personaggi
e 5,00
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Nitto Palma Ermanno Werthhammer Renato Amoroso Il sistema aeroportuale lombardo Exposcuolambiente Contrattualistica internazionale Provincia al fotofinish L’Assemblea annuale
arte e cultura
dell’Ordine
Museo del ciclismo
motori
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Alessandro Ortis
I restauratori di Meda
numero
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Bimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Monza e della Brianza
dal territorio
argomenti
giugno/luglio 2009
in Medio Oriente
Sporting Club Audi A5 Cabriolet
”Bollettino dell’ODCEC di Monza e della Brianza“ Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Milano
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N. 32 – giugno/luglio 2009 IN COPERTINA
La rivista dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
Ponte di San Gerardino, Monza. Di origine settecentesca, realizzato in pietra e muratura a tre archi, è adiacente al mulino Colombo. Attivo già dall’inizio del Settecento, al suo interno si conservano gli antichi attrezzi del mestiere Foto di Matteo De Donatis EDITORE DOTCOM EDIZIONI Srl Redazione e Amministrazione Via Londonio 22, 20154 Milano Tel. 02 3453.3086 - Fax 02 3493.7691
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SOMMARIO 5
EDITORIALE
Le “romanelle”, ovvero l’economia virtuale
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PRIMO PIANO • Parla Alessandro Ortis, presidente dell’Autorità energia elettrica e gas • A colloquio con Nitto Palma, sottosegretario al Ministero dell’Interno
14 FOCUS Malpensa: anche la Brianza soffre il mal d’aria
32 DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE
La formazione come valore aggiunto per il professionista
34 NEWS 36 LIONS CLUB Lionismo oggi: sfida, impegno e passione
38 ROTARY INTERNATIONAL Colazione da Tiffany per sconfiggere la poliomelite
40 ARTE E CULTURA Il tesoro di legno della regina di Saba
18 SPAZIO REGIONE Diecimila studenti a scuola da Madre Natura
44 DAL TERRITORIO • Museo del ciclismo al Ghisallo: arte e cultura in punta di pedale
20 OBIETTIVO PROVINCIA Un mondo di servizi già aperti al cittadino
22 PROMOS
MERCATO GLOBALE Mai a scatola chiusa - Verifiche prima della consegna
24 ASSOCIAZIONI E CATEGORIE
• Sporting Club Monza festeggia i suoi primi 43 anni
52 MOTORI Audi A5 Cabriolet, il fascino di un’auto scoperta
Parla Ermanno Werthhammer, coordinatore del Codis Lombardia
26 PIANETA GIUSTIZIA Grane di tutti i giorni di fronte al giudice di pace
30 VITA DELL’ORDINE Analizzare il presente per creare un futuro migliore
55 GLI ISCRITTI ALL’ORDINE 66 CHI RICEVE
BRIANZA BUSINESS
Editoriale
Le “romanelle”, ovvero l’economia virtuale di gilberto gelosa*
R
oma, ottobre 1986. Io e il mio futuro socio, ottimo revisore (di quelli con la testa e non solo con la matita e il gommino) e caratterista degno del miglior cabaret, andiamo a bere un aperitivo con il proprietario di un’azienda di distribuzione di elettrodomestici e della relativa assistenza tecnica. A un certo punto si lascia andare: «Cari dotto’ nun c’è vendita, nun c’è servizio che tenga: er bilancio, tutti gli ani, lo sistemiamo solo con le “romanelle”». E ci spiega che le “romanelle” sono interventi di assistenza così congegnati: arriva il cliente con un elettrodomestico che non funziona, magari perché si è semplicemente staccato un filo o si è rotto l’interruttore; l’elettrodomestico viene preso in consegna, tenuto in assistenza, ritorna il cliente e gli viene spiegato che non si riesce a trovare il guasto e che deve ritornare; la volta successiva gli si spiega che il motore o un altro componente importante ha subito dei danni, che occorre una sostituzione oppure che è meglio sostituire l’intero prodotto. Ovviamente il tutto è fuori garanzia da tempo. Sia il termine “romanelle” sia la “genialità” e la “parlata romana” mi fanno ridere per tutta la sera con il Tetta (diminutivo di Tettamanti) che, dal cameriere al portiere dell’hotel, crea situazioni reali e virtuali di “romanelle”. In breve, questo termine entra nel nostro gergo e ci accompagna per tutta la vita professionale per indicare una “bufala” o una “fregatura”. Milano, maggio 2009. Sto cercando di capire perché l’economia è in crisi e penso che, problemi finanziari, la “carta finanziaria” che è stata messa in circolazione, “la bolla finanziaria” e tutto quello che abbiamo letto in questi ultimi 18 mesi non sono gli unici problemi dell’economia mondiale. Purtroppo le “romanelle” sono uscite dal Tuscolano, quartiere di Roma, e sono approdate nella migliore
industria, sotto varie sfaccettature, ma mantenendo la propria natura basilare: la fregatura e il costo sociale scaricato sull’Economia. Oggi ci si sta rendendo conto che forse ci è scappata la mano con le “romanelle”, dalle riparazioni auto, all’informatica, all’elettronica, al billing dei grossi studi di consulenza (ovvero tutte le volte, guardacaso, che c’è asimmetria informativa). In mezzo ci sta tutta l’economia virtuale, oggi in crisi perché da brianzolo coi piedi per terra, ho solo una riflessione: tutto ciò che non è concreto, reale, pragmatico e a beneficio del consumatore non può stare in piedi. Ma la più grande “romanella” che dobbiamo oggi fronteggiare nasce da una considerazione del Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, contenuta nella sua relazione del 2007. Relazione poco previdente perché lontana dai problemi attuali ma con uno spunto interessantissimo: «gli intermediari specializzati nel capitale di rischio possono agevolare la crescita delle piccole e medie imprese, contribuire al rafforzamento della struttura manageriale, favorire l’accesso ai mercati di borsa, accompagnare il ricambio generazionale (sigh! Che tempismo). La proprietà familiare è un asse portante del nostro capitalismo; l’identificazione dell’imprenditore con l’impresa è un motore di sviluppo. Proprio per questo sono essenziali gli strumenti che ne agevolano il ricambio, se necessario. Quando la proprietà familiare perde il gusto del rischio creativo, quando la ricchezza investita nell’azienda comincia ad essere vista solo come fonte di rendite o di benefici privati del controllo, l’immobilismo proprietario può diventare un freno alla crescita dell’impresa, la avvia al declino. È allora che maggiore diviene per l’impresa il bisogno di questi intermediari, (risigh, a “romanelle”) massimo il guadagno potenziale che tutti realizzerebbero con un cambio della guardia; massima, a volte, anche la resistenza dei proprietari». (continua a pag. 34)
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P rimo P iano Parla Alessandro Ortis, presidente dell’Autorità energia elettrica e gas
Energia: prove tecniche di vero mercato Verso una vera competizione sia tra i vari produttori che tra i diversi venditori, garantendo loro un accesso libero e un utilizzo senza discriminazioni per le indispensabili infrastrutture a rete di Marco Malacrida
Alessandro Ortis alla relazione annuale del 10 luglio 2008
L
e tariffe dell’energia sono diminuite di oltre il 20% in termini reali negli ultimi 5 anni. Un effetto non indifferente se si pensa che i settori dell’energia elettrica e del gas metano influenzano profondamente la vita economica delle imprese e dei cittadini: il costo delle forniture di questi servizi rappresenta spesso una voce
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importante dei costi di produzione aziendali e delle spese sostenute dalle famiglie. Il presidente dell’Aeeg chiarisce i motivi per i quali in un mercato libero (o meglio: liberalizzato) è opportuno l’intervento di un ente regolatore. D. Quali sono i motivi che hanno indotto lo Stato italiano a istituire la vostra Authority? Che connotazioni sono emerse?
R. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas è un Regolatore indipendente, costituito fin dal 1995, con la legge n. 481; ciò anche in previsione dei recepimenti nazionali, poi via via già attuati, delle Direttive europee per la formazione progressiva del mercato unico integrato e liberalizzato continentale dell’energia. Come in altri Paesi della Ue, l’Autorità ha i compiti di: tutelare gli interessi di utenti e consumatori; promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione dei servizi con adeguati livelli di qualità, in condizioni di economicità e redditività. A partire da questi principi, l’Autorità esplica la sua azione all’interno di una cornice progressivamente delineata da norme europee, nazionali e da accordi intergovernativi riguardanti anche aree transnazionali. In questo impegno, la trasparenza e la chiarezza nei confronti del settore risultano fondamentali. Perciò, tale trasparenza ha da sempre caratterizzato l’azione dell’Autorità, che fin dal suo insediamento ha adottato la formula innovativa delle consultazioni, finalizzate ad acquisire dai soggetti regolati pareri e contributi propositivi circa le varie opzioni regolatorie prospettate e prima di ogni più importante decisione o delibera. D. Quali sono gli obiettivi concreti che l’Autorità persegue con la propria attività? R. Ricordo che le missioni principali dell’Autorità sono quelle di tutelare i consumatori e promuovere la concorrenza, garantendo allo stesso tempo adeguate condizioni operative alle imprese e definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti. Tenendo ben evidente questo traguardo, da una parte, lavoriamo affinché la scelta dei consumatori sia sempre più libera, consapevole e conveniente; dall’altra, intensifichiamo gli sforzi per eliminare alcune residue barriere e frizioni sui mercati, per far sì che la concorrenza tra operatori si svolga il più possibile in un contesto di par condicio regolamentare e potendo contare su un adeguato sistema infrastrutturale. Dobbiamo così contribuire a promuovere le condizioni affinché le imprese, in un mercato aperto e concorrenziale, conseguano maggiore efficienza, sviluppino nuove tecnologie, migliorino l’offerta, forniscano servizi sempre più aderenti alle esigenze dei clienti. È proprio questo il percorso virtuoso che costituisce una componente significativa per ogni maggiore beneficio ottenibile dai consumatori; in sintesi, innovazione ed efficienza per un contenimento dei
costi, concorrenza per prezzi migliori e più qualità dei servizi; il tutto in modo duraturo, a vantaggio finale di tutti i consumatori. D. Quali sono le modalità di intervento dell’Autorità nella determinazione delle tariffe? R. In senso proprio, sono “tariffe” i corrispettivi stabiliti dall’Autorità esclusivamente per le attività da “monopolio naturale/tecnico” o a rete: trasmissione, distribuzione, misura e, per il gas, anche stoccaggio. Con la completa apertura dei mercati elettrico e gas, è cessato il vecchio sistema della tariffa totale e siamo passati a bollette che, oltre alle imposte, sommano alle tariffe per le attività a rete testé ricordate (circa il 15% del totale bolletta domestica) il prezzo dell’energia, determinato liberamente sul mercato dalle offerte delle diverse società di vendita; queste si approvvigionano normalmente sul mercato all’ingrosso tramite la borsa elettrica o contratti bilaterali rappresentativi dei costi di produzione o importazione. Il nuovo sistema liberalizzato, facendo riferimento alle normative in vigore, prevede che l’Autorità aggiorni comunque, ogni tre mesi, i “prezzi di riferimento” della componente energia, stabilendo così le condizioni di tutela previste per i consumatori finali che non avessero ancora scelto offerte alternative sul libero mercato; ciò in via transitoria, fino a che i mercati (gas ed elettricità) non abbiano raggiunto, il più rapidamente possibile, un più avanzato livello di concorrenza. Naturalmente la convenienza per i consumatori non si gioca solo sui prezzi ma anche sulla qualità dei servizi. D. Quali sono gli effetti del vostro intervento sull’andamento dei prezzi e dei consumi? R. In questi anni l’Autorità ha sicuramente rafforzato la tutela dei consumatori, ottenendo significativi risultati. Tra questi, va evidenziato il sistematico contenimento delle tariffe (per i servizi a rete) amministrate dall’Autorità; esse sono infatti diminuite di oltre il 20% in termini reali negli ultimi 5 anni. Così pure, la nostra attività regolatoria ha certamente contribuito a contenere gli effetti della recente e straordinaria impennata dei prezzi internazionali del greggio. Anche la qualità del servizio ai consumatori ha fatto passi in avanti: nel gas è aumentata la sicurezza; in entrambi i mercati, dell’energia elettrica e del gas, è migliorata la “qualità commerciale” legata al rapporto tra operatori e clienti. Nell’elettricità, ad esempio, sono diminuiti i disservizi legati alla lunghezza e numerosità delle
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P rimo P iano
Chi è Alessandro Ortis Nato a Udine il 12 agosto 1943, è presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas dal dicembre 2003. Dopo aver frequentato la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli, si è laureato in ingegneria nucleare al Politecnico di Milano e diplomato alla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi. Ha ricoperto ruoli dirigenziali in aziende pubbliche e private: Gruppo Zanussi, Gruppo Pirelli, Gruppo Eni, Ispredil – Ance, Serono, Tecnofarmaci. Successivamente è stato vice presidente dell’Enel; presidente di Eurelectric (l’Associazione delle Aziende elettriche europee); docente di organizzazione e gestione aziendale; presidente del Gruppo di Esperti per il settore elettrico dell’Agenzia internazionale dell’energia. Più recentemente è stato direttore generale per l’energia e le risorse minerarie al ministero Attività produttive; presidente della Cassa conguaglio per il settore elettrico; membro del Governing board dell’Agenzia internazionale dell’energia, del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, della Commissione tecnico-scientifica del dipartimento della Protezione civile e del Comitato scientifico della Sogin.
interruzioni; nel 2007, infatti, la durata complessiva annua delle interruzioni di energia elettrica, è ulteriormente diminuita, scendendo a 58 minuti per cliente, con un miglioramento di circa due ore rispetto al 1999. Il nostro Paese si colloca così ai primi posti per la qualità del servizio in Europa: nel 2006, in Francia si registravano 81 minuti persi per cliente e in Gran Bretagna 89 minuti persi per cliente. In diminuzione anche il numero delle interruzioni; quelle cosiddette “lunghe”, cioè superiori a 3 minuti e quindi più fastidiose per le famiglie, sono state in media 2,27 all’anno per cliente, con un miglioramento del 40% in otto anni. Sempre con riferimento alla qualità dei servizi sono aumentati i rimborsi automatici, fissati dall’Autorità per i consumatori: nel 2007 sono stati 114.598 per un totale di 7,29 milioni di euro, mentre all’inizio degli interventi dell’Autorità (1999) erano poche decine, per un complessivo di meno di 2.000 euro. D. Quali effetti hanno prodotto sinora la liberalizzazione del mercato e la separazione delle attività di produzione, distribuzione e vendita? R. La liberalizzazione consiste, in sintesi, nel rendere possibile una vera competizione sia tra i vari produttori che tra i diversi venditori, garantendo loro un accesso libero e un utilizzo senza discriminazioni per le indispensabili infrastrutture a rete.
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Questa riorganizzazione della filiera produttiva e commerciale, benché ancora non perfetta, sta già producendo per i consumatori i primi vantaggi, soprattutto in termini di possibilità di scelta. Infatti, i venditori hanno cominciato a sviluppare le proprie offerte: per le famiglie si prospettano opportunità aggiuntive e differenziate, quali ad esempio sconti o bonus, prezzi bloccati, soluzioni prepagate, offerte di sola “energia verde” o di “elettricità più gas”. Dalla piena apertura del mercato elettrico lato domanda (luglio 2007) oltre un milione di famiglie e più di 800mila piccole imprese hanno cambiato fornitore, scegliendo il mercato libero. È un numero importante, che porta il tasso di switching medio nazionale sopra il 6% in soli 18 mesi. Sono questi valori in linea con le migliori esperienze d’Europa. Per il settore del gas naturale, mercato completamente aperto fin dal gennaio 2003 ma ancora soggetto a rilevanti inefficienze, si registra invece e purtroppo un tasso di switching, in 6 anni, di poco superiore al 3%. D. Qual è la situazione complessiva del nostro Paese in confronto agli altri paesi europei? R. L’Italia sconta un notevole saldo negativo negli scambi energetici e un’eccessiva dipendenza dagli idrocarburi; ciò determina problemi sia per i prezzi che per la sicurezza degli approvvigionamenti. L’importo ammonta a circa il 15% del fabbisogno nazionale di energia elettrica e copre addirittura l’85% circa dei consumi gas. Questa eccessiva dipendenza si è consolidata nel corso degli ultimi decenni, in particolare per il gas. Dovremmo quindi riequilibrare il nostro mix energetico, sviluppando anche le altre opzioni possibili (comprese le energie rinnovabili più convenienti) e utilizzare l’energia in modo sempre più razionale. In fondo, l’uso intelligente dell’energia (in gergo, risparmio) è la sorgente energetica, ancorché virtuale, più virtuosa che esista. Sul lato reti (e dello stoccaggio per il gas), l’Italia deve sviluppare ulteriormente le proprie infrastrutture (interconnessioni transfrontaliere e rigassificatori inclusi) per essere sempre più inserita in un mercato energetico internazionale aperto. Come Autorità, abbiamo promosso molte iniziative per l’integrazione dei mercati, anche per armonizzare le diverse normative esistenti nei Paesi confinanti, a beneficio del nostro sistema industriale. Ad esempio, l’Autorità italiana presiede il gruppo di lavoro Medreg (che riunisce i Regolatori dell’energia dei Paesi Mediterranei) e partecipa attivamente al Consiglio dei Regolatori europei, nonché al Board dei Regolatori del Sud Est Europa, comprendente i Balcani.n
P rimo P iano A colloquio con Nitto Palma, sottosegretario al Ministero dell’Interno
Uno sguardo dall’Interno su Abruzzo e sicurezza L’immagine dell’operato dei vigili del fuoco nell’emergenza terremoto e nella realtà quotidiana delle problematiche ordinarie merita di essere esaltata per eccellenza e generosità di Matteo De Donatis
Nitto Palma
D
are sicurezza ai cittadini e veicolare una volta per tutte nella popolazione l’idea che il Ministero dell’Interno non è un ministero di polizia, ma un presidio di tutela delle libertà democratiche». Questo l’augurio formulato dal senatore Nitto Palma, sottosegretario
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all’Interno con deleghe di ampia portata, dalle materie di competenza del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile ad alcune fra quelle di competenza del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. D. L’emergenza abruzzese può essere definita extra-ordinaria, rispetto alle emergenze per così
dire ordinarie, della quotidianità. Come reputa l’intervento dei vigili del fuoco e nel complesso la prontezza di reazione di fronte all’evento? R. La questione è sotto gli occhi di tutti e il giudizio è unanimemente positivo. La scossa di terremoto è delle 03:32, sia io che il ministro venti minuti dopo abbiamo ricevuto la telefonata del capo dipartimento dei vigili del fuoco che ci diceva che stava andando a una riunione indetta per le 04:30 dalla Protezione civile. Nel giro di dodici ore erano presenti 1.300 vigili del fuoco all’Aquila, entro il giorno successivo all’evento 2.300. Ove se ne fosse ravvisata la necessità ve ne erano altri 1.200 in pre-allarme. Questo per quanto riguarda i vigili del fuoco, nel contempo si è messa in movimento tutta la macchina della Protezione civile. D. Appunto, a proposito di Protezione civile, com’è funzionata l’interazione fra vigili del fuoco e Protezione civile? R. Il sistema italiano di Protezione civile, di cui i vigili del fuoco sono una delle componenti operative, ha dato ulteriore dimostrazione sul campo di essere uno dei migliori del mondo. Se lei pensa alla prontezza di soccorso alla popolazione per la quale abbiamo messo a disposizione entro il giorno successivo 15.000 posti in albergo, oltre ai posti disponibili nelle tende complessivamente stimabili da un minimo di 45.000 a un massimo di 60.000. Pensando sempre ai vigili del fuoco, che è il reparto che conosco meglio, entro le prime 36 ore il lavoro tra le macerie aveva portato al ritrovamento di 100 persone in vita, oltre evidentemente alle salme. D. Rimanendo in tema di vigili del fuoco, ma guardando ora alla quotidianità, qual è la realtà che ha potuto constatare nei vari comandi regionali? R. Il corpo nazionale dei vigili del fuoco non è costituito solo da spengitori di incendi, ma anzi, contiene al suo interno delle specialità e delle professionalità assolutamente incredibili. Nel corpo nazionale dei vigili del fuoco, che è probabilmente la più grande azienda di ingegneria in Italia, vi sono gli speleologi alpinisti, i sommozzatori, l’Nbcr ossia il nucleo di rilevazione radioattiva. Tutti i dirigenti e la maggior parte dei direttivi sono ingegneri oppure architetti, in ogni caso con una elevatissima professionalità e con delle competenze specifiche che, per esempio, hanno permesso in pochissimi giorni un monitoraggio in merito all’agibilità degli edifici colpiti dal sisma di cui parlavamo. E poi è un corpo incredibile, formato da gente molto seria, modesta, concreta, e
Cos’è l’Osservatorio sul credito Istituito dall’articolo 12, comma 6, della legge 28 gennaio 2009, n. 2, l’Osservatorio sul credito è uno strumento che viene creato presso le Prefetture dei capoluoghi di regione. L’Osservatorio è un’entità atta a monitorare, in maniera tempestiva, anche alla luce delle problematiche economico-finanziare odierne, le eventuali disfunzioni o anomalie del mercato del credito locale. In termini pratici, il suo obiettivo è quello di recepire e porre chiarezza in merito alle segnalazioni ricevute da parte delle famiglie e delle imprese che ritengano di aver subito danno in relazione all’erogazione di credito da parte delle banche.
chiunque li abbia visti all’opera sia nell’emergenza Tevere che nel terremoto dell’Aquila ha ammirato persone che non alzano la voce, che parlano il minimo indispensabile, che sanno perfettamente quello che devono fare e che non hanno nessun problema ad andare nei posti di maggiore rischio. Questo è un corpo che quando suona la campana, la sirena, parte e si reca dove nessuno andrebbe, senza esitazioni, perché l’aspetto della generosità, dell’altruismo, del soccorrere gli altri è prevalente rispetto a tutto. è sì un lavoro, ma sostenuto da forti tensioni morali e ideali di chi lo fa. D. E per quello che riguarda il rapporto fra professionisti e volontari? R. Questa interazione si sviluppa soprattutto per quanto riguarda la protezione civile in sede locale con riferimento agli incendi boschivi. Tenga presente che tutto l’aspetto del volontariato, anche dei vigili del fuoco, interviene nelle grandi emergenze solo dopo l’intervento dei permanenti, facendo da supporto in un secondo momento ai professionisti. Negli incendi boschivi si può notare invece proprio un lavoro gomito a gomito tra volontari ed effettivi, tenendo presente che si è vigili del fuoco volontari solo dopo un corso, seppur non particolarmente lungo, che forse andrebbe migliorato, fatto dai vigili del fuoco effettivi. D. In riferimento al decreto che regolamenta l’ordinamento del personale dei vigili del fuoco sappiamo che state lavorando per aggiornarlo e potenziarlo. Ci può dire qualcosa al riguardo? R. In merito al decreto legislativo 217 del 2005 vi è stata da parte delle organizzazioni sindacali una richiesta reiterata di modifica che aveva portato
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P rimo P iano alla creazione di una bozza di modifica nel precedente governo ma il tempo di valutazione di questo documento si è protratto finché il governo non è caduto. Ora con questo governo è stato riproposto il problema, noi abbiamo chiesto alle organizzazioni sindacali di fornirci una serie di proposte di modifica che ci sono arrivate e che stiamo valutando con l’amministrazione e credo che in breve tempo faremo una riunione per cercare di condividere, nei limiti in cui sarà possibile, con i sindacati, le modifiche che verranno prese. D. Guardando alle recenti modifiche apportate da Tremonti alle prefetture e in particole pensando alla Brianza e alle problematiche economiche, come valuta lo strumento dell’Osservatorio sul credito? R. Questa, oltre a essere un riconoscimento del ruolo dei prefetti di cui spesso si discute in maniera drammatica, ritenendosi che una componente della maggioranza voglia farne a meno, mi pare essere la seconda o terza volta in cui nuovi provvedimenti varati da questo governo consegnano compiti ai
Chi è Nitto Palma Sottosegretario all’Interno con delega per le materie di competenza del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, per le materie di competenza del Dipartimento per le politiche del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno e per le risorse strumentali e finanziarie e per le materie di competenza del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali relative alla Direzione Centrale per l’amministrazione generale e per gli Uffici territoriali del governo. Altresì delegato, con esclusione delle materie relative all’immigrazione e all’asilo, per le materie di competenza del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, relative alle confessioni religiose, ai diritti civili e alla cittadinanza, alla tutela e promozione delle minoranze storiche etnico-linguistiche e alle problematiche delle comunità minoritarie delle zone di confine. Prima dell’azione politica, Nitto Palma ha svolto per 25 anni l’attività di magistrato in alcuni dei principali processi al terrorismo e alla criminalità organizzata, dal processo Moro a quelli alle brigate rosse, dalla guerra di mafia di Reggio Calabria al processo a Raffaele Cutolo. Il senatore ha detto a proposito del suo ingresso in politica: «A un certo punto, avendone avuto l’occasione perché la sola volontà conta poco, ho ritenuto di dovermi impegnare per cercare di dare un contributo alla modernizzazione e alla rinascita riformista di questo paese. Probabilmente sono solo una persona che ha degli ideali e che avendo dei figli vuole provare a consegnare a loro e ai figli degli altri una società migliore di quella in cui attualmente viviamo».
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prefetti. Nello specifico credo che l’Osservatorio possa essere estremamente positivo, sarà certamente gestito senza invasività del sistema bancario, ma registrerà nel prefetto quel compito di intermediazione sociale che gli è proprio nella sua ampia funzione generalista nel senso che ove mai si dovessero registrare sul territorio delle anomalie con riferimento al servizio bancario il prefetto avrà la possibilità e la capacità di verificare, chiedendo notizia agli istituti bancari, ed eventualmente intervenire per sanare, ove sia presente, un’anomalia. A me pare che in una situazione di crisi internazionale che si riverbera in Italia, e anche in zone come la Brianza, costellata di piccole e medie imprese, che sono peraltro una caratteristica nazionale, questa sia una cosa estremamente positiva. D. E in merito al fattore sicurezza nella zona di Monza e Brianza? R. A me pare che la situazione generale della sicurezza, intermini assoluti, non dia corso a problematiche di tipo emergenziale. In Brianza, come complessivamente nei dati nazionali, apprezziamo un visibile calo della delittuosità. Cosa diversa è la percezione di insicurezza, che immagino l’episodio accaduto nella vicina Erba così come un certo aumento dei reati predatori, penso ai furti in villa, possono in parte alimentare e di ciò noi dobbiamo tener conto necessariamente. Sotto un certo profilo, guardi, so che è un argomento che ha creato molte polemiche questo, ma la normativa, adesso accantonata, delle ronde aveva degli aspetti di significatività. Noi abbiamo delle forze di polizia che sotto il profilo numerico sono probabilmente le più alte d’Europa, ma ovviamente il rapporto poliziotti per abitanti varia a seconda delle differenti regioni d’Italia. E la distribuzione sul territorio si ancora alla diversa diffusione della criminalità locale ed è logico che in regioni del sud pervase dal fenomeno della criminalità organizzata vi sia una maggiore concentrazione di forze dell’ordine. Nel centro-nord, da diversi anni, funzionano forme di controllo partecipato del territorio poste in essere da parte dei cittadini; con quella norma noi volevamo disciplinare questo fenomeno e mi sembrava positivo il fatto che queste attività di ronda ricadessero nella responsabilità politica del sindaco il quale, essendo profondo conoscitore del territorio, poteva modulare o meno queste forme partecipate di controllo. Credo che di questa problematica se ne riparlerà in un futuro provvedimento di legge, spero senza pregiudizi e in maniera molto laica.n
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F ocus Il punto sulla crisi del sistema aeroportuale lombardo
Malpensa: anche la Brianza soffre il mal d’aria L’infinita polemica pro e contro lo scalo milanese rischia di nascondere i veri problemi del sistema produttivo che ha bisogno sul territorio di infrastrutture efficienti e funzionanti di Chiara Mazza
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litalia-Cai conferma la sua scelta di focalizzare su Fiumicino la base della sua attività, il Parlamento europeo approva a larga maggioranza la proposta
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avanzata dalla Commissione Ue per il congelamento degli slot aerei per sei mesi: sono solo gli ultimi capitoli di una lunga battaglia che rischia di influire pesantemente sul sistema economico lombardo e della Brianza in particolare.
Cattaneo: la Regione e il nodo delle infrastrutture
Sulla tormentata vicenda, abbiamo chiesto il punto di vista dell’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Lombardia: Raffaele Cattaneo. D. Dopo il fallimento del progetto Malpensa-hub determinato dalle scelte strategiche di Cai, quale pensa possano essere in generale le misure da adottare per il rilancio dell’aeroporto varesino? R. Potremmo iniziare col dire che nella travagliata vicenda del nostro aeroporto, che quest’anno ha festeggiato i suoi primi 10 anni, la tormentata convivenza con Alitalia (vecchia e nuova) non è mai decollata lungo questo decennio. Alitalia non ha mai investivo veramente su Malpensa. Ci sono strati timidi tentativi, ma mai un vero investimento industriale sul nostro aeroporto. Questo ha avuto come risultato più eclatante, e direi scontato, innanzitutto la tragica fine di Alitalia. Del resto quale azienda può prosperare decidendo di restare lontano dal mercato? Io sono tra quelli che ha tentato di impedire sino all’ultimo che il connubio Alitalia-Malpensa naufragasse, ma ahimè non ha prevalso il buon senso, neanche quello dei numeri e del mercato. Ma mentre le compagnie aeree possono spostare gli aeromobili, il mercato non si sposta e il mercato è a Malpensa. Per questo motivo sono convinto che il nostro scalo potrà vedere presto la propria rinascita. È in gioco la possibilità che la Lombardia rimanga sulla carta geografica del mondo e che soprattutto le nostre aziende non debbano rimetterci più del dovuto in ordine di tempo e di maggiori costi per spostare i propri manager. Su questo stiamo lavorando a un progetto tanto ambizioso quanto complicato da realizzarsi, ma che potrebbe essere la via definitiva attraverso la quale Malpensa possa finalmente crescere e diventare quel grande aeroporto internazionale di cui abbiamo bisogno.
Malpensa: un grande aeroporto, un pezzo di storia del Paese e della sua ex compagnia di bandiera passata sotto le insegne della Cai. All’inizio del 2009, dopo che la cordata di imprenditori capitanati da Roberto Colaninno ha costituito la nuova
D. Un tema critico che ruota intorno alla questione Malpensa è il miglioramento delle condizioni di accesso allo scalo. Non pensa che i limiti infrastrutturali e i lunghi tempi di accesso a Malpensa possano rendere gli altri hub europei più appetibili per i consumatori? R. Innanzitutto su questo punto occorre fare una sottolineatura perché, a volte, si evidenziano confusioni. Vorrei ribadire una volta di più che le infrastrutture sono di competenza del governo nazionale e che nonostante questo Regione Lombardia ha fatto moltissimo in questi anni per migliorare non solo i collegamenti con lo scalo aeroportuale ma anche il quadro infrastrutturale generale della Lombardia. Il servizio che fornisce ad esempio il Malpensa Express è stato recentemente ulteriormente potenziato. Infatti dal 14 dicembre 2008 il tempo di percorrenza tra la stazione di Milano Cadorna, nel centro di Milano, e Malpensa è sceso a circa 30 minuti, in linea con i migliori standard di percorrenza dei collegamenti aeroportuali di questa tipologia. Inoltre dalla stessa data è possibile fare il check in anche in stazione Cadorna contribuendo non poco a migliorare il servizio per viaggiatori. Sul fronte dei collegamenti stradali vorrei rimarcare che il 30 marzo 2008, giorno in cui la vecchia Alitalia diede il via al disastroso dehubbing di Malpensa, è stato inaugurato il collegamento autostradale tra Malpensa e la Milano-Torino (A4), opera che, pur essendo di competenza squisitamente nazionale ha visto riconosciuto da tutti il ruolo fondamentale che Regione Lombardia ha svolto per l’accelerazione e l’ultimazione dei lavori. D. Qual è la sua opinione circa le ripercussioni che la crisi di Malpensa potrà avere su un evento così importante come l’Expo 2015? R. Io penso che abbiamo il tempo e la possibilità per fare in modo che questa situazione non pregiudichi la buona riuscita di questo evento così importante per il Paese, non solo per Milano o la Lombardia. Anzi sono convinto che proprio l’Expo 2015 potrà in qualche modo essere un elemento che favorirà la possibilità di una ripresa. D. Per quanto riguarda invece la proposta della nuova Alitalia di trasferire dei voli da Linate a Malpensa, la ritiene una misura efficace e sufficiente? In altre parole, esiste un modo per far convivere Malpensa e Linate? R. Io penso che sia oggettivamente irricevibile una proposta che abbia come fine solo quello di rafforzare una situazione di un monopolio sulla tratta Milano LinateRoma e mettere sul piatto della bilancia 13 rotte intercontinentali su Malpensa. Non è ipotizzabile chiedere di ridurre gli attuali 9 milioni di passeggeri di Linate a circa 1,5 milioni della navetta con la capitale e offrire su Malpensa meno collegamenti intercontinentali di quanti ne avevamo prima del piano Prato. Questo evidentemente non è accettabile. La Regione Lombardia ha avviato un lavoro con la nuova Alitalia per vedere se è disponibile a rendere alla Lombardia il servizio che la Lombardia chiede, cioè disporre di uno scalo con collegamenti internazionali e intercontinentali diretti verso le principali destinazioni del mondo allineato con le esigenze del territorio e avere un city airport con volumi di traffico razionalizzati ma certo non ridotti alla sola tratta Milano Roma.
Alitalia, sono iniziate le trattative per la scelta del partner strategico della neonata compagni aerea: Air France-Klm o Lufthansa? Malpensa hub o non hub? Da una parte il colosso francese che mette sul piat-
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F ocus to circa 300 milioni di euro per prendersi il 25% della nuova compagnia aerea, ma che non ha alcun interesse a valorizzare Malpensa avendo stabilito a Parigi il suo hub. Dall’altra parte la tedesca Lufthansa che, leader della Star Alliance, la più vasta alleanza tra compagnie aeree nel mondo e impegnata negli ultimi 12 mesi in un vasto shopping mondiale, punterebbe al contrario a trasformare Malpensa nel quarto hub del gruppo dopo Francoforte, Monaco e Zurigo. Il dilemma shakespeariano che ha tediato gran parte degli Italiani durante il primo mese dell’anno finalmente si risolve: da Parigi arriva il via libera alla proposta di accordo con la compagnia italiana e l’offerta viene recepita dal cda di Cai. Ora che ne sarà del tormentato aeroporto lombardo? Quali saranno gli effetti della chiusura dell’hub di Malpensa sull’economia lombarda? Conti presto fatti. Senza Malpensa sono a rischio in Lombardia per i prossimi sei anni circa 56mila posti di lavoro a partire da oggi fino al 2015. Inoltre con Malpensa non-hub l’economia lombarda nel 2009 perderebbe in indotto turistico circa 770 milioni di euro e circa 350 milioni di euro in indotto trasportistico. Per le imprese della Lombardia andrebbero poi sommati circa 830 milioni di euro in spese per mancati collegamenti internazionali diretti, per una perdita complessiva di quasi due miliardi di euro tra indotto turistico, spostamenti e settore trasporti. Per la Brianza, senza Malpensa, la perdita complessiva per il 2009 sarebbe di circa
Le parole chiave Hub: base di armamento principale di una compagnia aerea in cui si concentra la maggior parte dei voli. Slot: fasce orarie a disposizione di ogni volo per le fasi di atterraggio e decollo. Cai: Compagnia Aerea Italiana. Nasce su iniziativa dell’istituto bancario Intesa Sanpaolo e di Roberto Colaninno, attuale presidente, con il proposito di rilevare il marchio e le attività della vecchia Alitalia e di Air One. Sea: Società Esercizi Aeroportuali. Società di gestione aeroportuale degli scali di Linate e di Malpensa .
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128 milioni di euro, con 4.000 posti di lavoro a rischio per l’Expo. Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, ha dichiarato: «Non posso che manifestare la mia preoccupazione per le possibili ricadute economiche del ridimensionamento di Malpensa insieme alla stessa sorte del city airport di Linate. Credo sia inutile ricordare l’importanza strategica nei collegamenti internazionali e intercontinentali per il più importante polo industriale e fieristico del Paese, come sono Milano e la Lombardia, anche in relazione all’Expo 2015. Mai come oggi il nostro territorio ha bisogno di politiche ispirate alla sussidiarietà, a un federalismo moderno solidale e competitivo al tempo stesso. Oggi la vera sfida sta nel coniugare il passaggio alla privatizzazione, realizzato con la creazione di Cai, con la liberalizzazione degli slot». L’argomento Alitalia-Malpensa-Linate è stato anche al centro del consiglio di Camera di commercio di Monza e Brianza già a fine gennaio. Una riunione allargata a due ospiti interessati alla questione: il presidente di Sea Giuseppe Bonomi e l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Raffaele Cattaneo. Il numero uno di Sea sostiene che il ruolo e il futuro dello scalo di Linate possono essere messi in discussione soltanto dopo aver affrontato il problema di Malpensa. «Siamo disponibili a discutere il tema di Linate», ha spiegato, «solo a fronte di un forte progetto di sviluppo su Malpensa». C’era infatti un piano industriale della nuova Alitalia che prevedeva come opzione prioritaria il potenziamento di Malpensa, ma con condizioni che, diceva Bonomi «ci sembrano inaccettabili, come la sostanziale chiusura di Linate. Ridimensionare Linate significa generare una perdita rilevante per la società di gestione passando da un volume di traffico di 10 milioni di passeggeri a 1,5 milioni a parità di costi fissi». La scelta strategica di Sea è stata quindi quella di lavorare con un potenziale partner migliore: Lufthansa. Il gruppo tedesco ha infatti deciso di investire su Malpensa per inserirla nel suo sistema multihub. Bonomi, durante il consiglio, ha esposto alcuni possibili scenari. «Se Cai dice che vuole essere un vettore privato, allora bisogna togliere alcune misure protezionistiche che ancora esistono. Bisogna concedere i diritti di traffico sui voli intercontinentali anche ad altre compagnie così potranno occupare gli spazi lasciati liberi da Alitalia».n
Malpensa e il suo futuro secondo gli imprenditori lombardi Fonte: Indagine “Malpensa e il suo futuro”, condotta dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha coinvolto circa 1100 imprese lombarde Quanto è importante Malpensa per il territorio in cui opera la sua impresa? Per niente/ Poco
Molto/ Abbastanza
MILANO
23,8%
75,5%
È giusto lasciare a Linate solo il servizio navetta MilanoRoma per rafforzare Malpensa? SI%
NO%
MILANO
50,0
50,0
MONZA
25,8%
72,6%
MONZA
41,5
58,5
VARESE
8,5%
91,6%
VARESE
56,5
43,5
BRESCIA
34,2%
64,4%
BRESCIA
32,0
68,0
BERGAMO
45,5%
52,6%
BERGAMO
66,1
33,9
COMO
13,6%
86,4%
COMO
38,9
61,1
LECCO
27,2%
72,7%
LECCO
46,5
53,5
LOMBARDIA
33,6%
65,0%
LOMBARDIA
47,9
52,1
Quanto è importante Malpensa per la sua attività di impresa?
Quanto incide sul fatturato delle imprese lombarde la chiusura di metà scalo cargo di Malpensa?
Per niente/ Poco
Molto/ Abbastanza
Perdita annua con la chiusura di metà scalo cargo Malpensa
MILANO
35,7%
63%
MILANO
140 milioni di euro
MONZA
44,9%
54,2%
MONZA
306 milioni di euro
VARESE
30%
70%
VARESE
96 milioni di euro
BRESCIA
53,4%
45,2%
BRESCIA
21 milioni di euro
BERGAMO
64,7%
32,3%
BERGAMO
348 milioni di euro
37%
63%
COMO
154 milioni di euro
COMO LECCO
43,6%
56,4%
LECCO
1 miliardo e 300 milioni di euro
LOMBARDIA
48,0%
51,4%
LOMBARDIA
2 miliardi e 500 milioni di euro
È favorevole alla liberalizzazione degli slot o c’è bisogno di una compagnia di bandiera? % Favorevole alla liberalizzazione
% Favorevole alla compagnia di bandiera
MILANO
79,8
20,2
MONZA
74,0
26,0
Il ridimensionamento di Malpensa passeggeri avrà per lei costi aggiuntivi legati agli spostamenti verso altri aeroporti? % imprese che avrà costi aggiuntivi
Costo aggiuntivo medio per spostamento
MILANO
45,7
143 euro
MONZA
42,3
148 euro
VARESE
81,8
18,2
VARESE
62,3
132 euro
BRESCIA
78,4
21,6
BRESCIA
42,5
168 euro
BERGAMO
84,9
15,1
BERGAMO
25,3
189 euro
COMO
84,0
16,0
COMO
59,3
128 euro
LECCO
83,0
17,0
LECCO
41,8
129 euro
LOMBARDIA
82,3
17,7
LOMBARDIA
45,2
143 euro
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S pazio Regione Exposcuolambiente, un progetto nato nel 1992 e cresciuto ogni anno
Diecimila studenti a scuola da Madre Natura Pubblico e privato si sono alleati con entusiasmo e passione per raggiungere un unico obiettivo: l’educazione all’ecologia e alla sostenibilità a cura dello staff di Massimo Ponzoni assessore alla Qualità dell’ambiente con delega alla costituzione della Provincia di Monza e Brianza
Da sinistra, Pierfranco Maffè, assessore alla Villa Reale e all’Istruzione del Comune di Monza, al centro Massimo Ponzoni e a destra Giovanni Antonicelli, assessore all’Ambiente del Comune di Monza
D
uecento scuole e 10mila studenti: tutti a scuola da Madre Natura. È giunta alla “maggiore età” Exposcuolambiente, la manifestazione promossa da Regione Lombardia con il Comune di Monza e l’Ufficio scolastico per la Lombardia. Era il 1992 quando nacque questo progetto che aveva l’obiettivo di fare da volano a un programma nato in Europa per
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“nutrire” la terra iniziando a investire in cultura ambientale tra le giovani generazioni e cominciando a diffondere il valore della sostenibilità. Anno dopo anno, questa iniziativa è cresciuta insieme ai ragazzi ai quali era rivolta. E insieme a loro è diventata adulta anche la cultura ambientale. L’edizione numero diciassette di Exposcuolambiente si è svolta tra storia e natura: a Villa Reale, la splendida dimora del Piermarini, e nel Parco di
Monza, il polmone verde cintato più vasto d’Europa, nel quale sono “incastonati” gioielli di “architettura vegetale” come il Roseto, il Serrone e Cascina San Fedele. Dal 13 al 20 maggio è andato in scena uno spettacolo dove la Natura e la creatività ambientale sono andate al potere. Pubblico e privato si sono alleati con entusiasmo e passione per raggiungere un unico obiettivo: l’educazione all’ecologia e alla sostenibilità. Giorno dopo giorno, agli occhi dei ragazzi si è svelata una vetrina scintillante di laboratori, conferenze, dibattiti culturali, percorsi didattici di alto valore culturale e scientifico. E ancora: luoghi di incontro, testimonianze, momenti di riflessione che hanno offerto l’opportunità di scoprire sul campo buone pratiche per vivere in armonia con la natura e per maturare un’etica dell’ambiente. Questo innovativo approccio alle tematiche ambientali è stato riconosciuto a livello europeo dall’Unesco. La “cabina di regia” è stata affidata all’assessore regionale alla Qualità dell’ambiente, Massimo Ponzoni, all’onorevole Mario Mauro, al presidente di Unesco Italia, Giovanni Pugliesi e agli assessori comunali di Monza alla Villa Reale e all’Istruzione, Pierfranco Maffè, e alla Qualità dell’ambiente, Giovanni Antonicelli. Ponzoni, dopo aver ricordato che Exposcuolambiente «non è solo un concorso di progetti, né semplicemente una festa, ma l’occasione principe perché tutti comprendano che l’ambiente è vita» ha lanciato la proposta di «lavorare insieme a tutti i soggetti istituzionali interessati per fare della Villa Reale il punto di riferimento europeo per l’educazione ambientale». Proprio da Monza partì la prima edizione di Exposcuolambiente e in Brianza è tornata nel 2009. «L’amore per la natura si impara nei primi anni di vita o non si impara più», ha sottolineato Ponzoni. «L’educazione all’ambiente è un processo fondamentale per una maturazione individuale, scolastica, familiare, d’impresa e associazio-
ni volto alla valorizzazione della bellezza dell’ambiente e delle persone che in esso vivono». I partecipanti a Exposcuolambiente hanno potuto rapportarsi in modo diretto alle tematiche ecologiche tramite gli approfondimenti tenuti da responsabili dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Sono stati esposti anche i migliori progetti didattici da presentare al concorso, selezionati dai quindici Centri regionali per l’educazione ambientale (Crea), gestiti in regime di convenzione tra Regione Lombardia e gli enti locali e territoriali. Tra gli aspetti più qualificanti della manifestazione ci sono le presentazioni dei risultati ottenuti dai progetti di rete avviati con il bando 2008 di Educazione ambientale e Sviluppo sostenibile. Il bando - al quale sono state invitate a partecipare tutte le 6.500 scuole lombarde - ha mirato a introdurre l’educazione ambientale in maniera curriculare e personalizzata nei programmi scolastici, integrando attorno alla scuola associazioni, enti di volontariato, privati e imprese attive e sensibili alla tematica ambientale, in una unica filiera: il progetto di rete. «Exposcuolambiente», ha aggiunto l’assessore Ponzoni, «è un momento significativo del percorso avviato da Regione Lombardia per la costruzione di una “rete delle reti” che collega i diversi soggetti coinvolti nella definizione di politiche ambientali». Tra i momenti più coinvolgenti c’è stato poi il concerto - nel Teatrino di Corte di Villa Reale – Pensando la città tra invisibili variazioni con un’esecuzione delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach e gli spettacoli La nave dei folli e l’Agorà dei ragazzi. E infine per i più bravi una full immersion nella natura sul Lago d’Iseo. Unico il leitmotiv: sensibilizzare il consumo sostenibile e chiedere ai giovani un cambiamento di rotta concreto a partire dai piccoli gesti quotidiani. «L’ambiente», ha concluso Ponzoni, «è la pre-condizione per vivere perché è l’aria che respiriamo tutti indistintamente, è l’acqua che beviamo tutti, è l’energia di cui ognuno di noi ha bisogno».n
A destra Massimo Ponzoni con l’assessore Pierfranco Maffè
In collaborazione con la Regione Lombardia – Delega alla costituzione della provincia di Monza e Brianza
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O biettivo P rovincia Il nuovo ente già operativo sotto molti aspetti prima ancora del via ufficiale
Un mondo di servizi già aperti al cittadino Uno dopo l’altro stanno aprendo gli sportelli che caratterizzano l’attività provinciale di servizio a diretto contatto con il pubblico. Ultimi arrivati quelli formazione-apprendistato, lavoro legge 68/69 e il Registro del volontariato e dell’associazionismo a cura dell’Assessorato provinciale per l’attuazione della Provincia di Monza e Brianza
L
La sede di Piazza Diaz
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a provincia è allo sprint finale. Mentre volge al termine il dibattito politico per la campagna elettorale stanno aprendo gli ultimi sportelli operativi al servizio del cittadino. Hanno aperto i battenti lunedì 18 maggio due sportelli nella sede di Piazza Diaz, 1 al 1° piano, dove sono collocati gli uffici dell’area sociale-culturale della nuova Provincia MB. Lo sportello formazione-apprendistato offre gratuitamente consulenza alle aziende e agli enti di formazione del territorio sui temi dell’apprendistato e dell’obbligo formativo, sulla formazione relativa alla Legge 236 (per dipendenti collocati in mobilità) e progetti comunitari. Lo sportello è aperto il martedì mattina dalle 9.00 alle 12.30 e il giovedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30, esclusivamente su appuntamento. Per informazioni e prenotazioni tel. 039.2358765 – fax 039.2358772; e-mail:
[email protected] Rif. Marina Signorini. Lo sportello lavoro Legge 68/69 offre gratuitamente consulenza alle aziende per le procedure di inserimento e integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro: in particolare affianca le aziende nella stipula dei contratti, nella richiesta di nulla osta e certificazioni, nella conoscenza della normativa relativa agli obblighi e adempimenti.
Le porte a cui bussare Sede di: Piazza Diaz 1, 20052 Monza Tel. 039.97567.23 / 24 Fax: 039.9756790 Nell’open-space del piano terra, ingresso da via XX Settembre, 5 sportelli sono a disposizione dei cittadini e dei Comuni della Brianza: protocollo generale, trasporti, caccia e pesca, spazio donna, sportello energia. A questi si aggiungono 4 sportelli gestiti da Associazioni della Brianza che hanno trovato ospitalità nella sede provinciale per la loro attività: Spazio Europa, gestito dalla rete europea Eurodesk, Spazio senza Barriere, Snodo handicap, la delegazione territoriale del Fai - Monza e Brianza. Lo sportello è aperto il lunedì mattina dalle 9.00 alle 12.30 e il mercoledì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30, esclusivamente su appuntamento. Per informazioni e prenotazioni tel. 039.2358767 – fax 039.2358772; e-mail:
[email protected] Rif. Simona Barozzi. A pochi giorni di distanza, il 25 maggio, ha aperto al pubblico lo sportello provinciale per il Registro del volontariato e dell’associazionismo MB. Gli uffici sono collocati nella sede di Via Cernuschi
8 a Monza, negli spazi della Direzione Politiche Sociali. Il Registro permette di monitorare l’attività delle organizzazioni iscritte, generalmente le più solide, capaci di superare lo “spontaneismo” e di confrontarsi anche con richieste burocratiche che mirano a valutarne la continuità dell’azione nel tempo, la trasparenza, la capacità di rendere pubblici i bilanci, la coerenza della loro azione con le normative di riferimento. Lo sportello è aperto tutti i giorni nella sede provinciale di via Cernuschi, 8 a Monza (primo piano) dalle ore 9.00 alle 12.30; dalle 14.00 alle 16.30. Rif.: dott. Alberto Zoia, responsabile del Servizio Politiche Sociali, tel. 039.2358758 e Patrizia Speciale, tel. 039.2358764; e-mail:
[email protected]. n
La sede di via Tommaso Grossi
Pronta anche la sala Consiglio Tutto pronto anche per la sede istituzionale della nuova Provincia MB, in via Tommaso Grossi, 9 a Monza, i cui arredi sono stati realizzati dalla società Progetto Lissone SpA di Lissone, che si è aggiudicata la gara d’appalto per il Consiglio provinciale, la sala Giunta e l’auditorium. Particolare attenzione è stata dedicata all’aspetto ecocompatibile dei prodotti utilizzati: in primo luogo il materiale scelto per l’impiallacciatura, che permette rispettare un percorso sostenibile (pur utilizzando impiallaccio in legno) con il controllo delle risorse forestali; in secondo luogo la scelta di “sedute” di alta qualità, moderne, anch’esse di particolare pregio per l’ecosostenibilità del materiale impiegato, con una riciclabilità superiore al 95%.
Il sopralluogo alla sala Consiglio in allestimento
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P romos -
mercato globale
Come affrontare le diverse legislazioni che regolano la materia
Mai a scatola chiusa Verifiche prima della consegna Le soluzioni per prevenire controversie e spiacevoli sorprese anche di fronte alla distanza geografica e alla diversità degli ordinamenti coinvolti di Giuliano Zamboni
I
mmaginiamo che tra due imprese che operano in mercati diversi e lontani si stabiliscano rapporti di compravendita o di lavorazione. Una volta avvenuta la consegna, il compratore e il committente si trovano a potere finalmente verificare se la merce consegnata corrisponde alle specifiche richieste. Solo a partire da questo momento, sono in grado di verificare se i prodotti siano effettivamente quelli ordinati o se presentino vizi o difetti, anche a seguito delle lavorazioni effettuate dalla controparte. D’altro canto, è precisamente dal momento della consegna che possono decorrere gli eventuali termini di decadenza per muovere eventuali contestazioni. Già, ma quali termini? Previsti dalla legge di quale Paese? E se per caso i prodotti, acquistati o lavorati, si fossero deteriorati per fatto del trasportatore? Si tratta di situazioni che vengono oggettivamente complicate dalla distanza geografica e dalla diversità degli ordinamenti coinvolti. È però possibile prevenirle, stabilendo concordemente che la verifica dei prodotti e/o delle lavorazioni sia effettuata congiuntamente dalle Parti, anche mediante terzi, in un momento anteriore alla spedizione, di norma presso il domicilio del venditore/appaltatore e dunque prima della consegna. Verifica anticipata L’interesse del compratore/committente a una verifica anticipata è del tutto evidente: la constatazione di vizi o difformità palesi permetterà alle Parti di risolvere il problema “al netto” dei tempi e dei costi di una duplice spedizione. D’altro canto, anche il venditore/lavorante ha tutto l’interesse che la correttezza del proprio adempimento sia riscontrata quando i beni ancora si trovano presso i propri stabilimenti. Ciò consente non solo un risparmio di tempi e costi di trasporto, imballaggio e di-
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simballaggio, ma permette anche al venditore/lavorante di conservare il possesso dei beni che siano oggetto di eventuali contestazioni infondate, in vista di un intervento dell’autorità giudiziaria. In definitiva, è interesse pure del venditore che la verifica avvenga quanto prima, tanto è vero che la Convenzione delle Nazioni Unite 11.04.80 sulla vendita internazionale di beni mobili stabilisce che «il compratore deve esaminare i beni o farli esaminare nel più breve tempo possibile e avuto riguardo alle circostanze», fra le quali v’è ovviamente il trasporto. Cosicché, la disponibilità delle Parti a una verifica anticipata costituisce e testimonia reciprocamente l’esistenza di uno spirito di collaborazione in virtù del quale esse intendono prevenire l’insorgere di eventuali contenziosi e comunque limitare i rispettivi danni. L’oggetto della verifica anticipata È ovviamente costituito dalla conformità dei beni acquistati o lavorati alle specifiche convenute dalle Parti, le quali sono ovviamente libere di stabilire il livello di precisione della verifica da effettuare o addirittura i singoli esami da effettuare sul prodotto. In difetto di un simile e puntuale accordo, occorre tenere presente che sono normalmente considerati vizi “apparenti” tutti quei vizi che siano rilevabili a un diligente esame rapido e sommario. Per questo tipo di vizi, gli eventuali termini di contestazione decorrono dal momento della verifica anticipata cui abbia preso parte anche il compratore. Invece per i vizi “occulti” (e cioè non rilevabili in base al predetto esame sommario), i termini di decadenza decorrono dal momento della scoperta. L’effettuazione della verifica anticipata fa decorrere i termini per la denuncia dei vizi apparenti sin dal momento della verifica stessa; è quindi assolutamente importante
verificare per tempo: • quale sia la legge applicabile • in base a essa, quali siano i termini decadenziali di denuncia • quali siano le caratteristiche che consentono di ritenere un vizio “apparente” oppure “occulto”. Sarà in ogni caso opportuno prevedere espressamente nel contratto che la verifica non pregiudica i diritti spettanti al compratore/committente per i vizi che vengano scoperti dopo la consegna. La verifica anticipata effettuata dal solo venditore/ appaltatore Accade frequentemente, soprattutto nel caso della distribuzione su larga scala, che le Parti stabiliscano analiticamente una serie di controlli (eventualmente anche a campione) che il produttore dovrà porre in essere individualmente e prima della consegna e, sovente, rilasciare apposite certificazioni (in materia ad esempio di sicurezza dei prodotti, o in tema di correttezza del montaggio o di integrità strutturale o esterna). In questi casi il produttore/appaltatore è normalmente dotato di un proprio protocollo di controllo e/o di un sistema di qualità interna proprio allo scopo di limitare le proprie responsabilità contrattuali (nei confronti del compratore) e extracontrattuali (nei confronti dei terzi utenti finali). Va infatti rammentato che ambo le Parti hanno interesse a tutelarsi nei confronti della cosiddetta responsabilità solidale da “prodotto difettoso”, oramai prevista in un numero crescente di ordinamenti giuridici, ovvero dal rischio di dovere risarcire il terzo utilizzatore per il danno che il prodotto difettoso gli abbia arrecato. È peraltro evidente che la verifica unilaterale di cui stiamo parlando non può pregiudicare in alcun modo il diritto del compratore/committente alle garanzie per i vizi dei beni, bensì risponde all’interesse di ambo le Parti a che il processo produttivo o di lavorazione avvenga in condizioni di massimo controllo, limitando così in modo indiretto la possibilità dell’insorgere di vizi nei prodotti contrattuali. La verifica anticipata congiunta Nel caso dell’appalto, l’ordinamento italiano prevede automaticamente che il committente abbia il diritto di effettuare verifiche in corso d’opera (artt. 1662 e 1666 c.c.) o prima della consegna (art. 1665 c.c.). Occorre quindi verificare se la diversa legge nazionale eventualmente applicabile consenta automaticamente tali facoltà oppure se sia necessario od opportuno stabilirle e disciplinarle analiticamente con una apposita clausola contrattuale. Eguali facoltà di verifica anticipata di prodotti oggetto di compravendita non sono normalmente previste dalle diverse leggi nazionali. In questi casi è dunque assai opportuno disciplinare analiticamente:
• i tempi • le modalità • il carico dei costi • le conseguenze della verifica congiunta anticipata. Può ad esempio essere previsto che, a una certa data anteriore alla consegna e comunque prima della spedizione, il venditore e il compratore, anche a mezzo di propri tecnici, effettuino in contraddittorio e presso la fabbrica del venditore un controllo sommario dei beni, verificandone le quantità e l’aspetto esteriore, ma può essere anche previsto che si proceda a una verifica a campione dei prodotti o addirittura a prove di funzionamento. In ogni caso, va prevista la redazione di un apposito verbale sottoscritto da ambo le Parti e dal personale che ha partecipato alla verifica. È certamente opportuno disciplinare preventivamente chi dovrà organizzare le verifiche e sopportarne il costo (normalmente, il venditore, che s’incarica di procurare a sue spese la strumentazione eventualmente necessaria, il personale per utilizzarla ecc.). È poi altamente suggeribile prevedere espressamente che la presenza del compratore o di chi per esso in sede di verifica non pregiudica le responsabilità del fornitore per vizi rilevati a un esame più approfondito compiuto da personale del compratore a seguito della consegna. Infine, può essere opportuno stabilire già in sede contrattuale cosa accada nel caso in cui vengano riscontrati vizi o difformità nei beni oggetto di fornitura: ad esempio, prevedendo che debbano seguire ulteriori e più analitici controlli per stabilire quanti siano i beni difettosi rispetto alla complessiva fornitura, o prevedendo sostituzioni, riparazioni o riduzioni del prezzo. Conclusioni La verifica individuale o congiunta della merce o dei beni oggetto di vendita o di appalto è uno strumento contrattuale che consente alle Parti di anticipare il momento in cui esse si accorgono dell’esistenza di vizi o difformità; ciò consentirà loro – e tanto più se il contratto avvenga a grande distanza e tra soggetti di ordinamenti diversi – di affrontare le conseguenze dei vizi e delle difformità con notevole risparmio di tempi e di costi (da www.mglobale.it). n
www.promos-milano.it www.mglobale.it www.newsmercati.it
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Parla Ermanno Werthhammer, coordinatore del Codis Lombardia
Ordini dei commercialisti uniti per promuovere la professione Attraverso il Codis e il confronto sui principali problemi così crescono le istituzioni ordinistiche locali di Antonio Sonzini
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’era una volta il Codis, il Coordinamento degli Ordini dei dottori commercialisti. Oggi, con il nuovo ordinamento, gli Ordini locali devono affrontare i mille problemi piccoli e grandi che la nuova disciplina ha innescato. Ce ne parla Ermanno Werthhammer, coordinatore del Codis Lombardia. D. Il Codis non è una novità. La novità è rappresentata dagli Ordini che ne fanno parte: che cosa è cambiato con l’Albo unico? R. La premessa è che l’unificazione c’è stata, è pienamente operativa e mi risulta che tutti i Consigli degli Ordini della Lombardia operano in assoluta armonia e collaborazione. All’assemblea del Coordinamento ha diritto a partecipare il presidente di ogni singolo Ordine o, in sua mancanza, un suo delegato; vi sono già state riunioni in cui hanno presenziato vicepresidenti o segretari di Ordini e il dialogo è stato come sempre sereno, costruttivo, in piena armonia e con unità d’intenti. Mi sembra assolutamente importante ribadire che il Codis tutela gli interessi di tutti gli iscritti e ha la funzione di accrescere il riconosci-
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mento della nostra categoria in termini di professionalità e importanza sociale. Vorrei ricordare che lo scopo del Coordinamento è ed è sempre stato quello di promuovere le attività e le iniziative comuni dei singoli Ordini aderenti, di garantire un’efficace tutela della professione assicurandone indipendenza e prestigio e di consolidare gli interessi morali, culturali e professionali della categoria. Ha pertanto la funzione di garantire il collegamento fra gli Ordini, di promuovere iniziative tese al perfezionamento di norme legislative riguardanti l’esercizio della professione e di indicare procedure e norme comportamentali utili ai colleghi e agli stessi Ordini. Il Coordinamento organizza e patrocina manifestazioni, analizza le problematiche speciali di carattere regionale e interregionale e, sempre nell’assoluto rispetto dell’autonomia di ogni singolo Ordine aderente, coordina, può presentare istanze e rapportarsi nei confronti di enti pubblici e privati aventi competenza lombarda prestando la propria attività consultiva e operativa di competenza. D. Il nuovo ordinamento quindi non ha influito sui problemi degli Ordini? R. Il nuovo ordinamento della professione unica avrebbe potuto consentire negli interessi di tutti, professionisti e collettività, risultati sicuramente migliori. Certamente un’attenzione particolare deve essere posta al progetto di riforma delle professioni intellettuali al fine di assicurare che le riforme vadano nel senso del rinnovamento di un sistema organico e coerente sempre nel presupposto di tutela del mercato e dell’interesse pubblico. La riforma deve garantire che si possa accedere alla nostra professione una volta in possesso dei
requisiti ritenuti necessari che possano garantire la qualità delle prestazioni. La nostra professione dovrà sempre continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel tessuto economico e sociale del paese, sempre particolarmente attenta ai cambiamenti che dobbiamo essere sempre in grado di sfruttare trasformandoli da momento di potenziale crisi a fattore di crescita e competitività. Se la sua domanda si riferisce anche a problemi logistici indubbiamente l’unificazione ha comportato un grosso sforzo per tutti gli Ordini sia per quanto riguarda l’unificazione delle sedi e delle segreterie che per tutti gli aspetti burocratici e informatici connessi. Problemi a oggi completamente risolti. Sicuramente il dlgs 139 ha puntualizzato maggiormente quale sia il ruolo del Consiglio nazionale e quale quello dei singoli Ordini. A mio parere sarebbe necessario che venissero più strettamente coinvolti a livello nazionale anche gli Ordini locali e le altre rappresentanze quali i coordinamenti. Sono convinto che l’assemblea dei presidenti sia uno strumento importante per discutere le strategie generali e per fare emergere le problematiche di comune interesse, ma la condizione essenziale è che l’assemblea dei presidenti sia luogo di reale confronto. Il Consiglio nazionale ha programmato con i presidenti due incontri all’anno e mi permetto di osservare che la durata di questi incontri, prevista per un solo giorno, è troppo breve e la discussione non può adeguatamente strutturarsi. Ben diverso potrebbe essere il supporto dato al Consiglio nazionale della assemblea dei presidenti se articolata in due giorni e mirata di volta in volta a specifiche problematiche di categoria da concordarsi anticipatamente. Esprimo grande apprezzamento per le numerose attività e iniziative del Consiglio nazionale tra cui l’emanazione di circolari che rispondono a una esigenza, da più parti avvertita, di far sentire la nostra posizione sulle problematiche di maggior impatto per i contribuenti. Il recente congresso nazionale, tenutosi a Torino, è stato un evento molto importante per tutta la categoria e l’organizzazione è stata perfetta sotto ogni aspetto. D. Vogliamo fare qualche esempio di come il Codis abbia risolto qualche problema tipico degli Ordini? R. Premetto che il territorio lombardo è una delle regioni più industrializzate dell’intero paese ed è caratterizzato da una numerosissima presenza di imprese medio piccole a fronte di una limitata presenza di grandi imprese. Anche se nella nostra realtà professionale locale
Chi è Ermanno Werthhammer «È una persona che ha la fortuna di fare un lavoro che ama, che crede nel ruolo sociale ed etico della sua professione, nei valori della famiglia e delle istituzioni», si racconta il coordinatore del Codis. Presidente dell’Ordine di Busto Arsizio da 5 anni, dopo esserlo stato già in passato per 3 anni. Nato a Salerno nel 1951, cresciuto a Busto Arsizio, deve il cognome al nonno di origini tedesche. Dopo il liceo classico, la laurea alla Bocconi, nonostante la famiglia di ingegneri da generazioni. Sposato con due figli, ama lo sci, le auto sportive e il silenzio dei grandi spazi.
Cos’è il Codis Il Coordinamento è stato costituito il 9 settembre 1992 a Cremona con l’adesione di 18 Ordini del nord d’Italia: per la Lombardia tutti i 14 Ordini, per l’Emilia gli Ordini di Parma e Piacenza, per il Veneto l’Ordine di Verona e per il Piemonte l’Ordine di Novara. Lo scopo era quello di dare una risposta alla necessità di quelli che allora erano gli Ordini dei dottori commercialisti, specialmente per quelli meno grandi, di incontrarsi e affrontare insieme i problemi di comune interesse, vista la sostanziale omogeneità sociale ed economica del territorio lombardo e degli Ordini limitrofi. Attualmente è costituito da tutti e 16 gli Ordini lombardi (agli originali 14 si sono aggiunti gli Ordini neo costituiti di Voghera e Lodi). Rispetto al livello nazionale con 144 Ordini e circa 107.000 iscritti, rappresenta circa il 20% dei professionisti. Precedenti Coordinatori sono stati Antonio Ortolani dell’Ordine di Milano (1992-1998); Lucio Aricò dell’Ordine di Pavia (1998-2001) e Gilberto Gelosa dell’Ordine di Monza e della Brianza (2002-2008).
si passa da un Ordine con più di 8.000 iscritti a Ordini con non più di 200/300 iscritti, le problematiche connesse agli Ordini e ai relativi iscritti sono quasi sempre comuni e condivisibili. Mi riferisco ad esempio alle problematiche connesse ai corsi per praticanti dottori commercialisti, alla disciplina, all’utilizzo del nostro logo, alla formazione dell’Albo, all’arbitrato, alle commissioni di studio, alla organizzazione di eventi formativi e colgo l’occasione per ricordare sia il recente accordo con la società Datev Koinos per la formazione a distanza (e-learning) sia il convegno fiscale di livello regionale programmato a Monza per il prossimo autunno. Grande attenzione è data ai rapporti con le istituzioni, sia a livello locale che regionale, quali tribunali, università, unioni industriali, enti locali, camere di commercio e Regione Lombardia. Attenzione particolare alla Direzione regionale della Agenzia delle entrate con la quale è stato sottoscritto un primo protocollo d’intesa a cui sono già seguiti incontri operativi e grazie all’intenso lavoro di Gilberto Gelosa, che mi ha preceduto come coordinatore del Codis; è già stato programmato per il mese di giugno un incontro di vertice tra la Direzione regionale Agenzia delle entrate e tutti gli Ordini lombardi. n
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P ianeta G iustizia Parla Renato Amoroso, coordinatore dell’ufficio della circoscrizione
Grane di tutti i giorni di fronte al giudice di pace Un’istituzione apparentemente più distante dalle aule dei tribunali rispetto ai giudici togati, ma sicuramente più vicina alla gente e ai problemi di tutta la comunità in cui opera di Paolo Meago
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ontroversie riguardanti contravvenzioni, risarcimenti danni, percosse, minacce, recupero crediti, queste sì che sono “grane di tutti i giorni” e son queste, e altre ancora, le problematiche che giornalmente vengono
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poste all’attenzione dei giudici di pace. Già giudice conciliatore, il giudice di pace dal 1995 svolge un ruolo importante in quello che è il panorama giudiziario italiano. Organo, alle volte superficialmente poco considerato, è invece uno strumento fondamentale per regolare le controversie più comuni, e non necessariamente più semplici, del “vivere civile”. Per di più, le competenze del giudice di pace sono numerose. Infatti, primariamente nel proprio ambito territoriale si occupa sia di materia penale con riferimento principalmente ai delitti contro la persona, contro il patrimonio e le contravvenzioni, che di materia civile e amministrativa, nei limiti del valore della controversia, in riguardo alle cause relative a beni mobili, recupero dei crediti, diritti di proprietà, rapporti tra proprietari e inquilini, condomini e soprattutto di infrazioni riguardanti il codice della strada. Inoltre, ha l’importante funzione conciliativa in sede non contenziosa, cioè la possibilità di arrivare a un accordo extragiudiziale fra le parti al fine di evitare, quando è possibile, un più lungo e oneroso giudizio. Alla luce di queste competenze, si può affermare che il giudice di pace è apparentemente più distante dalle aule dei tribunali rispetto ai giudici togati ma sicuramente più vicino alla gente e alle problematiche di tutta la comunità in cui lo stesso opera. Inoltre, essendoci la possibilità che il giudicato possa non essere assistito da un legale, il giudice di pace si trova direttamente faccia a fac-
cia con la persona che dovrà poi essere giudicata, il che comporta un approccio completamente differente da quello che normalmente accade nelle aule dei tribunali. «Nella circoscrizione di Monza, i numeri sono cospicui», spiega Renato Amoroso, giudice di pace e coordinatore dell’ufficio del giudice di pace della circoscrizione, «statisticamente, nel nostro territorio di competenza, vengono trattate annualmente, in riguardo al solo settore civilistico, circa 1.200 controversie, mentre sono circa 2.400 quelle che riguardano il settore cosiddetto amministrativo e in particolare le opposizioni alle sanzioni per violazione del codice della strada, senza dimenticare le 800 sentenze emesse in materia penale in riferimento a 3.800 indagini». Sono quindi moltissime le controversie trattate annualmente in un territorio ampio e popoloso come quello di competenza del giudice di pace di Monza, nel quale ricadono più di 40 comuni.
passaggio con rosso e soprattutto quelli emessi per gli eccessi di velocità rilevati tramite i cosiddetti autovelox. Di tali controversie infatti, il tribunale praticamente non se ne occupa se non in regime di appello, che peraltro è molto marginale, in quanto su 2.400 ricorsi annui solo una trentina al massimo vengono impugnati e i casi alla nostra attenzione sono spaventosamente aumentati negli ultimi anni. Oltre a ciò questo è un settore molto critico, dove l’approfondimento è praticamente quotidiano, con un numero di sentenze della cassazione talmente elevato da far pensare che sia uno degli argomenti di maggior interesse attuale e, nonostante tali sentenze, molte controversie restano di difficilissima risoluzione in quanto il panorama giuridico è costellato da vuoti normativi. Ad esempio, è capitato recentemente di giudicare dei medici che erano di turno reperibili che sono stati pizzicati a correre con l’auto a 120 Km/h su una strada dove esiste un limite di 70 Km/h . In
«Chiaramente», continua Amoroso, «il tasto dolente è rappresentato dalle controversie concernenti le opposizioni alle sanzioni per violazione delle norme del codice della strada, riguardanti verbali di contestazione per divieti di sosta, divieti di svolta,
questi casi viene richiesto di giudicare casi concreti anche abbastanza delicati, nei quali bisogna capire se tale condotta era dovuta da uno stato di necessità, oppure no». Sembrerebbe quindi che siano proprio i famigerati
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P ianeta G iustizia
autovelox, temuti da tutti , una delle controversie più comuni instaurate presso il giudice di pace. Affermazione confermata da Amoroso: «Direi proprio di sì, in particolare, in ambito territoriale abbiamo due posizioni molto critiche quali gli autovelox situati in viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo e alcuni autovelox situati sull’autostrada A4 nel tratto Milano – Bergamo che, ricadendo nel comune di Agrate Brianza, competono territorialmente nella competenza del giudice di pace di Monza e portano una serie numericamente rilevante di controversie da giudicare».
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In riguardo, invece, alle problematiche di tipo penale, continua il magistrato «sembra che il giudice di pace si occupi di stupidaggini a livello penale, invece bisogna tenere presente che può anche considerarsi banale giudicare in merito a insulti, minacce, lesioni perché qualcuno ha litigato e tira un pugno sul naso a un altro eccetera, però occorre riflettere che per i diretti interessati queste sono cose serie e anche che detto processo si svolge con le stesse regole di quello che si avrebbe davanti al tribunale ma in maniera più snella. Inoltre, il numero di contenziosi per queste problematiche è estremamente elevato e il nostro ufficio si è dotato da cinque anni a questa parte in modo da rispondere in maniera professionale a qualcosa che le persone ritengono importante». «Inoltre», aggiunge, «oltre alle problematiche interpretative si somma quello della carenza di personale. L’organico è attualmente composto da 23 giudici di pace e da 16 persone adibite all’amministrazione (di cui vari lavoratori part-time) che non sono molte rispetto alla mole di lavoro che l’ufficio svolge. Infatti, al fine di offrire un servizio efficiente, abbiamo 4 sportelli aperti al pubblico: uno civile, uno penale, uno amministrativo e uno dedicato ai decreti ingiuntivi i quali comportano un elevato dispendio di risorse». Per di più, è in discussione una riforma che aumenterebbe le competenze del giudice di pace. Attualmente sono infatti di competenza per valore del giudice di pace solo le cause relative ai beni mobili se di importo non superiore a 2.582,28 euro mentre se concernenti la circolazione di veicoli e di natanti tale limite è elevato a 15.493,71 euro; la riforma sposterebbe questi limiti rispettivamente a 5.000 e 20.000 euro. Ciò, a detta di Amoroso, «creerebbe il doppio delle controversie da risolversi di fronte al giudice di pace, situazione non sopportabile dall’attuale struttura dell’ufficio». A una attenta analisi, bisogna proprio ammettere che lo strumento del giudice di pace, anche se non così pubblicizzato, riveste un ruolo fondamentale nel panorama sociale di una comunità e che a tale compito non sono propriamente attribuiti gli indubbi onori. Certo è che non ci si augura mai di finire davanti a un giudice ma se proprio deve accadere che questo sia un giudice di pace, pronto a giudicare in maniera professionale e seria una delle sempre più presenti “grane di tutti i giorni”. n
V ita
dell ’O rdine
Ecco un estratto dalla relazione del presidente letta in Assemblea
Analizzare il presente per creare un futuro migliore Valorizzare la professione, esaltare la propositività e l’ingegno degli iscritti, collaborare fattivamente all’unisono: queste le vie indicate dal presidente nella sua relazione durante l’Assemblea degli iscritti del 27 aprile scorso di Gilberto Gelosa
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reliminarmente ritengo di dovermi soffermare su due temi fondamentali che hanno caratterizzato il 2008: • la nuova professione di dottore commercialista ed esperto contabile vista attraverso gli occhi di un presidente in relazione all’attività del proprio Consiglio e del Consiglio Nazionale; • la crisi economica mondiale che ha indotto il nostro Consiglio Nazionale a intitolare il primo congresso della nuova professione svoltosi nel 2009 col titolo “Protagonisti del cambiamento”. Una recente storia passata, soprattutto della componente dottori commercialisti del nuovo Ordine, non ha approcciato in modo positivo e con valide motivazioni alla nascita del nuovo Consiglio Nazionale. Se da un lato permangono evidenti motivi di insoddisfazione per i contenuti organizzativi - non politici e dicotomici di cui abbiamo trattato in passato (e non è il caso oggi di ritornare sull’argomento) - sul decreto legislativo 139 che necessita sicuramente di modifiche normative, dall’altro lato possiamo dire che quanto riferito poc’anzi appartiene e possa appartenere al passato, dato che il Consiglio Nazionale si è finalmente mosso – e bene – in una direzione che ha caratterizzato il lavoro stesso del Consiglio dell’Ordine di Monza: la comunicazione verso l’esterno, la proattività nei confronti delle istituzioni con un ruolo nuovo, la presenza attiva nei propri ambiti nazionali e internazionali e per il
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nostro Ordine anche, evidentemente, quelli locali. Posso quindi affermare che, a livello di immagine, alla fine del 2008 risulta una categoria maggiormente valorizzata che ha ottenuto anche successi in termini di relazioni istituzionali e politiche, di corretta lobby e di crescita non solo in termini numerici. Di questo dobbiamo dare atto al Consiglio Nazionale. Purtroppo, il Consiglio Nazionale deve darci atto che il lavoro svolto, sotto il profilo dell’organizzazione interna, pur con tutte le giustificazioni che un nuovo ente deve avere, non è stato prodigo nella stessa misura. Questo vale soprattutto per quanto concerne la comunicazione: gli esempi più rilevanti sono legati a decisioni assunte con ritardo rispetto alle esigenze degli iscritti, come, ad esempio, sulle variazioni alla tenuta del Registro Praticanti (ad aprile e maggio 2008), sulla trasformazione dal triennio 2006-2008 al biennio 20062007 (a novembre 2008), sulle specifiche del sigillo (a febbraio 2009), sulle nuove competenze degli Ordini nella gestione del Registro dei Revisori (a marzo 2009). Sul secondo aspetto il Consiglio dell’Ordine, dopo un periodo di iniziale necessità di compenetrazione di difformi procedure di azione dovute a differenti modalità di approccio alla vita ordinistica, ha trovato sostanzialmente e nella maggior parte dei suoi componenti la strada per proporre soluzioni di tipo istituzionale, di tipo formativo e di servizio, utili e pragmatiche, ma soprattutto ha potuto con-
centrarsi su tematiche ormai da lungo tempo care a chi vi parla e legate alla valorizzazione del dottore commercialista monzese. Conseguentemente i consiglieri, preso atto e resisi conto della situazione di crisi economica internazionale che stava sopraggiungendo nel 2008, hanno voluto ampliare la gamma di servizi che possono qualificare e valorizzare il dottore commercialista o il ragioniere commercialista o l’esperto contabile in un modo completamente nuovo rispetto al passato, offrendo un insieme di opportunità di crescita professionale nel rispetto ovviamente dei limiti oggettivi che competono a un Ordine. È stato un lavoro in cui abbiamo riposto la fiducia nelle nostre competenze, e nonostante il pessimismo dovuto alla crisi internazionale, possiamo affermare, e questa volta all’unisono con il Consiglio Nazionale, che il commercialista monzese può essere un protagonista del cambiamento. Il 2008 è stato il primo anno di vita dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Ancora oggi siamo lontani dall’uscire dal periodo transitorio che ci condurrà a concentrarci sull’ordinaria amministrazione. Il 2009 si sta dimostrando un anno cruciale per lo sviluppo dei molti progetti avviati nell’anno, riconducibili alle funzioni istituzionali attribuite al Consiglio dall’art. 12 del decreto legislativo 139/2005. Anche quest’anno continueremo a gettare le basi del nostro futuro professionale per il quale è richiesto il contributo di tutti i professionisti iscritti all’Albo, indipendentemente dal ruolo che ricoprono dentro o fuori dall’istituzione ordinistica, come ampiamente illustrato lo scorso novembre in sede di Relazione Previsionale. Alla base dell’azione del Consiglio è stata e sarà la convinzione che al dottore commercialista, al ragioniere commercialista, all’esperto contabile, proprio per le materie che ogni giorno combina per supportare i clienti e per il ruolo che svolge nella società civile, spetti nel prossimo futuro un ruolo rivalutato di soggetto portatore di un patrimonio etico, professionale e culturale e conseguentemente un ruolo centrale nella vita culturale ed economica del Paese. E tutto ciò ancora con maggior forza in considerazione del particolare momento storico ed economico che stiamo attraversando. Il 2009, sarà un anno assolutamente e assurdamente difficile, anno in cui gli indicatori che possiamo rilevare dal nostro lavoro quotidiano ci dicono che siamo sicuramente in una situazione di crisi, che per il settore di servizio è appena cominciata, men-
La composizione degli iscritti da un punto di vista tipologico e numerico ISCRITTI AL 1.1.2008
ISCRITTI AL 31.12.2008
Albo Sez. A Uomini
1068
DoC
584
RgC
484
Donne
382
Iscritti
Cancellati
Totale
25
17
1076
23
12
595
2
5
481
16
3
395
DoC
207
15
2
220
RgC
175
1
1
175
-
-
13
-
-
11
Elenco Speciale Sez. A Uomini
13
DoC
11
RgC
2
Donne
3
-
-
2
1
-
4
DoC
1
1
-
2
RgC
2
-
-
2
-
2
-
2
-
-
-
Albo Sez. B Uomini Donne Totale generale
-
1466
1490
tre per le realtà industriali ci sono timidi segnali risveglio. Un’onda anomala che ci deve portare a riflettere e a scelte importanti di cambiamento, per essere protagonisti di questo cambiamento che non dipende dalle nostre volontà, ma che dobbiamo ora saper cavalcare.n Procedimenti disciplinari in pre-istruttoria 27% arch. non luogo a procedere 53%
in istruttoria 13% arch. pre-istruttoria 7% Il grafico illustra l’attività di vigilanza del Consiglio dell’Ordine e i risultati dei procedimenti avviati in seguito agli abituali controlli a campione su nuovi iscritti e praticanti
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D all’A ssociazione
culturale
Gli iscritti possono contare su un’offerta formativa monitorata e di qualità
La formazione come valore aggiunto per il professionista L’Associazione culturale fa il punto sul suo primo anno di corsi e convegni, sfaccettati e differenziati per andare incontro alle esigenze di aggiornamento teorico e pratico dei professionisti di Riccardo Luigi Tofani*
L
’Associazione culturale dottori commercialisti, ragionieri commercialisti ed esperti contabili di Monza e Brianza è il naturale proseguimento, sia in termini di esperienze maturate che di progetti formativi da attuare, delle due associazioni che fino al 2007 avevano operato al fianco dei due ordini professionali, l’Ordine dei dottori commercialisti e il Collegio dei ragionieri e periti commerciali, oggi disciolti e, di fatto, unificati nell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza. Posto questo fondamentale background, nella realtà dei fatti, nel corso del 2008, abbiamo dovuto affrontare la novità di dover, per la prima volta, progettare un’unica offerta formativa soddisfacente per una tipologia di iscritti assai sfaccettata. In questa ottica io e il Consiglio che ho l’onore di presiedere abbiamo cercato di proporre degli eventi inerenti a tematiche il più ampie possibili, al servizio di tutti i colleghi, mirando alla qualità con costi contenuti. Soprattutto considerando lo scenario economico odierno in cui la preparazione, la competenza e la professionalità sono punti fermi e irrinunciabili per chi si candida a essere interlocutore privilegiato delle imprese per la risoluzio-
Media
Minima
Obbligatori
Iscritti
1.494
1.494
1.494
Crediti complessivi per ogni singolo evento
Soggetti
1.036
1.036
1.036
30
20
3
31.080
20.720
Domanda Individuale in crediti Domanda totale in crediti
Minimo da regolamento
Gratuiti
Pagamento
Totale
Obbligatori
Non Obbligatori
60
67
680
747
66
747
Ore
60,75
645,25
706
Posti complessivi
5.170
8.137
13.847
20.980
91.344
112.324
3.535
2.779
6.314
3.108
Crediti per posti (in crediti complessivi)
112.324
9.524
Iscritti eventi
Totale crediti gratuiti offerti
20.980
7.300
Costo medio orario (in euro)
Totale crediti fruiti
42.278
6.952
Crediti fruiti
Totale crediti offerti
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ne dei problemi gestionali a qualsiasi livello, la nostra scelta è stata quella di investire su docenze sempre più qualificate, su materiali didattici con taglio sempre più operativo e su eventi formativi con un contenuto tale da realizzare il giusto equilibrio tra una corretta impostazione teorica delle problematiche trattate e una proposta di soluzioni pratiche pronte per essere applicate. Per rendere un’immagine chiara del nostro operato possono bastare alcuni numeri: la nostra Associazione ha organizzato 52 eventi a pagamento e 21 gratuiti per un totale di 706 ore di lezione; sono stati erogati complessivamente 42.278 crediti formativi di cui 11.738 gratuiti e 30.540 a pagamento; si sono iscritti ai nostri eventi complessivamente 6.314 partecipanti di cui 3.535 a eventi gratuiti e 2.779 a eventi a pagamento. Da non tacere inoltre, come indice di grande lungimiranza, è l’attivazione presso la sede di via Borgazzi di uno sportello di consulenza gratuita per tutti i colleghi soci dell’Associazione e in regola con il pagamento della quota annuale di iscrizione, in materia di Iva e di imposte dirette, con la presenza di funzionari dell’Amministrazione finanziaria ed esperti appositamente presenti per rispondere ai quesiti degli iscritti.n * Presidente Associazione culturale dcrcecMB
30,42 11.738
30.540
Votazione superiore a 6/10
98,1%
Votazione superiore a 7/10
86,3%
Votazione superiore a 8/10
53,0%
Media voto globale (in decimi)
7,53
42.278
N ews
Lavoro più sicuro Nel 2008 gli incidenti mortali sul lavoro sono diminuiti del 5,5%, rispetto all’anno precedente, passando in totale da 1.207 a 1.140. Nel dettaglio tali decessi si riferiscono al genere maschile per oltre il 90% dei casi e sono avvenuti prevalentemente durante il trasferimento casa-lavoro o in ambito edilizio e agricolturale. Questi sono solo alcuni dei dati emersi e dibattuti durante il convegno “Formazione sulla sicurezza e adozione dei modelli organizzativi”, organizzato da Confindustria
Le scelte fiscali della nuova provincia iniziano dall’Ordine I finanziamenti per supportare le infrastrutture, il federalismo fiscale e i suoi riverberi in tema di tasse di scopo e controlli fiscali, ma anche di omogeneizzazione dell’imposizione sul territorio nel rispetto delle diverse autonomie comu-
Monza e Brianza in collaborazione con Serteced presso le sede dell’Associazione degli industriali di Monza e della Brianza, lo scorso 14 maggio. Durante la discussione sono stati concordi i pareri sul valore che la formazione e l’utilizzo di modelli organizzativi, oltre alla naturale lotta contro il lavoro nero sommerso, devono assumere per poter prevenire incidenti e morti sul lavoro.
(continua da pag. 5) Purtroppo nessuno si è reso conto che dall’inizio degli Anni ottanta gli intermediari finanziari hanno fatto tante “romanelle” e i proprietari industriali, abbandonando il loro ruolo di piccoli, medi grandi capitalisti, investendo in immobili e non in azienda hanno fatto altrettante “ romanelle” che oggi non si possono risolvere con operazioni di rivalutazione contabile ma solo con delle sane “brianzolate”, se ancora c’è tempo. Quali sono ? Siamo di fronte a un bivio perché non esiste più la Brianza che conoscevamo: 1) la possibilità di vivacchiare e farci conquistare; 2) trattenere le risorse migliori, far sì che queste risorse migliori siano l’asse portante delle industrie migliori ( anche e nuove e diverse), evitare il declino industriale pur sapendo che è più facile traslocare. Non mi contraddico con l’ultimo editoriale: a un paese che inventa e chiama “romanelle” quanto descritto non manca la fantasia, e quindi le idee: si tratta solo di rimboccarsi le maniche e cambiare sistema. «A ragà damoce ‘na mossa» o meglio «Sveglia bagaij». n *presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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Ogni giorno in Brianza nascono 16 imprese Anche in piena crisi in Brianza nascono 16 nuove imprese al giorno. Nei primi tre mesi del 2009 a Monza e Brianza si sono iscritte 1.434 nuove imprese, +22% rispetto all’ultimo trimestre del 2008. Una crescita che nasce anche dalle ceneri della crisi: il 20% dei nuovi aspiranti imprenditori è stato espulso dal mercato del lavoro. È quanto emerge da Imprese e territorio - Rapporto Brianza 2009, l’analisi economica e sociale dell’area della Brianza curata dall’Ufficio Studi della Ca-
nali, le future politiche fiscali e il rapporto tra azione di governo della futura provincia e professionisti: sono questi alcuni dei temi discussi dai candidati alla presidenza della Provincia alla vigilia delle elezioni nell’incontro promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Si sono confrontati con i professionisti Dario Allevi, Vincenzo Ascrizzi, Edda Ceraso, Gigi Ponti. Dario Casati non è potuto intervenire per un’urgenza lavorativa, mentre Domenico Pisani e Lucio Malagò, che avevano confermato la loro presenza, non si sono presentati all’evento. Nel corso del dibattito grande risalto ha assunto la problematica dello sviluppo e potenziamento delle infrastrutture, con particolare riguardo per i grandi progetti dalla metropolitana, dell’autostrada Pedemontana, passando per i lavori di interramento del viale Lombardia. Un altro tema sul quale ci si è confrontati, anche in maniera forte, è stato quello dell’Asam e delle scelte strategiche nella ripartizione del patrimonio tra le provincie di Milano e di Monza. Tutti i candidati hanno convenuto sulla necessità di un maggiore coinvolgimento della società civile e in modo particolare del mondo professionale.
mera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con Confindustria Monza e Brianza. Tra i primati della nuova provincia il legno arredo con 9,5 imprese per kmq specializzate nel legno arredo, 7,4 imprese attive per kmq nell’industria del legno e fabbricazione di mobili e 2,2 imprese attive per kmq nel commercio di mobili. A Monza e Brianza si collocano al primo posto per densità demografica con 2.154 ab/kmq, per il totale di rifiuti urbani differenziati (67%), per la presenza di infrastrutture sportive in relazione alla superficie e infine per l’indice di apertura commerciale (138%)
La ricchezza viene dalle infrastrutture In vent’anni nel Nord Italia ogni nuovo km di autostrada ha creato 660 nuovi posti di lavoro mentre sono 450 quelli derivati dalla realizzazione di un km di ferrovia. E considerando lo stesso arco di tempo, la realizzazione di un km di autostrada standard genera 125 milioni di euro sul Prodotto interno lordo, vale a dire più di sei milioni all’anno, contro i 70 prodotti dalla creazione di un km di ferrovia. Ma se si tratta di un’infrastruttura di trasporto autostradale importante per i “motori economici”, i benefici crescono più del doppio. E sono stimati dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Liuc in circa due miliardi di euro all’anno i benefici in termini di fatturato che potranno avere direttamente le imprese della Brianza con la realizzazione delle nuove infrastrutture autostradali e ferroviarie in progetto o già realizzate e con l’ampliamento di quelle già esistenti. I dati sono stati presentati nel corso di “Brianza on the move. Stati Generali della mobilità nella nuova provincia di Monza e della Brianza”, evento organizzato dalla Camera di commercio Monza e Brianza nelle giornate del 18 e 19 maggio scorsi. Nel corso del dibattito è stata sottolineata la necessità che la metropolitana che congiungerà Monza a Milano, per rivestire efficacemente il suo ruolo, non si fermi solo al confine monzese di Bettola, ma che raggiunga zone di snodo come il rondò dei pini e lo stadio Brianteo. È una decisione cardine per rispettare e valorizzare adeguatamente il territorio brianzolo e il suo equilibrio con Milano, insieme all’interramento di viale Lombardia e la realizzazione dell’autostrada Pedemontana.
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D istretto Lions
108 I b1
Il ruolo dei club sul territorio, l’impegno dei soci, la qualità dei service
Lionismo oggi: sfida, impegno e passione Convegno distrettuale a Gallarate con l’intervento del direttore internazionale Enrico Cesarotti che ha fatto luce su scopi ed etica lionistica, soffermandosi in modo particolare sulle qualità morali connesse allo status di Lions di Antonio Laurenzano*
O
rganizzato dal Distretto 108 Ib1, si è tenuto a Gallarate, al Teatro Condominio Vittorio Gasmann, il convegno “Lionismo oggi, sfida, impegno e passione”. Un tema di grande attualità, particolarmente dibattuto nelle varie assisi congressuali. Una stimolante rivisitazione dell’ essere Lions affidata al direttore internazionale eletto Enrico Cesarotti, salutato dal governatore Roberto Monguzzi e dal vice governatore Rosario Marretta, promotore dell’incontro. Con l’ausilio di numerose slide, Cesarotti ha fatto luce su scopi ed etica lionistica, soffermandosi in modo particolare sulle qualità morali connesse allo status di Lions. «Non si nasce Lions, si diventa per scelta, con un patto liberamente stipulato, ma con obblighi ben precisi per l’intera durata del rapporto». Un patto che serve a realizzare la mission del lionismo: solidarietà, fratellanza, giustizia sociale, attraverso la partecipazione attiva alla vita del club che è «la sommatoria delle potenzialità dei soci». Un impegno a favore dei più bisognosi per guadagnare sul campo visibilità, perché «il nostro ruolo di Lions deve essere legittimato dalla comunità». Il club, “cellula base” del lionismo, per Enrico Cesarotti «deve essere un’antenna sul territorio, captarne i segnali di disagio, le necessità e i bisogni». Ed è proprio al territorio che vanno indirizzati service essenziali, di grande spessore e di rilevante interesse generale. Nel rispetto del principio di sussidiarietà, il lionismo è chiamato a svolgere una preziosa azione di promozione socio-culturale a sostegno di quella propria delle istituzioni. E sono i singoli club, in tale prospettiva, che devono saper concretizzare la
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loro presenza nel sociale attraverso «la disponibilità dei soci, le loro potenzialità professionali, il loro fattivo coinvolgimento nella vita dell’Associazione». È questo, nella lunga analisi del direttore Cesarotti, il “core question”, l’aspetto strategico della questione. All’impegno dei soci è infatti strettamente legata la qualità dei service proposti, e con essi la visibilità del club sul territorio, in termini anche di credibilità sociale. Il rischio è notevole perché la mancata integrazione del socio nella vita del club e nelle sue attività di servizio genera, con effetto domino, demotivazione, disaffezione, abbandono. Sarebbe il clamoroso declino della membership, il suo fallimento! I club invecchiano, non c’è ricambio generazionale, il numero medio dei soci per club continua a diminuire, «si appanna il nostro appeal anche nei confronti dei Leo che non diventano Lions». Chiara l’indicazione fornita dal relatore: «Occorre un modo nuovo di vivere il lionismo, un modo più aderente ai tempi, alla nostra società, ai giovani, al villaggio globale in cui viviamo, per continuare a fare la differenza ed essere eroi tutti i giorni, secondo la missione assegnataci dal presidente internazionale Albert F. Brandel». La parola d’ordine è “innovazione” per riaffermare nell’essere Lions la cultura del servire, «senza perdere di vista le esperienze maturate da chi ci ha preceduto». Questo in sintesi il messaggio finale di Enrico Cesarotti per «disegnare una nuova identità del lionismo, un lionismo consapevole e condiviso, espressione di una centralità sociale al servizio della comunità».n *Addetto stampa distrettuale (
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Rotary
international
Ancora una volta protagonisti nell’aiutare a realizzare un sogno
Colazione da Tiffany per sconfiggere la poliomelite Per un giorno intero si sono potuti aprire con chiavi speciali gli scrigni preziosi contenenti gioielli, accessori e oggettistica della famosa gioielleria e l’incasso è stato interamente devoluto al programma Polio Plus di Federica Vernò
È
stata un’opportunità unica per Milano e per tutto il distretto 2040 del Rotary International: aprire con chiavi speciali le teche di Tiffany & Co. ed essere, così, ancora una volta, protagonisti nell’aiutare a realizzare un sogno: debellare la poliomelite nel mondo. Le chiavi al servizio di una buona causa “Keys for a Cause” e la causa è quella conosciuta con la “C” maiuscola, appunto, la “Polio Plus”. La collaborazione fra Tiffany e il Rotary è andata in scena mercoledì 20 maggio, a Milano, quando, per tutta la giornata, i rotariani e non solo hanno potuto aprire gli scrigni preziosi della boutique di via Della Spiga. Tutto quanto è stato incassato dal Rotary, senza alcun compenso né royalty per Tiffany & Co, è stato interamente devoluto al programma Polio Plus. La possibilità di apertura degli scrigni era grande: 2 su 100. Ma ancora di più è stata quella di concorrere a realizzare l’obiettivo “End polio now”: il 100 per cento. La poliomielite è una malattia potenzialmente mortale: il virus invade il sistema nervoso e può causare la totale paralisi in poche ore. Può colpire a qualsiasi età, ma principalmente attacca i bambini sotto i 5 anni. Di fatto la polio è scomparsa nelle Americhe, nel Pacifico occidentale e in Europa, ma il polio virus persiste, in forme selvagge, in Afghanistan, India, Nigeria e Pakistan e da questi paesi può svilupparsi nelle altre nazioni come malattia d’importazione. Molte le sfide ancora aperte: in India per l’efficacia delle vaccinazioni, in Nigeria per una bassa percentuale di vaccinati e in Afghanistan e Pakistan per problemi legati ai conflitti in corso. Per il Rotary è il momento di serrare le fila e snidare i focolai che si sono rinchiusi in alcuni Paesi tra
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i più poveri della terra. 53 milioni di bambini sotto i cinque anni stanno aspettando di essere vaccinati. E presto. Team con i vaccini stanno raggiungendo le aree più lontane e abbandonate delle campagne o degli angoli più nascosti e degradati di tante città in Benin, Burkina Faso, Costa D’Avorio, Ghana, Mali, Niger, Togo, Nigeria. Sono quattro i Paesi del mondo in cui la poliomelite è ancora endemica. Nel 1998 erano 125. Lungo e benefico è stato il cammino del Rotary. «I quattro Paesi sono l’Afghanistan, l’India, la Nigeria e il Pakistan», spiega il governatore del Distretto 2040 Alessandro Clerici, «ma non è solo un loro problema e neppure dei luoghi più abbandonati nella massima miseria. È un problema del mondo perché la deflagrazione della polio potrebbe nuovamente contagiare il pianeta se non la si elimina definitivamente». Sembra, ormai, possibile raccogliere le risorse e raggiungere ogni luogo con una copertura massima del vaccino per debellare il virus. Il costo della campagna per la sola Africa è di 29 milioni di dollari per sette Paesi e per la sola Nigeria 38 milioni. A questa sfida si è aggiunto il contributo significativo, sotto ogni profilo, della Bill & Melinda Gates Foundation. Nel frattempo sta attraversando il mondo una campagna di sensibilizzazione del Rotary International e della Rotary Foundation per raccogliere il massimo sostegno all’eradicazione del morbo: l’illuminazione di prestigiosi monumenti con il simbolo del Rotary e il messaggio carico di speranza “End polio now” con l’annuncio del traguardo da raggiungere. Fra i monumenti illuminati, il Colosseo a Roma, l’Opera’s Theatre di Sydney, l’House of Commons di Londra, l’African trading port a Cape Town.n .
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Cultura
L’eccezionale esperienza per recuperare un patrimonio monumentale
Il tesoro di legno della regina di Saba Dalla Brianza al Medio Oriente, l’opera dei restauratori di Meda a Gerusalemme e Sana’a di Paolo Paleari*
Veduta di Sana’a con le caratteristiche costruzioni in terra, malte povere e legno
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na linea ideale e sottile, calda e colorata, quasi una “vena” - con le caratteristiche peculiari delle nervature del legno - congiunge sulla carta geografica la Brianza col Medio Oriente. Ecco dunque Meda, Gerusalemme e Sana’a unite nell’intento di recuperare un patrimonio monumentale costituito anche da
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strutture in legno. Un connubio ben predisposto, in sintonia con la tradizione di una terra che ha fondato la sua economia anche sul settore mobiliare e che unisce in un progetto fattivo un rinomato centro artigianale con la città di Salomone e la nazione degli antichi Sabei. Assiti e travature, semplici impalcati e preziose composizioni, superfici policrome e stucchi vedono l’intervento degli
In questa pagina e nella seguente alcune fasi di intervento sul cassettonato di Jamal Al-KAbir, nelle fasi di rimozione e campionatura e confronto tra le parti già pulite e integrate
artigiani e dei restauratori dell’Istituto Terragni di Meda. La scuola, in collaborazione con l’Istituto Veneto dei Beni Culturali, sta infatti conducendo una campagna di studio e recupero su alcune importanti strutture della grande moschea yemenita di Jamal Al-KAbir e all’interno della Cupola della Roccia, a Gerusalemme. L’importanza dei luoghi, per tradizione, storia e soprattutto per sacralità si fonde con la notevole opportunità per i restauratori di compiere un’esperienza al di fuori di cantieri nazionali, pur notevolmente importanti e sempre ubicati in edifici monumentali. E così dopo Villa Monastero, Palazzo Ducale di Venezia e alcune chiese della Laguna, oltre alla consolidata presenza nella reggia di Monza, i tecnici del legno hanno messo mano a due nuovi lavori. A Gerusalemme l’intervento investe la cupola interna della moschea che è costituita da un assito di quercia fissato a sua volta a un sistema di travature in cedro del Libano. L’edificio sorge sulla Spianata del Tempio e rimanda per tradizione a una serie di importanti avvenimenti: luogo del sacrificio di Isacco, cuore del tempio di re Salomone, punto dell’ascensione del profeta Maometto. Nella
Il dono di Salomone alla regina di Saba Il tesoro che la regina di Saba reca a Salomone è …di legno. O meglio, è anche di legno. Sì, perché tra gli omaggi che giungono dal remoto paese dei Sabei - l’odierno Yemen - le fonti riecheggiano la straordinaria ricchezza: «120 talenti d’oro (che sono un indice ponderale, cioè di peso, non un’unità monetale), aromi e pietre preziose». Ma anche legno. La flotta che carica oro dal misterioso paese di Ofir porta infatti legname di sandalo in gran quantità. Di questo legno il re, celebre per la saggezza chiesta e ottenuta da Dio (e motivo del viaggio della regina) «fece ringhiere per il tempio e per la reggia, cetre e arpe per i cantori» (1 Re, 10, 11). Un sovrano saggio dunque, ma anche architetto e falegname. E con una propensione spiccata per il commercio. A tal fine vanno intese le tante alleanze - soprattutto matrimoniali - strette con i principati vicini. Salomone sposa la figlia del faraone, ma amò anche altre donne straniere: moabite, ammonite, idumee, di Sidone e Ittite. Settecento mogli e trecento concubine, che alla fine gli pervertirono il cuore. E la principessa sabea? Sotto il velo della leggenda, trasparente come quello che cela la sua bellezza, durante il viaggio di ritorno porta con sé uno straordinario dono. Un reciproco regalo d’amore, segreto allo stesso re, che di giorno in giorno diviene più prezioso e le cresce in grembo…
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Cultura
Foto: cortesia di Vittorio Amigoni, Gabriele Elli, Istituto Terragni
terra della regina di Saba la moschea di Sana’a è altrettanto evocativa: ultimata nel VII secolo testimonia - anche attraverso il soffitto cassettonato - l’evoluzione e i modelli decorativi applicati nel corso dei secoli. L’opera dei restauratori si carica dunque di una re-
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sponsabilità davvero particolare. Prevede lo studio e la pulitura delle superfici; l’integrazione delle lacune sia nelle parti policrome che in quelle naturali; la formazione di personale locale. Anche l’estensione degli interventi nello spazio e nel tempo sottolinea l’ambizione del progetto: la superficie interna della cupola è di circa 1600 metri quadri, con uno sviluppo in altezza di 30 metri. Il lavoro nello Yemen si estende su un soffitto di 3000 metri quadri e dopo tre anni di lavoro se ne prevedono ancora altrettanti. Il cantiere di Jamal Al-KAbir ha riservato inoltre una sorpresa gradita per la filologia: diversi frammenti di testi sacri, ritrovati tra le strutture lignee. Resisi inutilizzabili per consunzione e non altrimenti recuperabili, i manoscritti sono stati riposti con devozione tra le parti inaccessibili del soffitto. Testimoni di una cultura e di una pratica religiosa che - anche grazie ai restauratori del Terragni - non sarà interrotta.n *consulente della Soprintendenza ai beni architettonici e per il paesaggio di Milano
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D al T erritorio Il museo del ciclismo al Ghisallo
Arte e cultura in punta di pedale Non solo biciclette e cimeli, ma un museo multimediale che propone filmati, fotografie, documenti, mostre, incontri con i protagonisti dello sport e della pratica ciclistica per far conoscere le storie di atleti, meccanici, organizzatori, dirigenti, giornalisti, appassionati, che di ciclismo sono vissuti e vivono di Massimo Pirovano*
Magni nella cronoscalata di San Luca a Bologna
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l museo nasce da una associazione, costituita nel 1994, di ex atleti, dirigenti e appassionati di ciclismo. Nel 1998 diventa fondazione con un presidente, un consiglio di amministrazione, un comitato esecutivo, un segretario generale e ha la stessa denominazione del museo.
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Sembra l’inizio di una storia d’impresa, con protagonisti del settore economico e infatti è un po’ così, basti pensare che il “capitano della squadra” è Fiorenzo Magni che, sceso dalla bicicletta dove si era conquistato l’appellativo di “Leone delle Fiandre” per le sue tre vittorie nella classica belga, è diventato imprenditore di successo, specialmente a Monza e in Brianza. L’iniziativa del gruppo di appassionati aveva preso le mosse dalla considerazione che il Santuario seicentesco della Madonna del Ghisallo, patrona dei ciclisti dal 1949, accoglie al suo interno cimeli di particolare valore per la storia del ciclismo, che per la carenza di spazi avrebbero richiesto una sede adeguata: il museo, appunto. Con l’aiuto della Regione Lombardia si è arrivati a un accordo di programma promosso dalla Regione medesima e sottoscritto nel 2005 da vari enti: il museo viene così inaugurato nell’ottobre 2006, realizzando un edificio e un allestimento di notevole pregio, grazie al lavoro degli architetti Davide Bergna e Pier Federico Caliari. Non ci sarebbe un luogo più significativo di questo, in Lombardia, una regione dove si contano quasi 700 società ciclistiche, più di 12.000 tesserati e circa 1200 gare nel corso dell’anno. Il museo, poi, si colloca in un luogo speciale, per il significato sportivo della salita che porta su questo colle: un luogo tra i più celebri nei percorsi delle gare del ciclismo professionistico e dilettantistico
(Giro d’Italia, Giro di Lombardia, Coppa Agostoni, Giornata della Bicicletta…), oltre che negli itinerari delle piccole grandi imprese degli appassionati. Se si aggiunge il valore ambientale dei luoghi e del paesaggio che circondano la chiesa e il culmine della salita, si colgono i molteplici motivi della notorietà che il Ghisallo ha acquisito presso gli sportivi, i fedeli e i turisti della regione, oltre che per gli appassionati della bicicletta in Italia e nel mondo. Entrati nel museo del ciclismo si percorre uno scivolo a tornanti che ricordano l’ultimo tratto della salita del Ghisallo e l’andamento di molti percorsi di montagna, su cui i ciclisti faticano nelle loro escursioni, negli allenamenti e nelle gare. Di qui si accede alle varie sezioni permanenti del
museo che si sviluppano nella sala del livello più basso. La parte dedicata ai cimeli raggruppa gli oggetti dotati di un particolare valore simbolico e affettivo, che i campioni, le varie istituzioni, gli appassionati dello sport hanno donato al museo. La sezione L’uomo ed il suo mezzo focalizza l’attenzione del visitatore sulla bicicletta, cui, grazie alla maestria dei meccanici, l’atleta affida la sua performance. Si entra qui nella bottega del costruttore, con i suoi attrezzi e i suoi materiali. La parte Grande Enciclopedia del Ciclismo, attraverso una serie di immagini e di gigantografie, di pannelli di testo, di schermi tattili, offre al visitatore, seguendo una successione cronologica, i profili dei più grandi campioni di sempre, con informa-
La Grande enciclopedia, una sezione del museo
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D al T erritorio
Fiorenzo Magni
zioni su alcune delle loro imprese e sui mezzi con cui le hanno compiute ma anche con notizie sulla società italiana. 24 + 24 è la parte del museo in cui i quarantotto ciclisti dai migliori palmares, vengono richiamati singolarmente e proposti agli occhi del pubblico all’interno di due ambienti circolari: da Girardengo a Guerra, da Coppi a Bartali e Magni, da Gimondi a Motta, da Moser a Saronni, da Hinault ad Armstrong. La sezione Ciak e campioni - 100 film sul ciclismo propone al visitatore una selezione di 100 film, documentari, cortometraggi, in cui si narra il ciclismo sportivo, ma anche il rapporto tra ciclismo, cinematografia, televisione e costume sullo sfondo della storia del Paese. Altri schermi, distribuiti in vari punti del museo, propongono filmati dedicati a epoche e campioni diversi. Oltre a una biblioteca specializzata, il museo offre ai suoi visitatori manifestazioni e mostre temporanee che illustrano vari aspetti della storia, della pratica diffusa e dell’attività agonistica, legati alla bicicletta. Tra questi eventi si segnalano gli incontri per il pubblico con i campioni e i protagonisti del
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mondo del ciclismo, intitolati Storie di ciclismo. I protagonisti e i testimoni raccontano. Il museo dispone di un punto vendita, dove si possono trovare le più significative pubblicazioni in commercio dedicate al ciclismo, capi di abbigliamento sportivo e altri gadget, di quattro laboratori per le attività didattiche e di una sala conferenze. n *direttore del Museo del Ciclismo – Madonna del Ghisallo
Museo del Ghisallo Via Gino Bartali, 4 22030 Magreglio (CO) Tel. +39 031.965885
Per informazioni sulle iniziative del Museo del Ciclismo - Madonna del Ghisallo http://www.museodelghisallo.it o scrivere a
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Dal 1987 per Monza e Brianza La Concessionaria LAND ROVER
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D al T erritorio Lo Sporting Club Monza festeggia i suoi primi 43 anni
La seconda casa dei monzesi da tre generazioni È un circolo privato, tra i pochi rimasti, che gode ottima salute, dove passare una serata, trascorrere un pomeriggio festivo, invitare un amico o un cliente di Mariolina Belli
Nella foto lo Sporting Club Monza
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esteggerà a giugno 43 anni con una grande festa degna della sua migliore tradizione, basti pensare che l’anno scorso per il quarantaduesimo anniversario c’erano Cochi e Renato.
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Lo Sporting Club Monza nacque nel 1966: i soci fondatori erano 30, i probiviri 5, i consiglieri eletti 18. Ora i soci sono più di 500 e lo considerano una seconda prestigiosa casa nella quale passare una serata, trascorrere un pomeriggio festivo, invitare
i familiari, un amico o un cliente. Il club, infatti, risolve con i suoi servizi tutti quei problemi di rappresentanza necessari nelle relazioni pubbliche familiari e sociali. I soci ora appartengono a tre generazioni: quella dei fondatori, quella dei figli che sono la maggioranza solida e attiva, e quella dei nipoti, che hanno portato una ventata di gioventù. Quasi tutti i soci appartengono alla operosa e discreta comunità di Monza e della Brianza, sono di variegate appartenenze sociali ma accomunati tutti dalla gioia di vivere il tempo libero in un contesto raffinato ed esclusivo ma famigliare al tempo stesso. La sede del club si trova in una cornice unica e prestigiosa, in un grande e rigoglioso parco. La villa è estremamente elegante e nelle sue sale si svolge la vita del club, un club “all’inglese”: si susseguono infatti appuntamenti cari a tutti i soci, quali i tornei di bridge, di burraco, di bigliardo naturalmente, oltre alle cene esclusive presso il ristorante. Manifestazioni culturali e sportive sono ormai da anni appuntamenti fissi. I soci amano anche trascorrere il loro tempo libero nelle accoglienti sale sprofondati in comode pol-
trone a leggere i libri della fornitissima biblioteca a loro disposizione. Vengono organizzate feste a tema per particolari ricorrenze o incontri benefici, serate danzanti e concerti di musica classica e jazz. La caratteristica, però, che ne fa un club unico è che anche i giovani amano e vivono la vita del circolo. A loro sono dedicate serate a tema con spuntino di mezzanotte, piano-bar e disco club. Il comitato giovani è molto attivo e i tornei di risiko, di monopoli e di ping-pong sono una carta vincente per l’aggregazione al gruppo. A disposizione ci sono campi da tennis, coperti durante la stagione fredda, e la grande piscina aperta da maggio a settembre, frequentata dai soci sia nella pausa pranzo per un breve relax, che nel fine settimana con le loro famiglie. È piacevolissimo il lunch della domenica sotto i gazebo! C’è anche la possibilità di frequentare corsi di ginnastica per signore e signori, di Aikido, di hatayoga, di danza moderna e di ballo liscio nelle ore serali, oltre a corsi pomeridiani di inglese, corsi di bridge sia per principianti che di perfezionamento a vari livelli. Lo Sporting Club Monza è un club privato ed
Nelle foto in senso orario: veduta della villa dal giardino, scorcio del giardino e della piscina e il gazebo ristorante
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D al T erritorio
Nella foto in alto: Cochi e Renato durante lo spettacolo per l’anniversario del 2008. Sopra a sinistra l’ingresso e a destra una sala.
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esclusivo ma lo statuto non pone discriminazioni, salvo il rispetto di alcune formalità, né prevede obblighi particolari oltre alle comuni regole di buona educazione necessarie in ogni comunità. La particolare impostazione associativa è la formula che ha consentito il successo e infatti le procedure per associarsi, servono proprio a preservare la qualità delle persone e la peculiarità del club.n
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ASSOCIAZIONE CULTURALE DOTTORI COMMERCIALISTI RAGIONIERI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI MONZA E BRIANZA
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Le Convenzioni
Con l’obiettivo di essere presente sul territorio e di cooperare con le altre realtà che fanno parte del mondo economico, l’Associazione culturale dottori commercialisti, ragionieri commercialisti ed esperti contabili di Monza e Brianza offre la possibilità di stipulare convenzioni a favore degli iscritti all’Ordine. Qui sopra gli ultimi accordi sottoscritti visibili anche sul sito dell’Ordine www.odcecmonzabrianza.it (area servizi – convenzioni)
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M otori A5 Cabriolet, dinamica e raffinata è pronta a regalare forti emozioni
Il fascino intramontabile di un’auto scoperta Eleganza naturale delle forme, comandi perfetti, materiali ricercati: ancora una volta la Audi dimostra di non avere rivali nel settore di Mariolina Belli
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hi acquista un’auto scoperta lo fa con il cuore perché mosso dal desiderio di esprimere la propria personalità, indipendenza, individualità e gioia di vivere. Proprio perché le emozioni giocano un ruolo determinante in questa decisione, il design è importantissimo. Con una lunghezza di 4,63 metri, una larghezza di 1,85 metri e un’altezza di soli 1,38 metri la quattro posti, che Audi veste di un’eleganza classica, ha le misure più sportive della sua classe. La quattro posti con capote in tela coniuga la passione per la guida sportiva con il piacere di viaggia-
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re a cielo aperto e aggiunge all’eccellente comfort l’elevata praticità nell’utilizzo quotidiano. Le cabriolet Audi sono dotate della classica capote in tela: la A5 non fa eccezione ed è dotata di un soft top leggero, che le conferisce una linea dinamica ed elegante. La capote completamente automatica si apre in solo 15 secondi. A richiesta è disponibile una capote insonorizzata, con uno strato centrale formato da schiuma isolante che riduce il fruscio aerodinamico quasi allo stesso livello di una berlina. Durante l’apertura, la capote della Audi A5 Cabriolet si ripiega in modo tale da occupare pochissimo
spazio all’interno del vano bagagli, dove rimangono altri 320 litri di capienza: un record rispetto a tutte le sue concorrenti. L’alloggiamento della capote si abbassa automaticamente all’apertura del tetto. Questa soluzione risulta molto pratica, così come gli schienali dei sedili posteriori ribaltabili e il grande vano passante tra bagagliaio e abitacolo, che aumenta a 750 litri il volume di carico. L’abitacolo di questa quattro posti è reso ancora più confortevole dai porgicintura automatici per i sedili anteriori e dal riscaldamento per la zona della testa, disponibile come optional. In combinazione con i rivestimenti dei sedili in pelle (a richiesta) un particolare materiale di rivestimento riduce il surriscaldamento dei sedili durante l’esposizione al sole. La protezione anti-surriscaldamento riflette i raggi infrarossi, riducendo così la temperatura superficiale anche di 20 gradi. Grazie al passo di ben 2,75 metri la A5 Cabriolet offre un ampio abitacolo; la quattro posti aperta si rivela una compagna di viaggio molto spaziosa. Questo vale anche per i sedili posteriori, di conformazione sportiva. Sono disponibili a richiesta, una consolle centrale per i passeggeri posteriori, che sotto l’avvolgibile ospita un portabibite con due portabicchieri, e un vano portaoggetti sotto il sedile del passeggero anteriore. Come ogni Audi, anche la A5 Cabriolet ha una
carrozzeria estremamente rigida, presupposto essenziale per un uso preciso e sportivo, un comfort di rotolamento superiore e un’elevata sicurezza in caso di impatto grazie all’uso di acciai di massima resistenza e rinforzi supplementari nella carrozzeria che assicurano elevata rigidità e sicurezza. Nella A5 scoperta quasi non si percepiscono oscillazioni e vibrazioni; nemmeno sul volante e sui sedili. Cinque motorizzazioni efficienti, un telaio agile e un’ampia gamma di optional rendono la nuova Audi Cabriolet molto accattivante. Il sedile climatizzato comfort presenta anche un’altra caratteristica di lusso: il nuovo riscaldamento per la zona della testa. Alcuni canali nella parte superiore dello schienale emettono aria calda che riscalda la nuca e il collo; la ventola può essere regolata su tre livelli. Grazie al riscaldamento della zona della testa, disponibile anche per i sedili sportivi, è possibile prolungare ulteriormente la stagione open air. Inizialmente la A5 Cabriolet è disponibile in tre versioni a benzina e in due versioni Turbodiesel con una gamma di potenza compresa tra 180 cv (132 kW) e 265 cv (195 kW). Tutti e cinque i propulsori sono a iniezione diretta, quattro sono dotati di sovralimentazione turbo. Per quanto riguarda la trasmissione sono disponibili un cambio manua-
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le a sei marce, il multitronic a variazione continua e il nuovo S tronic a sette rapporti, caratterizzato da cambi marcia rapidissimi. Oltre alla trazione anteriore, per le versioni più potenti è disponibile anche la trazione integrale permanente quattro. L’innovativo differenziale sportivo, che ripartisce la coppia in modo variabile tra le ruote posteriori, è un optional che assicura ancora più dinamismo e divertimento. La nuova Audi A5 Cabriolet ha un equipaggiamento molto ricco che comprende, oltre alla capote completamente automatica, un climatizzatore automatico e l’impianto audio con lettore cd. Tra gli optional di maggior spicco figurano gli innovativi dispositivi di assistenza e l’ultima generazione del sistema MMI, che comprende molte funzioni per la navigazione e l’intrattenimento. È inoltre dotata del sistema start/stop: quando la A5 Cabriolet si ferma al semaforo o a un incrocio con la leva del cambio in folle e senza pedale della frizione premuto, la centralina del sistema spegne il motore. Il motore si riaccende non appena il conducente preme la frizione. Un motorino d’avviamento particolarmente potente, sviluppato internamente alla Audi, compie questa operazione in circa due decimi di secondo. Il motore sale di giri mentre il guidatore innesta la marcia e quando rilascia il pedale della frizione ha già raggiunto il regime del minimo. Il sistema start/stop riduce i consumi di circa 0,2 litri ogni 100 chilometri, che equivalgono a una riduzione delle emissioni di circa cinque grammi CO2/km.n
Con una linea sportiva ed elegante, la Audi A5 Cabriolet continua la lunga tradizione del Marchio dei quattro anelli nel segmento delle scoperte di lusso, contraddistinto da grandi successi. L’ultima nata di Casa Audi è offerta in una vasta gamma di motori, tutti Euro5, con potenze da 180 a 265 CV offerte sia con trazione anteriore sia quattro, e con tre diverse trasmissioni, una manuale a sei rapporti e due automatiche, tra cui l’innovativo S tronic a doppia frizione, a sette rapporti. Inoltre, per gli amanti della guida dinamica è disponibile l’innovativa trazione integrale quattro con differenziale sportivo, che ripartisce la coppia in modo variabile tra le ruote posteriori, consentendo il massimo piacere di guida e sicurezza in tutte le situazioni. Come per tutti i modelli “aperti” Audi, anche la A5 Cabriolet ha una capote in tela; questa scelta ha consentito di contenere il peso della vettura e di abbassarne il baricentro mantenendo un comfort acustico di elevatissimo livello. L’apertura della capote avviene in soli 15 secondi mentre la chiusura in 17. La chiusura e l’apertura possono essere effettuate anche durante la marcia fino a una velocità di 50 km/h. A richiesta è disponibile una capote insonorizzata con uno strato centrale formato da schiuma isolante, che riduce ulteriormente il fruscio aerodinamico portandolo quasi allo stesso livello di una berlina. Per la prima volta la Audi propone inoltre un nuovissimo sistema di riscaldamento per la zona del collo e della testa, che permette di godersi la vettura scoperta anche durante i mesi invernali. Altra novità assoluta, di grande importanza per una Cabriolet, è la protezione contro il surriscaldamento dei sedili, disponibile per i tutti i rivestimenti in pelle. Una particolare pigmentazione della pelle ne impedisce il riscaldamento eccessivo, riflettendo i raggi infrarossi della luce solare. Ciò consente di abbassare fino a 20° la temperatura della superficie.
foto di Mauro Martignano
Motorizzazioni BENZINA 2.0 TFSI 180 CV (132 kW) multitronic 2.0 TFSI 211 CV (155 kW) 2.0 TFSI 211 CV (155 kW) multitronic 3.2 FSI 265 CV (196 kW) multitronic DIESEL 2.7 TDI 190 CV (140 kW) 3.0 TDI 240 CV (176 kW) quattro con S tronic a 7 rapporti
Lombarda Motori 2 S.p.A. Viale Sicilia 48 20052 Monza Tel. 039 206991 www.lombardamotori.it/audi
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MONZA E BRIANZA
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
Sc e g lie r e u n i s c r i tto al l ’A l b o de i dottori commercialisti e degli esper ti conta b ili significa affidarsi a un professionista qualificato L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza, è nato il 1º gennaio 2008 dalla confluenza dell’Ordine dei dottori commercialisti di Monza e della Brianza e del Collegio dei ragionieri e dei periti commerciali del circondario di Monza.
Accesso regolamentato
• La Legge stabilisce le professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è prevista l’iscrizione in appositi albi a garanzia della fede pubblica e della collettività. • Il dottore commercialista, il ragioniere commercialista e l’esperto contabile non possono esercitare la professione se non sono iscritti all’Albo. • La professione e l’iscrizione all’Albo sono disciplinate dal decreto legislativo 28 giugno 2005 n. 139. • Il titolo professionale spetta solo dopo aver conseguito una laurea in materie economiche-giuridiche ai laureati che abbiano compiuto il tirocinio triennale e superato l’esame di stato per l’esercizio della professione in sede universitaria. • L’Ordine garantisce la professionalità degli iscritti, le tariffe applicate e può agire disciplinarmente. Per avvalorare l’importanza ed il ruolo che la legge attribuisce all’Albo, ricordiamo che il tesserino di iscrizione può essere reso equipollente al documento di identità.
Vincoli etici
• Gli iscritti all’Albo si sono dati delle regole etiche di comportamento riassunte in un “codice deontologico”.
Garanzia di riservatezza
• Il dottore commercialista, il ragioniere commercialista e l’esperto contabile sono vincolati al segreto professionale, devono mantenere un atteggiamento di riserbo in relazione alle notizie apprese nell’esercizio della professione o in via incidentale, anche se queste riguardano la sfera personale del cliente o di coloro che sono a lui legati da vincoli familiari ed economici.
Competenza tecnica
• A tutti gli iscritti nell’Albo la legge riconosce competenza specifica in economia aziendale e dirittto d’impresa e, comunque, nelle materie economiche, finanziarie, tributarie, societarie e amministrative (amministrazione e la liquidazione di aziende, di patrimoni e di singoli beni; perizie e le consulenze tecniche; le ispezioni e le revisioni amministrative; verificazione e ogni altra indagine in merito alla attendibilità di bilanci, di conti, di scritture e di ogni altro documento contabile delle imprese ed enti pubblici e privati; regolamenti e le liquidazioni di avarie; funzioni di sindaco e di revisore nelle società commerciali, enti non commerciali ed enti pubblici). • A seconda della sezione di appartenenza (A Commercialisti, B Esperti contabili) la legge riconosce ulteriore competenza tecnica per l’espletamento di determinate attività indicate dall’Ordinamento.
Formazione professionale continua
• Gli iscritti all’Albo hanno adottato l’obbligo della formazione professionale continua. L’iscritto è tenuto all’acquisizione di un minimo di 20 crediti annuali e di 90 nel corso di un triennio. La legge vieta l’uso dei titoli professionali di “dottore commercialista”, “ragioniere commercialista” e di “esperto contabile”, sia del termine abbreviato “commercialista” da parte di chi non ne abbia diritto. Oggi, purtroppo, molti non abilitati abusano del titolo di “commercialista”, con grave pregiudizio per il cliente e la società in genere.
Nell’intento di offrire un servizio di rapida consultazione pubblichiamo di seguito l’elenco completo dei dottori commercialisti e dei ragionieri commercialisti iscritti nella sezione A dell’Albo e degli esperti contabili iscritti all’elenco B.
Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza Via Ticino 30 - 20052 Monza - Tel. 039734038 - Fax 039736436 www.odc-monza.net -
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Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
COMMERCIALISTI (Elenco a) n° iscr.
cognome nome
titolo PROF.
telefono
comune
n° iscr.
cognome nome
titolo PROF.
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comune
1272A 598A 955A 781A 1426A 1233A 1323A 756A 1157A 255A 909A 15A 1937A 298A 1406A 267A 1195A 936A 813A 1007A 1473A 637A 1326A 539A 1460A 55A 190A 614A 427A 928A 991A 1308A 737A 945A 1324A 1339A 1309A 891A 589A 208A 634A 723A 1474A 1182A 1104A 1114A 408A 772A 678A 443A 420A 1411A 143A 147A 1404A 1152A 691A 1364A 52A 563A 1307A 64A 1181A 1196A 149A 1504A 1505A 1200A 1056A 1430A 1154A 832A 353A 690A 938A 1184A 1227A 301A
ABBIATI GABRIELE ABBIATI MARIA CRISTINA ACCESO CARLO VITTORIO ACELLA LAURA ACELTI CLORINDA ACQUATI SILVIA ADAMI PAOLA AFFATATO CRISTINA AGOSTINI SERENA ALAIMO MATTEO ALAMPI DOMENICO SAVERIO ALBERTI ANTONIO ALBERTI attilio ALBERTI FLAVIO ALBERTI MARCO ALBOINO LUIGI ALDEGHI CRISTINA ALDEGHI GABRIELE ALETTO STEFANIA ALIPRANDI BARBARA ALLEGRETTI EROS ALLIEVI AUGUSTO ALLIEVI BEATRICE ALLIEVI FLORIANO CRISTOFORO ALLIEVI PAOLO ALLIEVI SERGIO ALOISE MEDO ALOISE VALTER ANTONINO ALOISI MARIA ALTARE EDOARDO ALTAVILLA FRANCESCO ALZATI RAFFAELE AMADEO ALESSANDRA AMBROSIONI KARINZIA AMBROSONI ALESSIA AMODEO ANDREA ANCONA ELISABETTA ANDREONI VITTORIO ANELLI MONICA ANGIOLINI PASQUALE ANGIOLINI ROBERTO ANSELMI MICHELA ANTEGHINI GIORGIO ANZANI SIMONA ANZELMO LEONARDO ARATI SIMONE ARCUDI ANTONIO ARDORINO SABRINA ANTONIA ELVIRA ARENA GIUSEPPE ARIENTI LUCIANO ARIENTI PATRIZIA ARISI LUIGI ARIZZI LUCIA ARNABOLDI ANGELO ARNABOLDI MARCHITA AROSIO FRANCO AROSIO LAURA AROSIO PAOLO AROSIO PAOLO AROSIO ROBERTA MARIA AROSIO ROBERTO AROSIO ROBERTO AROSIO SILVIA ARPANO ALESSANDRO ARPANO BRUNO ARPANO DOMENICO ARPANO MICHELA ARPANO SIMONA ARPANO STEFANO ARTESANI LUCA ASCHERIO DANIELA ASNAGHI FRANCA ASNAGHI GIANPAOLO ASPERGH LAURA ASPERGH STEFANO AVARELLO RINO AZZOLLINI GIOVANNA BAESSO JOLE
Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
0392320076 0362343365 026196443 02780724 0396041560 0245470881 3398349370 03622721 0396079033 039323953 039365382 0362622796 0362622796 0362220594 0362565188 0299045256 3334371778 0396095012 0392023687 039675037 3396548023 039623048 0362343760 0362327178 3299539380 039481684 0295019653 039362125 029105231 022403850 0362591380 0396980945 039322408 3472383485 0295743903 0331595613 0226223249 039666260 0276004827 022500365 022043112 0220404279 0362931054 3484453553 039320979 039320979 0362222997 026172415 0392209479 0362626674 0283322014 0362904434 039325063 026126806 3477947770 03621793109 039481080 026552035 039481080 026125069 039481080 0362303243 3388375703 0248022290 039747052 0248022290 0248022290 039747052 0248022290 0396612173 0392141297 029180039 026195711 0362237701 0362237701 039870424 022440316 022428478
Monza Meda Cusano Milanino Milano Concorezzo Milano Lissone Seregno Bernareggio Monza Lissone Desio Desio Meda Lentate sul Seveso Paderno Dugnano Triuggio Cornate D'Adda Monza Usmate Velate Busnago Bellusco Meda Seregno Lissone Lissone Cavenago di Brianza Monza Paderno Dugnano Sesto S.Giovanni Bovisio Masciago Lesmo Monza Monza Pessano con Bornago Legnano Sesto S.Giovanni Vimercate Milano Vimodrone Milano Milano Albiate Nova Milanese Monza Monza Seregno Cinisello Balsamo Villasanta Desio Milano Carate Brianza Monza Cinisello Balsamo Seregno Seregno Lissone Milano Lissone Cinisello Balsamo Lissone Desio Lissone Milano Monza Milano Milano Monza Milano Lissone Monza Paderno Dugnano Cusano Milanino Seregno Seregno Brugherio Sesto S.Giovanni Sesto S.Giovanni
498A 221A 1169A 1048A 953A 1085A 622A 673A 880A 30A 385A 138A 466A 77A 135A 529A 465A 272A 761A 642A 442A 711A 291A 1094A 1187A 438A 791A 1173A 1053A 843A 887A 819A 506A 532A 405A 1116A 900A 1291A 1378A 380A 22A 155A 636A 662A 577A 1285A 480A 1441A 879A 210A 754A 194A 250A 1327A 237A 36A 877A 1189A 1188A 1314A 579A 1049A 1010A 973A 325A 863A 749A 722A 564A 837A 475A 1019A 520A 686A 592A 109A 215A 838A
BAIO SILVIO MARIA BAJO FERRUCCIO BALCONI MASSIMILIANO BALDON ANTONIO GIANNI BALLARIN MARCO BALSARI STEFANO BANCALARI GIOVANNI BARBAGALLO SALVATORE BARBARO ROBERTO BARBARO VINCENZO BARBIRATO FRANCO BARINDELLI GIOVANNA BARLASSINA MARCO DANIELE BARLASSINA PIER GIORGIO BARNI CARLO LUIGI BARONI JEAN PAUL BARTESELLI STEFANIA BARZAGHI GIOVANNI BARZAGHI PIERMARIO BASILICO ADRIANO BASILICO ERMANNO UMBERTO BASILICO NORIS BASSANI PASQUALE BASTIANELLI MARCO BASTIANELLI UGO BECHELLI MASSIMO AUGUSTO BECHI MASSIMILIANO BELARDINELLI FEDERICO BELGIOVINE PAOLA BELLINI FIORENZO BELLOTTI FABIO BELLOTTI MARIA ANTONIA BENINI LAURA BENZONI ALBERTO BENZONI PAOLA CRISTINA BERETTA ALESSANDRO BERETTA DENISE BERETTA LORENZO ETTORE FRANCESCO BERETTA MARCO BERETTA MARCO BERETTA MARIO BERETTA PIETRO LUIGI BERETTA ROBERTO BERETTA ROBERTO. BERETTA SUSANNA BERETTINI LAURA ELISA BERGAMASCHI MAURA BERIZZI FLAVIO BERNARDINELLO ROSSELLA FRANCESCA BERTAZZI BRUNO BERTI CLAUDIO ROBERTO BERTI GIOVANNI BERTOCCO IRENE BERTOLOTTI MAURO BESANA MAURIZIO CARLO BESTETTI ALESSANDRO BESTETTI CHIARA ALESSANDRA BESTETTI MARIO BETTOLINI SIMONE BIANCHI FILIPPO BIANCHI ROBERTO BIANCHI STEFANIA BIASSONI SILVANO ALESSANDRO BIELLA GIANMARIO BIELLA LUCIANO BIELLA MARILENA BILLE' FRANCESCO BINDIKU BATUZOMA BINOTTO BRUNO BIRAGHI EDOARDO BIRAGHI MAURIZIO BIRAGHI VALERIA BISSANTI DANILO ANDREA BITTO ALBERTO BOCCA MAURIZIO BOCCA PIERCARLO BOCCARDI LEONARDO BOCCHETTA PAOLO BRUNO DARIO
Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
0396902818 0362221858 039870424 0362553135 039380821 039387817 039328347 0392004737 039480384 0362237705 0362300479 036252731 0362544315 039386037 039383098 0245491834 0295339046 0362851415 0267643713 0392724083 0296704843 029691327 0354389801 0243982495 0243982495 022421991 0227329054 0362301501 0222470933 0362924826 036274422 0362355331 0396084919 0362343796 0289289604 026175512 0362590274 039617931 039325503 0392010746 039617931 026175512 039744701 039617931 0362590274 039461622 02669951 0266048594 039384489 039746000 0229523366 039322900 0362451001 039746878 039326925 0392300520 0392300520 0392300520 0392051553 039324562 039320979 039383971 0362623710 0362626082 0362626082 3357803054 0392140166 334697220 039614378 039492902 026071802 0245491834 039323047 0396020726 025510920 024381131 039660609 0243986078
Bernareggio Seregno Brugherio Seveso Monza Monza Monza Monza Lissone Seregno Desio Cesano Maderno Varedo Monza Monza Milano Cavenago di Brianza Giussano Milano Monza Saronno Solaro Calusco D'Adda Milano Milano Sesto S.Giovanni Cologno Monzese Desio Cinisello Balsamo Renate Meda Giussano Vimercate Meda Cusano Milanino Cinisello Balsamo Bovisio Masciago Arcore Monza Macherio Arcore Cinisello Balsamo Monza Arcore Bovisio Masciago Lissone Milano Cinisello Balsamo Monza Monza Milano Monza Nova Milanese Monza Monza Monza Monza Monza Villasanta Monza Monza Monza Desio Desio Desio Milano Monza Arcore Arcore Vedano al Lambro Milano Milano Monza Bellusco Milano Milano Vimercate Monza
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titolo PROF.
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516A 582A 1064A 192A 1208A 20A 1435A 719A 674A 763A 1311A 1197A 957A 1341A 199A 419A 1051A 894A 1198A 1092A 23A 1236A 726A 1347A 988A 224A 1393A 1427A 1498A 1440A 328A 803A 671A 6A 970A 576A 505A 910A 274A 1137A 253A 378A 41A 740A 1293A 254A 145A 1001A 1368A 183A 418A 1039A 366A 362A 1062A 565A 401A 1044A 759A 1139A 1150A 370A 858A 1034A 164A 640A 484A 153A 432A 1179A 1028A 1008A 352A 605A 9AES 218A 1390A 488A
BOGA FRANCO BOLIS GIOVANNI BONACINA PAOLA EMILIA BONALUMI CARLA BONANDO STEFANIA BONANOMI ALDO BONANOMI ELENA BONANOMI TIZIANO BONATO ANDREA BONATO ERMINIO BONAZZI ALESSANDRA SIMONA BONESCHI ALESSANDRO BONFANTI ANGELO BONFANTI LUCA BONFANTI MARIA BONIFACCIO MASSIMO BONORI GIOVANNI BONUOMO PAOLO BONVICINI STEFANIA BONZI WALTER BORACCHI FERRUCCIO BORGHESAN ROSSANO BORGHI ELENA BORGHI ENRICA BORGHI GIULIO MARIA BORGONOVO LUIGI BORGONOVO SILVIA BORGONOVO UMBERTO BORRIELLO MARZIA BORZOMI' FRANCESCA BOSISIO PAOLO BOSSI CARLO BOTTASINI GIUSEPPINA MARIA BOTTEON MARIO BOTTONI DORANNA BOTTONI MAURIZIO BRAGHETTO ANNA MARIA BRAMATI ELISABETTA BRAMATI ROSARIA BRAMBILLA BARBARA BRAMBILLA CARLO LUIGI BRAMBILLA ELIO BRAMBILLA EMILIO BRAMBILLA ENRICO BRAMBILLA ERIKA BRAMBILLA FABIO MARIO BRAMBILLA ROLANDO BRAMBILLA SIMONA BRAMBILLA TAMARA ELISA BRAMIERI MAURO ENRICO BRASSON ALESSANDRO BRAVO STEFANO BRENNA CARLO MARIA BRENNA ENRICO BRENNA FLAVIO BRENNA MARCO BRENNA MARIO BRENNA PIERLUIGI BRIGUGLIO ROBERTA BRIOSCHI ROBERTO BRIVIO ALBERTO BRIVIO IVANA BRIVIO LUCA BROGGI CHIARA BROGGI GIULIANO BRONZINO MARCO BRUCOLI GIUSEPPE BRUNATI ALFONSO MARIO BRUNO CARMELO BRUSA CLAUDIO BUCCHI RITA BUCCI ENZO BUCCOLA FRANCESCO BUGATTI MARZIO BUONONATO RAFFAELE BUSALINI MARCO BUSNELLI ANDREA BUTERA FANNY
Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm.
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Milano Lentate sul Seveso Giussano Monza Monza Muggiò Monza Milano Giussano Paderno Dugnano Milano Seregno Monza Triuggio Sesto S.Giovanni Sesto S.Giovanni Vimercate Monza Sesto S.Giovanni Milano Monza Bovisio Masciago Seregno Seregno Barlassina Monza Giussano Seregno Villasanta Brugherio Legnano Monza Monza Milano Paderno Dugnano Milano Vedano al Lambro Muggiò Agrate Brianza Vimercate Monza Meda Vimercate Vimercate Milano Monza Desio Desio Busnago Milano Monza Milano Giussano Giussano Milano Giussano Desio Giussano Cornate D'Adda Seregno Mariano Comense Seregno Milano Monza Monza Biassono Meda Milano Desio Monza Monza Seregno Sansepolcro Muggiò Cesano Maderno Milano Milano Monza
321A 436A 127A 793A 685A 968A 1394A 591A 815A 355A 1337A 866A 1278A 68A 1023A 447A 1004A 382A 287A 1148A 663A 283A 8AES 363A 583A 290A 808A 544A 490A 1054A 386A 873A 1387A 927A 924A 934A 390A 1143A 954A 2AES 1313A 652A 1119A 67A 18A 550A 158A 176A 1194A 75A 1281A 303A 1059A 616A 1396A 228A 441A 668A 248A 1317A 1264A 266A 767A 610A 1484A 1002A 1461A 14AES 864A 1360A 667A 417A 1265A 1310A 848A 425A 631A 1006A
BUZZI ROBERTO CABRELE DANIELA CACCHIONE GIORGIO CACCIA GIUSEPPE CACCIABAUDO FABRIZIO CACCIAGUIDA MASSIMO CACCIOLA PIERGIUSEPPE CAFARO CLAUDIO VINCENZO CAIATI ROBERTO DOMENICO ANGELO CAIROLI PAOLA CAJANI STEFANO CALABRETTA GIUSEPPE CALDARINI CARLO CALDARINI EGIDIO CARLO CALDART GIORGIO CALDERARA ITALO SILVIO CALI' STEFANIA CALIENDO MAURIZIO MARIA MASSIMO CALLONI ANGELA CALLONI MASSIMILIANO CALLONI MIRETTA CALO' NICOLA CAMESASCA MARCO FRANCESCO CAMILLO WALTER FLAVIO CAMMARERI FRANCESCO CAMNASIO ANGELO CAMNASIO GIUSEPPE ARTURO CAMPANALE MICHELE CAMPANALE ROSA CAMPITELLI FABIO MASSIMO CANDIDO FRANCESCO CANTONI MICHELA CANTÙ DAVIDE CAPACCIO LUCIA CAPORALE MARIO DOMENICO CAPORALI FRANCA CAPORALI NAZARENO CAPOZZI ANTONELLA CAPOZZI DANIELA ANGELA CAPPADONA ANTONINO CAPPELLOZZA GIANLUCA PAOLO CAPPELLOZZA GIULIANO CAPPUCCILLI ANGELO CAPRA CAMILLO CAPRA PIERANGELO CAPROTTI PAOLO CAPUTO MARIO CARAMASCHI CLAUDIO CARDELLINI IVAN CARERA MARIA LUIGIA CARNABUCI ELIO CAROZZI MARIA ANTONIA CARRERA MARCO CARTOLARI ALESSANDRO CARUCCI IRENE CARZANIGA ANDREA CARZANIGA FABIO ANTONIO CASABONA GIOVANNI CASADEI LELLI WALTER CASATI DAVIDE CASATI ELISA MARA CASOT GIACOMO CASSADER ROBERTO CASSAGHI BERTILLA CASSAGO FRANCESCA CASTAGNA GIOVANNA CASTELNOVO MARCO CASTOLDI MARCO CASTOLDI MICHELE CASTOLDI OSCULATI ALESSANDRO CATANIA GIORGIO GIOVANNI MARIO CATANIA MARIA LUISA CATONA ALESSANDRO CATONA LEDA ANTONIETTA CATTANEO GIOVANNI ALBERTO CATTANEO SEVERINO CATTELAN STEFANO CATUCCI PIERPAOLA
Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm.
0362355030 0362221843 0222472030 0222474276 0392301171 0396015786 029252591 0392301909 0392304591 0392300430 3393296952 0392142429 0362903643 0362237789 0272000937 039839258 039876048 039830741 039304794 039360684 0243982495 0362326969 0392023995 029102125 3476415851 0362303455 022046233 0266015384 0362556401 0393902609 0362364496 0362910627 3283821656 0290939699 022440316 0266043069 039836295 0362230808 0266015181 039327039 039731367 0392720494 039791772 039833257 03992301126 0283324111 0362311706 039617931 024812855 039367234 027719081 0362924684 0396082842 039367751 3493196256 039670274 039670274 0248518975 039365079 3382144957 039746020 022534409 0267076981 039884365 039323295 0362903534 3282127952 039387675 039320665 039667731 039383971 0362328242 0291605004 0362805360 0362544152 039304291 0286461918 039323341
Giussano Seregno Milano Sesto S.Giovanni Monza Arcore Carugate Monza Monza Monza Seregno Brugherio Carate Brianza Seregno Milano Monza Brugherio Monza Villasanta Monza Milano Seregno Monza Paderno Dugnano Lissone Desio Milano Cinisello Balsamo Lentate sul Seveso Monza Nova Milanese Briosco Cesano Maderno Trezzo sull'Adda Sesto S.Giovanni Cinisello Balsamo Monza Seregno Cinisello Balsamo Monza Monza Monza Muggiò Monza Monza Milano Giussano Arcore Milano Monza Milano Renate Vimercate Monza Paderno Dugnano Carnate Carnate Milano Monza Lissone Muggiò Cologno Monzese Milano Brugherio Monza Carate Brianza Cogliate Monza Monza Vimercate Monza Seregno Milano Carate Brianza Varedo Villasanta Milano Monza
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
n° iscr.
cognome nome
titolo PROF.
telefono
comune
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comune
1421A 1026A 114A 1230A 1509A 1282A 1336A 1385A 17AES 911A 1242A 1320A 1095A 1089A 247A 773A 172A 1277A 1075A 982A 750A 647A 625A 725A 501A 1041A 1155A 4AES 951A 448A 659A 573A 281A 1296A 1068A 496A 666A 90A 1273A 1332A 1018A 530A 1478A 829A 1355A 1446A 768A 680A 1434A 189A 655A 1354A 744A 81A 165A 618A 489A 1322A 1055A 256A 755A 343A 558A 705A 787A 1167A 332A 219A 1338A 292A 886A 182A 82A 478A 757A 1199A 842A 606A
CAVALLARO ELEONORA CAVALLARO ELISABETTA CAVENAGHI GIULIO CAVENAGHI MARTA CAZZANIGA ALESSIA CAZZANIGA ANGELO MASSIMO CAZZANIGA ANTONELLA CAZZETTA DAMIANO CECCA GIOVANNA CECCATELLI RICCARDO CECCONELLO SAMUELA CELADIN PAOLA CELLA BARBARA CELLEGATO GUENDALINA CELLI ANTONIO CENTAMORE GIOVANNI CEREDA AGOSTINO CEREDA GIOVANNI LEONARDO CEREDA PAOLA CERLIANI LAURA CERLIANI MARIO GIUSEPPE CESANA GIUSEPPE CESANA MARIA LUISA CESANA MARIO CHERUBINI MARIO CHIODETTI CRISTINA CHIODI FABIO CHIODI GIANFRANCO CICERI MASSIMO CIOCIA MASSIMO PAOLO CIPRIANO ALBERTO CIPRIANO GIOVANNI CITRO GUIDO CITTERIO ALBERTO CITTERIO ALESSANDRA CITTERIO GIANMARIO CITTERIO GIANPAOLO CITTERIO GIULIO CIUFFREDA STEFANIA CIVATI LUCA CIVATI ROBERTO CLEMENTI FRANCESCO GIUSEPPE COCCI MAURIZIO COGLIATI LUIGI COGLIATI MASSIMO COLASANTO MICHELE COLOGNA EGIDIO COLOMBO ALBERTO ALESSANDRO COLOMBO BARBARA COLOMBO DARIO COLOMBO FABIO COLOMBO FABIO COLOMBO FRANCO COLOMBO GIACOMO COLOMBO GIANNI MARIO COLOMBO GIOVANNI ANGELO COLOMBO GRAZIELLA COLOMBO LAURA COLOMBO LORENA COLOMBO LUIGI COLOMBO MARCO COLOMBO MARIA ANTONIA COLOMBO MARIA PAOLA COLOMBO MASSIMO COLOMBO MATTEO GAETANO COLOMBO PAOLA COLOMBO PIERANGELA COLOMBO RICCARDO COLOMBO ROBERTA COLOMBO ROBERTO COLOMBO SELENE COLOMBO SERGIO COMI GIORGIO LUIGI COMUZZI PAOLO ANTONIO CONFALONIERI DIEGO CONFALONIERI FABRIZIO CONFALONIERI FRANCO CONFALONIERI MONICA ANGELA
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Seregno Seregno Carate Brianza Carate Brianza Desio Milano Giussano Barlassina Muggiò Cinisello Balsamo Barlassina Varedo Agrate Brianza Paderno Dugnano Sesto S.Giovanni Cesano Maderno Desio Concorezzo Lesmo Milano Cesano Maderno Lecco Mariano Comense Carate Brianza Monza Desio Brugherio Carnate Meda Cinisello Balsamo Sesto S.Giovanni Sesto S.Giovanni Milano Milano Monza Monza Seregno Cusano Milanino Monza Lissone Monza Busto Arsizio Meda Lissone Lesmo Cassano D'Adda Monza Monza Monza Meda Cesano Maderno Desio Lissone Monza Milano Monza Arcore Bovisio Masciago Cusano Milanino Monza Seregno Milano Arcore Agrate Brianza Milano Seregno Besana in Brianza Busto Arsizio Sesto S.Giovanni Meda Ronco Briantino Meda Vimercate Milano Monza Albiate Milano Monza
884A 1097A 1373A 1410A 826A 410A 336A 1506A 11AES 1289A 1342A 780A 105A 1074A 1297A 537A 259A 493A 798A 1357A 4A 49A 464A 204A 1416A 995A 1130A 1325A 1479A 1021A 1249A 191A 413A 730A 540A 89A 66A 1058A 660A 483A 115A 428A 1099A 672A 1103A 1481A 937A 604A 88A 720A 1117A 513A 379A 828A 847A 148A 324A 1050A 1488A 230A 80A 1093A 1202A 717A 101A 98A 1507A 1343A 383A 1035A 225A 683A 1374A 251A 1386A 1012A 310A 890A
CONFORTI ERNESTO CONSONNI CESARE GABRIELE CONSONNI GIULIA CONTE FEDERICO CONTESSI DANIELE ANGELO CONTI MARCO CONTI MASSIMO CONTRINO SIMONE CONVERSI SERENELLA COPPI MARIA LUISA CORBELLA GIACOMO CORBELLA LUIGI CORBELLA PIERO LUIGI CORBETTA MARCO CORBETTA MATTEO CORBETTA VALTER AGOSTINO CORCELLA RITA CORDARO MARCO CORICA GIUSEPPE CORNO DANIELE CORNO GIAN GIACOMO CORNO GIANFRANCO CORNO GIULIO CORNO VITTORINO CORTI ALBERTO CORTI DANIELA COSSU CECILIA MARIA VITTORIA COZZI PAOLA MARIA COZZIO LORENZO CRENNA GIOVANNI CRIPPA ALBERTO CRIPPA ALDO CRIPPA ANGELO CRIPPA ANTONIO MARIA CRIPPA CARLO CRIPPA CARLO ALVARO CRIPPA LUIGI CRISTINO ANTONIETTA CRIVELLI GIANMARIO CROCI ALBERTO CUCCHI FRANCO CUNSOLO ANTONIO MARIO CURIONI STEFANO DA BROI DANIELA GIULIANA D'ALESSANDRO FRANCESCA MARIA DALLA BONA PIERGIUSEPPE DALLA LONGA MARCO DALLA PIETA' MAURIZIO D'AMBROSIO ANTONIO D'AMICO PASQUALE D'ANDREA DAVIDE DASSI GIAMPAOLO DASSI LUCIANO DASSISTI GIOVANNI ROSARIO D'AURIA CARLA DAZZA ORESTE DE ALEXANDRIS MAURIZIO DE BONA ANGELO DE CAPITANI ARIANNA DE CARLINI CARLO DE CICCO NATALE DE FABRIS ORESTE DE GAETANO SCILLA DE GENNARO GIUSEPPE DE GIULI BOTTA ALBERTO DE GIULI BOTTA GABRIELLA DE MARCO MATTEO DE MARINIS FRANCESCO ALESSANDRO DE MASTRO FRANCESCO DE PONTI LUCA MARIA DE PONTI MAURIZIO DE REGIBUS PIETRO DE SENSI GIOVANNA FRANCESCA DE STEFANO ADOLFO DE TONI ANNA DE VITO ANTONIO DE VITO MICHELE DEGNI COSIMO MARCO
Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm.
029513409 0362284567 039616149 3471430566 0276013739 0396612173 0362221843 0396085105 029187442 0362221858 039387232 039320549 039387232 0362557727 0395970670 0392144079 0362343205 036239191 0392315473 039360167 0392456792 0396014243 0392456792 0396900313 3473580905 0362312104 0362621482 039883234 3479350144 026596571 0362911609 039791085 0396885441 0392302824 0396926025 039389443 0396042796 0392145218 0392301150 0392495026 022404760 0393900885 0362861986 039326290 0262694866 0362354620 0220521401 0392876034 0392726439 0226225243 02710173 0229000827 0392458101 029691337 0248219347 0254122922 039384489 0297373068 3387424393 0362301501 026172622 0362630524 3470480822 0362554225 039366342 039366342 0362541315 0362304162 022543706 0393900576 039389847 039321923 0392474716 0396083248 039481296 0362337996 0362552886 026132286
Gorgonzola Meda Arcore Monza Milano Vimercate Seregno Vimercate Paderno Dugnano Seregno Monza Monza Monza Lentate sul Seveso Monza Muggiò Meda Desio Monza Monza Lissone Arcore Lissone Bernareggio Monza Giussano Desio Brugherio Monza Milano Veduggio con Colzano Lissone Busnago Monza Cornate D'Adda Monza Concorezzo Lissone Monza Monza Sesto S.Giovanni Monza Giussano Monza Milano Giussano Milano Brugherio Monza Sesto S.Giovanni Milano Milano Lissone Solaro Milano Milano Monza Sesto S.Giovanni Monza Desio Cinisello Balsamo Desio Seregno Varedo Monza Monza Cesano Maderno Desio Cologno Monzese Monza Monza Monza Monza Vimercate Lissone Desio Cesano Maderno Cusano Milanino
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1462A 764A 1183A 92A 1241A 569A 1492A 1382A 185A 908A 388A 1178A 1100A 1067A 682A 1223A 609A 1334A 821A 653A 797A 504A 897A 1482A 1408A 269A 707A 1304A 1491A 174A 985A 1510A 958A 1072A 439A 623A 384A 824A 431A 360A 314A 278A 1376A 94A 1163A 840A 990A 223A 1250A 1280A 285A 373A 159A 474A 111A 551A 1014A 445A 97A 184A 693A 1489A 1403A 234A 368A 1363A 1138A 830A 1080A 214A 736A 695A 5A 596A 1220A 733A 1136A 297A
DEL FELICE FEDERICO DEL GRECO ELENA DELFORO SABRINA DELLA TORRE ERMINIO DOMENICO DELLA TORRE MARIALUISA DELLA VALLE CLAUDIO DELL'ACQUA MARCO DELL'AQUILA ANDREA DELL'ARTI MAURIZIO DELLEDONNE ALESSANDRA DELLO IACONO ANTONIO DELL'ORTO ALESSANDRO ETTORE A. DELL'ORTO MARCO LUIGI DELL'ORTO STEFANO DELVO' ANDREA LUIGI DENOVA MARIA VALERIA DENTE SABINO DERIU GIOVANNI LUCIANO DES DORIDES MASSIMILIANO
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Monza Monza Milano Lissone Monza Cormano Nova Milanese Villasanta Brugherio Sesto S.Giovanni Arcore Monza Desio Milano Monza Seregno Desio Londra Milano Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo Monza Cologno Monzese Milano Barlassina Monza Sesto S.Giovanni Monza Solaro Meda Seregno Villasanta Cinisello Balsamo Monza Paderno Dugnano Sesto S.Giovanni Cologno Monzese Burago di Molgora Carnate Sesto S.Giovanni Mariano Comense Saronno Vimodrone Arcore Monza Milano Milano Monza Monza Cusano Milanino Vimercate Lissone Monza Lissone Monza Milano Monza Vimercate Vimercate Milano Paderno Dugnano Lazzate Cinisello Balsamo Monza Monza Cinisello Balsamo Monza Carate Brianza Monza Carate Brianza Lissone Desio Monza Vimodrone Milano Gessate Nova Milanese Monza
319A 293A 515A 1141A 1437A 799A 770A 1405A 643A 801A 1442A 545A 1303A 892A 626A 7AES 1123A 235A 1209A 1331A 1246A 1107A 229A 1071A 969A 893A 365A 1443A 1413A 738A 1344A 778A 795A 273A 146A 1268A 288A 1258A 948A 202A 1318A 522A 983A 137A 811A 568A 548A 308A 745A 856A 697A 171A 65A 201A 286A 1078A 510A 1240A 1463A 150A 566A 258A 852A 1288A 649A 794A 518A 867A 743A 512A 491A 472A 1454A 1346A 844A 777A 684A 679A
FELAPPI ELENA FERNICOLA LAURA FERRADINI FULVIA FERRANDINO PASQUALE FERRANDINO ROSANNA FERRARA CATERINA FERRARA FRANCESCO FERRARA MARCO FERRARI GIUSEPPE FERRARI ROBERTO CLAUDIO FERRARIO PAOLO FERRARO ANTONINO FERRARO GUIDO FERRERIO DANIELE ENRICO FERRI ALESSANDRA FIAMINGO FILIPPO FIERRO NICOLA FIGIANI GIORGIO FILETTI MARIO FILIPPINI BARBARA FIORAVANTI LAURA FIORE CIRO FIORESE FRANCO VINCENZO FIRMANO EDOARDO FLORIO DARIO FOLCI ALESSIO FONTANA ANTONIO FONTANA PAOLA FONTANA RAFFAELE FORMENTI FRANCO FORMENTI MATTEO FORMENTI SILVIO FORMIGARO STEFANO FORNI ERNESTO FORZATTI GIANMARIO FOSSATI DANIELE FOSSATI EDOARDO FRACASSI CRISTIANO FRANCESCA MICHELE FRANCESCHIN MIRCO FRANCESCO FRANCHINA DANIELE FRANCIOSI CARLO ACHILLE FRESI PIETRO FRIGERIO GAETANO FRIGERIO LARA MARIA FROSINI MARIA ERMELIA FUGAZZARO GRAZIELLA FUMAGALLI MARCO ANGELO FUMAGALLI MARIA CLOTILDE FUMAGALLI ROMARIO FRANCO FUMAGALLI SIMONETTA MARIA FUMEO ALBERTO FUSETTI ANTONIO GADDI ANDREA GAETANI GIORGIO GAETANI LILLO GALBIATI ALVARO GALBIATI CINZIA GALBIATI FEDERICA GALBIATI GIANVITTORIO GALBIATI MARIO GALBIATI PIERO GALBIATI PIETRO GALBIATI STEFANIA GALELLI DAVIDE GALIMBERTI ANTONIO ARTURO GALIMBERTI FABRIZIO GALIMBERTI LUIGI GALIMBERTI MARCO GALIMBERTI MONICA GALIMBERTI SILVIA GALLI ANDREA GALLI GISELLA GALLI MARZIA GALLIANI FLAVIO ROBERTO GALLISTRU ALFREDO GALLO ANDREA GALLO RIVA PATRIZIA
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Meda Ornago Milano Nova Milanese Monza Milano Milano Monza Sesto S.Giovanni Cinisello Balsamo Sesto S.Giovanni Lissone Monza Monza Desio Lissone Milano Cambiago Arcore Agrate Brianza Monza Monza Sesto S.Giovanni Muggiò Cesano Maderno Carate Brianza Milano Biassono Desio Monza Desio Milano Briosco Milano Monza Milano Monza Biassono Monza Milano Barlassina Carnate Milano Monza Cesano Maderno Monza Nova Milanese Monza Desio Monza Monza Monza Meda Cologno Monzese Monza Vimercate Milano Arcore Villasanta Monza Merate Mariano Comense Carugate Villasanta Milano Bovisio Masciago Lissone Milano Giussano Monza Bellusco Meda Barlassina Monza Milano Monza Brugherio Monza
DI BELLA DI SANTA SOFIA ALESSANDRO FILIPPO DI BELLA DI SANTA SOFIA ROSARIO ALESSANDRO F.
DI COSTANZO MARIA PATRIZIA DI DONATO MICHELE DI FILIPPO CARMINE DI GARBO GIUSEPPE GIULIANO DI GIULIO GIOVANNI DI GRAVINA MAURIZIO DI LAZZARO PIETRO DI LEONE LEONARDO DI MEGLIO ALFREDO SILVERIO DI MEGLIO GIANMARIO DI SIMONE NICOLA DI STEFANO CALOGERO DI VARA GIUSEPPA DIANESE ANTONIO DIANI MARINO DITRANI FERDINANDO DOLCE GIOVANNI DOLCE MARCELLO DOLCI PAOLO DONATIELLO EMILIO DONGHI MARIO DONINI SILVIA D'ONOFRIO ANTONIO DONVITO DEBORA DONZELLI PAOLO DORENTI LUCA DOSSO GIOVANNI VIRGINIO DOZIO ROBERTO DURANTE ELENA ELLI MASSIMO ERBA LAURA ERBA RENZO ERBA ROBERTO ESPOSTI LUIGI FABBRI VALTER FABRIS LUCA FACCHIN ASSI MARCO FACCHIN ASSI MARIO FACCHIN CLAUDIO FACCHIN LAURA SILVANA FACCI DIEGO FACCOLI SARA FAINI FRANCESCO FALCO FRANCESCO ANTONIO FALCONE SANTO ANTONIO FARINA ANDREA FARINA LAURA MARIA FARINA LUCA FARINA NADIA FARINA STEFANO FARRO GUGLIELMO FASOLI CLAUDIO FASOLO PATRIZIA FATRIZIO PAOLO PIPPO FAVA MANUELA FAZIO ANGELA FEDELI MIRELLA MARIA
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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10AES 782A 1401A 282A 1356A 1228A 169A 597A 584A 265A 1487A 227A 612A 3A 350A 1428A 107A 681A 1171A 407A 1206A 372A 1168A 963A 244A 444A 1231A 913A 1455A 919A 268A 1284A 1060A 1418A 882A 792A 134A 1096A 1031A 1383A 28A 1448A 252A 1340A 374A 699A 860A 615A 1088A 874A 708A 920A 1144A 1456A 449A 262A 1128A 284A 1485A 603A 1312A 1257A 403A 1120A 1229A 1212A 1011A 633A 1027A 108A 139A 552A 1292A 402A 302A 404A 706A 1164A
GALLO SALVATORE GALLOTTI FRANCESCO GALMANINI GIUSEPPE GAMBA MARIO GAMBINO ALESSANDRO GANDINI FRANCESCA GANDINI MAURO GANDINI STEFANO GANDOLFO CARLO GARDELLA GIOVANNI GARDELLA SARA GARDINI DILETTA GARGANO ANGELO GARIBOLDI CARLO GARIBOLDI SAVIO GAROZZO NUNZIA VALERIA GARZONI GIUSEPPE GASPARIN FRANCO GASPARINO SIMONETTA GASTALDI MARISA GATTI DELIA GAVAZZA ANTONIO GIULIO CESARE GAVAZZI DANILO FABIANO GAVIOLI RICCARDO GELOSA GILBERTO GENTILI EMANUELE GIOVANNI GERACI ROBERTO GEREMIA ROBERTO GERINI LUCA LUCIANO GIUSEPPE GERMANO PASQUALE GERVASIO ANTONIO GHEZZI CARLO GHEZZI LUCA MARIA OTELLO E. GHIGO FEDERICO GHILARDI MARIA TERESA GHIRINGHELLI MICHELE GHISLANZONI RICCARDO GHIZZONI GIANNI GIACOMETTI PAOLO GIACONI MARTA GIAMBELLI ETTORE GIAMPAOLO ONORATA MICHELINA GIANCATERINO ELVIDIA GIANGRECO MARIATERESA GIANI TAGLIABUE GIORGIO CARLO GIANNINI GIAN PAOLO GIANNOBI STEFANO GIANNONI CESARE AUGUSTO GIANOTTI VITTORIO GIANSIRACUSA GIUSEPPINA GIANTURCO PAOLO GIARDINI CAROLINA ELISABETTA GILETTO ELENA GIORGETTI GIOVANNI GIORGETTI ROBERTO MARIA GIORNELLI ANGIOLO GIORNELLI GIANLUCA GIOVE ATTILIO GIOVINAZZO CONCETTA LETIZIA GIRARDIN FABIO GIRONI PAOLO GIUDICI GIOVANNI FLAVIO GIUDICI LEONE MARIO GIUDICI MARCO GIACOMO GIURATO SEFORA GIURATRABOCCHETTI ROSSELLA GIUSI GIUSSANI CESARE GIOACHINO GIUSSANI LUIGI CLEMENTE GIUSSANI SABINA GIUSTI RENZO PIETRO GLAVICH LORENZO GLAVICH SILVIO MARIO GOGLIA UMBERTINO GORI MARCELLO GRASSO ALDO GRASSO LAURA GRASSO TOMMASO GRASSO UMBERTO
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comune
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Lissone Correzzana Milano Monza Monza Seregno Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo Milano Cologno Monzese Cologno Monzese Brugherio Monza Lissone Lissone Lissone Seregno Cinisello Balsamo Monza Pioltello Sovico Varedo Seregno Cusano Milanino Milano Monza Seregno Milano Milano Mariano Comense Vimercate Lissone Milano Monza Monza Milano Milano Vimodrone Milano Carate Brianza Lesmo Carnate Monza Desio Monza Milano Monza Milano Carate Brianza Seregno Monza Vedano al Lambro Monza Meda Meda Monza Monza Monza Sovico Milano Milano Lentate sul Seveso Carugate Monza Monza Meda Barlassina Seveso Milano Monza Vedano al Lambro Monza Sesto S.Giovanni Seregno Carate Brianza Monza Monza Monza
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GRECO DANIELE GRIFONI CESARE ANDREA GRIGGIO MAURO GRIMOLDI PAOLO EMANUELE GROSSI ANTONIO ILARIO GUARNACCIA PIETRO GUELPA GIUSEPPE GUELPA SILVIA GUERRA SARA HO DAC CAM LINH IANTOMASI MICHELE IAVARONE MARIA GRAZIA IMBRIANI PAOLO PIETRO IMPARATO VITTORIO INSABATO GIOVANNI INSINGA FILIPPO INTELISANO SEBASTIANO INTELLIGENTE DANIELA INTROPIDO PINUCCIA MARIA INVERNIZZI GIUSEPPINA IOPPOLO MASSIMO IPPOLITO MARCO ANSELMO IRLANTE VINCENZO ISOLINO ALESSANDRO ISOLINO GIOVANNI IZZO PIETRO LA PERNA ALESSIA LA ROCCA ANTONIO LA VALLE MARISA LACCHINI ELENA LAFRATTA ALESSANDRO LAMANTIA ANTONINO LAMPERTI ROLANDO LANARO GIOVANNA LANZANI NATALE CARLO LAPPA LIVIO LASTRINA GIUSY LATELLA ANTONIO MICHELE LAVELLI BRIGITTA LAZZARI EMANUELA LECCHI ALESSANDRA MARIA LECCHI MARISTELLA LECCHI SILVIA LUISA LECCHI STEFANO LEGGIERO SALVATORE LENARDUZZI PIERLUIGI VALENTINO LEONARDI DOMENICO LEONARDI GIUSEPPE FRANCO LEONCAVALLO ANNAMARIA LEONCINI ALESSANDRA LEONE AUSILIO LEONE VITTORIA LETIZIA LEONETTI ALESSANDRO LEOPIZZI SABRINA LETTIERI GIOVANNI LEVATI FRANCO LIMATOLA FABRIZIA LISJAK STEFANO LISSONI CESARE MARIO LO MAGLIO PIERANGELO LO PORTO PAOLA LO VERSO ROSA MARIA LOCATELLI LUCA LOCATI GIANFRANCO LOCATI LORENZO LOCATI NADIA LOLI ALBERTO LOMAZZI FABIO LOMBARDI MARCO MARIA LOMBARDI ROSARIA LOMBARDO RAFFAELE GIUSEPPE LOMBARDO VINCENZO LONARDONI LUCA LONGONI AUGUSTO ANGELO LONGONI CARLO LONGONI CHIARA LONGONI FRANCESCO GIUSEPPE LONGONI MARCO
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Milano Milano Monza Milano Cologno Monzese Muggiò Seregno Seregno Milano Milano Busnago Milano Concorezzo Burago di Molgora Sesto S.Giovanni Sesto S.Giovanni Monza Monza Caponago Sesto S.Giovanni Monza Brugherio Seregno Monza Monza Seregno Seregno Seregno Seregno Monza Monza Milano Vimercate Villasanta Meda Desio Desio Cambiago Muggiò Monza Milano Brugherio Vedano al Lambro Milano Monza Bovisio Masciago Seregno Seregno Milano Monza Cologno Monzese Seregno Sesto S.Giovanni Monza Milano Vimercate Milano Monza Monza Milano Seregno Cologno Monzese Giussano Monza Triuggio Brugherio Milano Monza Parabiago Vedano al Lambro Monza Lissone Milano Monza Verano Brianza Carate Brianza Monza Sovico
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503A 1274A 161A 473A 1042A 687A 1032A 1490A 865A 1255A 63A 1145A 1115A 133A 376A 721A 1319A 1180A 875A 157A 207A 823A 1213A 807A 796A 339A 495A 1500A 1013A 367A 211A 46A 415A 1305A 1024A 1083A 1424A 851A 747A 984A 398A 689A 762A 517A 117A 326A 470A 1423A 784A 1243A 1279A 1419A 406A 456A 822A 1295A 854A 102A 120A 486A 571A 931A 956A 1283A 543A 906A 593A 1079A 241A 416A 154A 1486A 1193A 1371A 1465A 728A 1254A 42A
LONGONI PAOLO LONGONI STEFANO LORUSSO LUIGI LOSCOCCO FRANCESCO LOSI VIVIANA SANDRA LUCCHINI GIANNI GIUSEPPE LUCHENA ANTONELLA LUCIANI ALESSIA VALERIA LUGLIO LAURA LUNGARO ERMELINDO LUNGHI AURELIO LUNGHI FILIPPO LUPO MICHEL ANTONIO LUSITANI FLAVIO MACCABELLI ARNALDO MACFOY PRINCE JOHN MAFFEIS FRANCESCO MARIA MAFFEZZOLI GIANLUCA MAGGI MARIACRISTINA MAGGIO MARIA NINFA MAGGIONI CARLA MAGGIONI IVANO MAGGIONI LUCA MAGLIA MARCELLINO MAGNANI GIULIANO MAGNANI ROBERTO MAGNI ALBERTO MAGNI ANTONELLA MAGNI FERRUCCIO MAGNI FRANCESCO MAGNI FRANCO ENRICO MAGNI LUIGI MAGNI PAOLO MAGNI VALERIA MAIORINO ALFONSINA MALACRIDA LOREDANA MALACRIDA MARCO MALANCHINI ROBERTO MALAVASI ANTONIO MALBERTI STEFANO MALEGORI MASSIMO MALGRATI CLAUDIA MARIA MALTESE GIORGIO MAMBRINI MAURIZIO ENRICO MANDELLI RENATO MANDRESSI GIORGIO MANFRIN SILVANO GIORGIO MANGHI DIEGO MANGIAROTTI ALBERTO MANIGLIA FRANCESCO MANZI MASSIMILIANO MAPELLI DENISE MAPELLI GIAN PIERO MAPELLI PATRIZIA MAPELLI ROBERTO MARCANDALLI MARCO MARCARINI ALBERTO MARCHESI ALDO MARCHESI ERNESTO MARCHIORO FERNANDO MARCINNO' GIOVANNI MARCON PAOLO MARIANI ANDREA MARIANI ANDREA MARIANI CESARINO MARIANI DANIELE MARIANI ERMANNO MARIANI GIOVANNI MARIANI GIOVANNI MARIANI LAURA MARIANI LUIGI MARIANI MARCO MARIANI RUGGERO MARIANI TIZIANO MARINI SERGIO MARINO MICHELE ARCANGELO MARIOTTI STEFANO MAROSMANNI CARLA
Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
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Monza Desio Milano Cologno Monzese Vimercate Milano Monza Brugherio Varedo Paderno Dugnano Seveso Seveso Milano Sesto S.Giovanni Calusco D'Adda Vimercate Monza Cinisello Balsamo Lissone Seregno Vimercate Milano Arcore Lissone Cogliate Milano Sesto S.Giovanni Desio Arcore Vimercate Desio Monza Bovisio Masciago Carnate Cologno Monzese Lissone Vimercate Desio Vedano al Lambro Desio Monza Camparada Monza Sesto S.Giovanni Vimercate Giussano Sesto S.Giovanni Monza Monza Lissone Cornate D'Adda Monza Vimercate Monza Monza Milano Nova Milanese Bernareggio Vimercate Lissone Milano Monza Milano Milano Cesano Maderno Cesano Maderno Lissone Desio Lissone Seregno Brugherio Lissone Seregno Milano Arcore Sesto S.Giovanni Cogliate Cusano Milanino
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MAROTTA FRANCESCO GIOVANNI MARTINELLI MARCO MARTINI MATTEO LUIGI MARZORATI GUIDO MARZORATI PIERO MASCHERONI EUGENIO MASCHERONI FEDERICO MASCHERONI FRANCESCA GIOVANNA MASCHERONI FRANCO MASCHERONI LUISA MARIA MASCHIETTO MARIO GABRIELE MASCHIETTO SERGIO UMBERTO MARIO MASCHIO ENRICO MASOLINI TIZIANA MASPERO ANDREA MASSIGNAN ENZO MASSIRONI CLAUDIA MASSIRONI ELENA MASSIRONI GIOVANNI MASSIRONI LUCA MATTEO MASSIRONI VITTORIO MASTRAPASQUA FLAVIO MASTROIANNI ANTIMO MATTEI MAURO MAURI ANTONELLA MAURI CARLO MAURI MARCO MAURI MAURA MAZZA SILVERIO MAZZEI GIULIANA MAZZINI DONATO MAZZOLA LUCIANO MAZZOLA LUISA MAZZOTTI LUCA MEAGO PAOLO MEDA ALESSANDRO MELI GRETA MELORO MARCO MENDOLIA FABRIZIO MERATI ENRICO MERCALLI DARIO MEREGALLI CESARE MEREGALLI FRANCESCO MEREGALLI MAURO MERELLO PAOLO FRANCESCO MERLI DAVIDE MERLINI ELISABETTA MERLINI MARCELLO MERONI DANIELE MERONI GIUSEPPE MERONI STEFANO MICCICHÉ FORTUNATO MIGLIOZZI ROBERTO MIGNINI GIORGIO MINOTTI MASSIMO MINUTOLI ANNA MARIA MINUTOLI VINCENZO MIRABILE MICHELA MOGLIO STEFANO MOLTENI CLAUDIA SUSANNA MONDELLA FRANCESCO MONDI' FRANCESCO PAOLO MONETA FABIO MONGUZZI EGIDIO MONGUZZI LUCA MONTAGNINI GIAN ANTONIO MONTANI ANNAMARIA MONTI AMBROGIO GIORGIO MARIA MONTI CINZIA MONTI GIOVANNI MONTI IVANA MONTI PAOLO MONTI PIERLUIGI MONTICELLI ALBERTO MARIA MONTORFANO MARCO MONTRASIO GIUSEPPE CARLO MORABITO ALESSANDRO MORABITO FRANCESCO
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Giussano Carate Brianza Monza Varedo Varedo Monza Monza Meda Meda Milano Brugherio Brugherio Milano Milano Seregno Cesano Maderno Monza Monza Biassono Monza Monza Milano Cusano Milanino Monza Seregno Lentate sul Seveso Monza Milano Monza Monza Macherio Meda Bovisio Masciago Sesto S.Giovanni Triuggio Desio Roncello Meda Milano Muggiò Usmate Velate Muggiò Varedo Carate Brianza Vimercate Muggiò Seregno Milano Triuggio Monza Barlassina Seregno Sesto S.Giovanni Milano Meda Monza Monza Agrate Brianza Varedo Briosco Lissone Milano Monza Vimercate Monza Monza Milano Paderno Dugnano Cesano Maderno Milano Cesano Maderno Saronno Lissone Concorezzo Seregno Monza Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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comune
476A 1015A 992A 700A 434A 48A 930A 1070A 562A 916A 1433A 632A 1420A 753A 1321A 206A 317A 531A 84A 1245A 330A 280A 769A 177A 1127A 1287A 1259A 918A 766A 926A 217A 1098A 1142A 1061A 15AES 698A 477A 587A 526A 479A 528A 1432A 1508A 95A 1480A 5AES 361A 1022A 131A 1110A 435A 136A 702A 59A 295A 1300A 10A 944A 534A 100A 1016A 469A 966A 599A 1192A 430A 1239A 411A 1158A 61A 648A 168A 31A 1407A 1224A 300A 1365A 658A
MORABITO FRANCESCO MARIA MORANDUZZO PIERO MARIA MORELLI ANTONELLA MORETTI MAURIZIO MORGANTI DANIELA MORGANTI PIERLUIGI MORLINO FERNANDO MORO RAFFAELLA MOSCA ALESSANDRA MOSCA MARIA CHIARA MOSCARDINI ANDREA MOSCATO FABIO MOSCHENI CARLA MOSCONI MARCO MOTTA ANDREA MOTTA FABIO MOTTA FABIO MASSIMO MOTTA FRANCO MOTTA LUIGI MOTTA MARIO MOTTADELLI VITTORIO MOTTOLESE LEONARDO MUGGETTI ANDREA MUNAFÓ FRANCESCO MURATERRA EGLE ANNA MARIA MUSA CARMELA MUSANTE LUCA MUSCA FRANCESCO PAOLO NANIA ALBERTO GIUSEPPE NAVA FRANCO NAVA PIETRO MARIA NAVA STEFANO NAVARRA RAFFAELLA NESCI GIACINTO NESPOLI PAOLO ALDO NICOLINI IVANO NICOSIA GIUSEPPE NISI ANDREA VALENTINO NOVARA ANNAMARIA NOVARA LUISA NOVARA MARIO CARLO NOVELLA MICHELE NUZZOLO MONICA OBLATORE SERGIO OCCHINEGRO LUCIA ODDO SALVATORE ODIERNA CONTINO PATRIZIO OGGIONI ALBERTO OGGIONI DANIELE OGGIONI DIEGO MICHELE OGGIONI MAURIZIO OGGIONI ROBERTO OGGIONNI ISABELLA OLEARI PAOLO OLIVA GIUSEPPE OLTOLINI GIUSEPPE ORIANI FULVIO ORSENIGO LUIGI ORSENIGO RAFFAELE ORTALLI GIUSEPPE OSCULATI GIANEMILIO OTTOLINI IVANO OTTONE SILVIA PACIFICI PAOLO PAGANELLI PAOLA PAGANI FABRIZIO PAGANO ANNALISA PALAZZI PAOLA PALEARI PAOLA PALEARI PIERANGELO PALERMO MARIA ESTER PALLADINI EMILIO MARIANO PALLINI PIETRO ANGELO PALMA CHIARA PALMIERI NAZARIO PALMIERI UMBERTO PALTRINIERI FRANCESCO PANIGADA ALBERTO
Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
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Cinisello Balsamo Sesto S.Giovanni Varedo Milano Arcore Desio Carugate Monza Vimercate Milano Monza Paderno Dugnano Cinisello Balsamo Monza Vedano al Lambro Lissone Monza Desio Monza Monza Giussano Milano Milano Cesano Maderno Monza Carugate Monza Carate Brianza Milano Seregno Milano Seregno Monza Villasanta Verano Brianza Monza Sesto S.Giovanni Monza Seregno Meda Seregno Monza Monza Verano Brianza Cinisello Balsamo Paderno Dugnano Monza Milano Seregno Milano Monza Milano Monza Meda Arcore Cesano Maderno Monza Nova Milanese Sesto S.Giovanni Desio Monza Milano Vedano al Lambro Monza Monza Paderno Dugnano Cogliate Cadorago Sesto S.Giovanni Sesto S.Giovanni Monza Monza Milano Lissone Cologno Monzese Segrate Milano Monza
1131A 692A 806A 392A 760A 1244A 669A 459A 628A 665A 381A 1149A 554A 962A 567A 1038A 446A 12AES 12A 1161A 883A 959A 899A 195A 198A 1129A 536A 809A 1125A 746A 509A 1409A 1215A 104A 40A 1269A 929A 485A 845A 24A 617A 492A 1218A 1388A 481A 124A 1366A 1234A 422A 835A 1219A 946A 735A 482A 1302A 586A 688A 320A 276A 13A 457A 205A 1398A 871A 497A 1468A 83A 825A 804A 925A 751A 729A 54A 742A 86A 752A 1162A 950A
PANIZZA GIANLUCA PANZERI SIMONETTA PAPINI FABRIZIO PAPPALARDO ALBERTO PARENTI LUCA PARLAGRECO ALFONSO ATTILIO PARMA ALBERTO LUIGI PARMA CARLO ANGELO PARMA TIZIANA PAROLINI PAOLO PARRAVICINI BRUNO VITALE PARRAVICINI LORENZO PARRAVICINI MASSIMO PASCALE FABRIZIO PASSONI IVANO PASSUELLO MASSIMO PASSUELLO ROBERTA PATTI MARIA PAVONE GIOVANNI PECOLLO MARIA PAOLA PEDRONI GIOVANNI PAOLO PELIZZARI PAOLO PELLEGATTA DANIELE GIUSEPPE PELLEGRINO PASQUALE PELLITTA ADOLFO PENATI ROBERTO PENNATI LUIGI PENNATI VITTORIO FRANCESCO PERAZZI LORENA PERCUDANI MARCO PERCUDANI STEFANO PEREGO ANDREA PEREGO ANDREA PEREGO ANGELO ALDO PEREGO LUIGI PEREGO PAOLO PEREGO PAOLO MICHELE PERICO FLAVIO MARIO PERONETTI ALESSANDRA PERONETTI GIUSEPPE PERRUCCI SILVIA PESSINA ALBERTO PESSINA CHIARA PESSINA FABIO PESSINA FABIO ENRICO PESSINA GIOVANNI PAOLO PESSINA MARCO PESSINA MARCO PEVERELLI MARCO PEZZETTI ANDREA PIACENTE CARLO PIANTA LARA PIAZZOLLA GIUSEPPE PICCIOLO SALVATORE PIETROPOLI ALESSANDRO PIGNATTARI MASSIMO PILLERA ANTONIO DAVIDE PILOTTO MASSIMO PINO FRANCESCO ANTONINO PIOLTELLI GIANBATTISTA PIROLA MASSIMO PIROLA MODESTO PIROVANO ALESSANDRA PIROVANO CARLO MARIA PIROVANO ENZO PIROVANO ILARIA PIROVANO LUIGI PIROVANO MARCO FRANCESCO PIROVANO MASSIMO PIROZZI CARLO PISANO RAFFAELE PISERONI CRISTINA PIVA ADRIANO FORTUNATO PIVA EMANUELA ADELE PIZZA FRANCESCO PIZZI CARLO EDOARDO PIZZI CARLO OLIVIERO PIZZI DOMENICO
Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm.
02855031 0392322072 039464554 0287398356 0296704245 026107833 039384816 039958084 0362220799 029090397 0362860289 039360684 03939099 027533351 039324300 022405523 022405523 039482575 039389954 02855031 0362600427 0393900070 0362564346 0362900976 022423316 0396889517 0362620279 036270662 039792882 0266049240 0266049240 3484997972 0227301314 0362996628 022547111 0392878348 0299045000 039483878 039386532 039386532 393351264659 039324226 039328530 026253541 039380821 026253541 026253541 3487801538 028790811 0392847061 039324300 0362364267 0292151994 0392312397 0392301158 0362523462 0295339388 0226263648 0222470091 0392300016 0392873107 0396980945 0392312391 0392312391 0362625630 0362630747 03629481 0362996628 039383971 0362521620 02874506 0396082108 039324525 039324525 039324231 026690771 039831403 0296320495
Milano Biassono Lissone Milano Saronno Bresso Monza Barzano' Seregno Trezzo sull'Adda Giussano Monza Monza Segrate Monza Sesto S.Giovanni Sesto S.Giovanni Lissone Monza Milano Nova Milanese Monza Barlassina Verano Brianza Sesto S.Giovanni Usmate Velate Seregno Meda Muggiò Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo Carnate Cologno Monzese Besana in Brianza Cologno Monzese Brugherio Paderno Dugnano Lissone Monza Monza Brugherio Monza Monza Milano Monza Milano Milano Sesto S.Giovanni Milano Monza Monza Nova Milanese Carugate Monza Monza Cesano Maderno Cavenago di Brianza Sesto S.Giovanni Sesto S.Giovanni Monza Brugherio Lesmo Monza Monza Desio Desio Triuggio Besana in Brianza Monza Seveso Milano Vimercate Monza Monza Monza Milano Monza Misinto
Rag. e Dott. Comm.
Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
3346559305 0233404476 0362237789 0276020776 039380821 0276020776 039323344 036272045 039617931 0362506221 039320880 0362451308 3358068250 0362623044 039364869 0229060790 0392490037 0392300665 039380821 029181222 0296729171 031904159 0226220308 0226220308 0392301036 0392326574 028056124 3358329414 0227300627 022138944 026709466 039322803
Rag. e Dott. Comm. Rag. e Dott. Comm.
Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. e Dott. Comm.
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titolo PROF.
telefono
comune
n° iscr.
cognome nome
titolo PROF.
telefono
comune
412A 500A 112A 433A 1503A 538A 341A 437A 271A 1496A 590A 1252A 76A 999A 943A 619A 1065A 1316A 1290A 1466A 1108A 588A 613A 986A 216A 19A 1395A 1267A 329A 11A 1122A 463A 546A 1135A 110A 638A 1251A 974A 972A 499A 1333A 296A 209A 650A 1453A 594A 677A 1375A 397A 1449A 345A 1069A 961A 542A 502A 294A 656A 37A 1160A 318A 1260A 629A 870A 977A 1381A 701A 277A 414A 895A 1118A 85A 62A 595A 170A 344A 1214A 661A 1431A
PIZZI ETTORE GASPARE MARIA POGGI CARLO STEFANO POLI VLADIMIRO POLIANI FRANCO POLIANI LAURA EILEEN MARIA POLICHETTI ALFREDO POLINI FABRIZIA POLITO BALDASSARRE ALDO POLLASTRI GIOVANNI POLLASTRI STEFANIA POMETTO FABIO POMETTO MASSIMO PONTI ANGELO PONTRELLI VITO POPONCINI CRISTIANO PORTA LUIGI POSENATO ADRIANO POZZI ALESSIA POZZI FABRIZIO FRANCESCO POZZI FRANCESCA POZZI MILENA POZZI OSVALDO POZZI PIERPAOLO POZZI RICCARDO POZZI SILVANO POZZI VIRGINIO POZZOLI FABIO ANTONIO POZZOLI FRANCESCO ANTONIO POZZOLI GIUSEPPE POZZOLI GUIDO POZZOLI LUIGI POZZOLI MARCO ANTONIO POZZOLI MICHELE GIOVANNI POZZOLI STEFANO ANTONIO PRADERIO LUIGI PRATELLI MASSIMO PRATI FABRIZIO PRATO MONICA PRETI MARCO PRONOI GIUSEPPE PROSERPIO MARCO PROVENZANO ANTONIETTA PROVENZANO MARIA GIUSEPPINA PUGLIESE MARIO PULCINI ALESSANDRO PUPPO MAURO PURGHE' DANIELA GRAZIA PURGHE' FILIPPO QUADRIO ELENA QUINTIERI LUCIANA RADAELLI DANIELE ALBERTO RADAELLI DARIO ROMANO RADAELLI FABIO MARIO RADICE ANNA ROSA RADICE FILIPPO MARIA DOMENICO RADICE LUIGI RAFFA GAETANO BRUNO RAFFAELE LUIGI RAGADALI FRANCESCA RAIMONDI ROBERTO RAINALDI ALESSANDRO RAINATO MARA RAJEVICH ILARIA RAMAGLIA FRANCA RAMPOLDI PAOLO RAPETTI MAURO RAPPA VINCENZO RASIZZI ENRICO RATTI ALBERTO ALDO MARIA RATTI FEDERICO RATTI FRANCESCO RATTI MARIO RATTI ROBERTO RATTI VALTER RAVEANE DORIANO RE MASSIMILIANO REATI PAOLO REDAELLI DAVIDE MARIA
Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm.
0392302938 039669054 0392301635 039329799 039329799 0226112122 0392001159 039323817 0266011285 0392300889 0362558693 0362591120 039280251 0272472279 0362222550 039670274 0362500765 0392302663 036239191 039793541 0276317585 0299043378 0362904347 0266013107 039791085 0362231260 0331499911 036239191 0362221843 036239191 0362524230 026071802 0392302663 0362544315 0222472686 0266987710 0392024428 0226116035 3356655753 039367250 3495515193 0362222805 031761303 022532479 3491018150 0392328087 028633111 02855031 0392312127 3495956321 0392301623 0241271640 0392144325 029181216 036272045 0362540960 0297373923 0228510453 0362564604 039302245 031428282 3393789339 0249981732 022421528 0362581005 0362231208 022544023 0392103602 0362993336 039280251 028321392 039280251 039879221 0362220939 0392301661 0362560408 039481450 0362904736
Monza Vimercate Monza Monza Monza Milano Monza Monza Cinisello Balsamo Brugherio Bovisio Masciago Cesano Maderno Monza Paderno Dugnano Seregno Carnate Cesano Maderno Monza Desio Muggiò Milano Paderno Dugnano Carate Brianza Cinisello Balsamo Lissone Seregno Parabiago Desio Seregno Desio Seveso Milano Monza Varedo Sesto S.Giovanni Milano Monza Milano Monza Monza Muggiò Seregno Carugo Cologno Monzese Seveso Monza Milano Milano Monza Monza Monza Milano Muggiò Paderno Dugnano Meda Cesano Maderno Sesto S.Giovanni Milano Lentate sul Seveso Monza Tavernerio Monza Milano Sesto S.Giovanni Varedo Seregno Cologno Monzese Monza Verano Brianza Monza Milano Monza Brugherio Seregno Monza Lentate sul Seveso Lissone Carate Brianza
123A 311A 783A 181A 556A 731A 349A 458A 557A 1020A 369A 1369A 132A 1253A 850A 834A 727A 1335A 704A 952A 129A 375A 716A 87A 641A 1315A 765A 213A 872A 841A 1009A 939A 429A 239A 547A 670A 620A 514A 188A 359A 827A 878A 342A 1165A 1101A 1497A 902A 896A 1379A 790A 645A 348A 1037A 836A 1467A 981A 99A 1286A 220A 947A 654A 1172A 1211A 357A 859A 771A 203A 347A 831A 13AES 611A 646A 608A 810A 1147A 814A 1030A 257A
REDAELLI GIOVANNI REDAELLI GIUSEPPE REDAELLI RUGGERO REGONDI GIAN PIETRO RESNATI FLAVIO RESTORI GIANCARLO RIBIS NICOLA RIBOLDI ELENA MARIA BARBARA RIBOLDI RITA RICCO ROBERTA RICCOBENE GIUSEPPE RIPAMONTI EMANUEL RIPAMONTI GIAMPAOLO RIPAMONTI MARCELLA RIPAMONTI MASSIMILIANO RIPAMONTI SIMONA RISI SANDRO ADRIANO RITA GIOVANNA RIVA AUGUSTO GIUSEPPE RIVA ELIANA RIVA FRANCO RIVA LUIGIA RIVA PATRIZIA LUCIA MARIA RIVA ROBERTO RIVA VINCENZO RIVOLTA ANGELO RIVOLTA MARCO RIVOLTA PIETRO RIVOLTA RENZO RIZZARDI ALDINA RIZZO GIUSEPPE ANTONIO ROBICCI ELENA ROCCA ALBERTO ROMANELLI MARIA ADDOLORATA ROMANO' GIOVANNI ROMANO' ROBERTO FAUSTO ROMEO MARIA FRANCESCA RONCORONI ENRICO OSVALDO RONZONI ADELIO ANGELO ROSOTTI RENZO MARIO ROSSETTI DAVIDE ATTILIO ROSSETTI IVAN AMBROGIO ROSSI ASCANIO MICHELE ROSSI MATTEO ROSSINI SILVIO ROTA ANDREA ROVELLI CARLO ROVELLI FRANCESCA ANGELA ROVIDA MARCO CESARE RUBAGOTTI MARCO RUBINO VINCENZO RUGGERI CARMELO RUSSO BARBARA RUSSO FRANCESCO VITTORIANO RUSSOTTO ROSSANA RUTIGLIANI FRANCESCO SABBADIN DIEGO RUGGERO SAIANI SCILLA VERONICA SAIANI SERGIO SAITA ILARIA MARIA SALA ALESSANDRO SALA CARLO SALA CARLO SALA CESARE SALA CESARE CLAUDIO SALA ELISABETTA ERNESTA SALA GIANCARLO SALA GIORGIO MARIA SALA LAURA MARIA SALA PIERO ANTONIO SALA PIETRO SALAMONE ALESSANDRA MARIA RITA SALAMONE FRANCESCA ELISABETTA SALEMI ALBERTO SALVATORE SALERNO AGOSTINO PIETRO SALERNO ALBERTO SALVIONI CARLO SALVIONI MAURILIO
Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
0392024176 0362996200 0362901179 0362502174 0362335147 0362912250 0266013107 0392304965 0392457984 0291082678 0392301587 3938167459 0392752007 0392450509 0396882283 0392450509 02880051 022423352 039324300 0229400672 036252731 026693354 039323295 039324200 0362861151 0395783010 039465401 029660109 0392012461 036238251 02874506 0291605601 0396015772 0225390377 0229062098 03939099 0362550666 039323344 0362237050 0392495660 0276021381 0362301047 3496616999 0392023313 3487623462 3493563828 039617931 0362998820 039322102 03939099 0362540087 039329231 039280251 022406343 0362924120 0269337301 039483533 026170323 026127110 3492193416 027785576 031304111 039617931 039463404 0262912198 3358128725 039320555 039329968 039492400 0392012551 0396980723 039328172 039481450 039320241 0392494548 026880893 0392789598 0392144289
Monza Besana in Brianza Carate Brianza Cesano Maderno Giussano Carate Brianza Cinisello Balsamo Monza Lissone Paderno Dugnano Monza Lentate sul Seveso Biassono Lissone Arcore Lissone Cinisello Balsamo Sesto S.Giovanni Monza Milano Cesano Maderno Milano Monza Monza Giussano Lissone Lissone Ceriano Laghetto Macherio Seregno Milano Milano Arcore Cologno Monzese Milano Monza Desio Monza Seregno Vedano al Lambro Milano Desio Cesano Maderno Monza Cusano Milanino Monza Arcore Veduggio con Colzano Monza Monza Cesano Maderno Monza Monza Sesto S.Giovanni Renate Milano Lissone Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo Seregno Milano Como Arcore Lissone Milano Aicurzio Monza Monza Vedano al Lambro Sovico Lesmo Monza Lissone Monza Biassono Milano Triuggio Muggiò
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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comune
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1063A 1166A 1476A 461A 1330A 16A 675A 167A 818A 817A 1400A 1483A 869A 559A 151A 533A 696A 715A 785A 979A 163A 933A 627A 1384A 651A 1380A 624A 560A 364A 1477A 304A 118A 805A 43A 1328A 1102A 260A 1451A 246A 424A 774A 180A 1417A 270A 1459A 264A 1359A 1105A 1372A 6AES 820A 1073A 1113A 103A 487A 621A 639A 212A 912A 508A 1262A 535A 152A 1469A 923A 949A 467A 160A 26A 316A 935A 1271A 1237A 1238A 664A 452A 141A 1111A
SALZONE ANTONIO GIUSEPPE SAMELE ANTONIO SANDRINI DANILO SANTAMBROGIO ALBERTO SANTAMBROGIO ALESSANDRA SANTAMBROGIO CARLO SANTAMBROGIO GIUDITTA LUISA SANTAMBROGIO IVANO SANTANGELO SEBASTIANA SANTARELLI GIORGIO SANTINI VALENTINA SANTORO MAURIZIO GIANNI SANVITO ANDREA FILIPPO SANVITO MARIO CAMILLO SARIMARI CLAUDIO SARRI ALESSANDRO SARTI MARCO SAVIAN DAVIDE GABRIELE SCACCABAROZZI STEFANIA SCARPA GIANLUCA SCARPA MARIO SCHIATTI SILVIA SCHIATTI UMBERTO SCIMONE FRANCESCO SCIROCCO MAURO SCOLA GABRIELLA SCOLARI MARINA SCOLIERI ROBERTO SCOTTI ANTONIO SCOTTI BENIAMINA SCOTTI CARLO ALBERTO SCOTTI GIANNI LUIGI SECCHI FABIO SECCHI ITALO SEGAFREDO CINZIA SEMERARO FEDERICA SEREGNI MARINA SERRA MARIKA SEVESO DAVIDE SFORZA GIUSEPPE SFRAGANO SALVATORE SICILIA FRANCESCO SILVA MAURA SIROCCHI MARIO SIRONI DAVIDE SIRONI FEDERICO SIRONI PAOLA SIRTORI BENEDETTA SIRTORI LAURA SIRTORI LORENZO SLAVICH GIANCARLO SOFO FRANCESCO SOMASCHINI MICHELA SOMASCHINI PAOLO SORANZO GIANNI SORDELLI ROBERTO SORMANI ANGELO SORMANI LUIGI SPEZIA CESARE LUIGI SPINELLI ANGELO SPINELLI ATTILIO SPINELLI ELENA SPINELLI SERGIO SQUITIERI ANTONIO STANTA FERDINANDO STEFANI MONICA STILO PIETRO STRADA ALBERTO STRANO GIUSEPPE STRANO VINCENZO GAETANO STRAZIO GIUSEPPE PAOLO STRINATI GRAZIA STUCCHI CRISTINA STUCCHI ETTORE STUCCHI MARCO STUCCHI SILVANO STUCCHI WALTER STUPPIA ALICE ARIANNA
Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
0331430141 026572375 0362629497 0362343250 3402466740 036272010 0362328928 039742887 026590612 0226223249 039880386 3384397663 039384905 0362237789 0392301150 0362301403 0248003242 0331492106 0362551196 0362326684 039735592 0262228451 0362331196 0398946178 0362553135 0392001614 0392025411 022826725 039736342 039692113 0392300889 039388398 0362551097 0362551097 0362569521 039367605 039386638 0396083248 0362621389 0392006667 0245478293 039792672 031744499 0331957437 0362991815 0362901653 026570204 039360768 039280251 039322474 0362354172 0248516437 0362851434 0362851434 0266049110 039736330 02796719 0362328992 0392725062 039461661 3496637779 0396824324 036275196 031743058 0392028080 0396820478 0226700464
Villa Cortese Milano Seregno Meda Seregno Meda Seregno Monza Milano Sesto S.Giovanni Brugherio Sesto S.Giovanni Monza Seregno Monza Desio Milano Parabiago Cesano Maderno Seregno Monza Milano Desio Monza Seveso Monza Monza Milano Monza Cornate D'Adda Monza Monza Cesano Maderno Cesano Maderno Barlassina Monza Monza Vimercate Desio Monza Milano Muggiò Mariano Comense Angera Carate Brianza Verano Brianza Milano Monza Monza Monza Giussano Milano Giussano Giussano Cinisello Balsamo Monza Milano Seregno Monza Lissone Muggiò Roncello Meda Mariano Comense Monza Roncello Cologno Monzese Desio Vimercate Vimercate Monza Seregno Vimercate Vimercate Bellusco Agrate Brianza Vimercate Milano
1084A 238A 1470A 471A 243A 993A 1444A 315A 187A 1216A 454A 460A 541A 279A 1140A 494A 338A 1000A 1235A 245A 574A 898A 289A 93A 263A 305A 1301A 335A 27A 714A 1106A 1203A 200A 789A 857A 56A 1005A 1266A 1306A 58A 1439A 846A 1036A 73A 578A 881A 70A 197A 732A 307A 1445A 72A 1177A 333A 1210A 57A 334A 140A 50A 1353A 1349A 1367A 1226A 1204A 555A 166A 242A 451A 156A 1040A 1151A 462A 1412A 1422A 1124A 1247A 748A 507A
SUANNO MARIA ISA SUMERANO PASQUA SURGO GIAMPAOLO TAGLIABUE LUIGI TAGLIABUE MONICA ALMA TALIENTO RAFFAELLO TAMBORRINO PAOLO DANTE TAMBURELLO ANGELO GIUSEPPE TANZI LAURA TARABORELLI DAVIDE TARIZZO LUCA VALERIO TASSINI CARLO ALBERTO TASSONE SALVATORE TEDESCO PAOLO TENTORIO LUCA TERRAGNI ENRICO MARIA TERRAGNI MARIA ROSA TERRAGNI MASSIMILIANO TERUZZI DAVIDE TERUZZI FRANCESCO TERZOLI MARIA CRISTINA TESAURO MICHELE TESORIERO RAIMONDO TESTA LUIGI TESTI GEMMA MARIA RITA TIGANO GIANFILIPPO ANTONIO TILATTI MARCO TILATTI NELSO TIRELLI FRANCESCO TOFANI RICCARDO LUIGI TORELLA LAURA TORRI GRAZIELLA TORRIANI LAURA MARIA TOSONCIN VINCENZO TOMMASO TRABALLI ALBERTO TRABALLI ANGELO TRABATTONI ANDREA TRABATTONI CHIARA TRABATTONI PAOLA TRABATTONI VITTORIO TRADATI ALFREDO TRASCIATTI LIDA TRAVAGLINO ANTONIO TREMOLADA ENRICO TREMOLADA FABIO TREMOLADA LUIGI ANTONIO TREMOLADA MARIADELE TREMOLADA MARZIA TREMOLADA SERGIO TRESOLDI IVANA TREVISAN FABIO TREZZI MARIA TERESINA TREZZI PAOLO TRIMBOLI GUIDO TROLESE MASSIMO TROTTER ALESSANDRO TROVATO ROBERTO TURATI GIULIANO TURATI GIUSEPPE TURATI ROBERTO TURCI FABIO MASSIMO TURCONI CHIARA MARIA TUROLO FERDINANDO TURRI MAURO UGGERI MAURO DANTE USUELLI GIOVANNI VAGHI CARLA VAGHI LUCA VAGHI PIERLUIGI VAGLIE' ANDREA VAGO GIANCARLO VALESINI PAOLO VALLINI TAMARA VALSECCHI MASSIMO VALTOLINA GIAN LUCA VANZETTO ANDREA VARE' EMANUELE VARISCO MARCO ANGELO MARIA
Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm.
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Vimercate Cologno Monzese Monza Bovisio Masciago Desio Milano Cologno Monzese Monza Cusano Milanino Desio Concorezzo Monza Monza Monza Monza Limbiate Milano Nova Milanese Seregno Agrate Brianza Concorezzo Cologno Monzese Caponago Monza Cinisello Balsamo Seveso Monza Monza Sesto S.Giovanni Seregno Monza Monza Sesto S.Giovanni Monza Monza Cinisello Balsamo Monza Monza Monza Monza Sesto S.Giovanni Vedano al Lambro Muggiò Monza Monza Monza Monza Monza Monza Brugherio Cosenza Sesto S.Giovanni Giussano Milano Lesmo Milano Vimercate Giussano Milano Milano Milano Monza Milano Milano Sesto S.Giovanni Milano Cesano Maderno Cesano Maderno Cesano Maderno Milano Barlassina Sesto S.Giovanni Usmate Velate Cornate D'Adda Bernareggio Milano Cinisello Balsamo Agrate Brianza
Rag. e Dott. Comm.
Rag. Comm. Dott. Comm.
039667551 039667551 0392148362 0362243626 0396918019 0396918019 0396020726 039651992 039666313 0272004131
Rag. e Dott. Comm.
Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
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cognome nome
titolo PROF.
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comune
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cognome nome
titolo PROF.
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904A 635A 601A 399A 1045A 96A 712A 739A 1082A 128A 1361A 812A 450A 1109A 1175A 144A 226A 240A 193A 1003A 1081A 1348A 1170A 585A 337A 1248A 1133A 1352A 570A 186A 876A 162A 2A 1256A 453A 126A 261A 1112A 709A 1146A 630A 1156A 1415A 862A 440A
VARISCO MARCO PAOLO VARISCO MARIA ANGELA AURORA VASARRI ANNA VASSENA LUIGI VAVASSORI LORENZO GIOVANNI VEGETTI GIULIO VELTRI CORRADO VENDER DANIELA VENDRAMINETTO ANDREA ZELMAN VENDRAMINETTO GIORGIO VENTURATO VALENTINA VENTURUZZO MIRCA VERALDI SALVATORE VERANI ILARIA VERDERIO MARIACHIARA VERDERIO MARIO VERGA TIZIANA VERGALLO ITALO BRUNO VERGANI GIULIANO VERGANI GIUSEPPINA VERGANI LAURA VERGANI MARCO VERGANI UMBERTO VERONESI PATRIZIA ANGELA VERTEMATI LUIGI VERTEMATI MATTEO VERTEMATI PAOLO ROBERTO VERTEMATI RUBEN VETRANO ANTONIO VEZZANI ALBERTO VIDAL MASSIMO VIGANO' CESARINO VIGANO' CLAUDIO CARLO VIGANÒ ELISABETTA VIGANO' ENRICO VIGANÒ GIANMARIA VIGANO' LUIGI GIULIO VIGANO' MARCO VIGANÒ MARCO GIOVANNI VIGANO' PAOLO STEFANO VIGANO' PATRIZIA VIGNOLA CARMELA VIGO WALTER VILLA ALESSANDRA VILLA ALFONSO
Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm. Rag. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Dott. Comm. Rag. Comm.
0236540193 0266995090 0269002100 039326247 0222476988 039326247 0362326965 0362620804 0362238251 0362238251 0289596416 0392497609 0392841488 0362311532 039650539 0396852296 0392010575 02874506 039368606 03965732208 0362557366 0362542350 039324300 0392188700 0396901972 0392326976 039492797 0396901972 039367605 0396853348 0392752819 0392495735 039322827 0362850546 0392752378 0362245503 039322827 0392300174 039731966 0291082756 0362995633 0396889474 0224412987 0392781091 039380705
Paderno Dugnano Sesto S.Giovanni Milano Monza Sesto S.Giovanni Monza Seregno Desio Seregno Seregno Milano Vedano al Lambro Monza Giussano Agrate Brianza Vimercate Macherio Milano Monza Agrate Brianza Lentate sul Seveso Barlassina Monza Muggiò Bernareggio Monza Biassono Bernareggio Monza Vimercate Biassono Biassono Monza Giussano Biassono Seregno Monza Monza Monza Palazzolo Milanese Besana in Brianza Usmate Velate Sesto S.Giovanni Monza Monza
1174A 1086A 8A 1471A 734A 644A 51A 1134A 71A 868A 889A 1345A 861A 1159A 1429A 29A 1047A 710A 905A 275A 377A 921A 975A 78A 1350A 371A 34A 9A 965A 833A 232A 346A 971A 1402A 236A 1472A 802A 915A 940A 1493A 1351A 1436A 1225A 657A
VILLA ANDREA ANTONIO VILLA ANGELO GIUSEPPE VILLA ANTONIO VILLA ARIANNA VILLA DELIA VILLA EMANUELA VILLA EMILIO VILLA GIOVANNA VILLA GIULIO VILLA GLORIANA VILLA LORELLA VILLA LUIGI VILLA MARCO RICCARDO VILLA PAOLO VILLA SONIA VILLA VINCENZO VIMERCATI GIORGIO VIMERCATI GIUSEPPE LUCA VIROLI CRISTINA VISMARA VITTORIO VITALE CARMELO VITALI MARIO ANGELO VITALIANI GIANPIERO VITTADINI FRANCESCO VITTADINI STEFANO VITULLI DARIO ALDO VOLANTE CARLA VOLPATI PAOLO VOLPE MARGHERITA ZALAMENA MARCO ZAMBERLETTI ROSA ZAMPIERI EMANUELE ZAMPIERI ROBERTO ZANI ANDREA ZANZOTTERA GIUSEPPE ZANZOTTERA MARCO ZECCA EDOARDO ZECCHINI CINZIA ZITELLI SILVANA ZIVERI ANDREA MICHELE ZOLIN CLAUDIA ZONCA ELIO ZORLONI PAOLA ZUCARO DANIELA FILOMENA
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Bimestrale - Anno VI n. 32 giugno/luglio 2009
giugno/luglio 2009
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Bimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Monza e della Brianza
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