Comune di Rivignano (UD)
Progetto ST.A.R. LIFE 07 NAT/IT/000498 AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
TITOLO:
Valutazione Finale
DATA COMPILAZIONE:
31 Dicembre 2012
COMMITTENTE:
Comune di Rivignano (UD)
PROFESSIONISTI: dott. for. Ruggero-Maria Ferrarini dott. agr. Marco Pitteri
studio associato ferrarini e pitteri via triestina 54/12 30173 favaro veneto venezia tel-041.634373 -fax-041.2436520 e-mail
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SOMMARIO
PREMESSA............................................................................................................................................3
IL PROGETTO .......................................................................................................................................5 GLI OBIETTIVI E I RISULTATI ...........................................................................................................7
IL LAVORO SVOLTO ...........................................................................................................................8 RAPPORTO COSTI/BENEFICI.........................................................................................................13
INDICAZIONI PER IL FUTURO ........................................................................................................17
CONSIDERAZIONI FINALI ................................................................................................................19
CARTOGRAFIA ...................................................................................................................................25
PROGETTO LIFE07 NAT/IT/000498 - AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
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PREMESSA
La presente relazione illustra il Progetto ST.A.R. LIFE Plus – Conservazione ed ampliamento dei boschi umidi appartenenti all’habitat 91E0* Foreste alluvionali (AlnoPadion, Salicion albae), relativo al SIC n. IT3320026 “Risorgive dello Stella” ricompreso nell’area di Parco Comunale dello Stella, costituendo così il punto di arrivo del progetto che, come previsto dai documenti progettuali, si è concluso a dicembre 2012. La struttura dell’elaborato, coerentemente con le prescrizioni del bando di gara e delle linee guida per la valutazione finale, si articola nei seguenti capitoli: a) la premessa: inquadramento formale e metodologico della valutazione; b) il progetto: descrizione sintetica del progetto; c) gli obiettivi e i risultati raggiunti: descrizione degli obiettivi del progetto e dei risultati conseguiti; d) il lavoro svolto: descrizione e valutazione quantitativa/qualitativa del lavoro svolto, con descrizione dei problemi incontrati e delle azioni correttive intraprese; e) il rapporto costi/benefici: analisi dei risultati conseguiti, descrivendo anche i benefici indiretti; f)
le indicazioni per il futuro: descrizione delle esigenze gestionali future e delle possibili azioni di sviluppo;
g) le considerazioni finali: riassunto non tecnico a beneficio della divulgazione a mezzo web e/o stampa; h) la cartografia di riferimento. Anche in questa fase di valutazione si è ritenuto, per quanto riguarda l’analisi del progetto, di mantenere il processo logico della precedente Valutazione Intermedia del 31/12/2010, dal momento che tale iter si è rivelato utile nella trattazione e puntualmente sintetico nei giudizi, pertanto si eseguirà: a) l’analisi di ogni azione che ha contribuito al raggiungimento degli obbiettivi del progetto; b) la verifica puntuale della realizzazione degli steps attesi per ogni singola azione; c) il controllo del rispetto dei tempi e delle procedure previste. Nell’analizzare i costi, potendo disporre, per altro, di una buona e dettagliata serie di dati, si è proceduto alla individuazione di un “costo di ricostruzione unitario” utilizzabile in caso di eventuali futuri interventi di ampliamento dell’habitat 91E0*. Quanto ai benefici, soprattutto di tipo ambientale, non essendo sempre possibile ottenere una quantificazione monetaria soddisfacente (metodi di calcolo spesso non esaustivi o adatti alla realtà indagata) si è PROGETTO LIFE07 NAT/IT/000498 - AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
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ritenuto di mettere a confronto le utilità ottenibili da un bosco umido con quelle di una superficie agricola investita ad arativi. Infine, dall’analisi dei punti critici del progetto si sono tratte le indicazioni per possibili azioni di sviluppo futuro, con una particolare attenzione alle esigenze gestionali del sito.
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IL PROGETTO
Il programma LIFE Plus Natura cofinanzia progetti presso gli Stati membri dell’Unione Europea volti a favorire la conservazione delle specie e degli habitat, soprattutto in relazione ai siti Natura 2000. L’area oggetto d’intervento del progetto ST.A.R. (STella Alnus Recovery) rientra in una zona più ampia, sostanzialmente coincidente con il SIC IT3320026 -Risorgive dello Stella-, che è stata ed è oggetto di varie azioni di tutela ambientale. Dall’anno 1996, grazie alla L.R.42/96 che ha attribuito all’area valenze naturalisticoambientali, si sono bloccati gli interventi di trasformazione delle formazioni boschive in superfici agricole; su questa linea, inoltre, l’Amministrazione Comunale di Rivignano ha ritenuto, a partire dall’anno 2000, di favorire azioni di tutela, attraverso l’inserimento nei PRG Comunali di specifiche categorie territoriali dotate di norme volte a favorire la creazione di un Parco Comunale, così come previsto dalla citata L.R.42/96. Nell’anno 2004 è nato il Parco Comunale dello Stella di Rivignano, come iniziativa di controllo e rivalutazione del territorio, con l’obiettivo di perseguire una gestione compatibile con le valenze ambientali presenti. Ad oggi l’habitat 91E0* gode di una tutela parziale, cioè non sono concesse, fatte salve autorizzazioni del caso, riduzioni di superficie boscata. Ciononostante il livello qualitativo delle formazioni boschive di queste aree umide non è ancora ottimale, ed è per questo che si è avviato il progetto in esame in modo da incrementare le superfici a bosco, migliorandone la struttura, la composizione e la gestione garantendo così anche la conservazione della biodiversità nell’habitat. Gli interventi attuati si sono rivolti specificatamente al miglioramento delle condizioni di conservazione dell’habitat 91E0*, considerato prioritario dall’Unione Europea. Il progetto ST.A.R. contrastando: la tendenza a bonificare e rendere agricole zone a bosco umido; l’eccessiva suddivisione delle superfici a bosco; la propensione ad impedire le dinamiche naturali dei corsi d’acqua attraverso la regimazione; l’aumento della pressione antropica sulle superfici boscate; ha contribuito in maniera significativa al consolidamento dell’habitat 91E0* entro il sito di interesse comunitario IT3320026 - Risorgive dello Stella. Si ritiene fondamentale la costituzione di un territorio in cui è primario il mantenimento e il miglioramento della biodiversità dell’habitat 91E0* e che al contempo garantisca
la
diffusione di tale modello ecologico: PROGETTO LIFE07 NAT/IT/000498 - AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
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verso Nord-Sud utilizzando l’asta del fiume Stella, in modo da congiungere il SIC IT3320036 -Anse del fiume Stella- con il SIC IT3320037 -Laguna di Marano e Grado-; verso Est-Ovest, innestandosi nella fascia delle risorgive che attraversa l’intera regione friulana. Oltre a quanto fin qui considerato, è d’obbligo sottolineare che il progetto ST.A.R, attraverso l’esecuzione di azioni concrete di salvaguardia conservazione e ricostruzione dell’habitat 91E0*, è un progetto dimostrativo che attraverso le buone pratiche ambientali e selvicolturali può diventare un modello per future azioni ambientali di habitat questo genere.
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GLI OBIETTIVI E I RISULTATI
L’obbiettivo del progetto ST.AR. (STella Alnus Recovery) è quello di contribuire ad una migliore e duratura conservazione dell’habitat 91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alno incanae, Salicion albae) attraverso: l’ampliamento e la interconnessione delle aree interessate da questo habitat; il miglioramento qualitativo dei boschi esistenti; azioni di diradamento selettivo e sottopiantagioni per creare composizioni specifiche e strutture più naturali. Il progetto gode, inoltre, del favore e dell’interesse della popolazione limitrofa alle Risorgive dello Stella, grazie ad una puntuale opera di sensibilizzazione perseguita attraverso azioni a forte valenza didattico/divulgativa, per mezzo delle quali sono state realizzate una serie di iniziative. Tra le più importanti si segnalano: la fornitura gratuita di materiale vivaistico certificato ai privati; la realizzazione di panelli dimostrativi e di percorsi tematici all’interno dell’habitat; la pubblicazione di stampati da distribuire gratuitamente; gli incontri con i proprietari terrieri; la creazione di un sito web dedicato al progetto; la realizzazione di un documentario per la divulgazione sui media. E’ infatti fondamentale per la riuscita di qualsiasi progetto, ancor più se di tipo ambientale, che la popolazione sia informata e adeguatamente resa partecipe delle scelte progettuali, in modo che le possa condividere ed appoggiare. In tal senso, si ritiene determinante la scelta di aver evitato il ricorso allo strumento espropriativo per l’acquisizione dei terreni nei quali realizzare il progetto, che avrebbe alimentato il senso di imposizione ed il conseguente ostracismo della popolazione.
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IL LAVORO SVOLTO
Il lavoro svolto può essere riassunto attraverso la descrizione delle azioni che
hanno reso
possibile il compimento del progetto ST.A.R. Tali azioni sono raggruppate nei seguenti gruppi: A AZIONI PREPARATORIE: in questo gruppo di interventi sono compresi l’inventario dell’habitat e la progettazione; B AZIONI DI ACQUISIZIONE DI TERRENI: questa azione prevede l’acquisto di terreni sia agricoli che boschivi sui quali realizzare il progetto; C AZIONI CONCRETE DI CONSERVAZIONE: sono tutti gli interventi e le opere necessarie alla ricostruzione dell’habitat; D AZIONI DI DISSEMINAZIONE e/o DIVULGAZIONE: sono azioni volte a favorire tutto quanto concorra alla conoscenza del progetto; E AZIONI DI MONITORAGGIO: azioni che verificano l’efficacia del progetto con un controllo dei luoghi prima e dopo gli interventi previsti
A1
Affidamento in outsourcing dell’inventario quantitativo e qualitativo dell’habitat 91E0* Procedure dell’Amministrazione Comunale di Rivignano per l’espletamento delle gare per l’affidamento di cui sopra. Conclusa: si Note: l’azione è iniziata con un ritardo di circa 4 mesi, che poi è stato recuperato. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
A2:
Inventario quantitativo e qualitativo dell’habitat 91E0* Svolgimento dell’inventario dell’habitat ed acquisto di attrezzature informatiche Conclusa: si Note: il ritardo dell’azione precedente si è riverberato in questa con il posticipo della catalogazione delle erbacee. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
A3
Affidamento in outsourcing della progettazione degli interventi di ricostruzione di habitat 91E0* su terreni agricoli e della pianificazione delle altre attività di progetto Procedure dell’Amministrazione Comunale di Rivignano per l’espletamento delle gare per l’affidamento di cui sopra. Conclusa: si Note: il ritardo di circa un anno rispetto ai tempi preventivati ha comportato il rinvio della costruzione del vivaio.Nessun effetto negativo permanente al progetto.
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A4
Progettazione degli interventi di ricostruzione di habitat 91E0* su terreni agricoli e pianificazione delle altre attività di progetto Progettazione del vivaio forestale, degli interventi di ricostruzione morfologica, delle azioni di conservazione concreta dell’habitat, comprese le autorizzazioni necessarie al compimento dei lavori. Conclusa: si Note: ritardo dovuto al recepimento delle autorizzazioni. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
A5
Affidamento in outsourcing della realizzazione degli interventi concreti di ricostruzione di habitat 91E0* Procedure dell’Amministrazione Comunale di Rivignano per l’espletamento delle gare per l’affidamento di cui sopra . Conclusa: si Note: nessun ritardo.
A6
Affidamento in outsourcing delle attività inerenti la disseminazione e la diffusione dei risultati di progetto Procedure dell’Amministrazione Comunale di Rivignano per l’espletamento delle gare per l’affidamento di cui sopra. Conclusa: si Note: nessun ritardo.
A7
Affidamento in outsourcing delle attività inerenti la gestione del progetto dal punto di vista operativo e tecnico-scientifico Procedure dell’Amministrazione Comunale di Rivignano per l’espletamento delle gare per l’affidamento di cui sopra. Conclusa: si Note: nessun ritardo.
A8
Selezione e reclutamento di personale da incaricare al progetto con un rapporto di collaborazione a progetto Assunzione di personale per lo svolgimento delle attività di progetto. Conclusa: si Note: grossa difficoltà nell’esperire le complesse procedure per l’assunzione del personale da parte del Comune. Difficoltà anche nel trovare personale qualificato. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
B1
Acquisto terreni agricoli e forestali Acquisto dei terreni da destinare al progetto per un totale di 32,91 ha di cui 10 ha di bosco e 22,91 ha di terreno agricolo Conclusa: si Note: l’aumento del valore agricolo medio ha comportato un incremento significativo della spesa fondiaria, che ha costretto a rimodulare il preventivo del progetto. Si sono registrati anche notevoli ritardi nelle acquisizioni dei terreni. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
C1
Raccolta materiale autoctono di propagazione (sementi, talee) Raccolta del materiale di propagazione vegetale per alimentare il vivaio forestale ed avere in questo modo il fabbisogno necessario sia per la ricostruzione dell’habitat che per la distribuzione gratuita alla popolazione. Conclusa: si Note: nel reperimento dei semi di alcune specie si è riscontrato qualche problema, al quale si è ovviato con l’ aumento dei tempi di raccolta e con la tecnica del taleaggio ove la specie lo consentiva. Nessun effetto negativo permanente al progetto. PROGETTO LIFE07 NAT/IT/000498 - AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
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C2
Realizzazione del Vivaio Forestale Costruzione ed avviamento di un vivaio forestale. Conclusa: si Note: ritardo nella realizzazione dovuto a molteplici cause tra le quali si ricordano la difficoltà nell’acquisto dei terreni ove far sorgere la struttura e le lungaggini delle procedure autorizzative. Si è posto rimedio a tale momentanea indisponibilità utilizzando la struttura vivaistica regionale di Tarcento. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
C3
Interventi di sistemazione morfologica e di ricostruzione degli habitat 91E0* Interventi di sistemazione morfologica dei terreni volti a favorire il ristagno delle acque superficiali, in modo da creare un’ambiente favorevole allo sviluppo dell’habitat 91E0*. Conclusa: si Note: ritardo nella realizzazione delle opere a causa di avverse condizioni metereologiche che hanno impedito di eseguire i lavori secondo la tempistica prevista. Sono stati posizionati 4 piezometri. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
C4
Opere a verde di ricostruzione degli habitat 91E0* Questa azione prevede lo svolgimento delle operazioni di impianto del materiale vivaistico prodotto nel vivaio. Conclusa: si Note: ritardo dovuto ai ristagni presenti nelle zone oggetto d’impianto che ha consigliato di abbandonare il previsto impianto a sesto regolare (piantagioni lineari) a favore di una messa a dimora secondo schema irregolare, più duttile nella posa della pacciamatura. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
C5
Interventi di infrastrutturazione per la ricostruzione degli habitat 91E0*, per il suo monitoraggio e la vista dei siti Costruzione e/o sistemazione della viabilità interna, compresa un area di parcheggio per i visitatori. Conclusa: si Note: ritardo dovuto all’inagibilità dei siti (allagamento) Nessun effetto negativo permanente al progetto.
C6
Interventi selvicolturali di selezione specifica e miglioramento strutturale In questa azione sono previsti gli interventi selvicolturali nelle superfici già a bosco del progetto ST.A.R., compresa la formazione del personale, la redazione del progetto selvicolturale e la martellata. Conclusa: si Note: ritardo dovuto sostanzialmente a tre cause: inagibilità dei siti (allagamento); mancanza di manodopera perchè utilizzata in vivaio; furto delle attrezzature acquistate. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
C7
Fornitura di materiale vivaistico ai privati Si sono distribuite ai privati a titolo gratuito le piante delle specie titpiche dell’habitat 91E0* Conclusa: si Note: ritardo iniziale nella distribuzione dovuto alle difficoltà di realizzazione del vivaio. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
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C8
Piantagione da parte dei privati del materiale vivaistico certificato Questa azione prevede la piantagione da parte dei privati delle piantine ricevute (azione C7). Conclusa: si Note: il differimento nella distribuzione dovuto alla mancata realizzazione del vivaio ha consigliato di protrarre l’azione fino alla fine del progetto, con una buona risposta da parte della popolazione verificata anche dai successivi controlli puntuali. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
C9
Conduzione del vivaio forestale L’azione prevede la conduzione del vivaio forestale. Conclusa: si Note: i ritardi hanno prodotto conseguenze anche sulla qualità del materiale vivaistico, che comunque è risultata sufficiente alle necessità. Si ritiene di mantenere aperta la struttura anche oltre la durata del progetto. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
D1
Realizzazione di pannelli dimostrativi da posizionarsi lungo i percorsi delle zone di progetto Questa azione è volta alla realizzazione dei pannelli illustrativi del progetto da porre nelle varie aree dell’habitat 91E0* Conclusa: si Note: nessun ritardo.
D2
D3
Realizzazione del sito web Creazione di un sito web per illustrare il progetto (www.starlifenatura.it) che, creato nel 2009, viene periodicamente aggiornato. Conclusa: si Note: nessun ritardo. Realizzazione di stampati da distribuire ai visitatori Creazione di depliants e brochures da distribuire gratuitamente alla popolazione Conclusa: si Note: ritardo per consentire un’adeguata documentazione dei lavori e delle attività del progetto; a ottobre 2012 sono stati stampati gli ultimi 20.000 opuscoli. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
D4
Informazione ai media Azione volta a rendere noto il progetto e i suoi contenuti. Durante tutto l’arco temporale del progetto sono stati predisposti articoli e servizi radiotelevisivi che poi sono stati regolarmente pubblicati e/o messi in onda dalle principali testate giornalistiche regionali Conclusa: si Note: è stato anche prodotto un documentario didattico inizialmente non previsto. Nessun ritardo.
D5
Realizzazione della pubblicazione tecnico-scientifica e del layman's report L’azione prevedeva la definizione sia della grafica che dei contenuti della pubblicazione tecnico-scientifica che della sintesi non tecnica. Conclusa: si Note: nessun ritardo.
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D6
Incontri con i proprietari L’azione prevedeva l’informazione dei proprietari dei terreni interni al SIC del progetto ST.A.R.. Negli incontri succedutisi veniva anche spiegata l’importanza di fare riferimento per l’utilizzazione dei boschi a piani colturaliopportunamente predisposti. Conclusa: si Note:nessun ritardo.
D7
Evento finale, workshop, visita guidata L’azione prevede l’organizzazione di un convegno ed una visita guidata che illustrino il progetto. Conclusa: si Note: nessun ritardo.
D8
Visite guidate L’azione prevedeva una serie di visite guidate per illustrare i luoghi del progetto ST.A.R. (boschi e vivaio) a scolaresche o a gruppi di persone interessate Conclusa: si Note: nessun ritardo.
E1
Project management Azione per la gestione tecnico/amministrativa del progetto Conclusa: si Note: leggero ritardo iniziale, poi svolgimento regolare degli incontri di coordinamento. Nessun effetto negativo permanente al progetto.
E2
Monitoraggio e valutazione Azione di controllo sia su contenuti tecnico/scientifici che sugli stadi di avanzamento del progetto eseguita da soggetti terzi. Conclusa: si Note: nessun ritardo.
E3
Networking L’azione prevedeva di creare una rete di scambio di esperienze e di conoscenze. Nel mese di maggio 2012 è stato organizzato un evento celebrativo del ventennale LIFE coinvolgendo altri due progetti life il Friuli Fens e il Rarity. All’evento finale di questo progetto sono stati invitati oltre ai principali Enti pubblici regionali anche altri progetti life analoghi come ad esempio i: Life03nat/it/0109, Life06nat/it/000060 Friuli Fens concluso, Life/10nat/it/000239 Rarity in svolgimento e il Life+ Natura Spring-Life in fase di valutazione. Conclusa: si Note: nessun ritardo.
E4
After LIFE Conservation plan L’azione prevedeva di stabilire ulteriori azioni nel medio periodo per proseguire quanto attuato dal progetto. Conclusa: Note: verrà allegata al rapporto finale da presentare entro il 31/03/2013
E5
Exsternal Audit L’azione prevedeva la verifica dei risultati raggiunti e le eventuali azioni per il completamento del progetto. Audit e certificazione. Conclusa: Note: verrà allegata al rapporto finale da presentare entro il 31/03/2013
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RAPPORTO COSTI/BENEFICI
Nelle due tabelle che seguono sono esplicitati i costi del progetto Life plus ST.A.R., e precisamente
il
primo prospetto esplicita il raggiungimento degli obbiettivi finanziari. Il
progetto, cioè, pur avendo raggiunto tutti gli obiettivi nei tempi e nei modi prefissati ha generato un costo appena inferiore a quanto previsto, rispondendo, così, all’esigenza di allineamento economico rispetto al finanziamento richiesto. La seconda tabella, invece, declina tutti i costi, dettagliandoli per azione, in modo da consentire il calcolo delle spese sostenute per la ricostruzione ex novo di un ettaro di habitat 91E0*.
Tabella costi del progetto
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Tabella che esplicita il costo effettivo per la ricostruzione ex novo dell’habitat 91E0*
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I benefici del Bosco Le tematiche relative ai benefici derivanti dalla conservazione dell’ambiente sono evidenti dove l’attività antropica (disboscamento, agricoltura intensiva ed abbandono) ha determinato l’insorgere di estesi fenomeni di degrado del suolo (erosione, perdita di fertilità, frane, ecc.), di inquinamento dell'acqua e dell'aria, di riduzione della biodiversità degli ecosistemi. Grazie al progresso industriale, la meccanizzazione dell’agricoltura ha portato alla semplificazione degli ecosistemi con la scomparsa o la drastica riduzione delle componenti arboree dagli ambienti rurali con evidenti conseguenze di dissesto idrogeologico. Il massiccio uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, oltre al manifestarsi di fenomeni di inquinamento delle acque, ha portato alla scomparsa di numerose componenti biologiche degli ecosistemi e ad una progressiva perdita di biodiversità. L’attività antropica determina anche l’alterazione della qualità dell’aria con aumento della presenza di gas inquinanti, l’aumento della temperatura dovuto all’effetto serra, l’acidificazione delle precipitazioni atmosferiche e variazioni di concentrazione di ozono nella stratosfera. Ad esse vanno aggiunte le modificazioni legate direttamente all’uso delle foreste, all’impoverimento delle superfici forestali e alla riduzione del patrimonio genetico. Come precisato nella premessa, di seguito, si riporta una tabella che, mette a confronto i benefici creati da una superficie a bosco, assegnando anche un indice che ne riassume la capacità, rispetto ad una medesima superficie investita a colture agricole.
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Tabella di raffronto benefici tra superfici a BOSCO e a SEMINATIVO
Superficie boscata
Superficie a seminativo
aumento della selezione e del miglioramento genetico delle popolazioni floro/faunistiche
alto
basso
aumento della connettività ecologica tra diversi biotopi
alto
basso
capacità di aumentare la biodiversità locale sia faunistica che floristica
alta
bassa
capacità di assorbimento, trattenimento e fitodepurazione delle acque
alta
media
capacità di ridurre il rischio idraulico dando spazio ad eventi di piena
alta
bassa
capacità di contrastare la presenza di polveri nell’aria
alta
bassa
capacità di sequestrare CO 2
alta
bassa
capacità di assorbimento rumori
alta
media
miglioramento del microclima
alto
basso
capacità di contrastare l’immissione nel territorio di pesticidi, fitofarmaci e/o sostanze chimiche in genere
alta
nulla
ricostruzione del paesaggio naturale
alta
media
capacità di recupero di terreni marginali
alta
nulla
connessione di tessuti storici e naturalistici
alta
bassa
aumento della fruizione didattico turistica del territorio
alto
nulla
contrasto dell’erosione dei suoli
alto
nulla
I Benefici
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INDICAZIONI PER IL FUTURO
Il progetto ST.A.R. si è concluso nei tempi prestabiliti e cioè entro il 31/12/2012, nonostante i ritardi nell’adempimento di alcune singole azioni che, a vario titolo durante le varie fasi del progetto, hanno prodotto un rallentamento generale anche sensibile. Il progetto non ha quindi subito decurtazioni o modifiche significative, ed anzi è riuscito, in qualche caso, ad andare oltre quanto previsto, come ad esempio nella realizzazione di un documentario didattico/illustrativo o nella produzione e distribuzione di un numero più alto di piantine forestali. Si segnala, inoltre, che il ritardo di alcune azioni rispetto ai tempi previsti, pur ammettendo che in qualche caso si sia generato un “effetto domino” che ha trasferito gli effetti negativi da un’azione all’altra, non ha mai messo in pericolo il compimento del progetto. Questi rallentamenti hanno avuto varie cause, ma si ritiene che la principale sia identificabile nella eccessiva farraginosità degli iter burocratici degli Enti Pubblici, che con i loro regolamenti e tempi attuativi non consentono di calendarizzare gli interventi con dei tempi certi. Un’altra causa di ritardo, meno incisiva ma sempre ascrivibile alla natura pubblica del committente, è l’alternarsi della classe politica alla conduzione dell’Ente. Questo normale avvicendamento politico nella fattispecie è intervenuto durante le fasi iniziali del progetto e ha di fatto creato un vuoto amministrativo che poi si è riverberato inevitabilmente nella gestione del progetto ST.A.R. Ultimo motivo di rallentamento al progetto sono state le avversità meteoriche, particolarmente intense in questi anni, che se pur previste, hanno giocato un ruolo significativo dal momento che hanno reso completamente impraticabili terreni già di per se stessi di difficile accesso, condizionando fortemente i tempi di realizzazione delle operazioni selvicolturali. Dalla precedente analisi deriva che per i futuri progetti di riqualificazione ambientale attivabili con fondi europei sarà necessario valutare bene il peso dei percorsi amministrativi sullo svolgimento generale dell’opera, visto che tali progetti devono sottostare non solo al ferreo calendario della natura, ma anche a quello forse più rigido della Comunità Europea. Una soluzione per non avere intoppi nello svolgimento del progetto, potrebbe essere di scindere il momento progettuale ed autorizzativo da quello
attuativo, in pratica, dando inizio alla
realizzazione delle opere solo dopo l’aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie. Un’ultimo argomento di riflessione riguarda le manutenzioni post-operam, dal momento che risultano fondamentali per la conservazione delle opere, tanto più se espressione di progetti PROGETTO LIFE07 NAT/IT/000498 - AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
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di tipo ambientale commissionati da un’Amministrazione Pubblica. Troppo spesso infatti assistiamo al degrado di opere ben progettate e ben realizzate solo perché non sono stati messi a capitolo i fondi per la manutenzione e questo accade molto spesso soprattutto quando l’opera deve superare l’avvicendamento di più di un turno amministrativo. A titolo di esempio possono essere citati i costi di smaltimento della pacciamatura in film plastico negli impianti a sesto lineare o lo smaltimento degli shelter in materiale plastico (che si effettuano parecchi anni dopo l’impianto e che risultano molto onerosi a causa della lievitazione del peso dovuto alla terra e per la forte incidenza di manodopera). Si ritiene, dunque, che la Comunità Europea dovrebbe considerare l’inserimento di fondi per le manutenzioni post-operam nei progetti finanziati, eventualmente aumentando i tempi di monitoraggio degli stessi, in modo che questi non gravino sui bilanci delle Amministrazioni che li ereditano; soprattutto in tempi in cui il patto di stabilità condiziona pesantemente la gestione economica dei Comuni italiani.
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CONSIDERAZIONI FINALI
Il progetto Life+ ST.A.R. (Stella Alnus Recovery)
“Conservazione ed ampliamento
dei
boschi umidi appartenenti all’habitat 91E0* Foreste Alluvionali (Alno-padion, Salicicon albae)” prende il nome dalla classificazione della Comunità Europea, nell’ambito di Rete Natura 2000, dell’habitat più rappresentativo delle risorgive del fiume Stella. Il progetto, che ha visto il suo avvio nell’anno 2009 e la sua conclusione nel 2012, è stato voluto dal Comune di Rivignano che, a tale scopo, ha utilizzato il programma di finanziamenti ambientali della Comunità Europea denominato Life. L’area di applicazione dello ST.A.R. è stata tutta interna al SIC IT-3320026 “Risorgive dello Stella”, dove SIC è l’acronimo di: Sito di Interesse Comunitario. Il progetto ha visto la sua realizzazione attraverso il compimento di una serie di azioni delle quali le più significative sono state: a)
la raccolta di seme e/o il taleaggio di specie autoctone dell’habitat oggetto di ricostruzione;
b)
la creazione di un vivaio forestale;
c)
la produzione di piantine forestali;
d)
l’acquisto, la sistemazione e la afforestazione di terreni agricoli;
e)
l’acquisto, la sitemazione e la riforestazione di terreni boscati;
f)
la creazione di una viabilità interna che ne consenta la visita.
Complessivamente il progetto ha interessato circa 32,93 ettari di bosco igrofilo dei quali: 22,93 ha erano investiti a seminativi e quindi sono stati ricostruiti ex novo, mentre 10,00 ha erano boscati, ma bisognosi di cure. La tabella seguente riassume la situazione dei lavori forestali al 31.12.2013.
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Parallelamente alle attività di ricostruzione dell’habitat, si è compiuta una capillare opera di informazione e coinvolgimento della popolazione limitrofa alle zone d’intervento, ritenendo fondamentale la partecipazione dei cittadini ad un’opera così importante sotto il profilo ambientale, paesaggistico ed economico. L’iniziativa ha generato un buon interesse e sono state particolarmente apprezzate ed incisive: le riunioni con i proprietari terrieri, la distribuzione gratuita di postime forestale, la divulgazione di opusculi informativi.
Il progetto, pur con qualche difficoltà e ritardo nella sua attuazione, è stato completato nei tempi e nei modi previsti grazie anche ad un efficiente e puntuale utilizzo dei fondi comunitari disponibli, deve essere per tanto ritenuto un esempio positivo per la valorizzazione ambientale di territori altrimenti scarsamente improduttivi.
IL PROGETTO ST.A.R. IN CIFRE
DESCRIZIONE
QUANTITA’
Habitat 91E0* ricostruito
32,93 Ha
Boschi ricostruiti ex novo
22,93 Ha
Boschi migliorati con operazioni selvicolturali
10,00 Ha
Seme autoctono raccolto e trattato
42,19 Kg
Talee prodotte
5.984
Piantine forestali prodotte
~39.000
Piantine forestali poste a dimora
~28.000
Piezometri posizionati Viabilità interna realizzata Dépliant e brochure prodotti
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4 ~5,00 Km oltre 20.000
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IL PROGETTO ST.A.R. IN FOTO
il vivaio forestale
la raccolta del seme
il trattamento del seme forestale raccolto
PROGETTO LIFE07 NAT/IT/000498 - AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
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il bosco ex novo
la martellata
i lavori di sistemazione del bosco
PROGETTO LIFE07 NAT/IT/000498 - AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
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i lavori di sistemazione del bosco 2
il bosco sistemato
lo Stella
PROGETTO LIFE07 NAT/IT/000498 - AZIONE E2 - VALUTAZIONE FINALE
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l’habitat 91E0*
la sede del progetto ST.A.R.
gli eventi di disseminazione
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CARTOGRAFIA
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