevano bisogno di aiuto concreto. Oggi si parla di azzeramento, ma io dico questi Consiglieri Comunali che parlano di azzeramento allora, ai tempi, quando io avevo fatto la proposta di abbattere al 50% l’indennità con risparmio di un milione di euro, adesso siamo quasi a fine mandato, ma di che cosa stiamo parlando? Questa sera dobbiamo parlare di IMU, questa sera dobbiamo parlare di quelle che sono le esigenze di questa città. Prima di parlare di azzeramento, a questo punto io dico parliamo di consulenti, 50 mila euro l’anno; parliamo di staff, prima si parlava di staff del Sindaco, perché era a Roma, aveva troppi impegni. E adesso che è solo Sindaco di questa città, che lui ha optato per essere Sindaco di questa città, per il bene di questa città e non per altri fini, è un Sindaco a tempo pieno, dov’è il sindaco questa sera? Dov’è il Sindaco questa sera? Ci sono delle patate bollenti. Si parla di IMU, si parla di precari, ma dobbiamo barattare, che dobbiamo fare questa sera? E voi, cari assessori, signor vice sindaco, lei che rappresenta il sindaco, voi siete complici, siete complici perché avallate questo andazzo del Sindaco, ma cosa ha fatto per questa città? Ma che sta facendo per questa città? Ma di che cosa stiamo parlando? Ci sono dei consulenti che prendono 50 mila euro l’anno, ma per fare che cosa? Ma che stanno facendo, cosa stanno producendo per questa città? Siete dei complici, siete dei complici e parliamo di crisi. Ma dobbiamo fare come la Grecia? Come Madrid, che dobbiamo fare? Ancora percepite delle indennità, voi stessi ve le dovete dimezzare perché è il Sindaco, non é che è il consiglio comunale che lo può fare, è il sindaco, domani mattina si alza e dice: riduciamo del 70% e già risparmiamo e diamo delle prospettive, diamo delle prospettive. Associazioni, diamo, distribuiamo alle persone che hanno bisogno, che dobbiamo fare? Facciamo solo le belle figure, le cose di facciata, ma che cosa ha fatto questo Sindaco per questa città, ditemi che cosa ha fatto? Alzatevi e dite che cosa ha fatto questo Sindaco. Il Sindaco è stato capace di attaccarmi sui giornali, per dei fatti gravi accaduti in questo consesso civico dicendo che non era vero. Attaccandomi personalmente dicendomi che per le prossime elezioni non sarò eletto, ma io non sono fatto, cioè non vivo di poltrona, questo è il mio terzo mandato, io non vivo di poltrona, forse voi siete abituati a vivere di poltrona, forse voi siete abituati a campare di stipendio o di indennità, forse voi siete abituati a questo andazzo di complicità, forse voi siete veramente, veramente possiamo dire che abbiamo esaurito, veramente possiamo dire che abbiamo esaurito, veramente. Signor vice sindaco, si accomodi, mi deve ascoltare, si deve sedere. Il presidente: consigliere Zitoun, si rivolga alla presidenza anche perché... Il consigliere aggiunto Zitoun: manca il sindaco, manca il sindaco. 5
Il presidente: probabilmente il sindaco sta arrivando e probabilmente risponderà a tutte le situazioni di questa problematica. Il consigliere aggiunto Zitoun: utopia, lo sappiamo che il sindaco non viene, il sindaco qua non viene. Il presidente: consigliere Zitoun mi perdoni, consigliere Zitoun un attimo, è chiaro che va difesa perché gli assessori che lei sta accusando, tutti gli esperti che sono stati nominati gli assessori non hanno partecipato, sono solo determine sindacali. Il sindaco che ha le piene funzioni... Ha fatto determine sindacali, quindi gli assessori stanno subendo semplicemente. Il consigliere aggiunto Zitoun: stanno subendo e che significa? Il presidente: È un chiarimento che bisogna fare. Il consigliere aggiunto Zitoun: allora, gli assessori hanno un sacrosanto diritto, quello di dimettersi e non lo fanno, quindi sono complici, sostengono questa amministrazione, signor presidente, sostengono questa amministrazione. Mi riservo di intervenire più tardi, grazie. Il consigliere Mauro: Sì, grazie signor presidente, colleghi consiglieri, giunta, cittadini. Signor presidente, io mi riservo di intervenire sull’argomento dell’ordine del giorno, mi riferisco all’aliquota IMU successivamente. Oggi però volevo portare a conoscenza i cittadini di un’altra bella sorpresa che il sindaco prepara agli stessi e mi riferisco alle bollette della TIA per l’anno 2012, anno 2012, le bollette che saranno emesse successivamente, perché nel frattempo la Giunta presieduta dall’onorevole Cristaldi ha approvato, hanno approvato un contratto di servizio con la Belice Ambiente, relativo all’anno 2012. Il presidente: c’è il sindaco in aula, come abbiamo detto, prego sindaco. Il consigliere Mauro: Sì, sto parlando di contratto di servizio, signor presidente, tra il comune e la Belice Ambiente per l’anno 2012 e nel confrontare i dati tra diciamo il contratto di servizio approvato nel 2011 e il contratto di servizio approvato nel 2012 c’è uno scostamento, c’è una differenza in più per l’anno 2012 di circa 2 milioni di euro. Questo si tradurrà necessariamente, perché come funziona, lo spiego magari diciamo in maniera elementare, Belice Ambiente propone all’amministrazione un contratto con il quale la stessa si impegna a effettuare una serie di interventi, quindi la pulizia, la raccolta dei rifiuti, etc. etc. Il comune sottoscrive quel contratto e in base al contenuto del contratto, il costo, l’intero costo viene coperto tramite la bollettazione TIA. È accaduto che nel 2011, il comune ha approvato un contratto di servizio per 6 milioni e 700 mila euro e nell’anno 2012 è stato approvato un contratto di servizio per circa 8 milioni di euro, cioè significa 2 milioni in più che ovviamente a si ripercuoteranno sul peso e sul costo della bolletta. È evidente che sarebbe interessante chiedere all’amministrazione comunale i motivi per cui ha approvato diciamo questo contratto di servizio, senza magari discutere, perché ci sono delle voci che volevo portare, insomma che volevo evidenziare che sono delle voci che non mi convincono molto. Mi riferisco in particolare, in particolare ai coti indiretti. Noi abbiamo un totale costi diretti, cioè che sono i costi relativi proprio al servizio che sono 5 milioni e 400. Questi costi avrebbero portato all’emissione di una prima tariffa che è in linea con quella degli anni precedenti. A questi costi diretti si aggiungono costi indiretti per circa 1 milione e 800 mila euro, più 10% di Iva, 700 mila euro, fate un po’ i conti, e siamo superiore, e siamo, diciamo di fatto si ha un incremento superiore di più di 2 milioni di euro. Questo si tradurrà automaticamente in un aumento della bolletta della TIA di circa il 60%, quindi chi ha pagato oggi 300 euro, domani pagherà, fate il conto, 480 euro. Questo è diciamo un po’ il calcolo che facciamo e tutto questo mi sorprende onestamente perché devo dire, senza fare polemica assolutamente perché non è questa la sede per fare polemica che la qualità del servizio non è migliorata. Io non voglio fare raffronti tra la gestione precedente e la nuova gestione, io dico soltanto che i costi, i costi per l’anno 2012 rispetto dall’anno 2011, sono aumentati di più di 2 milioni di euro. Tutto questo si tradurrà, lo ripeto ancora una volta, in un aumento delle bollette TIA per un peso non indifferente. E allora credo che quantomeno diciamo l’amministrazione, in fase di approvazione diciamo di questo contratto di servizio, avrebbe potuto quantomeno chiedere dei chiarimenti su per esempio la voce costi indiretti. Dal punto di vista economico aziendale, quando parliamo di costi diretti, facciamo riferimento ai costi imputabili per lo svolgimento del servizio. I costi indiretti quali sono? Sono ammortamenti, cioè ma qua c’è una voce che è spaventosa, 1 milione e 700 mila euro. Di questa voce, l’amministrazione ha chiesto chiarimenti alla gestione di Belice Ambiente? È questa la domanda che faccio io. Costi indiretti, cioè come si può il servizio, diciamo come può il servizio costare 2 milioni di euro in più da un anno a un altro, questa è la domanda che pongo all’amministrazione e che contemporaneamente preannuncio diciamo purtroppo, ahinoi, ai cittadini, a tutti quelli che paghiamo diciamo la TIA e non so se siamo in pochi o siamo in tanti che purtroppo per noi l’aumento sarà ben consistente, intorno al 60% grazie. Alle ore 19:00 entra il consigliere Iacono.
Risultano presenti 24 consiglieri su 30.
Alle ore 19:02 entra il sindaco. Il consigliere Messina: signor presidente, signor sindaco, colleghi consiglieri, assessori e cittadini presenti. Anch’io, come il consigliere Mauro, entrerò nelle aliquote IMU e nel regolamento IMU soltanto successivamente, quando verrà aperto il punto. Ma siccome siamo nello svolgimento delle comunicazioni e interrogazioni, vorrei effettivamente comunicare qualcosa a questa amministrazione. Inizierò col problema del randagismo, perché ancora una volta questo pro6
blema che sta diventando sempre più una piaga, non solo non è stato risolto, non si hanno più notizie del canile comunale, non si sa che fine abbia fatto, se effettivamente ci sono ancora i presupposti per aprirlo, se è stato individuato un altro stabile e soprattutto con il canile Ri.ca.ra come siamo combinati. Tra l’altro io avevo approfittato di una dichiarazione resa qui pubblicamente dal sindaco Cristaldi, circa i cani randagi che potevano essere quantificati nella misura di 140 e non di più e che erano tutti iscritti all’anagrafe canina. Ancora io aspetto i tabulati che mi attestano quali sono questi cani randagi di quartiere, questi 140, chi li ha microchippati e da quando sono iscritti nel registro di anagrafe canina. Poi una battuta sull’IMU me la dovete consentire: poco fa ho ascoltato un intervento molto-molto acceso del Consigliere aggiunto Zitoun, credo in replica a qualche intervento che si era svolto in mia assenza, mio malgrado. Beh, io credo che oggi venire a parlare di azzeramento di gettoni, di compensi di indennità sia assolutamente fuori luogo e mi spiego meglio: questi sono problemi che andavano affrontati in una situazione sicuramente precedente. Se qualcuno voleva rinunciare al gettone di presenza per potere rimpinguare le casse dell’ente lo avrebbe dovuto fare circa un anno fa, non sicuramente oggi, perché oggi sa tanto di demagogia e di populismo, probabilmente ieri sarebbe stata una misura reale e concreta per cercare di portare qualche soldo in più alle casse. Mi sorprendo e mi stupisco poi fondamentalmente, visto anche il rispetto che accomuna tutti i Consiglieri Comunali, perché al di là di quello che ci diciamo in questo contesto, qui si fa politica, al di fuori siamo tutte brave persone e quindi mi sorprendo che una persona dotata di etica e di morale possa diciamo promuovere una spesa razionale, dei tagli alla spesa corrente, alle spese per superflue, per poi avallare di fatto un’amministrazione che dal primo giorno in cui si è insediata, continua a spendere centinaia di migliaia di euro in consulenti ed esperti e, permettetemi di dirlo, i risultati sinceramente noi non li abbiamo ancora visti. Mi riferisco per esempio al professore Fouad Allam, ospite di infinite trasmissioni televisive, sempre incentrate sull’argomento immigrazione, coesione sociale, coesione tra i popoli e tra le varie razze. Non l’ho mai, mai sentito parlare di Mazara del Vallo come esempio di coesione sociale, come esempio di convivenza tra i popoli, non ho mai visto un collegamento effettuato dalla mia città, visto che è un consulente che pago anch’io e anche profumatamente, mi risulta che gli paghiamo anche il rimborso anche sul caffè, mi giunge voce di questo. E allora dico perché il collegamento, il professore Fouad Allam lo deve fare da Trieste, quando effettivamente da Mazara del Vallo percepisce un compenso in qualità di esperto su ancora non si è capito cosa. Ho letto la relazione annuale, che poi tra l’altro non era annuale, ma biennale, perché è stata presentata dopo due anni, con tutti i verbi al futuro, “farò, programmerò, realizzerò, arriveremo, raggiungere” quando qualcosa di “ho fatto, è stato fatto, ho messo in campo questo”, ancora di questo non è dato sapere. E quindi mi sorprendo, perché io un consulente sarei anche lieto di pagarlo non 4 mila, 5 mila euro al mese, anche 15 euro al mese laddove producesse un risparmio per l’ente, tale per cui possa essere giustificata una spesa del genere, questo non mi risulta che sia stato mai un obiettivo raggiunto da questi consulenti. E pure che oggi mi dice di azzerare il gettone di presenza e credetemi, io sono convinto e non voglio dire un’eresia, che io quel gettone di presenza me lo sudo, perché studio, perché leggo, perché mi documento, e allora non vedo perché io debba rinunciare al mio per pagare 4 mila euro al mese dei consulenti, che sono tutto fuorché che degli scienziati. Se poi dobbiamo rinunciare al nostro che ben venga, che ben venga, ma ancora qui non mi chiedo com’è possibile che si sia votato il ripristino in questa sala. E soprattutto mi risulta che già ci siano degli ordini del giorno presentati, credo che sia stato il presidente della I^ commissione consiliare, Vito Ballatore, a presentare la riduzione del gettone di presenza, già è depositato agli atti, dico bene presidente? È un punto all’ordine del giorno che affronteremo o sbaglio? Perché credo che già sia stato presentato in ufficio di presidenza in tempi non sospetti. Quindi, io invito tutti a una riflessione razionale. Invito anche tutti a evitare di uscire con proposte che siano assolutamente demagogiche. Io credo che sia meglio affrontare una brutta verità che raccontare tante belle bugie. E allora, arrivati a questo punto, invito tutti a una presa di coscienza e di responsabilità e eviterei di portare avanti ancora delle proposte che sanno di tutto, tranne che di proposte concrete. Per questo io non induco ancora e non mi, diciamo, dilungo in questa discussione, perché sono ansioso anch’io, come voi colleghi, di entrare nel merito della questione IMU, in maniera tale che poi si possa discutere di cose un po’ più serie e concrete e rimando a chiunque proposte di questo tipo, perché queste proposte non vanno fatte in questo contesto e sicuramente non vanno fatte oggi, andavano fatte probabilmente prima. C’è ancora il tempo per cercare di raschiare il fondo, come si suol dire, ma sicuramente non attraverso questo tipo di proposte che per me è solo populismo. Grazie. Il presidente: Un attimo sindaco. Grazie a Lei consigliere Messina. Ci sono altre due comunicazioni, sindaco, e poi magari darà la risposta a tutti i colleghi consiglieri. Il consigliere Frazzetta: presidente, signor sindaco, grazie per la presenza, assessori tutti presenti, signoric, concittadini presenti, concittadini a casa. Grazie, signor presidente del consiglio, per avermi concesso la parola. Preliminarmente prendo atto, signor presidente del consiglio, che la giunta quasi al completo oggi è presente in aula, possiamo considerarla una presenza storica, non li abbiamo mai visti tutti insieme seduti a ascoltarci. Mi auguro che possano farlo fino alla fine di questa adunanza, forse hanno ricevuto una iniezione di adrenalina, stante la presenza del sindaco, che io avrei voluto fosse maggiormente presente, compatibilmente agli impegni amministrativi che ha. Io non prenderò tanto tempo sulle comunicazioni, signor presidente del consiglio, perché non voglio distrarre l’importanza della seduta consiliare di questa sera che ha come tematica una tematica importante che è la tematica sull’IMU, che investe in questo momento di crisi profonda, da un punto di vista economico e soprattutto da un punto di vista dei valori, signor presidente del consiglio, l’intera Italia, di converso anche la nostra città, Mazara del Vallo. Preliminarmente lasci che tra le comunicazioni io mi dichiari indignato, vergognato da cittadino italiano per le cose che stanno accadendo in questi ultimi giorni, fortunatamente ancora non da noi, ma in altre regioni di Italia, nel Lazio, nel quale si è scoperto tutto ciò che i deputati regionali laziali facevano, attraverso l’utilizzo dei fondi destinati ai partiti. Dico di più, attraverso anche il sistema dello storno delle somme della sanità all’indirizzo del riconoscimento delle loro spese personali, senza alcuna rendicontazione. E in un momento nel quale, signor presidente del consiglio, si chiedono agli italiani i sacrifici immani, queste sono cose che fanno non solo indignare e vergognare il sottoscritto da cittadino italiano, ma che fanno assolutamente ridere l’intero universo di questa Italia ormai diventata colabrodo. Se l’Italia è diventata un colabrodo una ragio7
ne ci sarà, qualche responsabilità ci sarà, qualcuno lo avrà determinato questo colabrodo e certamente non sono i Consiglieri Comunali di questa città a avere determinato questo colabrodo e chi da decenni ci rappresenta, chi da decenni si propone per nostro mezzo, per nostro tramite, applicando le regole, applicando le leggi. Mi avvio verso le conclusioni di questo intervento, ricordando a me stesso e non voglio fare polemica, che attraverso la legge sull’antievasione, sull’antielusione, ricordo che il comune di Mazara del Vallo, in tempi non sospetti, sottoscrisse, Signor Sindaco, una convenzione con la guardia di Finanza. Ciò serviva anche per il recupero delle imposte, laddove veniva verificata, come dire, l’evasione accertata. A oggi noi non abbiamo nessuna relazione nel merito, noi non sappiamo la Guardia di Finanza a oggi cosa ha prodotto e mi chiedo cosa ha potuto produrre questa convenzione. Mi piacerebbe saperlo, mi piacerebbe leggere i dati, mi piacerebbe sapere a quanto sono ammontati il recupero delle imposte al riguardo. E vede, a proposito di scandali, signor sindaco, a proposito di scandali non è escluso che qualche altro scandalo possa emergere, da qui a poco, anche là dove nessuno immagina che possa albergare, non è escluso che possa emergere qualche scandalo del tipo regione Lazio. Io mi auguro che ciò non avvenga, mi auguro che questa città, attraverso tutte le sue istituzioni, rimanga fuori, completamente fuori da ogni ipotesi di scandalo. Avrei tanto da dire sulle comunicazioni, ma mi rendo conto, signor presidente del consiglio, che non è la serata adatta, per cui termino qui l’intervento e mi riservo, no se vuole signor sindaco continuo, posso continuare su tante altre cose, possiamo parlare... Intervento fuori microfono. Il consigliere Frazzetta: va bene, allora signor presidente, continuo tranquillamente, non ho assolutamente alcun problema. Veda signor sindaco, una delle domande che per esempio sovente in me mi inquieta è l’uso, l’utilizzo di una struttura da lei poco tempo fa inaugurata, la chiatta. La vedo parcheggiata, la vedo ormeggiata con delle funi sottostanti il mare, non l’ho ancora vista in movimento, desideravo sapere, Signor Sindaco, per esempio, oltre il costo effettivo della chiatta, desideravo sapere, perché questo è il dubbio che ho, se la chiatta funziona, se per esempio messa in movimento la chiatta, anziché attraversare un lato e l’altro del fiume Mazaro che noi avremmo voluto vedere pulito, ripulito attraverso quel famoso finanziamento, assessore Siragusa, di 5 milioni e 800 mila euro che lei aveva annunciato tre anni fa e che ancora non arriva, dico vorremmo vederla passare di qui e di là e magari non vederla deragliare verso le coste tunisine. Saremmo poi costretti, signor sindaco, mi lasci passare la battuta, di andare a prendere l’aereo e andare a rimorchiare coloro i quali sono sbarcati in Tunisia per riportarli dall’altra parte del fiume se ciò dovesse accadere. No era solo una battuta, signor presidente del consiglio, nessuna mancanza di rispetto nei riguardi di nessuno. Avremmo voluto, per esempio, signor sindaco vedere aboliti i passaggi a livelli della città e invece li vediamo ancora lì, ancora io vedo ferme ambulanze con feriti gravi a bordo che rischiano di morire dietro quei passaggi a livelli per raggiungere il nostro nosocomio. Avremmo voluto guardare all’ipotesi di sviluppo di questo nuovo polmone economico che lei per lungo tempo ci ha annunciato, il polmone turistico, vorremmo conoscere i dati relativi alle presenze turistiche, ma soprattutto vorremmo interrogare i nostri concittadini imprenditori di questa città per sapere da loro se hanno risolto i loro problemi e noi in aula, Signor Sindaco, ci avvaliamo anche tra noi delle esperienze che noi stessi abbiamo e per esempio, le comunico, ma lei lo sa certamente, che in aula c’è un degno rappresentante di un istituto bancario che per il lavoro che fa è anch’esso termometro della economia che vive in questo momento la città di Mazara del Vallo. Se noi avessimo sviluppato il polmone a cui lei si riferisce, il dottore Di Liberti dovrebbe dire che la sua banca ha le casseforti piene di soldi. Il dottore Di Liberti dovrebbe avere il coraggio di alzarsi e dire a tutti quanti “cari amici, abbiamo risolto ogni problema, potete venire in banca perché le nostre casseforti sono piene”. A me risulta invece, Dottore Di Liberti, che in parecchi casi, in molti casi i nostri imprenditori, i nostri commercianti non sono più nelle condizioni di venire da lei a ritirare il semplice blocchetto d’assegni per potere pagare la merce che devono ritirare per potere lavorare. Fallimento, di che cosa dobbiamo parlare? Possiamo parlare semplicemente di fallimento di un progetto e non è una vergogna se si fallisce un progetto, può capitare a chiunque. La spiaggia, è appena finita l’estate, abbiamo ormai alle spalle il caldo torrido dell’estate, ma questo inverno lo stato delle nostre spiagge, comprendo, signor sindaco, che lei non ha la bacchetta magica, comprendo che lei non è il Padre Eterno, comprendo che le condizioni meteorologiche non appartengono... No, dico comprendo, no chiaramente tutto è possibile, Signor Sindaco, lei tutto può, tutto è possibile, per carità, io sono invece un umile servitore della gente, tale mi ritengo e tale rimango e non pretendo di essere il padre eterno. Per cui, pur non sapendo che lei possa essere il Padre Eterno, Signor Sindaco, immagino che lei non lo sia, questo me lo consente di dirlo? Si offende, Signor Sindaco? Credo di no. Dico lei non è il Padre Eterno e non può immaginare che il mutamento delle condizioni meteorologiche determinano ciò che lei non avevo immaginato che potesse determinare, lei ci aveva convinto quasi che noi si potesse andare via a passeggiare con i nostri cani, con i nostri amici, a proposito con i cani che lei conosce, quelli randagi, quelli che ha microchippato, quelli che ha denominato, quelli ai quali ha insegnato a non mordere la gente, andar lì a Tonnarella a passeggiare nel mese di marzo, in mezzo alle pioggerelle, così a prendere anche quel po’ di freddo che fa anche bene, perché l’alternativa tra il caldo e il freddo fa bene, eppure non ci siamo potuti andare, signor sindaco, non ci siamo potuti andare certamente non per colpa sua, per colpa anche delle condizioni meteorologiche ma ne dobbiamo prendere atto. Lei ci aveva venduto un prodotto che noi oggi non riusciamo a consumare, perché l’utilizzo, la fruizione di quella spiaggia non è possibile farla in inverno. E allora che ci vuole a dire: non è dipeso da me. Ci vuole veramente poco, Signor Sindaco. Veda questa città, io gliel’ho detto in più di una occasione, ma glielo voglio ripetere e glielo voglio ricordare solo così, a titolo esemplificativo, quasi Signor Sindaco, permettendomi di darle un consiglio, se lei lo vuole accettare, molto modestamente: questa città è tagliata da un fiume, questa città si affaccia per tutta la sua estensione su un mare che vero è essere un mare parzialmente chiuso, ma lei sa benissimo, Signor Sindaco, che con le forze della natura nulla ci può, nulla si può. Beh, e se dovesse accadere qualcosa di pericoloso da noi chi ci salverebbe? Allora nella ipotesi, nella sola ipotesi che ciò potesse accadere, Signor Sindaco, io parlo di rischio idrico, parlo di rischio idrogeologico, parlo di calamità naturali, Signor Sindaco, se tutto ciò dovesse accadere, quali sono le misure preventive che questa Amministrazione ha posto in essere, ha pensato di potere adoperare in stato di emergenza, quali sono? Noi subiamo sistematicamente, Signor Sindaco, una erosione delle coste che è a dir poco im8
pressionante, è a dir poco impressionante. Io bambino ricordo che andavo a Tonnarella e mi sembrava di essere a Sao Paulo, mi sembrava di essere in Brasile, Signor Sindaco, c’era una estensione della spiaggia che era impressionante, mi consentiva di andar lì con i miei amici, bambini anch’essi, a giocare a pallone. Oggi noi spiagge non ne abbiamo più, anche lì una ragione ci sarà. E allora, dico un amministratore attento, oculato, quale può essere lei, Signor Sindaco e la sua squadra, che cosa sta facendo a riguardo, come si sta rivolgendo alle organizzazioni di competenza, Protezione Civile compresa, per chieder loro quali mezzi possono essere messi a disposizione per evitare l’erosione della costa. Io purtroppo ho un problema. Signor presidente del consiglio, che l’intervento che ho fatto, alla gola mi sta procurando qualche problema. Per cui, come dire, mantengo le risorse... Il residuo delle risorse che ho per il prossimo intervento e chiudo qui l’intervento solo con l’auspicio, all’interno delle comunicazioni, che attorno alle cose che ho detto questa amministrazione sappia muoversi con la diligenza del buon padre di famiglia, avendo cura di osservare ogni suo figlio. Grazie. Il consigliere Arena: presidente, giunta, sindaco, consiglieri, sarò breve perché parlo soltanto di comunicazioni. Veda presidente, era da tanto tempo che finalmente non vedevo schierato al completo, fin dall’inizio, tutta la composizione della giunta con il sindaco. Mi ero già, come dire, preoccupato che quando si sono aperti i lavori la maggior parte degli assessori era in aula, cosa alquanto strana, perché non è, come dire, ogni giorno che tutti gli assessori sono qui in aula. E guardando tutto questo schieramento, mi sono accorto che abbiamo, come dire, un primato in questa città, che i cromosomi dei cittadini mazaresi non sono uguali, nel senso che tra donne e uomini in questa città c’è una differenza, perché dopo tre anni e mezzo, guardo ancora questo schieramento e non vedo nessuna donna seduta lì sopra e non bastano nemmeno le leggi, né i manifesti che parlano di una donna che era imbavagliata per far cambiare almeno una parte della giunta. Eppure, ricordo che a maggio del 2012 c’è stato un avvicendamento nella Giunta, si è passati da un Vicesindaco a un altro, motivando quella delibera con la nuova al più presto rimodulazione della giunta per far ripartire l’azione amministrativa. Dopo cinque mesi, sei mesi, l’azione è sempre ferma, perché sono ancora tutti là. Né una donna di questa città ha il pregio di vederla lì sopra. Questo è sicuramente in Italia un primato, non ci sarà nessun’altra città in Italia che ha questo primato. Al di là delle critiche e magari delle speculazioni che possono essere di poco conto, ma che per me non sono di poco conto, perché per me la donna è uguale all’uomo, anzi forse più intelligente. Volevo fare un plauso a tutto il consiglio comunale, perché qualche giorno fa finalmente si sono fatti vedere in piazza della Repubblica l’acquisto dei pulmini per il trasporto dei disabili. Dicevo, perché faccio un plauso a questo Consiglio Comunale? Perché siamo stati noi a votare quella delibera, a fare un emendamento specifico e per fare questo emendamento che riguardava il trasporto dei disabili di questa città, dalla loro, come dire, locazione ai centri di riabilitazione, siamo stati pure tacciati di essere, come dire, non capire le cose, perché per la città di Mazara era meglio un trenino che un pulmino per disabili. Io, con tutta franchezza, sono orgoglioso di avere proposto, insieme a altri, quell’emendamento, perché il pulmino c’è e è un nostro vanto, di tutti, non mi metto magliette e né niente. I trenini può darsi che facevano la fine, come diceva il Consigliere Frazzetta, della chiatta che è stata acchiattata e in tempi di cui si dicono di fare una diminuzione della spesa, ci siamo trovati qua con una chiatta che è messa lì e con una diminuzione della rotonda che non si sa che fine ha fatto, anche lì altre somme spese. Più tardi parleremo, entreremo nella delibera dell’Imu e magari faremo una cronistoria di tutte quelle spese che ci sono state in questa città, spese che magari saranno, come dire, di riammodernamento, di bellezza, ma sono state fine a se stesse e poi alla fine qualcuno chiederà che dobbiamo aumentare le quote dell’IMU, perché il comune va in dissesto finanziario, senza averci fatto una cronistoria di quelli che potevano essere i requisiti strutturali per una diminuzione della spesa. Quando in una delibera viene scritto che il Sindaco ha parlato con gli Assessori e con qualche consigliere, come se per delibere di questo tipo si possono fare come quattro amici al bar, io mi incontro con gli assessori, quattro consiglieri a cui chiederò poi chi sono, come si sono espressi e dove sono state fatte queste riunioni politiche. Magari qua verranno a dirci che senza questo aumento andremo tutti a casa, io sono il primo a andare a casa. Farò una richiesta di quello che è possibile fare, però sicuramente quando a casa mia diminuiscono le entrate economiche, riunisco la famiglia e comincio a dire “questo si può fare, questo non si può fare”, magari prendendo delle discussioni che arrivano con l’alzata della voce con i miei figli, ma alla fine riusciamo a trovare una quadra. Qui quadra non se ne vuole avere, qui ci viene proposto o fate o ce ne andiamo a casa. Anzi, può darsi che siete accusati di avere provocato un dissesto finanziario e questo dissesto finanziario, caro Sindaco, qualcuno di noi lo vuole, come dire, lo vuole mettere sulla propria pelle, se è vero che dobbiamo avere un dissesto finanziario, perché è mancato tutto quello che precede delibere di questo tipo. La convinzione che è giusto fare queste quote, ma manca tutto quello che riguarda la politica, la condivisione, come dire, le divisioni, i conflitti, ma trovare una giustificazione per i cittadini a che queste quote vengano aumentate. Chiudo per ora il mio discorso. Come ha visto, Presidente, ho cercato di non essere, come dire, strumentale in questo momento. Spero che anche nella prosecuzione dei lavori, si riesce a avere, in consiglio comunale, da parte di tutti un equilibrio e anche una intelligenza, per capire che stiamo parlando di tasse che riguardano i cittadini mazaresi e che già sono tartassati per manovre economiche che riguardano l’Italia e che quindi si dovranno pure sobbarcare quest’altro balzello che dovrà uscire da questo consiglio comunale. Grazie. Il consigliere Vassallo: signor presidente, amministrazione, colleghi consiglieri, cittadini. Presidente, la mia è solamente una comunicazione, poi mi riserverò dopo naturalmente per quanto riguarda, in merito all’IMU. Allora, ripeto, questa era una mia comunicazione, in merito all’IMU mi riserverò dopo presidente, solamente un paio di minuti. Allora, vista che è stata aggiudicata la gara per il servizio pullman, la quale ricopre quasi tutto il territorio di Mazara, chiedo all’amministrazione comunale come mai non è stata inserita la zona di Bocca Arena, visto che in quel quartiere ci sono molte famiglie in cui hanno bisogno di questo servizio. Spero che si tratti solo di una dimenticanza e invito l’amministrazione che presto anche quel quartiere possa usufruire di tale servizio. Grazie. L’assessore Siragusa: presidente. Io brevemente e considerato che anche per accorciare i tempi sulle interrogazioni che erano state poste, volevo rispondere a alcuni quesiti che erano stati posti prima dal consigliere Di Liberti, che non è in 9
aula, ma c’è il consigliere Mauro e sui costi indiretti dell’ATO. A me fa piacere che lei ha fatto questa domanda, perché vede io stesso ho mandato, anche tramite raccomandata, una specificazione di quali erano i costi indiretti dell’ATO. Per l’esattezza quel milione e 700 mila euro a cui lei faceva cenno e per iscritto mi è stato risposto che purtroppo, vede, il problema dell’ATO non nasce oggi, come tutti ben sappiamo. Sappiamo che è una struttura nata male e chiaramente non so come finirà. E quando mi si risponde che tra quei costi indiretti c’è un milione di euro di interessi passivi, chiaramente capiamo bene che cosa significa, perché lei sa che quando l’ATO iniziò poi a lavorare, per un problema di indebitamento, di differenze che c’erano di bilancio e così via, hanno posto in essere alcune... sono state poste in essere alcune operazioni di indebitamento nei confronti delle banche e quindi la parte consistente di quella spesa è un milione di euro che viene chiaramente da gestioni precedenti. E poi vi era ancora una posta in bilancio di circa 300 mila euro, che era svalutazione crediti e 200 mila euro per controversie legali soprattutto che vengono fatte nei confronti dei dipendenti che, come lei ben sa, hanno posto in essere alcune, diciamo così controversie giudiziarie nei confronti dell’ATO stesso per essere riassunti e così via, è una vicenda abbastanza lunga che credo sia a conoscenza di tutti. E quindi l’Amministrazione si è preoccupata e non poco di questo milione e 700, perché lei sa 1 milione 700 mila euro, le nostre quote sono circa 800 mila euro, non sono ben poche cose e di questo abbiamo fatto anche delle riunioni che io magari sono stato forse un po’ troppo critico su questo, quindi si immagini se non ho attenzionato la questione. Interventi fuori microfono. L’assessore Siragusa: Il totale dei costi indiretti è 1 milione e 700 mila euro e nello specifico era questo l’importo, quindi è stato attenzionato. Adesso io non ho davanti, come lei... lo spinning, però le posso dire, gli posso anche consegnare copia della raccomandata che ho fatto e della risposta per iscritto che ho avuto da parte dell’ATO. Per quanto riguarda il Consigliere Di Liberti, mi chiedeva il contratto di energia elettrica che era stato posto in essere in una delibera di Giunta lo scorso anno. Se lei legge bene quella delibera, l’Amministrazione immediatamente dava incarico per un risparmio diciamo di questo consumo di energia elettrica per quanto riguarda il prezzo e nel contempo dava mandato agli uffici per la predisposizione dei bandi di gara che credo siano in itinere per l’espletamento, fissando come prezzo base quello che già paghiamo e quindi risparmiando ulteriormente. Lei sa noi non facciamo, non possiamo fare i bandi di gara, ma deve essere la parte amministrativa, la parte dei funzionari che devono espletare le cose, quindi è stato posto in essere. Per quanto riguarda il trasferimento a Sant’Agnese, le posso dire che oggi stesso ho chiesto agli uffici, purtroppo, ecco le lungaggini che bloccano, un po’ per burocrazia, un po’ per altre cose che non dipendono da noi, si immagini lei come vorrei andare immediatamente a Sant’Agnese a utilizzare quell’ufficio, anche perché abbiamo problemi non poco indifferenti di spazi e di locali che siano adeguati alla norma. Mi dicono che lunedì andranno a ultimare l’impianto elettrico, quindi credo, spero che entro una decina di giorni siamo là e quindi diciamo risolviamo questo problema. Non è stata fatta questa interrogazione, ma io le rispondo prima così prevengo quello che voi mi dite: da qualche giorno, se avete fatto caso, hanno chiuso l’Agenzia delle Entrate a Mazara. Oggi ho chiamato l’Agenzia delle Entrate, ho chiamato l’ufficio e c’è un problema e dipende dall’immobile che c’è sopra che tra le altre cose non è nemmeno della Curia, ma mi dice il dirigente che dipende dalla Prefettura, abbiamo allertato la Prefettura però ecco, l’urgenza anche di avere gli uffici a Sant’Agnese ci serve anche per evitare queste lungaggini, perché non dipende da noi, ma dipende da altri Enti, non so quanto tempo si prenderanno per risolvere la problematica. Io, se mi consente Presidente, le volevo dire una cosa. Guardi, io insegno al commerciale e ho anche alunni extracomunitari, ho figli di immigrati o nati a Mazara e credo che il tono usato dal Consigliere aggiunto sia stato un tono irriguardoso e comunque sono sicuro che siano dei casi isolati, non so, magari sarà un problema di frustrazione, non so che cosa. Qualche volta leggevo magari: Virgilio disse a Dante “non ti curar di loro, ma guarda e passa”. Sono sicuro e certo, perché l’esperienza mi dice che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini, anche di altre... provenienti da altre nazionalità, sono persone a modo, sono riguardose e rispettose anche dei ruoli e delle istituzioni. Grazie, Presidente. Il presidente: grazie a Lei assessore. Questo ha ragione a prescindere ognuno di noi. Consigliere Mauro, però trenta secondi perché abbiamo chiuso le comunicazioni. Il consigliere Mauro: sì, un brevissimo chiarimento, signor sindaco, assessore Siragusa dal momento insomma che lei è presente in aula e quindi credo che sia il soggetto abilitato a rispondere alle mie domande. Nella delibera che citava il consigliere Di Liberti si faceva riferimento a un risparmio, in termini di euro, di circa 1 milione di euro. La domanda è se tutto questo è vero e se c’è traccia di tutto questo nel bilancio, quindi se è evidente che ci sia stato un risparmio rispetto a ciò che abbiamo avuto prima e successivamente, Assessore, i costi indiretti non sono 800 mila euro, sono 1 milione e 700 mila euro a carico dei cittadini. La domanda è: è giusto far pagare i cittadini gli interessi passivi o controversie che ha l’ATO per altre vicende? Il cittadino già paga la TIA di sé, paga il servizio, io non ritengo corretto appesantire ulteriormente la TIA di queste voci, io dico soltanto questo. Grazie. L’assessore SIragusa: consigliere, veda che la domanda prima di farla lei, l’ho fatta io qualche mese fa. Veda, il discorso dei costi indiretti e sulla quantificazione, io le ho detto abbiamo documentazione scritta e anche le risposte, su cui io la invito a venire a prendere copia per una soluzione dei problemi e io chiaramente sono saltato in aria più di lei. Intervento fuori microfono. Il presidente: no sindaco, Può rispondere e poi se vuole anche può aggiustare l’atto se vuole. Sì, sì allora prego le risposte del sindaco ai colleghi consiglieri. Prego, ne ha facoltà.
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Il sindaco: della presenza del sindaco meritano una risposta e io spero di essere all’altezza del livello degli interventi che sono stati svolti. Signor presidente, lei concorderà con me della necessità di porre un po’ d’ordine alla politica locale e le chiedo di fare anche lei la propria parte, perché tutte le volte che partecipo a una seduta di Consiglio, al di là della fissazione dei punti all’ordine del giorno, si apre con questo cosiddetto stratagemma delle comunicazioni, tutto lo scibile umano, fatto che assorbe tutto lo spazio temporale di una seduta di Consiglio e che comunque non è sufficiente a avere delle risposte esaurienti, per argomenti che dovrebbero essere conosciuti dai Consiglieri Comunali, senza bisogno di spendere denaro per studiarli. Sono fatti che basta camminare per la strada e si toccano con mano. Però questa è la strada che avete scelto, volta per volta, anziché affrontare scientificamente, tecnicamente, politicamente una singola questione, ci troviamo a dovere parlare di cani e di universo al tempo stesso. Per cui il Sindaco adesso, nel dovere rispondere a tutte le considerazioni che sono state fatte a tutte le comunicazioni che sono state fatte, dovrà muoversi in questi spazi giganteschi dello scibile umano. Mi permetta, Signor presidente, di prendere atto del suo alto valore di democrazia, perché il concetto di comunicazioni intriso all’ordine del giorno, non è che il consigliere Comunale ha il diritto di comunicare a se stesso quel che pensa. Le comunicazioni iscritte all’ordine del giorno sono le comunicazioni che il presidente del consiglio comunale fa ai Consiglieri, non che noi ci troviamo tutti qui dentro, ciascuno si alza e fa la sua comunicazione, chi parla della suocera, chi del compare, chi del cane, chi dell’universo. Questo, secondo me, non è un elemento che suona positivamente per il principio stesso della istituzione di consiglio Comunale. Non di meno, è una riflessione che consegno al Signor presidente, perché ne possa fare l’utilizzo che crede. Per il resto, sono state sollevate numerosissime questioni. Una di queste questioni è stata oggetto della risposta dell’assessore Siragusa, ma siccome ero già presente quando veniva sollevato questo argomento, intendo aggiungere qualche considerazione alle cose anche politiche e tecniche dette dall’assessore Siragusa. Tutto il mondo sa che io non condiviso la gestione precedente dell’ATO, tutto il mondo sa che noi abbiamo fatto una durissima polemica nei confronti di chi gestiva l’ATO in precedenza e non alludo soltanto alla gestione istituzionale ATO, ma anche all’insieme dei Consigli Comunali, delle Amministrazioni Comunali che hanno avallato quel comportamento. Ci siamo rivolti alla stampa, siamo finiti anche in polemiche durissime, abbiamo affrontato in sedi anche che sono andate oltre la politica le alte questioni, perché noi sapevamo che sarebbe successo questo. Noi abbiamo ereditato una situazione dell’ATO Belice a dir poco vergognosa, un ATO Belice che c’è stato consegnato con oltre 70 milioni di euro di debiti che non ha fatto l’attuale gestione, la gestione precedente. 70 milioni di euro di debiti con una serie di falsità anche nel bilancio, per cui per far quadrare i conti e fare credere al mondo che l’ATO Belice, con specifico riferimento a coloro che amministravano da questa città, fosse addirittura un ATO virtuoso, con tutti gli stratagemmi, le falsità, le illegittimità e le illiceità che sono state anche scritte. Cosicché, per far quadrare i conti, per esempio si sono anche inventati centinaia e centinaia di soggetti che avrebbero dovuto pagare una tasso all’ATO Belice, in verità la tassa non poteva essere pagata per la semplice ragione che i soggetti che erano stati iscritti nel bilancio, nella parte entrate, non sono mai nati, non sono mai esistiti. Su questo sta discutendo la Magistratura, ci saranno approfondimenti, ma cito questo caso perché evidentemente questa è la dimostrazione di che tipo di struttura noi abbiamo ereditato. E c’è di più, abbiamo ereditato un pachiderma gigantesco che in un certo senso sta bloccando finanziariamente il funzionamento della stessa ATO, perché abbiamo una quantità gigantesca di personale che è stato assunto dalle precedenti Amministrazioni e che si sono trovate a essere netturbini e tutto a un tratto capi operai e qualche volta da capo operaio a Segretario, fino a fare carriera anche dal punto di vista amministrativo e ha pagato la cittadinanza, ha pagato la popolazione. Noi questo abbiamo ereditato, non abbiamo ereditato un parco macchine per cui se le somme sono state spese per comprare mezzi di una certa efficienza e quindi con quei mezzi noi si poteva fare bene il servizio e si poteva risparmiare, no, abbiamo avallato una situazione vergognosa nella quale poco ci vuole che dire che ciascuno ha sistemato un proprio parente, un proprio amico, un proprio compare. Noi questa situazione l’abbiamo ereditata e mi sarei aspettato che anche da parte di istituzioni particolari, di questo argomento se ne fosse materia di approfondimento pieno e invece noto che l’approfondimento pieno non c’è stato, probabilmente è complessa anche tutta la questione per cui ci vorranno tempi per approfondire direttamente tutto il problema, ma certo che noi abbiamo ereditato questa situazione. L’attuale gestione dell’ATO Belice e non ha bisogno Nicola Lisma di essere difeso da me, non ha bisogno di Avvocati. L’attuale gestione dell’ATO Belice è stata una gestione oculata, con il senso di responsabilità necessario, con la visione del padre di famiglia. Certo è che questo signore si trova a amministrare un ATO che deve da una parte fare il servizio, da una parte pagare gli stipendi, pagare i carburanti e al tempo stesso deve rispondere alle centinaia di creditori provenienti da ogni parte di Europa che chiedono all’ATO Belice, pena ingiunzione di pagamento, pena sentenze di Tribunale, di tutto quello che naturalmente l’ATO Belice deve dare. Che cosa vogliamo mettere nel calderone? Tutto, anche quelle società che si sono trovate a essere chiamate, perché avrebbero dovuto aiutare l’ATO Belice nella individuazione di personale qualificato e li abbiamo pagati fior di milioni e il personale è fatto di brava gente, ma non ne ho visti scienziati, non ne ho viste persone per le quali valeva la pena di chiamare società così privilegiate provenienti dal nord di Italia, per andare ad individuare chi dovesse avere i requisiti e verificare se quei requisiti fossero effettivamente esistenti per raccogliere la spazzatura nella nostra città. Questo si è verificato e l’abbiamo ereditato noi, non l’abbiamo creato noi. Così come si è verificato che ci sono state società che avrebbero dovuto in qualche maniera controllare sui tabulati dei soggetti iscritti nelle entrate e nelle uscite, sono stati pagati lautamente, ma tutto quello che si è verificato è sotto indagine anche giudiziaria, perché? Perché sotto questa gestione si sono verificate anche quelle illegittimità e quelle illiceità cui ho fatto riferimento, con i fantasmi che avrebbero dovuto pagare, con una situazione ancora più grave perché vedete, inizialmente, quando si inventa un nome e si dice che quel nome è titolare di un ristorante, anche questo inventato, si prevede una entrata. Siccome quel nome non esiste e quel ristorante non esiste, passa un anno e che cosa avviene paradossalmente, che aumenta l’entrata perché se tu non hai pagato 100 euro nel momento opportuno, poi si applica la mora, quindi metto in entrata 120 euro piuttosto che 100 euro, gravità su gravità, falsità su falsità, illegittimità su illegittimità, ladrocinio su ladrocinio. Siccome io sono franco e intendo in qualche maniera continuare a fare il Sindaco secondo le regole che mi sono dato, perché nessuno può pensare che io non sia più il soggetto di qualche anno fa, perché per quanto io non sia più ragazzino, sono ancora nelle condizioni di rispondere uno per uno, con lo stesso tenore con il quale ci si rivolge al sottoscritto. Ma io sapevo bene che questa città aveva dei problemi 11
anche da questo punto di vista e quando ho accettato di candidarmi e successivamente, quando ho accettato di fare il Sindaco, io ho accettato una situazione culturalmente mediocre che si ripercuote anche in certo dibattito della politica nella nostra città e che trova anche ripercussioni all’interno di questo Consiglio Comunale. E lo dico anche con una punta di amarezza, signor presidente, perché la maggior parte dei consiglieri comunali io li conosco personalmente, trovo consiglieri comunali gradevoli, persone per bene con le quali si può discutere, però chissà perché, appena si arriva in consiglio comunale, anche quelle persone responsabili generalmente, che possono essere anche piacevolmente invitati a tavola per discutere e passare qualche momento piacevole, poi qui diventano un’altra cosa, perché? Perché da troppo tempo nella nostra città è venuta a mancare la politica, è venuto a mancare il rispetto istituzionale, perché alla mancanza di rispetto istituzionale è corrisposta una sorta di maleducazione sociale che è molto diffusa nella nostra città. Si tratta di una minoranza, certo che si tratta di una minoranza, perché guai se fosse una maggioranza tutto questo, è una minoranza. Ma è una minoranza agguerrita che rischia di rovinare la nostra città, dalla quale minoranza il consiglio comunale è stato varie volte da me invitato a staccarsi, perché vedete non si guadagna nulla a andare dietro al piccolo truffatore o al piccolo truffatore o al piccolo personaggio che chiede il sussidio, il cottimo fiduciario, non si guadagna nulla. Si crede di guadagnare il consenso di quella persona, ma quando si ottiene il consenso di una persona, in una città dove tutti osservano, ci sono anche nove, dieci, venti persone che criticano quel comportamento e quindi si ottiene il consenso di una persona e si perde la potenziale responsabilità di decine e decine di altre persone. La situazione dell’ATO Belice oggi va verso una condizione che voi tutti conoscete, perché l’ATO Belice sarà sciolta, ancora non è formalmente sciolta, si va verso la SRR e la SRR sarà una società che dovrà gestire, secondo le modalità previste dalla legge, la raccolta dei rifiuti e secondo procedure che stiamo definendo e sulle quali non tutti concordiamo, perché anch’io, come Sindaco di Mazara del Vallo, mi lamento del fatto che noi si debba pagare una quota per il servizio che viene effettuato in città diverse da Mazara del Vallo e debbo riconoscere al Sindaco di Salaparuta o di qualunque altra città che fa parte del consorzio, debbo riconoscere il diritto di potere esprimere anche loro delle riserve di tale portata, ma questa è la situazione. Sulle SRR ci sarà, io spero, un dibattito in Consiglio Comunale e quando ci sarà quel dibattito, sono pronto a dare tutte le spiegazioni che servono. Ma questa condizione dell’ATO Belice non l’abbiamo creata noi, semmai noi siamo parte lesa per questa questione. Dei costi indiretti è stato detto, ma non soltanto gli interessi, ci sono anche altri costi indiretti provenienti da tutto ciò che abbiamo, da tutto ciò che riguarda la riparazione anche di un mezzo meccanico acquistato con sufficienza, supervalutato. La maggior parte dei mezzi sono stati comprati di seconda mano, da tizio o da caio e non ho visto né in Consiglio Comunale né in altre parti della città, una sorta di disgusto nei confronti di questo comportamento, io non l’ho visto. Io sono stato come costretto, come Sindaco, a guidare una pattuglia di assessori e un gruppo di Consiglieri Comunali che si sono riconosciuti nel nostro programma, nel tentativo di rimettere le regole nel comportamento della società e nel comportamento della politica locale. Affronto la questione per l’ennesima volta, relativamente alla questione dello staff e degli esperti e specificatamente oggi, per turnazione, tocca al professore Khaled Fouad Allam, che viene qui definito, non so quale Consigliere Comunale ne abbia particolarmente approfondito le qualità del professore Allam, non ricordo chi è intervenuto, non mi pare sia Zichichi. Ed è veramente irriguardoso che nei confronti di un personaggio di livello internazionale, qual è il professore Khaled Fouad Allam, non si abbia il rispetto almeno di leggere le cose che scrive Fouad Allam e se qualcuno non l’ha visto in televisione, cambi canale, perché vede i canali sbagliati, probabilmente vede più Raffaella Carrà che non i programmi che servono, perché Fouad Allam è presente in tutte le televisioni, esprime la propria opinione e non è il propagandista di Mazara del Vallo, è un uomo chiamato dall’universo composto da tante culture e da tante religioni, esprime la sua opinione e cita il caso di Mazara del Vallo come patria della tolleranza della multietnicità e della multiculturalità. I suoi due ultimi libri hanno citato il caso di Mazara del Vallo, in più passaggi, anche individuando persone singole e sono libri che hanno venduto centinaia di migliaia di copie e Fouad Allam tiene conferenze in ogni parte del mondo e parla dell’esperienza di Mazara del Vallo, lo fa costantemente, lo fa anche sui quotidiani sui quali scrive, lo ha fatto sul Sole 24 Ore, sul Corriere della Sera, sul Messaggero costantemente e mi permetto dire che dietro il lavoro di Fouad Allam, che è in perfetta sintonia col Sindaco, Fouad Allam non ha inventato assolutamente nulla, io avevo la cultura della tolleranza, io avevo la cultura della multietnicità e della multiculturalità. Fouad Allam, amico personale da tanti anni, ancora prima che egli fosse deputato della sinistra alla Camera dei Deputati, ancora prima che egli fosse deputato della Margherita, io ero amico di Fouad Allam, essendo stato anche il suo direttore responsabile per una rivista importante che veniva stampata e diffusa in centinaia e migliaia di copie in sette lingue diverse che era l’euro Mediterraneo e ho avuto l’alto privilegio di essere il suo direttore ed è comunque grazie al lavoro svolto da Fouad Allam che io, come sindaco di questa città, non come parlamentare, non come esponente della politica italiana, come Sindaco di questa città sono stato invitato e purtroppo non ho avuto la possibilità di esserci, a Cracovia a aprire la conferenza mondiale sulla multiculturalità e venivo invitato a portare il saluto e le considerazioni del primo cittadino di Mazara del Vallo, capitale della multiculturalità. È grazie al lavoro svolto da Fouad Allam che il Governo Tunisino ha proposto all’Unesco la concessione di patrimonio mondiale della multiculturalità e della multietnicità. È grazie al lavoro che insieme abbiamo svolto e è grazie alle carte anche preparate da Fouad Allam che recentemente ho potuto, a Londra, incontrare alte istituzioni della Gran Bretagna ed essere indicata, a cominciare dal Sindaco di Londra, come il primo cittadino della civiltà più multiculturale e più multietnica d’Europa. È grazie al lavoro che anche è stato svolto dal professore Allam che io, il 20 di ottobre, aprirò la conferenza internazionale sulla multiculturalità a Terni, organizzata dall’Unesco, organizzata dall’Unione Europea, sarò relatore in quella conferenza internazionale e aprirò i lavori di quella conferenza, non per capacità personale, ma perché sono il Sindaco della città più multiculturale e più multietnica d’Europa. Andrò a Catanzaro, dopo Terni, dove attraverso un gemellaggio tra la città di Catanzaro e la città di Mazara del Vallo metteremo in moto un insieme di processi che serviranno a trasformare in fatti concreti, fatti che finora sono stati meramente giornalistici e che sono legati agli interessi che l’Italia e i paesi rivieraschi hanno sul Mediterraneo, c’è tutto questo dietro. E dietro gli altri esperti e dietro lo staff c’è anche un’altra questione, perché se io non avessi avuto questa struttura, come sindaco della città, noi oggi saremmo paralizzati, voi avreste compiuto il vostro progetto. Il consiglio comunale è come un organismo, non avendo io maggioranza in Consiglio, che ha l’unico interesse di bloccare la crescita di questa città o comunque il cammino di questa città. Se non avessi avuto 12
uno staff di questa natura, se non avessi avuto esperti di questa natura, noi non avremmo potuto ottenere, come abbiamo potuto ottenere, centinaia di milioni di euro di finanziamenti, provenienti dalla Regione, dallo Stato e dall’Unione Europea. Sono carte non sono chiacchiere e chi vuole venga a verificare di che cosa parliamo. Parliamo di rete idrica, parliamo di 23 milioni per la rete idrica, parliamo di 29 milioni della rete fognaria, parliamo dello sblocco della sopraelevata, parliamo dei 5 milioni e mezzo di somme per quanto riguarda il disinquinamento del fiume Mazaro. Parliamo delle diverse migliaia e migliaia di euro che sono state raccolte per piccoli e grandi progetti, centinaia di milioni di euro che sono arrivati a questa città, grazie alla capacità progettuale che questa amministrazione comunale ha dimostrato di possedere, grazie a questo apporto tecnico e di grande qualificazione. Poi ci sono altri aspetti molto più banali, più terraterra, come direbbe un grande filosofo del 900, tale Catalano, per cui parliamo anche di cani randagi e parliamo anche di chiatta che sarebbe chiattata, e purtroppo la lontananza dei Consiglieri Comunali dagli uffici del Comune, anche soltanto per chiedere informazioni, porta a fare magre figure perché, con tutta franchezza, mi sarei aspettato una maggiore conoscenza delle questioni e interventi anche di particolare natura. Tutti sanno che il nostro canile è stato ultimato oltre un anno e mezzo fa e tutti sanno che noi abbiamo fatto ben due gare d’appalto per assegnare la gestione del canile e purtroppo bisogna prendere atto che al di là della buona volontà di molte associazioni di volontariato, queste associazioni hanno ritenuto che gestire il canile di Mazara del Vallo non era produttivo, perché il nostro canile può avere soltanto un certo numero di cani, non ne può avere di più. Noi del resto non possiamo pagare per il mantenimento del cane più di quanto paghiamo in questo momento ricoverando il cane a Caltanissetta, che senso avrebbe aprire una struttura se poi questa struttura costa di più. Adesso abbiamo deciso di gestire direttamente il canile e che la gestione diretta del canile consente un ulteriore passaggio nella qualità che dobbiamo dare nell’assistenza ai cani ed è vero. Io sono convinto che i cani sono abitanti di Mazara del Vallo, gli abitanti di questa città non sono soltanto gli uomini e le donne, sono anche i cani e sono convinto che è corretta la politica che stiamo facendo, circa il fatto che i cani vengono osservati costantemente, vengono monitorati costantemente, sono stati in gran parte sterilizzati, in gran parte sono stati microchippati, c’è ancora un grande lavoro da fare. E naturalmente appena questo servizio partirà, noi avremo anche la possibilità di dichiarare al mondo che noi siamo il primo Comune del mondo che dichiara abitanti della città anche gli abitanti a quattro zampe, in questo caso i cani. Per quanto riguarda anche la questione relativa alla diminuzione delle spese, c’è chi pensa che diminuendo del 10 o del 20% si possano risolvere, per quanto riguarda i gettoni di presenza del Consiglio, si possano risolvere i problemi economici del Comune o per quanto riguarda questo aspetto si voglia ritenere per esempio che è un segnale, vorrei in qualche maniera richiamare alla serietà di ciascuno di voi, perché la eventualità di una diminuzione del 10% del gettone di presenza per i Consiglieri comporta una diminuzione di spesa per l’amministrazione Comunale di un anno di circa 50 – 60 mila euro, una cosa irrisoria rispetto al fabbisogno del nostro comune che è di oltre 8 milioni di euro in più rispetto a quello che abbiamo. E quindi vorrei che in qualche maniera si finisse con questa demagogia, fate quello che volete, ma io non vi vengo dietro su questo. Io penso che questo non sia serio, penso che noi si abbia bisogno di altre valutazioni. Per esempio potrete portare una diminuzione anche maggiore di 50 – 60 mila euro all’anno se soltanto, per esempio, il Consiglio Comunale si riunisse quando è necessario che si riunisca o per esempio riunire le commissioni quando è necessario riunire le commissioni. Riunire le commissioni per parlare del sesso degli angeli e non riuscire a esitare, dopo tanto tempo, progetti di una certa importanza, è elemento che deve fare riflettere voi, avendo fatto riflettere me in tanto tempo e se penso per esempio che nonostante la grande quantità di sedute di commissioni e di Consiglio, il Consiglio Comunale ancora deve approvare il piano di sistemazione delle spiagge e deve ancora approvare il piano commerciale, nonostante noi si sia adempiuto a tutto quello che si deve fare, c’è qualche cosa che deve fare riflettere e poco importa se la commissione o la Presidenza del Consiglio abbia ritenuto di chiedere un parere all’Assessorato su quello che si deve fare o meno, perché non è competenza della commissione andare a chiedere un parere, è competenza della commissione esprimere un parere, semmai anche con vincoli, semmai anche esprimendo perplessità, semmai anche chiedendo all’amministrazione Comunale di chiedere pareri preventivi o comunque successivi e non certamente occupando spazio che non compete alle commissioni consiliari e non compete nemmeno allo stesso Consiglio Comunale. Affronto questioni, anche con un certo rispetto, Signor Presidente, perché mentre arrivavo sentivo un linguaggio non proprio adatto alla mia tradizione, non proprio adatto alla tradizione della città, purtroppo espresso da un Consigliere Comunale aggiunto, che tra l’altro è tunisino e che quindi trova nella nostra città il massimo dell’accoglienza e trova il massimo della ospitalità e il massimo della comprensione. Ma anche l’intervento del Consigliere aggiunto, per quanto molto duro e per quanto campato in aria nel 90% dello stesso contenuto, relativamente alla questione della cultura e della tolleranza, della multiculturalità io non cambio opinione. Resto sempre dell’idea che bisogna lavorare perché il processo di integrazione sia persino superato, perché il concetto di multiculturalità prevalga anche sullo stesso concetto di tolleranza. Per quanto riguarda la questione della chiatta, la chiatta è stata ultimata già da qualche settimana, è necessario attendere ancora qualche giorno per qualche collaudo del R.I.N.A. e degli organi tecnici che non hanno nulla a che vedere con le competenze del Comune. Proprio questa mattina abbiamo fatto una riunione operativa, la chiatta è pronta a partire, è intendimento dell’Amministrazione Comunale giungere a far partire il servizio intanto affidando, per pochi mesi, per il tempo necessario a scrivere il bando e a espletare la gara d’appalto definitiva, alla stessa ditta costruttrice del piccolo natante, in maniera tale che loro conoscendo il natante, possano anche verificarne l’effettivo costo di gestione della stessa zattera, che ci consentirà di inserire all’interno del bando, per fare in maniera tale che chi va a gestire la chiatta, abbia la possibilità di avere una remunerazione, almeno sufficiente a pagare le spese di stipendio per coloro che andranno a lavorare sulla chiatta, per il carburante e per quanto fosse ulteriormente necessario. Trovo paradossale, Signor presidente e Signori Consiglieri, che si faccia polemica sulla Protezione Civile di Mazara del Vallo, quando la nostra Protezione Civile è presa ad esempio almeno a livello regionale, con atti ufficiali. Noi abbiamo un ufficio di Protezione Civile bene organizzato, abbiamo avuto i complimenti da parte del Ministero dell’Interno, abbiamo avuto parecchi riconoscimenti da parte della Prefettura, tanto che la nostra città è stata chiamata a assolvere anche a compiti che generalmente erano di altre città, perché come dice il Prefetto di Trapani, quando c’è un problema e interviene il Comune di Mazara del Vallo vado sul sicuro. Ed è grazie a questo che è stato possibile anche ottenere un finanziamento di 350 mila euro, che consentirà alla nostra città di dotarsi di un centro di prima accoglienza 13
che avrà comunque una multifunzionalità perché sarà utilizzato in parte per l’accoglimento di eventuali immigrati che arrivano nella nostra città, in parte come sede da dare ai giovani e al mondo dell’arte. Potrei discutere di altro, perché di altro si è parlato, ma io credo che non voglio in qualche maniera contraddirmi, trasformandomi io stesso in un responsabile del parlare di tutto e del contrario di tutto. Soltanto una piccola attenzione all’intervento garbato del Consigliere Vassallo a proposito del servizio di trasporto urbano e finalmente c’è un consigliere comunale che si complimenta con l’amministrazione Comunale per avere fatto, prima della storia, un servizio di trasporto urbano vero nella nostra città, remunerativamente utile per il nostro Comune, risparmiamo oltre 150 mila euro l’anno e dotiamo zone mai servite di un servizio di autobus. È vero che la zona di Bocca Arena non è stata servita, ma si sappia che ho già dato la direttiva perché si provveda anche a questo. E questo servizio non è stato messo in funzione da subito, perché c’è un cantiere in corso che deve portare alla realizzazione della strada Mazara – Torretta, e con questa situazione, mentre il libero cittadino può violare la cartellonistica e passare per una strada all’interno di un cantiere, vi renderete conto che un servizio pubblico non può essere effettuato con l’autobus che viola la cartellonistica, le sanzioni e le ordinanza. Ma appena saranno ultimati i lavori, anche questa parte della città sarà servita dal servizio di trasporto urbano. E un’ultima cosa, il rammarico perché volta per volta sento parlare del trenino e io penso che il trenino sia una cosa brillante e intelligente e penso che il trenino non serva soltanto a chi possa camminare e correre, io penso che il trenino serve anche ai portatori di handicap, serve anche ai diversamente abili, perché il trenino non è soltanto uno strumento riservato soltanto a coloro che possono salire e scendere comodamente, il trenino serve a tutti, anche a quelli. E se voi create ancora ulteriormente le condizioni per non consentire all’Amministrazione Comunale di comprare un mezzo così banale, che oltretutto è utile perché è vero che viene utilizzato dal punto di vista turistico, ma certo chiunque può comprare un biglietto dicendo che vuole fare il giro della città, salire a Tonnarella e scendere in piazza Mokarta, mica viene preso a ostaggio, viene preso prigioniero, quindi sarebbe anche un servizio dato alla città. Del resto ne parleremo in altre occasioni, quando il presidente del consiglio lo riterrà, grazie. Il presidente: grazie a lei, sindaco. Prima di dare la parola, è chiaro che mio malgrado devo dare alcune risposte, perché sono stato, come dire, chiamato in causa. Penso che con questa, dopo tre anni e mezza, è la quarta o la quinta volta che il Sindaco ci dà la possibilità di essere qui in aula, quando è stato sempre invitato a dare le dovute risposte al consiglio comunale. Ma bontà sua, può fare e decidere quello che vorrà. È chiaro che, visto e considerato che ogni suo intervento di questi cinque giorni che è venuto in aula in tre anni e mezzo, l’inizio del suo discorso è stato sempre quello che il Presidente del Consiglio non rispetta il regolamento, non rispetta le regole, non rispetta le comunicazioni. È chiaro che tengo a precisare al sindaco, e non voglio fare un litigio o avere questioni con il sindaco... Il sindaco: che cosa posso farci io se io parlo e lei capisce... Il presidente: no io capisco bene, lei probabilmente capisce male. Io le leggo il regolamento, caro sindaco e il regolamento testualmente dice, e non l’ho fatto io, l’articolo 53: comunicazioni e interrogazioni. “All’inizio della adunanza, concluse le formalità preliminari, il Presidente effettua eventuali comunicazioni proprie e dell’Amministrazione Comunale sull’attività del Comune e su fatti e avvenimenti particolari nell’interesse della comunità. Comma 2...”. Interventi fuori microfono. Il presidente: signor sindaco, se mi dà la possibilità di intervenire, lei ha parlato più di un’ora, se rispettiamo le regole e io non l’ho interrotta, abbia pazienza. Comma 2... Silenzio in aula per piacere e anche in tribuna. “Dopo l’intervento del presidente, un Consigliere per ciascun gruppo o il consigliere che non aderisce a alcun gruppo, quindi Gruppo Misto, può effettuare comunicazioni su argomenti, compresi anche quelli del Presidente”. Quindi argomenti importanti. E i consiglieri, le posso assicurare che hanno parlato di cani randagi, come ne ha parlato lei, non hanno parlato della suocera o del nipote. Lei ha parlato... pubblico, cortesemente, non voglio nessun applauso perché non mi interessa, è chiaro che stiamo trattando problemi assai importanti per la città, ma stiamo soltanto chiarendo. È chiaro che il Sindaco ha parlato di Raffaella Carrà che niente ha a che fare con l’Amministrazione, quindi smettiamola di essere e accusare il sottoscritto nella gestione, anche perché le comunicazioni durano un’ora e il Sindaco dovrebbe rispettare anche le regole. Lei ha parlato più di un’ora, ma è mio dovere fare intervenire il sindaco, quando lo ritiene opportuno. Un’altra cosa, sempre l’articolo 53, tengo a precisarlo, comma 12, dice testuali parole: “esaurita la trattazione delle interrogazioni scritte all’ordine del giorno ed entro il termine complessivo di tempo di cui al successivo comma, i Consiglieri possono presentare interrogazioni urgenti, dandone lettura al consiglio e depositandone, presso la Presidenza, il sindaco o l’assessore delegato, ove dispongono degli elementi necessari, provvedono a dare risposta alle interrogazioni, come spesso succede. Nel caso che non sussistono le condizioni per dare immediatamente risposta, il Sindaco assicura il Consigliere interrogante che la stessa gli sarà inviata entro i cinque giorni successivi all’adunanza”. Quindi la risposta scritta sarà consegnata ai consiglieri dopo cinque giorni. Ci sono interrogazioni che il consiglio comunale ha fatto, i consiglieri comunali hanno fatto e hanno due anni che aspettano, quindi chi non rispetta le regole? E non voglio andare oltre, caro sindaco, non voglio fare... Interventi fuori microfono Il presidente: Io non voglio andare oltre. Lei sindaco deve avere... Interventi fuori microfono.
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Il presidente: sindaco, io non voglio usare toni. Lei ogni volta che viene non può accusare il presidente del consiglio che non rispetta le regole. Io ho sempre rispettato le regole, probabilmente lei non l’ha fatto, guarda caso lei ha parlato più di un’ora e io in silenzio l’ho ascoltata. Parlo cinque minuti io e guarda caso lei si alza come se vorrebbe fare infuriare i cittadini. Abbia il rispetto prima della mia persona e poi del mio ruolo, come io ce l’ho della sua persona e del suo ruolo di sindaco di questa città. Quindi, rispettiamoci a vicenda, questo è quello che dobbiamo fare. Prego, sindaco. Il sindaco: signor presidente, tutte le volte che il sindaco fa dei rilievi sull’utilizzazione del regolamento del consiglio comunale, lei si sente offeso, aggredito, lei si sente in qualche maniera oggetto di vilipendio, lei è fuori binario. Lei la deve smettere di ritenere che io ho il pensiero a Pietro Marino in questa città, io ho altri pensieri e le sto dicendo in me non c’è alcuna voglia né di offendere, lei non ha compreso il mio intervento. E lei continua, volta per volta, a ritenere che il mio è un atteggiamento di disubbidienza, di mancanza di regole. Lei lo sa chi l’ha scritto quel regolamento lì? L’ho scritto io quel regolamento, l’ho scritto quel regolamento. Il presidente: E allora lo deve conoscere bene. Il sindaco: E allora mi permetto di dirle: ma lei come si permette! Dire a me che ho scritto quelle regole, che io voglio violare il rapporto. Io sono stato Presidente di un Parlamento e come posso pensare che ci può essere un soggetto che deve mancare di rispetto a chi presiede un’istituzione. Lei la deve smettere di ritenere che io voglia offendere. Io pretendo soltanto che ci sia nella gestione dei lavori, secondo le regole che vuole fare lei, se lei vuole che io venga in Consiglio Comunale, altrimenti vuol dire... Il presidente: Sarà graditissimo, sindaco. Il sindaco: Che lei non vuole che io vengo in consiglio comunale e io non vengo. Il presidente: No, non è così sindaco. Il sindaco: però se lei vuole che io vengo in consiglio comunale e rispondo a 50 argomenti che vengono sollevati in maniera anche disordinata, non può il sindaco non parlare un’ora. Perché se lei fa parlare trenta consiglieri, gli debbo dedicare tre minuti per ogni consigliere, è chiaro che debbo parlare un’ora, altrimenti lei deve dire oggi parliamo di questo, oggi parliamo di quell’altro. E dopodiché le comunicazioni dei consiglieri comunali, lei faccia l’uso che vuole del regolamento. Le comunicazioni dei Consiglieri Comunali devono essere attinenti, non si può parlare di tutto e del contrario di tutto, perché altrimenti è un altro tipo di seduta, è la seduta nella quale si può discutere per esempio del programma del Sindaco, dell’attuazione del programma del Sindaco. Ma se veniamo in seduta di Consiglio Comunale e lei continua volta per volta che c’è una seduta di Consiglio a far dedicare tutta la seduta di Consiglio a vicende di questa natura, se mi permette lei, la prego di non offendersi, ci perde lei. Perché lei non gestisce il (voci sovrapposte). Il presidente: No lei deve moderare i termini sulla mia persona, perché lei continua a offendere indirettamente. Io, sindaco, non l’ho mai offesa, io rispetto la sua persona. Io rispetto soltanto il regolamento. Il sindaco: non so, ma io che cosa debbo fare, in che lingua debbo parlare? Il presidente: E quando lei finisce le dico anche il resto, prego sindaco. Il sindaco: In che lingua debbo parlare perché lei non si ritenga offeso. Il presidente: Una lingua italiana che è più consona. Il sindaco: allora io parlo in lingua italiana. Ho detto che nella gestione di un consesso in questi termini ci perde lei e non è niente di offensivo, e non è niente di offensivo, perché se invece lei riesce a inquadrare i lavori attraverso un certo ordine e a assicurare che ci sia un rispetto anche nei confronti dell’Amministrazione, anche con il tono giusto, perché si può usare qualunque tipo di argomento, basta avere buon rispetto per l’interlocutore e io sono pronto ad affrontare tutte le questioni. Quindi se lei si ritiene volta per volta offeso dai miei interventi, le assicuro che io non ho il suo pensiero. Io in questo momento oltretutto ho centinaia di persone in tutta Italia che dovrei offendere per altre ragioni, si figuri se posso preoccuparmi di offendere il Presidente del consiglio comunale di Mazara del Vallo. Il presidente: quindi, sindaco soltanto è essere un chiarimento, mi sembra che stiamo chiarendo. Il sindaco: abbiamo chiarito. Il presidente: E un altro chiarimento va detto, perché lei ha detto e mi tocca personalmente ma non, ripeto, per chiarire l’argomento, che noi facciamo sedute inutili. È chiaro che non facciamo sedute inutili, noi facciamo tutto quello che l’amministrazione ci porta, non ci portate niente, anzi quando li portate noi ve li approviamo, ve li trattiamo con maggioranza e opposizione e non mi interessa, faccio il mio ruolo. Se lei mi dice che non devo fare più consiglio comunale non ne faccio, non trattiamo niente. Le faccio ricordare, per quanto riguarda il piano della spiaggia è arrivato alla mia 15
presidenza a giugno, scaduto da due anni e io l’ho detto in tutte le salse che questo piano era scaduto, quindi mi devo salvaguardare. Per quanto riguarda poi il piano commerciale, a me mi è arrivata tre giorni fa. Mi dica lei quando devo portare io questo atto in consiglio comunale. La gente, se io non le rispondo capisce male e non voglio che lei mandi messaggi fuorvianti nei miei riguardi. È chiaro che io svolgo il mio ruolo e lo svolgo bene. Intervento fuori microfono. Il presidente:no andiamo avanti lo dico io, Sindaco. Sì, no lo dico io. Il sindaco: E io non lo posso dire? Il presidente: Anche lei, ma qui il titolare sono io purtroppo, quindi andiamo avanti. Il sindaco: andiamo avanti lo dico pure io. Il presidente: e lo diciamo tutti e due sindaco. Lei è più bravo di me. E per quanto riguarda, le posso assicurare un’altra cosa che i cittadini devono sapere, il piano annuale mi è arrivato tre giorni fa e il bilancio mi è arrivato il 5 di settembre. Così la smettiamo di dire delle bugie, i cittadini devono sapere le verità. Sì, il bilancio mi è arrivato i primi di settembre, quindi questa è la realtà, dirigente. Per quanto riguarda le comunicazioni abbiamo concluso
- si passa all’ordine del giorno -
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
f.to Rag. Pietro Marino IL CONSILIERE ANZIANO
IL VICE SEGRETARIO GENERALE
f.to Titone Gaspare
f.to Dott. Antonino Ingargiola
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Il sottoscritto Segretario certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata all’albo Pretorio on line per 15 giorni consecutivi dal 25/10/2012 al 09/11/2012, a norma dell’art.11 della L.R. 3/12/1991, n.44, come si evince sul sito istituzionale www.comune.mazara-del-vallo.tp.it. In fede Dalla Residenza Municipale ____________ IL SEGRETARIO GENERALE ____________________________ ============================================================= LA PRESENTE DELIBERAZIONE È DIVENUTA ESECUTIVA: x Art.12, c. 1°, L.R. 44/1991 e succ. integrazz. e modiff. Art.16 L.R. 44/1991 e succ. integrazz. e modiff. Lì, 04/11/2012
IL SEGRETARIO GENERALE
____________________________ ============================================================= ------------------------------------------------------------------------------------------------------È copia conforme all’originale per uso amministrativo
Dalla Residenza Municipale, lì ____________ _________________________
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