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giugno 2013
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REV… prof. arch. Giorgio Goggi
Responsabile tecnico-scientifico
ing. Michele D’Alessandro Direzione tecnica
INDICE
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PREMESSA.......................................................................................................................... 3
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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ................................................................................... 4
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IMPIANTO DI IRRIGAZIONE AREE A VERDE PUBBLICHE............................................... 8
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1 PREMESSA Il presente documento costituisce la relazione tecnica sul progetto delle opere a verde e dell’impianto di irrigazione riguardante la fase definitiva/esecutiva del primo stralcio delle opere di urbanizzazione connesse al Piano Particolareggiato di recupero del comprensorio Vulcano, per la parte riguardante il comparto Produzione e Ricerca Sud, in comune di Sesto San Giovanni. Il primo stralcio consiste nella realizzazione di una rotatoria a tre bracci su via Trento, delle asole verdi e dei marciapiedi circostanti. Nel documento sono descritte le tipologie di alberi e di arbusti scelti, il loro posizionamento, le loro dimensioni e le caratteristiche dell’impianto di irrigazione. Nella figura seguente si riporta l’individuazione delle opere a verde oggetto del PRIMO STRALCIO.
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2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Le sistemazioni degli spazi a verde e la presenza diffusa delle alberature costituiscono una componente importante all’interno del disegno complessivo di quella che è pur sempre un’opera di viabilità. Nell’intervento sono presenti alberi di II grandezza di altezza tra gli 8 e i 15 m, che al momento della piantumazione avranno una circonferenza tronco di 20cm circa e alberi di III grandezza con altezza inferiore agli 8 m e circonferenza del tronco di 14cm circa. Al centro della rotatoria sono presenti anche degli arbusti a contorno delle alberature. Le specie di II grandezza prescelte sono : • l’Alnus Glutinosa Laciniata (6 piante), specie originaria del continente Europeo; ha corteccia marrone chiaro, abbastanza ruvida, e foglie verde scuro, arrotondate, di dimensioni medie, solitamente non raggiunge dimensioni superiori ai 20-25 metri. La chioma è di forma pressoché conica, con ramificazioni abbastanza regolari e rami abbastanza sottili e non troppo vigorosi. • l’Acer Platanoides (3 piante) chiamato anche Acero ricci, di grandi dimensioni, può raggiungere i 25 metri d’altezza. Ha chioma espansivo, tronco con corteccia brunastra che tende a desquamarsi. Per quanto riguarda le specie di III grandezza sono stati scelti alberi da fiore quali : • il Prunus Campanulata (11 piante) chiamato anche “Ciliegio di Taiwan”; è un piccolo albero deciduo alto fino ad 8 m, densamente ramificato con chioma gentilemente ovata. La corteccia è liscia, rosso-brunastra. Le foglie diventano bronzee a maturità. I fiori hanno caratteristica forma campanulata, da cui il nome della specie, sono di colore rosa scuro e sono portati a gruppi di 2-5 in ombrelle. Il frutto è una piccola ciliegia rossa che tende a divenire nerastra a piena maturità • il Lagerstroemia indica (8 piante) è' una pianta originaria dell'Asia orientale appartenente alla Famiglia delle LythraceaePresenta una bella fioritura (da luglio a settembre) ed è piuttosto utilizzata come ornamentale in parchi e giardini. Fiorisce in estate producendo vistose pannocchie terminali. I fiori sono larghi qualche cm e presentano un calice di sei sepali e una corolla di sei petali dotati di un'unghia sottile e allungata e di un lembo elegantemente ondulato. Il colore varia dal rosso porpora al bianco. Al centro della rotatoria attorno ai tre aceri sono state localizzati degli arbusti della specie Rosa mutabilis chinensis utilizzata come paesaggistica per le sue caratteristiche di rifiorenza e resistenza alla malattie. I suoi fiori sono semplici e cambiano colore in base all'età: il bocciolo è giallo poi si passa al pesca e, alla finire della fioritura in rosso e vermiglio. Molto ornamentale, è adatta a siepi e barriere alte o come esemplare isolato.
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Di seguito si riportano le immagini delle specie utilizzate.
Alnus Glutinosa Laciniata
Acer Platanoides
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Prunus Campanulata
Lagerstroemia indica
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Rosa mutabilis chinensis
Le zone a verde nell’intervento si trovano ai lati dei rami di ingresso della rotatoria e hanno dimensioni variabili, e al centro della rotatoria che ha un raggio esterno di 20m, per cui anche un ampia isola centrale. Le dimensioni minime delle aiuole in cui è prevista la messa a dimora delle piante è di 250cmX250 cm. Le aiuole sono tutte ricoperte di tappeto erboso e il terreno utilizzato dovrà essere idoneo allo sviluppo radicale delle piante. Tutte le alberature saranno rese stabili da pali tutori montati a castello. Di seguito si riportano due stralci della planimetria delle opere a verde.
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3 IMPIANTO DI IRRIGAZIONE AREE A VERDE PUBBLICHE
L’impianto di irrigazione è stato progettato seguendo le linee guida sulla realizzazione di detti impianti oltre alle indicazioni dettate dall’Amministrazione Comunale. Si tratta di un impianto di irrigazione di aree adibite a verde nel contesto di opere di urbanizzazione e quindi pubbliche, in cui sono previste zone piantumate con alberi di varie grandezze e tipologie, zone con arbusti e tappezzanti e zone a prato verde. Il criterio seguito nella progettazione è il seguente: • sistema di irrigazione ad erogatore statico per tutte le aree a prato verde di piccole dimensioni con la presenza di alberi ed arbusti; • sistema di irrigazione ad erogatore dinamico per tutte le aree a prato verde di dimensioni medio grandi e libere da altro tipo di essenze; • sistema di irrigazione ad ala gocciolante antiostruzione, cioè con tubazione microforata interrata, per tutte le piante; • sistema di irrigazione ad ala gocciolante con tubazione micro fessurata sopra terra per tutti i tappezzanti ed arbusti sotto pacciamatura. Ogni tipo di sistema sarà alimentato da linea propria indipendente e tali linee partiranno da un contatore alimentato direttamente dalla rete idrica pubblica. Tutte le tubazioni correranno all’interno delle aree a verde ad una profondità di cm. 50 circa (quota di sicurezza per non essere danneggiati da eventuali operazioni di fresatura o 8
arieggiamento) e negli attraversamenti obbligatori su strade, marciapiedi o piste ciclabili, saranno infilati in tubi corrugati da mm.50, uno per ogni singola tubazione e rinfiancati e ricoperti di calcestruzzo. Le singole linee verranno gestite da elettrovalvole temporizzate la cui regolazione verrà stabilita dagli enti competenti. Ogni contatore verrà alimentato da una tubazione da 1” e 1/2 con pressione dell’acquedotto e pertanto il numero dei contatori sarà dettato dalle portate reali dell’intero impianto di irrigazione rispetto alla portata del tubo di alimentazione. Poiché questa relazione è relativa solamente al 1° stralcio e quindi alla rotonda di via Trento, date le piccole dimensioni delle aree a verde da irrigare, non ci si addentrerà nel calcolo del fabbisogno idrico e tanto meno nel numero dei contatori necessari, in quanto quello previsto è più che sufficiente allo scopo e si rimanda il calcolo del fabbisogno idrico complessivo alla relazione che verrà allegata al progetto generale esecutivo, comprensivo di questo 1° stralcio e di tutta la rimanenza delle aree (2° stralcio). Il contatore previsto nel 1° stralcio è situato sull’aiuola di fronte alla rotonda abbastanza vicino alla linea dell’acquedotto esistente sulla via Trento. Le linee di adduzione ai vari impianti di irrigazione saranno costituite da tubazioni in PVC da mm. 25. Il posizionamento planimetrico degli erogatori statici è stato effettuato in modo da avere una sovrapposizione dei raggi di azione del 100%, mentre per quelli dinamici, solamente dell’80%. L’irrigazione delle piante ad ala gocciolante interrata è formata da anello chiuso microforato interrato antiostruzione il cui diametro è funzione solamente della dimensione delle piante (I°, II° o III° categoria) ed ogni anello è alimentato direttamente dalla tubazione principale. L’irrigazione degli arbusti e dei tappezzanti posti sotto pacciamatura, potrà avvenire in due modalità: 1. Per tratti brevi mediante tubazione microforata rastremata; 2. Per tratti lunghi, con spezzoni di tubazione microforata alimentata sempre dalla tubazione principale, posati in modo da garantire la continuità dell’irrigazione.
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