SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA
www.etabetaonlus.org
Ente proponente il progetto:
Associazione Eta Beta Onlus Titolo del progetto: Toscana dei Beni Culturali / un laboratorio per opportunità e sviluppo attraverso l'innovazione locale Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il tema della valorizzazione dei beni culturali nel nostro Paese è come noto un argomento di estrema attualità e continuo dibattito per l’ormai acquisita coscienza di dover parlare di valorizzazione non solo in termini culturali e di promozione della conoscenza e come possibile positiva ricaduta sull’occupazione, sulla riqualificazione e sviluppo del territorio. L’articolo 6 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 Legge 6 luglio 2002, n. 137) indica cosa si intenda per valorizzazione del patrimonio culturale enucleandone con maggiore precisione i relativi contenuti. Il fine a cui tendono le diverse attività ivi citate di utilizzazione, fruizione pubblica dei beni anche da parte delle persone diversamente abili, gestione nonché supporto agli interventi di conservazione è chiaramente indicato come promozione della conoscenza e sviluppo della cultura. “ (fonte MIBAC – Primo Colloquio sulla Valorizzazione – Esperienza, Partecipazione, Gestione. Roma, 12 ottobre 2011). Da anni l'Associazione Eta Beta Onlus si occupa di ripristino, restauro e tutela di beni culturali. Successivo ad ogni restauro deve essere messa in atto una fase di valorizzazione e promozione del bene affinché possa essere conosciuto ed apprezzato da tutti, affinché possa diventare un polo d'interesse e fruizione duraturo, sfuggendo così al degrado ed all'abbandono in cui era precipitato in tempi antecedenti alla riqualificazione. Il progetto gravita sulla graduale riscoperta che si attua oggi in città come Pisa, Firenze e Siena, sul particolare paesaggio-territorio tra campagna e tessuto urbano: la sottile area già di uso militare che era adibita alla difesa della città dagli assalti esterni. Creare nuovi itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta, oppure semplicemente “passeggiando” e' il modo più semplice per raggiungere una valorizzazione del paesaggio urbano, delle strutture, garantendo al contempo la manutenzione e la frequentazione del bene restaurato.
Ciò si è attuato a Pisa grazie all'iniziativa del Comune che sin dalla fine degli anni 80' ha cercato di catalizzare risorse ed energie nel recupero delle mura urbiche medievali Pisane (lunghe ben 12 Km) ricercando al contempo forme di riappropriazione della cittadinanza di questi importanti spazi dimenticati della città. Tale sforzo è però riuscito solo marginalmente nell'intento pianificatorio iniziale, mettendo a segno per l'anno 1994 il recupero dell'area di Piazza delle Gondole e del sovrastante tratto murario per una lunghezza di circa 100 metri. Si dovrà aspettare l'anno 1998 per il recupero del tratto delle mura prospicenti l'antico cimitero ebraico ed il Camposanto Monumentale per una lunghezza complessiva di 200 metri circa, in una delle aree più celebri del classico Tour italiano per visitatori da tutto il mondo. A seguito delle insufficienti misure attuate per la valorizzazione ed il controllo manutentivo purtroppo queste due aree conosceranno al 1999 un lungo periodo di abbandono in cui entrambi i siti saranno reinghiottiti dal degrado e dalla vegetazione infestante e quindi resi inagibili a visitatori e cittadinanza. Dall'anno 2004 per interessamento dell'Associazione Eta Beta Onlus il sito di Piazza Gondole viene completamente rimesso in sicurezza e riaperto al pubblico con la firma di una convenzione pluriennale con il Comune di Pisa che prevedeva appunto questa duplice missione da parte del nostro ente. L'anno successivo ci si interessa anche all'area prospicente all'antico Cimitero Ebraico con esiti altrettanto positivi e nel 2008 all'area antistante Porta Degazia e l'antico Sostegno del Canale dei Navicelli, antichissima arteria d'acqua che unisce Pisa a Porto Pisano (Livorno) da almeno 1000 anni, vale a dire dal momento in cui la città di Pisa perde progressivamente a causa dei detriti trasportati dall'Arno, la sua caratteristica peculiare di città marinara. La cintura delle mura è ancora un grande contenitore ancora da valorizzare, sfruttando idee nuove e spazi che si sono recentemente resi disponibili grazie all'impegno del Comune, dell'Associazione e di altre realtà del mondo dell'impresa e del terzo settore, oltre alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa. Dal 2009 le mura ed i monumenti ad esse collegate sono oggetto di un grande progetto di riqualificazione che ha ottenuto nel 2010 i finanziamenti nazionali e regionali denominati PIUSS con una spesa prevista di 12 milioni di euro. Tali risorse sono state utilizzate nell'ordine per: restauro dei paramenti murari, restauro dei camminamenti e loro messa in sicurezza, superamento ostacoli, realizzazione nuovi punti di accesso, interruzioni e barriere architettoniche, restauro delle strutture collegate alle mura, realizzazione della promenade, rete informativa dedicata. Il lavoro da attuare è stato tale che le risorse per la valorizzazione sono in realtà una voce minoritaria nel PIUSS, coprendo -per esigienze di bilancio- solamente l'1,5% del badget complessivo. Al momento attuale (maggio 2014) i lavori sono ad uno stadio di avanzamento del 88% e nei tratti che sono ancora oggetto di cantiere (Cittadella, Bastione Stampace, mura pressi stazione, promenade esterna) si concluderanno entro il gennaio 2015. Resta il fatto che con un camminamento agibile ed in sicurezza e le strutture di accesso ad esso completate e tutte le strutture collegate sono già state consegnate e sono già perfettamente agibili. Una grande vittoria della città e della Toscana, per lavori che Pisa ed il suo grande patrimonio storico-architetonico-paesaggistico aspettava e progettava da più 30 anni e si sono materializzati -pur tra le difficoltà di un'opera così complessa- in meno di 24 mesi. Eta Beta collabora dal 2004 con il Comune di Pisa – Settore Progetti Speciali per la manutenzione, la valorizzazione e la fruizione delle Mura di Pisa (tratto di Piazza delle Gondole), del Casello idraulico e del complesso monumentale di Piazza Gondole e del Sostegno del Canale dei Navicelli, dell'acquedotto mediceo di Asciano limitatamente al suo tratto urbano con le antiche strutture di derivazione (fontane, vasche, deviatori). Mura di Pisa - azioni mirate ad una gestione programmata dall'ente che preveda: manutenzione, apertura e fruizione del pubblico durante visite personali o guidate. Progettazione e realizzazione di visite guidate per una valorizzazione continuativa GEP Giornate Europee del Patrimonio (UE) , Settimana della Cultura, Settimana della Cultura Scientifica, (fonte MIBAC e MIUR), Amico Museo e Notti dell'Archeologia (fonte Regione Toscana). Valorizzazione: laboratori ed attività didattiche presso gli istituti scolastici di tutta la Toscana e provenienti da fuori regione.
Sostegno del Canale dei Navicelli Manutenzione e sorveglianza, programmazione e realizzazione di visite guidate ed eventi per la cittadinanza e gruppi di scuole di ogni ordine e grado dedicate o all'interno degli eventi regionali, nazionali o europei qui sotto menzionati: GEP Giornate Europee del Patrimonio (UE), Settimana della Cultura, Settimana della Cultura Scientifica, (fonte MIBAC e MIUR), Amico Museo e Notti dell'Archeologia (fonte Regione Toscana). Acquedotto di Asciano, Bocchette, Fontane urbane Illustrazione delle fasi del Progetto PIUSS – Progetto Mura dagli albori al momento del tottale recupero - Comune di Pisa – Fondazione CariPisa – Associazione Eta Beta Onlus – Associazione Amici di Pisa (si veda programma del 14 giugno 2010 nell'ambito delle manifestazioni inserite nel Giugno Pisano - http://www.toscanaetirreno.com/giugno-pisano2010-programma-calendario-eventi ) Tale attività comprende anche l'organizzazione di mostre tematiche che illustrano le ricerche svolte sul tema del complesso rapporta tra città, fiume e territorio, utilizzando gli spazi del Sostegno del Canale dei Navicelli e del casello di Piazza Gondole.
Obiettivi del progetto: OBIETTIVO GENERALE Progettare e promuovere attività di valorizzazione culturale ed ambientale attraverso la realizzazione di percorsi pedestri o in bicicletta che sfruttino sia il camminamento in quota sia la promenade sottostante; trekking urbani; laboratori di ideazione ed animazione culturale; eventi aperti alla cittadinanza privilegiando il pubblico giovanile. Realizzazione di percorsi urbani finalizzati alla conoscenza di strutture architettoniche o scorci poco conosciuti o finora celati. OBIETTIVO SPECIFICO 1 Offrire opportunità culturali ed educative, sulle tematiche espresse nell'obiettivo generale, valorizzazione dei siti per la cittadinanza per permetterne la conoscenza, da svolgersi nel tempo libero e per una fruizione turistico-culturale soprattutto rivolta al pubblico scolastico. Incremento della fruizione da parte degli Istituti Scolastici, dei giovani, degli anziani ed proposizione ad un pubblico più vasto, adattando i percorsi già in essere e modellandoli alle nuove necessità comunicative a disposizione. I dati si riferiscono alle presenze avute nel 2013 (ultimo dato completo) ed Attività di conoscenza e valorizzazione degli stessi in chiave di promozione culturale e territoriale con la partecipazione ormai fissa agli eventi pubblici organizzati a livello regionale e nazionale per la promozione della cultura (MIBAC - Soprintendenza per la Toscana), della cultura scientifica (MIUR e Istituto Museo della Scienza) e del patrimonio culturale (MIBAC Soprintendenza per la Toscana). OBIETTIVO SPECIFICO 2 FabLab per la gestione dei beni culturali. Progettazione e realizzazione di nuoveF attività di valorizzazione in ambito culturale ed ambientale, percorsi trekking urbani, visite a piedi o in bicicletta. La necessità di creare nuovi sistemi di progettazione, verso una visione di gestione del patrimonio culturale, attraverso studi di fattibilità con il fine di valorizzare e promuovere nuove iniziative originali e ripetibili in un contesto di recupero che è stato possibile grazie alle energie ed alle risorse stimolate negli ultim i anni dal Progetto PIUSS _ Progetto Mura di Pisa.
Le attività sono visite guidate ma anche laboratori didattici, workshop, eventi, iniziative con tematiche storico-archeologiche, ambientali, culturali, ma anche dell'utilizzo delle nuove tecnologie in ambiti diversi e principalmente in quelli della fruizione dei beni culturali. In particolare potranno essere anche il proseguo di attività già svolte dall'associazione Eta Beta con particolare attenzione ai percorsi che si rivolgono alla divulgazione di strutture idrauliche e di cui la stessa si prende cura da anni. OBIETTIVO SPECIFICO 3 Apertura, regolazione accesso dei percorsi e delle aree monumentali L'obiettivo che permette la fruizione base e generale dei BB.CC recuperati dopo i restauri.
Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10):
6
Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30):
30
Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio:
Obbligo di portare il tesserino di riconoscimento ed altre strumentazioni il cui uso è legato al progetto; Obbligo di partecipare alla formazione aggiuntiva programmata dalla Regione Toscana; Obbligo di partecipare alle manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della Regione Toscana; Rispetto della privacy delle persone e riservatezza delle informazioni assunte nello svolgimento del servizio; Rispetto delle indicazioni operative ricevute dal responsabile del progetto e raccordo con lo stesso; Disponibilità alla flessibilità oraria nell’arco dei giorni lavorativi di apertura dei servizi e a turno anche nei giorni festivi; Disponibilità a svolgere la propria attività anche in sedi diverse da quelle usuali in occasione di manifestazioni, formative, gite all’interno del territorio regionale; Disponibilità a svolgere le attività di formazione anche nei giorni di sabato; Disponibilità ad impiegare i giorni di permesso in concomitanza alla sospensione delle attività come previsto dal progetto. Si richiede flessibilità oraria e disponibilità saltuaria per il pernottamento in missione e per i giorni festivi (sabati e domeniche).
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1) Sede/i di attuazione del progetto (1): Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
Complesso monumentale delle Gondole
Pisa
Piazza delle Gondole 2
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
Sede Associativa
Castelfiorentino
Piazza Luigi Cherubini 22
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 2) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Formazione iniziale ed in itinere Pratica outdoor per la preparazione di visite sul territorio in ambito storico – architettonico e paesaggistico Pratica assistita nell'interfaccia con classi o gruppi di minori scolari e non di ogni ordine e grado ed adulti Ambito laboratoriale del FabLab Pratica inerente le tecniche e la gestione degli accessi a percorsi e siti culturali attraverso sistemi avanzati e strategie organizzative
Formazione generale dei giovani Sedi di realizzazione: 1 - Sede associativa P.zza Cherubini – 50051 Castelfiorentino (Fi)
Contenuti della formazione: Moduli formativi 1) L’identità del gruppo in formazione (4 ore non frontale) Si tratta di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche formative appropriate, lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari in servizio civile che esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali. Il formatore, partendo dai concetti di “patria”, “difesa senza armi”, “difesa nonviolenta”, ecc., avrà come obiettivo non la condivisione e/o accettazione del significato che le istituzioni attribuiscono a tali parole, bensì quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile. Questo modulo, dato il suo contenuto, dovrebbe essere propedeutico a tutti gli altri moduli. 2) Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà (4 ore non frontale) Partendo dalla presentazione della legge n. 64/01, si evidenzieranno i fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale, sottolineando gli elementi di continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario, con ampi riferimenti alla storia del fenomeno dell’obiezione di coscienza in Italia e ai contenuti della legge n. 230/98. 3) Il dovere di difesa della Patria (2 ore frontali) A partire dal dettato costituzionale, se ne approfondirà la sua attualizzazione anche alla luce della recente normativa e della giurisprudenza costituzionale. In particolare, si illustreranno i contenuti delle sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. Possono inoltre essere qui inserite tematiche concernenti la pace e diritti umani alla luce della Costituzione italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. 4) La difesa civile non armata e nonviolenta (2 ore non frontali) Questo modulo, nei contenuti, è strettamente collegato ai moduli di cui ai punti 2) e 3). Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile. Nell’ambito di riferimenti al diritto internazionale si possono inoltre approfondire le tematiche relative alla “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla
”prevenzione della guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”. 5) La protezione civile (2 ore frontali) In questo modulo verranno forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso. 6) La solidarietà e le forme di cittadinanza (2 ore non frontali) In questo modulo si partirà dal principio costituzionale di solidarietà sociale e dai principi di libertà ed eguaglianza per affrontare il tema delle limitazioni alla loro concretizzazione. In tale ambito saranno possibili riferimenti alle povertà economiche e all’esclusione sociale, al problema della povertà e del sottosviluppo a livello mondiale, alla lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea, al contributo degli Organismi non Governativi. Verrà inoltre presentato il concetto di cittadinanza e di promozione sociale, come modo di strutturare, codificando diritti e doveri, l’appartenenza ad una collettività che abita e interagisce su un determinato territorio; si insisterà sul concetto di cittadinanza attiva, per dare ai volontari il senso del servizio civile come anno di impegno, di condivisione e di solidarietà. Si evidenzierà il ruolo dello Stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone ed il rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile. Inoltre, partendo dal principio di sussidiarietà, si potranno inserite tematiche concernenti le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il servizio civile, con riferimenti al Terzo Settore nell’ambito del welfare. Sarà infine importante assicurare una visione ampia di queste tematiche, nel senso di evidenziare sempre le dinamiche internazionali legate alla globalizzazione che investono anche le questioni nazionali e territoriali e di offrire un approccio multiculturale nell’affrontarle. 7) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato (4 ore frontali) In questo modulo verranno evidenziate le affinità e le differenze tra le varie figure che operano sul territorio. Sarà chiarito il significato di “servizio” e di “civile”. 8) La normativa vigente e la Carta di impegno etico (2 ore non frontali) Verranno illustrate le norme previste dal legislatore, nonché quelle di applicazione che regolano il sistema del servizio civile nazionale. 9) Diritti e doveri del volontario del servizio civile (4 ore non frontale) In tale modulo, strettamente collegato al precedente, occorrerà mettere in evidenza il ruolo e
la funzione del volontario e illustrare la circolare sulla gestione, concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale. 10) Presentazione dell’Ente (4 ore frontali + 8 ore non frontali) In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato. 11) Il lavoro per progetti (4 ore non frontali) Questo modulo, collegato al precedente, illustrerà il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto e la valutazione della crescita umana dei volontari in servizio civile.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani Sede di realizzazione: Complesso monumentale delle Gondole Piazza delle Gondole - 56127 Pisa Sede associativa P.zza Cherubini – 50051 Castelfiorentino (Fi)
Tecniche e metodologie di realizzazione previste: • Incontro frontale • Formazione non frontale facendo uso delle situazioni di apprendimento tipiche del T-group • focus group • action learning • Formazione non frontale facendo uso del metodo dei casi • Formazione non frontale attraverso esercitazione • Formazione non frontale attraverso giochi di ruolo didattici • Formazione non frontale attraverso outdoor training • Formazione a distanza online o (offline preliminare) + laboratorio pratico e verifiche.
3) Contenuti della formazione: Sicurezza nel espletamento dei propri compiti all'interno delle attività di progetto e nei luoghi di loro svolgimento Attività di tutela, valorizzazione e promozione dei BB.CC Attività manutentive Attività di conoscenza e valorizzazione del patrimonio tutelato Indagine statistico-conoscitiva per il servizio d studio di fattibilità
Approntamento dei sistemi di segnalazione ed informazione necessari Svolgimento di attività di progettazione e realizzazione nuovi percorsi Attività di preparazione percorsi e prove simulate, durata, target e realizzazione percorsi educativi Attività di comunicazione e sensibilizzazione Formazione di nuovi volontari