C’è qualcosa che io possa fare?, 1984 Can I, May Do Anything?, 1984
Altri fiori e altre domande è la prima grande mostra in Italia di Peter Fischli & David Weiss, già celebrati dal Leone d’Oro alla Biennale di Venezia. Pensata appositamente per gli spazi seicenteschi di Palazzo Litta, la mostra – come l’intera opera di Fischli & Weiss – sfuma i confini che separano la normalità dallo straordinario e rappresenta un’occasione unica per esplorare i mondi surreali inventati dal duo svizzero. Tra le pareti di broccato, le cineserie e gli specchi del piano nobile di Palazzo Litta, mai aperti prima per un’esposizione d’arte contemporanea, la mostra raccoglie lavori inediti e oltre quaranta opere storiche di Fischli & Weiss e offre una panoramica completa e originale sulla loro produzione. Per Altri fiori e altre domande gli artisti hanno immaginato un percorso che si infiltra nelle stanze, nei decori e nelle atmosfere di Palazzo Litta per mettere in scena una serie di incontri ora intimi ora spettacolari con le loro opere. Gli interni fastosi e barocchi di Palazzo Litta accolgono gli oggetti banali e le minuscole crisi di Fischli & Weiss – il palazzo si trasforma in uno strano carillon dell’assurdo. 3
Altri fiori e altre domande is the first major exhibition in Italy by Peter Fischli & David Weiss. The exhibition is a unique occasion to enter the surreal worlds invented by these Swiss artists, who have come to occupy a central role in the history of contemporary art. Specifically conceived for the seventeenth century rooms of Palazzo Litta, the exhibition — like the complete oeuvre of Fischli & Weiss — blurs the border between the normal and the exceptional. Among the brocade tapestries, fragile chinoiserie and baroque mirrors of Palazzo Litta, which is opening its doors to contemporary art for the first time, Altri fiori e altre domande collects new works and a selection of more than forty historical pieces by Fischli & Weiss, offering a compelling view of their nearly thirty year long career. For Altri fiori e altre domande, Fischli & Weiss have created an exhibition that insinuates itself into the spectacular spaces of the Palazzo, leaving its decor and atmosphere untouched while staging a series of sudden revelations and intimate encounters with their work. Installed in the sumptuous rooms of Palazzo Litta, Fischli & Weiss’ mysterious
La via di minore resistenza, 1980–81 The Least Resistance, 1980–81
Fischli & Weiss lavorano insieme dal 1979 e si sono imposti come i profeti di un’arte che guarda al mondo con stupore infantile, ma che è anche capace di sgretolare ogni certezza e sottoporla alla critica più spietata. Perfino l’ingresso nella mostra è spaesante e appare come un luogo di transito in cui le opere si confondono con gli ambienti originali tra mobili antichi e fotografie di Aeroporti (1987, in progress) I SALA 1 I. Nelle mani di Fischli & Weiss anche la materia più insignificante si trasforma in qualcosa di magico. Dalla dissolvenza ipnotica di Fiori (1997–98) I SALA 3 I alle Sculture nere (1986-88) I SALA 2 I in cui mobili, utensili, alberi ed edifici sono ricostruiti in gomma e trasformati in un inquietante monocromo, fino alla proiezione Kanalvideo (1992) I SALA 4 I che ci guida nelle fognature di Zurigo, l’arte di Fischli & Weiss svuota la realtà di ogni peso e la trasforma in un miraggio.
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Aeroporto, 1987 (in progress) Airport, 1987 (ongoing)
L’impercettibile distanza che separa realtà e finzione è uno dei temi centrali nell’opera di Fischli & Weiss. In una delle loro serie più famose, gli artisti hanno riprodotto meticolosamente alcuni oggetti scolpendoli in poliuretano, un materiale leggerissimo quanto delicato, che sembra catturare tutta la fragilità del mondo. Untitled (Pallets) (2001–04) I SALA 5b I apre uno squarcio su ciò che di solito resta celato nelle esposizioni d’arte: per svelarci il disordine dietro le quinte, Fischli & Weiss espongono oggetti comuni che in realtà sono sculture realizzate con cura maniacale. In La zattera (1982) I SALA 9b, 10, 11 I – la prima opera che i due artisti abbiano mai realizzato in poliuretano – Fischli & Weiss fanno riemergere dagli abissi nature morte da cartone animato e animali da fiaba. In Untitled (Rotterdam) (2000–04) I SALA 14 I trasformano una delle ultime Kanalvideo, 1992 Portaposate, 1987 Divider, 1987
Fiori, 1997–98 Flowers, 1997–98
objects and miniature crises turn the building into an absurd dollhouse. Fischli & Weiss have been working together since 1979, and have since imposed themselves as the prophets of an art of childish amazement, ferocious skepticism and primal stupor. In their photos, sculptures, films and installations, the Swiss duo casts an enchanted look upon the world, revealing its banal beauty and astonishing dullness. In the first room of the exhibition Fischli & Weiss’ works are camouflaged behind the original décor. The photographs in the series Airports (1987, ongoing) I ROOM 1 I are coupled with old furniture as in a hotel lobby. Fischli & Weiss betray an obsession for cataloguing reality according to unusual principles that can transform the most insignificant material into a magical substance, as in the hypnotic images of Flowers (1997–98) I ROOM 3 I. Cast in rubber and perfectly monochromatic, the Black Sculptures (1986–88)
I ROOM 2 I deprive reality of any weight, reducing it to pure hallucination. A kind of mirage is conjured in Kanalvideo (1992) I ROOM 4 I, which appears as a descent to the depths of our unconscious, but is in fact nothing more than a film of the Zürich sewer system. The imperceptible distance between reality and fiction is one of the central themes in Fischli & Weiss’ work. In one of their most famous series, the artists meticulously reproduced a myriad of objects by sculpting them in polyurethane, an extremely light and delicate material, which captures all of life’s fragility. Untitled (Pallets) (2001–04) I ROOM 5b I opens the door to what normally remains hidden in an art show: realized with maniacal precision, Fischli & Weiss’ common objects are carefully staged to suggest a state of permanent disorder, as though the viewers were for once allowed to take a peek behind the curtains of an exhibition.
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sale della mostra nel ripostiglio di un custode immaginario: una simulazione iper-realista, tanto spettacolare quanto ordinaria, in cui ogni oggetto è scolpito e dipinto a mano. La realtà per Fischli & Weiss va guardata come un sogno a occhi aperti, che talvolta si tinge di sfumature drammatiche. Nell’installazione Domande (1980–2003) I SALA 6 I scorrono dubbi esistenziali, quesiti inquietanti e piccole riflessioni: sono paure e desideri simili a quelli che ci assalgono la sera prima di dormire – filosofia da quattro soldi o rivelazioni esoteriche? In uno dei video più celebri di Fischli & Weiss, The Way Things Go (1986–87) I SALA 5 I, gli oggetti si risvegliano e i materiali più diversi – scatole, bottiglie, pezzi di legno, candele, copertoni e teiere – si rincorrono in una serie esilarante di reazioni a catena, un effetto domino in cui caos e ordine si sfidano all’infinito.
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Questo sentimento primordiale di paura e stupore torna nel film La retta via (1983) I SALA 7 I in cui i due artisti si travestono da topo e da orso e si avventurano per le montagne della Svizzera, perfetti filosofi in stile Walt Disney. I costumi conservati al centro della stanza sono al contempo perfette sculture minimaliste e feticci da museo delle cere. Osservata in tutta la sua svagata complessità, l’opera di Fischli & Weiss ci appare animata da piccoli miracoli e momenti di felicità fai da te. L’intera mostra a Palazzo Litta può essere descritta come un labirinto di immagini e mondi possibili, un viaggio tra micro-universi e panorami lillipuziani: Un lavoro incompleto (2000–06) I SALA 8 I è un giro del mondo in centinaia di immagini che si confondono e si intrecciano una con l’altra, per rivelarci il lato oscuro della quotidianità. Catalogando regole ed eccezioni, l’opera di Fischli & Weiss scorre come
La zattera, 1982 The Raft, 1982
La retta via, 1983 The Right Way, 1983
The Way Things Go, 1986–87
Domande, 1980–03 Questions, 1980–03
The Raft (1982) I ROOM 9b, 10, 11 I – the piece that inaugurated Fischli & Weiss’ fascination with polyurethane – is an unusual anthology of cartoon characters and infantile still lives that seem to have emerged from a fairy tale abyss. In the astounding, hyper-realistic Untitled (Rotterdam) (2000–04) I ROOM 14 I, one of the final rooms of Altri fiori e altre domande is turned into a janitor’s closet in which each object has been perfectly sculpted and painted by hand. Fischli & Weiss look at the world as if it were a daydream, one that is often shaded with dark, dramatic nuances. The installation Questions (1980–2003) I ROOM 6 I is pervaded by existential doubts and anxious uncertainties, fears and dreams we all experience at night before falling asleep – but are they cheap philosophical thoughts or esoteric epiphanies? In their legendary film The Way Things Go (1986–87) I ROOM 5 I everyday objects come alive and chase each other in an exhilarating sequence
of chain reactions, a domino effect in which chaos and order endlessly vie for supremacy. This primordial feeling of alarm and astonishment returns in the film The Right Way (1983) I ROOM 7 I, in which the artists explore the Swiss mountains dressed as a giant rat and a bear, contemplating the world as strange Walt Disney characters with intellectual ambitions. Preserved under glass, the costumes in the room appear as perfect as minimal sculptures and as pompous as some effigy in an old wax museum. In all its playful complexity, the work of Fischli & Weiss is animated by small miracles and moments of do-it-yourself happiness. The exhibition in Palazzo Litta can, in fact, be described as a labyrinth of possible worlds, a trip through micro-universes and lilliputian landscapes: An Unsettled Work (2000–06) I ROOM 8 I is a journey around the world through hundreds of images that fade one into the other, blurring scales and perspectives, and revealing the dark side of the everyday. Cataloguing rules and exceptions, the
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La zattera, 1982 The Raft, 1982
un’enciclopedia impazzita, un’esplosione di forme e colori, illuminazioni e oscurità. Nella serie Fotografie di salsicce (1979) I SALA 12 I, l’opera che segna l’inizio della collaborazione tra i due artisti, montagne di salsiccia e paesaggi romantici spuntano tra le pareti di un frigorifero o sul pavimento del salotto, per rivelare bellezze allo stesso tempo sublimi e kitsch. Nella serie Equilibri – Un pomeriggio tranquillo (1984) I SALA 12 I oggetti in equilibrio precario sfidano la legge di gravità e danno vita a nuove creature ibride. Nelle fotografie di Fischli & Weiss anche la noia diventa spettacolo, la banalità si declina in infinite variazioni e tutto scorre nella sua meravigliosa molteplicità. Perfino la storia dell’umanità passa attraverso il caleidoscopio di Fischli & Weiss: nell’ambiziosa serie Suddenly This Overview (1981) I SALA 13 I – presentata per la prima volta in Italia – il duo riscrive gli eventi cruciali della storia
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dell’uomo in una sequenza di oltre novanta piccole scene di creta. Vignette da un universo in miniatura, le sculture di Fischli & Weiss ricostruiscono eventi insoliti ed episodi marginali che la storia ufficiale non ha mai raccontato. Nelle ultime sale del Palazzo un gatto gigante si lecca i baffi I SALA 15 I mentre poco lontano si diffondono i suoni di una radio. Come molte altre opere di Fischli & Weiss anche Radio (2008) I SALA 16 I cela una sorpresa misteriosa: è in presa diretta con il passato, la radio suona musiche e diffonde notizie ormai di qualche mese fa. Voci lontane ma sempre presenti. Altri fiori e altre domande porta a Milano le visioni allucinate di Fischli & Weiss, in una combinazione unica di opere storiche e produzioni originali che negli spazi barocchi di Palazzo Litta si fanno ancora più fantasmagoriche.
Nel negozio di tappeti, 1979 At The Carpet Shop, 1979
Gattino, 2001 Kitty, 2001
Tutela, 1984 Tutelage, 1984
Mick Jagger e Brian Jones vanno a casa soddisfatti dopo aver composto ‘I Can’t Get No Satisfaction’, 1981 Mick Jagger and Brian Jones Going Home Satisfied After Composing ‘I Can’t Get No Satisfaction’, 1981
artists’ work flows like a wild encyclopaedia, an explosion of forms and colours, illuminations and obscurities. In the series The Sausage Photographs (1979) I ROOM 12 I, which mark the beginning of Fischli & Weiss’ collaboration, romantic landscapes made of sausages appear inside the refrigerator or on the sitting room floor, revealing a beauty that mixes the sublime and the kitschy. In the series Equilibres – Quiet Afternoon (1984) I ROOM 12 I carefully balanced objects challenge the laws of gravity and give birth to new, hybrid creatures. In Fischli & Weiss’ photographs even boredom becomes spectacular, as banality is declined in infinite variations of marvellous multiplicity. Even the history of humanity can be processed through the kaleidoscopic gaze of Fischli & Weiss. In the ambitious series Suddenly This Overview (1981) I ROOM 13 I, the Swiss duo tells a bizarre story of the world through a sequence of more than nine-
ty small clay sculptures which are here presented in Italy for the first time. Somewhere between comical sketches and philosophical illuminations from a miniature world, Fischli & Weiss’ sculptures are a collection of hilarious episodes and marginal events that re-write history from a minor perspective. In the final rooms of the exhibition, a giant cat sips milk from a dish I ROOM 15 I while the sounds of a radio hovers in the air. As in many other Fischli & Weiss’ works Radio (2008) I ROOM 16 I hides a mysterious surprise: it broadcasts straight from the past, summoning songs and news bulletins from a few months ago. The exhibition Altri fiori e altre domande brings to Milan the hallucinatory visions of Fischli & Weiss in a unique combination of new and historical works that become all the more visionary in the baroque rooms of Palazzo Litta.
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Peter Fischli (1952) & David Weiss (1946) vivono e lavorano a Zurigo e collaborano dal 1979. Negli oltre venticinque anni di lavoro comune hanno esposto con mostre personali nei musei più prestigiosi del mondo tra cui il Museé d’Art Moderne de la Ville de Paris di Parigi, il San Francisco Museum of Contemporary Art di San Francisco, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, la Serpentine Gallery di Londra, la Kunsthaus Zürich di Zurigo e la Tate Modern di Londra. I due artisti hanno partecipato a numerose mostre collettive in istituzioni come il Guggenheim Museum di New York, il Centre Georges Pompidou di Parigi e il Walker Art Center di Minneapolis. Peter Fischli & David Weiss hanno rappresentato la Svizzera alla Biennale di Venezia del 1995, vinto il Leone d’Oro sempre alla Biennale di Venezia nel 2003 e preso parte alle più importanti kermesse per l’arte contemporanea come Documenta a Kassel, lo Skulptur Projekte di Münster, la Biennale di Sidney, la Biennale di San Paolo e il Carnegie International di Pittsburgh.
Palazzo Litta fu realizzato da Francesco Maria Richini nella prima metà del Seicento per Bartolomeo Arese: costruito lungo il tracciato medievale di corso Magenta, nel pieno centro storico di Milano, il Palazzo ha attraversato tutti i momenti gloriosi dell’architettura italiana. La sua struttura infatti racchiude un cortile seicentesco, due cortili settecenteschi, un grande scalone trionfale, giardini e fabbricati ottocenteschi. Le stanze dorate e affrescate di Palazzo Litta, che preservano gli stucchi e gli arredi originali, sono state al centro della vita mondana milanese del Seicento. Il piano nobile di Palazzo Litta è uno degli esempi più sontuosi della vita privata dell’aristocrazia milanese e nei secoli ha ospitato ricevimenti memorabili e celebrazioni regali in onore di personaggi come Maria Teresa d’Austria e Napoleone. Palazzo Litta si apre per la prima volta all’arte contemporanea con la mostra di Fischli & Weiss Altri fiori e altre domande della Fondazione Nicola Trussardi.
PETER FISCHLI & DAVID WEISS
PALAZZO LITTA
Peter Fischli (1952) and David Weiss (1946) live and work in Zürich and have collaborated since 1979. In more than twenty-five years of activity, Fischli & Weiss have exhibited in some of the most important institutions worldwide including Museé d’Art Moderne de la Ville de Paris, Paris; San Francisco Museum of Contemporary Art, San Francisco; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Serpentine Gallery, London; Kunsthaus Zürich, Zürich; and Tate Modern, London. They have presented their work in many collective international exhibitions in museums such as the Guggenheim Museum, New York; the Centre George Pompidou, Paris; and the Walker Art Center, Minneapolis. Golden Lion at the Venice Biennale in 2003 (in which they had participated also in 1995, representing Switzerland), they’ve also had their work included in some of the most important kermesse of contemporary art including Documenta in Kassel, Skulptur Projekte in Münster, the Sydney Biennial in Sydney, the Sao Paolo Biennale in Brazil, and the Carnegie International in Pittsburgh.
Palazzo Litta was realized by architect Francesco Maria Richini in the first half of the seventeenth century along the medieval border of the city in Corso Magenta, one of the most important historical streets in the centre of Milan. The building collects elements from the glorious centuries of Italian architecture with a seventeenth century courtyard, two different eighteenth century courtyards, a monumental staircase, and nineteenth century gardens and buildings. The golden and frescoed rooms of Palazzo Litta, with all their original stuccos and furniture, became famous for hosting some the most important receptions in the history of the city. The palazzo was at the centre of aristocratic life in Milan, with regal celebrations for the likes of Napoleon and Maria Theresa von Habsburg. With Altri fiori e altre domande by the Fondazione Nicola Trussardi, Palazzo Litta opens its doors to contemporary art for the first time.
BIO GRA FIA / BIO GRA PHY
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Fiori, 1997–98 Flowers, 1997–98
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ingresso
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Tutte le opere © Peter Fischli / David Weiss
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uscita
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SALA 1 Lampada, 2008 Poliuretano intagliato e dipinto h 55, ø 35 cm Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Aeroporti, 1987 in progress Stampe cibachrome Exhibition copy Ciascuna 160 x 225 cm Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Hostess, 1988 Gesso 114 x 27 x 21 cm Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Senza titolo, 1992 Foto montata su Plexiglas 124 x 83,7 cm Collezione privata, Milano Courtesy: Le Case d’Arte, Milano
SALA 2 Portaposate, 1987 Gomma nera 5,5 x 34,4 x 26,5 cm Kunsthaus Zürich, Vereinigung Zürcher Kunstfreunde, Gruppe Junge Kunst, Zurigo
Armadio, 1990 Gomma nera 220 x 52 x 58 cm Collezione Ringier, Svizzera
Disco, 1986 Gomma nera h 1, ø 30 cm Courtesy: gli artisti
Candela, 1986-87 Gomma nera 15,5 x 30 cm Kunsthaus Zürich, Vereinigung Zürcher Kunstfreunde, Gruppe Junge Kunst, Zurigo
Sgabello marocchino 1987 Gomma nera 30 x 56 cm Kunsthaus Zürich, Vereinigung Zürcher Kunstfreunde, Gruppe Junge Kunst, Zurigo
Muro, 1987 Gomma nera 40 x 91 x 31 cm Kunsthaus Zürich, Vereinigung Zürcher Kunstfreunde, Gruppe Junge Kunst, Zurigo
Ciotola del cane, 1986-87 Gomma nera h 8,5, ø 25 cm Kunsthaus Zürich, Vereinigung Zürcher Kunstfreunde, Gruppe Junge Kunst, Zurigo
Senza titolo (piccola radice), 1987 Gomma nera 46,5 x 57 x 37 cm Kunsthaus Zürich, Vereinigung Zürcher Kunstfreunde, Gruppe Junge Kunst, Zurigo
Lumpentiti, 1992 Bambola riempita di monete 13 x 15 x 15 cm SWX Swiss Exchange, Zurigo
Scarafaggio, 1986-87 Oggetto da The Way Things Go Tecnica mista 13 x 26 x 13 cm Collezione Alfred Richterich
SALA 3 Fiori, 1997-98 162 diapositive Dimensioni variabili Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
SALA 4 Edificio, 1985 Modello in poliuretano dipinto di un edificio a tre piani 120 x 160 x 110 cm Collezione Friedrich Christian Flick
Kanalvideo, 1992 Video, 60 min. Exhibition copy Carnegie Museum of Art, Pittsburgh; A.W. Mellon Acquisition Endowment Fund, 2005
SALA 5 The Way Things Go 1986-87 Film 16 mm, 30 min. Riprese: Pio Corradi T & C Film, Zurigo Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Making Things Go 1985-2006 Video, 48 min. Riprese: Patrick Frey Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
SALA 5b Senza titolo (Pallet) 2001-04 Poliuretano intagliato e dipinto Collezione Ringier, Svizzera SALA 6 Domande, 2002-03 5 proiettori per diapositive Dimensioni variabili Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Brocca, 2007 Creta 30 x 45 x 34 cm Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Scarpa, 2007 Creta 34 x 55 x 22 cm Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Ascia, 2007 Creta 6 x 28 x 50 cm Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
SALA 7 Costumi da ratto e da orso, 1981-2004 Costumi da ratto e da orso in scatole di perspex per i protagonisti del film La retta via Ciascuno 280 x 80 x 100 cm Courtesy: gli artisti; Matthew Marks Gallery, New York
La retta via, 1983 Film 16 mm, 50 min. Exhibition copy Riprese: Pio Corradi Musiche: Stephan Wittwer T & C Film, Zurigo Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
SALA 8 Un lavoro incompleto 2007 3 tavoli luminosi con 162 pellicole Ciascuno 21 x 210 x 106 cm Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Catena, 2007 Creta 14 x 120 x 14 cm Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Senza titolo, 1992 Foto montata su Plexiglas 124 x 188 cm Collezione privata, Milano Courtesy: Le Case d’Arte, Milano
SALA 9 Fagiolo (dalla serie Sculture Grigie), 1983 Poliuretano, stoffa, vernice 30,5 x 126,5 x 38,1 cm Hauser & Wirth, Zurigo/Londra
Uovo (dalla serie Sculture Grigie), 2006 Poliuretano, stoffa, vernice ø 100 x 127 cm Courtesy: gli artisti
Organo dell’equilibrio (dalla serie Sculture Grigie) 1986 Poliuretano, stoffa, vernice 60 x 45 x 35 cm
SALA 12 Equilibri – Un pomeriggio tranquillo, 1984-87 Fotografie, cartone, tavoli Ciascuna 13 x 18 cm
Courtesy: gli artisti
Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
Appartamento (dalla serie Sculture Grigie) 1985 Poliuretano, stoffa, vernice 30 x 120 x 140 cm Courtesy: gli artisti
Animale (dalla serie Sculture Grigie), 1986 Poliuretano, stoffa, vernice 85 x 45 x 50 cm Courtesy: gli artisti
SALA 9b Oggetti dalla zattera 1982 Oggetti di poliuretano intagliato e dipinto Dimensioni variabili Hessisches Landesmuseum Darmstadt, Sammlung Tiefe Blicke
SALA 10 Oggetti dalla zattera 1982 Oggetti di poliuretano intagliato e dipinto Dimensioni variabili Hessisches Landesmuseum Darmstadt, Sammlung Tiefe Blicke
SALA 11 Oggetti dalla zattera 1982 Oggetti di poliuretano intagliato e dipinto Dimensioni variabili Hessisches Landesmuseum Darmstadt, Sammlung Tiefe Blicke
SALA 11b Son et Lumière – Le Rayon Vert,1990 Torcia, giradischi, bicchiere di plastica, nastro adesivo Exhibition copy 25 x 40 x 16 cm Collezione Goetz, Monaco
Fotografie di Salsicce 1979 9 fotografie Exhibition copy Ciascuna 24 x 36 cm Walker Art Center, Minneapolis, Clinton and Della Walker Acquisition Fund, 1993
SALA 13 Suddenly This Overview 1981-2006 92 sculture, creta Tra 6 x 7 x 5 cm e 82 x 83 x 5 cm Courtesy: gli artisti. Data l’estrema fragilità dell’opera gli artisti hanno deciso di produrre alcune repliche e nuove sculture ispirate a Suddenly This Overview. La maggior parte delle sculture della serie originale sono conservate presso la Emanuel Hoffmann Foundation, in prestito permanente al Öffentliche Kunstsammlung Basel
SALA 14 Senza titolo (Rotterdam) 2000-04 Poliuretano intagliato e dipinto Dimensioni variabili Courtesy: Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Matthew Marks Gallery, New York
SALA 15 Gattino, 2001 Video, 6 min. Exhibition Copy Collezione Maja Hoffmann, Svizzera
SALA 16 Radio, 2008 Radio Courtesy: gli artisti
Peter Fischli & David Weiss Altri fiori e altre domande Palazzo Litta Corso Magenta 24, Milano 30 gennaio – 16 marzo 2008 Tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00, ingresso libero A cura di: Bice Curiger, Vicente Todolí e Massimiliano Gioni La mostra Altri fiori e altre domande di Peter Fischli & David Weiss è prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi in collaborazione con la Kunsthaus Zürich di Zurigo e la Tate Modern di Londra
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Un ringraziamento speciale alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Con il patronato e il contributo della Regione Lombardia Con il patrocinio di Provincia di Milano e Comune di Milano, Cultura Si ringrazia: Alfred Richterich Collection, Laufen Carnegie Museum of Art, Pittsburgh Emanuel Hoffmann Foundation, Basilea Friedrich Christian Flick Collection, Zurigo Galerie Eva Presenhuber, Zurigo Hauser & Wirth, Zurigo/Londra Hessisches Landesmuseum Darmstadt, Sammlung Tiefe Blicke, Darmstadt Kunsthaus Zürich, Zurigo Le Case d’Arte, Milano
Maja Hoffmann Collection, Basilea Matthew Marks Gallery, New York Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra Öffentliche Kunstsammlung Basel, Basilea Ringier Collection, Zurigo Sammlung Goetz, Monaco SWX Swiss Exchange, Zurigo, T & C Film, Zurigo Walker Art Center, Minneapolis
Peter Fischli & David Weiss Altri fiori e altre domande
Arteria, Milano
The exhibition Altri fiori e altre domande is organized by Fondazione Nicola Trussardi in collaboration with Tate Modern, London and Kunsthaus Zürich, Zürich
Tutte le immagini © Fischli & David Weiss. Courtesy: Peter Fischli & David Weiss; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Monika Sprüth Philomene Magers, Colonia/Monaco/Londra; Matthew Marks Gallery, New York.
Fondazione Nicola Trussardi Presidente Beatrice Trussardi Direttore Artistico Massimiliano Gioni Produzione Barbara Roncari Comunicazione Flavio Del Monte Organizzazione Roberta Tenconi Assistente di produzione Germana Breda Grafica Andrea Lancellotti Per informazioni: Fondazione Nicola Trussardi Piazza della Scala, 5 – 20121 Milano Tel. 02 8068821 / Fax 02 80688281
[email protected] www.fondazionenicolatrussardi.com
Palazzo Litta Corso Magenta 24, Milan – Italy January 30 – March 16, 2008 Open daily, 10am – 8pm. Free entrance Curated by: Bice Curiger, Vicente Todolí and Massimiliano Gioni
Special thanks to Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia Under the patronage of Ministero per i Beni e le Attività Culturali Under the patronage and with the contribution of Regione Lombardia Under the patronage of Provincia di Milano and Comune di Milano, Cultura Thanks to: Alfred Richterich Collection, Laufen Carnegie Museum of Art, Pittsburgh Emanuel Hoffmann Foundation, Basel Friedrich Christian Flick Collection, Zürich Galerie Eva Presenhuber, Zürich Hauser & Wirth, Zürich/London Hessisches Landesmuseum Darmstadt, Sammlung Tiefe Blicke, Darmstadt Kunsthaus Zürich, Zürich Le Case d’Arte, Milan
Maja Hoffmann Collection, Basel Matthew Marks Gallery, New York Monika Sprüth Philomene Magers, Cologne/Munich/London Öffentliche Kunstsammlung Basel, Basel Ringier Collection, Zürich Sammlung Goetz, Munich SWX Swiss Exchange, Zürich T & C Film, Zürich Walker Art Center, Minneapolis Arteria, Milan All images © Fischli & David Weiss. Courtesy: Peter Fischli & David Weiss; Galerie Eva Presenhuber, Zürich; Monika Sprüth Philomene Magers, Cologne/Munich/London; Matthew Marks Gallery, New York. 23
Fondazione Nicola Trussardi President Beatrice Trussardi Artistic Director Massimiliano Gioni Production Barbara Roncari Communication Flavio Del Monte Registrar Roberta Tenconi Production assistant Germana Breda Graphic Design Andrea Lancellotti For more information: Fondazione Nicola Trussardi Piazza della Scala, 5 – 20121 Milan, Italy Tel. +39 02 8068821 / Fax +39 02 80688281
[email protected] www.fondazionenicolatrussardi.com
Peter Fischli e David Weiss Altri Fiori e Altre Domande 30 gennaio –16 marzo 2008 Palazzo Litta Corso Magenta 24 Milano