Anno XLIII – N. 126 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail:
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Serie Ordinaria - Giovedì 30 maggio 2013
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 23 maggio 2013 - n. 4323 Approvazione dell’avviso pubblico per l’assegnazione della premialità ai migliori progetti per la diffusione nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica . . . . . . . . . . . . . ..
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Decreto direttore generale 15 maggio 2013 - n. 4040 Riconoscimento di ente unico per la gestione di una pluralità di unità di offerta socio sanitarie per il seguente ente gestore: “Fondazione Mantovani Onlus”, con sede legale in Arconate (MI), via Turati, n. 37, CF 11779830154. . . . . . . .
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Decreto direttore generale 15 maggio 2013 - n. 4042 Riconoscimento di ente unico per la gestione di una pluralità di unità di offerta socio sanitarie per il seguente ente gestore: “Sodalitas società cooperativa sociale Onlus”, con sede legale in Milano, via San Veniero, n. 13, CF 10068220150 . . . .
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Decreto direttore generale 16 maggio 2013 - n. 4073 Voltura dell’accreditamento per le seguenti unità di offerta socio sanitarie: R.S.A. e C.D.I. “Centro assistenziale per anziani” con sede in Ferrera Erbognone (PV) da: AMF s.p.a. in liquidazione con sede legale in Ferrera Erbognone, corso della Repubblica n. 74, CF 02177040181, al nuovo gestore: Comune di Ferrera Erbognone con sede legale in piazza Bartellini n. 18, CF 00244220182 ed iscrizione nell’apposito registro regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Decreto direttore generale 16 maggio 2013 - n. 4074 Voltura dell’accreditamento per la seguente unità di offerta socio sanitaria: Residenza sanitario assistenziale per disabili (R.S.D.) denominata “Antonino Sansone” con sede in Rozzano (MI), via Perseghetto n. 33 da: Ama Rozzano s.p.a. con sede legale in Rozzano, viale Lombardia n. 105, CF 12015260156, al nuovo gestore: cooperativa sociale rieducazione motoria - C.R.M. cooperativa sociale a r.l. con sede legale in Milano, via Trenno n. 15, CF 08029590158 ed iscrizione nell’apposito registro regionale . .
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Decreto direttore generale 16 maggio 2013 - n. 4075 Voltura dell’accreditamento per le seguenti unità di offerta socio sanitarie: struttura di riabilitazione “Centro di riabilitazione Peppino Vismara”, CDD “Centro Vismara” e CSS “Centro Vismara” con sede in Milano da: Istituto Don Calabria - Centro Peppino Vismara con sede legale in Verona, via S. Zeno in Monte n. 23, CF 00280090234, al nuovo gestore: Fondazione don Carlo Gnocchi Onlus con sede legale in Milano, p.le Rodolfo Raimondi n. 6, CF 12520870150 ed iscrizione nell’apposito registro regionale..
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Decreto direttore generale 16 maggio 2013 - n. 4076 Modifica dell’accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: R.S.D. “Piccolo Cottolengo di don Orione” ubicato in Seregno (MB), via Verdi n. 95, gestito dall’ente “Provincia Religiosa di San Marziano di don Orione” con sede legale in Milano, CF 02541960155 ed iscrizione nell’apposito registro . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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D.G. Famiglia, solidarietà sociale e volontariato
D.G. Agricoltura Decreto dirigente unità organizzativa 27 maggio 2013 - n. 4413 Bando per l’ammissione ai finanziamenti previsti sulla quota regionale per la campagna 2013/2014 della misura “Promozione sui mercati dei paesi terzi” nell’ambito del reg. (CE) 555/08 della commissione relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione Decreto dirigente unità organizzativa 23 maggio 2013 - n. 4325 Approvazione del bando “G.A.T.E. - Give Ability to Export - Progetto di accompagnamento delle MPMI lombarde nei percorsi di internazionalizzazione”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Decreto dirigente struttura 24 maggio 2013 - n. 4348 Progetto di ampliamento in comune di Vignate del terminal ferroviario e intermodale di Vignate–Melzo, raccordato alla linea ferroviaria Milano-Treviglio. Proponente: Sogemar s.p.a. – Rho. Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Bollettino Ufficiale
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D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta regionale
D.G. Istruzione, formazione e lavoro D.d.s. 23 maggio 2013 - n. 4323 Approvazione dell’avviso pubblico per l’assegnazione della premialità ai migliori progetti per la diffusione nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA INFRASTRUTTURE E STRUMENTI PER LA QUALITÀ DEL SISTEMA EDUCATIVO Visti:
• la legge 28 marzo, 2003, n. 53 «Delega al Governo per la
definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, ed in particolare l’articolo 2 che assicura a tutti il diritto-dovere all’istruzione e formazione per almeno dodici anni, o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età, sancendo che l’attuazione di tale diritto si realizza sia nel sistema di istruzione, sia in quello di istruzione e formazione professionale;
• il
d.lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, recante «Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2 della l. 28 marzo 2003, n. 53;
• l’articolo
1, comma 622 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 che dispone l’obbligo di istruzione per almeno dieci anni, finalizzato a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno biennale entro il diciottesimo anno di età;
• l’art. 64, comma 4-bis della legge 6 agosto 2008, n. 133 che dispone l’assolvimento dell’obbligo di istruzione anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del d.lgs. 226/2005 e, sino alla completa messa a regime delle disposizioni ivi contenute, anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale;
• il d.m. 22 agosto 2007, n. 139 "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell' obbligo di istruzione;
• il decreto interministeriale del 15 giugno 2010 che ha rece-
pito l’Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano in data 29 aprile 2010, con il quale è stata avviata la messa a regime del sistema di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo;
• l’intesa del 16 dicembre 2010 tra il Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della ricerca, il Ministro del Lavoro ed elle Politiche Sociali, le Regioni le Province e le Comunità Montane, concernente l’adozione di linee guida per realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale, a norma dell’art. 13, comma 1-quinquies, della legge 2 aprile 2007, n. 40;
Vista la l.r. 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia» la quale, in coerenza alle potestà legislative ed alle funzioni amministrative attribuite alla regione dalla riforma del Titolo V della Costituzione, delinea il sistema unitario di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia ed in particolare:
• l’art. 11, comma 1, lett. a), il quale dispone che il sistema di
istruzione e formazione professionale si articola, tra l’altro, in percorsi di secondo ciclo, per l’assolvimento del dirittodovere e dell’obbligo di istruzione, di durata triennale, cui consegue una qualifica di II livello europeo;
• l’art. 14, commi 1 e 2 , i quali prevedono che il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione è assicurato anche mediante la frequenza di percorsi di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo e che l’obbligo di istruzione, nel rispetto delle norme e delle leggi nazionali, è assolto anche attraverso la frequenza dei primi due anni dei percorsi di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo;
• l’art. 25 che individua, quali soggetti abilitati all’erogazio-
ne dei percorsi di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo, le istituzioni formative, tra cui sono inclusi gli operatori accreditati, iscritti alla Sezione «A» dell’Albo regionale per l’erogazione dei servizi generali di istruzione e formazione professionale;
Richiamati gli atti di programmazione regionale, ed in particolare la proposta di PRS della X legislatura - approvata con d.g.r. n. X/113 del 14 maggio 2013 che individua, tra i criteri guida dell’azione di Governo regionale, l’investimento sull’educazione dei giovani nonché l’innovazione, la semplificazione e la digitalizzazione, quali elementi indefettibili sia per un cambiamento culturale dell’azione della Pubblica Amministrazione sia per la crescita e lo sviluppo del capitale umano e per la competitività del sistema socio-economico lombardo; Evidenziato in particolare che l’articolo 29 della citata l.r. 19/2007 prevede che la Regione incentiva la diffusione delle innovazioni per il rafforzamento della competitività del sistema economico regionale, anche attraverso l’innovazione didattica e tecnologica per la qualificazione del sistema di istruzione e formazione, nonché la promozione e la valorizzazione di progetti di ricerca didattica e di innovazione pedagogica; Richiamati a tal fine: • l’Agenda Digitale Europea, quale iniziativa fondamentale dalla Strategia Europa 2020, che evidenzia il ruolo chiave delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione come strumento per il raggiungimento di elevati livelli di istruzione ed occupazione e di rilancio della competitività del tessuto economico e di crescita sociale ed in particolare individua - quali azioni prioritarie per il perseguimento dei citati obiettivi - l’impegno degli Stati membri ad integrare l’apprendimento elettronico nelle politiche nazionali per modernizzare l’istruzione e la formazione, anche nei programmi, nella valutazione dei risultati formativi e nello sviluppo professionale di insegnanti e formatori; • il «Piano Nazionale Scuola Digitale a.s. 2011/2012» del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, volto all’attuazione a livello nazionale di una pluralità di azioni ed attività volte alla modernizzazione dell’istruzione, con l’obiettivo precipuo di coniugare l’uso delle tecnologie e dell’innovazione didattica nelle istituzioni scolastiche attraverso una revisione complessiva degli ambienti di apprendimento capace di utilizzare la naturale familiarità e padronanza che le giovani generazioni hanno con le tecnologie; • il Piano di Azione Regionale 2012-2015 per la programmazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro e del sistema universitario lombardo - approvato con d.c.r. n. IX/365 del 7 febbraio 2012, il quale prevede, tra le azioni prioritarie, l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche degli istituti scolastici e formativi alle nuove prospettive di digitalizzazione della scuola, anche sviluppando nuove forme organizzative e gli specifici ambiti di sviluppo; • la d.g.r. n. IX/2585 del 30 novembre 2011 con la quale la Regione ha approvato «l’Agenda Digitale Lombarda 2012/2015», volta a promuovere, indirizzare e sostenere la crescita dell’innovazione tecnologica nel territorio lombardo e che prevede- tra le aree di intervento prioritarie- quella relativa all’alfabetizzazione digitale nell’istruzione con il coinvolgimento del mondo della scuola; Evidenziato che è stato avviato dalla Regione un percorso comune con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il sostegno e l’implementazione del Piano Nazionale Scuola Digitale, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, sinergia e complementarietà, mediante la realizzazione di azioni congiunte volte all’innovazione tecnologica e digitale negli ambienti scolastici nonché alla crescita culturale; Rilevato che è stato sottoscritto, a tal fine, un apposito Accordo negoziale tra Regione Lombardia e Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca - approvato con d.g.r. n. IX/3296 del 18 aprile 2012 - volto alla diffusione nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica; Atteso che gli ambiti di intervento del citato accordo afferiscono alla promozione di una specifica azione denominata «Generazione Web Lombardia», finalizzata al sostegno finanziario per l’a. s. 2012/2013 alle istituzioni scolastiche statali e paritarie e formative di secondo ciclo - limitatamente alle classi I (Istruzione e Istruzione e formazione professionale) e III (Istruzione) - per l’acquisto di dispositivi per il lavoro individuale e di gruppo, tra loro integrabili ed interoperabili, da destinare all’attività didattica degli studenti mediante un utilizzo esclusivo e continuativo degli stessi; Richiamato l’Accordo approvato in data 25 luglio 2012, tra il Governo e le Regioni, concernente la diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado dei progetti e delle azioni di innovazione didattica, con il quale il MIUR si è impegnato a sostenere i citati interventi con con la formale assegnazione a favore di Re-
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gione Lombardia per l’esercizio finanziario 2012 dell’importo di euro 4.719.982,00; Dato atto che il costo degli interventi previsti nell’accordo in argomento ammonta complessivamente a € 9.219.982,00 milioni e che il contributo a carico di Regione Lombardia è pari a € 4.500.000,00, di cui € 500.000,00 a titolo di premialità per le migliori iniziative progettuali; Evidenziato che in attuazione del citato Accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, Regione Lombardia ha emanato nel corso del 2012 due Avvisi pubblici per la diffusione nell’anno scolastico 2012/13, nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica (d.d.u.o. n. 5314 del 15 giugno 2012 e d.d.u.o. n. 7210 del 7 agosto 2012), a seguito dei quali sono stati complessivamente ammesse a contributo n. 329 istituzioni scolastiche statali, paritarie e formative (d.d.s. 6796 del 27 luglio 2012, d.d.s. 7207 del 7 agosto 2012 e d.d.s. 8993 dell’11 ottobre 2012); Ritenuto pertanto di approvare, in attuazione della d.g.r. 3296/2012, l’Avviso pubblico per l’assegnazione della premialita’ ai migliori progetti per la diffusione nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica ammessi al finanziamento a valere sui predetti Avvisi di cui al d.d.u.o. n. 5314 del 15 giugno 2012 e d.d.u.o. n. 7210 del 7 agosto 2012, come da Allegato «1» parte integrante e sostanziale del presente atto; Atteso che le risorse regionali disponibili per l’Avviso in argomento ammontano complessivamente a € 500.000,00 a valere sul competente capitolo di spesa 2.3.0.3.278.7960 del bilancio regionale 2013 che offre la sufficiente disponibilità di competenza; Considerato altresì che il punto 11 dell’Avviso pubblico approvato con d.d.u.o. n. 5214 del 15 giugno 2012, prevede che possano accedere alla selezione per la concessione della premialità - per il consolidamento del progetto di investimento - le istituzioni che abbiano regolarmente rendicontato il proprio progetto entro il termine del 5 dicembre 2012; Evidenziato che per n. 79 delle 104 istituzioni scolastiche statali ammesse al contributo con il d.d.s. 6796 del 27 luglio 2012 e beneficiarie della quota statale di euro 4.719.982,00, è ancora in corso il completamento dell’iter di assegnazione delle risorse a livello nazionale che ha impedito alle stesse il rispetto del termine di rendicontazione sopra citato; Ritenuto pertanto opportuno consentire anche a tali istituzioni scolastiche di presentare la propria domanda di candidatura a valere sull’Avviso di cui all’Allegato «1», a condizione che le stesse provvedano a rendicontare il relativo progetto entro il termine del 15 luglio 2013, con le modalità meglio esplicitate nel medesimo Avviso; Ritenuto infine di demandare a successivi provvedimenti del competente Dirigente della Struttura «Infrastrutture e Strumenti per la Qualità del Sistema Educativo» della D.g. Istruzione, Formazione e Lavoro l’approvazione degli elenchi relativi ai progetti ammessi al finanziamento nonché i conseguenti atti di impegno e liquidazione delle risorse, entro la fine del corrente esercizio finanziario; Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità regionale; Vista la l.r. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e ss.mm.ii nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura, ed in particolare la d.g.r. n. X/87 del 29 aprile 2013 recante «II Provvedimento Organizzativo 2013»: DECRETA 1. di approvare, in attuazione della d.g.r. 3296/2012, l’Avviso pubblico per le l’assegnazione della premialità ai migliori progetti per la diffusione nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica, Allegato «A» parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di stabilire, che le risorse regionali disponibili per l’Avviso di cui al punto 1 ammontano a complessivi € 500.000,00 a valere sul competente capitolo di spesa 2.3.0.3.278.7960 del bilancio regionale 2013 che offre la sufficiente disponibilità di competenza; 3. di demandare a successivi provvedimenti del competente Dirigente della Struttura «Infrastrutture e Strumenti per la Qualità del Sistema Educativo» della D.g. Istruzione, Formazione e Lavoro l’approvazione degli elenchi relativi ai progetti ammessi al finan-
ziamento nonché i conseguenti atti di impegno e liquidazione delle risorse, entro la fine del corrente esercizio finanziario; 4. di trasmettere per opportuna conoscenza il presente atto al MIUR e all’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia per gli adempimenti di competenza; 5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL di Regione Lombardia e sul sito web della D.g. Istruzione, Formazione e Lavoro. Il dirigente della struttura Alessandro Corno ——— • ———
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Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO A AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DELLA PREMIALITA’AI MIGLIORI PROGETTI PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DI AZIONI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA DIDATTICA (D.D.U.O. N. 5314/2012 E N. 7210/2012).
1.
Finalità e Oggetto dell’intervento
In attuazione dell’Accordo negoziale con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca approvato con d.g.r. n. IX/3296 del 18 aprile 2012, Regione Lombardia ha emanato nel corso del 2012 due Avvisi pubblici per la diffusione nell’anno scolastico 2012/13. nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica (d.d.u.o. n. 5314 del 15 giugno 2012 e n. 7210 del 7 agosto 2012). La citata delibera dispone, in particolare, che alle migliori iniziative progettuali realizzate con l’iniziativa “Generazione Web Lombardia” possano essere assegnati ulteriori contributi a titolo di premialità, stanziando, a tal fine, specifiche risorse finanziarie pari a € 500.000,00. La premialità consiste in un contributo in conto capitale, del valore non inferiore a 15.000 euro e non superiore a 50.000,00 euro, destinato all’acquisizione di ulteriori attrezzature finalizzate al consolidamento del progetto di investimento. 2.
Dotazione finanziaria
Le risorse finanziarie disponibili per il presente avviso ammontano a € 500.000,00, a valere sul capitolo di spesa 2.3.0.3.278.7960 “Finanziamento regionale per l’adozione di sistemi digitali nelle scuole” del bilancio regionale 2013. 3.
Soggetti candidabili alla presentazione dei progetti
Le candidature possono essere presentate dalle istituzioni scolastiche e formative ammesse al finanziamento a valere sugli Avvisi pubblici di cui ai decreti dirigenziali n. 5214/2012 e n. 7210/2012 - che abbiano regolarmente completato e rendicontato il relativo progetto di investimento entro il termine del 5 dicembre 2012. Possono presentare altresì richiesta di candidatura le istituzioni scolastiche statali che, per esigenze connesse al completamento delle procedure di assegnazione delle risorse finanziarie a livello nazionale, non hanno potuto concludere l’attività di rendicontazione entro il termine sopra indicato, a condizione che gli stessi provvedano a rendicontare il progetto entro il termine perentorio del 15 luglio 2013 - data ultima di presentazione delle domande di cui al successivo Paragrafo 4 - inviando via PEC la relativa documentazione. L’elenco dei soggetti candidabili è contenuto nell’Allegato “A” al presente avviso. 4.
Modalità e termini di presentazione delle domande.
Le domande di candidatura devono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile on-line all’indirizzo https://gefo.servizirl.it utilizzando l’apposito schema di cui all’Allegato “B” del presente Avviso. La domanda deve essere corredata dalla descrizione degli esiti del progetto attuato nell’anno scolastico 2012/13 e dalle indicazioni della proposta di consolidamento progettuale da attuarsi nel corso dell’anno scolastico 2013/2014 (Sezione “B” dello schema di domanda). I candidati potranno presentare la domanda a decorrere dal 24 giugno 2013 (ore 12.00) ed entro e non oltre il 15 luglio 2013 (ore 17.00). Non verranno prese in considerazione le domande pervenute oltre il termine perentorio sopra indicato, incomplete ovvero presentate con modalità difformi da quelle sopra indicate. 5.
Criteri e procedure di valutazione dei progetti
5.1 Preselezione dei progetti Le proposte progettuali sono oggetto di pre-selezione effettuata dalle competenti strutture della D.g. Istruzione, Formazione e Lavoro, secondo i criteri e parametri di seguito enucleati: Criteri generali 1.
Trasformazione dell’ambiente di apprendimento (Max 40 punti) a.
2.
Progettazione, costruzione e impiego documentato dell’EPortfolio (Max 15 punti)
c.
Software per l’analisi informatica dei risultati delle prove di valutazione per gli alunni e documentazione delle modalità con cui si considerano tali risultati ai fini della messa a punto e della riprogettazione delle attività didattiche (Max 10 punti)
Innovazione delle modalità di accertamento delle competenze e degli apprendimenti (Max 10 punti) a.
3.
Progettazione, produzione e uso di E book disciplinari multimediali (Max 15 punti)
b.
Prove di valutazione per gli alunni confezionate, somministrate, corrette e infine archiviate via web, per una condivisione comune nell’istituto
Innovazione nella gestione degli spazi e del tempo di insegnamento e apprendimento (Max 15 punti)
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a.
4.
Supporto attività a distanza: data di avvio e conclusione
c.
Percorsi differenziati in base alle esigenze didattiche che emergono durante la relazione formativa
Gestione dei gruppi e personalizzazione dei percorsi (Max 15 punti) a.
5.
Archivio condiviso di slide o di altri materiali multimediali per lezioni disciplinari e interdisciplinari
Innovazione della funzione docente (Max 10 punti) a.
6.
Sviluppo attività in rete: data di avvio e conclusione
b.
Formazione in e-learning dei docenti e documentazione dei materiali impiegati
Rapporti con le famiglie (Max 10 punti) a.
Tutoraggio telematico dei docenti per i compiti domestici (consulenza, monitoraggio e valutazione)
Parametri Criterio
Indicatore
Punteggio
1A
•
Di efficienza: data avvio progetto e data conclusione - numero giorni
• Max 5 pt
Progettazione, produzione e uso di E book disciplinari multimediali
•
Di efficacia: numero e-book prodotti
• Max 10 pt
1B
•
Di efficienza: data avvio progetto e data conclusione - numero giorni
• Max 5 pt
Progettazione, costruzione e impiego documentato dell’EPortfolio
•
Di efficacia: numero studenti coinvolti
• Max 10pt
1C
•
Di efficacia: numero prove di valutazione effettuate con sistemi digitali
• Max 10 pt
•
Di efficacia: numero prove archiviate e condivise su sito web istituzionale
• Max 10 pt
3
•
Di efficienza: Sviluppo attività in rete: data di avvio e conclusione
• Max 5 pt
Innovazione nella gestione degli spazi e del tempo di insegnamento e apprendimento
•
Di efficienza: Supporto attività a distanza: data di avvio e conclusione
• Max 5 pt
•
Di efficacia: Percorsi differenziati in base alle esigenze didattiche che emergono durante la relazione formativa (si/no)
4
•
Di efficienza: Implementazione sistema nella classe: tempo di realizzazione
• Max 5 pt
Archivio condiviso di slide o di altri materiali multimediali per lezioni disciplinari e interdisciplinari
•
Di efficacia: Grado di facilità di accesso: numero accessi medio per mese
• Max 5 pt
•
Di efficacia: Condivisione in rete delle metodologie con altri istituti (cloudSchool) e consentire un lavoro collaborativo tra docenti di scuole diverse (si/no)
Software per l’analisi informatica dei risultati delle prove di valutazione per gli alunni e documentazione delle modalità con cui si considerano tali risultati ai fini della messa a punto e della riprogettazione delle attività didattiche 2 Prove di valutazione per gli alunni confezionate, somministrate, corrette e infine archiviate via web, per una condivisione comune nell’istituto
5
Di efficacia: Piano di formazione e aggiornamento dei docenti su nuove tecnologie informatiche e didattica
• Max 5 pt
• Max 5 pt
• Max 5 pt • Max 5 pt
Formazione in e-learning dei docenti e documentazione dei materiali impiegati
•
Numero docenti formati
•
Numero di giornate di formazione
6
•
Di efficacia: Sistema VOIP per le lezioni o altre tecnologie (SI/NO)
• Max 5 pt
Tutoraggio telematico dei docenti per i compiti domestici (consulenza, monitoraggio e valutazione)
•
Di efficacia: Utilizzo applicativi APP per sviluppare progetti di classe (SI/NO)
• Max 5 pt
TOTALE
Max 100
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 La graduatoria delle candidature oggetto di pre-selezione è approvata con apposito provvedimento del dirigente della competente Struttura della D.g. Istruzione, Formazione e Lavoro. Ai fini dell’assegnazione della premialità, le proposte progettuali collocate nelle prime trenta posizioni della graduatoria sono oggetto di successiva valutazione da parte di un apposito nucleo di valutazione, nominato con apposito atto del Direttore generale Istruzione, Formazione e Lavoro. 5.2 Valutazione: Il Nucleo di valutazione valuta gli elementi di qualità contenuti nelle singole proposte progettuali, anche avvalendosi di colloqui diretti con i referenti dei progetti, attribuendo un punteggio massimo di 60 Punti sulla base dei seguenti criteri:
Criterio 1. Tipologia e qualità del materiale prodotto (eBook, ePortfolio, etc.) 2. Comprovate conoscenze e competenze sviluppate dai docenti, con particolate riferimento al documento UNESCO - ICT del 2010 3. Modalità per la messa a regime delle attività progettuali TOTALE
Punteggio Max 20 punti Max 20 Punti Max 20 punti Max 60 punti
Entro il termine del 20 settembre 2013, il Nucleo di valutazione definisce la graduatoria dei progetti, quantificando l’importo della premialità da assegnare a ciascuna istituzione scolastica o formativa, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. L’elenco dei progetti ammessi al finanziamento e non ammessi per esaurimento delle risorse sono trasmesse alla Struttura regionale competente della Direzione regionale Istruzione, Formazione e Lavoro per la definitiva approvazione con apposito decreto dirigenziale. 6.
Pubblicazione e Informazioni
Copia integrale del presente Avviso pubblico e dei relativi allegati è pubblicata sui portali web di Regione Lombardia al seguente indirizzo: www.lavoro.regione.lombardia.it. Informazioni sull’Avviso e sulle relative procedure di accesso al contributo possono essere richieste: •
via mail al seguente indirizzo di posta dedicata:
[email protected]
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telefonicamente ai seguenti numeri:
•
02/67652204 (Lucia Liguori);
•
02/67652022 (Donatella Ferri);
7.
Informativa ai sensi della legge n. 241/1990 e s.m.i.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i. e della legge regionale n. 1/2012, è il responsabile della Struttura “Infrastrutture e Strumenti per la qualità del sistema educativo” della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro. 8.
Informativa ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196
Ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, i dati acquisiti in esecuzione del presente Avviso pubblico sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Titolare del trattamento dei dati è la Giunta regionale della Lombardia. Responsabile del trattamento è il Direttore generale della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro. 9. Quadro normativo di riferimento: Il presente Avviso pubblico si colloca all’interno del seguente quadro normativo comunitario, nazionale e regionale: •
l’Agenda Digitale Europea, quale iniziativa fondamentale della Strategia Europa 2020, che evidenzia il ruolo chiave delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, come strumento per il raggiungimento di elevati livelli di istruzione ed occupazione e di rilancio della competitività del tessuto economico e di crescita sociale. In particolare, l’Agenda Digitale Europea individua, tra le azioni prioritarie per il perseguimento dei citati obiettivi, l’impegno degli Stati membri ad integrare l’apprendimento elettronico nelle politiche nazionali per modernizzar e l’istruzione e la formazione, con riferimento ai programmi, alla valutazione dei risultati formativi e allo sviluppo professionale di insegnanti e formatori;
•
il “Piano Nazionale Scuola Digitale” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con il quale si stanno attuando a livello nazionale azioni ed attività volte alla modernizzazione dell’istruzione, con l’obiettivo precipuo di coniugare l’uso delle tecnologie e dell’innovazione didattica nelle istituzioni scolastiche, attraverso una revisione complessiva degli ambienti di apprendimento capaci di utilizzare la naturale familiarità e padronanza delle giovani generazioni nei confronti delle tecnologie;
•
lo schema di accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano concernente la diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado dei progetti e delle azioni di innovazione didattica, approvato dalla Conferenza delle Regioni in data 10 maggio 2012;
•
la legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e ss.mm.ii., che all’art. 15 prevede la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di definire accordi per disciplinare lo svolgimento, in collaborazione, di attività di interesse comune;
Bollettino Ufficiale
–7– Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
•
la l.r. 6 agosto 2007, n. 19 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia” ed in particolare l’articolo 29, il quale prevede che la Regione incentiva la diffusione delle innovazioni per il rafforzamento della competitività del sistema economico regionale, anche attraverso l’innovazione didattica e tecnologica per la qualificazione del sistema di istruzione e formazione, nonché la promozione e la valorizzazione di progetti di ricerca didattica e di innovazione pedagogica;
•
gli atti di programmazione regionale, ed in particolare il PRS della X legislatura che individua, tra i criteri guida dell’azione di Governo regionale, l’investimento sull’educazione dei giovani nonché l’innovazione, la semplificazione e la digitalizzazione, quali elementi indefettibili sia per un cambiamento culturale dell’azione della Pubblica Amministrazione sia per la crescita e lo sviluppo del capitale umano e per la competitività del sistema socio-economico lombardo;
•
il Piano di azione regionale 2012-2015 per la programmazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro e del sistema universitario lombardo - approvato con d.c.r. n. IX/365 del 7 febbraio 2012, il quale prevede tra le azioni prioritarie l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche degli istituti scolastici e formativi alle nuove prospettive di digitalizzazione della scuola, anche sviluppando nuove forme organizzative;
•
approvazione dello schema di accordo preliminare tra Regione Lombardia e ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per la diffusione nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica;
•
decreto 5314 del 15 giugno 2012 di approvazione dell’Avviso Pubblico per la presentazione di progetti per la diffusione nelle istituzioni nelle istituzioni tecnologiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica;
•
decreto 7210 del 7 agosto 2012 di approvazione dell’Avviso Pubblico per la presentazione di progetti per la diffusione nelle istituzioni nelle istituzioni tecnologiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica - Generazione Web Lombardia 2.
10. Disposizioni Finali: Per quanto non espressamente previsto dal presente Avviso, si fa riferimento alle vigenti norme comunitarie, nazionali e regionali nonché dalle disposizioni contenute dall’Avviso di cui al decreto dirigenziale n. 5314 del 15 giugno 2012, con particolare riferimento alle modalità di erogazione delle risorse ed all’attività di verifica e controllo degli organi regionali.
ALLEGATI Allegato A: Elenco dei soggetti candidabili Allegato B: Schema di domanda
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO A ELENCO DEI SOGGETTI CANDIDABILI
Tipologia Istituzione IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP IeFP Paritaria Paritaria IeFP IeFP IeFP Statale Statale Statale Statale
Cod. meccanografico o ID operatore 5372 5384 5426 5438 5498 6050 6073 6124 9707 15392 15480 38631 120655 121645 122042 122076 125089 125110 126372 127859 128613 133537 136109 151013 153060 154877 157130 171919 178087 189562 199965 201384 211149 216010 221076 223271 224810 226125 235979 244070 259239 267000 275827 277239 277239 336317 337168 365195 544302 546688 903097 1098085 1204960 BGIS01600E BGIS02400D BGIS03100L BGIS033008
Denominazione Istituzione AFOL Como Fondazione ENAIP Azienda Bergamasca Formazione IAL Fondazione Luigi Clerici AFOL Sud Milano CNOS-FAP Consorzio Desio Brianza ASLAM - Associazione Scuole Lavoro Alto Milanese ECFOP CIOFS Fondazione Ikaros Cometa Formazione ESPE Scuola Rodolfo Vantini Agenzia Formativa Prov. Varese CAPAC CALAM CFP Sondrio ATSS Top Style School Fondazione I.S.B. APOLF Pavia Accademia Professionale PBS Art School CFP Aldo Moro Accademia Martesana Gorgonzola Fondazione Giovanni e Irene Cova CFP Zanardelli Fondazione F. Bertazzoni Fondazione ENAC Lombardia - C.F.P. Canossa Scuola d'Arte Fantoni ENFAPI Como Associazione Padre Monti Associazione scuole professionali G. Mazzini Patronato San Vincenzo Associazione Somasca Formazione Fondazione Castellini ODPF Istituto Santa Chiara Ok School Academy ENGIM Centro Formazione AIB Scuola Bottega Artigiani di San Polo - ONLUS I.L.E.M. di Danilo Discacciati e C. S.A.S. Associazione Centro Studi Teorema Associazione Centro Studi Teorema AFOL Monza e Brianza AFOL Nord Ovest Milano Soc. Cooperativa Immaginazione e Lavoro Istituto Cesare Arici Educatori del terzo Millennio - Giovanni Paolo II Starting Work Impresa Sociale Fondazione Santa Chiara Essence S.R.L. ISISS Valle Seriana IS Lorenzo Federici IIS Mario Rigoni Stern ISIS Zenale e Butinone
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–9– Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
Tipologia Istituzione Statale Paritaria Paritaria Paritaria
Paritaria Statale Paritaria Statale Statale Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria Statale Paritaria Paritaria Statale Statale Paritaria Paritaria Paritaria Statale Statale Statale Statale Statale Statale Statale Paritaria Statale Paritaria Statale Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria Statale Statale Statale Statale Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria Statale Statale Statale Statale Statale Paritaria Paritaria Statale Paritaria Statale Paritaria
Cod. meccanografico o ID operatore BGIS034004 BGPC02500G BGPC05500B BGPL01500V BGPS015004 BGPQ235008 BGRH005007 BGPL055009 BGPM02000L BGPS02500P BGPS04000R BGPS05000B BGPS065005 BGPS095001 BGPS12500G BGRF2Q5004 BGRH01000P BGSD01500E BGTB015001 BGTD02000B BGTD06000T BGTD085006 BGTFUM500Z BGTL025001 BSIS003001 BSIS00400R BSIS00600C BSIS00900X BSIS01100X BSIS029005 BSIS03300R BSPS025007 BSPS03000P BSPSTZ5004 BSTD15000L COPL025008 COPL08500X CORA025003 CORH005002 COSL035001 COTAV75005 COTB01500Q CRIS00200E CRIS011009 CRPC01000Q CRPC02000A CRPC035004 CRPL01500R CRPL02500B CRPS00500B CRPS01000V CRTD01000P CRTL003013 LCIS00600C LCIS008004 LCPL025002 LCPM01500N LCPS01000D LCPS01500L LOIS001003 LOPC015007 LOPS01500A MIPS20500T
Denominazione Istituzione Istituto Don Lorenzo Milani Opera S.Alessandro LC Don Bosco Liceo Linguistico Fermi Lice oScientifico Fermi Lice oGiovanni XXIII Istituto Alberghiero Città di Bergamo Liceo Linguistico Leonardo Da Vinci Liceo linguistico G. Falcone Collegio Vescovile S.Alessandro Liceo Galileo Galilei Liceo Mascheroni Istituto Facchetti Treviglio LS Leonardo Da Vinci LS Antonio Locatelli Istituto Professionale Leonardo Da Vinci IPS dI San Pellegrino Scuola d'Arte Fantoni IT Aeronautico Antonio Locatelli ITC G. Oberdan ITC Bortolo Belotti Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci IstitutoTecnico Tecnoclogico L. Da Vinci Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci ISS L. Bazoli - M. Polo IIS di Valle Sabbia “Giacomo Perlasca” IIS Carlo Beretta IIS V. Capirola IIS Blaise Pascal IPC "Camillo Golgi" - Brescia IISS L. Cerebotani Provincia Lombarda S.Carlo Borromeo dei Frati Minori Liceo Scientifico Camillo Golgi Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli ITCS Abba Ballini Liceo Linguistico Francesco Casnati Dedalo - Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S. Ist. Prof. Servizi per Agricoltura Sviluppo Locale Istituto Professionale Alberghiero Gianni Brera Liceo Artistico Giuseppe Terragni ITA Giordano dell'Amore Istituto Tecnico Aeronautico Luca Bongiovanni IIS Stanga IIS Piero Sraffa LC Racchetti Liceo Classico "Daniele Manin" Liceo Classico Vida Lielo Linguistico Beata Vergine Liceo Linguistico W. Shakespeare Liceo Scientifico Vida LS Gaspare Aselli ITC Beltrami IIS Arcangelo Ghisleri IS Bertacchi IS Lorenzo Rota Liceo Linguistico Europeo G. Parini Istituto Maria Ausiliatrice LS G.B. Grassi Collegio Alessandro Volta S.P.A. IIS di Codogno Chierici Regolari San Paolo
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 Tipologia Istituzione Statale Statale Statale Statale Statale Statale Statale Statale Statale Statale Statale Statale Paritaria Paritaria Statale Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria Statale Paritaria Paritaria Statale Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria
Statale Statale Paritaria
Statale Paritaria Statale Statale Statale Statale Paritaria Paritaria Paritaria Statale Paritaria Statale Statale Paritaria
Statale Statale Statale Statale Paritaria Statale Paritaria Statale
Cod. meccanografico o ID operatore LOTD010003 MIIPS01000G MIIS00600E MIIS01200T MIIS016005 MIIS024004 MIIS02800B MIIS03400P MIIS04100T MIIS05600G MIIS073009 MIPC01000C MIPC04500B MIPC09500C MIPC13000E MIPC275001 MIPS345005 MIPL045009 MIPL30500D MIPQ035005 MIPM14500G MIPS00301D MIPS175007 MIPC16500D MIPS23500N MIPS1Q500Z MIPS240005 MIPS245008 MIPS375001 MIPS442005 MIPS735002 MITD125002 MIPM04500G MIPL15500R MIRC12000G MISL020003 MISL025006 MIPS295009 MIPC06500L MITD020002 MITD25500P MITD41000V MITD430004 MITD500005 MITD52000A MITD91500A MITF005006 MITF105003 MITF21000B MITL485005 MNIS00200Q MNIS006003 MNTD04500V MNTL03500P MNPL02500L MNPS00500L PVIS001005 PVIS006008 PVIS007004 PVIS00900Q PVPC02500X PVPC03000B PVPL02500T PVPM01000A
Denominazione Istituzione ITE A. Bassi Liceo Scientifico Albert Einstein ISS M.K. Gandhi IISS G. Torno IPSIA Inveruno IIS Floriani IIS E. Montale IIS Piero Sraffa ISIS Carlo Emilio Gadda IIS Amedeo Modigliani IIS Luigi Castiglioni LC Manzoni Istituti Paritari Edmomdo De Amicis Isituto Gonzaga LC Clemente Rebora Istituto Don Gnocchi Liceo Linguistico Dardi Isituto Regina Mundi Istituto Maddalena dei Canossa I.I.S. Bachelet Collegio San Carlo Collegio Villoresi San Giuseppe Liceo Scientifico Antonio Banfi F A C E C - LS Ballerini LS Alexis Carrel La Carovana Società Cooperativa Sociale - ONLUS Istituto Europeo Leopardi
I.P. Servizi Aziendali e Sociali "E. Falck" LA Caravaggio Fondazione Sacro Cuore
IT Argentia Comunità Ebraica Milano ITCG Mapelli ITCG Primo Levi ITC Schiaparelli-Gramsci I.T.C.S.. "Enrico Mattei" - RHO Collegio della Guastalla Isituto S. Freud Istituto Pavoniano Artigianelli ITIS Marconi Istituto Industiale Edile Carlo Bazzi IS G. Galilei IISS Giuseppe Greggiati Casa dello studente Beato Corrado Ferrini
ISIS Angelo Omodeo IISS A. Volta IIS L.G. Faravelli IIS A. Maserati LC San Giorgio by FLAG High School LC Ugo Foscolo Istituto Leonardo Da Vinci Istituto Magistrale "A.CAIROLI"
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– 11 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
Tipologia Istituzione Paritaria Statale Statale Statale Statale Statale Statale Paritaria Statale Statale Statale Statale Paritaria
Paritaria Paritaria Paritaria Paritaria Statale Paritaria Paritaria Statale Paritaria Paritaria Statale Paritaria Paritaria Paritaria
Cod. meccanografico o ID operatore PVPS01500C PVPS02000X PVPS03000E PVTD010005 PVTD03000A SOIS002006 SOIS011001 SOPQ01500V VAIS01400B VAIS01700V VAIS024002 VAPC020001 VAPL06500C VATD18500G VATL04500P VAPL10500N VAPM06500P VAPMV0500Q VAPM08500X VAPS025007 VARC030007 VARH01500A VARI01500T VASL02801L VATB01500D VATB215007 VATD02000X VATD12500X VATF025009 VATF295009
Denominazione Istituzione LS Teresio Olivelli Liceo Galileo Galilei LS Taramelli ITCT A. Bordoni ITIS Luigi Casale IIS G.W. Leibniz Istituto Piazzi Lena Perpenti Liceo "Pio XII" ISIS Marie Curie ISIS Newton IIS Eugenio Montale Liceo Classico Ernesto Cairoli Istituto F. Cavallotti
Liceo Linguistico Piero Chiara Istituto Sacro Cuore A.C.O.F. Collegio Rotondi IPSSCTA Pietro Verri IP Alberghiero De Filippi Prealpi Scuole SRL ISIS Angelo Frattini Istituto Tecnico Trasporti e Logistica “Arturo Ferrarin” Istituto Tecnico Trasporti e Logistica “Città di Varese” ITE Enrico Tosi Istituto Enrico Fermi Istituto SIAI Marchetti - AMI Istituto Grafica e Comunicazione Luigi Monti
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO B AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DEI MIGLIORI PROGETTI PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DI AZIONI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA DIDATTICA
Luogo
Data
Il sottoscritto
C.F. Tel:
Fax
indirizzo e-mail in qualità di: (legale rappresentante, direttore, dirigente scolastico, ecc)
Sezione A Dati anagrafici dell'istituzione
Codice meccanografico Denominazione Sede Indirizzo
n.
Località Tel:
Prov.
C.A.P
Fax
indirizzo e-mail indirizzo pec C.F. P. IVA Referente operativo Tel uff:
Fax
Cell: indirizzo e-mail
Rendicontazione progetto GWL Sezione B Descrizione sintetica del progetto Generazione Web anno scolastico 2012/13 Titolo del progetto
data
num prot pec
Bollettino Ufficiale
– 13 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
Numero prime classi
Numero studenti prime classi
Numero III classi
Numero studenti III classi
Esiti progetto Criterio 1A Progettazione, produzione e uso di E book disciplinari multimediali Data avvio progettazione e data nella quale il primo eBook è stato messo in rete Data inizio (gg/mm/aa)
Data fine (gg/mm/aa)
Numero e-book prodotti
Criterio 1B Progettazione, costruzione e impiego documentato dell’Eportfolio Data avvio progettazione e data di pubblicazione in rete Data inizio (gg/mm/aa)
Data fine (gg/mm/aa)
Numero studenti coinvolti
Criterio 1C Software per l’analisi informatica dei risultati delle prove di valutazione per gli alunni e documentazione delle modalità con cui si considerano tali risultati ai fini della messa a punto e della riprogettazione delle attività didattiche Numero prove di valutazione effettuate con sistemi digitali
Criterio 2 Prove di valutazione per gli alunni confezionate, somministrate, corrette e infine archiviate via web, per una condivisione comune Numero prove archiviate e condivise su sito web istituzionale
Criterio 3 Innovazione nella gestione degli spazi e del tempo di insegnamento e apprendimento Sviluppo attività in rete: data di avvio della progettazione e data di messa a sistema Data inizio (gg/mm/aa)
Data fine (gg/mm/aa)
Supporto attività a distanza: data di avvio progettazione e data di messa a sistema
Percorsi differenziati in base alle esigenze didattiche che emergono durante la relazione formativa
Descrizione
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 Criterio 4 Archivio condiviso di slide o altri materiali multimediali per lezioni disciplinari e interdisciplinari Implementazione sistema nella classe: tempo di realizzazione Data inizio (gg/mm/aa)
Data fine (gg/mm/aa)
Grado di facilità di accesso: numero accessi medio per mese Condivisione in rete delle metodologie con altri istituti (cloud-school) e consentire un lavoro collaborativo tra docenti di scuole diverse
Descrizione
Criterio 5 Formazione anche in e-learning dei docenti e documentazione dei materiali impiegati Piano di formazione e aggiornamento dei docenti su nuove tecnologie informatiche e didattiche Numero docenti formati
Numero giornate di formazione
Criterio 6 Tutoraggio telematico dei docenti per i compiti domestici (consulenza, monitoraggio e valutazione) Sistema VOIP per le lezioni o altre tecnologie descrizione tecnologia utilizzata Utilizzo applicativi "APP" per sviluppare progetti di classe descrizione APP realizzate
Bollettino Ufficiale
– 15 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
SEZIONE C
Composizione del costo del progetto di investimento 2013/14
Codice meccanografico/ID sede dell'Istituzione
Descrizione del progetto:
Piano dei costi: Impianti tecnologici
Dispositivi individuali
Altro
Costo complessivo del progetto
Numero classi coinvolte Numero studenti coinvolti
Copertura finanziaria: Contributo richiesto (min 20.000 max 50.000 euro) Risorse proprie
Il/la sottoscritto/a, consapevole delle sanzioni penali che, in caso di mendaci dichiarazioni, sono comminate ai sensi dell'art. 496 del Codice penale, visionati gli elementi esposti nella presente comunicazione attesta, ai sensi degli art. 46 e 47 del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445 e di quanto previsto dal d.p.r. n. 403/1998, la regolarità di quanto contenuto nella presente domanda e la conformità degli elementi esposti nonché dei suoi allegati.
(inserire nome e cognome) Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. 82/2005
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
D.G. Famiglia, solidarietà sociale e volontariato D.d.g. 15 maggio 2013 - n. 4040 Riconoscimento di ente unico per la gestione di una pluralità di unità di offerta socio sanitarie per il seguente ente gestore: “Fondazione Mantovani Onlus”, con sede legale in Arconate (MI), via Turati, n. 37, CF 11779830154 IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO Visti: −− il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni ed integrazioni; −− il d.p.r. 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; −− la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112»; −− i dd.p.c.m. 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; −− la l.r. 2 aprile 2007, n. 8 «Disposizioni in materia di attività sanitarie e socio-sanitarie. Collegato»; −− la l.r. 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; −− la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33: “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità”; −− la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88 di approvazione del «Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014»; Richiamate le dd.g.r.: −− 4 ottobre 2006, n. 3257 «Identificazione, a domanda, in capo ad unico soggetto gestore di una pluralità di strutture socio-sanitarie accreditate»; −− 30 maggio 2012 n. 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»; −− 26 ottobre 2012 n. 4334 «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»; Preso atto che con le dd.g.r. citate sono state definite le procedure per l’accreditamento delle unità d’offerta socio-sanitarie; Vista la circolare regionale n. 21 del 5 luglio 2007 «Chiarimenti in ordine a d.g.r. n. 3257 del 4 ottobre 2006» che indica, tra l’altro, le modalità per ottenere il riconoscimento di Ente Unico; Rilevato che il Legale Rappresentante dell’ente gestore denominato «Fondazione Mantovani Onlus», con sede legale in Arconate (MI), via Turati, n. 37, CF 11779830154, ha presentato la richiesta per il riconoscimento di Ente Unico, con istanza pervenuta in data 26 aprile 2013 prot. n. G1. 2013.5396, per le seguenti unità di offerta: −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani» codice struttura n. 309018801, con sede in San Vittore Olona (MI), via Cardinal Ferrari n. 2, per 63 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani» codice struttura n. 308047001, con sede in Milano, via Faccio, n. 19, per 79 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani Mons. C. Testa» codice struttura n. 308045601, con sede in Cologno Monzese (MI), via Dalla Chiesa, n. 43, per 139 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani di Cormano» codice struttura n. 308019901, con sede in Cormano (MI), via Mazzini, n. 23, per 61 posti letto accreditati, Rilevato altresì che il medesimo ente gestore ha presentato anche la richiesta per il riconoscimento di Ente Unico, con istanza pervenuta in data 26 aprile 2013 prot. n. G1. 2013.5400, per le seguenti unità di offerta: −− C.D.I. «Casa Famiglia per Anziani Mons. C. Testa» codice struttura n. 308045602, con sede in Cologno Monzese (MI), via Dalla Chiesa, n. 43, per 30 posti accreditati,
−− C.D.I. «Centro Diurno Integrato di Cormano» codice struttura n. 308019902, con sede in Cormano (MI), via Mazzini, n. 23, per 40 posti accreditati; Dato atto che è stata accertata la corrispondenza della richiesta con la documentazione agli atti; Ritenuto di dover procedere al riconoscimento di Ente Unico per il gestore in oggetto, per le unità di offerta socio sanitarie sopra elencate; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge; Viste la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e la d.g.r. n. 3 del 20 marzo 2013 che dispone l’assetto organizzativo della Giunta regionale per la X legislatura; Stabilito di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, per la trasmissione dello stesso all’ente gestore interessato, ed alla ASL territorialmente competente; DECRETA 1. di riconoscere, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, come Ente Unico l’ente gestore «Fondazione Mantovani Onlus», con sede legale in Arconate (MI), via Turati, n. 37, CF 11779830154, per le seguenti unità di offerta socio sanitarie: −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani»codice struttura n. 309018801, con sede in San Vittore Olona (MI), via Cardinal Ferrari n. 2, per 63 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani» codice struttura n. 308047001, con sede in Milano, via Faccio, n. 19, per 79 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani Mons. C. Testa» codice struttura n. 308045601, con sede in Cologno Monzese (Mi), via Dalla Chiesa, n. 43, per 139 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani di Cormano» codice struttura n. 308019901, con sede in Cormano (MI), via Mazzini, n. 23, per 61 posti letto accreditati, −− C.D.I. «Casa Famiglia per Anziani Mons. C. Testa» codice struttura n. 308045602, con sede in Cologno Monzese (MI), via Dalla Chiesa, n. 43, per 40 posti accreditati, −− C.D.I. «Centro Diurno Integrato di Cormano» codice struttura n. 308019902, con sede in Cormano (MI), via Mazzini, n. 23, per 40 posti accreditati; 2. di fare obbligo all’ente gestore di comunicare tempestivamente alla Regione ed alle ASL territorialmente competenti, tutti quegli elementi che eventualmente in futuro possano incidere sul presente riconoscimento, ivi comprese la cessazione o cessione dell’attività e richiedere, ove necessario, una modifica del riconoscimento medesimo; 3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e di trasmettere copia all’ente gestore interessato, ed alle ASL territorialmente competenti; Il direttore generale Giovanni Daverio D.d.g. 15 maggio 2013 - n. 4042 Riconoscimento di ente unico per la gestione di una pluralità di unità di offerta socio sanitarie per il seguente ente gestore: “Sodalitas società cooperativa sociale Onlus”, con sede legale in Milano, via San Veniero, n. 13, CF 10068220150 IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO Visti: −− il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni ed integrazioni; −− il d.p.r. 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; −− la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112»; −− i dd.p.c.m. 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»;
Bollettino Ufficiale
– 17 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
−− la l.r. 2 aprile 2007, n. 8 «Disposizioni in materia di attività sanitarie e socio-sanitarie. Collegato»; −− la l.r. 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; −− la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33: “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità”; −− la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88 di approvazione del «Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014»; Richiamate le dd.g.r.: −− 4 ottobre 2006, n. 3257 «Identificazione, a domanda, in capo ad unico soggetto gestore di una pluralità di strutture socio-sanitarie accreditate»; −− 30 maggio 2012 n. 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»; −− 26 ottobre 2012 n. 4334 «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»; Preso atto che con le dd.g.r. citate sono state definite le procedure per l’accreditamento delle unità d’offerta socio-sanitarie; Vista la circolare regionale n. 21 del 5 luglio 2007 «Chiarimenti in ordine a d.g.r. n. 3257 del 4 ottobre 2006» che indica, tra l’altro, le modalità per ottenere il riconoscimento di Ente Unico; Rilevato che il Legale Rappresentante dell’ente gestore denominato «Sodalitas Società Cooperativa Sociale Onlus», con sede legale in Milano, via San Veniero, n. 13, CF 10068220150, ha presentato la richiesta per il riconoscimento di Ente Unico, con istanza pervenuta in data 26 aprile 2013 prot. n. G1. 2013.5393, per le seguenti unità di offerta: −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani Ernesto Azzalin» codice struttura n. 309006901, con sede in Inveruno (MI), via Sanzio, n. 31, per 60 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia Anziani» codice struttura n. 309014701, con sede in Busto Garolfo (MI), via Deledda, n. 4, per 67 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani» codice struttura n. 309018301, con sede in Villa Cortese (MI), via San Grato, n. 29, per 64 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia di Milano-Affori» codice struttura n. 308038201, con sede in Milano, via Faccio, n. 15, per 70 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani di Bussero» codice struttura n. 310002229, con sede in Bussero (MI), via Grandi, n. 8, per 66 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani di Busnago» codice struttura n. 311042401, con sede in Busnago (MI), via Gramsci, n. 31, per 100 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia» codice struttura n. 305011301, con sede in Olgiate Molgora (LC), via Moro, n. 10, per 65 posti letto accreditati; Rilevato altresì che il medesimo ente gestore ha presentato anche la richiesta per il riconoscimento di Ente Unico, con istanza pervenuta in data 26 aprile 2013 prot. n. G1. 2013.5394, per le seguenti unità di offerta: −− C.D.I. «Casa Famiglia di Villa Cortese» codice struttura n. 309022201, con sede in Villa Cortese (MI), via San Grato, n. 29, per 30 posti accreditati, −− C.D.I. «Casa Famiglia di Milano-Affori» codice struttura n. 308038202, con sede in Milano, via Faccio, n. 15, per 40 posti accreditati; Dato atto che è stata accertata la corrispondenza della richiesta con la documentazione agli atti; Ritenuto di dover procedere al riconoscimento di Ente Unico per il gestore in oggetto, per le unità di offerta socio sanitarie sopra elencate; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge; Viste la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e la d.g.r. n. 3 del 20 marzo 2013 che dispone l’assetto organizzativo della Giunta regionale per la X legislatura; Stabilito di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, per la trasmissione
dello stesso all’ente gestore interessato, ed alla ASL territorialmente competente; DECRETA 1. di riconoscere, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, come Ente Unico l’ente gestore «Sodalitas Società Cooperativa Sociale Onlus», con sede legale in Milano, via San Veniero, n. 13, CF 10068220150, per le seguenti unità di offerta socio sanitarie: −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani Ernesto Azzalin» codice struttura n. 309006901, con sede in Inveruno (MI), via Sanzio, n. 31, per 60 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia Anziani» codice struttura n. 309014701, con sede in Busto Garolfo (MI), via Deledda, n. 4, per 67 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani» codice struttura n. 309018301, con sede in Villa Cortese (MI), via San Grato, n. 29, per 64 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia di Milano-Affori» codice struttura n. 308038201, con sede in Milano, via Faccio, n. 15, per 70 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani di Bussero» codice struttura n. 310002229, con sede in Bussero (MI), via Grandi, n. 8, per 66 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia per Anziani di Busnago» codice struttura n. 311042401, con sede in Busnago (MI), via Gramsci, n. 31, per 100 posti letto accreditati, −− R.S.A. «Casa Famiglia» codice struttura n. 305011301, con sede in Olgiate Molgora (LC), via Moro, n. 10, per 65 posti letto accreditati; −− C.D.I. «Casa Famiglia di Villa Cortese» codice struttura n. 309022201, con sede in Villa Cortese (MI), via San Grato, n. 29, per 30 posti accreditati, −− C.D.I. «Casa Famiglia di Milano-Affori» codice struttura n. 308038202, con sede in Milano, via Faccio, n. 15, per 40 posti accreditati; 2. di fare obbligo all’ente gestore di comunicare tempestivamente alla Regione ed alle ASL territorialmente competenti, tutti quegli elementi che eventualmente in futuro possano incidere sul presente riconoscimento, ivi comprese la cessazione o cessione dell’attività e richiedere, ove necessario, una modifica del riconoscimento medesimo; 3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e di trasmettere copia all’ente gestore interessato, ed alle ASL territorialmente competenti; Il direttore generale Giovanni Daverio D.d.g. 16 maggio 2013 - n. 4073 Voltura dell’accreditamento per le seguenti unità di offerta socio sanitarie: R.S.A. e C.D.I. “Centro assistenziale per anziani” con sede in Ferrera Erbognone (PV) da: AMF s.p.a. in liquidazione con sede legale in Ferrera Erbognone, corso della Repubblica n. 74, CF 02177040181, al nuovo gestore: Comune di Ferrera Erbognone con sede legale in piazza Bartellini n. 18, CF 00244220182 ed iscrizione nell’apposito registro regionale IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO Vista la d.g.r. del 30 maggio 2012 n. 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»; Richiamato in particolare l’Allegato A della sopra citata d.g.r., che reca disposizioni circa le procedure da seguire nei casi di cambiamento dell’ente gestore di una unità di offerta socio sanitaria accreditata; Vista altresì la d.g.r. del 26 ottobre 2012 n. 4334 «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»; Dato atto che il Legale Rappresentante del nuovo Ente Gestore subentrante, indicato in oggetto, con note protocollate rispettivamente in data 18 marzo 2013, prot. n. G1.2013.0003399 ed in data 19 marzo 2013, prot. n. G1.2013.0003453, sottoscritte anche dal Legale Rappresentante dell’Ente Gestore uscente, ha richiesto la voltura dell’accreditamento per le seguenti unità di offerta:
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 −− R.S.A. «Centro Assistenziale per Anziani» di Ferrera Erbognone (Pv), già accreditata con d.g.r. n. 14035 del 8 agosto 2003 ed a contratto per complessivi n. 20 posti letto, −− C.D.I. «Centro Assistenziale per Anziani» di Ferrera Erbognone (PV), già accreditato con d.g.r. n. 14367 del 30 settembre 2003 ed a contratto per complessivi n. 20 posti; Evidenziato che a tal fine Ente Gestore uscente ed Ente Gestore subentrante hanno provveduto nei modi previsti dalla d.g.r. n. 3540/12 a richiedere il parere preventivo per le volture, fornendo i necessari elementi di conoscenza e che il parere positivo è stato rilasciato con nota prot. n. G1.2013.0001432 in data 30 gennaio 2013; Atteso che: −− l’ASL di Pavia ha attestato il possesso dei requisiti di accreditamento in capo all’Ente Gestore subentrante, con decreto del Direttore generale n. 123 del 17 aprile 2013, trasmesso con nota protocollata in data 19 aprile 2013 n. prot. 5055, −− l’immobile dove è esercitata l’attività delle unità di offerta oggetto della presente voltura, è di proprietà del Comune di Ferrera Erbognone, −− l’attività è esercitata a titolo di gestione diretta, −− per la realizzazione dell’immobile sede delle attività non sono stati impiegati finanziamenti statali o regionali; Ritenuto: −− di procedere alle volture di cui all’oggetto, con decorrenza dalla data di approvazione del presente decreto, sulla base delle verifiche compiute dalla competente ASL di Pavia, −− di stabilire che il nuovo soggetto gestore subentra nei contratti sottoscritti con l’ASL di Pavia, che dovranno comunque essere modificati in relazione alla variazione del soggetto gestore e conseguentemente trasmessi alla Direzione generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge; Viste la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e la d.g.r. n. 3 del 20 marzo 2013 che dispone l’assetto organizzativo della Giunta regionale per la X legislatura; Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato, e alla ASL territorialmente competente; DECRETA 1. di procedere, con decorrenza dalla data del presente provvedimento, alla voltura dell’accreditamento delle seguenti unità di offerta socio sanitarie: R.S.A. «Centro Assistenziale per Anziani» con sede in Ferrera Erbognone (PV), Via Roma n. 11, codice struttura 312016028, già accreditata con d.g.r. n. 14035 dell’ 8 agosto 2003 ed a contratto per complessivi n. 20 posti letto e C.D.I. «Centro Assistenziale per Anziani» con sede in Ferrera Erbognone (PV), Via Roma n. 11, codice struttura 312014505, già accreditato con d.g.r. n. 14367 del 30 settembre 2003 ed a contratto per complessivi n. 20 posti, in favore del seguente nuovo ente gestore: Comune di Ferrera Erbognone con sede legale in Piazza Bartellini n. 18 CF 00244220182, sulla base delle verifiche compiute dall’ASL di Pavia; 2. di procedere altresì all’iscrizione delle suddette volture nell’apposito registro regionale; 3. di stabilire che il nuovo soggetto gestore subentra nei contratti sottoscritti con l’ASL di Pavia, che dovranno comunque essere modificati in relazione alla variazione del soggetto gestore e conseguentemente trasmessi alla Direzione generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato; 4. di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 5. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul BURL della Regione Lombardia e la comunicazione all’ente gestore interessato, nonché alla ASL di Pavia. Il direttore generale Giovanni Daverio
D.d.g. 16 maggio 2013 - n. 4074 Voltura dell’accreditamento per la seguente unità di offerta socio sanitaria: Residenza sanitario assistenziale per disabili (R.S.D.) denominata “Antonino Sansone” con sede in Rozzano (MI), via Perseghetto n. 33 da: Ama Rozzano s.p.a. con sede legale in Rozzano, viale Lombardia n. 105, CF 12015260156, al nuovo gestore: cooperativa sociale rieducazione motoria - C.R.M. cooperativa sociale a r.l. con sede legale in Milano, via Trenno n. 15, CF 08029590158 ed iscrizione nell’apposito registro regionale IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO Vista la d.g.r. del 30 maggio 2012 n. 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»; Richiamato in particolare l’Allegato A della sopra citata d.g.r., che reca disposizioni circa le procedure da seguire nei casi di cambiamento dell’ente gestore di una unità di offerta socio sanitaria accreditata; Vista altresì la d.g.r. del 26 ottobre 2012 n. 4334 «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»; Dato atto che il Legale Rappresentante del nuovo Ente Gestore subentrante, indicato in oggetto, con nota protocollata in data 9 gennaio 2013 prot. n. G1.2012.0000387, sottoscritta anche dal Legale Rappresentante dell’Ente Gestore uscente, ha richiesto la voltura dell’accreditamento per l’unità d’offerta «R.S.D. Antonino Sansone» di Rozzano, già accreditata con d.g.r. n. 8560 del 3 dicembre 2008 ed a contratto per n. 40 posti letto; Evidenziato che a tal fine Ente Gestore uscente ed Ente Gestore subentrante hanno provveduto nei modi previsti dalla citata d.g.r. n. 3540/12 a richiedere il parere preventivo per la voltura, fornendo i necessari elementi di conoscenza e il parere positivo è stato rilasciato con nota prot. n. G1.2012.0016572 in data 28 dicembre 2012; Atteso che: −− l’ASL di Milano 2 ha attestato il possesso dei requisiti di accreditamento in capo all’Ente Gestore subentrante, con deliberazione n. 60 del 7 febbraio 2013 protocollata in data 13 febbraio 2013 n. prot. 2103, −− con nota protocollo n. 2716 del 28 febbraio 2013 la scrivente Direzione ha interrotto i termini del procedimento per l’acquisizione di documentazione necessaria all’adozione del presente provvedimento, −− con nota pervenuta in data 24 aprile 2013, protocollo n. 5402 l’ente gestore subentrante ha trasmesso quanto richiesto, −− l’immobile dove è esercitata l’attività dell’unità di offerta oggetto della presente voltura è di proprietà del Comune di Rozzano e sarà condotto a titolo di comodato d’uso gratuito da parte dell’ente gestore subentrante, −− la gestione è esercitata a titolo di gestione diretta, a seguito di cessione di ramo d’azienda, −− per la realizzazione degli immobili sede dell’attività sono stati impiegati finanziamenti statali; Ritenuto: −− di procedere alla voltura di cui all’oggetto, con decorrenza dalla data di approvazione del presente decreto, sulla base delle verifiche compiute dalla competente ASL di Milano 2, −− di stabilire che il nuovo soggetto gestore subentra nel contratto sottoscritto con l’ASL di Milano 2, che dovrà comunque essere modificato in relazione alla variazione del soggetto gestore, e che dovrà poi essere trasmesso alla Direzione generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge; Viste la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e la d.g.r. n. 3 del 20 marzo 2013 che dispone l’assetto organizzativo della Giunta regionale per la X legislatura; Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato, ed alla ASL territorialmente competente;
Bollettino Ufficiale
– 19 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
DECRETA 1. di procedere, con decorrenza dalla data del presente provvedimento, alla voltura dell’accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: Residenza Sanitario Assistenziale per Disabili denominata (R.S.D.) «Antonino Sansone» di Rozzano (MI), Via Perseghetto n. 33, codice struttura 310002275, già accreditata con d.g.r. n. 8560 del 3 dicembre 2008 ed a contratto per n. 40 posti letto, in favore del seguente nuovo ente gestore: «Cooperativa Sociale Rieducazione Motoria - C.R.M. Coop. Sociale a r.l.» con sede legale in Milano, Via Trenno n. 15, CF 08029590158, sulla base delle verifiche compiute dall’ASL di Milano 2; 2. di procedere altresì all’iscrizione della suddetta voltura nell’apposito registro regionale; 3. di stabilire che il nuovo soggetto gestore subentra nel contratto sottoscritto con l’ASL di Milano 2, che dovrà comunque essere modificato in relazione alla variazione del soggetto gestore, e che dovrà poi essere trasmesso alla Direzione generale Famiglia e Solidarietà Sociale; 4. di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 5. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul BURL della Regione Lombardia e la comunicazione all’ente gestore interessato, nonché alla ASL di Milano 2. Il direttore generale Giovanni Daverio D.d.g. 16 maggio 2013 - n. 4075 Voltura dell’accreditamento per le seguenti unità di offerta socio sanitarie: struttura di riabilitazione “Centro di riabilitazione Peppino Vismara”, CDD “Centro Vismara” e CSS “Centro Vismara” con sede in Milano da: Istituto Don Calabria - Centro Peppino Vismara con sede legale in Verona, via S. Zeno in Monte n. 23, CF 00280090234, al nuovo gestore: Fondazione don Carlo Gnocchi Onlus con sede legale in Milano, p.le Rodolfo Raimondi n. 6, CF 12520870150 ed iscrizione nell’apposito registro regionale IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO Vista la d.g.r. del 30 maggio 2012 n. 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»; Richiamato in particolare l’Allegato A della sopra citata d.g.r., che reca disposizioni circa le procedure da seguire nei casi di cambiamento dell’ente gestore di una unità di offerta socio sanitaria accreditata; Vista altresì la d.g.r. del 26 ottobre 2012 n. 4334 «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»; Dato atto che il Legale Rappresentante del nuovo Ente Gestore subentrante, indicato in oggetto, con note protocollate in data 28 febbraio 2013, prot. nn. 2774, 2775 e 2776, sottoscritte anche dal Legale Rappresentante dell’Ente Gestore uscente, ha richiesto la voltura dell’accreditamento per le seguenti unità di offerta: −− Centro Diurno per Disabili «Centro Vismara», già accreditato con d.g.r. n. 3053 dell’1 agosto 2006 ed a contratto per complessivi n. 30 posti, −− Comunità Socio Sanitaria per Disabili «Centro Vismara», già accreditata con d.g.r. n. 20580 dell’11 febbraio 2005 ed a contratto per complessivi 8 posti letto, −− Struttura di riabilitazione «Centro di Riabilitazione Peppino Vismara», già accreditata con d.g.r. n. 513 del 22 settembre 2010 ed a contratto per complessivi n. 26.400 prestazioni ambulatoriali di area generale e geriatrica; Evidenziato che a tal fine Ente Gestore uscente ed Ente Gestore subentrante hanno provveduto nei modi previsti dalla d.g.r. n. 3540/12 a richiedere il parere preventivo per le volture, fornendo i necessari elementi di conoscenza e che il parere positivo è stato rilasciato con nota prot. n. G1.2013.0001759 in data 5 febbraio 2013; Atteso che: −− l’ASL di Milano ha attestato il possesso dei requisiti di accreditamento in capo all’Ente Gestore subentrante, rispettivamente con deliberazioni nn. 454, 455 e 456 del
15 aprile 2013, trasmesse con nota protocollata in data 24 aprile 2013 prot. n. 5404, −− l’immobile dove sono esercitate le attività delle unità di offerta oggetto della presente voltura, è di proprietà dell’Opera Diocesana per la Preservazione e Diffusione della Fede e sarà condotto a titolo di comodato d’uso da parte dell’ente gestore subentrante, −− l’attività sarà esercitata a titolo di gestione diretta, a seguito di donazione di ramo d’azienda, −− per la realizzazione dell’immobile sede delle attività non sono stati impiegati finanziamenti statali o regionali; Ritenuto: −− di procedere alle volture di cui all’oggetto, con decorrenza dalla data di approvazione del presente decreto, sulla base delle verifiche compiute dalla competente ASL di Milano, −− di stabilire che il nuovo soggetto gestore subentra nei contratti sottoscritti con l’ASL di Milano, che dovranno comunque essere modificati in relazione alla variazione del soggetto gestore e conseguentemente trasmessi alla Direzione generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge; Viste la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e la d.g.r. n. 3 del 20 marzo 2013 che dispone l’assetto organizzativo della Giunta regionale per la X legislatura; Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato, e alla ASL territorialmente competente; DECRETA 1. di procedere, con decorrenza dalla data del presente provvedimento, alla voltura dell’accreditamento delle seguenti unità di offerta socio sanitarie: −− Centro Diurno per Disabili «Centro Vismara», codice struttura 308035201, già accreditato con d.g.r. n. 3053 dell’1 agosto 2006 ed a contratto per complessivi n. 30 posti, −− Comunità Socio Sanitaria per Disabili «Centro Vismara», codice struttura 308035202, già accreditata con d.g.r. n. 20580 dell’11 febbraio 2005 ed a contratto per complessivi 8 posti letto, −− Struttura di riabilitazione «Centro di Riabilitazione Peppino Vismara», codice struttura 308030323, già accreditata con d.g.r. n. 513 del 22 settembre 2010 ed a contratto per complessivi n. 26.400 prestazioni ambulatoriali di area generale e geriatrica; 2. di procedere altresì all’iscrizione delle suddette volture nell’apposito registro regionale; 3. di stabilire che il nuovo soggetto gestore subentra nei contratti sottoscritti con l’ASL di Milano, che dovranno comunque essere modificati in relazione alla variazione del soggetto gestore e conseguentemente trasmessi alla Direzione generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato; 4. di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 5. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul BURL della Regione Lombardia e la comunicazione all’ente gestore interessato, nonché alla ASL di Milano. Il direttore generale Giovanni Daverio D.d.g. 16 maggio 2013 - n. 4076 Modifica dell’accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: R.S.D. “Piccolo Cottolengo di don Orione” ubicato in Seregno (MB), via Verdi n. 95, gestito dall’ente “Provincia Religiosa di San Marziano di don Orione” con sede legale in Milano, CF 02541960155 ed iscrizione nell’apposito registro IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO Visti: −− il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni ed integrazioni;
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 −− il d.p.r. 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; −− i dd.p.c.m. 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; −− la l.r. 2 aprile 2007, n. 8 «Disposizioni in materia di attività sanitarie e socio-sanitarie. Collegato» e successive modifiche; −− la l.r. 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; −− la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33: «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; −− la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88 di approvazione del «Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014»; Richiamate le dd.g.r.: −− 7 aprile 2003, n. 12620 «Definizione della nuova unità d’offerta ‘Residenza Sanitario Assistenziale per persone con disabilità’ (R.S.D.). Attuazione dell’art. 12, comma 2 della l.r. 11 luglio 1997, n. 31»; −− 8 agosto 2003, n. 14039 «Primo provvedimento attuativo della d.g.r. n. 12620 del 7 aprile 2003: Definizione del sistema tariffario della residenza sanitario assistenziale per disabili»; −− 30 maggio 2012 n. 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»; −− 26 ottobre 2012 n. 4334 «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»; Considerato che l’unità di offerta socio sanitaria: R.S.D. denominato «Piccolo Cottolengo di don Orione» con sede in Seregno (MB), Via Verdi n. 95, gestita dall’ente «Provincia Religiosa di San Marziano di don Orione», con sede legale in Milano, Via Caterina da Forlì n. 15 - CF 02541960155, è già accreditata ed a contratto per n. 71 posti letto, con d.g.r. n. 3704 del 5 dicembre 2006; Rilevato che l’ente gestore indicato in oggetto ha presentato SCIA con contestuale richiesta di modifica dell’accreditamento, protocollata in data 12 marzo 2013 n. prot. 3367, per la suddetta R.S.D., relativamente alla riduzione dei p.l. da n. 71 a n. 65, a seguito di ristrutturazione, in conformità alla d.g.r. n. 3540/12; Visto il provvedimento n. 133 del 12 aprile 2013, pervenuto in data 18 aprile 2013 prot. n. 4897, adottato dall’ASL di Monza e Brianza, di attestazione del possesso dei requisiti di esercizio e di accreditamento; Ritenuto di accogliere la richiesta di modifica dell’accreditamento in oggetto, a seguito di ristrutturazione con conseguente riduzione dei posti letto da n. 71 a n. 65, sussistendo tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente; Stabilito che la ASL territorialmente competente deve provvedere, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, all’effettuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge; Viste la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e la d.g.r. n. 3 del 20 marzo 2013 che dispone l’assetto organizzativo della Giunta regionale per la X legislatura; Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato e alla ASL territorialmente competente; DECRETA 1. di modificare il numero dei posti letto accreditati, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, della seguente unità di offerta socio sanitaria: R.S.D. denominato «Piccolo Cottolengo di don Orione» con sede in Seregno (MB), Via Verdi n. 95, gestita dall’ente «Provincia Religiosa di San Marziano di don Orione», con sede legale in Milano, Via Caterina da Forlì n. 15 - CF 02541960155, sulla base della verifica del possesso dei requisiti di accreditamento condotta dall’ASL di Monza e Brianza e attestata con il provvedimento n. 133 del 12 aprile 2013, precisando che, a seguito della riduzione di cui trattasi, il numero complessivo dei posti letto accreditati passa da n. 71 a n. 65;
2. di provvedere all’iscrizione della suddetta modifica nell’apposito registro regionale delle unità di offerta socio sanitarie accreditate; 3. di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 4. di disporre per la pubblicazione del presente atto sul BURL della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato e alla ASL territorialmente competente. Il direttore generale Giovanni Daverio
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– 21 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
D.G. Agricoltura D.d.u.o. 27 maggio 2013 - n. 4413 Bando per l’ammissione ai finanziamenti previsti sulla quota regionale per la campagna 2013/2014 della misura “Promozione sui mercati dei paesi terzi” nell’ambito del reg. (CE) 555/08 della commissione relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo IL DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVA SVILUPPO DI INNOVAZIONE, COOPERAZIONE E VALORE DELLE PRODUZIONI Visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), come modificato dal regolamento (CE) 491/2009, del Consiglio, del 25 maggio 2009; Visto il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 28 giugno 2008 e successive modifiche, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo; Visti i regolamenti (CE) n. 1698/2005 del Consiglio e n. 3/2008 del Consiglio rispettivamente del 20 settembre 2005 e del 17 dicembre 2007; Visto il decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (di seguito Ministero) n. 4123 del 22 luglio 2010 «OCM Vino – Modalità attuative della misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi – Campagne 2010/2011 e seguenti» e successive modifiche; Preso atto che il decreto sopracitato prevede: −− all’art. 2 comma 6, che le modalità operative e procedurali di attuazione della misura siano emanate con l’Invito alla presentazione dei progetti approvato annualmente dal Ministero con proprio provvedimento; −− all’art. 2 comma 7, che le Regioni, per i progetti a valere sui fondi quota assegnati, adottano proprie disposizioni per emanare bandi in conformità a quanto previsto nel decreto sopracitato e nell’Invito alla presentazione dei progetti; Visto il decreto del Ministero n. 7787 del 30 aprile 2013 «OCM Vino – Misura «Promozione sui mercati dei Paesi terzi» - Invito alla presentazione dei progetti – Campagna 2013/2014. Modalità operative e procedurali per l’attuazione del decreto ministeriale n. 4123 del 22 luglio 2010» e successive modificazioni, che approva la documentazione finanziaria, amministrativa e tecnica per la presentazione dei progetti (Allegati A, B, C, D, E, F, G, H), disponibile sui siti www.politicheagricole.it (sezione Bandi di gara) e www.agricoltura.regione.lombardia.it (sezione Bandi); Visto il decreto ministeriale n. 3525 del 21 maggio 2013 che ripartisce la dotazione finanziaria per la campagna 2013/2014, assegnando alla Lombardia una quota di € 2.968.924,00; Ritenuto pertanto di recepire le disposizioni fissate dai decreti ministeriali sopracitati e di approvare il bando per l’ammissione ai finanziamenti previsti sulla quota regionale per la campagna 2013/2014 della Misura OCM Vino «Promozione sui mercati dei Paesi Terzi», riportato nell’Allegato 1, quale parte integrante e sostanziale del presente decreto; Vista la l.r. 20 del 7 luglio 2008 art.17 e i provvedimenti organizzativi della X legislatura; DECRETA 1. di approvare, in conformità ai decreti ministeriali sopracitati, il bando riportato nell’Allegato 1, quale parte integrante e sostanziale del presente decreto, per l’ammissione ai finanziamenti previsti sulla quota regionale per la campagna 2013/2014, pari a € 2.968.924,00, che saranno liquidati da AGEA – Organismo Pagatore del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; 2. di dare atto che le modalità operative e procedurali di gestione del bando sono quelle previste nell’Invito alla presentazione dei progetti per la campagna 2013/2014 approvato dal Ministero con decreto n. 7787 del 30 aprile 2013 e successive modificazione, disponibile sui siti www.politicheagricole.it (sezione Bandi di gara) e www.agricoltura.regione.lombardia.it (sezione Bandi). 3. di stabilire, in conformità al decreto ministeriale sopracitato, quanto segue:
a) L’apertura del bando alla data di approvazione del presente decreto con presentazione dei progetti entro e non oltre le ore 12.00 del 28 giugno 2013 – scadenza anticipata al 21 giugno per i progetti multiregionali. b) La domanda di partecipazione al bando e i progetti candidati dovranno essere redatti secondo le modalità e i modelli di cui all’Invito alla presentazione dei progetti - Allegati A, B, C, D, E, F, G, H - disponibili sui siti www.politicheagricole.it (sezione Bandi di gara) e www.agricoltura. regione.lombardia.it (sezione Bandi). c) I progetti dovranno essere indirizzati a Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura, Struttura Sviluppo, Promozione delle Produzioni, Ricerca, Innovazione Tecnologica e Servizi alle imprese e pervenire in unica copia originale, entro la scadenza sopra indicata, al Protocollo Generale di Regione Lombardia – Piazza Città di Lombardia 1, 20124 Milano - e in formato elettronico all’Organismo Pagatore Agea e al Ministero, secondo quanto previsto nell’Invito alla presentazione dei progetti (art. 2 comma 2). d) Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul sito www.agricoltura.regione. lombardia.it (sezione Bandi). La dirigente Fiorella Ferraio
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO 1 BANDO PER L’AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI PREVISTI SULLA QUOTA REGIONALE PER LA CAMPAGNA 2013/2014 DELLA MISURA “PROMOZIONE SUI MERCATI DEI PAESI TERZI” NELL’AMBITO DEL REG. (CE) 555/08 DELLLA COMMISSIONE RELATIVO ALL’ORGANIZZAZIONE COMUNE DEL MERCATO VITIVINICOLO Indice dei contenuti Art. 1 - Definizioni Art. 2 - Norme generali Art. 3 - Soggetti beneficiari e requisiti Art. 4 - Prodotti Art. 5 - Progetti multiregionali Art. 6 - Contenuto del progetto Art. 7 - Azioni ammissibili Art. 8 - Spese ammissibili Art. 9 - Presentazione della domanda Art. 10 - Valutazione dei progetti Art. 11 - Criteri di valutazione Art. 12 - Modifiche ai progetti Art. 13 - Entità del sostegno Art. 14 - Controllo e rendicontazione Art. 15 - Riepilogo tempistica Art. 16 - Referente della misura _______________________________ Art. 1 Definizioni 1.
Ai sensi del presente decreto si intende per: -
Ministero: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
-
Organismo pagatore: AGEA - Organismo pagatore;
-
Regioni: Regioni e Province autonome;
-
regolamento: il regolamento (CE) n. 1234/07 e successive modifiche;
-
regolamento attuativo: il regolamento CE n. 555/2008;
-
decreto ministeriale: decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali n. 4123 del 22 luglio 2010 “OCM Vino – Modalità attuative della misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi – campagne 2010-2011 e seguenti” e successive modifiche;
-
Invito alla presentazione dei progetti: decreto del Ministero n. 7787 del 30 aprile 2013 e successive modificazione, che definisce per la campagna 2013/2014 le modalità operative e procedurali attuative del decreto ministeriale n. 4123 del 22 luglio 2010;
-
autorità competenti: il Ministero, le Regioni e le Province autonome;
-
beneficiario: il soggetto che presenta il progetto e sottoscrive il relativo contratto;
-
soggetto pubblico: organismo pubblico avente personalità giuridica di diritto pubblico (ente pubblico) o personalità giuridica di diritto privato (società di capitale pubblico), con esclusione delle Amministrazioni rappresentative dello Stato Membro (Amministrazioni centrali dello Stato e Amministrazioni decentrate: Regioni, Province e Comuni);
-
produttore di vino: l’impresa, singola o associata, che trasforma uno o più prodotti a monte del vino e/o commercializza vino di propria produzione o di imprese ad essa associate o da essa controllate;
-
fondi quota nazionale: la quota di finanziamento gestita direttamente dal Ministero, pari al 30% dei fondi complessivamente assegnati alla misura;
-
fondi quota regionale: la quota di finanziamento, pari al 70% dei fondi complessivamente assegnati alla misura, gestita direttamente dalle Regioni;
- -
aiuto integrativo: quota integrativa di aiuti pubblici non comunitari; Paesi Terzi: Paesi singoli o Aree come riportati nell’Allegato D (ex Allegato I) dell’Invito alla presentazione dei progetti. Art. 2 Norme Generali
1.
Con il presente decreto sono emanate le disposizioni applicative della misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”, prevista all’articolo 103 septdecies del regolamento, per quanto riguarda i fondi sulla quota regionale.
2.
I progetti presentati ai sensi del presente decreto per la campagna 2013/2014 sono finanziati con la quota regionale dei fondi assegnati alla misura, che per la Regione Lombardia ammontano a € 2.968.924,00.
3.
Sono ammissibili anche progetti che coinvolgono finanziariamente più regioni e province autonome, denominati “multiregionali” con le modalità disposte all’articolo 5.
4.
I requisiti di rappresentatività delle produzioni sono determinati dalla media delle produzioni dichiarate dai soggetti obbligati nel triennio precedente ai sensi delle disposizioni applicative adottate in conformità dell’articolo 103 septdecies del regolamento.
Bollettino Ufficiale
– 23 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
5.
I riferimenti alle produzioni dei soggetti beneficiari riguardano la media del totale delle dichiarazioni di produzione vini presentate, nel triennio precedente, in conformità alla normativa vigente.
6.
Le modalità operative e procedurali di gestione del presente bando, nonché la documentazione finanziaria, amministrativa e tecnica per la presentazione dei progetti è quella prevista nell’Invito alla presentazione dei progetti - allegati A, B, C, D, E, F, G, H disponibile sui siti www.politicheagricole.it (sezione Bandi di gara) e www.agricoltura.regione.lombardia.it (sezione Bandi). Art. 3 Soggetti beneficiari e requisiti
1.
Possono accedere ai fondi recati dalla misura i seguenti soggetti: a) le organizzazioni professionali, purché abbiano tra i loro scopi la promozione dei prodotti agricoli; b) le organizzazioni interprofessionali, riconosciute ai sensi del regolamento (CE) n. 1234/2007, articoli 123, paragrafo 3, 125 sexdecies, paragrafo 1, lettera b) e paragrafo 2, secondo comma; c) i Consorzi di tutela, riconosciuti ai sensi della normativa vigente, e loro associazioni e federazioni; d) le organizzazioni di produttori, riconosciute ai sensi del decreto legislativo 102/2005; e) i produttori di vino che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere, indicati all’articolo 4, dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino, propri o acquistati; f)
soggetto pubblico con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli;
g) le associazioni, anche temporanee di impresa e di scopo tra i soggetti di cui alle lettere precedenti. 2.
Un beneficiario con comprovata esperienza in materia di promozione dei prodotti agroalimentari può attuare direttamente le azioni previste al successivo articolo 7 qualora dimostri di possedere le necessarie capacità tecniche.
3.
I beneficiari di cui alle lettere a), b) e c), nonché i produttori di vino di cui alla lettera e), del precedente comma 1, purch����� é���� aggregati in forma associativa o in società consortile possono presentare più progetti per la stessa annualità, ma in Paesi diversi, purché le aziende compartecipanti siano diverse.
4.
I soggetti di cui alle lettere a), b) e c) presentano progetti se rappresentano almeno il 3% della produzione regionale.
5.
I soggetti di cui alle lettere d) e) e g) presentano progetti se procedono al confezionamento di una percentuale pari almeno al 25% della loro produzione o procedano all’imbottigliamento di almeno 300.000 bottiglie ed abbiano, altresì, esportato almeno il 5% del totale prodotto.
6.
Il soggetto pubblico promuove la partecipazione dei beneficiari ai progetti nell’ambito delle Associazioni di cui alla lettera g), partecipa alla loro redazione ma non contribuisce con propri apporti finanziari e non può essere il solo beneficiario del progetto.
7.
Considerato che è in corso sia il processo di revisione della programmazione comunitaria relativa all’OCM Unico – ex REG (CE) 1234 – e sia un aggiornamento dei parametri ed elementi presi a riferimento per il riparto dei fondi alle Regioni, si ritiene di considerare la campagna 2013/2014 come un “anno ponte” fra la precedente programmazione e i prossimi quattro anni di programmazione comunitaria. Pertanto, i progetti possono essere presentati per una durata massima di un anno.
8.
Per le stesse motivazioni sopraindicate, i progetti pluriennali presentati nel corso della campagna 2012/2013 ed approvati con riserva nella medesima campagna possono essere ammessi a finanziamento nella programmazione 2013/2014 ai sensi del regolamento n. 568/2012, previa presentazione ed approvazione, da parte degli uffici regionali competenti, del progetto riformulato secondo le modalità e i criteri contenuti nel presente bando.
9.
Un beneficiario che abbia già ottenuto l’approvazione di un progetto nelle precedenti campagne può presentare un nuovo progetto anche se riferito al medesimo Paese purchè la durata complessiva dello stesso non superi i cinque anni. Si precisa che non è consentito chiedere il semplice rinnovo dei progetti presentati nella precedente programmazione 2008/2013. Art. 4 Prodotti
1.
La promozione riguarda tutte le categorie di vini a denominazione di origine protetta, i vini ad indicazione geografica di cui all’Allegato XI ter del regolamento nonché i vini spumante di qualità, i vini spumante aromatico di qualità, i vini senza indicazione geografica e con l’indicazione della varietà, secondo le disposizioni attuative dell’articolo 118 septvicies del regolamento. I progetti relativi ai vini senza indicazione geografica e con indicazione varietale non formano oggetto esclusivo di promozione.
2.
Le caratteristiche dei vini di cui al comma 1 sono quelle previste dalla normativa comunitaria e nazionale vigente alla data di presentazione del progetto.
3.
I vini sono ammessi alle misure promozionali verso i Paesi terzi a condizione che siano destinati al consumo umano diretto.
4.
Nelle azioni di promozione e di informazione per i vini IGT, DOC e DOCG è indicata l’origine dei vini. Art. 5 Progetti multiregionali
1.
Il Ministero “riserva” un terzo dei fondi della quota nazionale al finanziamento dei progetti che coinvolgono finanziariamente almeno 2 Regioni, dando priorità a quelli presentati da un maggior numero di Regioni e, subordinatamente, a quelli presentati dalle Regioni che abbiano un maggior grado di rappresentatività con riferimento alla propria produzione rispetto a quella nazionale.
2.
I progetti multiregionali accedono alla riserva di cui al comma precedente nella misura massima pari al 50% del totale dei contributi regionali.
3.
Al fine di evitare l’utilizzo improprio del meccanismo dei progetti multiregionali che, prevedendo una partecipazione finanziaria nazionale di fatto limitano le risorse disponibili per il finanziamento dei progetti nazionali ed al fine di garantire la parità di accesso alla misura di tutti i soggetti interessati, la partecipazione finanziaria delle Regioni al progetto multiregionale deve essere congrua e rappresentare, per ciascuna regione, almeno il 5% del costo totale delle azioni del progetto, valore aumentato proporzionalmente a seconda del numero di Regioni partecipanti per consentire il raggiungimento del 25% del costo totale delle azioni del progetto.
4.
I progetti multiregionali devono essere inviati secondo le modalità previste al successivo articolo 9 alla Regione individuata in relazione alla sede legale del proponente o del capofila dell’associazione di impresa costituita e per conoscenza alle altre Regioni coinvolte.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 5.
La domanda di accesso alla riserva è formulata al Ministero dalla Regione capofila, scelta dalle Regioni medesime, che raccoglie le valutazioni ed i pareri delle altre Regioni coinvolte espressi in merito ai progetti presentati. Art. 6 Contenuto del progetto
1.
Il progetto contiene le seguenti informazioni: a) il/i paesi terzi interessati e i prodotti coinvolti, con elenco completo delle denominazioni di origine protetta, delle indicazioni geografiche e dei vini senza indicazione geografica e con l’indicazione della varietà; b) le attività che si intendono realizzare con descrizione dettagliata in relazione ai prodotti e ai Paesi terzi destinatari; c) la durata del progetto che, comunque, non può essere superiore a tre anni per beneficiario e per Paese terzo, tenuto conto che per questa campagna si finanzierà solo la prima annualità, come specificato nel precedente articolo 3 comma 7; d) un calendario dettagliato delle singole azioni e la/le località in cui si realizzeranno; in caso di azioni realizzate tramite media, indicare la testata, l’emittente e il sito; in caso di azioni relative ad incontri con operatori e/o giornalisti presso le aziende, indicare i soggetti coinvolti ed il calendario degli incontri, specificando come tale azione si inquadri nel piano strategico del progetto presentato e fornendo, altresì, elementi oggettivi che permettano di misurare l’efficacia di tale azione. e) il costo delle singole azioni con le quali vengono realizzate le attività scelte e descrizione dettagliata delle attività e servizi in relazione alla congruità del costo proposto, nonché la dichiarazione che i costi delle azioni proposte non siano superiori ai correnti prezzi di mercato; f) i motivi per i quali è stato presentato il progetto in relazione alla realtà produttiva coinvolta dal/dai beneficiari, e le motivazioni specifiche adottate per l’individuazione dei Paesi e delle azioni in relazione ai prodotti oggetto di promozione, anche sulla base di adeguate e coerenti analisi di mercato; g) gli obiettivi che si intendono realizzare con le azioni proposte e l’impatto previsto della realizzazione delle azioni medesime in termine di sviluppo della notorietà dei prodotti coinvolti nel progetto e l’incremento delle loro vendite nei mercati obiettivo; h) la metodologia di misurazione dei risultati attesi di cui alla precedente lettera g), prevedendo – per i progetti pluriennali – valutazioni intermedie annuali.
2.
Il beneficiario dichiara i requisiti soggettivi, la rappresentatività in termini di produzione di vino, la percentuale di contributo richiesta. Il beneficiario dichiara, altresì, che non ha in corso di realizzazione altri progetti, riferiti al medesimo Paese.
3.
La Regione verifica la sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi previsti nel regolamento attuativo, nel presente decreto e nell’Invito alla presentazione dei progetti e ammette modifiche migliorative al progetto approvato ed effettua comunicazione al Ministero e ad Agea.
4.
Al fine di assicurare la tracciabilità amministrativa del finanziamento erogato, tutti i materiali realizzati per ciascuna azione sono contrassegnati con il logo e la dicitura di cui all’Allegato IV (interno al modello Allegato C) dell’Invito alla presentazione dei progetti, in cui dovrà essere inserito un logo/messaggio comune identificativo delle azioni promozionali ammesse a contributo.
5.
I beneficiari dovranno, prima della divulgazione, inoltrare tutto il materiale informativo e promozionale al Ministero all’indirizzo di posta elettronica certificata
[email protected], al fine di ottenere il nullaosta alla divulgazione dei messaggi promozionali e/o informativi. Nella richiesta dovrà essere specificato se il beneficiario usufruisce o meno del contributo integrativo regionale del 30%. Il Ministero invierà le proprie determinazioni in merito al rilascio o meno del nulla osta al richiedente, all’eventuale Regione competente ed all’Organismo pagatore – AGEA, al fine di consentire a quest’ultimo l’espletamento delle attività di competenza ai fini della verifica della eleggibilità della relativa spesa. Nel corso dell’anno la procedura di approvazione del materiale informativo sarà completamente informatizzata mediante l’uso di un portale dedicato. Il Ministero comunicherà ai beneficiari le istruzioni per l’utilizzo di tale nuova procedura. Art. 7 Azioni ammissibili
1.
Sono ammissibili le azioni di seguito riportate da attuare, anche singolarmente, in uno o più Paesi terzi e/o aree geografiche omogenee equiparabili al singolo Paese, indicate nell’Allegato D (ex Allegato I) dell’Invito alla presentazione dei progetti, che potrà essere integrato con successivi decreti ministeriali. Sono comunque escluse le iniziative aventi carattere prettamente commerciale o legate alla vendita del prodotto: a) la promozione e la pubblicità che mettano in rilievo i vantaggi dei prodotti di qualità, la sicurezza alimentare ed il rispetto dell’ambiente e delle disposizioni attuative del Regolamento, da attuare a mezzo dei canali di informazione quali stampa e televisione. Rientrano in tale categorie: -
pubblicità e azioni di comunicazione;
-
azioni di pubbliche relazioni;
-
produzione di materiale informativo;
-
annunci di prodotto, POS, house organ;
-
degustazione e presentazione del prodotto, materiali da banco e da esportazione;
b) la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; c) campagne di informazione e promozione, in particolare, sulle denominazioni d’origine e sulle indicazioni geografiche, da attuarsi presso i punti vendita (grande distribuzione, ristorazione dei Paesi terzi, HORECA, ecc.). Rientrano in tale categoria: -
degustazioni guidate, wine tasting, gala dinner;
-
promozione sui punti di vendita della GDO e degli specializzati;
-
expertise consulenza di marketing;
d) altri strumenti di comunicazione: -
creazione siti internet, nella lingua ufficiale del Paese destinatario delle azioni o in lingua inglese, in cui vengono descritte le qualità del prodotto e la zona di provenienza dello stesso;
-
realizzazione di opuscoli, pieghevoli o altro materiale informativo;
-
incontri con operatori e/o giornalisti dei Paesi terzi da svolgersi anche presso le aziende partecipanti ai progetti
Bollettino Ufficiale
– 25 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 (“incoming”). L’azione è ammessa a condizione che venga realizzata almeno una delle altre azioni di cui alle lettere a), b) e c) e che sia adeguatamente motivata la sinergia con la strategia globale del progetto.
2. Nell’Invito alla presentazione dei progetti e nei relativi allegati sono dettagliate le modalità di esecuzione delle azioni. 3. Le azioni di cui al comma 1 riguardano anche i marchi commerciali. In tal caso, qualora si tratti di associazioni temporanee di impresa di cui al precedente articolo 3, comma 1, lettera g, le azioni possono anche essere svolte dalle singole aziende dell’ATI, nel quadro di una coerente strategia complessiva, purché realizzate in uno stesso Paese terzo. Qualora si tratti di azioni programmate in un’unica città del Paese terzo, le stesse sono svolte in modo coordinato da tutte le aziende partecipanti al progetto. 4. Qualora i beneficiari decidano di svolgere una sola delle azioni di cui al precedente comma 1, motivano la scelta sulla base di valutazioni connesse alle strategie commerciali e investimenti promozionali complessivamente attuati dal beneficiario. 5. Le attività sono effettuate entro il 30 agosto dell’anno successivo a quello di stipula del contratto con richiesta di saldo in pari data qualora i soggetti non richiedano il pagamento anticipato o chiedano l’anticipazione in forma parziale (30% del contributo). La procedura e la tempistica di richiesta dell’anticipo, di rendicontazione e di erogazione del contributo, è la medesima prevista dal Reg. (CE) n. 501/2008. 6. Qualora i soggetti chiedano il pagamento anticipato, in forma integralmente anticipata, previa costituzione di una cauzione pari al 120%, le attività sono effettuate entro il 15 ottobre dell’anno finanziario comunitario successivo a quello di stipula del contratto. La relazione e la documentazione giustificativa sulle attività svolte è presentata all’Organismo Pagatore Agea entro il 15 dicembre. 7. Il messaggio di promozione e/o di informazione deve basarsi sulle qualità intrinseche del vino e deve essere conforme alle disposizioni legislative applicabili nei Paesi terzi ai quali è destinato. Art. 8 Spese ammissibili 1.
Le spese devono essere indicate al netto dell’IVA o di altro contributo, imposta o tassa, non essendo previsti rimborsi per tali oneri con eccezione dei versamenti per oneri sociali.
2.
Tutte le spese connesse al progetto devono essere registrare su apposito conto corrente bancario intestato al beneficiario, di cui dovrà essere trasmesso estratto mensile ad Agea.
3.
Non sono rendicontabili le spese realizzate prima della stipula del contratto e, comunque, antecedentemente al 16 ottobre 2013 o successivamente al 15 ottobre 2014.
4.
Spese in capo al Proponente In linea generale, le spese amministrative e di personale del beneficiario non sono eleggibili ai sensi dell’articolo 13 del Reg. 1290/2005. Tuttavia sono consentite, nel limite massimo del 4% dei costi effettivi, le spese strettamente connesse alla gestione del progetto.
5. 6.
Monitoraggio dei risultati se effettuato da fornitori esterni per un limite massimo del 3% dei costi effettivi del progetto. Tale spesa è riconosciuta solo dietro presentazione di fattura emessa dall’ente che ha effettuato il monitoraggio in favore del beneficiario. Prodotto utilizzato nell’ambito degli eventi promozionali Il costo per l’acquisto del prodotto è eleggibile nella misura massima del 20% del valore dell’azione svolta e deve: •
Essere usato in specifiche azioni di degustazione
•
Essere spedito direttamente ai fornitori incaricati in loco della promozione
Il valore del prodotto viene calcolato sulla base del prezzo di listino franco cantina cui sono aggiunti i costi di spedizione diretta al luogo dell’evento e/o magazzino nel paese di destinazione, i costi di sdoganamento ed il costo per il Diritto di tappo escusso dal luogo di consumo. 7.
Realizzazione gadget, opuscoli tecnici e brochure, siti web dedicati: Sono eleggibili le seguenti categorie di spesa:
8.
•
Creazione grafica e progettazione (ammesse, in caso di progetti pluriennali, solo il primo anno di presentazione del progetto, salvo eventuali differenti necessità da indicare dettagliatamente nel progetto)
•
Traduzione
•
Produzione
Expertise consulenza di marketing: •
consulenza di marketing, pre-test di validazione di nuovi prodotti, focus group, panel.
Il valore di tale azione non può eccedere il 20% del valore del totale del programma. 9.
10.
Incontri con operatori e/o giornalisti dei Paesi terzi da svolgersi anche presso le imprese partecipanti ai progetti: •
Mezzi di trasporto dal Paese di origine ai luoghi di visita al costo effettivo. Pernottamento max 120 per pax/notte e pasti max 80,00€ per pax/giorno
•
Inviti a giornalisti e clienti.
Partecipazione a manifestazioni, eventi istituzionali, fiere ed esposizioni di importanza internazionale: •
Quota partecipazione
•
Costo inserzione cataloghi
•
Affitto e allestimento spazio espositivo
•
Hostess
•
Viaggi per personale aziendale (in classe economy)
•
Vitto e alloggio
•
Affitto materiale di supporto
•
Prodotto
•
Costi organizzativi di promozione dell’evento
•
Costi Spedizione materiale promo pubblicitario e prodotto
•
Partecipazione ad eventi di terzi
– 26 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 11.
Promozione sui punti di vendita della GDO e degli specializzati: •
Pubblicità e pubblicità delle attività promozionali (inserimento comunicati, articoli, ecc.)
•
Prodotto
•
Testate di gondola
•
Referenziamento prodotti
•
Materiale promozionale di vendita,
•
Opuscoli, gadgets
•
Collarini illustrativi
•
bottiglie, manifesti, espositori, borse, beccucci, portachiavi, ecc.
•
degustazioni In-store
•
Costi di promozione dell’evento
Nel caso particolare di Paesi con monopolio statale o equivalente, le spese per azioni di promozione supplementare sono considerate spesa ammissibile 12.
13.
Pubblicità e azioni di comunicazione: •
Pubblicità su stampa (quotidiana, settimanale, professionisti,specializzata, ecc.)
•
Articoli pubbliredazionali
•
Inserimento nel catalogo di un distributore o importatore
•
Spot radio e TV
•
Azioni di “Product placament”
•
Annunci pubblicitari su internet
Azioni di pubbliche relazioni: •
Comunicati stampa
•
Acquisto liste di indirizzi
•
Consulenza, fornitori di animazione per gli eventi: da realizzare attraverso la stipula di un contratto che specifichi attività e carico di lavoro
•
Costi organizzazione Incontri btb comprensivi di affitti sala e delle spese di ospitalità (viaggio, vitto e alloggio) per invitati
•
Viaggi, vitto, alloggio per Pr manager e/o “Brand ambassador” incaricato dal beneficiario
Il valore di tale azione non può eccedere il 20% del valore del totale del programma e il costo delle attività suindicate deve essere coerente con i normali valori di mercato. 14.
15.
Degustazioni guidate, wine tasting, gala dinner: •
Campagna di informazione / pubblicità
•
Prodotto
•
Informazioni ai media: comunicati, opuscoli, brochure
•
Attrezzature da degustazione: calici, display, tovaglie, ecc.
•
Catering o ristorazione
•
Affitto della sala o del sito
•
Hostess
•
Costi di promozione dell’evento
Mandatari, consulenti, prestatori di servizi. Il beneficiario può dare mandato ad uno o più soggetti terzi per l’espletamento di una o più attività relative al suo programma. Le spese per tale mandato sono ammesse nel limite massimo del 10% del totale del costo delle azioni del progetto. Le stesse spese devono essere correlate al servizio prestato per la realizzazione delle relative azioni ammesse a contributo ed essere evidenziate nella fattura come specifica voce di spesa. Tali spese possono, altresì, riguardare le attività di direzione tecnica e di coordinamento organizzativo del progetto, comprese le spese per l’analisi e lo studio di fattibilità nonché per la progettazione delle azioni proposte, purché maturate dopo la stipula del contratto. La regolazione di tali attività, qualora riguardino la direzione tecnica e di coordinamento organizzativo del progetto, potrà avvenire anche attraverso contratti di “mandato con o senza rappresentanza”. Art. 9 Presentazione delle domande
1.
I progetti finanziati sulla quota regionale devono essere inviati a “Regione Lombardia, Direzione Generale Agricoltura, Struttura Sviluppo, Promozione delle Produzioni, Ricerca, Innovazione Tecnologica e Servizi alle imprese” in formato carteceo secondo le indicazione di cui al comma 5, 6 e 7 entro e non oltre le ore 12.00 del 28 giugno 2013 – anticipata al 21 giugno per i progetti multiregionali, al seguente indirizzo: Protocollo Generale di Regione Lombardia Piazza Città di Lombardia n. 1 - 20124 Milano
2.
Copia della domanda e della documentazione deve pervenire ad AGEA – Organismo Pagatore, in formato elettronico allegata ad una lettera di accompagnamento, entro la stessa scadenza all’indirizzo di posta certificata
[email protected] .
3.
Copia della nota redatta sulla base del modello Allegato F previsto dall’Invito alla presentazione dei progetti deve pervenire al Ministero entro la stessa scadenza all’indirizzo di posta elettronica certificata
[email protected] .
Bollettino Ufficiale
– 27 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
4.
Il progetto può essere presentato a mano o inviato tramite corriere o a mezzo raccomandata. Anche in questi casi dovrà comunque pervenire al Protocollo Generale di Regione Lombardia entro i temini indicati al comma 1.
5.
Il progetto dovrà pervenire a Regione Lombardia in un plico chiuso sul quale dovrà essere apposta, oltre all’indicazione del mittente, completa dei recapiti telefonici e di fax, la dicitura: “NON APRIRE – CONTIENE LA PROPOSTA DI PROGETTO PROMOZIONE DEL VINO SUI MERCATI DEI PAESI TERZI – REGOLAMENTO (CE) N. 1234/07 DEL CONSIGLIO E SUCCESSIVE MODIFICHE – ANNUALITA’ 2013/2014” Il plico dovrà essere accompagnato da una nota redatta sulla base del modello Allegato F previsto dall’Invito alla presentazione dei progetti, contenente gli elementi identificativi del progetto (se nazionale, regionale o multiregionale, l’importo totale del progetto, i Paesi in cui si realizzeranno le azioni, le azioni che si intendono realizzare, ecc.). Le stesse informazioni devono essere contenute in un apposito cd con file in formato Excel (.xls) su CD/DVD. Il recapito del plico e l’integrità dello stesso sono ad esclusivo rischio del mittente.
6.
Nel plico devono essere inserite due buste recanti l’intestazione del mittente e contrassegnate rispettivamente dalla dicitura: - Busta n. 1: documentazione finanziaria e amministrativa - Busta n. 2: proposta tecnica La busta n. 1 dovrà contenere la documentazione di cui all’art. 5, comma 1, lettere A dell’Invito alla presentazione dei progetti. La busta n. 2 dovrà invece contenere la documentazione di cui alla lettera B del medesimo articolo.
7.
Il proponente dovrà, altresì, corredare la proposta, a pena di esclusione, con una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante contenente le seguenti informazioni: a.
Che il progetto presentato non contiene azioni che hanno beneficiato di un contributo comunitario nella precedente programmazione ovvero
b.
Che il progetto presentato contiene azioni che hanno già beneficiato di un contributo comunitario nella precedente programmazione. In tal caso, il beneficiario dovrà produrre un elenco delle azioni finanziate nella precedente programmazione con particolare riferimento a quelle attinenti la produzione di materiale grafico, audio e visivo. ( es: indicare se è stato realizzato un sito internet ed in che lingua, se è stata realizzata una brochure, un opuscolo, uno spot radio, tv, ecc.) Art.10 Valutazione dei progetti
1.
Regione Lombardia istituisce con proprio decreto un Comitato di valutazione regionale dei progetti presentati che, sulla base dei criteri stabiliti all’art. 11, procede all’istruttoria delle domande pervenute entro il 29 luglio 2013 – scadenza anticipata al 27 giugno per i progetti multiregionali.
2.
Ai fini della corretta valutazione può essere richiesta documentazione integrativa anche a dimostrazione che i costi delle azioni proposte non siano superiori ai correnti prezzi di mercato.
3.
Qualora il Comitato, nelle sue valutazioni, ritenga non ammissibili azioni di un progetto fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi e per l’attuazione della strategia nel suo complesso, lo stesso è ritenuto non ammissibile a finanziamento.
4.
Qualora sulla base delle valutazioni effettuate dal Comitato si attui una decurtazione di azioni non strategiche ovvero una decurtazione di quota parte della spesa stimata delle azioni inserite nel progetto, che non ne pregiudichi la validità strategica complessiva, i beneficiari possono richiedere una rimodulazione dello stesso in modo da renderlo strategicamente coerente con gli obiettivi prefissati e con la previsione della normativa comunitaria.
5.
La rimodulazione di cui al precedente comma può riguardare esclusivamente una eventuale diversa ripartizione della spesa ammessa a contributo all’interno delle stesse voci di spesa dichiarate ammissibili, al fine di rendere più efficace la spesa complessiva.
6.
I progetti rimodulati di cui ai precedenti commi 4 e 5, sono presentati alla Struttura regionale competente entro 10 giorni dalla comunicazione, ai fini del loro riesame. Successivamente, gli stessi sono trasmessi dalla Regione all’Agea.
7.
La Regione con proprio provvedimento dichiara ammissibili i progetti sulla base della graduatoria di merito e delle risorse finanziarie disponibili e comunica ai beneficiari gli esiti dell’istruttoria entro il 5 agosto 2013. Art. 11 Criteri di valutazione
1.
Tutte le domande ammissibili vengono istruite, al fine di redigere una graduatoria, sulla base dei criteri di seguito indicati. I requisiti devono sussistere al momento della presentazione della domanda. Criteri di priorità
Punti
Requisiti oggettivi del beneficiario: Max 10 1.1. Maggiore rappresentatività regionale (in caso di Associazione/Consorzio) - 1
-
tra il 10,1% e il 20% della produzione regionale di vino
5
superiore al 20,1% della produzione regionale di vino
10
1.2. Maggiore % di confezionamento o di export (in caso di imprese) -
superiore tra il 15,1 e il 25% dei requisiti minimi
-
superiore del 25,1% dei requisiti minimi
5 10
– 28 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 Criteri di priorità
Punti
Progetti presentati da nuovi beneficiari 2
3
(come nuovo beneficiario si intende impresa che nella passata programmazione non abbia mai beneficiato di contributo a livello nazionale e/o regionale; nel caso di associazioni di imprese (costituite o costituende), tutti i componenti devono risultare nuovi beneficiari come sopra specificato.
10
Progetti che contengono azioni da realizzarsi, per almeno il 51% del loro valore, nei paesi in cui il proponenete non ha mai ricevuto sostegno in passato:
Max 10
a) da 51% a 80% del valore del progetto
5
b) da 81% a 100% del valore del progetto
10
4
Progetti presentati da ATI costituite o costituende unicamente da microimprese
10
5
Progetti presentati da consorzi di tutela delle denominazioni e loro associazioni e/o da associazioni di soggetti che comprendono consorzi di tutela delle denominazioni e loro associazioni
15
Valutazione complessiva del progetto:
6
7
Max 30
a) consistenza delle strategie proposte con gli obiettivi fissati;
Da 1 a 6
b) qualità delle azioni proposte;
Da 1 a 6
c)
Da 1 a 6
impatto prevedibile della loro realizzazione in termini di sviluppo della domanda dei relativi prodotti;
d) garanzie quanto all’efficacia degli operatori coinvolti, del fatto che questi dispongano della necessaria capacità tecnica e cheil costo della misura che intendono realizzare non sia superiore ai normali prezzi di mercato;
Da 1 a 6
e)
qualità della programmazione finanziaria, definizione dei budget e dettaglio nella stima dei costi;
Da 1 a 6
Prevalenza nel progetto di azioni di diretto contatto con il consumatore finale e/o operatori del settore:
Max 15
a) da 40% a 60% del valore del progetto
5
b) da 61% a 80% del valore del progetto
10
c) da 81% al 100 % del valore del progetto
15
Totale 2.
100
Non accedono ai criteri di priorità i soggetti che, in una delle due annualità precedenti, abbiano rinunciato al contributo. A tal fine AGEA produrrà un elenco delle ditte rinunciatarie nelle campagne precedenti. Art. 12 Modifiche ai progetti
1.
Le modifiche apportate devono, ai sensi dell’articolo 4, ultimo paragrafo del regolamento attuativo, essere migliorative del progetto e non possono in nessun caso riguardare azioni di cui all’articolo 103 septdecies del regolamento e/o Paesi non previsti nel progetto approvato.
2.
Fermo restando l’importo totale massimo del progetto che non può in nessun caso essere incrementato, sono ammesse modifiche ai sensi dell’art 4 del reg. 555/08 solo in caso di: a) modifiche minori che attengono a modalità di realizzazione di una medesima azione. Ad esempio, cambio di fiera all’interno di un medesimo Paese Terzo (Shangai invece di Pechino, Boston invece di New York ma non Pechino invece di Boston), cambio di testata giornalistica, realizzazione di materiale promozionale diverso (non grembiulini ma cappellini), etc. b) modifiche che comportano una variazione di spesa entro il 15% della voce dell’azione cui si riferisce. In entrambi i casi a) e b) sopra riportati è richiesta una comunicazione di modifica da inviare, trimestralmente (e in ogni caso non oltre 15 giorni prima dell’effettuazione dell’evento oggetto della modifica), all’ufficio regionale competente, all’Agea e, per conoscenza, al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (
[email protected]). c) Modifiche che comportano una variazione di spesa superiore al 15% della voce dell’azione cui si riferisce e che non mutino la strategia globale del progetto. d) Modifiche che riguardano azioni e/o Paesi inseriti nel progetto approvato. In entrambi i casi c) e d) sopra riportati è richiesta la preventiva approvazione dell’ufficio regionale competente che ha approvato il progetto originario. Le modifiche devono essere debitamente motivate e, comunque, non riguardare la strategia complessiva del progetto. Le stesse sono esaminate ai sensi dell’art.8 comma 7 del DM 22 luglio 2010 e devono essere realizzate solo dopo l’avvenuta approvazione. Rientrano nei casi precedenti anche i casi di forza maggiore di cui alla normativa comunitaria.
3.
Qualora, in esito ai controlli eseguiti, il contributo eleggibile risultasse inferiore all’anticipo percepito, il beneficiario dovrà restituire la somma percepita in eccesso maggiorata degli interessi legali calcolati a partire dalla data del pagamento. Tuttavia se il contributo eleggibile dovesse risultare inferiore al 70% dell’anticipo percepito, il beneficiario dovrà ulteriormente versare, a titolo di penalità, una somma, calcolata sull’ammontare della garanzia di buona esecuzione, corrispondente alla percentuale di contributo non eleggibile, come specificato all’art. 4 del contratto tipo allegato C.
Bollettino Ufficiale
– 29 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 Art. 13 Entità del sostegno
1.
L’importo dell’aiuto a valere sui fondi comunitari è pari, al massimo, al 50% delle spese sostenute per svolgere le attività indicate; la residua percentuale è a carico del soggetto proponente.
2.
La percentuale di intervento pubblico, in caso di integrazione del contributo comunitario con altri fondi pubblici, può essere elevata fino al massimo del 80% qualora i progetti presentati riguardino i prodotti di cui al precedente articolo 5.
3.
Qualora il programma presentato contenga anche una sola azione rivolta in modo inequivocabile e diretto alla promozione ed alla pubblicità di uno o più marchi commerciali, l’integrazione di cui al precedente comma 3 non può essere erogata.
4.
Non è consentita la cumulabilità con altri aiuti pubblici anche ai fini della percentuale massima di intervento di cui al comma 3.
5.
Sono ammissibili progetti aventi un costo complessivo minimo per Paese terzo non inferiore a € 100.000,00 per anno e un contributo massimo a carico dei fondi comunitari non superiore al 25% delle risorse complessive disponibili per la campagna 2013/14.Tale massimale potrà essere aumentato in sede di redazione di graduatoria finale nel caso di quote di budget non utilizzate. Art. 14 Controllo e rendicontazione
1.
Le diverse fasi di attuazione del progetto saranno sottoposte ad un costante monitoraggio, mediante controlli contabili e controlli tecnici (in itinere ed ex post) effettuati da Organismo Pagatore AGEA. I risultati saranno comunicati da AGEA alle autorità competenti entro e non oltre 90 giorni dalla chiusura del procedimento.
2.
Concluse le azioni previste dal contratto, il beneficiario presenta ad Agea una relazione annuale a corredo dell’istanza di pagamento e della documentazione delle spese sostenute. La relazione deve contenere, tra l’altro, le seguenti informazioni: •
Il numero di eventi organizzati ( degustazioni, cene, promozione GDO etc )
•
Il numero di professionisti, esperti, giornalisti raggiunti con gli eventi organizzati;
•
Il numero di articoli pubblicati da giornalisti in caso di realizzazione dell’azione di incoming;
•
Il numero di contratti eventualmente stipulati a seguito dell’organizzazione degli eventi.
•
Trascorsi 6 mesi dalla realizzazione delle attività promozionali il beneficiario presenta una seconda relazione contenente:
•
Il trend delle vendite del proprio prodotto mediante una comparazione tra prima e dopo l’attività di promozione;
•
Il valore ed il volume dell’export del prodotto di cui si è fatta promozione ed il trend dei consumi nel paese terzo in cui si è fatta promozione;
•
Il trend dei consumi del proprio prodotto nel Paese terzo in cui è stata fatta la promozione.
Le relazioni di cui sopra sono necessarie al fine di valutare l’eventuale concessione di ulteriori contributi alla promozione per il beneficiario negli anni successivi sia in caso di progetti pluriennali che di rinnovo di precedenti progetti che di presentazione di un nuovo progetto. La mancanza delle relazioni e/o una relazione non contenente elementi sufficienti a valutare positivamente l’azione di promozione effettuata determina la decisione di non procedere all’erogazione di ulteriori contributi in favore del beneficiario. 3.
Copia delle relazioni di cui al punto precedente e dei Calendari trimestrali delle azioni devono essere inviata anche agli uffici regionali competenti. Analogamente, AGEA provvederà a mettere a disposizione delle Autorità competenti i dati consuntivi relativi ai progetti rendicontati e liquidati. Art. 15 Riepilogo tempistica
1.
Si riporta di seguito la tempistica delle principali fasi che sono dettagliatamente indicate nell’Invito alla presentazione dei progetti: FASE
PERIODO/TERMINE
Presentazione della domanda a Regione Lombardia in formato cartaceo e al Ministero e AGEA in formato elettronico secondo le modalità descritte ai commi 1, 2 e 3 al presente articolo.
Entro le ore 12.00 del 28 giugno 2013, per progetti regionali; Entro le ore 12.00 del 21 giugno 2013, per progetti multiregionali.
Istruttoria delle domande pervenute da parte di Regione Lombardia e
Entro il 29 luglio 2013, per progetti regionali; Entro il 27 giugno 2013, per progetti multiregionali.
Approvazione della graduatoria dei progetti finanziati.
Entro il 29 luglio 2013;
Comunicazione da parte di Regione Lombardia al Ministero dell’elenco dei progetti regionali ammissibili a finanziamento, corredato dalle relative note redatte secondo il modello Allegato F.
Entro il 29 luglio 2013, per progetti regionali;
Nel caso dei progetti multiregionali, la Regione comunica al Ministero tramite posta elettronica certificata (
[email protected]) e alle Regioni interessate l’elenco dei progetti approvati, corredato da un’apposita scheda descrittiva e l’indicazione se il progetto abbia o meno ottenuto il contributo integrativo regionale.
Entro il 27 giugno 2013, per progetti multiregionali.
Il Ministero invia ad AGEA la lista completa dei progetti, comprensiva di quelli eventualmente rimodulati ai sensi dell’articolo 9 del decreto ministeriale 22 luglio 2010, nonché dei progetti multi regionali.
Entro il 5 agosto 2013.
– 30 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 FASE
PERIODO/TERMINE
La Regione comunica ai soggetti proponenti gli esiti dell’istruttoria.
Entro il 5 agosto 2013.
Il beneficiario presenta all’organismo pagatore Agea lo schema di contratto corredato dalla documentazione richiesta nonché della garanzia di buona esecuzione
Entro il 20 settembre 2013.
L’Organismo pagatore Agea esamina la documentazione pervenuta nei 20 giorni successivi la presentazione della stessa e stipula con i beneficiari appositi contratti sulla base del modello allegato C all’Invito alla presentazione dei progetti;
Entro il 10 ottobre 2013.
Copia dei contratti stipulati ed un elenco riepilogativo sintetico sono trasmessi da AGEA alle Regioni e al Ministero.
Entro 90 giorni dalla stipula dei contratti.
Al fine di dare adeguata pubblicità ai progetti presentati a valere sia sui fondi nazionali che regionali, gli stessi saranno pubblicati sul sito internet del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali entro il 1 agosto 2013. Art. 16 Referente della misura 1.
Il funzionario referente della misura è Gianfranco Di Nicolantonio della Struttura Sviluppo, Promozione delle Produzioni, Ricerca, Innovazione Tecnologica e Servizi alle imprese:
[email protected] .
Bollettino Ufficiale
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D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione D.d.u.o. 23 maggio 2013 - n. 4325 Approvazione del bando “G.A.T.E. - Give Ability to Export Progetto di accompagnamento delle MPMI lombarde nei percorsi di internazionalizzazione” IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA PROGRAMMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE Vista la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la Regione persegue la crescita competitiva del sistema produttivo della Lombardia e del contesto territoriale e sociale che lo accoglie e che lo alimenta, supportando, tra l’altro, il mercato e l’internazionalizzazione e prevedendo azioni a favore dell’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale; Richiamate: • la d.g.r. VIII/10870 del 23 dicembre 2009 «Schema di protocollo d’Intesa con la SIMEST per il sostegno ai processi di internazionalizzazione delle PMI lombarde»; • la d.g.r. VIII/11244 del 10 febbraio 2010 «Schema di Protocollo d’Intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Lombardia in materia di Internazionalizzazione, Competitività e Sviluppo» sottoscritto dalle parti in data 22 febbraio 2010; • la d.g.r. VIII/11391 del 10 febbraio 10 che in attuazione della citata d.g.r. VIII/11244: • modifica la d.g.r. VIII/10870 del 23 dicembre 2009; • approva il «Programma Operativo in materia di internazionalizzazione» da attuarsi attraverso la collaborazione tra ex D.g. Industria, PMI e Cooperazione e SIMEST, sottoscritto dalle parti in data 16 marzo 2010; • la d.g.r. IX/ 4206 del 25 ottobre 2012 «Costituzione del Fondo Operativo SIMEST e approvazione della scheda intervento»; • la d.g.r. IX/4863 del 13 febbraio 2013 «Presa d’atto della Comunicazione del Presidente Formigoni avente ad oggetto Accordo di Programma per lo sviluppo e la competitività del sistema lombardo 2010-2015. Relazione attività 2012 e programma d’azione 2013» che individua tra le azioni da realizzare un’azione di accompagnamento delle imprese lombarde nell’utilizzo di servizi a supporto dell’internazionalizzazione; Dato atto che sulla base di quanto previsto dalla citata n. d.g.r. n. IX/4863: • la dotazione complessiva del «Fondo operativo SIMEST» ammonta ad € 2.000.000,00 per il triennio 2012/2014; • soggetto gestore del fondo è Cestec s.p.a.; • è prevista una misura di accompagnamento alle imprese (Linea 2) per intraprendere percorsi strutturati di internazionalizzazione attraverso l’affiancamento dell’imprenditore da parte di figure esterne specializzate in dinamiche internazionali (TEM o Advisor); Vista la l.r. n. 12 del 16 luglio 2012 che all’art. 10 autorizza la fusione per incorporazione di Cestec s.p.a. in Finlombarda s.p.a., nonché il conseguente atto di fusione del 5 dicembre 2012 (Rep.71782 Racc.1872 - Registro Milano 10 dicembre 2012 n. 25177 serie I°), secondo il quale a decorrere dal 1 gennaio 2013 tutte le linee di attività di Cestec s.p.a. proseguiranno in capo a Finlombarda s.p.a. Vista la lettera d’incarico a Cestec s.p.a. per la gestione del «Fondo operativo SIMEST» dell’11 dicembre 2012, inserita nella Raccolta Convenzioni e Contratti in data 19 dicembre 2012 al n. 17372; Dato atto che sulla base di quanto stabilito nella sopra richiamata lettera d’incarico per la Linea 2 sono individuate risorse per complessivi € 1.356.000,00; Richiamato il decreto n. 11953 del 12 dicembre 2012 «Fondo programma operativo SIMEST trasferimento delle risorse relative all’anno 2012 a Cestec s.p.a. - soggetto gestore - in attuazione della d.g.r. n. IX/4206 del 25 ottobre 2012. Impegno di € 2.000.000,00 e contestuale liquidazione di € 700.000,00»; Ritenuto in attuazione della d.g.r. n. IX/4863 di approvare: • la misura di accompagnamento alle imprese per intraprendere percorsi di internazionalizzazione attraverso l'affiancamento dell'imprenditore da parte di figure esterne specializzate in dinamiche internazionali (TEM o Advisor) denominata «G.A.T.E. Give Ability to Export - progetto di accompagnamento delle MPMI lombarde nei percorsi di
internazionalizzazione» individuata nell'allegato 1 «bando per la presentazione delle proposte progettuali inerenti il progetto G.A.T.E. Give Ability to Export - progetto di accompagnamento delle MPMI lombarde nei percorsi di internazionalizzazione» che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; • la modulistica necessaria per la presentazione della domanda, che sarà resa disponibile esclusivamente via web accedendo al sito www.finlombarda.it/progettogate individuato nell’allegato 2 che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Dato atto che i benefici di cui al bando «G.A.T.E.» vengono concessi sulla base del regolamento (CE) n. 1998/2006 del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato degli aiuti di importanza minore (de minimis); Visti in particolare gli articoli 1 (campo di applicazione), 2 (aiuti di importo minore e relativi massimali) e 3 (controlli) del sopra richiamato regolamento (CE); Dato atto che: • le imprese beneficiarie dovranno sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del d.p.r. 445/2000, che informi su eventuali aiuti «de minimis», e su qualunque altro aiuto di importo limitato, ricevuto nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari, nonché che attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del suddetto regolamento (CE); • gli aiuti non saranno concessi ad imprese che non abbiano ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del regolamento (CE) 659/1999; Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della X legislatura; DECRETA Per quanto esposto in premessa: 1. Di approvare: • la misura di accompagnamento alle imprese per intraprendere percorsi di internazionalizzazione attraverso l'affiancamento dell’imprenditore da parte di figure esterne specializzate in dinamiche internazionali (TEM o Advisor) denominata «G.A.T.E. Give Ability to Export - progetto di accompagnamento delle MPMI lombarde nei percorsi di internazionalizzazione» individuata nell'allegato 1»bando per la presentazione delle proposte progettuali inerenti il progetto «G.A.T.E. Give Ability to Export - progetto di accompagnamento delle MPMI lombarde nei percorsi di internazionalizzazione» che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; • la modulistica necessaria per la presentazione della domanda, che sarà resa disponibile esclusivamente via web accedendo al sito www.finlombarda.it/progettogate individuato nell’allegato 2 che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. 2. Di prevedere che i benefici di cui al sopra citato bando GATE siano attuati nel rispetto del regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato agli aiuti di importanza minore ed in particolare degli artt. 1, 2 e 3 del medesimo Regolamento. 3. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul sito internet di Regione Lombardia www.industria.regione.lombardia.it e sul sito internet di Finlombarda s.p.a. www.finlombarda.it. Il dirigente dell’unità organizzativa programmazione, ricerca e innovazione Armando De Crinito ——— • ———
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Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO 1 Progetto G.A.T.E. Give Ability To Export PROGETTO DI ACCOMPAGNAMENTO DELLE PMI LOMBARDE SU PERCORSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI SOMMARIO 1.
FINALITÀ E CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO
2.
DEFINIZIONI
3.
DOTAZIONE FINANZIARIA
4.
SOGGETTI AMMISSIBILI
5.
SERVIZI OFFERTI
6.
CONTENUTO DEI PROGETTI
7.
REGIME DI AIUTO
8.
MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
9.
ISTRUTTORIA FORMALE DELLE DOMANDE
10.
VALUTAZIONE TECNICA DELLE DOMANDE
11.
REALIZZAZIONE DEI PROGETTI
12.
ISPEZIONI E CONTROLLI
13.
DECADENZA DAL BENEFICIO
14.
OBBLIGHI DELLE PMI
15.
MODALITÀ DI DIFFUSIONE E PUBBLICAZIONE
16.
NORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
17.
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
18.
INFORMAZIONI
19.
RIEPILOGO TEMPISTICHE _________________________________
1.
FINALITÀ E CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO
La Regione Lombardia - Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione - ed il Sistema Camerale Lombardo, nell’ambito degli impegni assunti con l’Accordo di programma per la competitività 2010-2015, approvato con d.g.r. n. 10935 del 30 dicembre 2009, promuovono la realizzazione di una iniziativa progettuale denominata Gate.Give Ability to Export (di seguito per brevità, “il Progetto Gate”). Il Progetto Gate è finalizzato ad accompagnare le micro, piccole e medie imprese e le imprese artigiane lombarde in un percorso di penetrazione e strutturazione del proprio business all’estero, grazie all’inserimento temporaneo in azienda di figure esterne specializzate in dinamiche internazionali, che intervengono in affiancamento all’imprenditore sulla base di uno specifico progetto di sviluppo all’estero presentato dall’impresa stessa. Finlombarda s.p.a., società finanziaria di Regione Lombardia (di seguito per brevità “Finlombarda”) è stata incaricata della attuazione del Progetto Gate. Le imprese interessate a partecipare al presente bando, dovranno presentare un sintetico progetto di internazionalizzazione, che descriva il percorso di crescita che desiderano intraprendere sui mercati esteri relativamente ai propri interessi/bisogni. A seconda delle proprie esigenze, le imprese interessate potranno presentare domanda su una delle due misure di cui il Progetto Gate si compone ovvero: Misura A: imprese che si aprono all’estero attraverso un approccio commerciale La Misura A prevede la presentazione di un sintetico progetto di internazionalizzazione da parte di imprese interessate ad intraprendere un percorso di crescita sui mercati esteri basato su un approccio commerciale. Le imprese che supereranno positivamente la fase di valutazione tecnica del progetto presentato, saranno affiancate da una figura specializzata in tematiche internazionali, il Temporary Export Manager (di seguito per brevità “TEM”), il quale svilupperà con l’imprenditore le attività esplicitate nel progetto. Misura B: imprese che consolidano la presenza all’estero attraverso un approccio di investimento La Misura B prevede la presentazione di un sintetico progetto di internazionalizzazione da parte di imprese che abbiano già avuto esperienze sui mercati esteri e siano interessate ad effettuare un investimento produttivo nel Paese estero target (da identificarsi in fase di presentazione della domanda). Le imprese che supereranno positivamente la fase di valutazione tecnica del progetto presentato potranno avvalersi del supporto
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consulenziale di una figura altamente specializzata in tematiche internazionali, che svolgerà il ruolo di “Advisor per l’internazionalizzazione” e che le accompagnerà nella stesura di un business plan propedeutico alla realizzazione di un investimento produttivo di beni e/o servizi. Una volta formalizzato il “matching” tra Impresa e Professionista, si darà avvio alla fase di realizzazione dei progetti attraverso un percorso che, in un arco temporale di massimo 8 (otto) mesi consecutivi, porterà le imprese a completare il progetto di internazionalizzazione pianificato.
2.
DEFINIZIONI
Ai fini del presente bando i termini di seguito indicati hanno, sia al singolare che al plurale, il significato loro di seguito attribuito: - Bando: il presente bando ed i suoi allegati; - BURL: il Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia; - Delocalizzazione: la dismissione totale o parziale delle attività produttive con conseguente depotenziamento della capacità produttiva della sede operativa localizzata in Lombardia e sul territorio nazionale; - Finestra: l’intervallo di tempo di cui all’articolo 3, entro il quale le PMI possono presentare domanda di partecipazione, in relazione ad una delle due Misure; - Finlombarda: la società finanziaria del sistema regionale che svolge il ruolo di soggetto attuatore e gestore del Progetto Gate; - Misura: l’agevolazione resa disponibile alle imprese che partecipano al Bando, nella forma di servizi di consulenza, consistente nella possibilità di apertura ai mercati esteri (Misura A) o nel consolidamento della propria presenza all’estero (Misura B); - PEC: il sistema di posta elettronica che fornisce certificazione circa l’avvenuto invio e ricezione di messaggi e documenti informatici, mediante il quale i gestori del servizio rilasciano al mittente ed al destinatario prova legale, valida a tutti gli effetti, attestante data ed ora della spedizione e della ricezione del messaggio di posta elettronica e di eventuali allegati; - PMI: le micro piccole e medie imprese rientranti nei parametri stabiliti nell’Allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008; - Professionisti: gli esperti selezionati con apposito Avviso da Finlombarda, per prestare servizi di consulenza alle PMI sui temi dell’internazionalizzazione. In relazione ai compiti affidati si distinguono ai fini del presente Bando: i Temporary Export Manager, che supportano le imprese selezionate nell’ambito della Misura A nell’intraprendere un percorso di crescita sui mercati esteri basato su un approccio commerciale; gli Advisor per l’internazionalizzazione, che supportano le imprese selezionate nell’ambito della Misura B nel consolidare la propria presenza sui mercati esteri, grazie alla predisposizione di un business plan funzionale alla realizzazione di un investimento produttivo all’estero. - Progetto: il progetto di internazionalizzazione rappresentato dall’impresa nella scheda resa disponibile da Finlombarda e per la realizzazione del quale vengono prestati i servizi di consulenza; - RUP: Il Dirigente pro tempore della Struttura Internazionalizzazione, Marketing e Attrattività responsabile del procedimento amministrativo di cui al presente Bando; - Servizi: i servizi previsti all’articolo 5 del Bando, offerti dai Professionisti alle PMI a seguito di provvedimento di concessione regionale.
3.
DOTAZIONE FINANZIARIA
Le risorse finanziarie complessivamente disponibili a valere sul presente Bando sono pari a € 1.356.000,00 (Euro unmilionetrecentocinquantaseimila) di cui: Misura A: € 1.044.000,00 (Euro unmilionequarantaquattromila); Misura B: € 312.000,00 (Euro trecentododicimila). Le risorse finanziarie di cui sopra sono ripartite sulle n. 3 (tre) Finestre di apertura del Bando, secondo quanto riportato nella tabella che segue:
Prima Finestra dal 19/06/2013 al 19/07/2013
Seconda Finestra dal 04/11/2013 al 02/12/2013
Terza Finestra dal 01/04/2014 al 30/04/2014
Misura A
€ 351.000,00
Misura A
€ 351.000,00
Misura A
€ 342.000,00
Misura B
€ 93.600,00
Misura B
€ 109.200,00
Misura B
€ 109.200,00
Al termine di ogni Finestra la Regione potrà rendere disponibili, previa adeguata pubblicità, eventuali economie finanziarie per la Finestra successiva ed in relazione alla medesima Misura. A chiusura dell’ultima Finestra, la Regione potrà disporre, previa adeguata pubblicità, compensazioni finanziarie tra le due Misure, in funzione delle richieste effettivamente pervenute.
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SOGGETTI AMMISSIBILI
Possono presentare domanda di accesso alle Misure A e B di cui al precedente articolo 1, le PMI, ivi comprese le imprese artigiane e quelle cooperative, che alla data di presentazione della domanda e per tutta la durata del Progetto, siano in possesso dei seguenti requisiti e, nello specifico: 1.
abbiano almeno una sede operativa attiva in Lombardia;
2.
siano regolarmente iscritte al Registro delle imprese di una Camera di Commercio lombarda ed in regola con il versamento del diritto camerale annuale;
3.
operino in uno dei seguenti settori: settore manifatturiero (lett. C codice ATECO primario 2007); settore delle costruzioni (lett. F codice ATECO primario 2007); settore dei servizi alle imprese (codice ATECO primario 2007 lett. J 62 Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse; lett. J 63 Attività di servizi d’informazione e altri servizi informatici; lett. M 70 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale; lett. M 71 Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche; lett. M 72 Ricerca scientifica e sviluppo; lett. M 73 Pubblicità e ricerche di mercato; lett. M 74 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche; lett. N 78 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale; lett. H 52.10 Magazzini di custodia e deposito per conto terzi; lett. H 52.24 Movimentazione merci);
4.
non si trovino in difficoltà, secondo la normativa vigente(1);
5.
non abbiano mai ricevuto gli aiuti dichiarati incompatibili con le decisioni della Commissione Europea, indicate nell’art. 4 del d.p.c.m. 23 maggio 2007 (pubblicato della G.U. del 12 luglio 2007, n. 160) e successive modifiche;
6.
abbiano assolto agli obblighi previsti dalle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al d.lgs. 81/2008 e successive modifiche;
7.
siano in regola con le norme in materia previdenziale ed assicurativa;
8.
non abbiano partecipato (domanda ammessa e finanziata) al “Bando per l’assegnazione alle imprese di voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei paesi esteri (appartenenti all’area extra Unione Europea)” promosso da Regione Lombardia ed approvato con d.d.u.o. n. 4209 del 29 aprile 2009 e successive modifiche.
Sono esclusi dal presente Bando i settori previsti dal Regolamento CE n. 1998/2006, art. 1 relativi all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato agli Aiuti di importanza minore (“de minimis”). Le PMI che presentano domanda a valere sulla Misura A devono, in aggiunta ai requisiti di cui ai punti precedenti: a) avere massimo 50 (cinquanta) dipendenti; b) non avere partecipato (domanda ammessa e finanziata) alle edizioni del Progetto Spring di Regione Lombardia approvate con d.d.u.o. n. 4423 del 17 maggio 2011, d.d.u.o. n. 10426 del 14 ottobre 2009 e d.d.u.o. n. 15628 dell’11 dicembre 2007. I requisiti di cui ai punti da 1) ad 8) devono essere posseduti cumulativamente alla data di presentazione della domanda, pena l’inammissibilità della domanda stessa e per tutta la durata del Progetto, pena la revoca dei Servizi concessi.
5.
SERVIZI OFFERTI
Le PMI ammesse al Bando potranno fruire dei Servizi di seguito descritti: Misura A Consulenza da parte di un Professionista specializzato in tematiche internazionali, TEM, per un totale di 20 (venti) giornate lavorative, da utilizzarsi nell’arco temporale massimo di 8 (otto) mesi consecutivi. Compito del TEM sarà quello di sviluppare, in collaborazione con l’impresa, il Progetto approvato. Misura B Consulenza da parte di un Professionista specializzato in tematiche internazionali, Advisor per l’internazionalizzazione, che gestirà con l’impresa le attività esplicitate nel Progetto. L’impresa avrà a disposizione la collaborazione del Professionista per un totale di 24 (ventiquattro) giornate lavorative, da utilizzarsi nell’arco temporale massimo di 8 (otto) mesi consecutivi. Il Professionista valuterà i requisiti utili e supporterà l’impresa nell’elaborare un business plan funzionale allo sviluppo di un investimento produttivo all’estero di beni e servizi. La selezione dei Professionisti in grado di fornire i Servizi verrà effettuata da Finlombarda, nel rispetto delle vigenti procedure di scelta dei contraenti in base alle competenze e professionalità necessarie alla realizzazione del Progetto. L’attività di consulenza dovrà essere prestata sul territorio della Lombardia. L’importo complessivo dei Servizi è pari a: € 9.000,00 (novemila/00) per i Servizi di cui alla Misura A; € 15.600,00 (quindicimilaseicento/00) per i Servizi di cui alla Misura B. I Servizi verranno concessi ed erogati sino ad esaurimento delle risorse finanziarie di cui al presente Bando, fatto salvo quanto previsto al precedente articolo 3 con riguardo alla possibilità di disporre di economie finanziarie alla chiusura di ciascuna Finestra e compensazioni finali. I Servizi potranno essere fruiti sino al termine massimo del 30 aprile 2015. (1)
Ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (GU C 244 dell’1 ottobre 2004) e, in particolare non essere sottoposte a procedura concorsuale, non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
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6.
CONTENUTO DEI PROGETTI
Le PMI devono presentare una scheda progetto che preveda piani di sviluppo sui mercati esteri (es. strategia e programma operativo di internazionalizzazione, studio e analisi delle potenzialità dell’azienda in termini di prodotto e mercati target, pianificazione della penetrazione e strutturazione del proprio business nei mercati esteri, etc.), descrivendo gli obiettivi di internazionalizzazione che si intendono raggiungere nel Paese estero di riferimento, nonché le principali attività che si intendono svolgere per il raggiungimento di tali obiettivi. Le proposte progettuali contenute all’interno della scheda progetto non devono, pena l’inammissibilità della domanda, prevedere: Progetti che possano configurarsi quali aiuti all’esportazione secondo quanto indicato all’art. 1, lett. d) del Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 di cui al successivo articolo 7; Interventi di delocalizzazione, nei termini definiti al precedente articolo 2; Servizi di internazionalizzazione a favore di terzi.
7.
REGIME DI AIUTO
Le agevolazioni previste dal presente Bando saranno concesse in applicazione delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del tratto agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”). La quota di “de minimis” per ciascuna PMI sarà quantificata, in funzione del valore dei Servizi, nel rispetto di quanto indicato all’articolo 5. Ai sensi di quanto previsto del citato Regolamento (CE) n. 1998/2006 ed in particolare dagli articoli: -
2.2. l’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi ad una medesima impresa non deve superare i 200 000 EURO (o 100.000 per il settore dei trasporti) nell’arco di tre esercizi finanziari.” Tali massimali si applicano a prescindere dalla forma dell’aiuto «de minimis» o dall’obiettivo perseguito ed a prescindere dal fatto che l’aiuto concesso dallo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse di origine comunitaria. Il periodo viene determinato facendo riferimento agli esercizi finanziari utilizzati dall›impresa nello Stato membro interessato. Qualora l’importo complessivo dell’aiuto concesso nel quadro di una misura d›aiuto superi il suddetto massimale, tale importo d’aiuto non può beneficiare dell’esenzione prevista dal presente regolamento, neppure per una parte che non superi detto massimale.
-
2.5. Gli aiuti «de minimis» non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un tale cumulo dà luogo a un’intensità d’aiuto superiore a quella fissata, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione della Commissione.
-
5 Le dichiarazioni ai sensi del d.p.r. 445/2000 relative ai requisiti richiesti per l’applicazione corretta del Regolamento del minimis saranno oggetto di specifico vaglio in fase istruttoria nonché di eventuale controllo successivo, con particolare riferimento al campo di esclusione, al superamento della soglia ed al cumulo.
8.
MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le PMI che intendano presentare domanda di accesso al Progetto Gate (Misura A e Misura B) devono attenersi, pena l’inammissibilità, alle modalità indicate nel presente articolo: 1.
effettuare la registrazione utilizzando la procedura on line disponibile sul sito www.finlombarda.it/progettogate;
2.
compilare on line la domanda di partecipazione associata alla Misura per la quale intendano partecipare;
3.
effettuare il download della modulistica generata dal sistema informativo;
4.
inviare la documentazione a Finlombarda.
La modulistica da utilizzare per la presentazione della domanda è esclusivamente quella resa disponibile dal sistema informativo ed è così composta: -
Domanda di partecipazione al Progetto Gate;
-
Allegato A - Scheda progetto Misura A oppure Misura B, debitamente compilata e sottoscritta;
-
Allegato B - Informativa e modulo di consenso al trattamento dei dati personali ex art. 13 del d.lgs. n. 196/200;
-
Allegato C - Dichiarazione circa gli aiuti de minimis, debitamente compilata e sottoscritta.
Le PMI dovranno altresì allegare, pena l’inammissibilità: -
copia in corso di validità al momento della presentazione della domanda di documento di identità del rappresentante legale dotato di idonei poteri o del soggetto abilitato a rappresentare l’Impresa;
-
nell’ipotesi di soggetto sottoscrittore diverso da legale rappresentante dotato di idonei poteri, copia dell’atto di conferimento dei poteri o di delega a rappresentare ed impegnare l’Impresa ai fini del predetto Bando;
-
scansione della domanda di partecipazione al Progetto Gate debitamente timbrata e sottoscritta con marca da bollo da € 14,62 annullata con apposizione di data certa da parte delle strutture preposte.
La domanda di partecipazione, corredata di marca da bollo da € 14,62, compilata in tutte le sue parti e completa di tutti gli allegati sopradetti, dovrà essere inviata, pena l’inammissibilità, a Finlombarda in formato digitale, scaricando la documentazione così come generata dalla procedura on line, apponendo la marca da bollo (annullata con apposizione di data certa da parte delle strutture preposte) e completandola con firma elettronica qualificata o firma digitale del legale rappresentante (o di altro soggetto avente potere di firma).
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Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 La firma (elettronica o digitale) dovrà essere apposta sulla domanda di partecipazione e su ciascuno degli allegati. La documentazione così composta dovrà essere trasmessa da un indirizzo PEC alla casella di posta elettronica
[email protected]. La presentazione della domanda di partecipazione dovrà avvenire: 1.
quanto alla prima Finestra: dalle ore 12.00 del 19 giugno 2013 alle ore 12.00 del 19 luglio 2013;
2.
quanto alla seconda Finestra: dalle ore 12.00 del 4 novembre 2013 alle ore 12.00 del 2 dicembre 2013;
3.
quanto alla terza Finestra: dalle ore 12.00 dell’1 aprile 2014 alle ore 12.00 del 30 aprile 2014.
Per la verifica del rispetto dei termini farà fede la data e l’ora di ricezione della documentazione all’indirizzo PEC progetto.gate@pec. finlombarda.it. Finlombarda non prenderà in considerazione le domande inviate dopo i termini sopra stabiliti. Ogni PMI potrà presentare una sola domanda di partecipazione, salvo che la domanda presentata nella finestra precedente: -
sia stata ammessa ma non finanziata;
-
non sia stata ammessa.
9.
ISTRUTTORIA FORMALE DELLE DOMANDE
Alla chiusura di ogni Finestra, entro 40 (quaranta) giorni Finlombarda provvederà alle verifiche di regolarità formale e di sussistenza dei requisiti, sulla base di quanto previsto agli artt. 4, 6 ed 8 del presente Bando. Finlombarda trasmetterà gli esiti delle verifiche formali al Nucleo di Valutazione costituito secondo quanto previsto al successivo articolo 10. Non saranno ammesse per mancanza dei requisiti formali, le domande: presentate secondo modalità e termini diversi da quelli previsti nel presente Bando; dalle quali non sia possibile evincere la sussistenza di tutti i requisiti di cui agli articoli 4 e 6 del presente Bando. Nel caso di inammissibilità formale della domanda, la Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione provvederà ad inviare alle imprese interessate una comunicazione sull’esito dell’istruttoria formale.
10.
VALUTAZIONE TECNICA DELLE DOMANDE
La valutazione tecnica delle domande pervenute sarà affidata ad un Nucleo di Valutazione composto da 2 (due) rappresentanti di Regione Lombardia - Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione – 2 (due) rappresentanti di Finlombarda e da 1 (un) rappresentante di Unioncamere Lombardia. Il Nucleo di Valutazione sarà nominato con apposito provvedimento della Direzione generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione. Al termine dell’istruttoria formale delle domande, il Nucleo di Valutazione effettuerà entro 40 (quaranta) giorni la valutazione tecnica delle proposte progettuali, formulando la graduatoria, sulla base dei criteri di valutazione indicati per ciascuna Misura, nelle tabelle sotto riportate: Per le PMI Misura A
Criteri Valutazione
Valore max
Peso
A. Qualità e chiarezza dell’obiettivo di crescita in ambito internazionale
Punti Max
40
A.1 Qualità nel percorso di internazionalizzazione
5
4x
20
A.2 Chiarezza e concretezza nell’identificazione degli obiettivi di internazionalizzazione
5
4x
20
B. Consistenza e adeguatezza del progetto
40
B.1 Coerenza tra attività d’internazionalizzazione programmate, tempistica esecutiva e risultati attesi
5
4x
20
B.2 Risorse finanziarie che si prevede di investire
5
4x
20
C. Motivazione e valorizzazione del Professionista
20
C.1 Motivazione/aspettative dell’impresa nella partecipazione al Progetto
5
2x
10
C.2 Valorizzazione del supporto del TEM al progetto
5
2x
10
Totale
100
Bollettino Ufficiale
– 37 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
Per le PMI Misura B
Criteri Valutazione
Valore max
Peso
A. Qualità e chiarezza dell’obiettivo di crescita in ambito internazionale
Punti Max
40
A.1 Qualità del percorso di internazionalizzazione
5
4x
20
A.2 Chiarezza e concretezza nell’identificazione degli obiettivi del progetto di investimento produttivo all’estero
5
4x
20
B. Consistenza e adeguatezza del progetto
40
B.1 Coerenza del progetto di investimento produttivo all’estero con attività propedeutiche avviate dall’impresa (es. analisi di mercato, etc)
5
2x
10
B.2 Concretezza e qualità dell’ipotesi effettuata in termini di capacità produttive
5
2x
10
B.3 Concretezza e qualità dell’ipotesi effettuata in termini di impatto occupazionale
5
2x
10
B.4 Sostenibilità finanziaria delle attività previste
5
2x
10
C. Motivazione e valorizzazione del Professionista
20
C.1 Motivazione/aspettative dell’impresa nella partecipazione al Progetto
5
2x
10
C.2 Valorizzazione del supporto dell’Advisor per l’internazionalizzazione al progetto
5
2x
10
Totale
100
L’attribuzione del valore ai singoli criteri avverrà sulla base della seguente scala: 1 = insufficiente; 2 = sufficiente; 3 = discreto; 4 = buono; 5 = ottimo. A parità di punteggio finale, si terrà conto dell’ordine cronologico di ricezione della domanda di partecipazione, come risultante dal protocollo di PEC. Saranno ammessi n. 116 (centosedici) progetti sulla Misura A e n. 20 (venti) progetti sulla Misura B che abbiano conseguito un punteggio pari o superiore a 60 (sessanta) ed in ogni caso fino alla concorrenza delle risorse disponibili per ogni Finestra, salvo quanto previsto al precedente articolo 3 con riguardo alla possibilità di disporre economie finanziarie alla chiusura di ciascuna Finestra e compensazioni finali. Entro 80 (ottanta) giorni dalla chiusura di ciascuna Finestra, in relazione agli esiti della valutazione tecnica, Regione Lombardia - Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione - procederà con apposito decreto del dirigente competente all’approvazione della graduatoria che sarà pubblicata sul BURL, nonché sui seguenti siti web: www.industria.regione.lombardia.it; www.unioncamerelombardia.it; www.finlombarda.it/progettogate. La Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione provvederà ad inviare a tutte le imprese partecipanti al Bando una comunicazione sull’esito della valutazione.
11.
REALIZZAZIONE DEI PROGETTI
A seguito della comunicazione di Regione Lombardia di ammissione del Progetto e di concessione dei Servizi le PMI dovranno inoltrare, mediante PEC, entro il termine di 10 giorni dal ricevimento della medesima comunicazione, formale accettazione unitamente alla dichiarazione ai sensi e per gli effetti del d.lgs. n. 231 del 21 novembre 2007 in tema di antiriciclaggio. La mancata ricezione dell’accettazione da parte di Finlombarda, comporterà la decadenza dalla fruizione dei Servizi. Entro 30 (trenta) giorni dalla pubblicazione delle graduatorie, Finlombarda effettuerà l’abbinamento della PMI con il Professionista selezionato, dandone comunicazione all’impresa stessa. L’abbinamento tra PMI e Professionista sarà effettuato sulla base: del settore di riferimento dell’impresa; dei mercati geografici di riferimento prescelti dall’impresa; della coerenza tra profilo professionale e caratteristiche dimensionali dell’impresa e del progetto presentato; della disponibilità territoriale dichiarata dal Professionista in fase di candidatura. I Progetti dovranno essere realizzati in un arco di tempo massimo pari a 8 (otto) mesi consecutivi, decorrenti dalla data di invio della comunicazione all’impresa dell’abbinamento al Professionista.
– 38 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 In caso di intervenuta rinuncia da parte della PMI o revoca del beneficio, il Dirigente competente procederà allo scorrimento della graduatoria approvata mediante proprio decreto e comunque fino ad esaurimento delle risorse disponibili, fermo restando il termine massimo per la fruizione dei Servizi di cui all’articolo 5.
12.
ISPEZIONI E CONTROLLI
Finlombarda effettuerà ispezioni e controlli presso la sede delle PMI, nella misura di almeno il 5% delle imprese beneficiarie, scelte anche su base campionaria, al fine di verificare la fruizione dei Servizi in itinere ed ex post ed il rispetto delle condizioni previste dalle disposizioni regionali, dal presente Bando e dal decreto di concessione. A tal fine le imprese partecipanti saranno tenute a certificare a Finlombarda la consulenza prestata dai Professionisti, controfirmando la modulistica predisposta dagli esperti, impegnandosi inoltre a fornire informazioni, dati e documenti relativi all’attuazione dei Progetti. I Professionisti si impegneranno a garantire che i documenti e le informazioni fornite dalla PMI nell’ambito della partecipazione al Progetto Gate siano trattate con la massima riservatezza.
13.
DECADENZA DAL BENEFICIO
La PMI è dichiarata decaduta dai Servizi, con conseguente interruzione immediata degli stessi se già avviati, al verificarsi di una o più dei seguenti eventi: 1)
mancato rispetto delle prescrizioni, dei vincoli e degli obblighi indicati nel presente Bando nonché realizzazione del Progetto non conforme alle dichiarazioni contenute nella domanda ammessa;
2)
mancato invio dell’accettazione dei Servizi a Finlombarda;
3)
impossibilità dei Professionisti a svolgere l’incarico affidato per omessa o insufficiente collaborazione da parte della PMI;
4)
assenza o perdita di uno o più requisiti di ammissibilità previsti all’art. 4 del Bando, ovvero rilascio di dichiarazioni mendaci rese ai sensi del d.p.r. n. 445/2000, o ancora documentazione incompleta o irregolare per fatti imputabili alla PMI e non sanabili;
5)
accertata difformità dei Servizi di cui all’art. 5 rispetto al Progetto;
6)
mancata comunicazione di qualsiasi modifica nella forma giuridica, nell’assetto societario, nel proprio status, nella localizzazione propria sede legale e delle proprie unità locali, nonché di qualsiasi variazione dei requisiti di ammissibilità, entro il termine perentorio di 30 giorni dal verificarsi del singolo evento; intervenuta cessazione o modificazione dell’attività da parte della PMI verificatasi nel corso di svolgimento dei Servizi;
7) assoggettamento della PMI a procedure concorsuali, ivi inclusa, ove del caso, l’amministrazione straordinaria, messa in liquidazione, anche volontaria e la modifica dell’attività da parte delle PMI; 8)
cumulo di altre agevolazioni pubbliche a valere sul Progetto e sui Servizi.
Al verificarsi di uno o più degli eventi sopra indicati, per i quali si renda necessaria una pronuncia di decadenza, Finlombarda informa il RUP che emetterà specifico provvedimento di decadenza. La pronuncia di decadenza comporterà la sospensione dell’erogazione di eventuali Servizi ancora in corso di svolgimento.
14.
OBBLIGHI DELLE PMI
Le PMI, con la presentazione della domanda di partecipazione, si obbligano a: 1)
rispettare tutte le prescrizioni ed i vincoli indicati nel presente Bando e nella domanda di partecipazione;
2)
fornire piena collaborazione e rendere possibile la prestazione dei Servizi da parte dei Professionisti assegnati per la realizzazione delle attività stabilite nel Progetto presentato;
3)
assicurare che lo svolgimento dei Servizi sia pienamente coerente ed in linea con le finalità di Progetto;
4)
15.
informare Regione Lombardia e Finlombarda a mezzo PEC: a.
della rinuncia alla fruizione dei Servizi;
b.
di qualsiasi modifica nella forma giuridica, nell’assetto societario, nel proprio status, nella localizzazione propria sede legale e delle proprie unità locali, nonché di qualsiasi variazione dei requisiti di ammissibilità, entro il termine perentorio di 30 giorni dal verificarsi del singolo evento;
c.
dell’intervenuta cessazione o modificazione dell’attività da parte della PMI nel corso dei svolgimento del Servizio, immediatamente al verificarsi dell’evento;
d.
dell’assoggettamento a procedure concorsuali, ivi inclusa, ove del caso, l’amministrazione straordinaria, messa in liquidazione, anche volontaria e la modifica dell’attività da parte del Soggetto Beneficiario;
5)
non cumulare altre agevolazioni pubbliche a valere sul Progetto e sui Servizi;
6)
fornire a Regione Lombardia e/o a Finlombarda dati e informazioni utili al monitoraggio ed alla valutazione del Progetto Gate;
7)
effettuare tutte le comunicazioni di cui al presente Bando a mezzo PEC all’indirizzo
[email protected], specificando nell’oggetto “Progetto Gate”.
MODALITÀ DI DIFFUSIONE E PUBBLICAZIONE
Il Bando è pubblicato sul BURL. Copia integrale del Bando è reperibile sui seguenti siti web: www.industria.regione.lombardia.it www.unioncamerelombardia.it www.finlombarda.it/progettogate
Bollettino Ufficiale
– 39 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
16.
NORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Tutti i dati personali dei quali Finlombarda e Regione Lombardia, verranno in possesso nel corso della gestione ed attuazione del Progetto Gate saranno trattati nel rispetto del d.lgs. 196/2003 e ss.mm.ii. Ai sensi dell’art. 30 del d.lgs. 196/2003 si informa che: titolare del trattamento dei dati è la Giunta regionale di Regione Lombardia nella persona del suo Presidente, con sede in Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano; responsabili del trattamento dei dati sono: per Regione Lombardia, il Direttore generale della Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione - Piazza Città di Lombardia, 1 (sede di “Palazzo Lombardia”) - 20124 Milano; per Finlombarda s.p.a., il Direttore generale - Via Taramelli 12 - 20124 Milano. I dati acquisiti verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Ai sensi dell’art. 7 del d.lgs. 196/2003 l’interessato può accedere ai dati che lo riguardano e chiederne la correzione, l’integrazione e, se ne occorrono gli estremi, la cancellazione o il blocco inviando motivata richiesta al titolare del trattamento.
17.
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Responsabile del procedimento di cui al presente Bando e delle procedure a questo conseguenti è il Dirigente pro tempore della Struttura Internazionalizzazione Marketing e Attrattività - Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione - Regione Lombardia con sede in Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano.
18. INFORMAZIONI Qualsiasi informazione relativa al Bando, alla modulistica ed agli adempimenti ad essi connessi, potrà essere richiesta a Finlombarda – tel. 02/607441 -
[email protected].
19.
RIEPILOGO TEMPISTICHE
PRIMA FINESTRA FASE
PERIODO /TERMINE
Presentazione delle domande
dal 19 giugno 2013 al 19 luglio 2013
Istruttoria formale delle domande
entro il 28 agosto 2013
Valutazione tecnica delle domande
entro il 7 ottobre 2013
Decreto di approvazione della graduatoria
entro il 7 ottobre 2013 SECONDA FINESTRA
Presentazione delle domande
dal 4 novembre 2013 al 2 dicembre 2013
Istruttoria formale delle domande
entro il 13 gennaio 2014
Valutazione tecnica delle domande
entro il 24 febbraio 2014
Decreto di approvazione della graduatoria
entro il 24 febbraio 2014 TERZA FINESTRA
Presentazione delle domande
dall’1 aprile 2014 al 30 aprile 2014
Istruttoria formale delle domande
entro l’11 giugno2014
Valutazione tecnica delle domande
entro il 22 luglio 2014
Decreto di approvazione della graduatoria
entro il 22 luglio 2014
Si precisa che se una data dovesse coincidere con il sabato o la domenica viene considerato il primo giorno successivo lavorativo utile. ——— • ———
– 40 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO 2
Spett.le Finlombarda Spa Progetto Gate Via Taramelli 12 20124 MILANO Codice Candidatura N. _________________
Il sottoscritto Nome_________________________________________________________ Cognome______________________________________________ nato a Comune__________________________________________________________ Prov ________________
il_______________________________
in qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa Ragione sociale ___________________________________________________________________________________________________________________ Codice fiscale/Partita IVA __________________________________________________________________________________________________________ con sede legale nel Comune di _________________________________________________________________________________________________ Cap ____________ Prov. _____________ Via _____________________________________________ (di seguito, per brevità “Impresa o Azienda”)
Chiede che l’Impresa venga ammessa al Progetto Gate di cui al Bando promosso da Regione Lombardia - Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione e Sistema Camerale Lombardo e coordinato da Finlombarda s.p.a. per l’annualità 2013 a valere sulla seguente Misura (barrare la casella corrispondente alla misura per cui si richiede la partecipazione al Progetto): Misura A - Aziende che si aprono all’estero attraverso un approccio commerciale Misura B - Aziende che consolidano la presenza all’estero attraverso un approccio di investimento Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, a tal fine
Bollettino Ufficiale
– 41 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 DICHIARA ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 46 e 47 del d.p.r. 445/2000
di essere consapevole delle conseguenze e delle sanzioni penali previste nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi previste dagli artt. 75 e 76 del d.p.r. 445 del 28 dicembre 2000; di aver preso visione e di impegnarsi ad ottemperare alle prescrizioni, ai vincoli e agli obblighi contenuti nel Bando; di essere a conoscenza e di accettare integralmente e senza riserva la normativa di riferimento ed i criteri previsti dal Bando di cui sopra; che l’Impresa è una micro, piccola o media impresa nei parametri stabiliti nell’Allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008; di non aver ottenuto altri contributi pubblici a valere sulle medesime attività; di aver apposto sulla presente domanda di partecipazione la marca da bollo da € 14,62 annullata con apposizione di data certa da parte delle strutture preposte;
che l’impresa non versa in nessuna situazione di difficoltà tra quelle previste dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (GU C 244 dell’1 ottobre 2004) e, in particolare, non è sottoposta a procedura concorsuale, non si trova in stato di fallimento, di liquidazione, anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
di rilasciare il proprio consenso al trattamento dei propri dati personali ai sensi dell›art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 recante il Codice in materia di Protezione dei Dati Personali, in relazione alle attività connesse alla gestione delle attività di istruttoria, concessione, erogazione dei servizi e controllo ispettivo di cui al Bando di riferimento;
di avere assolto gli obblighi previsti dalle norme in tema di salute e sicurezza sul lavoro di cui al d.lgs.81/2008 e successive modifiche;
di essere in regola con le norme in materia previdenziale ed assicurativa;
di non avere partecipato (domanda ammessa e finanziata) al “Bando per l’assegnazione alle imprese di voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei paesi esteri (appartenenti all’area extra Unione Europea)” promosso da Regione Lombardia ed approvato con d.d.u.o. n. 4209 del 29 aprile 2009 e successive modifiche.
In caso di ammissione della Domanda e del Progetto di internazionalizzazione ad essa connesso SI IMPEGNA A
comunicare tempestivamente a Finlombarda s.p.a. ogni eventuale variazione concernente le informazioni contenute nella presente domanda di partecipazione e nella documentazione ad essa allegata;
consentire a Regione Lombardia, Finlombarda s.p.a. o a soggetti da questi autorizzati di effettuare controlli, anche in loco, nonché di permettere lo svolgimento di attività di monitoraggio e l’effettuazione di verifiche, anche di natura documentale inerenti le dichiarazioni, le attestazioni rese ed il Progetto di internazionalizzazione;
fornire piena collaborazione e rendere possibile la prestazione dei Servizi da parte del Professionista assegnato per la realizzazione delle attività del Progetto di internazionalizzazione.
Infine ALLEGA la presente documentazione che costituisce parte integrante e sostanziale della domanda stessa: Allegato A - Scheda progetto, debitamente compilata e sottoscritta Allegato B – Modulo di consenso al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 Allegato C - Dichiarazione circa gli aiuti de minimis, debitamente compilata e sottoscritta Copia in corso di validità al momento della presentazione della domanda di documento di identità del rappresentante legale dotato di idonei poteri o del soggetto abilitato a rappresentare l’Impresa Nell’ipotesi di soggetto sottoscrittore diverso da legale rappresentante dotato di idonei poteri, copia dell’atto di conferimento dei poteri o di delega a rappresentare ed impegnare l’Impresa ai fini del predetto Bando Scansione della domanda di partecipazione al Progetto Gate debitamente timbrata e sottoscritta con marca da bollo da € 14,62 annullata con apposizione di data certa da parte delle strutture preposte.
_______________________________________ Firma elettronica qualificata o digitale del legale rappresentante o del soggetto abilitato a rappresentare
– 42 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO A PROGETTO GATE SCHEDA PROGETTO
SEZIONE A - ANAGRAFICA DELL’AZIENDA I campi con l’asterisco (*) sono obbligatori A.1 Ragione Sociale (*) Natura Giuridica (*) P. IVA / Codice Fiscale (*) A.2 Sede legale dell’impresa Indirizzo (*) Numero civico (*) Comune (*) CAP (*) Prov. (*) Tel. (*) Fax E-Mail (*) PEC (*) Sito Internet A.3 Sede operativa coinvolta nel Progetto (solo se diversa dalla sede legale) Indirizzo Numero civico Comune CAP Prov. A.4 Legale rappresentante dell’impresa Nome (*) Cognome (*) Data di Nascita (*) Comune di Nascita (*) Prov. (*) A.4.1 Persona delegata a rappresentare l’Impresa ai fini del presente Bando e dotata dei relativi poteri (da compilare nel caso in cui la domanda di partecipazione venga sottoscritta da persona delegata a rappresentare l’impresa differente dal legale rappresentante dell’impresa stessa) Nome Cognome Data di Nascita Comune di Nascita Prov. A.5 Referente per il Progetto Gate: Nome (*) Cognome (*) E-mail (*) Tel. (*) A.6 Registrazione CCIAA Numero di Iscrizione Registro Imprese (*) Data Iscrizione Registro Imprese (*)
Bollettino Ufficiale
– 43 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
Provincia Iscrizione Registro Imprese (*) Anno costituzione azienda (*) Codice Attività Primaria (Codice ISTAT Attività Economica - Ateco 2007) (*) Codice Attività Secondaria (Codice ISTAT Attività Economica - Ateco 2007) Impresa artigiana (*) (SI/NO) A.7 Tipologia Impresa (*)
…. Micro (meno di 10 persone e fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro) …. Piccola (meno di 50 persone e fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro) …. Media (meno di 250 persone e fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro) A.8 Numero di addetti (*) Indicare n. di addetti in ULA (unità lavorative - anno) ………. Per la definizione di ULA. si fa riferimento alla Raccomandazione n. 2003/361 della Commissione, del 6 maggio 2003 relativa alla definizione delle micro, piccole e medie imprese. A.9 Dati Dichiarazione De Minimis Barrare la casella che interessa: di non aver ricevuto aiuti a titolo di “de minimis” (Reg. CE 1998/2006) nell’esercizio finanziario in corso, nonché nei due precedenti.
di aver ricevuto aiuti a titolo di “de minimis” (Reg. CE 1998/2006) nell’esercizio finanziario in corso, nonché nei due precedenti, per un importo complessivo pari ad Euro ………. come di seguito dettagliato: (Righe di testo replicabile n. volte con possibilità di inserimento dati)
Riferimento intervento agevolativo (es. legge/decreto/atto n°…. del …..)
Oggetto del programma (sintetica descrizione)
TOTALE
Importo agevolazione (in Euro)
Data di concessione
€
A.10 Descrizione del tipo di attività svolta (max. 1500 caratteri) (*) ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. A.11
Descrizione dei prodotti/servizi principali dell’azienda:
Prodotto/servizio n.1 (*)
Breve descrizione(max. 1000 caratteri) ………………………………………. Prodotto/servizio n.2 Breve descrizione (max. 1000 caratteri) ………………………………………. Prodotto/servizio n.3
Breve descrizione (max. 1000 caratteri) ……………………………………….
A.12 Come è venuto a conoscenza del Progetto Gate? (*)
Passaparola
Associazioni
– 44 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
Newsletter Finlombarda s.p.a. Altro Specificare (informativa c/o STER, CCIA, etc) …………………………….. (max. 100 caratteri)
A.13 Assolvimento marca da bollo (*) Marca da bollo di € 14,62 n. ……………….. del …….. A.14 Dichiarazione dell’impresa per il rilascio del DURC (art. 15 legge 12 novembre 2011, n. 183) TIPO DITTA (*) Datore di lavoro Gestione separata – Committente/Associante Lavoratore autonomo Gestione separata – Titolare di reddito di lavoro autonomo di arte e professione
DATI INAIL Codice ditta (*) Sede competente (*)
DATI INPS Codice Matricola Azienda (*) Sede competente (*) Posizione contributiva individuale (*) Sede competente (*) Codice fiscale (*) Sede competente (*)
Legenda dati INPS: - per datore di lavoro indicare la matricola azienda riferita all’attività svolta/da svolgere e la relativa sede competente; - per lavoratore autonomo indicare la posizione contributiva individuale e la relativa sede competente; - per gestione separata - committente/associante indicare il codice fiscale del committente e la relativa sede competente; - per gestione separata - titolare di reddito di lavoro autonomo di arte e professione indicare il codice fiscale del soggetto e la relativa sede competente. C.C.N.L. applicato (*) (selezionare da menù a tendina)
Abbigliamento Acquedotti Aerofotogrammetria Agenzie Aeree, di Assicurazione, Ippiche e marittime Agricoltura con obbligo iscrizione Inail Agricoltura per conto terzi Alimentari Allevatori e Consorzi zootecnici Assicurazioni Autorimesse e Noleggio Autostrade Barbieri e Parrucchieri Boschi e Foreste Bottoni Budella e Trippa Calzature Carta Case di Cura
Legno e Arredamento Magazzini generali Maglieria Marittimi Metalmeccanica Miniere Nettezza urbana Igiene ambientale Servizi di pulizia Odontotecnici Ombrelli Oreficeria Organismi esteri Ortofrutticoli ed agrumari Palestre ed Impianti sportivi Panificazione Pelli e cuoio Pesca marittima Petrolio
Bollettino Ufficiale
– 45 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
Cemento Ceramica e abrasivi Chimica Cinematografi e cinematografia Commercio Concerie Consorzi Agrari e di Bonifica Credito Dirigenti Discografici Edilizia Edile con solo impiegati e tecnici Elaborazione dati Emittenti Radio – Televisive Energia / Energia – Elettrica Enti di Previdenza Privatizzati
Piloti collaudatori Tecnici di volo Collaudatori Pompe funebri Porti Proprietari di fabbricati Recapito Retifici Sacristi Scuderie - Ippodromi Scuole laiche Scuole materne Scuole religiose Servizi in appalto Ferrovie dello stato
Servizi in appalto Ferrovie secondarie Servizi postali in appalto Servizi in appalto della amministrazione Monopoli Servizi in appalto per conto della Amministrazione della Difesa Servizi sanitari Soccorso stradale Spedizione e Trasporto merci Studi professionali Tabacco Teatri e Trattenimento Telecomunicazioni Terme Tessili Trasporti Tributario Turismo Vetro Viaggiatori e Piazzisti Videofonografia Enti pubblici Altro (specificare)
Ferrovie dello Stato Formazione Professionale Fotoincisori Fotolaboratori Gas e gas liquefatto Giocattoli Giornali Quotidiani Giornalisti Gomma e Materie plastiche Grafica - Grafica editoriale Interinali Istituti – Consorzi vigilanza privata Istituti Socio – assistenziali Lampade e cinescopi Lapidei Laterizi Lavanderie
CASSA EDILE (N.b. campo obbligatorio solo nel caso di C.C.N.L. Edilizia) Codice impresa Sede competente
SEZIONE B - ALTRE INFORMAZIONI SULL’AZIENDA B.1 Anno di inizio attività export ………………… B.2 Che tipo di attività? Partecipazione a fiere internazionali Missioni esplorative per la promozione dei propri prodotti all’estero Acquisizione di servizi dedicati all’export Ricerca partner stranieri Altro Specificare …………………………….. (max. 500 caratteri) B.3 Nel caso di partecipazione a fiere internazionali, specificare le tre più importanti:
Data(mm/anno)
Stato & Città
…………
………….
Nome Fiera
………....
…….……
………..
……………..
………….
………….
………..
……………..
.…….…
Settore …………..…
– 46 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 B.4 Indicare, per le attività di esportazione eventualmente in corso, le aree geografiche prevalenti
Continente …………………
Paese …………………
Continente …………………
Paese …………………
Continente …………………
Paese …………………
(max 3):
B.5 Canali di internazionalizzazione utilizzati (*): nessuno agenti accordi di trasferimento di tecnologia clienti esportatori/fabbricanti esteri fiere estere filiale o ufficio di rappresentanza locale joint venture societarie o commerciali importatori/distributori altro specificare …………………………….. (max. 100 caratteri)
B.6 L’azienda ha un ufficio export al proprio interno (*)?
SI
NO
Se, si: Quanti sono gli addetti? Di cosa si occupa?
………… ……………
B.7 L’azienda negli ultimi due anni ha utilizzato consulenze esterne (società o professionisti) per l’export (*)?
SI
NO
Se si, per quale attività? (max. 500 caratteri)……………………
B.8 L’azienda utilizza tecniche di pianificazione finanziaria per le operazioni con l’estero(*)?
SI
NO
Se si, specificare quale: Copertura rischi Formule assicurative Tecniche di negoziazione Finanziamenti Altro Specificare …………………………….. (max. 100 caratteri)
Bollettino Ufficiale
– 47 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 SEZIONE C - DESCRIZIONE PROGETTO IMPRESE MISURA A
N.B. Compilano la seguente sezione solo le imprese che si candidano al Progetto Gate sulla Misura A Misura A - C.1 Titolo del progetto di internazionalizzazione o denominazione utile all’identificazione del progetto di internazionalizzazione (*)(max. 500 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura A - C.2 Paese/i estero/i verso cui è orientata l’azione di internazionalizzazione (*) (max. 500 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura A - C.3 Descrizione degli obiettivi di internazionalizzazione che si intendono raggiungere: status quo alla presentazione della domanda e percorso di crescita ipotizzato (*) (max. 2000 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura A - C.4 Descrizione delle principali azioni da svolgere per la realizzazione del progetto di internazionalizzazione (con indicazione status quo alla presentazione della domanda e percorso di crescita ipotizzato per singola azione)
AZIONE 1 (*)
Descrizione delle attività (max. 1000 caratteri) (*) (specificare): …………………………………
tempi di realizzazione
(max. 500 caratteri) (*): …………………………………
Risultati da raggiungere (max. 1000 caratteri) (*): …………………………………
Investimento previsto per le attività di internazionalizzazione (*): € …………………………………
Soggetti coinvolti (sia interni che esterni all’azienda) (max. 500 caratteri) (*): …………………………………
Azione replicabile n. volte
Misura A - C5 Motivazioni/aspettative dell’azienda nella partecipazione al Progetto Gate (max. 2000 caratteri) (*) ……………………………………………………………………..
Misura A - C.6 Descrizione del ruolo che si vuole affidare al Temporary Export Manager messo a disposizione dal Progetto Gate (max. 2000 caratteri) (*) ……………………………………………………………………
_________________________________________ Firma elettronica qualificata o digitale del legale rappresentante o del soggetto abilitato a rappresentare
– 48 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 SEZIONE C - DESCRIZIONE PROGETTO MISURA B
N.B. Compilano la seguente sezione solo le imprese che si candidano al Progetto Gate sulla Misura B
Misura B - C.1 Titolo del progetto di internazionalizzazione o denominazione utile all’identificazione del progetto di internazionalizzazione (*) (max. 500 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura B - C.2 Paese/i estero/i verso cui è orientata l’azione di internazionalizzazione (*) (max. 500 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura B - C.3 Descrizione dell’investimento produttivo che si intende realizzare nel Paese target (*) (max. 2000 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura B - C.4 Descrizione degli obiettivi di internazionalizzazione che si intendono raggiungere: status quo alla presentazione della domanda e percorso di crescita ipotizzato (*) (max. 2000 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura B - C.5 Descrizione delle principali azioni da svolgere per la realizzazione del progetto di internazionalizzazione (con indicazione status quo alla presentazione della domanda e percorso di crescita ipotizzato per singola azione)
AZIONE 1 (*)
Descrizione delle attività (max. 1000 caratteri) (*) (specificare): …………………………………
tempi di realizzazione
(max. 500 caratteri) (*): …………………………………
Risultati da raggiungere (max. 1000 caratteri) (*): …………………………………
Investimento previsto per le attività di internazionalizzazione (*): € …………………………………
Soggetti coinvolti (max. 500 caratteri) (sia interni che esterni all’azienda)(*): …………………………………
Azione replicabile n. volte
Misura B - C.6 Attività propedeutiche (già realizzate) che hanno portato alla decisione di realizzare l’investimento produttivo all’estero (come ad es. analisi e/o ricerche di mercato, attività di scouting partner locali, etc) (*) (max. 2000 caratteri) ……………………………………………………………………
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– 49 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
Misura B - C.7 Effetti attesi in termini di capacità produttiva (*)(max. 2000 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura B - C.8 Effetti attesi in termini di impatto occupazionale (*)(max. 2000 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura B - C.9 Analisi delle risorse finanziarie che si intendono impegnare nel progetto e della relativa copertura finanziaria (risorse private e pubbliche) (*) (max. 2000 caratteri) ……………………………………………………………………
Misura B – C.10 Motivazioni/aspettative dell’azienda nella partecipazione al Progetto Gate (max. 2000 caratteri) (*) ……………………………………………………………………..
Misura B – C.11 Descrizione del ruolo che si vuole affidare all’Advisor per l’internazionalizzazione messo a disposizione dal Progetto Gate (max. 2000 caratteri) (*) ……………………………………………………………………
__________________________________ Firma elettronica qualificata o digitale del legale rappresentante o del soggetto abilitato a rappresentare
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Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO B
PROGETTO GATE Informativa e Modulo di consenso al trattamento dei dati personali Informativa resa all’interessato ex art. 13, d.lgs. n. 196/2003
In conformità a quanto previsto dall’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (codice in materia di protezione dei dati personali) ed in relazione ai dati personali da Voi forniti Finlombarda s.p.a. rende noto quanto segue in ordine all’utilizzo dei dati stessi . A - Finalità e modalità del trattamento Il trattamento dei dati raccolti è esclusivamente finalizzato all’espletamento delle attività di valutazione della domanda e di eventuale erogazione dei Servizi Offerti oggetto del Bando. I dati saranno trattati, sia manualmente sia con sistemi informatici, dai nostri incaricati nel rispetto delle regole di riservatezza e di sicurezza previste dalla legge; i dati raccolti saranno conservati e trattati per le finalità di cui sopra e non saranno comunicati a terzi né diffusi, se non in forma anonima e aggregata e per motivi di studio. B - Natura del conferimento dei dati e conseguenze del rifiuto Il conferimento dei dati e il relativo trattamento è facoltativo: resta inteso che l’eventuale rifiuto a fornire il consenso per le finalità di cui sopra, determinerà da parte di Finlombarda, l’impossibilità a trattare ed effettuare le attività di valutazione della domanda e di erogazione dei Servizi Offerti. C - Ambito di comunicazione e diffusione I dati da Voi forniti ed oggetto del trattamento, potranno essere comunicati a: 1) personale di Finlombarda incaricato del trattamento dei dati rilasciati; 2) personale di Regione Lombardia referente per il Bando di riferimento. I dati, inoltre, potranno essere comunicati a tutti quei soggetti che hanno accesso ai dati personali in forza di provvedimenti di legge, amministrativi o giudiziari. I dati personali non sono oggetto di diffusione. D – Diritti dell’interessato Vi rammentiamo che l’art. 7 del d.lgs. n. 196/2003 attribuisce i seguenti diritti che possono essere esercitati in ogni momento: 1) ottenere la conferma dell’esistenza dei dati personali, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile; 2) l’indicazione della loro origine, delle finalità e delle modalità del loro trattamento; 3) l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati, la loro cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; 4) l’attestazione che tali operazioni di cui al precedente punto elenco sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si riveli impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato; 5) opporsi al trattamento dei dati personali in presenza di motivi legittimi o per giustificati motivi. Per esercitare i diritti sopraindicati, nonché per ricevere informazioni relative ai soggetti presso i quali i dati sono archiviati o ai quali i dati vengono comunicati ovvero ai soggetti che, in qualità di responsabili o incaricati, possono venire a conoscenza dei tuoi dati, sarà possibile rivolgersi al Titolare del trattamento, sotto indicato. E – Estremi identificativi del Titolare e responsabile del trattamento Ai sensi dell’art. 30 del d.lgs. 196/2003 e s.m.i. si informa che: titolare del trattamento dei dati è la Giunta regionale di Regione Lombardia nella persona del suo Presidente Piazza Città di Lombardia, 1 (sede di “Palazzo Lombardia”) - 20124 Milano; responsabili del trattamento dei dati sono: - per Regione Lombardia, il Direttore generale della Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione - Piazza Città di Lombardia, 1 (sede di “Palazzo Lombardia”) – 20124 Milano; - per Finlombarda s.p.a., il Direttore generale - Via Taramelli, 12 - 20124 Milano. CONSENSO ex art. 23 d.lgs. 196/03 Preso atto della sopra riportata informativa, resa ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 196/03, esprimo il consenso a che Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a. procedano all’intero trattamento, anche automatizzato, dei dati personali, ivi inclusa la loro eventuale comunicazione/diffusione ai soggetti indicati nella predetta informativa, limitatamente ai fini ivi richiamati. ______________________________________ Firma elettronica qualificata o digitale del legale rappresentante o del soggetto abilitato a rappresentare
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– 51 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013 ALLEGATO C PROGETTO GATE Dichiarazione circa gli aiuti de minimis
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA (ex art. 19 del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445) Il sottoscritto Nome_________________________________________________ Cognome_____________________________________________________ nato a Comune_________________________________________________________ Prov __________________
il______________________________
in qualità di titolare/legale rappresentante dell’azienda Ragione sociale ______________________________________________________________________ Codice fiscale/Partita IVA ______________________ con sede legale nel Comune di ____________________________Cap ____________ Prov. _____________ Via _______________________________ ai sensi dell’art. 19 del d.p.r. n. 445/2000, consapevole delle sanzioni penali previste dall’artt. 75 e 76 del d.p.r. 445/2000,per le ipotesi di dichiarazioni mendaci e falsità in atti DICHIARA di non avere mai ricevuto aiuti dichiarati incompatibili con le decisioni della Commissione Europea, indicate nell’art. 4 del d.p.c.m. 23 maggio 2007 (pubblicato della G.U. del 12 luglio 2007, n. 160) e successive modifiche di non aver ricevuto aiuti a titolo di “de minimis” (Reg. CE 1998/2006) nell’esercizio finanziario in corso, nonché nei due precedenti. di aver ricevuto aiuti a titolo di “de minimis” (Reg. CE 1998/2006) nell’esercizio finanziario in corso, nonché nei due precedenti, per un importo complessivo pari ad Euro __________ come di seguito dettagliato.
Riferimento intervento agevolativo (es. legge/decreto/atto n. …. del …..)
TOTALE
Oggetto del programma (sintetica descrizione)
Importo agevolazione (in Euro)
Data di concessione
€
__________________________________________ Firma elettronica qualificata o digitale del legale rappresentante o del soggetto abilitato a rappresentare
– 52 – Serie Ordinaria n. 22 - Giovedì 30 maggio 2013
D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile D.d.s. 24 maggio 2013 - n. 4348 Progetto di ampliamento in comune di Vignate del terminal ferroviario e intermodale di Vignate–Melzo, raccordato alla linea ferroviaria Milano-Treviglio. Proponente: Sogemar s.p.a. – Rho. Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE OMISSIS DECRETA 1. di esprimere - ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento in Comune di Vignate (MI) del terminal ferroviario e intermodale di Vignate - Melzo, raccordato alla linea ferroviaria Milano-Treviglio, nella configurazione progettuale che emerge dagli elaborati depositati dal proponente Sogemar s.p.a., a condizione che siano ottemperate le prescrizioni elencate nel capitolo 7 «Quadro delle prescrizioni» della relazione istruttoria allegata quale parte integrante e sostanziale del presente atto, in ordine; −− al dettaglio del piano dei cantieri e alla fase di costruzione; −− allo sviluppo esecutivo degli interventi di mitigazione e compensazione ambientale; −− al piano di monitoraggio ambientale; 2. il Comune di Vignate e il Parco regionale Agricolo Sud Milano sono tenuti a vigilare sul rispetto delle prescrizioni di cui al precedente punto, così come recepite nel provvedimento di autorizzazione/approvazione, e a segnalare tempestivamente all’autorità competente in materia di VIA eventuali inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006; 3. ai sensi dell’art. 26, comma 6, del d.lgs. 152/2006, il progetto in parola dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento; 4. di trasmettere copia del presente decreto al proponente Sogemar s.p.a.; 5. di informare contestualmente dell’avvenuta decisione, e delle modalità di reperimento della stessa, il Comune di Vignate, la Provincia di Milano, l’Ente gestore del Parco regionale Agricolo Sud Milano, i Comuni di Melzo e Liscate; 6. di provvedere alla pubblicazione sul BURL della sola parte dispositiva del presente decreto; 7. di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/; 8. di rendere noto che contro il presente decreto è proponibile ricorso giurisdizionale presso il TAR della Lombardia secondo le modalità di cui al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ovvero è ammesso ricorso straordinario al capo dello Stato, rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Il dirigente Filippo Dadone
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